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Strain Story Liberty Haze: sentirsi liberi e volare in alto

Dati di coltivazione:

LIBERTY HAZE: SENTIRSI LIBERI E VOLARE IN ALTO

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• Genetiche

Liberty Haze (G13 x ChemDawg 91) • Fase vegetativa

Tre settimane (dalla germinazione) • Fase di fioritura 62 giorni /60-65 giorni in totale • Substrato

Plagron Grow Mix soil, vasi da 11 litri • pH 6.2-6.6 • EC 1.2–1.8 mS • Illuminazione

Fino a 8 x SANlight Q6W = 1720 watts • Temperatura 19-28°C • Umidità aria 40-60% • Irrigazione

Manuale • Fertilizzanti

Organic Bloom Liquid di

Green Buzz Liquids • Additivi/stimolanti

Living Organics, More

Roots, Humin Säure

Plus, Big Fruits, Fast

Buds e Clean Fruits di

Green Buzz Liquids • Strumenti

Plagron Grow Mix soil, vasi da 11 litri • Altezza 95 + 110 cm • Resa 195 grammi (somma di entrambe le piante) testo e immagini: Green Born Identity - G.B.I.

Libertà, libertà. Viviamo in un’epoca, perlomeno nel mondo occidentale, di libertà individuali: libertà di opinione e di parola, di scelta politica, professionale e sentimentale, libertà di muoversi e di viaggiare (ammesso che non ci sia una pandemia virale in corso…), e per quanto riguarda il consumo privato, godiamo di scelta libera e illimitata di beni disponibili via internet in tutto il mondo. Questo, da un lato. Dall’altro, ci sono molte cose in questo mondo che non sono libere o la cui libertà è pesantemente minacciata: società che sono (per quanto possibile) libere dal razzismo, dall’estremismo di destra, dal populismo, ma che allo stesso tempo sono minacciate dalle ambizioni autocratiche e antidemocratiche dei loro leader.

Non la solita Haze: un omaggio erbaceo alla libertà In un tale contesto, e alla luce di uno strain chiamato “Liberty Haze”, sono tanti i pensieri che attraversano la mente, sia positivi che, purtroppo, negativi. Ma questi ultimi saranno ottimisticamente spazzati via, al più tardi, quando si inala il fumo o il vapore di Liberty Haze, visto che questa varietà euforizzante di Barney’s Farm è un omaggio erbaceo alla libertà: la speranza è verde, la libertà è verde! Geneticamente parlando, questo strain non è la solita Haze, ha un pedigree che si differenzia completamente da quanto contenuto nel manuale delle varietà: Liberty Haze è una fusione Sativa dominante (60%) di G13 e ChemDawg 91, due leggende nel mondo degli strain di cannabis. Le piante raggiungono altezze medie (indoor generalmente non più di un metro) e la fioritura è abbastanza veloce, circa 8-9 settimane. Barney’s stima fino a 600 g/m2 le sue alte rese indoor. Visto che la conclusione del suo ciclo di vita con luce naturale si colloca tra la prima e la seconda settimana di ottobre, Liberty Haze viene pubblicizzata anche come una pianta adatta alla coltivazione outdoor. Le sue numerose cime allungate prendono molto peso e spesso mostrano colori attraenti che vanno dal rosso al viola. Con percentuali confermate di THC fino al 25%, Liberty Haze rientra nella categoria delle varietà superiori alla media e altamente potenti. E naturalmente, in quanto è ricca di THC, il suo frizzante effetto rinvigorente è intenso e duraturo, e trasmette uno slancio di euforia. L’intrigante aroma della pianta è incentrato su un fresco gusto di limone. A livello di olfatto si mescolano note di muschio, terra e skunk, mentre il sapore presenta e mette in gioco sentori di pino e di erbe.

Potente crescita vegetativa e germogliamento molto vigoroso nelle prime fasi della fioritura The Doc, un fervente appassionato di genetiche classiche di cannabis, non ci ha pensato due volte a testare Liberty Haze e si è apprestato a germinare due semi femminizzati. Proprio come tutti i semi di Barney’s Farm che lui aveva precedentemente testato, anche questi sono germinati alla perfezione generando due piantine sane e dalla crescita rapida. Sono state rinvasate in vasi da 11 litri dopo 14 giorni di vegetativa. Una settimana dopo, The Doc ha riferito: “Finora è una varietà bella e dalla crescita vigorosa con un’ottima ramificazione laterale. Ora che le ho portate in fioritura hanno raggiunto altezze di 34 e 39 cm.”

Dopo 28 giorni di fioritura, ha aggiunto, “Già mi considero un fan di questo strain! Fino ad ora, ha dimostrato di essere molto stabile. Infatti, le due piante sono ancora piuttosto uniformi ed entrambe fioriscono di brutto dopo quattro settimane, con una moltitudine di prorompenti germogli in fiore che presentano innumerevoli pistilli bianchi a formare le cime più promettenti. Inoltre, un precoce e spesso rivestimento di piccole goccioline di resina brilla sui giovani calici e sulle “sugar leaves”, che sono tutte già alquanto appiccicose!”

Cime solide come granito dall’aspetto zuccherino e con un profumo dolce di limone La formazione delle infiorescenze ha continuato a prosperare in modo impressionante proprio come The Doc si aspettava. Dopo 62 giorni esatti di fioritura e un netto allungamento che le ha portate a 95 e 110 cm di altezza, le due piante erano del tutto mature. Il colore rosso e viola si è manifestato solamente sui rami e sul dorso delle foglie, ma ha comunque esibito una presentazione piuttosto appariscente. Dotate di un enorme rapporto calice/foglia, le cime sono diventate grosse, succose e compatte, con una solidità come di granito. Le grandi cime principali sporgevano prominenti dal centro, con intorno una formazione di maestose cime minori a caratterizzare la metà inferiore delle piante. Tutte le cime erano riccamente ricoperte di tricomi cristallini, sembrava che qualcuno le avesse generosamente cosparse con fini granelli di zucchero. Il buon Doc ha affermato con entusiasmo, “questo aspetto meraviglioso è gloriosamente accompagnato da un chiaro profumo di limone e, per il suo aspetto zuccherino, sembra glassata con una grande cucchiaiata di dolcezza. Sullo sfondo, un pizzico di speziatura muschiata aggiunge una sottile complessità al mix.”

Formidabile raccolto e raffinatezza olfattiva La pesatura del raccolto essiccato ha rivelato che, con 195 grammi complessivi, Liberty Haze ha solo sfiorato i 100g per pianta – “comunque sia, un risultato formidabile”, ha detto The Doc. “L’aspetto delle infiorescenze essiccate rientra senza dubbio nella categoria ‘libro di fotografia’. Io non esiterei a partecipare a qualsiasi concorso con questi autentici capolavori.” Quella fragranza dolciastra manifestava ora un po’ di terrosità e faceva arrivare note di pepe nero al naso di Doc – una vera raffinatezza olfattiva!

Il test del fumo: Liberty Haze avvia una messa in orbita mentale Quando ha provato le cime per la prima volta, con circa 0.75 grammi e un pizzico di tabacco avvolti in un’elegante canna, Liberty Haze, proprio come descritto, ha dato il via a un effetto tipo decollo. Dopo due boccate, un’esplosione di frizzante energia Sativa ha travolto The Doc donandogli una spinta euforica, “uno, due, tre, vai! L’effetto andava in un’unica direzione: verso l’alto! Il mio collo era la piattaforma di lancio e la mia testa era il razzo, decollata con un big bang ed emettendo una grossa colonna di fumo dalla mia bocca! Non potevo rimanere fermo neanche un secondo in più e, spinto da una forte voglia di azione, ho iniziato a piegare un mucchio di indumenti lavati e li ho messi nell’armadio. Tutto, fischiettando allegramente. Questo tipo di lavori casalinghi, generalmente noiosi, erano all’improvviso diventati divertenti! Dopo di che ho deciso di scrivere un’importante e-mail privata a lungo rimandata, e l’ho fatto di getto e a mio agio, senza trovare grosse difficoltà nella redazione del testo e a trovare alcune parole difficili che normalmente mi tengono impegnato più a lungo. Qualche altra boccata dalla canna di Liberty Haze ha fatto in modo che questa vivace energia non svanisse, così ho continuato a svolgere altre faccende domestiche. Dopo circa un’ora però, mi sono stancato e ho dunque iniziato a rilassarmi, anche perché quella botta di freschezza si era esaurita lasciando spazio a una calma lucida. A quel punto mi sono sdraiato sul divano e ho alzato i piedi, iniziando a seguire un tranquillo sentiero Indica accompagnato da una sensazione di profonda soddisfazione per tutte le cose realizzate in precedenza.” Inoltre, Liberty Haze si è rivelata tanto saporita quanto piacevolmente forte, con un tocco di limone sour che ha rinfrescato le papille gustative di The Doc, una dolcezza iniziale che ha gratificato il suo palato e un prolungato retrogusto di pino terroso che rimane in bocca. “L’ennesimo strain campione di Barney’s Farm che ha dato il meglio di sé in tutti i sensi”, The Doc ha riassunto così la sua esperienza. “Una varietà che, tanto per cambiare, non si basa sulle cosiddette genetiche di tendenza ma sulle leggendarie fondamenta della vecchia scuola – la qual cosa mi rende sempre felice”, ha detto con un sorriso il coltivatore veterano.

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