dong xoai, vietnam 1965 Scritto e illustrato da
joe kubert
ispirato a fatti realmente accaduti
Traduzione Matteo Mezzanotte Lettering e impaginazione Officine Bolzoni con Andrea Petronio Supervisione Leonardo Favia Proofreading Francesco Savino, Paolo Scotto Di Vetta e Alessia Laganà
Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it Il logo di Bao Publishing è stato creato da Cliff Chiang. Titolo originale dell’opera: Dong Xoai, Vietnam 1965 Originally published by Vertigo/DC Comics in the U.S. as Dong Xoai, Vietnam 1965. Original U.S. editors: Will Dennis and Karen Berger. Copyright © 2012 Joseph Kubert. All Rights Reserved. All characters, their distinctive likenesses and related elements featured in this publication are trademarks of Joseph Kubert. The stories, characters and incidents featured in this publication are entirely fictional. Published by BAO Publishing under License from Vertigo/DC Comics. Any inquiries should be addressed to Vertigo/DC Comics c/o BAO Publishing. DC Comics a Warner Bros. Entertainment Company Per l’edizione italiana: 2012 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-6543-044-6 Stampato in Cina nell’agosto 2012
al termine di questi quattro giorni di volo alla volta del sudest asiatico, un fremito scuote il vecchio c-118. gli uomini a bordo cambiano continuamente posizione. è stato un lungo viaggio.
qualcuno rosicchia una barretta di cioccolato, c’è chi fuma, alcuni parlano in continuazione. altri rimangono a sedere in silenzio, guardando fuori dai piccoli finestrini, pensando alle loro famiglie. altri ancora dormono.
questi sono i dodici uomini facenti parte delle forze speciali, inviati come consulenti nel vietnam, una piccola nazione dilaniata dalla guerra.
sono partiti quattro giorni fa dalla base aeronautica di pope field, nella carolina del nord. secondo il programma, avrebbero dovuto volare su un boeing 707, poi però gli è toccato un vecchio c-118.
“che carretta d’aereo.”
“già. che fine ha fatto quel 707 su cui dovevamo volare, capitano keane?”
“non ne ho idea, martinez. ho sentito che l’avrebbero usato per evacuare le famiglie.”
i dodici uomini a bordo fanno parte del 5° gruppo delle forze speciali, aviotrasportato. all’inizio, il loro distaccamento era l’a-414, in seguito hanno assunto il nome di a-313 prima, e di A-342 poi.
Busby: “che te ne pare, allison? è come l’hai lasciata?”
per questa missione, si sono addestrati tutti assieme alla base di fort bragg, nella carolina del nord, finendo per diventare amici. cinque di loro hanno già preso parte, in precedenza, ad altre missioni in vietnam. il c-118 vira, descrivendo un ampio arco sulla giungla sottostante...
Allison: “sì, sempre verde e calda. come un tamale messicano.”
Martinez: “tra poco arriveremo a saigon.” sheer: “busby, mi fa ancora male il culo per quella puntura di gammaglobuline che ci hai fatto.”
busby: “dai che ti è piaciuto, lo so.”
25 febbraio 1965. atterraggio a saigon, vietnam.
Carter: “forse i cinque mesi di addestramento a bragg non sono stati sufficienti, tenente.”
Kelly: “bastano e avanzano, carter.”
allison: “ehi, quando torniamo negli states ce ne andiamo a casa di martinez per un altro taco-party, d’accordo? che ne dici, marty? quanto adoro quei tacos.” martinez: “per me va bene, allison. dobbiamo solo convincere mia moglie. avete fatto razzia di tacos, l’ultima volta.”
qualche minuto dopo... ufficiale: “i suoi uomini non avranno molte chance di visitare saigon, keane. la vostra prossima fermata è nha trang.”
keane: “nessun problema... non siamo venuti qui per fare i turisti.”
keane: “la nostra squadra d’ora in poi si chiamerà a-313.” kelly: “non ha l’aria di essere un numero fortunato, eh, busby?” busby: “no, tenente. no.”
il viaggio per nha trang è breve. dopo un giorno di orientamento lì, gli uomini dell’a-313 sono smaniosi di iniziare la loro missione...
stark: “diamoci un taglio con questi preliminari. quando si entra in azione, signore?” allison: “sì, capitano keane. non vedo l’ora di far cantare il mio fucile.” busby: “ehi, che ne dite di... cambiare passo? ci lanciamo?”
per gli uomini delle forze speciali, “cambiare passo” equivale a paracadutarsi sulla baia di cam rahn. lo spesso tappeto verde della giungla scorre fino a sgorgare nel bagliore dell’acqua verde-azzurra della baia. uno spettacolo stupendo... da togliere il fiato... inebriante.
qualsiasi membro di un’aviotrasportata vi dirà: “se non ti sei mai lanciato da 600 metri con la sola vista dei tuoi stivali tra te e il terreno sottostante... o se non hai mai sentito l’aria turbinarti dentro l’elmetto quando ti lanci... be’, allora non sai realmente cosa significhi volare”.
questi uomini invece la conoscono molto bene quella sensazione. sono soldati delle forze speciali usa... addestrati per fornire aiuto a una popolazione oppressa e assediata.
il capitano al keane, l’ufficiale superiore della squadra, illustra agli uomini la prossima tappa del loro viaggio... keane: “preparatevi, ragazzi... l’autobus parte fra dieci minuti. la nostra prossima fermata è bu gia map... si trova a oltre cento chilometri a nordest di saigon, vicino al confine cambogiano.”
daniels: “buona fortuna, ragazzi. sono appena stato richiamato per un nuovo incarico. ho provato a protestare, ma...”
kelly: “e non avremo nessun rimpiazzo? questo significa che non ci sarà alcun sottufficiale d’intelligence nella squadra.” keane: “be’, buona fortuna, daniels. ci rivedremo.”
Martinez: “cosa ci aspetta a bu gia map, signore? spero che abbiano un centro termale da quelle parti.” kelly: “come no... con la birra che esce dai rubinetti, martinez.”
keane: “il nostro compito è addestrare le truppe del gruppo irregolare di difesa civile e svolgere il ruolo di consulenti per le forze speciali vietnamite.
“dovremo anche tenere sott’occhio le strade usate dai viet cong per infiltrarsi, e addestrare gli uomini per una difesa attiva e un pattugliamento aggressivo.”
kelly: “oh, e nient’altro, capitano?”
keane: “siamo quasi arrivati, signori. che ne dite di fare un salto... prima di tornare con i piedi per terra? potremmo non averne la possibilità per un po’ di tempo.”
keane: “eccolo là... il ridente centro di bu gia map. attenti ai cespugli di rovi.”
bu gia map si trova in uno spiazzo circondato dalla fitta giungla. i montagnard, la popolazione nativa del vietnam che vive nelle montagne, occupano un piccolo villaggio nelle vicinanze. il campo è invece nelle mani di varie compagnie del cidg* e delle forze speciali vietnamite.
barton: “pare che ci abbiano organizzato un comitato di benvenuto. occhio a non atterrargli sulla testa.”
*gruppo irregolare di difesa civile (civilian irregular defense group).
la squadra incontra l’ufficiale usa al comando. il distaccamento a-313 diviene responsabile di bu gia map, subentrando all’a-223. tatticamente, il campo si trova nella zona più remota sulla cartina... vicino al confine con la cambogia. rosen: “capitano keane? sono rosen, comandante in capo dell’a-223. benvenuti nell’entroterra. siamo davvero felici di vedervi.” Keane: “anche noi. cosa può dirci su questo posto?”
Rosen: “quella di bu gia map è brava gente, ma da qui in avanti vi aspetterà un sacco di lavoro. a queste persone i viet cong non piacciono neanche un po’... però hanno bisogno di essere addestrate. mostrerò a lei e ai suoi uomini com’è organizzato il tutto... poi leverò le tende. buona fortuna... e occhio alla pelle.”