La guida alle Final Four di Legadue

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Curiosità Uno sguardo al passato delle Final Four Il 3 - 4 Marzo prossimi si svolgerà l'ottava edizione delle “Final Four” di Coppa Italia di LegaDue. Ad ospitare la kermesse quest'anno sarà la splendida cornice del PalaFlorio di Bari. A contendersi il trofeo saranno la Fileni Jesi, la Tezenis Verona, la Givova Scafati e l' Enel Brindisi. La Coppa Italia adotta questa formula, per le fasi finali, dal 2005. La prima fu un'edizione di grande prestigio che registrò il ritorno al grande basket della Virtus Bologna. La finalissima vide però protagonista il trio dell'Upea Capo d'Orlando McIntyre - Howell - Oliver (64 punti in 3) che schiantò l'Eurorida Scafati in un match tiratissimo giocato nel catino del PalaDozza di Bologna. Questa vittoria, per “Tmac”, fu solo l'inizio di una sfavillante carriera costellata di successi in terra senese. La stagione successiva si restò sempre in terra emiliana, ed al Palasport di Ferrara, Scafati ebbe la possibilità di rifarsi alzando la coppa dopo aver sconfitto la Zarotti Imola (Grappasonni top scorer degli scafatesi con 15 punti) per 90 a 81. Epico fu però il derby campano di semifinale vinto per 66 a 64 dai gialloblu sui rivali della Pepsi Caserta. A decidere la sfida ci pensò un Dimitri Lauwers chirurgico dalla lunga distanza (5 su 7 da 3 al 40’ per il belga). Il 2007 fu l'anno della Sebastiani Rieti che regalò una grande gioia ai propri tifosi accorsi in massa al PalaSojourner. Imponendosi per 71 a 61 sulla Carife Ferrara, Rieti conquistò uno storico trofeo. Immensa la prestazione di Joe Smith che mise a segno 17 punti in 30 minuti conditi da 4 assist dispensati ai compagni. Ferrara fu la località ospitante anche nel 2008 quando la Fileni Jesi sconfisse in finale la Carife Ferrara per 72 a 62, soffocando in gola l'urlo dei tantissimi tifosi casalinghi accorsi nell'impianto amico a sostenere i propri beniamini. L'MVP della gara fu uno stoico David Moss che mise a segno 21 punti con 8 su 15 da due giocando gli interi 44 minuti del match. Nel 2009 si registrò l'inizio dell'egemonia di Veroli. I ciociari, infatti, hanno alzato la coppa del primo classificato per ben tre competizioni di fila. La Vanoli Soresina cadde per prima al PalaSomenzi sotto i colpi di un Robinson monumentale ( 15 punti con 6 su 8 da 2).79 a 68 il finale. Sulla panchina giallorossa sedeva un giovanissimo Andrea Trinchieri che, a distanza di pochi anni, sarebbe diventato uno dei migliori coach che l'Italia possa vantare. Nonostante il cambio di location, anche l'anno seguente non cambiò il finale. Al PalaSerradimigni di Sassari, Nissim e compagni fecero l'impresa trafiggendo a suon di triple la difesa brindisina. La VII edizione delle “Final Four”, neanche a farlo apposta, ha visto nuovamente i laziali sul gradino più alto del podio. Imola si è dovuta arrendere ancora una volta in finale di fronte ad un Jarrius Jackson inarrestabile. 27 i punti finali per la guardia di Monroe con 5 su 10 da 3. Il tabellone luminoso segnò al 40° minuto un impietoso 81 a 67 per la truppa guidata dal giovane e promettente coach Demis Cavina. Quest'anno la competizione si presenta molto equilibrata e senza i mattatori degli ultimi tre anni, che interrompono così la striscia record. Scafati resta la favorita, ma tutto è possibile. Chi vivrà vedrà.....


Albo d’Oro Tutte le Final-Four dal 2004 ad oggi Eurorida vs Caffè Maxim 81-70 Upea - Eurorida 94-83

UPEA CAPO D’ORLANDO

Zarotti vs Eurorida 81-90

EURORIDA SCAFATI

Carife vs Sebastiani 61-71

NUOVA AMG SEBASTIANI RIETI

Fileni Jesi vs Carife Ferrara 72-62

FILENI JESI

BOLOGNA 2005 Upea vs Cimberio 87-72

Carife vs Zarotti 86-87

FERRARA 2006 Eurorida vs Pepsi 77-76

Pepsi vs Carife 68-78

RIETI 2007 Coopsette vs Sebastiani 64-73

Vanoli Soresina vs Fileni Jesi 75-82

FERRARA 2008 Carife Ferrara vs BdS Sassari 85-72

Trenkwalder RE vs Vanoli Soresina 80-88

CREMONA 2009

Prima Veroli vs Vanoli Soresina 79-68

PRIMA VEROLI

Prima Veroli vs Enel Brindisi 68-58

PRIMA VEROLI

Prima Veroli vs Aget Imola 81-67

PRIMA VEROLI

Cimberio Varese vs Prima Veroli 92-97

Trenkwalder RE vs Prima Veroli 49-77

SASSARI 2010 BdS Sassari - Enel Brindisi 105-106

Prima Veroli - Umana Venezia 91-88

NOVARA 2011 Fastweb Casale - Aget Imola 76-79


Presentazione semifinali Le Final Four di Coppa Italia di Legadue al PalaFlorio di Bari si apriranno Sabato 3 Marzo con la prima semifinale alle 18:15 tra la Fileni Jesi e la Givova Scafati. Le due squadre si son affrontate già due volte in campionato con una doppia vittoria dei campani sui marchigiani. I campani si sono imposti nettamente nella gara interna del turno d’andata per 95-65, e sul filo del rasoio in quel di Jesi nel girone di ritorno per 91-92 al termine di un finale convulso. Nell’ultimo precedente del 15 Febbraio infatti la formazione di coach Griccioli è riuscita ad avere la meglio grazie ad un incredibile conclusione da distanza siderale sulla sirena di Paul Lester Marigney. Finale incandescente che ha riscaldato gli animi dei protagonisti in campo, infatti dopo il referto arbitrale il giudice sportivo squalificherà tra le fila campane per due turni l’ala Andrea Ghiacci e per un turno il play Gennaro Sorrentino e l’allenatore Giulio Griccioli. Con questo mix di ingredienti ci sarà veramente da divertirsi nella prima semifinale, dove la formazione di coach Cioppi vorrà tentare di prendersi la rivincita, mentre i campani vorranno confermare la propria superiorità su Maggioli e compagni. Favoriti per i precedenti a loro favore, per una classifica decisamente migliore in campionato e per un roster decisivamente più lungo in uomini e talento sono gli scafatesi, ma in una gara secca qualsiasi pronostico può essere ribaltato e smentito. Nella seconda semifinale alle 20:45 si affronteranno l’Enel Brindisi e la Tezenis Verona. Nel precedente dalla gara di campionato tra le due formazioni nell’undicesimo turno del girone d’andata in quel di Verona ci fu la vittoria dei padroni di casa scaligeri sui brindisini per 76-69. Grande protagonista del successo degli uomini di coach Martelossi fu Mario West con 20 punti, mentre per l’Enel furono inutili i 19 punti a testa del play Usa Renfroe e del lungo slavo Borovnjak. Classifica alla mano del campionato e per valore delle due squadre la favorita è da considerarsi la squadra di coach Bucchi, nonostante il precedente dell’andata. Dopo la sconfitta nel turno di campionato però i brindisini sanno benissimo che Verona per giocatori nel proprio roster è squadra da non sottovalutare capace di tutto nel bene e nel male.


Enel Brindisi

Enel Brindisi

The coach

Roster Nr.

Nome

Ruolo

Cm

Naz

7

Maestrello Matteo

Guardia

197

ITA

9

Formenti Matteo

Guardia

194

ITA

10

Hunter Jimmy Lee

Guardia

196

USA

12

Renfroe Gregory Alexander

Playmaker

192

USA

13

Ndoja Klaudio (C)

Ala

201

ITA

14

Borovnjiak Dejan

Centro

206

YUG

15

Callahan Craig

Ala/Centro

205

ITA

18

Wojciechowski Jakub

Ala/Centro

214

ITA

19

Zerini Andrea

Ala/Centro

205

ITA

20

Vorzillo Maurizio

Ala

203

ITA

21

Giuri Marco

Play/Guardia

194

ITA

Piero Bucchi

Piero Bucchi è il coach dell’Enel Brindisi, uno degli allenatori più conosciuti in ambito nazionale. Arriva da un’esperienza triennale nella prestigiosa Olimpia Milano. In passato si è seduto anche sulle panchine di Roma, Treviso e Napoli, con la quale ha vinto anche una Coppa Italia. In quanto a esperienze non invidia la sua stella Dejan Borovnjak. È un allenatore che basa molto del suo lavoro sulle motivazioni, infatti vanta spesso la grande unione di questo gruppo, che va d’accordo sia in campo che fuori. Questo ovviamente è merito suo. Non dispiace nemmeno dal punto di vista tecnico, visti gli incontrovertibili risultati che sta ottenendo. Infatti a Brindisi, dopo un inizio davvero complicato, è riuscito a conquistare tifosi e squadra, nonostante un’altra piccola crisi arrivata tra novembre e dicembre. Attualmente la squadra sta vivendo un buon momento, che la porta ai vertici della classifica. Ecco l’obiettivo di Piero Bucchi: conquistare la terza Coppa Italia della sua carriera, la prima di Legadue, dopo averne ottenute due di Serie A con Treviso e Napoli.


La Stella: Dejan Borovnjak E’ Dejan Borovnjak la star dell’Enel Brindisi in questa prima metà abbondante di stagione. Nato a Tenin il 4 gennaio 1986, il centro serbo sta rendendo addirittura oltre le aspettative. E’ stato preso per fare la differenza sotto le plance dall’alto dei suoi 209 centimetri per 104 chilogrammi, ma oltre a dare un apporto molto concreto quanto a intimidazione e rimbalzi, sta anche mostrando un bagaglio tecnico molto raro per un giocatore di quella stazza. I suoi movimenti sono veloci ma allo stesso tempo efficaci e nessun centro avversario è ancora riuscito a limitarlo spalle a canestro. Ha anche una mano morbida, cosa dimostrata dal buon 72% in lunetta. Le sue percentuali da 2 punti sono a dir poco impressionanti: 64.2% dentro l’area su 6 tentativi a partita. Per completare il quadro statistico del giocatore, aggiungiamo 14.9 punti, 7.9 rimbalzi, 2 recuperi, 1.1 assist e 19.6 di valutazione. È il quarto giocatore del campionato per valutazione, nonché terzo per percentuale da due e quarto nei rimbalzi. Un vero totem per la squadra di coach Bucchi. A tutto questo si aggiungono doti da leader non comuni in tutti i grandi campioni. Ha fatto la trafila giovanile nella squadra più prestigiosa della Serbia: il Partizan Belgrado, dove ha giocato anche in prima squadra, conquistando due leghe adriatiche e un paio di partecipazioni all’Eurolega. Ha giocato nella seconda competizione più importante del mondo con i lituani del Lietuvos Rytas. Nella sua carriera ha vestito anche le canotte di Aris Salonicco, Panionios e Gran Canaria, prima di passare all’Enel Brindisi per la sua prima esperienza in un secondo campionato nazionale, perché? Ha sposato il progetto Brindisi e ha accettato di essere il leader della squadra, per portarla alla conquista di promozione e magari, anche della Coppa Italia.


Fileni Jesi The coach

Roster Nr.

Nome

Ruolo

Cm

Naz

Centro

212

ITA

Playmaker

176

ITA

5

Maggioli Michele (C)

6

Battisti Matteo

7

Hoover Ryan

Guardia

187

BEL

8

Valentini Jacopo

Guardia

193

ITA

10

Migliori Franco

Guardia/Ala

197

ITA

11

Ginesi Federico

Ala

195

ITA

12

Bargnesi Federico

Play/Guardia

192

ITA

16

Bruzzechesse Simone

Ala

192

ITA

18

Di Giacomo Alessandro

Centro

206

ITA

21

Brooks Jeffrey

Ala/Centro

207

USA

23

Santiangeli Marco

Ala

192

ITA

32

McConnell Richard “Mickey"

Playmaker

183

USA

33

Dolic David

Ala/Centro

198

ITA

Stefano Cioppi

Stefano Cioppi, nativo di Pesaro, allena l’Aurora Basket Jesi dalla stagione 2010/2011. L’allenatore pesarese inizia la sua carriera da assistente alla Scavolini Pesaro dal 2000 al 2003, quando a stagione in corso viene chiamato a sostituire coach Crespi come head coach della squadra militante in Lega A. Nella stagione successiva passa a Fabriano in LegaDue e porta i marchigiani ai playoffs, dove saranno eliminati ai quarti dalla Carife Ferrara, e saranno proprio gli estensi a chiamare il coach pesarese per la stagione 2004/2005; nelle due stagione successive siede sulla panchina della Robur Osimo e riesce a portare i “senza testa” in finale playoffs in entrambe le annate, mancando però il salto di categoria. Nel 2007/2008 lo si vede tornare tra i pro firmando con la Vanoli Soresina: la prima stagione viene fermato solo dalla Pepsi Caserta (poi promossa in Lega A), ma nella seconda stagione in Lombardia riesce a portare la sua formazione nella massima serie sconfiggendo in finale playoffs il Banco di Sardegna Sassari per 3-1. La prima stagione a Jesi si conclude con i playoff sfiorati e con un finale pieno zeppo di sfortuna e malanni. Quest’anno una Fileni Jesi più giovane ed inesperta ma con un attacco eccellente prova a mettere i bastoni tra le ruote delle big, ed in casa è quasi imbattibile. Riusciranno a mantenere il loro ritmo anche nella seconda parte della stagione? Le Final Four di Bari ci aiuteranno a trovare la risposta.


La Stella: Richard “Mickey” McConnell Nato a Mesa il 14/04/1989, Richard (per tutti ormai Mickey) McConnell si sta rivelando una vera e propria scelta azzeccata da parte dei dirigenti aurorini e allo stesso tempo la stella di una squadra giovane e ricca di talento. McConnell , 183 cm per 80 kg, pur essendo nato in Arizona frequenta tutta la sua carriera sportiva al college di Saint Mary’s, in California e nella sua ultima stagione è stato eletto giocatore dell’anno della West Coast Conference presentandosi con questi numeri: 37 minuti di media in campo con 16.4 punti ad allacciata (50% da 2, 46% da 3 e 89% ai liberi) con 2.5 rimbalzi, 1.2 recuperi e 6.1 assist. Quest’anno sta giocando su livelli spaventosi trascinando la propria squadra in qualsiasi occasione: riesce sempre a mettere in difficoltà la difesa avversaria trovando o la penetrazione in 1 vs 1, o il tiro dalla media/lunga distanza, o il passaggio vincente o il fallo subito. I suoi numeri fino ad ora parlano chiaro: in quasi 38 minuti di utilizzo medio a partita manda a referto 18.9 punti a gara (56,8% da 2, 33,3% da 3 e 85% ai liberi con ben 120 liberi tentati) uniti a 3.2 rimbalzi, 3.3 assist, 2.4 recuperi a partita e ben 6.7 falli subiti; unico neo le palle perse, 3.8, un po’ troppe per essere insieme a capitan Maggioli la colonna portante di questa squadra giovane ma affamata. Ha un high di 37 punti realizzato in quel di Piacenza e 8 è il numero massimo di assist serviti in una partita quest’anno; la scorsa partita casalinga, persa all’ultimo secondo con Scafati (che ritroverà alle semifinali delle Final Four), ha stabilito il record dell’intera LegaDue di questa stag ione per tiri liberi tentati (20). Statistiche alla mano si divide con Dawan Robinson e Mike Green (anche se quest’ultimo molto al di sotto del livello a cui ci ha abituati vederlo giocare gli scorsi anni a Cantù) il premio di miglior playmaker straniero del campionato di LegaDue fino a questo momento, visto anche l’andamento positivo delle due squadre e il loro posizionamento in classifica. A Bari scopriremo se sarà in grado di portare Jesi al settimo cielo, magari conquistando un’inaspettata ma ovviamente graditissima vittoria.


Givova Scafati Roster Nr.

Nome

The coach

Ruolo

Cm

Naz

Playmaker

188

SVE

Ala

207

ITA

4

Levin Mats (C)

5

Radulovic Nikola

6

Casini Juan Marcos

Guardia

188

ARG

8

Gueye Ousmane

Guardia

188

SEN

9

Guadagnola Dario

Ala

201

ITA

10

Malpede Stefano

Guardia

188

ITA

11

Matrone Ferdinando

Ala

202

ITA

12

Izzo Luca

Playmaker

177

ITA

14

Pauciulo Pierluigi

Playmaker

178

ITA

15

Thomas James

Centro

203

USA

Giulio Griccioli, tecnico della Givova

16

Rosignoli Davide

Ala/Centro

203

ITA

Scafati, nato il 9 Febbraio a Siena del 1972,

19

Ghiacci Andrea

Ala

200

ITA

ha da qualche settimana festeggiato i 40

40

Marigney Paul Lester

Guardia

192

USA

51

Sorrentino Gennaro

Playmaker

190

ITA

Giulio Griccioli

anni di età. Proprio nella sua città origine Siena alla corte della Mens Sana il Griccioli si è formato come allenatore. Il suo lavoro come allenatore nel settore giovanile e

membro dello staff tecnico della prima squadra della città del Palio inizia nel lontano 1998. Griccioli, subentra, poi nella stagione 2005/06 al suo illustre predecessore Simone Pianigiani, quando quest’ultimo diventa capo allenatore della Montepaschi Siena, come responsabile del settore tecnico giovanile dei senesi. Nella stagione 2007/08 nelle finali nazionali juniores di Venezia, vinte con la sua Siena riceve il premio come migliore allenatore dell’anno per la categoria juniores. Nella stagione 2010/11, la passata, arriva l’occasione per Griccioli di cimentarsi come allenatore su una panchina di una squadra professionistica di Legadue con Scafati. Dopo un avvio titubante, dove il tecnico si è potuto avvalere dell’ala protettiva del vate Bianchini, l’anno passato consulente della società campana, il senese ha convinto tutti vincendo a fine stagione il titolo di migliore allenatore dell’anno della Lega. Quarto alla fine della scorsa regular season ed eliminato nel primo turno dei play-off da Barcellona Pozzo di Grotto, il buon Giulio in questa stagione è partito con l’intento di migliorare i risultati sul campo della positiva scorsa stagione. Prima tappa per le ambizioso tecnico senese saranno le final-four di Bari per vincere un primo trofeo da capo-tecnico professionistico, dopo i tanti successi da allenatore giovanile e da assistente della grande Montepaschi.


La Stella: Paul Lester Marigney Paul Lester Marigney non avrà più il look tutte treccine del suo arrivo in Italia nel 2006 a Ferrara in Legadue, ora i capelli sono cortissimi stile quasi marine, ma in questi sei anni Paul è diventata una delle guardie più affidabili della Legadue. Nato ad Oakland nel 1983, cresciuto a Saint Mary’s, al suo arrivo in Italia alla Carife di Giorgio Valli, è un il classico talento sbizzarrito da domare per il bravo Valli. Nell’anno successivo si trasferisce a qualche chilometro di distanza va a Reggio Emilia in Legadue, dove trovò il professore Marcelletti in panchina che continua l’opera di sgrezzamento della guardia Usa. Nella stagione 2008/09 Paul va a Pavia, ma l’anno successivo torna nuovamente nella squadra reggiana. Il continuo pellegrinare di Paul in Legadue tra Emila Romagna e Lombardia continua nel 2010/2011 con l’approdo al Casalpusterlengo, dove la guardia coglie una bella salvezza. Nell’estate del 2011 lascia finalmente il freddo del Nord Italia per approdare al sud della penisola alla corte della Givova Scafati di coach Giulio Griccioli. Il Marigney visto nei primi cinque mesi dell’esperienza scafatese è un giocatore al pieno della maturazione tecnica agonistica come testimoniano le sue cifre da sballo. Paul è il capocannoniere della Legadue a oltre 22 punti di media, ed ha messo nella sua faretra un tiro da tre molto più consistente rispetto al suo arrivo in Italia, mentre le doti di attaccante al ferro sono rimaste nel DNA dell’americano. Scafati nelle prime posizioni della classifica con un Marigney da leccarsi i baffi sogna la promozione, e per Paul sarebbe il meritato primo campionato in massima serie dopo tanti anni di gavetta ed apprendistato nella Legadue, ma prima per l’americano dal capello meno sgargiante c’è l’appuntamento di grande prestigio delle Final-Four di Coppa Italia.


Tezenis Verona The coach

Roster Nr.

Nome

4

Brusamarello Gabriele

5

West Mario

7

Waleskowski Keith

9

Porta Antonio

Ruolo

Cm

Naz

Playmaker

185

ITA

Ala

195

USA

Centro

204

GER

Playmaker

186

ITA

10

DiGiuliomaria Christian

Centro

210

ITA

11

Boscagin Giorgio (cap)

Guardia/Ala

196

ITA

12

McGrath Donnie

Guardia

183

IRL

15

Banti Diego

Ala/Centro

204

ITA

18

Mariani Giacomo

Playmaker

191

ITA

20

Vukcevic Dusan

Guardia/Ala

200

BIH

22

Renzi Andrea

Centro

209

ITA

31

Edwards Shane

Ala/Centro

202

USA

Alberto Martelossi Alberto Martelossi, 46 anni ad aprile, è approdato sulla panchina gialloblù il 20 ottobre scorso, subentrando a Gigi Garelli dopo tre gare di campionato (bilancio 0-3). Nato ad Udine, nella sua carriera in Legadue ha allenato anche Pavia, Imola e Ferrara. Meno fortunato lo scorcio in serie A: solo 12 partite a Roseto con un poco felice bilancio di 2-10. Friulano come Andrea Fadini, è sempre stato apprezzato dal general manager della Tezenis: all’eleganza nel vestire e ai modi gentili (in primis nei rapporti con la stampa) unisce una grinta smisurata, che cerca di trasmettere al massimo ai suoi giocatori. Non si fa problemi, durante il lavoro in palestra, ad urlare a squarciagola tutta la sua determinazione per spronare i suoi ragazzi a migliorare. Memorabile un vivace “scambio di idee” in allenamento con Mario West, di cui apprezza il talento fisico ma non esita a volte a criticarne la tendenza a gelare il pallone. Sin dal suo insediamento ha cercato di inculcare una mentalità difensiva solida al gruppo. Dopo l’inizio stentato Verona è cresciuta, riuscendo a raggiungere una posizione di classifica valida per i Playoff. Purtroppo i difetti di organico, uniti ad una fiducia in netto calo, ha riproposto una crisi apparentemente senza soluzione. La Tezenis è ultima al tiro da tre, fatica ad attaccare la zona e Antonio Porta, il suo leader, ha perso smalto nelle ultime gare. Non ha mai invece convinto Dusan Vukcevic (40% da due e 32% da tre), di cui ci si attendeva ben altro: il suo taglio è stato inevitabile. Ma Martelossi non è in discussione.


La Stella: Antonio Porta Antonio Porta, 28 anni, play italoargentino, è il leader di Verona. Approdato in Italia a 19 anni, ha passato diverse squadre: Imola, Livorno, Biella, Avellino. Nel 2010 la Tezenis lo chiama a novembre inoltrato, a stagione già iniziata, per mettere una pezza alle condizioni fisiche precarie di Rodolfo Rombaldoni. La scelta si rivela ottima, anche perché per la Legadue Porta è un fuoriclasse. Parte piano, collezionando 14 punti nelle prime tre gare in gialloblù (1-2). La squadra fatica, condizionata da un talento globale non eccelso. Ma poi è lui (insieme a Renzi, con cui forma un asse play-pivot molto efficace) a riportare in alto Verona. In 23 partite totali piazza 5 assist di media col 95% ai liberi. La stagione si conclude male, con una retrocessione amara consumata in terra campana, a Scafati. Ripescata in Legadue, Verona riparte proprio dalla “combo” Porta-Renzi, supportata da acquisti di (apparente)qualità come Vukcevic, West, Boscagin, Di Giuliomaria. Ma la chimica è difficile da trovare, Porta non ha un impatto felice con il campionato e il feeling con de Raffaele è scarso. Con Martelossi cambia qualcosa, il play scala le classifiche di rendimento fino ad issarsi al quarto posto nella valutazione di Lega. Ma la Tezenis vive una stagione da montagne russe, non convince mai fino in fondo e, nonostante una nuova anima difensiva, soffre i finali di partita mancando di carattere. Il più convincente rimane p erò Porta, che guida i suoi alle ottime affermazioni casalinghe contro squadre di vertice come Brindisi e Reggio Emilia, raggiungendo l’apice contro la Conad (26 punti e 34 di valutazione). Ma anche l’idolo della “Locura Gialloblu” non è esente da critiche nell’ultimo periodo: nel recente trittico di sconfitte (Brescia, Imola, Sant’Antimo) ha confezionato un totale di 17 palle perse. Troppe per cercare di continuare ad inseguire l’obiettivo Playoff.


IL PalaFlorio Il PalaFlorio di Bari sarà la struttura all’interno della quale si svolgeranno la due giorni delle Final-Four di Coppa Italia di Legadue. Il PalaFlorio è una struttura costruita negli anni 80’, ma per molti anni è stata inattiva, prima dei lavori di ristrutturazione da parte del Comuni di Bari che ha rimodernato l’impianto, e portato la capienza del palazzo dello palazzo dello sport alle attuali 6000 unità. Nell’estate del 2010 il palazzo dello sport di Bari, dopo i lavori di ristrutturazione, è stato scelto come luogo per ospitare le gare interne della nazionale italiana di basket impegnata nella rincorsa agli Europei 2011 in Lituania. Il palazzo delle sport ospita le partite interne della formazione del Bari impegnata nel campionato di DNA.

Hanno partecipato alla realizzazione della guida di Basketinside.com per le Final-Four di Coppa Italia della Legadue i seguenti membri dello staff della testata: Matteo Airoldi redattore Conad Bologna che ha curato le curiosità sulle precedenti edizioni delle finali di coppa, Angelo Lenoci redattore dell’Enel Brindisi, Eugenio Agostinelli redattore della Fileni Jesi, Livio Cavezza responsabile della Legadue e redattore della Givova Scafati e Jacopo Burati redattore Tezenis Verona. Le fotografie utilizzate in questa guida sono di proprietà – o ricavate da fotografie di proprietà di Basketinside.com*. Cogliamo la presente occasione per ringraziare i nostri fotografi Alfonso Cannavacciuolo, Dario Fico e Vito Massali per l’eccellente lavoro svolto, senza il quale la realizzazione di questa guida non sarebbe stata possibile.

*Le immagini dei loghi delle squadre rappresentano un marchio registrato o di fabbrica. Si ritiene che possano essere riprodotti su questa guida, in quanto utilizzati a meri fini informativi e descrittivi e comunque per finalità non commerciali e non apposti su prodotti, di alcuna sorta, destinati al mercato commerciale.


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