Ramo Preview

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Ramo SILVIA VANNI


Lettering e impaginazione Officine Bolzoni con Sara Bottaini Supervisione Caterina Marietti Proofreading Francesco Savino e Vanessa Nascimbene

Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang. Ramo è © 2019 Silvia Vanni. Per l’edizione italiana: © 2019 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-3273-292-4 PRIMA EDIZIONE


Ho deciso che ogni venerdì prenderò lo stesso autobus. Alla solita fermata, alla solita ora e scenderò alla solita stazione.

Non c’è un vero motivo.

Sento che devo farlo e basta.

Come se fosse una punizione... Rivivrò quelle emozioni all’infinito.

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Durante il tragitto, la mia rabbia cresce.

La voglia di distruggere. Di urlare. Di strapparmi il cuore dal petto.

Ma io un cuore non ce l’ho piÚ. Quindi desisto.

Ma urlo.

Tanto nessuno bada a me. Anche il controllore salta il posto in cui sono seduto.

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Nessuno bada a me.

Nemmeno lei.

ZIA Io sono arrivata in chiesa. Ti aspetto.

ZIA Dove sei?

ZIA … Il funerale è già iniziato. Dove sei finita?

Non fraintendete. Non è me che sta piangendo. Non sono io che le manco.

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Per lei non sono nient’altro che una comparsa fastidiosa.

NON CI RIESCO.

Una comparsa che le ha distrutto la vita.

RIESCO ANCORA A VEDERLO...

… IL SANGUE SULL’ASFALTO.

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PerchĂŠ sono responsabile della morte della persona che lei amava.

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Mi chiamo Omar e, come avrete capito, sono morto.

Adesso però questo nome non mi appartiene piÚ veramente.

Sono solo il riflesso di Omar. Per cui, potete chiamarmi Ramo.

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Per prima cosa vidi il buio.

Poi lei, la persona cui avevo rovinato la vita...

‌ e questa stanza.

Una volta, qualcuno mi ha detto che i fantasmi non sono nient’altro che peccatori obbligati a rimanere sulla Terra per scontare le proprie colpe.

RUGOLA! GUARDA CHE TU RIMANI CON ME.

MIAO.

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DRIIIN! DRIIIN!

DRIIIN!

DRIIIN!

DRIIIN!

DRIIIN!

DRIIIN!

ANCORA?

NON VUOLE PROPRIO ARRENDERSI.

…

Leggo i messaggi.

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SECONDO MESSAGGIO:

PRIMO MESSAGGIO:

Il funerale è finito. Ti aspetto ancora un po’ al cimitero.

La funzione sta finendo. Che stai combinando?

Fai ancora in tempo a salutare anche i suoi genitori.

QUARTO MESSAGGIO:

TERZO MESSAGGIO:

Altea, mi stai ascoltando, almeno?

Rimanda tutte le sue cose ai genitori. Sono stati parecchio insistenti a riguardo.

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RICORDI, PEZZI DEL MIO CUORE... … CHIUSI...

… IN UNA MANCIATA DI SCATOLE.

NON È FACILE, VERO?

INTORNO A ME C’È SOLO VUOTO. MA DENTRO MI SEMBRA DI SCOPPIARE.

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NON TI SEI ANCORA ARRESA?

È inutile.

Spostalo pure dove ti pare.

Quel vuoto rimarrà sempre.

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NON ERA COSÌ CHE DOVEVA ANDARE.

!

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TI SEI ADDORMENTATA SENZA NEMMENO TOGLIERTI GLI OCCHIALI.

DOVRESTI AVERE PIÙ CURA DI TE STESSA.

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19


Ăˆ arrivata.

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Stessa ora.

Stesso tavolo.

Stesso libro.

Stesso tè.

!

Ero cosĂŹ insistente?

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CHISSÀ PERCHÉ VIENE COSÌ SPESSO.

VENGO QUI PER TE.

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Certo, come no.

FACCIO CINQUE MINUTI DI PAUSA.

OKAY.

STO IMPAZZENDO.

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