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Coop il Piccolo Principe
Un’estate al mare! Un tempo e uno spazio per la rigenerazione a favore di persone con disabilità e dei loro caregiver
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Luigi Agostino Cesarin
Grazie al contributo della Fondazione BCC Pordenonese è stato possibile concretizzare il progetto “Un’estate al mare!” che ha visto la realizzazione di due soggiorni della durata di cinque giorni ciascuno (dal lunedì al venerdì) a Lignano Sabbiadoro per complessive undici persone svantaggiate.
Il primo soggiorno, dal 30 agosto al 3 settembre, ha coinvolto un gruppo di sette persone adulte con disabilità media e grave, tre educatori e un operatore socio sanitario tutti facenti parte del Centro Socio Occupazionale del Piccolo Principe di Casarsa della Delizia. Nel corso della prima giornata il gruppo ha visitato il Parco Zoo Punta Verde, un ampio giardino zoologico in cui sono presenti oltre 150 specie di animali diversi ed in cui ciascuno si è divertito nell’aguzzare la vista alla ricerca di animali che spesso si nascondevano in mezzo alla natura. La giornata mite e soleggiata ha inoltre concesso di poter godere di un pranzo all’aperto nella zona pic-nic all’interno del parco stesso. Al termine della visita, il gruppo ha raggiunto la struttura attrezzata Bella Italia Village. Il villaggio è situato in una zona tranquilla immersa nel verde, con un accesso diretto e privato alla spiaggia, quest’ultima dotata di passerelle, ampi e comodi posti spiaggia e servizi igienici che garantiscono la massima accessibilità per le persone con disabilità. Ognuno ha potuto godere della spiaggia nella modalità che preferiva: chi ha approfittato per riposare, chi ha sfidato i compagni a bocce o a carte, qualcuno ha fatto salutari passeggiate in riva al mare e, i meno timorosi, hanno
osato un bagno nell’acqua fresca con qualche nuotata in mare. Nel periodo estivo, il Villaggio ospita numerose squadre sportive che hanno la possibilità di allenarsi e di giocare all’interno del villaggio stesso: ciò ha consentito al gruppo di assistere a tornei e tifare per diverse squadre, in modo particolare di pallanuoto. La struttura ricettiva è, inoltre, circondata da una spaziosa pista ciclabile e pedonale che ha consentito di fare lunghe e rilassanti passeggiate in sicurezza e di un’ampia terrazza panoramica da cui ciascuno ha potuto beneficiare di una vista mare mozzafiato. La pensione completa ha dato la possibilità di godersi a pieno le splendide giornate di sole senza pensieri rispetto alla preparazione dei pasti: il menù era ricco e vario e ciascuno è stato messo nella condizione di poter scegliere ogni giorno tra le numerose pietanze proposte. Ciò nonostante, il gruppo si è concesso una cena al ristorante dove ha potuto gustare una pizza o un altro piatto. La vicinanza al centro cittadino ha favorito la visita ad attività commerciali dove è stato possibile acquistare souvenirs per sé e per i propri famigliari nonché passare momenti piacevoli di sosta nei bar circostanti. Durante la permanenza a Lignano è stato, inoltre, possibile fare qualche giro sulla giostra Carrousel: c’è chi ha cavalcato un cavallo, qualcuno ha preferito la carrozza e altri hanno scelto di stare nella panchina adiacente a guardare gli amici volteggiare!
Come già in passato, il soggiorno ha permesso alle persone con disabilità di vivere momenti di stacco ed autonomia rispetto alla propria famiglia. In quest’ottica, gli educatori hanno dato ampio spazio alle scelte e alle richieste dei partecipanti accompagnando in modo attento e personalizzato ciascuno nel proprio percorso. Ad es. per una ragazza è stata la prima volta in assoluto: si è messa in gioco per la prima volta con il fatto di allontanarsi dalla famiglia, il dormire fuori casa, l’andare in spiaggia e persino il salire su una giostra! Dall’altro lato, per le famiglie è stata un’occasione per prendersi del tempo per sé nella consapevolezza e serenità di aver affidato il proprio caro a persone competenti. Per gli operatori il soggiorno ha rappresentato un punto privilegiato di osservazione delle autonomie innanzitutto a livello di igiene e cura della propria persona, osservazione che ha portato a stabilire nuovi importanti obiettivi per il Progetto di Vita di alcuni dei partecipanti. Inoltre, si sono potute sperimentare le dinamiche del gruppo all’infuori di uno spazio strutturato quale è il centro in cui le persone trascorrono la quotidianità: le giornate e le occasioni di svago hanno favorito una maggiore spontaneità e tranquillità nelle persone che si sentivano “in vacanza” e dunque meno pressate dalla routine quotidiana.
Il soggiorno può essere considerato anche una “prova generale”, un test per il Dopo di Noi: considerata l’età che avanza alcune famiglie stanno intraprendendo un pensiero in questa direzione. Il secondo soggiorno si è realizzato dal 6 al 10 settembre ed ha coinvolto quattro persone adulte con fragilità, un educatore e due volontari del Servizio Civile Universale provenienti dal territorio di Casarsa della Delizia e San Vito al Tagliamento. Il gruppo ha potuto godere di splendide giornate di sole caratterizzate dai primi freschi serali. La composizione del gruppo ha permesso di visitare il Comune di Lignano nella sua interezza: non sono mancate lunghe passeggiate verso le terrazze mare, divertenti tour con i risciò lungo un percorso che andava dal Bell’Italia Village fino al faro di Lignano. Inoltre il gruppo, propositivo ed energico, ha approfittato della possibilità di fare una gita in barca fino al faro di Bibione attraversando la foce del Tagliamento, comprensivo di noleggio gratuito delle biciclette messe a disposizione dal Comune di Lignano. Le belle giornate in spiaggia hanno permesso di noleggiare pedalò e canoe per effettuare divertenti escursioni in mare. Non sono mancate partite a beach volley e calcio, giochi in acqua e qualche riposino sullo sdraio. Il clima tra i partecipanti è stato sempre positivo e piacevole: il gruppo, giovane ed affiatato, è riuscito a godersi dei momenti piacevoli in compagnia per consumare insieme un gelato o un buon caffè. In questo caso il soggiorno ha rappresentato una parentesi positiva per la vita di chi vi ha partecipato, persone sole ai limiti della marginalità e con ridotte autonomie che non gli consentono di auto-organizzarsi per esperienze simili. E’ stato un momento molto importante che ha restituito un po’ di serenità a persone che vivono in un momento storico particolarmente critico in particolare sul fronte delle relazioni tra le persone: la pandemia ha messo vincoli, distanziamenti, in alcuni momenti isolamenti e ha incrementato il livello di ansia e di preoccupazione con un alto carico emotivo. I rapporti e gli equilibri tra i partecipanti sono stati sicuramente diversi da quelli che si possono instaurare all’interno di un centro o in presenza della propria famiglia, ciò non ha impedito il crearsi di nuovi legami ed amicizie anche interculturali. Uno dei partecipanti proviene dal Mali ed è arrivato in Italia attraversando il mare con un barcone: per lui è stata la prima volta che ha rivisto il mare dopo quella drammatica esperienza.
In conclusione questa esperienza conferma l’importanza di offrire opportunità di questo tipo a persone adulte con disabilità media o grave che così possono beneficiare di interventi e sostegni anche individualizzati con un’attenzione specifica agli aspetti di tutela della salute e di promozione del benessere fisico oltre che nell’inserimento in attività e diverse forme di partecipazione sociale e comunitaria. Per i famigliari e caregivers di questo gruppo di utenza il soggiorno ha avuto una forte valenza di funzione sollievo: dall’inizio della pandemia (quindi da oltre un anno) per garantire al massimo la prevenzione e il contenimento dello sviluppo del covid-19 nelle strutture residenziali per persone con fragilità, l’Azienda Sanitaria ha infatti sospeso tutte le funzioni respiro di tipo residenziale. Per il secondo gruppo composto da persone con disabilità lieve e/o svantaggio di tipo sociale, l’esperienza del soggiorno è stata un’autentica “boccata di ossigeno”: a causa della pandemia si erano ritrovate completamente isolate con un gravissimo impoverimento di una già scarsa rete relazionale, anche per loro questa opportunità è stata un’occasione per rigenerarsi innanzitutto nelle relazioni.