Traduzione Leonardo Favia Lettering e impaginazione Vanessa Nascimbene con Officine Bolzoni Supervisione Francesco Savino Proofreading Alessia Clapis e Andrea Petronio
Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang. Titolo originale dell’opera: Descender volume 3 - Singularities Il presente volume raccoglie i numeri dal 12 al 16 della serie originale Descender. DESCENDER is © 2014, 2016 171 Studios, Inc. and Dustin Nguyen. For the Italian edition: Copyright © 2016 BAO Publishing. All Rights Reserved. Per l’edizione italiana: © 2016 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-6543-813-8 PRIMA EDIZIONE
il pianeta niyrata. dieci anni prima. presto! mi scusi, signore. non voglio che ti scusi, voglio che aumenta il passo! sì, signore.
signor crup, è un piacere rivederla.
sì, senti, vado di fretta e devo tornare in ufficio. da oggi, questo androide starà con mio padre. faccio arrivare la sua documentazione appena posso.
wow. deve essere uno di quei nuovi modelli della quon, eh? sembra vero.
andiamo. sì, signore.
ciao, mi chiamo tim-22. è un piacere conoscerti.
piacere mio, tim22.
ci vediamo, tim-22.
ora, voglio che rimani qui in corridoio fino a che non riesco a parlare con mio padre. è un tipo all’antica, quindi è meglio se prima entro da solo. sì, signore. papà? sei sveglio? sono io.
papà... calmati!
chi ti credi di essere?! non voglio uno di quei dannati aggeggi in casa mia!
sono quello che paga questo appartamento! e se dico che hai bisogno di aiuto, hai bisogno di aiuto!
ecco, guarda...
visto?! è uno di quelli nuovi. non si capisce nemmeno che è un robot!
humph! e credi che sia un bene?! così riusciranno a mescolarsi più facilmente quando insorgeranno e decideranno di impossessarsi del maledetto cgu! ricorda queste parole, scotty!
papà, sei di nuovo paranoico.
è solo un robot da compagnia e mi è costato una fortuna. la smetti di lamentarti?
no, di certo non stai bene, papà. questo posto è un casino. non cucini più e la settimana scorsa sei caduto nella doccia.
compagnia? e a cosa mi serve la compagnia? sto bene da solo!
non posso accorrere qui ogni volta che c’è qualcosa che non va!
oh, già. sei un importante ambasciatore! troppo occupato per il proprio padre!
be’, a dire il vero oggi lo sono! non ho tempo. il robot rimane qui! fidati, papà, ti farà bene.
salve, signor crup. mi chiamo...
non ti voglio sentire proferire verbo. capito? non una parola. s-sĂŹ, signore.
taci!
e non voglio vederti muovere. stai qui e stai zitto, capito?!
sĂŹ, signore.
tre settimane dopo. sei sveglio? immagino che tu non dorma, no?
puoi parlare.
vieni qui. come posso assisterla, signor crup?
io... no, signore. non dormo.
non puoi. ho cercato di far finta che non fossi lì, ma non ci riesco. odio il pensiero che tu sia nei paraggi. quindi voglio che te ne vada. sei libero, vai! fai ciò che vuoi, dirò a mio figlio che eri difettoso e che sei scappato.
mi dispiace, ma non posso andarmene.
mi è stato ordinato da suo figlio di rimanere qui e di prendermi cura di lei, a ogni costo. è il mio compito.
non mi importa! te ne devi andare! non posso.
davvero? a ogni costo? esatto.
ungh! e ora?
io... io non posso lasciarla.
e ora? vuoi ancora rimanere, piccolo mostro?
sparisci dalla mia vista. no. io... non voglio rimanere. e allora vai! io... non posso. sono costretto a rimanere qui finchĂŠ lei sarĂ in vita.
sĂŹ, signore.
otto mesi dopo. io... esci. ho bisogno di te. sì, signore. come posso aiutarla?
io... faccio fatica a pensare, con tutto questo caos. caos?
è caduto, pulisci.
io... mi devo stendere. torna nell’armadio quando hai finito. sì, signore.
certo.
sta succedendo qualcosa. la città è in tumulto. decollano navi ogni attimo che passa. non sento nemmeno i miei pensieri.