Scritto da
Aline Brosh McKenna Illustrato da
Ramón K. Pérez Colorato da
Irma Kniivila con
Ramón K. Pérez
Lettering originale di
Deron Bennett Ispirato da Jane Eyre di
Charlotte Brontë
Traduzione Michele Foschini Lettering e impaginazione Officine Bolzoni con Vanessa Nascimbene Supervisione Leonardo Favia Proofreading Francesco Savino e Andrea Petronio Book design dell’edizione originale Jillian Crab Supervisione originale Sierra Hahn Un ringraziamento speciale a Stephen Christy, Rebecca Taylor, Dafna Pleban, Elizabeth Bubriski, Ilana Peña, Alden Derck e Scott Newman.
Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang. Titolo originale dell’opera: Jane JANE is ™ and © 2017 Aline Brosh McKenna. For the Italian edition: Copyright © 2019 BAO Publishing. All Rights Reserved. Per l’edizione italiana: © 2019 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-3273-288-7 PRIMA EDIZIONE
Per Charlotte Brontë, che ha sopportato una grande perdita con grande dignità.
—Aline Brosh McKenna Abbiamo tutti un nostro viaggio, la storia della quale siamo i protagonisti. Questa è quella di Jane, ma è anche in parte la mia. Vorrei ringraziare la mia mamma e il mio papà per avermi dato solide fondamenta con il loro sostegno, dandomi l’opportunità di allestire il palco, creare lo spettacolo, suonare la musica, accendere le luci e alzare il sipario sulla più sensazionale, celebrativa... insomma, avete capito. ˛ ˛ gracias e grazie. Dziekuje, Vi amo entrambi.
—Ramón K. Pérez
I miei genitori lavoravano sull’acqua.
Un giorno sono usciti in mare...
E non sono piĂš tornati.
Mia zia e i miei cugini vivevano due paesi piĂš in lĂ . Mia madre non era legata alla sorella. Non li conoscevo bene.
Ma non sapevo dove altro andare.
Vivere con loro non era vivere. Era attesa.
Sapevo che non era il mio posto. Imparai a diventare invisibile.
Mi sentivo fuori luogo quasi ovunque.
Nessuno sapeva che farsene di me, ma sapevo di essere capace in qualcosa.
Prendere ciò che vedevo e metterlo su un pezzo di carta.
Speravo che un giorno sarebbe stato QUELLO a farmi trovare la strada, ma nel frattempo dovevo guadagnarmi da vivere.
Trovai lavoro.
Mi imbarcavo ogni volta che potevo.
Risparmiavo ogni centesimo che mi davano.
Finché non ne ebbi abbastanza. Vorrei chiudere il mio conto.
Sapevo che c’era il vasto mondo, là fuori, grande come l’oceano. Dovevo solo trovare il coraggio di andarci.
Finalmente, venne il tempo di salpare.
C’erano cose che avrei potuto dire. Su come ero stata trattata, su come non sarei mai, mai potuta tornare indietro. Invece me ne andai nello stesso modo in cui avevo vissuto lì.
Non vista.
Jane?
sì, sono io.
io sono hector. è stato facile arrivare?
sì, che bel quartiere.
di giorno, è abbastanza sicuro. di notte, devi fare attenzione.
hmm. questo non l’avevi scritto, nel tuo annuncio.
tu l’avresti fatto?
prego.
L’intero appartamento era grande quanto il ponte di un peschereccio.
Ma, per me, era il paradiso.
qui è dove cucio, leggo e ceno. tutto in uno!
che begli abiti.
grazie. un giorno ti presterò una delle mie creazioni.
non ho mai indossato una “creazione”, ma perché no!