DICEMBRE 2013
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Massimo Corli, è l’artista della copertina di questo numero di fine anno. L’augurio per il 2014 lo facciamo attraverso Papa Francesco, un pontefice che in poco tempo è entrato nei cuori di tutti ed è amato in tutto il mondo per le sue parole per i gesti semplici e toccanti. “Dipingo da molti anni, ho sempre avuto un particolare interesse per la figura umana, in particolare per il ritratto, per il quale ho elaborato una personale tecnica. Un volto ha sempre una storia, un’emozione da raccontare. Papa Francesco ci racconta ogni giorno le bellezze della vita, del creato, i problemi della società, ci invita ad essere umili, buoni, a perdonare. Ogni volta che parla ci dà una lezione di vita e in questo ritratto che ho realizzato per la copertina di Senago Noi e la Città, ho cercato di dare emozioni che anche l’arte può dare” afferma Massimo Corli. Per la figura umana, soprattutto per il ritratto, i grandi maestri che hanno maggiormente influenzato il percorso dell’artista, sono stati Boldini, Fattori, Modigliani e tutti quei ritrattisti che hanno raccontato il mondo del cinema, della cultura, della società. “Attraverso un volto - conclude l’artista - si possono raccontare molte cose e trasmettere anche serenità.” E’ quella che la Redazione augura a tutti i senaghesi ed ai nostri lettori. Giulio Dotto. DICEMBRE 2013
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Massimo Corli
L’incontro con Papa Francesco: un raggio di sole nel cuore di una mamma affranta
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La senaghese Anna Maiorano è la mamma che è stata colpita da un fulmine a ciel sereno, quando il 20 luglio 2012 una telefonata le comunica che il figlio Valerio, 18 anni, viene investito da un furgone ed ucciso. Anna da quel momento non ha mai smesso di ricercare una motivazione del perché Dio abbia permesso questa tragedia che ha colpito tutta la sua famiglia. “Dov’eri o mio Dio quando stavano per uccidermi il figlio, perché non sei intervenuto?”. Domande che l’hanno scossa profondamente fino a perdere la fede nell’Onnipotente. Ma ecco apparire Papa Francesco, un uomo dal cuore d’oro che ama tutti gli esseri dell’universo prediligendo la gente comune, si ferma con loro a parlare, li conforta e li benedice. Anna ha visto nel nuovo Santo Padre una nuova luce, e subito si è messa a scrivergli, chiedendogli di essere ricevuta ed il Papa, che nella sua grande misericordia sa ascoltare, la invita a partecipare all’udienza del 30 ottobre scorso. Anna a quell’invito è andata e dopo diverse peripezie è riuscita ad essere proprio lì davanti e quando il Papa, dopo la funzione si è soffermato con le persone portatrici di handicap, Anna gli ha gridato di non pensare solo a loro, ma anche a chi non c’è più. A sentire queste parole un membro della delegazione si è fermato e rivolgendosi alla donna le ha detto che il Santo Padre era molto stanco ma che comunque l’avrebbe ascoltata; il Papa che assisteva alla scena, è tornato indietro e le ha chiesto cosa fosse successo. Tra le lacrime Anna gli racconta tutto e gli pone fra le mani
Roma 30 ottobre 2013 - la signora Maiorano con il Papa
la foto dell’amato figlio. Il Papa, leggendo nel suo viso un grande dolore, le dice che Valerio sta pregando per lei e dopo averla confortata le dona due corone del rosario. Questa esperienza unica ha segnato la vita di Anna: forse lei non lo sa ancora, ma quando il Santo Padre Francesco è tornato indietro per lei, un raggio di sole è entrato nel suo cuore. Questa luce l’aiuterà a continuare a vivere una vita serena e di pace, consapevole che lo spirito del suo Valerio continua a correre con la sua bici nelle strade celesti del Paradiso, felice di avere una mamma che lo ama tanto. Remo Malvestiti
OREFICERIA • OROLOGERIA • OTTICA
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EDITORIALE
a cura del Direttore Remo Malvestiti
Un partito nel partito da 18 anni sul “Collis Quirinalis” di Senago La popolazione, dopo le vicissitudini di tangentopoli perse ogni ideologia e fiducia nei “partiti apparato” e pose la propria speranza sulle persone, convinta che queste, svincolati da lacci e laccioli, potessero far meglio e nel caso non funzionassero, poterli mandare a casa. Con questo intento anche Senago seguì il grande cambiamento e alle elezioni del 1995, furono votati candidati delle varie liste e movimenti civici. La lista “Insieme per Senago”, formata per lo più da persone locali si allea con gli eredi del Partito Comunista e porta un proprio candidato sul “Colle” senaghese. Da allora questo movimento è diventato il vero protagonista della politica-amministrativa, riuscendo a portare al “Quirinalis” due suoi candidati (1995/2004). Alle elezioni del 2009, i cittadini riflettendo sull’operato svolto in 14 anni di dominio politico amministrativo di “Insieme per Senago”, deducono che al di là della normale amministrazione, ha promesso molto e concluso poco; ha brillato invece per il fiume d’inchiostro che ha versato per propagandare la realizzazione della tangenziale nord, il completamento della tangenziale sud, l’attuazione della casa per gli anziani e quella della salute, l’apertura e la dislocazione di nuove farmacie comunali, il concorso di idee per la piazza del mercato e altri sogni ancora. Il tutto è costato parecchi soldi ai cittadini per pagare progetti e consulenze per la presunta realizzazione di tali opere. Dopo questa analisi, fermi nella convinzione di non dare fiducia ai partiti, gli elettori votarono un sindaco proposto dalla lista civica “La Farfalla di Senago”, che però durò solo 22 mesi. Nel 2012 si ritorna alle urne ed ecco ritornare con forza “In-
sieme per Senago” che ormai è diventato un vero partito locale. Per l’ennesima volta riesce ad entrare nella casa del P.D. e da vero “partito nel partito” mette a segno un colpo da maestri, ottenendo di fare le primarie per scegliere il candidato sindaco. La macchina organizzativa senaghese, prende il proprio candidato nella Sinistra Ecologia Libertà, e farlo eleggere sindaco è stato un gioco da ragazzi. Da allora sono passati 500 giorni e al nuovo sindaco Lucio Fois gli va riconosciuto che almeno lui parla poco e promette meno. Colgo l’occasione del Natale per scrivere queste parole dettate da un cuore che ama il proprio paese. “Caro sindaco, ti parlo nelle vesti di direttore di questa rivista perché, come ben sai, tanti cittadini si rivolgono a me per farmi notare i disagi presenti sul territorio. Pur tenendo conto dei grossi problemi che un Sindaco può avere, non va dimenticato che la gente si preoccupa per la questione delle vasche di laminazione, per le buche nelle strade, per il taglio dell’erba, per le lamiere pericolose che pendolano dagli edifici pubblici, per la spazzatrice delle strade che fa un rumore assordante e passa al mattino presto, per la pulizia nel cimitero, per i parchi tenuti male, per le strade e i marciapiede sconnessi che sono una tortura per coloro che vengono fatti transitare in carrozzina, per i topi delle fogne che scorazzano nei parcheggi, per la cacca dei cani, per le mancate risposte alle istanze presentate e così via. Caro Sindaco, non cercare di fare cose irrealizzabili e non sognare cose impossibili, trova sempre il tempo di aprire la porta a tutti coloro che la bussano, servirà anche a te ascoltarli, essi sono il paese e risolvendo i loro problemi, non fai altro che migliorare la qualità della vita dei tuoi cittadini”.
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Menù Tradizionale Natale 2013 €/ 30,00 A Persona Prenotazione minima 4 Persone
Antipasti
Bis di Primi Piatti Bis di Secondi Piatti Dolce di Natale
Magatello di manzo con caponata di verdure e capperi di Pantelleria Salmone marinato al profumo di timo con insalatina capricciosa e pepe rosa Prosciutto crudo di Parma con foglie di Parmigiano e gherigli di noci Blinis di crespella con ripieno di magro carciofi freschi e gocce di basilico Lasagnette di pasta fresca con ragù di vitello salsiccia dolce e speck croccante Tacchinella farcita con ripieno di carne alla Piemontese e misto del bosco Millefoglie di patate alle erbe aromatiche gratinate al Forno Lombatina di maialino in salsa alla diavola Tortino di Panettone con crema al zabaione e pagliuzze di cioccolato fondente Sp Spumante pumante Brut Bru ut Blanc de Blancs Casa Martelletti
Antipasti Bis di Primi Piatti Bis di Secondi Piatti Dolce di Natale
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Magatello di manzo con caponata di verdure e capperi di Pantelleria Prosciutto crudo di Parma con foglie di Parmigiano e gherigli di Noci Carpaccio di pesce spada con insalatina di agrumi e foglie di mentuccia Conchiglia con capesante in salsa di astice al dragoncello Lasagnette di pasta fresca con ragù di vitello salsiccia dolce e speck croccante Cannelloni farciti con polpa di granchio ragù di broccoletti e gamberi rossi Tacchinella farcita con ripieno di carne alla Piemontese con misto del bosco Millefoglie di patate alle erbe aromatiche gratinato al forno Filetto di tonno su foglia di melanzana con olive Taggiasche e pinoli Tortino di Panettone con Crema al Zabaione e Pagliuzze di Cioccolato Fondente Spumante Brut Blanc de Blancs Casa Martelletti
PER PRE PRENOTAZIONI tel. 02-99.88.053 ((ufficio)) ENTRO IL 22 DICEMBRE 2013
Menu S. Silvestro 2013 €/ 35,00 A Persona Per un minimo di 4 Persone Antipasti
Tagliere dei salumi tipici regionali con panzerotti fritti alla Pugliese Salsiccia in umido con cipolline al Moscato e crema di polenta gialla Spiedino di patate e verza con speck d’anatra alla milanese Primo Piatto Timballo di maccheroni con polpettine di vitello, ragù di stinco e prosciutto croccante Ravioloni rossi al radicchio Trevisano, erbette dell’orto e fonduta di Castelmagno Secondo Piatto Filetto di maialino alla Wellington in crosta di sfoglia con patè e funghi porcini Ratatouille di patate al profumo di rosmarino - Cotechino Cremonese con lenticchie dorate Dessert Semifreddo al caffè e cioccolato con canditi all’ arancio e briciole di amaretto Spumante Blanc De Blancs Casa Martelletti
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Prof. Franco Ascani – Le emozioni ed i valori dello sport Senago, giovedì 27 giugno 2013 grande manifestazione in villa Sioli con il Prof. Franco Ascani, Presidente FICTS (Federation International Cinema Television Sportifs) e membro della Commissione Cultura ed Educazione Olimpica CIO, che ha presentato 11 video sullo sport come momento di educazione, un vero festival che ha espresso la volontà di unire alcuni tra le passioni più diffuse: lo sport, il cinema e la musica. E’ stata una serata di emozioni attraverso lo sport, un momento di riflessione sui valori sportivi e sulle meraviglie che lo sport è in grado di suscitare. Ancora una volta l’idea e il seme di cultura e passione sportiva di base arrivano dal professor Franco Ascani, una «istituzione» che da anni ha seminato e sta seminando eventi per i giovani, vogliamo citare solo i Trofei di Milano che vanno oltre il confine dei numeri, raggiungendo il tre milionesimo partecipante, Ascani ha avviato alla pratica sportiva, ed in particolare all’atletica leggera, tre generazioni di milanesi. Lo slogan preferito di Ascani è «Più sport con i giovani» con l’obiettivo di creare una simbiosi tra i giovani e le famiglie all’insegna dello sport inteso sia come momento aggregativo e formativo sia come fattore di salute e sviluppo sociale. Ricordando Mennea, medaglia d’oro olimpica e primatista mondiale dei 200 metri, Ascani c’era quando proprio lì a Milano, la «Freccia del Sud», entusiasmava con il suo carisma agonistico, a quei tempi era uno dei responsabili del Comitato Organizzatore ed ebbe l’onore di premiarlo. In uno dei suoi interventi dice: “la cultura sportiva gioca un ruolo importante nello sviluppo di nuove forme di comunicazione con l’obiet-
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Senago villa Sioli: direttore rivista Remo Malvestiti - Assessore Comunale prof.ssa Maria Grazia Deponti - Pres. FICTS ed altre varie cariche Prof. Franco Ascani - Medaglia d’oro olimpica e mondiali Igor Cassina.
tivo di educare al rispetto dei principi etici, esaltare le qualità del corpo e dello spirito e promuovere i valori autentici quali l’amicizia, la solidarietà, la lealtà, il fair-play ed il rispetto dell’avversario, ma per potenziare questo obiettivo bisogna
C.S. Senago 2011 - Gare sportive per gli alunni delle scuole di Senago
sempre più investire sui giovani, usando lo sport come uno dei mezzi per lo sviluppo della nazione e della comunità”. L’organizzatrice della bellissima serata è stata l’assessora Prof.ssa Maria Grazia Deponti, che è riuscita, non solo a portare a Senago il Prof. Franco Ascani, ma anche a coinvolgere le scuole, invitandole ad allestire una mostra fotografica dal titolo, “Oltre il banco: le emozioni dello sport a scuola” delle scuole secondarie di primo grado di Senago impegnate nelle gare sportive scolastiche. Presente anche il campione olimpico Igor Cassina che nel suo intervento ha rimarcato i valori dello sport, il folto pubblico presente ha espresso consenso per l’iniziativa sottolineando con applausi gli interventi sia quelli dei protagonisti (Prof. Ascani, Assessore Deponti e Cassina), che quelli dei vari dirigenti sportivi presenti. La Redazione
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Associazione Promozione Sociale ETA BETA
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Cos’è ETA BETA? E’ il comitato dei Genitori che è cresciuto con i nostri figli in un’associazione più grande, essa racchiude tutti i comitati dei due Istituti Comprensivi. E’ cambiato il nome ma non le finalità e gli scopi che sino ad ora hanno caratterizzato il Comitato dei Genitori. Noi, voi, tutti continueremo a fare ciò che facevamo prima, e vogliamo fare anche altro, sempre collaborando con i Dirigenti Scolastici e tutti gli organi competenti per fare da tramite e per dare un apporto in più ai nostri bambini e ragazzi. Il sostegno di tutti i genitori è un bene prezioso che non possiamo sprecare… Venite a trovarci sul nostro sito www.etabetasenago.it... Lasciate le vostre idee, osservazioni, richieste o domande… Tutto ciò permetterà di migliorare e crescere assieme. (Tratto dal sito) Note di cronaca. L’associazione ETA BETA è nata circa un anno fa per la volontà dei genitori dei ragazzi delle scuole di Senago, diverse sono state le iniziative nell’ambito scolastico: donazione di due lavagne interattive multimediali alla scuola media di via Monza, fornitura per l’acquisto di materiale informatico alla scuola di via Risorgimento, partecipato al progetto promosso dalla parrocchia e associazione Comondo, “La somma fa la differenza” per l’aiuto ai ragazzi nei pomeriggi dopo scuola. Da sottolineare con il pennino d’oro è il lavoro d’imbiancatura delle aule scolastiche, dei vari plessi, che questi benemeriti hanno fatto, solo per citarne alcune. Nota a voce alta e un ringraziamento. Erano anni che le aule delle varie scuole erano in pessime condizioni, necessitavano di una bella rinfrescata d’igiene, finalmente sono arrivati i genitori dell’ETA BETA che dedicando gratuitamente il loro tempo libero
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hanno riempito un profondo vuoto, che le varie giunte locali, nel corso degli ultimi anni, non hanno saputo colmare. Credo di parlare a nome di tutti i cittadini che hanno i propri figli a scuola e non, nel dirvi grazie per tutto quanto state facendo al fine di migliorare la vita scolastica di Senago. Sport e solidarietà nelle scuole.
Gli alunni della classe 3°A di via Di Vittorio che hanno vinto il premio, come classe più numerosa che ha partecipato alla manifestazione “Running for...the Schools”
L’associazione ETA BETA, in collaborazione con l’Atletica Virtus e con il patrocinio del Comune, nel giugno scorso ha organizzato “running for… the schools” (in corsa per le scuole), marcia non competitiva aperta a tutti i bambini e ragazzi della scuola di Senago, il ricavato della bella manifestazione è servito per finanziare il progetto “Coloriamo le scuole”. Il Direttore di “Senago noi e la Città”
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Continuano le operazioni di realizzazione delle vasche e la Città viene ignorata La storia continua e la profezia di Butterfly, personaggio della “Farfalla di Senago”, si sta avverando A giugno la Regione aveva respinto al Comune di Senago senza troppi complimenti la proposta alternativa alle vasche. Ad ottobre l’Autorità di Bacino del Fiume Po ha inserito questa impattante opera nel piano triennale 2013-2015 stabilendo addirittura l’inizio del cantiere alla fine del 2013, perché ritenuta strategica la realizzazione delle vasche a Senago. Come già accaduto in passato, il Comune direttamente interessato non è stato nè invitato né avvisato dell’incontro. Il buon Lucio Fois, Sindaco di Senago dichiara:”Non sapevamo nulla dell’indizione di questa riunione e ne siamo venuti a conoscenza a giochi fatti, quando è stato pubblicato il comunicato stampa congiunto di Regione, Provincia e Comune di Milano. Non possiamo accettare di essere ignorati da altre, seppur più importanti, istituzioni”. Il primo cittadino ha colto l’occasione per ribadire per l’ennesima volta:”E’ dal 2009 che Senago avversa la realizzazione delle vasche di laminazione sul proprio territorio, ribadendo questa posizione con atti votati all’unanimità dal Consiglio comunale e impegnato l’Amministrazione a rappresentare ad ogni livello tale contrarietà”. La storia delle vasche inizia con l’Amministrazione di centro sinistra e nel 2009 prosegue con l’Amministrazione di centro destra, entrambe affrontano il problema con leggerezza. Butterfly che avverte il brutto pericolo, per primo rende noto ai cittadini, attraverso articoli dei vari giornali, che la Regione vuole fare le vasche a Senago e che per fermarle bisogna fare ricorso per vie legali, voce che non fu mai ascoltata. Nascono comitati anti vasche, in apparenza si muovono i partiti e movimenti civici, ma di risultati non se ne vedono. Arriva l’attuale Amministrazione che crea subito una commissione comunale anti vasche, l’avvocato si accorge che i tempi per un ricorso legale sono scaduti, si lavora per un progetto alternativo ma viene bocciato dagli enti sovra comunali. Butterfly è convinto che i partiti, le liste e movimenti civici, i comitati di ogni ordine e grado, facciano tanto baccano a Senago, ma si arenano quando devono affrontare organi superiori. Un altro errore è fare manifestazioni a Senago, per incidere vanno fatte davanti alle sedi della Regione, Provincia e Comune di Milano. Ognuno ha la sua verità, ma i fatti rimangono, la politica locale è così debole che lascia la propria Città indifesa e tutti si sentono padroni di fare quello che vogliono. Si spera soltanto che Butterfly si sbagli, nel frattempo augura a tutti un Natale sereno.
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1913-2013 cento anni per la senaghese Angela Pozzi detta la “camisera”
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La Senago del 19 aprile 1913 era un piccolo e magnifico borgo prevalentemente contadino. Mentre i cittadini stavano vivendo un momento particolare per l’ultimazione dei lavori della nuova chiesa parrocchiale, alla Cascina Marietti (attuale Cascina Tosi) veniva alla luce un angioletto di nome Angela. Lei , ancora in fasce , non poteva nemmeno immaginare che per i senaghesi sarebbe diventata l’Angelina la “Camisera”. La vita di Angela, così come quella di molte sue coetanee all’epoca, fu sconvolta dalle vicende della prima guerra mondiale (1915/18), che la costrinsero a rimboccarsi le maniche e lavorare duramente per guadagnarsi da vivere. A 13 anni lasciò Senago per recarsi in una sartoria di Milano per imparare a cucire e poter svolgere la professione della camiciaia. Da ragazzina spigliata e decisa, tutte le mattine Angela prendeva il tram (chiamato all’epoca “Gamba de legn”) tutta sola per raggiungere il posto di lavoro e ritornare a casa alla sera. Nel 1939 sposa Luigi Broggi, con il quale trascorrerà qualche anno di serenità, prima dell’arrivo del secondo conflitto mondiale (1939/45). Sebbene Luigi viene chiamato alle armi Angela, rimasta sola con il Angela Pozzi, la donna più longeva di Senago. figlioletto di appena sei mesi, non si lasciò intimorire dagli eventi e anzi, cercò di rendersi utile alla resistenza, offrendo rifugio a coloro che sfuggivano ai soprusi dei repubblichini. Quando, nel 1945, Luigi fece ritorno, Angela decise di lasciare la sartoria milanese e di iniziare a lavorare nella sua Senago. Da quel giorno, molte furono le camicie cucite da Angela per i suoi clienti, fra cui il podestà Belloni e in qualche occasione anche la famiglia Borromeo. Oggi Angela vive nella sua Senago, in via Puecher con il figlio Luigi e la nuora Maria luigia. Chi la osserva bene seduta sulla sua poltrona, non può che vedere una donna dall’aspetto nobile, dallo sguardo lucido e presente. Il segreto della sua straordinaria longevità: “La salute e l’amore della famiglia mi hanno sempre fatto andare avanti, ho sempre accettato la vita con tutte le sue sfaccettature senza recriminazioni, così come viene, bisogna lavorare tanto, ma soprattutto fare del bene”. Ad Angelina la “camisera”, donna di altri tempi che hai vissuto due guerre mondiali, traghettato Senago da borgo contadino a città commerciale, artigianale e industriale, lavorato tanto per la tua famiglia ed amato il tuo paese, un esempio vivente da imitare, auguro un buon Natale e un 2014 pieno di doni e soprattutto che Dio ti tenga in vita ancora per tanto tempo. Il Direttore R. Malvestiti
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Nell’agosto scorso Senago ha perso uno dei suoi figli migliori
Luigi Mantica un gentleman d’altri tempi Nato a Senago nel 1925 era il primo di cinque fratelli, laureato in veterinaria, lavorava nella sua azienda di rivendita carni. Luigi, pur dedicandosi con amore alla sua famiglia ed al lavoro, il suo animo da persona nobile e altruista, lo portava ad impegnarsi per il bene comune degli abitanti del suo paese. Nel 1943, con l’Italia in guerra, fu chiamato alle armi, ma dopo alcuni mesi di militare, il governo Badoglio firmò l’armistizio con le forze anglo-americane ed il Duce, scacciato dal parlamento italiano, fondò la Repubblica di Salò e l’Esercito Nazionale Repubblicano. Il giovane Luigi, convinto antifascista, per non essere costretto a far parte dell’esercito dei cosiddetti repubblichini, scappò da Borgo Val di Taro e arrivò fino a Senago a piedi, dopo alcuni giorni passati in famiglia, cercò subito di essere utile alla causa della resistenza partecipando alle riunioni organizzative nella vecchia sala dell’oratorio con l’allora coadiutore della parrocchia Don Giovanni Fumagalli. Nel maggio 1944 Luigi Mantica fu fra i primi sottoscrittori alle adesioni clandestine senaghesi per la formazione delle Brigate del Popolo come partigiano e precisamente come aderente alla 2° divisione della 16° brigata del popolo del
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distaccamento di Senago. Dopo la liberazione del 25 aprile 1945, iniziarono gli anni della ricostruzione e lui fu uno dei più validi protagonisti, distinguendosi per la sua saggezza e capacità di mediazione nella vita politica locale, riuscendo ad ottenere ottimi risultati. Detestava le luci della ribalta, preferiva lavorare dietro le quinte dando il meglio di sé col fine di aiutare i cittadini a migliorare la qualità della vita (a quei tempi si trovavano veramente in difficoltà). Nel suo percorso nel mondo sociale e politico, è stato Consigliere Comunale tra le file della DC per 25 anni, presidente del Patronato Scolastico (e come tale ha fatto ristrutturare la mensa della scuola), uno dei fondatori dell’AVIS di Senago, sindaco dei revisori dei conti per tanti anni di una cooperativa locale, uno fra i promotori e fautori della ristrutturazione della Chiesa di Senaghino, faceva parte delle associazioni Combattenti e Reduci e dei Partigiani, sottolineando che partecipava come narratore delle vicissitudini della guerra e della liberazione nelle scuole. Personalmente l’ho conosciuto nel ‘75 quando mi recavo nel suo ufficio per chiedere contributi a favore della Polisportiva Giovanile Senago: parlando con lui ti colpiva la sua pacatezza, i suoi modi gentili nel metterti a tuo agio, un vero gentleman che non ti lasciava mai uscire a mani vuote perchè condivideva l’impegno nel mondo sociale. Quando gli esponevo alcuni problemi si esprimeva con sag-
Luigi Mantica premiato dalla Federazione Italiana Volontari per la Libertà con la medaglia d’argento per ricordare le sue imprese da partigiano e per ringraziarlo nell’aver contribuito a riportare la libertà e la democrazia in Italia.
gezza, trovando sempre una soluzione, rasserenandoti ed invogliandoti ad affrontare le problematiche della vita con forza e determinazione. Nell’agosto scorso Luigi è stato chiamato dal Sommo e lui, con il foulard azzurro da partigiano al collo, ha risposto alla chiamata con il suo solito stile da condottiero d’altri tempi che pur senza mai sguainare la spada, sa raggiungere traguardi importanti. Al suono delle campane per l’ultimo inchino, la sua famiglia era tutta lì stretta a lui, gli amici ed i conoscenti riempivano la chiesa dove il parroco don Roberto Gatti e l’amico don Terenzio Borra celebravano le esequie. Sono sicuro che tutti i cittadini di Senago che lo hanno conosciuto lo salutano con un grazie per il suo impegno a beneficio della comunità. Remo Malvestiti
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Giada Furiato 11 anni – promessa azzurra di Senago A quattro anni Giada è stata portata dalla mamma in palestra per un provino nella disciplina della ginnastica ritmica. La bambina nel vedere le più grandi destreggiarsi con nastri, clavette, cerchi e palla, si entusiasmò così
Giada mentre si esibisce in una gara
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tanto che fu iscritta ai corsi. Dopo i primi passi alla scuola Olimpia di Senago, i genitori la portarono al
Gynnasium di Bollate dove con il passar del tempo cresceva in lei sempre più la volontà di fare gare agonistiche. I suoi genitori decisero di cambiare palestra e di iscriverla alla ginnastica artistica Lissonese conosciuta come la Gal-Lissone che in poco tempo realizzò il suo sogno. Pesaro - giugno 2013 sul gradino più alto del podio. La scalata al primo posto parte un anno prima con un settimo posto nella specialità delle clavette, medaglia d’argento con la palla e l’oro con il nastro, in questa specialità vince anche la Coppa Italia a squadre. Parlando con Giada del suo futuro ci racconta: “A settembre inizierò la scuola media e sicuramente dovrò studiare di più, ma senz’altro riuscirò a mettere assieme sport e scuola. Tutto questo con l’aiuto della mia famiglia che mi sostiene e fa anche sacrifici perché mi deve accompagnare in palestra a Lissone per gli allenamenti e mi deve seguire nelle gare”. Sport e studio, connubio fondamentale per la crescita dei ragazzi. Non è sempre facile farli conciliare soprattutto quando sia l’impegno scolastico
Pesaro 2013 - Giada medaglia d’oro
che quello sportivo crescono in richiesta quantitativa e qualitativa, ma Giada ha tutte le qualità per poterlo fare, grazie anche ai familiari, mamma, papà e nonni, che la seguono ovunque: quando gareggia sono sempre tutti in prima fila per vederla volteggiare come una farfalla.
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Il doppio incarico e il giro di valzer nella giunta di Senago La questione del doppio incarico sta scritto nella nostra costituzione - articolo 122. Il divieto dei doppi incarichi è dunque espressamente previsto dalla nostra Costituzione. Nel rispetto di questa norma dal dopoguerra al 2002 il doppio incarico ad un parlamentare, sindaco, presidente di Provincia, assessore, consigliere o onorevole non era mai stato concesso. Funzionava così fino a quando non arrivò Diego Cammarata e tutto cambiò. Parlamentare, di Forza Italia, venne eletto sindaco di Palermo: doveva scegliere, optare. Niente da fare, voleva tutte e due le poltrone, quella di sindaco e quella di parlamentare. Il caso arrivò alla Giunta delle elezioni che, dopo aver studiato le norme giunse ad una conclusione. La legge vieta al sindaco di candidarsi come parlamentare ma non il contrario. Fu così che si consolidò una prassi mai scritta dei doppi incarichi, la consuetudine divenne così forte che da allora ogni proposta di legge che mira a scardinare questa prassi si arena, sparisce nei cassetti delle Commissioni. Nella scorsa primavera (D. L. 8 aprile 2013, n. 39), rispunta il divieto dei doppi incarichi politici- amministrativi, così i più onesti e rispettosi della costituzione italiana, che della politica ne fanno un vero
servizio per i cittadini, si dimettono dall’incarico politico per ritornare al loro lavoro privato. Ma cosa succede? L’ennesimo emendamento inserito dalle commissioni bilancio e affari costituzionali nel d.l. del Fare, firmato da esponenti del PDL-PD e Sel, stabilisce che le incompatibilità dei doppi incarichi non si applicano alle situazioni in essere alla data di entrata in vigore del decreto legislativo medesimo, così la storia continua a ripetersi. Senago fa eccezione! Micaela Curcio vice sindaco, dopo più di un anno di duro lavoro come assessore, dimostrando spiccate capacità nelle sue diverse deleghe, vuole tener conto della legge, che prevede l’incompatibilità del doppio incarico. Essendo Lei dirigente al comune di Limbiate, si dimette da assessore dal comune di Senago. Un gesto coerente degno di nota.
Nuove deleghe: Sindaco e Assessori 11
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Sindaco Lucio Fois: urbanistica - sicurezza - informatica personale.
Vicesindaco e Assessore Maria Salvatrice Interdonato: bilancio e servizi finanziari.
Assessore Maria Grazia Deponti: servizi sociali - pubblica istruzione politiche del lavoro attività socio-sanitarie
Assessore Elia Zoani: lavori pubblici - edilizia privata e pubblica – patrimonio
Assessore Marco Ivano Campagner: ecologia - suap - servizi cimiteriali verde pubblico - viabilità e trasporti.
Assessore Luca Palazzolo: politiche ambientali - partecipazione e comunicazione - cultura e sport e politiche giovanili.
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SENAGO CORSI DI BALLO Scuola di ballo “IL FUTURO”
Tiziana e Alfio classificati primi sul podio del trofeo “Latyn Diablo”
L’Associazione de “Il Futuro” dal 1991 opera con successo nel territorio senaghese nei vari settori come: attività sociali e culturali, editoria, sport e tempo libero. Da quest’anno ha voluto allargare il cerchio dando inizio al ballo sportivo con allievi preparati dai maestri Rita e Giuseppe. Il primo successo è arrivato il 3.11.2013 al palasport città di Giaveno-Torino. I due ballerini, Tiziana Severino e Alfio Veneziano, hanno gareggiato con la casacca “Il Futuro” conquistando il podio più alto al 5° trofeo “Latyn Diablo” indetto Tiziana e Alfio in gara dalla F.I.D.A. (gara a livello nazionale). Grande soddisfazione dell’associazione de “Il Futuro” e in particolare dei maestri che li hanno preparati.
I maestri Rita e Giuseppe insegnano danze caraibiche corso base e avanzato nelle palestre della scuola di Via Liberazione (entrata Via Cavour) il lunedì e al martedì nella scuola di Via Padova (entrata Via Verdi) dalle ore 21.00.
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I maestri Antonella e Alfonso insegnano balli di gruppo, ballo liscio e sala nella palestra della scuola di Via Repubblica. Il 19 dicembre 2013 alle ore 21.30 presso il teatro dell’oratorio di Via Repubblica n. 7 - Senago - Festa di Natale della scuola con esibizioni degli allievi dei corsi e dei maestri. I maestri Rita e Giuseppe
Per informazioni relativi ai corsi potete rivolgervi direttamente in palestra nelle serate indicate o chiamando il n. cell. 333.608.7848 Ufficio tel. 02.99.058.713 – e-mail: ass.ilfuturo@libero.it
I maestri Antonella e Alfonso
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SCUOLA DI BALLO CON MAESTRI DIPLOMATI A.I.M.B.
SENAGO CORSI DI BALLO Due giovanissimi campioni di ballo con la passione dell’insegnamento. Valery e Marco, due giovani che oltre alla scuola sono impegnati nello sport del ballo, nel 2012 e 2013 hanno partecipato a numerose gare classificandosi sempre fra i primi posti: International championship Londra gara di fama mondiale: Perugia Dance Festival; Padova Open; WDC Paris gara di fama mondiale; Milano Dance Open; Verona Open; Danza in Fiera Firenze; Open Sassuolo; Athens dance sport Open Atene Grecia; World Masters Innsbruck Austria; Crystal Cup Firenze; Open international of Grand Nancy Francia, parteciperanno al mondiale di Parigi il 7 e 8 dicembre 2013. Insegnano i balli di gruppo e danze caraibiche per le ragazze/i da 6 ai 14 anni, nella palestra della scuola di via Repubblica a Senago dalle ore 17.30 alle 18,30.
Danza classica e moderna per bambine/i dai 5 ai 14 anni. L’obiettivo dei nostri corsi è quello di apprendere la tecnica della danza, seguendo dei programmi studiati a secondo dell’età degli allievi. I nostri maestri cercano sempre il giusto rapporto con gli allievi al fine di stabilire un giusto equilibrio, indispensabile per l’allievo stesso che potrà così ballare con naturalezza, spontaneità e leggerezza. I corsi si tengono il venerdì dalle ore 17,30 alle 18,30 nella Palestra della scuola di via Padova (si entra da via Verdi)
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Il 19 dicembre 2013 alle ore 20,30 gli allievi delle scuole di ballo “Il Futuro” terranno il saggio di danza al teatro dell’oratorio di via Repubblica 7 Senago. Per informazioni potete venire in palestra negli orari delle lezioni oppure telefonare al numero cell. 333.608.7848. -Ufficio 02.99.058.713. E-mail: ass.ilfuturo@libero.it
Buone Feste
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Senago - 30° anniversario del centro sportivo comunale Nel 1983 con l’inaugurazione del centro sportivo, il Comune realizza i sogni degli sportivi senaghesi. I primi anni con l’entusiasmo e la volontà di chi ama lo sport, ha usufruito delle magnifiche strutture per organizzare manifestazioni di alto livello di: pallavolo, calcio (con squadre maschili e femminili di serie A di varie nazioni europee), tennis, arti marziali, atletica leggera, pugilato, nuoto ed altro. Manifestazioni che hanno dato prestigio alla nostra città. Da non dimenticare che il centro ha ospitato per anni la sede della medicina sportiva, in modo tale che i ragazzi potessero avere il medico in casa. Chi ha vissuto gli anni del vigore del centro, non può che rammaricarsi nel vederlo oggi claudicante. Esso rimane in piedi grazie solo alla volontà di alcune società sportive che con i loro sacrifici riescono a malapena a tenerlo in vita. Certamente i tempi economici non aiutano, anzi bisognerà cercare vie che possano risolvere i problemi della struttura; essa ha bisogno di manutenzione: basta vedere solo la pista d’atletica che sta andando a pezzi, come del resto altri settori. La questione del centro sportivo parte da lontano, il terreno dove è ubicato non è del comune, una questione vecchia che però nessuno vuol risolvere perché è sempre mancato il coraggio del buon senso per pagare il dovuto ai legittimi proprietari! Noi ti auguriamo buon compleanno caro centro sportivo e ci auspichiamo che i nostri amministratori comunali trovino le risorse per darti la linfa per poter resistere e continuare a svolgere il tuo compito, perché tu sei importante per la salute e lo svago di tanti giovani e meno giovani, i quali in te devono sempre trovare la casa ideale per la pratica dello sport.
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90° Anniversario di Italo Calvino
Il 15 ottobre 2013 l’Istituzione Biblioteca Comunale “Italo Calvino” di Senago ha organizzato una serata per ricordare i 90 anni della nascita di Italo Calvino. La bella manifestazione ha visto l’introduzione di Matteo Rossetti, la relazione di Alessandra Scurati: “Calvino guarda il cielo”, e Viviana Nicodemo, che ha allietato il pubblico con la sua straordinaria Voce Recitante. Italo Calvino è stato uno dei narratori italiani più importanti del Novecento. Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, ha frequentato molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal Neorealismo al Postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un proprio personale e coerente percorso di ricerca. Di qui l’impressione contraddittoria che offrono la sua opera e la sua personalità: da un lato una grande varietà di atteggiamenti che riflette il vario succedersi delle poetiche e degli indirizzi culturali nel quarantennio fra il 1945 e il 1985; dall’altro, invece, una sostanziale unità determinata da un atteggiamento ispirato a un razionalismo più metodologico che ideologico, dal gusto dell’ironia, dall’interesse per le scienze e per i tentativi di spiegazione del mondo, nonché, sul piano stilistico, da una scrittura sempre cristallina e a volte, si direbbe, classica. I numerosi campi d’interesse toccati dal suo percorso letterario, sono meditati e raccontati attraverso capolavori quali la trilogia de I nostri antenati, Marcovaldo, Le cosmicomiche, Se una notte d’inverno un viaggiatore, uniti dal filo conduttore della riflessione sulla storia e la società. Italo Calvino nasce nel 1923 a Santiago de Las Vegas (Cuba) da genitori dediti alle scienze; cresce a Sanremo, dove la famiglia era andata ad abitare nel 1925. Educato in un ambiente antifascista, laico e colto, Calvino partecipa alla Resistenza e milita nel PCI. Laureatosi in Lettere nel 1945 con una tesi su Conrad, frequenta il gruppo di intellettuali che collabora con la Einaudi e con il Politecnico, stabilendo una relazione d’amicizia soprattutto con Pavese e Vittorini. Muore a Siena nel 1985.
La zucca di Antonio Gagliano Antonio, un pensionato di 73 anni di origine siciliane, non credeva ai suoi occhi quando vedeva, giorno dopo giorno, aumentare la sua zucca fino a pesare 41 chili e diventare da guinness dei primati. Antonio lavora l’orto che si trova in zona Groane con grande passione, a dargli una mano il nipote Giancarlo e alcuni amici. La zucca, grande orgoglio dei coltivatori, dopo la pesatura è stata tagliata a pezzi e distribuita agli amici e parenti.
Giovedì 31 ottobre Senago
GS MASCAGNI
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Se fino a qualche anno fa Halloween era solo una festa americana, negli ultimi tempi è diventata anche in Italia molto popolare. Il GS Mascagni, sempre attento e disponibile per dare ai bambini la possibilità di poter svolgere attività sportive e ludiche, nel pomeriggio Tony Bellaprile del giorno della bella festa ha messo a disposizione la organizzatore propria tensostruttura per ospitare circa 200 bambini, della festa di Halloween che dopo aver scorazzato per il quartiere bussando alle porte delle case al grido di “Dolcetto o scherzetto”, hanno potuto continuare al coperto facendo una succulenta merenda, giocato e ballato alla guida di due animatori. La festa di Halloween ha proseguito nelle ore serali con i più grandi che in maschera hanno festeggiato l’evento divertendosi con tanta musica, una magnifica cena e una torta gigante preparata per l’occasione da un pasticcere che l’ha modellata a forma di bara. Il tutto con la regia del trascinatore Tony Bellaprile che in fatto di manifestazioni è un autentico maestro.
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Riccardo Pase lascia l’incarico da consigliere comunale Il leader della Lega Nord Lombarda lascia l’incarico da consigliere comunale dopo più di 10 anni di vita politica-amministrativa e nel suo ultimo consiglio comunale dice:“Una scelta sofferta e tuttavia necessaria, che nasce dall’impegno a tempo pieno come Segretario Provinciale della Lega Nord della Martesana. L’attività di consigliere presuppone molto tempo da dedicare alla preparazione in vista del Consiglio Comunale anche sotto il profilo burocratico ed amministrativo. L’impegno da segretario mi assorbe totalmente nel supportare altri 60 comuni, non riuscirei quindi ad essere puntuale. Riccardo Pase Anche a livello provinciale porterò avanti le istanze di Senago, partecipando alle riunioni e al confronto con la cittadinanza. Ci tengo a sottolineare che questa scelta non è stata solo mia, ma condivisa ed appoggiata da tutto il gruppo della Lega Nord”. L’ex consigliere Pase ha chiesto al Sindaco di rimanere comunque all’interno del Gruppo di Studio sulle Vasche di Laminazione perché facendo politica a livello provinciale pensa di poter essere d’aiuto a portare avanti le istanze del territorio. Nel parlamentino senaghese è subentrato Luca Gerardini, un leghista doc che già in passato, come consigliere comunale ha saputo ben rappresentare il territorio. Luca Gerardini la sera del suo insediamento: “Sono emozionato e ringrazio tutti. Ringrazio i cittadini che con il loro voto ci hanno permesso di essere qui. Ringrazio Riccardo Pase perché in questi anni ha portato avanti per i cittaini di Senago tante battaglie”. Con poche parole di gratitudine molta emozione Luca Gerardini, 36 anni, è rientrato a far parte del consiglio comunale e come gia dimostrato nel passato si impegnerà fortemente per Luca Gerardini il bene della comunità e del territorio.
L’Onestà Intellettuale 16
Il capo dei fringuelli lombardi, dopo aver scorazzato in lungo e in largo il territorio del Cocuzzolo di “Aer Sano” lascia il parlamentino locale salutato e riverito dai senatori che, seduti nelle loro am-
bite e comode poltrone, gli hanno recitato un commiato condito con elogi e di auguri affinchè possa svolgere i suoi incarichi politici nella segreteria provinciale del Carroccio agevolmente e, ciliegina sulla torta di panna, con panegirici
per la sua onestà intellettuale. A questo punto, fuori dal coro, tuona una voce squillante, è l’Usignolo, che con la sua splendida voce si dissocia da quanti hanno riconosciuto nel Fringuello del carroccio onestà intellettuale, e da vero cavaliere della luce dichiara: “Non me ne voglia il consigliere Fringuello se faccio fatica a riconoscergli questa dote, perché molte volte ha fatto della disonestà intellettuale un’arma politica”. Buttefly, seduto in platea, assisteva divertito allo show e rifletteva sulle parole dell’Usignolo e riflettendo faceva scorrere il significato della frase “Onestà intellettuale”. Cosa vuol dire essere onesti intellettualmente, e perchè ciò è così importante. Essere onesti intellettualmente significa avere la capacità di anteporre, a ciò che ci fa comodo pensare, per motivi di orgoglio, di opportunità, o più
spesso di interesse, una risposta alla nostra coscienza; è importante, perchè al contrario dell’onestà, che viene intesa soltanto come un rimanere nella legalità, l’onestà intellettuale ha la capacità di indignarsi rispetto non soltanto alla disonestà, ma anche rispetto all’ingiustizia anche se perpetrata nei limiti della legalità. Va ricordato che la verità e la giustizia non sono concetti di destra o di sinistra, ma sono valori universali, i soli che potranno arginare la deriva, alla quale la società sembra essere irreversibilmente orientata. Gesù di Nazareth: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”.
Pier Paolo Pasolini: ”Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia”
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Lettera aperta ai senaghesi, amici ed in particolare ai miei pazienti Carissimi, negli ultimi mesi sono stato costretto ad essere assente dal mio studio dentistico e dalla vita di ogni giorno per il sopraggiungere di una patologia che mi ha colpito duramente. Questo scritto per ringraziare calorosamente tutti i senaghesi, amici ed in particolare i miei pazienti. E’ grazie a voi che in tutto questo periodo difficile della mia vita, mi avete dato la forza di superare la crisi e impresso in me la fiducia di ricominciare a pieno la mia vita, sia da uomo che da medico. Voglio che sappiate che non dimenticherò mai il vostro vitale sostegno, il vostro calore ed affetto standomi vicino, confortandomi e imprimendomi la volontà di ritornare ad essere il Mirco di sempre. Colgo anche l’occasione per farvi i miei più cari auguri di buone feste natalizie e che il 2014 sia per tutti noi pieno di doni e di gioie. Un abbraccio sincero, nell’attesa di rivedervi nel mio studio. Dr. Boasso Mirco
Poliambulatorio Medico Chirurgico Odontoiatrico Dir. San. SENAGO (MI) - Via Mazzini 6 - Tel/Fax 02.99052575 Aut. San. N. 4117 del 2002 P.to chirurgia odontostomatologica socio simps (società italiana medicina psico somatica) In. Form. Medicina e chirurgia estetica presso smiem scuola superiore post universitaria di medicina e chirurgia estetica. Direttore Prof A. Massirone. REST. BRANCHE Dott. Luigi Sangiani medico chirurgo Spec. in odontostomatologia Dott.ssa Melania Franchino odontoiatra Specializzata in ortodonzia SENAGO (MI) Tel/Fax 02. 99052575 Auto. Sa. 471 del 2002 Prestazione sanitarie del Poliambulatorio: odontostomatologia - conservativa - estetica endodonzia + chirurgia endodontica pedodonzia - ortodonzia invisaling + tradizionale - chirurgia - orale - protesi implantologia a carico immediato con tecnica PRGF (concentrati piastrinici) Innesti ossei con cellule staminali regenoterapia International academy of regenotherapy studie Accelera osteo integrazione - riduce infiammazione Riduzione o scomparsa del dolore in atto.
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Capesante gratinate Aragosta in Bellavista Salmone in Bellavista Insalata di mare Insalata russa Insalata capricciosa Cocktail di gamberi Nervetti Vitello tonnato Involtini di salmone con robiola ola l e sesamo Bocconcini di prugna brie e pancetta Bicchierino con insalata di granchio e pompelmo Bicchierino con cous cous di gamberi e verdura Bigne assortiti salati
Primi piatti
CCrespelle Cr r prosciutto cotto e scamorza affumicata Crespelle C Cr di grano saraceno con zucca e burro Cannelloni Ca Ca con salmone e pistacchio
Secondi piatti Se
CCappone ripieno tartufato Ca ripiena alle castagne FFaraona Fa a Pe Petto d'anatra alle mele e curry Ar Arista di maiale con albicocche e mandorle Sp Spiedone di pesce
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A SENAGO PIAZZA BORROMEO 5 2-12-2013 15:09:50
Tutti i Cortili e le Cascine della nostra Senago (8o Puntata) Grazie alle interviste ed alle testimonianze di diversi anziani senaghesi, con un lungo e difficile lavoro, è stato possibile ricostruire l’identità di tutti i cortili e delle cascine presenti a Senago. Spesso ciascun cortile viene identificato con più nomi contemporaneamente. Essi possono derivare
dal cognome di una delle famiglie che lo ha abitato, oppure dal soprannome o dal mestiere di uno dei personaggi presenti, o anche dal nome di un istituto ex proprietario. Poiché tale ricerca non è stata facile, si invitano i gentili lettori a segnalarci le possibili omissioni e/o dimenticanze.
Via 4 Novembre
RIONE CENTRO A cura di Matteo Colombo
Curt de’l Bigìn (è un soprannome) è stata demolita e corrisponderebbe al civico 10.
Curt de’l Pustìn (del postino) civico 1; detta anche Curt de’l Sàntus (famiglia Santus).
Via Don Rocca 19
Curt de la Cuperatìva (della Cooperativa) è stata demolita e corrisponderebbe al civico 3; detta anche Curt di Paulòt (è un soprannome). A destra: edificio della cooperativa come era ai quei tempi.
Via Martiri di Belfiore Curt de’l Sìndic Peròni (Sindaco Peroni) civico 11; detta anche Curt de’l’Artigliere. (Ex proprietà Fatebenefratelli) Curt de’l Bombardiere (ex proprietà Fatebenefratelli) civico 9; detta anche Curt de’l Murné (del mugnaio). All’interno la seicentesca Casa del Mugnaio con preziosi soffitti ad “ombrello”.
Curt de’l Nuè stagnìn (Noè lo stagnino) è stata demolita e si trovava sul lato dei civici pari della strada.
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Natale insieme... Come ogni anno in questo periodo mi piace abbandonare i consigli che di solito do alle spose per parlarvi dei nostri programmi natalizi. Prima di tutto vorrei ricordarvi che le feste di quartiere sono importanti per noi negozianti ma anche per voi cittadini, perché aiutano a conoscerci meglio e a rimanere uniti. Le feste di quartiere aiutano il nostro paese a non morire, purtroppo vedo sempre più saracinesche dei negozi abbassate, e con molti cartelli con scritto ”affittasi negozio” e questo è un peccato. Ricordatevi sempre che ogni negozio chiuso è un pezzetto della nostra storia che muore e fa una grande tristezza. Ricominciamo almeno per le feste a fare il giro dei nostri negozi. I centri commerciali sono sì belli e utili, ma volete mettere una
20 bella passeggiata per le vie di Senago o Castelletto, dove ci si conosce, passare per vedere cosa ha di nuovo “la piccola città” e fare un saluto, quattro chiacchiere con la “Patrizia”, una puntata per il caffè da Riboli e una risata con la “Daniela”, un giretto per vedere cosa ha fatto di nuovo il “Beretta”: una sbirciatina alla nuova collezione, alle vetrine, un’occhiata agli abiti da sposa nuovi, ecc.... Veniamo ai nostri programmi: Il giorno 8 Dicembre, come senza dubbio già sapete, viene chiusa la via Volta a Castelletto e ci sarà la festa di quartiere: come ogni anno anche noi organizzeremo sulla terrazza del nostro negozio, nel pomeriggio, dei canti natalizi, GRATUITI, potete venire tutti ad ascoltarli, avremo un coro importante, il CORO ACCADEMIA VILLA LOBOS Direttore Giuseppe Guglielminotti Valetta di Paderno, che già molti di voi conoscono. In occasione di questa giornata vi verrà offerto gratuitamente il nostro vin brulè e chi lo ha provato lo scorso anno sa di cosa parlo… Per questa prima giornata di festa, che spero vi veda numerosi da Senago e non, abbiamo pensato alle fantastiche promozioni:uno sconto del 10% su tutta la nuova collezione, abiti, giacche, cappotti, pantaloni, maglie e uno del 15% su tutti gli accessori
moda. Troverete in vendita anche le candele realizzate esclusivamente per noi e con un acquisto minimo vi verrà fatta la nostra Silver card, che vi dà diritto a vantaggiosi sconti e promozioni tutto l’anno e in questo periodo, si sa , fa sempre comodo. Poi il pomeriggio del giorno 12 dalle 17.00 alle 22.00 avremo l’occasione di fare qualcosa di buono in questo Natale: verrà offerto un aperitivo, da noi in negozio aperto a tutti, durante il quale vi sarà una raccolta di fondi per aiutare l’associazione Coesa. “Pensiamo con il cuore per agire bene” è lo slogan di Coesa, cooperativa sociale costituitasi a Milano nel 1997, fornisce servizi rivolti a famiglie in difficoltà, prima infanzia, minori a rischio di devianza e persone con disabilità”. Per l’occasione sono stati fatti da noi alcuni pezzi esclusivi e il ricavato della vendita di questi accessori verrà devoluto a loro, per i loro obiettivi. Poi il giorno 22, sempre per la festa di quartiere, riavremo il coro dentro e fuori il negozio dalle 16.30 alle 18.30, che canterà, vi verrà offerto panettone e spumante, continueranno le promozioni dell’ otto Dicembre, sarà anche l’occasione per farci gli auguri, auguri che le cose cambino, che i tempi diventino migliori di quelli che stiamo vivendo ora, auguri soprattutto di salute e serenità e che si ritorni a sorridere con il cuore. Vi aspettiamo e …… Meditate gente meditate….. Luigi Beretta
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Filo della vita
JEWELS: Cruciani - Rosso prezioso - Amlé - Go nice
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I miei ricordi senaghesi di Paolo Galli Quando mi è stato chiesto di scrivere un articolo per il giornale di Senago, Noi e la Città, ho riflettuto a lungo se trattare di alcuni temi generali quali i cambiamenti climatici oppure raccontare di alcune ricerche in cui sono coinvolto, o ancora se scrivere in merito ai miei ricordi senaghesi. Propendo per quest’ultima ipotesi e in particolare agli anni delle elementari (1970/75).
Senago - Scuola elementare di via Repubblica anno 1984
Subito mi torna in mente il primo giorno di scuola: tutti fuori nel giardino della Scuola di via Repubblica in attesa di essere chiamati e di conoscere i compagni di una futura avventura lunga cinque anni. E’ strano come i ricordi si ricompongano nella mia mente, di colpo mi appaiono delle piastrelle di un pavimento anni ’60 appartenenti al corridoio della scuola dove aspettavamo che l’ultimo allievo fosse chiamato (immagino dal Direttore) e poi su al secondo piano; rammento il primo lavoro fatto con la Maestra Anna
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La Rosa, un grappolo d’uva formato da cinque acini e la mia prima scritta: UVA. Di quegli anni ricordo gli intervalli passati in un cortile (ora adibito a posteggio) a giocare a biglie, sfere di vetro di diverso colore, trasparenti con all’interno delle striature gialle, rosse e blu, altre completamente bianche e il loro valore dipendeva proprio dai colori e dalle dimensioni. La mano sinistra, appoggiata alle radici dei grandi alberi, sovrastata da quella destra, ed era compito del pollice, trasformato in grilletto, con l’aiuto dell’indice a lanciarla in una buca. Erano gli anni del boom demografico e le aule non erano sufficienti a contenerci tutti, mi ricordo (vagamente) di lezioni tenute in uno scantinato situato in Piazza Carlo Marx, in prossimità della Garbogera, è strano di come di quell’aula abbia mantenuto nella mente solo i tubi, ricoperti di gesso, che correvano sul soffitto (forse nel tentativo di sfuggire con lo sguardo a uno spazio poco consono a contenere funzioni educative). A ricordarli oggi quegli anni sono trascorsi veloci e come le istantanee che ci rimangono impresse nel finestrino del treno porto con me frammenti di ricordi identici in ogni bambino di quell’età: scorribande con il mio amico Luca, risate a crepapelle con l’Albina e poi corse…, si correva sempre a quell’età; finita la scuola si tornava a casa da soli. Capitava allora di condividere un pezzo di strada con un carretto pieno zeppo di utensili per la casa tirato da un cavallo vecchio come il suo proprietario: un omone barbuto; mi ricordo di secchi azzurri appesi al carro ciondolanti con lo stesso ritmo della coda del cavallo. Finita la scuola si andava tutti a giocare in strada con i carretti di legno fatti assemblando piccole travi e cuscinetti a sfera, le gare con le cerbottane e le frecce di carta (se non mi sbaglio noi le chiamavamo “bussolotti”), ma il ricordo che ho più forte è l’odore della strada dove giocavamo quando veniva colpita dai goccioloni d’acqua ambasciatori di un temporale imminente e le corse a casa per cercare di non bagnarsi.
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1913-2013 Buon Compleanno benvoluta chiesa di Santa Maria Assunta
Senago domenica 23 giugno 2013 – Tanti bambini, famiglie, uno splendido coro polistrumentale, adulti, anziani, persone malate, e tra loro lui, l’Arcivescovo Scola, con un sorriso per accoglierli e una parola per guidarli: “E’ impossibile per me, quando vi incontro, voi che siete pietre vive della Chiesa, non comunicarvi la mia gioia per essere qui insieme a celebrare nell’Eucarestia il santo dono della vita – ha detto l’Arcivescovo – non c’è gesto più profondo e intenso che leghi i cristiani tra loro e in particolare l’Arcivescovo con i fedeli che questo supremo gesto d’amore”. I fedeli della Comunità Pastorale senaghese hanno accolto il cardinale Angelo Scola che domenica mattina 23 giugno si sono ritrovati nella chiesa dedicata a Santa Maria Assunta di Senago per celebrare con lui e con i sacerdoti del decanato di Bollate la Santa Messa in occasione del centenario della costruzione della chiesa stessa.
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Bari Vito
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una vita spesa per la solidarietà e la socialità
Il Percorso sociale e politico di Bari Vito parte da lontano. Nato a Zimella (VR) nel 1938, arriva a Senago negli anni ‘60, dove la sua vocazione per il bene comune lo porta ad impegnarsi politicamente e socialmente. Entra subito a far parte della sezione locale del partito della D.C. e in poco tempo viene eletto segretario politico rimanendo in carica fino al 1970, dimostrando spiccate doti personali di onestà, buona fede, passione, capacità amministrativa e di governo. Nel ‘74 si trasferisce a Limbiate e partecipa attivamente nella sezione della DC locale distinguendosi come promotore della nascita del quartiere di Pinzano e negli anni ’80, in occasione dell’occupazione delle case che ha messo in difficoltà tutto il quartiere, Vito fu di grande aiuto a tutti i cittadini del piccolo borgo, per il suo impegno politico e sociale, acquisendo una forte notorietà, stima e credibilità. Nel 1987 ritorna a vivere a Senago e subito ad occuparsi della sua sezione politica, la DC che successivamente si scioglie. Come lui, la maggioranza degli iscritti aderiscono alla Margherita e tra il 2004 e 2009 ricopre la carica di consigliere comunale. Nel 2007 anche la Margherita inizia il suo scioglimento e Vito diventa uno dei fondatori del nuovo PD. La cooperazione ed il volontariato lo hanno visto: per parecchi anni Presidente della cooperativa edilizia “Nuova Senago Seconda” e dal 2010 fondatore e presidente delle ACLI locali diventando un vero punto di riferimento di sostegno e d’informazione concreta per aiutare tutti coloro che ne avessero bisogno, specialmente in tempi di crisi economica e sociale. Era stupendo intrattenersi a parlare con Vito, le sue parole vertevano sempre verso i bisogni degli altri, mettendoli a loro agio nelle richieste più disparate, la cooperativa, il patronato, la politica erano i mezzi efficaci per dare un servizio alla comunità.
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La sua tenacia, la dignità ed il coraggio hanno raggiunto l’apice nei suoi ultimi anni di vita, quando si rese conto che la sua grave malattia, della quale non parlava mai, lo stava portando verso la fine del suo percorso terreno. La sua preoccupazione non era la fine dei suoi giorni, che accettava con la pace nel cuore, ma che tutto il suo mondo avesse per ciascuna attività avviata delle persone responsabili che potessero portare avanti le esperienze che aveva contribuito in modo determinante a realizzare. Cercò e trovò queste persone da lui ritenute preparate, ad ognuna affidò il compito raccomandandosi di agire sempre con concretezza, nel rispetto della democrazia, equità e soprattutto nella responsabilità sociale del bene comune. Operava con amore in ciò che credeva e da persona dai convincimenti semplici e profondi, sostenuti dalla parola, da gesti, azioni e comportamenti, ha saputo conquistarsi rispetto e grande stima in tutte le persone che lo hanno conosciuto.
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Vito, negli ultimi giorni del luglio 2013, da vero credente si rivolse al Signore Onnipotente per dirgli, con molta serenità, che era pronto per entrare nell’aurora dell’eternità. La famiglia, gli amici ed i conoscenti lo hanno salutato per l’ultima volta, consapevoli che avrebbero portato sempre nel cuore i suoi insegnamenti ed il suo stile di vita che lo vedeva sempre lontano dal palcoscenico e che in umiltà donava il suo impegno sociale in silenzio. Remo Malvestiti
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Senago - Festa della Virgo Fidelis (Nei secoli fedele)
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Si è svolta a Senago il 21 novembre 2013 il tradizionale concerto organizzato dalla locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri per onorare la festa “Virgo Fidelis” patrona dell’Arma dei carabinieri. Quest’anno e’ stata invitata la Fanfara dell’ Aeronautica Militare, formata da 30 elementi tutti provenienti dai conservatori musicali e diretta dal maestro Maresciallo Macciomei. Lo spettacolo, tenuto presso il nuovo salone dell’oratorio, ha riscosso grande successo e la cittadinanza intervenuta ha apprezzato la grande bravura e accuratezza delle esecuzioni proposte. Citiamo alcuni interventi avvenuti nell’intermezzo del concerto. Gino Abruscato socio dell’associazione che fra le altre cose dice: “L’Associazione Carabinieri di Senago e’ una ONLUS autogestita dai soci , parte integrante di una capillare organizzazione operante su tutto il territorio nazionale, di cui fanno anche parte i Nuclei di Protezione Civile e i Gruppi di Volontariato. Conta un totale di 1.700 sezioni, di cui 27 all’estero (Stati Uniti, Australia, ecc.) e circa 200.000 soci iscritti. Parte integrante Canada, Argentina, ne sono naturalmente i Carabinieri in congedo, ma anche familiari dei militari e simpatizzanti. A Senago il presidente storico e’ stato per anni il Maresciallo Abruscato, gia’ comandante della locale stazione. La Patrona dell’Arma, la ‘Virgo Fidelis’, si festeggia il 21 novembre, data in cui Papa Pio XII ne suggello’ nel 1949 ufficialmente la celebrazione, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber. Da non confondersi con la festa dell’Arma che si festeggia il 5 giugno, data di fondazione dei Carabinieri Reali con le Regie Patenti nel 1814 e di cui ricorre l’anno prossimo il bicentenario”. Il maresciallo Stefano Cirillo della caserma dei Carabinieri di Senago, nel consegnare una targa di riconoscenza al maestro Maresciallo Antonio Macciomei, ha voluto rivolgersi ai cittadini presenti per sottolineare che: “in tempi difficili come quelli attuali è importante il dialogo e la collaborazione fra cittadini e forze dell’ordine, connubio indispensabile per diffondere una cultura della legalità, basata sulla consapevolezza che il buon esempio, la partecipazione, la condivisione delle regole costituiscono il migliore stimolo per affrontare tutti insieme, cittadini e istituzioni, le questioni legate alla sicurezza ed alla vivibilità della nostra città”.
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1973 / 2013 - 40 anni di successi per il Baseball Senago Il baseball di Senago ha festeggiato i 40 anni della fondazione della società. Un breve cenno storico. Nel 1973, un gruppo di giovani appassionati, fece di un sogno realtà, regalò a Senago ed ai Senaghesi il Baseball. Grazie ad uno spirito di iniziativa e ad una caparbietà sicuramente fuori dal comune, questi giovani riuscirono ad iscrivere i Cucù, al primo campionato di Baseball di serie D. Da allora, molte cose sono cambiate, grazie soprattutto al lavoro continuo dei fondatori e di quelle persone che, anno dopo anno, hanno animato ed aiutato Un gruppo di allievi della scuola del vivaio “baseball Senago” un movimento importante, rendendo il Senago Baseball una società dinamica e sempre presente nel panorama dello Sport italiano. Quello che una volta era solo un campo immerso nel roveto del parco delle Groane, ora è un impianto sportivo funzionale ed accogliente; sempre e comunque in via di miglioramento, e sempre più orientato ad essere un punto di ritrovo, non solo per gli amanti del Baseball, ma bensì un organo inserito nel tessuto sociale senaghese; così come l’attività sportiva legata, da sempre, ai valori più alti che lo sport può esprimere. Segno, tangibile, dello sforzo profuso dalla Società, sono i risultati sportivi raggiunti da molti giovani atleti, arrivati a vestire, anche in manifestazioni mondiali, la maglia Azzurra. Ancora più importanti, gli innumerevoli eventi sportivi organizzati dal Senago Baseball, soprattutto riguardanti le attività giovanili. Il “Grand Slam Club” del Senago con Luca Quarant’anni dopo il Senago Baseball ha voluto ricordare i primi passi, Chiesa, Luca Marzullo, Bruno Sabatino i primi successi, i momenti più difficili da superare tradotti poi in Stefano Basilico esperienza e il 6 ottobre scorso ha vissuto la sua grande festa. L’ex presidente Mario Colombo, il nuovo Presidente Stefano Basilico e tutti i dirigenti con orgoglio dichiarano: “Essere alla terza generazione di Serie A, con giocatori nati e cresciuti nel Senago è una grande soddisfazione della società meneghina - come quella di avere diversi ragazzi pronti a rappresentarne la quarta”.
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SENAGO CUORE NERAZZURRO Grande successo di pubblico e numerosissimi visitatori allo stand proposto dall’Inter Club Senago Nerazzurra. Nell’ambito della manifestazione Notte Bianca Festa di Senago, abbiamo potuto assistere ad una simpatica iniziativa proposta dall’Inter Club che ha allestito un locale in una via centrale del paese ove erano esposti manichini elegantemente vestiti con i vari completi della società nerazzurra. Maglie autografate dai più importanti giocatori e numerose foto attuali e d’epoca appese alle pareti hanno fatto da cornice all’iniziativa che ha consentito l’iscrizione al club di ben 57 nuovi soci che vanno ad aggiungersi ai 140 fedelissimi che annualmente rinnovano il sodalizio, con la grande soddisfazione espressa dal presidente Adriano Lauriola e dal vice Anacleto Ballabio che auspicano il raggiungimento di 200 iscritti, prima della chiusura delle iscrizioni. L’iniziativa ha suscitato anche l’invidia delle tifoserie avversarie, milanista e juventina, che hanno però cavallerescamente riconosciuto la bontà della proposta e la curiosità che la stessa ha determinato. L’esposizione è stata nei giorni successivi visitata da una delegazione della società INTER, presenti il campione mondiale Mauro Bellugi, favorevolmente impressionato che ha portato i saluti e complimenti del presidente Moratti. La direzione dell’Inter Club Senago auspica di ripro-
2013- Festa di Senago - Stand Inter Club Senago
porre anche l’anno prossimo l’iniziativa ed invita i tifosi e sostenitori a visitare la sede il giovedì sera (h. 20.30) presso il Bar Gioia via 24 maggio angolo posta. Un ringraziamento a tutti per l’aiuto dato, soprattutto per la gentile concessione gratuita della vetrina messaci a disposizione per lo stand nerazzurro, da parte del nostro iscritto Piva Ive, e tutti quelli che hanno collaborato attivamente alla riuscita di questo piccolo ma significativo angolo interista a Senago. Inter Club Senago Nerazzurra. Il Consiglio Direttivo.
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Mozzi Moreno – Nuovo segretario del PD Senaghese La Redazione ha chiesto al nuovo segretario della sezione del Partito Democratico locale di presentarsi ufficialmente ai cittadini. Moreno, con la sua proverbiale gentilezza ci racconta. Ho 56 anni, sono cittadino senaghese da più di trent’anni, sono sposato con Laura Sioli, ho due figli, due bellissimi nipotini e un terzo in arrivo. Lavoro nel settore informatico, la mia azienda distribuisce software per aziende industriali. A fine ottobre sono stato eletto segretario del Partito Democratico del circolo di Senago. Non sono un politico “navigato”, mi sono avvicinato alla politica solo da qualche anno, prima partecipando a due liste civiche di centro sinistra, poi, ormai da un paio d’anni, nel partito democratico, dove ho ricoperto la carica di presidente dei garanti. Ho avuto anche un’esperienza amministrativa come membro di minoranza della commissione edilizia, ai tempi della giunta Rossetti. Innanzitutto un saluto a tutti gli elettori e un ringraziamento all’associazione Il Futuro per avermi dato spazio per questo scritto. Colgo questa opportunità per lanciare un accorato appello a tutti i cittadini per una maggior partecipazione alla vita politica locale. Personalmente mi ero “stufato” di continuare a criticare l’operato dei nostri politici per cui ho deciso di cominciare a dare il mio contributo: per quanto piccolo possa essere è pur sempre qualcosa. Vorrei che altri giovani e meno giovani si adoperassero per il bene comune. Il nostro paese sta attraversando, ormai da anni, un periodo molto difficile, la crisi economica sta provocando gravi problemi sociali, continuano ad aumentare le persone che perdono il lavoro o che non lo trovano, le imprese sono in forte difficoltà, la fiducia nella politica e nelle istituzioni continua a calare, anche l’amministrazione locale è subissata da continui tagli di fondi. L’Italia e gli italiani non devono rassegnarsi al declino, non siamo spacciati, come sostengono certe cassandre, dobbiamo cambiare, abbiamo bisogno di una “svolta”: è comprovato che l’Italia è sempre riuscita a risollevarsi anche dai periodi più bui. Il nostro paese deve trovare nuove strade per un rilancio che abbia la natura di una “rivoluzione culturale”; mi rendo conto che parlare di rivoluzione culturale possa sembrare forte, forse ai più, esagerato, ma rende l’idea del senso di urgenza e necessità. Per uscire da questa situazione di crisi, infatti, in Italia deve partire una profonda azione riformatrice che permetta di ridurre la burocrazia, cambiare la giustizia, il fisco, l’istruzione, la ricerca, intervenire per ridurre la spesa pubblica, aumentare le opportunità di lavoro, investendo nell’innovazione
e nei nostri punti di forza, da non dimenticare la riforma della legge elettorale, la salvaguardia dei diritti, delle pari opportunità e altro ancora. Il tutto grazie a una profonda, direi “martellante”, azione riformatrice, che sia comunque attenta allo stato sociale. Solo dimostrando di aver intrapreso un percorso riformatore potremmo presentarci dai nostri amici europei e chiedere un aiuto. Purtroppo, negli ultimi anni o decenni, abbiamo avuto esperienza di notevoli difficoltà da parte dei nostri politici a dar vita a un processo riformatore; questa difficoltà, a mio parere, potrà essere superata solo se “dal basso”, dai territori, dai cittadini avverrà uno stimolo continuo, potente, che rappresenti le esigenze, i problemi che ciascuno affronta giornalmente e poi le idee, le proposte che possono e devono emergere dalla gente. Credo che uno dei compiti del partito democratico, anche a livello locale, sia quello di ascoltare la voce dei cittadini e trasmettere ai rappresentati politici le istanze di miglioramento. Per questo mi adopererò perché il circolo favorisca iniziative aperte non solo agli iscritti, ma a tutti gli elettori e simpatizzanti, in modo da dare a tutti la possibilità di offrire il proprio contributo. Per far questo, dobbiamo abbandonare gli intrighi, i personalismi, fare squadra e aprire alla gente. E’ il momento di mettersi in gioco sacrificando un po’ del proprio tempo per il bene comune, mettendoci passione e volontà di cambiamento. “Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione” (Georg Wilhelm Friedrich Hegel).
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Colgo l’occasione per augurarvi un sereno Natale e un nuovo anno che sia inizio del rilancio del nostro paese. Moreno Mozzi email: moreno.mozzi@yahoo.it
- Trasferimento Video e DIA
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Due “Baby pusher” operavano a Senaghino Nell’ottobre scorso, due pusher (spacciatori di droga) gironzolavano per il quartiere di Senaghino cercando di vendere sostanze stupefacenti. Alcuni cittadini del quartiere, preoccupati del viavai di ragazzi nel cuore della notte, hanno avvertito i Carabinieri del nucleo di Desio che sono intervenuti ed hanno individuato i “Baby pusher” ed arrestati. A finire in manette nella notte due giovani residenti in Senago, uno italiano P.F. e un albanese C.E. Un mattatoio di pecore abusivo in via Neruda Senago, già nel luglio scorso un cittadino di nazionalità egiziana è stato denunciato per maltrattamento di animali, ciò nonostante ha continuato a svolgere le sue attività secondo le sue abitudini. Nel mese di ottobre un’altra segnalazione è arrivata alla polizia locale per il grande movimento di persone che si recavano nella proprietà dell’egiziano. Quando i vigili sono arrivati si sono visti davanti una scena degna di un film dell’orrore: un mattatoio abusivo immerso in un lago di sangue e feci, con il responsabile nell’atto di uccidere decine di pecore(almeno 30) seguendo il rito di macellazione musulmana. Ai vigili non è rimasto altro che mettere i sigilli all’area. In 12 giorni due furti al Bar Tabacchi del Papa Giovanni I proprietari del Bar Tabacchi, dopo il primo furto, avvenuto il 9 ottobre scorso, hanno pensato di mettere le inferriate, ma non ne hanno avuto il tempo perché i ladri il 22 ottobre alle ore 3,30 sono ritornati e rompendo la vetrata con un tombino, razziando sigarette, il cambiamonete ed altro.
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Perseguitava l’ex fidanzata arrestato dai Carabinieri La storia tragica di un marocchino di 44 anni e una brasiliana di 31 anni, residenti a Senago, parte due anni fa quando lei decide di rompere la loro relazione. Lui non si è mai rassegnato a perderla e quindi ha iniziato a tampinarla, dapprima con messaggi e chiamate, poi seguendola ed in fine, sotto minaccia, costringerla ad avere rapporti con lui. La ragazza stanca di quell’incubo ha deciso di denunciare tutto ai Carabinieri i quali, dopo un’approfondita indagine, arrestano il marocchino per stalking.
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Albino Fedeli – Il ballo inteso come un modo di stare assieme L’associazione de “Il Futuro” vuole ricordare Albino come uomo di sport, maestro di ballo e per il suo impegno nel sociale. Quando Albino, nato a Senago nel 1940, si affaccia nel mondo del lavoro la sua scelta è stata quella dell’infermiere, un’attitudine sociale che lo porta a dedicarsi alle persone in difficoltà. Oltre al lavoro coltiva l’hobby del ballo e trovando nell’amata moglie una partner ideale, intraprende la strada di questa disciplina. Nel suo percorso sportivo, sempre in coppia con Miranda, lo vede in numerose competizioni ad alto livello ottenendo ottimi risultati nei campionati regionali ed italiani, cat. Senior, nella disciplina combinata 6-10 balli. Nel 1992 viene chiamato dall’associazione de “Il Futuro” come maestro di ballo, dove rimane per più di 10 anni. Da subito dimostra la sua innata passione all’insegnamento: sapeva trasmettere agli allievi di tutte le età, tutto quanto serviva per imparare a danzare divertendosi e nello stesso tempo a mantenere sempre vivo il proprio corpo. Dopo un costante lavoro di perfezionamento nel 1993 a Verbania la coppia Albino-Miranda si classifica prima al campionato italiano assoluto Federballo nelle danze latino-americane. Nel 1995/6/7 li vediamo campioni italiani di danze standard e latino americano. Nel sociale, Albino è sempre stato legato al centro sociale anziani senaghese, dove oltre che insegnare le varie discipline del ballo, era da prima un socio attivo e negli ultimi 2 anni della sua esistenza ricopre la carica di presidente del centro stesso. Albino è stato per noi de “Il Futuro” un ottimo maestro di ballo, sempre disponibile e paziente, sapeva creare
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I maestri di ballo, Miranda e Albino
gruppo e farsi voler bene da tutti i suoi allievi. Nel luglio scorso, senza tediare nessuno, se n’è andato, lasciando nel cuore dei suoi familiari, amici e conoscenti tanta tristezza. Noi de “Il Futuro” lo ricordiamo e lo portiamo come esempio quando parliamo con i nostri nuovi maestri e lo ringraziamo pubblicamente per tutto ciò che ha saputo dare durante la sua permanenza nella nostra associazione. Ciao Albino, noi tutti ti salutiamo.
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ENTRA IN FORMA CON “IN ACTION” L’ansia da dimagrimento e la mancata gestione di questo status comporta necessariamente l’insuccesso da parte di chi decide di perdere peso. La causa principale che innesca questo meccanismo risiede nella errata idea dei tempi e dei modi per dimagrire. Molti pensano di poter raggiungere il proprio obiettivo in pochissime sessioni di lavoro in palestra quando l’organismo non ha ancora iniziato a percepire i cambiamenti nello stile di vita del soggetto. In realtà, questo deve essere un percorso lento e costante poiché è necessaria l’acquisizione di nuovi stili di vita più salutari che portino al benessere psico-fisico dell’individuo.
L’alimentazione, così come l’allenamento fisico, va ridimensionata alle esigenze reali, condizioni di partenza ed aspettative di ognuno. Infatti, qualsiasi stravolgimento delle proprie abitudini è destinato a produrre effetti indesiderati, così come l’iniziativa di seguire diete “fai da te”. Proprio per questo è essenziale rivolgersi non solo a specialisti competenti abilitati a prescrivere una dieta sana ed equilibrata, ma anche a veri professionisti del fitness, i quali vi aiuteranno a raggiungere ottimi risultati nel minor tempo possibile, pur mantenendo salda la motivazione per il raggiungimento della vostra meta. Per rimettervi in forma bastano 45 minuti di allenamento per 2/3 volte alla settimana, purché costanti nel tempo. Se state cercando una palestra che sia idonea ad affiancarvi in questo
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Furti – Truffe e Rapine… come poterle evitarle? Nell’ottobre 2013 in Villa Sioli si è tenuto un incontro pubblico fra la Polizia Locale e il Comando dei Carabinieri sul tema “Come evitare le truffe”. Molto interessati gli anziani, persone che troppo spesso sono colpite dai malviventi. A tenere la lezione l’Associazione Nazionale Carabinieri e la Polizia Locale. Rammentate e illustrate le truffe più comuni, a partire dalla richiesta di danaro come saldo di un debito assunto dal figlio o da un nipote ai finti addetti alle vendite, quella della “banda dello specchietto”, malfattori che simulano un falso incidente e chiedono somme di denaro per presunti (e naturalmente falsi) danni provocati alla loro vettura, alle case affittate a più di un proprietario per lo stesso periodo, ai falsi addetti alle varie utenze casalinghe, che suonano al campanello di casa e vogliono entrare e così via. Aumentano i raggiri e le truffe a danno degli anziani, truffe che sono fatte approfittando della debolezza di persone sole e con reddito medio-basso. “Prevenire è meglio che curare” hanno spiegato i Carabinieri anche perché, a truffa avvenuta, la procedura è molto lunga, dalla denuncia al procedimento penale, passando per l’identificazione e le udienze. Ma perché le truffe colpiscono principalmente gli anziani? Il comandante Vincenzo Avila ha
messo in risalto che uno dei motivi è che gli anziani il più delle volte ritirano la pensione in contanti e per i malviventi sono un facile bersaglio. In casa le persone anziane tengono i soldi ed i gioielli, mentre il più delle volte, li mettono nella tasca di un vecchio cappotto o nel cassetto di un comò. Non per questo gli anVigili di Senago nel giorno dell’Open Day sede di Villa Sioli ziani devono sentirsi in difetto o una categoria il primo cassetto in alto a destra del debole, sono solo le vittime preferite comò. dai truffatori e ladri malvagi perché In strada sanno che lì troveranno denaro e gio- Porta borse o borselli dal lato interno del marciapiede, camminando rasenti al muro; se possibile indossa la borsa a tracolla, con l’apertura della cerniera sul davanti. In bicicletta non agganciare mai la borsa al manubrio e, se la metti nel cestino, coprila con altre cose; in auto posizionala tra il sedile anteriore e quello posteriore e ricordati di mettere sempre la sicura alle portiere. Non parlare di operazioni di prelieDei malviventi suonano alla porta di una vo o deposito, specialmente quando persona anziana per derubarla. nelle vicinanze ci sono sconosciuti che ielli. possono ascoltarti. Qualche consiglio contro ladri e truffatori. Accredita, se ti è possibile, l’importo In casa Chiudi la porta a chiave e non della pensione sul tuo conto corrente; lasciarla inserita nella serratura, al- il denaro prelevato in contanti sudditrimenti la porta può essere aperta vidilo in più tasche, mai nella borsa. dall’esterno. Non andare in banca o in posta Non aprire a persone all’apertura degli sportelli, evitando sconosciute che dicono la confusione e la ressa; se possibile di dover fare controlli chiedi ad un conoscente di accompadi POLIZIA, ENEL, GAS, gnarti. controlli su banconote o Al minino sospetto chiama subito: consegnare pacchi non Polizia Municipale 02 99 083 217 – attesi. Stazione dei Carabinieri 02 99 482 Non tenere denaro o 236 – Polizia di Stato 113 – Guardia di oggetti preziosi in cas- Finanza 02 99 045 585. setti troppo a portata di mano, come ad esempio Una pattuglia di carabinieri ad un controllo stradale
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I cittadini vogliono far sapere all’amministrazione i disagi del paese
Araldo “Per i diritti del cittadino” Erbacce che ostruiscono il passaggio I cittadini di Senaghino che devono raggiungere la via Pascoli e quelle limitrofe, percorrono il marciapiede di via Foscolo che passa dietro alla cabina elettrica in zona ditta Plasteco. Alcuni di loro hanno notificato agli uffici comunali che il passaggio è permanentemente ostruito da erbacce, purtroppo non hanno ricevuto nessuna risposta. Gli stessi si sono rivolti alla nostra Redazione al fine di rendere pubblico il problema.
Buche pericolose sulla via Isolino (zona fornace Parodi) La strada che da via De Gasperi porta alla rotonda della S.P.119, è diventata un collegamento importante per i cittadini che devono raggiungere la tangenzialina sud, sia per raggiungere il posto di lavoro che portare i figli alle scuole superiori. Purtroppo, specialmente il tratto da poco diventato comunale è veramente disastroso e gli automobilisti, per evitare buche enormi sono costretti a viaggiare contro mano, basta guardare la foto per rendersi conto che la macchina, per evitare la buca è tutta sulla sinistra e qualche volta ci scappa il morto. L’amministrazione, dopo vari mesi di segnalazioni, alla fine dell’ottobre scorso è intervenuta.
Piazza Tricolore: che tristezza vedere la Fontana morta
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I cittadini di Castelletto da anni si sentono trascurati dal Comune. Uno degli esempi è la fontana della Piazza, che realizzata senza criterio, esageratamente grande e priva di un programma di manutenzione, è diventata presto una “vasca di laminazione”, con acqua sporca piena di detriti, che certamente non dà prestigio a Senago. Chi deve fare la manutenzione della vasca? Il Comune dice che il compito spetta ai condomini ed ai negozianti della stessa piazza, questi replicano giustamente, che un’opera pubblica, realizzata per tutti i cittadini, deve essere a carico dell’ente. Il Comune deve riconoscere che addossare la responsabilità ai residenti della piazza per la manutenzione della vasca è sbagliato.
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Il Cimitero del mio paese Nel sonno eterno del cimitero, riposano i famigliari, gli amici ed i conoscenti. Questo luogo sacro è come una grande casa con un muro che gira tutto attorno, senza tetto perché essi possano godere ancora la vista del cielo turchino. Nella loro vita solitaria, devono potere godere di fiori, di vialetti ben curati, un luogo che rispecchi il giardino dell’Eden, dove Dio creò tutti gli essere viventi. Senago 4/10/13 - Entrata Cimitero da via Togliatti Recarsi a trovare gli “abitanti” dell’esteso giardino, non è un atto abitudinario, ma un grande desiderio amorevole per un contatto reale con i propri cari. Varcare il cancello deve sembrare di camminare sulla neve bianca che, come un sortilegio, ti avvolge e ti aiuta a far sì che la distanza spirituale tra te ed i tuoi amati diminuisca e che ti faccia dimenticare che ormai loro appartengono ad un “oltre”. Arrivato alla loro dimora, chiudi gli occhi, li vedi e li accarezzi, gli racconti delle tue giornate, dei dispiaceri e delle gioie, chiedi loro dei consigli e quando arriva il momento di lasciarli ti senti dentro una dolce serenità che ti dà la forza di salutarli e di incamminarti verso casa, con il pensiero già rivolto al prossimo incontro. Un luogo sacro quindi che va rispettato, ma negli ultimi anni dominava l’incuria e quando entravi ti assaliva la stizza e lo sconforto. Poi le proteste cadevano nel vuoto e ti rimaneva la tristezza nel cuore.
Grazie al volontariato ritorna l’Eden
I 5 benemeriti: Arnoldo e Giovanni Priori, Egidio e Paolo Garbuggio, Giovanni Damiano
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Nello scorso ottobre abbiamo visto, finalmente, che al cimitero si stavano facendo i lavori di manutenzione. Per saperne di più abbiamo interpellato il nuovo responsabile ai servizi Cimiteriali, Assessore Marco Campagner, che ci racconta: “In un momento di grande crisi finanziaria, anche al comune vengono a mancare le disponibilità per affrontare i vari problemi. Allora ho cercato fra il mondo del volontariato, di cui faccio parte, ed ho trovato 5 persone disponibili per pulire, potare le siepi, gli alberi e fare le varie manutenzioni murarie nel nostro Cimitero. Per la giornata dei morti i cittadini troveranno il Cimitero in ordine come il giardino dell’Eden”. Un plauso all’Amministrazione Comunale e soprattutto ai 5 volontari che, finalmente, con forte dedizione per il Bene comune, hanno ridato dignità al nostro Cimitero.
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Favole… alla Milanese I giorni della merla - I dì de la Mèrla
a cura di Matteo Colombo DIALETTO MILANESE
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A Milano gli ultimi tre giorni di gennaio sono particolarmente freddi e si riconoscono come “I giorni della merla”. La leggenda narra che molto tempo fa, le penne dei merli erano candide. Una famiglia di questi volatili (mamma, papà e i loro tre piccolini), alla fine dell’estate si trasferirono in città e costruirono il nido sull’albero di un cortile sito in Porta Nuova. Giunse l’inverno ed il merlo faticava nel procurare il cibo per tutta la famiglia: nonostante controllasse nel cortile, sulle ringhiere e sopra i davanzali delle finestre, non trovava alcunché. Addirittura nei giorni più rigidi, tutto era coperto dalla neve. Il merlo dovette spostarsi negli altri cortili di Milano per racimolare qualcosa e, così facendo, doveva assentarsi dal nido per l’intero giorno. Negli ultimi tre giorni di gennaio, la temperatura era calata ulteriormente, eppure il merlo era riuscito a trovare del cibo. Finalmente potè ritornare, ma il nido sulla pianta del cortile era scomparso. “È morta la mia famiglia!” pensò disperato. Invece la prudente merla, aveva preso la decisione di spostare il nido accanto al camino per riscaldare i piccoli. Quando il merlo ritrovò la sua famiglia fu felice, ma si sorprese nel vedere che tutti erano diventati neri a causa del fumo del camino. Da quel giorno i merli nacquero neri.
A Milàn i ùltim tri dì de genàr a hin tàntu frec’ e i ciàmen “I dì de la mèrla”. La stòria la racùnta che tànti an fa, i mèrli gh’avéven i pèn biànch. Una famìglia de mèrli (papà, màma, e i so tri nuèi), a la fìn dé l’està, a hin vegnü in cità per fa él nid su la piànta in un curtìl de Pòrta Növa. Quand ghè arivà l’invèrnu, él mèrlu faséva una fadìga a truà él mangià per la sua niàda: él cuntrulàva ne’l curtìl, süi ringhièr e sùra i davansài di finèster, ma gh’era pròpi niént de mangià. Ne i dì pü sé frec’, él truvàva niént perchè tüt l’éra cupèrt da la nef. El mèrlu él duvéva andà in di àlter curtìl de Milàn per cercà de mangià, él stàva luntàn da’l nid per tüt él dì. In di ùltim tri dì de genàr, la temperadüra l’éra andàda giò tantu, ma él mèrlu l’avéva truà i stès qualcòs de mangià per la sua niàda. Finalmént l’éra turnà indré, ma su la piànta de’l curtìl él so nid l’éra sparì: “La mia famìglia l’è mòrta!” él pensàva tüt disperà. Invèce la mèrla, che l’éra stàda prudénta, l’avéva decìs de spustà él nid, visìn a un camìn, per tegnì al cald i so nuèi. Quand él mèrlu l’ha ritruà la sua niàda, l’éra cuntént de rivedèi, ma él s’éra acòrt che la mérla e i nuèi, invéce de vès biànch a hin diventà nér per él füm de’l camìn. Da chèl dì, tüti i mèrli hin nér. (Libera traduzione di Alfredo Colombo)
Bddbeef!ofmmb!Mpncbsejb!efm!2911!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!(Cronaca d’altri tempi.)
1807, 4 lug. Monza: nella villa Reale la vice Regina viene derubata della sua borsetta da lei lasciata su un tavolino. Le perquisizioni rinvengono la borsetta addosso ad un bresciano della guardia d’onore in servizio. Per intercessione della vice Regina, l’uomo viene solo arrestato nella fortezza di Mantova. 1822, 16 mag. Brescia: presso Torrelunga, dopo aver abbattuto delle vecchie mura emergono frammenti lapidari di un tempio dedicato a Vulcano. 1839, 17 gen. Milano: avvertita scossa ondulatoria di terremoto alle ore 04.45. 1847, 8 feb. Mantova: organizzato dal conte Rizzino un gran ballo contro ogni razzismo. Invitati 85 signore e 150 signori, patrizi e non patrizi, cristiani ed ebrei. 1859, 29 mag.: proclama austriaco nel regno Lombardo Veneto che vieta
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rigorosamente il suono delle campane nelle vicinanze di zone di guerra, pena la fucilazione per chi le suonasse a scopo di allarme, come per chi mandasse informazioni al nemico sulle mosse delle truppe. 1863, 3 mar. Liscate (MI): il contadino Bonfanti viene condannato dal tribunale a 7 mesi e 100 lire di multa. Aveva visto scendere dal cielo l’aeronauta Godard col suo pallone, così con un gruppo di contadini dichiarò che “ciò che discende dal cielo è di proprietà del primo che lo occupa”. Questi contadini lacerarono il pallone, gli abiti di Godard, derubandolo di 100 franchi. Condannati a varie pene gli altri contadini. 1871, 27 apr: nel territorio di Varese è segnalata la comparsa del tifo bovino e l’esportazione viene vietata. 1885, 1 giu. Sondrio: solenne inaugurazione della ferrovia Colico-Sondrio, prima ferrovia della Valtellina. Il treno partito da Milano alle 07, giunge a Sondrio alle 14 accolto con entusiasmo nelle principali stazioni.
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STORIA DI SENAGO
a cura di Matteo Colombo
GUAI a chi sporca Senago! No alle vasche di laminazione, no all’inceneritore, no al gassificatore, no alle antenne giganti… i senaghesi si dimostrano molto attenti alle tematiche ambientali del proprio territorio. Ma è sempre stato così, anche per i senaghesi del passato? Difficile rispondere, eppure un episodio può chiarirci le idee, in quella che forse si potrebbe definire una delle prime cause ambientali. 200 anni fa, quando Napoleone proclamava: “Libertà, uguaglianza e fratellanza!”, il signor Antonio M. Bayer stabilì la propria attività in un non precisato cortile di Senago, con il permesso governativo di estrarre chimicamente l’Azzurro di Berlino (colore per inchiostri); chissà come avranno borbottato i senaghesi, gelosi com’erano del proprio territorio. Fin dal principio però, presso il laboratorio del signor Bayer si verificavano strani movimenti: un via vai di carcasse di animali morti trasportati senza alcuna precauzione igienica ed ossa bruciate sparse per il cortile. E poi gli odori acri, ripugnanti delle evaporazioni emesse da quell’edificio, erano veramente nauseabonde. Per di più il Bayer affisse un manifesto in paese, con cui avvisava di voler assumere dei senaghesi che si occupassero del trasporto in sede, di altre ossa e carcasse animali provenienti da Milano. I senaghesi cominciarono ad alzare la voce, spaventati per quei miasmi che entravano nei polmoni, per quell’aria putrida che si spargeva nella campagna, fra gli alberi da frutto, respirata dai bovini… Il medico locale osservò il diffondersi di una straordinaria epidemia di oftalmie (problemi agli occhi), febbri perniciose ed altri malanni che lo misero in allarme: fece così rapporto alla municipalità. La vice prefettura ordinò la chiusura della fabbrica l’11 giugno 1813, ma ieri come oggi, la lentezza burocratica fece in modo che il Bayer continuasse indisturbato a svolgere l’estrazione chimica. La situazione aveva esasperato l’animo dei senaghesi: cosa fecero il 24 luglio 1813? Si radunarono in massa presso il Municipio per prendere una decisione e poi tutti insieme si diressero energici verso la fabbrica malefica. Fece davvero impressione la marcia decisa di quei contadini accecati dalla rabbia. Giunti nel cortile degli orrori, si rimboccarono le maniche, impugnarono picconi, mazze e quant’altro e rasero letteralmente al suolo l’edificio. Ecco quindi la prova che cercavamo: anche i senaghesi del passato tutelavano il proprio territorio! La storia ovviamente non finisce qui, ci si sposta in tribunale, a Milano, con le famiglie piangenti di due capri espiatori (tali Luigi Locati e Luigi Colombo) che rappresentavano la massa dei senaghesi demolitori. L’accusa si rifaceva alla legge 437 e 438 del codice penale di allora: “demolizione volontaria di edificio” e “opposizione
caporedattore de “Il Futuro” E-mail: colmat2@virgilio.it
con vie di fatto ad un lavoro permesso dal Governo”. Il giovane avvocato difensore, Giuseppe Marocco (celebre nel foro milanese) nella sua appassionata arringa, smontò dapprima l’accusa di demolizione, sostenendo che ciò che venne distrutto non era nient’altro che una casetta rustica, un laboratorio precario e non un edificio di interesse pubblico a cui si riferiva la legge. Poi l’ottimo avvocato difensore passò all’accusa più grave, riferita all’art. 438: “opposizione con vie di fatto ad un lavoro permesso dal Governo”. Con grande preparazione tecnica, spiegò al giudice che la lavorazione chimica per ottenere l’Azzurro di Berlino non produceva alcun miasmo, perché utilizzando alte temperature venivano carbonificate sostanze molli di animali (non le ossa), quindi senza produrre odori, tanto che tale lavorazione era permessa anche in città. Eppure dopo la demolizione, non fu trovato né un solo grammo di Azzurro di Berlino, nè gli utensili adatti allo scopo. Si scoprì infatti, che nel laboratorio del Bayer non si estraeva l’innocuo Azzurro di Berlino come da autorizzazione governativa, ma si ricavava sale ammoniaco che comportava gravi inquinamenti e i distillatori recuperati assieme alle ossa carbonizzate, lo confermavano. Quindi il Bayer era in malafede e la massa dei senaghesi non aveva distrutto un lavoro autorizzato dal Governo. Senza contare che il Bayer, non aveva preso alcuna cautela sanitaria per il trasporto delle carcasse o per lo sversamento delle sostanze, per cui i senaghesi agirono per tutelare urgentemente la salute minacciata da esalazioni dannose e non demolirono per furto, odio o vendetta e non potevano essere colpevoli. Pertanto niente codice penale, semmai materia di polizia perchè si riconosceva ai senaghesi solo la materiale demolizione. L’avvocato concluse dicendo che occorreva: “…ridonare la libertà a questi infelici pacifici agricoltori”. Se non altro perché i due capri espiatori (Locati e Colombo) andarono nel cortile a demolizione già cominciata. La difesa dell’avvocato Marocco ottenne un buon risultato, certamente inaspettato e l’esito del processo previde una lieve condanna correzionale per i due senaghesi e nulla contro Bayer. Non poteva però mancare la beffa finale: solo 3 anni dopo il signor Bayer venne invitato ad esporre alcuni oggetti e manifatture per un’importante occasione, dove fu premiato con la motivazione: “…campioni di Orpimento (minerale, solfuro di arsenico) preparato ed ultimi avanzi della fabbrica di sale ammoniaco che esisteva presso Senago”. “Libertà, uguaglianza e fratellanza!”
Redazione:
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Paolo Galli
N. 60 - DICEMBRE 2013 Periodico d’informazione registrato al Tribunale di Milano N. 130 - 5 Marzo 1994
copie distribuite gratuitamente sul territorio senaghese.
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