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“Gocce” by Eleonora Lastrucci

Spumeggiante come l’acqua del mare, Eleonora Lastrucci si siede offrendoci un bel caffè, rievocando gli ultimi viaggi effettuati in giro per lo stivale nelle vesti di prestigiosissima fashion designer. “Si, nonostante la pandemia (speriamo adesso alle spalle) mi sono mossa in lungo e largo ricevendo in questo giugno appena trascorso il bel “Premio Semplicemente Donna” in quel di Castiglion Fiorentino, nella bellissima cornice del Teatro Mario Spina. Essere nella rosa dei candidati, grazie ad Angelo Morelli e Chiara Fatai promotori di “Semplicemente Donna”, mi ha reso estremamente felice. Felice di ricevere questo premio ambitissimo grazie alla mia carriera stilistica, di parlare davanti all’attento e folto pubblico mentre scorrevano filmati vari sulla mia professione. Decisamente un momento importante ed apprezzatissimo, unito ad un’attenta e curata organizzazione. Estremamente piacevole è stato, poi, l’incontro nato per caso – anzi, più per empatia –con Suor Gabriella Bottani, coordinatrice internazionale di “Talitha Kum”, rete internazionale della Vita Consacrata, quale impegno secolare nella lotta contro la schiavitù e la tratta delle persone. Parlo di una persona dolcissima eppure determinata e forte nello svolgere la sua attività. Con lei abbiamo parlato a lungo su progetti ambiziosi ed importanti volti al sociale, da sviluppare cooperando assieme.”

La schiuma del mare adesso sale increspandosi ed increspandosi ancora sino a divenir onda sonora, tanto da rivivere passi dell’Odissea. Nel frattempo, prosegue col bel volto botticelliano e gentile gestualità: “Da qualche giorno sono rientrata dalla capitale, precedentemente convocata nella cornice del prestigioso Circolo Ufficiali di Roma, ricevendo il premio direttamente dalle mani del professore Giulio Tarro. Anche lì, assieme ad altri ospiti illustri ho avuto l’onore di ricevere dalla “Norman Academy Inc”, il conferimento della “Medaglia Aurata Accademica per il Fashion Design, insieme all’attestato di titolo onorifico di “Accademico d’Onore”.

L’onda cristallina adesso si abbassa diventando quieta, sempre più quieta, mentre dalla spuma, come una ninfa,

MILLE BOLLE BLEU

“Gocce” by Eleonora Lastrucci

A cura di Carla Cavicchini

esce la fashion designer Eleonora Lastrucci d’azzurro dipinta, omaggiando creatività, stile, ed intreccio delle arti, intersecandosi con l’arte. “L’appuntamento annuale di questo scorso luglio, col Teatro del Silenzio a Lajatico, quale manifestazione de “Il mistero della bellezza, è stato un vero e proprio successo. Mi preme osservare che il manifesto del Teatro del Silenzio come la scorsa edizione, è stato realizzato dal fotografo internazionale Giovanni Gastel, deceduto lo scorso anno. Una grande persona, amico e collaboratore della famiglia Bocelli e di Alberto Bartalini a cui va tutta la mia stima per l’eccellente operato che pone regolarmente nei propri lavori. La commissione, pervenutami dall’organizzazione del Teatro del Silenzio per vestire il corpo di ballo femminile, ha visto giorni intensi con Andrea Bocelli cantare da solo, nonché accompagnato da due soprano da me vestite. Ripeto, un momento altamente scenografico curato da Kristian Cellini, che ha portato sul palco la sofisticata coreografia di ballerini e ballerine. Ai tutù da loro indossati, realizzati volutamente con materiale riciclato, ho applicato stecche di balena rivestite in tessuto d’oro e rosso, tagliato attentamente sino a divenire “quadrati” per motivi dorati e torciglioni per il colore della passione: rouge. C’era bisogno di dirlo? Risultato? Un equilibrio di perfezione stilistica. Nel frattempo la splendida cornice naturale di Lajatico, allietava l’evento. Quanto alla fondazione Bocelli, il mio lavoro continuerà per commissioni di gran prestigio. Insomma, soprese, che, proprio perché sorprese, non mi va di svelare.”

Sul tema del riciclo approfondisce: “Anche quest’anno i costumi di scena per tale

Paola Zanoni a sinistra con Eleonora Lastrucci e Generale Adolfo Pascarella settembre\ ottobre 2021 spettacolo, sono stati all’insegna di sostenibilità al 100% in quanto la maggior parte realizzati con l’ausilio del progetto SCART del Gruppo Hera, capace da oltre 20 anni, di trasformare rifiuti che transitano sui suoi impianti di stoccaggio e trattamento, in valenti prodotti artistici e di design.”

Non manca proprio d’estro e fantasia l’eclettica Eleonora Lastrucci, dai tocchi geniali come gli ultimi lavori: modelle vestite e sapientemente truccate “Collezione Venere” tali d’essere capaci d’un bel tuffo in piscina in clima di grande allure e glamour. Nel frattempo. all’ultimo cioccolatino offerto, lei svelava le proprie creazioni per le splendide divine che calcavano il Red Carpet durante il Festival del Cinema di Venezia: “Riciclo ed eco reinterpretazioni sono maggiormente presenti nel mio modus operandi, ponendo sempre più attenzione al nostro pianeta, nonché alla salvaguardia delle specie umana ed animale. Questo poiché riciclare è basilare in questo mondo prettamente consumistico. Il riscaldamento globale ci preoccupa, è cronaca di questi giorni, bisogna pertanto agire in fretta. Quanto agli animali, è giusto dare anche a loro affetto e protezione, visto che recepiscono tutto questo tramite scambi reciproci, altamente amorevoli.”

L’aria adesso ondeggia di pulito, di fresco e di salsedine mentre le acque limpide lambiscono la battigia come “Il mare caldo della sera”. Chi è questa creatura marina che si reinterpreta di continuo? Vestirà persino il cielo, il mare, le stelle? Ed ancora la pallida luna? Agli astri l’ardua sentenza osservandone l’effervescenza dello sguardo capace di tutto. Nel frattempo, osserviamola tessere come Penelope mentre “facea e disfacea” in attesa di tempi migliori. Giusto, da post-covid. “Sono ottimista di natura. Mi piace pensare giusto. Giusto e bene. Penso che calma, determinazione e soprattutto concretezza, siano capaci d’irradiare messaggi positivi. La natura insegna. Spesso mi soffermo ad ammirare i quattro elementi naturali: il sole, la terra, l’aria… il mare. Luce che genera la luce. Ed è questa la vera forza dell’universo.” Tanto da trarne talento. Tramite semplice osservazione.

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