
3 minute read
BASKET
basket AZZURRI FENOMENALI
di Stefano Colotti
Advertisement

SI TORNA ALLE OLIMPIADI!

Con un perentorio 102-95 i ragazzi di coach Romeo Sacchetti sconfiggono la fortissima Serbia nella finale del torneo preolimpico e si guadagnano il pass per Tokyo.

A17 anni di distanza l’Italia del Basket maschile torna a sognare. Era infatti da Atene 2004 che il nostro movimento mancava da quello che è l’appuntamento più importante del mondo sportivo. Dopo aver battuto con un po’ di sofferenza PortoRico e Repubblica Dominicana nel primo girone eliminatorio, gli azzurri si giocano tutto con la Serbia, una delle corazzate d’Europa e vera bestia nera per noi. I favori non sono dalla nostra parte, per di più si gioca in trasferta, a Belgrado, e i padroni di casa hanno tra le loro fila Milos Teodosic, MVP del campionato italiano con la Virtus Bologna, Vasilije Milic, MVP dell’ultima Eurolega, senza dimenticare il gigante di 2,25 m Boban Marjanovic, giocatore NBA dei Dallas Mavericks. La Serbia fa proprio paura e tra l’altro nelle file azzurre c’erano state illustri defezioni di giocatori di spicco come Marco Belinelli e Gigi Datome. Ma è proprio nei momenti decisivi e di maggiore difficoltà che esce fuori la forza di un gruppo e Romeo Sacchetti



in tal senso ha fatto un lavoro straordinario. L’Italia infatti sin dai primi minuti appare più coesa: nei possessi si cerca sempre il compagno smarcato al tiro e in difesa arriva sempre puntuale l’aiuto in raddoppio. Al contrario la squadra dell’Est Europa pecca di qualche giocata individuale di troppo e a tradire le aspettative è proprio Teodosic, che chiude l’incontro con solo 5 punti in tabellino. Complice in questo caso la marcatura di Alessandro Pajola, suo compagno alla Virtus Bologna che conosce bene le sue caratteristiche. Alla regia azzurra, invece, Nico Mannion fa un egregio lavoro e dimostra quanto sia migliorato in questa stagione in NBA ai Golden State Warriors, facendo pochi minuti in campo ma potendo imparare molto da Steph Curry, uno dei giocatori più forti al mondo nel suo ruolo. “Red Mamba” chiude con 24 punti a tabellino, mettendo a segno molte penetrazioni uno contro uno nei momenti decisivi. Determinanti sono state anche le conclusioni dalla distanza di Achille Pollonora, che registra un incredibile 6/8 tiri da tre punti. Infine, i canestri del giovane Simone Fontecchio, 21 punti dal campo tra cui delle vere e proprie magie con difesa avversaria schierata. A concludere il puzzle perfetto la solida prestazione a rimbalzo di Stefano Tonut. L’Italia chiude il secondo quarto avanti 57-45 e amministra molto bene il vantaggio per tutta la partita. Il palazzetto di Belgrado diventa una bolgia nei minuti finali dell’ultimo quarto ma gli azzurri resistono chiudendo con il parziale finale di 102-95. Ottime prestazioni individuali ma la vera forza di questa squadra è il gruppo. Lecito, quindi, sognare in grande, magari ripetendo quello storico Argento ottenuto ad Atene nel 2004. Per di più alla compagine azzurra si unirà Danilo Gallinari, assente giustificato perché impegnato nelle finali NBA di Eastern Conference con i suoi Atlanta Hawks. Dopo una grandissima stagione, Danilo con la sua esperienza può essere proprio la stella che può far fare il decisivo salto di qualità ad un gruppo che è già fortissimo di suo. A Tokyo sperare non è utopia. n 5/2018 3/2021 Azzurro Sport 17Azzurro Sport 31