Beesness Marzo/Aprile 2022

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A cura di Carla Cavicchini

“Una famiglia armena” di Laura Ephrikian

/Cultura

UNA STORIA DA RACCONTARE

Laura Ephrikian

Se l’arte e la poesia, il sociale, la solidarietà ed altro ancora racchiudono appieno l’essere di una scrittrice, questo lo si può osservare al Centro culturale ‘Lungofiume’, a Cascina di Pisa, magistralmente gestito dal regista Massimo Corevi nella sua lineare compostezza ed essenzialità. Teatro dell’incontro, stavolta, ha accolto la presentazione del libro “Una famiglia armena” di Laura Ephrikian. I vari relatori intervenuti osservano i suoi scritti, così toccanti, fluidi, armonici, riuscendo a muovere le corde più emotive delle persone. Sul palco anche gli attori Andrea e Benedetta Giuntini, capaci durante la lettura delle pagine, di ricevere scrosci d’applausi per tanta delicatezza, intensità e bellezza delle righe, non ultima l’amore di un “Servo di Dio” capace di riporlo anche nei confronti dell’amata, celebrandolo appieno nella sua delicatezza, pulizia e candore. Fermezza e decisione si alternano negli occhi della scrittrice rievocando la strage armena, di oltre un milione e cinquecentomila persone, e che le parole in merito da parte dei potenti della terra quali Merkel, Biden, Obama, Papa Bergoglio, hanno avuto ancora oggi il risultato di ricevere tensioni e critiche. “E pensare che parliamo d’un popolo estremamente colto, religioso, ricco d’artisti costretti ad abbandonare il loro suolo di cui erano così fieri. Purtroppo molte persone non sanno nemmeno dove sia tale regione, senza sconoscerne la storia, nonostante l’Armenia abbia da sempre avuto scambi commerciali con

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l’Estremo Oriente e, più tardi, con gli Ottomani. Famoso quell’orologio sultano ‘aggiustato’ da mano armena, riconoscendo preparazione ed intelligenza nonché buona ricchezza, in virtù d’aver saputo gestire numerose banche. E quindi sono orgogliosa di ‘riprendermi’ quel ‘Ph’ di buona famiglia armena.” Un sorso d’acqua ed ancora: “La storia è caratterizzata dagli eccidi quali gli stermini hitleriani nei confronti degli ebrei: io stessa, nei miei luoghi, avendo avuto modo d’osservare il Mausoleo segnato dalla crocifissione di donne nude armene, davanti alla ‘Fiamma’ ho detto: “odio i turchi!” sapendo tuttavia di non riuscire a farlo in quanto non appartenente alla mia anima. E questo anche nei confronti di altri sterminatori come i tedeschi visto che, a parer mio, anche loro non sanno cosa hanno fatto. Però accetterò il perdono da parte di un abitante della Turchia se me lo chiede. Solo questo in quanto giusto e sacrosanto!” Cambio di pagina. Ecco la signora Laura che tutti noi ricordiamo anche per le numerose serie televisive in cui appariva, tipo ‘David Copperfield’ nei panni della dolcissima Dora, ed ancora negli svariati film insieme all’ ex-marito Gianni Morandi, mentre parla della ‘sua’ Africa dove, operando da molti anni, per i bambini è la loro mamma! “Un posto stupendo, con una natura rigogliosissima, accompagnata dal ‘baobab’ quale simbolo africano. Eppure, nonostante


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