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Cannabiscienza Cannabis Terapeutica tutto ciò che un medico di famiglia dovrebbe sapere
CANNABIS TERAPEUTICA: TUTTO CIÒ CHE UN MEDICO DI FAMIGLIA DOVREBBE SAPERE
Dopo decenni di studi scientifici che ne hanno dimostrato l’efficacia, la Cannabis Terapeutica è entrata a far parte delle possibili terapie che un medico italiano può prescrivere ai pazienti che ne hanno bisogno. La Cannabis Terapeutica, considerata un farmaco a tutti gli effetti, ha però delle modalità di prescrizione ed erogazione che la differenziano dai farmaci tradizionali.
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Il medico di famiglia, in particolare, ha la possibilità di prescrivere Cannabis Terapeutica rimborsabile dal sistema sanitario, anche se l’iter burocratico da seguire può risultare complicato, a causa delle differenze normative tra le varie Regioni.
Per conoscere e approfondire modalità di erogazione, patologie trattabili e/o rimborsabili, varietà disponibili e tutte le informazioni sulla corretta prescrizione di Cannabis Medica e derivati cannabinoidi, i medici – e non solo – hanno a disposizione uno strumento in più: i Master e i Corsi di approfondimento on-line di Cannabiscienza.
COME IL MEDICO DI FAMIGLIA PUÒ PRESCRIVERE CANNABIS TERAPEUTICA
Da oltre dieci anni la Cannabis Terapeutica e le preparazioni a base di cannabinoidi possono essere prescritte da qualsiasi medico che, in scienza e coscienza, le ritenga il medicamento più adatto.
Tra i medici prescrittori sono compresi tutti i medici chirurghi e veterinari italiani e, ovviamente, anche i medici di famiglia.
Questi ultimi hanno a disposizione due modalità di prescrizione:
a carico del paziente, a carico del Sistema Sanitario Regionale (SSR).
PRESCRIZIONI A CARICO DEL PAZIENTE
Quando le spese sono completamente a carico del paziente, l’iter burocratico che il medico deve seguire è relativamente semplice. La Cannabis Terapeutica può essere prescritta dal medico di famiglia per qualsiasi patologia per la quale esista un minimo di letteratura scientifica accreditata. Questo vale per tutto il territorio italiano e la prescrizione viene fatta mediante “ricetta bianca”. In questo caso il medico ha ampie possibilità prescrittive (riguardo dosi, forme farmaceutiche, ecc…), fermo restando il rispetto della normativa vigente sulle preparazioni magistrali, ovvero la “Legge Di Bella” 94/98, come per esempio ottenere il consenso del paziente al trattamento medico e specificare nella ricetta le esigenze particolari che giustificano il ricorso alla prescrizione estemporanea. (referenza link: https://web.camera.it/parlam/leggi/98094l.htm)
A differenza dei farmaci tradizionali, ci sono alcuni formalismi che il medico deve rispettare, in ottemperanza al Progetto Pilota sulla cannabis del Ministero della Salute, ovvero compilando la Scheda per la raccolta dei dati dei pazienti trattati da inviare all’Azienda sanitaria locale territorialmente competente secondo le indicazioni che le stesse Regioni forniranno.
PRESCRIZIONI A CARICO DEL SSR
Per le prescrizioni a carico del SSR, la cosiddetta “ricetta rossa”, le cose si complicano. Le difficoltà che un medico si trova ad affrontare, in questo caso, dipendono dall’organizzazione del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), che prevede autonomia di scelta in materia sanitaria per ogni Regione.
La conseguenza è che ogni Regione italiana ha legiferato in maniera differente in merito alla modalità di erogazione gratuita di Cannabis Terapeutica.
In alcune Regioni, l’iter da seguire è semplice, in altre più complicato. Ad esempio, in alcune Regioni è obbligatorio redigere un piano terapeutico, in altre ci sono restrizioni sulle varietà e le forme farmaceutiche rimborsabili.
Le Regioni che, attraverso apposite Leggi regionali, hanno emanato decreti riguardo le modalità di erogazione di Cannabis Terapeutica e derivati, sono:
• Campania; • Emilia-Romagna; • Friuli Venezia Giulia;
• Lazio; • Lombardia; • Marche; • Piemonte; • Puglia; • Sardegna; • Sicilia; • Toscana; • Umbria; • Veneto. Ci sono poi i casi limite di Calabria, Molise e Val D’Aosta, dove non ci sono leggi regionali in merito e, almeno teoricamente, vale la normativa nazionale.
Tra le varie Regioni non c’è uniformità neanche sulle patologie per cui è previsto il rimborso.
Secondo il Ministero della Salute, le patologie rimborsabili sono:
• Sclerosi Multipla; • dolore oncologico e cronico; • cachessia (in anoressia, HIV, chemioterapia); • vomito e inappetenza da chemioterapici; • glaucoma; • Sindrome di Tourette. Alcune regioni hanno mantenuto queste indicazioni, altre le hanno ridotte o estese. Per maggiori informazioni sulle patologie per cui è previsto il rimborso, consultare le pagine sopracitate dedicate alle singole regioni.
LE DIFFICOLTÀ PER IL MEDICO DI FAMIGLIA
Le differenze regionali sulle modalità di erogazione della Cannabis Terapeutica, specialmente quando rimborsabile, rendono il lavoro del medico di famiglia non semplice. C’è necessità di uniformarsi alle norme regionali di riferimento e di essere continuamente aggiornati su eventuali modifiche.
Il medico di famiglia che intende prescrivere cannabis deve inoltre essere consapevole delle differenze tra le varietà di Cannabis Terapeutica disponibili in Italia, degli effetti dei singoli cannabinoidi, delle differenze farmacocinetiche tra le varie preparazioni disponibili. È necessario inoltre conoscere in maniera approfondita la fisiologia del Sistema Endocannabinoide, per scegliere la modalità di intervento eventualmente più adatta al tipo di patologia da trattare.
Infine, è importante scegliere il giusto dosaggio, nonché conoscere e preparare il paziente sugli eventuali effetti collaterali della terapia a base di cannabis.
GLI ASPETTI POSITIVI NELLA PRESCRIZIONE DELLA CANNABIS TERAPEUTICA
Un medico ha il dovere di mettere in atto tutte le migliori strategie terapeutiche per assicurare il benessere psicofisico dei pazienti. Scegliere di prescrivere Cannabis Terapeutica va in questa direzione, perché:
• la cannabis è innanzitutto un rimedio efficace. Anni di ricerche hanno dimostrato che la cannabis e i cannabinoidi sono un rimedio valido e in grado di alleviare numerose condizioni patologiche, anche quando queste sono difficili da trattare con i tradizionali rimedi farma-
cologici (vedi Sindrome di Dravet o di Lennox-Gastaut) • la cannabis è sicura. I suoi effetti collaterali sono di norma modesti, non richiedono accorgimenti particolari e cessano all’interruzione del trattamento. Questo fa della Cannabis Terapeutica una valida alternativa ai farmaci tradizionali. Ad esempio, nel trattamento del dolore cronico, la cannabis rappresenta una valida alternativa agli oppiacei, che danno facilmente dipendenza, non sono adatti all’uso cronico e comportano il rischio di overdose • la cannabis è inoltre un rimedio naturale, sempre più pazienti si informano sulle sue proprietà e sul suo uso e ne richiedono il trattamento.
Un medico che decide di prescrivere Cannabis Terapeutica sceglie di dotarsi di un alleato in più per preservare la salute dei propri pazienti. Inoltre, decidendo di approfondire le proprie conoscenze in questo settore, aiuta a sensibilizzare pazienti e colleghi sull’utilizzo di quello che è a tutti gli effetti un farmaco, riconosciuto in Italia e in gran parte del mondo.
MASTER DI FORMAZIONE PROFESSIONALE SULLE APPLICAZIONI CLINICHE DELLA CANNABIS TERAPEUTICA
Per i medici di famiglia – e non solo – interessati alla prescrizione di Cannabis Terapeutica, una corretta formazione è fondamentale. Per questo motivo, Cannabiscienza ormai da molti anni eroga Corsi e Master professionali con i quali acquisire tutte le informazioni necessarie sul mondo della cannabis.
In particolare, il Master Cannabis Medica e Applicazioni Cliniche è rivolto a chi è intenzionato ad approfondire le proprie conoscenze su:
• Cannabis e fitocomplesso • Sistema Endocannabinoide e funzioni fisiologiche • Normative, modalità di prescrizione e studi clinici sulla Cannabis Medica. Il Master online è rivolto a:
• Medici di famiglia e non solo, odontoiatri e direttori sanitari • Terapisti CAM (chiropratica, agopuntura, fitoterapia, medicina antroposofica, ayurvedica, tradizionale cinese, osteopatia) • Psicoterapeuti • Tirocinanti e studenti
Come tutti i corsi e i master di Cannabiscienza, anche questo è realizzato da scienziati e medici esperti nel settore che da anni si occupano di ricerca e divulgazione.Dal desiderio di informare i professionisti del mondo medico-scientifico è nata Cannabiscienza, l’unica realtà che ormai dal 2018 dedica con costanza all’aggiornamento professionale in Italia sulla Cannabis Medica e Sistema Endocannabinoide.
Il corso è fruibile interamente online e al termine del percorso sarà possibile effettuare un esame di verifica che, se superato con successo, porterà al rilascio di un certificato di attestazione delle conoscenze acquisite.
Per maggiori informazioni, scrivere ad info@cannabiscienza.it