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strategica del Comune
per migliorare la qualità dell’ambiente
Il papa con i giovani di ‘Economy of Francesco’ esempio, richiama alla mente proprio alcuni passaggi duri della Laudato Si’: «La terra, nostra casa, sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di immondizia».
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Che cosa possiamo fare insieme
L’obiettivo dell’enciclica “ambientalista” di Francesco non è stato, tuttavia, quello di condannare, ma quello di incoraggiare un risveglio delle coscienze e la fioritura a tutti i livelli di una nuova progettualità che integri crescita economica, rispetto della natura e qualità della vita. E promuova così un benessere pienamente sostenibile per le generazioni future.
La stessa Laudato Si’ ha elencato numerosi esempi di azioni importanti condotte a buon termine nel mondo come il risanamento di fiumi inquinati per tanti decenni, il recupero di boschi autoctoni, l’abbellimento di paesaggi con opere di risanamento ambientale, i progetti edilizi di grande valore estetico, i progressi nella produzione di energia non inquinante e il miglioramento dei trasporti pubblici. «Queste azioni – scriveva papa Francesco - non risolvono i problemi globali, ma confermano che l’essere umano è ancora capace di intervenire positivamente. Essendo stato creato per amare, in mezzo ai suoi limiti germogliano inevitabilmente gesti di generosità, solidarietà e cura».
La campana dell’«ecologia integrale» suona oggi per tutti: enti territoriali, imprese private, sistema finanziario, terzo settore, comunità, parrocchie, associazioni e singoli cittadini. E sollecita tanto un virtuoso cambio di mentalità e stili di vita nelle piccole scelte quotidiane quanto l’adozione, con il supporto delle nuove tecnologie, di progetti complessi e “sistemici”. Come la trasformazione in chiave “circolare” di interi processi produttivi. O la rigenerazione degli spazi urbani e, dove possibile, la “rinaturazione” delle stesse città. O, ancora, il ripensamento della mobilità sul territorio in una prospettiva nuova, davvero sostenibile e meno dipendente dalle auto. O infine - è un altro esempio tra i tanti percorsi possibili - l’opportunità di creare “comunità energetiche rinnovabili”, dove si consuma l’energia che si produce senza inquinare e le realtà locali sono coinvolte attivamente nell’autogoverno di questo bene comune.
Per incamminarsi in queste direzioni, il primo passo è «riconoscere - come scriveva Francesco nella Laudato si’ - la grandezza, l’urgenza e la bellezza della sfida che ci si presenta». Finalmente consapevoli di abitare un ecosistema, compromesso ma ancora meraviglioso, dove le singole parti sono in una relazione vitale tra loro e con il tutto.
Marco Mariani
Quali cambiamenti deve affrontare Seregno per migliorare la qualità dell’ambiente? Il documento «Seregno Duemila30. Agenda strategica» - presentato lo scorso anno dall’amministrazione comunale (ora al termine del proprio mandato)contiene indicazioni utili per capire le problematiche “green” attorno alle quali si svilupperà la discussione sul futuro della città. Ecco alcune delle linee guida prospettate:
• evitare nuovo consumo di suolo per edificazioni e favorire la riconversione delle aree dismesse anche con ampi spazi di verde ad uso comune;
• promuovere interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati, eventualmente definendo un sistema di incentivi; piano d’azione integrato non solo per nuove costruzioni, ma anche per il patrimonio edilizio esistente;
• realizzare un innovativo sistema di mobilità urbana che favorisca gli spostamenti alternativi all’auto e con un tracciato di piste ciclopedonali che connetta tutti i quartieri e i parchi delle città, migliorando la sicurezza e prevedendo servizi dedicati al bike sharing;
• consolidare e ampliare il sistema del verde predisponendo una mappa di «Seregno nel verde»; “specializzare” per tipo di attività (camminate, running, sport, skate, aree per i cani etc) i principali parchi urbani;
• realizzare interventi di forestazione urbana e di ripristino ecologico floro-faunistico per aumentare biodiversità animale e vegetale;
• incoraggiare una cura e gestione condivisa degli spazi verdi, a partire dalle scuole in un’ottica formativa per bambini e giovani;
• diffondere la cultura della transizione ecologica ed energetica, con focus su competitività delle aziende, incrementi occupazionali e riduzione dei rischi ambientali;
• considerare la costituzione di comunità energetiche per produrre e condividere energia da fonti rinnovabili:
• promuovere un’economia circolare per ridurre rifiuti e sprechi, anche attraverso campagne contro i micro-abbandoni di rifiuti e a favore della “plastic-freedom”; potenziare la piattaforma ecologica e le isole ambientali nei diversi quartieri (distribuzione acqua, raccolta oli usati, sacchetti per la differenziata, compattazione bottiglie di plastica); elettrificare i veicoli per la raccolta dei rifiuti;
• elaborare un piano del clima per la città che tenga conto del più ampio sistema territoriale di cui fa parte;
• dotarsi di indicatori utili a monitorare e comunicare adeguatamente sfide e impegni presi, in particolare qualità dell’aria e rumorosità.
Anniversario/Il 13 marzo del 2013 veniva eletto l’agentino Jorge Mario Bergoglio