Banca di Credito Cooperativo del Friuli Centrale - periodico di economia, cultura e sport anno XV - n°2 - ottobre 2017
molte persone in un solo cuore
ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEI SOCI DELLA BCC FRIULI CENTRALE
DOMENICA 29 OTTOBRE 2017 - ORE 11.00 PRESSO ENTE FIERA, MARTIGNACCO SEGUIRÀ PRANZO SOCIALE.
TUTTI I PARTECIPANTI RICEVERANNO UN PREZIOSO RICORDO.
IL PROGETTO DI AGGREGAZIONE
GIUSEPPE GRAFFI BRUNORO PRESIDENTE BCC DEL FRIULI CENTRALE
FRA LA BCC DEL FRIULI CENTRALE, LA BCC BASSA FRIULANA E LA BCC DI CARNIA E GEMONESE Cari Soci, ci siamo lasciati nell’ultimo numero del nostro news con una lunga riflessione sulla Riforma del Credito Cooperativo e sul fatto che stavamo verificando la sostenibilità di un innovativo processo aggregativo fra tre BCC. Ne abbiamo poi parlato in maniera un po’ più strutturata negli incontri territoriali che abbiamo tenuto per informarvi adeguatamente sui contenuti della riforma e sulla conseguente adesione al Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca e, infine, abbiamo approfondito la cosa in occasione della nostra assemblea ordinaria il 20 maggio. In attesa di incontrarvi personalmente intendiamo ora aggiornarvi in merito al progetto
di fusione fra la nostra Cooperativa di Credito e le consorelle di “Bassa Friulana” e di “Carnia e Gemonese”. Lo scenario economico generale, nazionale e locale, è mutato radicalmente; più che un cambiamento forse è corretto definirla una “metamorfosi”. Noi tutti abbiamo il dovere di interrogarci sulle nostre reali prospettive, cercando di individuare le migliori strategie per fare evolvere le nostre Comunità verso un domani che garantisca alle nuove Generazioni opportunità di lavoro e di benessere. Nel Credito Cooperativo di domani avremo meno BCC in termini di numero che dovranno essere, però, più BCC in termini di efficacia, capaci di interpretare sino in fondo e ancora più incisivamente la loro
missione distintiva: accompagnare le scelte importanti della vita delle Persone, delle imprese e delle Comunità attraverso la mutualità. Le tre BCC, da oltre un secolo protagoniste della vita sociale ed economica delle Comunità di riferimento, arrivano a questo importante appuntamento potendo contare su una solidità maturata nel tempo che ha consentito di resistere alle turbolenze dell’ultimo decennio e ora permette di spingerci verso nuovi obiettivi da raggiungere insieme. Mettendo in campo passione, ragione, volontà e determinazione, unite ad un lucido disegno strategico, le Persone che lavorano nelle tre BCC sapranno fare dell’unione la forza necessaria per supportare adeguatamente le famiglie e le
imprese dei nostri territori. In FVG due aggregazioni sono già state realizzate e altre sono in corso di realizzazione. Con questa convinzione i Consigli di Amministrazione delle BCC del Friuli Centrale, di Bassa Friulana e di Carnia e Gemonese hanno approvato il progetto di fusione che verrà sottoposto alla vostra attenzione nell’assemblea straordinaria che verrà convocata per il 29 ottobre. Fusione che consentirà di salvaguardare un patrimonio non solo economico e finanziario, ma soprattutto di valori cooperativi. PERCHÉ L’AGGREGAZIONE È cambiato il Mondo ed è cambiato il modo di fare banca, vorremmo che non cambiasse troppo l’essere Cooperativa di Credito. Le recenti norme italiane ed europee (una vera e propria alluvione!) impongono a tutte le banche, nuovi vincoli patrimoniali, nuovi adempimenti e, quindi, più strutturati assetti organizzativi che, come conseguenza, rendono sempre più difficoltosi gli equilibri economici. Alla “sfida della normativa” si affiancano da un lato una pressione competitiva senza pari di banche non cooperative che, sfruttando il periodo di crisi, si sono “alleggerite” riducendo di migliaia di unità i loro dipendenti e dall’altro la storica maggior disponibilità a concedere credito delle BCC che, come conseguenza, ha oggi lasciato nei nostri bilanci un numero maggiore di crediti deteriorati. Infine, l’evoluzione di contesto richiede la necessità di fronteggiare in maniera più adeguata i rischi a z i e n d a l i , a n c h e a t t rave r s o
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strutture di controllo che, grazie alla disponibilità di adeguate risorse e Persone specializzate, potranno, con rinnovato impianto organizzativo, presidiare al meglio le evoluzioni normative, le mutate abitudini e comportamenti sociali della Clientela, contribuendo a garantire la sana e prudente gestione che, prima che una richiesta della Vigilanza, è un dovere nei confronti dei Soci e dei Clienti. In questo scenario, fortunatamente, s i i n s e r i s c e l ’o p p o r t u n i t à dell’innovazione tecnologica che siamo pronti a mettere a disposizione di Soci e Clienti e, soprattutto, una ritrovata voglia di relazione da parte delle nostre Comunità. La nostra Cooperativa di Credito ha raccolto questa sfida ed ha avviato un percorso strategico per “cambiare e stare al passo” con ciò che il mercato richiede, salvaguardando però la nostra identità cooperativa: quindi vogliamo diventare una Cassa di Credito Cooperativo più solida e competitiva per continuare a fare meglio quello che abbiamo sempre fatto. Il progetto tiene conto, infatti, non solo di numeri, per quanto importanti, ma della storia, dell ’ identità cooperativa dell’azienda e delle Persone, dell’omogeneità culturale dei Territori e delle Comunità, della compatibilità organizzativa, della non sovrapposizione di territori e clienti, della potenzialità di sviluppo di aree geografiche, della complementarietà operativa. La “Bcc risultante” si dimostrerà una realtà più solida, rispetto alla somma delle tre singole Bcc e potrà reggere, in questo modo, alle sfide dei mercati ed essere consegnata alle future Generazioni di Cooperatori.
OBIETTIVI E VANTAGGI DELLA FUSIONE Il progetto mira ad un allargamento delle zone di competenza che consentirà una maggior diversificazione dei rischi geosettoriali e la razionalizzazione dell’offerta dei servizi alle Comunità, puntando ad un incremento delle quote di mercato. Il conseguente riassetto organizzativo comporterà importanti risparmi sui costi di gestione e sarà fondamentale per il miglioramento e l’adeguamento delle professionalità delle Persone che lavorano nelle BCC in una naturale gestione degli standard occupazionali. Sul versante sociale, la maggior redditività conseguente all’unione, consentirà di consolidare il già importante sostegno e il forte legame con il territorio a beneficio dei Soci, delle Comunità e del mondo dell’associazionismo. La nuova realtà bancaria esprime, già da ora, numeri di tutto rispetto: risulteranno 44 filiali che opereranno in 96 Comuni della nostra Regione, in un’area geografica che si estenderà dalle montagne della Carnia alla
Visita il sito www.bccfc.it oppure www.primacassafvg.it per prendere visione di tutti i documenti relativi all’aggregazione e alla mission di PrimaCassa
FORNI AVOLTRI PALUZZA
LIGOSULLO
RIGOLATO
PRATO CARNICO
COMEGLIANS
RAVASCLETTO CERCIVENTO
TREPPO CARNICO
PAULARO PONTEBBA
SUTRIO OVARO
SAURIS
MALBORGHETTO VALBRUNA
ARTA TERME ZUGLIO
TARVISIO
LAUCO
RAVEO
FORNI DI SOPRA
MOGGIO UDINESE
AMPEZZO
DOGNA
TOLMEZZO
ENEMONZO VILLA SANTINA FORNI DI SOTTO SOCCHIEVE
AMARO RESIUTTA
CAVAZZO CARNICO
CIMOLAIS
VENZONE CLAUT
TRASAGHIS
TRAMONTI DI SOTTO
FRISANCO
GEMONA DEL FRIULI
VITO D’ASIO
CLAUZETTO
OSOPPO
MEDUNO
TRAVESIO
CAVASSO FANNA NUOVO MANIAGO ARBA
VAJONT
SAN DANIELE DEL FRIULI RIVE D’ARCANO
SPILIMBERGO
AVIANO
BUDOIA
RAGOGNA
PINZANO AL TAGLIAMENTO
SEQUALS
DIGNANO SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA
SAN QUIRINO ROVEREDO IN PIANO CORDENONS
FAGAGNA
MORUZZO PAGNACCO
COSEANO
SAN VITO DI FAGAGNA
PORDENONE
BRUGNERA PRATA DI PORDENONE
CHIONS
GRIMACCO TORREANO
BASILIANO
CAMPOFORMIDO
SAN PIETRO AL NATISONE
CIVIDALE DEL FRIULI
LESTIZZA
CODROIPO CAMINO AL TAGLIAMENTO
MORSANO AL TAGLIAMENTO CORDOVADO
PRAVISDOMINI
BERTIOLO
MORTEGLIANO
PAVIA DI UDINE
SANTA MARIA LA LONGA
SAN LEONARDO
DRENCHIA
STREGNA
PREPOTTO
PREMARIACCO
PRADAMANO
DOLEGNA DEL COLLIO
BUTTRIO POZZUOLO DEL FRIULI
SAN VITO AL TAGLIAMENTO
SESTO AL REGHENA
MOIMACCO
UDINE
SEDEGLIANO
ARZENE
AZZANO DECIMO
PASIANO DI PORDENONE
SAVOGNA
REANA DEL ROJALE POVOLETTO
PASIAN DI PRATO
MERETO DI TOMBA
CASARSA DELLA DELIZIA FIUME VENETO
PULFERO
FAEDIS
REMANZACCO
ZOPPOLA
PORCIA
ATTIMIS
MARTIGNACCO
VALVASONE SACILE
NIMIS
TREPPO GRANDE CASSACCO COLLOREDO DI MONTE ALBANO TRICESIMO
FLAIBANO
SAN MARTINO AL TAGLIAMENTO
FONTANAFREDDA
TARCENTO
TAVAGNACCO
VIVARO POLCENIGO
MAGNANO IN RIVIERA
BUJA
CASTELNOVO DEL FRIULI MAJANO
TAIPANA
ARTEGNA
FORGARIA DEL FRIULI
BARCIS
LUSEVERA MONTENARS
ANDREIS
MONTEREALE VALCELLINA
RESIA
BORDANO
TRAMONTI DI SOPRA
ERTO E CASSO
CANEVA
CHIUSAFORTE
VERZEGNIS
PREONE
MANZANO
TRIVIGNANO UDINESE
CORNO DI ROSAZZO
SAN GIOVANNI AL NATISONE
CORMONS
SAN FLORIANO DEL COLLIO
CAPRIVA DEL FRIULI MOSSA BICINICCO GORIZIA CHIOPRIS TALMASSONS MORARO SAN LORENZO ISONTINO DI VISCONE CASTIONS MEDEA MARIANO PALMANOVA FARRA DI STRADA SAN VITO DEL FRIULI VARMO D’ISONZO ROMANS GONARS VISCO AL TORRE SAVOGNA D’ISONZO BAGNARIA GRADISCA D’ISONZO RIVIGNANO TAPOGLIANO ARSA AIELLO TEOR SAGRADO PORPETTO POCENIA CAMPOLONGO FOGLIANO AL TORRE VILLESSE DI REDIPUGLIA DOBERDÒ RONCHIS DEL LAGO SAN PIER SAN GIORGIO RUDA D’ISONZO RONCHI DEI DI NOGARO MUZZANA CERVIGNANO LEGIONARI TURRIACO DEL TURGNANO DEL FRIULI VILLA TORVISCOSA VICENTINA CARLINO PRECENICCO MONFALCONE FIUMICELLO STARANZANO PALAZZOLO TERZO D’AQUILEIA LATISANA SAN CANZIAN DUINO-AURISINA DELLO STELLA D’ISONZO AQUILEIA MARANO LAGUNARE
GRADO
SGONICO MONRUPINO
LIGNANO SABBIADORO TRIESTE
SAN DORLIGO DELLA VALLE
La zona di competenza della nuova banca: 44 succursali e un territorio che si estende dai monti al mare
MUGGIA
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laguna di Marano, con oltre 12.000 Soci e 230 dipendenti, un totale della raccolta diretta di oltre 900 milioni di euro, una raccolta indiretta di oltre 350 milioni di euro, con impieghi per oltre 750 milioni di euro che portano la massa amministrata a più di 2 miliardi di euro. Una realtà bancaria assai solida, con un patrimonio nell’ordine di oltre 130 milioni di euro ed un indice di solvibilità (CET 1) superiore al 15%: una soglia decisamente elevata rispetto al 10,50% richiesto dalle Autorità di vigilanza e superiore sia alla media del sistema bancario nazionale che delle BCC. I numeri rappresentati costituiscono la base concreta da cui partire, per fare tesoro della storia e dell’identità della nostra Cooperativa. L’opportunità è di valorizzare ciò che abbiamo costruito finora, in una realtà nuova, moderna, coerente con l’evoluzione del Mondo, che continui a generare vantaggi da mettere al servizio dei Soci e delle Comunità. Il tutto in un contesto di estrema solidità costituito dal Gruppo
Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca al quale tutte tre le BCC impegnate nel processo aggregativo hanno deliberato di aderire e che potrebbe vederne l’avvio ufficiale nel secondo semestre del 2018 (www.ilnuovonoi.it). LA PAROLA AI SOCI I Consigli di Amministrazione delle tre Banche hanno condiviso un progetto industriale di fusione che lo scorso 16 giugno è stato inoltrato alla Banca d’Italia e che il 4 settembre ha ottenuto le necessarie approvazioni. Tu t t e l e Pe r s o n e d e l l e t r e Cooperative di Credito sono fortemente impegnate nei lavori di preparazione del processo aggregativo. È stata altresì definita la nuova denominazione che sarà “PrimaCassa - Credito Cooperativo” società cooperativa”. È doveroso un sincero ringraziamento ai Presidenti, ai Consigli, ai Sindaci, ai Direttori ed al personale delle altre due consorelle impegnate con noi in questa nuova sfida. U n p l a u s o a Tu t t i i n o s t r i
Collaboratori, al Direttore, ai Consiglieri ed al Collegio Sindacale per la fattiva collaborazione e l’impegno profuso in questa fase straordinaria. Questo progetto aggregativo, che potete trovare sia sul nostro sito (www.bccfc.it) sia sul sito in costruzione (www. primacassafvg.it) verrà presentato all’attenzione e valutazione dei Soci, in occasione dell’assemblea straordinaria che è stata convocata per domenica 29 Ottobre 2017 che si terrà presso l’Ente Fiera di Udine. L’obiettivo è quello che, ottenuta l ’approvazione di Voi Soci e completati tutti gli adempimenti previsti dalla normativa, PrimaCassa diventi operativa dall’1 gennaio 2018. È un cambiamento che va affrontato con fiducia e consapevolezza da parte di tutti. Siamo certi che condividerete le proposte del Consiglio di Amministrazione e che, insieme a Voi, riusciremo a mantenere intatti i nostri specifici valori di cooperazione e attenzione alle Comunità.
PrimaCassa: perché un nome così impegnativo 1. Ci sono banche di credito cooperativo, casse rurali, raiffeisen: noi siamo la prima “Cassa di Credito Cooperativo”. 2. Per una nuova Cassa di Credito Cooperativo che non esisteva, serviva una parola che non esistesse e, quindi, ce la siamo creata. 3. Per distinguerci e non confonderci in un contesto di credito cooperativo che stentava a trovare riferimenti geografici originali. 4. Vogliamo essere i primi a cui pensate quando avete un bisogno finanziario, assicurativo e previdenziale. 5. Ci impegniamo ad essere i primi a darvi la risposta che vi serve.
LA STORIA DELLE TRE BANCHE STORIA DELLA BANCA DI CARNIA E GEMONESE CREDITO COOPERATIVO La Banca di Carnia e Gemonese è 1960 anno di costituzione della il risultato di un processo di fusioni Cassa Rurale ed Artigiana di ed incorporazioni che risalgono al Enemonzo con sede in Enemonzo; lontano 1900. 1990 nascita della Cassa Rurale Le principali tappe possono essere ed Artigiana della Val Tagliamento così riassunte: con sede in Enemonzo, risultato della fusione tra la Cassa Rurale 1900 nasce la Cassa Rurale di ed Artigiana di Forni di Sotto e Prestiti di Santa Maria Assunta in la Cassa Rurale ed Artigiana di Forni di Sopra con sede in Forni di Enemonzo; Sopra. Alcuni articoli dello statuto recitano: art. 2 “La Società ha per 1992 nascita della Cassa Rurale scopo il miglioramento morale ed ed Artigiana della Carnia con sede economico dei suoi componenti col in Tolmezzo, risultato della fusione mezzo di operazioni commerciali, tra la Cassa Rurale ed Artigiana escluso qualunque fine politico e di Tolmezzo, la Cassa Rurale ed ogni affare aleatorio. La Società Artigiana della Val Tagliamento e ricava il danaro occorrente alle la Cassa Rurale di Prestiti di Santa sue operazioni dal proprio capitale Maria Assunta in Forni di Sopra; o da prestiti e depositi passivi solidariamente garantiti”, art. 4 “Per far parte della Società è necessario: 1° avere capacità giuridica; 2° essere notoriamente onesto, buon cattolico e rispettare il Governo costituito; 3° avere residenza o frequenti relazioni d’affari nella parrocchia di Forni di Sopra; 4° saper scrivere il proprio nome e cognome; 5° non far parte di altra Società a responsabilità limitata. L’accettazione dei soci spetta al Consiglio d’amministrazione della Società a schede segrete”.
1994 la Cassa Rurale ed Artigiana della Carnia modifica la propria denominazione in Banca di Credito Cooperativo della Carnia; 2001 la Banca di Carnia varia la propria denominazione in Banca di Carnia e Gemonese Credito Cooperativo.
1906 nasce la Cassa Rurale ed Artigiana di Tolmezzo con sede in Tolmezzo; 1953 anno di costituzione della Cassa Rurale ed Artigiana di Forni di Sotto con sede in Forni di Sotto; OTT
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STORIA DELLA BCC BASSA FRIULANA Il 7 marzo 1920, avanti al notaio Marchetti, 22 soci sottoscrissero l’atto costitutivo della “Cassa Rurale di S. Maria di Flambro”, espressione di una dimensione di cooperativismo creditizio-rurale che, anche in Regione, stava maturando sot to la spinta propulsiva di studiosi illuminati che si rifacevano al pensiero e all’esperienza di Wolle m bo rg , d i L uz z at ti, d i Raiffeisen. La prima presidenza fu affidata al socio Toneatto Pietro. La Cassa incominciò ad operare il primo luglio dello stesso anno. Nel frattempo era nata anche a Castions di Strada una Cassa Rurale ed Artigiana che venne inaugurata il 7 marzo 1954. Nel 1972 le due casse rurali, quella di Flambro e di Castions di Strada, ravvisarono la necessità di fondersi in un unico istituto, per dare maggiore dinamicità, concentrare le risorse e stimolare il ritmo espansivo, proponendo un totale rinnovamento degli organi deliberativi, esecutivi e di controllo, con un cambio di mentalità. Il 26 aprile 1975 i due presidenti del Consigli d’Amministrazione, Lionello Basello per la Cassa Rurale di Castions di Strada e Severino Cinello per la Cassa Rurale di Flambro, si riunirono alla presenza del notaio Luigi Udina che provvide a redigere l’atto di fusione.
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Nel 1984 la banca “mette radici in Castions di Strada” acquistando il terreno per la costruzione della nuova sede che viene inaugurata nel 1988. Negli anni 90 le prospet tive e co n o m ic h e e te r r i to r ia l i , i l patrimonio costituito, le strutture organizzative e la professionalità, permisero alla Cassa Rurale ed Artigiana della Bassa Friulana, rinominata nel 1994 Banca di Credito Cooperativo della Bassa Friulana, di trasformarsi in “volano” per la crescita economica del territorio, per lo sviluppo dell’agricoltura, dell ’ar tigianato, dell ’edilizia, riducendo il costo del denaro e gli effetti perversi delle recessioni economiche.
Negli anni 2000 assistiamo a l l ’a m p l i a m e n t o e d a l co n s o l i d a m e n to d e l “ra g g io d’azione” dell’Istituto, con l’apertura delle filiali di Codroipo e Palazzolo dello Stella, delineando una zona operativa compresa tra San Giorgio di Nogaro, Palmanova, Udine, Codroipo e Latisana. La Banca di Credito Cooperativo della Bassa Friulana, pur crescendo, non ha mai perso di vista i principi ispiratori del Credito Cooperativo e si è distinta in questi anni, per il suo costante operare a favore di uno sviluppo socio economico della Comunità.
STORIA DELLA BCC FRIULI CENTRALE Era il lontano 17 aprile 1906 quando veniva firmato l’atto costitutivo della Cassa Rurale di Risparmio e Credito di Martignacco, una realtà nata con lo scopo di unire in Cooperativa i tanti piccoli Agricoltori ed Artigiani della zona, per migliorarne le condizioni morali e materiali e in generale la qualità della vita. Un gruppo di cittadini particolarmente sensibile ai problemi socio-economici della Comunità di appartenenza vide infatti nella costituzione della Cooperativa di Credito il mezzo più valido per combattere l’usura del tempo, per favorire e difendere il risparmio e ridistribuirlo nella stessa zona in cui si è prodotto, promuovendo la nascita e la crescita di tante sane e fiorenti piccole e medie attività imprenditoriali. La Cassa Rurale di Risparmio e Credito di Martignacco ha continuato a consolidarsi e a crescere, sempre attenta allo sviluppo socioeconomico della Comunità locale, compatibilmente con i principi etici che stanno alla base della dignità umana. Durante la Grande Guerra, dopo Caporetto, ha dovuto trasferire la sua sede a Roma, dove vi è rimasta fino al 1918: una parentesi obbligata e dolorosa, cui è comunque seguita una ripresa post-bellica che l’ha vista ancora grande protagonista a sostegno delle attività agricole ed artigianali della zona.
Durante la Seconda G uerra Mondiale, l’Istituto ha dovuto affrontare un’ulteriore grave crisi. Ma negli anni seguenti, ancora una volta, come trent’anni prima, la Cassa Rurale ed Artigiana di Martignacco è tornata ad essere l’assoluta protagonista della ripresa economica locale, proponendosi come volano di crescita per le tante piccole e medie attività del territorio.
si è dimostrata idonea a rispondere alle esigenze di un servizio bancario moderno e funzionale. L’obiettivo di crescita viene raggiunto nel 1994 mediante la fusione con la Cassa Rurale ed Artigiana di Flaibano, nata nel 1964. Nasce in questo modo la Banca di Credito Cooperativo del Friuli Centrale e lo sviluppo nel cuore del Friuli. E dopo un intero secolo prosegue questa lunga storia della Banca di Credito Cooperativo del Friuli Negli anni Settanta ha avuto inizio Centrale iniziata nel lontano 1906. il processo di meccanizzazione dei servizi, che ha portato la Cassa ad un progressivo ammodernamento, per renderla idonea a rispondere alle nuove esigenze del mercato. Nel 1980 è stata inaugurata la nuova sede che, sia per la disponibilità di spazio sia per le sofisticate attrezzature applicate,
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ABBIAMO SCELTO DI ACCETTARE LA SFIDA
Oggi siamo orgogliosi di annunciare il nostro impegno per creare un nuovo grande Credito Cooperativo Italiano: solido, efficiente e vicino alle comunità. Una sfida che è movimento verso il futuro e risposta al cambiamento. Un nuovo modo di fare Banca, gli stessi principi di sempre.
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AUTONOMIA: INDIPENDENZA O INTERDIPENDENZA? LA RIFORMA DEL CREDITO COOPERATIVO Il punto sulla Riforma delle BCC e sui lavori di costruzione del Gruppo Bancario Cooperativo. Vi a bbia m o g ià l u n ga m e nte intrattenuti sulla Legge di riforma del Credito Cooperativo e sul fatto che nasceranno tre Gruppi Bancari Cooperativi, due nazionali ed uno provinciale, che si divideranno le circa 310 BCC che ormai sono rimaste (160 circa gruppo Iccrea, 110 circa gruppo Cassa Centrale e 40 circa gruppo Raiffeisen di Bolzano). Purtroppo non è stato possibile trovare le giuste soluzioni per provare a costruire un gruppo unico. Secondo alcuni non erano maturi i tempi, secondo altri è stato meglio così in quanto il gruppo unico non avrebbe garantito la salvaguardia dei valori cooperativi. Manca e mancherà la controprova e forse, un giorno, il cambiamento
della classe dirigente creerà le premesse per provare a riunire ciò che per ora marcerà diviso verso un futuro tutto da costruire. L’assemblea dello scorso maggio ha deliberato, condividendo la proposta del Consiglio di Amministrazione, di manifestare l’adesione al Gruppo Bancario Cooperativo di Cassa Centrale Banca. Nel corso dell ’ultima tornata assembleare altre 110 Banche di Credito Cooperativo di tutta Italia hanno manifestato l’adesione al medesimo gruppo bancario cooperativo che, alla luce di questa massiccia e convinta adesione, si candida a diventare l’ottavo gruppo bancario per dimensione e, probabilmente, il primo per solidità. Ma ciò che più conta è la dichiarata missione di Cassa Centrale Banca:
massimizzare stabilità, efficacia e competitività salvaguardando autonomia e attenzione al territorio. Negli ultimi mesi, con il coinvolgimento di esponenti di tutte le BCC aderenti e con la costante interlocuzione con l’Autorità di Vigilanza, si sono moltiplicate le attività di progettazione e realizzazione dell’intero assetto del piano industriale e di messa in pristino della documentazione statutaria, contrattuale e regolamentare che costituirà l’ossatura organizzativa di questo nuovo soggetto (il Gruppo Bancario Cooperativo) che rappresenta un unicum in Europa. Un assetto, questo, che dovrà essere completato entro fine gennaio 2018, quando si prevede di depositare l’istanza di autorizzazione che dovrà poi essere valutata e approvata da
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Banca d’Italia entro i 120 giorni successivi. L’intenzione è di poter creare le premesse affinché il Gruppo Bancario Cooperativo sia operativo da luglio 2018. Nel frattempo Banca d’Italia e il Ministero dell’Economia stanno provvedendo ad emanare gli ultimi provvedimenti che completano l’assetto normativo della Riforma e che, proprio in questi giorni, sono stati posti in consultazione. Concludiamo con le parole che Mario Sartori, Direttore Generale di Cassa Centrale Banca, ha pronunciato in occasione di un recente incontro con le Persone che lavorano nelle nostre tre BCC che nelle prossime settimane sottoporranno all’attenzione dei Soci il progetto di aggregazione che farà nascere la prima Cassa di Credito
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Cooperativo: “La riforma è una grande sfida che ha dato una forte scossa a tutti i livelli: alle Banche di Credito Cooperativo e alle strutture centrali. Non dobbiamo temere, come alcuni sostengono, che le BCC perderanno a u to n o m ia . N o n è q u es to i l punto. Il concetto di autonomia avrà sicuramente un’evoluzione: l’autonomia dell’individualismo lascerà il posto a quella del gioco di squadra. Alla fine ciò che conta è mantenere le nostre Casse di Credito Cooperativo solide e competitive avendo sempre al centro i Soci, i Clienti e le Comunità. Come tutte le grandi sfide è anche una grande occasione per fare un salto in avanti. Dobbiamo riuscire a salvaguardare uno dei punti di forza delle BCC, il territorio, la sua conoscenza e la relazione con
le Persone che lo vivono e che lo caratterizzano. Stiamo lavorando per riuscire ad unire a questo anche la costruzione di un gruppo industriale competitivo, efficace, moderno, che met ta a fat tor comune sinergie, concrete modalità di fare, atteggiamenti costruttivi, idee nuove e Uomini onesti. Se ci riusciremo, e ci riusciremo, potremo dire di aver fatto qualcosa di importante per il Paese.”
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Noi della BCC Friuli Centrale crediamo nel valore del nostro territorio e delle sue Associazioni, perché è da tante persone che nasce il futuro di domani.
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4 punti 1 punto 2 punti 1 punto 3 punti 2 punti 4 punti 10 punti 4 punti 3 punti 3 punti 5 punti 2 punti
* Importo massimo Euro 2.500 per Associazione. Per conoscere meglio il regolamento dell’iniziativa rivolgiti preso una della nostre succursali o presso l’Associazione stessa. Le cartoline compilate andranno consegnate presso gli sportelli della BCC. Se all’atto della sottoscrizione di uno o più prodotti viene presentata anche domanda di ammissione a Socio della BCC Friuli Centrale, il numero di “punti contributo” viene raddoppiato.
è un progetto della
Via Udine, 36 - Fagagna (UD) Orari: dal lunedì al venerdì 9:00 - 12:00 Telefono: 0432 637212 E-mail: info@obiettivobenesseresms.it
SOCIO SOSTENITORE
SCREENING
STA PER CONCLUDERSI L’INIZIATIVA SCREENING 2017, AFFRETTATEVI! Cari Soci, la Campagna di Screening per l’anno 2017 è attiva fino al 31/12/2017, potrete accedervi attraverso le strutture Convenzionate. La Formula prevede la possibilità di eseguire una visita specialistica a scelta pagando € 35,00 per i vecchi Soci (prima del 01/01/2017) ed € 50.00 per i nuovi Soci (dopo il 01/01/2017)
IMPORTANTE SEZIONE DEDICATA ALLA FAMIGLIA
I CENTRI MEDICI CONVENZIONATI Pacchetto Famiglia, dedicato ai figli minorenni. È possibile • Studio Associato Zuddas & Padoan – Tricesimo (Consulenza psicologica) accedere a consulenze psicologiche ed a visite pediatriche secondo la seguente formula: Prevenzione Psicologica o Visita • Poliambulatorio Via 11 Febbraio n. 27 – Tricesimo (Consulenza psicologica) • Polimedica Mediars – Pradamano Pediatrica per i vecchi Soci (prima del 01/01/2017) € 60.00. Per (Specializzazioni sanitarie, Visita pediatrica, Consulenza psicologica) i nuovi Soci (dopo il 01/01/2017) € 70.00. • Città della Salute c/o C.C. Città Fiera – Martignacco (Specializzazioni sanitarie, Consulenza psicologica) • Domus Medica – Feletto Umberto (Specializzazioni sanitarie) • Sanirad – Tricesimo (Specializzazioni sanitarie)
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CONTINUA LA COLLABORAZIONE CON ATHLETIC CLUB DI RIVE D’ARCANO
Con il sostegno della BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DEL FRIULI CENTRALE, la collaborazione tra OBIETTIVO BENESSERE e l’Associazione ATHLETIC CLUB di Rive d’Arcano cresce e si sviluppa. Nello specifico, dopo i progetti avviati e conclusi egregiamente nel periodo estivo, OBIETTIVO BENESSERE ripromuoverà i Corsi di Inglese nel dopo-scuola organizzato dall’ATHLETIC CLUB, in sinergia con le attività sportive. Per informazioni contattare ALESSANDRO ZUTTION Tel. 324 9019158
PROSSIME INIZIATIVE:
• Gio 07/12/2017 Assemblea ordinaria dei soci • Dom 17/12/2017 Gita in visita ai Mercatini di Natale al lago di Bled e Lubiana
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Direttore Responsabile Francesco Facchini
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