Beesness Gennaio/Febbraio 2025

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Saturnino “UNA VITA IN MUSICA”
Mauro Grange “INVESTIRE È IL MIO MESTIERE”
Sabina Belli “UN GIOIELLO È PER SEMPRE”
Demetrio Albertini “DA CALCIATORE A IMPRENDITORE”
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ANNO NUOVO, NUOVI PROGETTI ED IDEE

Innanzitutto, Buon Anno ai nostri clienti ed assidui lettori. Ci auguriamo che abbiate trascorso delle serene festività, non dimenticando però la ripresa lavorativa, da vivere con nuove idee e progetti imprenditoriali.

Anche la nostra redazione si è meritata un sano riposo e ora ripartiamo con tanto entusiasmo, per nuovi progetti che vi sveleremo nei mesi a venire.

Nell’intervista di copertina, parliamo dell’ex calciatore del Milan e oggi stimato imprenditore, Demetrio Albertini. Ci confessa come, conclusa la carriera calcistica, abbia dovuto reinventarsi in altri campi, in qualità di organizzatore di eventi legati al calcio e di costruttore e di gestore di campi da padel.

Nel settore Moda, abbiamo intervistato Sabina Belli, CEO del marchio Pomellato, appartenente al gruppo Kering.

Nasce a Milano nel 1967 e da allora crea iconici gioielli. Ci racconta dell’evoluzione dell’azienda, fino a un nuovo riposizionamento, senza dimenticare la tradizione, verso un mercato di nuovi clienti.

Interessante risulta anche essere il punto di vista del mercato del lusso di Mauro Grange, imprenditore ed investitore all’interno del gruppo Quadrivio. Partecipando attivamente al rilancio delle aziede in cui investe, percepisce opportunità e criticità.

Il mese di gennaio coincide con la fashion week uomo a Milano e per l’occasione abbiamo realizzato un servizio sui marchi più iconici che sono stati presentati, quali La Martina, Tod’s, Church’s, Canali, Montecore e per ultimo, ma non per importanza, sulla partnership tra Blauer e Pirelli.

Essendo in dirittura d’arrivo il Festival della Canzone di Sanremo, vi proponiamo un’intervista a Saturnino, che ci illustra la sua ossessione per apprendere a suonare il basso elettrico e dell’incontro con Jovanotti, che l’ha voluto nella sua band. Alla musica abbina anche il suo spirito imprenditoriale, con la collezione limitata di occhiali, che nel 2025 festeggia 10 anni.

Nella sezione dedicata all’ospitalità, vi invitiamo a leggere la recensione del Gran Hotel Courmayeur Mont Blanc e del Montana Lodge & SPA, lasciandovi trasportare con la mente verso paesaggi incantati e dove potersi rilassare in intimità e calore.

Da ultimo, vi ricordiamo che dal 19 al 22 febbraio 2025 si terrà, presso gli spazi dell’Allianz MICO di Milano, la fiera Esxence - giunta alla sua 15esima edizione - e dove Beesness sarà presente con uno stand e lo staff, che sarà lieto di accogliervi.

Vi auguriamo una buona lettura e una ripresa lavorativa che possa essere la più proficua di sempre.

Giovanni Bonani Direttore Responsabile

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Shutterstock, Freepik

Foto copertina: © Christian Gaston Illan - Set foto shooting Hotel Tocq Milano

Giovanni Bonani Laura Lamarra

Marco Seco Marcella Ciappi

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L'importanza della visione e della responsabilità negli investimenti

Mauro Grange, fondatore di Made in Italy

La Martina: tradizione argentina e innovazione contemporanea

Il ‘Sense of Belonging’ secondo Antonella Di Pietro, nuovo Creative Director .............................................................. 44

Tod’s: l’essenza del lusso Un vero tributo all’Italian lifestyle ............................................ 46

Church’s Chetwynd Contour

L’iconico modello si arricchisce di dettagli unici e stile senza tempo 48

Corneliani: un cerchio di eleganza e connessione

Tradizione sartoriale e modernità in una performance di stile .. 49

Blauer per Pirelli, stile senza confini

La capsule no gender che unisce tecnologia e design ................... 50

Canali e il legame tra uomo e ambiente

Sartorialità ultraleggera, stile soft e omaggio alla Brianza ........ 52

Montecore FW25/26: eleganza senza tempo

L’outwear moderno ridefinito con stile e sostenibilità ................ 54

Saturnino: una vita dedicata alla musica Dal violino al basso elettrico: l'evoluzione di un artista tra passioni e sfide

Caviar Giaveri: la tradizione italiana del caviale di eccellenza

Quarant'anni di storia e passione 56

MSC Crociere in rotta verso un futuro sostenibile Il

Azimut-Benetti: 25 anni di leadership mondiale nel settore dei mega yacht Una strategia innovativa e sostenibile per il

SIERO SPILATHES E ACIDO IALURONICO: LA NUOVA FRONTIERA DELLA CURA ANTIETÀ

Il Siero Spilathes e Acido Ialuronico è un prodotto innovativo formulato in casa Aroma-Zone per prevenire e ridurre le rughe, grazie a due potenti ingredienti naturali: lo Spilathes e la Lavanda selvatica. Grazie alla sua formula esclusiva arricchita con acido ialuronico, olio di Cacay e Astragale, aiuta a rafforzare la barriera cutanea, a prevenire la rottura del collagene e a combattere lo stress ossidativo. Ideale per pelli mature, secche o molto secche, questo siero mantiene una pelle più levigata, rassodata e visibilmente più luminosa. Ideale per regalare un momento di cura quotidiana della pelle, perfetto per chi desidera mantenere una pelle fresca, elastica e rimpolpata.

LOCHERBER MILANO PRESENTA AGATHIS AMBER E MALABAR PEPPER

Per rendere inebriante il San Valentino 2025, Locherber Milano propone due fragranze per lei e per lui: Agathis Amber e Malabar Pepper. Agathis Amber è una fragranza sensuale e intensa che celebra una femminilità raffinata e passionale attraverso un bouquet speziato e prezioso. L’ambra, antica resina fossile, offre un aroma inebriante con sfumature dolci e speziate, evocando il lusso barocco delle corti storiche. La fragranza si apre con la vivacità del bergamotto, per poi avvolgere i sensi con incenso, rosa bianca, benzoino e vaniglia, concludendosi con le note calde e legnose di sandalo, patchouly e ambra. Malabar Pepper è invece pensato per l’uomo che ama l’avventura e le terre lontane. Questa fragranza dal tocco esotico richiama le coste indiane, patria del pregiato pepe nero di Malabar. Si apre con agrumi freschi come arancio e bergamotto, arricchiti da zenzero e cannella. Il cuore è speziato con pepe nero, noce moscata, mirto e geranio, mentre le note di fondo – cipresso, cedro, patchouly e vetiver – regalano profondità e persistenza. Entrambe le fragranze fanno parte della Skyline Collection, caratterizzata da eleganti flaconi in vetro fumé scuro creati da maestri vetrai italiani. I diffusori con bacchette hanno l'iconico tappo T2 in frassino verniciato a mano e, nei formati da 1 e 2,5 litri, possono essere arricchiti da tappi in marmo e pietre semipreziose. L’Eau de Parfum è presentata in vetro mille righe da 100 ml, mentre le varianti includono spray ambiente da 100 ml, formati travel size da 10 ml e trigger per ambienti e tessuti da 500 ml. Agathis Amber e Malabar Pepper combinano artigianalità, materiali preziosi e una ricerca olfattiva unica, per un’esperienza sensoriale senza pari.

Il meraviglioso e nuovissimo salone Di Luca Milano Spa, situato in Via Bramante 7 offre ai clienti un’esperienza di benessere a 360. La mission dell’azienda è scoprire la bellezza come armonia di sé, lasciandosi avvolgere dal fascino di uno spazio puro, esclusivo ed elegante con prodotti e i trattamenti nati dall’amore e dalla ricerca per una cura personale unica e autentica. Punti cardine che contraddistinguono Di Luca Milano Spa sono la serietà, l’etica professionale e la continua ricerca e innovazione per offrire ai clienti un’esperienza di benessere completa con trattamenti studiati e personalizzati. Tra i servizi esclusivi Hydrafacial®, una tecnologia innovativa, tra le ultime novità del settore, un trattamento non invasivo per la pulizia profonda e l’idratazione della pelle. Peculiarità di Hydrafacial® è la tecnologia brevettata con punte a spirale, un sistema di somministrazione di sieri contenenti antiossidanti, peptidi e acido ialuronico, perfetto per rimuovere impurità e contemporaneamente infondere principi attivi nutrienti, donando luminosità e freschezza alla pelle. È quindi un trattamento all’avanguardia e ideale per persone con pelle secca e disidrata, ruvida o opaca, per chi soffre di pori ostruiti e punti neri e chi desidera un trattamento antietà. Il servizio, che va dai 30 ai 60 minuti, si compone di quattro fasi principali: pulizia, esfoliazione, estrazione e idratazione, tutto in un processo delicato e indolore. La pulizia rimuove i punti neri e il sebo in eccesso, l’esfoliazione favorisce il rinnovamento delle cellule, l’idratazione intensa migliora l’aspetto e la morbidezza della pelle, garantendo maggiore elasticità e compattezza cutanea. Per ottenere risultati ottimali e un miglioramento continuo della pelle, si consiglia un trattamento ogni 3-4 settimane. Di Luca Milano Spa offre anche la possibilità di personalizzare il trattamento con sieri specifici, rendendolo ideale per ogni esigenza.

PERCASSI FA TRIPLETTA CON L’APERTURA DI 3 NEGOZI NEL NUOVISSIMO MAXIMALL POMPEII

Il nuovissimo centro commerciale, a breve distanza dal sito archeologico di Pompei, è stato inaugurato con l’apertura degli store Victoria’s Secret, Nike e Starbucks, gestiti dal Gruppo bergamasco Percassi. Le nuove collezioni di Victoria’s Secret attendono le appassionate del brand nel negozio di 300 mq. 14 consulenti sono pronte a valorizzare i punti di forza di ogni donna, per trovare la vestibilità perfetta e esaltare il proprio stile. Lo store, dal design glamour e raffinato, offre un’ampia selezione di lingerie, come Very Sexy, Body by Victoria, T-Shirt Bra, Sexy Illusions e Dream Angels. Non mancano le fragranze più iconiche, come l’intramontabile Bombshell e la nuovissima Bombshell Glamour, oltre a Tease, Bare e Bare Rose, acque profumate e una selezione di prodotti per la cura del corpo. Nel negozio di Nike, di oltre 750 mq, improntato alla sostenibilità, si respira una grande energia. Il negozio si propone come un vivace punto di riferimento per gli appassionati di sport in Campania con l’obiettivo di fare dello sport un’abitudine quotidiana per tutte le fasce di età. I 15 addetti specializzati alla vendita saranno a disposizione dei consumatori per orientarli sui prodotti più idonei alle loro esigenze. Ai capi di abbigliamento sportivo, si accompagna un assortimento di calzature innovative per il running, training e il football, un’area dedicata agli appassionati del marchio Jordan e un’ampia offerta di prodotti per i bambini. Con Starbucks non potranno poi mancare la dolcezza e il gusto, con le bevande iconiche come il Frappuccino e il Caramel Macchiato, oltre a quelle della campagna Holiday, come il Toffee Nut Latte e il Caramel Waffle Latte. Croissant vuoti e farciti, donuts, brownies e le mitiche cinnamon swirls alla cannella, sapranno conquistare il palato dei fan del brand in un chiosco di 20 mq pronto ad accogliere i consumatori per uan sosta ristoratrice, prima di continuare con lo shopping.

Hamleys apre un nuovo store all’interno del Maximall Pompeii. Il progetto, realizzato in stretta collaborazione con FUD, la business unit del Gruppo Lombardini22 specializzata in branding, physical branding e retail design, segna un ulteriore passo nella strategia di espansione del brand in Italia. Questo nuovo store consolida la partnership con Giochi Preziosi, puntando su format di Experiential Store concepiti per sorprendere e incantare il pubblico. Lo store si distingue per l’abilità di unire un design innovativo a un forte coinvolgimento emotivo, incarnando lo stile distintivo di Hamleys e al contempo celebrando il legame con il territorio italiano. FUD ha dato vita a un’esperienza memorabile, progettata per catturare l’attenzione e affermarsi in un contesto competitivo come quello del nuovo mall di Torre Annunziata. Un elemento distintivo è il portale rosso metallico, simbolo iconico di Hamleys in Italia, che invita i visitatori a immergersi in uno spazio di meraviglia e divertimento. All’ingresso, dominato da un vivace rosso intenso e luci calde, il concept richiama una vera e propria fun house, dando il benvenuto a un universo di magia. Per risolvere le sfide strutturali dello spazio – caratterizzato da un controsoffitto complesso e una facciata semicircolare – FUD ha adottato soluzioni creative e funzionali. Il design del soffitto è ispirato ai tendoni del circo, con strisce decorative che nascondono elegantemente gli impianti tecnici. Le pareti in vetro del negozio offrono una visuale continua verso l’interno, mentre i lati della facciata sono arricchiti da elementi grafici che celebrano monumenti e simboli del territorio, creando un dialogo tra brand e contesto locale. Un dettaglio caratteristico è la scritta “Hello Pompei”, un elemento chiave di branding che accoglie i visitatori già dalla facciata e rafforza il posizionamento unico di Hamleys in Italia.

MONDADORI STORE APRE AL MAXIMALL POMPEII, IL CENTRO ESPERIENZIALE PIÙ INNOVATIVO DEL SUD ITALIA

Continua lo sviluppo di Mondadori Store , il network di librerie più esteso in Italia, che inaugura un nuovo Bookstore all’interno del Maximall Pompeii , situato a soli 600 metri dagli Scavi di Pompei . La nuova libreria Mondadori , aperta al pubblico presso il Maximall Pompeii di Torre Annunziata (NA), arricchisce l’esperienza dei visitatori con uno spazio dedicato ai libri e all’intrattenimento. Questo progetto si inserisce nella strategia del network Mondadori Store di creare punti di incontro e presidi culturali per lettori e lettrici, con un’attenzione particolare al contesto culturale e paesaggistico del territorio. Il Maximall Pompeii, progettato da Irge Group, è un esempio di architettura sostenibile, come attestato dalla certificazione internazionale BREEAM. La struttura valorizza una shopping experience cucita sulle esigenze di turisti e famiglie locali. La libreria si estende su 220 metri quadrati e offre un catalogo di oltre 14.000 titoli, spaziando tra classici, best seller, narrativa e saggistica . Grande attenzione è riservata ai giovani lettori grazie al format We are Junior, con giochi didattici, libri illustrati e il reparto Just Comics , dedicato a manga e fumetti. Inoltre, l’offerta include spazi per i fenomeni #BookTok , cartoleria, giocattoli e gift card. Il Mondadori Bookstore è attivo anche online: i clienti possono seguire le pagine Instagram e Facebook per aggiornamenti e accedere ai servizi digitali di Mondadoristore.it . Qui è possibile verificare la disponibilità di un libro, ordinarlo, ritirarlo in negozio o riceverlo a casa, scegliendo da un catalogo di oltre un milione di titoli. La libreria offre anche un servizio di ordini via telefono, garantendo un’esperienza di acquisto versatile e completa.

OPERAZIONE DETOX: FEGATO

OK E ALOE VERA,

GLI INTEGRATORI MATT PER DEPURARSI IN MODO NATURALE

Tra dicembre e gennaio, il calendario si riempie di pranzi, cene, feste, eventi e aperitivi. La voglia di festeggiare, incontrare amici e parenti, e l'atmosfera rilassata tra luci scintillanti e tavole imbandite, spesso ci porta a eccedere. Dopo questi stravizi festivi, il corpo sente il bisogno di una pausa rigenerante. Per iniziare l'anno con energia e benessere, Matt, azienda leader nel settore del benessere e della cura personale, propone due alleati preziosi per depurare l'organismo e ritrovare l'equilibrio: gli integratori Fegato Ok e Aloe Vera. Fegato Ok è un integratore studiato per sostenere il fegato, organo chiave nella funzione di detossificazione. Grazie alla sua formulazione a base di cardo mariano, carciofo, tarassaco e betulla favorisce la normale funzionalità epatica e contribuisce a eliminare le tossine accumulate. Ideale per chi desidera recuperare leggerezza e vitalità in modo naturale. Aloe Vera, con la sua azione depurativa naturale, è un altro prezioso integratore per riequilibrare l'organismo. Grazie alla sua azione lenitiva, favorisce il benessere del sistema digerente. La nuova formulazione con puro succo 100% è naturalmente ricca di preziosi pezzi di polpa estratti direttamente dalla parte interna delle foglie ed è ottenuta con un metodo di estrazione a freddo che consente di conservare inalterate tutte le proprietà benefiche della pianta. Un vero toccasana per il corpo, soprattutto dopo periodi di eccessi alimentari.

DREAME INAUGURA IL SUO PRIMO STORE IN ITALIA

PRESSO MEDIAWORLD TECH VILLAGE DI MILANO CERTOSA

Dreame Technology, leader nel settore degli elettrodomestici intelligenti e innovativi, segna un importante traguardo con l’apertura del suo primo store-in-store in Italia. La nuova Bottega Dreame trova casa presso il MediaWorld Tech Village di Milano Certosa , simbolo dell’innovazione e della tecnologia nel panorama italiano. All’interno della Bottega Dreame, i visitatori potranno scoprire l’intero ecosistema del brand, con prodotti progettati per semplificare la vita quotidiana attraverso tecnologie avanzate che uniscono efficienza, design e innovazione. Inoltre, i clienti avranno l’opportunità di testare personalmente le funzionalità dei dispositivi, vivendo un’esperienza coinvolgente e interattiva. Questa collaborazione con MediaWorld, experience champion dell’elettronica di consumo, promette di offrire ai clienti esperienze su misura, trasformando lo shopping in un’occasione per scoprire il meglio della tecnologia. MediaWorld, che si caratterizza per la capacità nel creare contesti retail accoglienti, interattivi ed altamente esperienziali, rappresenta il partner ideale per rendere la Bottega Dreame un punto di riferimento per l’innovazione nel settore della cura della casa. Il nuovo store-in-store nel MediaWorld Tech Village di Milano Certosa non è semplicemente un punto vendita di tecnologia, ma un’esperienza immersiva che celebra innovazione e qualità al servizio della vita quotidiana. Con questa apertura, Dreame consolida la sua presenza nel mercato italiano, avvicinandosi sempre più ai consumatori e alle loro esigenze. Questo spazio diventa una tappa fondamentale per chi è alla ricerca di soluzioni avanzate per la casa e desidera scoprire come la tecnologia possa trasformare il presente in un futuro più semplice, efficiente e intelligente.

DEICHMANN APRE UN NUOVO STORE A PALERMO

PALAZZO MONTELEONE

DEICHMANN, il più grande retailer di scarpe in Europa, inaugura un nuovo negozio a Palermo, situato nello storico Palazzo Monteleone di Via Roma 312. La sede, un tempo dimora dell’aristocrazia siciliana ed ex sede del Credito Italiano, diventa la nuova casa di uno degli store più prestigiosi del brand, grazie a un progetto che ha valorizzato l’architettura storica del palazzo. L’intervento di riqualifica ha mantenuto intatta la struttura interna ed esterna, esaltandone il valore artistico e culturale. La sala centrale è stata arricchita da un nuovo sistema di illuminazione che mette in risalto i soffitti decorati e i tre rosoni centrali, mentre all’esterno sono stati restaurati dettagli come un capitello e un angolo del cornicione. Anche l’insegna è stata inserita con discrezione, nel rispetto dei vincoli architettonici. Questo è il quinto store DEICHMANN a Palermo, dopo quelli di Via Notarbartolo, Via Ugo La Malfa, Corso Finocchiaro Aprile e il Centro Commerciale La Torre. Con 20 negozi in Sicilia e 141 in tutta Italia, il brand prosegue la sua espansione, offrendo una vasta gamma di scarpe di qualità a prezzi competitivi per tutta la famiglia. Oltre ai marchi proprietari, le collezioni includono sneaker di brand come adidas, Nike, Puma e Skechers, accompagnate da accessori, borse e prodotti per la cura delle scarpe. Presente in Italia dal 2008, DEICHMANN unisce convenienza, qualità e attenzione alle tendenze per garantire una shopping experience completa nei suoi negozi e nell’online shop pluripremiato.

FCI E CASTELLI ANCORA INSIEME FINO AL 2028

Si è scritto un nuovo capitolo di una partnership storica che pulsa di passione e orgoglio per lo sport italiano. Castelli e la Federazione Ciclistica Italiana rinnovano il loro legame per altri quattro anni: lo scorpione continuerà a vestire la Nazionale fino al 2028. Dal 2010, Castelli è il marchio che accompagna con fierezza i successi della Nazionale italiana. In questi anni, l’eccellenza del marchio Castelli ha brillato sui più grandi palcoscenici: dall’oro olimpico di Elia Viviani nell’omnium maschile a Rio 2016, ai trionfi mondiali del 2021 nelle Fiandre con Filippo Ganna (cronometro maschile élite) ed Elisa Balsamo (prova in linea femminile). A questi si aggiungono le memorabili medaglie nelle competizioni internazionali su pista, come l’inseguimento a squadre, oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020, e la madison femminile che ha incoronato campionesse olimpiche Chiara Consonni e Vittoria Guazzini a Parigi 2024. Sul fronte dell’abbigliamento, Castelli si conferma all’avanguardia. Dalle prove a cronometro alle distanze più lunghe, gli atleti azzurri continueranno a vestire prodotti di punta che offrono vantaggi in aerodinamicità e leggerezza, e comfort senza precedenti in gara e in allenamento. Tra questi, la nuova maglia Aero Race 8S, il body Sanremo S Speed Suit e la giacca Gabba R. Anche l’impegno verso la sostenibilità è una priorità: molti dei capi forniti sono realizzati con tessuti in fibre riciclate ad alte prestazioni. Con questa scelta, Castelli e la Federazione Ciclistica Italiana dimostrano che prestazioni e rispetto per l’ambiente possono andare di pari passo. Insieme, Castelli e FCI guardano avanti, pronti a scrivere nuove pagine di gloria e a ispirare il ciclismo italiano verso traguardi sempre più ambiziosi.

PARTNERSHIP COURTNEY DAUWALTERSALOMON

A cura della Redazione L’icona dell'ultra running e il suo impegno con il brand francese

La regina dell’ultra running continuerà a correre con i prodotti del brand francese prima di assumere un ruolo nel marketing sportivo all’interno dell’azienda.

Salomon è orgogliosa di annunciare che Courtney Dauwalter ha rinnovato il suo rapporto con il brand per ulteriori 5 anni, fino al 2029. Courtney continuerà a gareggiare fino a quando riterrà di aver concluso la sua carriera agonistica, momento in cui entrerà a far parte della famiglia Salomon in un nuovo ruolo dedicato al mentoring degli atleti, allo sviluppo dei prodotti e al marketing.

“Nel 2017 il team di Salomon USA ha scommesso su di me e mi ha aggiunto come ambasciatrice” racconta Courtney Dauwalter. “Mi hanno mandato una scatola con qualche paio di scarpe e alcuni completi da corsa. Mi hanno detto che credevano in me e non hanno avuto problemi quando ho chiesto che i miei pantaloncini arrivassero dalla linea maschile. Ero al settimo cielo. Ripensando a quel periodo, proprio quell’anno ho corso la Moab 240. Chi avrebbe mai immaginato che sarebbe stato l’inizio di un rapporto così speciale. Una partnership. Una squadra. Sono così grata che ciò che abbiamo iniziato sette anni fa continui ancora oggi e stia crescendo. Sono entusiasta di continuare questa avventura, rimanete sintonizzati per alcune novità su cui stiamo lavorando insieme. Shortneys e molto altro!”.

Originaria del Minnesota e supportata da Salomon dal 2017, Courtney ha iniziato la sua carriera praticando atletica leggera e sci di fondo. Negli ultimi anni, ha dominato il mondo dell’ultra-trail running con numerose vittorie in campo femminile e diversi piazzamenti complessivi nella top 10. Tra le sue vittorie spiccano la Hardrock 100, la Mount Fuji 100, la Western States 100, di cui detiene il record femminile, oltre ad altre gare di ultratrail come l’UTMB®, il Grand Raid de la Réunion, la Transgrancanaria, l’Ultra-Trail Cape Town® e la Tahoe 200.

Durante la stagione 2023, è diventata la prima atleta nella storia, sia in campo maschile sia femminile, a vincere Western

States, Hardrock e UTMB ® in un’unica stagione. Nel 2024, si è classificata 3ª assoluta alla Mount Fuji 100, 4ª assoluta alla Hardrock 100 e 2ª assoluta all’Ultra Trail Métropole Nice Côte d’Azur 100, vincendo sempre il titolo femminile. Nel 2025 Courtney sarà al via di tre gare ultra:

• Cocodona 250 a maggio

• Lavaredo 120K a giugno

• UTMB® ad agosto

Oltre ad essere una delle migliori ultrarunner della storia, Courtney è anche una grande fonte di ispirazione per Salomon. Nel 2022, Courtney e Salomon hanno presentato una collezione unica di abbigliamento chiamata “Shortney”, che rende omaggio alla sua passione per i pantaloncini larghi da corsa, oltre a edizioni limitate delle scarpe da trail running S/LAB Genesis, le sue preferite per le competizioni. Nel 2025, verranno lanciate una nuova edizione della collezione “Shortney” e una nuova versione limitata delle S/LAB Genesis.

Courtney è consapevole che l’ultra-trail running è estremamente impegnativo per il corpo e ha annunciato che gareggerà ancora per alcuni anni prima di entrare in Salomon come dipendente a tempo pieno. Il suo ruolo si concentrerà sul mentoring degli atleti Salomon e sullo sviluppo e marketing dei prodotti da corsa. Salomon attende con entusiasmo nuove gare, sorrisi smaglianti, nuove sfide e altri momenti da condividere con Courtney e tutta la sua squadra.

SALOMON PER MILANO CORTINA 2026

La capsule per celebrare i Giochi

Olimpici e Paralimpici Invernali

A cura della Redazione

Un’intera collezione di prodotti con licenza ufficiale sarà disponibile in ottobre 2025.

Includerà abbigliamento, calzature e attrezzature per gli sport invernali, per celebrare i prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali. Una prima capsule con cinque prodotti ufficiali è già disponibile alla vendita.

Salomon, il marchio per il modern lifestyle legato agli sport di montagna, è orgogliosa di annunciare la firma ufficiale del contratto licensing con i Giochi Olimpici e Parlimpici Invernali di Milano Cortina 2026.

Dopo essere diventato Premium Partner di Milano Cortina 2026 nell’ottobre 2023, Salomon rafforza ulteriormente il proprio legame con i Giochi Invernali con questo nuovo accordo. Annunciato a novembre 2024, l’accordo prevede lo sviluppo di un’intera collezione di “official licensed products”, destinata al grande pubblico. Comprenderà scarpe, giacche, bottom, layer intermedi, t-shirt, accessori, e attrezzature per gli sport invernali. Sarà disponibile alla vendita a partire da ottobre 2025.

Per celebrare questa nuova importante tappa, Salomon ha lanciato una “capsule collection” con i primi prodotti ufficiali. La capsule comprende cinque articoli esclusivi impreziositi dal marchio Milano

Cortina 2026: una felpa, una t-shirt, un cappellino, un berretto e uno scaldacollo. I prodotti sono già disponibili presso il Salomon Store Milano, da poco inaugurato in Corso Garibaldi 12. Possono inoltre essere acquistati online nell’Olympic Shop ufficiale di Milano Cortina 2026, nel sito italiano di Salomon e presso alcuni negozi selezionati.

Ricordiamo che, nell’ambito dell’accordo di Premium Partnership siglato alla fine del 2023, Salomon fornirà anche le divise per quasi 20.000 volontari, tedofori e tutto il personale coinvolto nell’organizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.

SALOMON

Salomon è il marchio moderno di lifestyle per gli sport di montagna, che crea calzature, abbigliamento e attrezzature sportive invernali innovative, premium e autentiche nelle Alpi francesi. Presso l'Annecy Design Center, designer, ingegneri e atleti si incontrano per plasmare il futuro dello sport e della cultura. Salomon esiste per liberare il meglio delle persone attraverso gli sport di montagna.

DEMETRIO ALBERTINI

Visione e carriera al Milan

A cura di Christian Gaston Illan e Luca Sardi

Guardando alla sua carriera nel Milan, quali sono stati i momenti più significativi che hanno maggiormente influenzato la sua crescita, sia come calciatore che come persona?

Il Milan è stato molto più di una squadra, una vera famiglia. Arrivato giovanissimo, a soli 10 anni, ho avuto il privilegio di crescere e maturare accanto a persone straordinarie. Tra i tanti momenti speciali, il 1994 è sicuramente indimenticabile, con la vittoria dello Scudetto e della Champions League. Tuttavia, anche la mia partita d'addio resta un ricordo indelebile: 45.000 tifosi a San Siro e otto Palloni d’Oro in campo sono stati la dimostrazione più bella di ciò che ho lasciato come persona, oltre che come calciatore.

Durante la sua esperienza all’estero, in particolare con l’Atlético Madrid e il Barcellona, quali differenze ha notato nel modo di vivere il calcio rispetto all’Italia? Il calcio in Spagna, all’epoca, si viveva in modo molto diverso rispetto all’Italia. C’era una maggiore vicinanza tra società, tifosi e giocatori, un clima quasi familiare. Nonostante il business fosse già importante, l’approccio umano rimaneva prioritario. È stata un’esperienza che mi ha fatto riflettere su quanto il calcio possa essere interpretato in modi differenti.

Lei è stato uno dei pionieri del padel a Milano. Cosa l’ha spinta a investire in questo sport e quali opportunità vede oggi nel settore?

Ho scoperto il padel in Spagna e ho subito intuito il suo potenziale. Quando abbiamo aperto il nostro primo club nel 2017, a Milano c’erano solo quattro campi, e noi abbiamo subito raddoppiato l’offerta. Il successo del padel sta nella sua accessibilità e nella capacità di coinvolgere tutti, anche le donne. Oggi, il settore si trova nella fase di sviluppo delle infrastrutture: non basta più costruire campi, ma è necessario offrire servizi di qualità per soddisfare le esigenze crescenti degli appassionati.

Il Gran Galà del Calcio è ormai un appuntamento iconico. Qual è la formula vincente che lo rende così speciale?

Il segreto del successo è semplice: i giocatori votano per i giocatori. Questo rende ogni premio un riconoscimento autentico. Inoltre, abbiamo curato ogni dettaglio, trasformando l’evento in una vera festa del calcio, dove atleti, società e il mondo politico-sportivo si incontrano. È un momento unico per celebrare il nostro sport.

Quest’anno, in occasione del trentennale della vittoria del Milan nella finale di Atene 1994, lei e i suoi compagni siete stati premiati con un riconoscimento alla carriera. Cosa ha significato per lei rivivere quei momenti?

Ricevere questi riconoscimenti, a distanza di anni, è sempre emozionante. La squadra del Milan del 1994 ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio mondiale. Questi premi ci ricordano non solo le vittorie, ma anche i valori e il legame speciale che ci univa.

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Con l’introduzione di nuove tecnologie e metodologie di allenamento, quali competenze fondamentali un giovane calciatore dovrebbe sviluppare per emergere oggi?

La disciplina è la base di tutto. Puoi avere talento, ma senza disciplina non raggiungerai mai i tuoi obiettivi. Inoltre, è fondamentale sapersi gestire nella comunicazione, specialmente nell’era dei social media, dove un errore può compromettere la carriera.

La sua carriera dirigenziale in FIGC è stata straordinaria. Quali sono stati i momenti più significativi e quali sfide vede per il futuro del calcio italiano?

Essere parte della vittoria del Mondiale 2006 è stato un momento unico. Come dirigente, però, la soddisfazione più grande è stata poter contribuire a migliorare il nostro sistema. Le sfide future includono un progetto sportivo condiviso, la crescita economica e il miglioramento delle infrastrutture, con un focus sugli stadi di proprietà.

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Come imprenditore, qual è il ruolo dell’innovazione e della visione strategica per differenziarsi in un mercato competitivo?

L’innovazione è fondamentale, soprattutto nel saper intercettare nuove tendenze e linguaggi. Inoltre, lavorare con un team capace e motivato è essenziale. Come nella mia carriera da regista in campo, credo nel valore del lavoro di squadra per raggiungere grandi risultati.

Guardando al futuro, quali sono i suoi progetti personali e professionali?

Continuerò a sviluppare il progetto del padel e a restare vicino al calcio, direttamente o indirettamente. Mi piace uscire dalla mia comfort zone e affrontare nuove sfide, senza mai smettere di imparare e crescere.

Per concludere con una nota personale, quali sono le cinque canzoni che ascolta più frequentemente su Spotify?

La musica mi accompagna in ogni momento della vita. Tra le canzoni che amo, cito Un disperato bisogno d’amore degli Stadio, un inno all’amore autentico e profondo, perfetto per accompagnare momenti riflessivi; Vado al massimo di Vasco Rossi, una carica di energia e determinazione, quasi un manifesto per affrontare le sfide della vita; Ora che non ho più te di Cesare Cremonini, una melodia struggente che mi fa pensare a mio padre e ai legami che ci definiscono. Notti Magiche, la colonna sonora di Italia

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’90, evoca emozioni uniche e il ricordo di un calcio romantico; e infine una canzone di Annalisa, rappresentativa della freschezza e del talento della musica italiana contemporanea, capace di ispirare nuovi inizi.

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CAMPAGNA NEGLI STADI “ONE MISSION, ONE PLANET”

Tradizionalmente il calcio rappresenta un potente strumento di aggregazione sociale che spinge migliaia di persone ad affollare gli stadi in occasione delle partite. L'effetto indiretto di tale fenomeno è la generazione di un forte impatto sull’ambiente. Secondo recenti stime , il calcio europeo produce circa 750 mila tonnellate di rifiuti, una quantità superiore a quella prodotta annualmente da uno stato come il Liechtenstein. Un dato che evidenzia l'urgenza di adottare misure concrete ed efficaci per mitigare le conseguenze ambientali di questo sport così popolare.

In questa direzione, Fondazione Marevivo - che in collaborazione con BAT Italia ha già promosso la campagna “Piccoli gesti, Grandi crimini” per limitare la dispersione di mozziconi e piccoli rifiuti e sensibilizzare i cittadini - ha deciso di lanciare la campagna “One Mission, One Planet”, una nuova iniziativa che punta a ridurre le emissioni di CO₂ e a contrastare il fenomeno del littering nelle aree circostanti gli stadi. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con BAT Italia e Udinese Calcio, con la partecipazione della start-up JustOnEarth e il patrocinio della Regione Friuli-Venezia Giulia.

Nel corso dell’attuale campionato e durante la stagione 2025-2026, in occasione delle partite casalinghe dell’Udinese, verrà realizzata una campagna di sensibilizzazione

dei tifosi seguita dal monitoraggio della qualità dell’aria. Tra gli obiettivi anche quello di avviare un percorso per rendere il Bluenergy Stadium il primo stadio “smoke free” in Italia .

Obiettivo di “One Mission, One Planet” è unire innovazione tecnologica e informazione per accrescere il livello di consapevolezza dei tifosi e dell’opinione pubblica sull’impatto ambientale di un non adeguato smaltimento dei piccoli rifiuti in occasione degli eventi sportivi. La campagna prevede un'azione di sensibilizzazione al problema e di incentivazione all'utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili per raggiungere lo stadio (p.e. car sharing e mezzi elettrici). Tra i media previsti: la cartellonistica e la proiezione di video durante i match. In programma anche la promozione dell'impegno a adottare comportamenti virtuosi firmando sulla piattaforma digitale www.onemissiononeplanet.it il “Manifesto del Tifoso”.

In parallelo, grazie al contributo della start-up Just on Earth, verranno raccolti e analizzati i dati satellitari sulla produzione di littering e sulle emissioni di CO₂ attraverso varie rilevazioni nei giorni antecedenti e successivi alle partite giocate al Bluenergy Stadium. I risultati verranno poi condivisi sulla piattaforma digitale con un costante aggiornamento dei progressi.

La campagna “One Mission, One Planet” si inserisce all’interno del quadro normativo europeo che detta regole stringenti per le squadre di calcio, cui la direttiva UE 2464/2022 impone di affrontare la sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG). In questa direzione, il calcio italiano è capofila di un nuovo approccio sostenibile voluto dalla UEFA, attraverso la Lega di Serie A, che ha aderito agli obiettivi di sostenibilità indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

MAREVIVO

Da 40 anni Marevivo è attiva con iniziative per la tutela del mare, attraverso azioni concrete e campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, delle istituzioni e dei governi con i quali dialoga per ottenere leggi efficaci finalizzate a proteggere l’ecosistema marino. Tra i suoi obiettivi: la conservazione della biodiversità, lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione delle aree marine protette, l’educazione ambientale, la pulizia di coste e fondali marini, la lotta alla pesca illegale e all’inquinamento da plastica.

BAT ITALIA

BAT Italia è parte del Gruppo BAT, fondato nel 1902, con sede a Londra. Con circa 600 dipendenti, BAT Italia ricopre un ruolo di grande valore strategico per il sistema economico nazionale e concorre in modo significativo alla crescita dell’economia italiana, contribuendo con oltre 2 miliardi di euro l’anno alle entrate erariali dello Stato. Il portfolio strategico dell’azienda è costituito dalla più ampia gamma di prodotti non soggetti a combustione, le cosiddette New Categories a potenziale rischio ridotto: Vuse, glo™ e Velo e completano il portfolio diversi marchi globali di sigarette tradizionali, tra cui Rothmans, Lucky Strike, Vogue, Dunhill, Kent, e nazionali, come MS. Negli ultimi anni, BAT Italia ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali: nel 2023 il premio “Inspiring PR” istituito da FERPI per la campagna di sensibilizzazione “Piccoli gesti, grandi crimini” dedicata al corretto smaltimento del littering e nel 2024 la certificazione “Top Employer Italia” per il tredicesimo anno consecutivo. A giugno 2023, BAT Italia ha inaugurato il suo nuovo "A Better Tomorrow™ Innovation Hub", nella città di Trieste: un polo di innovazione e sostenibilità di livello mondiale che ospita un centro di produzione per i prodotti a potenziale rischio ridotto e quelli per la terapia sostitutiva della nicotina, oltre a un Growth Hub, un centro di eccellenza per la trasformazione digitale e l’intelligenza artificiale. Una strategia “green” che ha già portato a importanti riconoscimenti come la certificazione di Carbon Neutrality per il polo di produzione per il periodo dal 1° dicembre 2022 al 30 novembre 2023, cui si aggiunge il certificato di conformità allo Zero Waste to Landfill, per il 2023. Nel 2024, è stato inaugurato sempre a Trieste il nuovo hub di logistica integrata, che si è aggiunto all’impianto produttivo raddoppiandone la superficie e facendo della città giuliana il punto di partenza di tutti i prodotti commercializzati da BAT in Italia.

L’ATALANTA: PALESTRA DI VITA

Un percorso di

valori umani per plasmare uomini prima che atleti

A cura della Redazione

“Tutto quello che so della vita l’ho imparato dal calcio” È con questa frase di Camus che può essere sintetizzato il pensiero che un gruppo di ex compagni di squadra nelle fila del settore giovanile dell’Atalanta ha voluto condividere al termine di una giornata di ritrovo e visita presso il Centro Sportivo di Zingonia, culminata con una cena conviviale presso la Trattoria D’Ambrosio – Da Giuliana, storico ritrovo atalantino nel centro di Bergamo.

Ognuno di loro ha intrapreso percorsi diversi al termine dell’esperienza nerazzurra, chi proseguendo la carriera ed approdando al settore professionistico, chi avviando attività imprenditoriali, chi coltivando la propria passione per lo sport nell’ambito del marketing e delle sponsorizzazioni, chi permanendo nel settore come esperto di diritto sportivo. Proprio l’avv. Gabriele Nicolella, toscano di origine ma profondamente legato alla città orobica, sottolinea come gli anni del settore giovanile siano stati palestra di vita a prescindere dal proseguo o meno della carriera calcistica: “Il modello Atalanta nasce da lontano e anche fuori dai campi di calcio, siamo testimoni dell’attenzione e della dedizione che la società rivolge alla crescita personale prima che calcistica dei giovani atleti che militano nelle proprie squadre di settore, formando uomini ancor prima che calciatori”.

“Si tratta di un modello” prosegue l’avv. Nicolella, “che abbina sport e scuola, preparazione atletica ed intellettuale, preparando i giovani atleti a proseguire il loro percorso professionale in ogni contesto, consapevoli in ogni momento che quell’esperienza potrà allo stesso modo costituire, nel loro percorso di vita, una parentesi ovvero una professione. È chiaro che tale consapevolezza si inserisce in un contesto di tutela del giovane atleta nel quale il ruolo delle famiglie è determinante, ma la guida di esperti e tecnici di altissimo profilo costituisce elemento indefettibile anche nell’orientamento delle stesse famiglie nel perseguire il giusto approccio all’esperienza del proprio figlio. Occorre evitare che l’eventuale interruzione della carriera calcistica possa essere percepito dal giovane atleta come un fallimento personale, fornendo gli strumenti idonei a replicare in altra direzione ma con identica dedizione quei principi e valori che lo sport di alto livello permette di coltivare: la cultura del lavoro, la passione per la propria attività quotidiana, la preparazione costante utile alla miglior espressione della propria prestazione, il rispetto dei propri interlocutori e la valorizzazione del contesto di apprendimento”. La lontananza da casa in età precoce spesso mette a dura prova il giovane atleta, che si trova a confrontarsi con realtà spesso

più sfidanti di quelle cui è esposto un pari età che non si trova a vivere una esperienza simile, con pro e contro: “Sono arrivato a Bergamo a 14 anni, classico percorso di chi approda in una società professionistica dopo la chiusura del ciclo di scuola media inferiore, con la prospettiva di cambiare non solo compagni di squadra ma anche compagni di scuola, una piccola vera rivoluzione di vita. Tuttavia, l’accoglienza di Bergamo e degli amici bergamaschi, unita all’estrema cura che la società dedica ad ogni aspetto della fase di approdo nel nuovo contesto, hanno reso assolutamente indolore questo cambio di vita”.

Trattando di giovani, non si può non rivolgere un pensiero a Mino Favini, storico responsabile del settore giovanile dell’Atalanta.

“Mi piace ricordare un aneddoto che attesta ancora una volta il grande valore dell'uomo oltre che del professionista”, prosegue l’avv. Nicolella, “subito dopo la discussione della tesi e la conclusione del ciclo di studi presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze, il primo pensiero è stato per quella persona e quell'esperienza che tanto aveva inciso sulla mia formazione e sul modo di approcciarsi ad ogni ambito di attività, che fosse sportiva o lavorativa. Gli scrissi una lettera, nella quale in sostanza lo ringraziavo perché, pur non avendo fatto il calciatore, i suoi insegnamenti mi avevano aiutato a realizzarmi in un altro contesto, che lui stesso ci aveva sempre rappresentato in termini di assoluta importanza quale fondamentale completamento della nostra formazione, quello accademico. Mi richiamò commosso, dicendomi che la soddisfazione che gli avevo procurato era la medesima di aver lanciato un calciatore in Serie A, e che aveva letto la lettera a tutto il settore giovanile. Anche questo è Mino Favini, oltre ad un grande conoscitore di calcio e di giovani calciatori. Anche questo è l'Atalanta, oltre ad una fucina inesauribile di talenti. La commozione ovviamente fu anche mia, e tutt'ora si rinnova nel ricordare il piacevole e significativo episodio”.

Il calcio come scuola di vita, dunque, la passione comune come tratto caratterizzante il legame tra compagni di squadra, l’affezione e la gratitudine per chi ha saputo plasmare uomini ancor prima che calciatori, nel solco di una tradizione che vede oggi l’Atalanta primeggiare in Italia e in Europa, una tradizione che viene da lontano, affidata alla affettuosa testimonianza di un gruppo di amici.

Avv. Gabriele Nicolella

OSSERVATORIO IMPRENDITORIA RETAIL 2024

La figura dell’imprenditore si fa sempre più sofisticata con maggiore competenza e capacità di condurre l’impresa. É quanto emerge dall’ Osservatorio Imprenditoria Retail 2024 , ricerca promossa da Largo Consumo con il contributo analitico di TradeLab, assieme a interventi di imprenditori, realtà associative nazionali e centri studi, per realizzare un quadro completo e dettagliato dello scenario retail italiano, che mira ad ottenere così un profilo degli imprenditori nel settore del franchising e della distribuzione organizzata.

L’Osservatorio, presentato all’interno del 3° Summit Imprenditoria Retail nella suggestiva cornice QC Terme Pavillon di Skyway Monte Bianco a Courmayeur (AO), ha visto la partecipazione di più di 1100 imprenditori italiani, di cui 601 solo della Gdo alimentare, per un totale di oltre 2.150 punti vendita provenienti da tutte le regioni italiane e operanti in diversi settori come GDO, Retail Non Food, HoReCa e Servizi.

Dalla ricerca si evidenzia come gli imprenditori aumentano il proprio numero di negozi gestiti diventando più solidi e capaci di amministrare anche team di persone più numerosi. In più gli imprenditori diversificano i propri investimenti in settori contigui, aumentando il volume d’affari e la loro capacità d’investimento, contaminandosi con culture commerciali diverse.

Un aspetto interessante che emerge da questa edizione è anche il “fiuto” degli imprenditori nel riconoscere location commerciali dove aprire, che non siano i soliti ma importanti centri commerciali di prima fascia o le vie più trafficate. La ricerca della pedonabilità resta infatti il primo indicatore per la scelta dell’apertura, ma emergono nuovi spazi come la scoperta di nuovi quartieri meno battuti dalla concorrenza o oggetto di riqualificazione urbana.

Le associazioni partner: ANCD, Assofranchising, Confimprese, CNCC, Federdistribuzione, Federfranchising, Retail Institute e i patrocini di Regione Lombardia, Regione Campania, Regione Emilia-Romagna, Regione Sicilia e Città di Torino.

Altri dati emersi dall’Osservatorio:

• Il 53% dei negozi sono nei centri città, che è la location meglio valutata dagli imprenditori

• Le leve commerciali più importanti nella Gdo sono cura del personale e assortimento del reparto freschi. Il gap da colmare, invece, è quello sul recruiting del personale;

• Il 78% del panel il sentiment è positivo per il futuro, soprattutto in tre settori: il Second hand, in sviluppo, ma anche l'Ottica e il mondo della ristorazione.

I temi trattati dall’Osservatorio Imprenditoria Retail 2024

Location

Il 53% delle location dei negozi rappresentati nel network sono ubicati nei centri città. Seguono i grandi e medi centri commerciali, per alcuni settori, in particolare quello della ristorazione. Il centro città è la location meglio valutata. Seguono i Grandi e Medi Centri Commerciali, per alcuni Settori in particolare. I Retail Park sono considerati interessanti per chi opera nella Somministrazione e nel Second Hand.

Margini, Utili e Investimenti

Le aziende del panel hanno dichiarato marginalità migliorata soprattutto per Farmacie, Ottici e Second Hand. Peggiorata per 7 su 10 nella Somministrazione. Per quanto riguarda gli utili sono stati prevalentemente stabili negli ultimi due anni, mentre è risultato un miglioramento per il settore Seconda Mano. Stabile per Ottici e Telefonia, mentre è netto invece il peggioramento nel settore della somministrazione, dichiarato da 7 imprenditori su 10, e nel comparto Casalinghi. Sul fronte investimenti, si assiste a una fase di bassa propensione media agli investimenti. Propensioni più elevate per Second Hand e Somministrazione, ma in quasi tutti i settori più alta la propensione per le ristrutturazioni parziali o complete.

Focus Gdo alimentare

Le leve commerciali più importanti per avere successo nella Gdo sono la cura del personale e l’assortimento del reparto freschi. Per il supporto del network, invece, bene l’assortimento reparto freschi, prodotti a proprio marchio e prodotti di fornitori locali e localismi. Il gap da colmare, invece, è quello sul recruiting del personale.

Sentiment e prospettive future

Per il 78% del panel il sentiment è positivo per il futuro, soprattutto in tre settori: il Second hand, in sviluppo, ma anche l'Ottica e il mondo della ristorazione. L'ottimismo

per il futuro nasce dalla convinzione della notorietà e della credibilità raggiunte dalla propria insegna nei confronti dei consumatori.

Focus giovani imprenditori

Un focus condotto sui giovani imprenditori (tra i 18 e i 34 anni) ha evidenziato una netta confidenza nel futuro della propria impresa: si dice ottimista l'89% degli intervistati. Oltre ai settori dove già operano, i giovani franchisee interpellati hanno affermato di guardare con interesse quello dell’immobiliare, della ristorazione, dei servizi in generale e delle palestre.

Le insegne che hanno partecipato all’Osservatorio Retail 2024:

• Altromercato

• Anytime Fitness

• Autogril

• AW Lab (Bata)

• Babybazar (Leotron)

• BRICO IO

• Bricocenter

• Carrefour

• Cef La Farmacia Italiana (Farcom spa)

• Cigierre (Old Wild West, America Graffiti, Wiener Haus, Pizzikotto, Shi's e Temakinho)

• Codè Crai Ovest

• Coin

• Conad Cia

• Conad Cia

• Conad DAO

• Conad Nord Ovest

• Conad Pac 2000a

• Coralis

• Crai Ama Est

• Crai Ibba

• Crai Secom

• Crai Tirreno

• D.IT Distribuzione Italiana

• D.IT Realco

• Despar Aspiag Nord Est

• Despar Maiora

• Despar Nord Ovest / Centro 3A

• Despar Sardegna / SCS (Abbi Holding)

• Despar Sicilia / Ergon

• DMO spa

• Engel & Völkers

• Eurospin

• Fastweb

• Flower Burger

• Gabetti

• Gruppo Teddy (Terranova, Calliope, Rinascimento)

• Kasanova

• KFC - Kentucky Fried Chicken

• KIPOINT

• Iconacasa

• L'Erbolario

• Lowengrube

• McDonald's

• Magazzini Gabrielli

• Mail Boxes etc

• Mercatopoli (Leotron)

• Mercatino S.r.l.

• Midas

• NaturHouse

• Nau!

• Penta Group (La Yogurteria)

• Phoenix Farma Italia (Gruppo Comifar e ADMENTA Italia)

• Remax Italia

• Sardegna Più

• Selex Megamark

• Supercentro

• Todis

• Van4You S.r.l.

• VeGè Coal

• Vision Group

Aiutiamo le aziende più ambiziose a superare gli obiettivi di business e ad incrementare la cultura digitale.

Le nostre Business Unit

Aumentiamo le conversioni attraverso strategia e operatività.

Realizziamo eCommerce, Siti e Piattaforme digitali ad alta conversione.

Marketing Tech Academy

Creiamo percorsi formativi per manager e imprenditori che vogliono crescere nel digitale.

OMNIA TECHNOLOGIES, E L’HERITAGE ITALIANO

Visione ed evoluzione del Gruppo

Intervista

ad Andrea Stolfa

AD Omnia Technologies

A cura di Luca Sardi

Come e quando nasce Omnia Technologies?

Omnia Technologies è stata creata nel novembre 2020 da società di investimento indipendenti di Investindustrial - uno dei principali operatori di investimento su scala europea - attraverso la combinazione di Della Toffola, Bertolaso, TMCI Padovan, ACMI e l'integrazione di diverse altre aziende strategiche e complementari. Oggi siamo una piattaforma leader globale per le tecnologie di automazione e imbottigliamento per i settori dei superalcolici, del vino, delle bevande non alcoliche, dei prodotti lattiero-caseari e del farmaceutico.

Che aziende racchiude e in quali settori/divisioni opera?

Omnia Technologies opera attraverso cinque divisioni principali, che comprendono marchi e tecnologie leader nei segmenti del Processing, del Bottling&Packaging, dei Components e delle Life Sciences.

Nel Processing opera attraverso Della Toffola, Padovan, Cadalpe e Permeare per il ricevimento e la filtrazione, Della Toffola e Les Pressoirs Coquard per la pressatura, quest’ultima in particolare dello Champagne, Gimar, Sirio

Aliberti e Favotto per la vinificazione e la fermentazione, Frilli per gli impianti di distillazione, Progema Engineering e Priamo per le tecnologie lattiero-casearie, Easybräu-Velo per la produzione di birra, Della Toffola, Sap Italia e Blendtech per la produzione di bevande analcoliche e Chemtech per l’industria alimentare.

Nel Bottling&Packaging offre una gamma completa di soluzioni tecnologiche sia per l'industria dei vini e dei distillati – con il brand Bertolaso – che per l’industria del beverage, sia per alte che basse cadenze, con i brand ACMI, ACMI Blowing&Filling, ACMI Labelling Solutions, AVE Technologies e Z-Italia.

La divisione Components comprende tutti i brand che forniscono prodotti e tecnologie trasversali ai vari settori, quali le soluzioni per il pre-imbottigliamento di Win&Tech, Innotec e Acram, di Nortan per la capsulatura, di AlfaTre e Mar.Co per i sistemi di alimentazione e orientamento e di APE per il packaging di fine linea.

Attraverso la divisione Life Sciences Omnia Technologies propone infine macchine riempitrici di liquidi e polveri per il settore farmaceutico, con i brand Tecnomaco, Comas, TecnoTrend e Giuseppe Desirò.

Andrea Stolfa

Qualche numero?

Al 30 giugno 2024, Omnia Technologies ha generato ricavi adjusted pro forma pari a 722 milioni di Euro, con più di 30 siti produttivi, 24 uffici commerciali e oltre 2.500 dipendenti. Abbiamo un’ampia base installata e un network di clienti consolidato, a cui offriamo soluzioni integrate e chiavi in mano. Operiamo a livello mondiale, con circa l'80% delle vendite al di fuori dell'Italia.

Qual è la visione a lungo termine di Omnia Technologies e come si differenzia dai concorrenti nel settore?

Omnia Technologies nasce con l’ambizione di diventare una piattaforma leader globale nei settori del Processing e del Bottling&Packaging, offrendo soluzioni innovative e scalabili per tutti i settori in cui operiamo. La nostra visione a lungo termine è quella di essere un partner di riferimento per i clienti, fornendo soluzioni che non solo soddisfino le esigenze attuali, ma che anticipino le sfide future del settore.

Un elemento chiave che distingue la nostra offerta è l’approccio “One Stop Shop” in logica end-to-end, che ci consente di affiancare i clienti lungo l’intero ciclo produttivo e di costruire partnership solide e affidabili, offrendo una gamma completa di servizi e soluzioni integrate. Inoltre, la nostra presenza globale in diversi segmenti, unita a un’integrazione verticale delle fasi produttive, è supportata da competenze manifatturiere di eccellenza sviluppate internamente: un approccio che ci consente di proporre soluzioni altamente personalizzate e distintive, che rappresentano un vantaggio competitivo unico rispetto ai nostri concorrenti.

Come descriverebbe la cultura aziendale di Omnia Technologies e quali valori sono fondamentali per il suo team?

In Omnia Technologies convivono una cultura imprenditoriale e un forte slancio verso l’innovazione - tipici delle piccole medie imprese italiane - con il metodo e l’organizzazione di una grande azienda. Fedeli al nostro approccio “easy to deal with” operiamo in modo agile e smart, mettendo le persone al centro del nostro progetto e ponendoci l’obiettivo finale di creare valore sociale e ricadute positive per i territori in cui operiamo. I nostri valori sono tecnologia – declinata come innovazione -, servizio – declinato come accessibilità – e sostenibilità –declinata come rispetto. Sostenibilità e persone sono al centro del nostro progetto e motore della nostra crescita: abbiamo presentato un piano di sostenibilità molto articolato e incentrato su 20 macro-obiettivi, che si traduce in più di 100 azioni concrete al 2030, e stiamo lavorando con la società di consulenza “Great Place to Work” a un piano di assessment e di intervento sul nostro modello organizzativo e sulla gestione dei percorsi di crescita e di carriera all’interno del Gruppo.

In che modo Omnia Technologies si sta adattando alle nuove tecnologie e alle tendenze del mercato?

Abbiamo investito nell’innovazione di prodotto, lanciando nuove soluzioni in ambiti strategici come la distillazione a basse emissioni, la fermentazione di precisione e le soluzioni di imbottigliamento con un ridotto consumo di gas inerte e di emissioni di CO2. A cavallo tra nuove tecnologie e tendenze di mercato c’è la tecnologia che abbiamo sviluppato per

la dealcolazione, commercializzata con marchio Permeare ma sviluppata in collaborazione con anche i team originariamente provenienti da TMCI Padovan, Frilli e Della Toffola. Un altro esempio di successo è l’evoluzione del concetto di distilleria sostenibile o “low emissions”, concepita dal team di ingegneria di Frilli.

Mi piace sottolineare che oltre a riscuotere un grande successo e l’interesse dei principali gruppi a livello globale, queste due tecnologie sono state premiate durante l’ultima edizione dell’Innovation Challenge di SIMEI insieme ad altre tre tecnologie del Gruppo: il recycling gas system di Bertolaso, la tecnologia Win&Fit di Win&Tech e la piattaforma I-GET, trasversale a tutti i brand del Gruppo.

Può parlarci di un progetto recente di cui è particolarmente orgoglioso e quali risultati ha portato?

Agganciandomi alla risposta precedente, sono molto orgoglioso delle soluzioni

che abbiamo sviluppato per il mercato della dealcolazione: si tratta di una tecnologia molto sofisticata e difficilmente replicabile, perchè unisce olisticamente le competenze maturate nei decenni in ambito di filtrazione e di distillazione dai brand che fanno parte di Omnia Technologies.

Un altro progetto di cui sono particolarmente orgoglioso è l’ottenimento della certificazione B Corp, che rappresenta per noi un importante riconoscimento e una tappa fondamentale nel percorso di innovazione in chiave sostenibile. Un impegno che nel 2025 si rafforzerà ulteriormente con lo stanziamento di importanti risorse finanziarie destinate allo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, oltre al rinnovamento della sede centrale, delle unità produttive e dei macchinari di officina: l’obiettivo è modernizzare gli stabilimenti e migliorare gli standard in materia di salute e sicurezza, creando ambienti di lavoro più sostenibili e accoglienti.

Qual è il ruolo dell'innovazione nel business di Omnia Technologies e come viene incoraggiata all'interno dell'azienda?

L’innovazione riveste un ruolo assolutamente centrale all’interno del Gruppo, che ha nella microimprenditorialità e nella capacità di cogliere nuovi trend un punto di forza. Per presidiarne al meglio tutti gli aspetti e le ricadute del processo di ricerca, sviluppo e innovazione abbiamo nominato un Chief Technology Officer, cui si affiancano un team di oltre 400 persone impegnate in R&D e un investimento annuale superiore al 4% dei ricavi complessivi del Gruppo.

Come vede l'evoluzione del mercato tecnologico nei prossimi cinque anni?

Ci sarà un’evoluzione costante verso i temi della sostenibilità, che imporranno l’adozione di nuovi standard e di nuove tecnologie, così come un sempre maggiore incremento delle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale verso nuovi

Premiazione Simei

modelli di servitization.

Come Omnia Technologies siamo pronti e ci siamo già mossi in entrambe le direzioni, con l’obiettivo di fornire ai nostri clienti soluzioni che abbinano automazione, risparmio energetico e di risorse ed efficienza di processo.

In che modo Omnia Technologies affronta le questioni legate alla sostenibilità e alla responsabilità sociale?

In modo pervasivo e a tuti i livelli. Oltre alla certificazione B Corp e alla pubblicazione del nostro terzo Report di Sostenibilità, abbiamo avviato il percorso di certificazione Ecovadis, focalizzato sulla valutazione della sostenibilità lungo la catena di fornitura e sulle performance aziendali rispetto a specifici criteri ESG (Environmental, Social, Governance), con un focus più pratico per partner commerciali e investitori. Abbiamo poi aderito agli Science-Based Targets (SBTi) validando set di obiettivi sfidanti che ci permetterà di contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico e di allinearci con gli obiettivi del Green Deal europeo. Abbiamo definito e approvato i target di riduzione delle nostre emissioni da raggiungere entro il 2030, attraverso riduzioni intermedie annuali. Per raggiungere questi obiettivi, la nostra strategia prevede di minimizzare i consumi di gas naturale, applicare le migliori tecnologie disponibili (BAT), massimizzare l’utilizzo di energia elettrica autoprodotta e ottimizzare i consumi e la durabilità/riparabilità dei nostri prodotti. A supporto dell’SBTi infine abbiamo deciso di implementare la piattaforma NET ZERO CLOUD, uno strumento utile per monitorare le emissioni e per migliorare l’affidabilità dei nostri dati.

Quali sono le sue aspettative nei confronti del futuro dell'azienda e quali obiettivi spera di raggiungere?

Puntiamo ad essere una “One Billion Company”, consolidando il nostro ruolo di piattaforma leader a livello globale nel nostro settore.

Stiamo investendo una cifra di 50 milioni di euro complessivi per il restyling dell’HQ di Signoressa, dove il nostro gruppo ha sede, e in un nuovo polo in Toscana dedicato ai business della distillazione e del pharma.

A fianco della crescita dimensionale e di business, che ci ha portato in pochi anni da un fatturato di 150 milioni di euro agli attuali 720 milioni con una presenza in tutti i mercati, la sfida vinta è stata quella di aver mantenuto e valorizzato l’heritage italiano e una forte impronta manifatturiera, che ci permette di studiare soluzioni tecnologicamente avanzate e su misura.

Classica domanda di rito: 5 brani della sua playlist di Spotify

La mia playlist è in costante aggiornamento, ma dovendo ridurre la scelta a cinque brani scelgo un mix di classici italiani e internazionali: “Englishman in New York” di Sting, “La leva calcistica del ‘68” di Francesco De Gregori, “Viva la Vida” dei Coldplay, “Oblivion” di Astor Piazzolla e “Napule è” di Pino Daniele, dedicata alla mia città.

POMELLATO IL LUSSO DELLA GIOIELLERIA

Eccellenza dell’artigianalità italiana, empowerment femminile e sostenibilità

A cura di Christian Gaston Illan e Luca Sardi

Sabina Belli è nata a Milano ma ha vissuto fin dall’adolescenza a Parigi, dove ha studiato e ha cresciuto una famiglia con tre figlie, ora giovani professioniste a loro volta ed è oggi un’amorevole nonna di una bambina.

Ha iniziato la sua carriera in pubblicità, presso Ogilvy e Young&Rubicam, per poi dirigersi nel campo del marketing, prima nel Gruppo L’Oréal Luxe, da Helena Rubinstein e Giorgio Armani Parfums, poi in LVMH dove è rimasta per ventun anni ricoprendo posizioni di top management in Parfums Dior e Moët Hennessy ed è stata managing director del marchio Bulgari.

Nel 2015 è entrata nel Gruppo Kering come CEO del Gruppo Pomellato a Milano, dove ha ritrovato le sue origini. Sabina Belli ha sviluppato brand e prodotti come Acqua di Giò di Giorgio Armani, J’Adore di Christian Dior, Veuve Clicquot, Bulgari ed è oggi considerata un’esperta internazionale del mercato del lusso e del management di team altamente creativi e innovatori.

Belli è uno dei nove membri della Fondazione Kering, una fondazione che aiuta a sostenere le donne in tutto il mondo.

Nel 2017, ha lanciato la campagna PomellatoForWomen, una piattaforma di comunicazione che coinvolge donne provenienti da varie discipline, età e background, mettendo in evidenza l’importanza della leadership femminile. Sabina Belli che fa parte di quel 6% di donne CEO nel mondo ha scritto un libro nel 2018 intitolato “D Come Donna, C Come CEO” condividendo le sue esperienze nel corso della sua carriera professionale in una trascrizione sincera. I diritti d’autore di questo libro sono devoluti all’associazione CADMI, casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate.

Nel 2020, è diventata Vicepresidente per il settore della Gioielleria di Altagamma, l’Associazione che riunisce imprese di eccellenze italiane. In virtù del suo costante impegno per l’uguaglianza, è stata anche nominata ambasciatrice Kering per la comunità LGBTQIA+.

Sabina Belli, CEO Pomellato

Qual è stata la sua ispirazione iniziale per entrare nel mondo della gioielleria e come l’ha guidata fino a Pomellato?

I gioielli sono sempre stati la mia grande passione. Il mio primo gioiello è stato proprio Pomellato. Ho avuto l’incredibile chance di poter portare avanti quest’avventura, rimettere in luce il marchio che aveva già solide basi.

Può parlarci del processo creativo che seguite quando progettate un nuovo gioiello?

Il processo creativo di Pomellato è profondamente radicato nella tradizione orafa milanese ma sempre con uno sguardo al futuro. Ogni gioiello nasce dalla collaborazione tra il nostro direttore creativo

Vincenzo Castaldo e oltre cento maestri artigiani che lavorano a Casa Pomellato a Milano. È un dialogo continuo tra creatività e savoir-faire: la sensazione organica che caratterizza ogni pezzo grazie alle mani dei nostri orafi è una delle caratteristiche uniche del marchio.

In che modo l'identità del marchio Pomellato si distingue in un mercato così competitivo?

Pomellato si distingue per il suo DNA unico: la Maison è nata a Milano nel 1967, un periodo in cui si stavano diffondendo i diritti delle donne e l’idea che la bellezza fa parte della leadership al femminile. Gioielli preziosi per donne indipendenti ma portabili tutti i giorni. Sono gioielli anticonformisti, non per scelta di marketing o di comunicazione, ma per intrinseca natura. Pomellato ha un design straordinario, dallo stile tipicamente milanese, understated e sofisticato. Inoltre, l'uso innovativo del colore e la maestria artigianale insieme a standard qualitativi elevati, ci rendono unici nel panorama della gioielleria di lusso.

Quali sono le sfide più grandi che ha affrontato nella sua carriera e come le ha superate?

Sono state ovviamente molte ma quella che mi ha particolarmente spronata ad agire è far parte del 6% di CEO donne nel mondo. Essere alla guida di un brand di lusso, creato per le donne, significa per me utilizzare la nostra forza e le nostre piattaforme per dare voce alle donne e promuovere la leadership femminile e l'inclusività. Il nostro impegno per le pari opportunità e l'uguaglianza di genere è parte integrante della mission aziendale. Il lancio di 'Pomellato for Women' nel 2017 è stato un momento particolarmente significativo. Vedere personalità come Jane Fonda e Cate Blanchett unirsi a noi per promuovere l'empowerment femminile è stato straordinario. Se da un lato, il nostro impegno è quello di creare gioielli meravigliosi, dall'altro sentiamo profondamente il dovere di sostenere le donne, incoraggiandole a lottare per un futuro più luminoso e a realizzare i loro sogni. E questa è una sfida particolarmente stimolante!

Come vede l'evoluzione del settore della gioielleria nei prossimi anni?

L’evoluzione nel mercato della gioielleria deve passare necessariamente da una presa di coscienza globale sul fatto di essere sostenibili per il pianeta, come già sta avvenendo nel

campo della moda. Non è più un’opzione è un investimento che il settore deve fare e questo ha un legame imprescindibile con la qualità. Significa attuare programmi specifici con i propri fornitori, l’innovazione deve andare di pari passo con il cliente finale che è sempre più informato e che finalmente può decidere e scegliere i prodotti che assicurano qualità e sostenibilità. Da una promessa, si è passato all’impegno e ora è tempo di fare per tutti una scelta. I consumatori, soprattutto i giovani, cercano brand che riflettano i loro valori e siano trasparenti nelle loro pratiche.

Qual è il suo approccio alla sostenibilità e come Pomellato si sta impegnando in questo campo?

Per Pomellato, la sostenibilità è fondamentale. Dal 2018 utilizziamo oro 100% responsabile, i nostri diamanti provengono da fornitori certificati dal Responsible Jewellery Council, garantendo piena trasparenza della filiera. Ma sostenibilità significa anche preservare il know-how artigianale. Con la nostra iniziativa ‘Pomellato Virtuosi’ abbiamo creato un partenariato con la scuola Galdus per un corso di formazione che varia dai 3 ai 7 anni, patrocinato dalla Regione Lombardia, alla fine del quale si ottiene un diploma riconosciuto dallo Stato. Credo che l'identità di oggi sia il valore di domani e l'importanza di costruire gioielli sostenibili e di trasferire il nostro savoir-faire alle giovani generazioni è la chiave per un marchio di successo.

In che modo il feedback dei clienti influisce sulle vostre decisioni di design e produzione? Ascoltiamo attentamente le nostre clienti, che rappresentano l’80% della nostra clientela e spesso il gioiello lo comprano per sé stesse. Il successo di collezioni come Nudo, ad esempio, che permette infinite combinazioni personali, nasce proprio dalla comprensione dei desideri delle donne che cercano gioielli preziosi ma versatili. Non solo, quello che è davvero interessante è come il concetto di lusso stia evolvendo. In Pomellato, abbiamo sempre creduto che il vero lusso non sia solo nel valore intrinseco di un gioiello ma nella storia che racconta e nei valori che rappresenta. La nostra forza sta proprio nell'autenticità del nostro Heritage milanese e in un intento ben definito: non si tratta solo di vendere gioielli bellissimi, ma di creare una connessione emotiva duratura con le nostre clienti, basata su valori condivisi e su una visione comune del futuro. Questa autenticità ci permette di costruire un rapporto di fiducia profondo, dalla cliente più sofisticata che cerca pezzi unici di alta gioielleria, alla donna dinamica che desidera un gioiello prezioso ma portabile ogni giorno.

Come gestite l'equilibrio tra innovazione e tradizione nel design dei gioielli? È un equilibrio delicato. Preserviamo le tecniche tradizionali dei nostri artigiani, l’expertise orafa ma integriamo anche tecnologie innovative come la stampa 3D e il taglio laser. È questa fusione che ci permette

di creare gioielli contemporanei mantenendo l'eccellenza artigianale.

Quali sono le sue visioni per il futuro del brand Pomellato?

La gioielleria sta diventando più personale e versatile. La tendenza va verso la scelta di gioielli che possono essere indossati in modi diversi, che raccontano una storia e riflettono i valori personali di chi li indossa. Pomellato era già un marchio visionario alla fine degli anni ’60 poiché proponeva già allora un gioiello accessibile, da indossare in qualsiasi occasione. Il futuro di Pomellato è rafforzare il proprio posizionamento come principale gioielliere italiano del lusso: un brand iconico, apprezzato in tutto il mondo, per spirito, innovazione ed eccellenza artigianale.

In che modo valorizza il capitale umano all'interno dell'azienda e quali pratiche implementa per promuovere un ambiente di lavoro positivo e inclusivo?

Poco più del 70% dei nostri dipendenti sono donne, inclusa una rappresentanza paritaria nel comitato esecutivo. Promuoviamo un ambiente inclusivo, attento al benessere dei propri dipendenti, offrendo pari opportunità di carriera, e remunerazioni omogenee. Oltre a un supporto concreto in determinate situazioni, incluse iniziative per aiutare le colleghe che potrebbero trovarsi in situazioni di violenza domestica. Da sempre sono convinta che, oltre al profitto, sia fondamentale per un’azienda generare 'significato' e identità.

MIA DI LOCMAN: DESIGN E TRADIZIONE ARTIGIANALE

Linee futuristiche e materiali innovativi per un’esperienza di scrittura unica

A cura della Redazione

Locman, il prestigioso marchio italiano di orologeria, è lieto di annunciare il lancio di MIA, una collezione di penne stilografiche e roller che unisce design contemporaneo e tradizione artigianale.

MIA, con le sue linee futuristiche e dinamiche che evocano i tratti del bolidismo, è una rivisitazione moderna del calamaio degli anni Trenta, concepita per chi cerca un’esperienza di scrittura unica. La sua struttura innovativa include una base che funge anche da tappo, permettendo di avvitare il corpo che ospita l’impugnatura e le ricariche, mantenendola quindi in posizione verticale quando è chiusa.

Con linee essenziali ed eleganti, MIA si erge sulla scrivania evocando l’affascinante storia del calamaio.

Il perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità ha conquistato i membri dell’Osservatorio Permanente di Design che mercoledì 30 ottobre l’ha selezionata

per concorrere al Compasso d’Oro, il più autorevole premio mondiale di design. MIA è realizzata in Alluminio Anticorodal, un materiale noto per la sua leggerezza e resistenza all’usura e alla corrosione. Questo assicura non solo un prodotto di alta qualità, ma anche una sensazione di robustezza e durata nel tempo. La finitura è disponibile in diversi colori, nero, blu, alluminio satinato o lucido.

Ogni elemento di MIA è frutto di una lavorazione al tornio, partendo da barre piene di lega d’Alluminio Anticorodal. I componenti sono realizzati con filetti di precisione, garantendo un assemblaggio rapido e un utilizzo pratico e intuitivo. Questo processo produttivo esalta il knowhow artigianale di Locman, mantenendo viva la tradizione italiana.

L'IMPORTANZA DELLA VISIONE E DELLA RESPONSABILITÀ NEGLI INVESTIMENTI

A cura di Christian Gaston Illan e Luca Sardi Mauro Grange, fondatore di Made in Italy Fund e partner di Quadrivio Group

Potrebbe descrivere il suo ruolo attuale all'interno di Quadrivio Group e le responsabilità principali che comporta?

Sono uno dei cinque fondatori di Made in Italy Fund, parte di Quadrivio Group, che gestisce fondi tematici focalizzati su fashion, design, beauty e wine & food. Mi occupo di gestione operativa, sviluppo e organizzazione delle aziende in portafoglio, con l'obiettivo di creare valore per gli investitori.

Quali sono state le principali sfide che ha affrontato nel suo lavoro presso Quadrivio Group e come le ha superate?

La sfida più grande è selezionare le aziende

giuste e costruire rapporti solidi con gli imprenditori. Investiamo principalmente in quote di maggioranza, mantenendo una stretta collaborazione con i fondatori. L'allineamento di visione e la fiducia reciproca sono essenziali per affrontare e superare le difficoltà.

In che modo la sua esperienza precedente ha influenzato la sua visione e le sue strategie in Quadrivio Group?

Le esperienze nel mondo consumer, dalle telecomunicazioni all’audio highend, mi hanno insegnato a ragionare con la prospettiva del consumatore. Questo approccio guida le mie decisioni,

assicurandomi che le aziende in cui investiamo rispondano a bisogni reali e si posizionino in modo strategico sul mercato.

In che modo il fondo Made in Italy Fund seleziona le aziende su cui investire, e quali criteri ritiene fondamentali per una partnership di successo?

Ogni anno analizziamo tra le 300 e 400 aziende, ma ne selezioniamo soltanto 3 o 4. Cerchiamo realtà con potenziale di crescita internazionale e una leadership solida. L’aspetto fondamentale è la capacità di evolversi e adattarsi ai mercati globali. Un elemento chiave è la volontà dell’imprenditore di collaborare con noi per valorizzare l'azienda e portarla a nuovi livelli.

Può parlarci di un progetto recente in cui ha avuto un impatto significativo e quali sono stati i risultati ottenuti?

Un esempio concreto è stata Autry, una start-up di sneaker che abbiamo supportato. Nel 2020 fatturava 3 milioni di euro, mentre oggi supera i 120 milioni. Attraverso investimenti mirati e una riorganizzazione interna, abbiamo contribuito alla crescita esponenziale dell’azienda, trasformandola in un brand riconosciuto a livello internazionale.

Come gestisce la relazione con gli investitori e quali sono le chiavi per mantenere la fiducia nel lungo termine?

La trasparenza è fondamentale. Comunichiamo costantemente i risultati e le strategie, costruendo un rapporto basato sulla fiducia reciproca. Gli investitori vogliono vedere risultati concreti e sapere che le aziende in portafoglio sono gestite con attenzione e visione strategica.

Quali tendenze emergenti nel settore degli investimenti ritiene siano più rilevanti per Quadrivio Group e il suo futuro?

C'è una crescente domanda di autenticità, qualità e sostenibilità, con attenzione al prezzo. Il mercato premia i brand che offrono prodotti accessibili senza compromettere la qualità. Questo rappresenta una grande opportunità per chi riesce a coniugare innovazione e valore.

Qual è l'importanza della sostenibilità nelle decisioni di investimento di Quadrivio Group?

La sostenibilità gioca un ruolo sempre più centrale. Non è solo una questione etica, ma anche una scelta strategica. Se un'azienda non ha le basi per adattarsi a un futuro sostenibile, è difficile che possa crescere nel lungo periodo. Selezioniamo aziende che integrano pratiche sostenibili e hanno il potenziale per migliorare in questa direzione.

Quali sono le competenze chiave che ritiene indispensabili per un leader nel settore del fashion e del lusso oggi?

Un leader deve avere una visione chiara e competenze trasversali che spaziano dal marketing alle operation, passando per la gestione finanziaria e commerciale. La flessibilità e la capacità di adattarsi

rapidamente ai cambiamenti del mercato sono fondamentali per navigare con successo in un settore competitivo come quello del fashion e del lusso.

Quali sono le sue fonti di ispirazione nel mondo degli affari, e come influenzano il suo approccio alla leadership?

Elon Musk è una grande fonte di ispirazione per me. La sua capacità di innovare e vedere una visione futura è straordinaria. Trovo stimolante il suo approccio diretto e destrutturato, che mi ricorda l’importanza di osare e pensare fuori dagli schemi, mantenendo però sempre i piedi per terra.

Come vede l'evoluzione del mercato del lusso nei prossimi cinque anni e quali preparativi sta facendo il gruppo per affrontare queste trasformazioni?

Il lusso diventerà sempre più esclusivo, con grandi gruppi come LVMH, Kering ed Hermès che continueranno a dominare il mercato. La tendenza sarà verso prodotti di altissima qualità, distribuiti in modo selettivo. Noi stiamo investendo in categorie come lo “sports luxury brand”, che coniuga eccellenza e accessibilità, per raggiungere un pubblico più ampio.

Quali sono le principali fonti di motivazione per il suo team, specialmente in un settore così competitivo?

Credo nell'importanza di coinvolgere il team e di condividere una visione chiara. Lavoro fianco a fianco con i miei collaboratori e li sprono a dare il massimo, offrendo un ambiente di lavoro stimolante. La motivazione nasce dal sentirsi parte di un progetto comune e dalla possibilità di crescere insieme.

Infine, quali sono i cinque brani che non possono mancare nella sua playlist di Spotify?

La mia playlist riflette il mio percorso e le mie passioni. Non mancano mai:

1. "Sei la più bella del mondo" – Raf

2. "Acqua e Sale" – Mina & Celentano

3. "Another Day in Paradise" (Remix) – Phil Collins

4. "Aria" – Omnia

5. "You Don’t Mess Around with Jim" – Jim Croce

LA MARTINA: TRADIZIONE ARGENTINA E INNOVAZIONE CONTEMPORANEA

Il ‘Sense of Belonging’ secondo Antonella Di Pietro, nuovo Creative Director

Ispirata dall'eleganza del polo e dalle radici argentine del brand, La Martina svela le collezioni Uomo e Donna Autunno/Inverno 2025 durante la Milano Men's Fashion Week, celebrando la fusione tra heritage e contemporaneità ed offrendo un guardaroba sofisticato e versatile, pensato anche per le nuove generazioni.

La collezione Autunno/Inverno 2025 è un omaggio allo stile senza tempo che contraddistingue l’estetica La Martina, reinterpretato con un tocco moderno che incoraggia l'individualità attraverso il layering creativo e l’invito a combinare capi classici e contemporanei per uno stile unico e personale. La collezione readytowear rilegge l'eleganza classica con dettagli innovativi, ponendo l'accento su silhouette audaci e soluzioni di design all'avanguardia. Novità stilistiche che attestano anche una nuova visione creativa per il brand sotto l’egida di Antonella Di Pietro, Creative Director di La Martina, con una collezione che non solo reinterpreta i codici tradizionali

A cura della Redazione

del marchio, ma pone soprattutto le basi per un futuro vibrante e dinamico, portando nuova energia al guardaroba invernale.

La collezione include capi in pelle scamosciata di alta qualità, impreziositi da cuciture a mano e dettagli di frange che richiamano l’artigianalità argentina. Il mix tra pelle liscia e tessuti morbidi o grezzi crea contrasti di texture e dinamiche visive uniche.

L’utilizzo di denim nei look aggiunge un contrasto casual, donando versatilità e modernità alle silhouette formali della linea Guards. I classici del guardaroba, come blazer e pantaloni, si presentano ora con tagli contemporanei che includono spalle scese, lunghezze cropped e forme destrutturate.

La palette colori si lascia ispirare dai paesaggi argentini con toni naturali come marrone intenso, beige caldo e sfumature neutre, con accenti di rosa cipria per un tocco di ulteriore freschezza.

La Martina nomina Antonella Di Pietro Creative Director: prosegue la strategia Sense of Belonging.

La Martina è lieta di annunciare l'ingresso di Antonella Di Pietro come nuova Creative Director, alla guida di un team creativo composto da un nuovo Artistic Director e un nuovo Designer. Con questa nomina, il marchio prosegue nella sua visione strategica basata sul concetto di Sense of Belonging, un pilastro fondamentale che celebra l’identità, il fair play e il senso di comunità legato al mondo del polo.

Antonella Di Pietro porta con sé un'esperienza di oltre 20 anni nel settore del fashion luxury, avendo ricoperto ruoli di grande responsabilità per alcuni dei brand più iconici del panorama internazionale. Tra le sue posizioni più rilevanti, figurano Chief Brand Strategist presso Tod's e Creative Director e Vice President per PVH Group, collaborando con Karl Lagerfeld e Tommy Hilfiger; il suo percorso include inoltre contributi significativi a marchi come Moncler, Ferragamo e LVMH, con focus su Emilio Pucci, Givenchy e Kenzo.

Conosciuta per la sua capacità di fondere tradizione e innovazione, Di Pietro è una pioniera nella definizione di strategie di branding che risuonano con mercati in continua evoluzione. Ha inoltre dimostrato un forte impegno per la sostenibilità, lanciando il progetto White Sand, un'iniziativa di upcycling che ha anticipato le tendenze di mercato di oltre un decennio.

Prima di assumere ufficialmente il ruolo di Creative Director presso La Martina, Di Pietro ha scelto di immergersi a fondo nell’identità del marchio. Questo viaggio l'ha portata in Argentina, la culla del DNA del brand, profondamente radicato nella passione per il polo e nello spirito vibrante del suo heritage, che l’ha portata a scoprire in prima persona il concetto di Sense of Belonging

Con questa nomina, La Martina punta a rafforzare il proprio posizionamento nei principali mercati internazionali, proseguendo con eventi esclusivi, esperienze immersive e capsule collection che raccontano la ricchezza culturale e la modernità del polo. I flagship store diventeranno sempre più centri di aggregazione e storytelling, riflettendo la filosofia di inclusione e condivisione che contraddistingue il brand.

TOD’S: L’ESSENZA DEL LUSSO

Per la stagione Autunno-inverno 2025/2026, Tod’s celebra lo stile discreto e senza tempo, la qualità incomparabile della manifattura artigianale italiana e l’impegno costante nella ricerca dei migliori materiali. Ogni capo e accessorio diventa un tributo all’italian lifestyle, caratterizzato da un’eleganza contemporanea e mai ostentata, da una qualità impeccabile e da una passione per le cose fatte bene.

PASHMY

Il fulcro della collezione è il progetto Pashmy , massima espressione dell’eccellenza nella ricerca e selezione dei pellami più pregiati. Il Pashmy si distingue per l’utilizzo di pelli straordinariamente morbide, setose e leggere, capaci di evocare la delicatezza e la finezza della pashmina, da cui deriva il nome stesso. Il Pashmy viene proposto in due varianti:

un pregiato suede e una nuova versione in nappa leggerissima, espressioni diverse dello stesso concetto di lusso raffinato. Questi materiali esclusivi abbracciano i prodotti più iconici della collezione, dai capispalla alle calzature, passando per le borse. Per questa collezione, il Direttore Creativo Matteo Tamburini reinterpreta in chiave Pashmy i classici del guardaroba maschile, come il Bomber e la Shirt Jacket, conferendo ad ogni capo un’inedita morbidezza e rendendolo un’esperienza di comfort assoluto. La palette si declina nei toni naturali della terra, dal sabbia

al bruciato al tabacco. Ciascun capo è impreziosito dalla T Signature, che, ricamata a mano sul collo, ne enfatizza la qualità artigianale.

GOMMINO

Grande protagonista della collezione calzature, il Gommino è presentato in pregiati scamosciati, morbide nappe, e pellami spazzolati a mano dagli artigiani del brand. Accanto al modello iconico e alla versione Bubble, torna il celebre City Gommino con una nuova forma dal gusto contemporaneo, mentre lo storico W.G.

(Winter Gommino), progetto centrale della stagione, riprende il modello originale nella forma e nelle proporzioni. Proposto in tre varianti - stivaletto, polacchino e mocassino - il W.G. è realizzato in diverse tonalità naturali di suede che ne esaltano il carattere.

La Di Bag Folio viene presentata in versione oversize, con una struttura capiente e versatile adatta ad ogni occasione, dal lavoro al tempo libero. A completare l’offerta un’interpretazione selleria dello zaino trekking multitasche.

CHURCH’S CHETWYND CONTOUR

L’iconico modello si arricchisce di dettagli unici e stile senza tempo

A cura della Redazione

Church’s presenta per la prossima collezione uomo AutunnoInverno 2025 una rivisitazione dell’iconico modello Chetwynd; dall’incontro tra tradizione e innovazione nasce la nuova Chetwynd Contour.

Realizzata sulla caratteristica forma 173, la Chetwynd Contour è un elegante connubio del know- how artigianale di Church’s con la moderna tecnologia dell’alta frequenza, reinterpretando così canoni stilistici contemporanei, grazie all’utilizzo di una tomaia più spessa che le conferisce robustezza e carattere.

Questa nuova tecnologia vede l’incisione del cuoio tramite l’emissione di onde ad alta frequenza, lavorando con l’ausilio dell’artigiano su piastre e macchinari che ricreano il tipico disegno a coda di rondine senza intaccare la tomaia. Questa tecnica permette di creare giochi di rilievo unici e affascinanti, mantenendo inalterata la punta arrotondata ed i tratti distintivi della calzatura.

La nuova Chetwyd Contour sarà disponibile in pelle spazzolata nelle varianti colore nero, navy e wood. Acquistabile nei negozi e sul sito church-footwear.com a partire da aprile 2025.

La storia di Church’s inizia nel lontano 1617, quando Anthony Church, mastro calzolaio, fabbricava scarpe a Northampton, città inglese nota per la produzione di calzature di qualità fin dall’epoca medievale.

I suoi discendenti ne seguirono le orme fondando Church & Co nel 1873. Church’s produce ancora a Northampton, mentre i suoi 62 negozi di proprietà a gestione diretta ora sono disseminati in tutto il mondo, con sedi a Londra, Parigi, Edimburgo, Milano, Berlino, Hong Kong, Singapore, Tokio.

Church’s continua a presentare collezioni uomo e donna che, quanto a fattura e lusso, non hanno eguali. Queste scarpe realizzate a mano si mantengono fedeli alla tradizione artigiana dell’arte calzaturiera inglese. Con la loro estetica fuori dal tempo e la qualità eccezionale, sono tra le più durevoli e desiderabili del mondo.

In una metafora visiva di scambi e condivisioni, il chiostro cinquecentesco di Palazzo Durini, sede storica di Corneliani a Milano, si trasforma in una rappresentazione della vita e dell’amicizia tra gli uomini, trasposta in una danza di gesti simbolici che rappresentano i tanti modi di incontrarsi e salutarsi.

Il cerchio è la figura perfetta che racchiude queste esperienze, citando l’arte immersiva di Marina Apollonio attraverso una piattaforma elevata: un palcoscenico rotondo e rotante, incorniciato da una passerella altrettanto circolare, su cui portare in scena il senso e la voglia di vicinanza che ispirano la nuova collezione Cornelianiperché anche il modo di vestire e vivere contemporaneo sia uno strumento di comunicazione e unione tra le persone.

La performance, curata dalla coreografa Kate Coyne – direttrice artistica della Central School of Ballet di Londra – introduce tre ballerini professionisti che si esibiscono nel ritmo dell’esistenza di Corneliani, mentre i modelli sfilano sulla pedana esterna per offrire una visione completa dei nuovi look della stagione. Come un abito non è solo una semplice espressione della materia, ma un'estensione della nostra identità e delle nostre emozioni, così la collezione si presenta come un linguaggio visivo che racconta storie di connessione e bellezza. Ogni elemento del guardaroba diventa

CORNELIANI: UN CERCHIO DI ELEGANZA E CONNESSIONE

Tradizione sartoriale e modernità in una performance di stile

quindi un invito a entrare in un cerchio di eleganza e stile senza tempo, nell’unione tra l’heritage del brand e la sua interpretazione del tempo moderno.

Nuove proporzioni rileggono l’estetica Corneliani, riportandola a un’immagine più precisa e definita, tradotta nei tagli slim e asciutti dei pantaloni che si indossano sotto le linee ampie e rilassate dei capispalla e della maglieria.

Volumi differenti si avvicinano e si alternano in una sinfonia sartoriale che predilige i tessuti lanieri della tradizione italiana, come le gabardine, le tricotine e le armature cover, attentamente selezionati per esaltare l’identità e l’impatto delle silhouette nella densità e tridimensionalità della materia.

La palette, ugualmente intrisa di evocazioni classiche, si tinge di grigi, neri e marroni essenziali, affiancati da nuance naturali e accenti saturi e vivaci di verde lime, verde muschio e rosa antico.

Le icone dell’abbigliamento maschile, rifinite con dettagli misurati e ricercati, includono cappotti monopetto e doppiopetto in puro cashmere, giacche in nappa morbidissima, e maglieria soffice e avvolgente in filati e mischie pregiate con aspetti mélange e agugliature sfumate.

Accanto al tailoring essenziale e sofisticato, l’eccellenza artigianale di Corneliani si riflette anche nella costruzione delle calzature in pelle, a completamento del look, caratterizzate da forme robuste e suole carrarmato sugli stivaletti e sulle stringate con cuciture in rilievo.

A cura della Redazione

BLAUER PER PIRELLI, STILE SENZA CONFINI

La capsule no gender che unisce tecnologia e design

A cura della Redazione

Blauer e Pirelli, due realtà che si distinguono nei rispettivi ambiti per stile e innovazione, uniscono le forze nella capsule Blauer x Pirelli, una collezione esclusiva di quattro capispalla no gender, realizzati con materiali riciclati, in cui la funzionalità essenziale di Blauer e la passione per il design di Pirelli si fondono. Se da un lato Blauer ha radici profonde nel workwear e nell’outerwear tecnico, dall’altro Pirelli rappresenta un’eccellenza nel campo dello sviluppo tecnologico, delle prestazioni e dello sport. Unite da valori comuni quali l’attenzione al dettaglio, l’alta qualità e la ricerca di unicità, Blauer e Pirelli hanno presentato la capsule durante la Milano Fashion Week Uomo 2025.

La capsule Blauer X Pirelli comprende quattro capispalla esclusivi e funzionali, realizzati con materiali di nuova generazione in nero e giallo, che richiamano i codici di colore dell’azienda milanese. Tutti i capi incarnano l’equilibrio tra innovazione, maggiore responsabilità verso l’ambiente e design.

The Performance Puffer

Un piumino pensato per affrontare ogni condizione con stile e praticità. Realizzato in poliestere riciclato con inserti in tessuto taslan, questo modello utilizza una struttura tubolare senza cuciture per offrire massima libertà di movimento. La lamina poliuretanica interna ed esterna rende il tessuto impermeabile e antivento, mentre il cappuccio regolabile e la coulisse interna in vita garantiscono protezione totale dagli agenti atmosferici. Le tasche waterproof e la Flash LED Pocket per smartphone aggiungono dettagli funzionali e smart, mentre il doppio velcro personalizzabile sulla manica riflette il DNA tecnico della collezione. Una giacca ideale per un guardaroba contemporaneo.

The Layered Versatility

Un piumino senza maniche pensato per chi ama la versatilità. Con lo stesso approccio tecnico del modello a maniche lunghe, questo gilet è realizzato in tessuto poliestere e taslan riciclati, con imbottitura in Repreve e struttura tubolare senza cuciture. Impermeabile e antivento, presenta una chiusura a zip waterproof e due tasche laterali a contrasto per un design minimal ma altamente funzionale. La coulisse interna in vita e la Flash LED Pocket confermano l'attenzione ai dettagli smart e pratici, rendendolo il capo ideale per look stratificati che uniscono stile e performance.

2 in 1 Plus Pocket Middle Parka - The Urban Explorer

La costruzione “2 in 1” combina un windbreaker esterno in tessuto tre layers laminato e un interno staccabile imbottito in Repreve. La doppia laminatura e i dettagli in taslan riciclato, applicati tramite taglio laser e incollatura, garantiscono impermeabilità e protezione. Con cappuccio regolabile, zip waterproof e tasche multifunzionali a soffietto, questo parka si adatta a uno stile di vita dinamico. La coulisse in vita e i polsini regolabili offrono comfort personalizzato, mentre la Flash LED Pocket aggiunge un tocco di praticità hi-tech.

Dust Coat - The Tech Trench

Un trench coat che fonde eleganza e funzionalità. Realizzato in tessuto a tre strati di poliestere riciclato, con doppia laminatura, protegge da vento e pioggia, mantenendo la traspirabilità grazie alla ventilazione posteriore. Le linee pulite e i dettagli laserati, incollati con precisione, creano un'estetica moderna, mentre la doppia chiusura frontale, con zip waterproof e bottoni, offre versatilità. Pinces ergonomiche sulle maniche e un sistema di regolazione sui polsini garantiscono comfort e libertà di movimento. Le due tasche laterali e la Flash LED Pocket, nascosta sotto una zip, sottolineano l'attenzione ai dettagli. Come tocco finale, il velcro personalizzato sulla manica.

La capsule Blauer X Pirelli è stata realizzata seguendo un approccio più responsabile alla moda. Ogni capo non è solo il risultato di un processo creativo raffinato, ma anche di un impegno concreto per ridurre l'impatto ambientale.

Disponibile a partire da agosto, la collezione sarà distribuita nei flagship store Blauer, sul sito ufficiale www.blauerusa.com e presso una selezione di boutique premium a livello globale.

CANALI E IL LEGAME TRA UOMO E AMBIENTE

Sartorialità ultraleggera, stile soft e omaggio alla Brianza

L'evoluzione di Canali continua, con lo sguardo volto in avanti mentre si coltiva l'armonia con le radici e un dialogo profondo con il territorio. Il tono dell'espressione è gentile, in accordo con una mentalità a tutto tondo che passa da un'interpretazione unica della sartorialità allo stile di vita che questo approccio distintamente soft trasmette.

Estendendo la nozione di stile personale allo spazio personale, la collezione Autunno/ Inverno 2025 rende omaggio alla Brianza, la terra in cui opera Canali, come culla della produzione di arredi di alta gamma. Prende ispirazione dagli interni - motivi di pavimenti, texture di pezzi di design, combinazioni inaspettate di materiali - e li trasferisce in articoli che giocano con l'idea della vita dentro e fuori casa, portando la disinvolta facilità dell'abbigliamento domestico in un guardaroba pensato per vivere la vita pubblica. Un'idea di lounge formal emerge dalla fusione perfetta di

A cura della Redazione

texture ed elementi, guardando al comfort e alla familiarità degli spazi domestici. I cappotti fluidi con cintura in vita ricordano vestaglie, ma la stessa morbidezza caratterizza i trench double e i suit leggerissimi. La texture donegal di maglie e soprabiti è la stessa che si ritrova su poltrone e cuscini. Losanghe prese da pavimenti intarsiati diventano jacquard su pullover e sciarpe.

La precisione ultraleggera del lavoro sartoriale è la sigla Canali che rende tutto questo possibile. L'assenza di peso e la texture definiscono silhouette morbide e pensate per il movimento. Il tweed bouclé, bottonato e donegal crea effetti tridimensionali mentre i motivi freccia ricorrono come trapuntature su blouson in pelle o come dettagli. I capispalla tecnici sono dotati di rifiniture in pelle. Gli accostamenti inattesi di materiali creano capi versatili che suggeriscono un mix di comfort e lusso.

Le costruzioni Double rimangono al centro dell'ethos soft di Canali e ora sono estese non solo ai capispalla e al tailoring, ma anche alle scarpe e persino a cravatte, sciarpe e cappelli. La finezza sartoriale di Canali tocca infatti tutte le categorie in nome della leggerezza, inclusa la pelle con la costruzione Nuvola extra morbida. La maglieria è un altro elemento chiave, in punti ricchi che enfatizzano l'ispirazione all'arredamento e che si estendono dagli underpinning ai pezzi pensati come capispalla.

La scelta dei materiali è ricca e tattile: include lana, alpaca, beaver, cashmere, nappa. Il colore è parte integrante del disegno di Canali. La tavolozza pittorica di questa stagione è un mix di Verde Brianza, Bianco Latte, Blu Notte e Taupe Canali accentati con vivaci tocchi di Cameo, Olio e Ottanio. Il nero, introdotto per la prima volta, aggiunge raffinatezza e lucentezza.

Accessori come cappellini, sneakers, slip-on e mocassini completano la proposta, insieme a borse morbide e capienti.

Connettendo uomo e ambiente, Canali mira a riconsiderare l'eleganza come qualità in sintonia con il mondo moderno.

Per ampliare il concept della stagione, tre sedute disegnate da Vincent Van Duysen per Molteni sono state rivestita con i tessuti della collezione invernale Canali, conferendo anche agli arredi un inconfondibile senso di gentilezza.

MONTECORE FW25/26: ELEGANZA SENZA TEMPO

L’outwear moderno ridefinito con stile e sostenibilità

A cura della Redazione

La nuova collezione FW25/26 di Montecore nasce dall’idea di ridefinire il concetto di eleganza contemporanea, fondendo estetica, funzionalità e un profondo rispetto per il tempo. Ogni capospalla si ispira a una visione di design essenziale, dove forma e sostanza convivono in perfetta armonia. Attraverso una selezione accurata di materiali e colori – dai toni del grigio, beige, verde, marrone, bianco e azzurro – Montecore esplora un dialogo tra solidità e leggerezza, evocando la bellezza naturale e la forza delle linee pulite. Il risultato è un guardaroba versatile, pensato per accompagnare chi lo indossa in ogni contesto, dal dinamismo urbano all’intimità di momenti lontani.

Montecore adotta un approccio consapevole e artigianale, in cui qualità e sostenibilità si incontrano per creare capi che superano le mode effimere. Attraverso una produzione mirata e razionale, la collezione FW25/26 si distingue per l’uso innovativo di tessuti tecnici e naturali, capaci di offrire prestazioni elevate senza sacrificare il comfort. Ogni capo è progettato per durare nel tempo, evolvendo con chi lo sceglie e incarnando valori di autenticità, personalità e consapevolezza. Montecore non propone solo abiti, ma un’esperienza sartoriale

unica che celebra la relazione tra stile, funzionalità e il continuo fluire del tempo.

Attraverso un continuo dialogo tra passato e futuro, Montecore ridefinisce il significato di eccellenza e trasforma il concetto di outerwear in un’esperienza sartoriale innovativa. Il design contemporaneo si fonde con l’artigianalità per dare vita a capispalla che superano i confini del tempo e dello spazio, pensati per chi cerca unicità, comfort e un legame autentico con il proprio stile. La durata nel tempo non è solo un tratto distintivo, ma una vera dichiarazione d’intenti: ogni capo diventa una scelta consapevole, un manifesto di eleganza e sostenibilità per il guardaroba moderno.

Il capospalla Montecore non è solo un capo, ma una filosofia di stile che si rinnova, stagione dopo stagione, senza mai perdere la sua essenza.

CAVIAR GIAVERI: LA TRADIZIONE ITALIANA DEL CAVIALE DI ECCELLENZA

Caviar Giaveri rappresenta una realtà preziosa, forte di una gestione familiare fatta di conoscenze e tradizioni ricche di storia e passione, da oltre 40 anni. Un marchio con uno stile riconoscibile, alto e trasparente come la qualità del caviale proposto in diverse selezioni, contraddistinto da fattori unici come l’approccio naturale, la manifattura italiana e la freschezza in tutte le fasi

Una storia che merita di essere raccontata, perché da prodotto esclusivo possa anche essere riconosciuto per la sua genuinità. Nel 2024 l’azienda ha partecipato a una serie di eventi, che hanno visto i pregiati caviali attraversare l’Italia. Tra le collaborazioni più prestigiose, il Road Show Harper's Bazaar, tour itinerante tra Roma, Como, Forte dei Marmi, Firenze, Palermo e Milano per celebrare i 20 anni della profumeria Campomarzio70 nelle sue boutique; la partecipazione alle Finali Nazionali di Vinibuoni d'Italia in Istria per l'edizione 2025 della guida edita dal Touring Club Italiano; rilevanti anche gli eventi di Pineider, storico brand fiorentino di pelletteria e strumenti di scrittura di lusso, fondato nel 1774 che nella sua boutique lungarno ha festeggiato con Caviar Giaveri, Sigaro Toscano ed Encry Champagne. Numerosi i riconoscimenti a testimonianza della dedizione di Caviar Giaveri:

• Migliore materia prima dell’anno 2024

dalla testata di visibilità internazionale Food&Travel Italia

• Premio Miglior Caviale Luxury Food&Beverage Quality Awards 2024 con il prodotto Beluga Imperial, le cui virtù sono state riconosciute da una giuria di livello, composta da chef quotati di tutta Italia (tra i nomi, ad esempio, Gennaro Esposito del Ristorante Torre Del Saracino a Vico Equense, Andrea Berton del Ristorante Berton di Milano e Enrico Cerea Ristorante Da Vittorio di Brusaporto)

• Premiazione ‘Eccellenze Venete 2024’ organizzato in sinergia con il Festival della Cucina Veneta e con Regione Veneto, che hanno riconosciuto Caviar Giaveri come una delle prelibatezze che meglio rappresentano l’enogastronomia del territorio.

Caviar Giaveri si è inoltre fatto notare in diverse serate con protagonista le verticali del suo caviale in location esclusive: Just Milano, Four Seasons Firenze, Castelmonastero di Siena. Queste presenze sono state anche e soprattutto un’occasione di formazione culturale, perché hanno permesso di conoscere e degustare un caviale totalmente Made in Italy e offrire una nuova visione, dimostrandone la versatilità, grazie alle molteplici tipologie. Basti pensare che Caviar Giaveri propone la collezione di caviale proveniente dallo

stesso produttore più vasta disponibile sul mercato. Le specie di storione, allevate totalmente con filiera interna, sono diversificate anche per assicurare il ripopolamento, nutrite con prodotti ricercati e in un habitat rispettoso della loro esistenza e della tutela dell’ambiente. Con queste accortezze vengono prodotte ben 8 tipologie di caviale, che si diversificano tra loro per grano, sapore e proprietà organolettiche, proponendo così esperienze gastronomiche dalla differente resa sensoriale.

CAVIAR GIAVERI

Caviar Giaveri, realtà dedita all’allevamento ittico dagli anni Settanta, si occupa in esclusiva di storioni dagli anni Ottanta e trasforma il caviale totalmente nei suoi possedimenti a pochi chilometri da Venezia, a San Bartolomeo di Breda (TV). La salatura segue il tradizionale metodo russo malossol (poco sale), la selezione delle uova avviene rigorosamente a mano, come anche il confezionamento. Ogni esemplare di storione vive come in natura: è accudito e seguito in ogni fase della sua crescita, ogni aspetto è curato minuziosamente per ricreare il miglior habitat ga-rantendo il massimo rispetto per gli equilibri della specie. Lo storione è attualmente una delle specie in perico-lo di estinzione incluse nella Convenzione di Washington appunto, il cui allevamento e commercializzazione sono tutelati dal CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) che controlla il commercio internazionale delle specie di flora e fauna minacciate di estinzione. E Caviar Gia-veri naturalmente opera nel totale rispetto di tali norme per la completa salvaguardia delle specie. Inoltre, le moderne tecnologie di acquacoltura permettono anche la piena sostenibilità degli impianti e del territorio circo-stante. Oggi l’azienda è condotta da Jenny, Giada e Joys Giaveri, tre giovani imprenditrici che, con grande pas-sione, continuano la tradizione di famiglia a fianco del padre Rodolfo.

Giada Jenny e Joys Giaveri
Maurizio Barcella, Caviar Giaveri

Quando hai scoperto la tua passione per la musica e quali sono state le tue prime influenze?

SATURNINO: UNA VITA DEDICATA ALLA MUSICA

Dal violino al basso elettrico: l'evoluzione di un artista tra passioni e sfide

A cura di Luca Sardi

Ho avuto la fortuna di nascere e crescere in una famiglia dove si è sempre ascoltata e ballata ottima musica, mia sorella più grande ha studiato danza classica ma in casa ha sempre ascoltato da Bob Marley ai cantautori come Franco Battiato Battisti e De Andrè, ma l’illuminazione è arrivata con la black music e tutta la british invasion di deejay television.

Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica e quali esperienze ti hanno aiutato a crescere come artista?

A 6 anni ho iniziato con lo studio del violino, ho frequentato l'istituto musicale della mia città Ascoli Piceno per poi passare al Basso Elettrico perchè desideravo suonare con la band del mio quartiere, erano tutti più grandi di me e li ho sempre visti come dei miti. Poi mentre tutti crescendo hanno preso strade diverse io ho lasciato tutto il resto compresa la scuola dell’obbligo per dedicarmi completamente al Basso Elettrico che nel frattempo si era trasformato da passione in ossessione e per fare sul serio ho deciso di trasferirmi a Milano.

Parlaci del tuo primo incontro con Jovanotti e da quanti anni ormai va avanti questo vostro sodalizio. Milano si è dimostrata subito molto competitiva ma permeabile

alla condivisione di progetti e grazie a quella persona che ti ascolta e conosce un’altra persona sono finito in uno studio in zona navigli dove Lorenzo stava registrando l’album “Una tribù che balla” prodotto da Claudio Cecchetto e per questo incontro non smetterò di ringraziare Patrick Djivas, Gatto Panceri, Robert Gligorov, Bruno Tibaldi e naturalmente Massimo Lepore i famosi 6 gradi di separazione tutto questo accadeva nel 1991 e dura da oltre 33 anni.

Puoi raccontarci un aneddoto o un episodio significativo della tua carriera musicale che ti ha segnato particolarmente?

Senz’altro la prima volta che incontrai in studio Claudio Cecchetto che mi chiese: “E tu come ti chiami?” e io risposi: “mi chiamo Saturnino!” e lui rispose: “ma di nome vero?” ed io risposi: “si!” e lui esclamò: “Perfetto!”. In quell’istante realizzai che l’uomo più considerato sulla scena musicale sapeva che io esistevo.

Quali sfide hai affrontato nel tuo percorso musicale e come le hai superate?

Nel momento in cui scegli di essere un musicista ogni ora diventa una sfida. La vita dell’artista è come il Poker… ridai le carte sperando nella mano giusta, e l’unico modo di superarle è quello di continuare a giocare.

Stai lavorando a nuovi progetti o album? Se sì, ci puoi dare qualche anticipazione?

Non ho mai pensato a quello che faccio come un lavoro quindi continuo a divertirmi facendo quello che mi piace e non vedo l’ora di iniziare le prove musicali per il PALAJOVA2025.

Come vedi il futuro della musica in un’epoca in cui la tecnologia gioca un ruolo così importante?

Il futuro non è scritto e mai come in questo periodo è importante la visione che hai in tutto quello che fai.

Ci sono nuovi artisti o band emergenti che ti entusiasmano e che consiglieresti di ascoltare?

Quello che a me personalmente piace oggi a voi piacerà tra un anno e più e i miei consigli musicali superati i 50 diventano consulenze a pagamento!

C'è un messaggio o un tema ricorrente nelle tue canzoni che ritieni importante trasmettere al tuo pubblico?

Io non ho mai scritto un testo in tutta la mia vita, il mio linguaggio è la melodia.

Quali sono le tue fonti di ispirazione al di fuori della musica? Ci sono libri o film che ti influenzano particolarmente?

Amo vivere intensamente le relazioni e queste sono le mie principali fonti di ispirazione il resto è cornice.

Qual è il tuo consiglio per i giovani artisti che desiderano intraprendere una carriera nella musica?

L’unico consiglio non richiesto che mi sento di dare: se ti va collaboriamo ma prima firmi un contratto e poi parliamo.

Hai recentemente lanciato una linea di occhiali. Cosa ti ha spinto a intraprendere questo progetto e quale messaggio speri di comunicare attraverso di essa?

Grazie per avermelo chiesto! Il prossimo anno festeggeremo il 10° compleanno del progetto Saturninoeyewear. Mi ha spinto la mia passione per gli accessori.

Classica domanda di rito: 5 brani della tua playlist Spotify

Voglio condividere con voi le ultime 5 tracce ascoltate e salvate nella playlist in “Brani che ti piacciono”:

Dumb - Noga Erez, Tuna

I Adore You (feat. Daecolm) - HUGEL, Topic, Arash, Daecolm

Doppt – Super Flu

Sunsets in Marrakech – BluePaper

Peperuke (feat. Nes Mburu) – Alex Wann, Nes Mburu

MSC CROCIERE IN ROTTA VERSO UN FUTURO SOSTENIBILE

A cura di Christian Gaston Illan, Giovanni Bonani e Luca Sardi Il percorso di MSC verso l’impatto zero entro il 2050

Intervista a Leonardo Massa, Vice President Southern Europe di MSC Crociere

MSC Crociere ha fatto passi significativi verso la sostenibilità. Quali sono le iniziative più rilevanti che avete intrapreso recentemente per ridurre l’impatto ambientale delle vostre crociere?

Quello della sostenibilità, per MSC, è un impegno iniziato già da lungo tempo. È un percorso, una rotta che stiamo seguendo. Il nostro obiettivo, come quello di tutto il comparto, è di arrivare, entro il 2050, a un impatto zero netto sull’ambiente.

Oggi la tecnologia per questo tipo di navigazione non esiste ancora, ma ci stiamo lavorando. Abbiamo già migliorato le nostre emissioni di oltre il 40% rispetto al 2014. Negli ultimi anni abbiamo realizzato progetti molto significativi. Ad esempio, nel luglio 2023, con MSC Euribia, abbiamo effettuato il primo tratto di navigazione a impatto zero tra SaintNazaire e Copenaghen, dimostrando che la sostenibilità non è solo una rotta teorica per l’industria delle crociere, ma una strada concretamente percorribile.

Inoltre, stiamo introducendo nuove navi alimentate a GNL (gas naturale liquefatto), e abbiamo sviluppato una serie di iniziative per ridurre l’impatto ambientale. Un esempio importante è il progetto Ocean Cay, un’isola che era stata completamente devastata dall’attività umana e che abbiamo recuperato, restituendola alla sua bellezza naturale.

Può darci un’anteprima dei progetti più innovativi su cui MSC Crociere sta

lavorando attualmente?

Abbiamo due o tre progetti interessanti. Stiamo lavorando sul concetto di sostenibilità a 360°, quindi non solo per quanto riguarda le emissioni delle navi. Ad esempio, disponiamo di navi a GNL e stiamo sviluppando progetti con partner globali come Snam e Fincantieri per l’introduzione di navi a idrogeno.

Inoltre, nel 2025, inaugureremo il terminal crocieristico più sostenibile al mondo a Miami. Questo terminal, in grado di gestire oltre 36.000 passeggeri, è stato progettato con particolare attenzione alla sostenibilità e cambierà anche lo skyline della città. È un grande progetto sviluppato in collaborazione con Fincantieri. Sempre nel 2025, inaugureremo un altro terminal, con un approccio analogo, per migliorare l’esperienza dei nostri ospiti anche nelle fasi di pre-imbarco e sbarco, momenti critici dell’esperienza di crociera.

Infine, per il nostro brand di lusso, Explora Journeys, stiamo per lanciare la prima nave alimentata a GNL di quel segmento. Questo testimonia il nostro impegno globale per la sostenibilità.

Potrebbe condividere qualche dato interessante sul numero di passeggeri che avete accolto nel 2023 e quali sono le vostre previsioni per il 2024?

Nel 2023 abbiamo ospitato oltre 4 milioni di passeggeri sulle nostre navi. Nel 2024 prevediamo di arrivare a 4,4 milioni, e nel 2025, grazie all’arrivo della nuova nave

MSC World America e al nostro brand Explora, sfioreremo i 5 milioni di passeggeri.

Per darvi una prospettiva, 5 milioni di ospiti equivalgono a circa 35 milioni di “bed nights” (un parametro utilizzato nel settore alberghiero per calcolare il numero di notti vendute). Inoltre, questo numero si traduce in quasi 100 milioni di pasti serviti a bordo in un anno, un dato che evidenzia l’impatto economico e logistico delle nostre operazioni.

Quali sono i principali obiettivi di MSC Crociere per i prossimi 5 anni?

Il nostro obiettivo è continuare il percorso di crescita e sostenibilità iniziato oltre 20 anni fa. MSC è il brand crocieristico con il tasso di sviluppo più rapido negli ultimi due decenni, e vogliamo mantenere questa leadership.

Continueremo a offrire prodotti sempre più innovativi e sostenibili, adeguati alle esigenze del mercato, ampliando la nostra flotta e investendo in nuove navi. Nel 2025 arriverà la MSC World America e, nel 2026, la MSC World Asia. La nostra visione è di crescere offrendo ai nostri ospiti vacanze sempre più sostenibili e destinazioni nuove, ampliando la gamma dei servizi.

MSC Crociere ha stretto importanti partnership?

Abbiamo sempre investito molto nello sport, che ci ha aiutato, soprattutto in passato, a superare alcuni stereotipi. Venti anni fa, il prodotto crocieristico era percepito come qualcosa di noioso, per coppie in viaggio di nozze, e considerato costoso.

Lo sport ha contribuito a cambiare questa percezione. Oggi sponsorizziamo eventi di grande rilevanza globale, come la Formula 1, che è sicuramente la nostra partnership più importante a livello mondiale.

Abbiamo naturalmente anche il mercato italiano, siamo sponsor di tanti sport, come il calcio ed il basket.

Nel calcio abbiamo partnership con il Napoli, con il Milan e anche con il Genoa.

Devo dire che oltre a un elemento meramente comunicativo del brand, la vicinanza allo sport si concreta in una sinergia di valori quali il rispetto, la correttezza e il lavoro di squadra.

Come sta evolvendo l’uso della tecnologia a bordo delle vostre navi? Ci sono nuove tecnologie o servizi digitali che intendete introdurre per migliorare l’esperienza dei passeggeri?

Assolutamente sì. La tecnologia ha influenzato e continuerà a influenzare in modo determinante il nostro modello di business e l’esperienza a bordo. Venti anni fa, il concetto di Wi-Fi non esisteva. Oggi, non offrire ai nostri ospiti la possibilità di collegarsi al Wi-Fi significherebbe essere praticamente fuori dal mercato. Questo è solo un esempio, forse il più banale, di come la tecnologia si sia evoluta negli ultimi vent’anni.

A bordo abbiamo sviluppato l’app MSC for Me , attraverso la quale, anche prima dell’imbarco, è possibile prenotare escursioni, conoscere in anticipo gli spettacoli disponibili e riservare un tavolo nei ristoranti. Questo sistema permette ai passeggeri di scoprire in

Leonardo Massa
Massa e Bianchini - SSC Napoli
Massa, Morata, Onorato - AC Milan

anticipo la ricchezza dell’offerta delle nostre navi. Salire a bordo senza questa preparazione, infatti, potrebbe rendere complicato ambientarsi nei primi due o tre giorni.

Abbiamo inoltre cambiato il nostro modello di business, ampliando i buffet e aumentando l’orario di apertura a 20 ore al giorno. La tecnologia ci aiuta anche nella gestione dei flussi a bordo, migliorando la fruizione e l’organizzazione degli spazi. La tecnologia, quindi, è un elemento essenziale per il nostro modello di business ed è fortemente richiesta dai consumatori.

Qual è l’impatto economico di MSC Crociere sulle comunità locali dove attraccano le vostre navi? Ci sono programmi specifici per supportare le economie locali?

Assolutamente sì, e questo è un aspetto su cui ci siamo impegnati fin da subito. L’arrivo di una nave da crociera in un porto genera un’economia locale che, in alcuni casi, può diventare strategica per il territorio. Negli ultimi anni, abbiamo contribuito a destagionalizzare il turismo, rendendo possibile la presenza delle navi anche fuori stagione.

Ad esempio, vent’anni fa a Genova non c’erano navi da crociera d’inverno, poiché le crociere si facevano solo nei mesi estivi. Oggi, invece, è cambiato tutto: quest’ inverno Genova ospita quattro

navi a settimana, con un record di movimentazione. L’impatto economico è significativo: ogni passeggero genera un indotto che varia tra i 50 e i 150 euro, a seconda che si tratti di un passeggero in transito o in imbarco. Considerando che, in un anno, movimentiamo oltre un milione di ospiti solo su Genova, si può capire l’importanza di questo settore per l’economia locale. L’impatto è ancora più rilevante nei porti e nei paesi in cui il turismo crocieristico rappresenta una componente fondamentale per l’economia locale. Ad esempio, le nostre navi che fanno scalo in Tunisia hanno un ruolo chiave per quella comunità. Questo riguarda sia l’impatto diretto legato alla presenza delle navi, sia quello delle forniture e dei servizi nautici.

Siamo pienamente consapevoli del nostro ruolo e ci impegniamo al massimo per sfruttare al meglio questa opportunità di sviluppo economico.

Come raccogliete e utilizzate il feedback dei passeggeri per migliorare i vostri servizi? Può condividere qualche esempio concreto di come il feedback dei clienti abbia portato a cambiamenti significativi?

Il nostro business è strettamente legato al livello di soddisfazione dei clienti. Ascoltare le loro esigenze e i loro suggerimenti è per noi

un elemento costante di miglioramento, sia per quanto riguarda il prodotto in generale, sia per le escursioni e la vita a bordo. Un esempio concreto? Fino a vent’anni fa, uno degli aspetti più apprezzati dai clienti era essere serviti al tavolo durante i pasti. Questo veniva considerato un segno di lusso e un servizio di altissimo livello.

Oggi, invece, molte coppie e famiglie preferiscono un buffet libero, che consente loro di scegliere liberamente cosa mangiare, in che quantità e in quali tempi. Per rispondere a questa richiesta, abbiamo ampliato i nostri buffet e aumentato l’orario di apertura a 20 ore al giorno. Questo cambiamento, nato dal feedback dei nostri ospiti, è stato un passo importante per adattarci alle loro nuove preferenze e garantire una vacanza ancora più soddisfacente.

ANNI DI LEADERSHIP

SETTORE DEI MEGA YACHT

A cura della Redazione Una strategia innovativa e sostenibile per il futuro della nautica di lusso

Il Gruppo Azimut|Benetti si conferma per il venticinquesimo anno primo produttore di mega yacht al mondo, con una quota del 20% del mercato mondiale.

Il Gruppo Azimut|Benetti si conferma leader mondiale nella produzione di mega yacht sopra i 24 metri, mantenendo saldamente la prima posizione del Global Order Book 2025 , la classifica annuale redatta dalla testata di riferimento, Boat International, sulla base dei dati di 185 cantieri in 5 continenti.

«Venticinque anni al vertice del settore rappresentano un vero e proprio ‘primato nel primato’, la testimonianza di una solida visione imprenditoriale, che si fonda su una strategia di crescita organica, resiliente e sostenibile per creare valore duraturo nel

tempo. Il privilegio e la responsabilità di un’azienda privata familiare», commenta Giovanna Vitelli, Presidente del Gruppo Azimut|Benetti.

Il Gruppo si posiziona al vertice di tutte le categorie, con 164 unità in costruzione per un totale di 5.905 metri, corrispondente al 20% del mercato globale preso in esame dal Global Order Book. Dati che riflettono i risultati record dell’ultimo esercizio, chiuso il 31 agosto 2024 con ricavi di 1.3 miliardi di euro e un portafoglio ordini che si estende fino al 2029

A tracciare la rotta, le direttrici strategiche che hanno determinato 25 anni di leadership:

• primato di prodotto,

• qualità al centro della strategia produttiva,

• presenza capillare nei mercati globali,

• le migliori persone e competenze.

*dota partially shared by the shipyard (Courtesy of Boat International Media Limited)

Il Gruppo Azimut|Benetti vanta la gamma di yacht più ampia al mondo, con Azimut che si distingue nel segmento dai 12 ai 44 metri e Benetti che offre mega e giga yacht dai 34 agli oltre 100 metri, includendo progetti full custom.

Negli ultimi 25 anni, il Gruppo ha creato concept innovativi grazie a una profonda rilettura degli spazi di bordo: la Serie Seadeck di Azimut , l’ Oasis e il Veranda Deck ® di Benetti rappresentano le più recenti declinazioni di uno stile di vita contemporaneo, vere rivoluzioni del settore.

Sul fronte dell’innovazione, che oggi significa riduzione delle emissioni , la strategia del Gruppo si fonda sulle migliori

di risultati importanti già nel breve termine. Oggi, il Gruppo si distingue per un approccio basato sull’integrazione di architetture navali avanzate , tecnologie ibride e biodiesel HVO. Azimut è l’unico brand del settore con una flotta costituita per oltre la metà da Low Emission Yacht e a proporre 4 livelli di elettrificazione (da mild a full hybrid), mentre Benetti offre la quasi totalità della gamma in versione ibrida. In totale, oggi sono 10 i megayacht ibridi in costruzione nel cantiere Benetti Della serie B. Yond, su 13 unità vendute, 7 sono ibride.

Entrambi i brand hanno creato due gamme votate alla massima riduzione delle emissioni di CO2: la Serie Seadeck di Azimut, che raggiunge il -40% di emissioni

di CO2 in un anno di uso medio e B.Yond di Benetti, che raggiunge il -24% di emissioni di CO2 e il -80% di NOX.

La filosofia produttiva del Gruppo Azimut|Benetti si basa su due pilastri: l’internalizzazione delle attività cruciali per garantire la massima qualità e la selezione della migliore catena di fornitura

Per garantire il controllo sulle lavorazioni di acciaio destinato alle imbarcazioni sotto i 45 metri, il Gruppo ha avviato il Polo Light Steel in Toscana, a cui si aggiungerà nel 2025 il Polo del Composito dedicato a vetroresina e carbonio, materiale nella cui lavorazione da decenni il sito di Avigliana rappresenta un’eccellenza. Sono inoltre previsti ampliamenti della capacità produttiva della divisione Lusben,

destinata ai servizi di refit, anche per le grandi navi a vela. La strategia commerciale del Gruppo si distingue da sempre per la ripartizione bilanciata del business tra le principali macroaree: Europa, Stati Uniti e MEA-APAC. Questo approccio consente una gestione strategica dell’offerta, contribuendo al contempo a mitigare il rischio-paese e a ridurre l’esposizione a fattori destabilizzanti.

Per la migliore gestione dei propri clienti, Azimut affida la presenza sul territorio e la relazione con gli armatori alla più strutturata e capillare rete di concessionari esclusivi dell’industria nautica, con l’unica eccezione di alcune boutique dirette nei luoghi più rinomati dello yachting mondiale. Benetti collabora con le più prestigiose brokerage house , attraverso i propri area manager nel mondo.

Il Gruppo vanta un forte orgoglio di appartenenza delle proprie persone, che hanno le più alte competenze nel settore. La crescita dimensionale ha favorito l’ingresso di nuovi talenti , con un aumento del 18% negli ultimi 6 anni. In questa fase di espansione dimensionale, l'azienda è impegnata nella trasmissione di cultura, valori e competenze distintive. Per farlo, ha avviato tra le altre iniziative una Corporate Academy che favorisce la trasmissione del saper fare, a protezione del patrimonio di conoscenze e del legame tra mentori e nuove generazioni, mentre il progetto ‘Nauticità’ invita i dipendenti a trascorrere uno o più giorni a bordo di uno yacht del Gruppo per vivere ciò che ci ispira ogni giorno: la passione per il mare.

AZIMUT|BENETTI GROUP

Il Gruppo Azimut|Benetti è il primo produttore al mondo di superyacht, da 24 anni consecutivi al vertice della classifica di riferimento per il settore. Fondato nel 1969 da Paolo Vitelli, il Gruppo è un’azienda familiare oggi guidata dalla Presidente Giovanna Vitelli. Sono quattro i brand che ne fanno parte: Azimut realizza barche glamour, veloci e moderne dai 13 ai 44 metri, Benetti produce da oltre 150 anni mega yacht eleganti e senza tempo fino agli oltre 100 metri di lunghezza, Lusben è uno degli hub principali del Mediterraneo specializzato nell’offerta di servizi di refit e Yachtique è lo styling lounge interno al Gruppo, creato per accompagnare gli armatori nelle scelte di arredo, fino all’acquisito di pezzi d’arte e antiquariato. Con oltre duemila dipendenti, sei cantieri e una rete di 138 punti vendita e service in tutto il mondo, il Gruppo Azimut|Benetti presidia il mercato europeo, americano, mediorientale e asiatico. La rotta tracciata è sempre stata coerente e perseguita senza compromessi, coniugando una crescita costante e solida con una filosofia imprenditoriale volta ai grandi temi della sostenibilità sociale e ambientale.

DANHERA

L’arte

della profumeria incontra il lusso in Via Montenapoleone

A cura della Redazione

DANHERA, esclusivo brand di profumeria artistica , ha organizzato un appuntamento nella prestigiosa location di Zhor, in via Montenapoleone, cuore pulsante della moda milanese, per una degustazione olfattiva d’autore , per immergersi nell'universo olfattivo DANHERA, esplorando le iconiche collezioni delle Legendary Fragrances .

La linea Legendary Fragrances è un viaggio sensoriale che unisce il fascino dei miti e delle leggende a una modernità oltre il tempo. Ogni fragranza racconta di divinità, eroi, personaggi e paesaggi incontaminati, attraverso composizioni olfattive che mescolano la tradizione mitologica con ingredienti esclusivi e contemporanei. Ogni profumo rappresenta uno stile unico che esprime tutta la ricercatezza della Maison DANHERA e il savoir-faire artigiano che si coniuga a un design d’eccezione.

Nel prestigioso corner Danhera in Via Montenapoleone sono stati protagonisti in scena le essenze più celebri delle Legendary Fragrances, le Black Scents custodite sia nelle preziose finiture “d’Oro” di Efesto Jewels che nel rigore contemporaneo dei Decanter Impero; Mythia extrait de

Parfum completa la lussuosa selezione con gli estratti di Profumo per la persona.

Un incontro di eleganza e creatività, che celebra la maestria artigianale di DANHERA nella creazione di gioielli olfattivi.

DANHERA conferma il suo posizionamento nelle prestigiose profumerie artistiche unendo la vocazione di creare profumi gioiello e profumi d’atmosfera, con un forte richiamo alle atmosfere esclusive come via Montenapoleone.

Tra le collezioni presenti: EFESTO JEWELS , Profumo in creazioni di Arte Orafa , una collezione d’eccezione, in cui l’esclusività e l’autenticità sono esaltate dalla maestria artigianale della manifattura orafa, dando vita a una passione senza tempo. La collezione nasce dall’ispirazione del è del Dio del fuoco Efesto, che nella sua officina crea una rete dorata in filigrana che avvolge il corpo di Afrodite, così come DANHERA avvolge i suoi preziosi profumi per non farli “corrompere” dal tempo. I profumi della leggenda sono imprigionati nei preziosi Decanter, in cui bagliori dell’oro si fondono con rari metalli forgiati a mano e Cristalli Swarovski.

La collezione MYTHIA , Extrait de Parfum è un intriso esclusivo di fascino e leggenda. Le sue Intense fragranze simboleggiano un tempo, una storia che evoca profumi primordiali dove gli aromi si fondono sulla pelle, trasportando chi li indossa in un’atmosfera incantata. MYTHIA è la seduzione pura, il Mito da indossare, come mai prima d’ora.

La collezione IMPERO trae ispirazione dalla pianta ottagonale di Castel del Monte, fortezza leggendaria che è Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO e residenza dell’Imperatore Federico II di Svevia. Un ottagono dal design contemporaneo celebra la bellezza del sovrano "Stupor Mundi" e accoglie i leggendari Profumi

DANHERA per vestire di raffinatezza il mondo. La declinazione Black Scents di Impero, esposta in Via Montenapoleone da Profumeria Zhor, racchiude i profumi del mistero, scuri, delle passioni inconfessabili, quelli che esprimono il piacere più profondo, quasi inconfessabile, sotto forma di essenza.

DANHERA celebra l'arte della profumeria dove ogni creazione è un’opera senza il suo doppio, frutto della manualità artistica più preziosa del Made in Italy. Legendary Fragrances rappresenta il culmine di una filosofia che trasforma ogni fragranza in un’opera d’arte da vivere, da indossare, da amare.

ESXENCE: EDIZIONE SPECIALE “MASTERS OF DREAMS”

Novità ed esperienze olfattive esclusive in occasione del 15° anniversario

Esxence - The Art Perfumery Event , l’appuntamento di riferimento della Profumeria Artistica a livello mondiale, sta preparando la sua XV edizione che si terrà dal 19 al 22 febbraio 2025 negli spazi di Allianz MiCo, Milano Convention Centre. L’evento, vetrina dei migliori brand nazionali e internazionali della profumeria d’autore , è pronto per l’opening del 19 febbraio per presentare alla community internazionale di operatori e appassionati il meglio della profumeria di ricerca.

Numerose le novità, a partire dalla grande partecipazione dei brand, quest’anno 378, provenienti da 36 Paesi, alcuni dei quali new entry, come Thailandia, Barbados, Lituania e Lettonia, oltre a marchi provenienti da Italia, Francia, Spagna, Germania, Grecia, Croazia, Svezia, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca, Turchia, USA, UK, UAE, Oman, Qatar, Uzbekistan, Giappone, Singapore, Cina, Hong Kong, Corea, India, Argentina, Australia, per citarne alcuni.

A cura della Redazione

Per rendere questa edizione ancora più straordinaria i visitatori potranno esplorare delle affascinanti exhibition all’interno del parterre espositivo. Accademia del Profumo proporrà l’esposizione “Bergamotto di Reggio Calabria. Viaggio sensoriale nel tesoro olfattivo del Made in Italy”, un’esperienza alla scoperta della storia, delle tecniche di produzione e delle molteplici applicazioni di questo frutto iconico, vero fiore all’occhiello della profumeria italiana e mondiale.

Inoltre, la prestigiosa Conservatoria Internazionale dei Profumi L’Osmothèque , presenterà una mostra esclusiva ispirata alle fragranze emblematiche degli anni ‘20, offrendo un tuffo nell’eleganza olfattiva di un’epoca d’oro.

Le case madri, storiche ed emergenti, presenteranno le creazioni più originali della profumeria artistica, offrendo ai visitatori il meglio della produzione d’autore. Nei 16.000 mq di MiCo, insieme ai Main Brand il pubblico di distributori, buyer, operatori e fragrance lovers avrà la possibilità di conoscere gli Spotlight, brand emergenti ad alto tasso di innovazione. La maggior parte di essi (circa il 70%) proviene dall’estero; questo trend conferma Esxence quale prestigiosa e unica occasione per farsi conoscere all’interno del panorama internazionale.

Esxence celebra la sua quindicesima edizione con il concept "Masters of Dreams", rendendo omaggio ai maestri profumieri, visionari

che trasformano i sogni in realtà olfattive: con la delicatezza di un alchimista e l’intuizione di un poeta, questi sognatori del nostro tempo danno vita a fragranze che catturano l’essenza di visioni, ispirazioni e desideri nascosti. Ogni creazione, plasmata dagli artigiani del profumo, è un viaggio che scava nelle profondità dell’animo umano, per poi diffondersi nell’aria e raccontarsi attraverso l’olfatto. La profumeria si riconferma così un atto artistico che risveglia emozioni, ricordi e mondi lontani, grazie al sapiente lavoro dei nasi e dei professionisti che li supportano. La notte, con il suo mistero e la sua quiete, diventa il terreno perfetto per questa forza creativa: è nel silenzio e nell'oscurità che la mente scopre una libertà senza confini. Un buio che non è oscurità, ma una tela su cui si dipingono i sogni più profondi ed è proprio in questo spazio sospeso che si svela il palcoscenico ideale per l’ispirazione dei "Masters of Dreams".

Esxence ha promosso e supportato lo sviluppo della Profumeria Artistica a livello globale con l’obbiettivo di portarla ad incidere attorno a 2% del mercato Beauty mondiale. Un risultato già superato in alcune nazioni e in particolare in Italia, grazie al suo sistema distributivo particolare. Essendo un settore fondamentalmente basato sulla profumeria alcolica, la sua incidenza in questo specifico settore spesso arriva ad essere superiore al 10% In Italia, con il suo fatturato stimato di 400 milioni di euro, ha un’incidenza superiore al 3,5% sul beauty business e del 33% sul business delle fine fragrances.

Negli spazi di Allianz MiCo, Milano Convention Centre si terrà anche Experience Lab, l’appuntamento di riferimento per il beauty di ricerca ed eccellenza in Italia arrivato alla sua quinta edizione.

Esxence intende promuovere la cultura olfattiva più autentica, offrendo a professionisti e appassionati un ricco programma di incontri e workshop organizzati in collaborazione con Essencional. com, il Centro Studi fondato da Silvio Levi per sostenere la ricerca e lo sviluppo della profumeria artistica. Le iniziative di quest’anno tratteranno tematiche di grande attualità, mantenendo l’arte dei profumieri al centro: ci sarà una tavola rotonda dedicata ai profumieri indipendenti e ai profumieri in-house e un panel sul design delle fragranze guidato dalle emozioni. Da un punto di vista del business ci saranno approfondimenti sulle aree geografiche e sulle strategie che i brand possono adottare per essere appetibili per retailer, buyer e distributori; verranno inoltre presentati i risultati della Survey Essencional che analizza i cambiamenti del settore in questi ultimi anni. Non mancheranno negli eventi esperienze olfattive alla scoperta di fragranze e delle materie prime più originali e ricercate. Infine, si parlerà del potere della connessione umana e delle esperienze sensoriali in un'era digitale, dell’olfatto come senso del futuro e verrà presentato in anteprima mondiale ScentDia - Un progetto su stimoli olfattivi e presenza robotica a cura di Mari Velonaki, artista e robotica ideatrice di

ScientDia, in collaborazione con la filosofa della scienza

La sala conferenze sarà aperta al pubblico per tutte le giornate.

CFF Creative Flavours & Fragrances sarà presente con il proprio laboratorio esperienziale, dove sarà possibile scoprire accordi e materie prime esclusive.

Esxence è reso possibile grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ICEAgenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane . Esxence esprime un ringraziamento particolare a ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane per il supporto nel processo di internazionalizzazione e a Business France, l’Agenzia Nazionale Francese al servizio dell'internazionalizzazione dell'economia francese, che da anni è a fianco della manifestazione.

Per la sua quindicesima edizione, Esxence gode del patrocinio di Regione Lombardia e può contare su partner d’eccellenza quali: Accademia del Profumo, Beautystreams, Italian Perfumery Institute, Les Parfumables, L’Osmothèque, Master Parfums, Milano Beauty Week, Mouillettes & Co. CFF Creative Flavour Fragrances è sponsor ed Essencional.com è strategic partner.

Luisa Damiano.

MARTINA MICELI, DA STUDENTESSA

Martina, cosa ti ha spinto a creare il podcast "Lei non sa chi sono io"?

Mi sono accorta che a noi giovani studenti viene spesso rivolta la domanda: “Cosa farai da grande?” Oppure: “Che lavoro ti piacerebbe svolgere?”

Man mano che avanziamo nel percorso scolastico sembra aumentare l’insistenza di amici, parenti, per non parlare dei genitori, che non perdono occasione per interrogarci sul nostro futuro.

Così, molte volte, mi sono fermata a riflettere, rivolgendo a me stessa la fatidica domanda: Martina... cosa farai da grande?

All’età di 5 anni a quella domanda rispondevo velocemente: “La ballerina”.

A sette anni, ero convinta: “La maestra”. Crescendo però la risposta è cambiata più volte: ho scoperto l’esistenza di altre interessanti professioni e chissà quante sono quelle di cui ancora non sono a conoscenza.

Ecco perché ho voluto dedicare all’intera comunità studentesca un podcast che

si pone l’ambizioso obiettivo di poter contribuire all’orientamento per lo studio attivo per una scelta più consapevole della professione ideale.

Sono convinta che la scelta del Liceo e poi quella dell’Università e, quindi, della professione che svolgeremo da grandi, richieda conoscenza e informazione ma anche consapevolezza delle proprie attitudini e inclinazioni.

Quali sono le sfide principali che hai incontrato nel realizzare un podcast da studentessa liceale?

Quando ho ideato il mio podcast avevo soltanto 14 anni. Ero un’appassionata ascoltatrice di alcuni podcast ma, sino ad allora, non avrei mai pensato di diventare una podcaster. Non avevo idea di quali fossero gli aspetti tecnici ed editoriali, del resto a scuola non ti insegnano queste cose. Così ho prima di tutto acquistato un manuale, una guida tecnica per iniziare a creare il mio podcast. Poi, ho acquistato un buon microfono e ho iniziato a prendere confidenza con le piattaforme di registrazione montaggio.

Tutto ciò è stato molto avvincente. Ero talmente euforica che iniziai a proporre il mio format ad alcune importanti radio. La prima ad accorgersi di me è stata Maria Latella che mi ha subito invitata a presentare il format su Radio24, nella sua trasmissione “Nessuna è perfetta”. Poi, ho conosciuto Gabriele Ziantoni, anche lui aveva iniziato a fare radio a 14 anni e così c’è stata subito una straordinaria intesa: “Lei non sa chi sono io” è diventato un programma radiofonico, oltre che un podcast, e siamo già alla quarta edizione, nel palinsesto di Radio Roma Sound 90FM.

Come selezioni i professionisti da intervistare nel tuo programma?

Il protagonista di ciascuna intervista di “Lei non sa chi sono io” racconta del suo lavoro e del percorso di studi che lo ha portato a svolgere la professione che tanto desiderava.

Grazie al suo racconto e alle domande che, di volta in volta, propongo, scoproinsieme ai mei ascoltatori - nuove figure professionali o nuovi aspetti di mestieri che

pensavamo di conoscere fino in fondo. Il titolo del format - “Lei non sa chi sono io” - riprende la frase che l’ospite pronuncia, rivolgendosi agli ascoltatori, per evidenziare che - almeno sino a quel momento - io stessa conosco ben poco degli aspetti che riguardano la sua professione, gli stessi che esploro intervistandolo. All’inizio ho scelto gli ospiti da intervistare nell’ambito della cerchia di parenti e amici di famiglia. Ricordo che il primo a essere intervistato è stato un caro amico professore universitario, poi ho intervistato mio zio che è un famoso direttore d’orchestra. In molti casi, seleziono i professionisti da intervistare tramite il mio profilo Linkedin. Con il passare del tempo, sono sempre di più gli ascoltatori che mi contattano per segnalare l’interesse verso certi profili professionali o per proporsi come ospiti della mia trasmissione.

In che modo le interviste che conduci hanno influenzato le tue idee sul futuro percorso professionale?

Come ho detto, il format nasce prima di tutto dall’esigenza personale di espandere

la mia conoscenza del mondo del lavoro. Non sempre la scuola offre la possibilità di esplorare certi profili professionali. Negli ultimi anni, grazie a internet e all’intelligenza artificiale, sono nati nuovi profili professionali.

Le università hanno dovuto inserire nuovi percorsi di studio, rispetto ai quali noi studenti abbiamo poche informazioni. Ogni intervista è per me - e spero per i miei ascoltatori - l’occasione per scoprire nuove opportunità e per approfondire la nostra conoscenza, anche rispetto alle professioni più “tradizionali” che nel tempo stanno cambiando per adattarsi all’evoluzione in corso.

Quali competenze hai sviluppato o migliorato grazie alla conduzione del podcast?

Sul mio profilo di speaker di Radio Roma Sound 90FM, è scritta una frase che penso sia la risposta giusta a questa domanda: “Speaker per caso... o per vincere la timidezza?”

In effetti, mi piace definirmi una ragazza riservata e spesso questa caratteristica

viene confusa con la timidezza. All’inizio, il podcast ha rappresentato una vera e propria sfida: volevo dimostrare di non essere timida e spero di esserci riuscita. Parlare in pubblico è sicuramente la competenza che sto sviluppando attraverso questa esperienza.

Come riesci a conciliare gli impegni scolastici con la produzione del podcast?

Ormai sono all’ultimo anno del Liceo

Classico Giulio Cesare di Roma . Mi piace studiare e quello resta per me l’impegno più importante. Conciliare gli impegni scolastici con la produzione del podcast richiede una buona organizzazione, soprattutto quando gli impegni scolastici sono particolarmente intensi.

Hai ricevuto feedback dai tuoi coetanei riguardo al podcast? Se sì, quali sono stati i più significativi?

Si, l’interesse, soprattutto da parte dei miei coetanei, è significativo e ciò mi stimola a proseguire l’esplorazione del mondo

del lavoro, con nuove interviste spesso suggerite proprio da loro. Inoltre, i giovani ascoltatori partecipano attivamente al mio programma radiofonico e spesso sono stati miei ospiti in trasmissione.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri per "Lei non sa chi sono io"?

Quest’anno siamo già alla quarta edizione e l’obiettivo è proseguire con nuove edizioni ponendo attenzione alle continue trasformazioni che si registrano nel mondo del lavoro. Nel corso degli anni ho cercato di inserire elementi di novità: la terza edizione è stata caratterizzata dal coinvolgimento di figure istituzionali e di enti pubblici, così come questa edizione è caratterizzata dal nuovo claim “Cronache di opportunità perdute e scelte vincenti”. L’obiettivo, quindi, è continuare a fare da “bussola” e guidare studentesse e studenti a muoversi nel mondo del lavoro.

C'è un'intervista o un episodio che ti ha particolarmente colpito o ispirato?

Sino ad oggi ho intervistato ben 120 professionisti: dall’archeologo, al senatore; dalla biologa al lobbista; dallo statistico allo stuntman. Ognuno di loro ha ampliato la mia conoscenza.

Ho scoperto che ciò che accomuna professionisti che operano in settori così differenti è la passione per il lavoro che svolgono.

Posso dire che ognuna di quelle interviste ha stimolato la mia curiosità.

Che consiglio daresti ai giovani che desiderano intraprendere iniziative simili alla tua?

Coltivare la nostra innata curiosità ed essere determinati. Questo è il consiglio che più mi sento di trasmettere ai miei coetanei. Secondo me, è importante farsi guidare dalla curiosità, che è presente in ognuno di noi sin da piccoli, ed essere determinati, senza temere il rischio di sbagliare e, piuttosto, con il coraggio di superare qualunque tipo di ostacolo fino a raggiungere l’obiettivo prefissato.

GRAND HOTEL COURMAYEUR MONT BLANC

Comfort di lusso ai piedi del Monte Bianco

A cura della Redazione

Un romantico soggiorno in una delle più rinomate località alpine, il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc si erge come l'ideale rifugio per le vacanze in alta montagna. Che si cerchino tranquille passeggiate estive tra paesaggi mozzafiato o avventurose discese invernali attraverso spettacolari monti innevati, il nuovo hotel cinque stelle, entrato a far parte della catena R Collection Hotels, mette a disposizione dei suoi ospiti numerosi servizi e ambienti esclusivi.

Circondato dalla maestosa bellezza delle Alpi della Valle D’Aosta, Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc accoglie gli ospiti con un'eleganza senza tempo in una struttura architettonica contemporanea composta da quattro chalet interconnessi, con ampie vetrate che creano un connubio tra interno ed esterno portando la bellezza della montagna negli interior.

Il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc si trova a Courmayeur, destinazione alpina glamour per gli amanti della montagna e della socialità, che si respira sia passeggiando tra i negozi della centrale Via Roma, sia nei villaggi tradizionali che circondano il nucleo principale del paese e si spingono fino alla testa della valle centrale.

Camere e suites dallo stile “trendy” con una suggestiva vista sulle montagne immerse in un'atmosfera che richiama la calda sensazione di un autentico chalet di montagna. Ogni camera è concepita per offrire un'esperienza di soggiorno unica, arricchita da dettagli raffinati, dalla scelta di materiali naturali e caldi, e da comfort moderni.

Tre le tipologie di camere , la Camera Classic , dai 27 ai 35 metri quadrati; la Camera Superior, 27 metri quadrati, dotata di balcone privato; la Camera Deluxe , di 35 metri quadri, che presenta un’area living ed è dotata di balcone o veranda.

Per un soggiorno a cinque stelle, non manca una vasta scelta di suite , che possono soddisfare le diverse richieste degli ospiti. Caratterizzate da un design innovativo, le suite del Grand Hotel Courmayeur offrono viste bellissime del Monte Bianco e i suoi scorci incantevoli.

Le Junior Suite, di 42 metri quadrati, accolgono l’ospite in un’area salotto con un comodo divano letto di dimensioni variabili, prima di condurlo nella zona letto, dove si colloca un matrimoniale large. L’area esterna della camera è composta da un balcone o una veranda.

Di metratura più ampia, 50 metri quadrati, sono la Suite Famigliare Prestige e la Suite Signature. La prima è una suite duplex che offre quattro posti letto, con un matrimoniale large in camera e un secondo letto matrimoniale nella camera in soppalco, rendendo la suite la perfetta soluzione per una vacanza in famiglia.

La suite Signature è invece composta da due ambienti separati, una camera con letto matrimoniale large e un’area living con divano letto, anch’essa dotata di un balcone esterno o una veranda e un bagno privato.

La Two Bedroom Suite Vallè esprime funzionalità ed eleganza, una suite con due camere da letto e grandi spazi. Con una superficie di 42 + 32 metri quadrati, ospita due camere da letto, entrambe dotati di letto matrimoniale large e un bagno privato con doccia, mentre nel soggiorno si trova un ulteriore divano letto, garantendo ampi spazi e comfort.

L’eccellenza del cinque stelle lusso è racchiusa nella Grand Suite Mont Blanc , una suite che dona all’ospite il massimo comfort, con due camere da letto ciascuna con bagno privato. L’area living può ospitare, oltre al divano letto, anche un letto singolo extra su richiesta. La sua superficie di 85 metri quadrati la rende perfetta anche per le grandi famiglie fino a 6 persone.

L’ambiente elegante e rilassante del Centro Benessere Erre SPA, arricchito da zona del solarium, garantisce agli ospiti un’attenzione particolare alla privacy e all’atmosfera che invita al relax e al benessere. Progettato su una superficie di 500 metri quadrati per garantire ai clienti il massimo comfort, la Erre Spa offre moderni trattamenti estetici, massaggi, sauna, bagno turco, piscina interna, vasca termale interna, docce cromatiche e sensoriali, oltre a tisaneria e palestra attrezzata.

I trattamenti estetici sono effettuati in cabine attrezzate per la

cura del viso e del corpo. Gli inestetismi vengono trattati con cosmetici a base di principi attivi ricchi ed oli essenziali, in grado di rivitalizzare, purificare e stimolare il rinnovamento cellulare.

Il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc conquista i propri ospiti con una rilassante zona interna con piscina. Un angolo dove trascorrere piacevoli momenti, perfetto per il benessere psico-fisico.

La piscina coperta è un ambiente ideato per garantire il massimo del comfort e far trascorrere agli ospiti momenti di completo relax. È uno spazio che permette di allontanarsi completamente dal mondo esterno. Inserita nel più ampio contesto dell’area wellness, la piscina coperta è dotata di cascata cervicale e getti idromassaggio. L’ambiente è studiato per assicurare un’esperienza piacevole e distensiva grazie a finiture in legno, arredi raffinati, luci colorate.

Il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc mette a disposizione una moderna area palestra, curando il benessere dei propri ospiti a 360 gradi. Uno spazio esclusivo progettato per soddisfare le esigenze degli amanti del fitness, offrendo una vasta gamma di attrezzature all'avanguardia per ogni tipo di allenamento. L'area palestra del Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc è pensata per accogliere gli ospiti in un ambiente stimolante, fornendo tutte le risorse necessarie per un'esperienza di allenamento completa ed esclusiva.

Una cucina raffinata e una calda ospitalità sono ciò che contraddistingue il Ristorante La Fourchette , con spettacolare vista sul paesaggio innevato. Proposte enogastronomiche con le tipicità del Territorio abbinate a una selezione di etichette di vino pregiato si uniscono in un'atmosfera incantevole.

Il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc accoglie i clienti offrendo la massima fruibilità di tutti i suoi spazi. Il Lounge Bar "Equinox", caratterizzato dalle sue spettacolari vetrate, regala una vista mozzafiato sulla maestosa catena del Monte Bianco e sul suggestivo ghiacciaio della Brenva. Ad esso si aggiunge una terrazza, dotata di copertura mobile del tetto, consentendovi di godere appieno delle sue meraviglie sia nelle calde giornate estive che durante l'inverno, quando il paesaggio si trasforma in un incantevole paradiso innevato.

La struttura dispone di una serie di spazi meeting in grado di accogliere comodamente fino a 150 persone nonché di altri spazi alternativi e polifunzionali utilizzabili per dar vita a board direttivi o a presentazione di prodotti.

La sala meeting Stella Alpina ospita un massimo di 50 persone, con un set-up a platea. La Terrazza Mont Blanc gode di luce naturale, con un set-up a teatro che arriva ad ospitare un centinaio di persone. La più ampia sala meeting, con una capienza di 150 persone, è la Fourchette , un set-up a teatro con luce

naturale, che la rende ideale per il noleggio di lab-wall. In tutte le sale è presente l’attrezzatura, comprendente di schermo, video proiettore, flip chart, impianto di amplificazione, microfono a gelato wireless.

Ad esse si aggiungono altre due sale meeting di minor capienza, come la Petite Fourchette , ospitante 8 persone con set-up a tavolo unico e la Meeting Suite , che comprende fino a 5 Sale meeting a luce naturale, ospitanti da 10 a 25 persone. Meta ambita sia in estate che in inverno, la posizione del Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc apre le porte a diverse attività in ogni stagione.

Collocato sul Monte Bianco, la zona si rivela il paradiso degli sport invernali. Ci sono mete per ogni appassionato di sci alpino, con piste per ogni gusto e panorama fantastico per attività con il freeride e freestyle per sci e snowboard. Per chi ama lo sci nordico, il suggestivo paesaggio naturale li accompagnerà per 20 km di piste da fondo.

Un'esperienza esclusiva, lo sci estremo, permetto di vivere la neve ai vertici più alti del divertimento, con le piste raggiungibili esclusivamente con l'elicottero per una giornata di Eliski.

Non mancano le calme e romantiche escursioni invernali, che fanno respirare la natura a 360 gradi, regalando emozioni indelebili.

Per i più coraggiosi, si aggiungono esperienze più adrenaliniche, arrampicandosi tra i ghiacci delle cascate, provando l'alpinismo invernale o volando sopra le montagne in mongolfiera o in elicottero.

Courmayeur non vive solo del turismo invernale, accogliendo nella bella stagione ospiti che desiderano un momento di relax per rigenerarsi, scoprendo le gioie semplici della vita.

I 300 km di sentieri tracciati che percorrono la Valle invitano a passeggiare per scoprire più di 100 itinerari adatti a tutti, avvolti nella fragranza delle piante e fiori di montagna.

Chi è più sportivo è invitato a praticare dalle discipline più tranquille agli sport estremi: passeggiata ed escursione, mountain bike, rocce d'arrampicata, alpinismo, rafting, canyoning, parchi avventura, equitazione, yoga, nuoto, campo da golf da nove buche e tante attività indoor al Palazzetto Forum Sport Center.

Tante attrazioni anche per gli amanti di Storia e Cultura, invitati a visitare Museo Duca degli Abruzzi, la Chiesa ed il Museo Transfrontaliero del Monte Bianco. Per chi vuole vivere un’esperienza unica e insolita, lo Skyway Monte Bianco permetterà di contemplarne l'incantevole panorama dei ghiacciai.

Per la stagione invernare, Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc propone un programma ricco di eventi e serate a tema dedicate alla musica, tra cui happy hour con DJ set dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e cene dedicate con dinner show e musica live.

CHI SIAMO R COLLECTION HOTELS

Il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc fa parte di R Collection Hotels, gruppo alberghiero di proprietà famigliare con una presenza importante sul Lago di Como, nell'incantevole scenario di Menaggio con il Grand Hotel Victoria, Royal Victoria e Villa Cipressi a Varenna, nel cuore di Milano con Hotel Mentana, City Life Poliziano e Hotel King, nell’esclusiva Portofino Coast con il Grand Hotel Bristol. In Valle d’Aosta, oltre al Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc a Courmayeur, il Gruppo è presente anche a La Thuile con il Montana Lodge&Spa

Tra panorami mozzafiato, sport e cultura, il Montana Lodge & Spa, nuovo hotel cinque stelle che entra a far parte della collezione del Gruppo R Collection Hotels, offre il perfetto luogo di ristoro e relax, circondato dalla bellezza di un paesaggio incontaminato.

MONTANA LODGE & SPA

L’oasi di benessere a La Thuile

A cura della Redazione

Situato al centro di una delle stazioni sciistiche più affascinanti, a La Thuile, l’Hotel Montana Lodge & Spa incarna l'esclusiva fusione tra una lussuosa ospitalità, avventure all'aria aperta e scoperta culturale, offrendo agli ospiti un'esperienza indimenticabile e una fuga rilassante nel cuore delle magnifiche Alpi.

Nei piani superiori della struttura, gli ospiti dell'hotel possono scegliere tra 55 camere elegantemente arredate, ognuna pensata per garantire il massimo comfort durante il soggiorno. Il piano terra accoglie invece le aree comuni, tra cui il ristorante, il bar e le sale meeting, tra cui una sala plenaria più ampia con 120 posti a platea. Scendendo al piano interrato, troviamo il parcheggio riservato agli ospiti e la ski room. In quest'ultima, accessibile dall'entrata esterna, i clienti possono usufruire di un proprio armadietto per riporre l'attrezzatura in totale sicurezza, che può essere noleggiata o trovarla direttamente in pista.

Natura e contemporaneità sono le parole chiave che caratterizzano le camere e le suites dell’hotel Montana Lodge & Spa, in un perfetto

equilibrio tra moderno design italiano e legno della tradizione valdostana, arricchito da una precisa cura degli spazi e dei dettagli. Tutte dotate di una splendida vista sulle montagne circostanti, le camere donano un senso di accoglienza e calore all’ospite.

Adattandosi alle esigenze di ogni famiglia, l’Hotel Montana Lodge & Spa offre tre tipologie di camere: la camera Deluxe, per massimo due persone, spazia dai 21 ai 29 metri quadrati; la camera Grand Deluxe ha una disponibilità di 3 persone, da 30 a 39 metri quadrati; la camera Loft, di 34 metri quadrati, è disposta su due piani, con il piano superiore raggiungibile grazie a una moderna ed elegante scala in metallo.

Le suite incarnano l'essenza dell'architettura alpina con un'eleganza senza tempo, armonizzandosi perfettamente con la maestosità della natura circostante, creando un ambiente ospitale e familiare per chi cerca relax e benessere.

La Junior Suite ha una superficie che varia dai 40 ai 50 metri quadrati e una massima occupazione di 4 persone; le Open Space Suite, le suite più spaziose di tutta La Thuile, da 56 a 64 metri quadrati, sono dotate di letto di letto King size Hästens, divano letto a due posti, confortevole angolo salotto con balcone e un’ampia vista sulle montagne, un vano molto spazioso per i bagagli; la Suite Exclusive, la più grande dell’hotel Montana Lodge & Spa e una delle più grandi della valle, con i suoi 64 metri quadrati di superficie, ha un letto king size Hästens, divano letto doppio, vasca da bagno open space con idromassaggio, vista sconfinata su La Thuile e sulle cime circostanti, la meta perfetta per celebrare occasioni importanti, come un anniversario di matrimonio, un compleanno speciale, trascorrere la luna di miele o semplicemente una romantica vacanza invernale.

Un’oasi di benessere per assicurare il massimo comfort, il Centro Wellness Erre Spa invita i propri ospiti a lasciarsi coccolare da moderni trattamenti estetici e terapeutici, massaggi rigeneranti, sperimentare gli effetti benefici della sauna finlandese, del bagno turco e del vitarium, una biosauna a 60 gradi, oppure immergersi nelle acque rilassanti della piscina interna o della jacuzzi esterna ad acqua calda. Le docce cromatiche offrono un'esperienza multisensoriale unica.

Per i rituali di coppia, nella private spa su prenotazione è possibile intraprendere un percorso partendo da un bagno di vapore, per poi interagire applicando vicendevolmente il sapone 100% vegetale a base di olio d’oliva e il guanto di kessa, una maschera Rasul a base di argilla per ottenere un effetto detox, purificante e tonificante, concludendo il rituale con un massaggio di coppia.

L’Erre Spa, aperta sia agli ospiti dell’hotel che a clienti esterni, garantisce un’attenzione particolare alla privacy, in un ambiente elegante e rilassante, dotato di cabine attrezzate per la cura del viso e del corpo in grado di rivitalizzare, purificare e stimolare il rinnovamento cellulare.

Per offrire un'esperienza fitness esclusiva per il corpo, la mente e lo spirito, l’Hotel Montana Lodge & Spa mette a disposizione un ambiente dedicato al benessere completo a 360 gradi. Una piccola palestra completa di attrezzature all’avanguardia è stata inserita per soddisfare ogni tipo di allenamento fisico.

Le delizie tradizionale della Valle d’Aosta coccolano il palato degli ospiti nel ristorante dell’hotel, il Bistrò Alpino, dove un connubio di sapori antichi si mescola a una modera eleganza dei piatti. Una cucina in continua evoluzione con prodotti di prima qualità, che grazie alla passione e alla maestria dello chef Alessandro Gioe, danno vita a preparazioni culinarie sensoriali, tipiche del territorio e accompagnate da una ricercata selezione di vini regionali, nazionali e internazionali. I dolci sono studiati per proporre una selezione di dessert genuini fatti in casa.

Per i momenti di relax e convivialità, dopo una giornata sulle piste o una piacevole passeggiata tra le montagne, l’Hotel Montana Lodge & Spa accoglie gli ospiti presso il lounge bar Ottavio’s, dove potersi godere l'après ski con una vasta selezione di esclusivi cocktails e snack disponibili tutto il giorno. Un lunch bar menù è a disposizione per un pranzo leggero con insalate, sandwich, piatti caldi come zuppe e piatti tipici come gnocchi con fontina e burro.

Tra le mete più ambite delle Alpi, La Thuile offre agli amanti degli sport invernali e dell’adrenalina numerose esperienze sulle maestose cime del Monte Bianco. Dai principianti agli esperti, la stazione sciistica de la Thuile offre 152km di piste da sci per tutti i livelli, oltre che a numerosi percorsi ed escursioni per chi vuole conquistare le vette più alte con lo sci d’alpinismo.

Dalla piana di Arly, dietro al Foyer de Fond, partono invece piste ad anello di varie lunghezze e gradi di difficoltà, che attraversano paesaggi suggestivi, per chi predilige lo sci di fondo. Non mancano le esperienze più adrenaliniche ed emozionanti, come freeride e snowkite per chi ama il surf anche ad alta quota, o per chi vuole provare a vivere la neve ai vertici più alti del divertimento, con le piste raggiungibili esclusivamente con l'elicottero per una giornata di Eliski.

In un contesto naturalistico che accoglie i turisti anche nella bella stagione, a La Thuile si possono vivere esperienze uniche ed emozionanti anche in estate.

Dalle passeggiate ai giri in mountain bike, il Bike Park propone oltre 200 km di sentieri e vie di montagna in alta quota, attraverso antichi camminamenti a suo tempo percorsi anche dai Romani. Rinomata per il passaggio del Tour de France e del Giro d’Italia, La Thuile offre possibilità di divertimento anche a chi preferisce il ciclismo su strada.

I più coraggiosi ed avventurieri possono praticare alpinismo per raggiungere la testa del Rutor o il Grand Assaly, mentre gli amanti dell’acqua possono destreggiarsi tra le curve del fiume Dora Baltea facendo rafting.

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L’Hotel Montana Lodge & Spa fa parte di R Collection Hotels, gruppo alberghiero di proprietà famigliare con una presenza importante sul Lago di Como, nell'incantevole scenario di Menaggio con il Grand Hotel Victoria, Royal Victoria e Villa Cipressi a Varenna, nel cuore di Milano con Hotel Mentana, City Life Poliziano e Hotel King, nell’esclusiva Portofino Coast con il Grand Hotel Bristol. In Valle d’Aosta, oltre al Montana Lodge&Spa a La Thuile, il Gruppo è presente anche con il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc a Courmayeur.

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20154 Milano

Tel: 02 62071

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Via Cima Tosa, 32

38086 Madonna di Campiglio (TN)

Tel: 0465 442227

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