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“Una famiglia armena” di Laura Ephrikian

/Cultura UNA STORIA DA RACCONTARE

“Una famiglia armena” di Laura Ephrikian

A cura di Carla Cavicchini

Laura Ephrikian

Se l’arte e la poesia, il sociale, la solidarietà ed altro ancora racchiudono appieno l’essere di una scrittrice, questo lo si può osservare al Centro culturale ‘Lungofiume’, a Cascina di Pisa, magistralmente gestito dal regista Massimo Corevi nella sua lineare compostezza ed essenzialità. Teatro dell’incontro, stavolta, ha accolto la presentazione del libro “Una famiglia armena” di Laura Ephrikian. I vari relatori intervenuti osservano i suoi scritti, così toccanti, fluidi, armonici, riuscendo a muovere le corde più emotive delle persone. Sul palco anche gli attori Andrea e Benedetta Giuntini, capaci durante la lettura delle pagine, di ricevere scrosci d’applausi per tanta delicatezza, intensità e bellezza delle righe, non ultima l’amore di un “Servo di Dio” capace di riporlo anche nei confronti dell’amata, celebrandolo appieno nella sua delicatezza, pulizia e candore. Fermezza e decisione si alternano negli occhi della scrittrice rievocando la strage armena, di oltre un milione e cinquecentomila persone, e che le parole in merito da parte dei potenti della terra quali Merkel, Biden, Obama, Papa Bergoglio, hanno avuto ancora oggi il risultato di ricevere tensioni e critiche.

“E pensare che parliamo d’un popolo estremamente colto, religioso, ricco d’artisti costretti ad abbandonare il loro suolo di cui erano così fieri. Purtroppo molte persone non sanno nemmeno dove sia tale regione, senza sconoscerne la storia, nonostante l’Armenia abbia da sempre avuto scambi commerciali con l’Estremo Oriente e, più tardi, con gli Ottomani. Famoso quell’orologio sultano ‘aggiustato’ da mano armena, riconoscendo preparazione ed intelligenza nonché buona ricchezza, in virtù d’aver saputo gestire numerose banche. E quindi sono orgogliosa di ‘riprendermi’ quel ‘Ph’ di buona famiglia armena.”

Un sorso d’acqua ed ancora: “La storia è caratterizzata dagli eccidi quali gli stermini hitleriani nei confronti degli ebrei: io stessa, nei miei luoghi, avendo avuto modo d’osservare il Mausoleo segnato dalla crocifissione di donne nude armene, davanti alla ‘Fiamma’ ho detto: “odio i turchi!” sapendo tuttavia di non riuscire a farlo in quanto non appartenente alla mia anima. E questo anche nei confronti di altri sterminatori come i tedeschi visto che, a parer mio, anche loro non sanno cosa hanno fatto. Però accetterò il perdono da parte di un abitante della Turchia se me lo chiede. Solo questo in quanto giusto e sacrosanto!”

Cambio di pagina. Ecco la signora Laura che tutti noi ricordiamo anche per le numerose serie televisive in cui appariva, tipo ‘David Copperfield’ nei panni della dolcissima Dora, ed ancora negli svariati film insieme all’ ex-marito Gianni Morandi, mentre parla della ‘sua’ Africa dove, operando da molti anni, per i bambini è la loro mamma!

“Un posto stupendo, con una natura rigogliosissima, accompagnata dal ‘baobab’ quale simbolo africano. Eppure, nonostante

il Kenya sia stato dominato dagli inglesi, regna ancora tanta, tanta povertà in questo periodo non certamente contrassegnato dal Medio Evo! La sfortuna loro è d’aver avuto colonizzatori che li hanno depredati d’ oro, argento, diamanti, petrolio. E il Belgio è stato il peggior colono! Pensando inoltre al turpe commercio dei ‘potenti della guerra’ nei confronti dei minerali africani volutamente riciclati, nell’uso della telefonia. Quanto al Congo, ed ancora al Sudan, al Kenya, bisognerebbe ridare loro ciò che è stato tolto! Non bastano le parole di un politico portando biciclette e ‘rifioriture d’orti’ nel Burkina Faso, la corruzione segna moltissimo anche Nairobi, con sfarzo d’automobiloni, continua ad essere segnata dalla fascia giovanile che si droga con la colla. Quanto ai soldi…effettivamente l’impegno da parte degli Stati Uniti, Canada, esiste, ma la corruzione imperante ne decima buona parte. Di conseguenza il mio impegno va nei confronti di questa popolazione veramente assetata, facendo costruire pozzi, adoperandomi per la scolarizzazione ed altro ancora, tipo vendere libri, decorare piatti ed altro, donando il ricavato a quel popolo. Sarà anche una goccia d’acqua, tuttavia sensibilizzando le coscienze, la goccia potrà ingigantirsi. E nonostante i miei 81 anni mi muovo molto. Questo è il terzo libro che scrivo, continuando a dividermi tra l’Africa e l’Italia visto che proprio di recente a Palermo ho avuto l’onore di ricevere il “Premio Coraggio”, dedicato ad Emanuela Loi, anche lei nella scorta di Borsellino, assieme ai coniugi Regeni invitati anche a loro a tale incontro.”

Alla nostra intervista si concede sorridente col suo volto ancora bellissimo e radioso, mentre rievoca l’incontro di poco prima: “Ho ricevuto un bellissimo regalo da parte d’una signora che aveva un nonno compagno di scuola di mio papà. Pertanto una sorpresa bellissima che mi ha riempito di gioia, grata inoltre delle letture del mio volume ascoltate con vivo piacere dagli attori Giuntini, fratello e sorella.”

Signora, in questo libro viene colta giustamente la grande ferita inferta agli armeni da parte dei turchi poco prima della prima guerra mondiale, ferita che nonostante sia trascorso più d’un secolo, continua a sanguinare non essendo presa troppo in considerazione da politici vari e prima ancora dagli stessi turchi. Addirittura Erdogan riferendosi a Papa Bergoglio, come lei ha menzionato prima, gli ha intimato di non permettersi più di giudicare il suo stato, la Turchia. Ecco, le chiedo: la cittadinanza, le persone, come vivono questo?

“Beh… quando parlo degli armeni trovo sempre molta solidarietà, ed io lo sono! E

Andrea Giuntini - Attore Benedetta Giuntini - Attrice poi c’è sempre qualche armeno a spasso per il mondo e, molti di loro si conoscono ritrovandosi piacevolmente nelle varie regioni ed isole d’Italia. Sono sempre molto solidali l’un l’altro, d’altronde come non esserlo rispetto ad un popolo così massacrato, vilipeso e distrutto! Quanto al Papa, è vero ciò che ho detto prima ed è ingiusto negare la realtà. Mi domanda come osservo tutto questo…vedo nella figura di Erdogan un grande dittatore, un essere sanguinario tanto che ha dichiarato: “io continuerò quello che hanno cominciato i miei padri, l’Armenia non esisterà più!”.

Riguardo alla guerra tra Armenia ed Azerbaigian vi sono ancora scontri?

“No. La Russia, l’intervento di Putin, ha portato la pace, anche se da parte degli armeni essa è stata forzatamente accettata. Non sono state neanche accolte le richieste di riavere i nostri morti e feriti: questo è l’Azerbaigian. Ecco, questo è il grande paese libero e democratico! …”

Sembra di capire che con i suoi scritti voglia sensibilizzare le coscienze.

“No, il mio intento è quello semplicemente di raccontare una storia che ha tanti lati drammatici e terribili, ma anche pieni di luce e d’amore. E se qualcuno si sentirà toccato nel profondo ne sarò felice, in quanto simbolo di conquista della nostra missione che risponde al nome di pace.”

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