ROMA 2021
PIANO TURISMO #CALENDASINDACO
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#CALENDASINDACO
INDICE
1. INQUADRAMENTO 2. LE NOSTRE PROPOSTE
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INQUADRAMENTO Presenze per nazionalità (2019)
Il patrimonio culturale di Roma fa si che sia naturalmente attrattiva per i turisti. Questo enorme potenziale deve essere valorizzato e sfruttato nella maniera giusta, per derivarne benefici per la città e per i suoi cittadini. Nel 2019, Roma ha ospitato 19 milioni di turisti secondo i dati dell’Ente Bilaterale del Turismo nel Lazio, registrando oltre 46 milioni di pernottamenti. Roma è particolarmente rinomata all’estero: il 56% dei turisti sono stranieri, con una forte preponderanza di visitatori statunitensi.
26,22%
43,99%
1,80% 2,42% 2,50% 3,51% 4,55% 4,80% 10,22%
Italia Spagna
USA Giappone
Germania Russia
Regno Unito Altri
Francia
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INQUADRAMENTO Le presenze turistiche hanno un impatto economico importante:
• La quota di PIL attivata direttamente ed indirettamente dal comparto turistico nella Regione Lazio si attesta intorno al 13% e ad esso concorre enormemente l’economia turistica del territorio di Roma Capitale e della sua Città Metropolitana (oltre l’80%)
• Gli occupati nel settore del turismo a Roma nel 2019 (i.e. pubblici esercizi, servizi ricettivi, parchi divertimento, stabilimenti termali, intermediazione), tenendo conto della fluttuazione stagionale, sono stati in media 188 mila
• La spesa turistica complessiva osservata è di circa 14 mld € per l'anno 2019, mentre il fatturato totale di alberghi e ristoranti è di 10,3 mld €
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INQUADRAMENTO Ad oggi questo potenziale non è sfruttato adeguatamente. Roma ospita un turismo non sostenibile, che affolla la città e che ha un valore aggiunto basso. QUESTO EMERGE CHIARAMENTE CONSIDERANDO I SEGUENTI DATI:
Trend di crescita al di sotto della media Le presenze turistiche a Roma sono cresciute del 2,5% nel 2019, dati inferiori rispetto alla media mondiale del 4,5%. Berlino per esempio registra un aumento del 3,8% nel 2019. Roma riscontra una crescita più bassa rispetto ad altre città d’arte italiane: Venezia che ha registrato un aumento del 6,9% sul 2018, e Firenze del 3,5%.
Basso investimento del Comune su turismo Roma ha la spesa per turismo pro capite più bassa tra le città turistiche italiane spendendo solo 2,51€ procapite nel 2019, contro i 6,06€ di Firenze e i 23,55€ di Venezia.
Permanenza media bassa La permanenza media italiana è di 3,3 giorni mentre a Roma la media è di 2,4 giorni, trend stabile degli ultimi anni.
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INQUADRAMENTO Spesa media dei turisti bassa: A Roma il turista spende in media €265 giornalieri, incluse le spese del pernottamento. A Londra invece, la spesa giornaliera media si situa attorno ai €377, e a Parigi ai €426.
Turisti non ritornano È più difficile ottenere dati rispetto alla probabilità dei turisti di tornare a Roma, ma alcuni studi stimano che il 62,6% dei turisti italiani che visita Roma non ci tornerebbe.
Marketing e narrazione assenti Un importante criticità del posizionamento di Roma è proprio la sua immagine. La città soffre assenza di marketing, dipendenza da altri enti per la promozione, scarse azioni in mercati alto-spendenti, scarsa o tardiva comunicazioni con eventi e mostre.
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INQUADRAMENTO Il settore turistico ha sofferto in modo particolare a causa della pandemia da Covid-19. Le restrizioni imposte sugli spostamenti internazionali i hanno causato un forte calo di presenze turistiche, con risvolti diretti sia sugli operatori del settore turistico sia sui settori complementari del commercio e la ristorazione. L’IMPATTO DEL COVID-19 HA ALIMENTATO LE SEGUENTI CRITICITÀ:
Crollo della spesa turistica Secondo le stime, la crisi sanitaria ha tagliato oltre il 70% del valore della spesa turistica registrata nel 2019 e il 75% del fatturato delle imprese del settore “core” della filiera turistica romana, con un impatto negativo sul PIL di -1,97%.
Ripresa lenta L’associazione internazionale delle compagnie aeree (IATA) ha stimato che, per recuperare il traffico pre-crisi, dovremmo attendere almeno fino al 2024.
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INQUADRAMENTO Crollo di arrivi e presenze L’Ente Bilaterale per il Turismo nel Lazio (EBTL) registra un calo complessivo di arrivi turistici e pernottamenti circa del 79% rispetto al 2019. Nel 2019, Roma registrava 47 milioni di pernottamenti turistici, nel 2020 ne ha registrati circa 10 milioni. Questo crollo di pernottamenti rispecchia un forte calo degli spostamenti turistici a livello internazionale, ma Roma ne ha sofferto in modo particolare, subendo un calo maggiore di 27 punti percentuali rispetto all'Italia in generale e di 23 punti percentuali rispetto a Venezia.
Calo del fatturato Alberghi è ristoranti hanno subito una flessione del fatturato complessiva di 7,8 mld €.
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INQUADRAMENTO L’IMPATTO DEL COVID-19
Alberghi e ristoranti
ITALIA
2020 var. 2019
ROMA
2020 var. 2019
Presenze turistiche
Spesa Turistica
Fatturato
V.A.
207,9 mln
65,6 mld
41,4 mld
62,7 mld
-228,9 mln -52,4%
-72,2 mld
-52,4% -48,4 mld -53,9%
3,5 mld
2,5 mld
10 mln -37 mln
-79%
-10,16 mld
-74,4%
-7,8 mld
Su tot. PIL
-1,48%
5,7 mld -75,7%
Su tot. PIL
-1,97%
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INDICE
1. INQUADRAMENTO 2. LE NOSTRE PROPOSTE
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CRESCITA SOSTENIBILE OBIETTIVO 1
Per prima cosa vogliamo incoraggiare una crescita che sia sostenibile per il tessuto socio-culturale, ambientale ed economico della città tramite 4 azioni principali:
Allontanarsi dal ‘turismo di massa’ Tenendo conto dei vincoli di spazio e infrastrutturali della città, così da migliorare l’esperienza turistica dei visitatori affinché ritornino e/o si traducano in investitori.
Aumentare il turismo di ritorno e permanenza media I turisti di ritorno e quelli che restano più a lungo rappresentano un turismo sostenibile, perché avendo già visitato i principali siti si dedicano invece alla scoperta della città autentica.
Diversificare l’offerta Distribuendo i flussi turistici nel tempo e nello spazio, decentrando i flussi turistici e valorizzando le periferie tramite la loro inclusione nei percorsi turistici.
Destagionalizzare i flussi turistici Tramite una pianificazione strategica dei grandi eventi di Roma.
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AUMENTARE LA SPESA GIORNALIERA OBIETTIVO 2
Per operare sulla spesa media giornaliera, bisogna agire su due fronti: sia sull’attrattività generale della città, creando eventi che la rendano interessante, sia sull’esperienza del singolo turista, migliorando i servizi offerti. QUESTO TRAMITE 2 AZIONI PRINCIPALI:
1. Investire in modo sostanzioso sul turismo MICE (turismo d’affari) Questo può fare da vetrina per Roma, attirando turisti propensi a spendere di più, convincendo gli ospiti a tornare con le famiglie e a riportare all’estero l’esperienza positiva passata nella nostra città. Roma deve diventare sede di grandi eventi e manifestazioni internazionali (fiere, mostre, congressi, eventi musicali, sportivi ecc.) e promuoversi come location cinematografica.
2. Migliorare la qualità dei servizi della città Migliorare l’accoglienza, la pulizia della città, il servizio dei mezzi pubblici, così come abbiamo descritto negli altri capitoli di programma, sarà fondamentale per aumentare l’attrattività della capitale ed incentivare l’arrivo di turisti più alto-spendenti.
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GOVERNANCE PROPOSTE
Assegnare le deleghe del turismo al vicesindaco Essendo un tema di coordinamento trasversale a molti assessorati, ad esempio mobilità, commercio e sicurezza, la delega al turismo è mal riposta in un singolo assessorato, il quale avrebbe un limitato potere di coordinamento con gli altri assessorati. Al contrario, la delega turismo va riportata a livello del vicesindaco, il quale è meglio situato per coordinare l’azione in tal senso. Questo cambiamento permetterà una più agile interazione tra le istituzione e favorirà un migliore coordinamento tra i key players che intervengono in materia di turismo. L’amministrazione Veltroni aveva favorito questa organizzazione, derivandone molti benefici.
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MARKETING E PROMOZIONE CRITICITÀ
Mancanza di una narrazione complessiva Nella percezione del turista, l’offerta turistica a Roma si limita spesso ad una serie di siti da visitare nel Centro Storico. Manca una narrazione complessiva della città, come quella che, ad esempio, è riuscita a costruirsi Milano sulle tre F: Food, Fashion, Furniture. È di fondamentale importanza che Roma ritrovi una narrazione, e che produca uno sforzo di marketing a livello dei principali concorrenti. Scarsa valorizzazione dell’originalità di Roma La narrazione di Roma deve tendere anche verso un turismo lifestyle, che sappia valorizzare lo stile di vita locale e farlo diventare un’esperienza che vada oltre la sola visita di siti di interesse storico-artistico. Puntare ad un turismo esperienziale significa ridistribuire la spesa turistica, decentrando la domanda e le folle su un territorio più ampio. Obiettivi non raggiunti L’amministrazione corrente, avendo individuato dei punti d’intervento nel piano strategico FutouRoma 2019-2025 ha messo in atto pochissime delle riforme e iniziative proposte.
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MARKETING E PROMOZIONE CRITICITÀ
Inefficienza del Destination Management Office (DMO): Il DMO è un’organizzazione partecipata dal Comune che agisce in collaborazione con altri stakeholder che operano nel settore. Ha un ruolo di definizione di strategia, di marketing e di promozione, e di amministrazione logistica dei flussi turistici. Dal 2020 alcuni compiti di DMO sono stati affidati a Zètema, la società partecipata al 100% del Comune che opera nel settore della cultura. L’affidamento a Zètema di queste attività è fuori luogo, e infatti ci sono state notevoli carenze nello svolgimento di queste attività. Il DMO deve essere un’istituzione di collaborazione tra pubblico e privato, partecipata dal comune ma in collaborazione con altri stakeholder che operano nel settore, come avviene a Milano. Aspetto organizzativo cruciale per permettere ruolo di coordinamento che definisce la DMO. Milano in questo rappresenta un esempio virtuoso, avendo creato la propria agenzia di promozione ufficiale: la Milano & Partners, ideata proprio con l'obiettivo di creare collaborazioni e partnership con imprese locali, marchi globali, università, istituzioni culturali e altri enti pubblici. Quest’agenzia ha reso Milano una destinazione globale sempre più attrattiva per nuovi visitatori, talenti o investitori, puntando anche sui quartieri meno conosciuti, diventati protagonisti della più recente campagna promozionale della città.
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MARKETING E PROMOZIONE FUNZIONI DEL DMO
Responsabile
Livello
Funzioni/attività
Obiettivi
DMO
Manageriale
Piani di sviluppo turistico, creazione e promozione del Brand, valorizzazione dell’offerta, sviluppo di sistemi di comunicazione/distribuione integrati etc.
Aumentare la competitività complessiva della città ed aggregazione dell’offerta turistica. Monitorare la percezione della città da parte dei turisti potenziali.
Singole imprese o aggregazioni
Operativo ed imprenditoriale
Produzione ed erogazione di beni e servizi turistici, partecipazione alla formulazione strategica territoriale, etc.
Profitto e prosperità di lungo periodo dell’azienda
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MARKETING E PROMOZIONE PROPOSTE (1/2)
Occorre produrre uno sforzo di marketing per competere con le altre capitali europee, tramite azioni finanziate usando parte delle risorse provenienti dal gettito del contributo di soggiorno, il cui incasso per il 2019 è di quasi 122 milioni di euro.
Creare di percorsi turistici alternativi: Vogliamo accompagnare i turisti a visitare luoghi e realtà romane spesso ignorate. Il Comune può stringere accordi con i Tour Operators per creare dei percorsi turistici, al fine di generare interesse locale ed internazionale, anche per luoghi e quartieri meno visitati. Questi percorsi devono poi essere adeguatamente pubblicizzati dal DMO.
Promuovere marketing segmentato per categorie: Gli sforzi di promozione devono essere mirati per allontanarsi dal turismo ‘generico’. Alla fetta importante di turisti statunitensi (il 18,25% delle presenze straniere) ci si rivolgerà tramite i Tour Operators, ai giovani si dovrà invece mostrare l’esperienza che offre Roma con i media di nuova generazione. Questa segmentazione permette di attrarre turisti interessati a siti specifici e alternativi alle attrazioni tradizionali.
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MARKETING E PROMOZIONE PROPOSTE (2/2)
Istituire un osservatorio del turismo Per poter condurre operazioni di marketing specifiche, è necessario avere maggiore comprensione dei flussi turistici e delle caratteristiche dei visitatori alla città. Ad oggi, si hanno solo informazioni circa la nazionalità e il numero dei turisti che visitano Roma. E’ dunque necessario istituire un osservatorio turistico che sia in grado di recepire ed elaborare nuove informazioni per poter adeguatamente promuovere il territorio romano ai potenziali turisti, ampliando il focus che al momento è molto concentrato sul settore ricettivo.
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INVESTIMENTI SUL TURISMO CRITICITÀ
Roma investe poco nel turismo, e il contributo di soggiorno, la tassa giornaliera richiesta ad ogni turista che pernotta nella Capitale, viene troppo spesso evasa. La principale fonte di finanziamento degli investimenti in turismo è il contributo di soggiorno, e nel 2019 ha prodotto un gettito di quasi €122 milioni. Nonostante l’altissimo gettito infatti, Roma è la città Italiana con più di 250.000 abitanti con la spesa per turismo pro capite più bassa in assoluto. Inoltre, viene spesso evasa: Infatti, secondo le indagini di accertamento, ammonta a circa 8,5 milioni la somma dell’evasione della tassa di soggiorno nel 2019. Da luglio 2020, tramite un accordo stretto con il comune di Roma, Airbnb si occupa della riscossione del contributo di soggiorno per i suoi host. Questo accordo contribuisce ad aumentare la trasparenza del settore, rendendo impossibile per gli host di Airbnb di evadere il pagamento e semplifica l’onere amministrativo dell’operatore turistico.
Ad oggi però non esistono accordi per la tassa di soggiorno con le altre OTA (Online Travel Agency), che hanno una crescente presenza sul mercato. Spesa pro-capite per il turismo e la promozione del territorio
25 20 15 10 5 0 Roma
Torino
Firenze
Venezia
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INVESTIMENTI SUL TURISMO PROPOSTE
Aumentare la percentuale del gettito del contributo di soggiorno dedicata al turismo Almeno il 15% del gettito del contributo di soggiorno deve essere vincolato a spese per il turismo da parte di Roma Capitale. Questo vincolo permetterà spese volte a maggiori controlli nel contrasto all’abusivismo, alla promozione di Roma sui mercati turistici internazionali e un investimento sullo snellimento della burocrazia richiesta agli operatori del settore ricettivo. Il restante 75% del contributo portato dal turismo deve essere speso per rafforzare servizi come trasporti, decoro, rifiuti e sicurezza che impattano sia sui residenti che i turisti.
Istituire dei protocolli d’intesa con le Online Travel Agencies (OTA) per la riscossione del contributo Bisogna stringere protocolli di intesa simili con ognuna delle OTA (Booking, HomeAway, Expedia) principali che operano sul territorio romano, per arrivare ad una riscossione più efficiente ed efficace del contributo di soggiorno.
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OPERATORI RICETTIVI E BUROCRAZIA CRITICITÀ Procedure troppo macchinose e pagamento complesso Semplificare le comunicazioni richieste agli operatori ricettivi è importante anche nell’ottica di ridurre e controllare l’abusivismo nonché il fenomeno di evasione della tassa di soggiorno. Gli operatori ricettivi devono compilare 3 comunicazioni separate. La riscossione della tassa di soggiorno comporta varie complicazioni amministrative per gli operatori ricettivi, che sono responsabili del pagamento. Ciò significa che in caso di rifiuto del pagamento da parte del turista, gli albergatori sono comunque tenuti a corrispondere la cifra richiesta al comune. Inoltre, gli operatori ricettivi subiscono i costi delle commissioni del POS.
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OPERATORI RICETTIVI E BUROCRAZIA PROPOSTE Meccanismi e procedure complesse rappresentano un dispendio inutile di energie e di competenze, a fronte di processi che potrebbero essere semplificati enormemente. QUESTO SI POTRÀ FARE TRAMITE 2 AZIONI PRINCIPALI:
Unificare le comunicazioni Creando l’obbligo di una sola comunicazione giornaliera in collaborazione con la regione e la polizia locale. Il portale farà richiesta dei dati anagrafici degli ospiti e delle nazionalità, sostituendo quindi le comunicazione a tre enti separati.
Utilizzare il CIR (codice identificativo regionale) Al posto del CIU (codice identificativo univoco, emesso dal comune) nelle comunicazioni inerenti al contributo di soggiorno per semplificare l’adempimento agli obblighi da parte dei gestori e dell’incrocio dei dati da parte delle autorità comunali e regionali.
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ABUSIVISMO CRITICITÀ (1/2)
Abusivismo ricettivo Le cosiddette strutture “fantasma”, ovvero la presenza di strutture non autorizzate, hanno esacerbato il problema del abusivismo ricettivo, che non è mai stato affrontato in modo adeguato, causando ingenti perdite al Comune di Roma. A Roma erano registrate, a gennaio 2020, 17.983 strutture extra-alberghiere. Nonostante ciò, su Airbnb erano pubblicati 31.733 annunci. Si ipotizzano dunque, quasi 14 mila ‘strutture fantasma’, che producono oltre 20 milioni di presenze sommerse , e 1,4 miliardi di fatturato sommerso. Si stima quindi un totale di circa 3.500 occupati nel settore turistico sommerso. L’esistenza di un settore sommerso, che comprende tutte le strutture fantasma, ha effetti negativi che si distribuiscono sulla sicurezza pubblica, poiché i turisti non sono registrati; sulle casse dello stato, che non riceve la cedolare secca dovutagli dagli operatori ricettivi che non registrano le attività; e sugli altri operatori regolarmente registrati. L’abusivismo a Roma è un fenomeno importante e pervade anche il settore delle guide turistiche. Questo crea un enorme danno sia all’esperienza del turista, sia alle guide ufficiali.
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ABUSIVISMO CRITICITÀ (2/2)
Guide turistiche illecite Inoltre, a Roma ci sono circa 3500 guide turistiche ufficiali accreditate. Si stima però un numero altrettanto alto di guide turistiche abusive.
Mancanza di controlli Nonostante la presenza di chiari strumenti per identificare le guide turistiche ufficiali da quelle abusive, i controlli non vengono mai effettuati, e questo in gran parte a causa dell’assenza di una struttura dedicata.
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ABUSIVISMO PROPOSTE (1/2)
Il contrasto all’abusivismo è di importanza fondamentale sia per assicurare un’altissima qualità delle strutture ricettive e dei servizi di guida turistica in offerta ai turisti, sia per tutelare gli operatori ricettivi che invece operano seguendo le normative vigenti.
Implementare controlli per contrastare l’abusivismo Ottimizzare i controlli delle strutture ricettive potenzialmente abusive, implementando un sistema informatico che incroci gli annunci sui portali, con le reali licenze assegnate dal Comune di Roma Capitale. A questi fini, si devono stabilire delle collaborazioni con le OTA, per esempio rendendo automaticamente necessario.
Istituire una polizia turistica Creare un dipartimento specializzato di polizia turistica all’interno della Polizia Municipale, che si occuperà di controllare amministrativamente le strutture alberghiere e le guide turistiche, così da ridurre al minimo l’abusivismo.
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ABUSIVISMO PROPOSTE (2/2)
Progettare servizio di georeferenziazione Creare, sull'esempio virtuoso di Venezia, un servizio di georeferenziazione delle strutture registrate sul portale dell'imposta di soggiorno. Sul portale sarà possibile visualizzare tutte le strutture che sul territorio versano la tassa di soggiorno, incentivando la trasparenza e leale concorrenza e garantendo una maggiore sicurezza: è infatti importante che tutti i turisti siano regolarmente registrati come previsto dalla legge.
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TURISMO MICE SITUAZIONE ATTUALE
Oltre ai vacanzieri, Roma ospita molti turisti MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Events), che viaggiano a Roma per partecipare a grandi eventi o congressi. Grandi eventi come ‘Maker Faire’, ‘Più Libri più liberi’ e l’International Bar Association possono portare oltre 1 milione di partecipanti e rappresentano dunque una grande opportunità di crescita per Roma sotto vari profili:
• Destagionalizzare la domanda turistica portando turisti • • • •
in diverse stagioni dell’anno Promuovere investimenti nella città, sia per via della spesa degli eventi stessi, sia perché gli eventi e i congressi sono momenti in cui mostrare la città a potenziali investitori Aumentare la spesa media giornaliera, perché i turisti MICE spendono di più: €537 in confronto ai €265 dei tradizionali turisti a Roma Creare nuovi posti di lavoro Valorizzare aree urbane fuori dai circuiti turistici
Incremento di eventi MICE 2017-2019 50 37,5 25 12,5 0
Parigi
Atene
Roma
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TURISMO MICE CRITICITÀ (1/2)
Negli ultimi 10 anni, il numero di congressi a Roma è cresciuto ma la Città resta sempre indietro rispetto alle altre grandi città europee.
Crescita del settore insufficiente A fronte di una crescita globale del settore di meeting internazionali del 26% dal 2010 al 2019, Roma si posiziona solo trentesima nella classifica globale. Nel 2019 Roma ha ospitato solo 6 eventi in più rispetto al 2017, mentre Parigi ne ha ospitati 47 in più e Atene 31. Rispetto al 2017, Roma scala un solo posto in classifica delle città europee per numero di eventi, passando a tredicesima, mentre Atene ne scala 6.
Alto costo delle sedi A Roma esistono varie sedi per congressi (es. Palazzo dei Congressi, Auditorium Parco della Musica) ma tutte molto costose. Le sedi per eventi che non sono sedi congressuali a tempo pieno o che sono soltanto parzialmente infrastrutturate (es. la Nuvola) sono ancora più costose da allestire e dunque scontano un handicap di competitività.
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TURISMO MICE CRITICITÀ (2/2)
Difficoltà amministrative e burocratiche Gli organizzatori degli eventi faticano ad interfacciarsi con la burocrazia, spesso complessa e poco chiara ai navigatori non esperti. Criticità di questo genere derivano in larga parte da processi non standardizzati e per i quali gli attori del settore devono sollecitare contatti personali per arrivare alla presa di decisioni. Il Convention Bureau, società consortile con la funzione di promuovere sul mercato la città come destinazione per congressi e grandi eventi è un importante mediatore tra amministrazione e clienti organizzatori, facilitando la comunicazione e guidando i processi burocratici che possono essere detrattori dell’attrattività della città. Il Convention Bureau ha già contribuito in modo importante alla crescita di Roma come destinazione congressuale, e deve essere supportata dal Comune.
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TURISMO MICE PROPOSTE
Supportare il Convention Bureau Rome & Lazio La presenza di un Convention Bureau ben sviluppato è stata determinante per la buona performance nel settore congressuale da parte di città leader nel segmento (Vienna ed Atene per esempio). Adottare i Virtual Events Implementare un sistema di digitalizzazione attraverso l’utilizzo di virtual meetings e webinars con lo scopo di promuovere gli eventi, arricchire il panel di intervenenti e incrementare la presenza internazionale. Istituire affiliazioni con Aeroporti di Roma Stringere accordi con l’aeroporto di Roma in modo da favorire la promozione della città e l’aiuto ai clienti business già all’arrivo in aeroporto.
Creare “incentivi di destinazione” Gli incentivi di destinazione da parte del Comune sono delle iniziative poste ad incentivare gli organizzatori di eventi a scegliere Roma come destinazione. Possono essere in forma di supporto al Convention Bureau, come per esempio la sponsorizzazione del CB alle fiere del settore, ma possono includere per esempio l’adozione di una ‘event card’ dedicata ai congressisti per rendere piu facile l’accesso al trasporto pubblico, o l’apertura di luoghi storici ed iconici solitamente chiusi al pubblico. Questi incentivi saranno concordati strategicamente con il Convention Bureau. Incrementare le strutture a disposizione L’aumento delle strutture adibite ad accogliere eventi di stampo internazionale, stringendo nuove partnership con hotel, teatri e locali presenti nel centro di Roma
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AFFITTI BREVI CRITICITÀ (1/2)
A Roma il mercato degli affitti brevi è cresciuto in modo importante negli ultimi anni, aumentando del 25% dal 2016 al 2018. Nel 2019 Airbnb ha ospitato circa 2 milioni di turisti, con un impatto economico diretto stimato di 961 milioni di euro. QUESTA CRESCITA HA PORTATO PERÒ VARIE CRITICITÀ:
• De-residenzializzazione I residenti del Centro Storico sono diminuiti del 35,8% tra il 2014 e il 2019 e i residenti di Trastevere del 43,1%. Al 2019, nel Centro Storico per ogni 10 residenti si trovavano 7 posti letto offerti su Airbnb, e aggiungendo gli alberghi per ogni 10 residenti i posti letto offerti ai turisti sono 11. A Trastevere, Celio, XX Settembre, Esquilino e Prati il rapporto tra posti letto offerti su Airbnb e residenti è tra il 40 e il 50%. Questo svuotamento ha un impatto anche sul tessuto commerciale del centro storico e sull’esperienza turistica stessa (ai turisti non piace visitare zone non più autentiche ma popolate solo da turisti).
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AFFITTI BREVI CRITICITÀ (2/2)
• Trasparenza Ad oggi la pubblicazione del numero di registrazione su ogni annuncio pubblicato online per affitti brevi è già obbligatorio (Reg regionale mod. 2017), ma questo obbligo non viene rispettato. Sul sito della Regione Lazio sono registrati solo 10.424 esercizi extra-alberghieri e alloggi per uso turistico, ma su Airbnb ci sono oltre 30mila annunci, prevalentemente alloggi per uso turistico. A queste criticità è necessario trovare delle soluzioni, per prevenire la scomparsa del tessuto sociale del Centro Storico, per rendere più vivibile la città da parte dei cittadini, e per assicurare che i turisti possano vivere Roma come città autentica.
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AFFITTI BREVI ESEMPI VIRTUOSI
Tutte le principali città europee hanno imposto dei limiti per far fronte alla problematica degli affitti brevi: Amsterdam: dal 2017, limite di 60 giorni annui per ciascun appartamento, abbassato a 30 giorni nel 2018 (tetto più basso d’Europa) e istituito l’obbligo di registrare in comune la licenza da affittacamere Berlino: Nessun limite di giorni all’anno in cui si può affittare la casa in cui si risiede abitualmente, limite di 90 giorni per le seconde case. In entrambi i casi serve un permesso che concede il municipio Parigi: Si può affittare a breve termine solo la casa in cui si risiede regolarmente, per un massimo di 120 giorni l’anno. (Decret Airbnb - 1 dicembre 2017)
Barcellona: divieto di affitto di appartamenti o case intere. È possibile solo l’affitto di stanze all’interno di immobili in cui il proprietario ha l’obbligo di risiedere per tutto il tempo del soggiorno. (PEUAT - Piano Urbano Speciale per la Ricettività Turistica – Approvato il 27 /01/2017) Grecia: Non ci sono limiti sui giorni di affitto annui, ma su richiesta dell’Autorità Fiscale le piattaforme invitano i proprietari di casa ad effettuare la registrazione del numero identificativo sui rispettivi siti ove mancante, e rimuovono gli annunci in caso di non conformità allo scadere delle tempistiche stabilite nell’accordo. Questo rende più difficile evadere la legge creando piu annunci per la stessa abitazione.
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AFFITTI BREVI
ESEMPI VIRTUOSI: IL PIANO DI RILANCIO DI VENEZIA E FIRENZE
A febbraio del 2021 i sindaci di Venezia e Firenze, Luigi Brugnaro e Dario Nardella hanno presentato al Governo un decalogo di proposte per il rilancio delle città d’arte italiane. Il piano prevede proposte a tutela della filiera del turismo, per il rafforzamento dei trasporti e il rilancio della residenzialità. Le proposte mirano ad eliminare la concorrenza sleale da parte degli affitti a breve termine che in questo momento non sono sottoposti agli stessi obblighi degli imprenditori professionali del settore.
PROPOSTE IN BREVE: • L’affitto a breve termine consentito a titolo non imprenditoriale per un massimo di due immobili all’interno dello stesso comune, e per un massimo di 90 giorni annui per ciascun immobile. Al di sopra di questi limiti, l’attività sarebbe da ritenersi imprenditoriale, e dovrebbe quindi adempire alle conseguenti regole. • Le strutture ricettive sono imprese a tutti gli effetti ed applicano iva 10% e tassazione Ires e Irap (l’incidenza della tassazione in Italia supera il 60%). Gli appartamenti privati vengono per la maggior parte affittati senza IVA e con regime agevolato “cedolare secca” al 21%.
• Le strutture ricettive sono soggette alle normative sull’antincendio e primo soccorso, mentre gli appartamenti privati non sono soggetti ad alcuna di queste norme. • Le strutture ricettive assumono o appaltano il proprio personale per il quale, oltre a versare tasse e contributi, contribuiscono a proprie spese a formare anche in quegli adempimenti obbligatori imposti dallo Stato. Pensiamo al personale addetto per le pulizie: mentre in un hotel deve essere assunto, nelle locazioni turistiche non professionali basta l’uomo o la donna di servizio.
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AFFITTI BREVI PROPOSTE
Istituire l’obbligo di pubblicazione del numero di registrazione Le piattaforme devono trasmettere annualmente gli alloggi registrati e le corrispondenti notti. Sia in Francia che a New York sono state approvate procedure simili. Questo permetterà un controllo più efficace da parte del Comune, unificando i dati di varie piattaforme per assicurare che tutti gli alloggi siano registrati regolarmente. Qualora venisse scelto un limite massimo di pernottamenti annui per struttura, il numero di registrazione sarebbe indispensabile per assicurare l’applicazione della norma. Ad oggi la pubblicazione del numero di registrazione su ogni annuncio online è già obbligatorio, ma questo obbligo non viene rispettato.
Cambiare il regolamento nazionale per gli affitti brevi Proponiamo di riprendere le proposte dei Comuni di Venezia e di Firenze per il Rilancio delle Città d’Arte, chiedendo un limite per gli affitti brevi non imprenditoriali di due immobili all’interno dello stesso comune, ma estendendo il limite dai 90 giorni richiesti da Venezia e Firenze a 120.
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