Aâma Volume 1 Preview

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Traduzione Michele Foschini Lettering e impaginazione Officine Bolzoni con Cosimo Torsoli Supervisione Leonardo Favia Proofreading Andrea Petronio

Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang. Titolo originale dell’opera: Aâma, Volume 1 © Gallimard, 2011 Per l’edizione italiana: © 2014 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-6543-211-2


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per quale motivo?

piango…

non ne ho idea…

snf…

non mi sento triste. Sono molto calmo. Sento l’aria sul volto. il suolo che vibra. Un lieve crepitio, una vaga pulsazione regolare…

dove mi trovo?

non ne ho idea…

nessuna idea… nessun ricordo…

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lilja…

nient’altro?

sì…

mia figlia… la mia piccola…

no… niente…

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Sono vuoto… ripulito, come se le lacrime si fossero portate via tutto.

qualcuno! arriva qualcuno! da laggiù…

già.

vedo chiaramente! La mia visuale è perfetta! Tanto da ferirmi gli occhi… è inconsueto… sono miope, giusto?

sì… di solito, sono miope…

verloc! Fantastico!

verloc!

è vivo!

il mio nome!

mi chiamo verloc…

ver loc!

salve, mi chiamo verloc.

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ah! ah! Come sono contento! La trovo bene!

è tremendo, ha visto? Tutto il resto è sparito! Pfft! in cenere! Perfino la ragazza!

come si sente?

lei chi è?

mi deve dare del tu.

non ho alcun ricordo… non so che cosa ci faccio qui. Mi aiuti…! … aiutami!

mh…

dimmi quello che sai su di me.

dove siamo?

siamo sul pianeta ona (ji).

io mi chiamo churchill.

settore galattico s-u-26, lat. 36.25, long. 61.03 che cosa ci faccio qui?

robot fuoriserie. Fabbricato su misura… funzioni primarie: protezione della persona, ricerca, inseguimento, pedinamento, esplorazione, mediazione e diplomazia…

tu chi sei?

e poi? non so… raccontami qualcosa! io chi sono? perché mi conosci? cosa… cosa è successo alle tue gambe?

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prima forse dovremmo cercare di tornare alla colonia… ora vedo se le comunicazioni funzionano nuovamente…

no!

voglio sapere!

z…

subito!

ecco. aspetti…

i suoi ricordi…

che cosa è quello?

… o una buona parte, a ogni modo…

è un libro? … di carta? … di vera carta…

profumo d’infanzia. conosco questo quaderno.

prima pagina.

sì. è la mia grafia.

strana sensazione…

leggo:

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lunedì 25 giugno. Oggi è un grande giorno! Sono mesi che mi porto dietro questo quadernetto intonso ripromettendomi di affidargli la mia vita, o i miei pensieri, o aneddoti qualunque, perfino le liste della spesa, ma fino a ora sono stato incapace di scriverci anche una sola parola.

e di colpo, diventa facile. Mi siedo, prendo una penna, una vera penna con inchiostro vero, e scrivo… santo cielo, era talmente tanto tempo che non lo facevo… nemmeno a scuola, in fin dei conti, ricordo di aver mai scritto a mano, così. Ed è penoso, ho la sensazione di avere la grafia di un bambino di sette anni.

ho le dita rigide. scrivere… come si fa? soggetto, verbo, complemento…

primo: dove mi trovo?

sono nella nave di mio fratello,

formulerò i pensieri come mi vengono.

in rotta verso il pianeta ona (ji).

dietro di me c’è churchill, con il quale ho appena discusso un’ora. A dire il vero, ho parlato soprattutto io. in maniera assurdamente disordinata e confusa, ho cercato di riassumergli le circostanze che mi hanno portato fino alla pozzanghera dove mi hanno trovato, lui e mio fratello.

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poi di colpo ho avuto la visione esterna di me che mi facevo psicanalizzare da una scimmia… era per lo meno inquietante…

be’…

non so se ho fatto bene ad accettare questo viaggio. sì… certamente. Bisognava pure che qualcosa cambiasse, in un modo o nell’altro. Però non è scappando al capo opposto della galassia che rivedrò mia figlia.

facciamo un po’ d’ordine.

perché sono qui?

abbiamo lasciato radiant diciotto ore fa.

radiant.

l’altro ieri sera, dunque… la pozzanghera… cominciamo da quella. Miseriaccia, se ero ubriaco! Avevo appena fatto da taffy’s una cura di shia. La più lunga che avessi mai fatto, 10 o 12 ore… forse 15…

15 ore perso nello shia, a fottermi gli ultimi crediti.

il mio sangue doveva ormai essere viscoso come olio motore…

avrei potuto morirci sorridendo, in quella pozzanghera, senza rendermene conto. Avrei scambiato la morte per un messaggio pubblicitario.

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poi mio fratello ha pronunciato il mio nome, con una chiara sfumatura di biasimo nella voce…

… ricordo di aver stranamente pensato subito al mio vecchio professore di biotecno, che aveva l’abitudine di dirmi: verloc nim, lei non è che una merda infilzata su uno stuzzicadenti!

verloc?!

verloc?!

… ma che sono sempre contento di rivedere, malgrado tutto…

il mio fratellino…

sei tu?!

sei in uno stato pietoso! come stai?

? co n r a d

… che è uno stronzo… il mio fratellino che non vedevo da… quanto? dieci anni? Sì, dalla morte di papà, credo…

conrad!

da non credere! Che coincidenza! Anche tu qui?

puzzi di shia da far schifo! di shia e di merda!

vuoi che chiami un medico?

ouuh… no, no! Né medici né la polizia! vieni… camminiamo…

sempre così gentile! devo camminare!

che cosa ci fai al livello 1? vai a troie, eh, è così?!

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una guardia del corpo? Allora sei davvero diventato importante, eh? Politica? Finanza? Femotech?

AH! Ah! Ah! Cose da pazzi. Mi fa quasi piacere rivederti, sai? e chi è questo signore travestito da gorilla? è churchill. Un robot… la mia guardia del corpo, in un certo senso…

mm… e tu? Sei tu, l’uomo del mistero…

salve, churchill, come butta?

buongiorno, signore.

… vivi sempre grazie alla bottega di papà?

dannazione, verloc, ma ti sei visto?! Mi dispiace, ma sembri un rifiuto del livello 1! che cosa ti è successo…?

sì, be’, non c’entra, non ho più il filtro faringeo! dieci anni fa ho tolto tutto, hop!

non dirmi che vivi qua!

nah… non più…

è una lunga storia…

cristo, hai perfino il viso coperto di macchie!

basta impianti oculari! Basta cerebrotel! E nessuna modifica genetica! viva la libertà!!!

già… un vero piccolo genopur, bravo…

Ah! Ah! ma no! i genopur sono dogmaAh!

e lilja e silice?

tici, settari, spesso aggressivi! non fa proprio per me!

lilja e silice cosa?

eh, be’, non so… come stanno?

mh… no, dio ce ne scampi!

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ffff… silice e io ci siamo separati tredici mesi fa… e non ho più il permesso di vedere lilja…

insomma, hai un occhio pesto, la pelle mezza viola, hai perso la bottega e ti sei separato da moglie e figlia…

… e puoi aggiungere che sono al verde, cosa che stimolerà opportunamente il tuo senso di superiorità nei miei confronti!

sei nella merda, eh?

ecco! Sono nella merda!

quindi mi piacerebbe davvero rispondere alla tua domanda, ma mi è impossibile.

ma ancora non so che ci fai tu quaggiù, fratellino… tu odori di soldi e potere, questo non è il tuo posto… … cerchi puttane, vero?

cerco qualcuno… ma non una puttana…

sono nella merda a fondo!

fino al collo! Ah! Ah! Ah! che fiasco assoluto!

mh… non so bene dove siamo, ma se continui a scendere per di qua arriveremo alla necropoli abitata e io… ci siamo già, verloc!

ah…

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lo sai cosa si dice della necropoli abitata, vero?

non è stato solo il fatto di rivedere mio fratello che ha fatto scattare qualcosa.

con churchill non corriamo pericoli…

bip…

sono io… conr ad.

arf…

… no, il momento in cui ho sentito, quasi fisicamente, una porta aprirsi in me…

non più della nostra imprevista irruzione nel quartiere dei morti, che avevo sempre scrupolosamente evitato per scaramanzia…

… è stato quando l’ho riconosciuto. come stai?

mi sembri in forma!

ciao, amico mio!

hai visto chi ho trovato per caso? il buon verloc, te lo ricordi?

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