Beesness Marzo/Aprile 2022

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Periodico di informazione bimestrale marzo-aprile 2022

Anno XII - N° 2 2022 € 5,00

Bruno Cerella

“IL CESTISTA IMPRENDITORE”

Laura Ephrikian

“LA DONNA ARMENA”

Giancarlo Antognoni

“LA GRINTA DEL LEONE”

José Miguel Navarro “MR. GIOSEPPO”



ECONOMIA “IN GUERRA”

Non possiamo iniziare questo editoriale senza ricordare la guerra che si è abbattuta sull’Ucraina, voluta e portata avanti dalla Federazione russa, senza esitazioni di sorta. Al contesto mondiale, già duramente colpito dalla pandemia sia in termini di vite umane perse sia economici - si aggiunge questo conflitto, premeditato e scelto da un solo uomo, che al dialogo preferisce l’uso delle armi. Tutto il mondo politico ed economico è scosso. Le sanzioni di tipo economico, varate dai paesi dell’Alleanza Atlantica nei confronti della Russia, col tempo comporteranno conseguenze negative a tutti i soggetti coinvolti, tra cui l’Italia. Stiamo già assistendo all’aumento del costo delle materie prime e dell’energia e in queste circostanze avverse agli imprenditori è richiesta una rinnovata capacità di resilienza e siamo sicuri che non ci deluderanno. Nel frattempo, per stemperare l’attuale situazione critica, vi consigliamo di leggere la bella intervista a Bruno Cerella. Cestista dalle notevoli capacità atletiche, è anche imprenditore di sé stesso con un futuro nell’immobiliare e nel sociale, attraverso l’associazione benefica da lui fondata. Rimanendo sempre nel campo dell’imprenditoria, risulta

/ Editoriale

marzo\ aprile 2022

essere d’interessante lettura la storia di José Miguel Navarro, proprietario dell’azienda spagnola Gioseppo, dedita alla produzione di calzature. La sua filosofia si riassume nel lavorare mezza giornata, sulla base della quale la mattina è impegnata in azienda, mentre il pomeriggio è destinato a momenti per sé stesso e per la famiglia. Nella sezione dedicata al food, trattiamo di vari marchi che hanno inaugurato i propri ristoranti a Milano, come ad esempio Ronin Fusion di matrice giapponese, la rete di fast food Five Guys e altri ancora in procinto di aprire. Nella parte dedicata al franchising, Kiabi - il marchio d’abbigliamento per tutta la famiglia – ci illustra il lancio di tre corner – chiamati anche “shop in shop” - in collaborazione con COOP. All’interno di una superficie di vendita di 63 mq, sarà inoltre presente un’offerta di prodotti per bambini. Concludiamo con le sezioni dedicate al retail, ai profili dei franchisor e alla recensione di libri. Vi auguriamo il meglio a livello imprenditoriale e vi diamo appuntamento al numero di Beesness di maggio e giugno.

Giovanni Bonani Direttore Responsabile

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Anno XII - N° 2 2022 € 5,00

Registrazione Tribunale di Milano n°551 del 18.11.2011 Grafica Periodico di informazione bimestrale marzo-aprile 2022

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Bruno Cerella

“IL CESTISTA IMPRENDITORE”

Direttore Responsabile

Laura Ephrikian

“LA DONNA ARMENA”

Giancarlo Antognoni

“LA GRINTA DEL LEONE”

José Miguel Navarro “MR. GIOSEPPO”

Giovanni Bonani Direttore Editoriale

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Laura Lamarra

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Redazione Giovanni Bonani, Marcella Ciappi, Laura Lamarra, Christian Gaston Illan, Laura Bonani, Giuseppe Bonani, Carla Cavicchini, Patrizia Saolini, Alessia Portelli Contributors: Elena Pravato, Fabrizio Valente, Furio Reggente, Marco Chingheri, Giorgio Nadali, Manuela Reggente, Clarissa Vatti

a 12 numeri di Beesness a soli € 50,00

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Cognome _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Nome _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Ragione Sociale ______________________________________ Brand ________________________________________________

Giorgio Nadali

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Laura Lamarra

Patrizia Saolini

Marcella Ciappi

Christian Gaston Illan

Informativa ai sensi dell’Art. 13 D.lgs. 196/2003 L’editore non si assume alcuna responsabilità per le opinioni espresse dagli autori degli articoli, dei testi redazionali e pubblicitari pubblicati. L’editore inoltre non è nelle condizioni di verificare preventivamente alla pubblicazione i dati forniti dalle imprese e dai soggetti intervistati e non è quindi responsabile dei dati pubblicati relativi a prospettive di guadagni ed in particolare ai volumi di ricavi, di costi e conseguentemente di redditività delle iniziative imprenditoriali presentate la cui responsabilità resta a carico esclusivamente delle imprese dichiaranti o degli intervistati. L’editore declina ogni responsabilità derivante da eventuali refusi tipografici o da materiale utilizzato nelle pubblicità degli inserzionisti. La ristampa o la pubblicazione dei contenuti devono essere autorizzati dall’editore. La riproduzione della stessa, anche mediante supporti elettronici, deve essere autorizzata. A garanzia di riservatezza, l’editore Beesness di Giovanni Bonani, nel rispetto del Codice Privacy Dlgs 196/03, garantisce la massima cura dei dati forniti o in suo possesso, che non verranno comunicati a terzi, né verranno utilizzati per comunicazioni commerciali e fatto diritto, in ogni caso, per l’interessato, di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione ai sensi dell’art. 7. Beesness è un marchio registrato.


/ INDICE

marzo\ aprile 2022

Nuovo Flagship Store Crazy

Il brand approda negli Stati Uniti ...................................................... 32

News Freshly Cosmetics Avalon Fit Studio, Bemberg, Borsalino, Emma Materasso, Banco Fresco, Kebhouze, Corti di Baires, Il Centro e Maria Letizia Verga, Hitachi, 65° Campaccio .................8

Sport Il 2021, l’anno della (ri)partenza sportiva

Endu e la ripresa delle discipline endurance ....................................... 14

14

Obiettivo attuale: well-being ............................................................... 34

Food Cucina ebraica e connubio con la romanesca

La felicità a tavola combatte l’antisemitismo ...................................... 36

Ronin

Salva tu Alma ...................................................................................... 40

Nuove aperture Five Guys

And one, and two, and one, two, three, five! ....................................... 42

Guida 2022 “Ristoranti Che Passione”

Qualità e risparmio nei locali che ci mettono il cuore .......................... 44

44 Bruno Cerella

Da Bahía Blanca al Mondo ................................................................ 16

Giancarlo Antognoni

Un uomo di testa, di cuore... di gambe! ............................................... 18

Fashion Design

“Lavoro mezza giornata”

Intervista a José Miguel Navarro ........................................................ 20

Colombo e il brand sperimentale Froy

Insieme per una moda che guarda al futuro ....................................... 22

Collezione Borsalino autunno-inverno

L’arte ci proietta nel futuro .................................................................. 24

Altagamma: premi 2021

I futuri protagonisti dell’alto di gamma firmato Made in Italy ......... 26

Gruppo Gabel

Nuovo Flagship Store in Corso Garibaldi a Milano, tra “salotto” e “lab multisensoriale” ..................................................... 46

Real Estate Partnership Casavo e Milano Contract District

Per un immobile chiavi in mano ......................................................... 50 5


Cultura

Turismo

Ottavia Piccolo

Week end in montagna

Una storia da raccontare

Courmayeur

La signora della porta accanto ............................................................. 52 “Una famiglia armena” di Laura Ephrikian ..................................... 54

Originali e bellissimi soggiorni primaverili ........................................ 72 Tra le mete mondiali secondo la classifica del New York Times .......... 74

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Giulio Deangeli

Il mio metodo geniale ........................................................................... 56

Inno alla vita

Tramite la sensibilità del premio “Semplicemente Donna” ................ 58

Premio Harmony Award

Decennale del Premio “Semplicemente Donna” ................................. 60

Impresa Recensione

Maria Rosaria Capobianchi

Nemico Covid ...................................................................................... 62

Jayde Fish per Marvis Collective

"Extraordinary Teahouse" ................................................................... 64

Tecnologia

Il Caffè

Specialty coffee, roasting e assaggio tecnico, espresso e brewing, latte art e bevande vegetali .................................................................. 78

Anticipare il cambiamento

Sostenibilità, chiave della crescita aziendale ....................................... 80

News Franchising

Un tesoretto di 830 miliardi di dollari

L’oro Virtuale del Metaverso ............................................................... 66

E-commerce user friendly

Mc Donald's, Doppio Malto ................................................................ 82

Consigli utili ........................................................................................ 68

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Franchising Kiabi insieme a Coop

In arrivo tre corner “shop in shop” ........................................................ 83

Schede Franchising Doppio Malto, Mercatino .................................................................... 84

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/News

NASCE IL PRIMO FIT STUDIO ALVANON IN ITALIA IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO SECOLI Alvanon Global, leader mondiale per taglie standard nell’industria di moda, in collaborazione con Istituto Secoli, la prima scuola di moda italiana oggi riconosciuta in tutto il mondo per i suoi corsi di modellistica e punto di riferimento internazionale per lo studio del disegno tecnico e applicato, ha presentato il Fit Studio di Milano. Il Fit Studio presso Istituto Secoli permette a designer, modellisti, brand di moda e rivenditori di provare i loro abiti su manichini con forme fisiche complete, in spazi privati e sicuri, assicurando alle loro collezioni di raggiungere la migliore vestibilità possibile in base al target demografico di riferimento. Il Fit Studio ha un design unico e uno spazio dedicato all’interno dell’istituto. Dotato di una formazione completa della serie standard Alvanon, le forme Standard Europee disponibili per uomo e donna, lo studio potrà sia essere affittato da brand alla ricerca di provare le loro vestibilità standard sia usato da designer che abbiano necessità di testare i propri standard di vestibilità su manichini, che simulano forme realistiche del corpo umano. Alvanon ha precedentemente lanciato un Fit Studio a Amsterdam, Hong Kong, Londra, New York e Shanghai. Il ricavato degli affitti del Fit Studio sarà convertito in borse di studio. Le forme di prova di Alvanon si basano sulla reale anatomia umana e sono create grazie a una profonda comprensione dei processi della modellistica e della produzione di abbigliamento. Fin dal 2001, Alvanon si è dedicato alla ricerca di dati sulle forme del corpo, raccogliendo più di 1.5 milioni di scansioni corporee in più di 30 paesi, più recentemente in Cina, Colombia, Costa Rica e Stati Uniti. La combinazione con la conoscenza dell’abbigliamento ha permesso a Alvanon di sviluppare migliaia di forme standard per centinaia di marchi in tutto il mondo.

BEMBERG™ CELEBRA 90 ANNI DI MODA E HERITAGE A PITTI UOMO A gennaio 2022, in occasione di Pitti Uomo di Firenze, Bemberg™ - marchio commerciale della fibra di cellulosa rigenerata Cupro, prodotta solo da Asahi Kasei - ha celebrato il nuovo anno esplorando i 90 anni dell’azienda, grazie a una collaborazione esclusiva con Luca Litrico, responsabile della storica Sartoria Litrico romana, che ha confezionato abiti di altissima qualità per tutti gli uomini più importanti dell'epoca della Dolce Vita. La rilevanza storica della sartoria è stata riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali, sulla base di un archivio composto da centinaia di foto e di schizzi firmati dal fondatore. Bemberg™ ha presentato quattro abiti indossati da icone di stile quali l'ex presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy, il poster-boy della Dolce Vita Rossano Brazzi, l'astronauta americano James B. Irwin e lo stilista Angelo Litrico. Tutti i capi mostrano eleganti lining tessuti con la fibra Bemberg™ e che rivelano la sua duttilità. Nel corso del tempo, l'eredità consolidata di Bemberg™ nel lining formale si è espansa ed è ora in grado di rappresentare anche stili contemporanei di outerwear. La visione di Bemberg™ è incentrata sulla bellezza contemporanea e sull'unicità. Infatti la produzione della fibra Avviene esclusivamente a Nobeoka, con un approccio produttivo a economia circolare a ciclo chiuso e con processi trasparenti e tracciabili, in grado di garantire valori responsabili certificati. Bemberg™ è partner di C.L.A.S.S. Creativity Lifestyle and Sustainable Synergy - un hub multipiattaforma, con sede a Milano, specializzato nell'integrare una nuova generazione di valori responsabili nella moda e nell’arredamento.

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marzo\ aprile 2022

COLLEZIONE BORSALINO AUTUNNO-INVERNO 2022/23 La collezione Borsalino autunno-inverno 2022/23 - declinata in Arts and Crafts, Contemporary e Street - è un viaggio nel futuro, attraverso riflessioni artistiche sul passato, sul presente e sulla contemporaneità. È come un album di fotografie, un viaggio nella memoria che dagli anni Settanta ci riporta al periodo fra le due guerre. È l’ultima visione romantica del curatore creativo Giacomo Santucci, che riflette sulla rinnovata funzione della creatività, attraverso le esperienze del Movimento Informale di Alberto Burri, di Lucio Fontana e di Jannis Kounellis. Più sofisticata che mai, la collezione Borsalino Autunno-Inverno 2022/23 ci invita a pensare al passato come a un patrimonio, un tesoro da custodire e reinterpretare, per disegnare un presente migliore. Attraverso una palette invernale dai toni del blu, del rosso-ruggine e del verde, la collezione Autunno-Inverno 2022/23 rispecchia la complessità umana, fatta di infinite modalità di espressione. La ricerca stilistica di Borsalino riflette il rapporto mutevole che ognuno di noi ha con la propria identità.

EMMA - THE SLEEP COMPANY PUNTA SULL’ITALIA CON MARIA ELENA MANZOTTI, NUOVO COUNTRY MANAGER ITALY Emma – The Sleep Company, tra le aziende a più rapida crescita in Europa nella produzione di sistemi per il sonno, ha annunciato la nomina di Maria Elena Manzotti nel ruolo di Country Manager per l’Italia. Nel 2021 l’azienda ha registrato numeri significativi e risultati positivi grazie a un percorso di sviluppo continuo e all’espansione internazionale, che ha coinvolto anche l’Italia. La recente scelta di Maria Elena Manzotti si inscrive nella strategia di espansione aziendale e d’investimento sui team. Il nuovo Country Manager guiderà la squadra italiana nello sviluppo del business, investendo in Emma capacità sia manageriali sia operative, che ben rappresentano la cultura e la visione aziendale. Emma - The Sleep Company, con 1,5 milioni di materassi venduti nel 2020, rappresenta il brand leader mondiale del sonno, con modello di vendita diretta. Fondata nel 2013 ha sedi a Francoforte, Manila, Lisbona, Città del Messico e Shanghai. Il prodotto di punta del brand è il bed-in-a-box Emma®, attualmente disponibile in oltre 30 paesi e venduto direttamente ai consumatori, attraverso una customer experience diversificata, che comprende touchpoint digitali e circa 3mila punti vendita, grazie alla partnership con i rivenditori. Il team di Ricerca e Sviluppo di Emma è leader nel settore della tecnologia del sonno. I punti di forza del marchio sono rappresentati dall’innovazione e dall’ottimizzazione di tutti i processi a livello globale, a cui si aggiungono agilità, mentalità orientata al digitale e inclusione. 9


/News

BANCO FRESCO: ITALIANI PRIMI IN EUROPA PER CONSUMO DI FRUTTA Secondo l’analisi di Banco Fresco, la catena retail specializzata nei freschissimi presente in Piemonte e in Lombardia - rispettivamente con due e tre punti vendita - con il format che ricorda il “mercato coperto”, ma in chiave moderna, il 75% degli italiani consuma frutta almeno una volta al giorno e spende in media annualmente circa 512 euro, sulla base dei dati Istat. L’Italia, nello specifico, è al primo posto in Europa per il consumo di frutta (Osservatorio Nomisma) dove, in particolare, sono gli agrumi i più richiesti in inverno. Nel 2021, Banco Fresco ha registrato un aumento del +15,2% delle vendite di agrumi, rispetto al 2020. Si assiste, inoltre, a una richiesta crescente degli agrumi “meno comuni”, come kumquat, combava, caviale di limone e pomelo. Non solo prodotti italiani, quindi, ma provenienti anche dalla Cina, dalla Thailandia e dall’Australia. Se da un lato, dal punto di vista quantitativo, gli agrumi più acquistati nei punti vendita di Banco Fresco - valutata dai propri acquirenti come l’insegna più soddisfacente per il reparto frutta e verdura (ricerca on-line su un campione di 691 clienti, dicembre 2021) - sono stati quelli classici come limoni, arance e mandarini, sul mercato esistono varie tipologie meno comuni e che trovano sempre più il consenso da parte dei consumatori. Banco Fresco propone circa 3.250 referenze di freschissimi, che spaziano dall’ortofrutta, ai formaggi e ai latticini, passando per la macelleria e la salumeria, la pescheria e la panetteria. Prodotti ricercati, provenienti sia dalla filiera italiana con le sue numerose eccellenze locali, ma anche dalla filiera estera, con l’obiettivo di garantire tutto l’anno un binomio costante di convenienza e di qualità.

AUGUSTO CONTRACT PER KEBHOUZE, IL NUOVO FORMAT DI KEBAB Augusto Contract è stata scelta per realizzare i primi locali del nuovo format dedicato al kebab firmato dall’imprenditore e influencer Gianluca Vacchi. La società di arredamento - hospitality & foodservice general contractor - e primo general contractor specializzato nella realizzazione “chiavi in mano” di spazi per la ristorazione, conferma il suo expertise nel mondo del foodservice. Il nuovo marchio Kebhouze propone il kebab in tre versioni: pollo italiano, black angus e vegetale da proteine di piselli, grazie alla partnership siglata con l’azienda svizzera Planted. Kebhouze punta su ingredienti di altissima qualità, predilige fornitori locali e aziende italiane, utilizza confezioni amiche dell’ambiente e si affida a una comunicazione originale. A fine 2021 sono stati aperti tre ristoranti a Milano - in Corso Buenos Aires, in Paolo Sarpi e a Porta Genova - e due a Roma, in via Ostiense e presso il centro commerciale Euroma2. Altre venti inaugurazioni sono in programma nel 2022 in tutta Italia e all'estero. Tra le peculiarità che distinguono i Kebhouze ci sono la pavimentazione in linoleum con il logo del brand intarsiato, le lamiere rosse a tutta altezza e il rivestimento degli arredi con una pellicola con raffigurato il logo. Augusto Contract ha realizzato i dettagli con la consueta cura e ricerca che la caratterizzano. I cantieri sono stati gestiti in simultanea, con tempi di realizzazione dei locali molto ridotti. In sette anni Augusto Contract ha realizzato ristoranti per 61 brand, per un totale di 182 aperture in 75 città di 12 nazioni in 3 continenti, in high street, healthcare, travel retail, centri commerciali e hotel. 10


marzo\ aprile 2022

LOMBARDINI 22 SCELTA PER LA PROGETTAZIONE DELLE RESIDENZE DELLE CORTI DI BAIRES A MILANO L’intervento di riqualificazione del complesso delle Corti di Baires, che si estende su una super f icie di 25mila mq, tra corso Buenos Aires e via Petrella, una delle più impor tanti zone dello shopping milanese, tra i va r i p l a ye r d e l se t to re , h a v i s to i l c o i n v o l g i m e n to d i Lombardini22, per il progetto a rchitet tonico re sid enzia le , attraverso la L22 Living. Si tratta della nuova business unit dedicata al settore residenziale, che opera attraverso servizi trasversali di progettazione architettonica, ingegneria, comunicazione e design dei servizi. Il progetto consiste nel completo recupero delle aree commerciali, residenziali e delle corti interne.

IL CENTRO: GRAZIE ALL’INIZIATIVA BENEFICA DI NATALE, RACCOLTI 15MILA EURO PER IL COMITATO MARIA LETIZIA VERGA L’iniziativa charity de Il Centro a favore del Comitato Maria Letizia Verga si è conclusa con la raccolta di una cifra importante: 15mila Euro che a gennaio sono stati simbolicamente consegnati presso la sede di Monza del Comitato, realtà da sempre impegnata nello studio e cura della leucemia del bambino. L’importo è stato raggiunto grazie al grande successo di vendita della gift card natalizia del Mall di Arese: dall’ 8 al 24 dicembre 2021, per ogni acquisto di gift card, Il Centro ha devoluto 1 Euro a favore del Comitato, raggiungendo in breve tempo i 15mila Euro. La donazione verrà utilizzata dal Comitato per sostenere il Residence Maria Letizia Verga di Monza, realizzato vicino all’ospedale per accogliere i bambini in cura e le loro famiglie. La struttura è moderna e funzionale, studiata nei minimi dettagli per rispondere alla necessità dei piccoli malati di leucemia e linfoma di vivere insieme ai genitori. Un risultato più che positivo, raggiunto anche grazie al fatto che, per tutto il periodo, tutte le piattaforme di Disco Radio hanno suonato la canzone di Natale, realizzata per la prima volta in collaborazione con il Mall, che includeva il diretto riferimento all’iniziativa. 11


/News

TEMPO DI BILANCI IN CASA HITACHI COOLING & HEATING Il 2021 è stato un anno particolarmente ricco per Hitachi Cooling & Heating, che ha visto la nomina di Gianfranco Calice alla guida dell’area Sales e il lancio del Silent-Iconic, il nuovo pannello per cassette 4 vie, pensato per designer e architetti. Un’unità particolarmente adatta agli ambienti contract, grazie all’estetica sobria ed elegante, combinata con sofisticate prestazioni tecniche. In controtendenza con l’andamento dei mercati, Hitachi Cooling & Heating ha elaborato un piano di sviluppo e una strategia di crescita ampia, inserendo nuove figure all’interno del Sales. Silent-Iconic è stato presentato in occasione della Interni Designer’s Week, per inaugurare il nuovo posizionamento del brand, che con questo prodotto si prepara a entrare a tutti gli effetti nel mondo del design. Il pannello Silent-Iconic, diventando parte integrante dello spazio, permette di preservare il valore estetico degli spazi commerciali, con effetti rilevanti anche sulla user experience, che trae un beneficio notevole dalla combinazione di estetica e di tecnica. Inoltre, Hitachi Cooling & Heating è entrata in partnership con Never Buy, il primo marketplace dedicato al noleggio operativo per le partite IVA di tutte le categorie di asset, sottolineando come oltre allo sviluppo di sistemi di condizionamento di alto livello, l’azienda voglia attivare iniziative utili a sostenere i propri partner. La possibilità di noleggiare i sistemi di condizionamento solleva così anche le imprese più piccole dagli oneri dell’acquisto e consente loro di poter usufruire sempre di prodotti all’avanguardia, con considerevoli vantaggi economici, finanziari e fiscali. Il noleggio non esclude i rivenditori, che restano il punto di riferimento per i clienti, soprattutto per la manutenzione e alla fine del periodo di noleggio, possono rientrare in possesso del prodotto e scegliere se venderlo definitivamente o riutilizzarlo, contribuendo a un sistema di vendita più sostenibile.

IL 65° CAMPACCIO VINTO DA DUE ETIOPI Si è recentemente svolta a San Giorgio su Legnano il Campaccio Cross Country, organizzato da Us Sangiorgese. Si tratta dell’evento più importante del circuito World Cross Country Tour di World Athletics. La gara d’altissimo livello tecnico è stata vinta da due etiopi, Yihune Addisu in 28’39” per i 10 km maschili e Dawit Seyaum, 18’49”, nei 6 km femminili. Le gare sono state dominate dagli atleti africani, che hanno conquistato i primi cinque posti sia tra gli uomini sia tra le donne, mentre i primi italiani sono entrambi al sesto posto: Eyob Faniel (Fiamme Oro) in 29’15” e Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre) in 19’06”. Entrano tra i primi dieci, al settimo posto Yohanes Chiappinelli (Carabinieri) in 29’21”, all’ottavo Ilias Aouani (Atl. Casone Noceto) in 29’45”, il tunisino Mohamed Jihnaoui al nono in 29’49” e al decimo Luca Alfieri (Atl. Bovisio Masciago) in 29’53”. Tra le atlete italiane, da segnalare il nono posto di Anna Arnaudo (Battagli Cus Torino) in 19’41”, seguita dalle sorelle Zanne. Giulia è stata 13esima in 20’34”, mentre la gemella Federica in 20’37”. Nel complesso, circa 1.200 atleti al via in tutta la giornata, di cui oltre 700 appartenenti alle categorie giovanili, il futuro dell’atletica italiana. Oltre alle due gare internazionali, vi sono stati anche il cross corto (3,2 km) e in questo caso i successi sono stati di Erica Schiavi in 11’58” e tra gli uomini di Sebastiano Parolini con 9’39”. Consegnata da Fidal Lombardia una targa a Us Sangiorgese per premiare i cent’anni di attività della società, 1922-2022. Il premio è stato consegnato al vice presidente Livio Mereghetti dal presidente e dalla vice presidente di Fidal Lombardia, insieme al presidente del Coni Lombardia. 12


marzo\ aprile 2022 25/28MAGGIO2022

New location

Fieramilano Rho, HALL 8-12

Venditalia 2022: il mondo del Vending si incontra a Milano Venditalia, il più importante Salone del Vending, rappresenta un’opportunità unica per scoprire le ultime novità del settore e un’occasione concreta per incontrare i protagonisti del Vending internazionale. Vi aspettiamo nella nuova location espositiva di Fieramilano Rho!

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/Sport

IL 2021, L’ANNO DELLA (RI)PARTENZA SPORTIVA Endu e la ripresa delle discipline endurance A cura della Redazione

Un anno che ha visto il ritorno di gare e manifestazioni sportive delle discipline endurance: dal ciclismo alla mountain bike, dalla corsa al trail running, passando per il triathlon, tutti sport che hanno mostrato buona salute, come rilevato da ENDU. La digital company è stata partner con i propri servizi di oltre 1.300 eventi nazionali (erano 464 l’anno scorso) con una impennata di finisher del 105%. Dal ciclismo al podismo (per entrambe le interpretazioni su strada e off-road), dal triathlon agli sport invernali, la società di Parma fotografa, con numeri alla mano, la situazione dello sport amatoriale in Italia, forte della sua posizione di riferimento con la gestione del 50% degli eventi nel Bel Paese. Non vi è dubbio che il “virus” abbia fortemente influenzato l’organizzazione e la pratica agonistica in modo trasversale su tutte le discipline, ma nel corso del 2021 il ritorno a indossare un pettorale è stato generale in tutte le discipline: dalle 464 manifestazioni organizzate lo scorso anno si è passati a oltre 1.300 eventi agonistici in questo 2021. Oltre il doppio di gare è un segnale forte per il movimento! A questa analisi va aggiunta la partecipazione degli atleti che è passata da 177.000 lo scorso anno a 280.000 in questo anno, pari a un incremento del 58%.

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Nel dettaglio, vi sono discipline sportive che hanno dimostrato tutta la propria capacità di aggregazione, e questo è il caso delle due ruote: il ciclismo su strada con 140 eventi serviti da ENDU pari a tre volte tanti quelli dello scorso anno, e ancor meglio ha fatto la mountain bike con 82 competizioni contro le tredici del 2020. Il fenomeno viene amplificato se osserviamo i Finisher delle due discipline: oltre 36.000 ciclisti hanno concluso una granfondo su strada, un numero sei volte superiore a quello del 2020, e altrettanto hanno fatto i partecipanti alle gare di mtb con 17.000 biker presenti nelle classifiche (erano 1.900 nel 2020); se poi si considera il comparto dell’enduro si riscontra un incremento davvero impressionante da 7.706 a 20.915 classificati. Anche il mondo delle corse su strada ha rilevato una impennata di partecipazione con 116.724 finisher (pari a un +60% rispetto al 2020) che hanno gareggiato in 607 competizioni (erano 210 quelle del 2020), segno della forte vitalità di un comparto che ha visto nel running una risposta “personale” al post lockdown, soprattutto tenendo in considerazione che nel 2020 sono mancati tutti gli eventi ludico motori che hanno un peso consistente nel mondo running. Ma un segnale ancor più ottimistico proviene dal mondo trail running con 77 gare servite da ENDU (più del doppio dello scorso anno) e una adesione totale di 23.591 podisti, pari

a tre volte il valore del 2020. Un segnale che dimostra come i consumatori stiano guardando con grande interesse al mondo off-road lontano da tracciati asfaltati, fenomeno che si rileva anche nel ciclismo come già visto per l’enduro. La voglia di sport è tipica dei triatleti che non si accontentano di una sola disciplina, ma ne praticano tre, un desiderio che si ritrova nelle gare servite pari a 130 (erano 22 un anno fa) con una adesione che è passata da 3.900 a 16.521 finisher di gare della triplice. Sotto il profilo della partecipazione dei generi, si rileva una presenza femminile che nel 2021 è arrivata al 20,57% del


marzo\ aprile 2022 totale delle iscrizioni. In particolare, va rilevata una elevata partecipazione di donne nelle gare di corsa a piedi (28%) e di nuoto (32%). Fanalino di coda il ciclismo che resta disciplina prevalentemente maschile con il 6,6% di quota rosa. Dal punto di vista geografico, il divario tra nord, centro e sud emerge anche dalla provenienza degli atleti con le regioni settentrionali che cubano il 60%, il centro Italia il 33% e il restante 7% da dividere tra sud e isole. Da segnalare la passione dei toscani e dei loro vicini di casa per il ciclismo: è la disciplina in cui i praticanti delle regioni centrali superano il nord Italia con il 48% contro il 47%. Sul fronte anagrafico alcune discipline si dimostrano attrattive per gli atleti di “mezza età”: nel ciclismo il 27% dei partecipanti è nella fascia 41/50 anni e nel running la stessa categoria di età sale al 33% (contro una media di categoria in tutte le discipline del 30%). Gli sport con la maggior presenza di under 30 sono i multidisciplinari

con il 38% di partecipazioni (contro una media di tutte le discipline del 16%) e da questo dato va escluso il triathlon che ha nella fascia 41/50 la maggiore presenza con il 29%. Da segnalare gli sport invernali che sono gli unici ad avere una percentuale a doppia cifra tra gli ultrasessantenni con il 16% di adesioni (contro una media di tutte le discipline del 8%). Ultimo, ma non certo per importanza, la provenienza degli atleti in questo 2021 pandemico: la media tra tutti gli eventi dice che poco più del 6% è venuto dall’estero con picchi del 26% nel caso di sport invernali. Gli sport del pedale con il 6,54% di stranieri e tutte le discipline della corsa con il 6,13% sono in linea con la media nazionale del 6,34 per cento. Parallelamente lato media ENDU con i contenuti di ENDUchannel, il canale ha registrato una crescita nel 2021 del 600% raggiungendo le oltre 350.000 visualizzazioni settimanali dei contenuti, con una crescita mese su mese del 20% nell’ultimo periodo.

ENDU è la piattaforma di engagement e di servizio per il mercato dello sport sviluppata da Engagigo srl con l’obiettivo di rappresentare il punto di riferimento per tut ti gli appassionati di spor t endurance attraverso la creazione di prodotti e servizi evoluti dal punto di vista tecnologico e informativo, in grado di valorizzare l’esperienza di ogni atleta prima, durante e dopo una competizione. Nell’ecosistema della piattaforma spicca ENDUchannel, il canale web-tv dedicato agli sportivi praticanti con contributi di atleti professionisti ed esperti del settore e a questa offerta si affiancano ENDUlab ed ENDUfit, servizi dedicati alla formazione, con corsi specifici per atleti, tecnici e dirigenti sportivi. ENDU è parte attiva nella promozione di Pedalitaly, l’innovativa piattaforma che vuole unire il mondo del ciclismo virtuale con quello del cicloturismo reale. Agli organizzatori, ENDU offre una gamma di ser vizi che va dalla gestione delle iscrizioni al cronometraggio attraverso una rete di timing company sparse sul territorio italiano, a cui si aggiunge la proposta ENDUpix che prevede il servizio fotografico con tecnologia facial recognition in grado di ritrarre tutti i partecipanti alla manifestazione sportiva. 15


/Sport Cestista argentino del Reyer Venezia Mestre ma anche imprenditore carismatico. Quale è secondo te il fattore critico di successo sul campo ma anche nella vita? I valori più importanti sui quali ho costruito la mia carriera sono la dedizione, la costanza, umiltà e la resilienza. Lo sport insegna tanto di ciò che significa andare oltre le difficoltà, alzando l’asticella ogni volta superando sé stessi e non gli altri.

BRUNO CERELLA

Come è iniziata la tua carriera sul parquet? Sono nato a Bahia Blanca, Argentina. Una di quelle poche città dove il pallone viene lanciato al cielo e non calciato. All’età di 4 anni ho cominciato ed eccomi qui che ancora vivo la vita con la palla in mano

Da Bahía Blanca al Mondo

Quale è il giocatore più forte che hai marcato e in quale occasione? Isaiah Thomas, all’epoca dei Boston celtics. Piccolo, velocissimo e molto talentuoso.

Rubrica iLoby a cura di Christian Gaston Illan e Maria Giulia Linfante

Che tipologia di giocatore sei? Sono ad oggi un giocatore d’esperienza, che sa leggere cosa serve

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marzo\ aprile 2022 alla squadra in un determinato momento della partita. Sono un giocatore che parte dalla difesa, dove prendo forza limitando gli avversari e non facendo un canestro

della mano dalla flessibilità e resilienza che servono per prendere le giuste decisioni in tempi di cambiamenti veloci come quelli che viviamo oggi.

Quali assonanze ritrovi fra il campo e la tua carriera di imprenditore? Penso che lo sport di squadra insegni come l’obbiettivo comune va messo davanti a quelli individuali per raggiungere traguardi importanti e diventare vincenti. Vincenti non vuol dire alzare il trofeo, perché alla fine lo fa solo una, ma significa essere la miglior versione di se stessi, andando oltre le aspettative. Questo è il motivo per il quale provo a creare “teams” di persone che colgano la visione ed i valori, e la portino avanti insieme in modo efficiente.

Quali sono i tuoi obiettivi per il 2022? Dal punto di vista sportivo provare ad arrivare a competere per un titolo ancora una volta. Dal punto di vista umano, riuscire a consolidare la prossima estate il progetto Slums Dunk (la mia associazione benefica nata 10 anni fa) in Cambogia, e dal punto di vista imprenditoriale dare il via a quei 3 nuovi progetti residenziali su MIlano, che da tempo sto sviluppando.

Q uale è per te la caratteristica fondamentale per la vittoria? Dal mio punto di vista, caratteristiche fondamentali sono la forza mentale e va

E ora la domanda di rito: I tuoi 5 brani musicali favoriti. Juan Luis Guerra - La bilirubina Mana - Vivir sin aire Andrea Bocelli - Con te partirò France Gall - Il jouait du piano début Tracy Chapman - Talking about a revolution

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/Sport

GIANCARLO ANTOGNONI Un uomo di testa, di cuore... di gambe! A cura di Carla Cavicchini

La grinta del leone nel suo sguardo buono ed intenso è rimasta ad Antognoni. Nonostante le traversie accadute in questi ultimi tempi tanto da colorare la vicenda in una sorta di... “telenovela viola”. È di qualche mese infatti la notizia della rottura con l’establishment calcistico avvenuta a causa del non trovato accordo tra le parti. Lontani da polemiche col suo addio al club della Fiorentina, è doveroso tuttavia menzionare i meritati riconoscimenti della sua lunga e notevole carriera di calciatore, divenendo poi dirigente della squadra viola. “Nonostante lasci la Fiorentina non lascio certamente Firenze – osserva lo sportivo – in quanto tifosi e maglia viola godranno sempre della mia grande riconoscenza, nonché del mio amore incondizionato. Alla presentazione del suo volume: “Volevo fare il calciatore” I primi passi di Giancarlo Antognoni - volto tra l’altro anche per sostenere la “Fondazione Baciotti” - il libro, si osserva, nasce per la passione per la Fiorentina ricordandolo prima ancora ragazzetto quando ad Asti - città dell’Alfieri nonché del ‘Moscato’ - ebbe l’occasione di esordire, divenendo più tardi un campione vero. Proprio quella cittadina piemontese che stravedeva per ‘Gisto’, così chiamato, tanto che quando giocava il pallone diveniva una ‘appendice’ e la rete arrivava -- senza nemmeno il bisogno di guardare la sfera. Altri tempi, quando sulle scarpe ‘Diadora’ c’era la firma di Antognoni, qual cosa non certamente da tutti i giorni.!

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Sorride Antognoni ricordandosi giovanissimo agli esordi della professione con quella nebbia perenne del Nord d’Italia, accompagnata dalla grande timidezza e poca comunicazione, crescendo tuttavia nel tempo, “dentro e fuori”! Campione del mondo con la Nazionale Italiana nel 1982, è stato considerato uno dei migliori ‘10’ del calcio italiano. Cresciuto nel mito di Gianni Rivera, si affermò poi come centrocampista, tanto da essere inserito nel 2018 nella “Hall of Fame” del calcio italiano nella categoria “Veterano italiano”. È difficile intervistarlo durante l’abituale rito degli autografi; gli chiediamo qualche minuto e alla fine…” Alla grazia dei 5 minuti!” Un paragone tra lo sport odierno e quello di prima. “Beh, va molto anche il golf, il tennis… la metodologia è più veloce nonostante il regolamento sia sempre lo stesso. Nel campo vigono regole un po’ diverse, tuttavia viene giocato sempre 11 contro 11 con presenza fissa dell’arbitro. Di conseguenza anche se la tecnologia sta prendendo molto, riscuote un risvolto positivo anche nei confronti dei tifosi. I cambiamenti sono inevitabili! Esistono palloni, maglie, abiti… a livello di costume, si osserva più ricercatezza nel vedere le partite a differenza di prima. Rimane che il giocatore è un professionista al 100% come forse ai tempi miei nonostante si gestisca da solo mentre prima veniva gestito dalla società.”

Il fenomeno doping come si combatte? “Francamente esistono forti controlli nonostante in tale sport non vi siano state cose eclatanti in merito.” I valori che gli dato lo sport e i valori dello sport. “L a mia famiglia mi ha dato grandi valori, capendo poi col tempo che si può accettare la sconfitta. Pertanto i miei valori sono rimasti inalterati da sempre, con la correttezza in primis.” Due parole sulla città dell’Alighieri adesso così celebrata in occasione dei ‘700 anni del suo anniversario. “Firenze è Firenze con tutto il suo fascino che la circonda e, non a caso, frequentatissima da turisti che vengono a visitarla da ogni parte del mondo. A mio avviso si stava meglio negli anni ’80, rimane tuttavia uno splendore di città.” Sappiamo che alla Regione Toscana lo scorso novembre sulla tematica del femminicidio si è espresso in merito. “Si…ero circondato da una moltitudine di donne ed io, cittadino attivo quale rappresentante maschio, ho risposto che purtroppo succedono cose terribili in Italia e nel mondo, di conseguenza ben vengano eventi in merito atti a combattere tali soprusi nei confronti del genere femminile. È grato a chi si adopera attivamente in proposito - media in primis - poiché quello che viene fatto non è mai troppo.”


marzo\ aprile 2022

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A cura del quotidiano Expansiòn

Intervista a José Miguel Navarro

“LAVORO MEZZA GIORNATA”

/Fashion

Terminava la sua carriera nel 1991 q u a n d o s u o p a d r e g l i disse: “apriamo un azienda di ca lzatu re”. Un col po che ha portato Gioseppo in 80 paesi e il suo vicepresidente a credere che non ci sia bisogno di aspettare la pensione per cominciare a vivere. Avete visto il film intitolato “The Holiday” nel quale le protagoniste Cameron Diaz e Kate Winslet si scambiavano le proprie case? La vita di José Miguel Navarro è stata così per un anno. “È da 5 anni che giro il mondo ricorrendo all’home exchange con mia moglie ed i miei due figli. 25 anni alle spalle nell’impresa di famiglia e mi sentivo sfinito” Ed è stato nel 1991 quando Navarro, terminata la laurea in Economia, ricevette una proposta da suo padre: unirsi all’azienda che stava per nascere e che

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avrebbero chiamato Gioseppo, proprio come il soprannome di José Miguel. Suo padre ha passato una vita a lavorare per il settore calzaturiero di Elche. Perché è diventato un imprenditore all’età di 50 anni? Questo è quello che disse a mia madre 30 anni fa, ma lei era stufa che lui lavorasse per gli altri, sapeva che era qualcuno di molto valido. Non possiamo dire che la sua era una vocazione… Volevo fare tutto tranne che lavorare con la mia famiglia. Feci l’animatore turistico a Maiorca, presi un anno sabbatico e me ne andai in Brasile… Non sapevo bene ciò che volevo, però mio padre decise per me. Apprezzò il gesto? Mio padre è sempre stato ottimista e ha avuto determinazione. È ciò che ha fatto sì che le cose iniziassero a funzionare


marzo\ aprile 2022 ripartito le sedie affinché ognuno rimanga nel suo spazio. Suo padre continua a prendere le decisioni chiave? Io ho apportato una visione fresca, audace o incosciente, come si preferisce chiamarla; lui il suo sapere. Mi ha sempre coinvolto e mi ha trattato alla pari. Al momento, mio padre continua a venire in ufficio e ci manda mail con suggerimenti per sentirsi vivo e utile; così noi cerchiamo di trovare il modo per far si che questi suoi desideri si inseriscano in un’organizzazione altamente professionale. La gestione del potere è complicata. Quando arriverà all’età di suo padre, 80 anni, anche lei invierà e-mail con suggerimenti? Non credo nella pensione, è il grande errore dell’economia e grava sulla mentalità delle persone. Non si può vivere pensando alla pensione perché non è un mantra. La cosa migliore è trovare un lavoro adatto alle proprie circostanze, con orari ridotti e riconciliare e cercare la felicità quando si è giovani. nonostante le difficoltà dei primi tempi. Abbiamo trascorso diverse notti senza dormire, però non abbiamo pensato di gettare la spugna neanche nei momenti più critici. Oggi i suoi tre fratelli, i suoi genitori e Lei siete in azienda. C’è più confusione nel consiglio di amministrazione rispetto alle lezioni di acquagym di quando faceva l’animatore turistico? Siamo una famiglia di c arat tere e temperamento: questo rende più difficile lavorare assieme. La cosa positiva è che la prima e la seconda generazione hanno creato questo insieme, e sappiamo che la premessa è di andare d’accordo per espandere il marchio. Un socio con un cognome diverso da Navarro le darebbe tregua? Vorremmo che l’azienda continuasse ad essere un’impresa familiare e abbiamo

Si può lasciare la prima linea di comando di una multinazionale come la sua? Io lavoro solo mezza giornata e il pomeriggio lo dedico alla mia famiglia e allo sport. È la routine che ho incorporato dopo la pausa di lavoro di cui vi ho parlato. L’abbandono gli ha fatto perdere il potere. Non è qualcosa che crea dipendenza? È chiaro che il potere ti stringe a sé, ma me ne andai perché sono sempre stato un po’ pazzo, però non me ne pento: tornai con idee nuove. Condividevo la direzione generale con mio fratello prima di andarmene e con ciò è chiaro che perdetti potere, ma attualmente sono vicepresidente e brand manager, e riducendo la mia giornata lavorativa ho scoperto un modo di vivere che per me è meraviglioso. Ma non tutti hanno la disponibilità finanziaria per prendersi un anno sabbatico.

Certamente, bisogna avere dei risparmi, però non è solamene una questione di denaro. A volte manca il coraggio. Il vostro è stata messa alla prova con la pandemia? È il periodo di maggior panico che io abbia mai vissuto, sono molto viscerale e mi allarmai moltissimo. Il coronavirus arrivò nel momento più critico, con tutta la merce estiva già acquistata, ma decidemmo che non avremmo scontato i prodotti e ciò che non si poteva vendere sarebbe passato alla collezione estiva 2021 allo stesso prezzo. Ci è voluto il pugno di ferro e strategie di pensiero per arrivare alla fine dell’anno senza perdita. In questo 2021, il nostro fatturato arriverà al 38 milioni di euro, pareggiando cifre pre-crisi. Cosa succederà ai negozi fisici nei prossimi anni? Non vogliamo rinunciare a loro perché ci hanno dato da mangiare per molti anni, tuttavia la vendita online ha accelerato e rappresenta quasi il 30% del nostro business. Quello che facciamo è richiedere alle aziende online di mantenere per i nostri prodotti lo stesso prezzo presente in negozio, anche se questo significa rinunciare ad alcuni operatori. Hanno creato due nuove marche di calzature prodotte a Elche. Il canto delle sirene sostenibili si è udito anche da levante? Notammo un momento di maggior sensibilità per l’ecologia e per la “produzione a km 0”, perciò abbiamo creato Hot Potatoes e La Siesta, perché convertire Gioseppo ad un marchio totalmente sostenibile sarebbe una falsità. Non era il concept al momento della sua nascita, la stessa cosa succede anche alle grandi imprese della moda, e metterci l’etichetta di sostenibilità è fare greenwashing, una bugia. Vedo che la sincerità è uno dei suoi valori. Altri ingredienti per creare lo stile di vita ideale? Passione, convinzione e determinazione. Ci sono miliardi di motivi per non fare le cose... Si crede che come si ha la macchina, la barca e l’azienda si è apposto, ma dietro la comodità si cela il mostro della routine.

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/Fashion

COLOMBO E IL BRAND SPERIMENTALE FROY Insieme per una moda che guarda al futuro A cura della Redazione

Colombo Industrie Tessili, azienda storica fondata nel 1962 in provincia di Como, ha fatto dell’innovazione uno dei tratti principali del suo DNA e nel corso degli anni ha legato il suo nome a realtà e player sempre diversi per raccontare un percorso unico e poliedrico. Per fettamente coerente con la sua evoluzione, Colombo Industrie Tessili ha scelto come partner per la Milano Fashion Week uno dei brand più originali e creativi del panorama moda contemporaneo, entrato di diritto nel calendario ufficiale di CNMI: FROY. Dall’animo creativo e sperimentale, FROY ha presentato la collezione AI 22/23

durante la settimana della moda Milanese, nella splendida cornice del Senato Hotel Milano, svelando al grande pubblico la creazione esclusiva realizzata con l’azienda comasca. Colombo Industrie Tessili ha ideato infatti, in collaborazione con il brand, un tessuto esclusivo, il monogram Froy, uno jacquard di nylon e seta, realizzato su catena di seta. La storica eccellenza manifatturiera italiana incontra così lo spirito avanguardista di questo marchio dal quale nasce una proposta che alterna colori vividi e decisi a pezzi grigi e dai toni neutri, con richiami alla cultura armena, terra di origine del talentuoso Arman Avetikyan, fondatore del brand. I capi in maglia calata, con le loro asimmetrie geometriche, raccontano un mondo scomposto, instabile, dall'architettura imprevedibile, come coloro che lo abitano. Punti e ricami, così come gli effetti retati, ricordano l’indispensabile necessità di connessioni e rapporti umani. I preziosi materiali di origine certificata vengono valorizzati dalla calatura, che permette di evitare qualsiasi spreco di materia prima, ricreando forme che si adattano al corpo di chiunque le indossi. Stefano e Massimo Colombo, r is p et ti va m e nte Pre sid e nte e A D dell’azienda, commentano così: “Siamo molto soddisfatti del risultato finale di questa collaborazione. La nostra azienda è da sempre attenta ad affiancare e supportare partner

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marzo\ aprile 2022 che guardano al futuro e all’innovazione. Abbiamo avuto modo di collaborare spesso con Arman Avetikyan, il fondatore del brand FROY e giovane creativo di grande talento. La sua voglia di sperimentare, proporre qualcosa di nuovo guardando al passato, alla sua terra di origine, la bellissima Armenia, ci ha consentito di creare un tessuto prezioso e unico che sintetizza in maniera perfetta la sua arte e il nostro saper fare italiano per un’eccellenza manifatturiera senza eguali.”

Arman Avetikyan, fondatore di FROY, conclude: “Vorrei ringraziare Colombo Industrie Tessile per il supporto e l’attenzione rivolta alle nuove realtà come Froy, che oggi si trovano all’inizio del proprio percorso creativo. Penso che i tessuti Colombo rappresentino al meglio tutti i concetti su cui si basa il mio progetto, dall’elevata qualità fino al concetto di sostenibilità. In questo momento storico i giovani designer hanno bisogno di creare sinergie con grandi aziende e industrie produttive come Colombo Industrie Tessili, solo così potremo ripartire e tornare a crescere.”

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/Fashion In occ asione della set timana della moda femminile di Milano, Borsalino ha presentato la collezione AutunnoInverno 2022/23, un viag gio nella memoria che dagli anni Set tanta ci riporta al periodo fra le due guerre. Quest ’ultima visione romantica del Creative Curator della Maison Giacomo Santucci riflette sulla rinnovata funzione della creatività attraverso il Movimento Informale e l’esperienza di artisti come Alberto Burri, Lucio Fontana e Jannis Ko u n e l lis , c a p a c i d i s p e r i m e nt a r e linguaggi innovativi e nuove forme di espressione. Frutto di una ricerca storica dettagliata, con citazioni ar tistiche e tributi, la collezione è stata creata per incoraggiare la libera espressione della propria individualità, senza vincoli di categoria o etichet ta. At traverso una palet te invernale nei toni del blu, rosso-ruggine e

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COLLEZIONE BORSALINO AUTUNNO-INVERNO L’arte ci proietta nel futuro A cura della Redazione


marzo\ aprile 2022 verde, le creazioni Borsalino per L’Autunno-Inverno 2022/23 interpretano elementi Arts and Crafts, Modern Contemporary e Street Style in una vasta gamma di forme, dettagli e design. Arts and Crafts. Sulla scorta dell’esperienza del Movimento Informale, i cappelli della collezione Borsalino Autunno-Inverno 2022/23 si trasformano in tele grezze su cui dipingere nuove e sempre più insolite storie. Ecco, quindi, i modelli d’archivio anni Settanta incontrare il découpage, l’effetto maltinto, le cuciture punto selleria e i fori ‘spazialisti’. Si superano i limiti e si aprono nuove dimensioni, esaltando la maestria degli artigiani Borsalino. Contemporary. Inediti nastri in grosgrain, patch e tracollegioiello esaltano le iconiche forme Borsalino d’archivio. Il mondo animalier si arricchisce di un nuovo motivo che si preannuncia un bestseller: la ‘tigre reale’ in feltro a pelo lungo. La tiara diventa elemento grafico e viene proposta nell’inedita versione in bambù. Novità assoluta: il feltro di lana rigata con lettering Borsalino a contrasto. Street. Irrinunciabili le proposte in tessuto che riflettono ed esaltano i temi della collezione. Protagonista è il crest all-over Borsalino che, disponibile in due differenti versioni, ricopre gli iconici modelli baseball e bucket. Eco-cachemire e lana vergine per i beanie tricot, archetipi assoluti della moda di strada. In occasione della presentazione della nuova Collezione Donna Autunno-Inverno 2022/23, Borsalino ha svelato sulle sue piattaforme digitali la terza edizione di Hat Your Diversity, videoclip che omaggia la bellezza e l'espressione artistica femminile in tutte le sue forme. Girato nelle suggestive strade di Roma, il film ha come interpreti 13 donne provenienti dal mondo dell'arte, della comunicazione, dello spettacolo, dell’imprenditoria, dell’alta cucina e della moda, che esprimono liberamente il proprio stile attraverso i cappelli della collezione Autunno-Inverno 2022/23. Le protagoniste sono: Micaela Berretti (Specialista in Relazioni internazionali e Presidente di Bewarenow), Flaviana Boni (Influencer), Ornella De Felice (Chef), Mariapaola D’Urzo (Stylist e Content Creator), Erica Firpo (Giornalista e Fondatrice di ciaobella.co), Polissena Galdo (Fondatrice di Po.Co. Studio), Tatiana Galdo (Attrice e Assistente Casting), Jelena Jovanovic (General Manager, Responsabile contenuti e strategia editoriale Magister Art), Francesca Mezzano (Manager Culturale), Sabina Nicastro (General Manager), Arianna Pavoncello (Manager Studio di Restauro e Conservazione), Josefine Samuelsson (Brand Strategist), Adriana Soares (Imprenditrice, Scrittrice, Fotografa, Pittrice). Più sofisticata che mai, la collezione Borsalino Autunno-Inverno 2022/23 guarda al passato come un patrimonio prezioso che deve essere preservato e continuamente reinterpretato per progettare un presente e un futuro migliori.

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/Fashion

ALTAGAMMA: PREMI 2021 I futuri protagonisti dell’alto di gamma firmato Made in Italy A cura della Redazione

Sono otto i vincitori 2021 del PREMIO GIOVANI IMPRESE ALTAGAMMA Believing in the Future che nasce nel 2015 con l’obiettivo di valorizzare le aziende italiane emergenti nei diversi settori rappresentati da Altagamma. Il Premio intende identificare e avvicinare la nuova generazione di imprenditori della creatività, offrendo strumenti esclusivi per il loro percorso di crescita e nuove opportunità relazionali nell’ecosistema italiano dell’alto di gamma. Unico nel suo genere, il programma di mentorship e affiancamento di Altagamma, in partnership con Borsa Italiana, ELITE e SDA Bocconi, prevede diversi momenti di formazione, consulenza e business strategy dedicati alle imprese vincitrici. Borsa Italiana garantisce a ciascuna un assessment individuale sulla quotabilità dell’azienda, in coerenza con l’evoluzione del piano strategico; ELITE offre l’opportunità di partecipare a una selezione di workshop caratterizzati da programmi e relatori d’eccellenza con l’obiettivo di portare alle società nuove competenze e soluzioni utili alla crescita del business e SDA Bocconi propone a questi giovani imprenditori percorsi di formazione executive per consolidare le loro abilità manageriali. Altagamma, infine, mette a disposizione dei vincitori la membership annuale con la possibilità di partecipare a tutti gli eventi e le iniziative della Fondazione, un’attività di mentoring personalizzata costituita da incontri con le Aziende Socie Altagamma e una campagna di comunicazione social dedicata.

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I VINCITORI 2021 PER CATEGORIA MODA: La DoubleJ DESIGN: Internoitaliano GIOIELLERIA: SABBA e SO-LE Studio ALIMENTARE: Portofino Dry Gin VELOCITÀ: Moto Parilla HOTELLERIE & WELLNESS: Fragile Cosmetics INNOVATION: Orange Fiber

ADVISORY BOARD 2021 PREMIO GIOVANI IMPRESE ALTAGAMMA La definizione dei vincitori è avvenuta sia attraverso candidature spontanee sia tramite una selezione delle imprese che sono state identificate dall’Advisory Board del Premio e dai Soci Altagamma. Circa un centinaio le aziende che sono state valutate. I membri dell’Advisory Board sono professionisti e giornalisti che rappresentano tutti i settori del Premio e hanno per questo offerto un contributo cruciale alla realizzazione di questa settima edizione: • Silvia Baruffaldi, Auto&Design Gilda Bojardi, Interni • Alba Cappellieri, Politecnico di Milano e Museo del Gioiello Vicenza • Cesare Cunaccia, Lampoon e LUISS • Maddalena Fossati, Condé Nast Traveller Italia e La Cucina Italiana • Barbara Lunghi, Borsa Italiana • Livia Peraldo Matton, Elle Decor Italia • Nicoletta Polla-Mattiot, How to Spend It – Il Sole 24 Ore • Fernanda Roggero, Il Sole 24 Ore • Maurizio Rossi, H-Farm • Sara Sozzani Maino, Vogue Italia e Vogue Talents • Luca Tremolata, Il Sole 24 Ore

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BREVI SCHEDE SUI VINCITORI 2021 MODA: LA DOUBLEJ

La DoubleJ é la destinazione multi-tasking milanese per la moda ad alta frequenza contraddistinta da un twist ammiccante e dall’allegria della sua fondatrice J.J. Martin. Affidandosi ai migliori artigiani del settore, le sue collezioni 100% Made in Italy mettono in luce l’artigianato italiano e l’arte del buon vivere tipici del Bel Paese. Tutte le creazioni La DoubleJ sono il risultato di una visione filtrata attraverso lenti di pura gioia, colori sgargianti e amore per tutto ciò che è massimalista. www.ladoublej.com

JJ Martin, Fondatrice e CEO di La DoubleJ

DESIGN: INTERNOITALIANO

Internoitaliano è una realtà editrice di oggetti, complementi ed elementi d’arredo, con la vocazione di portare il design d’autore e la qualità tecnica di lavorazione, tipicamente italiani, sulla scena internazionale. Il sistema di Internoitaliano ha un cuore pulsante costituito da un tessuto produttivo fatto di una rete di laboratori artigiani che incarnano l’eccellenza della capacità italiana di creare manufatti di altissima qualità. L’ambizione è restituire un valore di normalità al design: i prodotti sono progettati per essere duraturi e diventare parte del nostro quotidiano con personalità e discrezione. Internoitaliano.com

Giulio Iacchetti, Fondatore e Art Director di Internoitaliano

GIOIELLERIA: SABBA

SABBA è una maison di alta gioielleria fondata da Alessandro Sabbatini nel 2014. Ogni gioiello è prodotto in un solo esemplare e realizzato da poche e selezionate mani italiane e francesi, in un colloquio costante fra creatore e artigiano. Alessandro Sabbatini inizia la sua carriera come designer da Cartier che lascerà nel 2014 per realizzare il suo sogno: una produzione di pochissimi pezzi, concepiti come viaggi attraverso i colori e le forme senza alcun limite nella scelta delle pietre. Un unico fil rouge: produrre pochi pezzi per riuscire a celebrare al meglio la bellezza e l’unicità di ogni donna.

Alessandro Sabbatini, Fondatore e Proprietario di SABBA

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GIOIELLERIA: SO-LE STUDIO

SO-LE Studio nasce nel 2017 sotto la guida del Direttore Creativo e Fondatrice Maria Sole Ferragamo. La missione di SO-LE Studio è trasformare materiali di scarto come pelle e ottone in gioielli unici, amuleti e armature per tutte le generazioni. Il suo quartier generale creativo si trova a Milano, mentre la produzione rimane nelle colline fiorentine. SO-LE Studio presenta una collezione all'anno con nuovi design. Le collezioni precedenti sono costantemente reinterpretate con nuove forme e finiture. Le parole chiave della ritrattistica di SO-LE Studio sono: longevità, dinamismo, versatilità, leggerezza e senso di provocazione. So-le-studio.com

Maria Sole Ferragamo, Fondatrice e Direttore Creativo di SO-LE Studio

ALIMENTARE: PORTOFINO DRY GIN

Portofino Dry Gin è un distillato artigianale nato per celebrare la bellezza dei paesaggi italiani e la ricchezza del patrimonio della Riviera ligure. L’iconico prodotto celebra Klaus Pudel - nonno del Fondatore e CEO di Portofino Dry Gin, Ruggero Raymo - che durante la Seconda Guerra Mondiale salvò Portofino dalla distruzione, amando profondamente questo borgo e ospitando negli anni ’50 e ’60 le feste più belle dell’epoca de ‘La Dolce Vita’. Proprio come Pudel, questo gin è caratterizzato da uno spirito creativo e raffinato con un’inconfondibile nota mediterranea, quella di limone fresco e ginepro e di altre 19 botaniche che evocano il gusto della cucina tradizionale ligure. Portofinogin.com

Ruggero Raymo, Fondatore e CEO di Portofino Dry Gin

VELOCITÀ: MOTO PARILLA

Moto Parilla nasce all’interno dell’ecosistema della Motor Valley in Emilia Romagna nel 2017 e riprende lo stile accattivante e l’originalità dello storico marchio di motociclette in auge negli anni ’40 e ’60. La nuova impresa ha creato un concetto nuovo di e-bike, con un altissimo grado di innovazione e design per unire il mondo delle moto a quello delle bici, producendo ogni componente totalmente in Italia. Le bici elettriche di Moto Parilla sono prodotte con un’incredibile personalizzazione sartoriale, in numeri limitati e totalmente su misura, con maniacale attenzione a materiali di qualità, finiture e assemblaggio. Motoparilla.it

Filippo Beltrami, Fondatore e Vice Presidente di Moto Parilla

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HOTELLERIE & WELLNESS: FRAGILE COSMETICS

Fragile Cosmetics offre un’esperienza genderless multisensoriale attraverso prodotti naturali, vegani ed ecologici per capelli e pelle. Dall’esperienza di Franco Gobbi, hairstylist internazionale tra sfilate e set fotografici in tutto il mondo e le capacità di ricerca e sviluppo dell’imprenditrice Manuela Affatato, amante del design, nasce una linea dove l’0amore per la natura si fonde con l’idea stessa di bellezza. Una linea multifunzionale essenziale che combina preziosi principi attivi biologici e sostenibili, con fragranze e design unisex ed eco-friendly. Secondo loro, Fragile è un modo di rappresentare il delicato equilibrio tra la natura umana e il pianeta in cui viviamo. fragilecosmetics.com

Manuela Affatato e Franco Gobbi, Co-creative Director di Fragile Cosmetics

INNOVATION: ORANGE FIBER

Orange Fiber è la PMI innovativa italiana fondata nel 2014 che ha brevettato e produce tessuti sostenibili per la moda a partire dai sottoprodotti dell'industria di trasformazione agrumicola. Tutta la bellezza della natura mediterranea, la creatività siciliana e l'eccellenza del Made in Italy, racchiusa in un materiale unico pensato per rispondere alle esigenze di innovazione e sostenibilità dell'industria della moda e contribuire a preservare le preziose risorse del nostro Pianeta. I prodotti Orange Fiber sono l'ingrediente perfetto per i brand e i designer attenti ai temi della sostenibilità che desiderano trasmettere i propri valori con prodotti innovativi e di alta qualità. Hanno già scelto Orange Fiber per la creazione di collezioni moda dedicate Salvatore Ferragamo, H&M e E. Marinella. Orangefiber.it

Enrica Arena, Co-Fondatrice e CEO di Orange Fiber

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FONDAZIONE ALTAGAMMA Altagamma riunisce dal 1992 le migliori imprese dell’Alta Industria Culturale e Creativa che promuovono nel mondo l’eccellenza, l’unicità e lo stile di vita italiani. Unica per la sua trasversalità, Altagamma accoglie 109 brand dei 7 settori della moda, del design, della gioielleria, dell’alimentare, dell’ospitalità, dei motori e della nautica. La Mission di Altagamma è contribuire alla crescita e alla competitività delle imprese dell’industria culturale e creativa italiana, offrendo così anche un contributo allo sviluppo economico del Paese. L’alto di gamma rappresenta un’industria da 126 miliardi di euro, in Italia, e fornisce un contributo al PIL del 7,4%, percentuale che sale al 18,4% considerando il totale delle filiere di riferimento. La quota dell’export è di circa il 50%. Coinvolge 1.922.000 occupati, diretti e indiretti, pari all’8,2% dell’occupazione italiana.

Per ulteriori informazioni:

Edoardo Carloni M: 339 1618463 @: carloni@altagamma.it Giorgio Bocchieri M: 334 6853078 @: bocchieri@altagamma.it

www.altagamma.it

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NUOVO FLAGSHIP STORE CRAZY Il brand approda negli Stati Uniti

A cura della Redazione

La crescita del brand valtellinese è inarrestabile anche sui mercati esteri, e dopo l’annuncio della filiale americana oggi Crazy annuncia l’apertura del primo store monomarca a Carbondale, in Colorado, cuore nevralgico del mondo outdoor degli Stati Uniti. Il nuovo punto vendita si colloca all’interno della strategia Crazy di aperture vetrine in collaborazione con i propri partner sul territorio. Luca Salini: «Apriamo negozi Crazy lavorando in accordo con interlocutori che credono nella nostra proposta e che rappresenta una voce fuori dal coro nel comparto dell’abbigliamento tecnico da montagna».

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marzo\ aprile 2022 A meno di 50 chilometri da Aspen, la città di Carbondale rappresenta uno snodo nel sistema viario del Colorado, non solo sotto il profilo della percorribilità ma anche, e soprattutto, per il pubblico che frequenta questa area degli Stati Uniti. Ed è proprio qui che l’italiana Crazy ha aperto il primo flagship store nel Nord America, dopo aver avviato una propria filiale l’anno passato. Sotto il profilo del posizionamento, infatti, il marchio valtellinese ha fatto del Fast & Light la propria filosofia, un approccio all’abbigliamento sportivo per la montagna che rappresenta una alternativa per il consumatore americano, abituato a capi dal taglio più morbido e dalla performance dei tessuti impiegata non prioritaria nella decisione d’acquisto. La strategia commerciale di Crazy è estremamente precisa e prevede una forte partnership con i player che operano sul territorio: nel caso del Colorado lo store è stato aperto con il supporto di Cripple Creek, distributore Crazy ad Aspen e l’intera operazione è stata coordinata dal team Crazy guidato da Alessandro Lafranconi. Il negozio Crazy di Carbondale si colloca in un contesto naturale a metà strada tra Aspen e Glenwood Springs, mete ideali per tutti gli appassionati di outdoor del nord America. Cinquanta metri quadrati dedicati al brand valtellinese che ha fatto del Fast&Light la propria filosofia e che vedrà operare quattro dipendenti a rotazione che oltre a gestire il negozio fisico, si occuperanno del management dell’e-commerce per raggiungere tutti i clienti target negli Stati Uniti. Sul fronte italiano, Crazy ha annunciato l’apertura di un altro negozio a Bardonecchia che consolida la presenza del brand bormino in Val di Susa, a due passi dalla città metropolitana di Torino. Con queste due nuove vetrine salgono a 13 i flagship store a marchio Crazy, un progetto interamente italiano, nato in montagna per chi vive la montagna con passione.

Creato nel 1989 per opera di Valeria Colturi, fondista di interesse nazionale, il brand Crazy ha nel proprio DNA l’agonismo e la ricerca della massima performance, elementi che si ritrovano in ogni capo delle proprie collezioni di abbigliamento. Soluzioni studiate per scialpinismo, trail running e trekking che hanno in comune il concept Fast&Light, veloci e leggeri, una filosofia inventata da Crazy perché in montagna la leggerezza significa risparmio di energie, ovvero maggior sicurezza e più divertimento. Sin dalla sua fondazione, l’azienda di Tirano in Valtellina ha sempre mostrato una costante crescita ottenuta anche grazie a una distribuzione in 8 paesi europei (e dal 2021 anche in nord America) e supportata da un continuo sviluppo di negozi monomarca.

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/Fashion

FRESHLY COSMETICS Obiettivo attuale: well-being

A cura della Redazione

Nel 2021 Freshly Cosmetics, il brand spagnolo di cosmetica naturale, ha registrato un volume di vendite di 45 milioni di euro, con una crescita del 50% rispetto all'anno precedente, quando aveva raggiunto 30 milioni di euro. Rispetto ai due anni precedenti, la società ha triplicato il suo fatturato e, per il 2022, Freshy punta

a consolidare il suo team e la sua presenza nei mercati europei di Italia, Francia e Portogallo, dove è presente tramite il proprio ecommerce. Il brand, creato dai giovani ingegneri chimici Mireia Trepat e Miquel Antolín, si è addentrato nel 2016 nel mercato del

beauty con l'obiettivo di «rivoluzionare il settore cosmetico», offrendo prodotti naturali, efficaci, vegan e sostenibili, con un'elevata concentrazione di principi attivi naturali di alta qualità. Il 2021 è stato un anno di grandi successi per la marca, che ha raggiunto 1,1 milioni di clienti, vendendo 4 milioni di prodotti e registrando 1,3 milioni di ordini, rispetto ai 700.000 del 2020. Inoltre, lo scorso anno la società ha chiuso un round d'investimenti di 22 milioni di dollari con l'obiettivo di accelerare la sua internazionalizzazione e investire nello sviluppo del prodotto. Internazionalizzazione. Italia: un mercato maturo Attualmente, Freshly Cosmetics è presente in 25 paesi, principalmente in Europa e in Cina, dove ha iniziato la sua attività lo scorso anno con un proprio store nel gigante del commercio elettronico Tmall di Alibaba Group. Sempre nel 2021, Freshly ha aperto il suo primo punto vendita fisico al di fuori dei confini nazionali, a Londra. Ad oggi il mercato internazionale della società sta riscontrando un notevole aumento

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marzo\ aprile 2022 Valori e Well-Ageing Freshly Cosmetics, dopo aver lanciato sul mercato la crema notte Omega Rich Well-Ageing Cream lo scorso novembre, continua ad abbracciare la filosofia del well-aging, ovvero invecchiare in modo naturale e in salute, ed è proprio su questa linea che ha lanciato il Phoenix Aura Well-Ageing Serum, un siero viso complementare alla crema notte da utilizzare mattina e sera, tutti i giorni, che ripristina il funzionamento delle cellule per una pelle dall'aspetto visibilmente più giovane.

e rappresenta già il 20% del totale delle vendite. La missione principale dei co-founder è proprio quella di portare la rivoluzione di Freshly in tutto il mondo, scommettendo sull'omnicanalità con i negozi fisici, come i quattro che il brand ha attualmente aperto (Barcellona, Madrid, Valencia e Londra) e che spera di continuare ad aprire sia in Spagna che all'estero, ponendo l'accento soprattutto in Italia e in Francia, i suoi «mercati più maturi», per continuare a crescere anche nella parte ‘offline'.

Una campagna omnichannel Per il suo primo lancio del 2022, il brand sceglie di coinvolgere tutti i suoi canali di marketing, e non solo: da digital ads all’influencer marketing, dalla stampa online al mailing marketing. Una strategia multichannel, in formati pensati per tutti i tipi di target, che si sviluppa attraverso dirette Instagram, stories, post e reel che mostrano le proprietà, i benefici e le caratteristiche del nuovo siero. Il nuovo centro logistico La crescita sostenuta in questi sei anni della società di cosmetici vegan e ‘cruelty free', che conta 250 dipendenti, ha portato alla costruzione di un nuovo centro logistico, che sarà operativo nel corso di

quest'anno, probabilmente a maggio, e in cui la compagnia ha investito più di 4 milioni di euro. Il nuovo centro logistico si trova nella zona industriale “La Plana” a Gandesa (Tarragona) e avrà una superficie di 14.000 metri quadri; servirà alla marca per accompagnare la sua crescita nei prossimi mesi, riunirà lo stock che Freshly Cosmetics ha attualmente ripartito tra otto magazzini in affitto.

Un nuovo laboratorio di ricerca e sviluppo L’azienda, sull’onda del rafforzamento della sua struttura per far fronte alla sua crescita, sta preparando l'avvio di un laboratorio di ricerca e sviluppo che sarà pronto nei prossimi due mesi. Finora, la società ha lavorato con sei laboratori diversi, di cui cinque in Catalogna e uno a Madrid. Grazie a questo nuovo spazio, integrato negli uffici della società a Reus (Tarragona), Freshly Cosmetics metterà l'accento sul miglioramento dei suoi prodotti e sulla diversificazione della sua offerta, che finora è stata portata attraverso fornitori esterni.

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CUCINA EBRAICA E CONNUBIO CON LA ROMANESCA

La felicità a tavola combatte l’antisemitismo

A cura di Marco Chingari

In questi ultimi giorni abbiamo assistito, con il solito sgomento ed incredulità di fronte alla barbarie umana, al ricordo, tristemente ed altamente tragico, di quell’immensa ferita sociale politica ed umana che fu la Shoà (“catastrofe”) ebraica. Ebbene noi, seppur consci del dolore del tristemente vissuto dalla comunità ebraica durante il secondo conflitto mondiale, vorremmo ricordare invece il passato del popolo ebraico in maniera più felice, per esorcizzare ed edulcorare il ricordo di una memoria atroce con un’altra memoria assolutamente diversa e tradizionale: la cucina ebraica in seno alla sua sorella maggiore la cucina romanesca. Ora ricordare tutti i piatti fuoriusciti dal genio ebraico durante i secoli sarebbe semplicemente folle ed assolutamente poco esaustivo stante le poche righe concesse in un articolo, però, come non citare il piatto più famoso, assolutamente

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nomen omen ovvero i carciofi alla giudia? Carciofi mammoli romaneschi (detti mammoli perché di forma rotondeggiante che ricordano i procaci seni delle neo mamme appunto) puliti dalle foglie carnose (brattee) e schiacciati per poi essere fritti due volte per ottenere un fiore croccante aperto (il carciofo è il cugino brutto della rosa) che apre il palato a mille delizie quando si mangia.

L a cucina romana risponde con un contorno altrettanto gustoso: i carciofi alla romana, ovvero carciofi in pentola stufati, semplici ma pieni di gusto e teneri come le ali di un angelo. Ma seguitiamo nel nos tro viag gio gastronomico della memoria. Dal 1300 al 1555, data nella quale Papa Paolo IV revocò tutti i diritti degli ebrei


marzo\ aprile 2022 croccanti, una vera delizia) fino a finire con le regine dei primi e secondi piatti: la coda alla vaccinara e la pajata. Queste immense ricette ebbero origine rispettivamente al rione Regola ed al Testaccio, nel, pensate, 1300 (la coda) al 1800 (la pajata).

bottega, una cucina povera ma gustosa, detta appunto “popolare”. Codesta cucina quindi usava e nobilitava in maniera incredibile i resti e gli scarti, il famoso “quinto quarto” dell’animale, quindi le frattaglie, le code, i musi e le guance, ed il pesce di basso cabotaggio, quali arzille e pesce azzurro. Nascono così delle ricette strepitose, a cominciare dal brodo di arzilla alle acciughe con indivia, ai filetti di baccala fritti croccanti alla coratella con i carciofi (tutte le frattaglie dell’agnellino da latte, cuore, polmoni, fegato, reni, trachea cotto con olio e poco strutto ed unito a carciofi

La coda è la versione povera di un piatto gustoso e ricercato dalla nobiltà sia laica che ecclesiale e cioè lo stufato di bue col sellero. Nella coda appunto vengono usate le code dei manzi tagliate ad altezza vertebra, insaporite e fatte cuocere a fuoco lento con soffritto, brodo vegetale, sellero (sedano) salsa di pomodoro pinoli uvetta e cacao. Il risultato dopo almeno quattro ore di cottura è semplicemente strepitoso e può fungere sia come primo (si condiscono i rigatoni) che come secondo. La Pajata, o pagliata, deve la sua origine dallo sfruttamento di uno scarto, e cioè il primo tratto dell’intestino tenue del vitellino da latte contenente il “chimo” sostanza piena di caglio e latte semi digerito che con la cottura crea come un latticello, il quale cotto con il budello sapientemente preparato da macellai (macellari in romanesco) con il pomodoro ed il pecorino è servito insieme agli immancabili rigatoni ed è il principe

romani e di fatto istituì il ghetto ebraico a portico d’Ottavia e dintorni (pensate quanto è antico l’antisemitismo!) e vietò di fatto ogni commercio a parte la vendita di stracci ed abiti usati, ed il basso negozio di cibi vari però di scarso valore commerciale, (in quanto i migliori tagli sia ittici che di carne, detti “cardinalizi”, erano ad uso dei commercianti cattolici), agli ebrei dunque non resta che inventarsi, per necessità e bisogno, sia a casa che a

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consorte della coda alla vaccinara. E andiamo avanti. Come non parlare del supplì romanesco, fratello (quasi) gemello dell’arancino siciliano? La leggenda racconta che il termine supplì derivi dal francese surprise. A quanto pare, un soldato francese, trovatosi a passeggiare per le vie di Roma, gustando la polpetta di riso appena fritta, definì la mozzarella nascosta al suo interno una vera e propria surprise, una sorpresa. E da allora generazioni intere hanno gustato questa meravigliosa palla oblunga di risotto al sugo ricca di parmigiano (una volta si cucinava addirittura la salsa con le rigaglie di pollo) e fiordilatte al centro, fritta, croccante e filante al morso. E ancora la famosissima carbonara che pare sia nata nell’immediato dopoguerra stante la disponibilità, dopo tanta fame,

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delle razioni americane di uova liofilizzate e bacon (leggi pancetta) con le quali qualche genio creò, con l’aggiunta del pecorino e del pepe nero (strascico della ricetta ottocentesca pasta cacio e uova dei carbonari appunto), la regina delle paste romane. E la Gricia? Si insomma la pasta detta Amatriciana o “Matriciana”, derivante da Amatrice e dalla tradizione dei pecorari dediti alla transumanza delle bestie che la preparavano per sfamarsi in montagna, nella versione “bianca” senza pomodoro, fu denominata “Gricia” con un onomatopeismo rivolto a quei fornai svizzeri, provenienti appunto dai Grigioni, che erano specializzati a Roma nella preparazione di pane bianco e di paste alla crema anch’esse bianche candide. Ergo da “Grigioni”, “Gricioni” e “Gricia” il passo fu breve. Tante, troppe son le ricette da menzionare ma, per evidenti necessità di spazio,

finiremo con la ricetta assolutamente più internazionale, una ricetta che, in particolare, ha conquistato gli States da quasi un secolo e cioè “le tagliatelle all’Alfredo”. Queste meravigliose tagliatelle, ricche di burro e parmigiano (di almeno 36 mesi!) furono inventate dall’Oste Alfredo di Lelio nel 1908 a Roma nella trattoria di sua madre Angelina in Piazza Rosa dove ora sorge la Galleria Alberto Sordi. La genesi di questo meraviglioso piatto ha del romanzesco: quando la moglie Ines di Alfredo dette alla luce il suo primogenito Alfredo II, era talmente prostrata che il marito, preoccupato per la sua salute, inventò un piatto che fosse allo stesso tempo sostanzioso ma anche facilmente digeribile. Nacquero così queste tagliatelle all’uovo fatte a mano e condite, con arte mantecatoria sublime, con doppio burro, parmigiano e acqua di cottura delle tagliatelle stesse.


marzo\ aprile 2022 Il risultato? Un primo eccezionale, cremoso, avvolgente e pieno di gusto, sano e tipicamente italiano. Ma il vero successo il piatto, presentato successivamente nel menù del ristorante (e subito richiesto da tutta Roma e non solo) arrivò nel 1914 quando la coppia più famosa del cinema statunitense Mary Pickford e Douglas Fairbanks, in viaggio di nozze in Europa, si fermò a mangiare nel ristorante di Alfredo che intanto si era trasferito in Via della Scrofa (dove è situato ancor oggi). Ebbene per tutti i sette giorni di permanenza i due divi andarono a mangiare le tagliatelle da Alfredo e, giunti sulla soglia della partenza, regalarono al fortunato quanto abile oste, una forchetta ed un cucchiaio di oro massiccio con sopra la scritta: “Alfredo the King’s of the noodles”. E fu così che Alfredo divenne un Re. Degno consorte di sua Maestà la cucina ebraico romanesca…

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A cura della Redazione

Salva tu Alma

RONIN

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Una luna elettrica brilla nel cielo di Milano. Nella città d’acciaio non esiste più alcuna distinzione tra gaikokujin e nativi. La cultura giapp one se e quella italiana procedono in sincrono: nessuno può considerarsi straniero. Ronin è il luogo in cui avviene questo pastiche post-moderno, la nuova Futurama, la più luminosa finestra sul mondo di domani. 40

I fondatori del gruppo Salva tu Alma, Guillaume Desforges, Jacopo e Leonardo Signani, presentano il nuovo progetto: Ronin. Cinque anni di studio e ricerca diventano quattro livelli di un palazzo nel dinamico quartiere di Chinatown, Milano. Un risveglio a Tokyo in una delle zone più battute di Milano di questi tre imprenditori, veri gaijin-san. Un varco spazio-temporale che unisce oriente e occidente, tradotto in


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un viaggio in stile Retro Futurism che guarda al futuro e al passato, ma è fortemente radicato nel presente. Ronin, un palazzo neo-liberty che trasporta l’avventore in Giappone e nella sua capitale, Tokyo. Una Tokyo surreale, vista dagli occhi di Salva tu Alma e dal loro gruppo d’azione che l’ha assorbita e fatta propria con una ricerca e uno studio ai massimi livelli, regalando un progetto ambizioso e senza pari alla città di Milano, all’Italia e all’Europa. Food and Spirits, Music Entertainment, Interior Design, Japan/Italian Culture, Art, Fashion, Movies: tutto questo è Ronin. Il gruppo Salva tu Alma ha curato anche il restyling della piazza su cui si sviluppano i quattro livelli, autentici e multiformi, ognuno di essi di una Milano/Tokyo diversa e lucente. Decide il cliente quale piano di Ronin indossare, la sua voglia di scoperta e divertimento completeranno l'esperienza. Un intero palazzo dove ogni scelta

dell'istinto trova ciò che completa l'essere umano. Al piano terra, l’Izakaya del Piccolo Ronin: un luogo di passaggio, rapido, dove mangiare piccole bontà della cultura gastronomica giapponese in chiave Ronin e bere veloci bibite alcoliche nell’atmosfera loud vibes del Listening Bar curated by Ultimo Tango. Salendo al primo piano si entra nel Robatayaki di Ronin: a colpi di shabu shabu, lo chef Gigi Nastri comunica con le mani, con il fuoco e con la materia cruda l’esperienza di una cucina vera, in un fiammante cooking show. Ecco il cuore caldo, ecco il fuoco vivo. Il tutto è supervisionato dal General Manager Roberto Tibaldo. A tracciare lo spazio-arte all’interno di Ronin ci pensa il nuovo progetto di The Art Program: community di art social impact. Al secondo piano, il caos calmo del Giappone. Su 200mq, quattro sale private karaoke per abbandonare corpo e mente e ritrovarli nel canto a squarciagola e nel food&beverage di Madame Cheng, premium spirits, cocktail & sake bar. In tutte le sale è possibile ordinare il meglio di late night drinks e finest mixology in puro stile notti a Shinjuku, curato dal bar manager Riccardo Speranza. Sullo stesso piano, l’altra faccia dell’ultra tradizionalismo Giapponese: l’Omakase Sushiyaki, vera e propria boutique dinner experience da massimo otto coperti che

partirà nella seconda fase del progetto, con la presenza di un Sushi Master direttamente da Tokyo. Al terzo piano, uno spietato Members Club. Non è il sapore degli yakitori, nemmeno il gusto umami del sake. Non sono i neon fluorescenti, né le forme eleganti, non sono le labbra sottili che cantano esuberanti e neanche gli abbracci sinceri con gli sconosciuti. Ronin è il nuovo ponte immaginifico tra qui e l’altrove, una strada in cui perdersi inebriati e ritrovarsi. Ronin è il ricordo vibrante del viaggio da cui torni diverso: si varca la porta e per qualche ora ci si sente lontani, lontanissimi.

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/Food

NUOVE APERTURE FIVE GUYS And one, and two, and one, two, three, five! A cura della Redazione

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Go big or go home! Qualche anno dopo l’apertura dell’ormai storico store in corso Vittorio Emanuele a pochi passi dalla mitica piazza San Babila, Five Guys inaugura a poche settimane di distanza l’uno dall’altro, ben due nuovi punti a Milano. Segnate in calendario, Five Guys fa triplete: la catena americana di hamburger, fries & more famosa nel mondo, inaugura due nuovi store nel cuore della città meneghina: uno in via Dante 7, che sarà seguita a poche settimane di distanza da un successivo opening in via Torino. Come già il primo Five Guys in salsa tricolore, inaugurato nel 2018 in corso Vittorio Emanuele a Milano e subito diventato punto di riferimento per amanti di burger, atmosfera USA e posti instagrammabili, assiduamente preso d’assalto da una variegata folla di appassionati che mixa felicemente insieme famiglie e comitive under 18, professionisti in suit & tie e trend influencers, anche il nuovo store di via Dante è molto grande e si sviluppa su due piani.


marzo\ aprile 2022 Dopo l’apertura romana lo scorso 4 ottobre nella Food Hall della Stazione Termini nella capitale, via Dante e via Torino rappresenteranno terza e quarta bandierina del colosso USA in Italia. Un bel traguardo per l’azienda, ma ancora di più per i nostri appassionati di hamburger, patatine e milkshake - questi ultimi signature del marchio grazie alla scelta di gusti e abbinamenti da poter mixare, che include addirittura il bacon croccante! Arredi e colori che lo rendono immediatamente identificabile, con un’offerta di menu a metà strada tra fast food e boutique burger, in grado di distinguersi per la freschezza e qualità dei prodotti: questi i punti di forza che hanno portato al successo Five Guys, inedita formula di casual restaurant nato in Virginia, amato da celebrities e socialites, immediatamente entrato nella top list dei place to be anche nel Bel Paese. Il marchio Five Guys è nato nel 1986 per idea della famiglia Murrell di Arlington (Virginia) e ha iniziato a espandersi a partire dal 2001, trasformandosi in un vero e proprio colosso della ristorazione. Jerry e i quattro figli sono gli originali “Five Guys”, i cinque ragazzi che, con il supporto della madre Janie, hanno dato vita a un impero in continua espansione. Successivamente è arrivato in famiglia anche il quinto fratello,

che si è aggiunto agli altri quattro nella gestione del business. Il marchio si è aperto anche al franchising nel 2003 ed è approdato per la prima volta in Europa nel 2013. Oggi conta più di 1700 ristoranti in tutto il mondo. La filosofia alla base di Five Guys gioca su una formula del tutto originale che lo rende ben riconoscibile all’interno di un settore di mercato, dal quale il brand emerge e si differenzia con la sua peculiare riconoscibilità: non fast food né classico ristorante, per inventare e identificarsi nel termine di casual restaurant. Così il celebre colosso ama definire i locali e la brand philosophy della catena, nel rispetto di standard ben precisi e caratteristiche che la distinguono e hanno reso il nome di Five Guys famoso nel mondo. Tra questi: • Utilizzo esclusivo di sola carne macinata fresca e solo olio di arachidi per friggere. • Assenza di congelatori: nelle sedi Five Guys sono ammessi solo frigoriferi. • Pane “speciale”, elaborato secondo una loro ricetta originale, dalle panetterie partner di FG. • Le patate vengono selezionate in poche varietà specifiche affinché il risultato sia quello che desiderano in FG: croccanti fuori e morbide dentro. Non sono surgelate, ma tagliate a mano ogni

giorno e fritte al momento dell’ordine. Il luogo di produzione e provenienza varia nel corso dell’anno per seguirne la stagionalità e i periodi di raccolta migliori di ogni Paese partner, sempre indicato all’interno del locale. • I milkshakes permettono di scegliere diversi abbinamenti di gusto - compresi croccanti pezzi di bacon per arricchire e rendere più tasty il tuo bicchiere! • L’ormai identificativa e unica nel suo genere, macchina Freestyle di Coc a- Cola che p rop one diver se combinazioni di gusti, sia light che classici, un mix di sapori diversi che vanno dagli evergreen ai più inusuali cherry, strawberry, orange taste, fino alle limited edition che è possibile sperimentare e gustare in diversi periodi dell’anno. I refill sono gratuiti e illimitati.

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/Food

GUIDA 2022 “RISTORANTI CHE PASSIONE” Qualità e risparmio nei locali che ci mettono il cuore A cura della Redazione

Giunto alla 14^ Edizione illustrata “Ristoranti Che Passione” è un network goloso per invogliare i consumatori ad uscire più spesso nei ristoranti, che sono pronti ad accoglierli con passione imprenditoriale. Ideato dall’editore Riccardo Penzo, che cerca locali di qualità su prova diretta di collaboratori e giornalisti, il circuito

permette di far risparmiare gli iscritti grazie ad offerte promozionali fino al 50% a coppia. La Fipe – Confcommercio di Brescia ha patrocinato l’iniziativa presentata in Atena Restaurant (Via Codignole n.52) con la Guida 2022 con tanti locali bresciani, di tutto il Veneto e fino a Trieste. Oltre alla guida cartacea che arriva in libreria, sono stati presentati i nuovi ebook provinciali disponibili sul sito e l’app. chepassione.eu scaricabile gratuitamente sui cellulari. Si tratta di una selezione accurata di più di 150 locali in 9 province. Iscrivendosi al circuito si riceve la Platinum

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Card e l’immediata versione digitale, che consente di prenotare nei ristoranti e di usufruire delle promozioni su qualsiasi piatto ordinato. «La finalità dell’iniziativa - dichiara Carlo Massoletti, presidente di Confcommercio Brescia - è quella di promuovere l’impegno di questo giovane editore, che ha saputo innovare il panorama delle Guide e valorizzare alcune tra le migliori tavole della nostra provincia. Grazie all’app per cellulari 3.0 e all’ebook, oltre che al cartaceo, riesce a rivolgersi a giovani e ad appassionati di gastronomia per provare


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IDEA REGALO PER TUTTE LE OCCASIONI. LA GUIDA EBOOK PROVINCIALE E IL CARTACEO, CHE COMPRENDONO BRESCIA E TUTTO IL VENETO, OLTRE 150 LOCALI SELEZIONATI ai numerosi collaboratori e agli sponsor che rendono possibile alla nostra realtà di crescere. Investire in tecnologia è sempre più importante per finire nelle tasche delle persone, si vuole tutto comodo e abbiamo realizzato la nuovissima app di terza generazione 3.0. Un modo per avvicinare alla ristorazione di qualità i giovani e i tanti appassionati di gastronomia. La guida si arricchisce di 16 nuovi ristoranti, tra cui Atena Restaurant da Brescia, un nuovo concept condotto con talento dallo Chef Feto Alisani».

le tipicità di stagione. È importante far conoscere questi gestori illuminati, che Riccardo Penzo definisce “quelli che ci mettono il cuore” nella presentazione dei piatti, che hanno fatto della loro passione per l’accoglienza un’esperienza da provare e consigliare».

Ogni locale ha dei giorni in cui il personale è più tranquillo, può chiaramente seguire meglio gli avventori e trasmettere più facilmente la propria passione. Su larga scala ogni servizio della settimana è ben coperto da promozioni alla prima visita, dal 20% fino al 50%, basta consultare la guida o cercare i “locali vicini”. Chiaramente per maggior convenienza bisognerà iscriversi per ricevere la tessera per gli sconti. Al tempo stesso sono molto utili i canali

social, in crescita Instagram su tutti. E poi ancora eventi extra, cene gastronomiche e promozioni anche in alcune cantine vitivinicole per degustazioni con altre promozioni. Con la vicepresidente di FIPE Brescia, Francesca Porteri, si sono svolte oggi anche le premiazioni dei migliori locali in base alle preferenze degli iscritti al circuito e dei giornalisti gastronomici o collaboratori: numerosi i premi assegnati in tutte le province e per il bresciano è stata premiata La Sosta Ristorante di Via S. Martino della Battaglia 20, per la miglior proposta gastronomica e la qualità dei piatti in tanti anni di lavoro dell’instancabile patron Aldo Mazzolari. La guida 2022 cartacea con la card per ottenere le promozioni è disponibile in libreria a partire da 50 euro per l’edizione semestrale, mentre le versioni provinciali ebook sono ordinabili nel sito a partire da 30 euro, che si recuperano facilmente con le promozioni di un paio di uscite al ristorante.

Riccardo Penzo, durante la presentazione della guida 2022, che ha visto la presenza di alcuni ristoratori, sottolinea che «è una gioia vedere la categoria riunita e così calorosa nei miei confronti, forse perché faccio tutto in autonomia e sostengo la loro promozione, ma il ringraziamento va anche

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/Design

GRUPPO GABEL Nuovo Flagship Store in Corso Garibaldi a Milano, tra “salotto” e “lab multisensoriale”

A cura della Redazione

L’azienda comasca – leader nella realizzazione di biancheria per la casa - è sbarcata a Milano, in Corso Garibaldi 65, con una nuova importante apertura, un Flagship Store GabelCASA elegante, moderno e innovativo che accoglie tutti e 4 i suoi brand Gabel1957, Somma1867, VallesusaCASA e Pretti. La location è prestigiosa: in centro città, in una delle vie pedonali più amate dai milanesi, in un territorio strategico e fondamentale per l'intero Paese e per accogliere un pubblico internazionale. Un punto vendita moderno e sofisticato, dallo stile minimale ed elegante, in linea con le aperture degli ultimi mesi e con il nuovo concept allestitivo studiato appositamente per questo progetto che ha preso spunto dai nuovi negozi e dai restyling degli ultimi mesi. La strategia del Gruppo Gabel prevede infatti da 18 mesi a questa parte investimenti mirati nell’apertura di nuovi negozi, nel rinnovo di quelli esistenti, nella personalizzazione dell’esperienza d’acquisto, nell’ ottimizzazione della customer journey ed ottimizzazione SEO nell’ online; insomma una vera e propria “phygital revolution”! Un forte rinnovamento nell’ambito del retail che ha coinvolto

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diversi punti vendita sul territorio italiano: dall’apertura del nuovo negozio a Bologna, alla recente trasformazione dello store di Curno (BG) ed Erba (CO) all’inaugurazione del negozio di Rescaldina, in provincia di Milano, al rinnovo dei negozi di Busnago e Segrate Foiano e Mantova. Importanti aperture anche quelle di San Giuliano Milanese e a Gallarate, in provincia di Varese e la partnership con Mc’Artur con la prima apertura nell’importante centro Outlet “La Reggia” di Caserta”. Diverse quindi le nuove aperture ed i refitting di store esistenti, a testimonianza dell’importanza del retail per un gruppo che vanta oltre 40 punti vendita di proprietà sul territorio italiano. Il nuovo Flagship Store meneghino si affianca così a tutti gli altri store ma con un concept e un layout tutto nuovo: un ambiente ricco, elegante, raffinato che ben si adatterà a un contesto internazionale qual è Milano e diventerà punto di riferimento per i milanesi, che rimangono comunque il pubblico di riferimento del Gruppo. Dal punto di vista strutturale, il layout del nuovo Store presenta moduli espositivi realizzati in legno e ferro con finiture e colori pensati appositamente per rendere l’ambiente più elegante e accogliente, le essenze del legno pregiate e i colori neutri,


marzo\ aprile 2022 rendono la percezione dello spazio di classe ma allo stesso tempo più giovane e trendy. Il Flagship Store sviluppato con arredi/strutture in verticale, richiama a livello concettuale l’impostazione aziendale e la verticalità produttiva del Gruppo Gabel, l’unica manifattura a livello europeo che ha il controllo di tutta la filiera, dal filo di cotone (e lana) al prodotto finito e confezionato: tessitura, stampa a rulli o digitale, confezionamento, il tutto gestito internamente ai suoi due stabilimenti lombardi, uno a Rovellasca e l’altro a Buglio al Monte (SO). Per il Gruppo, infatti, il concetto di Made in Italy è intimamente connesso alla produzione interna e verticale. A raccontare “fisicamente” chi è il Gruppo e i valori che lo contraddistinguono sono presenti dei “rimandi decorativi” e moodboard appesi qua e là sulle pareti e in alcuni corner dedicati, che “narrano” agli ospiti le varie fasi della produzione, della tessitura ma anche delle sue solide radici che affondano in un territorio, quello comasco, dove gusto e stile trovano terreno fertile in cui germogliare, spunti e tratti abbozzati che prendono vita trasformandosi da filati selezionati con cura in tessuti avvolgenti o in morbide spugne. Ed ancora, sapienti tinture e stampe, ricercati finissaggi e culto del dettaglio, in tutte le sue sfumature. All’interno, il piano superiore rappresenterà “un prezioso salotto”, un’area multi-funzione dedicata agli incontri 1-to-1, per le chiacchiere dedicate, per le consulenze personalizzate, speciali, per i clienti, i partner, la stampa, uno luogo di scambio, comunicazione, creatività e intrattenimento.

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Il nuovo negozio di Corso Garibaldi è un luogo tra innovazione e tradizione, infatti, ai cambiamenti nel format, nella strategia del Gruppo Gabel, si affiancano anche precisi investimenti in ambito tecnologico, con l’obiettivo di offrire ai propri clienti un’esperienza onnicomprensiva e al passo coi tempi, tra il fisico e il digitale, anche grazie a monitor digitali all’avanguardia collocati negli spazi espositivi - capaci di immergere il visitatore in un percorso multisensoriale che lo condurrà sempre più profondamente nell’universo Gabel, attraverso per esempio la visione di filmati sulla produzione a garanzia di una filiera produttiva realmente italiana o approfondimenti sui temi importanti per l’azienda quali la sostenibilità, il Made in Italy e la qualità, le tendenze, le certificazioni ottenute. Grazie a screen touch il cliente riuscirà inoltre a integrare alla sua selezione, fatta in negozio, anche prodotti presenti online sui due e-commerce del Gruppo. Personale altamente specializzato è presente, per supportare il cliente, che potrà “toccare con mano” il prodotto e apprezzarne la morbidezza, il calore, la qualità 100% Made in Italy: non solo “assistenti alla vendita” ma vere e proprie Ambassador del Gruppo, persone profondamente preparate – dal punto di vista tecnico e stilistico - su tutte le collezioni e l’offerta del Gruppo, che aiuteranno il consumatore in quella che si prospetta un’esperienza sensoriale e immersiva, nel mondo del tessile di qualità. Una nuova idea di customer experience dedicata ad ogni singolo cliente, che avrà modo di avere a disposizione un vero e proprio “Personal Shopper”: in un’era in cui gli acquisti on line sono diventati la “nuova quotidianità”, un servizio esclusivo pensato per far vivere la medesima esperienza dell’acquisto nel punto vendita fisico.

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marzo\ aprile 2022 Con i marchi GABEL1957 e SOMMA 1867, PRETTI e VALLESUSACASA, il Gruppo Gabel è da sempre sinonimo di eccellenza nel campo della biancheria per tutti gli ambienti della casa. Una storia tutta italiana iniziata nel 1957 e che continua ancora oggi in tutto il mondo; una family company che ha deciso di mantenere l'intera produzione in Italia, assicurando una qualità distintiva e unica: nello stabilimento di Rovellasca in provincia di Como, dove si trovano la stamperia e la tintoria, e a Buglio in Monte in cui si svolge la tessitura. Lifestyle italiano fatto di tradizione e innovazione, stile e benessere. Qualità, made in Italy, innovazione, stile e sostenibilità: queste e caratteristiche che contraddistinguono le collezioni dei quattro brand che fanno capo al Gruppo Gabel. Dalla cucina al bagno, dalla camera da letto al soggiorno, fino ad arrivare al piccolo ma grande mondo per i bambini: i marchi GABEL1957, SOMMA 1867, PRETTI e VALLESUSACASA sono pronti a vestire tutti gli ambienti della casa e l'outdoor. E per tutti coloro che amano l’unicità, ecco GabelMia: per esprimere la propria creatività o per un regalo originale, GabelMia e Fashion danno la possibilità di personalizzare copripiumini e federe. Gabel Group ha inoltre brevettato il pratico sistema Più Mio, per ovviare al fastidioso spostamento dell'imbottitura dei piumini. Essendo dotati di due aperture superiori, asole e fermagli è ancora più facile inserire i piumini nei copripiumoni, mentre i ganci permettono di legarli saldamente l'uno all'altro.

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/Real Estate Acquistare una nuova casa riducendo ancor più di ieri i tempi di ingresso grazie alla possibilità di consegnare l’appartamento già dotato di arredi fissi. Con questo obiettivo Casavo, l’azienda PropTech leader di mercato con il modello di Instant Buying, fondata da Giorgio Tinacci nel 2017, sigla una partnership strategica con Milano Contract District, la prima design platform nata nel 2016 per offrire agli operatori del real estate un pacchetto di servizi esclusivi capaci di integrare l’industria dell’home design con quella immobiliare. Chi decide di comprare un immobile Casavo, può quindi da oggi opzionare il servizio Interior Pack ® di Milano Contract District, ottenendo di fatto la possibilità di vivere una home

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PARTNERSHIP CASAVO E MILANO CONTRACT DISTRICT Per un immobile chiavi in mano A cura della Redazione


marzo\ aprile 2022 experience distintiva che delega integralmente le operazioni di implementazione esecutiva edile e si conclude per il cliente con la consegna dell’appartamento “ready to live”. Scegliendo l’opzione Interior Pack ® l’acquirente, rispetto al momento in cui perfeziona l’acquisto dell’immobile, potrà anche usufruire gratuitamente di una consulenza di interni dedicata che permette di poter personalizzare l’interior design della propria abitazione nel rispetto delle proprie esigenze funzionali ed estetiche. La partnership di Milano Contract District con Casavo prende oltremodo valore anche dalla possibilità di estendere l’anima tecnologica della proptech immobiliare anche ai servizi di Interior e Home Design. Ciò è reso possibile grazie a HOME-J®, la web APP sviluppata da Milano Contract District che garantisce, a lato dell’esperienza fisica, anche un pacchetto di servizi digitali inediti oggi imprescindibili nell’offerta di vendita di un prodotto immobiliare innovativo. La APP Home-J consente infatti di monitorare da remoto, lato interior, tutti gli step di avanzamento della propria abitazione, consultare l’archivio dei documenti contrattuali, controllare le timeline delle consegne e, dopo la consegna, per consultare l’area dedicata all’assistenza post-vendita. La APP consente infine di poter interfacciarsi sempre in modo riservato con i consulenti dedicati del team di Milano Contract District e/o fissare una video-call in diretta con il progettista per accorciare tempi di scelta e distanze.

Lorenzo Pascucci, founder di Milano Contract District commenta: “Siamo orgogliosi di aver stretto questa collaborazione con un’azienda come Casavo, con la quale condividiamo lo stesso obiettivo: soddisfare chi compra una nuova casa e restituire un’esperienza immersiva che integra e si estende anche ai prodotti e servizi di interior design.”

Si tratta di una vera e propria esperienza immersiva e sempre più personalizzata per chi sceglie di comprare casa affidandosi a Casavo. Un servizio esclusivo che va ad aggiungersi al lancio di una propria piattaforma di annunci avvenuto lo scorso anno, utile a chi è in cerca di una nuova casa da acquistare direttamente da Casavo o da agenzie immobiliari partner. Un servizio che amplia e valorizza sempre di più l’offerta, in particolare a Milano, Roma, Torino, Firenze, Bologna e Verona. Direttamente dalla sezione “Compra Casa”, gli esperti Casavo seguono passo dopo passo i diretti interessati: oltre a consigliare nella scelta dell’immobile più adatto, garantiscono un processo di acquisto semplice e rapido, offrendo precisi servizi di pre e post vendita. Alla nuova piattaforma si aggiunge un servizio mutui recentemente sviluppato da Casavo e che ad oggi ha già permesso a molti acquirenti di ottenere un mutuo in tempi più rapidi, grazie al supporto dei professionisti del settore.

“Garantire un’offerta quanto più completa possibile ai nostri clienti è il nostro obiettivo quotidiano” - afferma Victor Ranieri, Country Manager Italia di Casavo -. “In quest’ottica, Milano Contract District è il partner ideale perché garantisce esperienza e innovazione nei servizi legati alla proposta integrata di Interior, fornendo la possibilità agli acquirenti di risparmiare tempo prezioso per la cura degli interni.”

Casavo è leader del settore iBuying e recentemente finanziata da Exor Seeds, acquista immobili e li rimette sul mercato aumentandone il valore attraverso ristrutturazioni intensive o lievi, in base alle condizioni dell’immobile stesso. Dal 2017 ha realizzato 2100 operazioni di compravendita per un controvalore di oltre 600 milioni di euro e conta ormai più di 300 dipendenti tra Italia e Spagna. 51


/Cultura

OTTAVIA PICCOLO La signora della porta accanto A cura di Carla Cavicchini

Ha conservato la stessa espressione e lo stesso ‘musetto’ di quando, undicenne, la vedemmo in “Anna dei Miracoli” - regia Squarzina - circa 60 anni fa! “Una bellissima esperienza, la mia maestra fu una donna ed una attrice eccezionale e… da lì la mia vita è proseguita con tante cose belle ed importanti”. Inevitabile per Ottavia Piccolo ricordare Anna Proclemer, vero e proprio ‘mostro’ di bravura, durante il ricevimento de il premio “Le Muse” a Firenze. Tra le mani la “Musa Melpomene” – musa della tragedia, figlia di Zeus e Mnemosine, Potenza e Memoria - dinanzi al folto pubblico racconta dell’amatissimo teatro, che il teatro è storia, che non tutti gli autori teatrali sono bravi, però talvolta ce ne sono, donne comprese. “Cos’è il teatro? Voglia di raccontare, quanto “far ridere”, è molto difficile. Esistono tecniche in proposito e dopo, quando arriva l’applauso, lo senti, lo percepisci, regalandoti sulla tua pelle intense emozioni. La cosa che amo di più? Quella non fatta!” Eccola adesso sorridente sul palco offrirsi ai fotografi in maniera serena e semplicissima ‘condita’ da quell’aria da monellaccia, anche un po’ da clown! in un mix dolce e grintoso, altamente professionale. Una professione, la sua, alternata tra cinema e polvere da palcoscenico, chiamata dai più grandi registi quali Avati, Von Trotta, Tessari, Ronconi, Strelher, Visconti, Castri, De Lullo, Lavia… - magnifica per l’Amleto! – Bolognini, Germi, Scola, Magni, Fantoni, Placido, Alessandro Gassman e tanti altri ancora. E poi tanta prosa, tanta Tv ‘bianco-nera’ rivedendola ne “Il mulino del Po”, “Le notti bianche”, “Orlando furioso”, “Felicita Colomba” “La Certosa di Pavia”, “Casa di Bambola”, “La coscienza di Zeno”, con quel ‘Palmares d’anni ’70 a Cannes, per Metello. A seguire il “David di Donatello”, “Nastro d’Argento”, “Globo d’Oro”, Ciak d’Oro, ammirandone l’enorme talento in tempi più recenti per il memorandum sull’intensa Anna Politkouskaia.

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Risponde volentieri alle numerose domande su Alain Delon, sul divismo, sulla correttezza professionale, sullo sport, sul suo ‘taglio’ così corto e così scolpito, sulla vita che scorre, ed ancora su l’amato mestiere, terminando “da grande!” L’esperienza con Delon… beh, con lui feci “Il Gattopardo”, ero una bambina, ed ancora “La vedova Couderc (L’evaso) nonché Zorro. Parliamo di un grande professionista, un bravissimo attore, nonché persona correttissima. Dunque… equilibrio e disciplina, Sì, decisamente, l’equilibrio è sempre da ricercare, quanto al senso del dovere per chi fa questo mestiere è assolutamente basilare. Ho vissuto intensamente, senza rimpianti e con orgoglio di aver scelto fortunatamente cose che mi piacevano. Ascoltare i miei genitori è stato fondamentale, due persone meravigliose, con l’insegnamento che nella vita è essenziale vivere in pace con noi stessi. Il tempo passa. Innegabile. Meglio che passi lasciandoci vivere. Quanto alla diva della porta accanto… non fa per me, sono un’attrice che fa un mestiere come un altro. E che regala grandi soddisfazioni. Eppoi il divismo odierno è appannaggio di chef e calciatori. Questo bianco argento bellissimo, brillante, è decisamente parte della sua personalità. Smisi di tingermi i capelli per lavoro e… chi mi vuole sono cosi; se serve, m’infilo una parrucca. Mi trova molto giovanile? Non posso che dirle grazie!” In realtà cammino molto, l’unico sport che faccio, non costa niente e fa bene. Da grande… decisamente continuare questa professione finché dura la memoria ed il fisico regge. Dopo di che… boh! ‘Boh’ si usa in Toscana. Senz’altro conosce questa città medicea. Benissimo, qui girai ‘Metello’ ricordando con vivo piacere anche il Maggio Musicale. Ci ho vissuto a lungo. Meravigliosa. Attualmente vivo invece a Venezia, altra città d’arte, assieme a tante, tante altre persone. Un modo per condividere volentieri le nostre bellezze visto che vengono ammirate da ogni parte del mondo.


Anna è malata e deve curarsi lontana da casa.

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A cura di Carla Cavicchini

“Una famiglia armena” di Laura Ephrikian

/Cultura

UNA STORIA DA RACCONTARE

Laura Ephrikian

Se l’arte e la poesia, il sociale, la solidarietà ed altro ancora racchiudono appieno l’essere di una scrittrice, questo lo si può osservare al Centro culturale ‘Lungofiume’, a Cascina di Pisa, magistralmente gestito dal regista Massimo Corevi nella sua lineare compostezza ed essenzialità. Teatro dell’incontro, stavolta, ha accolto la presentazione del libro “Una famiglia armena” di Laura Ephrikian. I vari relatori intervenuti osservano i suoi scritti, così toccanti, fluidi, armonici, riuscendo a muovere le corde più emotive delle persone. Sul palco anche gli attori Andrea e Benedetta Giuntini, capaci durante la lettura delle pagine, di ricevere scrosci d’applausi per tanta delicatezza, intensità e bellezza delle righe, non ultima l’amore di un “Servo di Dio” capace di riporlo anche nei confronti dell’amata, celebrandolo appieno nella sua delicatezza, pulizia e candore. Fermezza e decisione si alternano negli occhi della scrittrice rievocando la strage armena, di oltre un milione e cinquecentomila persone, e che le parole in merito da parte dei potenti della terra quali Merkel, Biden, Obama, Papa Bergoglio, hanno avuto ancora oggi il risultato di ricevere tensioni e critiche. “E pensare che parliamo d’un popolo estremamente colto, religioso, ricco d’artisti costretti ad abbandonare il loro suolo di cui erano così fieri. Purtroppo molte persone non sanno nemmeno dove sia tale regione, senza sconoscerne la storia, nonostante l’Armenia abbia da sempre avuto scambi commerciali con

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l’Estremo Oriente e, più tardi, con gli Ottomani. Famoso quell’orologio sultano ‘aggiustato’ da mano armena, riconoscendo preparazione ed intelligenza nonché buona ricchezza, in virtù d’aver saputo gestire numerose banche. E quindi sono orgogliosa di ‘riprendermi’ quel ‘Ph’ di buona famiglia armena.” Un sorso d’acqua ed ancora: “La storia è caratterizzata dagli eccidi quali gli stermini hitleriani nei confronti degli ebrei: io stessa, nei miei luoghi, avendo avuto modo d’osservare il Mausoleo segnato dalla crocifissione di donne nude armene, davanti alla ‘Fiamma’ ho detto: “odio i turchi!” sapendo tuttavia di non riuscire a farlo in quanto non appartenente alla mia anima. E questo anche nei confronti di altri sterminatori come i tedeschi visto che, a parer mio, anche loro non sanno cosa hanno fatto. Però accetterò il perdono da parte di un abitante della Turchia se me lo chiede. Solo questo in quanto giusto e sacrosanto!” Cambio di pagina. Ecco la signora Laura che tutti noi ricordiamo anche per le numerose serie televisive in cui appariva, tipo ‘David Copperfield’ nei panni della dolcissima Dora, ed ancora negli svariati film insieme all’ ex-marito Gianni Morandi, mentre parla della ‘sua’ Africa dove, operando da molti anni, per i bambini è la loro mamma! “Un posto stupendo, con una natura rigogliosissima, accompagnata dal ‘baobab’ quale simbolo africano. Eppure, nonostante


marzo\ aprile 2022 il Kenya sia stato dominato dagli inglesi, regna ancora tanta, tanta povertà in questo periodo non certamente contrassegnato dal Medio Evo! La sfortuna loro è d’aver avuto colonizzatori che li hanno depredati d’ oro, argento, diamanti, petrolio. E il Belgio è stato il peggior colono! Pensando inoltre al turpe commercio dei ‘potenti della guerra’ nei confronti dei minerali africani volutamente riciclati, nell’uso della telefonia. Quanto al Congo, ed ancora al Sudan, al Kenya, bisognerebbe ridare loro ciò che è stato tolto! Non bastano le parole di un politico portando biciclette e ‘rifioriture d’orti’ nel Burkina Faso, la corruzione segna moltissimo anche Nairobi, con sfarzo d’automobiloni, continua ad essere segnata dalla fascia giovanile che si droga con la colla. Quanto ai soldi…effettivamente l’impegno da parte degli Stati Uniti, Canada, esiste, ma la corruzione imperante ne decima buona parte. Di conseguenza il mio impegno va nei confronti di questa popolazione veramente asset at a, f acendo cos truire poz zi, adoperandomi per la scolarizzazione ed altro ancora, tipo vendere libri, decorare piatti ed altro, donando il ricavato a quel popolo. Sarà anche una goccia d’acqua, tuttavia sensibilizzando le coscienze, la goccia potrà ingigantirsi. E nonostante i miei 81 anni mi muovo molto. Questo è il terzo libro che scrivo, continuando a

Andrea Giuntini - Attore

dividermi tra l’Africa e l’Italia visto che proprio di recente a Palermo ho avuto l’onore di ricevere il “Premio Coraggio”, dedicato ad Emanuela Loi, anche lei nella scorta di Borsellino, assieme ai coniugi Regeni invitati anche a loro a tale incontro.” Alla nostra intervista si concede sorridente col suo volto ancora bellissimo e radioso, mentre rievoca l’incontro di poco prima: “Ho ricevuto un bellissimo regalo da parte d’una signora che aveva un nonno compagno di scuola di mio papà. Pertanto una sorpresa bellissima che mi ha riempito di gioia, grata inoltre delle letture del mio volume ascoltate con vivo piacere dagli attori Giuntini, fratello e sorella.” Signora, in questo libro viene colta giustamente la grande ferita inferta agli armeni da parte dei turchi poco prima della prima guerra mondiale, ferita che nonostante sia trascorso più d’un secolo, continua a sanguinare non essendo presa troppo in considerazione da politici vari e prima ancora dagli stessi turchi. Addirittura Erdogan riferendosi a Papa Bergoglio, come lei ha menzionato prima, gli ha intimato di non permettersi più di giudicare il suo stato, la Turchia. Ecco, le chiedo: la cittadinanza, le persone, come vivono questo? “Beh… quando parlo degli armeni trovo sempre molta solidarietà, ed io lo sono! E

poi c’è sempre qualche armeno a spasso per il mondo e, molti di loro si conoscono ritrovandosi piacevolmente nelle varie regioni ed isole d’Italia. Sono sempre molto solidali l’un l’altro, d’altronde come non esserlo rispetto ad un popolo così massacrato, vilipeso e distrutto! Quanto al Papa, è vero ciò che ho detto prima ed è ingiusto negare la realtà. Mi domanda come osservo tutto questo…vedo nella figura di Erdogan un grande dittatore, un essere sanguinario tanto che ha dichiarato: “io continuerò quello che hanno cominciato i miei padri, l’Armenia non esisterà più!”. Riguardo alla guerra tra Armenia ed Azerbaigian vi sono ancora scontri? “No. La Russia, l’intervento di Putin, ha portato la pace, anche se da parte degli armeni essa è stata forzatamente accettata. Non sono state neanche accolte le richieste di riavere i nostri morti e feriti: questo è l’Azerbaigian. Ecco, questo è il grande paese libero e democratico! …” Sembra di capire che con i suoi scritti voglia sensibilizzare le coscienze. “No, il mio intento è quello semplicemente di raccontare una storia che ha tanti lati drammatici e terribili, ma anche pieni di luce e d’amore. E se qualcuno si sentirà toccato nel profondo ne sarò felice, in quanto simbolo di conquista della nostra missione che risponde al nome di pace.”

Benedetta Giuntini - Attrice

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/Cultura

GIULIO DEANGELI Il mio metodo geniale

A cura di Carla Cavicchini

26 anni originario di Este nel Padovano, Deangeli ha conseguito ben cinque lauree in sei anni. Roba da non credere. Non solo, egli ha poi scritto un libro dal titolo «Il mio metodo geniale». Risulta essere l’unico italiano ad aver vinto la borsa di studio "Harvard Hip", sta completando un dottorato di ricerca in neuroscienze a Cambridge, dopo aver superato una rigida selezione tra oltre 23.000 mila candidati. Giovane, simpatico, spigliato nonché estremamente deciso, ospite al “Lions club Empoli Ferruccio Busoni” di Empoli, ha sbalordito per la sua intelligenza e versatilità parlando dell’amata professione, incantando letteralmente i numerosi soci nel suo linguaggio forbito cercando tuttavia di renderlo comprensibile come del resto fanno tutte le persone intelligenti e sensibili. Scrosci di applausi alla fine del suo intervento davanti al folto pubblico, mentre il Presidente del Club Saverio Crea lo invitava al ritorno, grazie alla bella ed interessante serata trascorsa. Tornando a Deangeli il suo libro, edito da Mondadori, è in edicola dal 25 gennaio e promette un record di vendite.

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Il suo campo di ricerca verte sulle malattie neurodegenerative che lui definisce: “La vera pandemia mondiale”. I risultati delle sue ricerche sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista ‘Science.’ “Bastano metodo e determinazione” è solito affermare. Qualità queste che Deangeli ha curato sin da piccolo: “mi è sempre piaciuto studiare. Ricordo ancora le prime ricerche sul corpo umano alle scuole elementari, studiando sulle enciclopedie. Credo che la mia passione per la ricerca sia nata lì”. Dopo il liceo, Deangeli si è trasferito a Pisa, e lì, sostenendo un esame a settimana - con la media del 30 - in soli sei anni ha conseguito le lauree in Medicina, Biotecnologia, Ingegneria, Biotecnologia molecolare all’università di Pisa e il Diploma in Scienze mediche della Scuola Sant’Anna. Molti gli chiedono come ciò sia stato possibile, stante che in Italia è vietato essere iscritti contemporaneamente a più facoltà universitarie, nel suo caso egli ha sfruttato il particolare regolamento dell’Università di Pisa, che gli ha consentito in quanto studente dell'Università pisana e della Scuola Superiore Sant'Anna, di sostenere esami ulteriori rispetto al normale corso di studi.


marzo\ aprile 2022 Una volta laureatosi in Medicina si è iscritto alle altre facoltà completandole. 'A symphony of sciences' è il titolo di una delle tesi trattate da Deangeli, dedicata alla 'Trascrittomica single cell'. Un percorso multidisciplinare innovativo per avere tutte le competenze per la lotta contro le neurodegenerazioni: mediche, biotecnologiche, ingegneristiche e di biotecnologia molecolare. “Dedico questo risultato - ha commentato lo studente al termine della discussione - a chi è stato al mio fianco in questo viaggio: la mia famiglia, il mio migliore amico Samuele Cannas e tutti gli amici, e gli oltre 400 docenti che mi hanno aperto le porte della conoscenza. Ringrazio soprattutto i rettori dell'università di Pisa e della Scuola Sant'Anna, Paolo Mancarella e Sabina Nuti, che guidano con straordinaria competenza e amore il migliore di tutti i luoghi dove avrei potuto studiare: il sistema universitario pisano”. Nel frattempo, nel 2016 ha vinto una borsa di studio per Cambridge e nel 2018 una seconda per Harvard, unico italiano nella storia dell’università ad aver partecipato. A dargli lo stimolo ad avviare questi incredibili percorsi di studi paralleli, ci racconta, è stato il suo tutor alla Scuola di Sant’Anna: “Ho sempre sognato di fare il ricercatore e lui, fin dal primo giorno, ci ha detto che, per fare ricerca ad alto livello bisogna saper parlare i linguaggi formali di diverse discipline. Così ho iniziato a studiare e a dare esami”. Il suo segreto: “Scrivo a mano”. A sentire lui, nulla di strano o di difficile. “Scrivendo mi sono posto vari obiettivi: prima di tutto un background scientifico rigoroso sui principi neuroscientifici, raccontato però in modo leggero e godibile. Una parte pratica molto concreta, perché molta della letteratura divulgativa tende a essere astratta”. In buona sostanza egli ha creato un metodo e lo applica, con tangibili risultati. “Scrivere a mano, rielaborando le nozioni studiate. E ripetere a voce alta, sempre rielaborando, principi e formule”. Altro consiglio che Deangeli ci dispensa è quello di imparare a interrogarsi: “è una tecnica molto efficace, io l’ho sempre usata”. Nel suo laboratorio di Cambridge egli si occupa di ricerca sul Parkinson. Ci dice: “in particolare cerco di ricostruire il viaggio che le proteine (il cui accumulo è ritenuto causa della malattia) fanno verso il cervello - spiega -. Queste malattie sono la vera pandemia del nostro tempo, una persona su quattro ne viene colpita e si calcola che questo dato quadruplicherà entro il 2050. È una terribile emergenza sociale che si porta via il 2% del Pil delle nazioni, per non parlare dei costi umani che non sono quantificabili. Ho vissuto personalmente la malattia di mio nonno e l’impotenza che si prova. Perché non ci sono cure e i farmaci di cui disponiamo non altro che palliativi, che leniscono i sintomi”.

Giulio Deangeli al “Lions Club Empoli Ferruccio Busoni” di Empoli

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/Cultura

INNO ALLA VITA Tramite la sensibilità del premio “Semplicemente Donna” A cura di Carla Cavicchini

Motivare gli alunni facendoli riflettere non è difficile, stimolarli all’interesse, creando quell’onda sottile d’empatia, si può raggiungere anche tramite domande a loro rivolte, coinvolgendoli al dialogo, il tutto per poi tradursi in apprendimento. Da molti anni il “Premio Semplicemente Donna”, dal palco del teatro Mario Spina di Castiglion Fiorentino, allarga i propri orizzonti coinvolgendo le scolaresche nel diretto contatto con persone vittime di soprusi e persecuzioni, combattendo lo spettro della violenza fisica e morale. Quanto alle imprenditrici

ebbene c’è posto anche per loro, ancor più se vi è impegno al sociale durante l’annuale incontro con i ragazzi, pronti a recepirne gli insegnamenti. Siamo a colloquio con Maria Beatrice Capecchi, dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore Luca Signorelli di Cortona, comprendente il Liceo Classico, Liceo Artistico, l’Istituto Tecnico economico, operante su tre indirizzi quale Istituto Professionale per la Sanità, Professionale per Parrucchiere, Operatore per Benessere. Disponibile ed estremamente gentile, racconta dei loro Istituti ‘in primis’ e della partecipazione al Premio Semplicemente Donna, avvenuto esattamente nove anni fa. “Celebriamo il decennale tra qualche mese! Quanto a sollecitare i giovani - racconta - oppure spronarli…francamente sono sempre molto interessati alle problematiche in questione, in quanto coinvolti quotidianamente dai media locali e non solo, affrontando le questioni in compagnia dei docenti, in virtù d’un dialogo continuo. Da segnalare, seppure in senso lato, che molti di loro rimangono estremamente provati dalle testimonianze femminili ascoltate, spesso di forte impatto, rispecchiandosi all’interno delle proprie mura domestiche, sino poi a generare un confronto diretto con i docenti". Capita spesso? “È successo. Di conseguenza l’obbiettivo alla sensibilizzazione si è tramutato in risposte concrete, con l’intervento delle istituzioni preposte a tali problematiche. Sicuramente l’obbiettivo scolastico è quello di modificare il pensiero, giungendo a farli riflettere sull’amore, quello non certamente violento bensì di forte rispetto reciproco.” Presumo con una dirigente forte e determinata come lei difficilmente stiano con le mani in mano. “Esiste una forte operatività e, anche sulla scia del Premio Semplicemente Donna, stanno applicandosi agli elaborati a seguito di un concorso contro la violenza di genere. Per il concorso “Borse di studio” i lavori degli studenti debbono essere consegnati entro il 30 aprile, di seguito si riunirà la commissione e, entro la fine di maggio, ci sarà la cerimonia di assegnazione delle borse di studio ai vincitori.” Decisamente un buon team, attento, partecipe ed attivo quello con lei e gli organizzatori Morelli e Fatai. “Ripeto, il confronto dura oramai da dieci anni nutrendo l’un l’altro una forte e reciproca stima.”

Stefania Franceschini - Assessore alle Politiche Sociali, Istruzione, Sanità e Pari Opportunità del comune di Castiglion Fiorentino

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Bene, tornando ai ragazzi vengono sviluppati poi i lavori ascoltati? “Certamente! Essendo un Istituto di varie tipologie scolastiche, ognuno si adopera in merito tramite riprese video, cortometraggi ed articoli per giornali vari, rielaborando ciò che è stato ascoltato. Non a caso è stato premiato quale unico Istituto d’Istruzione Superiore rappresentante la Scuola Italiana, che


marzo\ aprile 2022 poteva aderire con tanto di elaborato scelto partecipando all’apertura della scuola. Riscuotendo inoltre vari premi sulle tematiche del bullismo e della violenza di genere.” Una bella soddisfazione. “Decisamente. Solamente una Scuola Superiore poteva essere premiata e noi, a livello nazionale, abbiamo partecipato all’apertura della scuola nel settembre del 2020 alla presenza del ministro Azzolina, del Presidente della Repubblica ed altre autorità, Rai compresa. ‘Rai 1’ per l’esattezza.” Complimenti dunque a questa dirigente, bravissima nell’organizzazione, dotata di grande sensibilità scolastica. M a p r e p a r ia m o ci a ll ’i n co nt r o co n Stefania Franceschini, assessore alle Politiche Sociali, Istruzione, Sanità e Pari Opportunità del comune di Castiglion Fiorentino. Assessore, partecipate regolarmente al “Premio Semplicemente Donna? “Si, in quanto il prossimo novembre sono quattro anni che partecipiamo ospitando regolarmente l’evento al Teatro Mario Spina. Tra l’altro, in occasione del decennale, conoscendo gli organizzatori Angelo Morelli e Chiara Fatai, sicuramente ci stupiranno per la grande maestria con cui sono soliti operare. Non a caso gli ospiti sono sempre personalità di grande spessore, capaci di confrontarsi con le varie fasce d’età. Ammirevole decisamente la loro tenacia anche nel periodo del “Covid 19”, d’aver replicato il premio seppur a distanza di pochi mesi, seguendo chiaramente tutte le misure e precauzioni del caso. Due belle persone, encomiabili, capaci - come Re Mida - di trasformare tutto ciò che toccano in oro. Quanto all’evento in sé stesso esso rappresenta senza dubbio una grande occasione per sensibilizzare sulla violenza di genere con occhio attento verso le nuove generazioni. E quindi siamo molto onorati di poterlo ospitare, in virtù del grande significato che assume a livello sociale. E ques to senza nascondere, come

Maria Beatrice Capecchi - Dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore Luca Signorelli

Non a caso tali fenomeni sono tuttora decisamente troppo presenti. “Concordo in pieno. Sul panorama nazionale tale questione è sin troppo attuale, riscontrabile tra l’altro tramite anche i numerosi accessi presso i nostri sportelli di ascolto che abbiamo in collaborazione con “Pronto Donna”. È basilare far conoscere l’esistenza d’una rete che aiuta e offre supporto. Il vissuto doloroso raccontato dalle donne premiate, presenta tuttavia la forza ed il coraggio d’esserne uscite fuori, vive, con significato di risvolto positivo, visto che la via d’uscita si trova sempre attivando ogni procedura disponibile. Tuttavia nonostante nella nostra Provincia esista una buona azione di tutela, l’omertà rimane troppo presente, e, purtroppo, nel sommerso non possiamo intervenire”.

I dirigenti scolastici nel vostro territorio si attivano positivamente in merito? “Tantissimo. Presidi ed insegnanti accolgono sempre a braccia aper te il Premio Semplicemente Donna, atto a sensibilizzare le coscienze mettendo a disposizione l’Aula Magna pronta a ricevere le varie esperienze di vita da parte degli ospiti. Tra l’altro noi come Assessorato alle Pari Opportunità, poniamo continuamente attenzione in merito per un buon lavoro d’equipe. Ripeto, il nostro obbiettivo è che le nuove generazioni accolgano di buon grado il cambiamento culturale in atto, educandole al rispetto in tutte le sue forme comprese azioni e linguaggi. Educazione, rispetto, sono i nostri valori da tenere sempre presenti, poiché se la serata dura un attimo il messaggio deve rimanere perenne. Significativo inoltre che il palco si presti anche al racconto di donne manager, imprenditrici affermate nella loro professione, presentando spesso e volentieri ottimi risvolti sociali in merito.”

I media tuttavia fanno la loro parte. “Si, anche se la buona informazione non è mai abbastanza, e dal momento che le buone strutture esistono è bene continuare a sollecitare azioni contro le sopraffazioni, ed altre forme di brutalità ed abusi.”

Quindi un’ampia visione femminile a tutto campo. Si, con grande orgoglio di concedere il patrocinio per il Premio Semplicemente Donna, nonché per il Premio Fair Play Menarini vista l’ottima, ed ancor più, regia di cui si avvalgono.”

amministrazione, l’azione fondamentale di formazione e mobilizzazione in merito.”

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/Premio

HARMONY AWARD Decennale del Premio “Semplicemente Donna”

A cura di Carla Cavicchini

Chiara Fatai (Vice-Presidente) e Angelo Morelli (Presidente dell’Associazione)

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“Non ho paura delle parole dei violenti, ma dei silenzi degli onesti”... così si esprimeva Martin Luther King leader del movimento per i diritti civili. Vi si racchiude l’alto impegno pacifista contro la violenza, la cui testimonianza viene egregiamente portata avanti da Angelo Morelli Presidente dell’Associazione “Premio Internazionale Semplicemente Donna Harmony Award” e da Chiara Fatai nelle vesti di VicePresidente. Davanti a delle belle tazze di caffè fumanti, e cioccolateria varia d’alta pasticceria, in territorio aretino - Castiglion Fiorentino - ove annualmente si svolge l’incontro, gli organizzatori, vera e propria anima del progetto partorito quasi dieci anni fa - il 26 novembre di quest’anno ne viene celebrato il decennale -, rispondono alle nostre numerose domande. Chiara Fatai, bionda


marzo\ aprile 2022 e bella signora, racconta della premiazione tenutasi quest’anno il 18 novembre 2021 al Teatro “Mario Spina”, come oramai di consuetudine, sottolineandone l’obbiettivo primario. “La ‘mission’ particolare che caratterizza questo incontro è quella di mantenere accesi i riflettori sul “Pianeta Donna”, sulle varie problematiche inerenti, nonché eventi positivi che riguardano l’universo femminile, rivolti ad un’azione educativa unita ad alte forme di sensibilizzazione e formazione. Questo grazie anche all’ausilio dei vari dirigenti scolastici messi a confronto con le scolaresche, poste direttamente in contatto tramite le varie esperienze dei relatori. Il vero significato del ‘premio’ è appunto quello di farlo vivere pienamente. Lo scorso novembre ben sei istituti hanno patrocinato ed aderito al progetto in presenza e online, facendoci entrare in collegamento con oltre ottocento studenti.” “Da segnalare – interviene Angelo Morelli - che il patrocinio si avvale anche di altre istituzioni importanti quali il Parlamento Europeo, la Regione Toscana, la Provincia di Arezzo, oltre ai vari ‘Club-Service’ quali ‘Aidda Regionale’, il club ‘Soroptimist’ di Arezzo, il club ‘Inner–Wheel’ Toscana europea, sezione sempre aretina, e il centro ‘Luca Basaglia’ operante per la salute mentale.” Si presume che in merito vi sia un’apposita giuria. “Certamente – puntualizza Fatai – giuria che può essere aggiornata di anno in anno, inserendo nuovi membri facenti parte delle ex-premiate delle edizioni precedenti. Accanto a giornaliste – molte di stampa nazionale - e relatori vari, proponiamo una serie di candidature divise per categoria; in base poi alla graduatoria, trasmettiamo la comunicazione d’invito in virtù dell’evento stesso.” A Morelli domandiamo se nelle trascorse edizioni, nonché nell’attuale, ci si attiene a tematiche particolari. “È basilare far capire che questo è un premio trasversale la cui tematica è quella di combattere la violenza d’ogni

genere nei confronti della donna, agendo sia sul piano fisico che morale. Questo, lo sottolineo, mettendo in risalto storie spesso terrificanti andate poi a buon fine per l’enorme forza, impegno e personalità delle invitate trovando nel riscatto la loro piena affermazione. Altra tematica quella d’invitare sul palco leader femminili, ‘capitane d’industria’, impegnate attivamente anche nel sociale.” Un cioccolatino di pausa visto che un po’ di dolcezza non guasta, mentre Chiara Fatai – nel consueto piglio gentile ma anche estremamente determinato – punta il dito su meriti e diritti. “Quello del pieno rispetto della parità di genere dal momento che esiste una categoria apposita per gli uomini impegnati nei diritti umani e civili. Personalmente la simbologia del ‘Lupo mannaro’ nel mondo maschile non mi appartiene visto che, fortunatamente, esistono anche molti uomini capaci d’affiancare l’universo femminile operando in gran simbiosi, con stima, attenzione e considerazione.” Il vostro impegno, decisamente notevole, viene riconosciuto tralasciando naturalmente l’aspetto economico? “Beh…for tunatamente abbiamo vari sponsor che ci supportano non poco, da ringraziare pertanto, vera e propria colonna dell’evento – interviene Morelli – mentre

Fatai aggiunge “La gratificazione arriva quando dalla semina nasce il germoglio. Il fatto di riscuotere annualmente riscontri altamente positivi nei terreni dove operiamo, porta automaticamente a quella forza morale e personale che…possiamo dirlo? Ci onora non poco.” “Esatto – prosegue Morelli – vista la buona dedizione, unita a fervore e passione, che accumuna entrambi. Cosa tra l’altro riscontrata anche dalle varie persone che ci conoscono, vivendone conseguentemente in maniera effettiva tale aspetto. Quanto all’importanza della stampa nel nostro operato… inevitabilmente il “Premio Semplicemente Donna” non deve morire dentro le mura di casa, pertanto è basilare investire anche su una buona comunicazione, di respiro, importante, invitando annualmente stampa nazionale ed estera.” “Giusto menzionare anche l’ottimo ufficio stampa che ci segue da vari anni – termina Fatai – rilevandone l’estrema cura e competenza posta nella loro professione.” Niente da ag giungere p er qu e s to prestigioso premio d’indomita volontà per mente ed animo da parte dei ‘curatori’ Angelo Morelli e Chiara Fatai, la cui degna espressione si tramuta in quella sofisticata statuetta stilizzata di donna che innalza la sfera il cui richiamo, inevitabilmente, volge al mondo intero.

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/Impresa

MARIA ROSARIA CAPOBIANCHI Nemico Covid

A cura di Carla Cavicchini

Riuscire ad isolare in coltura il “Sars–COV 2” caratterizzandolo dal punto di vista molecolare e biologico, non è stata cosa di poco conto da parte della virologa Maria Rosaria Capobianchi. Insignita del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica per essersi distinta particolarmente nel servizio alla comunità durante l’emergenza del ‘Coronavirus’. Con un filo di rossetto ed occhiali limpidissimi, risponde alle varie domande durante una pausa caffè, mostrando estrema disponibilità con il suo bel volto sincero ed aperto. Dottoressa Capobianchi, lei vanta una più che quarantennale esperienza nello studio dei virus, in occasione del ricevimento del “Premio Semplicemente Donna”, al Teatro Mario Spina di Castiglion Fiorentino, ha affermato d’essere stata direttrice del laboratorio di Virologia Spallanzani per ben ventuno anni, e da pochi mesi in pensione. “Si, e dal momento che ruota molto interesse, sono a vostra disposizione per parlarne in merito”. Nel 2020 si presumeva un vaccino italiano? Esistevano i presupposti? “Assolutamente sì, parliamo d’un progetto non certamente messo da parte e che va incontro appunto alla vaccinazione impellente. Ed è bene precisare che il vaccino è un’impresa che richiede una pluralità di piattaforme per la facilità di aggiornamento, sia per il tipo d’immunità. Tale immunità non è una cosa semplice, anche se nell’immaginario collettivo è considerata solamente come un fattore di anticorpi; in realtà è un’orchestra che suona dietro la regia di alcune cellule principali, quali appunto le ‘C4’. Ogni vaccino, ogni piattaforma vaccinale, insiste su una sezione di strumenti di questa orchestra un po’ diversa e questo è il motivo che vi sono vaccini di

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appunto concezione diversa! possono agire in maniera sinergica. Di conseguenza c’è ancora spazio per migliorare tali patologie.” Covid, maledetto Covid, ci conviveremo? “Beh… Covid è il nome della malattia... io non credo che conviveremo col malanno, bensì con il virus che è “Sars Corona Virus 2”. La convivenza è prevista in base a tutte le esperienze pregresse, con altri virus - anche ‘corona virus’ - conviviamo. Ve ne sono almeno quattro nella popolazione umana, ovviamente derivati da introduzioni da specie animale nella specie umana. Parliamo d’un fenomeno chiamato ‘spillover’ che avviene comunemente, verificatosi secoli fa probabilmente, lasciando un ricordo di questi virus che si sono adattati, endemizzati, divenendo poco patogeni. Capaci quindi di destare poca preoccupazione ma! Però essi circolano, donando infezioni ricorrenti con caratteristiche di infezioni respiratorie”. L’Italia si pone tra i primi paesi per la ricerca ma poi non trova le risorse per continuare: quanto ci possiamo aspettare dai fondi europei? “I fondi europei ci sono, direi che sono abbastanza, anche se c’è difficoltà ad accedervi in quanto, in pratica, sono i fondi versati dai singoli membri in base alle loro capacità. In realtà l’Italia riceve meno di quello che potrebbe prendere contribuendo tuttavia in maniera consistente. Quindi si tratta di migliorare tale sistema dal momento che la capacità propositiva non è poca e, proprio il nostro Paese, dovrebbe farsi valere come membro nonché contribuente”. Durante la campagna vaccinale si è ascoltato di tutto, e di più: a suo parere esiste un deficit di comunicazione oppure un eccesso d’informazione? “Più che deficit di comunicazione oserei dire comunicazione


marzo\ aprile 2022 distorta. In realtà questa epidemia è risultata accompagnata da un eccesso d’informazione che non è stata sempre vagliata e standardizzata, che è andata soggetta ad esigenze di audience. Un difetto che ha portato ad uno stato confusionale nell’ambito dei percettori di tale comunicazione. In molti stati è stata fatta invece una programmazione in maniera univoca, predeterminata e concordata con messaggi precisi, semplici, inequivocabili. Non è stato il nostro caso, molti si sono improvvisati comunicatori e veicolo d’una verità non suffragata da fondamento scientifico”. Come si poteva e magari ovviare a tal proposito? “Costruire un buon piano partendo dal Ministero con tutti i suoi organi a cascata, pianificando azioni prioritarie da privilegiare

e soprattutto i target di popolazione da raggiungere.” D ot toress a , è s t at a molto chiar a nell’esprimere concetti non sempre di facile comprensione, addirittura sul palco del Premio semplicemente Donna durante un momento della sua premiazione da un gentile signore, ha ricevuto i complimenti per la sua semplicità ed immediatezza, cogliendo pienamente il merito della questione; questo a distanza di circa due anni da questo “Covid 19.” “La cosa non può che farmi piacere, d’altronde rendere semplice ciò che non lo è appare doveroso, soprattutto per i non addetti ai lavori. Ringrazio inoltre la struttura del “Premio Semplicemente Donna” per l’organizzazione esemplare, augurando loro di continuare così in questo bellissimo percorso”.

MARIA ROSARIA CAPOBIANCHI Maria Rosaria Capobianchi è laureata in Scienze Biologiche, specializzata in microbiologia e virologia ricercatrice presso l’ Universit à L a Sapienza. È stata direttore della UOC virologia e laboratori di biosicurezza. Direttore del dipartimento di Epidemiologia all’Istituto Spallanzani team da lei coordinato, tra i primi al mondo.

Maria Rosaria Capobianchi

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/Impresa

JAYDE FISH PER MARVIS COLLECTIVE "Extraordinary Teahouse" A cura della Redazione

Il progetto Marvis Collective continua e, nel mese di gennaio 2022, la community ha presentato i nuovi takeover creati per celebrare il lancio della Tea Collection, dall’artista Jayde Fish. Famosa designer ed illustratrice, originaria di San Francisco, ha lavorato in precedenza per importanti Maison del mondo fashion & luxury. Jayde trae ispirazione dalla moda, dai tessuti, dalla natura e raffigura elementi di vita quotidiana con un tocco vintage. Per promuovere l'ispirazione e la creatività del mondo MARVIS, l’artista ha creato tre illustrazioni in co-branding a tema "Extraordinary Teahouse", fondendo la cultura del tè con il brand. Lo spettatore è trasportato in un'esperienza sensoriale a tutto tondo con protagonisti assoluti i nuovi Marvis Tea Collection: Blossom Tea, Earl Grey Tea e Creamy Matcha Tea. I takeover saranno pubblicati sul profilo instagram @Marvis_is da lunedì 24 gennaio. Lo stile delicato dell’ar tista illustra perfettamente il mondo creativo di MARVIS , invit ando il pubblico ad un'esperienza sensoriale coinvolgente piena di fantasia e avventura. Le tre illustrazioni rappresentano le diverse fasi del mondo dei sogni.

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Il primo con protagonista Marvis Blossom Tea è un accogliente tea party. Un fiore di ciliegio nel cielo notturno, il carro a forma di punto interrogativo con il logo MARVIS simboleggiano l'imprevedibile futuro al chiaro di luna.


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Segue poi un secondo takeover, il profumo di Marvis Earl Grey Tea ci trasporta nel cielo stellato della California. Protagonista una figura femminile dallo stile elegante e raffinato che risplende grazie al logo MARVIS che brilla sul suo petto; tiene in braccio un unicorno, simbolo di pace, e guarda lo spettatore con uno sguardo fermo che ispeziona l'anima. Infine, Marvis Creamy Matcha Tea è l’illustrazione in cui l'ispirazione irrompe nella terra dei sogni. Il fumo fantasy si fonde con la tazza da tè, figure e animali fantastici e l’immancabile logo MARVIS. MARVIS ha portato il progetto "Extraordinary Teahouse" all’OPEN FILE Contemporary Illustration Art Festival, la prima mostra in assoluto in Cina incentrata sull’illustrazione internazionale, tenutasi ad ottobre al West Bund, centro d’arte di Shanghai. Nella "Extraordinary Teahouse", l'interazione tra realtà e illusione, percezione uditiva e visiva, offre al pubblico un'esperienza sensoriale di cui MARVIS è protagonista. La creatività è da sempre radicata nel DNA del marchio, che si impegna a trasformare le cose ordinarie della vita quotidiana in esperienze di puro piacere.

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A cura di Giorgio Nadali

L’oro Virtuale del Metaverso

/Tecnologia

UN TESORETTO DI 830 MILIARDI DI DOLLARI

L’E-COMMERCE SUBIRÀ UNA GRANDE RIVOLUZIONE, DICE L'ESPERTO. MA LE AZIENDE NON DEVONO PERDERE TEMPO. CHI PRIMA ARRIVA, MEGLIO ALLOGGIA.

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L’e-commerce per come lo intendiamo oggi, diventerà "vecchio" e superato. L’imminente avvento del Metaverso, il nuovo universo vir tuale, sta per rivoluzionare il commercio digitale, mettendo in rete nuove opportunità sia per gli imprenditori, sia per gli acquirenti. In ballo c’è da conquistare un tesoretto che nel 2028 raggiungerà gli 828,95 miliardi di dollari. Ma è tassativo muoversi subito perché chi ne intuisce immediatamente le potenzialità, per primo, potrà mettere le mani su questo impressionante “malloppo” commerciale. Secondo la società Emergen Research, infat ti, la dimensione del merc ato globale del metaverso è stata di 47,69 miliardi di dollari nel 2020 e dovrebbe raggiungere i 828,95 miliardi di dollari nel 2028, registrando un tasso di crescita annuo delle entrate del 43,3% durante il periodo di previsione, 2021-2028. Eppure, nonostante questo, ancora in molti ignorano cosa sarà realmente il


marzo\ aprile 2022 ancora di più i ritorni degli investimenti pubblicit ari. “Lo shopping vir tuale trasformerà l'e-commerce da cataloghi di prodotti statici in esperienze in tempo reale che consentiranno ai consumatori di ‘camminare’ in un negozio”, spiega meglio l’esperto. “È un primo passo per colmare il divario tra l'immersività della vendita al dettaglio fisica e la facilità e la comodità dello shopping online. Su internet -prosegue Maragno- noi vediamo uno schermo, ricerchiamo su Google, navighiamo sui social networks, compriamo online. Sul Metaverso, invece, sarà come se vivessimo ‘dentro’ internet, avremo un nostro personaggio parallelo che ci rappresenterà (Avatar) che potrà comunicare, vivere, interagire, lavorare, comprare e socializzare con qualunque persona del mondo, in qualsiasi momento. Sarà possibile avere uffici virtuali, case virtuali, negozi virtuali, oggetti virtuali. In poche parole, vivremo in una nuova economia digitale, con persone virtuali, servizi virtuali, case virtuali, monete virtuali e tutto quello che ad oggi possiamo fare e toccare solo fisicamente”. Metaverso creato da Mark Zuckenberg. Soprattutto, non hanno compreso come poter approfittare di queste rilevanti opportunità di business. “Il Metaverso è un mondo pieno di risorse che mette sullo stesso livello la tecnologia immersiva, i social media e le vendite online”, spiega Emanuele Maragno, esperto internazionale, conosciuto in Europa e America come uno dei migliori esperti di e-commerce e pubblicità online su Facebook e Instagram, Co-Fondatore insieme a Daniel Bidmon di Ecom House, agenzia di Marketing digitale per e-commerce, specializzata a far crescere velocemente il settore in tutto il Mondo. “Nel Metaverso - prosegue Maragno - sarà possibile entrare in un mondo 3D, invece di limitarsi a osservare uno schermo piatto. Le persone si potranno incontrare, lavorare oppure divertirsi utilizzando dei visori per realtà virtuale e degli occhiali per realtà aumentata. Un nuovo universo

che unisce il meglio del mondo fisico e digitale per influenzare il modo in cui le persone lavorano, giocano, imparano, socializzano, fanno acquisti e in generale comunicano tra loro. È una combinazione di più elementi derivanti dalla massiva ondata di innovazione tecnologica e digitale che sta avvenendo negli ultimi anni: tra cui la realtà virtuale, la realtà aumentata, blockchain, criptovalute e social commerce, che si uniscono dando vita a un nuovo ecosistema dove gli utenti ‘vivono’ all'interno di un universo digitale a immersione totale. È e sarà una vera e propria fusione a 360° del mondo fisico e digitale”.

Un’altra rivoluzione dopo quella che segnò il passag gio dalla radio alla televisione e dalla tv all’era di internet. “Una volta ogni decennio circa -conclude Maragno- arriva qualcosa di nuovo che trasforma l'industria del marketing, della comunicazione e del business. Se tracciamo un passaggio dalla radio alla televisione all'avvento di Internet e, più recentemente, dei canali digitali come la ricerca, i social e i dispositivi mobili, possiamo vedere un principio comune: il vantaggio della prima mossa ripaga sempre le aziende che comprendono e utilizzano i cambiamenti culturali, tecnologici ed economici. Insomma, chi prima arriva, meglio alloggia”.

Nei prossimi tre o cinque anni, quindi, assisteremo alla nascita di negozi digitali integrati e dinamici che uniranno le parti migliori dell'online e dell'offline. Le pubblicità avranno lo scopo di portare le persone "dentro i negozi" dove replicare l'esperienza fisica, per ridurre le limitazioni d'acquisto e incrementare

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/Tecnologia

E-COMMERCE USER FRIENDLY Consigli utili

Rubrica Boraso

Quali sono le integrazioni che ogni eCommerce dovrebbe avere per essere dav vero user-oriented e fornire una User E x p e r i e n c e i n d i m e n ti c a b i l e? Come intercettare i trend del 2022 con una piattaforma capace di rispondere alle nuove esigenze dei Clienti? Ecco i nostri consigli.

Il Cliente sempre più al centro. È questo il mantra che ogni impresa onlin e d ov r à s eg uire n ei p rossimi mesi per incrementare le conversioni e consolidare la propria posizione di mercato. A disposizione delle aziende e dei marketer che si dovranno misurare con i nuovi trend del 2022 ci sono diversi strumenti. Alcuni esempi: la costruzione

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di una user eXperience Data Driven, il perfezionamento della gestione delle informazioni sui prodotti, la marketing automation. Per essere certi però di costruire una strategia che sia davvero orientata verso le nuove esigenze dei Clienti tre sono i temi da mettere al centro per ogni piattaforma online: recensioni, ricerca, live chat.


marzo\ aprile 2022 • Aiutano a sapere che, in caso di bisogno, troveranno un professionista pronto a dargli una mano come farebbe un addetto alla vendita in negozio. Di seguito analizziamo in modo approfondito ognuno di questi tre servizi e le integrazioni per le piattaforme disponibili sul mercato per ciascuno dei tre.

Recensioni: il passaparola online

Partiamo da un assunto ormai incontrovertibile: la maggior parte degli acquirenti online utilizza le recensioni per determinare quali prodotti e quali servizi acquistare. Nello specifico: il 95% dei clienti online legge le recensioni prima di prendere qualsiasi decisione d’acquisto, il 97% dei consumatori utilizza le recensioni per cercare servizi locali. Oltre a migliorare il conversion rate di un eCommerce, delle buone recensioni possono rafforzare la credibilità e l’immagine di un’azienda, aiutare a conquistare la fiducia dei Clienti e il processo di fidelizzazione, incoraggiare le Persone a interagire. Non è ovviamente un caso che oggi anche i motori di ricerca danno importanza alle recensioni dei prodotti indicizzati nella SERP. Come gestirle al meglio?

Gestione delle recensioni. Tre integrazioni disponibili online.

Feedaty Gestito dall’italiana Zoorate è un sistema in forte crescita, vanta diversi Brand importanti nel suo portfolio. Il sistema pubblica immediatamente le recensioni positive, mentre quelle negative vengono messe in uno stato di mediazione per 15 giorni in modo che il venditore possa cercare di trovare un accordo con l’acquirente. Una delle caratteristiche interessanti di Feedaty è sicuramente la partnership con TrovaPrezzi che permette di importare in maniera automatica le recensioni sul noto portale di comparazione.

Nel posto giusto, al momento giusto

È vero, quelli sopraccitati non sono gli unici ser vizi da prendere in considerazione, ma sono sicuramente quelli che, se configurati e ottimizzati correttamente, possono aiutare molto l’utente in momenti fondamentali del suo customer journey. Come? • Aiutano a fidarsi dello shop e a superare la diffidenza iniziale che tutti hanno quando visitano un sito che non conoscono; • Aiutano a trovare velocemente quello che stanno cercando e, si spera, convertire nel minor tempo possibile;

Trustpilot A differenza di Feedaty la piattaforma prevede che una volta ricevuta la recensione questa venga immediatamente pubblicata, anche se negativa, questo per dare piena trasparenza al processo. Se il venditore nota qualcosa di sospetto può segnalarlo al Team di Trustpilot che prende in carico la richiesta, oscurando subito la recensione, e chiede al recensore una prova di acquisto. Recensioni verificate Il servizio Recensioni Verificate oltre alle classiche recensioni per lo shop e per i prodotti offre anche quella per la spedizione. Il sistema infatti invia tre email differenti: la prima per la spedizione, la seconda per lo store e infine la terza per il prodotto. Così facendo, in casi di problematiche con la spedizione, l’utente è in grado di differenziare il voto.

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Ricerca, semplifichiamo la vita ai Clienti

La gestione della barra di ricerca è senza dubbio uno degli strumenti più utilizzati dai Clienti e più sottovalutati dalle aziende, trascurata dalla gran parte degli online retailer, nonostante ricopra un ruolo fondamentale nell’incrementare i tassi di conversione e assicurare agli online shopper un’esperienza d’acquisto positiva e memorabile. Ecco i nostri cinque consigli per ottimizzare la barra di ricerca: 1. Posizione: assicurarsi che sia collocata in una posizione ottimale, soprattutto da mobile, visto che la maggior parte di visite ormai proviene da questi dispositivi. Di solito si prediligono posizioni «alte», in cima alle pagine, dal momento che gli utenti sono abituati a cercarla lì. 2. Semplicità: un campo di testo e un bottone che fa partire la ricerca sono più che sufficienti, la creatività in questo caso non serve. 3. Coerenza: i risultati mostrati devono essere in linea con la query di ricerca inserita dall’utente, se così non fosse le possibilità di trasformare i visitatori in Clienti si riducono notevolmente 4. Utilità: i risultati forniti devono portare l’utente a trovare quello che sta cercando, se nel catalogo c’è un prodotto e l’utente non riesce a trovarlo è come non averlo affatto. 5. Suggerimenti: indicare nel campo cosa è possibile cercare (ad esempio: brand, nome prodotto, codice articolo etc.). Un buon sistema di auto-complete può aiutare l’utente che non conosce bene il catalogo.

Migliorare la ricerca sulla tua piattaforma eCommerce. Tre integrazioni disponibili online

Algolia Algolia è un motore di ricerca accessibile tramite API che può essere integrato in siti web e applicazioni mobile. L’apertura di un account è gratuita a differenza dell’utilizzo che, oltre alcune soglie, genera dei costi. Oltre alla barra di ricerca offre anche un tool per proporre dei prodotti in alcune posizioni dello shop. Clerk.io Offre un servizio praticamente identico a quello di Algolia per le parti di ricerca e raccomandazioni, in più è possibile avvalersi anche dei servizi «Email» e «Audience» che, rispettivamente, servono ad inviare email ai Clienti e segmentarli secondo criteri avanzati. Elastisearch Elasticsearch è un motore di ricerca basato su Lucene. Lucene è una API gratuita ed open source per il reperimento di informazioni ed è molto usata per la realizzazione dei motori di ricerca. La mission di Elasticsearch parte da una convinzione di Shay Banon, il fondatore: «La ricerca è qualcosa che ogni applicazione dovrebbe avere». Si tratta di un sistema distribuito, scalabile e disponibile gratuitamente (solo nella versione self-managed). Elasticsearch può essere utilizzato anche per i Big Data in quanto è una

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soluzione in grado di gestire grandi moli di dati ed è perfetto per le aziende che vogliono muovere i primi passi nel futuro di questo settore.

Live chat. Non far aspettare il Cliente.

Per evidenziare l’importanza d’implementare questo servizio sulla tua piattaforma online partiamo ancora una volta dai dati: i Clienti che ricevono risposte alle loro domande, o che i loro reclami sono ascoltati tramite i social media, spendono tra il 20 e il 40% in più in quelle aziende. Il 62% dei Clienti ha maggiori probabilità di riacquistare da un’azienda che offre supporto di live chat online. La chat online aiuta a gestire un ottimo Servizio Clienti, avvia e produce vendite aggiuntive che avremmo perso, evidenzia i punti critici del customer journey, produce rapporti e analisi. Per l’utente significa navigare lo shop sapendo che, dall’altra parte del monitor, c’è qualcuno pronto a dargli supporto in caso di bisogno. Implementare questo servizio inoltre può portare ulteriori vantaggi: si beneficia di dati utili ad una più profonda profilazione come le pagine visitate e ci si avvale di nuove modalità di raccolta feedback dei Clienti, strumento indispensabile per la crescita e per lo sviluppo dei progetti di vendita online.

Tre servizi per implementare la live chat sul tuo sito eCommerce

Vorresti iniziare a rendere disponibile per i tuoi Clienti il servizio di live chat ma non sai come orientarti fra i tool disponibili? Ecco per te la nostra selezione. Zendesk chat È forse il sistema di live chat più conosciuto. Zendesk offre una suite di tool che coprono le esigenze di tutti i merchant, da quelli che vogliono «solo» implementare un sistema di supporto in tempo reale a quelli che cercano strumenti di comunicazione aziendali avanzati. LiveChat È nato nel 2002 in Polonia. LiveChat offre, a differenza di Zendesk, «solamente» strumenti per il supporto in tempo reale ai propri utenti. Tidio Tidio potrebbe essere paragonato a Zendesk Chat ma offrendo anche una serie di servizi volti all’automation come i chatbot e le mail.

Conclusioni

Il Team di Boraso è a disposizione per valutare il tuo progetto e la tua idea di business e suggerirti le soluzioni tecnologiche più adatte per rispondere alle tue esigenze specifiche e aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.


Boraso è la realtà di riferimento in Italia nel Conversion Marketing Aiutiamo le aziende più ambiziose a superare gli obiettivi di business e ad incrementare la cultura digitale.

Le nostre Business Unit Marketing Aumentiamo le conversioni attraverso strategia e operatività. Tech Realizziamo eCommerce, Siti e Piattaforme digitali ad alta conversione. Academy Creiamo percorsi formativi per manager e imprenditori che vogliono crescere nel digitale.

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/Turismo

WEEK END IN MONTAGNA Originali e bellissimi soggiorni primaverili A cura di Clarissa Vatti

Per rilassarsi, per vivere all’insegna dello sport e a tu per tu con la natura. Ecco alcune proposte fra le più allettanti. Dormire a un passo dal bosco: è un’esperienza che dona grande serenità e relax: da tempo la scienza stessa afferma che il contatto con gli alberi sia in grado di alleviare lo stress, abbassare i livelli di ansia regolando il battito cardiaco e di migliorare l’umore. Se poi la camera con vista sul bosco è da effetto wow, le emozioni positive raddoppiano. Ci si immerge tra gli alberi a Castel Maurn, per un viaggio fuori dal tempo e dentro alla natura, a Palù, frazione di San Lorenzo di Sebato (BZ), tra la Val Pusteria e la Val Badia, dove il verde è il colore predominante. Immerso nel Parco Naturale Fanes–Sennes–Braies, si trova l’Excelsior Dolomites Life Resort di San Vigilio di Marebbe (BZ), un ottimo albergo di montagna per le escursioni e membro dei prestigiosi "Wanderhotels”; con le guide alpine si parte per andare alla scoperta dell’immensa natura delle Dolomiti. Qui si vive un nuovo concetto di vacanza in libertà, con la sensazione della totale assenza di barriere. Dallo chalet alla foresta, il passo è davvero breve. Per un’immersione totale nella natura, un’esperienza di vacanza

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“diversa” e salutare, Dolomiti Paganella, in Trentino, mette in primo piano la bellezza delle piccole cose, la scoperta delle tradizioni locali, il rispetto dell’ambiente. Una filosofia che si sposa alla perfezione col territorio che offre splendide montagne, buon cibo, diverse attività legate al benessere psicofisico il tutto ai piedi delle Dolomiti del Brenta, uno scenario unico. Passeggiate lungo i sentieri, visite guidate al parco del respiro, ovvero un ambiente terapeutico unico in Europa. Pic nic e cene in quota al chiaro di luna, escursioni per ammirare panorami mozzafiato dell’altopiano. Esperienze da vivere, almeno una volta nella vita. L’operatore turistico Yuniqly presenta originali proposte per la primavera all’insegna dello sport più natura: run, bike e… luna piena: un’esperienza suggestiva e magica che si svolge nella “città bianca” di Ostuni (BR) e lungo la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. Un programma che condensa sessioni di allenamento bici e anche per chi vuole godere in assoluto relax delle magiche atmosfere della Valle d’Itria: dieci chilometri di corsa sotto la luna piena. Una sessione di allenamento con protagonista la luna piena, con le lampade frontali si partirà per un trail lungo il tracciato della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese che attraversa la Valle d’Itria. La luce artificiale delle lampade, a questo punto, cederà il passo a quella naturale della luna che, con il suo riflesso sul sentiero di tufo bianco, guiderà i passi dei runner in uno scenario unico ed emozionante. Un momento magico in cui il profilo in chiaro-scuro dei trulli sarà l’istantanea conclusiva di questa esperienza indimenticabile. I training si svolgeranno in primavera fino a giugno; wellness in trulli dal 14 al 17 maggio. A Bolzano, una bella città che propone in ogni stagione, interessanti iniziative turistico/culturali. Una primavera affascinante con tanti eventi: il festival Bolzano in fiore da fine aprile fino al primo maggio, nella centrale piazza Walther numerose installazioni di piante e fiori che creano oasi fiorite, un grande orto botanico da mille colori, poi esibizioni di danza, musica e teatro sui parchi e nel centro città. Mercatini tipici con i prodotti dell’artigianato locale, animazione per i bambini, visite guidate alla scoperta delle principali attrazioni storico-artistiche. Ai primi di giugno un autentico tuffo nel passato con itinerari guidati alla scoperta dei castelli e gruppi altoatesini accoglieranno i visitatori in costume


marzo\ aprile 2022 d’epoca e duelli tra cavalieri, infine tanti eventi musicali di grande interesse per tutti. La Valsugana, in Trentino, un vero e proprio eden incontaminato immerso tra bellezze naturali mozzafiato. La Valsugana infatti ha superato “l’esame” di verifica per il mantenimento del certificato di sostenibilità secondo i criteri dell’associazione Global Sustainable Tourism Council per il turismo sostenibile: è ancora oggi la prima e unica destinazione certificata per il turismo sostenibile secondo tali parametri. Con lo slogan “adotta una mucca”, anche quest’anno la Valsugana porta avanti il progetto giunto ormai alla sua diciassettesima edizione: si prevede “l’adozione”, al costo di € 65, di una mucca presso una delle malghe aderenti. Nel 2021 sono state adottate più di 3000 mucche! La Valsugana vanta anche molte piste ciclabili e numerosi itinerari per mountain bike: quasi 400 km di percorsi, tutti rintracciabili mediante GPS, di diverse difficoltà. Inoltre le terme di Levico, un paradiso di relax noto ai più per le sue acque arsenicali-ferruginose, per natura uniche in Italia. Immerse nel paesaggio della Valsugana, sfruttano le proprietà di un’acqua nota come “Acqua Forte”, caratterizzata da un’alta mineralizzazione e da un elevato contenuto di ferro. L’Alto Adige propone in primavera molte iniziative, in particolare a Bressanone e dintorni, per rigenerarsi e vivere momenti di piacere immersi in un paesaggio naturale. Esperienze uniche a stretto contatto con la natura. Qui circondati da boschi e prati, laghi e montagne si ha lo scenario perfetto dove praticare attività per rigenerarsi e vivere momenti di piacere. Se si ama l’alta montagna, basta affrontare i sentieri degli alpeggi e gli itinerari delle Dolomiti patrimonio mondiale UNESCO. A sette chilometri da Bressanone, la Plose offre una delle più belle zone escursionistiche dell'Alto Adige con una fantastica vista sulle Dolomiti. Con oltre 400 chilometri di sentieri segnalati, Bressanone offre numerose possibilità di scoprire la natura pura a piedi, da soli o con guide esperte. Che si cammini attraverso laghi e valli naturali, che si salga sulle cime o si cammini tra i vigneti e si goda il panorama, l’imbarazzo sta solo nella scelta.

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A cura della Redazione

Tra le mete mondiali secondo la classifica del New York Times

COURMAYEUR

/Turismo

Il prestigioso quotidiano statunitense inserisce la cit ta d i n a a i p ied i d e l M o nte Bianco tra le località mondiali da visitare assolutamente: un riconoscimento che premia l’attenzione posta alla s a l va g u a r d i a d e l l ’a m b i e n te , e s e r c i ta ta a t t r a ve r s o s c e l te necessarie come la riduzione del traf fico nelle Valli Ferret e Veny e le limitazioni poste al consumo del suolo.

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Courmayeur Mont Blanc è tra le 52 mete suggerite dal New York Times per la sua annuale bucket list di luoghi da vedere almeno una volta nella vita. La cittadina ai piedi del Monte Bianco è stata selezionata come luogo in cui “il viaggiatore stesso può essere parte della soluzione” nel processo fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta Terra. Orgoglio e soddisfazione che emergono anche dalle parole del Sindaco Roberto Rota: “Siamo felici che Courmayeur sia stata indicata tra le località da visitare dal New York Times - perché, oltre che promuovere la nostra cittadina, tale indicazione motiva e valorizza gli sforzi


marzo\ aprile 2022 più va verso il green e verso scelte ecologiche difficili da attuare ma necessarie, come la chiusura parziale delle valli laterali (Val Veny e Val Ferret), che da anni vedono la messa in atto di un traffico regolarizzato per pochi mezzi autorizzati. A questa politica, che vede come protagoniste due aree turistiche e ambientali fondamentali per Courmayeur Mont Blanc, si aggiunge la decisione di ridurre il rilascio di permessi edilizi, e al contempo incentivare il restauro di stabili pre esistenti o la costruzione su precedenti insediamenti: una decisione che va nella direzione di allentare la densità abitativa in una zona da tutelare prima di tutto. Fiore all’occhiello della cittadina anche Skyway Monte Bianco, funivia il cui bilancio di sostenibilità rispetta il quadro dei Sustainable Development Goal indicato dalle Nazioni Unite all’interno dell’agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030. Entro

fatti in questi mesi e anni dall’Amministrazione comunale sul fronte delle scelte e degli investimenti sulla sicurezza del territorio e delle attuali politiche che stiamo perseguendo per un turismo ecosostenibile. Ne sono un esempio le misure per la riduzione del traffico nelle valli Veny e Ferret, il positivo lavoro tra Comune, Regione e Fondazione Montagna Sicura sul monitoraggio e studio dei ghiacciai e la relativa comunicazione strutturata, oltre agli strumenti di informazione del Comune, già attivi e tempestivi per i residenti e i turisti. Abbiamo un territorio bellissimo e delicatissimo, influenzato dai cambiamenti climatici, con i quali stiamo imparando a convivere, che ci impongono scelte sempre più importanti per una frequentazione rispettosa e attenta della montagna”. Tra le mete, oltre a Courmayeur, le uniche italiane sono Napoli e Chioggia; è quindi la cittadina valdostana a rappresentare il nord-ovest italiano, distinguendosi per una politica che sempre di

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- la principale piattaforma in Italia nel settore della creatività e della cultura – si focalizzerà sulle attività di marketing relazionale, PR e ufficio stampa. For te del suo dna nel mondo della montagna italiana e con un approccio sempre più votato alla progettualità, DOC-COM è stata scelta per portare avanti una consulenza molto articolata, che ha come obiettivi individuare iniziative e collaborazioni funzionali allo sviluppo del modello Super G, e rendere - al contempo - maggiormente interessanti e notiziabili le sue proposte. Con ques to tipo di orient amento, DOC-COM punterà ad ottimizzare ed implementare l’awareness di una realtà̀ unica come Super G e a sostenere, dal punto di vista corporate, la 5 Club nel suo piano di espansione, che prevede nuove aperture: a Cervinia nel 2022, a Madonna di Campiglio nel 2023 e a Cortina d’Ampezzo prima delle Olimpiadi invernali del 2026. A gestire le attività di public relation e comunicazione è un team di specialiste, guidato da Chiara Caliceti, DG di DOCCOM, che in questi anni ha sviluppato un’esperienza significativa nel comparto montagna, consolidando le sue relazioni con istituzioni, enti e realtà private.

il 2022 Skyway Monte Bianco prevede un aumento dell’8% della raccolta differenziata e del 5% delle forniture “green”, e parallelamente una diminuzione del 6% del volume dei rifiuti prodotti, del 15% dei consumi energetici, del 5% del consumo d’acqua e dell’8% delle emissioni dirette del gas serra. Oltre a promuovere un turismo sostenibile, la funivia per raggiungere il punto più alto di Italia promuove anche un turismo accessibile a tutti, permettendo a

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chiunque di raggiungere i 3466m di Punta Helbronner; stesso impegno di Courmayeur Mont Blanc verso una cittadina a misura di tutti (piste da sci comprese). Parlando di Courmayeur non si può non citare il Club Super G e la Holding 5 Club, che da gennaio hanno stretto un accordo di consulenza con DOC-COM. L’agenzia, business unit della Rete Doc

Sul fronte della comunicazione “di prodotto”, DOC-COM ha poi condiviso con gli imprenditori Andrea Baccuini e Giacomo Sonzini, ideatori del Super G, la necessità di raccontare il Club in modo dinamico, evidenziando le sue varie chiavi di lettura: il lifestyle, il food, l’ospitalità, la musica, gli eventi, e di contribuire, al contempo, alla valorizzazione di un territorio che l’agenzia conosce molto bene, essendo l’attuale portavoce, per la comunicazione nazionale, del CSC Courmayeur. Il focus sarà quindi l’après ski che al Super G vuol dire dj set, live sessions, ma anche cucina fine dining dello chef stellato Andrea Berton, accoglienza tailor-made e servizi di alta gamma.


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/Recensione

IL CAFFÈ Specialty coffee, roasting e assaggio tecnico, espresso e brewing, latte art e bevande vegetali

A cura della Redazione

Il mondo del caffè dalla A alla Z per professionisti e consumatori esigenti: ogni fase del processo di produzione e tostatura fino all'assaggio tecnico, il "cupping", tutto spiegato da una figura di riferimento del settore. Il volume si articola in parti corpose, ricche di foto, illustrazioni, infografiche e box di approfondimento, dedicate alle informazioni sul prodotto e alle figure coinvolte nella filiera del caffè: il produttore, il trader, il roaster (o tostatore), il barista e il barista specialty. Le prime parti del volume, grazie alle esperienze vissute dal vivo dall'autrice in piantagione, aiutano a conoscere il percorso dal seme della pianta del caffè fino alla raccolta, alla sua classificazione, al viaggio verso i paesi di consumo e agli aspetti meno noti legati alla coltivazione. Questa è la cultura dello Specialty, ovvero del caffè ad elevata tracciabilità. Nelle parti successive, quelle più operative, sono descritte le analisi dei difetti, la tostatura, le tecniche di assaggio e gli elementi di analisi sensoriale, le tecniche di estrazione standard e con metodi alternativi; sono presenti infine accenni sulla latte art, sulle bevande a base di caffè e sulle bevande vegetali.

CHIARA BERGONZI Chiara Bergonzi è considerata una delle figure più autorevoli nel panorama dello Specialty Coffee. Formatrice SCA e consulente per molte aziende, è anche una specialista di Latte art (disciplina nella quale è conosciuta come “The Queen”). Ha fondato Lotzero, brand dedicato agli Specialty Coffee, ed è capo giudice dei campionati mondiali caffetteria.

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CREATORI OSTINATI DI SERENITÀ Siamo un’agenzia di marketing e comunicazione a servizio completo con 70 collaboratori, oltre 20 anni d’esperienza e ancora tanto entusiasmo per il progetto più importante: il prossimo. Siamo organizzati in 5 Unit specializzate per coprire ogni richiesta del mercato. Siamo attenti alle persone e alle loro esigenze. E siamo pronti a lavorare al vostro fianco, per costruire valore e serenità.

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/Recensione

ANTICIPARE IL CAMBIAMENTO Sostenibilità, chiave della crescita aziendale A cura della Redazione

Andrea Briganti fornisce una visione avanzata sui principi della sostenibilità nelle diverse applicazioni dell’attività, monitorata, misurata, rappresentata con trasparenza e chiarezza di racconto perché possa essere valore per le aziende e patrimonio di tutti. Il saggio indaga le opportunità esistenti e le competenze necessarie perché ogni impresa possa tradurle in azioni concrete, in una nuova Europa che punta a riscattarsi dalla crisi della pandemia da Covid19 per diventare il primo continente a emissioni zero entro il 2050. Corporate Social Responsibility, economia circolare, Industry 4.0 e servitizzazione integrate e sviluppate grazie all’evoluzione digitale propiziata dal cloud, dall’IoT e dall’intelligenza artificiale sono qui indicati come fondamenta del soggetto economico e attore sociale dell’impresa sostenibile. Un team work di esperti approfondisce gli aspetti normativi e ambientali, la digitalizzazione dei processi che favorisce l’economia circolare e l’evoluzione del mercato dai prodotti alla fungibilità determinata dalla servitizzazione, fino ai risvolti economici che orientano la scelta degli investitori internazionali verso i progetti dove la sostenibilità è praticata e misurata. Completano il saggio le case history, di cui l’autore stesso è diretto protagonista, sui progetti di digitalizzazione e sostenibilità realizzati all’interno di una delle più rilevanti filiere industriali italiane, quella della carta e della grafica, che durante la pandemia si è distinta in questo ambito specifico.

INTRODUZIONE

“Sostenibilità” è un termine evocativo che richiama un concetto complesso. Il significato più preciso e diffuso lo ha fornito la Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite, esprimendosi in termini di “sviluppo sostenibile”: “quello che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”.

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Lo sviluppo sostenibile, focalizzato dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030, trova nella tecnologia un alleato formidabile grazie alla digitalizzazione dei processi, che ha aperto al mondo produttivo le prospettive di efficientamento e razionamento dall’impiego intensivo delle risorse naturali, altrimenti destinate all’esaurimento. Ma la parola sostenibilità richiama anche l’integrazione di salute ambientale, equità sociale e vitalità economica, che porta alla creazione di comunità sane, diversificate e resilienti per la generazione presente e per quelle a venire. Per raggiungere la sostenibilità è necessario un processo virtuoso in cui le imprese, che sono l’espressione della produttività e dell’aggregazione, avranno un ruolo centrale. Nell’ultimo secolo gli squilibri provocati nell’ambiente sono in gran parte responsabilità del mondo produttivo che ha attinto indiscriminatamente alle


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ANDREA C.A. BRIGANTI Nasce a Milano nel 1975. Executive MBA SDA Bocconi. Attualmente CEO di ACIMGA, direttore di Federazione Carta e Grafica, co- direttore delle rivista Converting Magazine e Founder di ThinkAbout ‒ NO.W piattaforma anti-spreco ideata per le aziende. Ha maturato una vasta esperienza di advocacy alla guida di progetti internazionali di promozione estera, in collaborazione con il Ministero del Commercio e dello Sviluppo Economico e importanti Fiere di settore. Ha un’estesa conoscenza della supply chain e delle dinamiche di mercato del Printing, con particolare attenzione alla produzione del packaging. Questo è il suo primo libro sulla Sostenibilità rivolto alle persone che guidano le aziende.

risorse naturali e ha riversato sul pianeta e nell’atmosfera sottoprodotti inquinanti. Da almeno un ventennio si sta lavorando a ogni livello per invertire la tendenza, tanto che oggi, potendo contare su una raggiunta consapevolezza e su nuove possibilità tecnologiche, fino a poco tempo fa inimmaginabili, è proprio dalle imprese che si attendono le idee migliori per un generale ripensamento dell’organizzazione e per l’acquisizione di nuove competenze. Elementi basilari per dare vita a una nuova era. Uno scenario dove Industry 4.0 e servitizzazione possono essere pensati ed implementati come fattori di successo per le strategie che puntano ai tre pilastri della sostenibilità: quello ambientale, quello sociale e quello economico. Il sistema che l’autore inquadra è evocativo e complesso, almeno quanto la sua definizione. Individuare i percorsi lungo i quali far evolvere le strategie di sostenibilità richiede competenza e conoscenza dei diversi aspetti del tema: caratteristiche che ormai sono acquisite nelle realtà industriali di grandi dimensioni e strutturate, ma che ancora troppo raramente fanno parte degli organigrammi delle aziende, soprattutto delle PMI. Questo libro è scritto da un manager con l’intenzione di fornire gli strumenti a chi avverte il mutamento dei tempi e desidera adeguarsi ad esso. La visione innovativa esposta dall’autore relativa alle declinazioni della sostenibilità in ambito produttivo e industriale, è confermata e approfondita da specifici contributi, affidati a un work-team accademico, che declina i temi della sostenibilità dal punto di vista normativo, come vincolo/opportunità legislativo, focalizzandone quindi i campi di applicazione e i relativi fattori abilitanti finanza, digitalizzazione e servitizzazione. Quindi, mettendo in evidenza quali vantaggi produce per l’impresa: product positioning, brand positioning, valorizzazione del conto economico, crescita della marginalità e valorizzazione del bilancio aziendale.

Essendo basilare per l’autore il concetto del Team Working e della necessità di operare all’interno di organizzazioni con competenze specifiche e verticali per declinare visioni strategiche complesse, sistemiche e valoriali, lo stesso ha selezionato i migliori esperti delle dinamiche verticali e delle tecnicalità di cui si compone la sostenibilità. Attraverso queste pagine il lettore potrà attingere a uno scaffale di competenze verticali utili soprattutto nelle PMI, dove non esiste una figura dedicata a queste tematiche messe in campo da esperti di settore: contributi solo a prima vista lontani l’uno dall’altro, che hanno quale comune denominatore il concetto di sostenibilità e che, nella parte conclusiva dell’opera, si fonderanno con le indicazioni che portano all’elaborazione del Sustainability Mix che va a innervare la strategia dell’impresa. Questi temi oggi sono irrinunciabili in un’organizzazione produttiva, quali che siano le sue dimensioni o il campo d’attività. In queste pagine il lettore troverà scenari, strumenti e linee operative, grazie ai quali le aziende potranno impostare nel modo più corretto e proficuo le proprie strategie di sostenibilità.

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/News Franchising

MC DONALD’S: TORNA MY SELECTION CON JOE BASTIANICH Torna My Selection, la linea di ricette realizzate da McDonald’s e Joe Bastianich, per esaltare e offrire al grande pubblico i prodotti d’eccellenza del Made in Italy. L’edizione 2022, disponibile in tutti i 630 ristoranti McDonald’s d’Italia, vede tre protagonisti: My Selection Chicken Asiago DOP, My Selection Montasio DOP e My Selection BBQ. La collaborazione tra McDonald’s, i Consorzi di tutela e i produttori locali dura da 14 anni e ha visto a oggi coinvolti nel menu della catena 16 prodotti certificati, per un totale di quasi 3.500 tonnellate di materia prima e di circa 40 ricette. L’iniziativa è stata resa possibile dalla partnership con la Fondazione Qualivita, che da oltre vent’anni si occupa della valorizzazione dei prodotti a indicazione geografica e con il sostegno di Origin Italia, l’associazione che riunisce 70 consorzi di tutela. Per la nuova edizione di My Selection verranno acquistate circa 650 tonnellate di ingredienti tipici, DOP e IGP, consentendo un dialogo tra produzione e grande pubblico. La lunga storia di collaborazione tra McDonald’s e i Consorzi di tutela si aggiunge al percorso di italianità che l’azienda ha intrapreso da diverso tempo e grazie al quale oggi l’85% dei suoi fornitori ha sede in Italia. Numeri rilevanti anche in termini d’investimento nel settore agroalimentare del Paese, con l’acquisto di 94mila tonnellate di prodotti italiani ogni anno, pari a un valore di circa 200 milioni di euro.

DOPPIO MALTO APRE IL SUO SECONDO LOCALE A MILANO Con questa nuova inaugurazione a febbraio 2022, il marchio raggiunge quota 30 locali in Italia e all’estero. Situato nel quartiere Porta Romana, uno dei più sofisticati della città, il ristorante si propone come un locale più intimo e raccolto rispetto agli altri. Non cambiano però i capisaldi che da sempre contraddistinguono Doppio Malto: un menu di ottime birre artigianali, a cui si affianca una proposta gastronomica gustosa e variegata. Per il marchio, si tratta della seconda apertura in città, dopo quella del 2020 in viale Liguria, in prossimità dei Navigli, mentre nel 2016 era stato aperto un locale a Scalo Milano Outlet & More. Con questo nuovo format, la società Foodbrand, titolare del marchio Doppio Malto, vuole differenziare l’offerta: se la birra rimane l’elemento caratterizzante, si desidera permettere ai clienti di scegliere l’ambiente più adatto, sulla base del pranzo o della serata che si aspettano. Nei prossimi mesi sono previste, sempre a Milano, nuove aperture di ristoranti, in particolare in Duomo e in zona Bicocca. Il menu di Doppio Malto è in grado di accontentare anche i palati più esigenti, anche con piatti a base di birra e proposte dedicate ai vegetariani, come insalate e burger vegetali. Per i bambini, invece, Doppio Malto ha messo a punto un menu per i piccoli mastri birrai. Per quanto riguarda le birre, invece, quelle spillate nel locale, tutte prodotte artigianalmente dal brand nei birrifici di Iglesias e Erba, sono quattordici.

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KIABI INSIEME A COOP

/Franchising

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In arrivo tre corner “shop in shop” GIUSEPPE DE GREGORIO, Direttore Commerciale KIABI Italia “Sono molto contento di dare avvio a questa partnership con COOP, è un colosso della GDO con la quale condividiamo diversi valori, come la sostenibilità e l’attenzione al consumatore. Come COOP, ci impegniamo a offrire ai clienti prodotti con un ottimo rapporto di qualità/ prezzo e vogliamo essere un alleato per le famiglie italiane nella tutela del loro potere d’acquisto. Con questa partnership, i consumatori avranno infatti la possibilità di trovare in altri punti vendita fisici i nostri capi, in particolare quelli riferiti al bebè e al kids. Il lancio di questi primi 3 corner sarà un test, in caso di esito positivo, il modello verrà demoltiplicato in altri Ipermercati COOP”

KIABI dà vita al nuovo modello “shop in shop” in collaborazione con COOP a partire dal 1° marzo presso la Galleria Commerciale Le Terrazze a La Spezia, presentando alla clientela la sua offerta prodotto baby all’interno di una superficie di vendita pari a 63 m2. A seguire il 15 Marzo saranno inaugurati a Biella, presso la Galleria Commerciale Gli Orsi, 167m2 dedicati al baby e kids e per finire, il 1° aprile a Genova

A cura della Redazione presso la Galleria Commerciale Gli Aquiloni, in un’esposizione di 130 m2, saranno in vendita le linee premaman, nursery e bebè. La collaborazione tra i due marchi si basa su un modello ispirato al franchising, nella scelta del partner KIABI ha considerato sia i valori comuni a COOP ma anche l’assetto dell’immagine di marca. L’obiettivo principale del marchio di moda francese a piccoli prezzi è quello di raggiungere un numero sempre più ampio di italiani offrendo loro una shopping experience di qualità, cominciando dalle zone in cui non vi sono ancora store KIABI. Favorire le mamme e le famiglie nella loro shopping journey, reclutare nuovi clienti, implementare i segmenti del bebè, del kids e spingere sulla notorietà del brand sono stati importanti driver nella concretizzazione del progetto, che ritroviamo alla base della realizzazione di questo lancio. Per COOP la scelta di un operatore specializzato come KIABI rientra in una precisa strategia di rilancio di segmenti di offerta come è il caso dell’abbigliamento e nello specifico dell’abbigliamento per bambini. Analogo il punto di partenza ovvero il binomio qualità-convenienza a cui si aggiunge una indiscussa specializzazione e professionalità di questo par tner commerciale.

KIABI IN PILLOLE Nel 1978, nel nord della Francia, KIABI rivoluziona il fast fashion attraverso il concetto di moda a piccoli prezzi per tutta la famiglia, realizzando un’ampia e versatile offerta, pensata per tutti i budget, gli stili, le morfologie. 40 anni dopo, il piccolo marchio francese parte del gruppo AFM (Associazione Familiare Mulliez) proprietaria tra gli altri anche di Decathlon, Auchan e Leroy Merlin, è ormai un gruppo internazionale presente in 19 paesi, con più di 25 milioni di clienti e 1,7 miliardi di euro di vendite, raggiunte nel 2020.

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Dal birrificio Doppio Malto di Erba (CO), Foodbrand Spa ha dato vita ad una delle principali esperienze italiane legate al mondo della birra artigianale. Doppio Malto è infatti una realtà che oggi conta 20 locali in Italia e uno all’estero e punta a far crescere la cultura della birra artigianale nello Stivale con un piano che prevede dieci nuove aperture nel 2021. Entro la fine dell’anno entrerà pienamente in funzione il secondo birrificio Doppio Malto a Iglesias, in Sardegna. Lo sbarco all’estero è arrivato nel settembre 2020, con l’apertura di un Doppio Malto nel nuovo centro commerciale Steel di Saint-Étienne (Francia), mentre per il 2021 è previsto un ambizioso piano di sviluppo in Italia e all'estero (Francia e Scozia).

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PROFILO FRANCHISOR:

Mercatino Franchising leader nell' intermediazione dell’usato, nasce a Verona nel 1995 e ad oggi ha sviluppato una rete in franchising di oltre 180 negozi. La formula del conto terzi consente a due soggetti diversi un’azione di guadagno (chi vende espone gratis il proprio usato) e una di risparmio (chi compra lo fa a prezzi inferiori a quelli di mercato). Con il suo sistema virtuoso, Mercatino diffonde la “buona pratica” del riuso come sistema etico - sociale nella salvaguardia dell’ambiente e del territorio. I fattori di successo del Franchising Mercatino sono: Assistenza & Formazione, Innovazione tecnologica e Visibilità Nazionale.

Ragione sociale: Mercatino Indirizzo sede legale: Via Angelo Messedaglia 8C, Verona Sito Internet: www.mercatinousato.com Attività: Intermediazione di oggetti usati Anno di fondazione dell’Azienda: 1995 Anno di lancio del franchising in Italia: 1995 PV in franchising Italia: 182 aperti e 10 in apertura PV in franchising all’estero: 1 Regioni italiane di interesse per lo sviluppo: tutte Paesi esteri di interesse per lo sviluppo: non abbiamo preferenze Franchisee singoli: 137 Multi-Unit Franchisee: 15

PROFILO FRANCHISEE Bacino d’utenza: 50.000 abitanti Ubicazione ottimale PV: zone commerciali/residenziali Superficie media PV: a partire da 400 mq Addetti richiesti per PV, compreso il titolare: a partire da 3 Esperienza pregressa nel settore: non richiesta Formazione iniziale: 5 giorni Arredo e investimento medio iniziale: € 50.000 Fatturato medio annuo (stima): € 469.000 Merce in conto vendita: SI Sistemi informativi offerti: SI Diritto d'ingresso: € 5.000 Canoni periodici (royalties): 3% sul venduto mensile Canoni periodici fissi: NO, solo servizi accessori al franchising Pubblicità a livello locale: NO Contributi per campagne pubblicitarie nazionali: SI Assistenza in loco in fase di apertura: SI Assistenza per la durata del contratto: SI Zona di esclusiva: SI Durata contratto: 5 anni

CONTATTI FRANCHISOR Franchisor: Mercatino Referente franchising: Veronica Spadafora Telefono: 0458203355 E-mail franchising: sviluppo@mercatinousato.com Sito Internet: www.mercatinousato.com N.B. I dati sono puramente indicativi e concordati con l’Azienda

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John Master franchisee of a F&B brand

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20-23 MARCH 2022 PARIS - PORTE DE VERSAILLES

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