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Un oratorio pieno di ragazze/i anima la festa della famiglia e del patrono della parrocchia

Quella di domenica 29 gennaio è stata una doppia giornata di festa per la comunità parrocchiale del Ceredo: si sono infatti celebrate la festa della famiglia e quella del patrono san Giovanni Bosco.

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La giornata si è aperta con la celebrazione della messa solenne delle 10,30 animata da uno stuolo di chierichetti e con la presenza di ben tre corali (il coro parrocchiale, quello dell’Opera don Orione e il coretto dell’oratorio). Era da anni che non si vedeva la chiesa così piena. Al termine della messa è stato distribuito, come da tradizione, il pane benedetto simbolo di comunione fraterna e di condivisione.

Poi giochi in cortile e pranzo in oratorio. Quest’anno si è fatta una scelta originale: invitare al pranzo solo i bambini e ragazzi con i loro animatori. Si sono fermati più di 70 ragazze/i che hanno potuto gustare la cucina di Roberto e di Nadia cui va la gratitudine della comunità per la disponibilità al servizio dei più piccoli.

Nel pomeriggio giochi organizzati dagli animatori con la storia di san Giovanni Bosco come tema centrale. La gior- nata si è conclusa con la merenda.

È stato bello - sottolinea il vicario parrocchiale don Guido Gregorini - vedere l’oratorio pieno di ragazzi di età diverse giocare insieme, felici di passare una giornata comunitaria. Ancora più bello vedere ragazzi adolescenti prendersi cura dei più piccoli, non solo nell’organizzare giochi ma stare in allegria con loro. E’ stata tna bella giornata di amicizia in oratorio che a san Giovanni Bosco sarebbe piaciuta molto. Mentre guardavamo giocare i ragazzi ci è venuta in mente proprio una frase del nostro patrono: ‘La più bella passeggiata e il più bel gioco che mi piacerebbe è di poter condurre diecimila giovani in paradiso’”.

La festa patronale ha poi avuto il consueto corollario della messa per ragazzi, giovani catechisti ed educatori di tutta la comunità concelebrata da tutti i sacerdoti della città la sera di martedì 31, giorno della memoria liturgica di san Giovanni Bosco e di cui si riferisce più ampiamente in una delle pagine precedenti.

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