Azzurro Sport 3-2022

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Azzurro Sport BIMESTRALE DI CULTURA SPORTIVA AERONAUTICA

ANNO 9 – NUMERO 3

SCHERMA

OTTIMI RISULTATI AI MONDIALI DI SCHERMA NUOTO

A BUDAPEST L’ITALIA BATTE IL RECORD DI MEDAGLIE



EDITORIALE

C

i siamo fatti attendere un po’ con questo terzo numero di Azzurro Sport, ma lo abbiamo fatto per un buon motivo. L’occasione di poter raccontare eventi sportivi di particolare rilievo come i mondiali di scherma a Il Cairo e quelli di nuoto a Budapest erano occasioni troppo ghiotte. Avevamo sentore, passateci questo pizzico di superbia, che ci avrebbero regalato degli ottimi risultati, e così è stato. Belle vittorie, medaglie pesanti ma soprattutto successi che sono arrivati dalle “nuove leve” del movimento sportivo italiano. È questo il messaggio più importante, e bello, che abbiamo voluto trasmettervi nel racconto di queste emozionanti avventure. È sempre piacevole raccontare un successo sportivo ma quando a raggiungerlo sono giovanissimi ragazzi ha un sapore ancora più dolce. Lo sport chiama lo sport e quale maggiore pubblicità per la diffusione di questa nobilissima pratica se non quella di vedere un giovane atleta da poco ventenne che, con sacrifici, passione e dedizione, ha conseguito risul-

tati così importanti? È da qui che siamo partiti per “costruire” questo numero che come sempre cerca di raccontare lo sport nei suoi aspetti meno glamour ma più reali e concreti. Per farlo abbiamo percorso migliaia di chilometri, nella maggior parte dei casi virtuali, per andare da Wimbledon, il tempio sacro del tennis, fino agli Stati Uniti per raccontarvi la nuova puntata della ormai lunga storia a stelle strisce del “Gallo” nell’NBA. Nella prossima stagione Gallinari vestirà, infatti, la storica casacca dei Boston Celtics aggiungendo questa nuova esperienza al suo lungo palmares oltreoceano. Siamo rimasti negli “States” spostandoci in Oregon per seguire gli azzurri ai Campionati di atletica leggera. Anche qui tante conferme e altrettante speranze per un risultato che, pur lasciando un po’ di amaro in bocca, fa ben sperar per il futuro. Insomma, abbiamo fatto un bel po’ di strada per poter “confezionare” questo numero di Azzurro Sport. Se abbiamo fatto un buon lavoro sarete voi a dircelo. Non resta che augurarvi, come di consueto, una buona lettura! IL DIRETTORE

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18 A Budapest l’Italia del nuoto va oltre ogni pronostico

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SOMMARIO 2 Azzurro Sport 3/2022


Azzurro Sport Periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma Anno 9 – numero 3

Editore AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini 434 00125 Roma Direttore Responsabile Alessio Piano

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3° POSTO PER LE BEACHER ITALIANE

MONDIALI ATLETICA 2022

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Redazione via Gianfilippo Usellini, 434 – 00125 Roma Fax. 06.89280466 azzurrosport@yahoo.it

© Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte.

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MONDIALI SCHERMA: L’ITALIA VOLA SEMPRE PIÙ IN ALTO

14 TENNIS

26 VOLLEY

A Wimbledon Djokovic si conferma ancora una volta il più forte

Quattro finali vinte su quattro disputate per il volley italiano

Stampa Arti Grafiche Celori Srl

Finito di stampare nel mese di luglio 2022

foto di copertina: Federscherma

30 BASKET

32 BASKET

Gallinari sbarca a Boston sulle orme di Larry Birds

L’Italia protagonista alla Draft Lottery della NBA

36 PSICOLOGIA

38 DELTAPLANO

Un mondo dietro la bici, tanta fatica, impegno e sogni da realizzare

Alessandro Ploner Campione d’Europa

40 PADEL Contrattacco in uscita di parete 3/2022

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Pillole di SPORT GIOCHI DEL MEDITERRANEO 11 Medaglie per i 14 atleti del Centro Sportivo dell’A.M. Si è chiusa martedì 5 luglio la XIX edizione dei Giochi del Mediterraneo, che si sono tenuti ad Orano, in Algeria. La spedizione degli atleti dell’Aeronautica Militare è risultata particolarmente fruttuosa: i 14 partecipanti sono tornati a casa, infatti, con un bottino di ben 11 medaglie, dando un contributo determinante per la conquista del primo posto assoluto della compagine azzurra nel medagliere dei giochi. La neo arruolata Aviere Scelto Martina Bartolomei, nel tiro a volo specialità skeet vince la Medaglia d’Oro nell’individuale e la Medaglia di Bronzo nel mix team, in coppia con Gabriele Rossetti (Polizia). Nel badminton, l’Aviere capo Fabio Caponio, conquista un Bronzo nel doppio maschile, in coppia con Giovanni Toti (EI), sconfitti in semifinale dopo una dura battaglia contro gli spagnoli Luis Enrique Penalver Pereira e Pablo Abian Vicen per 1-2. Nel singolo individuale, purtroppo, Caponio viene eliminato ai quarti di finale dallo sloveno Krapez 1-2. Anche l’atletica leggera ci regala due medaglie: l’Aviere Scelto Johanelis Herrera Abreu, ultima frazionista della staffetta femminile 4x100, vince la Medaglia d’Oro con 43”68. Medaglia di bronzo, invece, per l’Aviere Scelto Ludovica Cavalli nei m. 1.500. La fresca Campionessa Italiana dell’A.M. chiude la prova con 4’13’37 a soli 34 centesimi dalla prima classificata e a 28 dalla seconda. Buon 5° posto per il Primo Aviere Scelto Martina Merlo nei m. 3.000 siepi con 9’38”84 (secondo crono in carriera a poco più di un secondo dal primato personale ottenuto a Nizza nel 2021), mentre non va oltre i 2,19 il 1° Aviere Capo Marco Fassinotti, che nel salto in alto si piazza settimo; 5° posto invece

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per l’Aviere Scelto Roberto Orlando nel lancio del giavellotto. Nella scherma, Medaglia di Bronzo per l’Aviere capo Rebecca Gargano nella sciabola individuale femminile. Nella spada maschile, medaglia di bronzo per il Primo Aviere Capo Scelto Matteo Tagliariol. Il campione olimpico a Pechino 2008 e argento ai Giochi del Mediterraneo 2009, cede in semifinale 10 -15 nello scontro tutto azzurro contro Valerio Cuomo conquistando il bronzo nella finale di consolazione. Nel tiro con l’arco, la Medaglia d’Oro va all’Aviere Scelto Federico Musolesi, che batte in finale il campione olimpico Gazoz Mete per 6 a 4. In semifinale Federico Musolesi aveva battuto, conquistando la finale, Mauro Nespoli in un derby tutto italiano finito 6-2. Il Primo Aviere Scelto Mauro Nespoli si è comunque tolto la soddisfazione conquistando la Medaglia di Bronzo nella gara individuale e quella d’Argento nel mix team in coppia con Lucilla Boari (Fiamme Oro). Conclude il bottino delle medaglie il vice campione del mondo, Primo Aviere Marco Lodadio, che conquista la medaglia d’argento nel concorso generale a squadre di ginnastica artistica, 4° posto per lui agli anelli (14.600) nella finale di specialità. La squadra di ginnastica artistica maschile composta da Marco Lodadio, Nicola Bartolini, Lay Giannini, Matteo Levantesi e Lorenzo Casali si è piazzata seconda dietro la Turchia (251.25) con un punteggio di 246.1. Terza la Francia a 242.9 punti. Nel tennis tavolo, il Primo Aviere Capo Mihai Bobocica, non riesce ad andare oltre i quarti di finale, sia nel torneo a squadre che nell’individuale, eliminato in entrambi i tornei dagli spagnoli.


ATLETICA Estate calda per gli atleti del Centro Sportivo dell’A.M.

ATLETICA LEGGERA Ottimi risultati per gli atleti dell’A.M.

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ll’inizio di giugno, a Fayetteville (USA), l’Aviere Scelto Emmanuel Ihemeje ottiene il nuovo record sociale del “salto triplo”, il precedente risale al 2007 (Michele Boni 16,61 a Jesolo il 25 luglio). Nella notte italiana, infatti, in Arkansas si piazza secondo con la misura di m. 16,90 battuto soltanto da Mapaya dello Zimbabwe (17,07). A Lucca arrivano buoni risultati per gli atleti dell’A.M. nel Meeting Internazionale. Vittoria nel salto in alto per il Primo Aviere Capo Marco Fassinotti con la misura di m. 2,25. Vittoria anche per l’atleta Primo Aviere Scelto Simone Falloni con il primato stagionale di m. 72,50 nel lancio del martello. Prima gara in maglia Aeronautica Militare per il giavellottista Roberto Orlando che con m. 72,59 si piazza secondo. Secondo posto nel getto del peso per l’Aviere Capo Leonardo Fabbri con m. 19,54; la martellista Aviere Scelto Cecilia Desideri migliora di oltre 2 metri il primato personale con 66,72 (precedente 64,70 del 2001) diventando l’ottava italiana di tutti i tempi della disciplina; 4° posto nei m. 100 per l’Aviere Capo Giovanni Galbieri con 10”44. La Coruna (SPA), terza miglior prestazione personale di sempre per l’Aviere Capo Michele Antonelli impegnato nella 20 km di marcia nella grande classica del tacco e punta “Gran Premio Internacional de Marcha Cantones”. Antonelli ha chiuso in 1h24’09” (terzo tempo in carriera a soli 50” dal suo primato del 2018).

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Rieti si è svolto il Trofeo Perseo dove il 1°Aviere Scelto Dariya Derkach vince la gara nel salto triplo e nonostante la rincorsa ridotta ottiene un ottimo m. 13,95 che a livello statistico rappresenta l’8a prestazione europea dell’anno. A Mondovì (Cn), invece, si è svolto il XXII Meeting di Primavera e il 1° Aviere Scelto Martina Merlo vince la gara dei m. 3.000 con 9’10”37 migliorando nettamente il primato personale (precedente 9’21”71 Milano 2020) e salendo al 14° posto delle graduatorie europee dell’anno. Sabato 4 giugno a Stoccolma (Swe) il 1° Aviere Scelto Giuseppe Gerratana esordisce in maniera convincente sulla distanza di maratona. Sui km. 42,195 della 43a Adidas Stockholm Marathon, svolta nella capitale svedese con arrivo nello stadio che ospitò i Giochi Olimpici del 1912 l’atleta dell’Aeronautica Militare giunge in 6a posizione assoluta (1° europeo) con 2h18’33”. Al via oltre 20.000 atleti provenienti da circa 100 Paesi. 3/2022

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VELA

TIRO AL VOLO

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Vilamora, in Portogallo, dove si è svolto il Campionato Europeo per YachtClub, l’equipaggio del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare composto dal Luogotenente Giancarlo Simeoli, Sergente Maggiore Marco Balbi, Primo Aviere Capo Scelto Giovanni Bannetta e dal Primo Aviere Scelto Niccolò Bertola conclude l’evento in 2a posizione su un totale di 21 equipaggi.

GINNASTICA RITMICA FARFALLE AZZURRE: SUPERBE

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abato 4 giugno scorso, a Pesaro (PU) si è svolta la World Cup di ginnastica ritmica. Davanti al pubblico di casa le Farfalle Azzurre continuano a stupire facendo suonare l’inno di Mameli alla Vitriifrigo Arena per la Medaglia d’Oro al concorso generale. Le Farfalle dominano la Word Cup, vincendo sia la finale con i 5 cerchi che quella con nastri e palle. Tre ori che fanno ben sperare in vista dei prossimi Campionati Europei. Inoltre le Farfalle si aggiudicano la Medaglia d’Argento nella classifica generale del circuito World Cup. A livello individuale, il 1° Aviere Milena Baldassarri è Medaglia d’Argento al concorso generale, seconda dietro l’altra italiana in gara, il fenomeno Sofia Raffaeli che vince anche tre finali di specialità su quattro. La ginnasta bulgara Nikolova Stiliana, argento nella finale al cerchio, ha avuto il piacere di essere premiata dal Generale Giovanni Francesco Adamo, Presidente del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle.

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ella gara di ISSF World Cup, specialità skeet svoltasi a Baku (AZE), l’Aviere Scelto Martina Bartolomei, dopo aver ottenuto la qualificazione in semifinale come seconda in classifica, non riesce ad accedere al Gold Match per una dubbia valutazione di giuria su due piattelli, chiudendo la gara nel singolo al quarto posto su 40 partecipanti. Nella gara Mix Team, conclude al quarto posto fallendo lo shootoff per il bronzo. Con questi risultati l’atleta dell’Aeronautica Militare si posiziona al quarto posto nel ranking mondiale.



beach volley

WORLD TOUR 2022 AGADIR di Lucio Fratta

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TERZO GRADINO DEL PODIO PER LA COPPIA MENEGATTI/GOTTARDI

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ra l’Aviere Marta Menegatti e Agadir sembra esserci un feeling che si rinnova. Era fine luglio del 2018 quando la giocatrice veneta ritrovava la compagna Viktoria Orsi Toth al rientro dopo i due anni di stop per l’affare doping, e alla prima uscita vinceva il 3 stelle di Agadir. Quattro anni dopo Menegatti, in coppia con Gottardi, conquista sempre sulla sabbia di Agadir il primo podio in un torneo Challenge, il secondo livello del circuito mondiale. Le azzurre Menegatti/Gottardi dopo un torneo giocato veramente ad alti livelli, hanno sconfitto nella finale che valeva il terzo posto 2-0 le sorelle canadesi Megan/Nicole McNamara. Primo set tutto di rincorsa per le az-

zurre che vanno sotto nella parte centrale ma, in svantaggio 15-17, ribaltano la situazione nel finale e vincono 21-19. Strada aperta per il successo per Menegatti/Gottardi che nel secondo set prendono il largo nella parte centrale (17-14) e vincono 2116 conquistando il terzo podio stagionale (precedenti nei Futures a Madrid e Lecce dove sono arrivati due secondi posti), il primo in un torneo di livello superiore. La vittoria finale nel torneo femminile è andata alle olandesi Piersma/Van Driel che si aggiudicano il loro secondo torneo stagionale dopo quello di Cervia battendo 2-0 (22-20, 21-13) la coppia ceca Hermannova/Stochlova. Un plauso alle nostre Beacher, avanti così! n 3/2022

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ATLETICA leggera

MONDIALI DI EUGENE di Emiliano Sole

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L’ITALIA BENE, MA NON BENISSIMO…

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Italia si è distinta ai Mondiali 2022 di atletica leggera. La nostra Nazionale ha conquistato due medaglie a Eugene (Oregon, USA): l’oro di Massimo Stano nella 35 km di marcia e il bronzo di Elena Vallortigara nel salto in alto. Il Bel Paese ha portato a casa ben dieci finali, ovvero i piazzamenti nelle migliori otto posizioni: oltre ai podi spiccano i quarti posti di Gianmarco Tamberi, Sara Fantini, Andrea Dallavalle e la quinta piazza dell’atleta del centro Sportivo di

Vigna di Valle Emmanuel Ihemeje (39 punti complessivi). L’Italia ha così concluso al 19mo posto nel medagliere e al dodicesimo posto nella classifica a punti, ovvero la graduatoria che tiene in considerazione i piazzamenti nelle prime otto posizioni. Si tratta di risultati degni di nota ottenuti dagli azzurri, lontani dalle cinque medaglie d’oro delle Olimpiadi di Tokyo 2020 ma eccellenti protagonisti a livello internazionale. Anche se questo è il miglior mondiale per l’Italia negli ultimi 19 anni, le aspettative per la nostra nazionale dopo le 3/2022

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Olimpiadi di Tokyo erano altissime. Purtroppo la nostra punta di diamante Marcell Jacobs si è dovuto ritirare dopo essersi qualificato per le semifinali per un fastidio alla coscia e possiamo dire che le nostre ambizioni Mondiali sono un po’ svanite sia per la gara regina della velocità sia anche per la staffetta 4X100 che con la perdita di Marcell non è riuscita neanche a centrare la finale. Ottima invece la prestazione di Filippo Tortu che sulla distanza dei 200m ha fatto registrare la sua migliore prestazione andando a soli 3 centesimi dalla finale mondiale. Buone le prestazioni degli atleti dell’Aeronautica Militare, cinque i convo-

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cati, tra quali spicca il quinto piazzamento nel salto triplo dell’Aviere Scelto Emmanule Ihemeje che con la misura di 17,17 è arrivato veramente ad un soffio da una medaglia alla portata. Vogliamo concludere celebrando Massimo Stano campione Olimpico 2021 e Mondiale 2022, una conferma che solo i grandi, anzi dell’Atletica hanno conquistato. «Questa medaglia volevo dedicarla oltre che a mia moglie e a mia figlia – dichiara Stano a fine gara – ad Antonella [Palmisano], perché se fosse stata qui due giorni fa avrebbe vinto. Ieri mi ha incoraggiato e oggi la incoraggio io a tornare più forte di prima perché insieme saremo più forti, perché io posso solo immaginare cosa sta passando lei in questo momento!». E allora auguriamo anche noi ad Antonella Palmisano di riprendersi presto dall’infortunio così veramente la marcia italiana, sia maschile che femminile, sarà nell’olimpo! n


tennis

WIMBLEDON

2022 Che beffa Berrettini, Djokovic torna re!

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Il campione serbo conquista il suo 7° titolo sui campi dell’Old England Club, mettendo in bacheca il 21.mo titolo Slam.

di Stefano Colotti

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ncora una volta Novak Djokovic si conferma un campione di concretezza, un giocatore che se può sfruttare un piccolo aiuto dalla sorte non se lo fa di certo sfuggire. Cominciamo a dire che il più accreditato avversario a contendergli il titolo e finalista a Londra dello scorso anno, il nostro Matteo Berrettini, è stato costretto al ritiro prima del torneo per un tampone Covid-19 positivo. Una vera e propria beffa per il tennista romano che dopo un lungo stop per infortunio era tornato subito a vincere sull’erba di Stoccarda e del Queens, tornei che anticipano il grande appuntamento di Wimbledon, dimostrandosi come uno dei migliori giocatori erbivori in questo momento. Inoltre c’è stato il bando agli atleti russi imposto dagli organizzatori del torneo, sanzione che non ha permesso all’attuale numero uno del mondo Daniil Medvedev di scendere in campo. Il russo era stato quello che aveva negato il Grande Slam a Djokovic superandolo a sorpresa agli scorsi Us Open. Poi è stata la volta dell’infortunio di Rafael Nadal - capace di battere il serbo allo scorso

Roland Garros – che si è ritirato dopo aver vinto stoicamente da infortunato l’incontro di 4 ore ai quarti di finale con l’americano Taylor Fritz, per poi dare forfait nella semifinale programmata lasciando all’estroso Nick Kyrgios la possibilità di contendere il titolo a Djokovic. Molto discusso per il suo carattere sopra le righe che spesso lo porta a discutere animatamente in campo con arbitri e avversari, il 27enne australiano è un giocatore dal grandissimo talento capace di colpi e giocate che fanno divertire il pubblico. Arrivava alla sua prima finale in un torneo dello Slam e ha onorato l’evento andando avanti di un set e portando al tie-break del quarto set Djokovic che, da bravo stratega che è, ha aspettato il calo del più giovane avversario nei punti decisivi aggiudicandosi finale e titolo per 3 set a 1. Un vero e proprio sospiro di sollievo per Nole che dopo un periodo travagliato rischiava di non mettere nemmeno un titolo Slam in bacheca in questo 2022, complice l’assenza forzata agli Australian Open per la sua politica No Vax che molto probabilmente gli farà saltare anche

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gli U.S. Open a fine agosto. Con questo settimo titolo a Wimbledon Djokovic raggiunge quota 21 slam in carriera superando Federer fermo a 20 e impensierendo Rafael Nadal che è attualmente primo nella classifica all time con 22. A complicare il percorso del serbo al titolo è stato proprio l’italiano Jannick Sinner, capace di andare avanti di due set e costringere il numero uno al mondo a compiere una difficile rimonta. Grande torneo per il ventenne altoatesino che ha fatto registrare una grande crescita in qualità e concretezza nel suo gioco, a dimostrazione dell’ottimo lavoro che sta svolgendo il coach Simone Vagnozzi che ha sostituito tempo fa Riccardo Piatti, fondamentale per aver seguito Yannick nei suoi primi anni di gioventù e avvicinamento al circuito. Dopo questo torneo, complice lo stop di Berrettini, sarà lui il primo italiano nella classifica ATP, anche se ci aspettiamo e speriamo di vedere entrambi di nostri tennisti di punta stabili nella top ten mondiale. Il prossimo appuntamento è il 14 settembre con la fase a gironi della Coppa Davis, competizione che la nostra compagine può pensare seriamente di vincere dopo oltre 40 anni di digiuno. n

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modiali nuoto

L’ITALIA DA RECORD A BUDAPEST!!! 18 Azzurro Sport 3/2022


Con 9 ori, 7 argenti e 6 bronzi la compagine azzurra si piazza terza nel medagliere finale dietro solo a Usa e Cina.

di Stefano Colotti

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a bandiera tricolore sventola in alto ai Mondiali di Nuoto di Budapest conclusi lo scorso 3 luglio. Un risultato storico per il nostro Paese che si piazza sul podio del medagliere con ben 22 medaglie, dietro solo ai colossi della Cina(28) e degli Statui Uniti(49). Un traguardo davvero incredibile per l’Italia che si lascia alle spalle grandi Paesi come Australia, Canada e Giappone, confermandosi per distacco come “portabandiera” europea. Basti pensare che la Francia si è piazzata al settimo posto con 11 medaglie in meno rispetto a noi. Un movimento quello az-

zurro che è cresciuto in maniera esponenziale dal 2000, anno delle olimpiadi di Sydney dove arrivarono i primi importanti risultati. A trascinare la compagine azzurra è stato anche questa volta Gregorio Paltrinieri, che è riuscito alla grande a riscattare il 4° posto negli 800 m, conquistando l’Oro nei 1.500 m stile libero stabilendo il nuovo primato europeo. “Greg” si è confermato re anche nella 10 km di fondo, motivando dietro di se il compagno di allenamenti Domenico Cerenza che chiude al secondo posto aggiudicandosi un sorprendente Argento. Le acque del Lupa Lake si sono poi

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colorate nuovamente di azzurro grazie alla grande prestazione di Dario Verani che trionfa nella massacrante prova dei 25 km di fondo. Ad arricchire il medagliere azzurro è stata poi la specialità rana con gli ori di Nicolò Martinenghi e Benedetta Pilato, entrambi nei 100 m. Il nuotatore di Varese fa registrare il nuovo record italiano con 58’’26 davanti allo statunitense Nic Fink. La 17enne di Taranto sorprende ancora tutti, riscattando la squalifica alle scorse Olimpiadi di Tokyo nuotando più veloce della tedesca Anna Elendit e della Lituana Ruta Meilutyte. Ma a festeggiare più di tutti sul gradino più alto del podio è il ventunenne Thomas Ceccon che fermando il cronometro a 51”60 festeggia non solo l’Oro ma anche il nuovo record del mondo nei 100 rana. Sulle note di Verdi, straordinaria prestazione della coppia Lucrezia Ruggiero e Giorgio Minisini. I due romani

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hanno vinto l’Oro nel duo misto sincronizzato. Argento al Giappone, bronzo alla Cina. Doppio Oro anche nel libero, superando Giappone e Cina. Gli azzurri hanno chiuso la gara con il punteggio di 90.9667. A portare blasonate medaglie sono state anche le specialità a squadre. Oro meritatissimo per la staffetta 4x100 mista maschile. I già medagliati Ceccon e Martinenghi, insieme a Federico Burdisso e Alessandro Miressi hanno chiuso col tempo di 3’27”51 davanti a Stati Uniti e Gran Bretagna, facendo registrare il nuovo record europeo. Grande soddisfazione anche per gli argenti, dal sincro highlight dove le azzurre sono arrivate dietro solo all’Ucraina, alla freschezza di Chiara Pellicani e Matteo Santoro (19 e 15 anni di età) nel trampolino misto sincronizzato che con il punteggio di 293,55 punti hanno conquistato saldamente l’Argento, dietro ai come sempre inarrivabili padroni della


specialità, la coppia cinese Zhu Zifeng-Lin Shan. Infine citiamo tra tutti i bronzi quello arrivato dalla vecchia guardia, anche se con le sue sole 23 primavere Simona Quadarella è piuttosto una “giovane veterana” della vasca. Dopo il quinto posto nei 1500 la nuotatrice romana si prende con grande grinta la medaglia di bronzo negli 800 stile libero. Ottima gara per l’azzurra (8’19"00) che nel finale sfiora anche la rimonta per l’Argento, al collo dell’australiana Kiah Melverton per poco più di 2 decimi (8”18”77). Medaglia d’Oro mai in discussione: vince il titolo mondiale l’americana Katie Ledecky in 8’08"04, sempre più regina della specialità. Risultati che tingono d’oro il futuro del nostro movimento che, pur avedno da poco ritirarsi Federica Pellegrini, una della nuotatrici più forti mai entrate in vasca, può contare su campioni già formati e tanti promettenti giovani che sicuramente vedremo cantare l’Inno di Mameli con molta frequenza. n

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scherma

MONDIALI SCHERMA di Lucio Fratta

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CHE ITALIA!!!

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a nazionale italiana di scherma è sbarcata sulle rive del Nilo forte del primo posto nel medagliere da poco conquistato agli ultimi europei in Turchia. Un risultato che proiettava, di diritto, gli azzurri tra le squadre da battere. Il team italiano era composto dagli stessi atleti, ad eccezione di uno schermidore, che ben avevano figurato sulle pedane turche di Antalya dove alla guida del nuovo Commissario Tecnico, Stefano Cerioni, gli azzurri avevano portato a casa 3 ori, 2 argenti e 2 bronzi, vincendo entrambe le prove a squadre e centrando anche una

storica tripletta tra gli uomini. Speranze che non sono state disattese perché da Il Cairo, la città egiziana che ha ospitato il mondiale dal 15 al 23 luglio scorso, sono arrivate 8 medaglie: 2 ori, 4 argenti e 2 bronzi. Un risultato eccellente che conferma, ancora una volta, lo stato di salute del movimento schermidore italiano. Un successo frutto di un giusto mix tra i veterani e le nuove giovani leve, dei 9 esordienti ben sette sono saliti sul podio. Ad aprire le danze una schermitrice navigata come Rossella Fiamingo che, a distanza di 7 anni dall’ultimo titolo nel mondiale, torna a casa con un

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Bronzo nella prova individuale. Per la spadista siciliana si è tratta di una importante conferma arrivata dopo che il titolo nella competizione europea aveva interrotto un digiuno durata troppo a lungo. Tra le sorprese Tommaso Marini che da esordiente in una competizione a livello mondiale e assente alla kermesse turca, parte con il turbo. Un percorso strepitoso che lo porta fino alla finale. Il giovane italiano è però costretto ad arrendersi, in un incontro comunque combattuto fino all’ultima stoccata, al francese Enzo Lefort arrivato in Egitto forte del suo periodo di forma straordinaria. Un torneo partito bene e che si è chiuso nel migliore dei modi. Sono proprio le ultime competizioni, quelle riservate alle squadre, ad incrementare il bottino azzurro. Partono le ragazze della spada femminile: Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Federica Isola e Alberta Santuccio, le stesse che avevano conquistato il bronzo a Tokyo 2020, che strappano un fantastico Argento. Stesso risultato nella sciabola degli uomini. Un crescendo che ci porta al 22 luglio, quando a salire sul gradino più alto sono le atlete del fioretto capitanate da Arianna Errigo. Un Oro che ben presto viene affiancato da quello dei fiorettisti azzurri Daniele Garozzo, Tommaso Marini, Alessio Foconi e Guillaume Bianchi. Al trionfo nel fioretto fa eco l’Argento degli spadisti che conclude l’avventura italiana in Egitto. Alla fine l’Italia si piazza al terzo posto nel medagliere, preceduta da Francia, con la quale condivide il primo posto per numero di medaglie, e Corea del Sud. A contribuire al successo dell’Italia gli atleti del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare con tre medaglie: quella d’Oro del 1° Aviere Scelto Francesca Palumbo nel fioretto femminile e del 1°Aviere Scelto Alessio Foconi e l’Argento a squadra nella spada per l'Aviere Capo Federica Isola. Che dire, se il presente è roseo il futuro si prospetta decisamente più promettente anche perché la prossima edizione del Campionato del mondo di scherma 2023 verrà ospitata da Milano. Giocare in casa potrebbe spingere ancora più in alto le lame azzurre. n

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VOLLEY

L’ITALIA IN TRIONFO!

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Vinte 4 finali su 4 vittorie: dalla Nations League ai trionfi delle Under!

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di Arturo Violetta

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’Italia della pallavolo ha superato sé stessa vincendo, in una memorabile domenica di luglio, addirittura ben quattro competizioni internazionali nello stesso giorno: senza dubbio una prova di forza fuori dal comune. Le nostre squadre hanno dimostrato di essere le più forti del presente, alzando al cielo la Nations League con le donne, e del futuro, imponendosi in ben tre Europei giovanili (under 22 maschile, under 21 femminile, under 18 maschile). Qualcosa di straordinario, che semmai ce ne fosse stato bisogno, evidenzia il momento di grazia dell’intero movimento azzurro e sottolinea la caratura del serbatoio giovanile che da sempre esalta il volley alle nostre latitudini. Paola Egonu ha trascinato le azzurre verso l’apoteosi di Ankara. Colei che, a tutti gli effetti, è considerata la giocatrice più forte del mondo, ha guidato una squadra ormai matura su tutta la linea, convinta dei propri mezzi, consapevole e capace di giocare in maniera fluida, armoniosa e incisiva. Per l’Italia si

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tratta della prima Nations League (ex World Grand Prix), conquistata, tra l’altro, ai danni del Brasile, sconfitto in finale dopo che le azzurre avevano annichilito la Cina e la Turchia negli altri turni a eliminazione diretta. Un successo strepitoso che porta nelle casse della Federazione un assegno di quasi 1,1 milioni di dollari che farà benissimo in un momento molto complicato. La ritrovata regista Alessia Orro (preferita ad Ofelia Malinov) ha sfoggiato una prestazione brillante, come del resto anche la scatenata schiacciatrice Caterina Bosetti, Monica De Gennaro (superba non solo in ricezione e in difesa, ma anche in palleggio nelle situazioni più complicate), Elena Pietrini e le centrali Anna Danesi e Cristina Chirichella. Sul fronte giovanile la vittoria è stata ancora più meritata. L’Under 21 femminile si è inventata una superlativa rimonta contro la Serbia, ribaltando la situazione da 1-2 e mandando in estasi il numeroso pubblico di Cerignola (Bari). Una squadra forte che può contare su ragazze già formate come gli opposti Binto

Diop e Giorgia Frosini, la schiacciatrice Loveth Omoruyi, la centrale Linda Nwakalor, oltre a prospetti decisamente interessanti come la palleggiatrice Sofia Monza, il martello Emma Cagnin e la centrale Emma Graziani. La Under 22 maschile ha avuto la meglio sulla Francia con un secco 3-1 in rimonta. Anche in questo caso parliamo di una formazione composta da giovani promesse davvero interessanti: dal palleggiatore Paolo Porro, agli attaccanti Tommaso Rinaldi e Giulio Magalini, al centrale Francesco Comparoni e al libero Damiano Catania. Tutti nomi, compresi quelli della squadra femminile, importanti, alcuni dei quali già nell’orbita delle squadre maggiori. Il CT Fefé De Giorgi può dormire, insomma, sogni tranquilli. E infine l’Under 18 maschile, che ha sconfitto con un perentorio 3-0 la Francia. Ragazzi giovanissimi, è vero, ma che faranno sicuramente parlare di loro: Tommaso Barotto, Lorenzo Magliano, Alessandro Bristot e Pardo Mati… solo per citarne alcuni. n


ITALIA

AERONAUTICA MILITARE

7 maggio

19 giugno

3 agosto

Giovinazzo-Molfetta (BA)

Punta Marina (RA)

Comacchio (FE)

8 maggio

26 giugno

20 agosto

25 settembre

Bari

Vieste (FG)

Porto Sant’Elpidio (FM)

Castiglione della Pescaia (GR)

15 maggio

10 luglio

21 agosto

1 ottobre

Genova

Arona (NO)

Porto Recanati (MC)

Alassio (SV)

21 maggio

24 luglio

25 agosto

2 ottobre

Alghero

Marina di Massa (MS)

Grado

Santo Stefano al Mare e Riva Ligure

5 giugno

28 luglio

28 agosto

Imperia

Lignano (UD)

Jesolo (VE)

18 giugno

31 luglio

10 settembre

Rimini

Bellaria-Igea Marina (RN)

Desenzano del Garda (BS)

18 settembre Aeroporto Militare

San Damiano Piacenza

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basket

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Il “Gallo” sbarca a Boston, patria del mitico Larry Bird.

di Lucio Fratta

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assate le 48 ore nella “waiver list”, Danilo Gallinari ha finalmente potuto siglare il contratto biennale con la sua nuova squadra, i Boston Celtic. Il cestista italiano guadagnerà 13.3 milioni di dollari complessivi nel biennio aggiungendo un altro prestigioso club nel suo palmares dell’NBA. In 15 stagioni Gallinari ha infatti vestito sei casacche diverse (New York, Denver, LA Clippers, Oklahoma City e Atlanta). Ma questa volta sembra diverso perché per il “Gallo” Boston rappresenta la prima vera occasione di poter puntare per il titolo alla luce anche dell’arrivo di una guardia di ottimo livello come Malcolm Brogdon. Saranno proprio loro i due gio-

catori su cui i Celtic punteranno per il prossimo anno in un squadra che può già contare su giocatori del calibro di Derrick White, Grant Williams, Marcus Smart o Al Horford. «Sono tifoso dei Celtics e di Larry Bird da sempre, grazie a mio padre - sottolinea il Gallo - giocare per Boston per me è un sogno che si realizza. Quando fui scelto al draft dai Knicks Donnie Walsh mi diede una cassetta da visionare, erano highlight di Bird e mi disse "guardala tutti i giorni e impara da lui". Ovviamente Larry Bird è una leggenda del nostro sport. Ogni volta che venivo a giocare qui al TD Garden sognavo di poter indossare un giorno la maglia del Celtics, adesso quel sogno si è realizzato». n

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basket

NBA: ITALIA PROTAGONISTA ALLA DRAFT LOTTERY Paolo Banchero è stato chiamato come prima scelta dagli Orlando Magic, Gabriele Procida alla 36.ma dai Detroit Pistons, Matteo Spagnolo alla 50.ma dai Minnesota Timberwolves. 32 Azzurro Sport 3/2022


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olori azzurri sotto i riflettori alla scorsa Draft Lottery NBA, appuntamento nel quale le trenta franchigie NBA possono scegliere nuovi giocatori sopra i 18 anni che provengono da college, high school o dai principali campionati europei. L’ordine di chiamata viene deciso attraverso un sorteggio, ogni anno diverso, metodo che rende il campionato di basket americano uno dei più equilibrati e avvincenti nel mondo sportivo. L’Italia a grande sorpresa è stata tra i paesi europei protagonisti della lottery per la stagione 2022-2023. Gli Orlando Magic avevano la possibilità di scegliere il miglior giovane talento in circolazione e la scelta è caduta su Paolo Banchero, italo americano proveniente dalla squadra di college dei Duke Blue Devils che ha scelto di giocare con la nazionale italiana. La madre è l’ex cestista americana Rhonda Smith, mentre il padre Mario Banchero è italo-americano di origini liguri. A 15 mesi era già lungo 91 centime-

di Stefano Colotti tri e 18 anni dopo non sembra aver smesso di crescere: Banchero supera i 2.05 metri senza perdere mobilità ed efficacia quando si tratta di muoversi e farsi sentire sul parquet. È un giocatore che in America, grazie alla sua estrema duttilità, definiscono “positionless” - uno di quelli in grado di fare praticamente tutto in campo. Abbinando tiro, controllo del corpo, energia, visione e fisico imponente, Paolo ha tutte le carte in regola per diventare un All-Star. Non sempre è garanzia di una brillante carriera ai vertici, ma se si leggono i nomi nell’albo d’oro delle prime scelte assolute alla Draft Lottery si possono leggere nomi come Anthony Davis, LeBron James, Tim Duncan, Allen Iverson e Shaquille Oneal. E nella peggiore delle ipotesi, ci sono comunque giocatori che hanno svolto un’onesta carriera in NBA. L’Italia non può che essere entusiasta della sua scelta di giocare con la maglia azzurra, del resto era dal 2006 che un cestista italiano non veniva chiamato alla prima

scelta, quando il romano Andrea Bargnani fu ingaggiato dai Toronto Raptors. Ma Banchero non è stato il solo, infatti altre due giovani promesse italiane potranno farsi valere nel campionato americano l’anno prossimo. Il primo è Gabriele Procida, proveniente dal settore giovanile di Cantù e dalla Fortitudo Bologna, che è stato scelto dai Detroit Pistons. Il secondo è Matteo Spagnolo, brindisino di origine, passato nelle giovanili romane della Stella Azzurra e con un’esperienza di rilievo al Real Madrid prima di tornare in Italia a Cremona, che si è accasato con i Minnesota TimberWolves. Il nuovo coach della nazionale Gianmarco Pozzetto può di certo gongolare, considerando di poter contare sull’esperienza di Danilo Gallinari, il quale l’anno prossimo punterà al titolo con i Boston Celtics, e giocatori che sono passati per l’NBA come Nico Mannion e Niccolò Melli, l’aggiunta di queste giovani leve fa immaginare un quintetto sul parquet veramente interessante. n

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I VANTAGGI DEL TRASPORTO SOSTENIBILE E DELL’INTERMODALITA’ 34 Azzurro Sport 3/2022


N

elle strategie aziendali, grazie anche al PNRR, sta aumentando sempre più il peso attribuito alla sostenibilità ambientale, che non è più vista solo come un dovere, come un obbligo imposto da normative comunitarie ed internazionali, ma è ormai una scelta di responsabilità ed un vero e proprio valore aggiunto per le imprese stesse, per i propri lavoratori, per i territori e per l’intera collettività. Per un’impresa quindi essere “green” è oggi una grande opportunità per essere parte di un cambiamento e di un vero miglioramento per il pianeta e per le future generazioni. Questo è il sentimento che ha mosso da sempre le aziende associate ad ALIS e che ha spinto gli imprenditori associati ad investire in prima persona in nuovi mezzi moderni ed efficienti, nuovi strumenti tecnologicamente avanzati, nuove competenze altamente qualificate, nuovi collegamenti marittimi e ferroviari in grado di rendere più rapidi, sicuri e sostenibili i trasporti delle merci in tutto il territorio e, in particolare, in quello insulare. In quest’ottica ALIS ha creduto e crede con sempre maggiore convinzione nella scelta del trasporto intermodale, che rappresenta oggi la vera ed immediata alternativa per coniugare la sostenibilità economica e so-

ciale con quella ambientale. A dimostrazione di ciò, da un recente studio condotto da ALIS con SR-M (think tank di eccellenza sul settore dei trasporti marittimi e della logistica) è emerso che nel 2021, grazie ai nostri associati che utilizzano l’intermodalità, sono stati trasferiti dalla strada verso ferro e mare oltre 5,6 milioni di camion in un anno, abbattendo 4,8 milioni di tonnellate di CO2 e risparmiando circa 2,2 miliardi di euro di costi di esternalità. Ma il dato ancor più interessante e tangibile è l’ulteriore risparmio, per cittadini e famiglie italiane, di ben 3,4 miliardi di euro in termini di minori prezzi dei beni di largo consumo e di prima necessità. Un impatto così importante sulla società, che ha comportato un risparmio tangibile sulle spese quotidiane delle nostre famiglie, ci fa comprendere ancora di più quanto sia fondamentale ogni giorno il lavoro svolto da imprese di trasporto e logistica così virtuose, coraggiose e lungimiranti per favorire i servizi intermodali ed il trasporto alternativo al tutto strada. Tutti questi benefici risultano chiari anche notando che, nel caso di un minore utilizzo dell’intermodalità (e quindi del cd. back shift modale), si rischierebbe di far tornare milioni di camion all’anno sulle strade, con conseguente aumento delle emissioni inquinanti, del tasso di in-

cidentalità e dell’usura della rete stradale ed autostradale. ALIS continua pertanto a sostenere la necessità, e continuerà sicuramente a presentare tale istanza anche al futuro Governo, di prevedere ulteriori misure e sostegni pubblici adeguati a supportare in modo concreto le imprese in questo processo di transizione modale ed ecologica. E’ ad esempio il caso di Marebonus e Ferrobonus, gli strumenti incentivanti introdotti dalla Legge di Stabilità 2016 e che oggi rappresentano una vera e propria “best practice” a livello europeo per la promozione dell'intermodalità, contribuendo significativamente in questi ultimi anni allo shift modale del Paese e rappresentando uno strumento equo ed efficace per le imprese, senza ledere o alterare la concorrenza di mercato. Rispetto ai notevoli risparmi di costi per il Paese e per la società riportati sopra, la richiesta di ALIS di aumentare la dotazione finanziaria a 100 milioni di euro annui per ciascuna misura Marebonus e Ferrobonus sarebbe pertanto per la finanza pubblica un costo irrilevante, rappresentando invece un aiuto concreto per gli operatori logistici che già scelgono l’intermodalità così come un incentivo lungimirante per i restanti che ancora utilizzano la modalità tutto-strada. n

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psicologia

Un mondo dietro la bici, tanta fatica, impegno, sfide e sogni da realizzare di Matteo Simone

L

o sport è un’opportunità per approfondire la conoscenza di se stessi soprattutto durante le prove dove si fatica, dove le salite sembrano non finire mai, dove si può mollare se non si usa la testa. Non bisogna aspettare il momento migliore, non è opportuno rimandare, è sempre il momento del movimento. All’inizio può bastare anche un solo minuto al giorno, il resto viene da sé, sperimentando sempre più benessere e performance, lo sport diventerà la tua vera zona di comfort, fidati. Un mondo dietro la bici, tanta fatica e impegno con passione e determinazione, tanti pensieri e dubbi, tante sfide e sogni da realizzare. L’esperienza della bici permette di apprezzare colori e suoni, albe e tramonti, luce e buio. Interessante la te-

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stimonianza di Annalisa Fucile: «Adoro la bici e per i miei problemi di ossa è il mezzo migliore per fare sport; sono in Romagna e oggi sono venuta al mare in bici ovviamente farò lo stesso tragitto per rientrare a casa. Non salivo in bici da più di un anno». La bici è una metafora della vita, come per la bici c’è la ciclicità della salita e della discesa così nella vita c’è la crisi e la soluzione senza darsi per sconfitti ma accettando e rimodulando piani e programmi, con fiducia e resilienza. Lo sport rende felici nonostante le salite, nonostante la fatica; attraverso la bici si sperimenta la ciclicità dello sport come nella vita, fatta di partenze e arrivi, incontri e congedi, salite e discese. Interessanti le parole di Pietro Laurenti al termine del suo cammino di Santiago in

bici, insieme a Emanuele Gallo e altri due amici: «È stato un cammino della mente, perché serve molta concentrazione specie quando la fatica prende il sopravvento, e degli occhi, che hanno incontrato altri occhi a volte brillanti altre volte che nascondevano un velo di malinconia e del cuore». La bici fa mettere in gioco; fa sperimentare benessere e/o performance; permette di far parte di un gruppo o squadra con piani, programmi e obiettivi condivisi; fa condividere allenamenti e gare, trasferte e viaggi. La bici è uno strumento della palestra dello sport; uno strumento per sviluppare consapevolezza, autoefficacia e resilienza; una modalità per sperimentarsi e mettersi alla prova; un’opportunità per portare a casa esperienze e insegna-


menti che fanno crescere e maturare, sperimentando sensazioni ed emozioni intense. Attraverso l’esperienza con la bici, si affronta, si gestisce e si supera la salita, la crisi e la difficoltà, incrementando la fiducia in sé e l’autostima generale sperimentando benessere fisico, mentale e relazionale. La vita come lo sport in bicicletta, è fatta di ciclicità: sconfitte e vittorie, infortuni e riprese, offese e complimenti, tristezza e felicità. È importante trovare dentro noi stessi motivazioni, passioni, interessi, risorse. La bici avvicina persone, culture e mondi; attraverso la bici si conoscono nuove persone, avvengono incontri e confronti. Ci porta in giro per strade e città, incontrando luoghi e persone, abbattendo muri e barriere anche generazionali. La salita,

i tunnel, le crisi non preoccupano; più è lunga e/ ripida la salita, più è lungo e buio il tunnel, più è grande la crisi e più si è soddisfatti e riconoscenti a se stessi quando tutto è finito per aver superato tutto. Attraverso l’esperienza in bici ci si accorge che tutto passa e tutto cambia; passa la salita e passa la crisi; rimane la consapevolezza che se ci si impegna e se si è fiduciosi, si riesce ad affrontare, gestire, superare tutto incrementando la forza interiore che aiuta non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana lavorativa, familiare, relazionale. Interessante il pensiero di Dominga: «Sì è vero tutto passa tutto cambia e chissà se proprio in questo periodo siamo riusciti a cambiare in meglio? Alcuni di noi hanno trovato altre strade e altri modi per stare

bene. La bici ha aiutato parecchio, ci ha fatto riscoprire in qualche modo quel senso di libertà e quell’allegria di un bambino che per la prima volta è riuscito a restare in equilibrio senza alcun sostegno». Attraverso la bici si può scaricare tensione; si può sentire il proprio corpo; si può intraprendere un percorso con un inizio e una fine come è la vita; incontrando compagni di viaggio e facendo dei tratti insieme come succede nella vita. Nello sport bisogna fare sempre più rete e sapere su chi contare, fidarsi e affidarsi così come nella vita. A volte attraverso lo sport si può sperimentare una rinascita; dopo uno stop, un passo alla volta, con coraggio e attenzione, si può decidere di ripartire in modo diverso con le risorse residue. n

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delataplano

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ALESSANDRO PLONER CAMPIONE D'EUROPA

ontinua la serie positiva di titoli internazionali vinti dal team azzurro di volo libero in deltaplano. Dopo i dieci mondiali, l’ultimo nel 2019, quest’anno è stata la volta del sesto titolo europeo vinto dopo nove entusiasmanti giornate di volo nei cieli del Monte Cucco sopra Sigillo in Umbria. Una decima task è stata annullata per meteo avversa. Due settimane fantastiche per il volo senza motore che si regge sulle correnti d’aria ascensionali e che hanno sorpreso anche il responsabile delle previsioni meteo, il vicentino Damiamo Zanocco. Il team italiano ufficiale, formato da Marco Laurenzi, Alessandro Ploner, Manuel Revelli, Filippo Oppici, Christian Ciech e Davide Guiducci. sotto la guida del varesino Flavio Tebaldi, ha condotto il campionato fin

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di Gustavo Vitali dalle prime battute, aumentando il vantaggio giorno dopo giorno fino a rendere incolmabile il divario sulla Germania, seconda classificata. Medaglia di bronzo per la Repubblica Ceca. Seguono Austria, Regno Unito, Svizzera e Francia. Il titolo individuale è toccato per la terza volta al pilota bolzanino di San Cassiano Alessandro Ploner, già campione del mondo in carica, titolo questo vinto in passato ben cinque volte. Ha preso il comando della gara il terzo giorno e non l’ha più mollato fino alla fine, supportato dal collega Christian Ciech, trentino trapiantato nel varesotto, medaglia d’argento da aggiungere al titolo europeo vinto nel 2016 e a tre mondiali. A superare gli italiani ci hanno provato prima il britannico Grant Crossingham, alla fine quarto davanti a Dan Vyh-

nalik, (Repubblica Ceca), e poi Primoz Gricar, pilota d’origine ceca, ma con passaporto tedesco. Sua la medaglia di bronzo. Ci ha provato anche il ciociaro Marco Laurenzi, arrivando a occupare il secondo posto prima di essere risucchiato oltre il decimo. Buone le prestazioni di Filippo Oppici di Parma e, fuori dalla rosa nazionale, di Lorenzo De Grandis di Caronno Varesino, rispettivamente sesto e settimo. All’evento hanno partecipato 22 nazioni per un totale di 93 piloti che si sono confrontati su percorsi tra i 91 e i 201 km, spaziando anche nei cieli delle Marche, oltre a quelli dell’Umbria. Eccellente l’organizzazione affidata a Volo Libero Monte Cucco e Aero Club Lega Piloti sotto l’egida della FAI, Fédération Aéronautique Internationale, e dell’Aero Club d’Italia. n



CONTRATTACCO IN USCITA DI PARETE Trasformare una tipica azione difensiva in offensiva? Si può fare! di Emiliano Sole foto Padel magazine

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uasi la totalità dei giocatori amatoriali pensa che l’uscita di parete sia un colpo solamente difensivo. Ma invece non è sempre così: l’uscita da parete non è essenzialmente un colpo difensivo. O meglio, dipende dalla situazione di gioco perché, in alcune circostanze, può trasformarsi addirittura in un colpo d’attacco, a patto di seguire alcune regole fondamentali. La più importante è in relazione all’altezza del punto di impatto a cui possiamo colpire: se il lob è stato ben giocato e ci ritroviamo a colpire una palla bassa, è inevitabile che sarà complicato essere incisivi e dovremo optare per soluzioni più conservative. Se invece il lob av-

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versario ci ha scavalcato e gli avversari sono entrambi scesi sotto rete (come è doveroso fare in queste circostanze) ma il pallonetto è abbastanza lento e ci permette di aspettare comodamente il rimbalzo sulla parete e di piazzarci bene con i piedi e il corpo per l’esecuzione e tale rimbalzo risulta sufficientemente alto da farci impattare la palla almeno al livello della spalla, allora abbiamo chance di trasformare una tipica azione difensiva in offensiva, come spesso sentiamo dire ai telecronisti di calcio. Quali sono le due opzioni principali? Se l’impatto avviene a livello della spalla, si può giocare una palla in back spin verso il centro del campo, proprio in

mezzo alla coppia avversaria. Se riuscirete a bucarli, l’effetto manterrà basso il rimbalzo dopo l’impatto sulla parete di fondo, rendendo quasi impossibile il recupero. Se invece l’impatto può avvenire addirittura a livello della testa, si può essere ancora più aggressivi, giocando un colpo piatto e violento (anche verso il corpo degli avversari, non è un gesto antisportivo!) e in direzione incrociata per avere maggior spazio e non rischiare di tirarla direttamente contro il vetro di fondo. Se gli avversari non saranno abbastanza reattivi da colpire la volée, recuperare facendola passare è molto complicato. E allora pronti con il Contrattacco in uscita! n



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