SETTEMBRE 2012
L’artista di Copertina: Fabio Cuman L’arte: una passione che lo avvolge da sempre. Fabio Cuman, nato nel 1972 a Varese, lavora e vive a San Giuliano. E’ l’artista di copertina ed il “padre” dell’Armata della Cenere. Le opere di Fabio Cuman costituiscono una profonda comunicazione, non slittano mai nello scontato e nello stereotipo, perchè tratti dal flusso di un’atonalità, in un’analisi, da emergenze ricavate nell’inseguire il sogno poetico. Arte legata alla vita e al suo fluire, dove non sono estranee le pulsioni del profondo che s’intrecciano alle molteplici valenze della fantasia, dell’immaginazione e delle capacità di racconto. I recenti lavori di pittura e scultura di Fabio Cuman sono senza forzature, esplicitano appropriandosene i mezzi peculiari dell’operare artistico, il rapporto fra colore e forma, non disgiunto dalle istanze psicologiche dell’individuo che sono risvegliate e disattese al tempo stesso dal consumismo che caratterizza la nostra società. La sua spiritualità e fisicità, tra simbolismo e pittura pura, tra decorazione e narrazione, tra visibilità e invisibile, si traduce anche in una libertà espressiva che ci rivela oggi tutta la sua ricchezza, fuori dalle percezioni comuni con una sua visione più interiore, assorbita dalla coscienza
Nella foto: Fabio Cuman con alcune sculture de: “L’Armata della Cenere”. Una delle sue produzioni più recenti, al tempo stesso più significative. (in copertina)
e ripercorsa poi all’esterno, trasformata e autonoma, come i grandi artisti di talento sanno essere. Cuman ha lavorato con noti artisti italiani ed internazionali. Le sue opere sono presenti presso il Museo “Sellye” in Ungheria e “Kunstlekreis Burksdtrechau” in Austria. Nel 2006 nel comune di San Giuliano Milanese è stata inaugurata una sua scultura dedicata al presidente della Repubblica Sandro Pertini. Tra le principali mostre figurano quelle a Torre dei Corsari (Cagliari) nel 1995, al Centro Culturale “Bertold Brecht”
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di Milano nel 1997, nel ’99 alla Galleria San Michele di Milano, all’Expo di Salisburgo, nella Basilica di San Celso a Milano, nel salone Espositivo di Nizza, all’Espace Fontville di Montecarlo, al Casinò di Bandol in Francia, al Castello Carini di Palermo ed in numerose altre gallerie private e pubbliche di mezzo mondo. Le recenti opere, sia tele che sculture, rappresentano l’Armata della Cenere, un “esercito” senza nomi nè volti che non ha età, ma che è sempre più d’attualità. Giulio Dotto
EDITORIALE
a cura del Direttore Remo Malvestiti
Guidare la carovana nel globo Senaghese per la crescita Oggi in troppi hanno perso la fiducia nella politica, anche a Senago, per le elezioni amministrative, poco meno della metà ha disertato le urne e la rimanenza ha votato la persona, con la speranza di non avere, per l’ennesima volta, buttato al vento il proprio voto. Il nostro progetto era di trasformare Senago da bozzolo a Farfalla, un sogno che nel 2009 è stato dato nelle mani di amministratori che hanno fallito miseramente dopo due anni. Ora i nostri desideri sono nelle mani dei nuovi arrivati, ai quali abbiamo dato il nostro suffragio. Il loro compito non sarà facile perché troveranno la giovenca che, dopo aver distribuito per tanti anni latte a molti, è moribonda e, i nuovi amministratori, dovranno prendere tutti i provvedimenti del caso per tentare di non farla schiattare definitivamente, la loro funzione sarà come quella dei leggendari capi carovana del diciottesimo secolo, quando guidavano i carri dei pionieri verso la terra della speranza. Erano tempi in cui solo i più coraggiosi e avventurosi tra i pionieri potevano trovare le forze ed il coraggio per affrontare un viaggio terribile e rischioso, ma loro avevano in sè la speranza di una vita migliore e seduti a cassetta di un carro di legno dotato solo di una copertura leggera, viaggiavano fino al raggiungimento della meta. Altri tempi, ma quei condottieri osavano! Loro affronterebbero la nuova avventura con coraggio, consapevoli che se da un lato vi è l’incombenza di questioni urgenti da approvare, come il Piano di Governo del Territorio, dall’altro lato darebbero ai cittadini quello che da anni si aspettano, come il via a quei piccoli lavori tanto necessari per migliorare la qualità della vita quotidiana. I nuovi amministratori, come i condottieri dell’Oregon, che sacrificavano il superfluo per acquistare il necessario, razionalizzando i viveri e l’acqua in atte-
sa di tempi migliori, dovranno trovare la strada per dare inizio ad una più equilibrata programmazione finanziaria che dia la garanzia che le esigenze dei cittadini vengano realizzate. Ovvio siamo nel 2012, ma anche oggi dobbiamo, per raggiungere gli obiettivi, razionalizzare. Allora che fare? Si dovrebbe analizzare se in questo momento problematico sia più necessario fare feste e manifestazioni di ogni genere, ecc…, oppure razionalizzarle e usare le risorse finanziarie risparmiate per un taglio d’erba in più nei giardini delle scuole, nei parchetti e sui cigli delle strade rendendo Senago più pulita e vivibile. Rivedere se esistono convenzioni, stipulate anche anni fa, per verificare se ci sono margini di recupero finanziario, che potrebbero essere utilizzati per potatura di alberi, tappare le buche dei marciapiedi e delle strade per evitare disagi ai cittadini. Quantificare il patrimonio immobiliare del comune e trovare nuove soluzioni, sia per gli affitti che per eventuali vendite, affinché ci siano entrate sostanziose in bilancio, in modo di trovare soldi anche per le manutenzioni nelle
scuole. Anche per ciò che riguarda la Multi Servizi: è ancora valido il vecchio sistema o necessita di un cambiamento al fine di non trovarci in tormentate situazioni ingiustificabili? Questi sono solo degli esempi, noi siamo consapevoli delle difficoltà che esistono per amministrare la città ed è per questo che non intendiamo fare gli istitutori, ma vogliamo dare solo alcuni suggerimenti. La nostra aspettativa è di vedere assessori che sappiano rinunciare e altri che di questi sacrifici ne facciano tesoro per risolvere le necessità dei cittadini. Solo così si potrà dire che finalmente abbiamo dei veri capi carovana, capaci di far gruppo per difenderla quando viene attaccata dagli indiani.
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con maestri diplomati A.N.M.B.
SENAGO CORSI DI DANZA CORSI DI PROPEDEUTICA ALLA DANZA SETTEMBRE 2012-MAGGIO 2013 I corsi di propedeutica alla danza classica, moderna, nascono con l’obiettivo di avvicinare bambini e bambine, di età compresa fra 4 e 5 anni, al mondo dei primi passi di danza e della musica per mezzo dell’attività ritmica, motoria e ludica. Gli allievi compresi fra i 6 e 8 anni, oltre ad essere coinvolti in un’esperienza di carattere espressivo, sviluppano le potenzialità fisiche e musicali. Fra i moduli didattici: movimenti ginnici, ritmi musicali, movimenti nello spazio, esercizi di coordinazione e di danza classica alla sbarra e al centro. Dopo i 9 anni, l’obiettivo dei nostri corsi è quello di approfondire la tecnica della danza, seguendo programmi ben definiti dai nostri maestri con direttive espresse dell’accademia.
Teatro dell’ oratorio di Cassina Nuova Bollate 2012. Allieve de “Il Futuro” e “Scilla Dance di danza classica al saggio di fine anno.
I CORSI DI BALLI DI GRUPPO E DANZE LATINO-AMERICANO DEI BAMBINI : - Lunedì 17 settembre 2012 ore 17.30 Palestra Com.le via Repubblica “Dietro al Comune”
I CORSI DI DANZA CLASSICA E MODERNA - Mercoledì 19 settembre 2012 ore 17.30 Palestra Com.le di via Padova ingresso via Verdi
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Teatro dell’ oratorio di Cassina Nuova – Bollate 2012. Allieve de “Il Futuro” e “Scilla Dancee di danza moderna al saggio di fine anno.
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Tre domande al nuovo Sindaco La Redazione di “Senago noi e la Città” è stata ricevuta dal sindaco Lucio Fois. L’incontro è stato molto interessante, si è parlato di diverse questioni che riguardano la nostra città. Per quanto riguarda gli orari di ricevimento al pubblico, il primo cittadino è disponibile dal lunedì al venerdì, giustamente per non accavallare i tanti impegni istituzionali che la carica richiede, previo appuntamento chiamando il n. 02/99083204. Al Sindaco abbiamo posto queste tre domande. L’essere diventato sindaco è la realizzazione di un sogno o cos’altro? Mi sono avvicinato alla politica solo ed unicamente per passione ricercando sempre di rapportarmi con gli altri nel concorrere alla crescita democratica anche con il mio piccolo contributo. Mai e poi mai con e per un obiettivo personale, pertanto non posso considerare il ricoprire quest’incarico la realizzazione di un sogno ma solo un’altra fase di questo mio impegno politico. Se lei dovesse descrivere la città di Senago, come la descriverebbe? Semplicemente come casa mia. La mia famiglia si è trasferita a Senago sul finire degli anni ’60, nel corso del grande flusso migratorio sud/nord. In questa città che mi ha accolto da bambino, ho vissuto la fase in cui il paese si è trasformato da realtà prevalentemente agricola a realtà industriale ed artigianale. Un luogo sì in trasformazione, ma che ha comunque saputo ben coniugare il bisogno di crescita con i bisogni delle persone, in cui sono cresciuto tessendo quella rete di rapporti umani che sono parte del tuo io più intimo e che ti formano come persona ed in età adulta ho scelto di formare la mia famiglia e di continuare a vivere in questo paese, vuoi per quei rapporti a cui accennavo ma anche perché nell’area milanese non mi sono mai immaginato luogo diverso in cui vivere, capace di offrirmi quelle
possibilità qualitative, necessarie per il nostro quotidiano, quanto Senago. Certo è un paese con grossi limiti, dalla mancanza di scuole superiori alle difficoltà di collegamento con la città di Milano, ma che volete, quando uno si sente a casa… Quali sono le priorità nell’attuazione del programma della nuova amministrazione? Piano di Governo del Territorio (PGT), strumento che per legge dobbiamo licenziare entro il prossimo 31 dicembre; oculata gestione del bilancio per contenere le spese e continuare ad erogare servizi alla cittadinanza; favorire la socialità, ricercando l’aggregazione del variegato mondo associativo ed incentivando la partecipazione alla gestione del welfare comunitario, capace d’interpretare e di soddisfare i nuovi bisogni sociali che altrimenti l’amministrazione comunale da sola non potrebbe affrontare.
Terremoto:
un gruppo di genitori senaghesi fa partire il furgone della solidarietà
I volontari senaghesi mentre scaricano il furgone della speranza
Questa gara di solidarietà nasce su Facebook, il contatto è Floriana Somensi, una mamma di Senago, che ha mobilitato la comunità solidale e nel giro di pochi giorni ha raccolto materiale di tutti i generi, da quello scolastico a quello igienico-sanitario, tutti beni segnalati dai volontari della Cri dei campi di Finale Emilia. Entusiasta della buona riuscita, Floriana Somensi racconta: «In soli quattro giorni abbiamo riempito questo furgone pieno di generi di prima necessità: anche se siamo un piccolo paesino, vogliamo essere vicini alle persone terremotate in questo tragico momento». Senago giugno 2012.
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Senago, Corsi Di Ballo DANZE CARAIBICHE
Lunedì 17 settembre 2012 ore 20.30 Martedì 18 settembre 2012 ore 20.30
TANGO ARGENTINO
Giovedì 20 settembre 2012 ore 20.30
Festa di Senago tradizione e commercio Sabato 8 settembre 2012 ore 21 via S. Bernardo. Domenica 9 settembre 2012 ore 21 via Mazzini Serata di musica e ballo con gli animatori del le scuole “Scilla Dance” e de “Il Futuro”. I cittadini sono tutti invitati per una notte magica di ballo.
BALLO LISCIO e SALA BALLI di GRUPPO
Venerdì 21 settembre 2012 ore 20.30
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L’arrivo dei nuovi giocatori e la profezia di Butterfly…
la minoranza in panchina
RFLY
BUTTE
le cinque pernici
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i tre merli
il gabbiano
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Gentili lettori vicini e lontani buona partita, dallo stadio comunale di “Aere Sano” chi vi parla è Butterfly. In campo i nuovi giocatori si stanno riscaldando per la partita 2012-2017 e per l’occasione, hanno indossato la maglia bianco-celeste, colori tradizionali del gonfalone locale. La formazione: in porta 1 President Gruccione, in difesa 2 Black Merlo, 3 White Merla, a centro campo 5 Red Pernice, 8 Silver Pernice, in attacco 10 Real Pernice, 9 King Gruccione. A bordo campo i consiglieri di maggioranza: le cinque Pernici, i tre Merli, il Gabbiano. In panchina finiscono: i tre Fringuèi nordisti, l’Allodola e i due Pavoni. Mandati in tribuna: i Picchi Neri, le Capinere, i Germani, i Fagiani, i Pettirossi.
La cronaca 2009 - Dopo 60 anni il centro destra conquistò il cocuzzolo di “Aere Sano”. 2011 - I verdi Fringuelli padani fecero cadere la giunta Rossetti di cui facevano parte e con immenso orgoglio si misero a chioccolare svolazzando per contrade e osterie del territorio, annunciando che finalmente avevano sbarazzato il palazzo reale dalla cattiva condottiera e che questa azione sarebbe stata apprezzata dagli abitanti del cocuzzolo dandogli fama e successo. Butterfly giudicò maldestra l’azione fatta dai padani, perché avrebbe portato solo al commissariamento del territorio; inoltre annunciò che i fringuelli nordisti sarebbero stati condannati a finire nelle caverne tenebrose dell’opposizione e non avrebbero mai più visto la luce del sole per diverse generazioni. 2012 -Tempo di elezioni. Il capo dei Fringuelli, immedesimandosi nel divino Lùg, chiama a raccolta i suoi e costituisce una sacra alleanza con le Capinere ed i dissidenti dei Pavoni (fagiani). Dopo aver munito tutti di mezzi corazzati, gadget, opuscoli e quant’altro, incitò loro a bussare ad ogni capanna del villaggio per
annunciare agli abitanti che si era formata una compagine unita al grido: “Adesso Senago cambia davvero”. Il popolo incuriosito usciva dalle case per parlare con i prodi cavalieri, i bambini accorrevano per vedere il divino, candidato a sindaco guerriero. Tutto sembrava lusingare la Triade, la quale si mise in testa che ormai il successo era a portata di mano. Gli abitanti del cocuzzolo vanno al voto. La prima tornata, aveva portato al ballottaggio il capo della Triade nordica ed il condottiero del Quadrilatero arcobaleno. Il giorno del giudizio universale. Alla conta finale grande delusione della Triade, le schede aperte avevano riportato in grande maggioranza i colori sgargianti dell’arcobaleno e come previsto dal saggio Butterfly, ad “Aere Sano” ritornano i colori dell’iride. Questo è lo scenario che si è venuto a formare ad “Aere Sano”. Certamente non è stata la volontà espressa da tutti, in troppi sono stati a casa. Ora tocca ai nuovi amministratori non deludere chi li ha votati e riconquistare la fiducia di coloro che l’hanno persa.
Festa della Filosofia dedicata al tema “Pensare il cibo” Grande entusiasmo e partecipazione di pubblico alla terza edizione del festival filosofico “La Festa della Filosofia”, dedicata al tema “Pensare il cibo”. Il progetto è stato organizzato dall’Associazione Albo Versorio in collaborazione con i comuni aderenti al Polo Culturale Insieme Groane. La Festa della Filosofia è una rassegna itinerante di incontri di varia natura, volta a sviluppare i momenti di aggregazione della cittadinanza attraverso una proposta culturale di qualità e spessore, accompagnata da momenti ludici e ricreativi. Senago ha ospitato i tre incontri alla Biblioteca di villa Monzini il 10 giugno, 17 giugno e 24 giugno col tema - IL CIBO DELL’ANIMA. Le tre manifestazioni hanno visto la presenza di un folto pubblico che ha ammirato i bravi filosofi che hanno tratto le conclusioni del lungo percorso del festival, riportando il concetto di cibo all’interno di uno spazio prettamente filosofico.
Senago 10 giugno 2012 sala Biblioteca Parco Monzini. Il V. Sindaco Micaela Curcio durante il suo intervento alla festa della Filosofia.
I relatori sono stati: le filosofe Florinda Cambria, Rossella Fabbrichesi Leo ed i quattro grandi filosofi Giuseppe Girgenti, Salvatore Natoli, Claudio Bonvecchio e Carlo Sini. Alla rassegna è intervenuta la Vice Sindaco Micaela Curcio, che nelle vesti di Assessore alla cultura è entrata nel tema filosofico “Il cibo dell’Anima” con padronanza dell’argomento. Al termine ha
voluto ringraziare il C.D.A. dell’Istituzione Italo Calvino ed il personale della Biblioteca per il lavoro svolto, rimarcando le prossime manifestazioni organizzate nell’ambito di “Lasciare il Segno” che si terranno: Domenica 14 ottobre di mattino, con partenza, dal centro sportivo comunale, della “Mezza Maratona”; “L’albero della Poesia”, con tre serate a partire dal 14, 21 e 28 ottobre 2012.
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Genitori e Scuola… Educatrici asilo nido - Maestri e Prof Chi scrive è un pioniere dei decreti delegati (1974), inizio ufficiale del coinvolgimento dei genitori nell’Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica. Forse sembrerà strano che un nonno possa parlare della vita scolastica, ma come diceva sempre l’ottima Preside dell’epoca Edda Comuzzi, con la quale ho avuto l’onore di collaborare nelle vesti di componente di giunta d’istituto scolastico: “Esprimere le propri opinioni e impulsi nei confronti di persone che svolgono lavori delicati ed importantissimi per la formazione di minori, serve a migliorarsi”. Il mio vuol’essere solo un riconoscimento a persone che seguono con amore un ciclo delicato della vita umana. Quando un bambino nasce, trascorre i primi mesi con la mamma in famiglia, poi per ragioni di lavoro viene affidato agli asili nidi, successivamente alle scuole. E’ in queste che trova i primi maestri, persone sconosciute: al primo contatto è come se il bambino vedesse dei giganti che possano incutere timore. In questa fase i genitori giocano un ruolo importante attraverso gli organi previsti dei decreti delegati, dove è consentito loro di entrare nelle scuole a collaborare e vigilare che tutto vada a beneficio dei propri figli. Poi arrivano le scuole secondarie (medie). Dai Maestri ai Professori. I ragazzini entrano in classe e ora si ritrovano altri giganti. I nostri figli pensano che con queste persone non potrebbero mai avere nessun tipo di rapporto, tranne quello inevitabile tra insegnante e alunno. Con il passare dei mesi, si accorgono che i giganti scuri, sono persone
Un momento delle gare sportive dove gli studenti si Misurano nelle gare sportive che fanno parte del programma di educazione fisica.
Gli alunni delle scuole di Senago intenti a seguire i prof per il saluto all’ultimo giorno dell’anno scolastico. Dopo una mattinata di festa con i compagni, genitori e prof.
che, pur costrette a far rimproveri duri e note di richiamo (quando la classe disturba vivacemente le lezioni), sono anche disponibili e comprensivi ad aiutare a superare tutte le difficoltà che gli studenti incontrano, così gli alunni scoprono che sotto le spoglie dei giganti batte un cuore tenero ed amorevole… e a volte se ne approfittano. Cari professori, noi sappiamo che pur nelle difficoltà, continuate il vostro cammino duro e faticoso, con un solo obiettivo, constatare che la stretta di mano degli allievi diventi sempre più forte, un segnale tangibile che stanno crescendo. Voi siete il termine della prima e l’inizio della seconda adolescenza, avete preso per mano i vostri alunni, come fossero i vostri figli, li avete guidati verso la strada che ritenevate più giusta da prendere, li avete accompagnati su per la montagna ai piedi della vetta più alta, consapevoli che sotto di loro, i ricordi... e sopra di loro l’immensità del futuro. Sono arrivati fin lì, sì, per merito dei propri genitori, dei primi maestri, ma un particolare merito va riconosciuto a voi per gli insegnamenti dati nel delicato momento in cui stavano scoprendo i primi segni che li portavano a diventare donne e uomini. Soprattutto nei loro momenti difficili, è bastato un sorriso o una sola parola, quella giusta al momento giusto per farli tornare a sognare. Un grazie perché li avete fatti crescere e i ragazzi devono ritenersi fortunati ad avervi avuti come docenti. Il nonno Remo
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“Corpo musicale senaghese - Franco Sioli” Il Corpo Musicale senaghese Franco Sioli, in collaborazione con il Comitato Genitori, venerdì 8 giugno 2012 a Senago piazza Tricolore, al teatro della Comunità Pastorale S. Paolo Apostolo, ha organizzato un CONCERTO PER LA SCUOLA. Gli alunni delle classi della Scuola Primaria del Primo Circolo si sono esibiti, assieme al Corpo Musicale Senaghese con brani musicali preparati nel corso dell´anno. Hanno cantato i ragazzi delle Classi Terze, mentre quelli delle Classi Quinte si sono esibiti con il flauto. Al termine della serata il Comitato dei Genitori ha offerto a tutti i
Il Sindaco
partecipanti un rinfresco di saluto. Presente il Sindaco Lucio Fois che nel suo breve intervento ha elogiato gli orchestrali e sottolineato la bravura con cui il maestro Mauro Micheletti ha diretto le bellissime colonne sonore di Ennio Morricone nei film western di Sergio Leone, soffermandosi con entusiasmo sulle belle esibizioni canore e di flauto eseguite dai ragazzi delle scuole, ringraziando in fine il comitato dei genitori, don Roberto per l’ospitalità data alla bella manifestazione. Nel concludere il suo intervento ha voluto ringraziare il presidente Nicolò Falci per l’iniziativa di raccogliere fondi per i terremotati (300,00 euro circa che andranno al Comune di Moglia - MN). Il Presidente Falci ha contattato l’Assessore ai Servizi Sociali, S.ra Bertolini, per dire che a loro devolveremo tutto quell’importo, l’assessore è rimasta molto contenta del gesto. Falci: “E io dico del gesto dei senaghesi, che ha dato un segno di speranza per le loro scuole al fine che a Settembre possano ripartire”.
Proposte per nuove leve “Per dare la possibilità alla Banda di continuare, necessita nuova linfa. Il nostro progetto è di trovare nuovi allievi, in tal senso si sono presi contatti con le Scuole Locali, anche con interventi al loro interno, perché il progetto possa decollare, ma ad oggi soltanto il Primo Circolo Didattico ha risposto all’appello.” Fin qui le parole e le buone intenzioni. Per far tutto questo però necessita la buona volontà di quanti aderiscono all’Associazione del Corpo Musicale, che prestano, gratuitamente, la propria opera: si intendono tali i suonatori, i collaboratori che materialmente aiutano ad allestire gli spazi per i concerti e mettono a disposizione, tempo, automezzi e braccia. Servono anche sostenitori che
Mauro Micheletti
finanziariamente contribuiscano a coprire le spese necessarie per fare andare avanti la “baracca”: acquisto strumenti, spartiti, cancelleria, pulizia dei locali, prestazioni dei professionisti per la conduzione della Banda e per la scuola allievi, da sottolineare che la nostra proposta ha un costo simbolico per le famiglie. Va detto che la Scuola Allievi, svolge un’innegabile funzione culturale, avvicinando alla musica i giovani e assolvendo ad una funzione socializzante per i giovani stessi e per le loro famiglie che riteniamo parte integrante della vita dell’Associazione, perchè vivere la cultura di utilizzare il tempo libero in maniera sana e favorevole, aiuta la crescita culturale della comunità.
diplomato in TROMBA presso il Conservatorio “G. VERDI“ di Milano nel 1982 sotto la guida del M° G. Bodanza (Prima Tromba del Teatro “La SCALA” di Milano). Docente di ruolo alla Scuola Media “ G. Leopardi” di Ed. Musicale dal1982. Da circa tre anni dirige il “Corpo Musicale Senaghese- F. Sioli”. 11
Festa del Quartiere Papa Giovanni XXIII Anche quest’anno, si è svolta la tradizionale festa nata nel 1971 per onorare la Madonna del Santo Rosario, patrona del quartiere Papa Giovanni XXIII. Giovedì 24 maggio si è dato inizio al triduo di preparazione alla festa, con la recita del Santo Rosario in via Fosse Ardeatine, donando a Colei che per intercessione tutto può, le nostre preghiere e le nostre preoccupazioni. Si è poi proseguito con il Santo Rosario venerdì sera nella chiesetta, al quale è seguita la visione del filmato “La storia siamo noi” dove si sono potuti vedere i cambiamenti del nostro quartiere negli anni. Sabato sera in piazza vi è stato un concerto della banda di Limbiate, molto apprezzato da quanti erano intenti a seguirlo. Ed infine ma non per ultima, la giornata di domenica 27 maggio con la Santa Messa sul piazzale, presieduta da don Angelo Grondona, promotore della festa del quartiere dagli anni ‘70
al 1980 circa, nel suo 50° di sacerdozio e concelebrata da don Angelo Viganò. Momento questo molto emozionante poiché don Angelo Grondona è stato per la gente del quartiere una vera guida non solo spirituale, in quegli anni di migrazione dove chi arrivava dal mezzogiorno trovava una realtà di vita molto differente Piazza Papa Giovanni, per onorare la festa della Madonna, da quella lasciata i ragazzi si cimentano al gioco della rottura delle pignatte. nelle proprie città di pesca di beneficenza e le estrazioni origine. La Messa è stata allietata dei premi con la ruota della fortuna. dal coro Estate Fortes e dai bambini Alle 20,45 si è svolta la processione con i loro palloncini colorati. con l’effige della Madonna del Nel pomeriggio si sono svolti in piazza Santo Rosario per le vie del nostro i giochi per i bambini (e non solo) e quartiere, affinché benedica tutte le diverse attrazioni tra cui una piccola famiglie anche quelle di nazionalità straniera; questa processione è stata accompagnata dai sacerdoti don Roberto Gatti e don Leo Porro, da devota preghiera e dalla banda di Senago. Dal cielo in contraccambio a tanta devozione, c’è giunta la buona riuscita di tutto ciò! L’Associazione Beato Papa Giovanni XXIII, coglie l’occasione per ringraziare gli abitanti del quartiere e non solo, per il loro contributo economico e fisico per la buona riuscita della festa, chiedendo per loro una Materna benedizione. La Processione per le vie del quartiere con la Madonna del Santo Rosario Il presidente: Superbi Gianfranco.
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Renzino se ne va nell’ottobre del 2002 dopo una lunga malattia, lasciando a tutti noi in eredità l’amore per lo sport come un fatto sociale.Il riconoscimento ai medici che dedicano la loro vita alla cura degli ammalati, in particolare all’Associazione Malattie del Sangue Onlus, riconosciuta dalla regione, con sede a Milano presso l’Azienda Ospedaliera Niguarda Cà Granda, fondata sul volontariato con esclusivi scopi di solidarietà. Sabato 23 giugno al centro sportivo comunale si è svolto un vero torneo di calcio in onore all’amicizia e alla solidarietà. La figlia Sara, presente al torneo, raccontava che il padre non era solo un mister, non insegnava solo a giocare al calcio ma dava qualcosa di più, quel qualcosa che ha dato vita a legami forti ed importanti, a vere amicizie. Fin dall’inizio della malattia, continua Sara, mio padre ha sposato la causa di questa associazione, non si è mai mostrato passivo o remissivo di fronte alla malattia ma, anche questo, ha rappresentato per lui una sfida, uno stimolo per lottare e dare il suo
2° Memorial - Renzo Missaglia
Senago Campo sportivo comunale: La squadra vincitrice del trofeo formata da amici e allievi del mister Renzino, con l’allenatore Ballabio A. con il trofeo, pres. AVIS Romagnoni G. Dr.ssa Morra E., la moglie Abbiati C., ass. sport Deponti M.G., la figlia Missaglia M. con il piccolo.
contributo al fine di far conoscere l’Associazione Malattie del Sangue in modo che si potessero raccogliere fondi per aiutare altre persone. Alla fine ringrazia tutti, in special modo Giorgio Galetti, organizzatore del memorial, la dottoressa Enrica Morra, presente alla manifestazione alla quale è stato consegnato il contributo raccolto pari a circa 2.000 euro, l’assessore allo sport Maria Grazia Deponti e il presidente dell’AVIS Giorgio Romagnoni. Nel suo intervento l’assessore
allo sport dice: “Quando lo sport si coniuga con la solidarietà, lo spettacolo si trasforma in una grande occasione di gioco e di riflessione. Ricordando Renzo Missaglia abbiamo riaffermato il ruolo educativo dell’azione di allenatori e di dirigenti sportivi nel trasmettere ai giovani atleti valori quali la lealtà, l’onestà, la fatica, il rispetto dell’avversario. Grazie a Renzo ed a tutti coloro che come lui hanno dato e danno tempo e impegno allo sport”.
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L’albero della vita senaghese ed il suo patrimonio Nel numero precedente di “Senago noi e la Città” (pag. 28), è stato scritto che Senago si aspetta una nuova amministrazione che sappia dare all’albero della vita senaghese il suo naturale vigore che negli ultimi anni sembra abbia perso. Un albero proiettato nel futuro, che abbia le capacità di non cadere più in convenzioni i cui frutti possa raccogliere solo fra 60 anni. E’ stato rimarcato anche (pag. 33) che Senago ha un patrimonio consistente di beni che non viene messo a frutto a favore dei cittadini. Ci si augurava che il nuovo assessore al patrimonio fosse attivo e lungimirante, con capacità manageriali in grado di dare uno scossone all’intero capitale, attraverso una ricerca intelligente per trovare spunti favorevoli per le casse comunali. Oggi abbiamo l’assessore al patrimonio, persona capace che ha dimostrato, sia nella vita privata che in quella dell’associazionismo, di sapersela sbrigare bene, ed è a lui che chiediamo d’intervenire. Il nostro intento è d’essere propositivi e collaborativi e, senza colpevolizzare nessuno, ma nell’intento di aiutare i nuovi amministratori nella cosa pubblica e nell’ottica della comunicazione e del coinvolgimento dei cittadini, abbiamo iniziato a far presente alcune realtà andandole a fotografare perché cessino di essere dimenticate, come per esempio l’ex acquedotto, i negozi di via Volta ed i posti auto di via Martinelli.
Certo c’è molto da fare, ma noi siamo fiduciosi, le cose fatte bene richiedono tempo, ma soprattutto tanta volontà. In questo numero (pag. 23) abbiamo iniziato con qualche accenno, mentre in questa pagina vogliamo far presente un patrimonio che da parecchi anni resta inattivo e ha un costo. Stiamo parlando Centro Verde entrata via Martinelli dei circa 25 posti macchina coperti che rientrano nella convenzione del Centro Verde. Questi posti macchina, se fossero stati affittati, anche ad un prezzo convenzionato, cosa avrebbero potuto fruttare in circa 200 mesi? E se fossero stati venduti, oltre ad aver potuto sanare qualche debito, non avremmo anche risparmiato i costi di gestione? Siamo consapevoli che non bisogna fare processi a nessuno, come non pretendiamo che il nuovo assessore faccia i miracoli, ma vogliamo che se ne occupi. Siamo anche fiduciosi che l’albero della vita di Senago possa rifiorire, che il nuovo assessore trovi la forza per tagliare i rami secchi e sappia ridare il giusto splendore che merita Senago. Noi crediamo in una Città migliore e vogliamo collaborare per risolvere i suoi problemi, perché le difficoltà dei cittadini non sono né di destra né di sinistra ed è per questo che al di là dei colori politici stiamo con chi risolve i problemi della gente.
Per i diritti del cittadino “La Farfalla di Senago” Locale posti macchina coperti
Sede Operativa Senago Milano Cell. 348.3835334 E-mail: drdimpianti@hotmail.it 14
Nuova Giunta Municipale 2012 - 2017 Sindaco Lucio Fois
- INFORMATICA
v. Sindaco e assessore Dott.ssa Micaela Curcio Deleghe: - PERSONALE - ISTRUZIONE e CULTURA - ASSOCIAZIONISMO - PARTECIPAZIONE - COMUNICAZIONE
Riceve su appuntamento tel. 02.99083204
Riceve su appuntamento tel. 02.99083239
Ass. M. Grazia Deponti Professoressa Deleghe: - SERVIZI SOCIALI - SPORT e TEMPO LIBERO - ATTIVITA’ SOCIO SANITARIE
Assessore Elia Zoani Diplomato Deleghe: - LAVORI PUBBLICI - EDILIZIA PRIVATA E PUBBLICA - PATRIMONIO - VIABILITA’
Riceve su appuntamento tel. 02.99083408
Riceve su appuntamento tel. 02.99083241
Ass. Marco Campagner Diplomato Deleghe: - S. U. A. P. (Sportello Unico Attività Produttive e commerciali) - AMBIENTE - ECOLOGIA
Assessore
Riceve su appuntamento tel. 02.99083255
Riceve su appuntamento tel. 02.99083260
Diplomato Deleghe: - URBANISTICA - SICUREZZA - TRASPORTI
Maria Interdonato Ragioniera Deleghe: - BILANCIO e SERVIZI FINANZIARI
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PIAZZA BORROMEO 5 - SENAGO ORARIO DI APERTURA: dal lunedì al venerdì mattino dalle 8,30 alle 13,00 pomeriggio dalle 15,30 alle 19,30 Sabato mattino dalle 8,30 alle 13,00 pomeriggio dalle 15,00 alle 19,30
IL SUPERMERCATO CONTROCORRENTE. Via Magenta, 3 PADERNO DUGNANO ORARIO DI APERTURA: Lunedì - Sabato dalle 8,00 alle 20,00 orario continuato
APERTO TUTTE LE DOMENICHE DALLE 9,00 ALLE 13,00 16
TUTTA UN’ALTRA SPESA
I Cortili della nostra Senago (5° puntata) Grazie alle interviste ed alle testimonianze di diversi anziani senaghesi, con un lungo e difficile lavoro, è stato possibile ricostruire l’identità di tutti i cortili e delle cascine presenti a Senago. Spesso ciascun cortile viene identificato con più nomi contemporaneamente. Essi possono derivare dal cognome di una delle famiglie che lo ha abitato,
a cura di Matteo Colombo
oppure dal soprannome o dal mestiere di uno dei personaggi presenti, o anche dal nome di un istituto ex proprietario. Poiché tale ricerca non è stata facile, si invitano i gentili lettori a segnalarci le possibili omissioni e/o dimenticanze. Continua nel prossimo numero!
Via A. Volta
Curt de’l Burlùn (è un soprannome) civico 3; detta anche Curt de’l Cansianìn Curt de’l Busàn (è un soprannome); de’l Bagà (è un soprannome) civico 13. (è un soprannome); de’l Dòt (famiglia Dotti).
Curt de’l Galli (famiglia Galli) civico 19/21; detta anche Curt de’l Nino Rainòld (Nino Rainoldi).
Curt de’l Lughét (è un soprannome) civico 25.
Curt de’l Prét (del prete) civico 57.
Via Martinelli: Curt de’l Sussi (è un soprannome) civico 1.
Curt de’l Muséla (è un soprannome) civico 40.
Via L. Cadorna: Curt de’l Balarìn (famiglia Ballerini) civico 2
Via Roma: Cascina Colzani piccola cascina trasformata in abitazioni private, civico 3/5. Vi si allevavano i bovini, presente un’originale fontanella, importante restauro eseguito nel 1908. 17
Cambiamento Lavoro nel mondo della sposa, da ormai 24 anni e negli ultimi tempi ho visto avvicendarsi diverse tendenze. Il matrimonio, prima, era un momento molto tradizionale: si sceglieva l’abito con la mamma, venivano rispettati tutti i canoni e le tradizioni... Ora le ragazze che entrano da noi, (non tutte per fortuna!) desiderano essere come star. Arrivano in gruppi di sei o sette persone, ognuna con la propria opinione, ognuna auto-eletta ad whedding, spose che vogliono essere sensuali e piene di glamur, come se dovessero camminare
su un tappeto rosso, oppure andare alla prima puntata del ‘grande fratello’..... Queste, come dicevo, spesso entrano ed escono, perchè il nostro modo di vedere le nozze è ancora come quello di un tempo: invece gli abiti da supermercato, le scollature esagerate, le perle e le
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perline incollate ovunque, le spalle in mostra, non rientrano nel nostro modo di pensare. Noi crediamo ancora nei matrimoni dove la sposa, deve essere avvolta da coccole, da momenti speciali che la fanno sentire unica.
Le prove dell’abito, almeno tre o quattro, la scelta dei materiali, dei ricami e poi i disegni, il giusto accostamento dei colori. Tutte queste cose messe insieme fanno sì che anche la cerimonia ed il ricevimento siano nello stile dell’abito, abito che comunque resta il punto di forza del matrimonio, sempre se fatto su misura e creato esclusivamente per la sposa stessa. Importante la scelta del colore: non tutti i bianchi sono uguali e non tutti gli avorio si somigliano, anzi, un bianco ottico su una sposa di carnagione scura, avrà un effetto elegante
ma moderno, su una bionda invece ci darà un effetto slavato e su una rossa è assolutamente strepitoso... e abbiamo parlato solo del bianco...! Per quanto riguarda gli accostamenti di colore, beh, qua bisogna che ci andiamo piano. Innanzitutto se la sposa è giovane, solo total white. Quando invece passa una certa età diventa ridicola in total white. Per certa età intendo i 28, intendo chi convive, intendo chi ha già magari quattro o cinque pupi… ben venga la voglia di sposarsi, ma abbiano almeno il buon gusto di inserire un colore nell’abito! Se non altro per evitare l’effetto “bambola”. Comunque tornando a noi: bianco a parte, quando si avrà voglia, o necessità, di spezzare il bianco dando quel particolare in più, per lo più nelle spose future, si useranno due colori: il rosa ed il verde, due toni forti, per scioccare e per giocare con accessori cinture nastri, scarpe. Due colori festosi e raffinati, declinati in mille sfumature: per il verde si va dal salvia all’acido; per il rosa, dal bubble al fucsia al rosa rosa. Anche per portare un po’ di allegria agli sposi ed agli amici, quella leggerezza di un tempo che fu e che in questo momento “fuori non c’è”. Resta il fatto care spose, che non dovete accontentarvi mai, perchè siete speciali e meritate il meglio e, “se non riuscite ad amarvi voi stesse, almeno nel giorno del vostro matrimonio, come potranno amarvi gli altri??” Meditate spose, meditate...
CONSIGLIERI COMUNALI DI MAGGIORANZA
Claudia Bassoli - S.E.L. Presidente del Consiglio
Gianfranco Pepe - P.D. V. Pres. del Consiglio
Rocco Lucente P. D.
Riccardo Pacchiotti P. D.
Domenico Batticciotto P. D.
Angelo Salamone P. D.
Domenico Silipigni I. D. V.
Enrico Chiesa I. P. S.
Lorenzo Conforto I. P. S.
Alessandro Sioli I. P. S.
CONSIGLIO COMUNALE CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA IL L’articolo 42 del Decreto Legislativo 18 agosto
Giuseppe Sofo Vivere Senago
Mario Milani P. D. L.
Gabriele Vitalone P. D. L.
Magda Beretta Lega N. V. Pres. del Consiglio
Valerio Mantovani Lega Nord
Riccardo Pase Lega Nord
2000, n. 267 definisce il Consiglio Comunale come un organo di indirizzo e di controllo politico - amministrativo. Il Consiglio è un organo deliberativo collegiale, nel senso che è composto da più persone fisiche, ed è un centro unitario di poteri del Comune stesso. Il Consiglio Comunale ha competenza sui seguenti atti fondamentali: gli statuti dell’ente e delle aziende speciali, programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi annuali triennali ed elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali. Inoltre: convenzioni; l’organizzazione dei pubblici servizi; istituzione e ordinamento dei tributi; contrazione di mutui; spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi; acquisti e alienazioni immobiliari; definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni, ad esso espressamente riservate dalla legge, ecc....
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Sala 1
Sala Attesa
Reception
Ingresso
Corridoio
Sala Attesa
Ufficio
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Sala 2
C’erano una volta nelle tasche dei senaghesi le…Lire La Lira Italiana, banconota e moneta che possedevamo fino a pochi anni fa e che ha segnato molti momenti della nostra vita, ha cessato il suo corso: l’Euro l’ha sostituita definitivamente. Dotata di un grandissimo spessore culturale
ed estetico, veniva chiamata dai nostri nonni “Franc”: “Desmìla Franc” (Diecimila Lire). Qui vogliamo riproporre la meraviglia grafica ed artistica delle nostre banconote e monete in Lire.
mentale circondato da 19 stemmi dei capoluoghi delle regioni italiane di allora. Curiosamente alcune monete sono state coniate con un clamoroso errore: le bandiere delle caravelle erano raffigurate… controvento!
equilibrio grafico decisamente migliorato rispetto al Verdi del 1962/68. Stampata su carta color ocra anzichè bianca, è la prima banconota italiana dotata di filo metallico di sicurezza. A fianco di Verdi si nota l’Arpa Estense del 1558, mentre sul lato posteriore della banconota vi è un’immagine del Teatro alla Scala.
1 £ Italia 1944 È fra le banconote italiane più piccole mai esistite: misura solo 78x42 mm. Poiché è stata emessa durante il periodo della Luogotenenza del Regno d’Italia, non compare la scritta “Regno di Italia” ma solo “Italia”.
50 £ Vulcano 1954/89 Dedicate alla divinità Vulcano, mentre batte col martello un ferro sull’incudine. Sul lato posteriore la testa che rappresenta l’Italia. Dal 1990 al ’95 è stato coniato un’esemplare minuscolo di questa moneta (16 mm.), ma la monetina è stata presto ritirata in quanto non trovava i favori della gente.
500 £ Caravelle 1958/67 Con il ritorno della moneta in argento, la prima ad essere coniata è stata proprio questa serie. Di alto livello estetico, raffigura le tre caravelle di Cristoforo Colombo in viaggio verso il Nuovo Mondo con il vento in poppa. Sul lato posteriore, un busto femminile rinasci-
50.000 £ G.Lorenzo Bernini 1992/2002 Dedicate allo scultore che viene raffigurato accanto alla fontana del Tritone di Roma, mentre sul lato opposto è protagonista la statua di Costantino. La banconota è stata emessa in due versioni praticamente identiche. Con la seconda (questa), in particolare si è mirato a scoraggiarne la falsificazione mediante 2 fili di sicurezza e con nuovi e più elaborati processi tipografici.
100.000 £ Primavera di Botticelli 1978/88 Banconota di straordinaria bellezza pare dedicata alla femminilità: giocata su tenui toni rosati raffigura l’affascinante volto di una delle Grazie dal dipinto de “La Primavera” di Botticelli. Completano il biglietto alcuni motivi architettonici. Emessa tuttavia in un periodo poco romantico, quando l’Italia attraversò una grave e lunga fase inflazionistica.
5.000 £ Cristoforo Colombo 1971/82 Anche questa banconota presenta una qualità grafica migliorata rispetto alla serie precedente. Un esemplare di grande bellezza, dove il busto del celebre esploratore ha come sfondo una cartina del 1400. In filigrana appare l’esploratore Giovanni da Verrazzano.
1.000 £ Giuseppe Verdi 1969/81 Una composizione ed un
50 £ Buoi 1915/20 Questa rara banconota divenne celebre per la presenza, sul lato posteriore, di una coppia di buoi che ara il terreno, da qui il nome al biglietto.
Euro Ogni banconota in Euro possiede una stellina o un rettangolo con numeri e lettere che si riferiscono al processo tipografico. La prima lettera identifica dove è stato stampato il biglietto (J=Italia). La serie di 3 numeri invece (014) è il numero del cliché utilizzato. L’ultima sigla (G5) rappresenta la posizione del biglietto all’interno del cliché di stampa, in righe e colonne. 21
F e s t a d i S e n a g o – t r a d i z i o n e e c o m m e rc i o Il Comune di Senago organizza, in collaborazione con la Confcommercio del territorio di Bollate e la Pro Loco Senago, la manifestazione partirà da Giovedì 6 settembre con un incontro in villa Sioli: “Giovani e legalità”. Venerdì 7 settembre con un incontro in villa Sioli: “Imprenditoria e giovani”. Sabato 8 settembre: “Notte bianca”, dalle ore 19.00 alle ore 02.00. Percorso lungo le vie centrali di Senago con degustazione di vini; PRO degustazioni gastronomiche; spettacoli, bancarelle, artisti di strada, negozi LOCO aperti, cena medioevale (presso parco Monzini). SENAGO Domenica 9 settembre: dalle ore 09.00 alle 22.00 bancarelle; stand delle associazioni locali; negozi aperti; spettacoli musicali; pranzo sul sagrato della chiesa Parrocchiale con prodotti di “Libera”; “Tempo magico”; festa dei giovani al parco della villa Monzini; processione con banda musicale. L’amministrazione Comunale ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alla realizazione della festa.
a t t e p s vi a 22
NOTA POLITICA
a cura di Francesco Giacobbe
“ Chi vivrà vedrà”... Patrimonio comunale Su queste pagine, alla fine del 2010, scrissi che l’Amministrazione Rossetti era chiamata alla prova d’appello e doveva dimostrare alla città di avere la capacità di amministrare. Concludevo la mia nota dicendo “Chi vivrà vedrà”. Essendo tra i sopravissuti ed avendo constatato che nell’aprile dell’anno successivo è arrivato il Commissario a seguito della disgregazione di quella maggioranza posso, senza possibilità di smentita, affermare che la prova non è stata superata e quella esperienza amministrativa ha dimostrato l’incapacità dei protagonisti di stare insieme e soprattutto di saper governare Senago. Riprendo oggi quel passaggio poiché con la elezione del sindaco Fois anche i cittadini hanno confermato con il voto di non voler il centrodestra alla guida del paese. Non voglio qui riprendere le molte ragioni che hanno determinato la fine di quella coalizione che, a mio avviso, sono sintetizzabili in una parola: inesperienza. Spero che i protagonisti di quella coalizione, non essendo stati scelti dagli elettori, anche per essersi presentati in ordine sparso, facciano una seria autocritica, e quel che è rimasto sia almeno in grado di garantire in Consiglio Comunale una opposizione costruttiva rilanciando, insieme alla maggioranza, l’azione amministrativa volta a superare i problemi che affliggono Senago. Gli elettori, tra l’altro nell’ultima tornata elettorale, hanno bocciato alcuni di quei protagonisti che si sono riproposti sotto varie e diverse casacche, ma che si erano distinti per le divisioni interne causando l’immobilismo. Tutti comunque, archiviato il passato, abbiamo il dovere di guardare avanti, impegnandoci per il bene comune. Per essere propositivo voglio dare anch’io un piccolo contributo
Senago via Volta 230 ex uffici U. R. P. proprietà del comune
Senago via Piave ex acquedotto proprietà del comune
sottoponendo, come in passato, qualche tema. Avevo segnalato inascoltato, una più attenta e oculata gestione del patrimonio comunale. Ma, come ho potuto verificare anche nella veste aziendale alla Multiservizi, in alcuni è prevalsa la suicida volontà di non accettare il dialogo con chiunque non fosse della stessa idea. Ricordo a beneficio, di chi vuole intendere, che senza confronto non si va lontano, diceva saggiamente lo statista inglese Winston Churchill: “Quando due persone la pensano allo stesso modo, una delle due è di troppo”. Riprendendo il tema patrimonio, portiamo a conoscenza dei lettori alcuni beni che sono nella disponibilità del Comune e che incidono in maniera importante sul bilancio comunale. Soprattutto in tempi di crisi economica come l’attuale che coinvolge tutti, la gestione del patrimonio può essere di grande aiuto per le casse comunali e di riflesso per l’erogazione dei servizi alla comunità. Il Comune di Senago è proprietario, tra l’altro, della sedi istituzionali di piazza Formentano e via San Bernardo, del centro sportivo, del centro cottura, della sede della biblioteca, dei magazzini comunali, di vari plessi scolastici, dei centri anziani, della sede dell’università della terza età, del vecchio mulino, della ex casa dell’acqua, della villa Sioli, dell’ex distretto sanitario di Via Montegrappa, delle sedi di varie associazioni e partiti oltre che di vari terreni, parchi e strutture annesse e anche di circa 90 appartamenti, 15 negozi e 50 tra box e posti auto. L’elenco è volutamente incompleto, ho citato i beni più conosciuti che servono a dare l’idea dell’importanza del loro valore e dell’incidenza che hanno sulle risorse del comune. La nostra ricerca continuerà nell’ottica di collaborazione con la nuova giunta e di informazione pubblica, dando dei resoconti sui singoli beni comunali indicandone, ove possibile, il valore di mercato, l’utilizzo, la gestione nonché la spesa o il reddito che conseguono.
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Senago sostenibile ribadisce il “NO alle VASCHE” Il NO alle vasche torna a farsi sentire sul territorio con un nuovo messaggio del “Comitato Senago Sostenibile” che in occasione del primo consiglio comunale ha deciso di attendere i cittadini all’ingresso del comune indossando magliette che ricordassero la lotta contro le vasche. Il giorno precedente il primo Consiglio Comunale di Senago, si è svolta presso la Regione Lombardia la riunione della Commissione Territorio al cui ordine del giorno era iscritta la questione vasche di laminazione. Sapevamo che tale riunione doveva prima o poi tenersi in quanto l’avevamo chiesta direttamente ai consiglieri della commissione stessa durante la nostra ultima audizione. Ha fatto specie venire a sapere di questa importante riunione durante lo svolgimento del nostro Consiglio Comunale e quindi ad incontro già avvenuto.
E’ triste vedere che in Consiglio Comunale alcuni sapevano di tale evento e non hanno pensato di mobilitare, o più semplicemente avvisare, la popolazione e con essa il nostro Comitato. Peccato, è stata un’occasione persa per farci sentire. I banchi dell’opposizione hanno accusato i banchi della maggioranza di non essersi presentati dicendo che erano al corrente della riunione. Peccato due volte, perchè noi non lo abbiamo saputo e nessuno dei Consiglieri regionali, ma soprattutto quelli del nostro Comune, ci ha avvisato. Peccato perchè questa era l’occasione di vedere una possibilità di lavorare tutti insieme, maggioranza ed opposizione, a fianco della cittadinanza. Abbiamo perso tutti. Speriamo che ora che presenteremo la mozione contro
le vasche a tutto il Consiglio Comunale nessuno si faccia da parte o tiri al proprio mulino in modo individuale. Vogliamo che tutti si uniscano in questa battaglia comune, maggioranza ed opposizione. Giugno 2012 Senago Sostenibile sempre in prima fila contro le Vasche di laminazione a Senago.
Cicche: Piazza Matteotti vicolo per Via San Carlo Borromeo L’immagine parla da sè, il cittadino che usa il vicolo come deposito di cicche di sigaretta va multato. Ci sono paesi in cui si usano le telecamere per beccare chi butta le cicche, ma la preoccupazione generale sul tema non è da considerare eccessiva o ossessiva. In Italia si stima finiscano per terra nell’arco di un anno circa 72 miliardi di mozziconi, per circa 21.600 tonnellate di peso; altro dato illuminante, il 40 per cento del volume dei rifiuti recuperato nel Mediterraneo è composto da filtri di sigarette. Il motivo oltre allo schifo è anche economico: rimuovere completamente i mozziconi da tutti i buchi e gli anfratti in cui vanno ad infilarsi e particolarmente costoso e ci sono amministrazioni, ormai tante in Italia, che, causa cicche, arrivano a pagare il triplo per la pulizia delle strade. Per non dire dei riflessi sull’ambiente: i filtri delle sigarette ci mettono 5 anni per sparire.
La guerra alle sigarette si concentra sui fumatori che abbandonano i mozziconi per strada: 500 euro di multa a Trento, 300 a Parma e 150 a Firenze.
Sede legale: Senago (MI) - Via L. Tlstoi, 3 - Tel. 02.9988612 - Info.somensi@somensi.it Sede operativa: Senago (MI) - Via A. Degasperi, 6 - Tel. 02.9988612 - 02.99815291/92 - Fax 02.99813573 24
Scuola materna Maria Montessori di via Sandro Pertini Senago Lettera aperta all’Assessore ai lavori pubblici. Caro Assessore, Le scrivo a nome dei genitori che portano i bambini alla scuola materna di via S. Pertini, loro sanno che Lei è nuovo per questo incarico, ma proprio per questo mi hanno invitato a scrivere un appello pubblico perché hanno fiducia in Lei e sanno che è una persona che prende a cuore i problemi della gente. Questa scuola materna è stata inaugurata circa due anni fa, ma da subito è entrata nel sistema tradizionale di manutenzione, che certamente non è mai stato dei più idonei. Parliamo del taglio dell’erba, noi sappiamo che purtroppo oggi più che mai i bambini e adulti, soffrono di allergie. Ma quali sono le più comuni allergie stagionali in Italia? Sono quelle appartenenti alle graminacee ad esempio, per non parlare dell’ambrosia che si nasconde proprio fra le erbacce incolte. All’inizio della primavera il colpevole principale è il vento carico del polline delle piante, mentre in tarda stagione sono proprio le graminacee
Senago 25 giugno 2012 - Una mamma mentre porta il figlio a scuola. Da sottolineare che l’ultimo sfalcio è stato fatto nei primi giorni di maggio, circa 2 mesi fa.
Senago 25 giugno 2012 - All’ingresso dell’edificio si nota una mamma che porta il figlio a scuola, l’erba alta, oltre alle allergie, può nascondere altre insidie.
che iniziano a causare problemi. L’aspetto peggiore delle allergie primaverili sono quei sintomi che si verificano durante i giorni caldi, secchi o ventilati, quando c’è un sacco di polline e di muffa nell’aria. Caro Assessore, la nostra lettera è solo di stimolo e non di accusa, anche perché Lei è appena arrivato ed il piano del taglio dell’erba era già stato programmato, ma va da sé che non è possibile tagliare l’erba nelle scuole ai primi di maggio ed il taglio successivo eseguirlo nel momento in cui sto scrivendo, ovvero il 4 luglio: circa due mesi fra i due sfalci! Non vogliamo elencare tutte le insidie che si nascondono in un giardino con l’erba alta, ma posso assicurare che certamente qualche pericolo per i bambini sicuramente esiste. Visto che ci siamo, vale la pena far presente che negli orari di entrata ed uscita dalla scuola, la piccola via S. Pertini si trasforma in un ingorgo che crea un grosso disagio. Non sarebbe meglio verificare se sia il caso di usufruire dell’entrata di via Marzabotto, soprattutto quando arrivano i pullman per le gite? Un caro saluto e buon lavoro. La Redazione
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Lettera al Direttore
Gent.Direttore, mi chiamo Soresi Liliana, soprattutto grazie per la pubblicazione e divulgazione del vostro periodico veramente
molto gradito ed atteso.... Le scrivo perchè le vorrei segnalare una bella realtà (secondo me) presente a Senago : la compagnia teatrale dialettale “I CATANAJ” che si esibisce di solito in
Senago, Sala della Comunità Parrochiale, “I CATANAJ” in scena.
S C E G L I B E N E L A T U A PA L E S T R A L’estate ormai sta finendo e quasi tutti hanno ormai terminato il periodo di vacanza. È molto importante non sprecare quelle energie che abbiamo accumulato durante i mesi estivi, stando all’aperto e facendo attività fisica. Una buona palestra ci può aiutare a conservare anche durante l’anno tutte energie positive accumulate, con un breve programma di FITNESS, consigliato da un professionista del settore. È importante avere le idee chiare sugli obiettivi da raggiungere in modo che il tuo PERSONAL TRAINER possa consigliarti il percorso più adatto a conseguire l’obiettivo prefissato. Attenzione però a scegliere bene la palestra da frequentare, prima di iscriverti chiedi di fare almeno una prova gratuita, in modo da vedere la pulizia degli ambienti, le condizioni delle attrezzature e la professionalità dei TECNICI. PREZZI TROPPO BASSI spesso nascondono delle insidie come: AMBIENTI SPORCHI e con POCA
parrocchia a Castelletto ma non solo .... per certo so che si danno disponibili per numerose recite per beneficenza es: per l’associazione donne operate al seno c/o l’ospedale di Garbagnate che ha permesso di acquistare una macchina per linfodrenaggio di cui necessitavano poi a Paderno Dugnano per i bambini che devono subire operazioni cardiologiche...e altro… Cara Liliana, in questi ultimi mesi mi sono impegnato a parlare con persone che fanno parte della compagnia teatrale de “I CATANAJ”, mi hanno promesso che mi manderanno della documentazione per il numero di Natale. Un forte abbraccio e grazie per la segnalazione. Il Direttore Remo Malvestiti
AREAZIONE, scarsa PROFESSIONALITÀ, ISTRUTTORI POCO MOTIVATI ecc. o addirittura, come purtroppo in questo periodo di crisi accade spesso, la palestra chiude all’improvviso dopo aver accettato le quote degli iscritti i quali credevano di aver fatto un affare pagando poco l’abbonamento. (es. chiusure: GRUPPO LIFE ENERGY di PADERNO D., MUGGIÓ E MONZA; HI WAY DI PADERNO D., CALDERARA ecc.) i quali hanno truffato migliaia di loro iscritti. Il centro IN ACTION DI DE NUCCI ALBERTO a PADERNO DUGNANO via Magretti 15, zona mercato a Palazzolo M. è nel settore da oltre 30 anni ed ha un rapporto qualità prezzo elevato. Vieni a provare gratuitamente e te ne renderai conto personalmente. Ricordati che l’esercizio fisico stimola la produzione e il rilascio di alcuni neurotrasmettitori, i quali influenzano positivamente lo stato emozionale del cervello, contribuendo a migliorare il generale BENESSERE fisico, rendendoti così anche più felice. A. DE NUCCI
Paderno Dugnano - via Magretti 15 vicino la piazza del mercato di Palazzolo - Tel. 02.9181514 26
Riflessioni e proposte di
Domenico Alberico (Senagodecoder.it - domde.contra@libero.it)
Egregio Direttore, noi di Senagodecoder.it, per ringraziarti dell’ospitalità che ci hai concesso invitandoci a scrivere qualche articolo che riguardasse la città, crediamo di fare cosa gradita facendoti pervenire uno spunto che ripropone agli amministratori di Senago e a tutti i senaghesi, il mai risolto problema della linea di trasporto pubblico dal nostro paese a Milano. Noi di Senagodecoder.it siamo stati indotti a ritornare sull’argomento dalla notizia che al Comune di Senago sarebbe giunta la richiesta di circa un milione di euro quale nostro contributo per scongiurare la soppressione del tram Milano-Mombello. Pare che i partiti della maggioranza si vadano predisponendo ad impegnarsi per la somma richiesta, pur di scongiurare la soppressione del vecchio Gamba di legno. Come risaputo, attualmente il collegamento diretto con Milano è affidato a mezzi che appartengono al giurassico dei trasporti quale qualche solitaria linea di autobus su gomma che sostituisce il vecchio trenino che va da Mombello a Piazzale Maciachini, detto “Gambadelegn”. Senago ha creduto, infatti, di risolvere, dopo la sparizione della Grattoni, il suo problema dei problemi, il collegamento con la grande Mamma-Milano, attraverso le linee indirette di collegamento trasversale con le Ferrovie Nord. Ma questa strategia non è risultata vincente per i paesi che, come Senago, si trovano fuori dalle grandi assi di percorrenza delle linee ferroviarie che mirano al cuore della grande Metropoli. La mattina così per raggiungere gli uffici pubblici o il posto di lavoro spesso non basta prendere tre diversi mezzi di trasporto pubblico e, se si cerca di accorciare la catena, avvalendosi per il tratto iniziale della propria auto, ci si imbarca in spese pesanti e in disagi dovuti alla ricerca del parcheggio presso le stazioni delle Nord. Nelle ore di punta, inoltre, si viaggia stipati come le sardine. Uscire nelle ore antelucane per andare a lavorare dall’altra parte della città e tornare a casa a sera inoltrata è vissuto da molti come un’ingiusta decurtazione del proprio tempo di vita. Spesso si cerca di scavalcare tutte queste tribolazioni utilizzando la propria auto fino a Milano, incorrendo però in spese e fatiche che sono ben conosciute dai Senaghesi, che finora le hanno sopportate perché ritenute connaturate alla nostra posizione decentrata rispetto alle linee principali del trasporto pubblico provinciale. Nel frattempo però la metropolitana si è piano piano avvicinata a noi, risalendo la statale dei Giovi fino al quartiere Comasina, cosicché ora non ci sembra più pazzesco patrocinare la realizzazione di qualche mezzo di trasporto e di congiungimento ad essa, confortevole, efficiente e all’altezza dei tempi. Mentre ci sembra sempre più poco sostenibile il lungo giro attraverso le Ferrovie Nord per recarsi in località che potrebbero essere raggiunte con la metà del tempo e della spesa oggi impegnati.
E questo mezzo di trasporto moderno non è certamente il vecchio Gamba di legno che, a parte la sua proverbiale lentezza, non tocca direttamente la maggior parte dei quartieri di Senago. Osservando la rete dei trasporti provinciale che ci riguarda, si nota che tutta una zona a forma di cono rovesciato priva di collegamenti radiali con Milano, col vertice alto sulle autostrade, va allargandosi verso nord e interessando i quartieri occidentali e periferici di Novate, Cascina del sole, la zona ovest di Cascina Amata, la zona Petrarca, Papa Giovanni, e tutta Senago centro. A causa della mancanza di efficienti linee di trasporto dirette con Milano, tutta questa zona finisce col sembrare ben più lontana dal capoluogo di quanto essa non sia per posizione geografica. Contemporaneamente, considerando l’enorme sviluppo tecnico dei mezzi di trasporto leggeri ,divenuti economici e a basso impatto ambientale, quali i tram sospeso su funi e quello sospeso su rotaie aeree in questi anni, sorge spontanea l’idea di utilizzare uno di questi mezzi dentro la zona sopra descritta, lunga appena 6 chilometri, evitando tutti i costi e gli ostacoli dei percorsi a terra delle ore di punta per raggiungere
Affori e la metropolitana. A noi risulta che questi mezzi costino 1/3 delle linee dei mezzi di terra, che funzionino con i motori posti a terra nei capolinea e che si prestino molto bene ad un funzionamento automatico e silenzioso. Sono leggeri, permettono molte corse e non inquinano. E soprattutto il percorso che potrebbe interessare il centro di Senago in un ipotetico tracciato verso Affori lungo sei chilometri, si svolgerebbe sopra il nostro territorio per poco di più di un chilometro. Infine in poco tempo, la mattina, dal centro di Senago si potrebbe raggiungere la metropolitana e con questa rapidamente ogni altro punto della città. Ci troveremmo anche ad avere, da un lato una facilità di contatti con paesi che, pur a noi vicini, attualmente tocchiamo piuttosto poco frequentemente e, dall’altro, potremmo avere un afflusso di studenti che potrebbero vivere a Senago e frequentare l’università con grandi vantaggi economici per noi. Pensando, ovviamente, di cointeressare al progetto la Regione, ma anche il territorio dei comuni di Paderno con Cassina Amata, Bollate con Cascina del Sole e Novate est e Senago. Senago, che soffre a causa del maggior disagio di partenza, potrebbe essere quello che trarrebbero i più grandi vantaggi da una simile realizzazione. 27
Più di 1.000 persone accompagnano l’ultimo volo del giovane “Airone”
Valerio Zeffin un ragazzo di qualità Valerio, chissà cosa sognava a 8 anni quando decise di scegliere come sport il ciclismo, forse voleva volare come un airone (alla Fausto Coppi), o forse gli piaceva semplicemente la bicicletta, sta di fatto che una forte passione, condivisa anche dal papà che gli stava sempre vicino, lo accompagnò nella sua breve vita. Valerio corre nella Ciclamanti di Senago, dai giovanissimi agli allievi e nel 2010 approda nella società ciclistica Canturino di Cantù, cat. juniores. Valerio Drago, amico di famiglia ed ex corridore grande estimatore del giovane Zeffin, dice di lui: “ Valerio era un ragazzo di qualità dotato di educazione severa ed esemplare, aveva una formazione rigorosa, passione e volontà incrollabili, vocazione per il gruppo e per la disciplina. Amico di tutti, il suo valore era quello di aggregare e non dividere. Nello sport ha sempre creduto nell’organizzazione e nel lavoro di gruppo, perché sapeva che solo così si raggiungevano gli obiettivi prefissati, lottava con i suoi compagni e gioiva ad ogni vittoria come fosse la sua. Negli studi otteneva ottimi risultati, ma come nello sport sapeva che il “successo” era un “viaggio” e non una “stazione d’arrivo” e per questo non ha mai avuto paura della “lotta” e non “mollava” mai!!!” Giovedì 12 luglio 2012, mentre il giovane airone percorreva in bicicletta le strade di Lomazzo (Co) sentì una voce, era il direttore sportivo del paradiso che lo invitava a volare sulle vette più alte del regno celeste. Valerio, come era insito nel suo carattere, ha obbedito, ha stretto a sè la sua amata bici e da vero campione si è avviato verso la vetta azzurra più alta, là dove osano solo le aquile. La notizia è apparsa su tutti i giornali, il rullio dei tamburi è rimbalzato fino al Tour de France, tutti hanno voluto partecipare ai suoi funerali, le autorità pubbliche di Cantù e Senago, le forze dell’ordine e gli amici. Un coro unanime lodava il giovane diciottenne che nella sua breve storia sportiva è stato un esempio per tutti. L’ASD Ciclamanti, i suoi dirigenti, atleti, genitori, si uniscono alla famiglia di Valerio, partecipando al lutto, con la sospensione di tutte le attività agonistiche del fine settimana dei propri giovanissimi atleti esordienti e allievi. Ciao Valerio
Il Direttore Remo Malvestiti
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Sacrificio e memoria - Cittadini senaghesi che hanno partecipato all’ultima guerra mondiale
Alberto (Aldo) Valadè classe 1922 Alberto, detto Aldo, è un giovane che abita nella Curt di Stelàsc (corte delle stellacce, oggi via Don Rocca), tutte le mattine si reca a Milano nella fabbrica Cerutti come operaio meccanico.
Nel gennaio del 1942, mentre la guerra incombe furibonda su svariati fronti dell’Europa, il ragazzo ventenne viene chiamato alle armi nel 363° reggimento di fanteria di Vercelli. Dopo alcune settimane di caserma viene inviato al fronte greco e come dice nel suo racconto, “a sostituire i soldati morti”. I soldati italiani in Grecia, si trovano al fronte in condizioni di equipaggiamento veramente molto precario, per non parlare anche della scarsità di ogni tipo di generi alimentari. Alberto ricorda che al terzo giorno della sua permanenza si sente chiamare da un commilitone, lo guarda incredulo, ma subito dopo si abbracciano: era l’amico Brenna di Senago, cuoco del reggimento, che quel giorno gli riempie la gavetta e gli dà una bella pagnotta di pane. Nel settembre del 1943 Badoglio firma l’armistizio, così i tedeschi comunicano
ai soldati italiani che la guerra è finita e che possono rientrare in patria. Per confermare ciò che dicono, fanno vedere agli italiani alcune fotografie che raffigurano militari che scendono da un treno giunto alla stazione centrale di Milano. Con questa illusione tutti salgono sul treno che però termina la sua corsa solo a Belgrado. I tedeschi avvisano che bisogna scendere perché il ponte sul Danubio è stato bombardato, per cui per poter attraversare il fiume occorre servirsi di un traghetto. I militari italiani per niente preoccupati salgono sul traghetto, ma questo invece si avvia lungo il fiume e prosegue il suo viaggio in direzione dell’Austria. A Vienna gli italiani vengono fatti scendere e, impauriti, si rendono conto di essere nelle vicinanze di Mauthausen: infatti vengono tutti portati nel 17° campo di concentramento, dove già vi sono prigionieri francesi, polacchi ed inglesi. Immediatamente passano alla disinfestazione, vengono spogliati e diretti alle docce, lasciano i loro vestiti e prendono quelli forniti dai tedeschi; infine tutti radunati sul piazzale vengono divisi in base alle professioni di ognuno: meccanici oppure contadini. Alberto, che in qualità di meccanico viene messo in una baracca in attesa d’essere trasferito in fabbrica, racconta che tutte le mattine, davanti al suo alloggio passavano degli uomini con delle carriole che trasportavano i cadaveri dei prigionieri morti durante la notte. Dopo alcuni giorni viene caricato su un camion e destinato a Vienna a lavorare presso una fabbrica di copertoni, tipo la nostra Pirelli. Per quei meccanici che svolgevano bene il proprio lavoro, c’era la possibilità
Senago 1996 - Alberto Valadè e l’intera famiglia in occasione delle nozze di diamante
condurre una vita più accettabile: potevano lasciare le baracche e trasferirsi in un ambiente più idoneo, era loro rilasciato un passaporto tedesco ed una tessera per ritirare viveri. Addirittura possono anche scrivere a casa, così Alberto riesce a mettersi in contatto con i genitori. Purtroppo un triste giorno riceve una lettera dal parroco di Senago don Vittori, per comunicare la morte di papà Valadè. Il 2 aprile 1945, giorno di S. Angelo, dopo una notte infernale fatta di esplosioni di bombe e da colpi di sparo, fra tanto pericolo e paura, i tedeschi permettono ai prigionieri di scappare e lo fanno a loro volta a causa dell’arrivo dei russi. Comincia così la fuga di donne e uomini, che a piedi raggiungono Baden, un distretto della bassa Austria, con la speranza di prendere il treno che in realtà non sarebbe mai arrivato. Fra i fuggitivi vi è anche un sergente italiano che in tasca aveva una cartina militare, così grazie alle sue indicazioni chi era in grado avrebbe potuto raggiungere l’Italia a piedi. Si forma così il gruppetto dei coraggiosi: 13 militari che dalla bassa Austria vogliono raggiungere Milano. Il viaggio è tremendo ma i nostri eroi, cercando cibo fra le famiglie incontrate e dormendo all’addiaccio (quando andava bene sui fienili), riescono nell’impresa. Alberto Valadè, arriva a Senago il 10 maggio 1945, ritrova gli amici, Danelli, Beretta, Sioli, Cairoli ed altri reduci, che dopo peripezie di ogni tipo e ricordi che non dimenticheranno mai vogliono ricominciare la propria vita. Soprattutto non vogliono dimenticare gli amici che purtroppo non sono più tornati dalla guerra, mentre col desiderio che i giovani imparino, custodiscano e tramandino queste memorie, hanno fondato e continuato a tener viva la sezione Reduci e Combattenti, la quale ancora oggi dopo 67 anni, continua a vivere. 29
Favole… alla Milanese La Funtanèla
a cura di Matteo Colombo DIALETTO MILANESE
La Fontanella
Alla fontana della piazza l’Operaio della A la funtàna de la piàsa, l’Uperàri manutenzione comunale esegue un conde la manutensiùn dél cumün él fa trollo. Dal Bar escono 3 Pensionati per veun cuntròl. Da’l Bar vègnen föra tri dere i lavori. -(Pens.) Stanno eseguendo la Pensiunà per vedè él laurà chél fa. manutenzione? *(Oper.) Attenzione, non -(Pens.) Hin dré a fa la manutensiùn? avvicinatevi troppo… -Ehi tu! Mi prendi per *(Uper.) Stì atént, andé no trop fesso? Pensi che io cada dentro la vasca? visìn… -Ué ti! Té me ciapà per un -Giovanni, hai visto quella valvola? Non mi rembambì? Guarda che mi bùrli pare del tipo giusto. Tu che hai il genero minga dénter ne la vasca! -Giuàn, idraulico… -Lo capisco da solo che è sbagliaté vist chéla vàlvula lì? A mi la me ta: deve stare in superficie, altrimenti come sémbra minga giüsta. Ti che él to può aspirare l’acqua? -Che razza di lavoro géner l’è un trumbé… -Ah, ma él che fa… *Guardate signori che il corretto capìsi anca mi che l’è minga giüsta: la posizionamento della valvola… -Cosa vuoi? g’ha de sta de sura, se no cume la fa Io sono in piazza a conversare con i miei a pescà l’acqua? -Che laurà chél fa… La fontanella amici. -Lascia stare Franco, è un maleduca*Guardì sciùr che la giüsta pusisiùn Piazzetta dell’Assunta - Senaghino to… -Come quel tale che mi ha aggiustato de la vàlvula… -Cusa té vöret? Mi sun chi in piàsa a ciciarà cun i me amìs. -Ma làsa sta l’impianto di casa. Mi ha deteriorato tutto il fusibile! Franco, l’è un maleducà… -Cume chél lì che él me vegnù in Per tre giorni non ho avuto né acqua né corrente! -Ma ca per giustàm l’impiànt. M’ha ruinà tütt el fusìbil! Per tri tu non gliel’hai fatto presente? -Cosa vuoi che gli dica, dì gh’avevi né acqua né curént! -Ma ti té l’è no dì a chél lì? che poi ti sgrida pure! -Sono proprio dei maleducati, -Se te vöret dì cus’è, che pö él te vusa adré! -A hin propri non c’è niente da fare. -Ma quella pompetta che sta maleducà, ghe niént de fa. Ma chèla pumpèta lì, che l’ha maneggiando ora, non è troppo piccola per la fontaciapà in man adès, l’è no tropa picinìna per la funtanèla? A mi nella? -A me pare pure scassata. *Non è scassata, ma la me par anca tüta ruvinàda. *L’è no ruvinàda, ma fa part dél rientra nelle normative europee… -Eh, le normative… regulamènt europeo… Eh, él regulamént… Ciusca! Ghe credi -Caspita! Ci credo poi che la guarnizione non regge: è che la guarnisiùn la tégn no: l’è tüta cunsümàda! L’ha perdù tutta consumata! -Ha perso pure il suo colore originale. anca él so culùr natüràl. *El culùr l’è in scì per la particulàr *Il colore è dato da una particolare tempratura che… tempradüra che… Eh, la tempradüra… G’han di materiàl di -Eh, la tempratura… -Che razza di materiali… -Io ho scart… Mi, che g’ho fat tüt un mesté divèrs, m’han insegnà fatto tutt’altro mestiere, eppure mi hanno insegnato che quand la pèrd, l’è de sgiacà via! Ah, ecu perché sé sént che quando sgocciola, è da buttare via! -Allora è per questo che si sente sempre quel rumore VUU–VUU! sémper chél rumùr VUU–VUU! Oh! Té l’è capìda? -Finalmente l’hai capito! *La fontana non fa nessun ru*La funtàna la fa no rumùr! -Ah no? Pröva a stà chi tüt él dì, da la matìna a la sera cun more! -No? Prova a passare qui tutta la giornata con quel baccano nella testa! Torni a casa impazzito! L’opechél VUU–VUU lì ne la cràpa! Té vét a cà che té sé scemo! L’uperàri él sara su él cuèrc él va vìa. Tüt lì? L’è già finìda la raio chiude il tombino e se ne va. -Tutto qui? Già finita giurnàda? Che gran lauradùr… Ghe chi la funtàna che la fa la giornata? Che gran lavoratore… -Abbiamo una fonschìvi, e lü él va vìa! -Ah, dopu l’aperitìf a vu in cumün e me tana schifosa e lui se n’è già andato! -Dopo l’aperitivo vado in municipio e mi faccio sentire dal sindaco. fu sentì da’l sìndic. Bràu! -Bravo! (Libera traduzione di Alfredo Colombo)
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STORIA DI SenAgO
a cura di Matteo Colombo
caporedattore de “Il Futuro”
Gli assassini delle groane Nei secoli scorsi le terre delle groane erano inservibili per l’agricoltura: solo qualche pascolo di bestiame e tutt’al più estrazione di argilla per cuocere mattoni nelle fornaci. Questoaimarginidellabrughiera,poiché addentrarsi nelle zone più interne oltre a trovare terreni acquitrinosi, boscaglie e tanta desolazione, si nascondevano criminali e malfattori. I briganti si appostavano per assalire gli ignari passanti, perché qui la legge pareva non esistere. Chi attraversava le groane doveva muoversi con cautela e protezione: il rischio di fare brutti incontri era alto. Verso il 1500, in un periodo di particolare crisi, povertà e malcontento, si sviluppò il fenomeno dei contadinibriganti: gente che, spinta dalla fame e dalla sfiducia nell’avvenire, abbandonò i campi e le fatiche quotidiane, per darsi alla criminalità. Alcuni si distinsero con azioni particolarmente violente e crudeli: il limbiatese Giacomo da Pra (detto il Legorino) con i soci Battista de Ronchi (detto Scorlino) e Battista da Mombello, furono i più famosi e terribili assassini dell’epoca. La specialità di costoro divenne quella di attirare i viandanti, assalire le carrozze, depredare ed assassinare chiunque si trovasse a transitare incautamente nelle boscaglie delle groane. Il primo delitto avvenne in una sera dell’inverno 1563: i tre ex contadini appostatisi ai bordi di una strada, tesero un’imboscata ad un mercante a cavallo, lo depredarono di ogni suo bene e lo uccisero. Il trentenne Legorino grazie al suo straordinario carisma, riuscì a formare attorno a sé una banda sanguinaria di altri manigoldi che arrivò a contare fino ad 80 elementi, in azione ormai in quasi tutta la pianura lombarda. Le forze dell’ordine erano impotenti di fronte ad una banda responsabile di più di 300 omicidi! Fra i malfattori, vi era anche il padre
del Legorino il quale, probabilmente orgoglioso delle losche attività del figlio, non tardò a dargli “una mano”. Egli, travestito da anziano indigente, visitava spesso le osterie e le taverne e grazie alla sua innocua apparenza, riusciva ad inserirsi facilmente nei discorsi altrui, ottenendo così importanti informazioni sugli spostamenti dei vari personaggi facoltosi. Tali notizie venivano poi riferite al figlio Legorino che aveva l’opportunità
detronizzata. Tutti gli arrestati furono platealmente torturati ed uccisi per dare al popolo una forte dimostrazione… in realtà il banditismo continuò per molto tempo ancora. Nel 1837 si parla della pericolosità di alcune zone delle groane. La maestra senaghese Angela Cantù fu assunta a Garbagnate, ma il parroco responsabile di quella scuola stabilì come condizione, che la giovane maestra si fosse trasferita
Foto: Senago, via per Cesate fra i boschi delle Groane di organizzare gli agguati. Nel 1566 fu tesa un’imboscata ai danni di un mercante che venne assalito dallo stesso Legorino. Il bandito non contento di ciò che aveva rapinato, volle ottenere molto di più. Minacciando e ricattando il mercante, gli risparmiò la vita solo in cambio di una grossa somma da consegnare pochi giorni dopo. Ma il mercante ebbe il coraggio di denunciare tutto, così all’appuntamento fissato, i capi della banda invece dei soldi trovarono le forze dell’ordine e furono arrestati. Senza i leader, il resto della banda si disperse ed in breve tempo fu
a Garbagnate. Infatti egli riteneva che spostarsi tutti i giorni a piedi da Senago a Garbagnate e viceversa, passando fra le groane fosse motivo di grande pericolo. Non esisteva ancora il Quartiere Mascagni che desse conforto, così quella strada rimaneva lunga e solitaria, teatro di diversi gravi avvenimenti soprattutto a discapito di donne incaute… Fortunatamente oggi viviamo le groane in maniera diversa: valorizzate da numerosi eventi culturali, frequentate da sportivi e da famiglie attirate dalla particolare bellezza offerta dai paesaggi.
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