ROMA 2021
PIANO SVILUPPO ECONOMICO #CALENDASINDACO
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INDICE
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
LA SITUAZIONE ATTUALE PNRR E GIUBILEO FORMAZIONE E LAVORO START-UP AGRICOLTURA MODA AEROSPAZIO
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LA SITUAZIONE ATTUALE Roma è l’unica capitale europea che cresce meno del Paese che rappresenta. Questo perché a Roma è difficile fare impresa: manca integrazione con i grandi mercati europei, manca l’innovazione, è difficile attrarre finanziamenti internazionali e la pressione fiscale è tra le più alte d’Italia. Eppure, Roma ha il potenziale per avere un tessuto imprenditoriale importante e puntellato di eccellenze nazionali in settori chiave come l’artigianato, la moda, l’aerospazio, la cultura e il patrimonio agricolo.
Anche dal punto di vista della creazione di conoscenze e innovazione, Roma potrebbe essere una guida grazie al suo grande polo accademico fatto da 10 università e oltre 200mila studenti. È necessario formulare una visione strategica per la crescita economica della nostra Capitale che permetta di riportarla a crescere ed essere il traino, e non un peso, per il Paese. Per superare questo limite, è necessario intervenire lungo due direttive: • investire nella ricerca, nell’innovazione e nel lavoro, trasformando le nuove conoscenze teoriche in prodotti o processi realmente implementabili dalle imprese e formando forza lavoro con le competenze adeguate per sfruttare il potenziale dell’innovazione; • accompagnare la crescita dei settori strategici per la città, quali il commercio, il turismo, la cultura, l’agricoltura, l’aerospazio e la moda. Riteniamo che il commercio, le attività culturali e creative, il turismo così come la creazione di un politecnico romano e gli investimenti per uno nuovo stadio siano dei volani di particolari rilievo per lo sviluppo economico della Città.
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LA SITUAZIONE ATTUALE Dalla crisi del 2008, Roma ha perso progressivamente terreno rispetto a Milano, in termini di valore aggiunto.
Tra il 2000 e il 2008, il Valore aggiunto per abitante romano è cresciuto del 17%, contro il 23% milanese e il 27% nazionale. Dopo il 2008 però, Roma entra in una fase di pura stagnazione, al punto che il VA del 2018 è più basso di quello del 2008 di due punti percentuali. Nel mentre Milano è cresciuta di un ulteriore 7% rispetto al 2008.
Variazione del valore aggiunto
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LA SITUAZIONE ATTUALE Se guardiamo il VA per occupato invece, la situazione è ancor peggiore: Roma non è ancora riuscita a tornare ai livelli del 2008, obiettivo che Milano e il resto del Paese hanno raggiunto nel 2010, in appena due anni.
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Variazione del valore aggiunto
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LA SITUAZIONE ATTUALE Il numero di imprese registrate a Roma è cresciuto più che nelle altre principali città metropolitane. Purtroppo, resta un divario importante in termini di densità territoriale rispetto a Milano: a Roma ci sono solo 68 imprese attive per chilometro quadrato, circa un terzo rispetto a Milano.
Il nostro sviluppo economico è inoltre frenato da una scarsità di nuove aziende e investimenti stranieri. Rispetto a Milano, Roma attrae poche aziende straniere (dal 2003, 700 aziende straniere hanno investito a Milano contro le 230 a Roma). Il confronto con le altre capitali europee è pessimo: dall’inizio degli anni 2000, gli investimenti a Roma non raggiungono i 6 mld di dollari mentre Londra registra oltre 121 mld di dollari di investimenti, Parigi ne registra 36 mld, Madrid, come Barcellona, 23 mld e Berlino 16 mld.
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Numero imprese attivi per km quadrato (2020) Roma: 68 Milano: 194
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LA SITUAZIONE ATTUALE La crescita in volume complessiva del numero di aziende nasconde un’esplosione della micro-impresa in settori a basso valore aggiunto come Commercio ambulante e Affittacamere. Si è invece registrata una diminuzione del numero di aziende nel settore dell’industria, dell’agricoltura e dell’edilizia.
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LA SITUAZIONE ATTUALE PNRR E GIUBILEO FORMAZIONE E LAVORO START-UP AGRICOLTURA MODA AEROSPAZIO
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IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA LA SITUAZIONE ATTUALE
Lo scopo dei fondi del Next Generation EU (NGEU) è di ridurre il gap socioeconomico tra l’Italia e gli altri Paesi europei, così come quello tra Roma e le altre capitali europee, che la pandemia ha esacerbato. Il PNRR è organizzato in 6 missioni, ognuna corrispondente ad un’area tematica: Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura Missione 4: Istruzione e ricerca Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica Missione 5: Coesione e inclusione Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile Missione 6: Salute
Ogni missione contiene progetti di riforme e di investimenti destinati ad impattare positivamente, in modo più o meno diretto, la crescita di Roma. Alcuni dei progetti richiedono un ruolo proattivo del Comune di Roma - per i progetti che riguardano direttamente la Capitale - mentre altri progetti richiedono invece un ruolo di progettazione da parte del Comune per facilitare l’arrivo dei fondi alla Capitale. L’iniziativa del progetto di rilancio di Cinecittà, ad esempio, dipende direttamente dal Comune, mentre un progetto come quello degli incentivi per l’efficientamento dell’edilizia dipendono in maniera cruciale dalla capacità del Comune di facilitare i processi amministrativi e gli adempimenti burocratici necessari all’accesso al Superbonus.
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IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA LA SITUAZIONE ATTUALE La prossima amministrazione capitolina dovrà considerare la centralità del PNRR per la progettazione e l’attuazione delle proposte. I fondi del Next Generation EU devono entrare nella gestione “tipica” non solo del Governo, ma anche della Capitale. Costruire strutture parallele ai dicasteri porterebbe a una confusione istituzionale e operativa. Esiste tuttavia la necessità di raccordo con la Commissione Europea e di un rafforzamento delle strutture ministeriali e comunali (quali gli assessorati) e del loro coordinamento. Per questo dovrebbe essere il Vicesindaco a seguire l’evoluzione dei progetti del PNRR, e coordinare i diversi assessorati competenti.
Per non sprecare l’enorme opportunità del PNRR, il Comune di Roma dovrà definire con attenzione gli obiettivi da raggiungere per ogni iniziativa, un cronoprogramma e le misure intermedie per la valutazione in corso d’opera. L’amministrazione dovrà poi monitorare il progresso delle iniziative e individuare misure per semplificare l’accesso ai fondi da parte dei privati (es. riduzione delle procedure burocratiche per accedere al Superbonus).
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IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA GLI INVESTIMENTI Abbiamo effettuato una ricognizione delle voci di investimento del PNRR che riteniamo possano incidere maggiormente, in maniera diretta o indiretta, sulla crescita economica di Roma. INVESTIMENTO
ESEMPIO D’USO
MISSIONE 1 - DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, COMPETITIVITÀ, CULTURA M1C1 - Investimento 1.4: Servizi digitali e cittadinanza digitale -2,01mld
Velocizzazione dei processi per rilascio dei documenti di identità
M1C2 - Investimento 2: Investimenti ad alto contenuto tecnologico 0,75mld
Creazione di FabLab per le startup roman
M1C2 - Investimento 3: Reti ultraveloci - 6,31 ml
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M1C2 - Investimento 4: Tecnologie satellitari ed economia spaziale 1,29 ml
Abilitazione di tecnologie in multipli ambiti: macchinari sanitari all’avanguardia; database ef cientati nella PA romana; apertura di Roma per i club eSport; migliore qualità della connessione per i cittadin
Creazione di un hub aerospaziale romano
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IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA GLI INVESTIMENTI M1C3 – Investimento 1.3: Migliorare l’efficienza energetica di cinema, teatri e musei - 0,30ml
Riduzione del costo dei biglietti dei musei grazie ai ridotti costi di manteniment
M1C3 – Investimento 3.1: Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà) - 0,30 ml
Rilancio di Cinecittà come polo cinematografico internazionale, con conseguente incremento del turismo e dell’economia collegata al settor
M1C3 – Investimento 4.2: Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche - 1,80 ml
Maggiore qualità della formazione delle guide turistiche e rimozione dell’abusivismo turistic
M1C3 – Investimento 4.3: Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici - 0,50 ml
Rigenerazione e restauro del patrimonio cultuale e urbano e dei complessi ad alto valore storico e architettonic
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M2C1 - Investimento 2.2: Parco Agrisolare - 1,50 ml
Utilizzare l’ampissima estensione delle aree agricole romane per produrre energia rinnovabile e ridurre l’impatto ambientale roman
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Creazione di una bioraffineria capace di produrre idrogeno e biocombustibili dai rifiuti urban
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M2C1 - Investimento 1.1: Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti – 1,5ml
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MISSIONE 2: RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA
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IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA GLI INVESTIMENTI M2C2 - Investimento 4.4: Rinnovo flotte bus e treni verdi - 3,64 ml
Rinnovazione della flotta ATAC con bus a minor impatto ambiental
M2C3 - Investimento 2.1: Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici - 13,81 ml
Interventi di riqualificazione e recupero edilizio
M2C4 - Investimento 3.1: Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano - 0,33 ml
Riorganizzazione del servizio giardini, ristrutturare gli impianti in rovina, piano straordinario di pulizia, cura dei pini
MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA M4C1 - Investimento 1.1: Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia 4,60 ml
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M4C2 - 1. Rafforzamento della ricerca e diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra università e imprese - 6,91 ml
Espansione asili nido di Roma Capitale per raggiungere la copertura del 33% in tutti i Municipi
Potenziamento della ricerca
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IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA GLI INVESTIMENTI MISSIONE 5: INCLUSIONE E COESION
M5C2 - Investimento 2.1: Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale 3,30 ml
Arricchimento della vita culturale cittadina, con particolare attenzione alle zone periferich
M5C2 - Investimento 3.1 Sport e inclusione sociale - 0,70 ml
Creazione di impianti sportivi e riqualificazione di quelli esistenti in quartieri con problemi di degrado giovanil
MISSIONE 6: SALUTE
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M6C1 - Investimento 2: Casa come primo luogo di cura, assistenza domiciliare e telemedicina - 4,00 ml
Razionalizzazione della raccolta dati delle ASL per monitorare meglio l’andamento della pandemia e, successivamente, fornire servizi e terapie mirate a livello local
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GIUBILEO
LA SITUAZIONE ATTUALE
Nel 2025 Roma ospiterà il Giubileo e, come il PNRR, deve essere considerato un’occasione da non perdere. Nel 2000, il Giubileo portò a Roma 30 milioni di fedeli in 12 mesi. Per il grande evento, tra il 1996 e il 2000 furono realizzati oltre 800 progetti, per cui vennero investiti oltre 1,88 miliardi di euro. Nel complesso, tenendo conto anche degli investimenti privati e dell’ulteriore spesa pubblica legata in maniera indiretta all’evento, si stima che l’evento promosse un investimento complessivo di circa 6,5 miliardi di euro. Grazie al Giubileo, nel 2000 Roma sperimentò un enorme flusso turistico: la spesa dei turisti stranieri aumentò del 20% e il numero di notti crebbe del 42%, da 17 ad oltre 24 milioni.
Per il Giubileo del 2025 sono attesi a Roma oltre 45 milioni di pellegrini: non possiamo farci trovare impreparati a questo grande evento, e dobbiamo far si che rappresenti, oltre che un evento straordinario per la cristianità a livello mondiale, un grande volano di rilancio per la città.
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GIUBILEO GLI INTERVENTI
Le opere già definite per il Giubileo del 2025 ammontano a oltre 2 miliardi di euro: • • • • •
125 per la rigenerazione della Stazione Termini e di Piazza dei Cinquecento 907 per potenziare la otta di treni sulle linee regionali 91 per allungare la banchina del porto di Civitavecchia 550 milioni per la chiusura dell'anello ferroviario della Capitale 714,5 per le tramvie già commissariate dal Ministero dei Trasporti (Termini-Vaticano- Aurelio, Palmiro Togliatti, Prolungamento San Lorenzo-Tiburtina, Roma-Lido)
Ci sono poi una serie di ulteriori opere ancora in corso di de nizione:
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Nuova pista e il nuovo terminal dell'aeroporto di Fiumicino (ADR) Navigabilità del Tevere - 15 milioni di euro 15 milioni per la Funivia di Castel Gandolfo Sottopasso tra Piazza Risorgimento e i Musei Vaticani (ancora da quanti care) Tram dei Fori (Piazza Vittorio-Piazza Venezia) e Funivia Casalotti-Battistini per cui la Commissione Lavori Pubblici del Senato ha chiesto il commissariamento
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GIUBILEO GLI INTERVENTI
Per far si che Roma arrivi preparata al Giubileo, è fondamentale mettere in atto una serie di interventi che mirino al potenziamento dei servizi essenziali, nonché all’allargamento dell’offerta turistica e culturale della città. Interventi: • • • • • • • •
Piano di Pulizia Straordinaria della Città: assunzione di 5,000 spazzini, 13,500 nuovi cestini Potenziamento degli impianti per la gestione dei ri uti Potenziamento della rete di mobilità, anche attraverso l’acquisto di nuovi bus e treni Potenziamento della rete di illuminazione pubblica Manutenzione straordinaria della rete stradale Realizzazione di 100 nuovi bagni pubblici Pianificazione di interventi per la valorizzazione dell’offerta culturale e la realizzazione di eventi culturali straordinari Potenziamento dei servizi per il turismo e l’internazionalizzazione della città
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GIUBILEO LA NOSTRA PROPOSTA Il Commissario per il Giubileo: Per garantire che Roma arrivi preparata a questo evento unico, occorre garantire un modello di governance forte ed efficiente in grado di programmare, decidere, attuare gli interventi nel rispetto rigoroso del cronoprogramma, promuovendo le semplificazioni amministrative e nel pieno rispetto della legalità, e operando in un modello integrato in grado di risolvere i conflitti tra competenze istituzionali e tra politica e tecnici. Per questo, proponiamo che venga nominato dal Governo un Commissario Straordinario, che si occupi di sovrintendere all’attuazione di tutte le opere infrastrutturali speciali necessarie per il Giubileo, nonché quelle di manutenzione straordinaria della città e di potenziamento dei servizi essenziali.
Il modello che immaginiamo per il Giubileo di Roma assume come efficace riferimento la disciplina legislativa delineata dal decreto legge 189/2016, come convertito, per il Commissario straordinario per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2016 nell' Italia centrale.
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GIUBILEO
LA NOSTRA PROPOSTA Il Commissario per il Giubileo: Il Commissario sarà dotato di poteri speciali, potendo agire con ordinanze anche in deroga, previa intesa con il sindaco di Roma ed il presidente della Regione Lazio, assicurando la piena condivisione delle scelte in una logica di governo multilivello. Nella sua azione, il Commissario sarà supportato da una struttura commissariale agile e professionalmente qualificata, che individuerà con ordinanza gli interventi, i soggetti attuatori degli interventi, le società pubbliche che agiscono come centrali di committenza ed eventualmente come supporto per le funzioni di monitoraggio, rendicontazione e di contabilità, e che sarà dotata di contestualizzati poteri di deroga per sciogliere i nodi burocratici. Il Commissario straordinario potrà stipulare protocolli di intesa con organismi scientifici e università, eviterà i rischi della duplicazione di società pubbliche nuove e opererà in un modello integrato in grado di risolvere i conflitti tra competenze istituzionali e tra politica e tecnici.
Il Commissario svolgerà inoltre un ruolo strategico di contatto e raccordo, agendo da interlocutore unico con il Vaticano e la CEI, il Governo nazionale, le Istituzioni pubbliche, e monitorerà l’effettiva attuazione delle opere gestite da altre società (es. Aeroporti di Roma).
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LA SITUAZIONE ATTUALE PNRR E GIUBILEO FORMAZIONE E LAVORO START-UP AGRICOLTURA MODA AEROSPAZIO
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FORMAZIONE E LAVORO IL NOSTRO PIANO
Chi lavora, in particolare i giovani, deve avere strumenti a disposizione per rispondere alle esigenze del mondo lavorativo di oggi. Roma può aiutare i suoi cittadini in questo e può diventare un centro di attrazione per tutti coloro che desiderano acquisire le competenze tecniche più richieste. Per queste ragioni, vogliamo puntare sulla formazione professionale, sulle competenze imprenditoriali e su un più efficiente incontro tra offerta e domanda di lavoro.
Per costruire la Roma del lavoro e della formazione abbiamo pensato ad un piano che si sviluppa sui seguenti ambiti: • Istituti Tecnici Superiori • Formazione imprenditoriale • Lavoro • Lavoro e formazione giovani
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ISTITUTI TECNICI SUPERIORI LA SITUAZIONE ATTUALE
Gli Istituti Tecnici Superiori sono corsi secondari superiori che hanno l'obiettivo di formare professionisti con le competenze tecniche più richieste dalle aziende, pronti a entrare nel mondo del lavoro. Le performance occupazionali dei diplomati sono eccellenti: l’80% trova lavoro entro un anno. I percorsi ITS nel Lazio sono 8, di cui 3 a Roma: • Istituto Tecnico Superiore per le Tecnologie innovative per i Beni e le attività culturali - Turismo, con 24 diplomati nel 2020 • Istituto Tecnico Superiore per le Tecnologie dell'informazione e della comunicazione Roberto Rossellini - Fondazione, con 24 diplomati nel 2020 • Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita, con 16 diplomati nel 2020
Gli ITS di Roma registrano buone performance nella graduatoria nazionale del 2020.
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ISTITUTI TECNICI SUPERIORI PROPOSTE
Maggior investimento negli ITS: Il Comune di Roma renderà disponibili finanziamenti pari a 500mila euro per l’apertura di ulteriori percorsi ITS, che permetteranno di circa raddoppiare gli iscritti rispetto al 2020.
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Potenziare la rete degli ITS e renderla più attrattiva: Oltre ai finanziamenti, è necessario: • Offrire agli studenti ITS gli stessi servizi degli studenti universitari, con alloggi riservati per i fuori sede, tasse ridotte per gli studenti provenienti da famiglie con ISEE più basso e servizi di mobilità efficienti. • Garantire la permeabilità tra percorsi accademici e professionali, garantendo agli studenti ITS di conseguire un titolo di laurea integrando il diploma ITS con alcuni esami universitari. • Equiparare il valore del diploma ITS ad un titolo di laurea del primo ciclo per le professioni pubbliche dove la preparazione di un ITS è sufficiente.
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FORMAZIONE IMPRENDITORIALE LA SITUAZIONE ATTUALE
L’educazione manageriale è fondamentale per il successo di svariate attività, non solo imprese, ma anche attività commerciali. Purtroppo, la formazione imprenditoriale risulta mancante nell’educazione base di gran parte dei cittadini italiani. Nel rapporto dell’OCSE “Skills strategy” viene evidenziato come la bassa partecipazione a corsi di laurea di terzo livello e la gestione familiare delle aziende siano fattori di mancanza di competenze manageriali e imprenditoriali in Italia. L’istituto Innocenzo Gasparini, in un rapporto fatto con la Bocconi, evidenzia come la maggior parte delle aziende in Italia ha una gestione familiare che mette al centro delle decisioni i rapporti socio-emotivi. Questa gestione non privilegia le prestazioni e favorisce una notevole la riduzione del fatturato.
Per di più, solo il 20% dei giovani tra i 25 e i 34 anni è laureato in Italia rispetto a una media del 30% nei Paesi OCSE. Questo implica un più basso livello di capacità manageriale e imprenditoriale.
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FORMAZIONE IMPRENDITORIALE PROPOSTE
Coloro che entreranno in possesso della licenza del corso di imprenditoria potranno accedere a un servizio di consulenza informatica che li guiderà nella creazione di un sito internet per la loro azienda, con la possibilità di vendita online dei loro prodotti. Questo servizio è pensato soprattutto per le aziende di medie dimensioni che vogliono aprire il loro commercio con il resto d'Italia e anche con l'Estero. Il Comune, inoltre, fornirà un incentivo economico alle aziende per coprire parzialmente i costi di progettazione, realizzazione e manutenzione del sito. Questo incentivo verrà erogato dopo che il sito sarà operativo e funzionante per alcuni mesi, per evitare abusi.
Il Progetto EduFIN è un progetto di educazione finanziaria, imprenditoriale e digitale rivolto ai cittadini romani. Il progetto prevede la creazione di un corso di imprenditoria con l’obiettivo di diffondere concetti chiave per una gestione consapevole delle risorse finanziarie e digitali, fornendo gli strumenti per sviluppare una mentalità imprenditoriale. Questa formazione sarà obbligatoria per chiunque vorrà aprire un'attività commerciale. Si prevede, dunque, di imporre un minimo di ore di formazione per poter accedere a una autorizzazione per l’apertura di un bar, un ristorante o qualsiasi attività imprenditoriale.
Assistenza e incentivo nell'apertura all’e-commerce
Corso di formazione obbligatorio per imprenditori romani
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LAVORO
LA SITUAZIONE ATTUALE
Tra il 2019 e il 2020, la disoccupazione romana è diminuita, passando dal 9,1% al 8,7%. Tuttavia questo dato non rispecchia un effettivo miglioramento del mercato del lavoro romano: il tasso di inattività (persone cioè che non cercano più lavoro perché scoraggiate) è aumentato dal 29,3% al 31,5%. Ancora più drammatica è la situazione delle donne (da 36,4% a 39,2%) e quella dei giovani 25-34 ( 22,7% al 26,2%). La pandemia ha inoltre evidenziato l’assenza di un sistema intuitivo per i giovani di mettersi alla ricerca del loro primo impiego, privati di quel contesto sociale in cui formare i loro primi contatti con l’ambiente accademico, scolastico o comunitario che dovrebbe facilitare nel trovare il primo lavoro. Questa assenza di contatti è anche una causa dal fatto che i datori di lavoro, con le riaperture, abbiano più difficoltà a trovare profili in linea con le posizioni che sono vacanti.
La mancanza di un valido canale formale di incontro tra domanda e offerta di lavoro può creare delle inefficienze, per questo servirebbe, e sarebbe anche auspicabile nel ventunesimo secolo, l’utilizzo delle tecnologie disponibili per far incontrare chi ha bisogno di lavoro con chi ha bisogno di lavoratori.
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LAVORO
LA SITUAZIONE ATTUALE La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto importante sul modo di lavorare e di produrre diffondendo la possibilità di lavorare da remoto. Prima della pandemia i lavoratori in smart working erano 570mila, in pochi giorni sono passati a 8 milioni. Negli altri paesi, lo smart working era una pratica più diffusa rispetto all’Italia già prima della pandemia: nel 2018, la media europea di lavoratori in smart working era pari a 11,6% mentre in Italia raggiungeva solo il 2%, superiore solo a Cipro e Montenegro e ben al di sotto delle medie del Regno Unito (oltre il 20%), della Francia (16%) e della Germania (8%). Inoltre, gli studi dimostrano che con lo smart working la produttività dei lavoratori può aumentare del 15-20%. Secondo uno studio condotto dalla UIL su un campione di 800 lavoratori romani, lo smart working è una pratica lavorativa prediletta. Infatti, l’85% dei lavoratori si è dichiarato favorevolissimo allo smart working.
Roma, in quanto capitale e città che accoglie molti lavoratori, deve essere preparata ad accompagnare la transizione verso questa modalità di lavoro. Consideriamo per esempio il problema delle case: Mapparoma ha sottolineato che nelle periferie, rispetto al centro della città, la superficie media per abitante è inferiore, perché gli alloggi hanno soglie dimensionali minori e i nuclei familiari sono più numerosi. C’è poi un’enorme problema di rete, dove ancora molte case non ricevono una connessione stabile sufficientemente potente per consentire lo smart working. È perciò impensabile che il lavoro da remoto possa essere seguito da tutti nelle proprie abitazioni. Servono spazi nella città che permettano ai romani di lavorare in modalità da remoto pur non rimanendo a casa.
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LAVORO PROPOSTE
Agevolare l’incontro tra domande e offerta di lavoro Proponiamo la creazione di una piattaforma efficace per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro promossa dal Comune di Roma, ma la cui creazione sarà affidata a esperti esterni.
Creare più spazi di co-working nelle istituzioni culturali comunali Il Comune renderà fruibili le sale studio e altri spazi liberi all’interno delle istituzioni culturali per aumentare l’offerta di luoghi per il co-working e per avvicinare la popolazione alla cultura. Inoltre sarà più facile l’accesso alle biblioteche, non solo per studenti, ma anche per i lavoratori in smart working, ipotizzando di riservare loro uno spazio. Si potrà considerare di affidare alcuni spazi a società esterne esperte in co-working per offrire migliori servizi.
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Premiare le imprese che fanno ricorso alla piattaforma Bonus per le imprese che attivano contratti tramite la piattaforma per il canale formale di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Per ogni contratto di almeno 6 mesi concluso utilizzando la piattaforma, verrà fornito un contributo a fondo perduto di 1000 € al datore di lavoro. In via sperimentale, la proposta si riferirà inizialmente soltanto alle assunzioni degli under 30. Se la piattaforma funzionerà efficientemente e si riterrà opportuno incentivarne la diffusione anche tra gli over 30, il beneficio sarà esteso a tutti i contratti di lavoro. Il contributo sarà ovviamente concesso solo nel momento in cui la piattaforma sarà funzionante e completamente operativa. Il beneficio dovrà inoltre essere restituito se il rapporto lavorativo si dovesse estinguere prima di 6 mesi dall’attivazione.
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LAVORO E FORMAZIONE GIOVANI LA SITUAZIONE ATTUALE
Sono sempre più numerosi i giovani che ogni anno sono costretti a lasciare Roma per mancanza di opportunità. Basti pensare che tra il 2015 e il 2019 la popolazione nella fascia di età 18-30 anni è diminuita del 5%, quella dei 31-35 anni addirittura del 9,5%. I ragazzi romani preferiscono lasciare la città, che al contempo non è in grado di attrarre giovani talenti dagli altri comuni e dell’Estero. Tra le ragioni di questo bilancio negativo c’è certamente il fatto che a Roma è difficile trovare lavoro e questo perché spesso gli investimenti sui giovani e sulla loro formazione non sono considerati prioritari. Eppure, a parità di investimento, aiutare i giovani a entrare in un mercato del lavoro efficiente ha un importante impatto di lunga durata per gli individui e per la società tutta.
Riteniamo necessario offrire le migliori opportunità educative e lavorative ai giovani, oltre che attrarre nuovi talenti. Oltre ai già citati investimenti per la formazione ITS, per migliori canali di incontro tra domanda e offerta di lavoro e per l’evoluzione dei modi di lavorare, servono delle agevolazioni economiche per rendere Roma la città dell’autonomia dei giovani.
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LAVORO E FORMAZIONE GIOVANI PROPOSTE
Sostegno all’autonomia abitativa dei giovani Per accogliere i nuovi talenti ed incentivare l’autonomia dei giovani residenti, il Comune erogherà 200 € mensili a tutti i giovani che lavorano o studiano a Roma e vivono in affitto. Ogni giovane potrà ricevere il sostegno per un massimo di quattro anni. La ricerca empirica indica che questo tipo di sostegno incida significativamente sia sulla probabilità dei giovani di emanciparsi dalle famiglie, che sul tasso di natalit .
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LA SITUAZIONE ATTUALE PNRR E GIUBILEO FORMAZIONE E LAVORO START-UP AGRICOLTURA MODA AEROSPAZIO
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START-UP
LA SITUAZIONE ATTUALE Rendere Roma un terreno fertile per un ricco ecosistema di venture investment, start-up e scale-up innovative avrà forti benefici sullo sviluppo economico della Capitale: le start-up sono il motore della ricerca privata e del trasferimento tecnologico, punti deboli della città. Le start-up sono un fattore di sviluppo per l’economia locale, con effetti benefici per l’innovazione e per la diversificazione del tessuto economico, nell’attrazione di investimenti nazionali ed internazionali in nuove imprese e nella creazione di nuovi posti di lavoro qualificati.
Nella città Metropolitana di Roma sono attive 1.178 start up innovative, il 10,2% del totale nazionale. Roma però ha la metà delle start-up di Milano (2.254). Mentre i livelli erano molto simili fino a 5 anni fa, oggi tra le due città si registra un grosso gap.
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START-UP
LA SITUAZIONE ATTUALE A Roma ci sono diversi soggetti che sostengono l’imprenditoria innovativa, prevalentemente digitale: • 24 incubatori ed acceleratori, ovvero organizzazioni che supportano nascita e crescita delle start-up • 6 scuole d’impresa, che formano giovani imprenditori sulle tematiche di economia, finanza e management aziendale • 12 FabLab, ovvero spazi condivisi, dotati di attrezzature e tecnologie innovative, nei quali si possono realizzare prototipi e oggetti “custom made” e autoprodotti • 5 centri di Technology Transfer, strutture attive presso università ed enti di ricerca, che hanno come finalità la valorizzazione in chiave economica dei risultati della ricerca scientifica e tecnologica conseguiti nelle relative organizzazioni di appartenenza.
Ad oggi però l’ecosistema delle start-up di Roma risulta sensibilmente frammentato, con gli interessati che si muovono in senso sparso nei propri interessi. Manca un punto d’ingresso trasparente, onnicomprensivo, efficace ed efficiente per investitori e start-upper nazionali e stranieri nell’ecosistema di Roma, che faccia gli interessi della collettività e che favorisca l’incontro tra domanda e offerta di capitali di investimento in progetti innovativi, facendo fare un salto di qualità e dimensioni agli investimenti.
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START-UP PROPOSTE
Vogliamo convertire Roma in un centro efficace di respiro internazionale, al pari di molte altre capitali europee e città all’avanguardia, come Amsterdam, Londra, Berlino, Parigi, Barcellona, Tel Aviv, e San Francisco. Lo scopo è quello di attrarre capitali, talenti, idee innovative e valorizzare le competenze verticali e la creatività di cui Roma è ricca. Roma deve ritagliarsi un ruolo come punto di riferimento per talenti e start-up non solo della sua area metropolitana, o della regione Lazio, ma anche dell’intero Centro-Sud.
Esempio virtuoso: Londra Londra è il centro leader per start-up in Europa ed è conosciuto per la sua comunità vibrante, per l’alta concentrazione di capitale e di talenti stranieri. Londra riesce ad essere uno degli ecosistemi di start-up in più rapida crescita nel mondo, grazie alla presenza massiva di acceleratori, incubatori, eventi del settore tech e supporto governativo. Gli imprenditori londinesi possono godere di 150 co-working spaces e centri. Inoltre, Londra è molto attiva in termini di VC, per quanto riguarda venture capital funds, piattaforme crowdfunding e banche.
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START-UP
PROPOSTE
Accompagnare le start-up con la creazione di un’agenzia dedicata Al fine di dare impulso all’ecosistema di start-up nel territorio romano, proponiamo la creazione di un’agenzia, che farà riferimento ad un dipartimento/assessorato allo Sviluppo Economico di Roma Capitale.
I suoi compiti saranno: • Fungere da intermediario tra gli imprenditori e i vari interessati, come investitori, istituzioni pubbliche, grandi aziende ed università • Gestire le risorse di Roma Capitale per offrire luoghi fisici di incontro e contaminazione tra i vari interessati dell’ecosistema • Offrire aiuti logistici agli imprenditori o aspiranti tali provenienti da fuori Roma • Facilitare i processi burocratici tramite info-point e facendo da intermediario tra le start-up e i servizi della PA di Roma Capitale • Organizzazione e promozione di eventi e fiere di settore per promuovere l’ecosistema romano • Gestione di concorsi, challenge e relativa erogazione di finanza agevolata o contributi a fondo perduto finanziati da Roma Capitale per la risoluzione di problemi della città con soluzioni innovative e nuovi paradigmi tecnologici • Gestione di un sito web dove trovare tutte le informazioni sia riguardanti i premi e i bandi indetti, sia riguardo i co-working spaces, fab-labs, incubatori ed acceleratori
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START-UP
PROPOSTE
Facilitare le negoziazione sul mercato delle start-up Vogliamo realizzare un marketplace ad-hoc per le start-up che consenta lo svolgimento di negoziazioni online tra gli interessati e le start-up, sia in termini di finanziamento progettuale, sia in termini di vendita di prodotti e servizi già realizzati. Per questo sarà creata una piattaforma dedicata promossa dall’Agenzia per accompagnare le start-up. La piattaforma deve garantire: • Possibilità per le start-up di accedere a nanziamenti • La gestione senza intermediari di un’intera trattativa di vendita di prodotti e servizi • La possibilità di e ettuare negoziazioni e costruire rapporti di partnership con altri soggetti. Questa piattaforma andrebbe a:
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• Sollecitare il mercato romano delle start-up, costruendo soluzioni innovative • Creare relazioni stabili tra possibili interessati (istituzioni, banche, grandi imprese, incubatori, ecc) e le start-up.
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INDICE
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
LA SITUAZIONE ATTUALE PNRR E GIUBILEO FORMAZIONE E LAVORO START-UP AGRICOLTURA MODA AEROSPAZIO
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AGRICOLTURA LA SITUAZIONE ATTUALE
Roma è il più grande comune agricolo d’Europa. Secondo l’ultimo censimento ISTAT, la superficie agricola totale (SAT) del Comune di Roma è pari a 57.948 ettari ed è in aumento rispetto al 2000 (+12,1%). La SAT ricopre circa la metà, il 45,1%, della superficie comunale totale. In Italia, la densità delle superficie agricola romana è inferiore solo a quella di Firenze (86,8%) e di Bari (46,1%). Questo rende la Capitale una città unica in Europa, con un numero incredibile di parchi, aree protette e orti urbani. Per questo la strategia di sviluppo economico del Comune non può quindi non considerare l’agricoltura. Rispetto al censimento del 2000, il numero di aziende agricole a Roma è aumentato del 43,8%. Roma registra 2.656 aziende agricole che danno lavoro a 12 mila persone. L’agricoltura romana è composta principalmente da aziende individuali, di proprietà e a conduzione diretta del coltivatore, e società di medio, piccola e piccolissima scala. La qualità dei prodotti dell’agroalimentare romano è riconosciuta a livello internazionale: dei 27 prodotti a marchio DOP e IGP del Lazio, 13 sono a Roma e provincia. È invece poco sviluppata l’agricoltura biologica romana che, nonostante una recente crescita, non raggiunge il 5% della produzione agricola del territorio.
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AGRICOLTURA CRITICITÀ
Il settore agricolo è molto legato alla commercializzazione sul territorio e poco vocato all’esportazione. Non a caso, la bilancia commerciale del Comune per quando riguarda i prodotti agricoli registra un forte passivo: nel 2016, l’esportazione ha raggiunto i 24,6 mln di euro (-4,1% rispetto al 2015) contro un’importazione pari a 465,1 mln di euro (+28,3% rispetto al 2015).
Il settore agricolo, a Roma come in altre zone d’Italia, ha subito rapide trasformazioni negli ultimi decenni. La crescente integrazione commerciale ha fatto progressivamente perdere competitività alle aziende del settore agricolo locale. Da un modello di agricoltura estensiva, che insisteva su grandi territori, si è cosi gradualmente passati ad un sistema agricolo incentrato su piccolissime imprese e questo ha prodotto una grande mole di terreni, casali agricoli e fabbricati rurali abbandonati, siano essi di proprietà privata o demaniale. Nel 2014 era stato promosso il bando “Roma, città da coltivare” che aveva per obiettivo l’assegnazione di terreni e immobili rurali di proprietà di Roma Capitale ad aziende agricole multifunzionali, con un’attenzione particolare ai giovani imprenditori agricoli, per la tutela e il recupero della produzione agricola romana. L’iniziativa era stata accolta positivamente ma, ancora oggi, i lavori di rifacimento dei casali sono fermi, ci sono pochi progetti agricoli approvati e sul totale delle terre disponibili (oltre 26mila ettari), solo un quarto venivano effettivamente assegnate.
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AGRICOLTURA LA SITUAZIONE ATTUALE
Le difficoltà del Comune a gestire i terreni agricoli potrebbero essere legate all’assenza di un assessorato o un dipartimento comunale dedicato all’agricoltura. Infatti, nell’attuale giunta capitolina l’agricoltura non sembra essere competenza di alcun assessorato. Sul sito del Comune, le aziende agricole sono delegate all’Assessorato alle Politiche del verde, benessere degli animali e rapporti con la cittadinanza attiva nell'ambito del decoro urbano, ma non esiste un dipartimento dedicato al settore agricolo nella sua interezza. Inoltre, c’è una penuria della manodopera: solo il 3% delle aziende agricole del territorio riesce ad avere dei salariati. Come sottolineato più volte negli ultimi anni dai notiziari, il problema della gestione della fauna selvaggia non è da sottovalutare: i cinghiali impediscono a molti di coltivare i propri terreni, oltre che creare dei problemi di sicurezza stradale.
Dal dopoguerra in poi, i mercati rionali sono una fonte modello di approvvigionamento alimentare per i cittadini romani, ma devono essere più valorizzati per mantenere la concorrenza con la Grande Distribuzione Organizzata. Secondo gli ultimi dati, il 70% degli acquisti alimentari avviene nei punti vendita della grande distribuzione. Deve essere valorizzato anche il ruolo dell’agricoltore all’interno dei mercati rionali: rispetto ai commercianti, sono pochi gli agricoltori che hanno accesso diretto ai mercati per la vendita dei propri prodotti. Sono necessarie delle misure per la promozione dei mercati, della partecipazione degli agricoltori romani e del cibo di qualità.
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AGRICOLTURA PROPOSTE
Istituire un assessorato per l’agricoltura e le politiche alimentari: Seguendo il modello di quanto avviene a livello nazionale, proponiamo di conferire la governance dell’agricoltura e delle politiche alimentari ad un assessore in modo che il potenziale dell’agricoltura per lo sviluppo della città venga promosso a pieno. Questo nuovo assessorato potrebbe essere unito all’assessorato per il verde e per l’urbanistica, come viene fatto, per esempio, a Milano. Il nuovo assessore lavorerà a stretto contatto con i suoi corrispondenti a livello regionale, con gli imprenditori agricoli del territorio romano, con le associazioni dell’agrifood e con le istituzioni internazionali presenti sul territorio (es. FAO, IFAD, WFP).
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Aste per l’assegnazione dei terreni pubblici abbandonati : Per provvedere al problema dei terreni agricoli abbandonati e stimolare la partecipazione di privati allo sviluppo economico di Roma, proponiamo di assegnare i terreni agricoli seguendo il modello delle “vendita a 1 euro”, sempre più diffuso nel Sud Italia. Dopo un censimento in capo al Comune di Roma di tutti i terreni agricoli abbandonati pubblici e dei privati disponibili alla vendita, i terreni e gli immobili rurali disponibili verranno messi a disposizione al prezzo simbolico di 1 euro. Il Comune farà da garante delle regolarità dei contratti. Sarà creata una piattaforma per permettere a chi è interessato di avere accesso a tutte le informazioni necessarie. I nuovi acquirenti dovranno ristrutturare e rivalutare i terreni acquistati. Nel caso in cui i nuovi proprietari si impegnano ad avviare delle attività relative al settore agricolo, il Comune verserà dei contributi per la ristrutturazione e rivalutazione dei terreni.
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AGRICOLTURA PROPOSTE
Corsi di formazione per i giovani agricoltori e per la manodopera: Il Comune si occuperà di promuovere dei corsi ad-hoc che permettano ai giovani di entrare in contatto con la realtà agricola. Questi corsi saranno anche offerti dei centri di accoglienza dei migranti e verranno accompagnati da quelli di italiano nel caso in cui i partecipanti siano stranieri.
Hub “Agri-food” a Castel di Guido : Immaginiamo la creazione di un hub “Agri-food”, in collaborazione con il Politecnico da noi proposto sul terreno di Castel di Guido. Questo hub sarà il punto di riferimento sulla ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di tecniche agricole innovative. Con questo progetto Castel di Guido diventerà un vero centro dell’agricoltura romana.
Sollecitare l’attuazione di un piano di contenimento della fauna selvatica: La gestione della fauna selvatica non è competenza diretta del Comune, ma in quanto istituzione, l’amministrazione capitolina dovrebbe richiedere alla Regione l’implementazione di un serio piano per il contenimento della fauna selvatica.
Cambio della destinazione d’uso dei fabbricati rurali: Vogliamo semplificare il processo che consente il cambio di destinazione d’uso per i tanti fabbricati rurali, oggi vuoti e abbandonati. Questi spazi potranno essere utilizzati ad altri fini, primo fra tutti quello sociale, portando conseguentemente ad una valorizzazione del territorio. Il tutto all’interno di una più ampia revisione degli strumenti urbanistici, come spiegato in profondità nel capitolo di programma “Urbanistica”.
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AGRICOLTURA PROPOSTE Cibo del territorio nelle mense di scuole e uffici comunali: Con lo strumento del public procurement sarà garantita una quota del 50% di utilizzo di prodotti agricoli locali nelle mense delle scuole e degli uffici pubblici del Comune. Questa proposta migliorerà il bilancio commerciale dei prodotti agricoli romani diminuendo la quota delle importazioni.
Creare impianti per il trattamento della FORSU e degli scarti verdi in prossimità delle aziende agricole: Proponiamo di creare degli impianti di taglia medio-piccola taglia (fino a 50mila tonnellate) per il trattamento della FORSU e degli scarti verdi e potature a prossimità delle aziende agricole, ma non a diretto contatto con aree urbanizzate. Questa proposta permetterebbe inoltre di ottimizzare la gestione della produzione di compost che verrebbe utilizzato dalle aziende stesse direttamente, senza essere trasferito.
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Banchi dei mercati rionali riservati agli agricoltori: Per promuovere la vendita diretta dei prodotti agricoli proponiamo di riservare una quota dei banchi dei mercati rionali agli agricoltori romani. Valorizzare Roma come più grande Comune agricolo e verde d’Europa: La ricchezza del Comune di Roma in termine di agricoltura e di verde deve essere valorizzata. Per ciò, sarà creata una pagina dedicata all’agricoltura romana sul sito del Comune di Roma (con dettagli riguardo ai prodotti tipici della zona, notizie su bandi e corsi di formazione dedicati agli agricoltori e informazioni pratiche riguardo ai punti vendita diretta dei prodotti). Inoltre, le scuole, in collaborazione con gli agricoltori, organizzeranno delle visite per gli alunni per conoscere la realtà imprenditoriale agricola del territorio.
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INDICE
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LA SITUAZIONE ATTUALE PNRR E GIUBILEO FORMAZIONE E LAVORO START-UP AGRICOLTURA MODA AEROSPAZIO
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MODA
LA SITUAZIONE ATTUALE Moltissimi stilisti hanno inaugurato i loro atelier e le loro case di moda a Roma, consapevoli del fatto che la Capitale offra un pubblico grande e variegato, risorse di ispirazione e artigiani di eccellenza per le lavorazione sartoriali. Proprio per questo, il settore moda deve essere mantenuto attivo. AltaRoma costituisce un’importante risorsa nella moda romana e italiana. Dal 2015, AltaRoma si specializza nello scouting, nella promozione dei giovani nella moda italiana e nella valorizzazione dell’arte della sartoria. Attraverso vari progetti, AltaRoma si è quindi affermata come incubatore, creando un circuito virtuoso che va dalla scoperta e promozione di studenti di moda, designer emergenti e nuovi talenti made in Italy, al sostegno alla crescita professionale ed imprenditoriale e l’accompagnamento verso contesti maggiormente vocati al mercato in grado di garantire più ampie opportunità di business. AltaRoma ha ottenuto buoni risultati: nei programmi di Milano Moda Donna degli ultimi tre anni hanno partecipato, con continuità, accanto ai grandi nomi del Made in Italy, oltre 60 designer/brand individuati, selezionati e promossi attraverso iniziative e progetti realizzati da AltaRoma.
Nelle tre edizioni del Green Carpet Fashion Awards i tre vincitori del premio Franca Sozzani Award for best Emerging Designer, sono anche essi tutti designer selezionati e promossi da Altaroma negli anni precedenti.
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MODA PROPOSTE
Le politiche previste per le start-up andrebbero ad avere un impatto anche su quelle di moda, le quali costituiscono un’importante risorsa, vista la presenza di AltaRoma. Il Comune lavorerà in sinergia con AltaRoma per incentivare l’apertura di start-up tramite challenge e concorsi con relativa finanza agevolata o contributi a fondo perduto.
Il posizionamento di AltaRoma come istituzione deputata allo scouting e alla promozione dei giovani talenti, in perfetta sinergia con i due poli moda di Milano e Firenze, deve essere mantenuta e valorizzata. La collaborazione tra il Comune di Roma e AltaRoma per l’organizzazione di eventi per la promozione dei nuovi talenti in un’ottica internazionale costituirà una grande opportunità per la città di Roma e per la promozione della moda “Made in Italy”.
Promuovere la creazione di start-up della Moda
Consolidare partnership tra AltaRoma e Comune di Roma
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LA SITUAZIONE ATTUALE PNRR E GIUBILEO FORMAZIONE E LAVORO START-UP AGRICOLTURA MODA AEROSPAZIO
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AEROSPAZIO
LA SITUAZIONE ATTUALE
Tra i settori di particolare interesse per lo sviluppo economico di Roma, come sottolineato anche dal PNRR, vi è il settore aerospaziale. Questo rappresenta uno dei più promettenti settori di sviluppo dell’economia mondiale dei prossimi decenni. La Space Economy è la catena del valore che, partendo dalla ricerca, sviluppo e realizzazione delle infrastrutture spaziali abilitanti arriva fino allo generazione di prodotti e servizi innovativi “abilitati” (servizi di telecomunicazioni, di navigazione e posizionamento, di monitoraggio ambientale previsione meteo, ecc).
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AEROSPAZIO
PROPOSTA
Creare l’hub aerospaziale Proponiamo di costruire a Roma un hub aerospaziale con catena integrata di manifattura e servizi, con la creazione di un acceleratore tecnologico focalizzato sul settore. Proponiamo di coinvolgere in una filiera unica: • Grandi aziende capofila (e.g. TAS-I, Telespazio, Leonardo, Elettronica) che possano investire in R&D • Università locali • PMI e start-up • Istituzioni di ricerca (ASI, ESA-ESRIN, CNR, etc.)
L’hub andrebbe ad occuparsi di: • Costruire un dimostratore tecnologico di sistemi satellitari integrati upstream/downstream per lo sviluppo di servizi nel campo dell’osservazione RADAR della Terra e della navigazione • Sviluppare applicazioni d’interesse per enti nazionali e locali (Protezione civile, aziende di trasporto locale, etc) per il controllo del territorio, smart mobility, etc
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