APRILE 2015 € 5,50
Poste Italiane S.p.A. - Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/2/2004 n. 46) - art. 1, comma 1 - LO/MI
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ANNO LI N.4 (599)
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IN REGALO MEZZO METRO E MEZZO SECOLO DI POSTER
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SOMMARIO
ANNO LI NUMERO 4 (599) APRILE 2015
direttore responsabile Stefania Rumor red.linus@baldinicastoldi.it art director Mara Scanavino progetto grafico e impaginazione Francesca Invernizzi, Alberto Lameri hanno collaborato a questo numero Guido Baldoni, Diego Ceresa, Giancarlo Colombini, Riccardo Guasco, Fabio Magnasciutti, Roberto Mangosi, Danilo Maramotti, Maurizio Minoggio, Sergio Ponchione, Helga Rainer, Michele R. Serra concessionaria per la pubblicità Milano Fashion Media Srl Corso Colombo 9 – 20144 Milano – Tel. (+39) 0258153201 info@milanofashionmedia.it
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direzione marketing Stefano Losani s.losani@baldinicastoldi.it
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FUMETTI
SCRITTI
RUBRICHE
6 MALTAAKIES di Tuono Pettinato 10 SNUPY E LA MALEDIZIONE DEL DIO GATTO di Dr. Pira 14 DICK TRACY IN: BRACCIO DI FERRO di Ratigher 18 B.C. PRESENTA LIFE IN HELL di Maicol & Mirco 27 Richard’s Poor Almanac di Richard Thompson 36 Dilbert di Scott Adams 42 Perle ai porci di Stephan Pastis 52 WuMo di Wulff & Morgenthaler 62 Monty di Jim Meddick 70 Un mese vissuto riformescarenzimente di Riccardo Marassi 73 Peanuts di Charles M. Schulz 94 Konrad & Paul Stazione spaziale desiderio di Ralf König 116 Classic Doonesbury di Garry B. Trudeau
5 50 di Stefania Rumor 22 RACCONTO Dei fumetti non si sa niente di Gianluca Morozzi 28 CI VUOLE TALENTO PER FALLIRE di di Paolo Di Paolo 30 ERA UNA NOTTE BUIA E TEMPESTOSA di Giorgio Scianna 50 IL BUROCRATE E IL GIOVANE RICERCATORE di Marco Esposito 56 POSSIAMO RIDERE di Elettra Stamboulis 58 L’INGORGO DEI POPULISTI di Stefano Feltri 68 MA QUALCOSA ANCORA QUI NON VA di Vladimiro Giacché 70 MA SERVE ANCORA VOTARE? di Giorgio Galli
32 Cedo cane perché morto di Catone & Lorentz 48 Futuriamoci il naso di Dario Buzzolan 60 Il futuro del mese di Bruno Ballardini 80 L’officina della scienza di Pietro Greco 82 Arte: Sesso, assenzio & false lepri di Walter Moers 87 I luoghi dell’anima di Piero Gelli 88 Fumetti di Michele R. Serra 90 Videogiochi di Laura Spini 92 Oltre l’endometrio c’è di più di Chiara Galeazzi 106 Cinema di Filippo Mazzarella 110 Musica di Riccardo Bertoncelli 112 Scherzi da Peres di Ennio Peres 115 Guerrieri del sottosuolo di Diego Vincenti 122 Ovalia di Marco Pastonesi
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ari amici, la voce si è già diffusa: quello che avete in mano è il numero dei cinquant’anni. Mi piacerebbe sapere quanti tra voi, lettori di oggi, sono gli stessi degli inizi, celebrati dall’amorevole operazione rievocativa di cui siamo (siete) stati innocente oggetto nell’ultimo periodo da parte di stampa, testate online, radio, tv.
potete anche giocare: in quarta di copertina trovate le sagome dei personaggi, numerate da 1 a 118, come sulla cover di Sgt. Pepper’s. Scrivete tutti i personaggi che avete riconosciuto a red.linus@baldinicastoldi.it : chi riuscirà a indovinarli tutti sarà celebrato degnamente nel prossimo numero. Che tra l’altro è il 600. Ma torniamo al cinquantesimo, e alla nostalgia.
Scavare le proprie radici è un’operazione spesso soddisfacente, nei (rari) casi in cui si evoca un passato felice, di lucidità intellettuale e affamata curiosità. Un passato in cui con ammirevole lungimiranza si sono intuite le linee guida laterali di un mondo in veloce cambiamento: nei costumi, nelle passioni culturali, nella politica, sempre orgogliosamente con la “p” minuscola. Quella bassa, che si sporca le mani, che si mette in gioco, che dialoga con la produzione culturale un tempo “bassa” anch’essa. 1965: c’erano il funambolico e geniale Giovanni Gandini, Ranieri Carano e i fratelli Cavallone. Elio Vittorini, nientemeno, e Umberto Eco, e Vittorio Spinazzola. C’era poi Oreste del Buono. Direi soprattutto, almeno per le sorti future del giornalino che avete tra le mani e per quel che mi riguarda... Ecco: anch’io colpita dall’“influenza di nostalgia perpetua” di cui parlavo il mese scorso, citando proprio OdB? Scusate, è la stagione. E a proposito, non posso fare a meno di notare che spesso nella foga commemorativa che ho visto in questi giorni mancano quasi quarantacinque dei cinquant’anni dei quali oggi sono testimone. Gli inizi, Gandini e la sua direzione, dal 1965 al 1971, non intendiamo rinnegarli, anzi. C’è molto altro però.
Amo il passato di linus, anche a me piace avvolgermi nella co perta di sicurezza nelle serate d’inverno. Però mi piace pensare che l’atto di andare in edicola a cercarci, tutti i mesi, non sia un rituale, ma una manifestazione di volontà vera. Per leggere il meglio di un pezzo importante di cultura americana divenuta universale: il grande Richard Thompson, Stephan Pastis, Jim Meddick, Scott Adams... Per continuare a scavare nell’orto di cocomeri del fumetto europeo, dove abbia mo colto Ralf König, Moers, Wumo, Jul. Per un sacco di altri buoni motivi. Mi piace pensarlo perché vedo che in una situa zione editoriale (e generale) di grande crisi, linus resiste e migliora di mese in mese, anche in termini di vendite. Vero, oggi il fermento culturale è più complicato da cogliere rispetto agli anni Sessanta e Settanta, perché la rete è sì vetrina, ma anche cortina fumogena. Le leve che muovono le trasformazioni nella nostra società sono sempre più complicate da individuare quando stanno nascendo, più semplice utilizzarle quando già si sono rivelate e sono diventate fenomeno commerciale. Non rinunciamo a provarci, mese per mese, un pezzo alla volta, a leggere questa realtà schizofrenica, mantenendo saldo il ti mone... ma stando ben attenti a dove mettiamo i piedi.
Dicevo, soprattutto: OdB. Propose su linus in modo organico il fumetto satirico, sia pure una satira “gentile” che preferiva l’invettiva colta, l’ironia, il fioretto alla mannaia. Il pugno nello stomaco del Male era lontano, per intenderci. Non era una satira meno graffiante, ma duratura: perché – si direbbe ora – supportata da uno storytelling colto, complesso e dalla visione lunga. E la critica rimaneva feroce, nei confronti dell’establishment ma anche della sinistra. Per conoscere meglio la visione unica di OdB sulla satira, la Biblioteca Sormani di Milano ha reso disponibile una edizione digitale gratuita del libro Poco da ridere: storia privata della satira politica dall’Asino a Linus, scritto da del Buono nel 1976. Lo potete leggere sul sito www.digitami.it , e questo potrebbe essere il momento giusto. Molto altro ancora. Non ho voglia qui di fare il solito elenco dei passati per la porta della redazione, non basterebbe l’intero numero che avete tra le mani. Autori, fumetti, storie, tutti quanti idealmente saranno con noi quando l’11 aprile, dopo l’apertura della mostra sui 50 anni di linus, verrà intitolato a OdB il giardino che confina con il Museo del Fumetto a Milano, nel workshop all’Università Cattolica sempre a Milano il 15 aprile, nella mostra al Comicon di Napoli alla fine del mese. E sono già nella grande copertina-manifesto di Sergio Ponchione: 118 personaggi, mica tutti, per carità, ma una buona percentuale. Se vi va, ci
Ma ehi, non si rischia solo di pestar merde, a primavera! Molto più spesso, quello che ti capita sotto i piedi è un piacevole prato, rigoglioso di non ti scordar di me. A Milano l’espressione è più che altro metaforica, ovvio: i fiori sono tutta la bellezza che vediamo, che ci fa sentire bene, come leggere fumetti nuovi, nuove idee, nuovi racconti. E dunque, eccoli. Il racconto ce lo mette Gianluca Morozzi. Le idee, collaboratori come Paolo Di Paolo (da questo mese presente nel nostro giornalino: benvenuto) che ci racconta come possiamo accet ta re serenamente le sconfitte e i fallimenti che normalmente atti riamo. Come Snoopy quando vede rifiutato il suo romanzo da gli editori. Anche se le cose potrebbero cambiare: “Era una notte buia e tempestosa” potrebbe diventare l’incipit del prossimo vincitore del premio Strega... I fumetti infine, sono forniti da quattro disegnatori che si fanno chiamare Fratelli del Cielo, anche se non sono parenti. Eccezionalmente per questo numero, infatti, a Tuono Petti na to si aggiungono Dr.Pira, Ratigher e Maicol & Mirco, per mettere in piedi quattro crossover più esclusivi di quelli tra i supereroi: Corto Maltese vs. Maakies; Snoopy vs. Calvin & Hobbes; B.C. vs. Life in Hell; Dick Tracy vs. Braccio di ferro. Sono certa che Pratt, Schulz, Hart, Gould e Segar si rivolteranno nella tomba. Dal ridere. Stefania Rumor 5
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TUONO PETTINATO
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RACCONTO
Dei fumetti non si sa niente di GIANLUCA MOROZZI illustrazioni di RICCARDO GUASCO
“Oh, ben arrivato, Lucio, accomodati, siediti pure!” “Grazie, dottor Valpurgis. Mi scusi il ritardo...” “Macché dottor Valpurgis, macché dottor Valpurgis, dobbiamo lavorare insieme, no? E allora bando ai formalismi. Chiamami Giordano!” “Grazie, Giordano. Mi scuso di nuovo per il ritardo, ma vedi, il treno è arrivato un’ora dopo l’orario previsto...” “Ah, ma puoi chiedere il rimborso allora, no? Sul Freccia Rossa funziona così.” “Eh, sul Freccia Rossa può darsi, ma io da Bologna ho preso un regionale con cambio a Firenze... ci ha messo cinque ore e mezza anziché quattro e mezza, e dopo ho scoperto che qui a Roma c’era sciopero dei mezzi, e allora, capisci, arrivare a piedi fin sulla Flaminia Vecchia...” “A piedi? Vuoi dire che c’era anche sciopero dei taxi?” “No, no, i taxi c’erano, ma, be’, da Termini fino a qui non mi sembrava il caso...” “Sei anche tu uno di quelli che non sopportano i lunghi viaggi in taxi? Ti capisco. Hanno sempre quelle radio insopportabili ad alto volume, quelle che parlano solo di calcio, e i tassisti ti vogliono coinvolgere in qualche discussione su Totti e De Rossi, e ’a Roma, e ’a Lazzio...” “No, ehm, è perché, capisci, da Termini a qui, in taxi, come dire, costa.” “Ah.” “Eh, be’.” “Capisco. Ma veniamo a noi, Lucio. Il nostro amico comune ti avrà detto quanto mi è piaciuto il tuo romanzo L’assassino dagli occhi celesti.” “Sì, anzi, ti ringrazio molto, e ci tengo a dirti quanto ho apprezzato tutte le serie che hai prodotto, Suore metallare, Un nonno ballerino, e quelle altre... tu hai davvero rinnovato la tv italiana!” “Oh, troppo buono, Lucio, troppo buono. Allora, avrai capito perché ti ho fatto venire qui: perché mi serve gente come te. Penna veloce, testa pensante, idee in circolo, e sangue nuovo, santiddio, sangue nuovo, basta con ’sti tromboni di sceneggiatori con cinque idee in croce che son poi sempre le stesse, voglio roba nuova, Lucio, ro-ba nuo-va!” “Eh, spero di essere la persona giusta.” “Ma sì, guarda, mi è bastato leggere quel capitolo del tuo romanzo, quello dove c’era, come si chiamava?, be’, il personaggio del chierichetto cyborg, guarda in quelle pagine c’era una forza, la potenza dei puri dettagli, che poche volte in vita mia...” 22
“Cyborg?” “Sì, il chierichetto con le braccia meccaniche che sparano ostie dai bordi affilati, no? Era un’idea fantastica, certo, in televisione dovrei smussarla un po’...” “Ehm... Giordano... non c’era nessun chierichetto cyborg nel mio romanzo...” “Non era il tuo romanzo?” “Mi sa di no...” “Oh, vabbè, non importa. Leggo tanta roba, assorbo tante idee, qualche volta mi confondo. Allora, veniamo a noi: devo produrre una fiction da prima serata per l’autunno. Cinque puntate da un’ora. Ed è qui che mi servi tu. Cosa mi hai portato?” “Guarda, Giordano, io ho un’idea che mi ossessiona... ci sto lavorando da un po’, aspettavo solo di trovare un produttore illuminato. Uno come te.” “Sono tutt’orecchi, Lucio.” “Tiramolla.” “Prego?” “Tiramolla. Il personaggio dei fumetti.” “Aspetta, va’, rinfrescami un attimo la memoria.” “Era un personaggio italiano, ha esordito nel ’52 su una rivista che si chiamava, uh, mi scusi, Cucciolo.” “Perché mi chiedi scusa?” “Per il nome della rivista, che può sembrare, be’, un po’ infantile.” “Eh be’, ma mica la pubblicavi tu, neanche eri nato, nel ’52. Non bisogna mai scusarsi per le cose fatte dagli altri! Vai pure avanti.” “Insomma, Cucciolo e il suo amico Beppe, analizzando un
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IL LUOGO DEL DELITTO
ERA UNA NOTTE BUIA E TEMPESTOSA Dopo le polemiche sul caso Ferrante un altro scandalo investe la comunità letteraria: in bilico la partecipazione dello scrittore Snoopy al premio Strega testo di GIORGIO SCIANNA
del regolamento del premio sembrerebbe aprire uno spiraglio importante a favore del diritto a concorrere dello scrittore emergente Snoopy. Intanto non viene esplicitata alcuna limitazione specifica, alcuna discriminazione che escluda, sia direttamente che indirettamente, artisti in virtù della loro origine o appartenenza. Anzi, la formulazione volutamente generica e ampia – che menziona come unico requisito di partecipazione il carattere narrativo dell’opera stessa – sembra dare ragione ai difensori del bracchetto che hanno più volte dichiarato “che il riferimento alla razza canina non può essere utilizzato al fine di ghettizzare un autore la cui genialità non può essere messa in discussione”. Quello che ci pare debba comunque prevalere sono i valori di apertura e di inclusività della comunità letteraria. La narrativa non può che trarre nuova linfa dal fatto che si affaccino alla prova del romanzo autori provenienti da nuovi mondi. Una voce “altra” non può che rappresentare un punto di vista nuovo, voci che provano per una volta a non ripercorrere sentieri già troppo calpestati. Quanto alle riserve di critici ed editori in merito alle millantate difficoltà dell’autore nel presenziare alle vicende letterarie nei contesti di presentazioni e dibattiti, non la faremmo troppo grossa. A questi infondati ed eccessivi timori preferiamo il coraggio e la sensibilità di un’analisi che valorizzi solo gli aspetti testuali e il contenuto dell’opera in sé. Per quanto attiene invece ai problemi di comunicazione e alle temute criticità nella gestione del palco non è il caso nemmeno di parlarne: la performance che fa
L’articolo 5
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affidamento sulla sola parola è datata e mostra la corda già da un pezzo. C’è spazio per tutti: scrittori assenti e fantasma, umani o meno. Snoopy esiste come scrittore, ed è questo che conta. Anzi, a ben guardare, quella di scrittore è una definizione limitativa per lui. Snoopy ha l’impronta del personaggio che ogni editore vorrebbe, un personaggio nuovo che non è né un cantante, né un comico, né un presentatore televisivo. Del resto, oramai, i personaggi pubblici da trasformare in scrittori sono esauriti. Restano forse solo il domatore del circo di Moira Orfei e gli speaker dell’estrazione del Lotto. Per il prossimo San Remo manca comunque un anno per andare alla caccia di nuovi prosatori, bisognerà aspettare dodici mesi perché i talent scout letterari vadano un’altra volta a caccia di scoperte battendo l’uscita di servizio dell’Ariston. Quanto al possibile riutilizzo di nuovi giornalisti sembra che molti di loro abbiano capito che la politica è una seconda carriera molto più redditizia. Fortunatamente le polemiche non ci sembrano avere minato la serenità dell’autore Snoopy che si è sempre rifiutato di scendere nella mischia, preferendo ad essa il riparo della sua piccola tenuta. In una recente intervista in cui
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Š Wulff & Morgenthaler, distributed by Universal Uclick - ILPA Milano
WUMO di WULFF & MORGENTHALER
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