Traduzione
Caterina Marietti
Impaginazione e lettering
Vanessa Nascimbene con Officine Bolzoni
Supervisione
Leonardo Favia
Proofreading
Francesco Savino e Teresa de Pasquale
Volume stampato in quadricromia su carta IQ print da 120 g/m2 per gli interni.
Copertina stampata in quadricromia su carta Lecta GardaMatt Art da 130 g/m2.
Risguardi monocromatici stampati su carta IQ print da 120 g/m2
Font del fumetto: Ashscabin e JWang.
Font del colophon: Divenire (C-A-S-T).
Stampato nel luglio 2024 presso Abo grafika d.o.o. - Ljubljana.
Via Leopardi 8 – 20123 Milano
chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it
Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang.
Titolo originale dell’opera: Ash’s Cabin
Copyright © 2024 by Jen Wang
Published by arrangement with First Second, an imprint of Roaring Brook Press, a division of Holtzbrinck. Publishing Holdings Limited Partnership. All rights reserved. Per l’edizione italiana: © 2024 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati.
ISBN: 979-12-5621-046-6
PRIMA EDIZIONE
CEO Caterina Marietti CCO Michele Foschini
Redazione Leonardo Favia, Lorenzo Bolzoni, Francesco Savino, Sara Bottaini, Vanessa Nascimbene e Teresa de Pasquale
Ufficio commerciale Alessandro Boggiani Ufficio stampa Daniela Odri Mazza e Chiara Calderone
Contenuti digitali originali Giuditta Esposti Ufficio amministrativo Alessandro Virgara
Questo diario appartiene a:
marzo,
sono cambiate molte cose dall’ultima volta che ho scritto qualcosa. Come avrai notato, ho un nuovo nome.
Mi chiamo Ash, adesso. Mi fa ancora un po’ strano scriverlo (è passato solo un mese), ma so che questo è il mio nuovo nome. L’ho capito la prima volta che l’ho detto a voce alta.
Con mamma e papà le cose sono un po’ cambiate. All’inizio non volevo dirglielo, ma ogni volta che li sentivo pronunciare il mio vecchio nome mi faceva strano e volevo che la smettessero. Hanno detto che non era un problema, che d’ora in poi mi chiameranno Ash, ma so che non vorrebbero farlo. Quando pensano che non li stia ascoltando, usano il mio vecchio nome.
Che tu ci creda o no, il rapporto tra me e mia madre è migliorato, da un mese a questa parte. Ha smesso di farmi andare in terapia, da quando le ho detto che l’unica cosa che facevo era stare lì immobile per un’ora a mangiarmi le unghie. Ha capito che era un completo spreco di soldi.
Sono preoccupata per .
Non riesco più a capirla.
Papà pensa che sia solo una fase.
Tra un anno avrà un fidanzato e tornerà a essere una ragazzina normale, vedrai.
Oh, e ho tagliato i capelli. Non sono perfetti, ma è stato bello farlo in totale autonomia.
Ma questo di certo non ha aiutato.
Potevi chiedermelo! Potevamo andare dal parrucchiere.
Ma la vera ragione per cui ho ricominciato a scrivere è che ho una notizia ancora più grande.
Per darti un po’ di contesto, ecco cos’è successo qualche giorno fa: mentre ci stavamo preparando per andare a scuola, mio padre era al telefono con suo fratello, mio zio Jerry.
San Francisco
Shasta-Trinity, Foresta Nazionale
Ehi, Jerry, come va?
Sacramento
Zio Jerry e zia Susan abitano in un ranch tre ore a nord dalla Bay Area, vicino alla Foresta Nazionale di Shasta-Trinity. Vivono lì da dieci anni insieme a mia cugina Reese.
Io
Mara e Mira, gemelle Papà
Redding
Ci siamo andati ogni estate da che ne ho memoria.
Il ranch apparteneva a mio nonno Edwin.
Grigliamo, facciamo passeggiate e nuotiamo.
È il mio momento dell’anno preferito.
È l’unica cosa che aspetto davvero.
Nessuno sapeva come comportarsi con nonno Edwin. Era intraprendente, ma strano. Parlava spesso di addentrarsi nel bosco e di costruire lì un capanno dove nessuno avrebbe potuto trovarlo. Questa cosa faceva impensierire molto i miei genitori.
Quando ha iniziato a perdere la memoria, lo hanno fatto trasferire in una casa più vicina a noi. Ogni anno, durante la nostra vacanza, chiedeva di poter uscire per andare al capanno, ma tutti dicevano che, anche se fosse esistito davvero, sarebbe già stato buttato giù dalla forestale. E comunque il nonno non ricordava dove l’avesse costruito.
Quindi non è mai successo.
Nonno Edwin è morto un paio di anni fa.
Penso a lui continuamente.
Sì?
E cosa ne pensa Susan?
Comunque, davo per scontato che stessero già facendo piani per quest’anno. Con tutto quello che stava succedendo nella mia vita, non vedevo l’ora di andarci. Avevo bisogno di allontanarmi.
Pronto, Chase?
Ash, non vieni con noi?
Farai tardi, altrimenti! No!
È più veloce! No, grazie!
Pronti, partenza...
Va bene, amico, eccoci.
Non puoi venire a scuola con me.
Va’ a casa.
Starò bene. Va’ a casa, Chase.
Chase è il mio famiglio. Siamo sempre insieme. Mi conosce meglio di chiunque altro nell’universo.
Più tardi, a ora di pranzo...
Ciao, Ash!
È un nuovo libro?
Cos’hai lì?
dalQuandoMaxStinkersirisveglia personacoma,scoprediesserel’ultima sopravvissutasull’isoladi haOahu,doveunapiagadevastante l’annospazzatovial’umanità sopravvivere,prima.Mentrecercadi devedomandarsisequellosiailparadisooil purgatorio.
Dipende. Il protago- nista diventa amico di un gregge di capre. Le capre possono essere degli amici migliori degli onestamente.umani,
Ottima osservazione!
Sembra abbastanza cupo!
Lavori a una storia tua?
No. Sto scrivendo sul mio diario.
Vorrei scrivere, da grande. Ho avuto l’idea per una storia su una dinastia di viaggiatori del tempo che cerca di sopravvivere alla devastazione del proprio pianeta. Ci sto pensando da un anno, ma non ho ancora iniziato a scriverla. È la cosa che vorrei fare al ranch quest’estate.
Iniziare il mio primo romanzo.
Sai, se ti interessa scrivere storie come quelle dei tuoi libri...
... ci sono un paio di pubblicazioni studentesche a cui potresti inviare le tue cose. Posso darti i contatti.
Cosa state facendo?
Li ho messi lì io.
Cosa?
Scusa, ma dobbiamo toglierli. È contro il regolamento scolastico.
Non si possono esporre dei cartelli senza l’approvazione del consiglio studentesco.
Ma non è la stessa cosa!
Ti ricordi quando l’anno scorso quel ragazzino ha messo il cartello che tutti pensavano fosse razzista?
Sono le regole. Se lo permettiamo a te, dovremo farlo con tutti.
Non vogliamo che succeda di nuovo, è per questo che c’è bisogno dell’approvazione.
Questi aiutano a capire dove buttare la spazzatura. Guardate quanta roba c’è tra quelle riciclabili!
Vieni al prossimo incontro e proponilo. Ci piacciono i progetti ecologisti.
È ridicolo. Non si riesce mai a concludere niente, in questa scuola. Per questo ho realizzato quei cartelli! Per fare in modo che succeda qualcosa!
Be’, mi dispiace che tu non creda nella democrazia, . Noi lavoriamo come una squadra. Forse dovresti iniziare a venire incontri.agli
Il nostro pianeta sta andando a fuoco e tutto quello a cui pensate sono le vostre stupide procedure!