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Start-up innovativa Made in Italy

/Fashion L’ACBC DELLA SOSTENIBILITÀ

A cura di Giorgio Nadali

ACBC (Anything Can Be Changed),

start-up innovativa Made in Italy specializzata nelle progettazione e produzione di prodotti sostenibili e DHL Express, leader mondiale nei servizi di logistica e specializzata in spedizioni internazionali, iniziano oggi un percorso di collaborazione per raggiungere importanti obiettivi green. DHL Express si occuperà delle attività logistiche di consegna dell’azienda fondata da

Gio Giacobbe e Edoardo Iannuzzi,

contribuendo a solidificare quella rete di valori e le vision aziendali che caratterizzano entrambe le realtà, con l’obiettivo comune di rispettare il pianeta e allo stesso tempo offrire ai clienti un servizio premium e dedicato.

Da sempre attento nei confronti dell’ambiente, DHL da 2008 si impegna per ridurre a zero tutte le emissioni di CO2 legate ai trasporti entro il 2050. ACBC ha scelto l’azienda di trasporti tedesca come partner logistico grazie anche al programma GoGreen, pensato proprio per ridurre l’impatto delle attività di trasporto e a contribuire alla tutela dell’ecosistema. Come dichiara infatti Gio Giacobbe, CEO di ACBC: “Abbiamo trovato in DHL un partner pronto a soddisfare le nostre richieste e ad appoggiare la nostra visione green del business. Le consegne GoGreen sono perfettamente in linea con la nostra vision e sono molto apprezzate anche dai consumatori”. L’approccio innovativo e green di ACBC si rispecchia in un sistema di spedizione all’avanguardia e sostenibile: GoGreen tutela l’ambiente attraverso la compensazione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) e di altri gas serra prodotti dalle attività di trasporto supportando progetti riconosciuti e certificati che contribuiscono a migliorare realmente le condizioni ambientali e quelle delle popolazioni locali. ACBC, fin dalla sua nascita nel novembre 2017, promuove abitudini di consumo e

Edoardo Iannuzzi, ACBC acquisto più consapevoli grazie alla gamma di prodotti proposti al consumatore interamente realizzati in eco-pelle e in materie prime naturali come scarti di mela, uva e alga e in derivati da bottiglie di plastica. Acronimo di Anything Can Be Changed, è un’azienda italiana leader nella progettazione e nella produzione di prodotti sostenibili. Il modello di business del marchio è orientato sia al mercato B2B che al mondo B2C, rivolgendosi a tutti i brand in ambito Fashion e Sportswear che vogliono avviare un percorso di produzione consapevole con la creazione di capsule collection dedicate, ma anche, attraverso una propria collezione di prodotti, al consumatore finale che desidera avere un’alternativa sostenibile ai propri acquisti. Per questo motivo, ACBC porta avanti uno studio continuo sui materiali, focalizzandosi sul rispetto dei criteri di sostenibilità, senza dimenticare lo stile e la performance della calzatura.

INTERVISTA A GIO GIACOBBE, CEO DI ACBC

Cos’è la sostenibilità per Lei?

“È un movimento ormai da tempo consolidato e che sta dando i suoi frutti. Infatti, sempre più spesso questa tematica si posiziona al centro di ogni strategia e progetto d'impresa. Non si tratta di un'azione di marketing, bensì di una presa di posizione chiara e decisa da considerare a 360°.”

In cosa fa la differenza ACBC?

“Sin dal primo giorno il binario pilota del progetto ACBC è stato la SOSTENIBILITÀ nella sua totalità: dall’approccio sul prodotto alla ricerca dei materiali, dalla supply chain certificata alla realizzazione di processi che fossero il più rispettosi possibile dell'ambiente in cui viviamo e delle persone che ne fanno parte.”

Ci parli dell’approccio innovativo e green di ACBC.

“ACBC è unico nel suo genere perché pensa all'intero ciclo di vita della scarpa rispettando tre punti fondamentali: ANIMAL FREE, RICICLATI e BIO BASED, sempre nel rispetto di una supply chain certificata. Inoltre, abbiamo creato un programma legato alla circolarità del prodotto, per il quale, al termine del ciclo vitale della sneaker, ogni cliente può riportarci le calzature ACBC e, in collaborazione con una Start-Up italiana, le ricicleremo per creare pavimenti antiurto per i parchi giochi dei bambini.”

Cos’è il programma GoGreen di DHL?

“L'e-commerce è fondamentale per noi, non solo dal punto di vista di business, ma soprattutto per la raccolta di feedback: commenti, consigli e critiche dei nostri consumatori. Nello sviluppo di ogni e-commerce il concetto di last mile è sempre un punto critico. Spesso non c'è un output concreto, quindi la conseguenza è l'insoddisfazione del cliente. Per questo motivo, abbiamo deciso di affidarci a DHL e più nello specifico al programma di spedizioni GO GREEN: DHL calcola quanta CO2 viene emessa durante la consegna di ogni scarpa ACBC e rilascia un certificato qualora venga quantificata questa emissione. Alla fine dell'anno DHL compenserà piantando tanti alberi quanta CO2 è stata emessa dalle spedizioni.”

ACBC (Anything Can Be Changed). Secondo Lei cosa deve essere ancora cambiato?

“La mentalità delle persone. Bisogna avere l'accortezza di chiedersi sempre che cosa stiamo comprando, la sua derivazione e di cosa è fatto. Noi non vogliamo imporre la nostra visione di sostenibilità, ma siamo convinti che sia possibile fare azienda in maniera etica e consapevole.”

Giò Giacobbe, ACBC

Ci riveli un vostro problema che deve essere ancora risolto.

“Come dicevo prima, deve cambiare qualcosa nella testa dei consumatori. Ogni professionista nel proprio settore ha il dovere di proporre prodotti sostenibili – senza rinunciare a una ricerca di stile e design unici – così da sensibilizzare anche i clienti meno attenti riguardo la salvaguardia del nostro pianeta.”

Quali sono le 3 dimensioni dello sviluppo sostenibile?

“1) Circolarità , 2) Prodotti a basso impatto ambientale, 3) Supply chain sostenibile e certificata”

Cosa vuol dire impresa sostenibile?

“Impresa sostenibile significa in primo luogo avere considerazione dell’importanza che ogni azione fatta deve essere rispettosa dell'ambiente che ci circonda, pur mantenendo alti livelli estetici e un giusto prezzo finale.”

Ci dettagli 3 dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile che Lei ritiene prioritari e perché.

“Il mondo deve essere tutelato, noi siamo ospiti come tutti gli altri esseri viventi. Per questo per me hanno importanza assoluta i seguenti tre Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: lotta contro il cambiamento climatico (SDG13), la vita sott’acqua (14), la vita sulla terra (15).”

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