L’uomo che suo malgrado portò al crollo del l’Unione Sovietica e del comunismo, con il pre sidente americano Ronald Reagan pose fine al la Guerra fredda, non è più Da oggi appartiene interamente alla storia, che lo vide protagoni sta come tragico eroe: pur fallito nel suo intento di preservare e riformare l’impero sovietico e il comunismo, fu capace di modificare in termi ni pacifici (e democratici) il mondo, di liberarci dalla paura di una guerra atomica fino ad oggi, alla guerra di Putin in Ucraina Michail Gorbaciov è stato un uomo con con traddizioni Poteva essere diversamente, figlio di un sistema in cui la propaganda ideologica faceva a pugni con la realtà? Aveva toccato con mano la brutalità staliniana, nella sua infanzia nel nord del Caucaso, fra Georgia e Ucraina, ma impiegò anni per capire che era voluta da Stalin in persona e non da elementi deviati Nei suoi sei anni al vertice dell’Unione Sovietica, fra 1985 e 1991, credette possibile riformare il comuni smo e migliorare l’economia pianificata, e rifiutò il capitalismo Tuttavia, stretto fra conservatori sordi a ogni cambiamento e riformisti per i quali le riforme non avanzavano, dei suo slogan gla snost e perestrojka (trasparenza e ricostruzione) rimase in piedi solo il primo Ma per questo fu amato, in patria e all’estero Nella foto qui sopra si coglie la speranza, la sim patia, la credibilità che questo figlio di contadini (madre ucraina e padre russo) sapeva suscitare, dopo la gerontocrazia che dominava all’inter no del Comitato centrale del PCUS, con i sene scenti Breznev, Andropov e Cernenko La sua grande rivoluzione fu di aver strappato il velo di menzogne e ipocrisie che tenevano in piedi il si stema comunista sovietico Improvvisamente si poteva parlare liberamente, criticare, stampare giornali indipendenti, non dover temere di es sere denunciati, Gorbaciov contava così di spin gere il partito a riformarsi L’altra sua rivoluzio ne fu di abbandonare la dottrina Breznev, che riconosceva solo una sovranità limitata ai paesi satelliti del Patto di Varsavia, l’Europa orientale per intenderci, e di voler porre fine alla contrap posizione (atomica) con l’Occidente
Settimanale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 Cooperativa Migros Ticino edizione 36 ◆ ● G A A 6 5 9 2 S a n t A n t o n i n o MONDO MIGROS Pagine 2 / 4 5 CULTURA Pagina 35 Dal 15 al 18 settembre torna Babel Festival,una 17esima edizione che mette al centro il rapporto tra le arti ATTUALITÀ Pagina 29 Il 25 settembre si vota sulla revisione dell’AVS Le donne andranno in pensione a 65 anni? TEMPO LIBERO Pagina 17 Visita all’abbazia benedettina di clausura dell’isola di San Giorgio sul Lago d’Orta SOCIETÀ Pagina 3 Aiuti finanziari ai media,ora si cercano soluzioni locali: l’esempio del Canton Vaud ◆ Lucio Caracciolo Pagina 23Il comunista che liquidò il comunismo
K e y s t o n e Una meteora nella storia?
Peter Schiesser
Per i figli del Dopoguerra, gli anni che lo videro al vertice dell’URSS furono una primavera ina spettata dopo decenni di autunni inquietanti, in cui la contrapposizione fra sovietici e ame ricani era benzina sui conflitti regionali mon diali e manteneva l’Europa sotto la cappa della minaccia atomica Certo, l’Unione Sovietica è implosa per problemi interni, l’economia era al tracollo, mantenere il controllo militare negli Stati satelliti era ormai insostenibile, ma tutto poteva finire molto male, quasi mai gli imperi crollano senza violenza Con gli accordi sullo smantellamento delle armi atomiche in Europa con Reagan, Gorbaciov ha regalato al mondo la fine della Guerra fredda e l’illusione che la pace avrebbe retto per sempre, in Europa La figura morale di Gorbaciov, di persona che credeva nell’onestà, nel popolo, nella necessità della pace, agì inconsciamente ben al di fuori dei confini dell’Unione Sovietica In modo così potente che arrivammo a credere che fossimo giunti alla fine della Storia In Russia l’illusione durò poco, Boris Eltsin cannoneggiò nel 1993 il palazzo del parlamento per liberarsi dell’oppo sizione dei deputati, poi venne la prima guerra in Cecenia, cui seguirono vent’anni di putini smo che hanno cancellato la glasnost gorbacio viana La Russia è tornata a essere, come stori camente è stata, un paese in cui la menzogna di Stato è la verità per i cittadini In Occidente ci siamo risvegliati una prima volta nel 2014, con la prima guerra di Ucraina, e dal 24 febbraio abbiamo capito che un ’ era, quell’era incarnata da Gorbaciov, è finita Con la sua morte il mondo è orfano di un capo di Stato di peso che sappia suscitare nelle perso ne delle passioni positive, costruttive Ci restano un Donald Trump che con le sue falsità spaccia te per realtà alternativa ha diviso ancora di più l’America, un Vladimir Putin che nel suo delirio di grandezza e onnipotenza porta sull’orlo della catastrofe il mondo, uno Xi Jinping che impone un controllo assoluto sulla popolazione, e tutti quei politicanti demagogici che alimentano le paure e i rancori del popolo È stato una mete ora, Gorbaciov, nella storia russa e mondiale?
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Settimanale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino MONDO MIGROS 2
Indirizzo postale Redazione Azione CP 1055 CH 6901 Lugano Posta elettronica info@azione ch societa@azione ch tempolibero@azione ch attualita@azione ch cultura@azione ch Pubblicità Migros Ticino Reparto pubblicità CH 6592 S Antonino tel +41 91 850 82 91 fax +41 91 850 84 00 pubblicita@migrosticino ch
Una cena in riva al lago Incontri Appuntamento al Camping Monte Generoso
azione Settimanale edito da Migros Ticino Fondato nel 1938 Redazione Peter Schiesser (redattore responsabile), Simona Sala Barbara Manzoni Manuela Mazzi Romina Borla Natascha Fioretti Ivan Leoni Sede Via Pretorio 11 CH 6900 Lugano (TI) Telefono tel + 41 91 922 77 40 fax + 41 91 923 18 89
Incontro ◆ Nell’ultimo weekend di agosto i dipendenti Migros Ticino e le loro famiglie si sono riuniti al Centro sportivo di Tenero Domenica 28 agosto, a più di un de cennio dall’ultimo incontro di questo tipo, al Centro sportivo nazionale del la gioventù di Tenero (CST) si è svol ta una giornata all’aperto rivolta a tut ti i dipendenti di Migros Ticino e alle loro famiglie Quasi mille partecipan ti, complici il bel tempo e la voglia di stare insieme dopo due anni di limita zioni come hanno dimostrato i balli spontanei sul mezzogiorno e l’ambien te generale hanno potuto apprezzare unagiornataspensierataall’insegnadel divertimento e dello sport, rafforzan do così lo spirito di coesione aziendale Per l’occasione sono state organiz zate una serie di attività per grandi e piccoli,tracuivela,arrampicata,canoa, tiro con l’arco, yoga, tennis, mountain bike, skateboard e calcio La buona ri uscita dell’appuntamento è da impu tarsiancheaun’organizzazioneimpec cabile, curata dal dipartimento risorse umane di Migros Ticino, coadiuvato dal gruppo scout di Claro Daro vita alla masseria
Lotta Svizzera in Ticino Sport ◆ Appuntamento autunnale a Cadenazzo
Costi di abbonamento annuo Svizzera Fr 48 Estero a partire da Fr 70 ●
e contribuire alla buona riuscita dello stesso attraverso la donazione di beni di prima necessità o di un contributo finanziario Lo stand informativo e di raccol ta sarà presente (durante gli orari d’a pertura) nelle seguenti filiali Migros: 10 settembre Taverne 17/24 settembre Pregassona 1/8 ottobre Lugano Centro 15/22 ottobre Agno
Da molti anni Fra Martino Dotta ha fatto della solidarietà la propria cifra esistenziale, ed è in questo solco che si inserisce anche la sua attività con la Fondazione Francesco per l’aiuto sociale È infatti dal 2010 che, gra zie al Centro sociale Bethlehem, Fra Martino offre accoglienza diurna a Lugano, garantendo servizi di refe zione e di cura dell’igiene personale La Fondazione Francesco, nell’inten to di sviluppare le attività del centro sociale, sta promuovendo il progetto dell’ex Masseria di Cornaredo insie me alla Città di Lugano, al Munici pio di Porza e al Rotary Club Luga no Lago Al fine di offrire il proprio sostegno all’importante iniziativa, al cune filiali Migros hanno messo a di sposizione i propri spazi esterni, do ve sarà possibile visionare il progetto
Nuova
Con Migros Ticino a Tenero
Cosa c’è di meglio di un momento in compagnia, gustando un piatto di po lenta in riva al lago in una bella se rata autunnale? Il Camping Monte Generoso, che fa parte della Ferrovia Monte Generoso, ha organizzato per venerdì 23 settembre 2022 (a partire dalle ore 18 00) una serata con polen ta (accompagnata da latte, gorgonzola o spezzatino) È richiesta la prenotazione telefo nando allo 091 6498333 o scrivendo a camping@montegeneroso ch
Solidarietà ◆ Un’iniziativa di Fra Martino Dotta
il 17 settembre 2022 Forse non tutti sanno dell’esisten za dell’Associazione Ticinese di Lot ta Svizzera (ATLS), nata allo scopo di divulgare anche a sud delle Alpi la Cultura di questo sport, recentemen te protagonista della Festa federale di Pratteln (Eidgenössisches Schwing und Älplerfest) che ha coronato il lu cernese Joel Wicki Ufficialmente attiva dal 2012, nel 2019 (grazie al nulla osta dei delegati dell’associazione Svizzera) l’ATLS ha ottenutoildirittodiorganizzarelapri mafestacantonaleticinesedilottasviz zera E finalmente, dopo due anni di incertezza dovuta alla pandemia, il Ti cino grazie anche alla collaborazione conl’AssociazionedeiGiochitradizio nali svizzeri potrà essere fiero prota gonista della manifestazione, prevista per il 17 settembre 2022 a Cadenazzo L’impiantoallestitoperl’occasionepre vede cinque anelli per la lotta, due tri bune coperte con 2184 posti a sedere, panche scoperte per 500 persone, due postazioni buvette e una ricca posta zione griglia aperta fino alle 2200 A Cadenazzo saranno presenti 200 lottatori che si sfideranno dalle 0800 del mattino fino alle 1730 La premia zione del «re» (König) della manifesta zione avrà luogo in serata Oltre alle competizioni degli atle ti, la giornata vedrà l’alternarsi di mo mentiufficialiamomentidiintratteni mentomusicalecongruppifolcloristici e di corni delle alpi Informazioni www fctls ch Concorso «Azione» mette in palio alcuni buo ni per una cena per due persone al Camping Monte Generoso (Via Tan nini 12, Melano) Per partecipare al concorso inviare una mail a giochi@ azione ch (oggetto: «Polenta») en tro domenica 11 settembre 2022 info@montegeneroso ch
A sinistra ripresa d’insieme con il drone (foto Marcello Distefano) Sotto da sin Rosy Croce, resp del dip risorse umane di Migros Ticino Monica Duca Widmer, presidente del Consiglio di amministrazione di MigrosTicino, gli organizzatori dell’evento e il direttore Mattia Keller (foto Fabio Gaspari); in basso a sin un’impronta digitale per ogni partecipante (foto Sala) Concorso «Azione» mette in palio 5 biglietti d ingresso per la prima Festa canto nale di Lotta svizzera in Ticino che si svolgerà a Cadenazzo il 17 settem bre 2022 Per partecipare inviare una mail con i propri dati a giochi@azione ch (oggetto: «Lotta svizzera») entro domenica 11 settembre 2022
Editore e amministrazione Cooperativa Migros Ticino CP 6592 S Antonino tel +41 91 850 81 11 Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria 6933 Muzzano Tiratura 101’177 copie Abbonamenti e cambio indirizzi tel +41 91 850 82 31 dalle 9 00 alle 11 00 e dalle 14 00 alle 16 00 dal lunedì al venerdì fax 091 850 83 75 registro soci@migrosticino ch
Media ◆ Il Canton Vaud è il primo in Svizzera ad aver varato un pacchetto di aiuto ai media a livello cantonale: ne abbiamo parlato con la presidente del Consiglio di Stato Christelle Luisier Brodard
Roberto Porta Sono trascorsi ormai più di sei mesi dallo scorso 13 di febbraio, domenica nella quale il popolo svizzero ha af fossato con il 54% dei voti contra ri il pacchetto di sostegni finanzia ri ai media svizzeri Tra i motivi di questo responso c’è di sicuro il fatto che il progetto prevedeva anche aiu ti ai principali gruppi editoriali sviz zeri, era troppo «carico» come si usa dire in questi casi I problemi del la stampa svizzera però rimangono, e sono davvero gravi Basti pensare che buona parte del mercato pubbli citario elvetico viene fagocitata dalle grandi piattaforme online, come Go ogle o Facebook In altri termini gli introiti pubblicitari svizzeri vanno a gonfiare i conti di queste piattafor me e sfuggono sempre più alle testate di casa nostra Un fatto di cui si do vrebbe occupare con urgenza il mon do della politica, a cominciare dalle forze sovraniste che tanto dicono di difendere il nostro Paese Al momen to però su questo fronte non si muo ve quasi nulla, anche se nell’aiuto ai media c’è chi si sta comunque dan do da fare A Berna si sta cesellando in sede commissionale un nuovo pacchetto di sostegni, meno «carico» rispetto a quello bocciato dal popo lo E a livello cantonale ci sono del le realtà che si stanno muovendo per mettere sui binari un sistema di aiuto locale ai media Anche in Ticino ci si sta pensando E qui tutti guardano in particolare al Canton Vaud, che ha già elaborato un proprio pacchetto di sostegni finanziari ed è così diventato una sorta di pioniere a livello svizze ro «Occorre ricordare ci dice la pre sidente del Consiglio di Stato vode se Christelle Luisier Brodard che il paesaggio mediatico vodese e roman do è stato confrontato negli ultimi an ni con dei veri e propri stravolgimen ti: le ristrutturazioni nelle redazioni di “24 heures” e “Tribune de Genève”, la chiusura nel 2017 del settimanale “L’Hebdo” e la soppressione nel 2018 dell’edizione cartacea di “Le Matin” Una situazione che ha spinto il Con siglio di Stato vodese a occuparsi da vicino di questo settore, per difendere la pluralità della stampa e per cerca re di salvaguardare i posti di lavoro» A complicare le cose è poi arriva ta la pandemia, con un ulteriore calo delle entrate pubblicitarie e l’aumen to dei costi della carta, a carico del la stampa scritta «Per il Consiglio di Stato vodese il funzionamento di una società democratica si basa sulla pos sibilità per i cittadini di potersi for mare un ’opinione sui fatti di attuali tà e sulle questioni politiche con cui sono confrontati In questo senso la produzione di contenuti giornalisti ci e la pluralità dell’informazione so no delle condizioni fondamentali che dobbiamo difendere» E così la pensa anche il Parlamento vodese, che nel marzo del 2021 ha varato un pacchet to di aiuto ai media a livello canto nale, per un totale di 6,2 milioni di franchi sull’arco di 5 anni Una mi sura a tempo determinato, che non si può di certo definire molto generosa «Lo Stato ci risponde ancora Chri stelle Luisier Brodard non deve so stituirsi agli editori o a qualsiasi altro attore dell’economia privata E non può neppure salvare un intero settore, confrontato con la sfida della rivolu zione digitale Lo Stato può però agi re in modo mirato, con misure di so stegno Il Canton Vaud è il primo in Svizzera a muoversi in aiuto ai media, e lo fa con pragmatismo e nell’inte resse dei diversi attori del settore Fra tre anni faremo una valutazione di questa nostra iniziativa Ricordo che il Gran Consiglio ha voluto che que sto sostegno fosse indiretto e sussidia rio Un progetto che ha già permesso di raggiungere dei primi risultati con creti, ad esempio con l’aumento delle inserzioni di carattere pubblico sulle testate del nostro cantone» La versione vodese dell’aiuto ai media è composta da diversi capito
Pagina 8 miokine dei muscoli I muscoli producono degli ormoni che influenzano le funzioni di molti organi del nostro corpo
Pagina 7 Istantanee sui trasporti L’effetto della pandemia sul numero di viaggiatori che utilizzano i trasporti pubblici in Ticino
Pagina
li In primo luogo l’autorità cantona le si impegna ad aumentare i propri annunci a pagamento sui vari quoti diani cantonali, per un totale di 2 mi lioni e mezzo di franchi Si tratta di inserzioni per promuovere iniziati ve dell’autorità pubblica Un secondo punto riguarda il sostegno all’inno vazione tecnologica, per un totale di 1,25 milioni Terzo capitolo: i giova ni, con un programma di educazio ne ai media e all’informazione a cui verrà destinato poco più di un milio ne di franchi Ci sono poi altri due ti pi di interventi: per la formazione dei giovani giornalisti e un sostegno al la sede vodese dell’Agenzia telegrafi ca svizzera/Keystone Da sottolineare l’attenzione data da questo pacchet to al pubblico dei giovani, in un pe riodo storico in cui questa fascia della popolazione tende sempre più ad al lontanarsi dall’informazione e a non riconoscerne il valore per il funziona mento democratico della nostra so cietà «Ogni anno tra gli ottomila e i novemila giovani vodesi raggiungo no la maggiore età fa notare la pre sidente del consiglio di Stato vodese questo permette loro di poter vo tare e di essere eletti Ed è pertanto fondamentale avvicinare questi no stri ragazzi ai temi della democrazia e far capire loro quanto sia importante prendersi del tempo per informarsi e per avere una propria opinione È una sfida anche per gli editori, che hanno di certo interesse nel poter raggiunge re questo potenziale nuovo pubblico» Facile a dirsi, un po ’ meno a far si, come dunque riuscire a sensibiliz zare maggiormente il mondo dei gio vani? Ci risponde ancora la ministra vodese Christelle Luisier Brodard: «Da una parte vogliamo accrescere la loro conoscenza del mondo dei me dia A partire dallo scorso mese di maggio abbiamo messo a disposizio ne delle scuole cantonali un pacchet to di abbonamenti digitali a diverse testate vodesi, per permettere di por tare in classe i contenuti giornalisti ci proposti Abbiamo inoltre previsto di sostenere le stesse testate laddove i giovani molto spesso si trovano, e cioè su internet In questo senso ab biamo elaborato un progetto per inci tare i giovani a interessarsi ai vari te mi in votazione popolare In questo ambito ci troviamo ancora in una fase di studio, a cui intendiamo associare in primo luogo proprio gli editori» In ogni caso l’esempio pionieristico del Canton Vaud ci dice che anche a li vello cantonale non si può rimane re con le mani in mano Il futuro del giornalismo può essere difeso anche a localmente
Pagina 9 Un architetto di montagna Un ricordo di Giovan Luigi Dazio e del suo impegno nel recupero degli edifici della Val Lavizzara 12 Mondoanimale Il gatto è l’animale domestico preferito dagli svizzeri,ma quanto costa il suo mantenimento?
Manifestazione a Losanna in sostegno della stampa romanda qualche giorno prima della chiusura del settimanale «LHebdo» nel 2017 (Keystone)
SOCIETÀ ● ◆ Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino 3
Il giornalismo difeso localmente
Le
Settimanale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino MONDO MIGROS 4
Gelato artigianale all’amaretto
Mastro Lucibello di Contone torna a sorprendere la clientela Migros con una creazione supergolosa: il gelato all’amaretto Preparato principal mente con genuini ingredienti del la nostra regione, come latte intero e panna nella misura dell’80%, vie ne affinato con irresistibili pezzetti di biscotti amaretto Come gli altri prodotti firmati Mastro Lucibello, anche il nuovo gelato all’amaretto viene preparato solo con ingredien ti naturali e non contiene né conser vanti né aromi artificiali «Il gelato all’amaretto da diverso tempo è uno dei gusti più gettonati tra i clienti del nostra gelateria arti gianale, per questo abbiamo deciso di proporlo alla Migros, che ha ac cettato ben volentieri di introdurlo nel suo assortimento», afferma Juli ta La Mantia, socia del titolare Iva no Lucibello, che aggiunge: «Que sta specialità è una delizia non solo gustata da sola, ma consiglierei di provarla anche abbinata ad altri gu sti dei gelati di nostra produzione, come il cacao, per un dessert anco ra più goloso, oppure con il fior di latte che rappresenta un vero classi co Oserei proporre anche un ’ accop piata “esagerata” ma assolutamente irresistibile, con il gelato allo zaba ione» La gamma dei gelati nostrani già presenti nei negozi Migros an novera gli aromi farina bona, fior di latte, cacao, lampone, zabaione e uva americana
Il laboratorio di gelateria artigianale
Novità ◆ Un nuovo gusto di gelato entra a far parte dell’assortimento dei Nostrani del Ticino
Dal 2019, Migros Ticino e alpina vera collaborano fruttuosamente per la promozione dei prodotti Nostra ni del Ticino Affinché essi possa no essere venduti con il marchio di qualità «Ticino regio garantie» de vono tuttavia soddisfare severe di rettive di qualità, le quali esigono che almeno l’80% degli ingredienti provengano dalla regione (per quelli non composti il 100%) e che i 2/3 del valore aggiunto siano generati nella medesima regione «I prodotti arti gianali tradizionali offrono un gu sto originale e sono molto apprezza ti dai consumatori», spiega Jasmine Said Bucher, direttrice e fondatrice di alpinavera Ciò nonostante, se condo l’associazione c’è spazio anche per creazioni più innovative «L’ulti mo studio sul consumo alimentare 2021 dell’Università di San Gallo prosegue Said Bucher fornisce in teressanti informazioni sui prodotti regionali Nel 2021 i prodotti regio nali come i prodotti certificati con il marchio «Ticino regio garantie» del la linea Nostrani del Ticino sono ac quistati frequentemente dal 70% dei consumatori I prodotti etichettati come sostenibili sono regolarmen te acquistati dal 48% dei consuma tori Anche gli acquisti di prodotti vegani sono in aumento, ma riman gono a un livello inferiore rispetto ai prodotti regionali, sostenibili o bio logici Dal 2019 al 2021, la frequen za di acquisto è cresciuta dall’11% al 19% Un buon esempio del fatto che i produttori innovativi ticinesi han no fatto propria questa tendenza è la produzione di tofu, che ha riscosso un grande successo ed è rappresen tato anche nella linea Nostrani del Ticino» Tutti sono concordi sul fat to che, per mantenere la fiducia dei consumatori verso i prodotti regio nali, è molto importante sottolineare il loro valore aggiunto in termini di buon gusto, credibilità, vicinanza al produttore e valori etico morali: solo in questo modo è possibile mantene re un forte rapporto tra consumatore e produttore «È interessante notare che i consumatori dei diversi gruppi di età utilizzano i canali d’informa zione in misura diversa per conoscere i prodotti I giovani tra i 16 e i 24 an ni e quelli tra i 25 e i 44 anni utiliz zano per lo più gli stessi canali d’in formazione, ma con priorità diverse I consumatori più giovani utilizza no in ordine decrescente i seguenti canali: consiglio degli amici, confe zione del prodotto, app/social media e blog/forum I giovani tra i 25 e i 44 anni utilizzano in primo luogo le confezioni dei prodotti, poi i consigli degli amici, seguiti dai libri di cuci na e dalle app/social media È quin di indispensabile offrire ai consuma tori diverse possibilità per conoscere meglio i prodotti regionali ticinesi certificati e i Nostrani del Ticino», conclude Jasmine Said Bucher Mi gros Ticino e alpinavera offrono di verse piattaforme per la promozione dei prodotti regionali certificati Nel negozio Migros, i prodotti sono eti chettati e presentano l’immagine del produttore su diverse confezioni Su Youtube e sui social media vengo no mostrate le storie e il buon gusto dei prodotti Migros Ticino e alpi navera continueranno anche in futu ro questa preziosa collaborazione per permettere ai consumatori di cono scere meglio i prodotti e i produtto ri locali
Attualità ◆ I prodotti dei Nostrani del Ticino soddisfano i severi criteri dei marchi regionali Garante della certificazione è l’associazione alpinavera, che li contrassegna con il marchio di qualità «Ticino regio.garantie» Il delizioso formaggio d alpe Fortunei è uno dei molti prodotti nostrani certificati «Ticino regio garantie»
Jasmine Said Bucher direttrice e fondatrice di alpinavera Gelato nostrano all’amaretto 330 g Fr 730 In vendita nelle maggiori filiali Migros F l a v i a L e u e n b e r g e r C e p p
Migros Ticino e alpinavera si impegnano a valorizzare i prodotti ticinesi
Per i prodotti di quarta gamma pos siamo garantire che, come è indicato sulle confezioni, sono pronti al con sumo e vanno solo conditi e man giati senza problemi Questi articoli vengono infatti selezionati e lava ti seguendo delle scrupolose norme igienico sanitarie e sono costante mente controllati sia da noi sia dai no stri rivenditori tramite delle analisi a campione Inoltre, veniamo periodi camente controllati dalle autorità can tonali come pure da enti privati invia ti dai nostri clienti Per i prodotti di terza gamma, inve ce, si consiglia un secondo lavaggio se vengono consumati crudi, men tre se devono essere cotti si possono tranquillamente mettere direttamente in pentola Qualisonoivostriprodot tidipunta?
Uova da agricoltura biologica
Con una produzione di ca 219 milio ni di pezzi, nel 2021 le uova biologi che hanno rappresentato il 18 8% di tutto il mercato delle uova svizzere
La titolare dell azienda agricola Gigi s Ranch, Margherita Manetti
Roberto Buzzi direttore dell’azienda Quarta Gamma SA di Riazzino
Attualità ◆ Margherita Manetti rifornisce Migros Ticino di uova bio dal 2017
Nell’allevamento biologico di galli ne ovaiole dell’azienda agricola Gigi’s Ranch di Bironico i pennuti posso no scegliere liberamente se razzola re all’aperto nell’ampio prato con zo ne ombreggiate adiacente all’azienda, oppure, in caso di brutto tempo, se ri fugiarsi al coperto nel luminoso giar dino d’inverno Ogni gallina deve disporre almeno di 5 m2 di terreno La loro alimentazione è costituita al 100% da una miscela equilibrata di cereali certificati bio, privi di additivi chimico sintetici e ingegneria gene tica L’azienda, gestita da Margheri ta Manetti, possiede 2000 galline che arrivano a deporre giornalmente ca 1600 uova biologiche ricche di prezio si nutrienti Sono disponibili in tutti i negozi di Migros Ticino in un’in confondibile confezione colorata da 6 pezzi con illustrazioni fatte a mano Le più apprezzate Secondo l’associazione Bio Suis se, con una quota di mercato di ca il 30%, le uova bio sono il prodotto biologico più apprezzato in Svizzera
Durante i mesi estivi il nostro prodot to di punta è la cicorietta tagliata È un prodotto tipico del nostro Can tone Il suo sapore gradevolmente amarognolo è inconfondibile È ricca di fibre e ha notevoli proprietà dige stive, drenanti, antiossidanti, antivi rali e antibatteriche Viene mangiata principalmente cruda condita a piaci mento con olio aceto e sale È perfet ta per accompagnare salumi, uova o carne Alcuni la preferiscono cotta in pentola con il burro o al vapore Du rante la stagione più fredda il prodot to più gettonato è sicuramente il mi nestrone ticinese
La gamma include le insalate in bu sta con la coccarda dei Nostrani del Ticino e, da dicembre, anche alcune miscele lavorate in Ticino che ci per mettono di lavorare anche nei periodi in cui nella nostra regione non sono reperibili determinati ortaggi stagio nali In questo segmento forniamo una quindicina di prodotti, alcuni so lo stagionali, altri studiati apposita mente in occasione delle festività più importanti dell’anno e altre insalate ancora ottenibili per periodi più lun ghi, come le varietà cicorietta, filante, iceberg, rucola, saporita, spinacino e formentino Le novità di quest’anno sono state le verdure preparate e ta gliate finemente alla julienne costitu ite da carote, cabis rosso e cabis bian co Infine, ci sono i prodotti pronti da cucinare che, oltre al minestrone tici nese, includono ancora il minestrone leggero, il misto per brodo, la zucca a cubetti e a fette e il porro tagliato
SignorBuzzi,quandoènatalavo straazienda? L’azienda è nata nel 2019 ma ha ini ziato a produrre solo da aprile 2020 Dopo la costituzione ci sono stati molti lavori per adeguarci alle norme igienico sanitarie più attuali Dicosavioccupate? Lo scopo principale dell’azien da è quello di valorizzare i prodotti dell’agricoltura ticinese e preparar li adeguatamente alla distribuzione sul mercato Il tutto a km 0 Siamo infatti un ’azienda che lavora verdu re prevalentemente locali per propor le pronte al consumo Questi prodotti vengono definiti di «quarta gamma», come p es le insalate mondate, taglia te, accuratamente lavate, confeziona te e pronte per la tavola Realizziamo anche prodotti che, dopo essere sta ti mondati, grossolanamente puliti e parzialmente tagliati, dovranno essere ancora lavati e cucinati dal consuma tore Quest’ultimi sono detti prodot ti di «terza gamma», e includono p es zucca e misti di verdure per brodo e minestrone Qualisonoiprodottichefornitea MigrosTicino?
Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino MONDO MIGROS 5 Insalate pronte da gustare Attualità ◆ L’azienda Quarta Gamma SA di Riazzino produce un ampio assortimento di prodotti freschi pronti al consumo. Intervista al direttore Roberto Buzzi
Cosacaratterizzaivostriprodotti regionali? La caratteristica principale è la fre schezza, la qualità e la filiera corta Le nostre verdure sono coltivate in Ticino nel rispetto dell’ambiente e sono ortaggi di prima scelta Ab biamo definito un programma con i nostri produttori a cui garantiamo il ritiro delle verdure pianificate e un prezzo fisso garantito Così facen do privilegiamo l’agricoltura loca le e riduciamo i tempi di trasporto delle merci Sonoprodottisicuridalpuntodivi staigienico?
Pomodori cherry ramati Ticino, 500 g, confezionati 23% 3.80 invece di 4.95 Cetrioli nostrani Ticino al kg 33% 2.90 invece di 4.35 Insalata filante 250 g 20% 2.65 invece di 3 35 Formaggini freschi 2 x 100 g, per 100 g 17% 1.70 invece di 2 05 Migros Ticino Da tutte le offerte sono esclusi gli articoli M Budget e quelli già ridotti Offerte valide solo dal 6.9 al 12.9 2022, fino a esaurimento dello stock Prodotti genuini a km zero nostranidelticino.ch Le settimane dei Nostrani del Ticino –.10 di riduzione Tutti gli iogurt Nostrani per es alla castagna 180 g, 95 invece di 1 05 Luganighetta Ticino, per 100 g, in self service 21% 2.05 invece di 2 60 Prosciutto crudo Ticino, per 100 g, in self service 20% 5.50 invece di 6 90 Leventina Caseificio 250 g, confezionato, per 100 g 15% 2.20 invece di 2 60
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Istantanee sui trasporti ◆ La crescita dei viaggiatori sui trasporti pubblici in Ticino ha superato quella sul piano nazionale… poi è arrivata la pandemia
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Riccardo De Gottardi Con l’avvento della pandemia nei pri mi mesi del 2020 il trasporto pubbli co è entrato in crisi, come è stato il ca so per parecchi settori economici e più in generale per tanti servizi e relazioni sociali La battuta d’arresto è stata net ta Idatisulpianonazionalediconoche nel campo ferroviario la diminuzione dell’utenza rispetto al 2019 ha toccato quasi il 40%; nei trasporti pubblici su strada ha raggiunto il 27% Anche il traffico automobilistico sulle strade na zionali ne ha risentito, diminuendo del 18% Nel nostro Cantone la contrazio neneiservizipubblicièstataunpo’me nodrasticaattestandosiattornoal25% Questa caduta costituisce un evento del tutto eccezionale A partire dal se condo dopoguerra la mobilità è infatti costantemente cresciuta, passando in denne o quasi anche dalla crisi petro lifera del 1973 e dalla crisi finanzia ria del 2008 Uno sguardo mirato sull’evoluzione dei trasporti pubblici in Ticino ci mo stra che dal 2004, anno che coincide con la costituzione della società per il trasporto regionale Ticino Lombardia (TILO) e con l’introduzione dell’ora rio cadenzato ogni 30 minuti sulla rete ferroviaria, al 2019 la domanda è quasi triplicata per la ferrovia ed è aumenta ta più del doppio per l’insieme di tutti i trasporti pubblici Questa dinamica è analoga a quella osservata sul piano na zionalemasidistinguenettamentedalla stessa per l’incremento molto maggiore in Ticino come si vede dal grafico Co sanepossiamoconcludere?Certamente il progressivo miglioramento dei servizi attraverso maggiori frequenze, l’intro duzione di nuovi veicoli e materiale ro tabile, l’estensione delle linee e le nuo ve o rinnovate fermate e stazioni hanno datobuonifrutti,cheperaltrononhan no ancora potuto essere messi comple tamente a profitto Infatti i maggiori potenziamenti delle prestazioni attivati in parallelo alla messa in esercizio della galleria di base del Ceneri nel dicembre 2020 sono giunti nel momento meno favorevole del dilagare della pandemia I risultati ottenuti nel 2021, ancorché non ancora del tutto accertati, indicano comunque un forte recupero Nel com plesso,infatti,levenditedeititoliditra sportodellaComunitàtariffaleArcoba lenohannoriguadagnatoinbuonaparte ilterrenoperso Rispettoal2019lacifra d’affari è infatti passata da un 29% del 2020 a un 7% del 2021 I primi mesi del 2022 lasciano intravvedere un pos sibile superamento dei valori del 2019 Ciò sembra confermato anche sulla ba sedeirisultatiparzialididiverseimprese di trasporto, di cui alcune, favorite an che dall’elevatissimo afflusso di turisti, già nel 2021 erano andate oltre il 2019 I dati del traffico sulla rete delle strade nazionali vanno per il 2021 nel la stessa direzione, con un complessi vo 10% rispetto al 2019 Per l’anno in corso si prospetta complessivamente il ritorno alla situazione prepandemica Affaireàsuivre 2004 2006 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 i c della domanda dei trasporti pubblici in Svizzera e nel Ticino, in persone kilometri ferrovia CH totale trasporti pubblici CH TILO totale trasporti pubblici Ticino
Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperat va MigrosTicino 7 SOCIETÀ
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2005
La festa della sostenibilità torna sabato 10 settembre La festa dedicata alla sostenibilità e alla promozione della biodiversi tà torna anche quest’anno ad anima re Piazza del Sole La terza edizio ne del Greenday, organizzata dalla Società ticinese di scienze natura li (STSN), si svolgerà infatti saba to 10 settembre dalle 9 30 alle 20 00 coinvolgendo una settantina di enti, associazioni, istituti e organizzazio ni attivi sul territorio, tra cui anche la Scuola universitaria professiona le della svizzera italiana (SUPSI), il Dipartimento del territorio e il Di partimento delle finanze e dell’eco nomia del Cantone, che patrocina no l’evento La piazza sarà animata da bancarelle e postazioni con at tività interattive, divertenti e sug gestive per approfondire in manie ra coinvolgente diverse tematiche ambientali Il programma prevede anche momenti di intrattenimento teatrale, musicale, alcune postazio ni di street food e si concluderà con i concerti dei Ratatagnöl e dei Joe Dallas & The Monks La partecipa zione è libera Informazioni www stsn ch/greenday
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Trasporti pubblici e pandemia
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8 Settimanale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperat va MigrosTicino SOCIETÀ
con gli adulti sempre all’altezza del loro sguardo Agostino Traini La pentolina magica Gribaudo (Da 5 anni) Un piccolo gioiello brilla nella collana «facile! Leggere bene Leggere tutti» dell’editore Gribaudo, dedicata a chi muove i primi passi nella lettura au tonoma, e volta a includere grazie a grafica e font appositi anche chi nella lettura ha qualche difficoltà Si tratta di La pentolina magica, scritto e illustrato da Agostino Traini, ap prezzato autore per bambini, che da almeno trent’anni ci incanta con le sue storie intrise di humour e di guiz zi narrativi, dando vita a personaggi che in alcuni casi sono dei veri picco li classici (ricordo almeno il diverten tissimo lupo de Il berretto rosso, edito da Il Castoro, o la Mucca Moka, edi zioni Emme) Anche qui, come nel Berretto rosso, Traini riprende un tema fiabesco, ma stavolta non è Cappuccetto che si in travedeinfiligrana,bensìqueipentoli ni magici che cucinano da soli pietan ze deliziose, come nell’omonima fiaba dei Grimm Anche qui tuttavia Trai nisistaccadalmodelloprendendouna direzione originale, con un brio che il lumina sia la trama (minima ma ben costruita), sia le modalità stilistiche e grafiche con cui essa viene raccontata Mago Michele, in un rocambolesco incidente, viene salvato da una sim patica combriccola di amici (il gatto Trippa, l’anatra Anita, il serpente Se rafino, l’asino Ettore, e Paolone, che non si capisce che animale è, ma sim patico come tutti gli altri) Per sdebi tarsi, dopo averli invitati a un pranzo succulento, regala loro una delle sue pentoline,ingradodiprepararemagi camentedasolaglispaghettialpomo doro Qui comincia l’avventura, per ché ecco arrivare il furfante di turno, il drago del mare, che ruba la pentoli na Gli amici non si arrendono, lo in seguono negli abissi, ingaggiano una lotta ma hanno la peggio, e finiscono in prigione E poi tante cose accado no, una dopo l’altra, in questo raccon to che terrà i piccoli lettori con il fiato sospeso ma che avrà naturalmente un lieto fine Gli elementi fiabeschi ci sono (dalla lotta contro il «cattivo», all’intervento di un aiutante magico, fino al divieto: «prendete i pentolini ma non la caf fettiera»), però riconfigurati in modo innovativo Molto efficace è anche la modalità narrativa: al testo principa le, che scorre con eleganza stilistica, grazie alle frasi sintatticamente brevi ma precise, ben ritmate, e arricchite da un lessico mai sciatto, si alterna no, dentro le illustrazioni, delle battu te in discorso diretto pronunciate dai personaggi (non sono nei balloon ma è come se fossero fumetti), quindi ri scaldate dalla vivacità esclamativa del linguaggio parlato e con la funzione («povera pentolina!», «fa paura!», «sia mo salvi!») di suscitare empatia nei piccoli lettori
I muscoli producono ormoni, non solo movimento
Il tessuto adiposo dei mammiferi è costituito dal cosid detto «grasso bianco» che è il princi pale deposito del grasso: c’è poi l’al tra componente, il «grasso bruno» per via del suo colore: il grasso bru no non ha una funzione di deposito, è il luogo dove i grassi sono trasfor mati in energia A seconda delle ne cessità, il grasso bianco diventa bruno ed è possibile anche la trasformazio ne inversa, se la funzione di deposi to è superiore a quella di energia: la IL 6 prodotta dal muscolo scheletri co stimola la trasformazione del gras so bianco in quello bruno e quindi la produzione di energia Le miokine prodotte dall’esercizio fisico favoriscono la produzione di energia e contribuiscono a regolare la quantità di grasso bianco evitando il sovrappeso Se le miokine prodotte dall’esercizio fisico favoriscono la produzione di energia, contribuiscono anche a rego lare la quantità di grasso bianco che in caso di inattività fisica tende ad accumularsi a livello addominale È noto già da tempo che l’eccesso di grasso addominale e la conseguente obesità o sovrappeso, aumenta il ri schio di ammalarsi di diabete di tipo 2, di malattie cardiovascolari e neuro degenerative e altre ancora La causa anche questa nota da tempo è che l’eccesso di grasso bianco addominale determina un aumento di produzio ne di sostanze pro infiammatorie che mantengono uno stato di infiamma zione cronica generalizzata, di basso livello: nel tempo, questa condizione, favorisce le malattie sopra ricordate Le miokine prodotte durante l’eser cizio fisico, anche quello moderato in associazione con un ’alimentazio ne corretta, sono in grado quindi di contrastare l’infiammazione croni ca Si dirà: ma se corro o pedalo poi mi viene fame! Vero, ma le miokine (in particolare la IL 6) sono in gra do di rallentare lo svuotamento dello stomaco, quindi favoriscono il senso di sazietà e il controllo della glicemia post prandiale, evitando i dannosi «picchi» di glicemia che predispon gono al diabete Le miokine possono influenzare il funzionamento del cervello, addirit tura modificarne (almeno in parte) la struttura? È probabile e questa ipo tesi, confermata da ricerche recenti, apre nuovi inaspettati, orizzonti Che l’esercizio fisico, anche quello mode rato, abbia benefici non solo psicolo gici o mentali è ben noto: migliora le abilità cognitive, ha un ’azione an ti stress e anti ansia, risulta persino benefico come cura complementare in caso di depressione Esperimen ti recenti condotti anche sull’uomo hanno mostrato che una parte del cervello chiamata per la sua forma ippocampo, struttura fondamentale per la memoria può essere modifica ta dalle miokine Si è visto che dopo tre mesi di costante esercizio aerobi co (per esempio, pedalando) il volume dell’ippocampo è aumentato, in indi vidui sani, di ben il 12 per cento: il meccanismo proposto dai ricercatori è che le miokine siano in grado di pene trare nel cervello, stimolando la pro duzione di un fattore di crescita ce rebrale, il Brain derived neurotrophic factor (BDNF) Quanto dimostrato per l’ippocampo potrebbe valere an che per altre aree del cervello
Sergio Sciancalepore
Salute ◆ Scoperte una ventina di anni fa, le miokine dei muscoli possono influenzare le funzioni di molti organi
La ricerca medico biologica è in gra do di svelare inattesi collegamenti tra organi o parti degli organismi È il caso, fra i tanti, del ruolo dei bat teri e di altri microrganismi che po polano l’intestino (il cosiddetto «mi crobiota»), in grado di influenzare il funzionamento del sistema nervoso o di quello immunitario, una relazio ne fino a non molti anni fa ritenuta impossibile o almeno improbabile e che viene, al contrario, confermata da migliaia e migliaia di ricerche Un al tro esempio di cross talk (in inglese, letteralmente «parlarsi in modo reci proco» o meglio «interferire, influen zarsi a vicenda») che appare sempre più evidente è quello che coinvol ge i muscoli e numerosi altri organi o funzioni Si riteneva infatti che i muscoli dello scheletro (i cosiddetti musco li «striati» per come appaiono al mi croscopio) avessero un collegamen to, una relazione con le ossa alle quali sono inseriti e con il cervel lo dal quale, tramite i nervi, ricevono gli impulsi, l’«ordine» di contrarsi o di rilasciarsi e al quale mandano in formazioni circa il lavoro che stanno compiendo Nel corso di una ventina d’anni di ricerche, appare sempre più eviden te che i muscoli sono anche dei veri e propri organi endocrini, in grado cioè di produrre diverse sostanze che so no poi immesse nel sangue e che, in tal modo, possono raggiungere altri organi più o meno distanti e influen zarne il funzionamento I muscoli quindi producono ormoni, proprio come fanno, per esempio, la tiroide o il pancreas Gli ormoni prodotti dai muscoli sono le «miokine»: finora ne sono stati scoperti alcune decine, di diverso tipo (e siamo solo all’inizio!) che influenzano le funzioni del cer vello e delle ossa, dell’intestino, del tessuto adiposo, del fegato, del siste ma immunitario, persino della pelle e altro ancora Per motivi di spazio, limitiamoci a considerare alcune «re lazioni» che fino a questo momento sono confermate dalla ricerca Diverse miokine sono coinvolte nella regolazione della massa mu scolare con un ’azione in questo ca so «locale» e non a distanza Sono note già da tempo due miokine con azioni opposte: l’interleukina IL 6 (ma potrebbero essercene altre, con un meccanismo d’azione simile) ha una funzione anabolica, cioè favo risce lo sviluppo muscolare, mentre la miostatina limita questo svilup po per evitare che il muscolo diventi ipertrofico La produzione e la con centrazione nel sangue dell’IL 6 aumenta in risposta alla contrazione muscolare, in particolare aumenta significativamente a seguito dell’e sercizio fisico e precede la compar sa in circolo di altre miokine: la sua funzione non è solo quella di au mentare la massa muscolare, ma anche di aumentare l’apporto di so stanze nutritive al muscolo La mio statina, prodotta in seguito, limita lo sviluppo della massa muscolare Nel linguaggio comune, si di ce che quando si fa esercizio fisico si «bruciano» i grassi (non solo gli zuc cheri), cioè li si trasforma in ener gia per il movimento: anche in que sto caso, le miokine (in particolare la IL 6) hanno un ruolo importante, in quanto aumentano la lipolisi e la ossi dazione dei grassi per produrre ener gia In che modo?
Viale dei ciliegi di Letizia Bolzani ● Jeanne Ashbé A più tardi! Babalibri (Da 2 anni) Se pensiamo a libri per bimbi pic colissimi, libri che riescano a vede re il mondo con i loro occhi e a rac contarlo con semplicità non scontata, evocando emozioni, scoperte e poe sia, uno dei primi nomi che viene in mente è di sicuro quello di Jean ne Ashbé, autrice illustratrice bel ga, che quest’anno ha vinto il Pre mio Nati per Leggere 2022, sezione 6 18 mesi, con due libretti, Il Bagno e La pappa, editi in un unico cofa netto da Babalibri Sono libri sen za parole, ma di parole ne potranno far sorgere tante, nel dialogo adul to bambino che scaturirà sfoglian do insieme queste pagine, dove le immagini offriranno continue op portunità di immedesimazione ai bimbi, che si riconosceranno nel le situazioni e nei contesti, così fa miliari, in cui Michi vive le piccole grandi vicende della sua quotidia nità incentrata appunto sui due mo menti topici del bagno e della pappa, insieme al suo pupazzo Meo Oggi, in clima da ritorno a scuola, voglio segnalare però anche quello che or mai è un classico della Ashbé: uscito quasi trent’anni fa, è sempre attua lissimo e perfetto per accompagnare i bambini al primo distacco Ciò che viene raccontato è infatti lo svolgersi di una giornata al nido, dal ti accom pagno al ti vengo a prendere In mez zo, i minimi ma essenziali eventi che costellano la vita dei bambini nella loro giornata scolastica I protagoni sti sono due, un bebè e una bimba di circa due anni, così da riuscire a nar rare esperienze diversificate, perché Milo e Anna possono avere un anno di differenza, ma a quell’età, un an no è un ’ era geologica Inoltre, parti colare non da poco, ogni scena è vista dalla prospettiva visiva dei bambini,
Un’ipotesi confermata da ricerche recenti indica che le miokine possono influenzare il cervello addirittura modificarlo (Shutterstock)
La Cittadella situata sul nucleo di Oréi a Fusio Sotto l architetto Giovan Luigi Dazio
«Quello che stiamo vivendo è un pe riodo di transizione, per cui sono cu rioso di sapere quale sarà la situazione d’insieme tra vent’anni, tornare a fare un bilancio e capire com’è andata La vita è un magnifico esercizio» Parole profetiche e ispiratrici quelle che Gio van Luigi Dazio, architetto di Fusio recentemente scomparso, ha dedica to alla salvaguardia, al recupero e alla rinascita dei luoghi della sua memo ria: rustici, stalle, torbe, case in pietra e legno e persino chiese che la civiltà contadina alpina aveva eletto a rifugio dall’asprezza della montagna Come la chiesa di Mogno, dedicata a San Giovanni Battista, nella cui piazza campeggia appunto la frase di Dazio, curioso di verificare come quella stra na concezione di luogo di culto po teva essere accettata in una comunità dalle radicate tradizioni come quella del villaggio dell’alta Lavizzara Nato del giugno del 1947 a Fusio, nono di undici figli, Giovan Luigi Dazio, Gian per gli amici e i tanti che lo conoscevano, s’è smarcato quasi subito dall’attività prevalente del suo villaggio e della sua numerosa fami glia, l’allevamento, l’agricoltura o l’ar tigianato, per dedicarsi alla sua pas sione, la costruzione o la ricostruzione di luoghi in cui continuare o tornare ad abitare Dotato di grande cultura e curiosità, sensibile e allo stesso tempo determinato, Dazio ha prestato la sua matita e le sue capacità professiona li per molte ristrutturazioni di rustici valmaggesi in pietra, materia che sa peva trasformare con eleganza, man tenendo le caratteristiche originali di queste costruzioni del passato e (re) inserendoli con sapienza nel terri torio Spesso aggiungendo materia li altrettanto nobili della pietra e del legno, come il ferro, il vetro e l’accia io per rendere queste case più acco glienti, sicure, e proiettarle nel futuro Più di una sessantina gli oggetti che l’architetto di Fusio ha restaurato nel corso della sua vita, interrottasi poco prima che raggiungesse il traguardo dei 75 anni Da tempo però aveva af fidato la sua memoria e la curiosità di «capire com’è andata» alla figlia Lisa che fin da piccola come ad oggi lo se guiva nei cantieri, passo dopo passo, pietra dopo pietra, nell’ostinato lavo ro di recupero del passato che aveva ispirato il padre, rimanendone a sua volta «contaminata» «Le valli ticinesi rappresentano la tradizione, la cultura e l’identità Dobbiamo curarle, accu dirle, altrimenti scompaiono», soleva dire spesso il padre Ma che Giovan Luigi Dazio fosse rispettoso ma non ancorato, cemen tato alle tradizioni, lo si è capito dopo la valanga del 25 aprile del 1986 che precipitò dal Pizzo Zucchero e che spazzò via buona parte del villaggio di Mogno e la sua chiesa seicentesca Lui, all’epoca, era sindaco di Fusio, ma non esitò un attimo, dopo aver or ganizzato i soccorsi e il recupero del le macerie, a pensare al futuro di quel simbolo religioso di comunità anda to completamente distrutto Con il primo gruppo dell’Associazione Ri costruzione Chiesa di Mogno venne contattato Mario Botta, allora archi tetto emergente, il quale non esitò e accettò di ricostruire la chiesa di Mo gno Non lo conosceva bene, ma da allora divennero amici e Giovan Lu igi Dazio difese a spada tratta le scel te stilistiche e architettoniche di Bot ta, compresi naturalmente i materiali (marmo di Peccia e Gneis di Riveo su tutti), con quelle striature alterna te che diventarono la firma dell’archi tetto momò e che lo portarono a rea lizzare una chiesa fuori dal normale, per un paesino di montagna, ma così potente e spirituale da diventare mo numento nazionale e meta di migliaia di visitatori ogni anno Quell’uomo così legato alle tra dizioni e al rispetto dell’antico ave va accettato di compiere un balzo nel futuro per seguire la bellezza, l’armo nia, regalando al villaggio distrutto di Mogno un nuovo futuro «Conosce va questo edificio sacro come le sue tasche, in ogni angolo diremmo, in questo caso forse meglio dire in ogni ellisse, dalle fondamenta fino a su, in cima, dove all’interno il vetro per mette d’innalzare lo sguardo verso il cielo, verso l’infinito Sempre m’im pressionavano le spiegazioni tecniche che sapeva dare ai numerosi visitato ri, uniche direi, spiegazioni che ogni volta che entro in questo edificio cerco di ricordare, ma difficili, troppo com plesse e nel contempo molto sempli ci», ricorda Gabriele Dazio, sindaco di Lavizzara (il nuovo Comune sorto dalla fusione dei nuclei della valle) e nipote dell’architetto di Fusio Passeggiando tra le strette vie di Mogno e di Fusio con la figlia Lisa, i messaggi costruttivi lasciati dal padre sono a ogni angolo Non c’è quasi ru stico, torba o stalla alle quali Giovan Luigi Dazio non abbia messo mano E a ricordarcelo sono le targhe, ap poggiate a un piedistallo di ferro, vo lutamente squadrato e lasciato copri re dalla ruggine, con la descrizione e gli aneddoti di luoghi, storia e moda lità di recupero di ogni oggetto, a co minciare dalla torba del 1651, accanto alla chiesa, che Giovan Luigi Dazio restaurò prima che la frana distrug gesse tutto il suo lavoro e che poi vol le ricostruire rispettandone la secolare storia di fatica Da Mogno in pochi minuti d’au to si arriva a Fusio, l’ultimo villag gio della Lavizzara, prima della di ga artificiale del Sambuco, costruita per la centrale idroelettrica delle Of ficine della Maggia E a Fusio, nella parte più alta del villaggio, ecco forse l’opera più grande e ambiziosa anche se incompiuta di Giovan Luigi Da zio, la Cittadella situata sul nucleo di Oréi, piccola ma significativa contra da del villaggio della Lavizzara Co minciò verso la fine degli anni ’80 con l’acquistare Villa Sofia, una residen za che con la sua torre domina il vil laggio Dazio, lavorandoci nel tempo, con le sue visioni e il suo impegno, la restaurò Ma insieme a Villa Sofia nella Cittadella abbarbicata nella roc cia vi erano una ventina di case, stalle, rustici oramai disabitati Con gli anni acquistò anche quelli e riuscì a con solidarli e a salvarli dal peso del tem po, inserendo qualche elemento origi nale, come la moto d’epoca che sbuca da una stanza e si proietta idealmente verso la valle, oppure togliendo quel le appendici che erano state aggiunte, riscoprendo la roccia viva sulla qua le le costruzioni poggiavano, o ancora ricostruendo l’originale tetto in ferro della torretta di Villa Sofia poggiato su una elegante corona dorata Ma il suo obiettivo non era, come per tan ti altri oggetti che aveva ristruttura to, sistemare la Cittadella e rivender la, bensì creare un luogo d’incontro e di vita, un quartiere d’arte, cultu ra, un laboratorio di idee a 1300 me tri di quota Un’eredità, quella di Gian Luigi Dazio, cioè di portare a compimen to il suo sogno della Cittadella del la creatività di Fusio, che ora cercherà di realizzare Lisa, affiancata dalla so rella Sofia, nel segno della continuità e degli insegnamenti del padre C’è da trovare la formula giusta, ma l’i dea di Giovan Luigi Dazio di realiz zare un polo culturale sulle sue mon tagne e riportare vita in quella parte di nucleo, è ancora oggi quella delle figlie L’impronta di Gian, l’architet to di montagna, non è insomma an data perduta
L’impronta di un architetto di montagna
Mauro Giacometti
Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperat va MigrosTicino 9 SOCIETÀ Annuncio pubblicitario
Territorio ◆ Il lavoro creativo e rispettoso delle tradizioni a Mogno e Fusio di Giovan Luigi Dazio, recentemente scomparso, impegnato per una vita intera a salvaguardare e recuperare la memoria costruttiva della Lavizzara
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Micio, quanto mi costi riflessione
Maria Grazia Buletti «I gatti hanno sempre fatto parte del la mia famiglia, fin da quando ero bambina Quando sono andata a vi vere da sola, scegliere di condivide re la mia vita con un pelosetto è stata una cosa naturale» A parlare è Ca rola che oggi convive con i suoi due gatti: «Pixie è un maschio di 14 anni che pare un Maine Coon grigio tigra to in miniatura, anche se è un puro “nostranello” che mi è arrivato in do no dalla vicina di casa di mia sorella L’altro è Pinin: un gatto rosso che de sideravo da tanto (perché va detto su bito: i rossi sono speciali) che era così piccolo quando è arrivato da meritar si questo nomignolo Un amore a pri ma vista che mi è stato pure regalato da una famiglia, così come facevamo quando ero piccola nella nostra fami glia con i cuccioli della nostra gatta che regalavamo a chi ne desiderava uno» Anche Ester ha un gatto che però viene da un allevamento profes sionale di Maine Coon: «Da bambi na ho sempre avuto un micio e oggi finalmente mio marito, che per lun go tempo di gatti non ne aveva voluto sapere, si è messo una mano sul cuo re e ha permesso a me e ai bambini di adottarne finalmente uno: è Honolu lu, detta Lulù, un esemplare di razza Maine Coon proveniente da un alle vamento ticinese» Due testimonianze a suffragio del fatto che l’animale domestico più pre sente nelle famiglie svizzere è proprio il gatto, mentre il cane rimane sola mente al secondo posto: infatti, una su quattro economie domestiche vi ve con un micio, per un totale di circa 1,35 milioni di gatti Dai dati dell’Uf ficio federale di statistica si evince che gli svizzeri spendono ogni anno più di 1,5 miliardi di franchi per i lo ro animali domestici Di questi, oltre 600 milioni di franchi sono riserva ti ai servizi, per la maggior parte del veterinario È dunque legittimo inter rogarsi sull’investimento a lungo ter mine che potrebbe comportare avere un gatto, esercizio che hanno svolto le nostre due interlocutrici, poi para gonato ai dati raccolti in Svizzera da comparis ch Emerge per prima cosa che il peso del prezzo di acquisto può variarediparecchio:Carolaharicevu to i suoi gatti in regalo, mentre Ester così giustifica il prezzo del suo Maine Coon: «L’acquisto di un esemplare di razza ha un certo costo che in gene rale supera i 1000 franchi, e può sa lire a dipendenza delle caratteristiche e delle peculiarità del cucciolo» Una cifra che lei giustifica considerando che: «L’allevatore serio investe pure il proprio tempo nella sua attività e non solo i necessari mezzi finanziari per le cure veterinarie di mamma e cuc cioli, le prime vaccinazioni e la buona alimentazione» L’acquisto per le prime necessità delmicio(trasportino,ciotola,lettiera, collare, tiragraffi, giochi) varia dai 60 ai 150 franchi circa, secondo la varietà e la quantità scelta fra gli innumerevo li articoli in commercio Ester e Caro la sono in linea con queste spese, e la prima afferma: «Un gatto costa poco perché richiede poco: i miei non han no la lettiera perché escono in giar dino; perciò, ho dovuto mettere una porticina che è costata 100 franchi Ad esempio, non hanno il tira graffi che nessuno di essi ha mai guardato, preferendo con mia buona pace farsi le unghie su cuscini, cuccia, in canti na scelgono loro!» Altra voce è il cibo per cui si stima una spesa annua che può variare da 250 a 450 franchi secondo la scelta dei differenti tipi of ferti in commercio: umido, secco o al tro Ester, ad esempio, dice di spen dere sui 30 40 franchi al mese per il cibo consigliato dall’allevatrice; Caro la ne spende circa 20 Una voce da non trascurareriguardalespeseveterinarie che possono essere notevoli e dipen dere in parte da fattori imprevedibili, oltre che la sterilizzazione iniziale e le vaccinazioni, come spiegano le nostre interlocutrici: «Il primo anno la steri lizzazione, secondo il veterinario scel to, costa circa 200 franchi; per il resto bisogna essere in grado di sostenere le eventuali spese generate da possibili incidenti e malattie» Nessuna delle due possiede un ’assi curazionemalattieperilgatto,checo prirebbe molti dei costi, fra cui quelli veterinari, ma che però comportereb be un premio annuo da tenere pure in conto nel budget Infine, il gatto è un animale proverbialmente territoria le e solo eccezionalmente ama segui re l’umano in vacanza «La pensione dove portiamo Lulù quando siamo in ferie costa 16 franchi al giorno», rac conta Ester, mentre Carola ha optato per l’accudimento casalingo della sua vicina di casa A conti fatti, il primo anno di vita di un gatto può costare al proprietario dai 700 ai 2000 franchi, mentre negli anni successivi bisogna considerare all’incirca dai 500 ai 900 Riassumendo secondo l’esempio del le nostre interlocutrici, nel corso dei suoi circa 15 anni di vita un gatto può venire a costare tra i 7000 e i 15’000 franchi, considerato anche l’eventuale prezzo d’acquisto Nella sua analisi, comparis ch riba disce innanzitutto che prima di adot tare un gatto (ma questo discorso vale anche per qualsiasi altro animale do mestico di cui poi saremo responsabi li), va considerato proprio il prezzo di acquisto E se questa variabile iniziale puòessererisoltaconun’adozionegra tuita, le spese veterinarie e tutto il ne cessario per il suo benessere saranno a carico della famiglia A conti fatti, la panoramica presentata dal portale ri ferisce che a livello svizzero un gatto di 15 anni dovrebbe essere costato tra i 12’970 e i 13’170 franchi, cifre nelle quali il prezzo d’acquisto non è però preso in considerazione
sui costi generati dal gatto, l’animale domestico preferito dagli svizzeri
di Silvia Vegetti Finzi
● La nutrizionista
Informazioni Avete domande su alimentazione e nutrizione?
● La stanza del dialogo Gentile Dottoressa Vegetti Finzi, da anni seguo la sua rubrica con interes se Ho un ’ammirazione particolare per la sua sensibilità e capacità di dare delle risposte mai banali, prive di moralismo e colme di umanità Non ho la capacità di esporLe per iscritto il mio problema; per questa ragione Le chiedo gentilmente se,quandoèinTicinoecompatibilmente con i suoi impegni, potrebbe darmi l’op portunità di incontrarla personalmente una volta, naturalmente a pagamen to Se questo fosse possibile a Lei decidere dove e quando Le sarei particolarmente grato! La saluto Cordialmente e La rin grazioperlacomprensione / Unlettore Caro lettore, innanzitutto grazie del suo apprezza mento e di una richiesta d’incontro che esprime l’empatia che può sorge re dalla semplice lettura di un testo Si vede che, oltre alle riposte argo mentate che cerco di formulare, riesco talvolta a esprimere il coinvolgimen to affettivo che mi anima Vorrei che la Stanza del dialogo non fosse sem plicemente uno scambio intellettuale ma un ’occasione di interazione emoti va perché solo il calore dei sentimen ti e i colori delle emozioni rendono la comunicazione incisiva e trasformati va Un incontro diretto, a «tu per tu», tradirebbe invece lo spirito di questa Rubrica che si basa proprio sulla scrit tura, su uno scambio epistolare aper to alla condivisione e alla riflessione collettiva Lei sostiene di non aver la capacità di esporre per iscritto il suo proble ma Ma non si tratta di una prestazio ne letteraria! La sua lettera, anche se breve, rivela una capacità di espressio ne pertinente ed efficace Non cono sco il problema che la turba ma, qua lunque esso sia, si gioverà certamente dall’essere pensato e comunicato in forma epistolare Anchenelleterapiepsicoanalitichel’a gentedellacuraèilpaziente Lopsico logo/a si limita, come Virgilio rispetto a Dante, a fargli da guida, a indicar gli la retta via Una via che lei può im boccare affrontando la sua autobiogra fia Come ripeto spesso, la nostra vita non è tanto quella che abbiamo vissuta quanto quella che ci siamo racconta ta Noi siamo la nostra narrazione ma spesso il narcisismo ci induce a distor cere i fatti negando le nostre responsa bilità e minimizzando i nostri sbagli Il coraggio di affrontare la pagina bianca e la necessità, quando si scrive, di selezionare le parole e di ordinar le nelle coordinate dello spazio e del tempo, aiuta a prendere la distanza dall’Io e a riconoscere le ragioni degli altri Man mano che il racconto pro cede, gli avvenimenti rivelano la lo ro connessione e la propria biografia prende senso inserendosi nella storia della famiglia e della società L’espe rienza, costituita da oltre cent’anni di psicoanalisi, dimostra che talvol ta i traumi di cui soffriamo sono l’eco di vicende accadute nelle generazioni precedenti di cui abbiamo perso il ri cordo ma che permangono nella me moria profonda dell’inconscio Anche se razionalmente irrecuperabili, sono tuttavia affrontabili e curabili attra verso l’espressione e la condivisione delle emozioni che le accompagnano Pertanto le nuove terapie psicoana litiche si avvalgono di tutte le forme di espressione Oltre a quelle verbali, che rimangono predominanti, si uti lizzano la scrittura, il disegno, la pit tura, la musica, la fotografia, i filmati, i fumetti La verità, anche se parziale, provoca sempre effetti positivi facen doci scoprire risorse e possibilità in sperate Il ricorso all’autobiografia si dimostra particolarmente importan te per gli adolescenti perché consen te a ciascuno di costruire la propria identità sottraendosi agli stereotipi e affrancandosi dalle proiezioni e dal le attese dei genitori nonché dalle suggestioni dei social Quanto a lei, caro lettore, trovi la for za di raccontarci il suo problema, in forma anonima naturalmente, e ve drà che il nodo che la stringe inizierà a sciogliersi per il solo fatto di essere espresso e condiviso
Il bosco sacro è avvolto da una pe nombra carica d’umidità Sta per pio vere Si suda e i vestiti si appiccicano alla pelle Disagio Inciampo in una radice e me la faccio scappare Jo Anne ride «Accidenti a te e ai tuoi voti» le dico Jo Anne è una collega canadese L’ultima volta che venne da queste parti andò a chiedere a Chilee non so quale favore e adesso è venu ta a saldare il suo debito Chilee è un dio nella forma di un colossale bao bab il quale, al contrario dei baobab normali che sorgono isolati nella sa vana, cresce invece circondato da altri baobab Il risultato di questa anoma lia è spettacolare, inquietante Grovi gli di radici come pitoni paralizzati in lotta Un accumulo di bottiglie di gin ai piedi del dio Laggiù, più lontano, un accumulo di ossa degli animali sa crificati pecore bianche, mi spiega il sacerdote che ci accompagna Sono sorpreso: sono sempre stato convinto che se c’è un razionale per i sacrifici di sangue consista nel fatto che, ol tre a giustificare la violenza «con or dini superiori», il sacrificio fosse una scusa per farsi una bella mangiata in compagnia Chilee è diverso Mi vie ne spiegato che in questo caso siamo in presenza di un malokundi «tu non mangerai la carne» perché gli ani mali sacrificati vengono lasciati a pu trefarsi nei pressi del santuario Non ha senso, mi dico Ci penso un atti mo e trovo subito il modo per gabba re lu santu, come si dice La verità è che l’area di giurisdizione del Nostro conta un numero alto di Musulmani Questi non mangiano la carne degli animali sacrificati un tabù alimen tare come un altro, come li hanno tut ti a seconda del clan di appartenenza Il fatto che sia scritto nel Libro è se condario La proibizione di mangiare la carne sacrificale fa sì che i servizi del dio siano aperti anche ai musul mani, che infatti frequentano Chilee senza violare la Legge e vissero tutti felici e contenti Mentre ci scoliamo a turno, dall’unico comunitario bic chiere l’ultimo sorso di una bottiglia di gin torcibudella mi chiedo come la mettano i musulmani con il gin, in tendo Dettagli, quisquilie irrilevan ti mi sarà spiegato che in quel caso il gin conta come lulii medicina e dunque è halal, lecito E allora ingol lo anche l’ultimo giro: meravigliosa Africa, dove una scappatoia si trova sempre, l’escamotage è gemello del compromesso, il fallimento un invito a riprovarci e una lite l’occasione per sedersi e trovare un modo per metter si d’accordo Altrimenti in condizioni di cronica deprivazione di tutto eccet to l’indispensabile anche quello ri negoziabile all’infinito la vita sareb be un inferno Ottimo business avere la custodia di un santuario La guardiana di un dio è fonte sicura di entrate Faccio il cal colo di quanto sia costato a Jo Anne sciogliere il suo debito con Chilee: una pecora, due polli per la divina zione e contro divinazione, una bot tiglia di gin, quattro noci di kola per il custode del santuario, un gallone di benzina si arriva a un centinaio di euri, più del doppio di quanto la cuoca della casa di riposo per preti dove ho trovato ospitalità a Wa guadagni in un mese Non mi stupisce allora che oggi, in Ghana, molti dèi soprat tutto nel Sud del Paese più sviluppa to offrano i loro servizi via internet e Facebook Alcuni accettano già ri messe in denaro con Money Transfer Mi chiedo cosa succederà quando ar riverà Paypal: sarà l’inflazione Se i demoni sono legioni, in Ghana gli dei sono legioni più uno: innumerevo li Nel senso che, se un tempo le affli zioni di un individuo potevano essere risolte da un numero limitato di dèi quelli che entravano in una mappa cognitiva definita entro i confini geo culturali ristretti delle relazioni di pa rentela a livello di lignaggio e clan ora che i network di comunicazione si allargano sempre più, uno non sa più letteralmente a quale santo affidarsi Con la differenza che mentre i Santi di una chiesa universale hanno impa rato da tempo a specializzarsi in que sto o quel business per non farsi con correnza, qua gli dèi, proprio come le venditrici al mercato, vendono tutti la stessa merce La merce mai soddisfa e allora ci si confonde Ci si incarta, si gira a vuoto, si marcia sul posto senza arrivare da nessuna parte Da Caifa a Pilato, senza costrutto: «Io preferisco essere cattolico perché la Chiesa si ac contenta di un soldino la Domenica» Così un amico l’altro giorno Lo capi sco Ma non capisco ancora però per ché poi mi ha chiesto timidamente se gli davo i soldi per una pecora da sacrificare al santuario del dio cocco drillo a Kulmasa: «Basta solo mezzo gallone è un bel posto vedrai, ti piacerà » Tempo di ritirare fuori il taccuino per le note di ricerca di Cesare Poppi
Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperat va MigrosTicino 13 SOCIETÀ / RUBRICHE ◆ ●
CarelettricieCarilettori,questomese non risponderò a una vostra domanda Tuttavia, desidero parlarvi di un argo mento che ormai affronto quotidiana mente al lavoro: la colazione La mag gior parte dei miei pazienti riferisce di non consumarla perché si alza troppo presto e non ha fame, oppure che ha il tempo contato, oppure che non l’ha mai fatta quindi non è abituato e voi? Credo che abbiate già sentito dire che la colazione è il pasto più impor tante della giornata e con questo arti colo vi spiego il perché Quando ci svegliamo dal sonno not turno potremmo non aver mangiato per 8 12 ore consecutive La colazio ne serve a riempire le riserve di ener gia e di nutrienti nel nostro corpo La fonteenergeticaprincipaleèilglucosio, il quale deriva dalla digestione dei car boidrati che mangiamo Il corpo im magazzina la maggior parte della sua energia sotto forma di grasso ma im magazzinaanchedelglucosiosottofor ma di glicogeno principalmente nel fe gato e in quantità minori nei muscoli Duranteiperiodididigiuno,comedu rante la notte, il fegato scompone il gli cogenoelorilascianelflussosanguigno sotto forma di glucosio per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue Questo è particolarmente importan te per il cervello, che necessita quasi interamente di glucosio per prendere energia Al mattino, dopo essere rima sti senza cibo per 8 12 ore, le riserve di glicogeno sono basse Una volta esau rita tutta l’energia delle riserve di gli cogeno, il corpo inizia a scomporre gli acidigrassiperprodurrel’energiadicui abbiamo bisogno ma, senza carboidra ti,gliacidigrassisonosoloparzialmen te ossidati, il che può ridurre i livelli di energia Farecolazioneaumentailivelli di energia e ripristina i livelli di glico genochecipermettonodimantenereil metabolismo attivo per la giornata Se non si fa colazione, ci si potrebbe sen tire un po ’ pigri e faticare a concentrar si sulle cose Questo perché il cervello non ha ricevuto l’energia (glucosio) di cui ha bisogno per andare avanti Gli studi suggeriscono che non fare cola zione influisce sulle prestazioni men tali, inclusa l’attenzione, la capacità di concentrazione e la memoria Questo può rendere alcune attività più difficili di quanto sarebbero normalmente Saltare la colazione può sembrare un buon modo per ridurre le calorie com plessive ma la ricerca mostra che an che con una maggiore assunzione di calorie, chi consuma la colazione ten de ad essere più attivo fisicamente al mattino rispetto a chi non mangia fi noatardinellagiornata Inoltreleper sone che fanno regolarmente colazio ne hanno meno probabilità di essere in sovrappeso o obese Sono ancora in corso studi in merito per capire il mec canismo, ma si pensa che fare colazio ne possa aiutare a controllare il peso perché previene le grandi fluttuazioni dei livelli di glucosio nel sangue, aiu tandoci a controllare l’appetito Inol tre la colazione ci riempie e previene le crisi di fame che spesso ci inducono a buttarci su cibi golosi tipo merendine e snack Rispetto alle persone che non fanno colazione, coloro che la consu mano regolarmente tendono anche ad avere un rischio inferiore di diabete di tipo 2 e di malattie cardiovascolari Un altro buon motivo per mangiare al mattino è che gli alimenti ideali per la colazione (un prodotto a base di cerea li preferibilmente integrali, un lattici no e un frutto) sono ricchi di nutrienti chiave come acido folico, calcio, fer ro, vitamine del gruppo B e fibre La colazione fornisce gran parte dell’ap portonutritivototaledellanostragior nata In effetti, le persone che fanno colazione hanno maggiori probabilità di soddisfare l’assunzione giornaliera raccomandata di vitamine e minerali rispetto alle persone che non la fanno Ricordatevi che le vitamine, i minerali e altri nutrienti essenziali possono es sere ottenuti solo dal cibo, quindi an che se il vostro corpo di solito può tro vare abbastanza energia per arrivare al pastosuccessivo,dovetecomunqueau mentare i livelli di vitamine e minerali per mantenere salute e vitalità Per quanto riguarda il morale, ritengo che fare colazione sia un buon metodo per concedersi già al mattino qualco sina che piace, e questo, beh, direi che non può che fare bene Provare per credere Una buona cola zione a tutti! di Laura Botticelli
Perché è importante fare colazione
Laura Botticelli, dietista ASDD, vi risponderà Scrivete a lanutrizionista@azione ch
Informazioni Inviate le vostre domande o riflessioni a Silvia Vegetti Finzi scrivendo a: La Stanza del dialogo, Azione, Via Pretorio 11 6901 Lugano; oppure a lastanzadeldialogo@azione ch ◆
L’altropologo
Aperti alla condivisione
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Quanti sono gli dei
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Pagina 17 Il richiamo della clausura Visita all’abbazia benedettina dell’Isola di San Giorgio sul Lago d’Orta,dove la vocazione religiosa non manca
I 13 atleti dello SharkTeam 2000 hanno conquistato 4 medaglie d’oro 11 d’argento e 9 di bronzo (SharkTeam2000)
Shark Team 2000 a tuffo verso le medaglie Sport inclusivo ◆ La squadra ticinese vittoriosa ai Giochi nazionali Special Olympics a San Gallo Davide Bogiani «Che io possa vincere, ma se non ri uscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze» È questo il giuramento che è stato riproposto lo scorso mese di giugno allo stadio di calcio Kybun park a San Gallo durante la cerimo nia di apertura dei Giochi nazionali Special Olympics, a cui hanno par tecipato atlete e atleti con un andi cap mentale Presente all’apertura dell’impor tante manifestazione la consigliera federale Viola Amherd, la quale ha sottolineato l’importanza dello sport anche per le persone con una disabi lità cognitiva Fra le personalità di spicco, anche Christa Rigozzi, che ha salutato con molto entusiasmo le numerose squa dre in vari sport e provenienti da tutta la Svizzera, tra cui anche le cinque ti cinesi di nuoto Fra queste ultime, era presente anche lo Shark Team 2000 di Bellinzona, che da San Gallo ha portato in Ticino un ricco medaglie re: 4 medaglie d’oro, 11 d’argento e 9 di bronzo conquistate dai 13 atle ti in gara E dopo il ricco bottino, lo Shark Team 2000 si è preso un periodo di stacco dalle competizioni, durante il quale abbiamo raggiunto Monica Gianoni, responsabile Media Shark Team 2000, per conoscere meglio le attività svolte nell’ambito del nuoto inclusivo «I partecipanti dello Shark Team 2000 provengono da tutto il Canton Ticino ci spiega Monica Gianoni e hanno un ’età dai 7 anni in avan ti La società esiste dal 1998 ed è nata dal desiderio di creare un gruppo in clusivo e competitivo dove valgono le stesse regole per atleti normodotati» Ma entriamo nello specifico dell’attività sportiva Chiacchieran do con Gianoni, subito spicca una caratteristica importante, ovvero il fatto che tutti gli allenamenti in pi scina sono personalizzati «La tecni ca insegnata in realtà non cambia tra un nuotatore normodotato e uno con una disabilità cognitiva o mentale», ci spiega Gianoni «Ciò che è comple tamente diverso è l’approccio all’alle namento, la didattica di insegnamen to e il modo di comunicare all’atleta, che cambia e che deve essere adatta to a ciascuno di loro Lo scopo, con il tempo, è quello di creare una sintonia tra allenatore e atleta capace di infon dere una forte motivazione L’allena mento assume quindi forme diver se per ognuno: c’è ad esempio l’atleta che interagisce meglio tramite il gio co, quello che assorbe meglio tramite il linguaggio metaforico e chi attra verso degli esempi da copiare» Non esiste dunque una ricetta, e la grande capacità dell’allenatore consi ste nel capire al meglio come l’atleta possa riuscire ad aprirsi il più possibi le alle spiegazioni per ottimizzare la nuotata nei quattro stili insegnati, ov vero rana, crawl, delfino e dorso Un tema importante per lo Shark Team 2000 è dunque la formazio ne delle istruttrici e degli istrutto ri, i quali oltre ai brevetti rilascia ti dall’Ufficio federale dello Sport e dalla Società di Salvataggio, se guono delle formazioni specialisti che nell’ambito dell’andicap tramite Plusport (Sport Andicap Svizzera), tramite Special Olympics e tramite dei corsi supplementari di Gioven tù e sport
E le soddisfazioni per gli allenato ri certo non mancano «Per osservare un miglioramento occorre parecchio tempo, molto più lungo rispetto a quello che serve a un atleta normodo tato» «Tuttavia spiega Monica Gia noni ogni singolo progresso, anche se piccolo, è il segnale della riuscita dell’approccio utilizzato» E il tutto è poi coronato con le grandi soddisfa zioni quando arrivano le vittorie alle varie gare Un traguardo tecnico e sportivo per gli atleti Grande gioia per gli al lenatori e per le allenatrici, ma anche un’infusione di fiducia e motivazione per i genitori per il fatto che l’indi rizzo inclusivo proposto dalla squa dra ricrea spaccati di vita utili poi nel vissuto fuori dalla piscina Quali so no invece le difficoltà per la squadra? «Forse nelle fasi iniziali non è sem pre facile entrare in empatia con il nuotatore in quanto non lo si cono sce ancora bene Ma dopo alcuni al lenamenti si trova la chiave giusta per l’insegnamento» Eccoci quindi ad ammirare le numerose medaglie messe al collo a San Gallo durante i recenti Gio chi nazionali «Prima e durante le competizioni abbiamo dovuto gesti re alcune situazioni in cui i nuotato ri erano un po ’ agitati Anche questo aspetto continua Monica Giano ni viene gestito dagli allenatori, af finché sul blocchetto di partenza ol tre alla tecnica non si porti anche lo stress» Stress che invece ci può es sere a volte da parte dei ragazzi nor modotati, che sono più esigenti con sé stessi Anche questi momenti so no tuttavia superati con il sostegno della squadra e con il supporto di tutti quanti» Indichiamo infine con piacere che, grazie agli ottimi piazzamenti ai Gio chi nazionali di San Gallo, due atleti della squadra Shark Team 2000 sono stati selezionati per gli Special Olym pics World Games di Berlino che si svolgeranno dal 17 al 25 di giugno 2023 Susana Teixeira Santos e Yan del De Castro Sen con la monitrice Éloise Rosselli rappresenteranno la Svizzera assieme a due altri atleti del la Svizzera tedesca Appuntamento, quindi, nel 2023 Pagina 19 Una ricetta per palati dolci Migusto ci propone questa settimana come dessert un gelato agli amaretti con le prugne, con tanto di mandorle e sciroppo
TEMPO LIBERO ● ◆ Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino 15
Pagina 21 Dalle Americhe all’Europa Le dalie,appartenenti alla famiglia delle asteraceae,giunsero da Messico e Guatemala alla fine del XVIII secolo
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San Giulio,
Competenze certificate nella conduzione di un team di lavoro Ottime conoscenze dell italiano e del tedesco (orale e scritto)
oasi di silenzio
Arcipelago prealpino 2 ◆ Preghiera e artigianato all’abbazia benedettina di clausura sul lago d’Orta Matilde Fontana Fra le isolette dell’arcipelago prealpi no, San Giulio sul lago d’Orta è quel la votata a una tradizione spirituale perpetuata con alterne fortune, seco lo dopo secolo: dall’approdo del futu ro santo nel 391 d C alla fondazio ne dell’abbazia «Mater Ecclesiae» nel 1973, quando sei monache benedetti ne lasciarono il monastero di Vibol done, nella Bassa Milanese, per dar vita a un nuovo nucleo di clausura Oggi sono settanta Un record, forse un miracolo, in quest’era di crol lo delle vocazioni Vivono imperturbabili le loro gior nate regolate da un perfetto equili brio fra preghiera e lavoro manuale, circondate dal traffico dei turisti tra ghettati dai battelli e dai motosca fi in partenza da Orta, sulla sponda orientale del lago o da Pella, su quello occidentale Gran parte dei visitatori, soprat tutto stranieri, si trattengono quel poco che basta per compiere il bre vissimo periplo dell’isola sul sentiero del silenzio, che delimita il cuore del la proprietà ecclesiastica da quella dei pochi privati che si sono aggiudicati alcune delle case affacciate sul lago Toccata e fuga, con una visita alla bel lissima basilica di San Giulio, un ’ oc chiata all’unica bottega di souvenir e antiquariato e al massimo una ferma ta gastronomica al ristorante dell’isola (quando è aperto) Alcuni sbirciano oltre il cancel lo dell’abbazia, pochi osano suonare il campanello della portineria Chi si spinge oltre la soglia dell’imponen te monastero avverte subito lo spiri to dell’indimenticata madre bades sa Anna Maria Cànopi (fondatrice e instancabile animatrice della comu nità fino alla scomparsa avvenuta il 21 marzo 2019, proprio nel giorno di San Benedetto), che si manifesta nel la moltitudine di sue pubblicazioni esposte nell’atrio d’ingresso La paziente e cordiale suor Maria Donata accoglie curiosi visitatori oc casionali e frequentatori abituali In dirizza ai loro alloggi gli ospiti che giungono al monastero per un perio do di ritiro spirituale, dispensa infor mazioni sulle regole della clausura e le opportunità di condivisione di pre ghiera, mette in contatto i commit tenti di restauri tessili, paramenti e icone con i rispettivi laboratori gestiti dalle sorelle specializzate in un arti gianato artistico di nicchia, riservato al mondo ecclesiastico, ma non solo Fiore all’occhiello delle monache della clausura di San Giulio è il la boratorio di restauro di tessili antichi, avviato nel 1984 dall’abbadessa Càn opi, che aveva invitato sul lago d’Orta un ’equipe di specialisti del prestigioso Opificio delle Pietre Dure di Firenze a istruire un primo gruppo di mona che Di generazione in generazione, il sapere nell’arte del restauro conserva tivo è andato affinandosi al punto da fare del laboratorio monastico un vero e proprio centro di competenza, ap prezzato e frequentato per interventi su tessili antichi di parrocchie, basili che e cattedrali, ma anche di musei, comuni e privati Dal discreto viavai di consegne, ritiri e semplici richieste d’informa zioni che si incrociano nella portine ria, di tanto in tanto si stacca qual che gruppetto cui suor Maria Donata apre il cancello della scalinata che porta all’interno dell’abbazia per raggiungere la cappella, dove le mo nache si riuniscono al suono della campanella per la liturgia delle ore I visitatori, al di qua della grata che li divide dalla clausura, possono unir si a una delle preghiere cantate in co ro delle monache, ma solo quelle delle ore centrali della giornata (la Sesta, la Nona e i Vespri), perché battelli e mo toscafi non approdano all’isola prima delle 9 del mattino e dopo le 6 la sera Chi vuole condividere interamen te la liturgia delle ore, che scandisce la giornata del monastero, è invitato a pernottare nella foresteria del mo nastero, per poter frequentare l’inte ro Ufficio, che si apre prima dell’alba con il Mattutino e si conclude appena dopo cena con la Compieta Dopo i lunghi mesi di chiusura do vuti alla pandemia, la lunghezza della lista d’attesa per gli ospiti dell’Abba zia Mater Ecclesiae non ha nulla da invidiare a quella dello chef pluristel lato Antonino Cannavacciuolo a Vil la Crespi, sulla collina di Orta, a po che centinaia di metri in linea d’aria dall’isola
Coordina la progettazione di layout e arredo del punto vendita Applica i concetti nazionali/regionali garantendo omogeneità nella rete di vendita Analizza il rendimento della superficie vendita proponendo soluzioni d’ottimiz zazione È coinvolto in gruppi di lavoro anche a livello nazionale
A chi si annuncia alla sua prima esperienza è richiesta una buona do se di pazienza, nell’attesa dell’attribu zione di un paio di notti, non di più La precedenza è data ai frequentato ri abituali (spesso parenti delle suo re) e al centinaio di oblati, i laici che scelgono di vivere anche nel mondo «esterno» la spiritualità benedettina La paziente attesa viene però am piamente ripagata da un ’esperienza di vita tanto semplice quanto straor dinaria, arricchita da un bene raro: il silenzio Bandite radioline e telefoni cel lulari, lo spazio e il tempo prendono contorni inediti in una quotidiani tà circoscritta in pochi passi e culla ta dalle melodie strumentali e vocali delle monache, che intercedono con il canto delle loro preghiere per la sal vezza del mondo intero, con un ’atten zione particolare alle vicende che se gnano l’attualità «mondana», come la guerra in Ucraina o la siccità nella Pianura Padana In silenzio si condividono i pasti in refettorio con gli altri ospiti, ascol tando le letture trasmesse dall’al tro refettorio, quello della clausura Il momento del dialogo è quello che segue il pranzo, quando la Madre Abbadessa Maria Grazia Girolimetto (che ha assunto la guida della comu nità dopo Madre Cànopi) s’intrattie ne con gli ospiti nel salone Sul sentiero del silenzio, la se ra, dopo la Compieta, si può rag giungere il piccolo imbarcadero de serto e ascoltare le onde del lago che prendono i colori del tramonto Per puro caso può capitare che qualche tuffo animi improvvisamen te la riva: sono due ragazzini che ri entrano subito nel portone di una grande casa antica, con un rigoglioso giardino affacciato sul lago È villa Tallone, nota ai musicofili per la sua piccola sala concerti, con il pianofor te a coda costruito dal proprietario Cesare Augusto Tallone (1895 1982), artigiano e accordatore apprezzato da Toscanini e Benedetti Michelan geli È l’ultima vacanza sull’isola dei giovani Tallone nella villa, venduta a una famiglia francese Si annuncia un impegnativo restauro degli sta bili, in gran parte rimasti fermi al XVII secolo Forse i nuovi proprie tari ci verranno ad abitare, come la scrittrice inglese che è l’unica isola na residente fissa, oltre alle monache Forse ne faranno un ’oasi di vacanza sull’esclusiva isola del silenzio Informazioni www benedettineisolasangiulio org Su «Azione» del 30 5 2022 la prima puntata della serie «Arcipelago prealpino» dedicata alle isole botaniche del Verbano L’abbazia benedettina sull’isola di San Giulio Sotto un affresco medievale (Matilde Fontana)
Candidature da inoltrare in forma elettronica, entro il 25 9 2022, collegandosi al sito www migrosticino ch sezione «Lavora con noi» «Posti disponibili» inclu dendo la scansione dei certificati d’uso Annuncio pubblicitario
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LA MIGROS IN MATERIA DI UOVA? Dal 2020 la Migros vende esclusivamente uova provenienti da allevamenti all’aperto. Ora compie un ulteriore passo in avanti: tutte le uova svizzere soddisfano almeno lo standard IP SUISSE In questo modo, oltre all’impegno per il benessere degli animali, la Migros dà un importante contributo alla tutela del clima, della biodiversità e delle risorse
Uova svizzere da allevamento all’aperto, 6 × 53 g+ Fr 3.15 Uova svizzere arcobaleno, 6 × 50 g+ Fr 3.40 a
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Oltre alle severe disposizioni sul benessere degli animali, la Migros ora soddisfa i requisiti di IP SUISSE in materia di sostenibilità per tutte le uova svizzere Cosa significa, e come vivono le galline in un allevamento che rispetta questi standard?
Le linee guida per le uova IP SUISSE prevedono più tempo trascorso all’aperto per gallina rispetto a quello previsto dalla legge Gli animali hanno a disposizione più pascoli e superfici dove riposarsi, oltre a maggiori zone all’ombra Inoltre, i produttori di uova si impegnano ad attuare misure per promuovere la biodiversità e tutelare il clima e le risorse nelle loro aziende, come ad esempio la realizzazione di cumuli di sassi che ospiteranno microrganismi e insetti
IL MARCHIO IP SUISSE I prodotti con il marchio di qualità hanno sempre una coccinella rossa sulla confezione Gli agricoltori e gli allevatori aderenti producono in Svizzera nel massimo rispetto dell’ambiente e degli animali, che vengono allevati tenendo conto delle loro specifiche esigenze Le prime uova con la coccinella IP SUISSE sono ora in vendita alla Migros
Settimanale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino MONDO MIGROS 18 LA
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Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperat va MigrosTicino TEMPO LIBERO 19 Sopraffine Praline Lindt Regala momenti di felicità. Da tutte le offerte sono esclusi gli articoli già ridotti Offerte valide solo dal 6.9 al 12.9.2022, fino a esaurimento dello stock Lindt Mini Pralinés 2 x 180g DOPPIA CONFEZIONE 28% Lindt Connaisseurs 2 x 230g DOPPIA CONFEZIONE 28% Lindt Connaisseurs 3 x 145 g TRIPLA CONFEZIONE 28% 25.50 Invece di 35 85 25.50 Invece di 35.9017.00 Invece di 23.90 Realizzateconpassione epremuradaiMaîtres ChocolatiersdiLindt Annuncio pubblicitario Preparazione 1. Lasciate ammorbidire il gelato. 2. Sbriciolate gli amaretti e con una forchetta mescolateli con il gelato. 3. Lasciate il gelato in congelatore per almeno 1 ora. 4. Dividete i frutti in quattro e fateli sobbollire con le mandorle e lo sciroppo finché risultano morbidi. 5. Servite la composta, calda o fredda, con il gelato. Preparazione: circa 25 minuti; congelamento: circa 1 ora. Per persona: circa 6 g di proteine, 9 g di grassi, 45 g di carboidrati, 300 kcal/1250 kJ. Iscriviti ora! I membri del club Migusto ricevono gratuitamente la nuova rivista di cucina della Migros pubblicata dieci volte l’anno. migusto.migros.ch Ricetta della settimana Gelato agli amaretti con prugne ● Ingredienti Per 4 persone 250 g di gelato, ad esempio al fior di latte o alla crème fraîche 60 g di amaretti morbidi 500 g di prugne o susine 30 g di mandorle intere spellate 1 dl di sciroppo, ad esempio cranberry o bacche
Nuova apertura Buffet Bellavista Riapre il Buffet Bellavista dopo i lavori di rinnovo! In programma 5 giornate di inaugurazione per scoprire i suoi spazi e degustare la polenta, prima dell’apertura ufficiale in primavera 2023. GIORNI DI APERTURA PIATTI TIPICI TICINESI 16.OTTOBRE 22.OTTOBRE 23.OTTOBRE 29.OTTOBRE 30.OTTOBRE ©Luca Crivelli www.montegeneroso.ch/eventi 50%SU TUTTII BIGLIETTI
Regolamento per i concorsi a premi pubblicati su «Azione» e sul sito web www azione ch I premi, tre carte regalo Migros del valore di 50 franchi, saranno sorteggiati tra i partecipanti che avranno fatto pervenire la soluzione corretta entro il venerdì seguente la pubblicazione del gioco Partecipazione online: inserire la soluzione del cruciverba o del sudoku nell’apposito formulario pubblicato sulla pagina del sito Partecipazione postale: la lettera o la cartolina postale che riporti la soluzione, corredata da nome, cognome, indirizzo del partecipante deve essere spedita a «Redazione Azione, Concorsi, C P 1055, 6901 Lugano» Non si intratterrà corrispondenza sui concorsi Le vie legali sono escluse Non è possibile un pagamento in contanti dei premi I vincitori saranno avvertiti per iscritto Partecipazione riservata esclusivamente a lettori che risiedono in Svizzera
Sono una vera esplosione di colore, si mili a fuochi d’artificio, necessitano di poche cure e rimangono fiorite a lungo, ma ogni anno, ahimè, mi di mentico di interrare i tuberi a inizio primavera Presa da tanti lavori, persa dietro alle tante fioriture che si susseguono, rimando immancabilmente l’acquisto delleradicididaliaequandomiaccor go del loro splendore visitando giardi ni e parchi in estate, mi riprometto di piantarle la primavera successiva! Ampio spazio, terreno umido, posizione soleggiata, concime naturale e tutori: ecco come coltivare con profitto le dalie Sono veramente semplici da coltivare, infatti basta interrare i tuberi scavan do buche profonde 15 cm e tenendo una distanza media tra i vari tuberi di circa 1 metro, in maniera tale da dare un ottimo spazio alla parte vegetativa per svilupparsi al meglio Mantenendo umido il terreno, in poche settimane spunteranno i ger mogli e a questo punto si dovrà de cidere se lasciare la pianta libera di svilupparsi fornendole solo dei pa li tutori per offrirle maggior stabili tà, oppure cimarla spesso per ottenere piante più accestite e più forti
In questo ultimo caso si procederà inizialmente quando i getti avranno raggiunto i 10 cm di altezza, tenendo solo i tre più robusti e tagliando a li vello del terreno tutti gli altri Al raggiungimento dei 30 cm di altezza, si procederà con una seconda cimatura, ma di soli 5 cm, per invo gliare la pianta a produrre nuovi ra mi erbacei Anche in questo caso sarà neces sario, per le varietà più prolifiche, uti lizzare pali tutori, tipo quelli in bam bù, a cui legare la pianta In realtà, grazie all’instancabile la voro di vivaisti e ibridatori, le pian te di dalia oggi in vendita sono molto più solide e robuste di quelle com mercializzate anche solo una decina di anni fa e le radici sono più resisten ti al freddo (complice anche il surri scaldamento globale), si può quindi tentare di lasciarle in terra tutto l’an no, con buone possibilità di rivederle spuntare la primavera successiva Pur essendo piante dalle esigenze ridotte, richiedono un terreno fresco, una posizione ben assolata e del con cime naturale, come ad esempio il le tame maturo, che è sempre l’ideale Per quanto riguarda le bagnature, dipenderà dall’intensità delle piogge primaverili e nel caso siano scarse o la dalia coltivata in vaso in zona riparata dalla pioggia, si dovrà intervenire cir ca due volte alla settimana Molto usate anche negli orti per mescolare buone verdure con bei fiori e per attrarre insetti utili, le dalie ven gono spesso recise per creare mazzi di fiori dalla lunga durata Piantate singolarmente o mischia te con altre erbacee perenni e con ce spugli come gaure, lavande, verbe ne, canne indiche e salvie, danno un aspetto naturale alle aiuole, specie se si mescolano i colori di più varietà La Dahlia Bristol Stripe presen ta un fiore molto grande, color rosa e rosso magenta, con petali spettinati, raggiunge l’altezza di 80 cm e ben si accompagna alla più formale D Ko gane Fabuki, dal color albicocca e con il centro del fiore giallo Per chi preferisce colori più cari chi, ecco la Dahlia Contraste, rosso scuro e con le punte dei petali bian chi, da abbinare alla moltitudine di varietà che vi sono sul mercato Appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, le dalie giunsero in Euro pa alla fine del XVIII secolo dalle zo ne montuose di Messico e Guatema la, dove crescono spontanee In Europa vennero coltivate presso il giardino botanico di Madrid, per fi nire nelle cucine dei nobili del tempo, ma visto lo scarso risultato, sono state relegate nei giardini e coltivate per la loro bellezza e la ricchezza dei colori Le foglie sono solitamente ovali e carnose, verde scuro, lisce o dentate, ma alcune varietà presentano foglie porpora molto decorative Sul mercato tra varietà e cultivar si contano oltre 50’000 tipi differen ti di dalie, di cui la maggior parte ri sultanti da incroci tra D coccinea e D pinnata e i fiori possono essere sem plici, a forma di anemone, ninfea, decorative, palla, pon pon, cactus, orchidea e peonia, ma per avere un’i dea di quante siano si può fare un gi ro virtuale presso il registro ufficiale dei nomi delle dalie (TheInternational Register of Dahlia Names) o dare uno sguardo al sito dell’American Dahlia Society che fornisce foto e trucchi su come coltivare queste magnifi che bulbose
Anita Negretti
La Dahlia Bristol Stripe (Wikimedia/William Crochot)
ORIZZONTALI 1 Le iniziali dell’Heston di Ben Hur 3 Un valore geometrico 7 Articolo spagnolo 9 La lingua dei trovieri 10 Ispide, fitte 12 Le iniziali dello filosofo Tommaseo 13 Cardine, fulcro 15 Pronome personale 16 Un tipo di scrittura 22 Le iniziali dell attore Placido 24 Contrapposta all’altra 25 Le iniziali del cantante Ruggeri 26 Rimanere 29 Un numero inglese 31 Recipienti per uso domestico 33 Fa il doppio gioco 35 È famosa per un filo 36 Un anagramma di già VERTICALI 1 Fermaglio per bigiotteria 2 Parte della casa riservata a donne e bambini musulmani 4 Astro al tramonto 5 Primo cardinale tedesco 6 Si ripete ad intervalli 8 Esausti 11 Preposizione
francese 14 Antica lingua provenzale 17 Due vocali 18 Senza in Francia 19 Rendono vanesia l’ansia 20 Lo dice il rassegnato 21 Un insidiosa offerta 23 Prima per il Carducci 27 Tribunale amministrativo regionale 28 Sono pari nel pennino 30 Ventre prominente 32 Preposizione 34 Le iniziali della cantante Grandi Cruciverba Chi fu la prima donna campionessa olimpionica nella storia e in quale sport e città? Scoprilo a cruciverba risolto, leggendo le lettere nelle caselle evidenziate (Frase: 9, 6, 6, 6) Sudoku Scoprite i 3 numeri corretti da inserire nelle caselle colorate Soluzione della settimana precedente In Venezuela sul lago Maracaibo per circa 150 notti l’anno e per circa 10 ore consecutive si scatena Resto della frase: UNA TEMPESTA DI FULMINI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 P U N T A T A E V O M A R S A P E R E I S O L A T A T A D E R I S A U F O M A L T A B F A C U L L E M E F M I L L E N E L O L I V I A V I L E 8 3 4 9 8 7 1 3 9 2 3 4 5 1 5 7 9 6 9 8 4 5 6 2 4 3 5 6 2 7 1 8 9 9 7 8 5 1 4 6 3 2 6 1 2 3 9 8 5 4 7 7 6 1 8 5 9 4 2 3 2 9 3 7 4 1 8 5 6 8 5 4 2 3 6 7 9 1 5 2 6 1 8 3 9 7 4 1 8 9 4 7 2 3 6 5 3 4 7 9 6 5 2 1 8 Giochi e passatempi Vinci una delle 2 carte regalo da 50 franchi con il cruciverba e una carta regalo da 50 franchi con il sudoku Generose dalie Mondoverde ◆ Facili da coltivare, con qualche accorgimento
Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperat va MigrosTicino TEMPO LIBERO 21
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staurazione di un sistema di gover no consiliare presto svuotato di ogni senso e ridotto a dittatura del prole tariato (nominale), ovvero del partito (effettiva) Gorbačëv e i suoi collaboratori in ventarono il «nuovo pensiero», sur rogato moralistico del marxismo le ninismo, di fatto poco più o molto meno di una filastrocca di «buoni» propositi e di intenzioni ecumeni che o presunte tali Destino volle che dall’altra parte della barricata della guerra fredda vi fosse allora Ronald Reagan Leader forse non coltissimo ma intelligente nella sua semplicità Il quale era perfettamente convinto a differenza dei suoi predecessori che il comunismo sovietico fosse giunto alla fine della parabola Un villaggio Potëmkin da smascherare e demoli re, o meglio accompagnare all’auto demolizione Gorbačëv non lo pensa va e anzi si batteva per salvare il suo Stato, senza sapere bene come Sotto il profilo geopolitico, però, aveva un piano Consisteva nella convinzione che l’impero europeo dell’Urss, costruito da Stalin nella grande guerra patriottica, fosse or mai un impedimento e non una ri sorsa per Mosca Nel gergo dei suoi era la «zavorra», da liquidare appe na possibile, d’intesa con l’Occidente o meno Per questo quando il Muro di Berlino cadde, dal Cremlino non giunse affatto l’ordine di mobilitare le truppe sovietiche di stanza nella DDR, come molti a Washington si attendevano E per questo Gorbačëv non si oppose alla riunificazione del la Germania, come avrebbe potuto Anzi, fu subito aperto al dialogo con Kohl, al quale chiese come compen sazione per la cessione della DDR 5 miliardi di marchi Sicché tra crol lo del Muro di Berlino (9 novembre 1989) e crollo dell’Urss (26 dicem bre 1991) passarono due anni, con a metà percorso l’annessione dell’ex Germania comunista da parte del la Repubblica federale Germania (3 ottobre 1991) Tutto molto velo ce Una valanga, cui Gorbačëv dette forse la spinta decisiva Accelerando la sua corsa Come quasi tutte le grandi svol te geopolitiche nessuno, a comincia re dai suoi promotori, aveva idea di quale processo avesse messo in moto Quanto accade oggi in Ucraina ne è terribile conferma
fine
Pagina 27 Democrazia in crisi Ripercorriamo le vicissitudini di quella che Winston Churchill definì la peggiore forma di governo a eccezione di tutte le altre
ATTUALITÀ ● ◆ Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino 23 Dall’altra parte della barricata della guerra fredda c era Ronald Reagan, a destra, il quale era convinto che il comunismo sovietico fosse ormai giunto alla sua conclusione (Keystone)
Donne in pensione a 65 anni? Il 25 settembre si vota sulla revisione dell’AVS, anche questa volta è controverso l’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne a 65 anni Pagina 25 Gli indigeni e Bolsonaro È morto «l’uomo della buca»,l’ultimo del suo popolo nello stato di Rondônia,in Brasile, mentre si avvicinano le elezioni presidenziali
La della parabola sovietica
L’analisi ◆ È probabile che quando salì al potere Gorbačëv, nel 1985, l’Urss avesse ormai superato la soglia della sua riformabilità Lucio Caracciolo Mikhail Sergeevič Gorbačëv è og gi consegnato alla storia come l’uo mo di Stato che distrusse il suo Stato in sei anni Quale segretario genera le del Partito comunista dell’Unione Sovietica (Pcus) e titolo accessorio presidente dell’Urss, Gorbačëv ha avuto certamente parte fondamenta le in quel clamoroso suicidio che dal paese più grande del mondo generò quindici repubbliche, tra cui la rige nerata Russia Ridurre però la traiet toria del singolare statista a questa pur notevole impresa rischia di farci perdere di vista il contesto e il sen so di quella rivoluzione geopolitica, le cui conseguenze sono sotto i no stri occhi Gorbacˇëv era un comunista e non ha mai cessato di esserlo, come tutti i suoi predecessori e i loro oppositori interni Gorbačëv era un comunista e non ha mai cessato di esserlo Comu nisti erano Lenin, Stalin, Malen kov, Chruščëv, Brežnev, Andropov, Černenko, insomma tutti i suoi pre decessori Almeno altrettanto comu nisti erano i loro oppositori inter ni, una quota rilevante dei cittadini dell’Urss come anche un discreto nu mero di dissidenti Questo per onor del vero, ma anche per ricordare co me il tracollo del regime e dello Stato sovietico non possono essere spiegati in termini di mera ideologia Insom ma, a fallire non è stato tanto il «Dio» marx leninista, nella molto adattata versione sovietica, quanto un siste ma che pure, fino agli anni Settanta, molti fra cui diversi suoi avversari consideravano destinato a durare per molto tempo Si può discutere quanto si vuole sulla riformabilità o meno dello Sta to sovietico Non ci sono risposte cer te, perché nessuno ha mai veramen te tentato l’esperimento Ma è molto probabile che quando nel 1985 salì al potere quel figlio di contadini, così diverso nello stile e nel linguaggio dai segretari generali del Pcus che lo avevano preceduto, l’Urss aveva rag giunto e superato la soglia della sua riformabilità Intesa come salvaguar dia delle strutture e della forma geo politica dello Stato erede dell’impero degli zar, sostenuta però da un ’ econo mia funzionante, aperta al mercato e da qualche grado di democrazia In ogni caso l’operazione che Gorbačëv ambiguamente «vendette» all’Occi dente o che l’Occidente così volle intendere, salvo eccezioni si presen tava con quei tratti riformatori Gorbacëv e i suoi collaboratori inventarono il «nuovo pensiero», surrogato moralistico del marxismo leninismo Poiché l’Urss era un partito fat to Stato, la crisi finale cominciò con la malattia del Pcus, accelerata dalle incertezze e dalle contraddizioni po litico ideologiche del gorbaciovismo Sarà poi Eltsin a imporre a Gorbačëv di firmare il decreto di scioglimen to del partito di Lenin, che però era ormai cerebralmente morto E qui la componente ideologica ha avuto un peso Il comunismo era il soft power della superpotenza sovietica Ideolo gia di matrice occidentale che Lenin, interpretandola in modo abbastanza arbitrario, ridusse a credo legittiman te il colpo di Stato dell’ottobre e l’in
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Brasile ◆ È morto «l’indigeno della buca», l’ultimo del suo popolo nello stato di Rondônia Intanto si avvicinano le elezioni presidenziali e chi difende i diritti dei nativi teme la rielezione di Jair Bolsonaro
Angelo Ferracuti Sono più di 100 i popoli nativi det ti «incontattati» nell’Amazzonia del Brasile, piccoli gruppi di individui che vivono isolati nei loro territori, determinati a evitare ogni contatto con il resto del mondo Ad Araribóia, nello stato di Maranhão, abbiamo vissuto per alcuni giorni in un villag gio con i «guardiani» Guajajara, che pattugliano la selva catturando colo ni e taglialegna abusivi per poi conse gnarli alla polizia federale Ci hanno raccontato che proteggono gli Awà, cacciatori nomadi, i quali usano le fu ni di vite per scalare gli alberi e dan no fuoco alla resina per farsi luce Ne gli ultimi anni diversi «guardiani», sui quali pendono taglie di molti dollari, sono stati uccisi dalla mafia del legno, criminali interessati a vendere quel lo di altissima qualità sui mercati in ternazionali I Waimiri Atroari inve ce, un ’altra popolazione indigena che vive nel Roraima, Stato settentriona le del Brasile, preservano la vita degli ultimi 100 superstiti dei Pirititi, etnie che entrando in contatto con l’uomo bianco, come è accaduto ad altri pri ma di loro, morirebbero inevitabil mente di morbillo e influenza Negli ultimi anni diversi «guardiani», sui quali pendono taglie di molti dollari, sono stati uccisi dalla mafia del legno Sono i sopravvissuti che rischia no di estinguersi di quello che era definito «il polmone verde della Ter ra», i custodi dell’universo della fore sta Amazzonica e della sua biodiver sità Uno studio dell’Onu stima che ogni due settimane una lingua indi gena muore e, delle circa 7’600 lingue parlate in tutto il mondo, 2’680 lin gue indigene sono in pericolo Con la loro scomparsa si perdono idiomi unici, ma anche culture antiche e co noscenze secolari, patrimoni dell’u manità, come è successo di recente in Rondônia, sempre in Brasile, con la morte de «l’indio do buraco», lette ralmente «l’indigeno della buca» Era un uomo che viveva nella sua isola verde Tunaru, circondato da grandi allevamenti di bestiame e piantagio ni di soia, in un territorio devasta to dalla deforestazione, minacciato dalle potenti lobbies delle industrie agricole e dal mondo occidentale a caccia delle ultime risorse in quelle latitudini da sempre terra di conqui sta Rimasto da solo dopo aver visto morire il suo popolo, minacciato già dagli anni ’70, perduti anche gli ulti mi amici e famigliari, da 26 anni col tivava mais, manioca, mangiava pa paie e banane, continuava a costruire capanne di paglia, così come scavava grandi buche profonde due metri do ve piantava nel terreno bastoni acu minati al fine di catturare animali selvatici di passaggio, ma anche per proteggersi da attacchi esterni In Brasile le Ordinanze di protezione territoriale permettono di tutelare le vite e i diritti dei popoli «incontattati» L’hanno trovato il 23 agosto scorso gli uomini della Funai, l’organizza zione statale che tutela e difende i po poli indigeni, sdraiato esanime su un cuscino di piume che aveva allestito lui stesso, cosciente che gli era rima sto poco tempo da vivere Lui, come altri popoli, sono riusciti a salvarsi grazie alle Ordinanze di protezione territoriale che il governo Bolsonaro in carica dal 2019 vorrebbe can cellare per fare spazio ad allevamenti intensivi, attività minerarie, dibosca mento Questo non è ancora successo anche grazie alla campagna di sen sibilizzazione di Survival Interna tional, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni (www sur vivalinternational org) «Nella poli tica pubblica brasiliana le Ordinan ze di protezione territoriale sono uno strumento all’avanguardia che si può utilizzare velocemente per tutelare le vite e i diritti territoriali dei popoli incontattati», ha affermato Fabrício Amorim dell’Osservatorio dei popo li indigeni isolati «Eliminarle signi ficherebbe lo sterminio di popoli in digeni, o di alcuni loro gruppi, senza che ci sia stato neppure il tempo di ri conoscerne l’esistenza per garantirne i diritti» Ridurrebbe al silenzio vite poco conosciute e impoverirebbe l’u manità intera «Per questo è essenzia le rafforzare questi strumenti, inizia re a demarcare le aree da proteggere e sfrattare tutti gli invasori» Fiona Watson, direttrice della ri cerca di Survival International, è molto scossa Visitò la zona dove vi veva «l’indigeno della buca» nel 2005 Si spostava in continuazione nel pic colo appezzamento di foresta in cui viveva, vide uno dei suoi nascondigli fatti di foglie e una palma che ave va abbattuto per mangiarne il cuore Nella zona c ’ erano zucche per conser vare l’acqua, noci essiccate, il suo orto traboccava di manioca e granoturco Probabilmente andava a raccogliere i frutti maturi di notte, protetto dall’o scurità «Era sempre in fuga, sempre impaurito», ricorda Se si fossero av vicinati troppo avrebbe lanciato frec ce d’avvertimento «L’anno preceden te aveva ferito Tunio, uno che lavora per la Funai» Ci confessa che prova una grande tristezza: «Per me l’uomo della buca è un simbolo, l’atto finale di un autentico genocidio Non rie sco nemmeno a immaginare come sia stato per lui vivere solo, con i ricordi del massacro del suo popolo Ma cre do sia stato anche un esempio stra ordinario di coraggio, perché è riu scito a vivere in modo autosufficiente nella foresta, cacciando e coltivando frutta e verdura» Per Watson stiamo perdendo parte della nostra diversità umana e la sua morte è un campanel lo d’allarme «Dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire i genocidi si lenziosi e nascosti di altre tribù in contattate che stanno difendendo le loro foreste contro attacchi e intru sioni sempre più violenti, sia in Bra sile sia altrove nel mondo» Il 2 ottobre prossimo si terranno le elezioni presidenziali in Brasile Lo scontro sarà molto aspro tra Lula da Silva e il presidente in carica Jair Bol sonaro Secondo molti esperti, l’esi to sarà fondamentale per il destino dei popoli indigeni minacciati dal le politiche di quest’ultimo Duran te il suo mandato, infatti, Bolsonaro ha incoraggiato l’invasione dei terri tori, le attività illecite di taglialegna e cercatori d’oro, per i quali pensa a una legge che consenta estrazioni su vasta scala Nel frattempo ha ostaco lato la Funai e l’agenzia per l’ambien te Ibama, intende aprire le terre delle tribù «incontattate», sostiene la pro posta di legge del «Marco temporal» (limite temporale) la quale stabilisce che i popoli indigeni che al 5 ottobre 1988 giorno in cui fu promulgata la Costituzione brasiliana non abita vano fisicamente sulle loro terre, non hanno più alcun diritto a viverci Una sua vittoria sarebbe dramma tica per il destino dei popoli indige ni brasiliani e per lo stato della fore sta amazzonica, perché affermano diverse organizzazioni ambientaliste c’è un rapporto evidente tra le sue politiche e la crescente deforestazio ne Bolsonaro nega la questione dei «popoli incontattati», ma negava an che il Covid, che ha seminato morte nel paese, tanto che la Commissione parlamentare che aveva l’obiettivo di verificare la gestione della pandemia l’ha accusato di 11 capi d’imputazio ne, tra i quali epidemia colposa, falsi ficazione di documenti, promozione di false cure, crimini contro l’uma nità, boicottaggio di misure sanitarie preventive, corruzione e sperimenta zioni sugli indigeni per testare l’im munità di gregge Capanna de «l’indio do buraco» (© Survival International)
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Proviamo a cercare le possibili risposte con una serie di articoli Il primo, qui di seguito, ri guarda la democrazia e le sue vicissi tudini, dall’epoca antica al malesse re di questi giorni «Un governo del popolo, dal popolo, per il popolo» Così Abraham Lincoln nel discorso di Gettysburg, pronunciato nel 1863 sul campo di battaglia che vide il nord assicurarsi la vittoria nella Guerra di secessione Il sedicesimo presiden te degli Stati Uniti, chiamando gli americani all’unità e alla difesa del la democrazia, chiariva molto bene il significato di quest’ultimo concetto Ma il contenuto del termine «popolo» non era ancora ben definito Il san guinoso conflitto fra gli Stati schia visti del sud e quelli abolizionisti del nord era in corso e soltanto un paio di anni più tardi il tredicesimo emenda mento della Costituzione cancellerà definitivamente la schiavitù, una pra tica in evidente contrasto con i valori della Rivoluzione americana Del resto anche nell’antica Ate ne, considerata la culla della demo crazia, questa forma di governo che attribuiva il potere al demos trascura va di includere gli schiavi (e gli stra nieri) Il popolo cui spettava il diritto di autogovernarsi era limitato ai so li uomini liberi e, oltre agli schiavi, escludeva le donne Una democrazia decisamente imperfetta dunque Ma quando mai non lo è stata? Winston Churchill non la definì forse la peg giore forma di governo ad eccezione di tutte le altre? Churchill ragionava da statista e in quanto tale si rende va conto degli scomodi vincoli impo sti dal rispetto delle regole a chi deve guidare un paese Vincoli necessari, ma tali da rendere difficile l’arte del la politica Al contrario, come diceva Cavour, tutti son buoni a governare con lo stato d’assedio La storia d’Europa è attraversata da una tendenza costante, e costan temente contrastata, alla condivisione del potere Le lotte dei Comuni che volevano ridurre a proprio vantaggio le prerogative imperiali ne sono un esempio eloquente e vanno conside rate fra gli elementi fondanti della ci viltà europea In quello stesso periodo storico ecco la Magnacartalibertatum, che il sovrano inglese Giovanni Sen zaterra dovette firmare nel 1215 sotto la pressione dei baroni Più volte mo dificata, fino alla versione definitiva voluta nel 1225 da Enrico III, suc cessore di Giovanni, la Magna carta è stata sempre considerata un caposal do dell’evoluzione giuridica d’Oltre manica, tanto più che quel documen to scritto, così come il Bill of Rights che ne riprenderà alcuni punti, spic ca nella tradizione inglese del diritto consuetudinario Re Giovanni cedette alla pressione dei feudatari perché si era indebolito sul fronte internazionale In perenne conflitto con il Regno di Francia che voleva impadronirsi dei vasti domini inglesi sul continente non esitò, quan do Parigi entrò in guerra con l’impe ratore Ottone IV, a schierarsi al fian co di quest’ultimo, che fra l’altro era figlio di sua sorella Matilde Con l’al leato Ferdinando di Fiandra, Ottone portò il suo esercito in Francia Il re Filippo Augusto lo aspettava e una domenica d’estate del 1214 lo affrontò a Bouvines, dove i francesi inflissero agli imperiali una sonora sconfitta Fu così che la Bretagna, l’Angiò, la Tu renna e il Maine entrarono a far parte del Regno di Francia La presenza inglese sul conti nente si ridusse a piccole parti della Guascogna e dell’Aquitania Torna to in patria, il sovrano sconfitto do vette vedersela con i baroni, da sem pre in rivolta contro l’accentramento monarchico e ora imbaldanziti dalla sua perdita d’immagine Quel docu mento basilare per il sistema politi co britannico era dunque scaturito da un rovescio militare Il suo contenu to è in pratica una cessione di poteri, fino a quel momento esercitati dalla monarchia, non certo al popolo ma ai feudatari Non si tratta di democra zia ma di un’intesa fra il re e un ’oli garchia terriera di piccoli sovrani lo cali Siamo nell’ottica della semplice diffusione dei poteri, in ogni caso di grande significato: un passo nella di rezione giusta Alcuni principi della Magna carta saranno riproposti come detto dal Bill of Rights, la dichiarazione dei diritti scaturita nel 1689 dalla Gloriosa ri voluzione che concluse il periodo più turbolento della storia inglese En trambi sono da considerare progressi fondamentali verso la modernità e la costruzione di una coscienza giuridi ca nell’Occidente Il BillofRights ere dita dalla Magna carta quel principio essenziale della civiltà europea che va sotto il nome di habeascorpus, letteral mente «abbi il tuo corpo» È la garan zia dell’inviolabilità personale contro le incarcerazioni arbitrarie: soltan to un ’ emergenza documentata o una sentenza di condanna proveniente da un ’autorità giudiziaria ufficiale posso no privare un uomo della libertà La libertà viene dunque riconosciuta co me un valore in sé, che la Rivoluzione francese affiancherà all’eguaglianza e alla solidarietà La democrazia è giunta fino ai no stri giorni forte dei suoi pilastri stori ci, avversata dai regimi totalitari ma sempre vincente come valore nella percezione popolare Almeno fino a quando si è imbattuta in un ostacolo, la disaffezione politica Stanche dei riti parlamentari, troppo spesso privi di senso e di concretezza, le opinioni pubbliche sbandano verso il populi smo e la demagogia Anche per que sto si comincia a parlare di malesse re, anzi di crisi della democrazia Ne parla il sociologo inglese Colin Crou ch, che introducendo il concetto di «postdemocrazia» individua nell’o scura presenza dei cosiddetti poteri forti capaci di controllare l’alta finan za e l’apparato mediatico, in altre pa role il denaro e il pensiero, il tarlo che mina il governo del popolo Il filosofo americano Jason Bren nan suggerisce un sistema politico fondato su un’élite di competenti che ha battezzato «epistocrazia» Bren nan è arrivato a questa conclusione partendo da una constatazione: l’e lettorato non è all’altezza della sfida, molti non votano e molti altri vota no ignorando la teoria e la prassi della politica Che fare dunque per restitui re smalto alla magnifica utopia demo cratica? Uno storico belga, David Van Reybrouck, propone un nuovo modo di scegliere chi gestirà la cosa pubbli ca Si tratta di assegnare le cariche fi no a oggi elettive sorteggiandole fra persone che abbiano dichiarato la propria disponibilità È un’idea pro vocatoria e intrigante: il parlamento scelto non più dagli elettori ma dai ca pricci della sorte Una formula davve ro singolare per la democrazia alla ri cerca di sé stessa Nell’antica Atene, considerata la culla della democrazia, schiavi, donne e stranieri erano esclusi dal potere. (Keystone)
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Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino ATTUALITÀ 27
Le nostre radici ◆ La storia d’Europa è attraversata da una tendenza costante, e sempre contrastata, alla condivisione del potere Alfredo Venturi Quali elementi hanno concorso a for mare la società europea e le sue pro iezioni oltremare?
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Votazione federale del 25 settembre ◆ La riforma AVS 21 mira a mantenere la solidità finanziaria dell’assicurazione anzianità oltre il 2030, ma sinistra e sindacati sono contrari poiché «viene realizzata sulle spalle delle lavoratrici»
Alessandro Carli È improrogabile la nuova riforma del primo pilastro del sistema pensio nistico svizzero, definita AVS 21, in votazione il 25 settembre prossimo Per garantire la stabilità finanziaria dell’AVS in pericolo, ai cittadini so no sottoposti due oggetti legati tra di loro: il finanziamento supplementare dell’AVS, mediante l’aumento dal 7,7 all’8,1 per cento dell’imposta sul valo re aggiunto (IVA), che comporta una revisione costituzionale obbligatoria mente sottoposta all’approvazione di Popolo e Cantoni, e la modifica del la legge che prevede l’aumento gra duale dell’età di pensionamento delle donne da 64 a 65 anni, modifica con tro la quale è stato lanciato il referen dum La riforma dell’AVS entrerà in vigore solo se entrambi i temi saran no approvati Negli ultimi 25 anni tutti i ten tativi di riformare la legge federale sull’assicurazione vecchiaia e super stiti (AVS) sono falliti, in particola re a causa dell’aumento dell’età ordi naria di pensionamento delle donne Ora si è giunti all’«ultima spiaggia» Stavolta il popolo sembra rendersene conto: stando al primo sondaggio, il 64% delle 12 mila persone interrogate a inizio agosto avrebbe approvato la riforma AVS 21, che prevede appun to l’aumento a 65 anni dell’età pensio nabile delle donne, ciò che gli svizze ri hanno sempre rifiutato I contrari sarebbero il 33% Approvato netta mente anche l’aumento di 0,4 punti dell’IVA Altri sondaggi prevedono un esito più incerto Secondo i calcoli dell’UFAS, nei prossimi 10 anni l’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne ridurrà le uscite dell’AVS di 9 miliardi di franchi In Svizzera sono 2,6 milioni i pensio nati che ricevono una rendita AVS Per la maggior parte di loro costitu isce una parte importante del reddito Tuttavia, a causa dell’invecchiamen to della popolazione e del raggiungi mento dell’età di pensionamento delle persone nate tra il 1955 e il 1970, os sia durante il baby boom, i contribu ti delle persone attive non basteranno più per pagare le rendite dei beneficia ri Se non si fa nulla, nel 2030 le usci te supereranno le entrate e l’AVS avrà bisogno di 18,5 miliardi di franchi per garantireleprestazioni,secondoilmi nistro degli affari sociali Alain Berset Per il Consiglio federale la stabilizza zione delle finanze dell’AVS è dunque urgente Visto che da un quarto di se colo non si è praticamente più fatto nulla,perBerset«piùsiaspettaemag giore sarà il prezzo che le generazioni future dovranno pagare per ristabilire l’equilibrio finanziario dell’AVS e ga rantirne le rendite» Ma vediamo i contenuti della ri forma L’aumento dell’età di pensio namento delle donne, definita «età di riferimento», è il provvedimen to faro del progetto Se la riforma entrerà in vigore nel 2024, il primo gennaio successivo l’età di riferimen to sarà aumentata una prima volta di 3 mesi: le donne interessate saranno quelle nate nel 1961 Per le donne na te nel 1962 l’età di riferimento sarà di 64 anni e 6 mesi; per quelle del 1963 sarà di 64 anni e 9 mesi e per quelle nate a partire dal 1964 sarà di 65 anni Dall’inizio del 2028, l’età di riferimento sarà quindi di 65 an ni per tutti Secondo i calcoli dell’Ufficio fe derale delle assicurazioni sociali (UFAS), nei prossimi dieci anni l’in nalzamento dell’età di pensionamen to delle donne ridurrà le uscite dell’A VS di circa 9 miliardi di franchi Da questo importo va però dedotto il co sto (circa 2,8 miliardi) delle misure di compensazione Di che si tratta? Per le donne che andranno in pensione una volta che la riforma sarà entrata in vigore, il fatto di dover lavorare fino a 65 anni, al posto dei 64 attuali, può incidere sulla pianificazione del loro pensionamento Per attenuarne gli ef fetti, è previsto un periodo di transi zione per nove classi d’età (per le don ne nate tra il 1961 e il 1969), con due tipi di misure di compensazione: da un canto, condizioni migliori in caso di riscossione anticipata della rendita, dall’altro, se si rinuncia alla riscossio ne anticipata, un supplemento di ren dita tra 12,50 e 160 franchi al mese (in funzione del reddito), per tutto il pe riodo di versamento della stessa A questi costi occorre aggiungere l’onere degli altri adeguamenti delle prestazioni, come il pensionamento flessibile (1,3 miliardi) Il risparmio sempre secondo l’UFAS si riduce alla fine a circa 5 miliardi Il progetto prevede anche la possibilità di opta re per un pensionamento flessibile tra 63 e 70 anni o di continuare a lavora re a tempo ridotto e di percepire una rendita parziale Questo sistema ha precisato Alain Berset consentirà di colmare lacune nelle quote Questi risparmi non basteranno però per stabilizzare la situazione fi nanziaria dell’AVS e garantire le ren dite Per questo motivo l’AVS 21 pre vede anche di incrementare le entrate, attraverso un aumento dell’IVA, ciò che fino al 2032 procurerà maggio ri entrate stimate a 12,4 miliardi di franchi L’aliquota normale dell’IVA salirà dall’attuale 7,7% all’8,1% L’a liquota ridotta applicata a certi beni (alimenti, medicamenti, giornali e li bri) salirà dal 2,5% al 2,6%, mentre l’aliquota speciale per il settore alber ghiero salirà dal 3,7% all’3,8% Que sti aumenti sono sopportabili: per un acquisto di 100 franchi si dovranno sborsare 40 centesimi in più e per 100 franchi di generi alimentari al massi mo 10 centesimi in più Con il risparmio di circa 5 miliar di generato dall’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne e con l’entrata supplementare dei citati 12,4 miliardi, entro il 2032 l’AVS dispor rà complessivamente di quasi 17,4 mi liardi, a fronte di un fabbisogno fi nanziario di 18,5 miliardi Secondo i calcoli dell’UFAS, resterà un di savanzo finanziario di circa 1,2 mi liardi Questo problema secondo il Parlamento dovrà essere risolto nell’ambito di una prossima riforma dell’AVS, entro il 2026 In cantiere ci sono poi ancora due iniziative popo lari: una dei sindacati, che chiede la tredicesima mensilità AVS, e una dei giovani radicali per un aumento pro gressivo del pensionamento a 66 an ni per tutti Di AVS si parlerà dun que ancora La legge federale sull’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) entrò in vigore nel 1948 Ha già registrato die ci revisioni Allora il pensionamento era fissato per tutti a 65 anni e la ren dita per coppie era concessa quando il marito aveva 65 anni e la moglie 60 Nel 1957 l’età di pensionamento del le donne scese da 65 a 63 anni e, nel 1964, a 62 anni È quindi stata pro gressivamente rialzata a 63 anni nel 2002 e a 64 nel 2005, nell’ambito del la decima revisione dell’AVS Que sti aumenti furono aspramente com battuti dai sindacati con tre iniziative popolari, tutte respinte Un quarto tentativo dell’Unione sindacale sviz zera per un pensionamento flessibile dai 62 anni è pure stato affossato dai cittadini nel 2008, con una maggio ranza del 58% Occorre ancora citare i due tenta tivi falliti dell’11 ma revisione dell’A VS: il primo, silurato dal popolo nel 2004, prevedeva l’aumento dell’età di pensionamento delle donne da 63 a 65 anni; il secondo, bocciato dal Nazio nale nel 2010, prevedeva il pensiona mento a 65 anni per uomini e don ne Una revisione congiunta di AVS e previdenza professionale è poi stata respinta nel 2017 perché troppo com plessa A mettere i bastoni nelle ruo te è ancora una volta stato l’aumento dell’età di pensionamento delle don ne Bocciato anche l’aumento dell’I VA, pure previsto in questo progetto, ma con uno scarto di soli 2357 voti, il risultato più risicato di tutte le vota zioni federali In ogni caso, l’ultima grande ri forma dell’AVS risale al 1997 Permi se l’introduzione della rendita indivi duale e il riconoscimento dei compiti educativi e assistenziali Venne anche riconosciuta la rendita di vedovanza Da allora, a parte il citato aumento a tappe da 63 a 64 anni dell’età di pen sionamento delle donne, non si è fat to più nulla Nel 2019 è stato accolto soltanto il pacchetto relativo alla rifor mafiscaleealfinanziamentodell’AVS (RFFA), che ha aumentato i contri buti AVS prelevati sui salari e il versa mento della Confederazione a favore dell’AVS Ciò ha portato a una timida boccata d’ossigeno: 2 miliardi di fran chi in più all’anno, a partire dal 2020 Un importo insufficiente per stabiliz zare le finanze a lungo termine Il fatto che si debba finalmente correre ai ripari è più che mai inne gabile, nonostante le proteste della si nistra e dei sindacati Per loro questa riforma viene realizzata soltanto sulle spalle delle donne Hanno così lan ciato il referendum e raccolto 150’000 firme in men che non si dica Per i fautori del referendum, le donne ri cevono pensioni inferiori di un ter zo a quelle degli uomini La riforma AVS 21 comporta per loro una perdi ta di un anno di rendita, pari a circa 26’000 franchi Essi denunciano che «si tratta di uno scandalo se si pen sa che una donna su quattro percepi sce solo l’AVS e una su nove, per po ter vivere, deve chiedere le prestazioni complementari» Questa riforma è l’unico modo per garantire le rendite di domani, so stengono invece i fautori I partiti bor ghesi, che nel 2017 avevano respinto congiuntamente il finanziamento ag giuntivo dell’AVS per mezzo dell’I VA e la legge federale sulla riforma delle pensioni, sono ora favorevoli al la nuova versione Se il progetto fosse respinto, si dovrebbero aumentare le imposte per garantire il finanziamen to dell’AVS oppure ridurre il livello delle prestazioni In entrambi i casi affermano i sostenitori della riforma significherebbe ridurre i mezzi a di sposizione della popolazione Secondo loro, la riforma in vota zione mantiene il livello delle rendite, aumentandole in certi casi Alla fine del mese i pensionati otterranno una somma superiore rispetto a oggi Le donne dai redditi più bassi ne appro fitterebbero e potrebbero percepire un totale di 47’000 franchi «Senza que sta riforma, esse non riceverebbero un franco in più», ricordano le orga nizzazioni economiche che, con go verno e maggioranza parlamentare, ritengono giustificato l’allineamen to dell’età pensionabile delle donne a quella degli uomini Per l’Unione svizzera dei datori di lavoro «l’ugua glianza dei diritti tra donne e uomini giustifica da tempo l’armonizzazione dell’età di pensionamento» Alla sinistra è indigesto anche il previsto aumento dell’IVA perché aggraverà gli oneri della popolazione, nel momento in cui il potere d’acqui sto degli svizzeri diminuirà a causa dell’inflazione, ha ammonito il presi dente dell’USS Pierre Yves Maillard La riforma non rispecchia la realtà del mercato del lavoro: la metà degli uo mini e delle donne non eserciterebbe più un ’attività lucrativa un anno pri ma del pensionamento, dato che le imprese non ne offrono loro l’oppor tunità All’orizzonte si intravvede poi il pensionamento a 67 anni per tutti Un sì alla riforma spianerebbe la stra da a un «nuovo smantellamento» Gli argomenti di fautori sembrano prevalere su quelli dei contrari L’ur genza indiscussa di stabilizzare le fi nanze dell’AVS potrebbe convincere la maggioranza, visto che l’aumento dell’età di pensionamento non sareb be più un ostacolo Inoltre, diversa mente dalla votazione del 2017, ora i socialisti e il loro consigliere fede rale Alain Berset si trovano su fron ti opposti Le carte risultano dunque rimescolate
Donne in pensione a 65 anni?
Ogni modifica dell assicura zione vecchiaia scatena controversie Nella foto: manifestazione di protesta di donne contro la riforma AVS 21 davanti a Palazzo federale il 18 settembre 2021 (Keystone) Sotto: Alain Berset è a favore della riforma il suo partito in maggioranza no (Keystone)
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Oggi Javier abbina agrumi e platano al mais e continua a coltivare bacche di acai e noci del Brasile sul suo lotto di terra Consegue anche un reddito irregolare come muratore e sua moglie lavora come aiuto infermiera in un ospedale I soldi bastano a malapena per mandare a scuola i bambini in età scolastica In compenso devono fare rinunce altrove La casa semplice in cui vive la famiglia è tuttora grezza Fino ad oggi non possiede finestre né tantomeno zanzariere, il che è alquanto problematico in una regione in cui è diffusa la malaria
Le popolazioni indigenti che subiscono maggiormente gli effetti del riscaldamento globale sono quelle che hanno quindi meno contribuito a creare il fenomeno Non dispongono infatti delle capacità e dei mezzi necessari per proteggersi da periodi di siccità, allu vioni e uragani, né possono ricorrere ad aiuti sociali, prestazioni assicurative o altri indennizzi I progetti climatici di Caritas pongono le persone al centro dell’attenzione e sono volti a lottare contro la povertà Aiutano le persone interessate ad affrontare meglio la crisi climatica e ad adeguarsi alle muta te condizioni I progetti climatici di Caritas illustrano soluzioni per il futuro contribuendo così alla giustizia climatica
Javier Pinto, 46 anni, vive con la moglie e i cinque figli nel di partimento di Pando, nella Bo livia del Nord Qui il governo gli ha assegnato un pezzo di fo resta pluviale da lavorare dove inizialmente ha potuto racco gliere frutti di bosco Come tutti gli altri contadini, ha poi iniziato anche lui ad abbattere gli albe ri, ad ardere la vegetazione e a coltivare riso Dopo due anni, il suolo inizialmente tanto fertile era completamente esausto e al posto del riso cresceva soltanto il soju, un’erbaccia praticamente impossibile da sterminare una volta diffusasi Javier non ha avuto altra scelta se non continuare a distrugge re zone boschive Deforestazio ne, un raccolto, l’anno seguen te erbacce anziché riso, poi nuovamente deforestazione un circolo vizioso devastante Periodi di siccità prolungati e forti piogge
Lottiamo insieme contro la povertà e contribuiamo alla giustizia climatica I cambiamenti climatici minacciano la regione dell’Amazzonia Il contadino Javier Pinto potrà continuare a sfamare la propria famiglia soltanto se si pratica un’agricoltura in sintonia con la foresta
Un’ingiustizia, considerato che la crisi climatica è causata dai Paesi benestanti e colpisce maggiormente le persone più povere al mondo
«La fabbrica è la mia previdenza per la vecchiaia» Ma Javier e sua moglie non mollano Guardano al futuro con cauto ottimismo Questo è dovuto anche a una piccola azienda che hanno costruito in sieme ad altre 13 famiglie Nella cooperativa vengono elaborate e vendute le bacche di acai di Javier e degli altri contadini «Questa fabbrica è la mia previdenza per la vecchiaia», sostiene Javier «Quando non sarò più in grado di lavorare i campi, di arrampicarmi sugli alberi e andare nei boschi, allo ra possono sempre contare sul reddito che conseguo qui » L’incontro con l’organizzazione partner di Caritas CIPCA ha cambiato in modo duraturo la vita di Javier e dei contadini nel dipartimento di Pando Attraverso la consulenza e l’assistenza i contadini impara no a salvaguardare la foresta e a cogliere le sfide legate ai cambiamenti climatici «Non siamo responsabili soltanto per la nostra generazione, bensì anche per le generazioni future dei nostri figli »
L’obiettivo primario di Caritas è contrastare la povertà e assistere le persone bisognose Questo è diretta mente correlato con la crisi climatica, perché mette in difficoltà milioni di persone in tutto il mondo privando le della base esistenziale e costringendole alla fuga
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Già da piccolo, Javier aiutava il padre che lavorava nell’agricoltura Oggi anche lui fa il contadino nella regione dell’Amazzonia Ma i cambiamenti climatici minacciano la sua fonte di reddito Il senso di responsabilità che nutre nei confronti della sua famiglia lo spinge a intraprendere nuove strade E Caritas lo sostiene in questo intento CH69 0900 0000 6000 7000 4 Per donazioni online: caritas ch/bolivia Scansionare il codice QR con l’app TWINT Confermare importo e donazione Donare ora con TWINT Il partner di progetto di Caritas CIPCA gestisce una fattoria di piantine a Cobija Bolivia Le giovani piante vengono distribuite alle famiglie di contadini Grazie ai metod di coltivazione sostenibili anche i figli di Javier potranno vivere e lavorare in Amazzonia
Pubbliredazionale Per saperne di più su Javier: caritas ch/javier i
Coltivazione sostenibile anziché deforestazione
Javier Pinto aveva capito il problema ma non riusciva a tro vare la soluzione, finché non ha conosciuto CIPCA L’organizza zione partner di Caritas assiste i contadini nell’agroforestazione, vale a dire che insegna loro come praticare un’agricoltura rispettosa degli alberi affinché possano affrontare meglio gli effetti dei cambiamenti climatici Un tempo gli agricoltori si affida vano a ciò che veniva traman dato: prima della stagione delle piogge si seminava, dopo si passava al raccolto Ma l’equili brio climatico è stato scombus solato; i periodi di siccità sono più lunghi e le piogge sono più violente «Ci servono nuove tec niche per affrontare la realtà», spiega Javier CIPCA sostiene e istruisce i contadini a sfrutta re il suolo in modo sostenibile Mette anche a disposizione piantine adatte alle mutate con dizioni agricole affinché si possa evitare il sovrasfruttamento Ma, come tiene a sottolineare Javier, «non ci mettono semplicemente a disposizione le piantine ab bandonandoci al nostro destino quando insorgono dei problemi I collaboratori dell’organizzazio ne ci fanno regolarmente visita, rispondono alle nostre doman de e ci aiutano a risolvere i problemi »
«La poesia è vedere o sentire?» Festival ◆ Matteo Campagnoli, traduttore e direttore artistico di Babel, insieme a Nicola Gardini, scrittore, poeta, pittore e professore a Oxford, ci anticipa la diciassettesima edizione tra ospiti e conversazioni ecfrastiche Natascha Fioretti
Pagina 42 Faire connivence Il Far° festival des arts vivants nella sua 38esima edizione mette a fuoco le questioni ambientali e sociali Pagina 37 Verdi e la sua Violetta Riflettori puntati sulla protagonista nell’opera verdiana interpretata da Rifici che conquista il LAC
CULTURA ● ◆ Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino 35
L’edizione di quest’anno e quelle che verranno saranno «nel segno del la continuità» ci dice Matteo Cam pagnoli, tra i fondatori della mani festazione e ora dopo la partenza di Vanni Bianconi anche direttore artistico In un panorama festivalie ro letterario denso di appuntamenti nella Svizzera italiana da quelli pri maverili degli Eventi Letterari Mon te Verità, di ChiassoLetteraria o del FestivalLibro di Muralto fino all’ap puntamento autunnale con Piazza parola Babel da sempre anima vie, piazze, teatri e monti bellinzonesi in quel di settembre Festival di tradu zione intesa come «traduzione lette raria da una lingua all’altra ma an che, in senso metaforico, traduzione da un ’arte all’altra e, in senso anco ra più ampio, una traduzione legata al concetto di ospitalità, accoglienza, superamento di confini spiega Mat teo Campagnoli Babel negli anni è rimasto fedele a e stesso, cioè all’idea di un Festival di letteratura e tradu zione che metta in dialogo sul palco scrittori e traduttori Per quanto pos sano variare, Babel indaga tematiche che restano legate a questo concetto di partenza Volendo siamo meno li beri rispetto agli altri festival che hai menzionato e che tematicamente spa ziano molto Al tempo stesso espli citiamo in maniera chiara la nostra identità» A proposito di temi, grande pro tagonista della manifestazione di quest’anno, che metterà in luce il rapporto tra le arti, è la parola greca ekphrasis (da èkphrazo, descrivere con eleganza, composto da ek «fuori» e phràzo «parlare, descrivere») A spie garne significati e declinazioni nella serata di apertura di venerdì 16 set tembre alle 1900 all’Antico Conven to delle Agostiniane a Monte Carasso sarà Nicola Gardini La scelta, va da sé, non è casuale; classe 1965, Nicola Gardini è scrittore, poeta, tradutto re, pittore e professore di Letteratura Italiana e Comparata all’Università di Oxford Da poco per Garzanti è usci to anche Nicolas, il suo nuovo roman zo Ma restiamo su ekphrasis, lo scrit tore ci dà qualche anticipazione di quello che sarà il suo intervento: «in tanto il plurale, mai nessuno lo sa, è ekphraseis Ringrazio Matteo per l’in vito che mi permette di rimettermi su cose che frequento da tanto tempo ma da un ’angolazione nuova pensata proprio per il Festival Ekphrasis è lo spazio letterario in cui il confronto tra due media molto diversi come la rap presentazione visuale e quella verba le si mettono in competizione Il pri mo concetto di ekphrasis è quello di una descrizione molto dettagliata, in un secondo tempo, nelle opere lette rarie diventa la descrizione di un ’ ope ra d’arte» Per capire corre l’obbligo di fare qualche esempio concreto, uno lam pante che subito ci richiama un’im magine chiara e nitida è la poesia Ode su un ’ urna greca di John Keats Nicola Gardini però ci porta molto più in dietro nel tempo: «la nostra tradizione occidentale comincia con un ekphrasis che farà scuola ed è lo scudo di Achil le nell’Iliade, che poi verrà imitato da Virgilio nell’Eneide Questi sono i ca postipiti, in verità di ekphraseis è piena tutta la letteratura, non solo antica ma anche moderna» Per altri esempi vi rimandiamo alla serata bellinzonese, intanto c’è un altro aspetto legato al termine greco e al suo significato che il professore ci tiene a spiegare e na sce da una semplice domanda: «qua le esperienza sta all’origine dell’istin to letterario, chiamiamolo poetico, il suono o la vista? È ovvio che la nostra a iniziare da Omero è una tradi zione molto orale ma se guardiamo allo stesso poema dell’Iliade, la poesia è vedere o sentire? È rappresentarci con l’orecchio o con gli occhi? Questa è una cosa che non verrà mai risol ta, la nostra letteratura sentirà sem pre una grande nostalgia della visio ne e quindi tutti i grandi scrittori e le grandi scrittrici sentiranno un richia mo al visuale e lo vivranno in modi diversi» Potremmo fermarci qui ma da un lato la riflessione sull’ekphrasis apre molteplici porte, dall’altra Nicola Gardini si è ormai appassionato al suo viaggio ecfrastico come se fossimo già alla serata d’apertura: «pensiamo alle ekphraseis contenute ne Alla ricerca del tempoperduto, un romanzo modernis simo che continua a riattivare per esempio nel secondo volume dell’ope ra proustiana All’ombra delle fanciulle in fiore il vecchio paradigma omeri co della rappresentazione grafica at traverso le parole di opere d’arte» C’è ancora un ’ultima questione, «quel la antichissima del dovere del poeta, il dovere dello scrittore Lo scritto re deve far vedere quello di cui par la Questo è uno dei grandi insegna menti della retorica antica, l’ekphrasis alla fine è un fatto sinestetico» Non abbiamo però fatto degli esempi al femminile, dove sono le scrittrici e le loro ekphraseis? «Sicuramente ci so no descrizioni delle opere d’arte nel le Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, lì si pesca con facilità, poi sicuramente cercherò in Virginia Wo olf però mi piacerebbe questo non l’ho ancora fatto andare a guardare qualcosa di più vicino Amo moltissi mo Alice Munro e voglio vedere se in uno dei suoi tanti racconti non ci sia un ekphrasis» Alla fine, va detto, Ba bel non sarà poi soltanto strettamente legato alla dimensione ecfrastica ma si spingerà oltre o più semplicemente si chiederà «che cosa succede quando due arti entrano in contatto e come una cosa passa, filtra nell’altra» speci fica Matteo Campagnoli, che riporta la nostra attenzione sul programma Gli chiediamo allora di anticipar ci qualche momento chiave magari con un occhio agli ospiti del panora ma letterario svizzero «II primo au tore a cui ho pensato è stato Frédéric Pajak perché è un eccellente scritto re e un eccellente disegnatore Ma ho pensato a lui anche per il modo par ticolare con cui mette assieme queste due cose, mi interessava scoprire co me nel suo caso l’incontro tra due arti arriva a creare qualcosa di totalmen te nuovo (tra l’altro L’orma editore ha appena pubblicato Ezra Pound chiuso in gabbia, la morte di Walter Benjamin, il terzo volume del suo Manifesto in certo) Poi ho cercato di coprire tutta la gamma partendo da uno scrittore come Jean Echenoz che scrive soltan to e per il quale però le altri arti so no un’influenza importante Oppu re Mario Martone, regista ma anche autore delle sue sceneggiature, quin di scrittore e poi regista non solo di cinema ma anche di teatro e di ope ra lirica» A questo punto vien da chieder si quale sia il loro atteggiamento di nanzi al foglio bianco nel momento in cui sono scrittori e nel momento in cui, invece, sono traduttori «So no due fogli bianchi diversi perché il foglio bianco della traduzione ne ha a fianco un altro che è già anne rito quindi per quanto possa esse re difficile, a volte perfino disperan te ti dà una certa sicurezza» Nicola Gardini coglie al volo il pensiero di Matteo Campagnoli: «perché tu que sto autunno lavori su Philip Larkin, giusto?» «Sì, farò il Meridiano di Lar kin, uno dei miei poeti preferiti di cui però da sempre temo di fare la tra duzione» Gardini dice di aver capi to una cosa (soprattutto con il suo ul timo libro Nicolas) e cioè che «non ci sono appigli Uno scrittore, un artista ha sempre l’idea che laddove ha deci so di andare, l’ha deciso anche per ché qualcuno glielo ha indicato, cioè i suoi autori preferiti Può essere, ci dice, ma poi a quel punto la strada fi nisce Cioè Virgilio se ne va, ti volta le spalle, ti molla alla fine del Purga torio Scrivere veramente è il viaggio nel Paradiso cioè senza guida Quan do ho scritto Nicolas avevo tante cose da dire, però c ’ era il problema di sce glierle, ordinarle, e pensavo che i miei adorati Stendhal, Canetti e Isherwo od bastassero Niente da fare La cosa ancora invisibile chiedeva di materia lizzarsi in un altro modo» A proposi to di autori preferiti in Nicolaspiù vol te si parla della Dickinsonche Gardini ha tradotto, cosa ne apprezza parti colarmente? «La brevità, la tenerezza, l’amore per gli esseri invisibili, anche l’oscurità che però è sempre frutto di non capziosi ghirigori ma di una ca pacità visionaria nuova Soprattutto l’invito a sintetizzare e quindi a por tare l’universo su un tovagliolo» «A Babel ci sarà Aaron Schuman inter viene Matteo Campagnoli un foto grafo che ha proprio fatto un lavoro ispirandosi alla Dickinson e alla sua poesia che inizia così: “Di’ tutta la ve rità ma dilla obliqua”» Il tempo è sca duto, sui versi della grande poetessa statunitense ci salutiamo con un arri vederci a presto in quel di Bellinzona Dove e quando Babel Festival, Bellinzona, dal 15 al 18 settembre 2022 www babelfestival com Pagina 39 Premio Strega 2022 Mario Desiati ci racconta il suo Spatriati,il rapporto con la sua terra,la Puglia,e il suo amore per Berlino Pagina 41 La parodia mozartiana L’abilità di Mozart nel trasformare il banale in originale e la dissonanza in complessità armonica
Qui sopra la locandina disegnata da Frédéric Pajak, a sinistra Nicola Gardini (photo by ValentinaTamborra) in basso Matteo Campagnoli (© Antonio Rovaldi)
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Sabrina Faller Un’anteprima affollata e festosa che la dice lunga sulla «fame» di opera del pubblico della Svizzera italiana ha accolto, la sera del 31 agosto, il nuovo allestimento dello spettacolo inaugu rale del LAC, un ’attesa Traviata, che si inserisce in un programma di pro gressivo avvicinamento a una produ zione operistica più frequente e rego lare, che ha avuto inizio quattro anni fa con l’applauditissimo Barbiere di Siviglia Opere dunque conosciute e ama te dal pubblico, riproposte con uno sguardo nuovo sia registico sia mu sicale In particolare Carmelo Rifici punta i riflettori sulla protagonista, approfondendone e portandone alla luce la personalità nei suoi risvolti più segreti Violetta non è più la prostituta d’alto bordo immersa in una ricchez za materiale che in parte ne nascon deva la vera natura, ma un’innocen te, una vittima sacrificale che aspira all’amore assoluto, destinata a immo larsi a causa di una società ipocrita e perbenista che vede in lei la preda e la colpa Addio all’Ottocento opulento e pesante visto in tanti allestimenti, la scena è di un ’eleganza essenziale, co me vediamo all’aprirsi del sipario sul Preludio del primo atto E c’è subito una piccola sorpresa: Giuseppe Verdi (non può essere che lui) osserva na scere la sua creatura, la seguirà nel suo percorso di amore, malattia e morte fino all’ultima scena Siamo immer si in un ’atmosfera intima, anche du rante la festa, e appare presto evidente il senso di separazione, quasi strania mento di Violetta rispetto al mondo che la circonda, mentre l’irruzione dell’amore nella sua vita è contrasse gnato da un abbraccio di luce calda e dorata Quale sia il ruolo che la so cietà infligge alla giovane è ancora più chiaro nel secondo atto in cui la scena della festa a casa di Flora è rivissuta in modo straordinariamente efficace at traverso il rito della caccia, suggerito dai trofei disseminati nell’opera (tori, bue grasso) e legati al Carnevale, mo mento estremo di crudeltà in cui tutto è permesso L’animo puro di Violet ta emerge dai suoi ricordi di bambi na, in un gioco di ombre in movimen to e disegni di luce che avvolgono lo spettacolo in una dimensione onirica, densa di evocazioni Gli altri perso naggi del dramma, pur chiaramente delineati, quasi spariscono per lascia re spazio nel momento finale a Verdi e alla sua creatura Sparisce l’Alfredo impetuoso e veemente di Airam Her nandez, incapace di comprendere fi no in fondo l’animo dell’amata, spa risce il severo e monolitico Germont dalla bella dizione di Giovanni Me oni, sparisce il mondo di Flora (So fia Tumanyan) e del barone (Davide Fersini), rimane la vicenda emblema tica di Violetta, il suo sogno di purez za infantile, il suo animo incompreso e calpestato Gli interpreti seguono il percorso indicato da Rifici, a cominciare pro prio da lei, Myrtò Papatanasiu, Vio letta potente e delicata in ogni gesto, finalmente liberata dai luoghi comuni del suo tempo, fino all’accorata An nina di Michela Petrino Tutto con corre a realizzare un progetto con diviso, le bellissime scene di Guido Burganza, le luci intense ed espressi ve di Alessandro Verazzi, i costumi forti e monocolori di Margherita Bal doni, le coreografie di Alessio Maria Romano che si protendono nella con temporaneità e tutt’altro che ultime le ombre di Teatro Gioco Vita che quasi rappresentano il soffio dell’ani ma di Violetta Con loro il magnifico Coro della Radiotelevisione Svizze ra diretto da Andrea Marchiol, sot to la direzione artistica di Diego Fa solis, offre lo spaccato di una società borghese opprimente intesa come un corpo solo, imprendibile C’è pure il contributo della Civica Filarmonica di Lugano E la direzione musicale? Quel lo di Markus Poschner e dell’OSI è un percorso che merita uno sguardo speciale Le circostanze hanno fatto sì che Poschner, dopo avere deposto la bacchetta per dirigere Wagner a Bayreuth, dove è stato chiamato d’ur genza a colmare una serie di sostitu zioni dovute a covid, la riprendesse in mano poche ore dopo per dirigere Verdi a Lugano Non v’è dubbio che la sua frequentazione del compositore tedesco sia stata negli anni molto più assidua rispetto all’italiano, lo docu menta la sua carriera La consapevo lezza che non siano molti i direttori d’orchestra in grado di padroneggia re i due giganti dell’Ottocento ope ristico con uguali risultati non deve impedirci di porgere l’orecchio con serenità all’ascolto di questa Travia ta E permetterci così di apprezzarne la freschezza di approccio, condivisa dall’Orchestra della Svizzera italia na che è quasi nuova al mondo me raviglioso dell’opera Lo slancio di un primo atto scintillante nella sce na della festa, i colori sommessi e ma linconici del terzo, la ricerca di pre cise sfumature, la voglia di proporre un Verdi nuovo e perfino mai sentito, tutto questo è nella direzione di Po schner Sono ancora due le repliche in programma al LAC, previste per martedì 6 e giovedì 8 settembre alle 20 Da non perdere momento della prova generale Luca
Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino CULTURA 37 40% Da tutte le offerte sono esclusi gli articoli già ridotti Offerte valide solo dal 6 9 al 12 9 2022, fino a esaurimento dello stock Tutte le acque minerali Valais 6x50 cl 3.35 invece di 5 60, 6x75 cl 3 70 invece di 6 20 und 6x1 5 l 3.70 invece di 6 20 Ti accompagno ovunque tu vada Annuncio pubblicitario Violetta liberata Opera ◆ La traviata inaugura la stagione 2022 23 del LAC
Un
(© LAC Lugano Arte e Cultura foto di
Del Pia)
Settimanale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino MONDO MIGROS 38 ARABICA CON TRADIZIONE Gli amanti del caffè Arabica, delicato e aromatico, ora trovano alla Migros una variante per caffè lungo e una per caffè espresso in scatole da 33 capsule La Semeuse sviluppa ricette di alta qualità uniche e senza tempo sin dal 1900 L’aroma e il sapore dei chicchi riescono svilupparsi durante la tostatura tradizionale nel Giura a 1000 metri sopra il livello del mare Per la carica di energia a inizio giornata o come rinfresco con latte e cubetti di ghiaccio Compatibili con macchine da caffè Nespresso La Semeuse Espresso, 33 capsule di caffè in alluminio Fr 18 80 La Semeuse Lungo 33 capsule di caffè in alluminio Fr 18 80 F o t o : L u k a s L e n h a r d S t y i n g M i r j a m K ä s e r
Incontro ◆ Mario Desiati racconta il suo Spatriati vincitore del Premio Strega Stefano Vastano Quando gli chiedo se il suo romanzo, in fondo, non sia una versione ag giornata al XXI secolo de I promes si sposi, Mario Desiati sbotta a ride re Poi, dopo un attimo di riflessione, l’autore degli Spatriati, il romanzo che quest’anno ha vinto il Premio Strega, risponde: «sono lusingato, non l’avevo ancora sentito il paragone con il classico di Manzoni, e io sono uno scrittore che si confronta con la storia della letteratura» In effetti, il prestigioso Strega lui lo ha dedicato agli scrittori della sua terra, ai pugliesi come Maria Mar cone e altri menzionati nel testo Il confronto con I promessi sposi si de ve al fatto che anche quello di Clau dia e Francesco, i protagonisti degli Spatriati, è un amore combattuto, impedito da varie persone e pregiu dizi, proprio come quello più famo so e all’origine della narrativa ita liana di Renzo e Lucia «Racconto, puntualizza Desiati, un amore spa triato, un rapporto lontano e in cui non prevale mai l’idea del possesso» È anche questo elemento «di esclusi va complicità», come la definisce lui, a rendere graffiante, anche snervan te ma entusiasmante la storia, così strana, tra Francesco e Claudia Lui, con quel suo carattere schivo, timi do, e ancora legato ai riti della Chie sa cattolica Lei invece, con la sua fol ta chioma rosso fuoco, più impulsiva, decisa a emigrare per liberarsi a tutti i costi dalla rete (e i ricatti) familia re E da tutti i retaggi delle tradizio ni «Il loro amore, commenta Desiati, si fonda sul patto, alquanto parados sale, che l’altro possa compiere più esperienze possibili Più compiono nuove esperienze e più il loro lega me si rafforza» A differenza di due semplici contadini comaschi come Renzo e Lucia, Francesco e Claudia sono davvero degli «spatriati», anche nel senso più specifico che Desiati e il suo dialetto di Martina Franca dan no alla parola «Spatriato, spiega con la sua pa zienza lo scrittore pugliese, è colui che non fa le cose convenzionali Chi ci tiene a definirsi libero, a vivere sen za i freni dei pregiudizi, a vestirsi co me vuole e a non appartenere a nes suno» Non appena infatti i casini dei rispettivi genitori giungono al punto di ebollizione (la madre di Francesco, infermiera, ha una storia col chirurgo dell’ospedale, che guarda caso è il pa dre di Claudia) i due si danno alla via di fuga Claudia testarda com’è ha voluto laurearsi in economia a Milano sonda il terreno prima a Londra, per poi sbarcare nella capitale della de vianza, dei club sadomaso e dei tem pli rombanti della techno: a Berlino, la metropoli della Rausch Industrie, dello «sballo di massa» sulla Sprea «Berlino è la città ideale, spiega De siati, per viversi lo “spatriamento” La città dove oggi in Europa si vive al meglio la democrazia intesa come poter essere sé stessi Per le strade di Berlino sei tranquillo, senza che nes suno commenti o disturbi» Desiati ci ha vissuto a lungo e adora la magma tica metropoli sulla Sprea Ma è na to e cresciuto a Martina Franca, perla barocca nella valle d’Itria, e alle bel lezze veraci della Puglia, alle arcaiche magie del Sud come agli ulivi mille nari ci è legatissimo «Il libro con cui sono cresciuto, racconta, è non a caso Sud e Magia di Ernesto de Martino Io poi ho un imprinting cristiano e vengo da una famiglia molto cattolica; mio padre ancora oggi, a 84 anni, legge libri di teologia» Tant’è che nel romanzo, mentre Claudia è già a Berlino a fic carsi nei guai testando vari lavori e amori (con un ragazzo bisex georgia no; con una ragazza italiana non pro prio fedelissima), Francesco è anco ra lì, all’ombra dei trulli a sopportare quel burbero arrogante di suo padre «Suo padre, spiega Desiati, è di quel maschilismo bonario fatto di frasi ro boanti, sarcasmi sprezzanti e gesti grossolani» In mezza Italia, a pensar ci bene, è diffuso questo «tipo di ma schio goliardico e vittimista», come lo sintetizza Desiati Solo in Puglia però trovi masserie stupende, che France sco riassesta e rivende al miglior offe
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Croccanti all’esterno, morbide all’interno e di finissimo cioccolato: lasciati conquistare senza sensi di colpa.
Non appartenere a nessuno
rente Frequentando ancora la chiesa e caricandosi sulle spalle pesanti sta tue dei santi durante le processioni «Da noi la chiesa, dice Desiati, per tanti ragazzi è ancora punto di incon tro e socialità, di sguardi e contatti» Per il resto, da Roma in giù, al Sud, la disoccupazione è sovrana, e a farla da padrone è la piaga del precariato «Tanti giovani oggi sono “spatriati” per necessità, non per scelta Ho 45 anni e il mio secondo romanzo, scrit to 18 anni fa, si intitolava Vita preca ria, amore eterno Siderale quindi la distanza fra il Sud e il Nord del Vec chio continente, fra la Puglia dei due mari e la grigia, ma più sexy Berli no Sono proprio questi contrasti così vividi la Berlino degli sballi, delle orge e delle solitudini infinite; il Sud magico, solare e conservatore a da re ritmo e pulsioni alle pagine degli Spatriati «Sì, certo, ammette Desiati, oggi la nostra Puglia è “instagrammabile”, filtrata da tante belle fotine e cornici turistiche» Ma non solo, perché subi to sotto alla scorza turistica «c’è l’ani ma nera, continua lui, di criminalità e disoccupazione, di lotta fra chi l’am biente lo cura e chi no» Nel romanzo la cura dell’ambiente, degli ulivi e dei vitigni è un valore molto sentito Tor nando dalla trance berlinese, France sco rimetterà in sesto i trulli e le ter re abbandonate dai nonni Inizierà a piantare quei maestosi ulivi che il ter ribile batterio ha di recente abbattuto «Il simbolo di tutti questi volti con trastanti della Puglia, riassume De siati, è la xylella che ha distrutto gli ulivi, trasformando i mari verdi de gli alberi in orribili deserti di morte Nel romanzo volevo evitare i cliché, ma un poco l’ho anche poggiato sulle nostre tradizioni e sul dialetto» Già i titoli dei capitoli scandiscono via via il «maturare» dell’amore così acerbo, e lento, fra Claudia e Francesco, ne ac compagnano le loro lunghe peripezie Ci sono i capitoli intitolati con le più suggestive parole tedesche (Sehnsucht, che sta per nostalgia o brama) Ma nella maggior parte dei tito li è il più colorito dialetto pugliese a risuonare: il primo capitolo s’intito la Crestiene, nel senso di persona o individuo Spatriète, il secondo, con le due e pugliesi Ma è il più denso, dolce suono dialettale quello con cui il romanzo si chiude, sigillando lo spuntare di un tenero amore fra Clau dia e Francesco nell’epilogo intitola to: Amore «Nel dialetto di Martina Franca, conclude l’autore, quel termi ne indica il sapore di un frutto fresco Maturo, pronto per esser mangiato» L’amore dal gusto anche acidulo, sof ferto e in fondo impossibile fra due spatriati Mario Desiati Spatriati Einaudi Torino, 2021 Premio Strega 2022 e y s t o n e
Bibliografia
Settimanale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino MONDO MIGROS 40 * Esclusi tappo etichetta e imballaggio esterno © 2022 The Coca Cola Company UN’INIZIATIVA DI Prima di diventare bottiglie, eravamo bottiglie Scopri maggiori informazioni in merito al tema 100% rPET su coke.ch ricavateda materialericiclato t. utte le bottigliesono100% rPET*:
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Wolfgang Amadeus Mozart in un ritratto postumo di Barbara Krafft (1819) (Wikipedia)
Carlo Piccardi Il riso praticato dai moderni non è quella manifestazione in tutto libe ratoria e rigenerante conosciuta dagli antichi, per i quali poteva ancora va lere la psicologia dello sdoppiamento della personalità, la coesistenza allo stesso livello di coscienza di leggero e di grave, di serio e di faceto, di no bile e di umile Dopo Mozart non è più possibile mantenere distinti in se parato ordine i due piani espressivi: il rovescio di senso, che prima nella pa rodia confermava il modello, non può più attuarsi in una situazione di com penetrazione degli estremi dove all’a deguamento funzionale si sostituisce l’ambiguità Concordando con Karl Barth siamo infatti indotti a ricono scere come in Mozart «quanto vi è di grave è come se levitasse e quanto vi è di lieve ha un peso infinito» Il momento emblematico è costi tuito da Ein musikalischer Spass K 522 (1787), dal cosiddetto sestetto dei mu sicanti di villaggio, per le sottolinea ture popolaresche dei suoi tratti e so prattutto per le goffaggini di musici dilettanti che Mozart dissemina ad arte in una partitura che ne mette a nudo la mediocrità, l’ineleganza, l’in cultura La parodia non si ferma tut tavia a tale livello: anzi di derisione, di comicità ricavata dall’esibizione di di fetti altrui, non è propriamente il ca so di parlare relativamente a un lavoro nato per essere calato nel quotidiano Al contrario, trasformando il banale in originale, il tratto stilistico malde stro in eccentrica trovata, la dissonan za in complessità armonica, Mozart muta la caricatura in ironia giocan do ambiguamente tra la posizione di spettatore divertito e l’immedesima zione A quel punto il gioco cessa di essere tale per cui «Ein musikalischer Spass potrebbe rappresentare emble maticamente il momento di trapasso dalla concezione propria della cultu ra comica popolare, dove il riso è fe nomeno liberatorio ed esplosivo, al la concezione moderna, dove il riso diventa implosivo e funerario» (Cri stina Cano) Il sestetto dei Dorfmu sikanten costituirebbe allora il ter mine dialettico di un ’estetica che non nega il diletto, che anzi lo esalta, sen za con ciò liberarsi da quel «qualcosa di estremamente impegnativo, di in quietante, quasi di emozionante» che vi ravvisa Barth Proprio per il fatto di tendere alla condizione più esilarante, la sua mu sica tradisce la zavorra della tristezza: proprio per voler essere leggera la sua musica assume lineamenti di gravità fissando con ciò un limite invalica bile alla coscienza moderna, che con Mahler cercherà invano distrazione nelle svagate reminiscenze di perso nale memoria della musica dell’in fanzia semmai incombenti come pre sentimento di tragedia irrimediabile, mentre, programmaticamente Ri chard Strauss fisserà in implacabi le gesto musicale lo sberleffo di Till Eulenspiegel proprio nel momento in cui l’esuberanza vitale del personag gio popolare si specchia nella morte annunciatagli dal patibolo In questo la figura a cui Richard Strauss diede vita, proprio per il fatto di muover si in prospettiva sincretistica fra tru culenze di commedia delle maschere e la profondità drammatica della tra gedia, raggiunge lo stato di ambigui tà delineato da Mozart, presentando si come l’ennesima reincarnazione di Pierrot nel senso attribuitogli da Sta robinski: «Assumendo questo aspet to slavato e macabro, il Pierrot grullo ha conquistato un ’agilità superlativa, fantoccio demoniaco che volteggia sui venti d’oltretomba, non è più un esse re impastato di greve materia terre stre: è ridiventato un essere mercuria le nelle cui vene circola argento vivo, e attraversa come un cerchio di carta la frontiera tra la vita e la morte» In proposito è già stato fatto nota re come Ein musikalischer Spass fosse la prima composizione scritta da Mo zart dopo la notizia della morte del padre Leopold: non a qualcosa di si mile a un Requiem fu in quell’occa sione indotta la sua musa, ma a una musica giocosa, per non dire a uno scherzo in piena regola A darne ra gione non esiste spiegazione plausi bile, anche perché un fatto artistico non deve trovare necessariamente ri scontro nella biografia di un compo
Carta Canta Smart TV ◆ Il quiz estivo intelligente di Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli in onda su Nove Marco Züblin La televisione ci ha assuefatto ai cor tocircuiti tra informazione e intrat tenimento, con programmi che do vrebbero fornire qualche chiave di lettura del mondo e dei suoi dram mi che si fanno invece palestre per la chiacchiera ignorante, per un poco decoroso spettacolo da circo Stupi sce di più, e incuriosisce, il movimen to inverso; cioè quello in cui l’intrat tenimento è fatto da chi altrimenti produce informazione di qualità, in particolare giornalismo critico, in formato e stimolante (comunque la si pensi ), e fuori dal solito coro mainstream Mi riferisco a Carta Canta, il quiz dell’estate che Nove (venerdì, seconda serata, 30 minuti) ha affidato a Marco Travaglio (presentatore) e a Selvaggia Lucarelli (in veste di svagata notaia) Travaglio ha cantato, fatto teatro e ci nema; ma qui il cimento è diverso, si tratta di mettere i panni del «nemi co», gestire un quiz giocando su un sottotesto ironico, da dosare con cu ra per non scadere nella pantomima Più nelle corde della Lucarelli, gior nalista, blogger e «influencer» vispa e acuta nei giudizi, protagonista di epici certami social con mostri sacri dell’i talico infotainment Il tono è, appunto, ironico con qualche bella alzata di cinismo, un po ’ british e poco pop, tutto sorrisi a mez za bocca; ironia e cinismo anche ver so i due concorrenti (è programma ticamente bandito l’uso del «tu»), ai quali non si risparmia qualche com mento velenosetto in caso di risposta errata Si sa che alla caratteristica ve na critico censoria dei conduttori non corrisponde una loro predisposizione all’autocritica, entrambi assisi e giu dicanti dai loro scranni di clamorosa (diciamolo: in generale meritata) au tostima E le punzecchiature tra i due conduttori sono minime, cortesi, qua si affettuose, nessun ’aria di dibattito e di confronto; un porto di quiete, ri spetto al resto della settimana Il quiz è quanto di più classico nella forma (la griglia di domande, il «domandone» finale al vincitore del la griglia, e il premio finale) e poco banale nella sostanza Al centro del le domande i protagonisti della politi ca, della cultura, dell’informazione e dello spettacolo, tutti però presi geli damente per i fondelli; il domandone impone al concorrente e l’idea non è male di prevedere il numero di ri sposte giuste e sbagliate che darà; il premio del tutto simbolico è un ’ulti ma occasione per mettere alla berli na il personaggio protagonista del do mandone (Briatore, Barbara d’Urso, tra gli altri «mostri») Travaglio fa an che un po ’ il Mike Bongiorno, lo imi ta sobriamente nel gesto e nella vo ce; Lucarelli scherza bonariamente sull’abbigliamento un filo impiegati zio del collega Un programma ideato da Trava glio, in cui c’è l’impronta della pre miata ditta Forzano (Duccio alla di rezione artistica, Matteo alla regia) Trenta minuti ben confezionati su una rete con poco pubblico; e con pa ludati critici, giornalisti e giornalai, in particolare le «vittime» che Travaglio semina quotidianamente altrove, che pregano per un (probabile ma imme ritato) fallimento di livello di ascolti
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Il riso di Mozart Musica Il gioco dietro la composizione parodistica
sitore Non ne approfitteremo quindi per indicare abusivamente nella com posizione parodistica una velata re azione alla presenza paterna, che su Wolfgang Amadeus agì sempre co me tutela, o il presunto ritrovamento di quel filone giocoso che faceva par te della sua natura com ’ era data fin dai saggi compositivi del Mozart fanciul lo (non si dimentichi che uno dei suoi primi brani orchestrali fu quel Quo dlibet GalimatiasMusicumKV32 im pegnato a produrre effetti burleschi a ripetizione) Ciononostante non è possibile sottrarsi al rilevamento del modo sbrigativo con cui Mozart si li bera del pensiero del decesso del ge nitore nelle lettere superstiti, ricon fermante l’atteggiamento epistolare nella comunicazione della morte del la madre da Parigi nel 1778 dove l’a veva accompagnato, fatto immediata mente situato al passato secondo un istinto di rimozione fin troppo chia ramente delineato Ein musikalischer Spass potrebbe quindi essere inter pretato come una specie di atto esor cistico, se non proprio «un intervento di autoterapia con il quale Mozart ab bia voluto reprimere il dolore, oppu re il senso di colpa per scarsa parteci pazione emotiva» (Hildesheimer), ciò che estenderebbe in dimensione ancor più ambigua la dialettica tra piacere e dolore riconosciuta alla base della sua visione estetica
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Giorgia e Muriel Del Don Anche
Un momento di MOLD (© Luca Mattei)
quest’anno il sempre accat tivante far°, festival dedicato alle ar ti dello spettacolo, in programma ad agosto a Nyon, ha invitato il pubbli co, gli artisti ma anche gli «addetti ai lavori» a creare una necessaria e libe ratoria complicità Faire connivence, il titolo che Anne Christine Liske ha scelto per la sua prima edizione alla guida della «fabbrica dei sogni» rias sume bene le sue intenzioni: creare un luogo d’incontro fra artisti e pubblico, maanchedidialogoecondivisionefra spazio (spesso naturale o per lo meno esterno alle classiche mura delle sale da spettacolo), artisti e spettatori In un contesto particolarmente delicato, marcato dai postumi della pandemia e dai cambiamenti climatici, le arti dello spettacolo si interrogano sulla loro funzione, sul bisogno di tessere, in maniera ancora più forte, dei lega mi fruttuosi con gli spettatori, di con dividere con loro emozioni e racconti che da personali diventano universa li Solo l’arte e le arti dello spettacolo più in particolare sono infatti in gra do di creare ponti fra realtà coabitan ti che altrimenti non riescono a dia logare L’umano, l’animale ma anche il vegetale e le piccole particelle invi sibili che ci circondano entrano allora in contatto grazie allo sguardo sensi bile ed estremamente preciso dell’ar tista che fa cadere le barriere difensive che li separano Come la sua prede cessora Véronique Ferrero Delacoste, direttrice del festival per dodici anni, di cui ha ereditato buona parte della programmazione di quest’anno, An ne Christine Liske (in carica da feb braio 2022) è particolarmente attenta alle problematiche ecologiche e socia li che si ritrovano in molti degli spet tacoli di questa 38esima edizione Si sono dunque privilegiate le creazio ni sul posto capaci di instaurare una reale comunione fra spazio naturale, realtà sociale e produzione artistica, creazioni che ci aprono gli occhi sulla fragilità del nostro ecosistema sfidan do un antropocentrismo invadente ed egemonico Sebbene la programmazione di quest’anno torni a occupare gli spazi fisici dei teatri, i temi affrontati van no dal viaggio onirico del finlandese Mikko Niemistö e il suo Odd Meters allo spiritismo del sublime Figuring Age di Boglárka Börcsök e Andreas Bolm che riescono a farci viaggiare lontano, oltre lo spazio scenico, al di là del nostro corpo fisico, nei mean dri del sogno (ad occhi aperti) Se per undici giorni il far° trasforma la città di Nyon in capoluogo delle arti del la scena dove confluiscono artisti fra i più innovativi e audaci della scena contemporanea, non bisogna dimen ticare però le iniziative che nutrono, durante tutto l’anno, le creazioni pre sentate. L’affascinante «fabbrica far°» declina infatti le sue attività su tre livelli: la creazione, l’accompagna mento artistico e la mediazione, in coraggiando gli artisti a interrogare il concetto di performatività attraverso pratiche sempre più audaci e ibride Punta di diamante di questa edi zione sono state le tre performer ita liane Sara Manente (risiedente in Belgio da molti anni), Annama ria Ajmone e Sara Leghissa Acco munate dal desiderio di abbattere le frontiere fra le specie, i generi e le pratiche artistiche, hanno avuto la possibilità, durante le residenze fat te a Nyon, di immergersi e studiare un ecosistema che rappresenta la base dei loro lavori Tutte e tre condivido no la stessa inquietudine: la crisi eco logica che sta trasformando in pro fondità il nostro quotidiano, una crisi che le spinge ad esplorare mondi a noi connessi ma troppo spesso sotto valutati: quello dei funghi (MOLD di Sara Manente), e quello animale (La notte è il mio giorno preferito di An namaria Ajmone e Rettilario di Sara Leghissa) Attraverso le loro perfor mance, le discussioni con personali tà del campo scientifico o esperte in micologia e «semplici» osservatori della fauna selvatica, le artiste italia ne hanno sviluppato conoscenze ap profondite che ritrasmettono in mo do performativo attraverso il corpo, la musica, le luci e gli oggetti che abi tano il palcoscenico MOLD rende visibili le comples se relazioni che i funghi tessono fra di loro e con il terreno che li nutre (e che loro stessi contribuiscono a nu trire) Poco interessati ai concetti di «stampo»o «norma» che condiziona no profondamente la vita di noi uma ni, i funghi ci insegnano a proliferare liberamente, a espanderci percorren do vie sconosciute Una dinamica che Sara Manente, insieme al suo part ner in crime Marcos Simoes e all’ar tista belga Gitte Hendrikx, mette in scena attraverso un complesso con fondersi di corpi che creano innesti sempre nuovi Il proliferare di costu mi sgargianti (di Sofie Dunez) che si sovrappongono come strati di pelle di un alieno e uno humor (molto belga) sottile ma benvenuto ci trasportano in un universo sconosciuto ma terribil mente affascinante La notte è il mio giorno preferito, at traverso lo studio del comportamento del lupo, gioca invece con il concet to di preda, sull’inversione dei ruo li fra osservatore e soggetto osserva to (o braccato) Sempre interessata a impadronirsi fisicamente, a fare sue specie vegetali e animali, Annamaria Ajmone riflette sul concetto di alte rità, ci fa vivere l’attesa di una caccia notturna e fantasmagorica di un ani male che sfugge alla vista nutrendo miti ancestrali Anche Sara Leghissa con Rettilario gioca con la dualità fra osservatore e soggetto osservato, fra esterno e interno, libertà e cattività, offrendoci un’immersione originale (e sonora) nell’universo di un animale «addomesticato» Sperimentale senza diventare mai snob, il far° ha saputo ancora una volta equilibrare rigore artistico e coinvol gimento del pubblico Un’impresa che richiede certamente una buona dose di coraggio
Tessere legami Arti performative ◆ A Nyon, per la sua 38esima edizione, è tornato il Far° festival des arts vivants
In un video Rai dell’anno della mor te lo vediamo leggere le sue Poesie della fine del mondo, composte con soli tito li di giornale Ora disponiamo, grazie all’Einaudi e alla cura di Irene Babbo ni, dei bellissimi Diari (5½) di questo scrittore scontroso, autore di raccon ti memorabili riuniti nel 1938 sotto il titolo Il ricordo della Basca, amato da Montale, da Pasolini e dal suo critico più convinto, Cesare Garboli, ma ri masto in vita e in morte un eccentrico e quindi un isolato I suoi diari traccia no, come scrisse Garboli proponendo li all’editore nel 1979, «la vita disperata e sperperata di un giovane di provin cia molto sensibile, molto vulnerabile, molto perbene, un po ’ matto e bizzar ro in apparenza, in realtà terribilmen te nevrotico, il quale passa attraverso il fascismo, il dopoguerra, gli anni della DC, la cultura di massa, ecc , ponen dosi domande da “italiano” sempre più stupefatto, attonito, costernato, finché l’ingenuità si spegne nella delusione totale e nella maledizione» Un grande minore come altri, più di altri, che non ebbe sogni di gloria neanche in vita di Paolo Di Stefano
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Voti d’aria
Stralunati, eccentrici, quasi dimenticati In fin della fiera
Sett manale di informazione e cultura Anno LXXXV 5 settembre 2022 azione Cooperativa MigrosTicino 43 CULTURA / RUBRICHE ◆ ●
Chiedo scusa ai cortesi lettori, voglio regalarmi una botta di presunzione Così come Bach compose Le Varia zioni Goldberg, ho pensato di scrive re Le mie Variazioni Domestiche Scri ve Rodolfo Venditti: «Goldberg era un giovane clavicembalista sedicenne allievo di Bach L’ambasciatore rus so soffriva di insonnia e aveva biso gno che il clavicembalista lo aiutasse, suonando, a trascorrere la notte Gol dberg chiese a Bach delle Variazioni su un tema» Le mie variazioni prendono spun to da piccoli fatti domestici e servo no a mantenermi sveglio e ad avere sempre un buon indice di nevraste nia Aprono con un fracasso di stovi glie che si infrangono sul pavimento della cucina Voce da un ’altra stanza: «Cos’è successo?» Replica: «Niente! Non è successo niente» Segue una frase, appena sussurrata: «Svelta, vai a prendere dei giornali vecchi nel lo sgabuzzino!» Sempre in cucina, una voce di donna che sta aprendo lo sportello della lavastoviglie: «Ma è mai possibile che non abbiate anco ra imparato come si mettono i piatti qua dentro e che ogni volta io deb ba rifare il lavoro di tirarli fuori e di risistemarli?» Ragazzi che in cin que minuti diventano maestri in tut te le infinite funzioni di un iPhone, non riusciranno mai a capire come si sistema un piatto sporco in modo razionale Molte delle mie Variazioni sono am bientate nella stanza da bagno Da lì un urlo risuona più volte nel corso di una giornata: «Chi è che usa il mio asciugamano?» Seguito dallo svi luppo del tema, in tono lamentoso: «Quanto volte devo dirvi che il pri mo asciugamano a sinistra del lavan dino è il mio?» Segue il pianto sul tubetto del dentifricio che andreb be schiacciato a partire dal fondo ma è tanto più comodo spremerlo co me viene viene, tanto ci sarà sempre qualche anima buona che lo spianerà verso la cima Un altro capitolo è dedicato al cul to della data di scadenza C’è sempre in famiglia qualcuno che lo pratica: inizia con lo svuotamento delle borse della spesa e con la frase inquisitoria: «Ti avevo chiesto di comprarne una confezione, perché ne hai prese quat tro?» Alla parola «confezione» pos siamo sostituire a scelta: mozzarella, yogurt, succo di frutta La risposta: «Ne ho prese quattro perché erano in offerta» Controreplica: «Almeno hai controllato le date di scadenza?» chi parla ne ha già afferrata una scovan do dei numeri in caratteri microsco pici: «Scadono domani» Pallido ten tativo di difesa: «Leggi bene Vicino c’è scritto preferibilmente» Il blocco centrale delle mie Variazioni tratta il tema degli smarrimenti Ini zia con un appello accorato: «Qual cuno di voi ha visto dove ho messo le chiavi della macchina?» Chi lo in tona deve essere già vestito di tutto punto per uscire e avere una mano appoggiata alla maniglia della por ta d’ingresso Segue il controcan to: «Hai guardato nel posto dove le metti sempre?» «Se le cerco vuol dire che lì non ci sono» Chi non ha fretta di uscire tende a vedere le cose da un punto di vista filosofico: «Male Biso gnerebbe stabilire un posto fisso per le chiavi e posarle sempre lì quando si entra in casa Così uno andrebbe a colpo sicuro senza perdere tempo» Entrano in gioco le voci caritatevoli: «Guarda in giro, non possono esse re sparite» «Mi date una mano? Ho fretta! Rischio di perdere l’appunta mento!» Inizia, senza fretta, una re cita collettiva, più che altro un gioco che porterà al ritrovamento di cose scomparse da decenni ma non delle chiavi dell’auto «Guarda cos’ho tro vato! Ti ricordi quando sabato scorso non trovavi più la lista della spesa da fare al supermercato? Era finita qui, sotto il foulard Per caso ti serve an cora?» «Perché non controlli dentro lo sportello del contatore della luce? Lì è pieno di chiavi!» Chi ha parla to dello sportello si prende la briga di aprirlo: «Guardate qui cosa ho trova to! Una scatola di dolci siciliani an cora sigillata!» «L’avevamo nascosta lì quando Filippo ce l’ha spedita da Siracusa» «È vero! Francesca stava facendo la cura dimagrante e aveva mo preso l’impegno di aiutarla» «E poi ce la siamo dimenticata» «Non saranno per caso scaduti?» «Per sa pere se sono ancora buoni basta in zupparli nel Porto» A differenza del le chiavi la bottiglia del Porto salta subito fuori Inizia un piccolo festi no domestico Finché con la boc ca piena di pasta di mandorle qual cuno proporrà all’interessato sempre più in ansia e prossimo alle lacrime: «Hai provato a cercare le chiavi nelle tasche del tuo impermeabile?» Erano lì, naturalmente. di Bruno Gambarotta mie
Le
C’è poco da fare, ci sono scrittori che nascono minori e muoiono mino ri Possono anche maturare sogni di eterna gloria in vita, magari vincen do grandi premi e vendendo decine di migliaia di copie, ma poi, alla resa del tempo, non riescono a entrare non dico nell’empireo ma neanche, se non di striscio, nel canone o nelle antolo gie Rimanendo agli italiani, prendete il premio Strega e scorrete l’elenco dei vincitori CisonoCesarePavese,Primo Levi e Claudio Magris, mancano però i nomi di Calvino, di Gadda, di Scia scia e di Pasolini, quelli che formano la struttura del canone del secondo No vecento Gli irrinunciabili delle storie letterarie E gli altri? Gli altri «strega ti» sono autori che un lettore di cultura media raramente ha sentito nominare Che cosa dicono a un lettore del 2022 Corrado Alvaro (5), Giovanni Comis so (5+), Mario Pomilio (5+), Giuseppe Dessì (5), Lalla Romano (5½), Raffa ello Brignetti (4½), Mario Tobino (5+), Manlio Cancogni (5½)? Non ci giure rei, ma temo che per tanti lettori di og gisianosoltantol’ecodiun’ecolontana Eppure,sononomiecognomidigente che ha avuto in vita momenti di auten ticotripudio,corteggiamentieditoriali, successi da far invidia, riconoscimenti critici eccelsi e per lo più meritati (al menosecondoilsottoscritto:vediivoti d’aria assegnati sopra) Per quanto mi riguarda non baratterei un «minore» come Cancogni o come Pomilio (torna in questi giorni il suo Quintoevangelio) con uno degli scrittori considerati pe si massimi nell’estate 2022 Non scam bierei Lalla Romano con nessuna del le scrittrici attuali, magari predestinate alle antologie del 2070 Càpita, l’ultimo libro di Gina Lago rio (5½), nata esattamente cent’anni fa, scrittriceligureamicadiCamilloSbar baro e di Beppe Fenoglio, è un inten so, commovente, duro resoconto della malattia e del dolore fisico e spiritua le che si prova in una camera d’ospe dale sapendo di essere vicini alla fine: è il bilancio implacabile di una lunga vita, uscito nel 2005 Da allora è sta to ristampato più volte, ma non risul ta tra i libri di riferimento in nessuna autorevolerassegnaletterariadelnuovo millennio Direcente,nell’anniversario dellanascitadiLagorio,èstatoristam pato da Garzanti Approssimato per di fetto, altro bel romanzo sulla precarietà esull’amoredellavitaneisuoimomen ti estremi Un capolavoro? Forse Da leggere? Sicuramente Ma perché nes sun giornale ne ha parlato, mentre ci si affanna a recensire l’ultimo mediocre esordiente? Qualcuno ricorda Giusep pe Marotta, napoletano nato nel 1902 emortonel1963?No?Eppure,nel1947 ha scritto L’oro di Napoli, da cui Vitto rio De Sica (con Cesare Zavattini) ha tratto l’omonimo film con Totò Dun que, provate a leggere i racconti di Co raggio, guardiamo (5+), usciti nel 1953 e riproposti ora da un editore poco noto, AlessandroPolidoro Leggeteli,perché nella misura breve Marotta riesce ogni volta, con uno stile molto accurato (e delicato),adisegnareironiciemalinco nici, fulminei quadri di vita quotidia na, tra anni 40 e 50, vissuta dal basso a Milano, a Genova, a Napoli, a To rino Non è vero che i minori vengono ignorati dagli editori: né dagli editori minori né, qualche volta, dai maggiori Prendete, tra gli appartati, l’autore più appartato e stralunato di tutti: il mo denese Antonio Delfini (1907 1963)
Variazioni
Cultura woke
A video spento Dell’influenza della cultura woke sul mondo dell’immaginario, con effet ti spesso controproducenti, si sta di scutendo molto nel mondo e, forse, ancora poco da noi Si tratta di un atteggiamento ideologico che ha con tagiato sceneggiatori e produzioni americane e inglesi e, per molti, è una vera e propria guerra culturale Il pro blema non è l’insieme di valori sociali di questo movimento: sono perfetta mente legittimi e in gran parte condi visibili Il problema è come vengono imposti e il fatto che, questa strate gia di propaganda, per i suoi meto di finisce con il tradire molti dei va lori stessi Il termine «woke» (contrazione di «woken», participio passato del verbo «to wake», «svegliare»), già diffuso alla fine del XIX secolo, nasce e si sviluppa inizialmente all’interno delle comuni tà afro americane degli anni Trenta e Quaranta del XX secolo come forma di allerta e attenzione verso le discri minazioni razziali e di classe del tem po Secondo la definizione che ne dà il dizionario Zanichelli, a partire dagli anni Sessanta il termine comincia ad assumere una valenza pienamente po litica, legandosi ai movimenti per i di ritticivili Acontribuirealsuorilancio (e al suo significato) negli anni più re centi è stata la cantautrice di neo soul e rhythm and blues Erykah Badu con il verso di una sua canzone che recita appunto «I stay woke», mentre a parti re dalla metà degli anni Dieci del XXI secolo tale concetto diventa l’architra ve simbolico dei movimenti Black Li ves Matter, MeToo e altri, espressio ne delle battaglie culturali e sociali dell’Americadioggi Latrasformazio ne ultima della cultura woke consiste neltentativodiappropriazioneericon figurazione da parte delle élite politi co culturali con la finalità di indiriz zare il dibattito dell’opinione pubblica e utilizzare i prodotti della cultura di massa come strumenti di una «vera e propria guerra culturale» L’impatto più rilevante di nuovi valori e prospettive di narrazione, almeno in termini di visibilità e ribalta mediati ca, riguarda il mondo cinematografico di Hollywood Alla fine del 2020 l’A cademy of Motion Pictures Arts and Sciences, l’organizzazione che gestisce e assegna gli Oscar, ha stabilito che, a partire dal 2024, per accedere alla no mination come miglior film e concor rere per l’ambita statuetta, sarà neces sario soddisfare alcuni criteri specifici quali la presenza di un attore protago nista o non protagonista appartenente a un gruppo etnico sottorappresenta to (asiatico, ispanico, afro americano, mediorientale, ecc ), che almeno il 30% del cast sia espressione di mino ranze (donne, comunità LGBTQ, persone con disabilità), e ancora che la trama stessa dell’opera risponda a tali indicazioni Ulteriori criteri prevedo no poi analoghe indicazioni specifiche anche per le realtà produttive e distri butive, alle quali si chiede la presenza all’interno dei propri staff di persona le appartenente alle categorie sotto rappresentate, con riflessi non soltanto sul contenuto del film, ma anche sugli stessi assetti organizzativi delle azien de coinvolte nella realizzazione e dei professionistiimpiegati,nell’ottica,se condoipromotori,difavoriremaggio ri processi d’inclusione in una società globale in costante trasformazione L’annuncio non ha mancato di susci tarereazioniepolemiche,inparticolar modopaventandoilrischiodistandar dizzazione e appiattimento della liber tà creativa, ancor più vincolata alle im posizioni della political correctness Il mondo Disney ha impresso una svolta significativa, intervenendo an che su pellicole e lungometraggi sto rici, spiegando alle generazioni giova ni che quei titoli erano stati prodotti in epoche e contesti differenti e che, a ogni modo, alcune dinamiche narra tive in essi contenuti sono da ritener si ingiuste e scorrette È il caso di film comeLillieilvagabondooilpiùrecente Aladdin del 1992 che, nell’offerta stre aming della piattaforma Disney+, so no stati accompagnati da disclaimer inequivocabili: «Questo programma include rappresentazioni negative e/o trattamenti errati nei confronti di per sone o culture Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono oggi» Come ha scritto Riccardo Manzot ti, studioso di psicologia dell’arte, «il controllo dell’immaginario non è una questione da poco: è il campo di bat taglia dove si conquista il mondo re ale perché è il luogo dove si scelgono i valori in base ai quali si premiano o si puniscono le persone È l’inversione del rapporto tra arte e morale: pensare che qualcosa sia bello perché è giusto» di Aldo Grasso
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Ogni boccone una delizia Pane e prodotti da forno Offerte valide solo dal 6.9 al 12.9.2022, fino a esaurimento dello stock.Migros Ticino Il nostro pane della settimana nelle filiali con panetteria della casa: fatto con il lievito madre che nutriamo e rinfreschiamo ogni giorno nel nostro laboratorioConsiglio: si può tranquillamenteconservare surgelato fino a tre mesi 2.95 Fette biscottate di farro originali, IP-SUISSE 550 g 4.95Hit Pane a pasta acida, IP-SUISSE 500 g, confezionato 2.95 Mele Gala Ticino, al kg6.90Hit invece di 11.50 Bacche miste 2Polonia/Svizzera,x250g conf. da 2 40%
Largo a bontà cremose, dolci e proteiche! Formaggi e latticini Migros Ticino Perfetta perla pizza 5.50 invece di 6.90 Mozzarella a dadini bio 2 x 200 g conf. da 2 20%1.35 invece di 1.70 dolceAppenzeller ca. 350 g, per 100 g, confezionato 20% 5.50 invece di 6.85 Caprice des Dieux in conf. speciale, 330 g 19% Leerdammer a fette Original o Lightlife, in conf. speciale, per es. Original, 350 g, 5.40 invece di 6.80 20% 1.70 invece di 2.05 Formaggella ticinese 1/4 grassa per 100 g, confezionata15%1.70 invece di 2.05 Formaggini freschi per 100 g 17%
Offerte valide solo dal 6.9 al 12.9.2022, fino a esaurimento dello stock.Migros Ticino LO SAPEVI? Le proteine contribuiscono alla formazione e all'aumento della massa muscolare. Tutti i prodotti della marca propria Migros Oh! sono ricchi di proteine e aiutano così chi cura la propriopraticaalimentazionepropriaesportafornirealcorpounadeguatoapportoproteico.Perunostiledivitasanooccorrecomunqueavereun'alimentazionevariaebilanciataefaremovimento. Tutti i quark High Protein e gli yogurt Greek Style Oh! per es. High Protein alla fragola, 150 g, 1.10 invece di 1.40 20% 4.65 invece di 5.85 Ovomaltine Drink 3 x 250 ml conf. da 3 20% Snack al latte e fette al latte Kinder refrigerati per es. fette al latte, 5 pezzi, 140 g, 1.40 invece di 1.60 –.20diriduzione 4.40 invece di 5.20 Mezza panna UHT Valflora, IP-SUISSE 2 x 500 ml conf. da 2 15% Tutti gli iogurt Nostrani per es. alla castagna, 180 g, –.95 invece di 1.05 di–.10riduzione
Ancora più momenti da Pescegustareefruttidimare Migros Ticino IDEALE CON Tutti gli antipasti, le olive e gli hummus Anna's Best per es. hummus al naturale, 200 g , 2.80 invece di 3.50 20% 9.80 invece di 14.05 Filetti di salmone con pelle M-Classic, ASC d'allevamento, Norvegia, in conf. speciale, 380 g 30% Tutte le olive non refrigerate (prodotti Alnatura e Demeter esclusi), per es. olive greche Kalamata bio, 150 g, 2.– invece di 2.70 25%
Prodotti freschi e pronti Offerte valide solo dal 6.9 al 12.9.2022, fino a esaurimento dello stock.Migros Ticino Bontà vegetariana e vegana subito pronta 5.95 Mezzelune Anna's Best ricotta e spinaci o con manzo, in conf. speciale, per es. ricotta e spinaci, 800 g Hit Vegetable Triangle, Delicious Pieces o Falafel V-Love per es. Vegetable Triangle, 2 x 180 g, 5.40 invece di 6.80 conf. da 2 20% Consiglio: preparare lecozze in salsa di pomodoroper condire la pasta 7.50 invece di 10.75 Gamberetti tail-on M-Classic, cotti, ASC d'allevamento, Vietnam, in conf. speciale, 260 g 30% 13.–invece di 17.90 Cozze, MSC pesca, Paesi Bassi, in conf. speciale, 2 kg 27% consegnato!Ordinato,migros.ch
Migros Ticino 1.25 invece di 1.95 Carne di manzo macinata M-Classic Svizzera, per 100 g, in self-service35%1.70 invece di 2.55 Fettine di pollo Don Pollo con carne proveniente dal Brasile/Ungheria, prodotta secondo le disposizioni svizzere in materia di protezione degli animali, per 100 g, in self-service 33%4.85 invece di 6.20 Hamburger di manzo Svizzera, 2 x 100 g conf. da 2 21% Spezzatino di vitello in self-service e al banco a servizio, IP-SUISSE per es. in self-service, per 100 g, 3.60 invece di 4.30 15% 1.60 invece di 2.30 Sminuzzato di maiale, IP-SUISSE in conf. speciale, per 100 g 30%
Offerte valide solo dal 6.9 al 12.9.2022, fino a esaurimento dello stock.Migros Ticino CONSIGLIO DEGLI ESPERTI Le fettine di manzo à la minute, come dice il nome stesso, si cuociono solo pochi minuti. Sono particolarmente tenere e buone con una salsa alla panna o a straccetti nelle insalate. Maggiori consigli di preparazione e informazioni sull'offerta In vendita ora al bancone IP-SUISSE sono disponibili al bancone della carne. Fettine di manzo al bancone, IP-SUISSE per es. à la minute, per 100 g, 4.60 invece di 5.80 20% 5.70 invece di 7.60 Scamone di manzo, IP-SUISSE per 100 g, al banco a servizio 25%
Classici e stagionali Salumi Migros Ticino Variante impreziositaautunnaledaicrauti 3.95 Salsiz di cervo con semi di zucca M-Classic Svizzera/UE, 100 g, in self-service 20x CUMULUS Novità 5.95 Bratwurst autunnali con crauti M-Classic Svizzera, 2 pezzi, 260 g, in self-service 20x CUMULUS Novità 4.95 Salsiccia con castagne Rapelli Svizzera, 180 g, in self-service 20x CUMULUS Novità 7.95 invece di 9.95 Bresaola affettata Francia, per 100 g, in self-service 20% 1.90 invece di 2.55 Prosciutto cotto affettato, IP-SUISSE per 100 g conf. da 2 25% 3.15 invece di 4.20 Salametti a pasta fine prodotti in Ticino, per 100 g, in self-service 25% 2.05 invece di 2.60 Luganighetta nostrana Ticino, per 100 g, in self-service 20% 6.90 invece di 9.90 Irresistibili Citterio misti Italia, classici e piccanti, 2 x 80 g conf. da 2 30%
Per tutti i desideri, dal refrigerio all’aperitivo Bevande Offerte valide solo dal 6.9 al 12.9.2022, fino a esaurimento dello stock.Migros Ticino impreziosireperConsiglio:prepararecocktailoidessert 9.50 invece di 15.90 Succhi di frutta Sarasay, Fairtrade Arancia o multivitaminico, 6 x 1 l, per es. arancia conf. da 6 40% Sciroppi in bottiglie di PET 1,5 l o 750 ml, per es. al lampone, 1,5 l, 4.30 invece di 4.80 a partire da 2 pezzi –.50diriduzione Tutto l'assortimento di acqua minerale Valais (bottiglie in vetro escluse), per es. senza anidride carbonica, 6 x 1,5 l, 3.70 invece di 6.20 40% 6.95 invece di 9.–Crodino 10 x 100 ml conf. da 10 22% 7.–invece di 11.95 7up Regular o Free, 6 x 1,5 l, per es. Free conf. da 6 40%
Tutto l'assortimento Buon Gusto prodotti surgelati, per es. lasagne alla bolognese, 360 g, 2.35 invece di 3.40 30% Tutto l’assortimento Knorr per es. brodo di manzo povero di grassi, 240 g, 7.60 invece di 9.50 a partire da 2 pezzi 20%
Barretta per sportivi eamanti degli spuntini
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Tutte le barrette singole sport e lifestyle (prodotti Alnatura, Farmer, You e Ovo esclusi), per es. Chiefs Protein Bar Crispy Cookie, 55 g, 2.35 invece di 2.95 20%
Pizze Buitoni surgelate, caprese, al prosciutto o alla diavola, per es. al prosciutto, 3 x 340 g, 12.60 invece di 16.80 conf. da 3 25%
Cappelli di spugnole o porcini, secchi in confezioni multiple, per es. cappelli di spugnole, 2 x 20 g, 14.70 invece di 21.–conf. da 2 30% Maionese, Thomynaise o senape dolce Thomy per es. maionese à la française, 2 x 265 g, 4.70 invece di 5.90 conf. da 2 20%
Latte di cocco Thai Kitchen in confezioni multiple, per es. latte di cocco Thai, 2 x 500 ml, 6.70 invece di 8.40 conf. da 2 20%
Offerte valide solo dal 6.9 al 12.9.2022, fino a esaurimento dello stock. Croccanti snack senza glutine PIÙ RISPARMI 1.30 M-BudgetSpaghetti 1 kg –.90 Farina M-Budgetdomestica 1 kg 4.70 Olio M-Budgetvergined’oliva 1 l 2.80 invece di 4.–Zucchero M-ClassiccristallizzatofinoCristal 4 x 1 kg conf. da 4 30% 22.50 invece di 33.60 Caffè Exquisito, in chicchi o macinato per es. in chicchi, 4 x 500 g conf. da 4 33%5.35 invece di 6.10 Nutella in conf. speciale, 900 g 12% Noci e frutta secca Sun Queen (prodotti Premium Nuts e sfusi esclusi), per es. noci di anacardi, 200 g, 2.90 invece di 3.65 20% Fette croccanti Le Pain des Fleurs disponibili in diverse varietà, per es. alla castagna, 150 g, 3.45 invece di 4.35, in vendita nelle maggiori filiali 20%
Per chi ama gli snack e il Dolcecioccolatoesalato Dolce tradizionale con ripieno alle nocciole 8.95 invece di 17.90 MegaStar prodotto surgelato, alla mandorla, alla vaniglia e al cappuccino, in conf. speciale, per es. alla mandorla, 12 x 120 ml conf. da 12 50%5.85 invece di 11.70 Snacketti Zweifel Paprika Shells, Dancer Cream o Bacon Strips flavour, per es. Paprika Shells, 2 x 225 g conf. da 2 2.9050% invece di 4.15 Biscotti prussiani M-Classic in conf. speciale, 516 g 30% 4.50 Nutella Biscuits 304 g Hit 5.40 invece di 7.20 Biberli d'Appenzello 6 x 75 g conf. da 6 25% Tutto l'assortimento Blévita per es. al sesamo, 295 g, 2.70 invece di 3.30 a partire da 2 pezzi –.60diriduzione
Offerte valide solo dal 6.9 al 12.9.2022, fino a esaurimento dello stock. Confezione gigante per lunghe serate davanti alla TV Il Toblerone è stato inventato in Svizzera Baklava Bujrum con noci o pistacchi, per es. noci, 600 g, 5.– invece di 6.4020%5.95 invece di 7.60 Maltesers in conf. speciale, 400 g 21% 8.95 invece di 11.40 Peanut M&M's in conf. speciale, 1 kg 8.9521% invece di 12.–Tavolette di cioccolato Lindt Lindor cioccolato al latte o fondente, per es. al latte, 5 x 100 g conf. da 5 25% Pralinés Lindt Mini o Connoisseurs, in confezioni multiple, per es. Mini, 2 x 180 g, 17.– invece di 23.90 conf. da 2 28% nel 1908 Toblerone Milk o Tiny Mix in conf. speciali e multiple, per es. Tiny Mix, 584 g, 9.95 invece di 16.95 41%
Detergenti
Detergenti
Una casa bella pulita in Casalinghiautunno
Tutti i detergenti Potz Xpert per es. disotturante per scarichi Power Gel, 1 l, 4.– invece di 5.95 a partire da 2 pezzi 33% Potz o M-Classic per es. detergente per cucina Potz con busta di ricarica, 2 x 500 ml, 6.40 invece di 8.–conf. da 2 20% i detersivi Elan (confezioni multiple e speciali escluse), per es. Spring Time in conf. di ricarica, 2 l, 7.– invece di 13.95 a partire da 2 pezzi 50% Migros Plus in confezioni multiple o speciali, per es. mini pastiglie per lavastoviglie, 2 x 40 pezzi, 12.70 invece di 15.90 conf. da 2 20% o detergenti per WC Hygo in confezioni multiple o speciali, per es. Flower Clean, 2 x 750 ml, 5.75 invece di 7.20 conf. da 2 20% 6.–invece di 7.80 Rulli di ricambio Twist 5 m conf. da 3 23%
Cestelli
Tutti
Offerte valide solo dal 6.9 al 12.9.2022, fino a esaurimento dello stock. Per una puliziapratica e rapidadei pavimenti 5.– Panni polivalenti 15 pezzi Hit Spugne detergenti Strong 2.– invece di 2.50 conf. da 5 20% Tutto l'assortimento per la pulizia dei pavimenti Twist per es. panni di ricambio Wet L, 20 pezzi, 4.35 invece di 5.40 a partire da 2 pezzi 20% 9.95 Panni universali in microfibra 32 x 32 cm, 10 pezzi Hit 7.40 invece di 9.30 Manella per es. White Orchid & Aloe Vera, 3 x 500 ml conf. da 3 20% 4.80 invece di 6.–Panni di multiusospugnaMiobrill 2 x 6 pezzi conf. da 2 20% IL TRUCCHETTO Quando una spazzola per stoviglie è arrivata alla fine della sua carriera di lavapiatti, non buttarla. Anche se un po' logora, la puoi infatti usare per tanti altri compiti. Ad esempio per grattare via lo sporco delle scarpe da escursionismo o per rimuovere grassi e residui di cibo dalla graticola. 4.95 Spazzole per piatti marrone e bianco conf. da 4 Hit
Fazzoletti di carta o salviettine cosmetiche Linsoft, FSC® per es. salviettine cosmetiche in scatola, 4 x 150 pezzi conf. da 4 33% Fazzoletti e salviettine cosmetiche Kleenex, FSC® in confezioni multiple o speciali, per es. Collection in scatola quadrata, 4 x 48 pezzi, 5.85 invece di 8.80 33%
Prodotti per la pulizia del viso I am per es. salviettine detergenti per pelli secche, 2 x 25 pezzi, 4.75 invece di 6.80 conf. da 2 30% 3.90 Fazzoletti di carta Linsoft, FSC® in conf. speciale, 56 x 10 pezzi Hit
Ampia scelta per la cura e lo styling dei capelli 4.80 invece di 6.90 Shampoo I am per es. shampoo Intense Moisture, 3 x 250 ml conf. da 3 30%
Shampoo Nivea in conf. multipla, per es. Classic Care, 3 x 250 ml, 6.80 invece di 9.75 conf. da 3 30%
Prodotti per la cura dei capelli in confezioni multiple, per es. shampoo Color-Vive Elseve, 2 x 250 ml, 6.– invece di 8.80 conf. da 2 31%
Proprio quello che ci vuole Bellezza e cura del corpo
Prodotti per la pulizia del viso Nivea per es. salviettine detergenti rinfrescanti, 2 x 25 pezzi, 6.– invece di 8.60 conf. da 2 30%5.30 invece di 8.–
Fiori e giardino Dalla biancheria alle figurine dei Mondiali Varie Offerte valide solo dal 6.9 al 12.9.2022, fino a esaurimento dello stock. Facile da usare eindicato per localifino a 50 m3 Daequosolidaleproduzione 9.70 invece di 12.95 multiflora,Phalaenopsis2steli disponibile in diversi colori, in vaso, Ø 12 cm, per es. bianco-viola, il vaso 25% Tutto l'assortimento di biancheria intima Sloggi, Triumph, DIM e Skiny per es. slip a vita bassa da donna Sloggi nero, tg. 40, il pezzo, 15.90 invece di 19.90 20% 9.95 Slip midi da donna bio disponibili in diversi colori e motivi, taglie S–XL conf. da 3 Hit 9.95 Rose Grande disponibili in diversi colori, mazzo da lunghezza10,dello stelo 50 cm, per es. rosso-giallo, il mazzo Hit Salviettine detergenti umide Soft Deluxe, camomilla o aha! Sensitive, per es. Deluxe, 3 x 50 pezzi, 4.55 invece di 5.70 conf. da 3 20% Alimenti per gatti Sheba in confezioni multiple, per es. pollame, 12 x 85 g, 11.60 invece di 14.55 conf. da 12 20% equosolidale 16.95 invece di 19.95 Rose nobili, Fairtrade disponibili in diversi colori, mazzo da lunghezza7,dello stelo 60 cm, per es. gialle-arancioni-pink, il mazzo 15% 75.–invece di 90.–Box Panini FIFA World Cup 2022™ 100 bustine di figurine di15.–riduzione 169.–invece di 259.–Deumidificatore, 12 l 220 W, deumidificantepotenza12 l/24 h, serbatoio da 2,2 l, per locali fino a 50 m3, con funzione di temporizzatore, il pezzo 34%
Da tutte le offerte sono esclusi gli articoli già ridotti. Le offerte sono valide solo dal 6.9 al 19.9.2022, fino a esaurimento dello stock Beauty Power per pelle e capelli. Tutto l'assortimento di prodotti per la cura del viso e dei capelli (conf. multiple, conf. da viaggio, prodotti M-Classic, spazzole e accessori esclusi), per es. Siero Zoé Expert alla Vitamina C, 10 ml, 9.75 invece di 12.95 a partire da 2 pezzi 25% 8.25 invece di 16.50 Chicken Nuggets Don Pollo prodotto surgelato, in conf. speciale, 1 kg, offerta valida dall'8.9 all'11.9.2022 6.9050% invece di 9.90 Bratwurst di vitello, IP-SUISSE 2 x 2 pezzi, 560 g, offerta valida dall'8.9 all'11.9.2022 conf. da 2 4.3030% invece di 7.20 Pomodori Longobarditritati 6 x 400 g, offerta valida dall'8.9 all'11.9.2022 conf. da 6 40% weekendimbattibilidelPrezziValidigio.–dom.