Hasib e la regina dei serpenti Preview

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Traduzione Michele Foschini Lettering e impaginazione Officine Bolzoni con Vanessa Nascimbene Calligrafia e font Officine Bolzoni Supervisione Leonardo Favia Proofreading Francesco Savino e Andrea Petronio

A Ulysse e a Tito.

Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang. Titolo originale dell’opera: Hasib et la Reine des serpents. Il presente volume raccoglie i volumi primo e secondo di Hasib et la Reine des serpents. © Gallimard, 2016 Per l’edizione italiana: © 2018 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-6543-989-0 PRIMA EDIZIONE Stampato nel febbraio 2018 presso Grafostil, Kragujevac (Serbia) su carta Gardamatt Art da 150 grammi per gli interni, Sappi Tauro da 120 grammi per i risguardi e Nevia Gloss da 130 grammi per la copertina.




Alla quattrocentottantaduesima notte, Shahrazad disse:

Si dice che una volta ci fosse un saggio, chiamato Daniel, che aveva numerosi discepoli.

Tutti si inchinavano dinanzi alla sua saggezza e al suo sapere.

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Nonostante la sorte fausta, non aveva avuto figli...

… e quella notte si congiunse alla sua sposa.

… così pregò Dio affinché gli desse un erede...

Di lì a qualche giorno partì per un viaggio...

… ma la sua imbarcazione fu sorpresa da una tempesta e affondò.

Perse tutta la sua biblioteca, che portava sempre con sé.

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Di tutti i suoi libri, riuscĂŹ a salvare appena cinque fogli.

Tornato a casa, chiuse quei fogli in una cassa.

Poi andò dalla moglie. Questa tempesta, questo naufragio, sono segnali della mia morte imminente.

Mi hanno lasciato l'essenziale del mio sapere, privandomi del superfluo.

Darai alla luce nostro figlio dopo che sarò morto.

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Daniel.

Lo chiamerai Hasib Karim al-Din...

Gli farai avere la migliore educazione possibile, e quando sarà cresciuto chiederà cosa suo padre gli abbia lasciato.

Dagli allora i cinque fogli che sono nella cassa.

Come Daniel aveva predetto, la sua sposa diede alla luce un bambino.

Quando li avrà letti e capiti, sarà l'uomo più sapiente del suo tempo.

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Hasib crebbe, andò a scuola, divenne apprendista, ma non imparò e non fece mai nulla. Un giorno, i vicini, boscaioli, fecero visita a sua madre.

Compra a tuo figlio un asino, una corda e un'ascia, andremo a fare legna insieme.

Partì verso la selva insieme ai boscaioli per guadagnare quanto serviva a sé e alla madre.

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Un giorno il gruppetto fu sorpreso da una tempesta.

Arriva, e sarĂ bella forte!

Andiamo alla grotta.

Certo che è profonda, questa grotta.

Non si vede niente.

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Strano, sembra un suono metallico.

Venite a vedere, ho trovato qualcosa, qua in fondo.

Ma è oro!

Vero? Ăˆ oro?

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No, è miele.

E del migliore. Il pozzo è colmo, vale una fortuna.

Lo porteremo via e lo venderemo.

Torniamo in paese, prendiamo dei recipienti.

Bisogna che uno di noi resti qui a fare la guardia.

Io resto volentieri.

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È stato Hasib a trovare il miele. Vorrà tutti i guadagni della vendita per sé.

I boscaioli effettuarono diversi viaggi, per prendere il miele e venderlo.

Hasib! Siamo ancora noi!

So io cosa dobbiamo fare.

Questo sarà l'ultimo carico. Tu e Hasib dovete scendere per prendere quel che resta del miele.

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Ah ah ah ah!

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Dobbiamo sbarazzarci dell'asino di Hasib!

Oppure lo faranno i demoni...

Gli animali selvaggi lo divoreranno.

Filiamo in paese a vendere il miele.

Miele! Ottimo miele!

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Miele! Miele in vendita! Buon miele di montagna!


L'abbiamo venduto tutto.

Ora siamo ricchi.

E a caro prezzo.

Egli è morto senza soffrire.

Dobbiamo avvertire la madre di Hasib.

Possa tu serbare a lungo il ricordo di tuo figlio.

Siamo stati sorpresi da un terribile temporale, l'asino di tuo figlio è fuggito e lui si è lanciato all'inseguimento.

Un lupo enorme si è scagliato su di loro e li ha divorati entrambi.

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Verremo tutti i giorni a portarti da bere e da mangiare.

Ah...

Al mondo non mancheranno mai gli ubriaconi.

Aprirò una taverna.

Vedi? Belle ragazze ce ne saranno sempre.

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Ora dovremo far fruttare il nostro bel gruzzolo.


Diventerò profumiere.

E tu?

Se c'è una cosa certa al mondo, è che la gente non smetterà mai di morire.

Aprirò una fabbrica di bare.

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Che ne farai dei tuoi soldi?


Ora la storia torna ad Hasib, in fondo alla grotta.

Vuoi uccidermi?

Eppure non sono io che ti ho fatto del male.

Tuo padre era un sapiente, ma tu non rifletti.

TACI, TACI! 19


Ma sappi che nel cielo c'è un gruppo di stelle che forma la costellazione dello Scorpione.

Io posso uccidermi da solo, non ho bisogno di te.

Quando moriamo, rinasciamo nelle stelle. E noi che siamo vissuti sotto terra, splendiamo nel cielo notturno.

Tu sei diventato una stella e io, dal fondo della mia buca, non ti posso nemmeno vedere.

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Ma aspetta... se sei entrato in questa grotta vuol dire che c'è un altro passaggio.


Hah!

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