Azzurro Sport 1 - 2022

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Azzurro Sport BIMESTRALE DI CULTURA SPORTIVA AERONAUTICA

ANNO 9 – NUMERO 1

OLIMPIADI INVERNALI

FRANCESCA LOLLOBRIGIDA LA REGINA DEL GHIACCIO

GINNASTICA RITMICA

LE FARFALLE AZZURRE INCANTANO ALL’ARISTON



EDITORIALE

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n questo numero vogliamo partire dalle ultime Olimpiadi Invernali ospitate dalla Cina. Giochi Olimpici che si sono svolti sotto la spada di Damocle di una guerra imminente, una guerra che a pochi giorni dallo spegnimento della fiaccola olimpica ha riportato l’Europa indietro di 70 anni. Pensavamo e speravamo che tutto ciò non accadesse ed invece ancora una volta l’uomo ha dimostrato di non aver imparato molto dalla sua storia. Ci siamo illusi che lo sport potesse in qualche modo fare quello che gli uomini troppo spesso non sono capici di fare, ma ci siamo sbagliati. Dal punto di vista sportivo a Pechino l’Italia ha dimostrato ancora una volta di vivere un momento magico iniziato l’anno scorso con una serie di successi storici. Beh, il trend è rimasto invariato perché con i successi nel pattinaggio artistico e nel curling l’Italia è entrata di diritto nel club dei grandi. Ai due Ori conquistati

dagli atleti dell’Aeronautica si sono aggiunti i successi degli altri atleti azzurri che hanno contribuito al buon esito della spedizione italiana. Oltre ai successi olimpici abbiamo, come sempre fatto in questi anni, raccontato in generale dei nostri colori. Eccoci quindi “passare’ sulla pista di Formula 1 per raccontare il ritorno alla vittoria della “rossa’ che con una doppietta che ha fatto iniziare il campionato mondiale nel migliore dei modi. Buone notizie anche dal rugby dove l’Italia, dopo 17 anni dall’ultima affermazione, si è imposta in un incontro del prestigioso torneo del 6 nazioni. E poi le Farfalle Azzurre, orgoglio italiano, che hanno deciso di volare sul palco e sulle note del Teatro da sempre regno della musica italiana, l’Ariston di Sanremo. E poi ciclismo, atletica e beach volley; insomma vi aspetta un menù ricco di sport. Non resta quindi che augurarvi una buona lettura!

IL DIRETTORE

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8 Olimpiadi invernali di Pechino 2022.

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SOMMARIO 2 Azzurro Sport 1/2022


Azzurro Sport Periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma Anno 9 – numero 1 Editore AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini 434 00125 Roma

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16 A TU PER TU CON MOSANER

Direttore Responsabile Alessio Piano Redazione via Gianfilippo Usellini, 434 – 00125 Roma Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it

LE OLIMPIADI ROSA

© Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte.

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MONDIALI INDOOR DI ATLETICA

20 CICLISMO concluso il campionato nazionale dell’A.M.

Stampa Arti Grafiche Celori

Finito di stampare nel mese di marzo 2022

22 GINNASTICA le farfalle azzurre incantano l’Ariston di sanremo

26 BEACH VOLLEY

32 RUGBY

ottimo quinto posto per la coppia Carambula-Rossi

l’Italia con la sua vittoria dice addio al cucchiaio di legno

foto di copertina: foto CONI

36 FORMULA1 con una splendida doppietta la Rossa torna alla vittoria.

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Pillole di SPORT GARE NAZIONALI EN PLAIN DI MEDAGLIE NEL TIRO CON L’ARCO, PODI ANCHE NELLA MEZZA MARATONA E NEL TENNIS TAVOLO

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uona la prima per il 1°Aviere Scelto Giuseppe Gerratana che sulla distanza di mezza maratona a Torino dello scorso 27 marzo si classifica al secondo posto nella settima edizione de “La Mezza di Torino” con il tempo di 1h04’39 alle spalle del keniano Ekidor Simon Dudi. Per l’atleta dell’A.M. si è trattato di un’ottima prova anche in vista dei prossimi impegni come quello della Volkswagen Prague Marathon del prossimo maggio. Nello stesso weekend sono andati in

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scena i Campionati Italiani Assoluti di tennis tavolo. A portare medaglie al Centro Sportivo di Vigna di Valle ci hanno pensato il 1°Aviere Capo Mihai Bobocica, secondo posto nel doppio maschile e Bronzo nel singolare e la coppia di 1° Aviere Scelto Marco Rech e Leonardo Mutti che si sono classificati terzi nel doppio misto. A fare incetta di medaglie ci ha pensato il team di acieri azzurri che a Cantalupa, nelle gare di selezione per la composizione delle squadre per i prossimi eventi internazio-

nali, hanno registrato un vero e proprio en plein: Medaglia d’Oro per il 1° Aviere Capo Mauro Nespoli, Argento per l’Aviere Scelto Federico Musolesi e Bronzo per l’Aviere Capo David Pasqualucci nell’arco Olimpico Maschile e a chiudere il 1°Aviere Capo Marco Galiazzo in quarta posizione. “Esordio con il botto” per la neo arruolata Aviere Scelto Karen Hervat che battendo in finale la Medaglia di Bronzo alle Olimpiadi di Tokyo Lucilla Boari è salita sul primo gradino del podio.


SPORT INVERNALI FONTANA-LOLLOBRIGIDA IN FUTURO?

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ntervistata in esclusiva da Eurosport, Arianna Fontana, l’atleta italiana più decorata nella storia dei Giochi Olimpici si racconta di ritorno da Pechino 2022, dove ha vinto le ultime 3 delle sue 11 medaglie a partire da Torino 2006: «Che onore, un risultato unico e appagante. A Pechino non ero più la quindicenne di Torino e a ogni Olimpiade sono riuscita a migliorarmi, affidandomi negli anni a uno staff e a delle persone che mi hanno sempre supportato e stimolato». L’ultima domanda dell’intervista esclusiva è stata sulle prossime Olimpiadi invernali italiane. «Le Olimpiadi in casa fanno gola a fine carriera, visto che tutto è iniziato a Torino 2006, e poi sarebbe un altro record di longevità» – e poi il giornalista ha continuato stuzzicando Arianna con suggestioni speciali, come una gara a inseguimento con Francesca Lollobrigida, vincitrice di due medaglie olimpiche sulla pista lunga: «Interessante e potremmo fare molta strada. Alla Lollo potrebbe piacere come idea e se ci fossero le possibilità, perché no?» Una risposta quella della fontana che fa sognare tutta Italia.

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ATLETICA FAUSTO DESALU “LANCIA” MARCELL JACOBS SUI 200 METRI: “VALE 19.85 FIN DA SUBITO”

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atletica italiana sta vivendo un periodo d’oro sotto il traino del Campione Olimpico dei 100 Marcell Jacobs, laureatosi Campione del Mondo indoor sulla distanza dei 60 metri solo pochi giorni fa. A tessere le lodi di Marcell ci pensa Fausto Desalu, uno dei quattro eroi della 4×100 olimpica nonché amico (e rivale) dello stesso Jacobs. «Da uno che corre i 60 in 6″41 e i 100 in 9″80, mi aspetto un 200 in 19″85/19″90». Parole che fanno sognare in vista dei prossimi appuntamenti internazionali, a cominciare dalla rassegna iridata di Eugene in programma dal 15 al 24 luglio.

SCHERMA OTTIMI RISULTATI PER GLI SCHERMIDORI DELL’A.M.

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urante la 2a prova Nazionale di qualificazione di spada maschile individuale a Caorle, il 1°Aviere Scelto Matteo Tagliariol si aggiudica la medaglia d'Oro, seguito dal Aviere Scelto Enrico Piatti che conquista la medaglia di Bronzo. Sempre durante la 2a prova Nazionale di qualificazione, le nostre spadiste Aviere Beatrice Cagnin e Aviere Federica Isola conquistano rispettivamente la medaglia d'Argento e quella di Bronzo. Altri risultati arrivano dalla 2a prova Nazionale di qualificazione ai campionati italiani assoluti a Lucca dove nel fioretto femminile individuale il 1°Aviere Scelto Francesca Palumbo si aggiudica la medaglia d'Argento e nella prova di sciabola femminile il 1° Aviere Scelto Camilla Fondi conquista un ottimo secondo posto.

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ATLETICA LEGGERA DERKACH E GALBIERI PARTECIPANO AI MONDIALI INDOOR

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i Campionati Mondiali Indoor di Atletica Leggera svoltosi a Belgrado (Serbia) in cui la venezuelana Yulimar Rojas ottiene il nuovo record mondiale del salto triplo, con la sensazionale misura di m.15,74, l’atleta dell’Aeronautica Militare, 1°Aviere Scelto Dariya Derkach, non trovando il giusto feeling con la pedana si posiziona al 15° posto, saltando m.13,67. Nell’attesissima gara dei m.60, che riconferma l’oro Olimpico Marcel Jacobs l’uomo più veloce del pianeta (per lui anche nuovo record europeo con 6”41), si segnala il 21° posto per l’Aviere Capo Giovanni Galbieri con 6”66 (5° nella sua batteria).

ATLETICA LEGGERA LUDOVICA CAVALLI CAMPIONESSA ITALIANA ASSOLUTA E PRIMATATISTA NELLA CATEGORIA U23

PATTINAGGIO SU GHIACCIO LOLLOGRIDA, ANCORA UN TRIONFO SUI GHIACCI

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Trieste l'Aviere Scelto Ludovica Cavalli vince il titolo di Campionessa Italiana Assoluta e conquista il primato anche nella categoria U23 nel cross corto durante i Campionati Italiani Assoluti. ll 1°Aviere Scelto Mohad Alì Sheik Abdikadar, atleta del Centro Sportivo A.M., manca, invece, il podio per un soffio arrivando 4° nel cross corto maschile, perdendo di un soffio la volata finale. Nella Coppa Europa Lanci tenutasi a Leiria (Por), durante le gare assolute i martellisti sono stati i più svantaggiati visto che hanno dovuto fare i conti con la pedana resa scivolosa dalla pioggia battente. Il 1°Aviere Scelto Simone Falloni, con m. 70,61, si aggiudica la quindicesima posizione che lo porta comunque a raggiungere il suo primato personale stagionale.

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opo gli ultimi successi il 1°Aviere Scelto Francesca Lollobrigida continua a stupirci conquistando la Medaglia di Bronzo nel Pattinaggio su ghiaccio pista lunga nei 3000 mt, nella finale di Coppa del Mondo di Heerenveen, tenutasi il 1213 marzo 2022. L’atleta del Centro Sportivo A.M. si è aggiudicata un’altra Medaglia di Bronzo nella mass start. Questo risultato le permette di scavalcare la Blondin nel ranking di specialità e con 602 punti conquista la terza Coppa del mondo di Mass start.

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olimpiadi invernali

A PECHINO BENE GLI ATLETI DELL’AERONAUTICA MILITARE di Emiliano SOLE

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SI SONO SVOLTI A PECHINO DAL 4 AL 20 FEBBRAIO SCORSO, LA VENTIQUATTRESIMA EDIZIONE DEI GIOCHI OLIMPICI INVERNALI. L’ITALIA HA CONQUISTATO BEN 17 MEDAGLIE, DI CUI BEN TRE DAGLI ATLETI DELL’AERONAUTICA MILITARE. IL 1° AV. SCELTO FRANCESCA LOLLOBRIGIDA HA AVUTO ANCHE L’ONORE DI ESSERE LA PORTABANDIERA AZZURRA NELLA CERIMONIA DI CHIUSURA. 1/2022 Azzurro Sport9


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opo un’estate sportivamente fantastica per l’Italia credevamo gli incredibili successi fossero terminati. E invece ci sbagliavamo in quanto anche il nuovo anno sembra essere iniziato altrettanto bene per i nostri campioni. Ben 17 sono le medaglie conquistate dai nostri Atleti alle Olimpiadi invernali di Pechino. Un medagliere molto ricco per l’Italia il secondo più ricco nella storia del nostro sport invernale dopo l’irripetibile 20 segnato a Lillehammer nel 1994. La Difesa ha contribuito alla spedizione azzurra con 51 Atleti, il 43% della squadra, ottenendo degli eccellenti ri-

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sultati e tanti podi. L’Aeronautica Militare ha qualificato cinque atleti, aggiudicandosi tre medaglie: un Oro, un Argento e un Bronzo. Tra i protagonisti c’è sicuramente il 1° Aviere Scelto Francesca Lollobrigida, che ha conquistato il primo podio olimpico per l’Italia: un ottimo secondo posto nel pattinaggio di velocità sulla distanza dei 3.000 metri. «Questo argento è un capolavoro, posso proprio definirlo così. E, per me, vale come un oro». Queste le parole della pattinatrice al termine della gara evidentemente molto soddisfatta del risultato ottenuto. Un’Olimpiade che per la Lollo, così la chiamiamo amichevolmente,

era solo all’inizio... Intanto, mentre lei smaltiva le gioie per la sua medaglia, un altro atleta dell’Aeronautica si faceva valere: parliamo dell’Aviere Capo Amos Mosaner, che ha conquistato uno storico Oro nel doppio misto del curling in coppia con Stefania Costantini. Una medaglia d’Oro, quella conquistata dal nostro aviere, che ha dell’incredibile se si pensa che il curling in Italia è praticato a livello professionistico da soli 330 atleti. Quella di Mosaner è la prima medaglia in assoluto nella storia del curling azzurro, col duo italiano che conclude nel migliore dei modi un cammino perfetto composto da undici vittorie e zero


sconfitte. Come vi avevamo annunciato le emozioni per l’Aeronautica Militare e in particolare per Francesca Lollobrigida non erano terminate. L’Argento è stato solo l’inizio di un turbinio di emozioni che l’hanno avvolta durante la permanenza nel paese asiatico. il Presidente Malagò, infatti, ha annunciato che la portabandiera italiana nella cerimonia di chiusura delle Olimpiadi sarebbe stata proprio la pattinatrice dell’Arma Azzurra! «Un giusto riconoscimento per quanto Francesca ha fatto finora a Pechino», ha spiegato il numero uno del CONI, «e anche uno sprone per quanto dovrà fare nei prossimi giorni». Un orgoglio

immenso per la Lollobrigida, che ha affidato il suo entusiasmo ai social, commentando con un post su Instagram la sua gioia: «Orgogliosa, onorata, fiera ed emozionata, non ho altri aggettivi per definire il mio stato d’animo per essere stata nominata portabandiera per la cerimonia di chiusura. Vorrei solo dire grazie, grazie a tutti, al CONI e alla FISG (Federazione Italiana Sport del Ghiacchio, nda) che mi ha sempre seguita nel mio percorso...Ma l’Olimpiade per me non è ancora finita, per questo rimarrò concentrata fino alla fine». E così è stato, perché Francesca è riuscita a portarsi a casa anche una seconda medaglia, conquistando il

Bronzo nella mass start di pattinaggio veloce. Un risultato per l’atleta del Centro sportivo di Vigna di Valle che ha del sensazionale, due medaglie ad una Olimpiadi non è da tutti. Francesca ha conquistato la prima e l’ultima medaglia di queste Olimpiadi Invernali e fiera ha portato il vessillo italiano al “Bird’s Nest”, lo stadio olimpico della capitale cinese, per la cerimonia di chiusura. Durante questo spettacolare evento c’è stato anche il passaggio del testimone e la bandiera olimpica è stata consegnata all’Italia per l’organizzazione di Milano-Cortina 2026. Ora tocca noi rendere i prossimi giochi olimpici indimenticabili! n


olimpiadi invernali

MOSANER-COSTANTINI

LA COPPIA D’ORO

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L'AVIERE CAPO DELL'AERONAUTICA MILITARE CON LA SUA COLLEGA DELLE FIAMME ORO CONQUISTANO LA MEDAGLIA D'ORO IN COPPIA

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di Lucio FRATTA

on la vittoria della coppia olimpica formata dall’Aviere Capo Amos Mosaner e Stefania Costantini del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato battendo in finale al National Acquatics Centre di Pechino, entriamo di diritto nella Storia! «Ogni volta che ci ripenso mi viene la pelle d’oca – confessa a mente fredda ai giornali – devo essere sincero, faccio ancora fatica a crederci. È stato bellissimo, una di quelle emozioni che ti segnano la vita e che porterò sempre con me». Per la coppia italiana si è trattato di un risultato ovviamente eccezionale che però è il frutto del lungo cammino che li ha portati al trionfo in terra cinese, un cammino che ha regalato molte soddisfazioni e soprattutto molte piacevoli sorprese come la medaglia d’Oro. «Andare alle Olimpiadi e vincerle è il sogno di tutti – precisa l’atleta dell’Aeronautica Militare– e in fondo al nostro cuore, anche se ben nascosta, c’era la speranza di poter vincere. C’era soprattuto – aggiunge – la convinzione che potevamo fare bene. Siamo arrivati in Cina dopo aver conquistato il quinto posto al Mondiale di Aberdeen e due volte il secondo in importanti competizioni di livello internazionale». Gli italiani non partivano certo con il favore dei pronostici; a fare la differenza l’approccio che si è visto fin dai primi lanci. «Sapevamo di potercela giocare fino in fondo, ma in competizioni di questo genere devi fare i conti anche con la capacità di gestire la pressione. Con le prime partite la fiducia in quello che potevamo fare è aumentata, lancio dopo lancio, e con lei la concentrazione su quello che stavamo facendo». A dimostrazione dell’approccio vincente la serie di dodici vittorie su altrettanti incontri. Un crescendo che ha trascinato tutti gli italiani che si sono appassionati a questa disciplina. «Sono molto contento che il nostro risultato possa contribuire alla crescita del curling italiano. Partecipare alle Olimpiadi è stato un grande risultato, figurarsi la vittoria. Il curling ha bisogno di cre-

scere e di aumentare il numero dei tesserati». Il movimento italiano al momento conta circa tre quattrocento iscritti e deve fare i conti con la concorrenza agguerrita degli sport più “gettonati” come il calcio, il basket e il nuoto. Una concorrenza che deve fare anche i conti con la mancanza di impianti che di certo non aiuta la diffusione della disciplina. Di certo l’affermazione degli italiani in Cina è servita ad accendere i riflettori sul curling e ha sicuramente contribuito ad alimentare la curiosità su come funzioni questo sport. «Chi pensa che si tratti di uno sport in cui si fatica poco- precisa Mosaner – si sbalgia perché in una partita consumiamo circa fino a 1.800 calorie in due ore». L’azione dello swiping, lo spazzamento per intenderci, richiede molto sforzo. Durante questa attività il giocatore riveste un ruolo fondamentale per il buon esito del lancio. Grazie alla sua azione infatti è possibile velocizzare lo scorrimento e correggere la traiettoria. «Chi lancia fa il settanta per cento – precisa l’Aviere Capo – il restante trenta lo fa chi spazza e chi “chiama” il tiro dall’altra parte dandoti le indicazioni. Il lanciatore cerca sempre di essere il più preciso possibile – continua - ma giocare al 100% per tutta la partita è impossibile. Gli spazzatori possono recuperare due metri, ad esempio, se il lancio è corto. Bisogna essere bravi a lanciare, a spazzare e a comunicare». Alla domanda su come la sua vita sia cambiata da quella finale risponde con un sorriso. «Dire che la mia vita sia rimasta uguale a quella di qualche mese fa è una bugia. Sono arrivate le prime richieste di sponsorizzazione e ho rilasciato molte interviste. Una cosa che mi fa molto piacere e che penso possa servire al curling italiano. Per il resto nulla è cambiato perché continuo ad allenarmi con lo stesso impegno di prima anche perché ci aspettano altre importanti sfide alle quali vogliano arrivare al massimo della condizione senza dimenticare che le Olimpiadi del 2026 si giocheranno a Cortina. Quindi...» n

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olimpiadi invernali

LE DONNE ITALIANE PROTAGONISTE 16 Azzurro Sport 1/2022


di Arturo VIOLETTA

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e Olimpiadi invernali di Pechino hanno certamente parlato al femminile, nel bene e nel male. Così è stato per le atlete di casa nostra le quali, nonostante tutto, hanno portato i maggiori successi all’Italia. Anche se non è stata quella che si può definire una squadra “compatta”, del resto non necessariamente occorre essere amiche per diventare campionesse, alla fine i risultati ci sono stati eccome. Partiamo da Arianna Fontana, azzurra più medagliata di sempre, che a Pechino ha conquistato un Oro e due Argenti. E poco conta se l’azzurra ha innescato

qualche polemica, prima con un componente del team italiano maschile, colpevole secondo lei, di averla ostacolata in allenamento, poi per la questione riguardante il suo allenatore, anche suo marito, per il quale vorrebbe maggiore considerazione nei ruoli della Federazione. A seguire c’è Federica Brignone, Argento nel Gigante e Bronzo nella combinata, che porta a tre le sue medaglie Olimpiche. Una prestazione generale, quella di Federica, che nemmeno la polemica nei confronti di Sofia Goggia alimentata dalla madre Ninna Quario, ex azzurra dello sci, è riuscita ad offuscare. Del resto, la Brignone ha

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dichiarato di non aver saputo nulla di tutto questo prima di gareggiare, altrimenti non avrebbe sciato tranquilla. Ma anche Sofia sembra non aver risentito delle voci fuori dalla pista, conquistando un secondo posto che, considerati i tempi record di recupero dall’infortunio, ha dell’incredibile. A precederla è stata l’elvetica Corinne Suter, con l’esordiente azzurra Nadia Delgado che ha agguantato la medaglia di Bronzo ed Elena Curtoni un ottima quinta posizione. Proseguiamo con un’altra italiana sull’ultimo gradino del podio nel Biathlon 7,5 km sprint: per la trentunenne altoatesina Dorothea Wierer, vincitrice in carriera di 6 Coppe del mondo e tre Ori Mondiali, si è trattato del terzo Bronzo ai Giochi dopo quelli di Sochi e

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Pyeongchang. E poi c’è lei, la super Lollobrigida, portabandiera per il nostro Paese nella cerimonia di chiusura di queste Olimpiadi invernali, con l’Argento nei 3.000 metri del Pattinaggio di velocità e il Bronzo nella mass start. Ma non finisce qui, perché dobbiamo segnalare anche l’Oro di Stefania Costantini vinto nel doppio misto del Curling in coppia con Amos Mosaner e l’Argento di Michela Moioli con Omar Visintin nello Snowboard Cross Mixed Team. E chiudiamo con l’Argento nello Short Track, staffetta mista degli azzurri Arianna Fontana, Martina Valcepina, Arianna Valcepina, Andrea Cassinelli, Pietro Sighel, Yuri Confortola. Insomma, un’Olimpiade che per l’Italia ha sicuramente parlato al femminile. n



ciclismo

13° CAMPIONATO NAZIONALE AM

CONCLUSA LA COMPETIZIONE CICLISTA ORGANIZZATA DALL’AERONAUTICA MILITARE 20 Azzurro Sport 1/2022


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ella splendida cornice della Gran Fondo dell’Argentario in Toscana si è conclusa, lo scorso 27 marzo, la tredicesima edizione Campionato Nazionale Aeronautica Militare di Mountain Bike. La manifestazione ha potuto contare sul prezioso contributo della ASD (Associazione Sportiva Dilettentistica) “Argentario bike” disputata il 27 marzo 2022. La corsa, organizzata grazie al supporto del 4° Stormo di Grosseto, si è sviluppata principalmente lungo un percorso che si è snodato sulle pendici del Monte Argentario con un percorso di 45 Km con partenza e arrivo nella caratteristica cittadina di Poro Santo Stefano. A rendere più avvincente la gara il percorso caratterizzato oltre cha da un dislivello di oltre 1.500 metri anche da passaggi particolarmente insidiosi che hannomesso a dura prova i partecipanti. Ai blocchi di partenza più di 600 atleti prove-

nienti da diverse associazioni ciclistiche locali e nazionali e 17 appartenenti all’Aeronautica Militare, una delle compagine più numerosa, che contava tra le sue file ciclisti provenienti dalle diverse basi italiane tra cui Verona Villafranca, Piacenza, Frosinone, Viterbo, Guidonia, Grosseto, Jacotenente e da Reparti Centrali come SMA e COMLOG. La competizione, valida per l’assegnazione dei titoli di “Campiona A.M. 2022” è stata vinta dal Maresciallo di 3a Classe Gabriele Ferrante della Scuola Marescialli AM di Viterbo che, dopo un’avvincente volata finale si è imposto sul Sergente Italo Cicchinelli del Comando Logistico di Roma, che nell’edizione dell’anno scorso aveva conquistato il primo posto. Al terzo posto il 1° Av. Capo Scelto Tommaso Tanzi del 72° Stormo di Frosinone. Grazie ai loro tempi i due atleti dell’A.M. si sono posizionati al 17° e 18° posto della classifica generale della Gran Fondo. n

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GINNASTICA RITMICA

LE FARFALLE AZZURRE INCANTANO L'ARISTON 22 Azzurro Sport 1/2022


LE CAMPIONESSE DI GINNASTICA RITMICA HANNO DANZATO SULLE NOTE DI UPSIDE DOWN

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a prima esibizione in pubblico in questa stagione le Campionesse del Mondo della Ritmica con Cerchi e Clavette l’hanno riservata ad una platea insolita, ma certamente speciale. E sì perché le “Farfalle Azzurre”, le nostre campionesse dell’Aeronautica Militare, allenate da Emanuela Maccarani, hanno danzato sulle note di

di Arturo VIOLETTA Upside Down, con body e nastro da gara, con la solita grazia e leggiadria sul palco dell’Ariston, nel bel mezzo della finale della Edizione del Festival di Sanremo. Un palco, se vogliamo, un tantino stretto per la loro esibizione, ma che ha regalato ad ognuna di loro tanta gioia e fantastiche emozioni. Senza considerare che con loro sulla scena è arrivato il picco di share della

serata – 17 milioni di telespettatori – e, più in generale, di tutte e cinque gli appuntamenti di Rai 1. «Abbiamo preso confidenza col palco – ha dichiarato Alessia Maurelli, capitana del team – poco prima della diretta. La Rai ci ha mandato la musica su cui poi ci siamo esibite, Upside Down, e alla fine di uno dei nostri allenamenti abbiamo preparato la coreografia. Il palco

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è molto più piccolo dei nostri spazi abituali, abbiamo insistito sulla parte a corpo libero, abbiamo usato solo il nastro. Ci siamo divertite molto sia nella preparazione, sia durante l'esibizione, i nostri sorrisi lo dimostravamo ampiamente». E anche loro, come tutti, avevano il proprio cantante preferito per il quale facevano il tifo: il Big in questione era Sangiovanni con la canzone, sarà

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una coincidenza, dal titolo “Farfalle”. «Abbiamo incontrato Elisa, Blanco, i cantanti che si esibivano nel nostro segmento. – ancora la Maurelli – Non siamo restate a lungo in teatro, per il Covid poi siamo dovute andare via. È stato bellissimo vedere che loro ci riconoscevano. E poi nel retropalco abbiamo visto le foto di Mina, di Gianni Morandi, lì c'è la storia della musica ita-

liana. E quella scalinata dicono faccia curriculum...». Insomma, una presenza, quella di queste ragazze sul palco dell’Ariston, assolutamente positiva sotto tutti i punti di vista, soprattutto per tutte quelle bambine che, tra i 17 milioni di spettatori, dopo aver visto le “Farfalle Azzurre” magari avranno chiesto ai propri genitori di andare in palestra a provare. n



beach volley

UN OTTIMO 5° POSTO PER CARAMBULA E ROSSI di Emiliano SOLE

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Convincente prestazione, a Rosarito in Messico, per la coppia dell’Aeronautica Militare che raggiungono il traguardo tutt’altro che scontato del quinto posto al primo torneo Elite 16 della storia del Beach Volley.

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a rivoluzione del Beach Volley mondiale è partita dal Messico dove è stato disputato, a Rosarito, il primo torneo Elite 16 della storia. Un torneo che ha visto la partecipazione di tutte e tre le neo coppie italiane. Un lungo percorso delle tre coppie che lotteranno per guadagnarsi un posto per le olimpiadi di Parigi 2024. Ottima la prestazione della coppia dell’Aeronautica Militare formata dagli Avieri Adrian Carambula e Enrico Rossi. Dopo un girone veramente di alto livello e superato brillantemente con la vittoria nella terza partita con l’accreditata coppia lettone Samoilovs/Smedins per 2 set a 1 e con un super Adrian Carambula nel tie break, l’avventura dei beacher dell’Aeronautica si è fermata ai quarti di finale contro i solidissimi polacchi Bryl/Losiak. Una partita quella disputata ai quarti con sprazzi di altissimo livello da parte della coppia italiana ma che alla fine a visto emergere i polacchi per 2-0 (21-17 – 21-19). I due Avieri chiudono comunque la loro avventura messicana con un più che onorevole quinto posto. Non superano invece il girone le altre due coppie italiane anche se sia Lupo-Ranghieri che Nicolai -Cottafava si sono fatti valere nei rispettivi gironi dimostrando che stanno prendendo quella complicità che servirà per ottenere i risultati sperati. Il percorso per le tre coppie di beacher dell’Aeronautica Militare e lungo e tortuoso soprattutto con questa rivoluzione per le competizione ideata dalla FIVB, ma siamo sicuri che ci daranno grandi soddisfazioni e per il momento gioiamo per questo quinto posto niente male di Carambula e Rossi che hanno fatto vedere al mondo che l’Italia del Beach è presente e può ancora dire la sua. Tutti concentrati per il prossimo appuntamento sempre in Messico dal 22 al 26 aprile. Per il momento…Un ben fatto ad Adrian ed Enrico! n

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atletica

MONDIALI INDOOR 2022

I MIGLIORI PER L’ITALIA DAL 1993 28 Azzurro Sport 1/2022


di Emiliano SOLE

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embra che il fluido magico per la nostra nazionale non sia ancora terminato e dopo i sorprendenti risultati ottenuti alle Olimpiadi di Tokyo ecco ancora una prestazione eccellente ai mondiali indoor 2022 di Belgrado. In Serbia, il team azzurro raccoglie due medaglie, 24 punti nella placing table e sette piazzamenti tra i primi otto (i finalisti). Un risultato così non si aveva dal 1993. L’Italia è al 13° posto nel medagliere e al 14° nella placing table. L’uomo più veloce del mondo è ancora italiano ed è ancora Lui. Dopo l’oro olimpico, Marcell Jacobs conquista anche l’oro mondiale indoor nei 60 metri, firmando il record europeo e italiano con il tempo di 6.41. L’azzurro batte in finale lo statunitense primatista del mondo Christian Coleman per soli tre millesimi, bronzo all’altro statunitense Marvin Bracy con 6.44. Mai nessun italiano aveva vinto

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l’oro ai Mondiali indoor nello sprint. Jacobs diventa anche il quarto uomo al mondo di sempre dopo Coleman (6.34), Maurice Greene (6.39), Ronnie Baker (6.40) e al pari di Andre Cason (6.41), tutti statunitensi. L’altra medaglia azzurra arriva dal nostro Gimbo, Gianmarco Tamberi, che nel salto in alto conquista il bronzo con la misura di 2,31 m. L’oro è del sudcoreano Sanghyeok Woo con 2,34 m, l’argento è dello svizzero Loic Gasch con 2,31 m, con un errore in meno rispetto all’azzurro. Tamberi sulla spalla sinistra porta l’adesivo tricolore con il verde il bianco e il rosso, sulla destra la bandiera dell’Ucraina e l’omaggio agli amici saltatori Bondarenko e Protsenko, con i loro cognomi scritti sulla pelle con un pennarello. A sottolineare la sua vicinanza al popolo ucraino, porta anche la mascherina con i colori giallo e azzurro, dopo l’abbraccio con l’oro mondiale al fem-

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minile Yaroslava Mahuchikh, supportata a bordo pedana durante tutta la finale. L’Italia non vinceva due medaglie nella stessa edizione dei Mondiali indoor da Barcellona 1995, allora furono oro Di Napoli nei 3000 e argento 4x400 uomini. Tra gli altri buoni risultati dagli atleti italiani annoveriamo quello di Zane Weir che sigla il nuovo record italiano nel lancio del peso al coperto: l’azzurro è sesto con 21,67 m all’ultimo lancio, migliorando il precedente primato dopo nemmeno due settimane di Nick Ponzio, che termina al 7° posto con 21,30 m, a sua volta all’ultima prova. Anche Elena Vallortigara nel salto in alto finisce in 6ª posizione con 1,92 m. Pietro Arese conquista l’8° posto nei 1500 metri con il tempo di 3:37.60, di nuovo vicino al primato italiano, dopo aver corso ieri in batteria in 3:37.31, suo record personale. Da segnalare Zaynab Dosso che firma il

nuovo record italiano sui 60 metri femminili, correndo in 7.14; e i primati personali di Hassane Fofana (7.65) e Elisa Di Lazzaro (8.11) sui 60 ostacoli. Lo svedese Armand Duplantis firma un altro record del mondo nel salto con l’asta: 6.20 m al terzo tentativo, che gli permette di conquistare l’oro iridato indoor. Lo statunitense Grant Holloway eguaglia il suo record del mondo nella semifinale dei 60 ostacoli, correndo in 7.29. L’etiope Samuel Tefera (3:32.77) riesce a battere il norvegese oro olimpico Jakob Ingebrigtsen (3:33.02) nei 1500 m. La venezuelana Yulimar Rojas ha migliorato il record mondiale di salto triplo, che già le apparteneva, saltando a 15,74 m, misura che le ha permesso di vincere il terzo titolo mondiale indoor. Un Mondiale di alto livello quello di Belgrado che ha visto tanti atleti eccellenti e tanti record e soprattutto una nazionale italiana sempre più tra le protagoniste a livello mondiale. n



il rugby

L’ITALIA DICE ADDIO AL CUCCHIAIO DI LEGNO! 32 Azzurro Sport 1/2022


di Stefano COLOTTI

E A DISTANZA DI 7 ANNI GLI AZZURRI TORNANO ALLA VITTORIA NEL 6 NAZIONI

ra da tanto tempo che gli appassionati della palla ovale del nostro Paese aspettavano questo momento e finalmente il digiuno è stato spezzato. Dopo 36 sconfitte consecutive l’Ital Rugby vince all’ultimo secondo in casa del Galles, espugnando il Millenium Dome di Cardiff per la prima volta nella sua storia. Il XV guidato da coach Kieran Crowley torna a sorridere, gioia che mancava addirittura dal 2015 con il successo per 22-19 in casa della Scozia. Ed è stato ancora più bello tornare alla vittoria con un guizzo a tempo quasi scaduto. I padroni di casa conducono per 21-15 e la medaglia per l’uomo partita è stata designata al gallese Adams. Gli azzurri erano partiti bene ma non sono mai riusciti a conquistare una meta, sfiorata solamente e annullata dall’arbitro dopo aver consultato il TMO. I punti arrivano a piccole dosi grazie ai calci tra i pali ma i padroni di casa mettono a

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segno tre mete. All’improvviso ecco però il lampo azzurro. Dopo aver perso una rimessa laterale, il mediano di mischia gallese Kieran Hardy lancia lungo, riceve Padovani che passa l’ovale all’estremo Angie Capuozzo che, osservando la linea difensiva avversaria, si prodiga in una serpentina da sinistra a destra, supera Josh Adams nello spazio aperto e accelera verso la bandierina lasciando dietro di se Hardy. Il 22enne italiano si avvicina alla linea di metà, Dan Biggar prova a fermarlo ma arriva lo scarico interno a Padovani che segna la meta,

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successivamente trasformato dal calcio sicuro di Garbisi che esplode in festa insieme a tutti i compagni di squadra. Una gran bella rivalsa per chi non vorrebbe più l’Italia come partecipante al Sei Nazioni per scarsa competitività. A fine partita è stato molto bello il gesto di Adams che ha voluto consegnare per giusto merito a Capuozzo la medaglia di migliore in campo. Il nostro giocatore ha però ringraziato e rifiutato. Due gesti che sono proprio l’emblema di sportività, la vera essenza di uno sport nobile come il Rugby. A con-

quistare questa edizione del Sei Nazioni a punteggio pieno è stata la Francia, trascinata dal mediano di mischia Antonie Dupont, eletto migliore atleta della competizione. L’Italia chiude sempre all’ultimo posto, ma evitando finalmente il tanto agognato cucchiaio di legno, simpatico cimelio che spetta alla squadra che perde tutte e cinque le partite del girone. Ci auguriamo che questo successo possa dare quella giusta iniezione di fiducia a un movimento che in Italia continua ad essere seguito sempre con grande passione. n


ITALIA

AERONAUTICA MILITARE

7 maggio

19 giugno

3 agosto

Giovinazzo-Molfetta (BA)

Punta Marina (RA)

Comacchio (FE)

8 maggio

26 giugno

20 agosto

25 settembre

Bari

Vieste (FG)

Porto Sant’Elpidio (FM)

Castiglione della Pescaia (GR)

15 maggio

10 luglio

21 agosto

1 ottobre

Genova

Arona (NO)

Porto Recanati (MC)

Alassio (SV)

21 maggio

24 luglio

25 agosto

2 ottobre

Alghero

Marina di Massa (MS)

Grado

Santo Stefano al Mare e Riva Ligure

5 giugno

28 luglio

28 agosto

Imperia

Lignano (UD)

Jesolo (VE)

18 giugno

31 luglio

10 settembre

Rimini

Bellaria-Igea Marina (RN)

Desenzano del Garda (BS)

18 settembre Aeroporto Militare

San Damiano Piacenza

www.aeronautica.difesa.it


il personaggio

LA FERRARI TORNA ALLA VITTORIA!

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CON LA DOPPIETTA LECLERC-SAINZ LA SCUDERIA DI MARANELLO COMINCIA ALLA GRANDE LA STAGIONE. di stefano COLOTTI

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F

inalmente l’incantesimo si è spezzato: Charles Leclerc vince il Gran Premio del Bahrain e interrompe un digiuno che durava da Singapore 2019, quando Sebastian Vettel conquistò l’ultima vittoria del Cavallino. Una festa resa ancora migliore grazie al piazzamento sul secondo gradino del podio di Carlos Sainz, a completare una fantastica doppietta che fa partire la Ferrari nel migliore modo possibile. Parlando di prestazioni, per il momento la nuova F1-75 (chiamata così per l’anniversario dei 75 anni della prima accensione di un motore da corsa Ferrari ad opera del grande Enzo) non ha tradito le aspettative che erano state create alla presentazione ufficiale, definita dal team principal della casa di Maranello Mattia Binotto come una “macchina coraggiosa”, pensata per sfruttare al meglio il nuovo regolamento. Caratteristiche confermate anche da entrambi i piloti che l’hanno definita «aggressiva e dalle performance impressionanti». Così è stato sotto le luci artificiali del Bahrain, gara resa ancora più suggestiva per essere svolta in sessione serale. Leclerc, dopo aver conquistato la Pole Position, ha dato vita con il campione in carica Max Verstappen a un avvin-

cente duello fatto di sorpassi e contro sorpassi. Ma il pilota olandese è stato tradito dalla sua Red Bull e costretto al ritiro. La sfortuna è proseguita per la scuderia austriaca con il testa coda di Sergio Perez, che ha lasciato così un insperato terzo gradino del podio a Lewis Hamilton, in difficoltà per tutta la gara, complice una Mercedes non al meglio. Ottimo esordio per Carlos Sainz che chiude agevolmente in seconda posizione permettendo alla “Rossa” per quest’anno di sognare in grande anche per il Mondiale Costruttori. Per quanto riguarda il mondiale piloti, Charles Leclerc ha sicuramente una grande responsabilità nel cercare di riportare alla Ferrari un titolo che manca dal successo di Kimi Raikkonen del 2007, ma se il buongiorno si vede dal mattino i Ferraristi di tutto il Paese, forse, possono sperare di tornare a gioire a 15 anni di distanza. Buona partenza anche per altra storica firma italiana Alfa Romeo che conquista subito preziosi punti grazie al sesto posto di Valterri Bottas e al decimo di Guanyou Zhou. E pensare che lo storico marchio fu la scuderia a vincere il primo campionato mondiale ufficiale di Formula 1 nel lontano 1950, con Nino Farina alla guida. Un gran bel ritorno anche questo. n

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