10 minute read
Grünenthal Italia
GRÜNENTHAL ITALIA SI CERTIFICA “GREAT PLACE TO WORK® ITALIA”
A cura di Giorgio Nadali
Farmaceutici Formenti, lo stabilimento del Gruppo Grünenthal, in Italia ha raggiunto i requisiti per ricevere la Certificazione di Great Place to Work® Italia, che viene assegnata per 1) Un ambiente di lavoro positivo, apprezzato dai suoi dipendenti 2) Processi HR di alta qualità 3) Persone motivate con un elevato livello di engagement 4) Relazioni tra i collaboratori basate sulla fiducia 5) Grande attrattività nei confronti del mercato del lavoro e dei migliori talenti 6) Dipendenti orgogliosi dell'azienda e del proprio ambiente di lavoro 7) Persone produttive, collaborative ed attente all'innovazione. Nel 2020 l’azienda ha assunto 70 persone e 7 persone hanno avuto una job rotation o hanno cambiato ruolo. Ha un programma di talent pooling nei vari livelli dell’organizzazione, a livello global e una specifica determinazione dei percorsi di sviluppo. Oltre al tema occupazionale approfondito che ha un valore diretto per il territorio, sono tre i temi centrali: 1) L’export che pesa attualmente più del 90% dei volumi prodotti. Il sito ha una capacità produttiva in grado di erogare fino a 2 miliardi di singole unità all'anno e di esportare il 98% della produzione in Europa, Asia e Sud America. (Inoltre, non vengono esportati solo prodotti ma anche competenze in quanto alcune figure operano per la rete globale). 2) L’indotto che comprende i beni e servizi acquistati sul territorio locale e nazionale 3) Le opportunità nel medio termine Negli anni il Gruppo ha investito per migliorare l’organizzazione, la formazione delle risorse e l’efficienza degli impianti tecnologici, al fine di portare il sito a livelli di eccellenza per l’intero Gruppo Grünenthal. Oggi è un centro di produzione all’avanguardia che vanta reparti allineati agli standard più elevati ed un patrimonio di competenze interne, tecnologie ed esperienza che rappresentano la sua eccellenza. È certificato da varie istituzioni, tra le quali gli ispettorati dell'UE, ANVISA, del Giappone, della Russia, della Corea, della Turchia e il SFDA dell’Arabia Saudita. Nel corso del 2019 ha superato l’ispezione dalla FDA, con “zero findings”. Questo conferma la maturità e l’eccellente livello qualitativo della struttura produttiva e fornirà le basi per un’ulteriore espansione delle attività conto terzi. Nello stabilimento e come rete globale cercano opportunità di miglioramento continuo (dalle materie prime che acquistano alla rete logistica che utilizzano per portare i nostri medicinali ai pazienti di tutto il mondo e, parallelamente, minimizzando i costi, aumentando l'efficienza e garantendo i più alti standard di qualità). Nel 2019 è stata completata un’importante ristrutturazione e l’estensione delle aree di magazzino per nuovi servizi nel settore biofarma. Il futuro vede un ulteriore ampliamento delle capacità produttive; lo stabilimento amplierà la sua capacità produttiva nel 2021 e 2022 (tra costruzione, convalida e approvazione) e dal 2023 un farmaco Grünenthal verrà prodotto nello stabilimento italiano per i pazienti di tutto il mondo. Farmaceutici Formenti fa parte del gruppo
Grünenthal, un'azienda completamente integrata, con una lunga esperienza nell'offerta di trattamenti antidolorifici innovativi e tecnologie all'avanguardia. Grünenthal è un'azienda indipendente a proprietà familiare, con sede ad Aquisgrana, in Germania. Siamo presenti in 29 paesi con filiali in Europa, America Latina e Stati Uniti. I prodotti sono commercializzati in oltre 100 paesi e circa 4.500 collaboratori lavorano per il Gruppo Grunenthal in tutto il mondo. Nel 2019 Grünenthal ha realizzato ricavi per circa 1,4 miliardi di euro. Grünenthal è leader globale nella gestione del dolore e delle malattie correlate. Lo scopo è migliorare la vita dei pazienti e l’innovazione è la passione. Tutte le attività e gli sforzi sono funzionali a lavorare verso la visione di un mondo libero dal dolore. Sono oltre 550 le persone impiegate, a livello nazionale, nella filiale Grünenthal Italia e nello stabilimento produttivo di Origgio, uno dei 5 siti produttivi del gruppo assieme a quelli in Cile, Ecuador, Germania e Svizzera. Rilevato da Grünenthal nel 1996, l’impianto produttivo di 50.000 mq2 è impegnato anche in servizi di produzione, assemblaggio e confezionamento per conto terzi e vanta una capacità produttiva in grado di erogare più di 2 miliardi di singole unità all’anno e di esportare il 98% della produzione in Europa, Asia e Sud America.
INTERVISTA A GIOVANNI MARANGONI, SITE DIRECTOR FARMACEUTICI FORMENTI
Lei ha detto: “Il nostro stabilimento è un centro di produzione all’avanguardia che vanta reparti allineati agli standard più elevati ed un patrimonio di competenze interne, tecnologie ed esperienza che rappresentano la sua eccellenza”. Ce ne parli.
Lo stabilimento produttivo di Origgio rappresenta una storia di internazionalizzazione di successo ed eccellenza. Costruito durante la gestione di una famiglia di impreditori Italiani (Formenti) e orientato inizialmente alla produzione per il territorio nazionale, nel ‘96 grazie all’acquisizione da parte del Gruppo Grünenthal è stato integrato all’interno di una multinazionale farmaceutica. Da qui sono scaturite nuove opportunità di crescita in particolare grazie all’export. In questi 25 anni il sito ha evoluto i modelli organizzativi, le competenze e ha investito per migliorare la formazione delle risorse e l’efficienza degli impianti tecnologici. Il risultato di questo processo è uno oggi uno stabilimento in grado di competere nel contesto farmaceutico mondiale, rappresentando un centro di produzione moderno, con infrastrutture, tecnologie e competenze altamente specializzate. Il sito è inoltre certificato da varie autorità, tra le quali gli enti regolatori Europei, Americani, Brasiliani, Giapponesi, quelli di Russia, Corea, Turchia ed altri ancora. Nell’ambito di un percorso di ulteriore crescita, Grunenthal sta internalizzando nel sito la produzione di alcuni prodotti recentemente acquisiti, e precedentemente prodotti fuori dal contesto UE, in Gran Bretagna e Stati Uniti. Lo stabilimento è anche attivo nella produzione per grandi aziende farmaceutiche multinazionali per le quali costituisce la piattaforma di accesso al mercato europeo.
Certificazione Great Place to Work® Italia. L’84% dei vostri dipendenti ha detto di essere orgoglioso di dire agli altri che lavoro da voi. Perché?
Il senso di orgoglio riscontrati nella recente indagine Great Place to Work® sono frutto della passione che dedichiamo ad ogni nostra attività, dei significativi risultati raggiunti e della costante attenzione che dedichiamo alle nostre persone, come ad esempio i momenti celebrativi dei successi e delle ricorrenze, il programma di borse di studio per i figli dei dipendenti e il nostro ampio welfare aziendale. Abbiamo ottenuto, ad esempio, punteggi elevati anche riguardo alla volontà di lavorare nello stabilimento ancora a lungo e all’eccellenza dei servizi e prodotti che forniamo riconosciuta dagli stessi dipendenti.
Certificazione Great Place to Work® Italia. Il 79% 81% dei vostri dipendenti apprezza il modo in cui contribuite alla comunità. Qual è questo modo?
In Italia siamo appena stati certificati un Great Place to Work grazie all’opinione dei nostri dipendenti, che hanno riconosciuto il valore delle iniziative dedicate alle nostre persone. Strutturare gruppi con elevate competenze e specializzazioni ed in grado di garantire risultati eccellenti è per noi un aspetto prioritario, assieme alla costruzione di un buon ambiente lavorativo. Assumiamo una trentina di persone all’anno e vantiamo un’occupazione qualificata, con una paritetica presenza femminile che diventa prevalente nelle posizioni direttive. Notevoli sono le ricadute positive sul territorio derivanti dai continui investimenti e dalla crescita dell’occupazione. Inoltre siamo particolarmente orgogliosi di avere operato nel contesto pandemico garantendo la continuità della fornitura ai nostri pazienti in tutto il mondo, senza alcuna discontinuità produttiva.
Qual è la politica di sostenibilità e sicurezza del vostro polo produttivo?
Siamo impegnati in un piano pluriennale di investimenti con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e accrescere la sostenibilità, ne sono esempio la sostituzione dei bruciatori delle caldaie con altri a ridotta emissione di NOx, la sostituzione delle lampade al neon con led e l’installazione di un impianto di cogenerazione grazie al quale, nel 2020, abbiamo evitato emissioni pari a 1.051 tonnellate di CO2. Riguardo alla gestione della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro il nostro sistema è conforme allo standard di certificazione ISO 45001 che garantisce il mantenimento di un elevato livello di sicurezza. Il numero di infortuni per milione di ore lavorate è pari a 1,5. Inoltre, con lo scopo di raggiungere il traguardo di “Zero infortuni” abbiamo introdotto un programma interno di Osservazione Comportamentale della Sicurezza, nel quale è richiesta un partecipazione pro attiva da parte di ciascun collaboratore per poter migliorare continuamente tutti gli aspetti di sicurezza all’interno dello stabilimento.
INTERVISTA ALL’AD DI GRUNENTHAL ITALIA ALDO STERPONE
Di quali risultati del 2020 va più fiero?
Nel corso del 2020 gestire l’attività lavorativa delle persone e l’azienda nella sua totalità è stato molto complesso a causa dell’impatto professionale e sociale, mai vissuto prima, che abbiamo dovuto fronteggiare a causa della pandemia. Abbiamo comunque raggiunto alcuni traguardi di cui siamo soddisfatti. Innanzitutto la risposta che prontamente abbiamo attivato in tema di sicurezza e salvaguardia del benessere dei nostri dipendenti. Abbiamo, infatti, agito, fin dalle prime fasi, con cautela ed attenzione, monitorando costantemente l’evolversi della situazione per salvaguardare la salute delle persone, garantendo, nel contempo, la sostenibilità economica delle persone e delle loro famiglie. Scelte operative oculate ed una continua attenzione al bilancio ci hanno consentito di garantire il profitto richiesto anche in un anno così difficile e, in questo, ha giocato un ruolo determinante un maggiore orientamento al digitale e un rinnovato investimento nella generazione di nuove competenze, al fine di essere sempre più efficaci nella nostra comunicazione, anche a distanza. Tutto questo, unitamente alla nostra cultura interna e al sistema valoriale che ci caratterizza, ci ha portato ad essere recentemente certificati da Great Place to Work come un eccellente luogo di lavoro, grazie alle considerazioni e testimonianze dei nostri dipendenti.
Il vostro CEO Gabriel Baertschi si orienta in “a world free of pain”. Ci indichi i tre pilastri che sostengono questo vostro impegno.
Sono due i pilastri sui quali si fonda il nostro operare: l’impegno nell’area del dolore che si esemplifica nella nostra visione di “a world free of pain” e la continua attenzione alle persone e al mondo che ci circonda. Due parti fondamentali di ciò che siamo e di come operiamo. Manteniamo un'attenzione particolare sulla nostra vision, sia nel quotidiano, sia nelle nostre attività di ricerca e sviluppo e recentemente abbiamo definito quattro aree che consideriamo chiave all’interno della strategia di R&S: il dolore neuropatico periferico, il dolore postoperatorio cronico, la lombalgia cronica e l’osteoartrosi. Oltre a ciò vi sono alcune aree aggiuntive sulle quali poniamo ulteriore attenzione. Come azienda leader nell’area del dolore, parte integrante della nostra responsabilità è anche quella di sostenere la centralità delle persone a 360°, siano esse pazienti, dipendenti o cittadini. Sia a livello globale che italiano abbiamo, infatti, una lunga esperienza nel supportare progetti che hanno un impatto positivo sulle persone e sulle comunità ed iniziative che spaziano dalle attività di beneficenza al sostegno alle persone che soffrono.
Quando si parla di dolore si deve considerare tra le varie tipologie anche quello oncologico. Nel 2020 sono decedute in Italia 183.200 persone di tumore. 377.000 le nuove diagnosi di cancro in Italia nel 2020. Secondo Lei quando questa malattia sarà definitivamente sconfitta?
Innanzitutto, la lotta ai tumori è sempre strettamente correlata alla cultura della prevenzione, che significa -in questo particolare momento- riprendere gli screening e i controlli per diagnosticare l’eventuale malattia in fase precoce. La ricerca oncologica, nell’ultimo decennio, ha fatto grandi passi in avanti con una significativa accelerazione nel mettere a disposizione dei medici e dei loro pazienti terapie sempre più innovative; oggi, grazie a tutto ciò, si può quindi affermare che per molte tipologie di tumore, anche nella fase avanzata, si riesce ad ottenere un obiettivo terapeutico insperato, fino a qualche anno fa: la cronicizzazione della malattia. In questo contesto la gestione olistica del paziente e della sua malattia è fondamentale e abbraccia necessariamente anche la gestione del dolore. Nella medicina oncologica è sempre più rilevante individuare fin dall’inizio la strategia terapeutica più idonea, prestando, nel contempo, una sempre maggiore attenzione alla qualità della vita. In una logica di Continuum of care, l’obiettivo diventa, quindi, l’integrazione fra terapia oncologica e supporto globale del paziente. In questo ambito, la gestione del dolore rappresenta un elemento fondamentale che va sempre presidiato anche con un’adeguata terapia nell’ottica del mantenimento della qualità di vita.