ESPLORA RACCONTA CONDIVIDI
Un sistema multimediale per i percorsi emozionali e le storie collettive VOLUME 2 Non tutti coloro che vagano sono persi
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Un sistema multimediale per i percorsi emozionali e le storie collettive VOLUME 2 Non tutti coloro che vagano sono persi
Politecnico di Milano Scuola del Design CdLM in Design della Comunicazione a.a. 2010-2011 Barbara Desiderato matricola 752060 Relatore Prof. Mauro Panzeri
Bristol, Inghilterra
IN
DI
Conclusioni
1. Racconti, vettori e connessioni
CE
Outro
a err hilt g n ,I dra Lon
pag. 117 bibliografia pag. 120 sitografia pag. 122 ringraziamenti pag. 123
2. La città percorsa
pag. 68
Tell me a map: storie metaforiche del mondo conosciuto
NATWAL project concept pag. 26 web site pag. 28 mobile app pag. 52
, ilson College Warren Wro a lin Nor th Ca
pag. 57
New
Earthwork e Land Art
York ,
rmania a, Ge Tubing
NY
pag. 103 collegamenti
volume 1 volume 2 successione argomenti
Natwal
Natwal
1. Precedenti e stato dell’arte
titolo capitolo Seguendo la traccia è possibile intraprendere un viaggio intorno al mondo alla ricerca delle basi teoriche e degli esempi pratici che hanno influenzato lo sviluppo del progetto.
titolo paragrafo
Blo is-R em ora nti n, F
pag. 22
1. Racconti, vettori e connessioni Par igi,
ran cia
pag. 9
2. La città percorsa
Italia
La città inconscia dei surrealisti
Intro
pag. 83
pag. 11
Ka rna
Eg
C M onc as o sa rd, ch us se t
A Zonzo con affetto: spazi dell’andare e percorsi creativi
Alba, It alia s
pag. 43
2. La città percorsa
Lettristi e situazionisti in città
2. La città percorsa 2. La città percorsa
Dada e il ready made urbano
pag. 87
itto
pag. 77
1. Precedenti e stato dell’arte ,I no ila M
Prologo
lia ta
Milanomifaimale
New Babylon contro il funzionalismo pag. 97
pag. 10 Rom a, Ita lia
pag. 15
1. Precedenti e stato dell’arte
1. Racconti, vettori e connessioni
pag. 31
Sahel, Mali
Esterni pag. 12 Ven ezu ela
Lo spazio dominante: apprendere da ciò che ci circonda
co,
ran cia
k,
Peace River, Canada
Fra ncia
Orin o
Ca rn ac ,F
Italia zia, e n Ve
Scelte cromatiche
pag. 8
Abstract Laconi,
2. Premesse al progetto
Biomapping
cisc San Fran
ia o, Californ
2. Premesse al progetto
Scenario d’uso pag. 20
1. Precedenti e stato dell’arte
Ugo La Pietra pag. 14
1. Precedenti e stato dell’arte
Stalker pag. 16
6
Precedenti e stato dell’arte È sempre opportuno guardarsi intorno e analizzare l’ambiente circostante quando si intraprende una nuova strada. Ciò vale tanto nella vita reale, quanto nella sfera progettuale. Di seguito saranno presentati alcuni casi esempio che evidenziano come il riconoscimento emozionale legato al territorio sia sempre più una necessità diffusa nella società contemporanea. È indubbio che il passato ci offra una lunga serie di esempi illustri a riguardo, si pensi alla Carte du Tendre di Madaleine de Scudèry (1654), ma una tale digressione rischierebbe di allontanare la trattazione da un punto di vista attuale e moderno. Per questo motivo i casi esaminati riguarderanno principalmente progetti contemporanei, a volte nati in ambiente universitario e legati alla prospettiva locale, italiana o milanese che sia. Accomunati dall’obiettivo di comunicare/rappre-
sentare/analizzare il rapporto tra abitanti e abitato, gli esempi a seguire hanno rappresentato uno spunto di riflessione fondamentale per lo sviluppo del NATWAL
project.
Mappa emozionale della cittĂ di San Francisco, Christian Nold, 2007.
1
Caso 1
BioMapping «Solo quando diventiamo consapevoli delle reazioni del nostro corpo, e degli altri, all’ambiente circostante siamo in grado di creare un mondo migliore!»
8
Christian Nold è un artista, designer ed educatore
Attraverso questo processo di mappatura emo-
che lavora allo sviluppo di nuovi modelli partecipativi
zionale, grazie alle grandi quantità di dati e alla forte
per la rappresentazione condivisa.
partecipazione dei soggetti, i quali nella maggior parte dei casi si sentono così coinvolti da fornire un enorme
Bio Mapping è una metodologia rivoluzionaria utiliz-
quantitativo di osservazioni aggiuntive e annotazioni
zata come strumento per visualizzare le reazioni della
personali, il team di Christian Nold ha potuto realizzare
gente nei confronti del mondo esterno.
delle Mappe Emozionali ricche di particolari e dettagli
Negli ultimi cinque anni, oltre duemila persone hanno partecipato a progetti di mappatura condivisa in
precisi, evidenziando i veri problemi che i cittadini percepiscono rispetto all’ambiente urbano.
oltre venticinque città in tutto il mondo: attraverso laboratori strutturati, i partecipanti sono invitati a ri-
Il metodo sin qui descritto ha trovato applicazio-
esplorare il loro territorio con l’utilizzo del dispositivo
ne in contesti diversi, dall’arte alla ricerca urbanistica,
inventato da Christian Nold. Tale apparecchio registra
dall’analisi scientifica alla progettazione architettonica
sia la risposta galvanica della pelle (GSR), sia la posi-
e l’indagine politica, ma ha sempre portato avanti quel-
zione geografica del soggetto, e in questo modo per-
lo che Nold definisce il suo obiettivo fondamentale,
mette di individuare in maniera semplice e diretta il
ovvero il riconoscimento universale della relazione ine-
grado di eccitazione emotiva in un determinato luogo.
vitabile tra emozioni personali e ambiente circostante.
Al termine della “passeggiata”, i risultati vengono visualizzati su una mappa che mette in evidenza i punti di maggiore o minore eccitazione. Una metodologia unica quindi, che necessita della collaborazione con grandi gruppi di persone e soprattutto della capacità di interpretare e analizzare i dati raccolti, eventualmente integrandoli con le annotazioni individuali che i partecipanti posso fornire facoltativamente.
(estratto da www.biomapping.net)
1. Precedenti e stato dell’arte 9
Mappa emozionale della cittĂ di Stockport, Christian Nold, 2007.
Caso 2
Milanomifaimale «È possibile leggere e vivere Milano in 100 modi diversi, e soprattutto a 100 livelli diversi.»
Che cos’è il progetto Milanomifamale? 10
Ma che progetti sono?
GL: Possiamo stralciare dal testo che abbiamo
GL: Di tutti i tipi: Installazioni, performances, og-
messo a punto con Stefano Mirti e Marina Paul (co-
getti, allestimenti temporanei. In prima istanza sono
curatori del tutto): “milano mi fa male” e’ in primo luo-
immaginati e rappresentati su di una mappa che sara’
go un racconto, una straordinaria e tormentatissima
allegata a DDN/free in uscita per il Salone, eppoi, du-
storia d’amore tra una citta’ e i suoi abitanti. Che la
rante il salone del mobile, prototipati realmente nei
amano, la odiano, la desiderano, la sognano e lei nien-
luoghi della città.
te: cattivissima, scellerata, affascinante e – ovviamente – discretamente malvivente.”
Quindi cosa fate?
[...]
Giorgia, tu come ti trovi qui? Da quanto tempo ci vivi? GL: Sono a Milano da relativamente poco, all’incir-
SM: Per essere un po’ più chiari, Milanomifamale è
ca un anno. Milano mi tira in direzioni opposte, conti-
una mappatura speciale della città di Milano: il punto
nuamente. Inventandomi qualche parola, direi che Mi-
di partenza sono cento luoghi, insoliti, speciali, in cui
lano è un “enfatizzatore di sensazioni”. Allo stesso
Milano e’ particolarmente bella e speciale
tempo, cercando di guardarla dall’alto, da forestiera, è
GL: Su questa prima base, che e’ una sorta di
come se volesse rimanere nascosta, farsi conoscere
guida ai luoghi inaspettati milanesi, abbiamo innestato
davvero solo da chi ha tenacia. E’ come se volesse di
il tema dell’”ospitalità urbana”. Ovvero cento progetti
volta in volta far conoscere delle parti diverse di se,
per cento luoghi in cui il verbo “ospitare” è declinato
mettendosi e togliendosi delle maschere a seconda di
nella sua accezione di accogliere, donare, mettere a
chi la guarda. Cercando di banalizzare, è più o meno
proprio agio, raccontare, far conoscere…trasmettere
come dire che è possibile leggere e vivere Milano in
passione.
100 (numero che ci piace) modi diversi, e soprattutto
E chi fa questi cento progetti?
a 100 livelli diversi.
SM: I cento progetti vengono pensati, prototipati
Che energia senti per strada?
e testati dagli studenti di circa venticinque scuole da
GL: Direi tensione. Tensione verso un non si sa cosa
tutto il mondo. Si parte da NABA Design (ovvero del
e un non si sa dove, che può risultare molto stimolante.
pezzo di cui mi occupo io), ci sono poi le altre scuole NABA eppoi, come ogni anno, ospiti da tutto il mondo.
(estratto da un’intervista a Giorgia Lupie e Stefano Mirti, Gabriele Ferraresi, 2009)
1. Precedenti e stato dell’arte 11
Mappa completa degli eventi organizzati nel progetto Milanomifaimale, 2009.
Caso 3
Esterni «Crediamo in uno sviluppo sostenibile che garantisca e preservi il patrimonio ambientale, sociale e culturale di tutti.»
Esterni è un’impresa culturale che dal 1995 si 12
occupa di spazio pubblico, servizi per la comunità e eventi sul territorio.
Esterni un generatore di socialità e occasione di crescita comune. Il Laboratorio Creativo sullo Spazio Pubblico è il di-
Nasce da un gruppo di studenti che vogliono pro-
partimento di ricerca di Esterni nel campo della pro-
vare a cambiare le abitudini dei milanesi, sempre più
gettazione e del design degli spazi pubblici. Attraverso
chiusi nelle loro case e nelle loro macchine. I com-
esso il gruppo indaga le città, in quanto contenitore di
ponenti del gruppo individuano negli spazi pubblici il
luoghi e persone dove si sviluppano problematiche e
cuore di una società ideale e decidono di diventare
forme sempre nuove di conflitto e convivenza: ogget-
esperti in quella che amano chiamare cardiologia ur-
to di studio, osservazione e approfondimento, sono gli
bana. Questa operazione fondamentale è tutt’ora in
spazi pubblici, la mobilità, l’ospitalità, la sostenibilità,
corso, ma contemporaneamente il gruppo ha allargato
l’immigrazione o i disagi provocati dai cantieri.
i suoi interessi ed è diventato un’impresa culturale più ampia e sviluppata.
Il Laboratorio è anche un osservatorio permanente sulla città, dedicato alla definizione e prototipazione di
Oggi Esterni si dedica anche all’analisi del contem-
soluzioni originali per la reinterpretazione e riqualifica-
poraneo e alla conseguente formulazione di soluzioni
zione di strade, piazze, aree dimesse, cantieri o vuo-
creative che favoriscano la partecipazione allargata, la
ti urbani. Per questo motivo le competenze coinvolte
mescolanza sociale e un pensiero libero sul territorio.
sono diverse e trasversali, al fine di riuscire a inquadra-
Le competenze dell’impresa variano quindi dalla ge-
re la complessità del tema e trovare risposte sempre
stione degli spazi alla comunicazione, dalla ideazione
puntuali ai diversi oggetti di analisi. Architetti, urba-
di servizi ed eventi alla formazione.
nisti, designer, ma anche sociologi, ricercatori sociali,
In particolare, per ciò che riguarda la progettazione degli spazi, gli obiettivi del gruppo sono l’interpreta-
esperti di comunicazione, di nuove tecnologie e artisti sono solo alcuni dei profili delle persone coinvolte.
zione delle potenzialità del singolo luogo e in seguito l’ampliamento degli strati che lo definiscono grazie alla partecipazione della gente del posto, siano essi luoghi di lavoro, di formazione o dedicati al tempo libero, piazze o interi quartieri, ogni spazio rappresenta per
(estratto da www.www.esterni.org)
1. Precedenti e stato dell’arte 13
1
2 Due esempi degli interventi realizzati in occasione del Public Design Festival 2011, in ordine Piazzale Cadorna e il cavalcavia Bussa.
Caso 4
Ugo La Pietra «Abitare è essere ovunque a casa propria.»
14
Nella periferia della città proprio dove il sistema è
espressione esasperata della proprietà privata, ac-
meno efficiente è più facile ritrovare le tracce di un
centuata dal fatto che i vari proprietari in effetti non
comportamento che è aspirazione alla riappropriazio-
hanno nessun diritto riconosciuto a mantere ed usare
ne dell’ambiente. Attraverso l’espressione di un de-
il territorio da loro individuato.
siderio represso di attività creativa che si manifesta
Rottura di una maglia precostituita ed imposta at-
concretamente in una certa modificazione del territo-
traverso itinerari liberamente scelti, secondo necessi-
rio.
tà e intenzionalità liberate dai percorsi convenzionali, codificati e programmati dai funzionari del traffico, i L’appropriazione del territorio. Recupero di spazi
cosiddetti urbanisti.
provvisoriamente disponibili e sviluppo di una creatività applicata ad un territorio in cui si trovano in em-
L’analisi di queste tracce formalizzate recuperabili
brione tutti i parametri che caratterizzano l’intervento
all’interno dello spazio urbano ci fa scoprire come la
dell’individuo nella definizione del suo ambiente. La
trasformazione dello stesso, anche minima, può rive-
proprietà, l’uso del terreno, lo sfruttamento delle ri-
larci un desiderio represso di invenzione ed un atteg-
sorse naturali, le attrezzature fisse e mobili, i percorsi,
giamento creativo che ancora persiste nel comporta-
i confini.
mento dell’individuo. I luoghi in cui viviano ci vengono
Recupero e reinvenzione. Utilizzazione dei materia-
continuamente imposti. In realtà lo spazio in cui operia-
li recuperati secondo una logica liberata da schemi
mo può esistere solo come modello mentale che vie-
precostituiti. Invenzione di nuove immagini leagate a
ne modificato continuamente dall’esperienza. Occorre
realizzazioni rispondenti alle necessità funzionali indi-
cercare la forma che nasce dalle nostre esperienze
viduate.
invece che dagli schemi imposti.
La manipolazione. Desiderio di recuperare attraverso attività manuali quelle facoltà creative atrofizzate
Per scoprire la vostra città dell’informazione dise-
dalla società del lavoro. Tentativo di provare come si
gnate una pianta collengando tutti punti dove avete
fa a fare usando, spesso violentando, ciò che ci viene
usato il telefono, collegando tutti i luoghi dove avete
dato come disponibile.
avuto delle informazioni, collegando tutti i luoghi dove
Il desiderio di possesso. Sottrazione di spazio ed
avete lasciato dei messaggi, collegando tutti i luoghi
dove avete guardato la televisione, collegando tutti i
per orientarvi, collegando tutte le immagini che avete
luoghi che avete documentato con la macchina foto-
usato come elementi segnali per orientarvi.
grafica, con la cinepresa o con il videotape. Per scoprire la vostra città degli itinerari disegnate una pianta collegando tutti i luoghi dove avete par-
una pianta collegando tutti i luoghi dove avete percepito e memorizzato eventi emozionali.
cheggiato la macchina, collegando tutte le stazioni da cui siete partiti o arrivati, collegando tutti i percorsi preferenziali che avete fatto a piedi.
Avete così disegnato le piante che rappresentano la vostra città attraverso la vostra città dell’informazione, la vostra città degli itinerari, la vostra città della
Per scoprire al città dei vostri monumenti disegna-
mente, la vostra città dei monumenti.
te una pianta collegando tutti gli oggetti che avete usato come elementi segnali per orientarvi, collegan-
1. Precedenti e stato dell’arte
Per scoprire la città della vostra mente disegnate
(estratto da La riappropriazione della città, Ugo La Pietra, Centre National d’Art et Culture Georges Pompidou, 1977)
do tutti segni che avete usato come elementi segnali
15
Fotogramma da La riappropriazione della città, Ugo La Pietra, Centre National d’Art et Culture Georges Pompidou, 1977.
Caso 5
Stalker «Molte delle realtà qui raccontate non sono state viste mai da nessuno. Molte oggi non esistono più. Molte altre sono nate, forse negli stessi luoghi.»
16
STALKER
sto il modo individuato per essere in quegli spazi sen-
È un soggetto collettivo che compie ricerche e
za mediazioni, per partecipare delle loro dinamiche.
azioni sul territorio, con particolare attenzione alle
Una ricerca nomade, tesa a conoscere attraversando,
aree di margine e ai vuoti urbani, spazi abbandonati
senza irrigimentare, omologare e definire l’oggetto del
o in via di trasformazione. Tali indagini si sviluppano
conoscere, per non impedirne il divenire. Attraversare
su diversi piani, attorno alla praticabilità, alla rappre-
è per noi un atto creativo, vuol dire creare un sistema
sentazione e al progetto di questi spazi da noi chia-
di relazioni nella caotica giustapposizione di tempi e di
mati Territori Attuali. Stalker è assieme custode, guida
spazi che caratterizza i Territori Attuali. Attraversare,
e artista dei territori attuali, in queste sue molteplici
vuol dire comporre in un unico percorso conoscitivo
vesti si dispone ad affrontare le apparenti insolubili
le stridenti contraddizioni che animano quei luoghi, alla
contraddizioni attorno alla possibilità di salvaguardia
ricerca di inedite armonie. Attraversare e far attraver-
tramite l’abbandono, di rappresentazione attraverso
sare, indurre alla percezione dell’attuale perchè se ne
la percezione sensoriale, di progetto dell’instabilità e
diffonda la consapevolezza, salvandone però il senso
della mutevolezza di quei luoghi.
dalle banalizzazioni del linguaggio.
[...]
[...]
ACCEDERE AI TERRITORI
PERCEPIRE IL DIVENIRE
Percepire lo scarto, nel compiere tale passaggio,
Intensificare la percezione, disporsi all’ascolto è
tra ciò che è sicuro,quotidiano, e ciù che è incerto, da
questa una condizione necessaria affinchè i territori si
scoprire, genera un senso di spaesamento, uno stato
disvelino a chi li vuole attraversare. Disporsi a perce-
di apprensione che induce a una intensificazione per-
pire il linguaggio inconscio del mutamento, interrogare
cettiva, improvvisamente lo spazio assume un senso,
senza la pretesa di descrivere e identificare. È tra-
ovunque la possibilità di una scoperta, il timore di un
scendenza attuale, in quanto percezione inesauribile di
incontro indesiderato. Lo sguardo si fa penetrante, l’o-
significati esistenti in continuo movimento. È l’evento
recchio si dispone all’ascolto.
che sfugge senza sottrarsi. (Tiziana Villani) È percepire lo scarto di spazi atemporali in un continuum tempora-
ATTRAVERSARE I TERRITORI
le. L’obiettivo è quello di segnare una traccia del nostro
Stalker attraversa a piedi i Territori Attuali, è que-
contatto con quell’oggetto e con quello spettacolo, in
zone specifiche del cervello...(G. Jervis, Fondamenti di
mente il nostro tatto, le nostre orecchie, il nostro sen-
psicologia dinamica, Feltrinelli, Milano, 1993) è interes-
so del rischio, del destino o della libertà. Si tratta di
sante osservare come queste due immagini abbiano
depositare una testimonianza, non più di fornire delle
in comune un problema di pattern di localizzazione di
informazioni. (Merleau-Ponty)
realtà diverse che vivono separatamente qualità diffe-
[...]
renti, di cui i legami, le connessioni sono frutto di per-
IL PERCORSO COME MAPPA COGNITIVA
corsi. Cogliere questa realtà presuppone misurarsi con
Stalker sperimenta l’agglomerato urbano come
una modalità dinamica, in movimento, un movimento
una grande mappa cognitiva che viene aggiornata con
capace di sezionare il disegno articolato di questo “pa-
il continuo attraversamento, di cui il disegno maculato
esaggio” in mille possibili percorsi tutti diversi tra di
trova evidenti analogie con le recenti rappresentazioni
loro, senza mai passare per un centro.
della mente umana,... la mente umana non è nè unità, nè una struttura organizzata in modo gerarchico: ma è
1. Precedenti e stato dell’arte
quanto essi fanno vibrare il nostro sguardo, virtual-
(estratto dal Manifesto: Stalker attraverso i territori attuali, osservatorionomade.net)
un insieme di capacità separate, spesso localizzabili in
17
Mappa del progetto “Sui letti del fiume”, Roma, 2007. (disponibile su Google Maps)
18
Premesse al progetto «All that is gold does not glitter, Not all those who wander are lost; The old that is strong does not wither, Deep roots are not reached by the frost. From the ashes a fire shall be woken, A light from the shadows shall spring; Renewed shall be blade that was broken, The crownless again shall be king».
Non tutto quel ch’è oro brilla, / Né tutti coloro che vagano sono persi; / Il vecchio che è forte non invecchia, / Le radici profonde non gelano. / Dalle ceneri si risveglierà il fuoco, / L’ombra sprigionerà una scintilla; / Nuova sarà la lama ora rotta, / E colui che è senza corona sarà nuovamente re. J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, 1954.
2
Modello di figura per la scena XVI (Quadri da un’esposizione), Wassily Kandinsky, Dessau 1928.
Premessa 1
Scenario d’uso «Milano è un enorme conglomerato di eremiti.» Eugenio Montale
20
Milano è una città dalle mille sfaccettature, che ha
quei ragazzi che, per studio o per il miraggio di un
ricevuto altrettanti epiteti illustri nel corso della sua
posto di lavoro, si trasferiscono a Milano intorno ai
storia, ma mai è stata accompagnata dall’aggettivo
25-30 anni. Cercano la movida, la Milano da bere degli
“facile”. La vera città infatti, come è stato detto nelle
anni ottanta, le modelle in giro per le strade e i negozi
pagine precedenti, si nasconde spesso sotto una pa-
internazionali, spesso non si soffermano sulla storia
tina di freddezza, di grigia indifferenza che la fa sem-
della città, e anche loro si accontentano della patina
brare più la culla dello spirito capitalistico moderno,
glamour di una città che, ad un livello appena più pro-
con la sua moda e i suoi business, piuttosto che la
fondo, nasconde storie e tesori spesso dimenticati.
città in cui passeggiavano personaggi come Alessan-
Ovviamente come in tutte le generalizzazioni, ci
dro Manzoni, Indro Montanelli, Lucio Fontana o Giusep-
sono delle eccezioni in cui il turista, il cittadino abituale
pe Verdi.
e il cittadino trapiantato riescono a superare da sè il guscio di questa Milano poco amata, e si immergono
Nonostante questo, i turisti affollano la città in qualsiasi periodo dell’anno, si spostano tra Piazza del
nelle sue storie, nelle sue emozioni, nelle sue bellezze reali.
Duomo, il Castello Sforzesco, la Galleria e La Scala, poche volte si addentrano nelle stradine laterali ai
Lo scenario d’uso ideale per il NATWALproject non
luoghi clou, magari neanche segnalate dalle guide, e
è però questa eccezione, ma al contrario il progetto
poche volte tornano a casa con fotografie che diverse
mira a tutti coloro che non riescono (o non vogliono)
da quelle di altri mille visitatori.
andare oltre la superficie cittadina. L’obiettivo è por-
Per quanto riguarda gli abitanti di Milano, i famosi
tare gli scettici ad esplorare, raccontare e condivide-
e rari milanesi, domandando loro opinioni e commenti
re una città diversa da quella che può risultare dalle
durante un viaggio in metro, tra Cadorna e Porta Ge-
pagine delle riviste e impiantare in loro il valore del
nova diranno che la città è invivibile, male organizzata,
ricordo, la memoria di una Milano privata e vissuta in
troppo affollata e, per i più fondamentalisti, così cam-
prima persona. Il NATWALproject sovrappone alla città
biata nel corso degli anni da essere irriconoscibile agli
un sistema di percorsi e storie collettive che vanno a
abitanti di sempre.
costituire sì la memoria storica di Milano, ma soprat-
Un ulteriore punto di vista è rappresentato da tutti
tutto quella dei suoi abitanti.
Milano è un nascondiglio.
spesso sfuggono alla vista, una piazza nascosta, una
Ogni cosa è tanto più bella quanto è nascosta agli
statua particolarmente inquietante o il silenzio dei
occhi che la cercano.
parchi innnevati e il profumo dell’Accademia di Brera.
Roberto, 25
Barbara, 26
2. Premesse al progetto
La mia Milano è fatta di piccole e semplici cose che
Milano è dare per scontato che la serenità di un Milano è sull’attenti. Quando pensi di scappare,
week-end sia da cercare “fuori dalle mura” quando
perché diciamocelo...tutti hanno pensato di
magari bastano un gelato e una bicicletta per godersi
scappare, è pronta a sorprenderti con un arcobaleno
un bel momento. Basta stare attenti ai tram!
dietro al Castello, con il punto luce della Madonnina,
Paola, 25
con l’alba sule risaie... Ambra, 24
Ho sempre pensato a Milano come un centro brulicante di piccole formiche lavoratrici. Un luogo
Milano è il back stage di una bella scenografia, non
da cui scappare per non rimanere impigliati. Oggi mi
importa se piace o sia gradevole o vi ci troviate
piace camminare in questo mondo, sentirmi parte di
bene, basta che funzioni.
questa energia che ti spinge a farti spazio.
Michela, 26
Ilaria, 25
Sarebbe bello che fosse più “semplice”... ci sono
Milano è la città che mi ha dato il mio primo amore, il
zone come via Savona che alternano lo studio
mio primo bacio, la mia prima amica, l’inizio di tutto.
fotografico con il salumiere di fiducia come fosse
L’unica cosa che non mi ha dato è stata la possibilità
quello del piccolo paese.
di vederla con occhi estranei, nuovi e cuoriosi. E di
Mario, 27
questo mi rammaricherò sempre. Valeria, 24
Milano: tanti corrono per arrivare prima degli altri ad un semaforo rosso. Al verde scattano rabbiosi veloci
A Milano puoi passare inosservato, perderti nei
verso il prossimo rosso. Ho visto più pedoni stesi,
tuoi pensieri o divertirti a guardare le persone. Puoi
motorini ribaltati e auto ammaccate negli incroci di
passeggiare senza meta e percorrere le strade da
Milano in un anno, che nel resto della mia vita.
spettatore ascoltando il “rumore” della città.
Gianni, 35
Sara, 27
21
Premessa 2
Scelte cromatiche «Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima. Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima è il pianoforte dalle molte corde.» Wassily Kandinsky
GIALLO
specialmente in grige giornate d’inverno. L’occhio ne
22
viene allietato, il cuore si allarga, l’animo si rasserena: 765. È il colore più prossimo alla luce. Origina da
un immediato calore ci prende. 770. Se dunque que-
una sua attenuazione lievissima, avvenga essa a ope-
sto colore è gradito ed è
fonte di lietezza quando
ra di mezzi torbidi, o in seguito a una debole riflessio-
è puro e di tonalità chiara, e possiede invece serenità
ne da superfici bianche. Negli esperimenti prismatici si
e nobiltà nella pienezza della sua energia, si mostra
espande da solo per un’ampia estensione dello spazio
però estremamente sensibile, producendo un’impres-
luminoso, ed è visibile nella massima purezza quando
sione sgradevole, quando è sporco o è in una qualche
i due poli sono ancora separati, prima di mescolarsi
misura condotto verso il lato del Meno. Così il colore
con l’azzurro e di dare così origine al verde. Come
dello zolfo, che dà nel verde, ha qualcosa di
il giallo chimico si sviluppi nel e sopra il bianco, ver-
piacevole. 771. Quest’effetto sgradevole si produce
rà esposto per esteso al luogo opportuno. 766. Allo
quando il giallo è trasmesso a superfici impure e gros-
stato di massima purezza il giallo contiene sempre in
solane, come il comune panno, il feltro e simili, sulle
sé la natura del chiaro, e possiede una qualità, dolce-
quali non appare in tutta la sua energia. È sufficiente
mente
stimolante, di serenità e di gaiezza. 767. A
un leggero e impercettibile movimento per tramutare
questo grado di purezza è piacevole come elemento
la bella impressione del fuoco e dell’oro nella sensa-
ambientale, si tratti di una veste , di una tenda, di una
zione del sudiciume, invertendo il colore della dignità e
tappezzeria. L’oro allo stato più puro ci dà, soprattutto
del diletto nel colore dell’
quando luccica, un nuovo e
alto concetto di questo
disagio. I cappelli gialli dei bancarottieri e i cerchi gialli
colore. Allo stesso modo un giallo forte, se si presen-
sui mantelli degli ebrei potrebbero aver avuto origine
terà sopra una seta lucida, per esempio su raso, dà
per questa ragione. Perfino quello che chiamiamo il co-
luogo a un’impressione di splendore e nobiltà. 768.
lore dei cornuti è, propriamente, solo un giallo sporco.
poco
infamia, della ripulsa e del
È quindi conforme all’esperienza che il giallo produca un’impressione di
calore e d’intimità. Per questo in
GIALLO-ROSSO
pittura spetta alla parte illuminata e attiva. 769. Questo effetto di calore si avverte, nel modo più netto,
772. Poiché nessun colore permette d’esser con-
se si guarda un paesaggio attraverso un vetro giallo,
siderato come in quiete, è facilissimo, per condensa-
li riusciva insopportabile incontrare qualcuno con una
al giallo-rosso o alla tonalità rossiccia. Il colore cre-
veste scarlatta in una giornata grigia. 777. I colori del
sce in energia e, come giallo-rosso, appare più vivo e
lato del Meno sono l’azzurro, l’azzurro-rosso e il rosso-
splendido. 773. Vale qui tutto ciò che abbiamo detto
azzurro. Essi dispongono a uno stato d’inquietudine, di
al giallo, ma in misura superiore. In effetti il giallo-rosso
tenerezza e nostalgia.
dà all’occhio una sensazione di
calore e di diletto,
rappresentando sia il colore della brace ardente che il
AZZURRO
riflesso, senz’altro più moderato, del sole al tramonto. Perciò esso risulta gradevole anche negli ambienti e
778. Se il giallo conduce sempre con sé una luce,
piacevole o addirittura magnifico - in misura maggiore
si può direche l’azzurro conduce sempre con sé qual-
o minore, nel vestiario. Una punta di rosso dona imme-
cosa di scuro. 779. Queste colore esercita sull’occhio
diatamente al giallo un aspetto diverso e, se gli inglesi
un’azione singolare e quasi inesprimibile. Come colore
e i tedeschi ancora i accontentano del cuoio di colori
è un’energia e tuttavia, trovandosi dal lato negativo è
chiari, giallo-pallidi, il francese, come già padre Castel
per così dire, nella massima purezza, un nulla eccitan-
nota, ama il giallo che si intensifica fin quasi al rosso,
te. Esso è, nell’aspetto, una contraddizione composta
come in generale si compiace di tutti i colori del lato
di eccitazione e di
attivo.
il cielo alto e i monti lontani, così anche una superfi-
pace. 780. Come vediamo azzurri
cie azzurra sembra arretrare dinanzi a noi. 781. Come seguiamo un oggetto piacevole che ci sfugge dinanzi,
ROSSO-GIALLO
così guardiamo volentieri l’azzurro non perché ci ag774. Come il giallo puro trapassa assai facilmente
gredisce, ma perché ci attrae a sé. 782. L’azzurro ci
nel giallo-rosso, condì non si può arrestare l’intensifi-
dà un senso di
cazione di quest’ultimo nel rosso-giallo. La sensazione
l’ombra. Come esso derivi dal nero, già ci è noto. 783.
gradevole e serena che il giallo-rosso ancora ci offriva,
Camere che siano tappezzate con un azzurro puro ap-
nel rosso-giallo acceso si intensifica fino ad una violen-
paiono in certo modo ampie, ma per verità vuote e
za intollerabile. 775. Il lato attivo si presenta qui nella
fredde. 784. Un vetro azzurro mostra gli oggetti in
massima energia, e non stupisce che questo colore
una luce
freddo, come d’altronde cl ricorda
triste. 785. Non è sgradevole se l’azzurro
sia amato soprattutto da uomini energici, sani e rudi.
partecipa in certo modo del Più. II verdemare è, anzi,
L’inclinazione a esso è stata chiaramente osservata in
un colore
piacevole.
popoli primitivi. E quando i bambini, lasciati alla loro iniziativa, cominciano a colorire, non risparmiano di certo
AZZURRO-ROSSO
cinabro e minio. 776. Se si fissa con lo sguardo una superficie in-
786. Come abbiamo visto che il giallo, assai pre-
teramente rosso-gialla, il colore sembra veramente
sto, s’intensifica, così osserviamo la stessa proprie-
trafiggere l’occhio. Esso dà luogo a un’
eccitazione
tà nell’azzurro. 787. L’azzurro, intensificandosi, passa
incredibile, e conserva la capacità di produrre questo
molto dolcemente nel rosso, e sebbene appartenga al
effetto anche se vi è una certa oscurità. La vista di
lato passivo acquista in questo processo un elemento
un panno color porpora
inquieta e infuria le bestie.
di efficacia. Lo stimolo che esso produce è tuttavia di
Per parte mia ho conosciuto persone colte, alle qua-
genere interamente diverso rispetto a quello del giallo-
2. Premesse al progetto
zione e oscuramento, intensificare e innalzare il giallo
23
rosso: più che animare, esso
rende inquieti. 788.
ROSSO
2.2 Scelte cromatiche
Non diversamente da come l’intensificazione è inces-
24
sante, ance con questo colore si desidera non arre-
792. Si escluda da questa denominazione tutto ciò
starsi mai, non però, come nel caso del giallo-rosso,
che, nel rosso, potrebbe dar luogo a un’impressione di
procedendo sempre innanzi attivamente, ma trovando
giallo o di azzurro. Ci s’immagini invece un rosso com-
un punto in cui poter acquietarsi. 789. Molto rarefatto
pletamente puro, un carminio perfetto, essiccato su
conosciamo questo colore col nome di lilla. Anche così
un piattino di porcellana bianca. Abbiamo spesso chia-
possiede tuttavia qualcosa di vivace,
mato porpora questo colore a causa della sua grande
privo di letizia.
dignità, sebbene sapevamo che il porpora degli antichi ROSSO-AZZURRO
rendeva di più all’azzurro. [...] 794. Nel giallo e nell’azzurro abbiamo notato una tensione all’intensificazione
790. L’
inquietudine di cui dicevamo aumenta
nel rosso, considerando contemporaneamente, a que-
parallelamente all’intensificazione del colore, e si può
sto proposito, le nostre sensazioni. Si può di conse-
senz’altro affermare che una carta da parati, di un
guenza supporre che, nell’unione dei poli, si realizzi un
rosso-azzurro saturo e completamente puro, deve
autentico acquietamento che potremmo definire un
presenza insopportabile. Per
appagamento ideale. Questa, che è la più alta delle
questo motivo per vestiti, nastri o altri ornamenti, vie-
manifestazioni di colore, risulta dunque, nei fenomeni
ne impiegato molto attenuato e chiaro; in base alla
fisici, dalla composizione di due estremi opposti che
sua natura, esso provoca infatti un’eccitazione del
si sono gradatamente preparati a una riunione. 795.
tutto particolare. 791. Poiché l’alto clero si è appro-
Come pigmento invece il rosso ci appare pienamente
priato di questo colore irrequieto, si potrebbe dire che
finito e il più perfetto nella cocciniglia. Materiale che si
esso mira alla porpora cardinalizia, appoggiandosi agli
può tuttavia portare ora verso il Più, ora verso il Meno
irrequieti scalini di una continua tensione verso l’alto.
mediante trattamento chimico, e che si può ritenere
cstituire una specie di
pace
piacevolezza
meraviglia
vitalità
paura
freddezza
inquietudine
amarezza
gioia
rabbia
forse in pieno stato di equilibrio, nel migliore carminio.
800. Mediante un analogo trattamento alcalino viene
796. L’azione di questo colore è particolare come
a prodursi il cremisi, che i francesi devono detestare
la sua natura. Esso dona un’impressione tanto di
non poco se usano le frasi sot en cremoisi e méchant
clemenza e grazia. E
produce la prima nel suo stato scuro e concentra-
en cramoisi per indicare il massimo della
stoltezza
e della malvagità.
to, la seconda nel suo stato chiaro e rarefatto. Così, la dignità della vecchiaia e I’amabilità della giovinezza
VERDE
possono vestirsi di un unico colore. 797. Della gelosia dei potenti verso il porpora la storia narra parecchi
801. Se combiniamo giallo e azzurro, che conside-
episodi. Un ambiente di questo colore è sempre so-
riamo i primi e più semplici colori, già al loro primo ap-
lenne e sfarzoso. 798. Un paesaggio ben illuminato,
parire, già al primo livello della loro azione, si ottiene il
attraverso un vetro color porpora, si mostra in una
colore che chiamiamo verde. 802. In esso il nostro oc-
luce terribile. E la tonalità che il giorno del Giudizio
chio trova un
autentico appagamento. Se ambedue
dovrebbe pervadere cielo e terra. 799. Le due sostan-
i colori-madre si equilibrano perfettamente nel compo-
ze di cui ci si serve in tintoria per la produzione di
sto, di modo che l’uno non si nota prima dell’altro, oc-
questo colore, soprattutto il chermes e la cocciniglia,
chio e animo riposano su questo composto come se
tendono in misura maggiore o minore verso il lato del
si trattasse di qualcosa di
Più e quello del Meno. Trattate cioè con acidi o alcali
né si può, procedere oltre. Perciò il verde è di solito
vengono condotte nell’una o nell’altra direzione: è da
prescelto per la tappezzeria delle stanze di soggiorno.
notare allora che i francesi si tengano sul lato attivo,
(estratto da La teoria dei colori, Johann Wolfgang Goethe, Il Saggiatore, 1993)
come mostra lo scarlatto francese che tende al giallo,
semplice. Non si vuole,
mentre gli italiani si dispongono sul lato passivo, e il loro scarlatto contiene un presentimento di azzurro.
calore
tristezza
passione
serenità
semplicità
sorpresa
disagio
noia
fastidio
riflessione
Le parole di Goethe sono state qui associate ai colori da lui stesso indicati, in modo da costruire in seguito uno spettro. Relativamente a questo spettro e alle indicazioni
2. Premesse al progetto
gravità e dignità che di
espressionistiche rilevate, i diversi colori sono stati associati alle emozioni utilizzate nel progetto, con alcune lievi modifiche. È interessante osservare come le emozioni positive
si concentrino in particolar modo nella parte di spettro dei colori del Più, mentre al contrario le emozioni negative si colleghino più spesso alla parte dei colori del Meno.
25
26
NATWAL project NATWAL Project è un sistema di raccolta e diffusione della memoria collettiva del cittadino. Fulcro del progetto è infatti la convinzione che l’ambiente in cui viviamo lasci sempre una traccia nella mappa mentale della nostra memoria, generata inconsciamente da ogni essere umano per rappresentare l’ambiente circostante. In questo modo le strade si popolano delle sensazioni e delle visioni soggettive di ogni abitante, generando un nuovo livello di conoscenza della realtà cittadina e dei nuovi punti di vista da cui osservarla. La piattaforma di progetto parte quindi dall’archivio web, portale che raccoglie storie e percorsi condivisi dagli utenti e visualizzabili su una mappa interattiva. Essa restituisce in real time un quadro dello stato emotivo della città attraverso l’applicazione delle teorie espressionistiche del colore, associate alle emozioni condivise. In seguito, l’utente può servirsi dell’applicazione mobile per effettuare le esplorazioni sul territorio, in solitaria o in gruppo, percorrere i suoi itinerari o lasciarsi guidare dai suggerimenti casuali che di volta in volta il sistema propone.
Visualizzazione della Mappa cardine del progetto.
3
Web site
Intro
Le pagine di Intro al sito vero e proprio oltre a con28
tenere i form necessari per il log-in e la regitrazione forniscono informazioni riassuntive riguardo il funzionamento del sito e più in generale del Progetto. In questo modo l’utente può subito rendersi conto di cosa si tratta e decidere se partecipare alla community o meno.
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni A1-A5: il menu principale è disattivato A5: è consultabile la sola sezione app dalla riga B alla riga G: banner principale da B1-B2 a G1-G2: descrizione testuale da B3-B5 a G3-G5: schermate rappresentative H3: indicatore avanzamento
da I3 a K3: form di log-in riga L: bottom menu di informazioni pag. 31 (in basso) da B1-B2 a G1-G2: form di registrazione
29
3. NATWAL project
30 Web Site. Intro
31
3. NATWAL project
Web site
Home Page
32
Nella Home Page si definisce la struttura basilare
e gli inserimenti di tutti gli utenti registrati e permette
dell’intero sito: in alto, il Main Menu permette l’acces-
una prima visuale del tessuto emozionale urbano sen-
so diretto a tutte le sezioni, in basso il Bottom Menu
za l’utilizzo di filtri o ricerche.
permette all’utente di approfondire la conoscenza del
Il sistema permette l’ingrandimento della finestra
progetto, dei promotori e delle basi teoriche associa-
relativa alla mappa, in modo che essa possa occupa-
te, mentre nella parte centrale delle schermate si po-
re tutto il corpo centrale della pagina.
sizioneranno gli elementi caratteristici di ogni sezione. Inizialmente, lo spazio sarà occupato da tre ban-
ner informativi che ripercorrono gli elementi chiave del progetto, riproponendoli visivamente, ma l’elemento caratterizzante della Home Page è sicuramente la
Mappa: essa mostra in tempo reale gli aggiornamenti
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: menu principale A3-B3: logo B5: barra per la ricerca generica dalla riga C alla riga F: banner informativi dalla riga G alla riga K: mappa in real time
riga L: bottom menu di informazioni pag. 33 (in basso) A1-C1: menu utente esteso
33
3. NATWAL project
Web site
Profilo utente
34
La pagina di Profilo utente è un utile strumento per
Sulla base delle informazioni raccolte nel Profilo,
monitorare l’avanzamento dell’esplorazione nel corso
il sistema è inoltre in grado di suggerire Collegamenti
del tempo. Essa presenta una serie di dati statistici e
(a persone, ma anche a luoghi e storie) compatibili
di grafici che visualizzano l’attività generale dell’utente
con le preferenze dimostrate dall’utente nel corso del
sul sito e che mettono in evidenza le categorie più
progetto.
frequentate e visitate. In particolare, in posizione privilegiata al lato del nominativo, è possibile ritrovare uno specchietto interattivo che riporta le Medaglie di Categoria (bronzo, argento e oro) raccolte dall’utente nel corso del tempo.
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: menu principale A3-B3: logo B5: barra per la ricerca generica dalla riga C alla riga K: profilo utente da C1-C2 a D1-D2: visore medaglie guadagnate C3-C5: dati utente e livello raggiunto D5: pulsanti di accesso all’area messaggi/notifiche e impostazioni personali riga L: bottom menu di informazioni
pag. 35 (in alto) F3-F5: descrizione personale utente da G3-G5 a H3-H5: visualizzazione statistica dell’archivio dell’utente da I3-I5 a K3-K5: visualizzazione statistica dell’attività giornaliera dell’utente da E1-E2 a K1-K2: immagini di presentazione dell’utente, scelte tra l’archivio storie pubblicate (in basso) K3-K5: visualizzazione dei collegamenti dellutente e dei suggerimenti proposti dal sistema
35
3. NATWAL project
Web site
Esplorazione
36
La sezione Esplora permette all’utente di navigare
Si noti che il sistema propone come risultati quei
l’archivio emozionale e visualizzare sulla Mappa sola-
luoghi in cui l’emozione selezionata è in maggiore per-
mente le tappe di suo interesse. I sei Filtri di ricerca
centuale rispetto alle altre, ma non impedisce all’u-
sono stati scelti per permettere una certa specificità,
tente di visualizzare una panormica completa: una
conducendo ricerche puntuali per emzione, per quar-
volta visualizzati i Segnaposto è possibile approfondi-
tiere, per categoria, per età degli autori e per data.
re la ricerca passando quindi ad un primo sottolivello
Nel caso in cui l’utente sia regolarmente registrato
(Emozioni presenti) e ad un secondo (Storie legate a
al progetto, l’ultimo filtro rappresenta i suoi Percorsi
quell’emozione), per ottenere infine l’elenco completo
(ritrovabili poi nella sezione Raccolta), in modo da per-
di racconti legati a quel luogo e a quella determinata
mettere una ricerca sia all’interno delle sue tappe, che
emozione.
all’esterno, evitando quindi ripetizioni e visualizzando storie sempre nuove e diverse.
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: menu principale A3-B3: logo B5: barra per la ricerca generica dalla riga C alla riga F: filtri di ricerca F3/G3: pulsante di avvio ricerca dalla riga G alla riga K: mappa risultati di ricerca riga L: bottom menu di informazioni pag. 37 (in basso) dalla riga G alla riga K: visualizzazione delle etichette dei luoghi al passaggio del mouse
pag. 38 (in alto) dalla riga G alla riga K: visualizzazione delle emozioni collegate al click (in basso) dalla riga G alla riga K: visualizzazione dell’etichetta delle storie collegate al passaggio del mouse pag. 39 (in alto) dalla riga C alla riga F: elenco delle storie collegate dalla riga G alla riga K: visualizzazione dell’elenco delle storie collegate al click del mouse (in basso) dalla riga C alla riga K: scheda storia
37
3. NATWAL project
38 Web Site. Esplorazione
39
3. NATWAL project
Web site
Storia
40
La scheda Storia ha una formattazione standard
Nel caso in cui il visitatore coincida con l’autore
composta da intestazione (comprensiva di richiamo
della Storia, saranno visualizzate delle icone Modifica
cromatico all’Emozione relativa, indirizzo, statisti-
(matita) per editare intestazione, corpo centrale e
che delle visite ricevute, icone di Categoria, titolo e
commenti pubblici.
informazioni sull’autore e la data di redazione), corpo centrale (ovvero la descrizione testuale rilasciata dall’autore e la possibilità per il visitatore di condividere, salvare o “Like”), descrizione visiva (composta dalle immagini scelte dall’autore per supportare il corpo centrale e la localizzazione ravvicinata del luogo sulla
Mappa) e infine spazio dei commenti lasciati dagli altri utenti.
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: menu principale A3-B3: logo B5: barra per la ricerca generica dalla riga C alla riga K: scheda storia da C1-C2 a D1-D2: localizzazione della storia da E1-E2 a K1-K2: immagini di supporto alla storia C3-C5: dati storia e categorie interessate D3-D5: titolo sotria e informazioni sull’autore da E3-E5 a H3-H5: descrizione storia da I3-I5 a K3-K5: commenti degli utenti riga L: bottom menu di informazioni
pag. 41 (in basso) C4: dettaglio visite alla storia in percentuale pag. 42 (in alto) E5: pulsante di salvataggio storia (in basso) E5: pulsante di condivisione storia pag. 43 (in alto) F5/I5/K5: pulsanti di modifica elementi
41
3. NATWAL project
42 Web Site. Storia
43
3. NATWAL project
Web site
Raccolta
44
Nella sezione Raccolta sono archiviate le liste pre-
delle tappe che compongono il Percorso (complete
definite (Preferiti, On-the-Go, Da Fare), nonchè tutti i
di titolo, icona rappresentativa, icone di Categoria e
Percorsi salvati dall’utente.
Indicatore Emozionale), mentre a sinistra scorrono im-
Ogni Percorso può essere corredato di titolo e icona e una volta editato verrà inserito nell’elenco,
magini randomicamente scelte tra quelle delle Storie considerate.
sempre accessibile alla sinistra della schermata. Al
Nella parte bassa della schermata, grande rilevan-
click su un titolo la restante porzione del banner prin-
za è data alla localizzazione delle storie sulla Mappa
cipale presenterà una panoramica sul Percorso scelto.
(ampliabile sino a coprire il banner principale), corre-
La struttura ricalca quella della scheda Storia e pre-
data di suggerimenti automaticamente generati dal
senta in alto i dettagli tecnici (lunghezza, durata me-
sistema sulla base delle caratteristiche delle Storie
dia, numero di tappe comprese e data di creazione),
attive nel Percorso.
uniti al titolo e alla cronologia dell’ultima modifica, nel corpo centrale è possibile ritrovare l’elenco puntuale
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: menu principale A3-B3: logo B5: barra per la ricerca generica pag. 45 (in alto) dalla riga C alla riga F: area percorsi da C1 a F1: elenco percorsi salvati F1: pulsante di creazione nuovo percorso
da C2 a D2: visualizzazione note personali da E2 a F2: immagini casuali delle storie considerate C3-C5: dettagli percorso D3-D4: titolo percorso e data di creazione da E3-E5 a F3-F5: elenco storie contenute nel percorso da riga G a riga K: mappa del percorso
(in basso) da riga C a riga K: mappa del percorso con suggerimenti
45
3. NATWAL project
Web site
Ricerca
46
La barra della Ricerca è sempre presente in ogni
separa nettamente Utenti e Luoghi, corredando en-
sezione del sito e presenta i risultati in tempo reale
trambi di rapide informazioni base come l’attività in
ordinati per Utenti e Luoghi.
NATWAL per gli utenti (tappe complessive, visitate e
Questo iniziale elenco di risultati viene proposto
pubblicate) o l’Indicatore Emozionale per i Luoghi.
dal sistema su base non soltanto alfabetica, ma anche semantica, considerando quindi le esperienze dell’utente e le sue preferenze. La visualizzazione estesa dell’elenco dei risultati invece procede esclusvamente in ordine alfabetico e
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: menu principale A3-B3: logo B5: barra per la ricerca generica dalla riga G alla riga K: mappa in real time riga L: bottom menu di informazioni
pag. 47 (in alto) dalla riga C alla riga F: banner informativi da C5 a G5: visualizzazione rapida risultati di ricerca
(in basso) dalla riga C alla riga F: elenco esteso dei risultati divisi per utenti e luoghi
47
3. NATWAL project
Web site
App intro
Similmente all’Intro al sito web, allo stesso modo 48
questa sezione dedicata all’App fornisce all’utente iteressato alcune informazioni riassuntive per comprendere al meglio le caratteristiche del Progetto. Oltre
alla
visualizzazione
standard
ritrovabile
sull’App Store Apple (composta quindi da descrizione testuale, icona, valutazione degli utenti e link diretto al download), la pagina presenta un banner principale a scorrimento orizzontale che mostra alcune schermate d’esempio corredata da una breve frase esplicativa.
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: menu principale A3-B3: logo B5: barra per la ricerca generica dalla riga C alla riga H: banner principale a scorrimento da C1-C2 a H1-H2: descrizione testuale da C4-C5 a H4-H5: schermata rappresentativa
H3: indicatore avanzamento da I1-I5 a K1-K5: banner di presentazione app da I1 a J2: launcher icon app K1: link allo Store Apple da I2-I5 a K1-K5: descrizione testuale app riga L: bottom menu di informazioni
49
3. NATWAL project
50 Web Site. App Intro
51
3. NATWAL project
Mobile App
Start
52
La schermata iniziale dell’Applicazione presenta
È possibile ovviamente non consentire la geoloca-
all’utente il form di autenticazione: si ritrova quindi
lizzazione, ma ciò impedirà il completo funzionamento
la struttura di Log-in standard, nonchè la possibilità
dell’App. Dopo le operazioni di avvio, l’utente inizierà
di accedere attraverso gli account già esistenti sui
l’interazione dalla home page, ovvero il suo Diario, in
principali social network attuali, infine l’utente non re-
cui ritroverà la croologia di tutte le Storie e le visite
gistrato verrà reindirizzato al sito web per effettuare
effettuate.
la registrazione completa prima di accedere all’App. La seconda operazione fondamentale riguarda la localizzazione dell’utente: tale operazione permette al sistema di calcolare una serie di caratteristiche come per esempio i suggerimenti per prossimità, gli utenti più vicini o generare i percorsi nella modalità Dintorni.
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni (1-2) da riga C a riga E: logo
(1) H1-H2: icona di caricamento riga L: credits e rimando al sito web (2) da G1-G2 a I1-I2: form di log-in J1-J2: icone di log-in tramite i pricipali social network riga L: accesso al form di registrazione (3) da E1-E2 a G1-G2: richiesta di geolocalizzazione
(4) riga A: main menu di home page da riga B a riga F: localizzazione utente e accesso alla modalità dintorni D1-E1: icona utente e menu a scomparsa da riga G a riga L: diario personale utente G1: etichetta data H1-I1: dati ultima storia aggiunta H2: visualizzazioni ricevute dalla storia da riga J a riga L: immagine rappresentativa della storia
53
1 2
3
4
3. NATWAL project
Mobile App
Home page
54
Operazione fondamentale successiva all’avvio è
in ogni sezione dell’App: essa è infatti fondamentale
il settaggio delle Opzioni: ciò influisce su alcune ca-
per la comunicazione in real time con eventuali parte-
ratteristiche dell’App e determina diverse modalità di
cipanti ad esplorazioni in Team.
interazione. Per esempio, il settaggio ha effetto sulla generazione automatica della modalità Dintorni (accessibile direttamente ampliando la mappa in home page). Anche l’accesso alla Chat è sempre garantito
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. (1) versione estesa di 4 elementi comuni riga A: main menu composto da Opzioni/Back e Home, Logo/nome sezione, Cerca, Chat
(2) vedi pagina precedente (3) da B1-B2 a C1-C2: menu on the road, composto da tre modalità di percorso, infotmazioni pratiche e pulsante di switch tra visualizzazione Mappa e Elenco da D1-D2 a E1-E2: menu utente on the road, composto dai pulsanti di modalità Team, Salvataggio e Condivisione da riga B a riga L: mappa della modalità Dintorni (4) da riga B a riga L: pannello di selezione Opzioni (5) da A1 a L1: elenco utenti connessi da A2 a L2: indicatori di attività degli utenti connessi
1
55
2 3
4
5
3. NATWAL project
Mobile App
Ricerca
Similmente al sito web, anche nell’App il pulsante 56
di Ricerca generale è sempre in primo piano. I risultati saranno visualizzati in tempo reale nello spazio dedicato e potranno essere immediatamente selezionabili. Una volta scelto un Luogo, è necessario specificare il tipo di Emozione tra quelle presenti per permettere all’utente di visualizzare tutte le Storie inerenti a quel Luogo e a quella specifica Emozione, e accedere così alla scheda Storia relativa.
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: main menu composto da Opzioni/Back e Home, Logo/nome sezione, Cerca, Chat
(1-2) riga B: barra di inserimento ricerca da riga C a riga G: area di visualizzazione risultati ricerca
da riga H a riga L: tastiera
(3-4) riga B: indicazioni di interazione riga C: filtro di visualizzazione elementi da riga D a riga L: visualizzazione risultati
57
1 2
3
4
3. NATWAL project
Mobile App
Storia
La scheda Storia riprende gli elementi già utilizzati 58
per il sito web: è presente una immagine di copertina, i dettagli riguardo l’autore e il numero di visualizzazioni, le specifiche riguardo Emozione relativa, titolo, data e descrizione testuale, indirizzo e Categorie associate, nonchè slideshow di fotografie e eventuali Note. In particolare, nel Pannello della localizzazione geografica è presente l’icona Lente che rimanda direttamente al calcolo del Percorso da seguire per raggiungere il Luogo a partire dalla posizione attuale.
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: main menu composto da Opzioni/Back e Home, Logo/nome sezione, Cerca, Chat da riga B a riga F: copertina storia da D1 a E1: menu utente on the road, composto dai pulsanti di modalità Team, Salvataggio e Condivisione F1-G1: icona autore della storia visualizzata H1: numero di visualizzazioni ricevute F2: emozione relativa H2: titolo e dati di creazione
da I2 in poi: descrizione storia
(di seguito) Indirizzo luogo della storia localizzazione sulla cartina e pulsante Lente (visualizzare il percorso da seguire per raggiungere il luogo) categorie relative fotografie relative note e suggerimenti dell’autore
59
1
2
3. NATWAL project
Mobile App
Luoghi e Raccolta
60
Il Main Menu Utente presenta la ricerca manuale
Ogni Percorso può essere visualizzato come Elen-
nelle due sezioni Luoghi e Raccolta. In entrambi i casi
co di tappe o come localizzazione delle singole Storie
occupano posizione privilegiata nella schermata le li-
sulla Mappa. In entrambi i casi è corredato di Menu On
ste predefinite (On-the-Go, Preferiti, Da Fare) mentre
the Road (composto da pulsanti di modalità percorso
la parte centrale è occupata dal filtro che permette di
e switch tra le visualizzazioni) e un Menu Utente On
effettuare lo switch tra una visualizzazione alfabetica
the Road (composto invece dai pulsanti di modalità
o preferenziale degli elementi a seguire.
Team, Salvataggio e Condivisione.
È presente un tasto di Aggiunta Elemento visivamente univoco per entrambe le sezioni, ma che permette di creare una nuova Storia se ci si trova nella sezione Luoghi, e un nuovo Percorso se ci si trova nella sezione Raccolta.
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: main menu composto da Opzioni/Back e Home, Logo/nome sezione, Cerca, Chat
(1-2) da riga B a riga D: liste predefinite riga E: filtri di visualizzazione elementi riga F: pulsante di aggiunta nuovo elemento da riga G a riga L: visualizzazione elementi (3-4) da B1-B2 a C1-C2: menu on the road, composto da tre
modalità di percorso, infotmazioni pratiche e pulsante di switch tra visualizzazione Mappa e Elenco da D1-D2 a E1-E2: menu utente on the road, composto dai pulsanti di modalità Team, Salvataggio e Condivisione
(3) da riga F a riga L: elenco storie del percorso selezionato (4) da riga F a riga L: localizzazione storie del percorso selezionato
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1 2
3
4
3. NATWAL project
Mobile App
On the road
62
Durante lo svolgimento di un Percorso è presente
Durante l’Esplorazione il sistema presenterà all’u-
un Menu On the Road che consente di selezionare la
tente un certo numero di Storie consigliate per pros-
modalità di percorso desiderata (In Auto, Con i Mezzi
simità alla posizione attuale, emettendo un suono (o
Pubblici o A Piedi) nonchè la visualizzazione preferita
vibrando in caso di modalità silenziosa) per avvisare
tra Elenco e Mappa, riportando i dettagli basilari di
l’utente della nuova possibilità di esplorazione. Attra-
percorso quali distanza e durata.
verso il pop-up di presentazione è possibile accedere
Esso è strettamente collegato al Menu Utente On
direttamente alla scheda Storia della nuova tappa.
the Road che invece consente all’utente di invitare gli amici per un’esplorazione in Team, Salvare la tappa nella sua Raccolta o Condividere l’elemento sui pricipali social network.
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: main menu composto da Opzioni/Back e Home, Logo/nome sezione, Cerca, Chat
(1-2) da B1-B2 a C1-C2: menu on the road, composto da tre modalità di percorso, infotmazioni pratiche e pulsante di switch tra visualizzazione Mappa e Elenco da D1-D2 a E1-E2: menu utente on the road, composto
dai pulsanti di modalità Team, Salvataggio e Condivisione da riga B a riga L: mappa in real time e percorso specifico
(2) H1: pop-up sotria suggerita dal sistema (al click visualizza scheda storia) (3) vedi pagina 58
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Team
La modalità Team offre la possibilità a più amici di 64
intraprendere esplorazioni di gruppo sul territorio. Il Team può essere composto da utenti già registrati al Progetto (in NATWAL) o Esterni, i quali ricevuto l’invito saranno prima indirizzati alla pagina di download dell’App e, una volta registrati, potranno rispondere alla richiesta di condivisione. Una volta collegati, i due utenti potrenno monitorare l’avanzamento reciproco e visualizzare i Percorsi intrapresi, rimanendo sempre in contatto tramite la
Chat.
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: main menu composto da Opzioni/Back e Home, Logo/nome sezione, Cerca, Chat
(1) riga B: indicazioni di interazione riga C: filtro di visualizzazione elementi (scelta tra utenti già iscritti al progetto o Esterni) da riga D a riga L: visualizzazione utenti presenti (2) da E1-E2 a G1-G2: richiesta diconnessione con altro dispositivo
(3-4) da B1-B2 a C1-C2: menu on the road, composto da tre modalità di percorso, infotmazioni pratiche e pulsante di switch tra visualizzazione Mappa e Elenco da D1-D2 a E1-E2: menu utente on the road, composto dai pulsanti di modalità Team, Salvataggio e Condivisione F1: icona secondo partecipante da riga B a riga L: mappa in real time e percorso specifico J1: indicatori punto di partenza e visualizzazione percorsi dei partecipanti da riga K a riga L: pop-up attività dei partecipanti
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3. NATWAL project
Mobile App
Nuova storia
L’inserimento di una nuova Storia avviene per 66
passaggi consequenziali: si parte dalla definizione di un’ immagine di copertina per poi inserire l’indicatore dell’Emozione collegata, il titolo, la descrizione, le Ca-
tegorie e le immagini. Il sistema acquisirà la posizione e la data attuali. È possibile aggiungere Note personali.
Per leggere le seguenti informazioni è necessario utilizzare gli strumenti di riferimento forniti con i volumi. elementi comuni riga A: main menu composto da Opzioni/Back e Home, Logo/nome sezione, Cerca, Chat
(1) schermata iniziale di inserimento nuova storia di seguito inserimento copertina selezione emozione inserimento titolo selezione data (il sistema seleziona automaticamente la data attuale) inserimento descrizione definizione posizione (il sistema seleziona automaticamente la posizione attuale) selezione categorie (max. 4) selezione immagini da allegare inserimento note personali eventuali (2-5) riga B: indicazioni di interazione riga C: filtro di visualizzazione elementi da riga D a riga L: visualizzazione elementi da scegliere (3-4) da riga B a riga G: area di inserimento dati da riga H a riga L: tastiera/selettore temporale
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3. NATWAL project
Conclusioni
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Il lavoro sin qui presentato necessità indubbiamen-
za diretta delle influenze letterarie e artistiche espli-
te di alcune precisazioni e spiegazioni a posteriori, es-
citate nella ricerca teorica: con un piccolo sforzo di
senziali per comprendere a pieno le motivazioni che
immaginazione è possibile vedere nell’utente tipo il tu-
mi hanno indotto a intraprendere una tale strada pro-
rista di un tempo, il giovane borghese del XVII secolo
gettuale.
che intraprendeva il Grand Tour per completare la sua
Si parta quindi dalla ricerca teorica, base portante
formazione e accrescere il suo bagaglio culturale. Nel
dello sviluppo pratico e, come già detto in preceden-
XIX secolo, in una dimensione metropolitana ciò si tra-
za, dal taglio prettamente letterario e artistico.
duce nella figura del flâneur parigino, già presentata
L’obiettivo in questo caso è stata la volontà di trasporre concetti universali della cultura umanistica
nelle pagine precedenti come alter ego dell’utilizzatore del sistema NATWAL.
mondiale in un “contenitore” utilizzabile da tutti. Nel
Ovviamente, nonostante questi paragoni arditi, non
concreto ciò significa che il progetto non nasce con
è stata sottovalutata la consapevolezza che i grandi
fini utilitaristici o commerciali, come invece è stato (o
personaggi come Baudelaire, Benjamin o Thoreau ne-
è diventato con il tempo) per esempi illustri come gli
cessitino di una “revisione” quando riproposti in epoca
affini FourSquare o Facebook, ma piuttosto esso si
contemporanea, sebbene a questo proposito la ricer-
pone come unico scopo la creazione di una memoria
ca teorica dedichi ampio spazio anche al flâneur mo-
sociale e collettiva, il racconto condiviso delle emozio-
derno, rappresentato da autori come Whitman o Miller.
ni personali e la visualizzazione di un territorio urbano
Allo stesso modo hanno operato tale adattamento le
soggettivo generato attraverso l’esperienza diretta.
correnti artistiche già considerate esemplari per ciò
La community in particolare sarà regolata da una
che riguarda il rapporto con l’ambiente cittadino: le di-
serie di norme che non permetteranno per esempio
verse sperimentazioni scaturite tra il 1920 e il 1970
inserzioni pubblicitarie (esplicite o implicite) o attività
sono la prova tangibile della versatilità del concetto e
di business di nessun genere, poichè necessariamen-
della sempre presente necessità di indagare l’identità
te unico scopo degli utenti sarà esplorare la città,
urbana di ogni tempo.
raccontare il proprio punto di vista e condividere le scoperte riguardo i luoghi attraversati. Questa prospettiva è ancora una volta conseguen-
Un lavoro tendenziale quindi, ma mirato al raggiungimento di uno scopo che non è la mera riproposizione della “maniera”, ricavata pedissequamente dalle
3. NATWAL project esperienze e dai concetti proposti dalle menti geniali
permetta ai cittadini di essere nuovamente coinvolti
del passato, ma piuttosto la volontà di stimolare una
nella realtà che li circonda, stimolando l’attenzione del
riflessione profonda sull’ambiente che ci circonda e
singolo verso i luoghi apparentemente invisibili della
ritrovare un punto di partenza dalle solide fondamenta
sua frettolosa quotidianità.
per poter partire noi stessi all’esplorazione della città contemporanea.
Gli strumenti forniti, un archivio web e un’applicazione mobile ad esso subordinata, vogliono puntare pro-
Tale bisogno nasce in particolare da un dato che
prio a rafforzare il legame con il territorio e stimolare
caratterizza la città di Milano e i suoi abitanti, ovve-
gli abitanti a ampliare la conoscenza della propria terra
ro la riconosciuta fragilità del senso di appartenenza
e indagare le risorse, umane e culturali, di cui è ricca.
che lega gli individui al territorio. Sebbene tale punto
Per fare ciò è possibile utilizzare il format del social
sia stato spesso argomento di ricerca e studio anche
network, ripulito però dalle pulsioni commerciali e dagli
da parte della stessa amministrazione comunale, può
scopi prettamente utilitaristici e materialistici: sfruttan-
essere sufficiente guardare alle nostre stesse cono-
do positivamente il boom tecnologico degli ultimi anni
scenze per realizzare quanto il problema sia diffuso:
e l’abbattimento del digital divide, si vuole fare in modo
i cittadini milanesi sono indaffarati businessman di
che pratiche ormai usuali come la geolocalizzazione, la
passaggio, turisti da tutto il mondo, immigrati di al-
condivisione in real time e i personal blog costruiscano
meno dieci etnie differenti (dati ISTAT, 31/12/2010),
una rete tra i diversi attori del dialogo sociale e urbano.
studenti alla ricerca della propria strada. La maggior
La possibilità di trasmettere un messaggio contem-
parte della popolazione di MIlano non è milanese e
poraneamente sul territorio, attraverso le esplorazio-
se da una parte ciò la rende una delle metropoli più
ni dirette, e in rete, grazie ai nuovi media, permette
vive e dinamiche del mondo, dall’altro è causa di un
una diffusione del messaggio ad un alto numero di
rapporto difficile tra gli abitanti e la città, permeata
destinatari, dimostrando così come non siano sempre
da sempre da stereotipi o pregiudizi che solo in pochi
indispensabili interventi esterni, fisici e materiali, per
riescono a superare.
personalizzare e caratterizzare l’ambiente urbano.
Il NATWAL Project muove proprio in direzione opposta rispetto a questo stato di cose e, come le Avanguardie artistiche già citate, ricerca un metodo che
Ciò che conta è semplicemente esplorarlo in prima persona, raccontarlo e condividerlo.
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«Scoprire a meno di un mese dalla laurea che esiste una nuova strada, più breve, per andare da casa all’università. A Milano queste cose succedono.»
Paola, 27 marzo 2012
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