Azione 05 del 31 gennaio 2022

Page 1

Anno LXXXV 31 gennaio 2022

Cooperativa Migros Ticino

G.A.A.  Sant’Antonino

Settimanale di informazione e cultura

edizione

05

MONDO MIGROS

Pagine 4 – 5 ●

SOCIETÀ

TEMPO LIBERO

ATTUALITÀ

CULTURA

Dall’esame clinico alla diagnostica: in radiologia la tecnica deve adattarsi al problema specifico

L’importanza del ballo, spesso associato allo svago, al divertimento e – a torto – ritenuto un po’ frivolo

Reportage da Kandahar, città afgana in mano ai talebani, dove si muore di fame e di freddo

Una grande mostra nella splendida Bologna celebra l’arte di Antonio Canova

Pagina 3

Pagina 9

Pagina 16

Pagina 23

Pagina 7

Ti-Press

Casaro, una passione che si rinnova

Guido Grilli

La partita a scacchi dello zar Peter Schiesser

Due mesi dopo, la domanda non ha ancora risposta: ci sarà guerra fra Russia e Ucraina? Russi e americani si parlano ancora, attualmente. Ma le parole dell'ex presidente russo Dmitry Medvedev, oggi vice del Consiglio di sicurezza russo, non lasciano ben sperare: «nessuno cerca la guerra, ma abbiamo praticamente esaurito il limite di ritirata» («Washington Post»,  gennaio). Infatti, quel che si ode sono i rombi dei cannoni, dei carri armati e degli aerei da combattimento russi impegnati in manovre militari un po' ovunque in Russia e persino in Bielorussia a due passi da Kiev, quel che si vede sono le forniture di armi e munizioni da paesi della Nato all'Ucraina, i militari Nato in allerta, le ambasciate occidentali che a poco a poco si svuotano, a partire da quella statunitense. Se guerra sarà, non sarà nei prossimi giorni: gli oltre  mila soldati russi ammassati ai confini con l'Ucraina non hanno ancora tutte le strutture di supporto per condurre un'offensiva, e Mosca ha fatto sapere che il presidente Putin si prenderà il tempo per studiare la risposta scritta

americana al trattato di mutua sicurezza proposto dalla Russia e per prendere le sue decisioni. Il punto è che ancora non si riesce a capire quali intenzioni ha Putin, quali obiettivi concreti e come intende procedere, se risponderà all'«aggressione occidentale» con dei «mezzi tecnico-militari» o diplomatici. Sappiamo che Putin, figlio di un immenso paese che per riflesso storico teme di essere invaso, vuole ricostituire un cuscinetto di sicurezza per non avere la Nato a contatto con la Russia, ma la mossa di presentare agli americani un trattato che comporta una sorta di capitolazione resta enigmatica. Impossibile anche solo immaginare che gli Stati Uniti e la Nato accettino di ritirarsi dai paesi dell'ex Patto di Varsavia, entrati anche nell'Unione europea. Dunque, che significa? Nel Novecento, quando si voleva dichiarare guerra si imponeva ad un altro Stato un ultimatum che mai avrebbe potuto accettare, oppure si creava un pretesto, una provocazione. Che è esattamente quel che Nato, Usa e paesi europei temono: uno strano incidente in una qualche in-

frastruttura vitale nell'est dell'Ucraina (ne sono state identificate diverse) che dia un motivo ai russi per entrare nel paese. Intanto, l'Ucraina è già bersaglio di attacchi cibernetici, si parla di infiltrazioni di sabotatori russi, della volontà di provocare un colpo di Stato contro il presidente Zelenski per instaurare un governo filo-russo, in un crescendo di tensione. Putin ci ha abituati a forme di conflitto asimettrico. La Crimea è stata occupata da soldati russi senza insegne di riconoscimento, nell'est dell'Ucraina è avvenuto lo stesso, così che Putin ha potuto a lungo negare che fossero truppe regolari (per poi riconoscerlo a giochi fatti). Non sappiamo quindi se delle azioni «tecnico-militari» coinvolgerebbero tutte le truppe schierate ai confini con l'Ucraina. Agli Stati Uniti e alla Nato resta dunque solo la duplice via dei negoziati e delle minacce. Il presidente americano Biden ha promesso sanzioni economiche senza precedenti, si parla anche di escludere la Russia dal sistema di pagamenti internazionali SWIFT. Inoltre gli americani hanno reso ben chiaro ai russi

che in caso di invasione gli Stati Uniti fomenterebbero una resistenza armata, come fecero in Afghanistan finché i russi non se ne andarono. In momenti di tensioni internazionali, giuoca un ruolo anche la lucidità mentale dei protagonisti, la chiarezza degli obiettivi e la capacità di prevedere le conseguenze delle proprie azioni. La visione di Putin è chiara: da quando nel  la Nato dichiarò che la Georgia e l'Ucraina avrebbero potuto aderire al Patto atlantico in un futuro, Putin ha reso instabile la Georgia occupandone due regioni e dal , dopo la caduta di un governo filo-russo, sta mantenendo instabile l'Ucraina. Ma l'obiettivo concreto di questa prova di forza resta oscuro. Inoltre, non sappiamo se Putin sia davvero consapevole dei danni che può provocare alla Russia, alla stabilità in Europa e nei rapporti con gli Stati Uniti. La risposta americana alle proposte russe è già stata considerata largamente insufficiente dal ministero degli esteri russo, non c'è da aspettarsi che Putin possa accettare un no alle richieste principali. Che margine di negoziato resta?


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.