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ATLETICA EUROPEI U23 L’ITALIA VINCE IL MEDAGLIERE!

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di Emiliano Sole

Un’Italia così non si è proprio mai vista. La quarta e ultima giornata degli Europei Under 23 di Tallinn, Estonia, regala alla squadra azzurra di Tonino Andreozzi il successo nel medagliere. Il bilancio complessivo dice sei Ori, cinque Argenti e tre Bronzi, per un totale di tredici podi. Il miglior piazzamento nelle dodici precedenti edizioni della rassegna era stato il quarto posto in quella inaugurale, a Turku 1997, quando arrivarono quattro Ori, due Argenti e due Bronzi, per otto podi complessivi, come a Bydgoszcz 2017. Indicativa anche la terza piazza nella classifica a punti: l’Italia è terza con 147.5 dietro Francia (191.5) e Spagna (151). Mai era stata meglio di quinta e mai aveva raccolto più di 111 punti (quattro anni fa). Si deve rimanere con i piedi per terra e non farsi illusioni, perché il livello di alcune gare è stato quello che è stato, il vertice mondiale resta lontano e tante punte assolute non ci sono, come facilmente confermerà l’Olimpiade di Tokyo. Ma la crescita complessiva del movimento – nelle ultime ore corroborata dall’1.96 in alto di Elena Vallortigara al meeting francese di Sotteville – è evidente e il futuro appare via via più roseo. La domenica estone è bestiale. Dopo quelli di sabato di Alessandro Sibilio nei 400 hs e di Dalia Kaddari nei 200 con pregevoli 48”42 e 22”64 (-0.4), seconda e terza prestazione italiana all-time, piovono in serie i successi di Andrea Dallavalle nel triplo (17.05/-0.5), di Gaia Sabbatini nei 1500 (4’13”98), con una splendida doppietta fimata insieme a Marta Zenoni (4’14”50), di Simone Barontini negli 800 (1’46”20) e di Nadia Battocletti nei 5000 (15’37”4). A completare il bottino, l’Argento a sorpresa del 21enne vicentino Manuel Lando nell’alto con 2.17, personale incrementato di un centimetro e quello della 4x400 di Alessandro Moscardi, Edoardo Scotti, Riccardo Meli e dello stesso Sibilio (3’06”07), propiziato anche dalla (giusta) squalifica per scorrettezza dell’Olanda vincitrice in pista. Nelle prime giornate erano arrivati gli Argenti di Eloisa Coiro negli 800 (2’02”07) e di Anna Arnaudo nei 10.000 (32’40”43), entrambe al personale e i Bronzi proprio di Scotti nei 400 (45”68) e di Andrea Cosi nella 20 km di marcia (1h26’05”). C’è persino un po’ da recriminare: la 4x100 di Aurora Berton, Giorgia Bellinazzi, Chiara Melon e Zaynab Dosso, pur priva di Vittoria Fontana, che nel riscaldamento mattutino accusa un risentimento muscolare, in batteria, con 43”65, sigla il primato italiano di categoria, poi in finale è terza, ma viene squalificata per invasione di corsia della prima frazionista. Arriva pure un altro record nazionale under 23: quello di Dario Dester, quarto nel decathlon con 7.936 punti, a 31 dal podio. Tre Ori dei quattro della giornata conclusiva, di atleti che a breve saranno olimpici, erano in qualche modo attesi. Fuori pronostico il solo Barontini. Un movimento in piena ascesa quello dell’Atletica Leggera italiana che speriamo ci dia soddisfazioni in un futuro neanche troppo lontano. n 3/2021 Azzurro Sport 27

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