Bergamo Magazine N.2

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Numero 2 Dicembre 2012

Il mondo in Bmag L’inserto speciale in 4 lingue diverse

Pag.58

Speciale Natale

Dalla cucina alla moda tante idee per i giorni di festa Pag.24

Arte

“Histoire d’un chapeau” la mostra dell’artista Gianni Bergamelli Pag.22

Green Day

Ecologia e arte si incontrano per sostenere l’associazione ANVOLT di Bergamo

Bergamo città dei mille volti

Pag.48



Gioco

La caccia al tesoro...

Dove si trova questa figura?

Per riscoprire insieme la cittĂ di Bergamo alzate lo sguardo, e se riconoscete questa figura antropomorfa, mandate via mail (direttore@bergamomagazine.it) la vostra risposta. Il primo che indovinerĂ dove si trova, vincerĂ questo innovativo zaino solare per non perdere mai la carica, gentilmente offerto da: www.blacksunitaly.it (vedi regolamento su bergamomagazine.it)

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La crisi dei piccoli

Le difficoltà del commercio e dei negozi di vicinato Pag.12

L’azienda

Same, una storia lunga 70 anni Pag.16

Fondazione Nicola Trussardi L’ intervista al direttore artistico Massimiliano Gioni Pag.18

Histoire d’un chapeau La mostra dell’artista Gianni Bergamelli

Pag. 22

Speciale Natale

Dalla moda alla cucina tante idee per i giorni di festa Da pag. 24

Enti locali

Gli obiettivi ecosostenibili del Comune di Mozzo Pag. 46

Green Day

Arte e ecologia a sostegno dell’associazione ANVOLT Pag. 48

Il manager del golf La cariera in ascesa di Giorgio Merletti

Pag. 52


Yoon C. Joyce, attore bergamasco di origine coreana famoso nel mondo

Gemmologia

Come capire il valore delle gemme Pag.90

Pag.56

Il mondo in Bmag

Lo speciale inserto in 4 lingue: inglese, francese, spagnolo, russo

Diritto del lavoro

Licenziamento per l’uso personale di mezzi informatici aziendali Pag.92

Pag.58

L’anniversario

L’istituto alberghiero di San Pellegrino compie 50 anni

A due e quattro ruote Eco-Rent e le bici di Luigi Cavagna

Pag.94

Pag. 70

La Brugherata

La storia dell’ azienda dei vini e del Moscato di Scanzo

Made Expo

Con Laura Feltri al laboratorio per ristrutturare casa Pag.96

Pag. 72

Il concorso

Il XXV Fotogramma d’Oro di Treviglio

La curiosità

Speed Date, conoscersi in duecento secondi Pag.100

Pag.76

L’avvocato penalista

A tu per tu con Enrico Pollini

Amici a quattro zampe Integratori e mangimi complementari

Pag.78

Il redditest

Cosa è e come funziona

Pag.102

Seilatv.tv

Bergamo ha la sua web tv

Pag.80

Videoludologia

Effetti positivi e negativi dei videogioco

Pag.104

Ristoranti Stellati

Un premio per le stelle della ristorazione

Pag.82

Computer Game Therapy VI.RE.DIS di Bergamo. Curare con l’esperienza videoludica

SOMMARIO

Il personaggio

Pag.106

Eventi sportivi

Calendario dicembre/gennaio

Pag.86

Pag.108

Oroscopo

Love addiction

Superare la dipendenza affettiva

Pag.88

I consigli delle stelle di Joseph Procino Pag.112 5


Editore Fondazione Vitae Nazareni Bergamo - Via Ronzoni, 9 Direttore responsabile Desirèe Cividini redazione@bergamomagazine.it 338 4413623 Responsabile comunicazione/eventi Danielle Marinoni comunicazione@bergamomagazine.it 393 6096511 Grafico Catherine Coppens www.catherinecoppens.com Progetto grafico Marco Patano www.21adv.it Redattori Simone Gamba Francesca Grassi Marco Locatelli Greta Nicoletti Joseph Procino Fotografo Paolo Storti Si ringrazia per la collaborazione Enrico Ploini, Luca Santinoli, Fabio e Roberto Spagnolo, Annalisa Veneziani, Mariachiara Griti, Manila Foresti, Rosalba Piccini, Luca Leidi, Laura Feltri, Vittorio Feltri, Gianni Bergamelli, Gianfranco Belotti Brignoli, Selenia Scinaldi. Tipografia Preservice 80 - Seriate

© Copyright Bergamo Magazine: testi ed immagini della presente pubblicazione non possono essere riprodotti con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali senza autorizzazione firmata dall’editore. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge.

Bmag è anche un canale TV in streaming su:

Periodico bimensile d’informazione locale per la valorizzazione culturale ed economica del territorio. In corso di iscrizione presso il tribunale di Bergamo. Bergamo – Via Ronzoni, 9 www.bergamomagazine.it 035 264483

www.bergamomagazine.it 6


SOMMARIO

D SAVE THE

1 E AT 15 - 16 dicembre 2012

INSIEME PER L’EMILIA

E THE D V A AT S

Il Comune di Mozzo ospita quaranta ragazzi di San Felice sul Panaro (Mo) per trascorrere un fine settimana all’insegna del divertimento e della solidarietà. Per raccogliere fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto, sabato sera presso il Teatro Agorà e domenica mattina nel piazzale antistante la Chiesa, sarà organizzato un mercatino solidale.

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2 8 Dicembre 2012

Sabato 8 Dicembre, alle 16, presso la sala E. Lodi del Centro Civico Culturale di Via dei Facchetti, a Treviglio, ci sarà l’inaugurazione e premiazione del concorso fotografico Terza Immagine “XXV Fotogramma d’Oro”. Le fotografie rimarranno esposte fino al 16 dicembre. Orari di apertura della mostra: Dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

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XXV FOTOGRAMMA D’ORO

E3 Sabato 22 dicembre 2012

CONCERTO DI NATALE Teatro Donizzetti Bergamo

Trubute a Ennio Morrricone JW Orchestra a favore di: Spazio Autismo e Avo Bergamo


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Bergamo è sempre più internazionale. Stando ai dati contenuti nel decimo Rapporto sull’immigrazione straniera nella provincia, presentato nei mesi scorsi, Bergamo si piazza al terzo posto nella graduatoria regionale per numero di presenze straniere, dietro Milano e Brescia. Un fenomeno, quello dell’immigrazione, che inevitabilmente è destinato a mutare il volto della nostra città e che richiede, da parte delle istituzioni, l’adozione di politiche che possano favorire l’integrazione. L’arrivo di stranieri in città è anche favorito dalla presenza dello scalo aeroportuale di Orio al Serio, vero e proprio traino per il turismo. Solo l’area della Grande Bergamo nel 2011 ha visto transitare 965 mila turisti, 500 mila dei quali stranieri e il numero di passeggeri che si fermano in città è notevolmente cresciuto negli ultimi anni, arrivando al 16 per cento. Il turismo, anche in vista di Expo 2015, è destinato a giocare un ruolo sempre più fondamentale per la nostra città, tant’è che le istituzioni stanno elaborando soluzioni per rendere Bergamo sempre più attrattiva, in modo da prolungare la sosta in città dei turisti che atterranno a Orio al Serio.

oltre i confini nazionali. Lo confermano i dati: le esportazioni originate dalla provincia di Bergamo nel secondo trimestre del 2012 ammontano a 3.464 milioni, in aumento del 5,3 per cento sul corrispondente valore dell’anno precedente.

editoriale

Il mondo in Bmag Bergamo, dunque, è sempre più aperta verso il mondo. Bmag, nell’ottica di favorire l’apertura verso gli stranieri presenti in città, a partire da questo numero ospita al suo interno uno speciale inserto tradotto in quattro lingue: inglese, francesce, russo e spagnolo. Uno strumento per dialogare con coloro che hanno scelto Bergamo per iniziare una nuova vita, per una vacanza, per affari, ma anche con i bergamaschi che vogliono scoprire tradizioni e usanze di altri Paesi, come quelle raccontate in questo numero e legate principalmente al le feste natalizie. Questa è la nuova sfida di Bmag, il magazine di Bergamo nato già adulto. Buona lettura e buone feste a tutti!

Lo staff di Bmag

Ma, oltre al fenomeno immigratorio e alla crescita del settore turistico, a rendere Bergamo sempre più aperta verso il mondo è l’evoluzione del mercato. Un mercato sempre più internazionale che, messo a dura prova dalla crisi, è sempre più portato a guardare

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Dèsirèe Cividini

Direttrice responsabile

Danielle Marinoni

Responsabile comunicazione

Catherine Coppens

Marco Patano

Grafica

Progetto Layout

Luca Leidi

Francesca Grassi

Commercialista

Joseph Procino

Astrologo & redattore

Redattrice

Selenia Scinaldi Redattrice

Marianna ROTA Segretaria

Paolo Storti Fotografo

Marco Locatelli Redattore

Fabio Spagnolo Gemmologo

Simone Gamba

Roberto Spagnolo

Redattore

Gemmologo

Luca Santinoli

Greta Nicoletti

Avvocato

Redattrice


staff


commercio

La crisi dei piccoli Il calo drastico del volume degli affari, i canoni di locazione troppo elevati e la concorrenza dei colossi della distribuzione stanno portando alla chiusura di molti negozi, cambiando poco alla volta il volto del centro cittadino

La loro chiusura non fa rumore come quella delle grandi aziende. Eppure gli effetti della crisi per il settore del commercio di vicinato non sono meno duri. Tanto che, chiusura dopo chiusura, la mappa del centro del commercio cittadino, sta cambiando faccia. Sono sempre più numerose le saracinesche abbassate e tra queste ci sono anche quelle di molti negozi storici, da decenni veri e propri punti di riferimento per gli acquisti dei bergamaschi. E, anche se il numero delle imprese è un indicatore che oggi risulta essere positivo, non vanno dimenticati segnali che mettono in evidenza come il settore del commercio sia in crisi: il volume degli affari in continuo calo, a causa della stagnazione dei consumi, e la diminuzione degli occupati. Due segnali che documentano come le imprese si stiano marginalizzando. Spesso, per salvarsi dalla crisi, non bastano neppure le vendite promozionali organizzate in periodi diversi da quelli dei canonici saldi e la chiusura diventa l’unica via di uscita. Ma contro i commercianti non c’è solo la congiuntura economica negativa: i canoni di affitto, spesso, sono troppo elevati, ormai impossibili da sostenere quando la cassa è molto più avara di incassi. E poi, diciamocelo, il mercato, sempre più competitivo, premia i marchi internazionali e i colossi della distribuzione, a discapito dei piccoli commercianti che piano piano abbandonano il salotto del centro cittadino. Un centro che rischia, pezzo dopo pezzo, di perdere la sua identità.

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La creatività per battere la crisi Ascom lancia un’idea innovativa a sostegno del terziario bergamasco. L’Associazione commercianti di Bergamo ha presentato un progetto che unisce tradizione e innovazione. Si tratta della “Bottega delle idee. Soluzioni in movimento”, un laboratorio in cui lavoreranno le menti creative dei giovani imprenditori chiamati ad elaborare progetti per lo sviluppo delle categorie del terziario. «C’è bisogno di idee nuove e di progetti che possano sfidare la crisi che da troppo tempo sta attraversando la nostra economia – afferma Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Bergamo -. La situazione del commercio e del terziario in genere è abbastanza critica, in quanto i consumi non decollano, neppure nelle settimane caratterizzate dai saldi. Ma si sa i commercianti non stanno con le mani in mano. Abbiamo pensato di ripartire dalla creatività dei nostri imprenditori e mettere a punto un servizio per sviluppare le nostre categorie». Il nuovo laboratorio, che sta nascendo e ponendo le basi in questi mesi, raccoglierà tutte le novità che riguardano il terziario: dalle liberalizzazioni ai contratti di rete, alle formazione e al mercato del lavoro. «Il commercio sta cambiando in maniera repentina. Negli ultimi anni i tempi e le abitudini dei consumatori si sono modificate ed è necessario che gli imprenditori del commercio sappiano individuare i cambiamenti e seguirli. L’ideale sarebbe saperli anticipare e gli imprenditori più lungimiranti lo sanno fare – afferma Luigi Trigona, direttore Ascom Bergamo – Il nostro nuovo laboratorio, partendo dall’esperienza di chi da anni vive di commercio, vuole accompagnare gli imprenditori in questo cambiamento».


photo courtesy: Paolo Storti

Negozi e mercati in città Sinergia o concorrenza? di Joseph Procino

Che cosa succede ai commercianti, proprietari di negozi in pianta stabile, quando in città sono presenti i mercati? C’è una reale ed espressa collaborazione o fenomeni di ostruzionismo reciproco correlati a grande competizione? Lo abbiamo chiesto a Lorenzo Carminati, Consigliere comunale delegato ai rapporti con associazioni di via e del commercio, e titolare di un’attività di gastronomia del centro.

- Esiste una collaborazione o i mercati in città infastidiscono i commercianti stabili?

- In che modo si ricerca una collaborazione? Quando si organizzano feste di via, s’invitano gli ambulanti. Ovviamente, il tipo di quartiere deve consentire spazi sufficientemente ampi per l’accoglienza. Se si tratta di un borgo storico, la presenza dell’ambulantato è inutile: i negozi sono già tanti e attaccati l’un all’altro. Invece, se il quartiere è di concezione moderna, con meno negozi e più spazi liberi, è ben accetta la presenza di categorie specifiche di ambulanti correlata al tipo di evento organizzato.

A volte è stata ricercata una reale collaborazione tra ambulanti e negozi. 13


commercio

- Per il Consiglio comunale quanto è importante sostenere l’ambulantato e quanto i negozi in forma stabile? Per questa Amministrazione comunale è importante sostenere il negozio di vicinato e anche il commercio ambulante, soprattutto laddove esistono carenze di servizi, per la loro importante funzione sociale.

- Da commerciante, come vive la presenza sul territorio degli ambulanti? Come commerciante sostengo la necessità di ricercare un giusto mix quando possibile. Ad esempio, sul Sentierone ci sono molti negozi e in quel caso riempire i pochi spazi rimasti con ambulanti o mercati è controproducente per tutti.

-Qual è un giusto modo per garantire anche agli ambulanti una formula di successo? Il modo più corretto è senz’altro quello di decentrarli sul territorio. Stiamo già decentrando gli ambulanti nella zona di “Piazzale degli Alpini” e in quella di “Piazzale Goisis”.

- Esiste una reale collaborazione tra i mercati delle città e i commercianti stabili? No. È difficile una collaborazione, salvo qualche eccezione. Non si può nemmeno parlare di concorrenza perché le merceologie poste in vendita non sono poi così simili.

- Si ricorda di qualche diatriba tra negozianti e ambulanti? Parlando di mercati rionali è significativo quello che qualche anno fa è successo a Calcinate: i commercianti titolari di negozi vicini al mercato del paese hanno inoltrato all’Amministrazione la richiesta di spostare la sede del mercato e far traslocare gli ambulanti in una zona ad hoc appena fuori dal centro cittadino. Il Comune ha avallato la richiesta e ha predisposto un’area attrezzata accogliente per il mercato. Quello che è successo è curioso: il mercato, che si era trasferito poco distante, ha continuato ad avere una grossa affluenza, a differenza dei negozi che hanno invece perso molta clientela trovandosi costretti, per salvare le loro attività, a chiedere il ritorno del mercato nel centro città.

- In quale modo il Consiglio comunale cerca di riqualificare i negozi?

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Vicepresidente ANVA

Consigliere comunale commercio Bergamo 14

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C’è chi, invece, sostiene che non esista una reale collaborazione tra la realtà dei mercati e quella dei negozi, pur ammettendo che la loro sinergia sia di estrema importanza al sostenimento del tessuto commerciale bergamasco. È il caso di Faustino Mologni, Vicepresidente ANVA.

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È stato istituito un bando, arrivato alla terza edizione, in cui sono messi a disposizione soldi per aprire un negozio di vicinato (entro i 100 metri quadrati) in quelle zone della città che necessitano di essere riqualificate e rivitalizzate per la massiccia presenza di negozi sfitti.


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Same

70 anni e non sentirli L’azienda bergamasca, leader nella produzione di trattori, ha festeggiato l’importante traguardo con una festa nella sede di Treviglio

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Una celebrazione che ha ricordato non solo il passato della casa di Treviglio, e i suoi fondatori Francesco e Eugenio Cassani, ma anche indicato le linee da seguire per il futuro. Nuovi investimenti, nuovi modelli, rafforzamento della rete distributiva e apertura di nuovi mercati saranno i motivi conduttori dei prossimi anni. All’evento hanno partecipato oltre 500 ospiti nazionali e internazionali, autorità, clienti, giornalisti, e soprattutto concessionari e importatori.

Al termine della tavola rotonda è arrivato il momento forse più atteso, ovvero la presentazione del nuovo trattore: “Virtus”. Questo modello comprende tre tipologie di prodotti che vanno dai 99 ai 122 cv. Oltre a contenuti tecnici innovativi che rappresentano l’attuale stato dell’arte in questo segmento di potenza, va sottolineato che sia la cabina che la carrozzeria sono state realizzate dalla Italdesign del Cavalier Giugiaro.

SAME

Same, fra i più importanti produttori europei di trattori, soffia sulle 70 candeline. Per festeggiare l’importante traguardo l’azienda ha organizzato una festa nella sede di Treviglio.

L’incontro si è concluso con una cena per tutti gli ospiti nello showroom del Museo Storico Same Deutz-Fahr. La festa è continuata il giorno dopo con gli impianti produttivi, il museo, l’archivio storico e l’auditorium aperti al grande pubblico. Oltre 2500 i visitatori che hanno voluto partecipare ai festeggiamenti.

Nel corso della giornata si sono succeduti gli interventi sia dei Vice Presidenti Aldo e Francesco Carozza e dell’Amministratore Delegato, Lodovico Bussolati, i quali hanno illustrato le strategie per il futuro. Inoltre, dopo l’intervento di questi principali collaboratori, è seguita una tavola rotonda alla quale hanno partecipato il Presidente Vittorio Carozza e la moglie Luisella Cassani, il professor Marco Vitale, economista e membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo, il Cavalier Giorgetto Giugiaro, Presidente di Italdesign e il Marchese Piero Antinori, grande produttore di vino di fama mondiale e importante cliente del Gruppo.

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photo courtesy: Paolo Storti

Fondazione Trussardi

Una passione chiamata arte

Intervista a Massimiliano Gioni, Direttore artistico della Fondazione Nicola Trussardi nata per la diffusione della cultura contemporanea di Joseph Procino

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- Perché la mostra di Cyprien Gaillard si svolge all’interno della Caserma XXV Maggio? È da molto tempo che cercavamo una collaborazione con i militari della famosa Caserma XXV Maggio per esporre opere d’arte contemporanea. La mostra è stata allestita nei locali in disuso del vecchio panificio militare della caserma per evidenziare la poetica delle opere di Gaillard incentrata sulla distruzione e sul fallimento delle ideologie.

- Come ha coltivato questa Sua profonda passione per l’arte contemporanea?

In occasione dell’esposizione di Cyprien Gaillard – Rubble and revelation tenutasi a Milano dal 13 Novembre sino al 16 Dicembre, abbiamo intervistato Massimiliano Gioni, direttore artistico della Fondazione Trussardi, che ci ha svelato alcuni segreti e curiosità in merito al successo decennale della Fondazione e di questa miscela vincente di modernità e tradizione.

- Come vive Milano l’arte contemporanea?

Ho studiato al Liceo Classico, poi alla fine del Liceo ho conseguito una borsa di studio che mi ha permesso di vivere e studiare in Canada per due anni. Tornato in Italia ho studiato Storia dell’arte a Bologna e nel frattempo ho iniziato a scrivere per riviste del settore. - In che modo sostenete i vostri artisti?

FONDAZIONE TRUSSARDI

l’arte accessibile a tutti con mostre gratuite, e attraverso strumenti di mediazione che mettiamo a disposizione del pubblico.

Molte nostre opere sono realizzate appositamente per le nostre mostre e poi viaggiano in tutto il mondo. Noi produciamo e realizziamo.

La vive con grande entusiasmo. Noi della Fondazione Nicola Trussardi, sul territorio ormai da 10 anni, abbiamo assistito ad un passaggio significativo: da una fondazione sperimentale seguita solamente dagli addetti ai lavori a una fondazione seguita da tutti. Questo fondamentale passaggio è stato possibile grazie ad alcune opere che hanno portato l’arte nel dibattito dei media e che hanno stuzzicato l’interesse del pubblico. Un interesse che si riflette nei nostri musei: è bello constatare, ogni volta, l’espandersi del bacino di pubblico interessato a scoprire le nostre esposizioni.

- La vostra filosofia è di aprire le porte al pubblico con mostre gratuite e orari ampi. Si, è una scelta di Beatrice Trussardi, Presidente della Fondazione. Una scelta che si è rinnovata con più forza quando insieme abbiamo deciso di portare le mostre della Fondazione fuori da Palazzo Marino alla Scala per organizzarle nel cuore della città, rendendo così 19


- Quali sono i criteri per scegliere un artista?

STORIA DELLA FONDAZIONE TRUSSARDI

(fonte: sito internet www. fondazionenicolatrussardi.it) Cerchiamo artisti riconosciuti nel mondo dell’arte che hanno un background espositivo in Musei importanti, ma che non hanno ancora avuto modo di esporre al pubblico in Italia in maniera allargata. È importante il dialogo tra lo spazio d’esposizione e il lavoro di un artista. Ogni giorno siamo alla costante ricerca di nuovi spazi espositivi e nel momento in cui troviamo un luogo conforme alle aspettative, lo ricolleghiamo a un artista che possa rappresentarne l’essenza attraverso la propria sensibilità e il proprio linguaggio.

- Avete intenzione di organizzare qualche evento a Bergamo? L’anno scorso abbiamo organizzato un evento aperto al pubblico a città alta, in casa Trussardi. Per l’occasione abbiamo installato opere contemporanee in pieno accordo alla filosofia della Maison, di unire l’arte contemporanea a spazi storici. Un connubio perfetto per creare un dialogo tra presente e tradizione.

- Quali sono i suoi prossimi progetti?

MO S T

RA

L’anno prossimo sarò alla Biennale di Venezia, come Direttore Artistico. È per me un riconoscimento importante che premia i miei primi dieci anni di lavoro alla Fondazione.

La Fondazione Nicola Trussardi nasce a Milano nel 1996 come istituzione “no profit” per la diffusione della cultura contemporanea; un museo nomade per la produzione e la diffusione dell’arte contemporanea in molteplici contesti e attraverso i canali più diversi.. Dal 1999 Beatrice Trussardi è Presidente della Fondazione e nel 2002 nomina Direttore artistico Massimiliano Gioni. Nel gennaio 2003, dopo anni di attività espositiva nella sede di Palazzo Marino alla Scala, la Fondazione lascia tali spazi per portare l’arte direttamente nella città, avventurandosi in un territorio inesplorato e sconosciuto, tutto da scoprire. La Fondazione lavora alla creazione di eventi flessibili, veloci e temporanei: l’arte può regalare una nuova identità alla città, entrando nella nostra vita quotidiana e pubblica per arricchirle di linguaggi e d’esperienze. Grazie alle mostre della Fondazione Nicola Trussardi i cittadini e i visitatori di Milano possono riscoprire gioielli nascosti dell’architettura antica riaperti grazie alle energie e alle visioni dell’arte contemporanea. Con la sua programmazione la Fondazione riapre, restaura e rimette al centro dell’attenzione, e dell’immaginario collettivo, palazzi storici milanesi come Palazzo Litta, Palazzo Dugnani e Palazzo Citterio, e luoghi che fanno parte della storia della città, invitando artisti internazionali a realizzare opere nuove e ambiziose appositamente concepite.

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OR S O C N Cyprien Gaillard Rubble and Revelation Rivelazioni e Rovine

Caserma XXIV Maggio Via Vincenzo Monti 59, Milano 13 Novembre - 16 dicembre 2012 Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 Ingresso libero

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MERCATINI DI NATALE Quota per persona € 45,00 LIVIGNO DOMENICA 25 NOVEMBRE 2012

BOLZANO SABATO 01 DICEMBRE 2012 DOMENICA 09 DICEMBRE 2012 SABATO 22 DICEMBRE 2012

MERANO DOMENICA 02 DICEMBRE 2012 SABATO 08 DICEMBRE 2012 SABATO 15 DICEMBRE 2012

TRENTO VENERDÍ 7 DICEMBRE 2012

LUCERNA SABATO 8 DICEMBRE 2012

VIPITENO DOMENICA 16 DICEMBRE 2012

VIAGGIA CON NOI ANCHE PER L’EPIFANIA! TRENINO del BERNINA

DOLOMITI e TRENINO RENON

SABATO 5 GENNAIO 2013 € 60,00 a persona

DOMENICA 6 GENNAIO 2013 € 60,00 a persona

PROGRAMMI DETTAGLIATI, INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

www.zaniviaggi.it MILANO - Foro Bonaparte, 76 - tel. 02 / 867 131 BERGAMO - Via Magni, 2/A - tel. 035 / 678 650 ALMÉ - Via Conciliazione, 38 - tel. 035 / 644 118 S.PELLEGRINO - Portici Colleoni, 21 - tel 0345 / 22 160 21


photo courtesy: Paolo Storti

Histoire d’un Chapeau E’ il titolo dell’esposizione dell’artista bergamasco Gianni Bergamelli, presentata da Vittorio Feltri

di Simone Gamba

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Si scopre pittore prima che musicista, disegnando per i compagni di classe benestanti in cambio di pastelli. Sono gli anni in cui inizia a muovere le dita sul suo primo pianoforte, quello del vicino oratorio. La pittura prende il sopravvento quando, a 35 anni, decide di sciogliere la sua orchestra per concentrarsi su quella che è stata la prima passione. Dopo essere stato in tourneé da Sanremo a Venezia, fino a Parigi e Stoccolma, hanno iniziato a viaggiare i suoi quadri. Dopo la prima mostra a Milano sono stati esposti ad Amburgo, Chicago, Monaco di Baviera, oltre che essere presenti nella collezione bergamasca della GAMEC. Oggi, per la serie ottantanni e non sentirli, sappiamo che non può essere già stanco chi si è esibito a 5500 metri s.l.m., per il centenario del compositore Gaetano Donizetti, stabilendo il record di concerto ufficiale ad alta quota. Il piacere di suonare in alta montagna, del resto, lo ha portato anche a suonare sulle Orobie, poi al Rifugio Terme con la cantante ceca Veronika Kralova e al rifugio Tagliaferri con l’amico di sempre, il compaesano e compagno di note, Gianluigi Trovesi. E lo stesso spirito lo guida anche nei suoi prossimi progetti, una serie di eventi dal titolo “Alturalmente in Concerto”, dove si esibiranno con lui oltre a Trovesi, il sassofonista Gabriele Comeglio. L’appuntamento è per l’ultima domenica di luglio, al Passo della Presolana e quella successiva a Foppolo, entrambe matinée. Anche questa volta lo aspettiamo al varco. Anzi, a valle.

GIANNI BERGAMELLI

“La nostra memoria è selettiva, ricorda solo le cose piacevoli, in particolare la giovinezza”. Parola di Vittorio Feltri che, dopo aver presentato “Histoire d’un Chapeau” la mostra di Gianni Bergamelli, ci racconta come e dove nasce la loro amicizia: Piazza del Popolo, Roma, anno 1970, due bergamaschi si incontrano e si avvicinano, grazie alla comune origine orobica. Le strade si separano, ma da quel giorno sono sempre rimasti in contatto. Oggi Feltri vive la settimana a Milano e il fine settimana sulle colline di Bergamo, mentre Gianni rimane nella sua Nembro. La passione di Feltri è rivolta più al jazz anni ‘50 e ai cavalli che all’arte contemporanea, ma sa apprezzare l’esprit creativo dell’amico. In passato, curandone una monografia, aveva scritto “la sua forza è l’insaziabilità”, riferendosi all’abbandono della carriera di musicista all’apice, per la totale dedizione alle pittura. E ne decantava la primissima formazione: “Un genio non ha bisogno di studiare. O meglio, sente il bisogno di apprendere ma non riesce a farlo insieme con gli altri, tantomeno con un insegnante”, perché per Gianni la scuola elementare era sinonimo di tempo libero per disegnare. “Histoire d’un Chapeau” nasce dall’idea di uno studio grafico vicino all’artista, ispirata dalla collezione di cappelli che Gianni Bergamelli ama sfoggiare per le vie della città. Panama, borsalino o bombetta poco importa: senza troppo misticismo attorno al feticcio è chi lo porta a rappresentarlo, non viceversa. Perché nella vita, come nella decennale pratica artistica, Bergamelli ha sempre mantenuto un senso di ironia, quel “la” musicale che dà il via alle opere d’arte. Alla mostra, presso il Centro Culturale San Bartolomeo, ne abbiamo trovate diverse: nella prima sala, l’ormai classico groviglio policromo, realizzato con vernici di carrozzeria, in contrasto con i toni scuri e metallici dei supporti incollati con carta. Nella seconda sala, il cinema e suoi personaggi, molti dei quali indossano, per l’appunto, un cappello. “Sono andato alla ricerca dei volti di quegli artisti che mi hanno appassionato. Mi son divertito molto, partendo da questo spunto. Quelli esposti sono una parte di un’opera più ampia di cinquanta” ci confida Gianni. “Avevo un amore particolare per Ava Gardner, prima che se la cuccasse Walter Chiari” continua. In effetti il tema non è nuovo, una mostra sul cinema era già stata tenuta al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo, all’ Hotel Milano di Bratto e si terrà prossimamente in una galleria d’arte di Treviolo. La vita di Bergamelli è sempre stata in equilibrio tra diverse forme d’arte, in particolare la musica e la pittura.

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Musica e solidarietà al Donizetti

Il 22 dicembre il teatro Donizetti aprirà le porte a coloro che vorranno trascorrere una serata con Jazz Workshop Orchestra

“Tribute to Ennio Morricone” JW Orchestra diretta da Marco Gotti

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Ad intrattenere il pubblico sarà la Jazz Workshop Orchestra diretta da Marco Gotti, che renderà omaggio a uno dei più famosi artisti italiani: il M° Ennio Morricone, emblema in tutto il mondo della musica cinematografica. Le sue melodie saranno interpretate in chiave jazz da una formazione composta da 15 elementi, che presenterà trentacinque anni di musica del grande Maestro. Da “Il buono, il brutto, il cattivo” del 1966 a “Canone inverso” del 2000, passando per “Have yourself a merry little Christmas” e “Jingle bells rock”, il pubblico potrà sfogliare pagine celeberrime della musica italiana riviste con nuove sensibilità, ma sempre in conversazione dialettica con gli originali. Uno spettacolo coinvolgente e di alto livello, per rivivere le emozioni del grande cinema.

Le note delle colonne sonore di Morricone, che nella sua lunga carriera ha interpretato al livello più alto l’arte della musica per film, contribuendo al successo di non poche pellicole grazie all’efficacia delle sue invenzioni musicali, caricheranno di suggestioni questa serata di festa da sempre apprezzata dai bergamaschi: l’evento ha infatti goduto, nelle sei edizioni precedenti, di un grande successo di pubblico, registrando il tutto esaurito con una partecipazione totale stimata di 8.000 spettatori. Per quest’anno Roberto Gualdi, Presidente di Proloco Bergamo, prevede una conferma del successo dell’evento: “Il Comitato Organizzatore –affermariceve per ogni edizione più di 3000 richieste di biglietti, a volte ancor prima di conoscere il programma dettagliato, segno che da parte della cittadinanza c’è molta attenzione alla cultura e alla musica, ma anche al sociale”.

SPECIALE NATALE

Il periodo natalizio è considerato da tutti un momento di condivisione e felicità, nonché di riflessione sul significato del sostegno reciproco. Così, anche quest’anno, la nostra città si prepara ad accogliere il tradizionale Concerto di Natale che Teamitalia e Proloco Bergamo offrono ai cittadini: il 22 dicembre alle 20.45, il Teatro Donizetti aprirà le porte a quanti vorranno trascorrere una serata all’insegna della musica e della solidarietà.

Sì, perché tutto il ricavato del Concerto di Natale, che non prevede un biglietto di ingresso ma un’offerta libera, viene tradizionalmente devoluto ad associazioni di volontariato che operano sul territorio e che hanno beneficiato fino ad oggi di quasi quarantamila euro donati dal pubblico bergamasco.

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Quest’anno la generosità degli spettatori andrà in favore dell’Associazione Spazio Autismo, che nasce nel 2000 a supporto del Centro Autismo di Bergamo. Le attività svolte sono varie: interventi abilitativi ed educativi che consentono e migliorano lo sviluppo di comportamenti relativi alla comunicazione, all’interazione sociale e all’apprendimento dei minori inseriti nella scuola e nelle strutture del tempo libero; progetti relativi a finalizzare lo sviluppo dell’autonomia nella gestione di sé e dell’ambiente; progetti di orientamento scolastico alla formazione professionale per l’avvio al lavoro; progetti di attività educative ludiche e di socializzazione nel territorio durante le vacanze estive; progetti di formazione musicale per la costituzione di un’orchestra sinfonica; progetti finalizzati allo sviluppo di attività sportive con il supporto di Associazioni del territorio e attività di formazione rivolte ad insegnanti ed educatori. La serata vedrà coinvolta anche l’Associazione Volontari Ospedalieri di Bergamo, che avrà spazio per presentarsi e per avvicinare alla propria realtà nuove persone che sentano il desiderio di dedicare un po’ del proprio tempo al sostegno dei malati. Il volontario AVO si occupa del sostegno morale dei degenti e garantisce forme di assistenza che vanno dall’aiuto a coloro che non possono mangiare da soli alle piccole commissioni, dallo spingere la carrozzella al far sentire, anche nel silenzio, una presenza amica, disponibile e premurosa. Agli Ospedali Riuniti di Bergamo l’AVO è presente dal 1979 con circa 220 volontari che operano in 16 reparti di degenza.

L’unione di uno spettacolo di qualità ad un piccolo, ma significativo, gesto di solidarietà è quindi lo spirito che caratterizza il Concerto di Natale, patrocinato dalle maggiori Istituzioni locali e sostenuto da Confiab, Credito Bergamasco, Fondazione Credito Bergamasco, Confindustria Bergamo, Ance Bergamo, Avis Comunale Bergamo, Centax Telecom, Confesercenti e Zambaiti Parati. Il Concerto di Natale sarà ripreso e trasmesso da Bergamo TV durante le festività natalizie sul canale 17 del digitale terrestre.

La JW Orchestra è un’associazione culturale, fondata dal sassofonista e clarinettista Marco Gotti docente di musica d’insieme e improvvisazione la CDPM di Bergamo, che ha l’intento di divulgare la musica jazz attraverso concerti dal vivo. La JW Orchestra offre opere originali e progetti con formazioni che vanno dalle tipiche Big Band di stampo Afro-Americano di 17 elementi (5 sassofoni, 5 trombe, 4 tromboni, piano, contrabbasso, batteria) ad organici ridotti. Ospita, per ogni sezione strumentale, solisti affermati in campo jazzistico nazionale. Le proposte artistiche spaziano così da arrangiamenti o brani originali curati e scritti da Marco Gotti fino a repertori delle Big Band che hanno fatto la storia della musica Jazz. La JW Orchestra ha collaborato con affermati solisti in campo nazionale e internazionale come Bob Mintzer, Bill Watrous, Gianni Basso, Gianluigi Trovesi, Emilio Soana, Paolo Tomelleri, Sandro Gibellini, Bruno De Filippi, Enrico Intra, Fabrizio Bosso, Mario Rusca, Gigi Cifarelli, Lew Soloff.

Ufficio stampa e direzione artistica: TEAMITALIA srl Via Zelasco 1 - 24122 Bergano www.teamitalia.com

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CON IL CONTRIBUTO DI

PARTNER UFFICIALE

CONFIAB Consiglio Fidi fra Imprese Artigiane della Provincia di Bergamo

CON IL PATROCINIO DI

CON IL SOSTEGNO DI SI RINGRAZIANO

FORNITORI MEDIA PARTNER

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Il Natale è eco Quante volte avete ricevuto dei regali confezionati a regola d’arte, con splendide carte, lustrini, nastri e fiocchi? E di tutto quel colore e quella creativitĂ cosa ne avete fatto? Ecco semplici idee per un Natale sostenibile di Selenia Scinaldi

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NATALE SOSTENIBILE

È il WWF a proporre consigli utili, per far si che le nostre feste si svolgano pensando anche all’ambiente; tra i punti, il più interessante è quello dell’albero sostenibile. Possiamo fare un’azione consapevole rinunciando all’abete classico e magari decorare quello del nostro giardino, oppure acquistarlo, controllando che sia certificato e prodotto nei vivai specializzati. Cosa manca per avere tutto veramente eco? Ovviamente i nostri decori! Può diventare un’occasione per stimolare la creatività dei nostri piccoli e la fase della realizzazione fa accrescere lo spirito delle festività. L’idea che dietro un pendente, fatto con le nostre mani, si nasconda un ricordo di un bottone di una vecchia giacca, o una carta regalo che ci fa rivivere dei ricordi, non ha prezzo. La decorazione diventa un racconto personale, della famiglia, e l’unicità è garantita. Molte sono le idee per ottenere un risultato veramente originale. Secondo le tradizioni del Nord Europa l’albero viene addobbato con i biscotti e i tipici bastoncini di zucchero. La ricetta è semplice, basta avere le formine taglia pasta e poi ci si diverte con la glassa a colorare.

- E se abbiamo tanta carta, bottoni e stoffe? Partendo dalle sagome, si ritaglia il cartone, ovviamente riciclato, e si può veramente arricchire come si vuole, con colla e buona fantasia. Possiamo pensare anche di fare i bastoncini e coprirli di lana per un Natale caldo, caldo! Ottenuta la sagoma, si riveste il cartoncino di colla vinilica e si avvolge la lana facendo più passaggi in modo che la decorazione sia più compatta, badando bene di alternare i due colori, rosso e bianco. Con le stoffe è possibile creare patchwork differenti e coloratissimi, e se vogliamo effetti ancora più “morbidi”, basta solo inserire tra il cartone e il tessuto, la gomma piuma, prima ritagliata con la stessa forma ed infine bisogna cucire, magari con un colore a contrasto, qualche bottone, ottenendo così un effetto country mountain, molto chic e attuale.

- La plastica Tutte quelle bottiglie di acqua minerale, con quei colori fluo, che gettiamo, possono essere riutilizzate. Potete ritagliarne i fondi, ottenendo tanti fiori trasparenti; praticate, poi, un forellino all’estremità per far passare il nastrino e otterrete così un effetto “cristalli di ghiaccio”. Questo materiale, infine, può essere colorato con le tempere, si tratta di un’attività adatta anche ai più piccini. Tutti i nastri e i fiocchi si possono inserire come pendenti tra le foglie del nostro albero o come elementi puntuali, donando colore e texture differenti. Allora cosa aspettate ad iniziare? Armatevi di tutto l’occorrente e incominciate a creare. Manca meno di un mese a Natale!

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- L’altra faccia della medaglia A Tokyo è stato presentato un albero di Natale d’oro che vale 4,3 milioni di dollari! Voluto da una gioielleria, che ha deciso così di celebrare il suo 120mo anniversario. Decorato con le figure dei celebri personaggi Disney, ci sono voluti ben due mesi e dieci artigiani orafi per realizzarlo!

- Simboli natalizi.. La forma a “J” dei bastoncini di zucchero sta per JESUS (Gesù in Inglese), ma rappresenta anche un bastone, come Cristo pastore delle anime. Il caramello ricorda la solidità della personalità e della figura di Gesù Cristo. Il sapore di menta piperita è simile al gusto dell’issopo, pianta aromatica usata nel Vecchio Testamento.

Il WWF per aumentare la nostra bontà natalizia! Decora un albero sostenibile. Illuminare si, ma a basso consumo. Scegliere regali amici dell’ambiente…perché non adottare una specie a rischio? Per il cenone cucinare cibi locali e di stagione, rispettando la tradizione, evitando prodotti come il foie gras, o i datteri di mare, questi ultimi specie protetta, la cui raccolta provoca la distruzione delle scogliere marine.

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Una rarissima collezione di giocattoli Ringraziamo per la gentile concessione il collezionista Gianfranco Belotti Brignoli di Trescore Balneario.

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photo courtesy: Paolo Storti

La storia dei giocattoli Che cosa si nasconde dietro a un giocattolo in legno dei primi anni Venti? E dietro ad un videogames interattivo degli anni Novanta? Secondo gli psicologi e gli antropologi italiani, il gioco educa e istruisce inconsapevolmente a rapporti sereni nella societĂ . di Joseph Procino

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GIOCATTOLI

Chi non ha mai preso in mano un bastoncino di legno e immaginato, volando nei percorsi della fantasia, mondi paralleli, amici immaginari, realtà virtuali? I giocattoli, infatti, sono una vera e propria fonte di stimolo per la nostra fantasia e per il nostro intelletto.

- Giocattoli: definizione e mito Fino alla fine dell’Ottocento, spesso col termine giocattolo si indicava spesso dei piccoli oggetti usati indistintamente da adulti e bambini come passatempo. Si passava dal manufatto costoso reperibile solamente in condizioni di ricchezza, al gingillo più povero. L’utilizzo dei giocattoli e delle prime forme di gioco ha origini antiche: alcuni reperti archeologici, di remota datazione, rappresentano analogie perfette con i balocchi e negli scavi archeologici di siti d’età preistorica si sono rinvenuti resti di manufatti evidentemente creati per attività ludiche. Come ad esempio: piccole ossa intagliate legate con uno spago per produrre un particolare tipo di suono o rumore .

- La sottile connessione tra giocattoli e mondo magico Circa 10.000 anni fa, in Giappone le statuine d’argilla presentavano. Queste piccole statue richiamavano la magia della fertilità, attraverso rituali ben precisi. Ancora oggi, si riconosce ad alcuni feticci giapponesi, il potere di scacciare gli spiriti maligni: dai feticci usati per propiziare la fertilità delle donne, degli animali a quelli per propiziare la fertilità della terra e delle sue energie: giocattoli simbolo di miti e leggende. Le grandi civiltà del passato, attribuiscono un significato magico ai giocattoli che accompagnavano il defunto in viaggio nell’aldilà e che erano conservati nelle tombe dei bambini.

- I giocattoli moderni e il loro ruolo sociale I giocattoli moderni si classificano secondo due classiche categorie: quelli realizzati artigianalmente e quelli prodotti industrialmente, su larga scala. Nei Paesi industrializzati, i giocattoli fatti in casa (pupazzi di maglia, costruzioni di legno) costituiscono, ovviamente, una minoranza rispetto ai prodotti di fabbrica. Inoltre, ogni cultura ha differenti concezioni relative al rituale del gioco e dei gingilli. Nelle società industrializzate i balocchi hanno la principale funzione

di intrattenere e far divertire i bambini, mentre presso le popolazioni più povere i bambini giocano sovente con modellini che riproducono oggetti usati dagli adulti, per impararne il maneggio e l’utilizzo. Dunque, il giocattolo acquisisce una bivalente funzione: quella di divertire e quella di istruire. Rousseau nel 1762 studiò a fondo le dinamiche sociali del gioco e dell’utilizzo dei giocattoli, scrivendone un popolare romanzo. Nell’Ottocento Fröbel, pedagogo, e nel Novecento Maria Montessori misero in luce la valenza istruttiva del gioco. I bambini tramite il giocattolo imparano a interagire col mondo esterno. Quindi, non esitate a regalare ai vostri figli più piccini dei giocattoli: garanzia di una crescita in favore del senso civico e della fantasia.

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Albero di Natale...

ogni anno una magia che si ripete

di Greta Nicoletti

Sta arrivando il Natale, la festa più attesa dai bambini. La più suggestiva e la più calda di tutte le feste. Il Natale non è Natale senza l’albero, simbolo universale di questa festività. Allestire l’albero in casa per un bambino è un’esperienza magica, carica di significato e sogno

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- Ornare e decorare

BAMBINI RO BE

Questa leggenda made in Usa affascina tutti i bambini. L’albero di Natale rappresenta oggi, insieme al Presepe, la principale tradizione legata alla festività del Natale, che ogni anno entra e si ripropone nelle case di tutto il mondo nella sua immancabile veste coloratissima. Può essere messo in bella vista sia all’interno della casa sia all’esterno, anche se in entrambi i casi uno solo è il fattore principale: che sia colorato, addobbato nel migliore dei modi e che quindi possa ricordare l’atmosfera di festa che si vive nel periodo delle festività natalizie.

oppure totalmente dorate o argentate. Ma non ci sono limiti alla fantasia, perché ai bambini piace appendere all’albero davvero di tutto. Dalle candele ai biscotti, dai giocattoli ai pupazzi di stoffa. Il pezzo forte, comunque, si trova proprio sulla cima dell’albero: si tratta del puntale, solitamente dello stesso colore o tema degli altri ornamenti, e che rappresenta un riferimento alla stella cometa.

UN AL

“In un remoto villaggio di campagna, la Vigilia di Natale, un ragazzino si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo si quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione, nella notte Santa. Si attardò più del previsto e, sopraggiunta l’oscurità, non seppe ritrovare la strada per tornare a casa. Per giunta incominciò a cadere una fitta nevicata. Il ragazzo si sentì assalire dall’angoscia e pensò a come, nei mesi precedenti, aveva atteso quel Natale, che forse non avrebbe potuto festeggiare. Nel bosco, ormai spoglio di foglie, vide un albero ancora verdeggiante e si riparò dalla neve sotto di esso: era un abete. Sopraggiunta una grande stanchezza, il piccolo si addormentò raggomitolandosi ai piedi del tronco e l’albero, intenerito, abbassò i suoi rami fino a far loro toccare il suolo in modo da formare come una capanna che proteggesse dalla neve e dal freddo il bambino. La mattina si svegliò, sentì in lontananza le voci degli abitanti del villaggio che si erano messi alla sua ricerca e, uscito dal suo ricovero, poté con grande gioia riabbracciare i suoi compaesani. Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, che la piana aveva piegato fino a terra. Aveva formato dei festoni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incomparabile.In ricordo di quel fatto, l’abete venne adottato a simbolo del Natale e da allora in tutte le case viene addobbato e illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno. Da quello stesso giorno gli abeti nelle foreste hanno mantenuto, inoltre, la caratteristica di avere i rami pendenti verso terra”.

M

O I N 3 MO C I SS AG E

1- Disporre le lucine, partendo dall’alto e scendendo verso il basso, di modo che si circondi tutto l’albero.

2- Collocare i festoni, che in parte copriranno i fili elettrici delle lucine.

3- Posizionare i vari addobbi come palle, palline e forme varie, ricordando una cosa: i più pesanti sui rami bassi, più resistenti, e le palline e le forme più leggere in alto.

Tra gli ornamenti più conosciuti ci sono le famose palline colorate, realizzate in vetro soffiato e solitamente ricoperte con disegni a tema natalizio, 35


- Qualche curiosità internazionale L’importanza che riveste oggi questo simbolo nella cultura moderna è dato anche da una serie di alberi di Natale famosi in tutto il mondo, come quello di San Pietro, in Città del Vaticano, che qui viene eretto ogni anno dal 1982 accanto al Presepe e che è uno dei più celebrati alberi di Natale nel mondo. Questo albero viene donato al Papa di anno di anno da una diversa regione montana d’Europa. Altrettanto famoso è quello di Manhattan, a New York, che viene situato al centro di Rockefeller Plaza e addobbato con oltre 30.000 lampadine fissate sui rami dell’albero. Anche nel libro dei record è entrato un altro albero natalizio: di circa 650 metri di altezza e 350 metri di larghezza, quello acceso nel 1991 sulle pendici del Monte Ingino, che sovrasta la città di Gubbio. Si tratta dell’albero di Natale più grande del mondo.

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Tutti pazzi per il fai-da-te Ai bambini piace fare tutto da soli, si sa. Non c’è occasione migliore e più gradita che fare un lavoretto per le feste, che si possa appendere all’albero e vedere tutti i giorni. Creare bellissimi addobbi per l’albero di Natale è semplice e diventa un momento di condivisione importante con i genitori. Per l’occasione suggeriamo di creare splendide e veloci palline in patchwork da realizzare con i temi natalizi preferiti per rendere il proprio albero di Natale personalizzato e unico. I bambini potranno inoltre decidere di regalare questi bellissimi addobbi ad amici e parenti, come ricordo speciale. Ecco l’occorrente. - Pallina di polistirolo (in commercio ce ne sono di diverse dimensioni) - Taglierino - Pezzi di stoffa con colori e ricami natalizi - Cordoncino per appendere - Passamaneria colorata - Limetta per le unghie - Forbicine - Spillino da patchwork Ecco come fare. Prendere la pallina in polistirolo e decidere che tipo di disegno realizzare segnandolo con una matita, inciderla a spicchi, a rombo con il taglierino. Tagliare la stoffa un po’ più grande della forma che bisognerà rivestire e infilarla con l’ausilio della limetta per le unghie in corrispondenza della linea di incisione. Tagliare la stoffa che fuoriesce e tirare bene la stoffa che ricopre la forma. Utilizzare lo stesso procedimento per tutte le forme da ricoprire. Una volta ricoperta la pallina, se si vuole renderla più graziosa, mettere della passamaneria colorata lungo le fessure e fissarla con gli spilli da Patchwork. Prendere il cordoncino e incollarlo oppure fissarlo con gli spilli sull’estremità superiore della pallina facendo un cappietto, che ci servirà per appendere la pallina.


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Un Natale goloso Come preparare dolci e gustosi alberelli in compagnia dei vostri bambini con i consigli della maestra di cucina

Manila Foresti Maestra di cucina AICI Sito : www.artedelcucinare.it

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- Segreti e tradizioni I bambini vivono il periodo dell’Avvento come qualche cosa di magico: è una delle favole in cui ancora credono. Li renderete felici facendoli partecipare alla preparazione, con piccole incombenze adatte ovviamente all’età. Coinvolgete i bambini preparando dei biscottini di Natale: potete preparare la pasta e chiedere a loro di stenderla e tagliarla con gli stampini a stella, oppure di disporre le stelline sulla placca da forno. Se non avete tempo, comperate un impasto già pronto, il supermercato è ricco di queste preparazioni. L’importante è il gioco, il coinvolgimento, il senso di rito e di attesa. Ai più grandi potrete chiedere un aiuto più concreto per preparare dei cartoncini verdi su cui appoggiarli. Già alla scuola materna li abituano a maneggiare questi materiali. Adoperate forbici con la punta arrotondata e non lasciateli da soli. Buon lavoro e infarinatevi tutti!

- Ingredienti (dosi per circa 15 alberelli) Per la pasta: • g. 375 di farina, • 1 busta di lievito in polvere, • 2 uova, un pizzico di sale, • 1 cucchiaio di panna, • 1 cucchiaio di miele, • 1 cucchiaio di cannella in polvere, • g. 150 di zucchero, • g. 100 di burro, • carta oleata e burro per la teglia, Per la glassa: • 1 albume, qualche goccia di limone, • g.120 di zucchero al velo, • dei chiodi di garofano per la punta degli alberelli, • dei confettini rossi per guarnire, • zucchero in granella per i fiocchi di neve.

uno rotondo per la base. • Per la pasta, mescolate in una terrina in un impastatore, la farina con il lievito in polvere. • Unitevi le uova, il sale, il miele, la panna e la cannella, il burro ammorbidito e lo zucchero, quindi amalgamate il tutto sino ad ottenere un impasto morbido e compatto. • Raccogliete la pasta a palla, (se risulta troppo morbida aggiungete un poco di farina) avvolgetela nella carta vegetale od un canovaccio infarinato e lasciatela riposare almeno ½ nel frigorifero. • Passato questo tempo, stendetela sulla spianatoia infarinata, sino a ottenere una sfoglia sottile (circa 1 cm) e ritagliate in questa le stelle con le varie grandezze. • Per la base stendete la pasta un poco più alta (circa 2 cm.) e ricavate dei dischetti con lo stampo rotondo. • Ungete leggermente la placca da forno e fatevi aderire la carta oleata tagliata a misura quindi imburrate nuovamente ed adagiatevi le stelle e le rondelle di pasta. • Mettete sul piano di mezzo del forno pre riscaldato a 180° per 8/10 minuti. • Passato questo tempo, sfornate i pasticcini e lasciateli raffreddare su una gratella. • Nel frattempo montate a neve l’albume ed aggiungetevi lo zucchero a velo, mescolando molto bene; otterrete così una glassa liscia e densa. • Con un pennello non da cucina ma da ”pittore”, preferibilmente piatto, iniziate a dipingere con la glassa la superficie delle vostre stelle facendo attenzione a non sbavare i bordi dei biscotto. Quando avete terminato di dipingere una serie di stelle in gradazione, sempre con la glassa incollate la stella più grande sul biscotto tondo e così via sino alla più piccola, alla quale avrete infilzato un chiodo di garofano. • Fate colare un poco di glassa sulla sommità del vostro alberello, appoggiate qua e là alcune palline rosse quindi lasciate cadere a pioggia lo zucchero in granella come una bella nevicata…… • Lasciate asciugare molto bene la glassa per almeno una giornata. • Ecco pronti gli “Alberelli dolci di Natale” che possono essere adoperati come segnaposto sulla tavola natalizia.

ARTE DEL CUCINARe

Gli alberelli golosi li preparavo con i miei bambini ed oggi con i miei nipotini. Farina da tutte le parti ma tanta gioia nel preparare questi alberelli che servivano come segnaposto sulla tavola di Natale.

- Esecuzione Per realizzare gli alberelli vi occorreranno degli stampini a forma di stella, di 4 grandezze diverse, Pag. 39

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Addio bonsai, arrivano i Kokedama Piante zen che “volano”. Un’alternativa all’albero di Natale? Perchè no!

Rosalba Piccinni web site: www.fiorirosalba.it

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FIORI

Piantine alloggiate dentro ad una palla ricoperta di muschio: si chiamano “kokedama” e sono la contagiosa nuova moda che arriva dall’Oriente. Praticamente senza vaso, questi fratellini minori dei bonsai si possono collocare in un vassoio ben illuminato oppure si possono appendere, nella loro versione più particolare, con fili invisibili, in modo da mantenerli stabilmente sospesi in casa. I kokedama piacciono così tanto che si stanno organizzando corsi in tutto il mondo per imparare a realizzarli. Li hanno scoperti anche i fioristi, che li usano in installazioni e creazioni artistiche dal look decisamente moderno e inusuale, come questi “String Gardens” nelle foto, realizzati dall’artista Fedor Van der Valk. Ma come si fa un kokedama?

- Come si creano? La cosa più importante per fare un buon kokedama è la scelta della pianta. La sfida più ardua è quella del kokedama sospeso, perché in quel caso occorre fare in modo che la pianta si adatti alla strana situazione “aerea” e si sviluppi comunque al meglio. Più facile invece se scegliamo di ospitare il kokedama in una ciotola. Il consiglio è, soprattutto se siamo al primo tentativo, di utilizzare specie che non crescano troppo. La piccola taglia garantirà una migliore sopravvivenza e anche un’estetica più equilibrata. Inoltre sarebbe meglio usare piante adatte alla vita in appartamento, dove soprattutto in inverno, la luce è limitata. In genere si usano piccole felci, ma anche piante grasse. Il secondo punto sono i materiali: prendere quelli giusti è l’unica garanzia di successo. I kokedama sono composti da una miscela di terricci argillosi, in grado di trattenere l’umidità che altrimenti, soprattutto nelle piante sospese, evaporerebbe velocemente. Si usano dunque terricci speciali: il Ketotsuchi (detto Keto), l’Akadama e, a ricoprire, il muschio vivo. Sono prodotti che si trovano nei garden che vendono bonsai.

- Come si curano

fini che rimarranno parte integrante del kokedama. Una volta che avrete creato la sfera, usate il muschio ricomprendo ogni angolo e ponete il vostro kokedama in una bacinella con acqua all’ombra, in modo che si impregni di umidità. Dopo qualche ora, togliete l’acqua e lasciatelo “maturare” per qualche settimana, vaporizzando spesso, in modo che la piantina possa radicare e il muschio impiantarsi solidamente. A questo punto, scegliete la sua collocazione definitiva. Se volete appenderlo, mettete in conto che d’estate dovrete bagnare il kokedama molto spesso. Nella ciotola invece basterà irrigarlo una volta alla settimana. Se volete sospenderlo, procuratevi del filo da pesca di nylon e legatelo, avvolgendo molte volte il kokedama, per poi appenderlo in un angolo vicino alla finestra.

Una volta procurati i materiali, ponete tutto in una bacinella, assicurandovi di poter sporcare il vostro piano di lavoro. Le tecniche per creare la “palla” di kokedama sono tante: quello più semplice vuole che si ponga la piantina e il mix di terricci inumiditi al centro di un foglio e si modelli la palla raccogliendo il tutto tra le mani. Un’alternativa è usare reti a maglie

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La moda delle feste Cosa indossare per rendere i giorni di festa ancora più speciali. I consigli di The Metallic Drops di Erica TIroni

Una cena tra amici, un bicchiere di vino e tante risate. Nel febbraio 2012 tre ragazze di Bergamo iniziavano a sognare di moda, non solo quella delle passerelle e dei grandi artisti, ma anche quella di strada, di tutti, che si modifica giorno dopo giorno. Tre amiche molto diverse nello stile e nella formazione, che hanno unito le proprie esperienze per compiere un primo passo: aprire un blog in cui poter parlare di arte attraverso eventi, fashion e design. The Metallic Drops è diventato col tempo un modo per interpretare il quotidiano con passione ed entusiasmo. Originale, dinamico, grintoso, il blog di queste ragazze è sempre alla ricerca di un’immagine nuova da proporre

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alle donne che amano osare e giocare con la moda. Per loro la chiave per reinvertarsi ogni giorno ed esprimere le proprie emozioni è interpretare ciò che si indossa. A breve il loro lavoro le porterà ad un secondo importante step: la creazione di una linea di t-shirt da loro realizzata e firmata The Metallic Drops. Amanti delle grandi maison e dei piccoli negozietti vintage, delle eleganti boutique e dei più famosi store. Per loro lo stile non esiste solo a sei cifre e si lasciano stupire dai mix più svariati. Studiare i capi dei più grandi stilisti e scoprire soluzioni adatte a tutti coloro che sognano di indossarli sono le basi del loro concept.


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FASHION HOLIDAYS


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FASHION HOLIDAYS


Il comune di Mozzo

e gli obiettivi eco-solidali

Paolo Pelliccioli, sindaco di Mozzo in carica da maggio 2012, racconta la sua politica d’interventi sul territorio a favore dell’ambiente e del risparmio energetico. L’obiettivo principale? Avvicinare l’istituzione comunale ai bisogni del cittadino, per favorire una maggiore sinergia e un futuro all’insegna dell’ecologia di Joseph Procino

ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE AI CITTADINI “I governi regionali e locali hanno un ruolo importante nell’informare e motivare i cittadini residenti, i professionisti e gli altri stakeholder locali su come poter utilizzare l’energia in maniera più intelligente. Le attività per aumentare la consapevolezza risultano importanti per coinvolgere l’intera comunità nel sostenere le politiche sull’energia sostenibile. I bambini e gli studenti sono molto importanti nei progetti di risparmio energetico e utilizzo delle fonti di energia rinnovabile: essi possono trasferire le lezioni apprese a scuola anche all’esterno. È allo stesso modo importante che le autorità competenti diano l’esempio tramite azioni concrete nel campo dell’energia sostenibile”. (dal testo del Patto dei Sindaci, un impegno per l’energia sostenibile)

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Paolo Pelliccioli Sindaco di Mozzo

22/10/2012

Perlita Serra Sindaco di Curno

Claudio Ferrini Sindaco di Valbrembo

“Se investi sul futuro ci guadagni di sicuro” è un progetto di sensibilizzazione sui temi del risparmio energetico e dello sviluppo sostenibile con iniziative rivolte ai ragazzi, alle famiglie, agli amministratori locali e ai cittadini delle 17 aggregazioni comunali, per un totale di 59 Comuni bergamaschi, finanziate dalla Fondazione Cariplo (bando 2011) e aderenti all’iniziativa europea “Patto dei Sindaci”. Nei prossimi mesi questo territorio ad alta consapevolezza ambientale illuminata” giornate ricche di iniziative, tra ospiterà “Una Provincia illuminata”, percorsi ludico-didattici, mostre, visite guidate, stand e spettacoli teatrali, che avranno come obiettivo comune quello di mettere in mostra le buone pratiche e le eccellenze in campo energetico presenti sul territorio, stimolando il coinvolgimento di tutta la comunità e l’adesione a comportamenti ecosostenibili. Anche la scuola sarà coinvolta con percorsi didattici ed esperimenti che permetteranno ai ragazzi di esplorare le energie rinnovabili grazie a modellini didattici come il forno solare, l’impianto solare termico e fotovoltaico, il microgeneratore eolico e tanto altro ancora.

Comune di Mozzo

Comune di Curno

Comune di Valbrembo

UN PATTO PER L’AMBIENTE

Idee e azioni per un futuro responsabile

Tutte le iniziative sono gratuite, partecipate! Energy Day Giornate “a tutta energia” 3 novembre 2012, ore 8.30-13.30 MOZZO, Piazza Trieste, via Orobie 3 Spazio alla formazione e all’informazione su energie rinnovabili e progetti sostenibili con Info point, Tour dell’energia sostenibile (visite guidate a edifici a basso impatto energetico o con impianti ad energia rinnovabile), Expo Energie Pulite (mostra di esperienze e prodotti della green economy), attività ludicodidattiche Energia a Teatro 6 novembre 2012, ore 17.00 VALBREMBO, Auditorium Comunale, via Polo Civico Spettacolo “Diamoci una scossa”,, perché si può parlare di energia e sviluppo sostenibile con creatività e ironia. Per tutte le età!

In collaborazione con:

Energia a Scuola 7 novembre 2012, ore 9 - 13 CURNO, Scuola Secondaria G. Pascoli, via IV Novembre Lavoratori interattivi e attività didattiche. Esperimenti che mostrano le caratteristiche delle diverse forme di energia: “Stanza “ dell’energia sostenibile” e “ parco dell’energia sostenibile” sostenibile

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I progetti del nostro Comune investono vari settori: stiamo operando una riorganizzazione dell’assetto del Comune, offrendo servizi destinati al cittadino e alle imprese In primis, siamo impegnati sul fronte del risparmio energetico, attraverso la messa in campo di strategia e azioni per una riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico e privato.

- Che cosa offre lo Sportello Energia? Lo Sportello Energia -conosciuto anche come “Punto InfoEnergia”- fornisce al cittadino, informazioni gratuite e qualificate, per contribuire all’obiettivo di riduzione dei consumi. Il personale tecnico del Comune (supportato da esperti) darà ai cittadini, indicazioni riguardo alle strategie per diminuire i consumi energetici (energia elettrica, gas, metano), e consigli sulla tipologia d’interventi da adottare per risparmiare energia. Inoltre, funzionerà da stimolo per raggiungere gli obiettivo imposti dalla Direttiva 20-2020 e sottoscritti dal Patto dei sindaci. Per il cittadino, il vantaggio della presenza nel nostro Comune di uno sportello non solo informativo di questo tipo, è di facilitare il lavoro per creare un “catasto energetico” e attivare il meccanismo dei certificati bianchi.

- Che cosa trattano gli incontri formativi dal titolo: “Le idee e azioni per un futuro responsabile”? Insieme al Comune di Curno e Valbrembo, abbiamo deciso di organizzare incontri formativi per stimolare la consapevolezza del cittadino e promuovere azioni a favore del risparmio. I nostri Comuni hanno aderito al Patto dei Sindaci impegnandosi a ridurre del 20% l’emissione di anidride carbonica entro il 2020 e a utilizzare almeno il 20% di fonti di energia rinnovabile. Attraverso questi incontri vogliamo coinvolgere il cittadino che tramite personali stili di vita, -nelle loro case, nella scelta dei mezzi di trasporto, negli acquistipossono concorrere in maniera determinante alla tutela dell’ambiente. Gli incontri si svolgeranno ogni lunedì, (a partire dal 29 ottobre sino al 10 dicembre) e sono aperti a tutti, presso la Sala consiliare del Comune di Curno.

- Qual è il suo approccio di fronte ad interventi di riqualificazione energetica? Le nostre attività in Comune hanno sia un approccio divulgativo e di sensibilizzazione che una traduzione pratica e operativa. Se ad esempio, decidiamo di riqualificare l’energia di un comprensorio, come la zona di edifici pubblici, lo facciamo sempre impostando soluzioni progettuali per raggiungere, da un lato: il massimo risparmio; e dall’altro, la garanzia di una minor spesa con attori tecnico-finanziari che operano sul territorio.

- Come ritiene possibile superare questo momento di crisi che l’Italia sta attraversando? Tutti insieme dobbiamo collaborare creando sinergia: è necessario unire il mondo delle imprese, con la realtà della finanza (banche e istituti pubblici). Noi, come Comune di Mozzo, stiamo avviando lo “Sportello Energia” e il “Catasto Energetico” coinvolgendo operatori privati, affinché il Comune non rivesta soltanto il ruolo di banditore di un’opera, ma anche quello di banditore di un problema.

COMUNE DI MOZZO

- Quali sono i progetti del Comune di Mozzo?

- In che cosa consiste il ritiro di merci in scadenza? Quando un prodotto è vicino alla scadenza oppure presenta un difetto, invece di gettarlo via potrebbe essere venduto al 50% o meno ancora. La vendita scontata ha un doppio effetto: contro lo spreco (meno rifiuti) ma anche contro la crisi, perché riduce il costo dell’alimentazione a parità di qualità degli alimenti; In Italia nel 2011 lo spreco di cibo a livello domestico è costato ad ogni famiglia poco meno di 1.600 euro all’anno, ovvero il 27% dei 5.724 euro spesi ogni anno per l’acquisto di beni alimentari (dopo l’abitazione, la spesa alimentare è la seconda voce nel bilancio delle famiglie italiane). Lo spreco alimentare “vale” il 2,4% del PIL a prezzi di mercato nel 2011 pari a circa 40 miliardi di euro. Si tratta del 14% del valore riferito all’intero sistema agroalimentare italiano (286 miliardi di Euro nel 2010). Queste riflessioni e importanti azion i sono promosse dalla campagna “un anno contro lo spreco” promossa da Last Minute Market che abbiamo prontamente sottoscritto.

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photo courtesy: Paolo Storti

Green Day

Quando a vincere sono ecologia, arte e solidarietà Doppia festa all’Holiday Inn Express Bergamo West dove un’asta benefica, con la partecipazione di circa 20 artisti del gruppo InnArte e degli studenti del liceo artistico Fantoni, ha affiancato la raccolta di vecchi pc, toner e cellulari ormai in disuso, consegnati dalla cittadinanza per essere riciclati di Francesca Grassi

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“Mi do una chance - continua - per vedere le cose da una prospettiva che non sia soltanto quella del budget e dei numeri”. E dopo queste parole, ha consegnato un puledro di plastica riciclata della linea Animal Art a Yoon C.Joyce e Corrado Spreafico, per essere dipinto a 4 mani e esporlo nell’ hotel come testimonianza della loro amicizia e amore per l’arte. Il sindaco di Mozzo, Paolo Pellicioli e ha ricordato l’importanza della coscienza ecologica di ognuno di noi. Tra gli artisti che hanno messo all’asta i loro pezzi unici, c’erano anche gli studenti del liceo artistico Fantoni di Bergamo che, partendo da un travetto di legno, hanno dato via libera alla loro creatività realizzando stupende opere. ”I nostri studenti – racconta il preside Corrado Spreafico - accolgono sempre con entusiasmo

GREEN DAY

Sabato 17 novembre l’Hotel Holiday Inn ha ospitato la seconda edizione di Green Day, una manifestazione benefica dalla doppia finalità organizzata da Danielle Marinoni. Da una parte la raccolta di fondi da destinare all’associazione Anvolt di Bergamo che offre gratuitamente consultorio per senologia, urologia, ginecologia, dermatologia ed assistenza ai malati oncologici terminali, e dall’altra la raccolta di materiale elettronico da riciclare dal consorzio Remedia. Roberto Falcioni, il direttore dell’hotel, è entusiasta dell’iniziativa: “sono occasioni a cui aderisco molto volentieri – spiega – perché aiutano a migliorare la mia sensibilità rispetto a ciò che mi circonda”.

le iniziative benefiche e anche questa volta non si sono tirati indietro. È una sensibilità che la nostra scuola incoraggia anche attraverso iniziative legate al territorio e istituzioni locali come l’associazione Inoltre, che si occupa di persone diversamente abili, la Caritas, il FAI di Bergamo, l’Unicef e la Polizia di Stato, per la quale i ragazzi hanno decorato la sala consigliare e realizzato su ceramica lo stemma della Polizia”. Tra la platea intervenuta all’asta c’erano aziende che hanno fatto dell’ecologia un punto fermo del proprio lavoro. Tra queste Robur, migliore impresa per l’innovazione ecosostenibile produttrice di sistemi di riscaldamento ad alta efficienza e basso impatto ambientale. Il motto di Casa Feltri di Bergamo parla da sé: “Le rifatte piacciono, soprattutto se sono case”. Laura Adele Feltri e il marito Giovanni Pilenga sono specializzati nella ristrutturazione di immobili con materiali e tecnologie innovative, che garantiscono di risparmiare energia e gas. Animal Art è un idea di Guido Visentini il noto artista di Bergamo che riproduce cavalli in ogni materia. Al suo fianco la moglie Silvana Bracchi, artista anche lei, che tra i numerosi lavori riproduce a mano importanti opere pittoriche su vestiti rendendoli dei veri capolavori. 49


La B-life di Treviolo si è specializzata nella rigenerazione di cartucce e toner che, quando finiscono, non vengono gettate ma pulite e riempite con nuovo inchiostro. Il vantaggio è duplice: il costo della cartuccia ricaricata è di circa 20 euro contro i 50 di una nuova. L’ambiente ne guadagna perché si evitano i 6 kg di gas serra e i 3 kg di petrolio che servono per produrre una media cartuccia toner laser. Cristina Legrenzi, dinamica ideatrice della TreElle di Bergamo è orgogliosa dei suoi prodotti: Black Sun lo zaino con pannelli fotovoltaici che accumulano energia solare che viene raccolta negli accumulatori agli ioni di litio integrati. Una vera innovazione. La serata si è conclusa nella convivialità gustando un rinfresco proposto da Mimmo.

Holiday Inn Express Bergamo West Via Fausto Radici 3 24030 Mozzo (BG) tel: 035/611190 www.gihotelexpress.it

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DA UN’IDEA DEL MAESTRO GUIDO VISENTINI, GLI ANIMALI CHE SENSIBILIZZANO IL RISPETTO SULLA NATURA WWW.ANIMALART.IT

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Il manager del golf Da giocatore professionista a manager di Golf Indoor: la carriera in ascesa di Giorgio Merletti, responsabile Marketing e Comunicazione della struttura sportiva di Mozzo di Joseph Procino

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- La sua carriera inizia come sportivo. Come è diventato giocatore professionista di golf? Terminato il liceo classico e dopo aver ottenuto risultati di rilievo nell’ambito del golf dilettantistico, culminato con la vittoria nel Campionato europeo Boys a squadre, decido di diventare professionista nel 1988 e mi dedico all’attività agonistica fino al 2000. Ottengo risultati importanti sul Challenge Tour europeo, svariati piazzamenti tra le prime dieci posizioni e alcune vittorie nei primi tre posti. Nel 1998 tutto cambia: nasce mia figlia Carolina e comincio pian piano ad abbandonare l’attività di giocatore. Nel 2000, cercando di sviluppare temi cari al mondo del golf e poco trattati in Italia, costituisco una mia società di consulenze, la Compagnia Italiana di Consulenza e Promozione.

- Di cosa si occupa la società

di tornei amatoriali a tornei professionali. In quegli anni ho contribuito al rifacimento e il restyling di acuni campi da golf e ho seguito con attenzione e curiosità il settore del management attraverso la partecipazione a corsi tenuti da importanti esperti del settore, europei ed americani. L’organizzazione è un’attività che mi ha sempre appassionato e che mi permette , ancora oggi, di ricoprire l’incarico di eesponsabile Eventi e Comunicazione per l’Associazione Professionisti di Golf, Pgai.

sport

Dai campi da golf al settore della comunicazione e del marketing sportivo, Giorgio Merletti, manager di Golf Indoor di Mozzo, racconta a BMag la sua passione per questo sport, sul quale ha costruito il proprio successo.

- Quando approda nella realtà bergamasca? Dieci anni fa mi sono trasferito a Bergamo, seguendo mia moglie che si era spostata a Milano per lavoro. Nel frattempo ho continuato ad approfondire tutto ciò che riguardava il management nel settore del golf. Nell’ottobre dello scorso anno ho avuto la fortuna di conoscere i proprietari dello Sport Indoor di Mozzo: Claudio Carminati, Marco Bolis e Massimo Osio. Proprio in quel periodo nella struttura di Mozzo stavano cercando un golf manager per la gestione dell’attività. Così, dopo un breve colloquio e una visita

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Ho istituito questa società nel 2000 per offrire consulenze a 360 gradi relative alla pratica del golf in Italia. Grazie alla mia personale esperienza sono riuscito in breve tempo a passare dall’organizzazione

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Golf Indoor una struttura nata “per avvicinare gli sportivi al golf” I vantaggi del golf indoor:

costi contenuti ambiente informale aperto tutto l’anno tutti i giorni facilmente raggiungibile maestri PGA italiana sempre a tua disposizione convenzioni con circoli limitrofi ed inoltre

palestra, piscina, centro benessere, scuola di ballo e ristorante per una cura completa della persona dell’atleta. Golf Indoor vi aspetta numerosi! Visitate il sito internet:

www.golfindoor.org

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all’edificio, mi sono subito reso conto che la struttura aveva un ottimo potenziale. Ormai da un anno mi occupo di far sì che Golf Indoor riprenda posizione nel mercato golfistico bergamasco, con grande orgoglio e soddisfazione.

- Quali sono i punti di forza della struttura Sport Indoor? La presenza in questo edificio di un campo pratica per il golf con queste caratteristiche, rende la struttura unica nel suo genere. Inoltre, abbiamo una palestra molto attrezzata, uno splendido centro benessere, una piscina molto frequentata, e un bar-ristorante gestito dal noto ristoratore Mimmo di Città Alta. Possiamo vantarci tranquillamente di essere unici sul mercato. Golf indoor di Mozzo è la sola struttura di golf, presente in Italia, inserita all’interno di un complesso con molteplici attività.

- Qual è la mission di Golf Indoor? Il Golf Indoor, nasce con la vocazione di rendere lo sport del golf accessibile a tutti. La nostra è una struttura preposta all’insegnamento del gioco in modo informale, leggero ed economico. Si rivolge a tutti coloro che desiderano provare, anche soltanto per curiosità, uno tra gli sport più amati e praticati del mondo.

- Come è attrezzata l’area? L’area destinata al gioco del golf è circoscritta e completamente illuminata per permettere il gioco anche nelle ore notturne, 7 giorni su 7, con qualsiasi condizione atmosferica. Nella zona adibita alla pratica del gioco lungo,

sono presenti 14 postazioni disposte su due piani e riscaldate durante l’inverno. Il campo pratica ha una lunghezza di 60 metri e un’altezza di 20 metri. Inoltre, la struttura dispone di un’area esterna destinata alla pratica del gioco corto con un -putting green- di circa 450 mq, ed una zona approcci.

Golf Indoor Via Fausto Radici 1 24030 Mozzo (BG) www.golfindoor.org

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progettiamo l’efficienza energetica

I SERVIZI

CHI SIAMO

Lo studio “Cortesi e Cortesi Architetti Associati” è specializzato nella progettazione di edifici ad altissima efficienza energetica secondo lo standard del PassivHaus Institute di Darmstadt. Svolgiamo direttamente l’attività di consulenza per la realizzazione di edifici a basso consumo energetico con i parametri dell’agenzia Casa Clima di Bolzano oltre all’attività di certificazione energetica secondo le procedure della regione Lombardia; le competenze in materia di efficienza energetica sono integrate con il servizio di termografia all’infrarosso applicata alle costruzioni oltre che al servizio di verifica della tenuta all’aria degli edifici mediante BlowerDoor test; l’attività di consulenza è affiancata alla progettazione architettonico/esecutiva di edifici energeticamente efficienti tramite verifica delle soluzioni e dei sistemi costruttivi adottati mediante software di valutazione e simulazione.

Arch. Cortesi Alessandro Arch. Cortesi Lorenzo sono consulenti esperti CasaClima

Arch. Cortesi Alessandro Passive House Designer

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consulenza, progettazione e direzione lavori di edifici passivi secondo lo standard del Passiv Haus Institut di Darmstad; progettazione, consulenza e direzione lavori finalizzata alla certificazione energetica di edifici secondo la procedura dell’agenzia Casaclima di Bolzano; progettazione e direzione lavori per la realizzazione di nuovi edifici ad alta/altissima efficienza energetica; diagnosi energetica finalizzata alla riqualificazione energetica di edifici esistenti; certificazione energetica secondo la procedura Cened della Regione Lombardia; Auditor Termografico di 2° livello – settore costruzioni: termografia all’infrarosso applicata al settore delle costruzioni; valutazione delle prestazioni di tenuta all’aria degli edifici tramite Blowerdoor test in sintonia con la norma UNI 13829; calcolo dei ponti termici secondo la norma ISO 10211; misura dei parametri termo igrometrici indoor; progettazione grafica 3D e servizio rendering

Via A. Manzoni 10/a Castel Rozzone (BG) tel. / fax +39 0363 381052 info@architetticortesi.it

www.architetticortesi.it

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photo courtesy: Paolo Storti

Yoon C. Joyce

“Finalmente il cinema ha scoperto che sono un buono” L’attore e pittore di origini coreane, adottato da una famiglia bergamasca, ha partecipato al Green Day per sostenere la raccolta fondi destinati all’Anvolt e per la sua amicizia con il preside della Fantoni, Corrado Spreafico. Nel corso del suo intervento ha svelato al pubblico il suo amore per la pittura: una passione nata quand’era bambino di Francesca Grassi

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A 10 anni segue un corso di recitazione ad Algeri fino a 13 anni, quando fa rientro in Italia. Dopo un breve periodo vissuto a Klagenfurth (Austria), frequenta un corso di recitazione a Roma, cominciando a preoccuparsi di curare la dizione. Nel 1993 ottiene una piccola parte in un film indipendente americano “So It’s Better”, mai uscito nelle sale, ma è amore a prima vista. L’anno seguente un’altra piccola parte nella commedia italiana SPQR, ma e 1996 viene scelto da Martin Scorsese per interpretare un piccolo ruolo nel film Kundun. Al termine dell’anno Accademico presso il C.T.A. (Accademia d’Arte Drammatica di Milano) vola a New York per studiare all’Actor’s Studio dove conosce Susan Strasberg (figlia del famoso Lee Strasberg, fondatore dell’omonima scuola) che diventa sua insegnante. Nel 1999 è co-protagonista di un film indipendente italiano The Guest – L’ospite (Festival di Berlino 1999). Altri ruoli nazionali teatrali e cinematografici fino al 2001, quando per la seconda volta viene scelto da Scorsese per un ruolo in Gangs Of New York. Nell’estate 2003 interpreta un teppista in The Mark, una pellicola frutto di co-produzione fra

YOON C. JOYCE

Tra i tanti artisti che hanno partecipato al successo della manifestazione, Yoon C. Joyce era sicuramente quello più atteso. La sua apparizione sul palco ha suscitato l’entusiasmo degli studenti (e delle studentesse!) del liceo Fantoni che l’hanno accolto con un applauso che sembrava non finisse più. L’ammirazione ha poi ceduto il posto a un silenzio carico di attenzione solo quando l’attore ha mostrato al pubblico alcuni spezzoni del progetto cinematografico in cui è impegnato. “Nella mia vita da attore – ha esordito – ho provato sulla mia pelle quanto siano radicati certi stereotipi, i registi con cui ho lavorato mi hanno sempre affidato ruoli di personaggi negativi. Credo sia frutto anzitutto di una diffusa errata conoscenza geografica, perché la Corea sta alla Cina come l’Italia sta alla Russia. In uno dei tre film che sto girando adesso, tra Praga, Torino e Roma, per la prima volta sono un poliziotto “buono”; è un segnale che i tempi stanno finalmente cambiando”. Poi, rivolgendosi agli studenti del liceo Fantoni, ha raccontato i suoi esordi da pittore: “Sono un autodidatta e ho maturato nel tempo uno stile personale partendo dai cartoni animati Manga. Oggi dipingo soggetti realistici, uomini e animali, con tempera acrilica su base a stucco spatolato. In una scena del film che scorre sullo schermo si vede alle sue spalle un quadro raffigurante una zebra. “ Ecco, quello è un mio lavoro “.

Italia e Spagna, diretto da Mariano Equizzi, emergente della nuova corrente fantascientifica italiana. L’anno successivo, nel film Febbre Gialla diretto dai Manetti Bros, è il braccio destro di un esponente della mala cinese, mentre il 2005 è inaugurato dalla nuova pellicola diretta da Carlo Vanzina Il Ritorno Del Monnezza. Seguono film quali “Ti amo in Tutte le lingue del Mondo” di Leonardo Pieraccioni, “Cemento Armato” di Marco Martani, “Said” diretto da Joseph Lefevre, “Se Chiudi gli occhi” diretto da Lisa Romano, “La nostra vita” di Daniele Lucchetti, la serie Intelligence: Servizi segreti accanto a Raoul Bova diretta da Alexis Sweet. www.youtube.com/yooncioyce

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Tradizioni a confronto Come vivono il Natale gli altri europei, ad esempio i britannici e i francesi? Non molto diversamente dagli italiani, ma...Scopriamolo insieme! di Simone Gamba Traditions face to face: This year they will come along with the IMU adjustment. Let’s find out how it works in France and Great Britain.

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Le differenze vengono a galla quando ci sediamo a tavola: i francesi, specialmente i parigini, scelgono piatti di mare e ostriche, anche se possiamo essere d’accordo sul fatto che un cappon magro o un buon tacchino sono apprezzati sia in continente che sull’isola. E’ il dolce a dividere: ricette popolari nel Regno Unito sono la mince pie e il pudding con uvetta. In Italia, invece, varietà regionale la si fa sentire e troviamo così il panettone a Milano, il pandolce a Genova, il panforte in Toscana e il Pandoro in Veneto, mentre in Francia non ha rivali il cioccolato con la Buche de Noel. E quando possiamo assaggiare tutto queste delizie? Dipende anche dalle tradizioni familiari: cena di mezzanotte alla Vigilia? Pranzo il giorno di Natale? Questo è il problema.

Many Christmas traditions are the same around the Western world either being strictly connected to pagan culture or religious based and some show minor differences and other remarkable ones. People send cards to relatives and friends, go out shopping gifts that Santa Claus will punctually deliver in his red and white suit, decorate their star-topped tree with candles, tinsel,lights, chocolate and baubles. Eventually, they fill up churches on the recurrent occasion of the not to miss midnight mass, while spiky holly leaves keep demons off their homes.

TRADIZIONI NATALIZIE

Gran parte delle tradizioni natalizie sono comuni in tutto il mondo, in particolare quello Occidentale, essendo queste strettamente connesse ad antiche culture pagane o religiose. La gente invia biglietti d’auguri, esce per comprare regali che poi Babbo Natale nel suo abito bianco-rosso consegnerà puntualmente, decora l’albero con candele, nastri, luci, cioccolato, sfere e con una stella sulla punta. Alla fine si affolla nelle chiese per la ricorrenza dell’imperdibile messa di mezzanotte, mentre le spinose fogli di agrifoglio appese alla porta proteggono la casa dagli spiriti cattivi.

Differences show up when we sit at the table: the French, especially the Parisians, have seafood and oysters, even if we may agree that we may agree that roast chicken or turkey is appreciated both in the continent than on the island. Popular recipes only in the UK is a fruit minced pie and brown pudding with raisins, while in Italy desserts vary from region to region, the milanese panettone, genoese pandolce, senese panforte and venetian Pandoro and , in France, chocolate rules with “Buche de Noel”. And when can we taste all these delicacies? It also depends on the family traditions: dinner or late supper on Christmas Eve? Lunch on the day after? That is the question.

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Le particolarità, tuttavia, non riguardano solo cibi e bevande. Un’antica tradizione britannica risale al Medioevo, quando i poveri si aggiravano chiedendo la carità, sopratutto durante le feste, per le strade si sentivano cantare i Carols (canti natalizi). Oggi la gente continua a cantarli ma chiedendo la carità porta a porta. Ed è meglio essere generosi se non si vuol finire trascinati in giro dai fantasmi come il vecchio Scrooge. Durante la Vigilia, la Regina lancia il suo messaggio per televisione, mentre gli italiani devono aspettare Capodanno per guardare il Presidente della Repubblica porgere i propri saluti. Il 26 Dicembre è festa sia in Italia che in Gran Bretagna ma qui è chiamato Boxing day (un nome dovuto alla scatola usata per raccogliere denaro o regali per gli amici) ed è dedicato allo sport. Ci si raduna per guardare partite del campionato di calcio tifando la propria squadra preferita. Nel frattempo, duemila chilometri più a sud, tutti gli sportivi sembrano essere in vacanza. In Francia l’uso dell’albero di Natale (Sapin de Noel) è comparso per la prima volta in Alsazia, la stessa regione dove è molto forte la cultura alpino-tedesca dei colorati mercatini che ravvivano le strade con le loro luci e i prodotti artigianali. Potrà sembrare strano a qualcuno, ma i regali vengono scartati subito dopo la messa di mezzanotte o il cenone.

Peculiarities, though, do not only concern food and beverages. An old British custom dates back to the Middle Ages, when poor people used to wander and beg for money, especially during holidays, a type of songs called Carols performed in the streets. Today people still carol sing, but mainly house to house collecting money for charity. And you’d better be generous unless you want to end up in a nightmare dragged around by ghosts such as old Scrooge. Moreover, the Queen of England performs her message on Christmas Eve, while Italians have to wait until the New Year’s eve to watch the President’s greetings. December 26th is national holiday in Italy and in the Uk but, here, it is called Boxing day (from a box used for money to give out to friends ) and is dedicated to sport, so observers gather to watch professional football matches and support their favorite teams. In the meantime, two thousand miles south all sportsmen seem to be on vacation. In France the Christmas tree (Sapin de Noel) appeared in Alsace, the same region where the alpine-german culture where colorful markets cheer up the streets with their lights and handmade products. And, it might sounds odd to someone, but presents are often opened either after the midnight mass or “réveillon”.


France and Britain have a tradition in common which Italy do not. The Twelfth night, January the 6th, a cake is stuffed with a non edible object, such as dried bean, a coin or a ring. Whoever finds it, he or she becomes the King and gain some priviligies, but just for the night. In France you are allowed to give a kiss to one of your choice. ironically, this tradition might have originated in ancient Rome! Nativity scenes are common but definitely a stronger tradition in the south. You will find some in France and especially in Italy, with an increase of devotion int the south, Naples above all, where the Presepio is enriched by bizarre characters. On the other hand, the Brits only recently began to celebrate with fireworks but we can’t say the same thing about Neapolitans.

I francesi in comune con i britannici seguono una tradizione che in Italia non è presente: la dodicesima notte, ovvero l’Epifania, si nasconde un oggetto non commestibile in una torta, ad esempio un fagiolo secco oppure oggi anche una moneta o un anello. Chiunque lo trovi nella propria fetta diventa il Re e ottiene un privilegio, ma solo per quel giorno (in Francia puoi scegliere chi baciare). Non senza ironia pare che questa tradizione abbia origini nell’antica Roma!

Times change, though. The globalization process is mixing local habits and the increasing number of international flights allow people like to spend their winter holidays in exotic locations, such as tropical islands or even reconnect with their own families in the Southern Emisphere (Australia, Argentina). Although the eurocrisis supposedly put the phenomenon in perspective, raise his hand who for once in a life, would not spend Christmas at the beach with bath suit and Santa Hat.

Anche il Presepio è abbastanza diffuso ma è certamente una tradizione più forte, dunque in Francia e in Italia, specialmente a sud, Napoli sopratutto, dove le scene di Natività vengono riempite ogni anno di personaggi bizzarri. In compenso, nel Regno Unito hanno iniziato solo recentemente a celebrare con i fuochi d’artificio, cosa che non possiamo certo dire di Napoli. Ma i tempi cambiano. La globalizzazione sta mescolando le abitudini locali e con l’aumento dei voli internazionali, le persone amano trascorrere le vacanze in località esotiche, come isole tropicali o ricongiungersi con la famiglia nell’emisfero australe (Australia, Argentina). Sebbene la crisi stia presumibilmente ridimensionando il fenomeno, alzi la mano chi non vorrebbe per una volta nella vita, passare il Natale in spiaggia in costume da bagno e berretta natalizia.

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Le feste in Bolivia

La scelta di dedicare una rubrica alla cultura boliviana nasce dal desiderio di rivolgere uno sguardo più attento alla realtà degli immigrati boliviani che vivono in città, con l’obiettivo di conoscere un popolo che non può più essere considerato altro da noi. Un popolo che vive a undicimila chilometri da casa e racconta com’è dolce festeggiare il Natale in Bolivia di Francesca Grassi

Buena Navidad! La eleccion de dedicar un articulo a la Cultura Boliviana nace del deceo de dirigirnos con mas atencion a la realidad de los Imigrantes Bolivianos que viven en nuestra ciudad. Con el objetivo de conocer mas a un pueblo que no pueden ser considerados diferentes a nosotros. Un pueblo que vive a 11.000 km de casa contandonos lo dulce y alegre que es la Navidad. David y Carmen 62


Per i bambini che vivono per strada è una festa perché è l’unico momento dell’anno in cui ricevono un dono. Quando scende la sera, tutti i bambini del quartiere si riversano nei cortili dove ballano e cantano a suon di musica il villansico, una danza tipica natalizia poi, tra gli applausi ricevono un buñuelo caldo, con il quale si saziano in attesa della cena, il cuore dei festeggiamenti natalizi. Pochi secondi prima della mezzanotte, il bambino più piccolo della famiglia pone nel presepe la statuina di Gesù Bambino quindi tutti i bambini aprono i loro doni e tutta la famiglia si siede a tavola. La cena di mezzanotte è vissuta con molta intensità e sottolinea la sacralità che riveste la famiglia per la cultura boliviana. La tavola è apparecchiata all’aperto, dove c’è spazio per tutti, dai parenti vicini a quelli più lontani. Il menù è rispettoso della tradizione e prevede tre piatti, ricchi, saporitissimi e abbondanti. La picana è una zuppa calda con mais, carne di pollo e maiale che viene servita in ampie scodelle. Il pavo è il tacchino cotto al forno accompagnato dall’insalata russa mentre un chancito, un maialino cotto al forno, viene servito con il riso e le patate. Il dolce è il panettone, preparato in casa dalle donne e farcito con frutta candita e tanta cannella. La notte è calda, perché a dicembre in Bolivia è estate. Il cielo è illuminato dai fuochi d’artificio, che lo colorano fino all’alba. La festa si protrae per tutta la notte e, per una volta, anche i bambini possono restare a giocare finché lo desiderano, senza che nessuno li chiami per dirgli che è ora di andare a dormire.

En Bolivia la Navidad inicia la tarde del 24 celebrando una misa en la cual a los pies del altar se ponen las estatuas del niño Jesus para ser bendecidos. Las madres de familia se dedican a preparar los Bunuelos y la cena de Navidad. Muchas familias preparan chocolatada con buñuelos ofreciendo en plazas y mercados como regalo a los niños menos afortunados.

NATALE BOLIVIANO

In Bolivia Natale inizia il pomeriggio del 24 dicembre con la celebrazione di una Messa durante la quale i bambini depongono ai piedi dell’altare la statuina di Gesù Bambino, che verrà benedetta dal sacerdote. Le mamme intanto si dedicano alla preparazione dei buñuelo, frittelle fumanti cosparse di miele che portano al mercato per regalarle ai bambini più poveri, insieme a una tazza di latte caldo con il cacao.

Cuando llega la noche los niños del barrio se reunen en las casas para cantar y bailar Villancicos que es una tradicion Navidena, entre aplausos vienen premiados con un rico buñuelo esperando de esta manera la cena. A media noche el niño mas pequeño de la familia acomoda la estatua del nino Jesus en el presepe representando de esta manera el nacimiento del nino Jesus. La fiesta continua con la entrega de regalos y la cena de media noche se vive con mucha intensidad recordando lo sagrado que es la familia para la cultura Boliviana. La mesa es preparada en modo espacioso donde familia, amigos y vecinos son bienvenidos!!! El menu respeta la tradicion Boliviana con ricos platos, por ejemplo la Picana - que contiene carne de pollo, chancho y choclo -; pavo al horno, servido con ensalada rusa y chancho al horno con arroz y papa al horno… Totos servidos abundantemente. El dulce tipico Navideno es el Paneton; en algunos hogares es preparado por la madre de familia!! Navidad es una noche caliente de verano en la cual el cielo es iluminado por fuegos artificiales, es una fiesta llena de emociones para adultos y ninos en la cual se puede jugar hasta tarde.

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Il Natale in Russia Quando il Natale non é proprio Natale e gennaio é più magico di dicembre

РОЖДЕСТВО В РОССИИ Рождество в России не совсем такое ,как во всем мире..И в отличие от остального мира,январь,а не декабрь, становится самым красивым месяцем в году. Alla Mozzhukhina Traduttrice

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После распада Советского Союза,в Россию тоже вернулась традиция отмечать Рождество и он стал официально признанным праздником.Но не ждите этого праздника 25 декабря,если вы в России..Иностранцы,оказавшиеся в это время в России,будут его отмечать в положенное 25 декабря,но русское,Православное Рождество приходится на 7 января. И все-таки, главным праздником для русских остается 31 декабря - Новый Год,праздник для всех самый ожидаемый и любимый. По традиции,в эту ночь Дед Мороз приходит в каждый дом с подарками,которые потом находят под ёлкой,украшенной игрушками.Эти живые деревья в это время продаются везде.Каждая семья старается купить живую ёлку в дом,даже если у них только маленькая квартирка. Дед Мороз, русская версия итальянского Святого Николы,или более известного Санта Клауса - одет в длинное пальто красного или синего цвета,с белым меховым воротником,в меховой шапке,и с длинной бородой,а в руке у него неизменный посох.По легенде,в отличие от Санта Клауса,он передвигается пешком,но в сопровождении Снегурочки,молодой и красивой девушки,без которой немыслим русский Новый год. Подарки,даже недорогие,просто обязательны в Новогоднюю ночь. По традиции,Новый Год русские отмечают дома,в кругу семьи и близких друзей.Новогодний стол - это тоже поддерживаемая всеми поколениями традиция. На столе любой русской семьи в Новогоднюю ночь обязательно должен быть салат Оливье (в отличие от известного итальянского русского салата,здесь намного больше ингридиентов).Но самое главное это,конечно,тосты! Они не только многочисленные,но и поэтичные,полные смысла,говорящие об очень важном для всех в этот праздник.Каждый за праздничным столом должен что-то пожелать гостям.Тост может быть серьезным и немного грустным,а может стать хорошей шуткой,главное что бы это было сказано от всей души. Очень любят русские упоминания стихов и афоризмов в своих поздравлениях. Без чего не обходится русский Новый год - это без песен и танцев..Отодвигаются стулья и все танцуют,или кто-то берет гитару и люди поют до утра.Но есть и те,кто не хочет оставаться дома и уходит всей компаний на улицу,где слышны звуки петард и снег покрыт конфетти. На следующее утро продолжается праздник на улице. Повсюду насыпаны горки из снега,и все катаются на санках,взрослые и дети.Какое это удовольствие - катиться с длинной ледяной горы под лучами зимнего солнца!

POLITICA NATALISTA

Con il crollo dell’URSS, anche in Russia il Natale (Rozhdjestvò) è tornato a essere una festa ufficiale. Però non aspettatevi grandi celebrazioni il 25 dicembre. Infatti, gli stranieri, quelli rimasti, loro sì festeggiano il 25 dicembre, ma per il calendario russo il Natale cade solo il 7 gennaio. Ma l’apice della festa rimane per i russi il 31 dicembre (Novyj God, Anno Nuovo), il giorno più amato, più celebrato. E’ un dato di fatto che è la notte del 31 dicembre che arriva Babbo Natale (Died Moròz, letteralmente Nonno Gelo) e porta i regali, raccolti sotto il tradizionale abete (jolka) decorato nel modo più scintillante (le decorazioni si chiamano igrushki, che vuol dire anche giocattoli). I venditori di abeti sono dappertutto e i russi trascinano piante sempre enormi per i loro appartamenti minuscoli. Died Moròz è una versione appena ritoccata del San Nicola ortodosso: ha una veste lunga, rossa o blu, con i risvolti di pelliccia bianca, un cappuccio in testa, capelli lunghi, barba bianca, un bastone in mano. E’ meno dinamico di Santa Claus, e in genere si sposta a piedi, accompagnato da Snjegòrushka, una figura femminile giovane e bella, un po’ diversa dalla nostra Befana! Snjegòrushka significa fiocchetto di neve: Died Moròz e Sniegòrushka accompagnano i giorni delle feste, li incontri dappertutto, nella corsa all’ultimo regalo, nelle gigantografie per strada e nei centri commerciali, alla tv, nelle fiabe e leggende piene di nord. Tradizionalmente il Capodanno russo rimane una festa familiare. La cena del 31 dicembre riunisce le famiglie e gli amici più cari, anche la preparazione diventa un rito, mentre continuano ad arrivare gli invitati con doni, cibo e bottiglie. Tra i piatti tradizionali non può mancare l’insalata Oliv’jè, che è quella che noi chiamiamo insalata russa, con l’aggiunta però irrinunciabile del prosciutto. E, dettaglio fondamentale, i brindisi. I brindisi russi non sono solo numerosi, ma articolati, poetici, commoventi. Tutti i commensali sono invitati a dire qualcosa: ogni brindisi è un augurio, un invito all’amore, pieno di auspici per il futuro. Ed ogni volta è diverso: può essere umoristico, sarcastico, toccante, prendendo a prestito a seconda del caso aforismi o poesia, che i russi amano moltissimo. E alla fine, via le sedie che si balla. Oppure qualcuno prende una chitarra e si arriva al mattino con la musica dei bardy. E il giorno dopo? Naturalmente si ricomincia, però, chi non vuole stare in casa può fare un giro per boschi e parchi, magari in slitta. E se è fortunato, avrà una lingua di sole che scintilla sul ghiaccio, nel silenzio del dopofesta.

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I francesi sono anticonformisti? No! fanno una scelta in un contesto che lo permette di Simone Gamba

les francais sont anticonformistes? Non, ils font leur choix grĂ ce Ă un conteste qui le permet Danielle Marinoni

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Les Français sont anticonformistes. Ils le sont au moins au niveau du profile dèmografiques. En France, la tendance à procréer est supérieure aux autres pays européens. Avec un numéro moyen d’enfants par femme d’un peu plus de 2 ( taux de fécondité), une moyenne européenne du 1,5, l’équilibre naturel de la population est actif et le problème ressentit ailleurs comme un changement générationnel ici ne génère pas de grande préoccupation. Même les personnes plus instruites et ceux qui ont déjà commencé une carrière professionnelle ne semblent ne pas vouloir renoncer à avoir un bébé ! Sont – ils pris d’un un désir ardent de repeupler la campagne?

No, semplicemente esiste un sistema di prestazioni familiari articolato ed efficace. Una legislazione familyfriendly che permette di conciliare lavoro e maternità: agevolazioni per gli asili nido, così come la possibilità di ricevere sostanziosi sussidi e ottenere detrazioni fiscali incentivano senza dubbio le nascite. Non importa chi governi, questi strumenti sono una forma condivisa di solidarietà sociale. Ogni anno si tiene una conferenza nazionale dove si discutono misure che incoraggino la natalità: si parla di come favorire il congedo di paternità, di quale sia l’entità appropriata da corrispondere per il terzo figlio, persino come proteggere i bambini dalle insidie di internet. Ad eccezione dell’Irlanda, in altri paesi prevalentemente cattolici come Italia, Spagna e Polonia i tassi di crescita sono inferiori di poco, ma quanto basta perché la popolazione “indigena” diminuisca, sebbene compensata dall’arrivo di immigrati. In Italia, le donne nella fascia tra i 25 e i 39 anni sono quelle che hanno meno figli di tutti i paesi UE. Eppure la fecondità desiderata dalle italiane è tra le più alte d’Europa. Cosa le trattiene allora? Sarà il perenne stato di incertezza economica degli ultimi decenni e la precarietà occupazionale; una cultura familiare dove il maschio italico non è ancora del tutto propenso ad un ruolo paterno analogo a quello materno (si, le madri sono più abili a conciliare lavoro e famiglia, tuttavia, si intravedono miglioramenti); sarà infine, non possiamo negarlo, la scarsa azione politica dimostrata in questi ultimi anni per sostenere la natalità e innescare un mutamento culturale tale da invertire la tendenza. Perché come diceva una famosa canzone francese: «Famille nombreuse… Famille heureuse quand on est frère et sœur…»

Non, simplement il existe un régime de prestations familières articulé et efficace. Une législation familiale et convivial qui permet de combiner soit le travail que la maternité : facilités pour les jardins d’enfants, comme la possibilité de recevoir d’importantes subventions et d’optenir des détractions fiscales encouragent sans aucun doute les naissances. Peu importe qui gouverne, ces instruments constituent une forme de solidarité partagée. Tous les ans il y a une conférence nationale ou on discute des mesures qui encouragent le taux de natalité. : on parle de comment promouvoir les congés de paternité, de ce qui est l’entité appropriée pour être payé pour le troisième enfant, et même la façon de protéger les enfants contre les dangers de l’internet. A l’exception de l’Irlande, dans d’autres pays à majorité catholique comme l’Italie, L’Espagne et la Pologne les taux de croissance sont inférieurs de peu, mais suffisament pour que la population « indigène » diminue, quoique compenser de l’arrivée des immigrants. En Italie, les femmes entre 25 et 39 ans sont celles qui ont le moins de fils de tous les pays Ue. Et pourtant la fécondité désirée des italiennes est parmi les plus élevées d’Europe. Qu’est-ce qui les retient ? Cela sera l’état permanent d’incertitude économique des dernières décennies et la précarité de l’emploi ; une culture familiale où le mâle italien n’est pas encore tout à fait disposé à jouer un rôle paternel similaire à celui maternel ( si, les mères sont plus aptes à concilier travail et famille, cependant, on peut voir des améliorations; enfin, on ne peut nier , l’absence de mesures, comme l’a démontré la classe politique de ces dernières années pour soutenir le taux de natalité et de déclencher un changement culturel pour inverser la tendance n’a pas encore été faite. Parce que comme on dit dans une célèbre chanson française: « Famille nombreuse… Famille heureuse quand on est frère et sœur »

POLITICA NATALISTA

I francesi sono anticonformisti. Lo sono almeno sotto il profilo demografico. In Francia, la tendenza a procreare è maggiore rispetto agli altri paesi europei. Con un numero medio di figli per donna di poco superiore a 2 (tasso di fecondità), contro una media europea dell’1,5, il saldo naturale della popolazione è attivo e il problema sentito altrove di un rinnovamento generazionale, qui, non desta grande preoccupazione. Anche le persone più istruite e coloro che hanno una carriera professionale avviata sembrano non rinunciare ad avere più di un bebé. Sono animati da un desiderio irrefrenabile di ripopolare le campagne?

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IMU

Casa dolce casa,

ancor più a dicembre, il mese delle feste

Che quest’anno non arrivano da sole, perché insieme a loro c’è il conguaglio dell’IMU. Vediamo come funziona in Francia e Gran Bretagna. di Simone Gamba Home sweet home, especially in December, the holidays month. how do the Britons and the French spend their Christmas? No many differences from the Italians but...

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In Francia si parla di “Taxe foncière”, equivale all’IMU ma in realtà è suddivisa in due, grava sia sul proprietario sia sull’inquilino in affitto (per il quale si parla di “Taxe d’habitation”). Senza dubbi si rivela essere uno strumento efficace per incoraggiare la regolarizzazione dell’affittuario. L’entità varia a seconda che si tratti di prima o di seconda casa, oltre che del valore catastale e della posizione geografica (campagna, centro città, periferia). Non se ne trova traccia, invece, in Gran Bretagna, dove si paga solo una tassa ad valorem quando si acquista una casa. Tuttavia, si paga una “council tax”, in un certo senso legata al patrimonio immobiliare. Viene corrisposta a seconda del tipo di casa in cui si vive e serve per fornire servizi municipali quali la manutenzione delle strade, la raccolta dei rifiuti urbani, infrastrutture, ecc. ecc. La tassa viene pagata da chiunque la abiti, non importa se si tratta del locatario o del proprietario.

Since its first appearance, a year ago, after the installation of Monti as Prime Minister, no tax has been debated more than the IMU (Imposta municipale propria). All the mass-media talked about it and, right away, we realized that we were witnessing the return of ICI (Imposta comunale sugli immobili) with some minor changes. However, do other european countries features it in their taxation system? Yes, similar levy exists and, in general, it varies according to the areas.

IMU

Dalla sua nascita, un anno fa, appena dopo l’insediamento del governo Monti, non c’è stata imposta più discussa dell’IMU. Ne abbiamo sentito parlare dai mass media e subito abbiamo capito tutti che si trattava di un ritorno dell’ ICI, con alcuni accorgimenti. Ma esiste nel sistema tributario di altri Paesi europei? Si, una forma di prelievo analoga esiste ed è generalmente calibrata a seconda delle esigenze del territorio.

In France we find the “Taxe foncière”, equivalent to the IMU but de facto divided in two parts, one for the owner and the other one for the tenant (named “Taxe d’habitation”). No doubts it turns out to be an effective device to regulate the occupancy. The amount depends on the residence being first or secondary, other than assessed valuation and geographical position (city centre, suburbs, countryside). On the contrary, no trace of it in Great Britain, where you are bound to pay only a tax ad valorem the moment you buy the house. Nevertheless, a “Council tax” , based on residential property, is due. It depends on the size and type of the real estate and they use it to fund local services such as refuse collection, street cleaning, facilities. etc.etc.. Whoever occupies the house is bound to pay it, no matter if it is the proprietor or the tenant.

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Una serata eccezionale per una scuola eccezionale

Compie 50 e non smette di crescere. Impegnata nel formare professionisti della ristorazione e del turismo, l’istituto Alberghiero di San Pellegrino gode di ottima salute di Danielle Marinoni Con grande emozione e professionalità, l’Istituto Alberghiero di San Pellegrino ha festeggiato 50 anni. Un’autocelebrazione? Si ma, ci dicono per l’occasione, “un po’ di orgoglio possiamo concedercelo. Perché la nostra scuola si è sempre impegnata a insegnare come si diventa un vero professionista nel campo della ristorazione e dell’ospitalità alberghiera.” Una lunga 70

fila di addetti in abito di ricevimento ci ha accolto con le divise chiare e le guance rosse, ragazzi giovanissimi ma dai gesti attenti e curati, con lo sguardo verso l’insegnante, alla ricerca di conferma, giusto per rassicurarsi di seguire correttamente le regole di servizio apprese.


TA M

Prima di iniziare la cena, gli studenti hanno proiettato un filmato da loro realizzato con foto d’epoca e interviste d’archivio fatte a ex alumni diventati celebri nel campo della ristorazione. A seguire, ognuno si è distinto nel proprio ambito, dall’annuncio dei piatti in varie lingue al servizio in sala “sincronizzato”, fino alla spiegazione delle ricette come il tonno flambé e la carne tagliata al coltello sul momento. Per concludere, i pasticceri hanno illustrato il loro capolavoro: una torta decorata con la storia della scuola in fotogrammi, dal 1962 ai giorni nostri. Silvana Nespoli, preside dell’Istituto, ha ringraziato ed elogiato la grande professionalità di tutti i suoi insegnanti e ha valorizzato l’impegno degli studenti, il loro desiderio di continuo miglioramento, per diventare sempre più autonomi nel percorso intrapreso. Durante l’anno scolastico, saranno organizzati della Scuola una serie di eventi presso il Casinò di San Pellegrino, il 25 maggio 2013. Da non perdere.

Noi, ospiti della serata, siamo rimasti colpiti dalla professionalità dimostrata, dalla squisitezza del cibo, dall’intrattenimento musicale e abbiamo respirato un’aria carica di entusiasmo grazie a ragazzi che hanno fatto una scelta promettente per il loro futuro. Facciamo loro i nostri migliori auguri … e lunga vita alla Istituto Alberghiero di San Pellegrino!!

A PP U N

I membri della prima generazione, che stavano dietro i banchi 50 anni fa (o meglio, dietro i fornelli o i tavoli), oggi hanno l’età per essere i nonni di questi ragazzi. Sarebbero fieri di sapere che le nuove leve continuano a impegnarsi in una delle scuole più importanti d’Italia, in grado di aprire loro le porte verso un riconoscimento internazionale, lavoro ed esperienze in giro per il mondo.

E

SCUOLA SAN PELLEGRINO

Un buffet di alto livello, curato nei minimi particolari, accompagnato in sottofondo dai canti del coro, una delle tante attività proposte dalla scuola ai propri studenti, oltre alla recitazione e persino a un gruppo rock, in conclusione di serata. Tutto si è svolto in un’atmosfera di convivialità, tra genitori che hanno potuto osservare i propri figli in azione, autorità locali, giornalisti e insegnanti, oltre ovviamente ai veri protagonisti: gli studenti. I quali hanno fatto del loro meglio per festeggiare un’eredità importante, quella di una professione qualificata in un settore in crescita che gode di una sempre maggiore notorietà.

I T N Gennaio-febbraio 2013 incontri di

orientamento degli alunni delle classi 4’ e 5’ dell’istituto con ex alunni che riscoprono ruoli di vertice nella professione Marzo 2013 convegno 50 anni di alimentazione e ristorazione da Febbraio 2013 cene della sala ristorante dell’istituto aperte alla cittadinanza in collaborazione con gli ex- alunni ora chef “stellati” 25 maggio 2013 3’ raduno degli ex-allievi dell’IPSSAR presso il casino di San Pellegrino Terme.

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photo courtesy: Paolo Storti

La Brugherata

28 anni di successi e qualità La storia dell’azienda di Scanzorosciate, produttrice del Moscato di Scanzo di Joseph Procino

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- Come nasce la Brugherata? La nostra azienda è stata acquista alla fine degli anni ‘80 della famiglia dell’ avvocato Paolo Bendinelli, che ha poi voluto concretizzare il suo sogno di produrre vini di qualità e che poi in effetti é stato il fautore della docg del moscato di Scanzo. Una passione enologica che ha condotto l’azienda a produrre 45.000 bottiglie di vino tra cui il famoso Moscato di Scanzo.

- La vostra azienda è conosciuta per l’alto standard qualitativo che propone. Come riuscite a ottenere vini carezzevoli al palato? Puntiamo molto sulla cura delle vigne e delle nostre cantine. Oggi contiamo su una produzione di 10 ettari di vigneto e 1 ettaro a oliveto: la cura dei vigneti è per noi di massima importanza. Al fine di ritrovare in bottiglia una materia prima sana e di alta qualità, collabora con noi il Pierluigi Donna, agronomo e amico.

- In azienda organizzate spesso visite e workshop? Si, ci piace organizzare visite e degustazioni, corsi e workshop anche per aziende durante tutto l’anno; abbiamo sempre molti stranieri che vengono a degustare i vini del territorio e da ottobre abbiamo allestito all’interno dell’azienda il nuovo show room aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18.

- Quanto è importante la figura dell’enologo? Abbiamo un rapporto di fiducia e stima con il Dott. Giuseppe Bassi, con cui collaboriamo da 6 anni. È un temerario che sperimenta continuamente la produzione di nuovi vini: dal vino autoctono vermiglio fatto con le uve di moscato, a un merlot in purezza senza aggiunta di solforosa durante la fermentazione.

LA BRUGHERATA

La Brugherata di Scanzorosciate, rappresentativa del Moscato di Scanzo, ha aperto le sue porte ad amici e clienti per presentare le nuove annate e i vini premiati da Bibenda e Touring Clud Editore. Intervistiamo la responsabile dell’azienda: Tironi Frida Giorgia.

- Ci parli dell’abbinamento insolito: gelato e Moscato di Scanzo? In occasione di alcuni corsi organizzati nelle nostre cantine per proporre fantasiosi abbinamenti al Moscato abbiamo avuto l’intuizione, insieme alla “Gelateria Leffese” di Giovanni Castelli e della gelateria di Zogno “Fiori D’arancio” di Ivan e Alessia Aidovec, di abbinare il Moscato al gelato: è stato un successo.

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- Abbinate anche il vostro vino al cioccolato, grazie alla Pasticceria di Sofia... Omar, il proprietario della pasticceria è un nostro amico che lavora il cioccolato con splendide creazioni. Il 15 ottobre era presente al nostro evento con una mousse di mosto non fermentato. E in occasione delle nostre aperture domenicali ci ha promesso di creare un panettone con l’uva di Moscato.

- La Brugherata collabora anche con aziende fuori dal territorio bergamasco? Si, durante la giornata, abbiamo ospitato due aziende venete: una produttrice di prosciutto di Parma e l’altra che produce prosciutti cotti e salumi.

- Quali eventi avete in programma per la stagione invernale? Il 16 dicembre ci sarà l’apertura al pubblico delle nostre cantine. È un evento gratuito che consentirà ad amici e ad appassionati del vino di conoscerci a far comprendere la nostra forte passione e coinvolgimento per produrre vini dal gusto esclusivo.

La Brugherata Via Giovanni Medolago, 5 Scanzorosciate (BG) Tel. 035 655202

Visitate il nostro nuovo showroom aperto tutto l’anno e tutti i giorni dalle 9 alle 18 : Moscato di Scanzo DOCG, vini del territorio, il panettone all’uva di Moscato, i cioccolatini, l’olio e tutti gli altri prodotti che rendono i vostri doni unici e indimenticabili.


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Concorso nazionale

XXV°Fotogramma d’Oro di Treviglio Il Gruppo fotografico ”TERZA IMMAGINE” nasce nell’ottobre 1983 con 23 soci iscritti ed è iscritto all’albo delle associazioni culturali di Treviglio. Ha indetto 25 concorsi fotografici a livello nazionale denominati “FOTOGRAMMA D’ORO”. Promuove corsi di fotografia, mostre personali e collettive dei soci inoltre organizza proiezioni multimediali di viaggi e argomenti vari. Il gruppo si riunisce il venerdì e mercoledì sera presso la sede di Treviglio in via XXV Aprile,8. In sede si discute di varie tecniche fotografiche e lettura di fotografie analogiche e digitali. Alle riunioni possono partecipare tutti coloro che sono interessati alla fotografia

Fotogramma d’oro: FONTANI PAOLO Riesce a raccontare una storia con quattro fotografie, ma con uno sguardo discreto su una realtà difficile ma positiva.

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(Albino) Per la ricerca dell’inquadratura e della composizione, con una visione contemporanea del quotidiano.

I°Class.sezione bianco/nero: VENTURELLI FABIANO (Crema)

XXv° FOTOGRAMMA d’oro

I° Class. sezione colore: PREVITALI PATRIZIO

Per un diverso punto di osservazione della realtà.

Migliore autore trevigliese: ANDREONI ANGELO (Treviglio) C’è chi dice no! E c’è chi lo fotografa. 77


Un professionista esperto chiamato alla difesa di casi difficili

A tu per tu con l’avvocato Enrico Pollini, per parlare della sua formazione e della sua attività legale di Simone Gamba

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Devo dire che, al contrario della quasi totalità dei miei colleghi, non sono nato avvocato. Ho avviato il mio studio dieci anni fa, dopo alcuni anni di pratica che riuscivo a conciliare ad altri impegni.

- Prima di cosa si occupava? Ho lavorato per ventun anni al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, a Bergamo, iniziando come fattorino. Sono persino arrivato alla pensione, in teoria,

- E’ stata un’esperienza utile? Fondamentale. Per anni ho vissuto a contatto con la gente e con i suoi problemi. Il percorso per accedere alla professione, di solito, prevede la laurea in Giurisprudenza, la pratica per alcuni anni fino al superamento dell’ Esame di Stato e poi lo svolgimento dell’attività vera e propria. Dunque, si rimane per lungo tempo a digiuno di esperienze lavorative e formative. Si inizia senza avere idea di come funziona davvero il mondo.

- Ha trovato difficile inserirsi nella realtà bergamasca?

carriera. Ci sono tanti ristoratori, baristi, giornalisti, avvocati ma se hai qualcosa da dare, fatti avanti e mettici tutte le tue energie. Bisogna fare i conti con una realtà sociale ed economica difficile, senza approfittarsi delle situazioni, applicando magari tariffe inverosimili. Anche a questo serve aver iniziato come fattorino.

- Ci vuole anche una certa predisposizione, però, no? Quali solo le capacità necessarie per affermarsi? Occorrono capacità di osservazione e sopratutto bisogna essere in grado di separare i fatti dai propri convincimenti. Altrimenti risulta impossibile difende persone accusate di crimini che vanno contro la morale corrente o le idee comuni della gente. Dobbiamo ricordarci che, a prescindere, sono tutti innocenti. Invece, si tende spesso a giudicare in modo superficiale, in base a una presunzione di consapevolezza.

AVVOCATO ENRICO POLLINI

- Avvocato, da quanti anni si dedica alla professione?

Direi di no. Proprio per il fatto di aver seguito un percorso inusuale, avevo già un bagaglio di contatti, una rete di potenziali clienti dalla quale partire, persone che mi conoscevano e che hanno apprezzato il cambiamento, il salto in avanti.

- Perché proprio penalista? Il mio “Dominus”, l’avvocato da cui praticavo, era specializzato in diritto penale e ho seguito volentieri la sua strada. Non trovavo molto congeniale la specializzazione civilistica. Oggi mi occupo in particolare di reati societari, bancarotta ed evasione fiscale, un tema che da molti non viene neanche percepito come crimine. Tutti temi all’ordine del giorno.

- Si sente di dare qualche consiglio ai giovani che si avviano alla carriera forense? Sì. Di non temere che il mercato sia saturo. Tutti i settori oggi sono saturi, non è facile intraprendere nessuna 79


Focus sul redditest Il 20 novembre scorso l’Agenzia delle Entrate ha presentato il redditest: ossia il nuovo strumento messo a disposizione dei contribuenti per verificare la congruità del proprio reddito rispetto alle spese sostenute. Su tutti gli organi di informazione sono subito comparsi commenti alle simulazioni effettuate, anche perché in alcuni casi il risultato del test era negativo. C’è da preoccuparsi?

Luca Leidi Commercialista e revisore legale in Bergamo Tomasi & Associati Bergamo - Via Foro Boario, 3 luca.leidi@tomasiassociati.it

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Il redditest è un software che calcola il reddito minimo per porre il contribuente al riparo da eventuali accertamenti redditometrici (ossia basati su un calcolo presuntivo del reddito sulla base delle spese sostenute). Si tratta di un software gratuito, liberamente scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Il contribuente una volta scaricato, in modo anonimo, deve compilare una serie di campi in cui indicare, a livello familiare (il redditest infatti verifica una situazione complessiva, non del singolo contribuente), i redditi, gli investimenti sostenuti e le spese effettuate. Al riguardo sono previste 100 tipologie di spesa: Abitazione: abitazione principale, altre abitazioni, mutui, ristrutturazioni, intermediazioni immobiliari, collaboratori domestici, elettrodomestici, apparecchiature elettroniche, arredi, energia elettrica, telefonia fissa e mobile, gas. Mezzi di trasporto: automobili, minicar, caravan, moto, natanti e imbarcazioni, aeromobili, mezzi di trasporto in leasing o a noleggio. Assicurazioni: responsabilità civile, incendio e furto, vita, danni, infortuni, malattia, altro. Contributi previdenziali: obbligatori, volontari, previdenza complementare. Istruzione: asili nido, scuola per l’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria, corsi di lingue straniere, soggiorni studi all’estero, corsi universitari, tutoraggio e corsi di preparazioni a esami, scuole di specializzazione, master, canoni di locazione per studenti universitari. Attività sportive e ricreative, cura della persona: attività sportive, circoli culturali, circoli ricreativi, cavalli, abbonamenti pay–tv, giochi on-line, abbonamenti eventi sportivi culturali, viaggi organizzati, alberghi, centri benessere, altri servizi per la cura della persona. Altre spese significative: oggetti d’arte o antiquariato, gioielli e preziosi, veterinarie, donazioni di denaro a favore di Onlus e simili, assegni periodici corrisposti al coniuge, donazioni effettuate. Investimenti immobiliari e mobiliari netti: fabbricati, terreni, natanti e imbarcazioni, autoveicoli, motoveicoli, minicar, aeromobili, azioni, obbligazioni, conferimenti, quote di partecipazioni, fondi comuni di investimento, derivati, certificati di deposito, pronti contro termini, buoni postali fruttiferi, conti di deposito vincolati, altri prodotti finanziari, valuta estera, oro, numismatica. Una volta compilato, il software restituisce solamente una risposta: semaforo verde o semaforo rosso, senza indicare il livello del reddito calcolato e quindi conoscere se lo scostamento da quanto il Fisco si aspetta sia significativo o meno.

Come detto il Redditest è un software e non è uno strumento giuridico. Si tratta solamente di un indicatore. Certo, psicologicamente rilevante, ma pur sempre un indicatore. In buona sostanza non è utilizzabile dal Fisco per accertare un maggior reddito. In pratica rappresenta uno strumento di “tax compliance”, come spesso il direttore dell’Agenzia delle Entrate chiama lo stimolo nei confronti del contribuente a mettere in discussione la propria dichiarazione dei redditi e, se del caso, ad adeguare spontaneamente il proprio reddito al tenore di vita è uno strumento facoltativo in quanto non c’è alcun obbligo per il cittadino di effettuare il calcolo. Il direttore ha comunque gettato acqua sul fuoco delle polemiche e dei timori, ricordando in primo luogo che il contribuente potrà comunque giustificare lo scostamento tra reddito e spese in contraddittorio con l’ufficio, attraverso, ad esempio, il ricevimento di donazioni, eredità o l’accumulo di risparmi e in secondo luogo che lo strumento verrà utilizzato per verificare le situazioni eclatanti, mentre per chi spende quanto guadagna o ha risparmiato “non c’è nulla da temere”. L’algoritmo alla base del redditest, tuttavia, sarà probabilmente utilizzato per il nuovo redditometro, strumento giuridicamente valido per accertare un maggior reddito in capo al contribuente sulla base delle spese sostenute e la cui nuova versione è attesa a presto.

N

COMMERCIALISTA

- Le conseguenze

DATI AG E

- Lo strumento

NTRATE E A ZI

Secondo l’Agenzia delle Entrate una famiglia su cinque - 4,3 milioni di nuclei circa - sostiene spese «incoerenti» con il proprio reddito. Mentre in un milione circa di casi la contraddizione è a dir poco sospetta: forti spese a fronte di redditi dichiarati quasi nulli, vicini allo zero.

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Il videogioco come fuga dalla realtà

Attraverso l’esperienza videoludica è possibile fuggire dalla realtà e trovare alterative esistenziali differenti e, in certi casi, pure migliori. Positivo o negativo? Scopriamolo insieme di Marco Locatelli Giornalista freelance esperto videoludico

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incisiva la fuga dal mondo, grazie soprattutto a due importanti caratteristiche intrinseche: l’interazione e la fortissima immedesimazione del giocatore nell’alter ego ludico e nell’ambientazione creata attorno ad esso.

Ed effettivamente l’escapismo, nel significato più brutale, negativo e ampio possibile della parola, è una condizione umana lontanamente desiderabile e sintomo di una società sempre più orientata all’individualismo e all’abbandono del vivere collettivo. Ma è pur vero che cercare consolazione attraverso realtà astratte ed alternative è del tutto comprensibile e può avere anche effetti positivi.

L’esternazione verbale durante l’esperienza videoludica è, dunque, uno dei principali fattori che testimonia l’indissolubile rapporto simbiotico e sinergico che si viene a creare fra il mezzo e il suo utilizzatore. E proprio per questa forte componente interazionale che l’intrattenimento elettronico può rendere l’escapismo una forma evasiva positiva e, per certi versi, pure confortante.

Se colpito a morte durante la sessione di uno sparatutto, infatti, un videogiocatore difficilmente affermerebbe “Il personaggio x è morto”, ma semplicemente “Sono morto”, alla stregua di come si comporterebbe in un titolo di guida uscendo di strada, dicendo “Sono uscito di strada”, e non di certo “ La macchina/il pilota è uscita/o di strada”. Sensazioni che nemmeno opere letterarie o cinematografiche, seppur di grande impatto sensoriale ed emozionale, sono in grado di trasmettere.

VIDEOULOGIA

Il termine escapismo (che deriva dal verbo inglese to escape: scappare, evadere) indica una forma d’evasione ed estraneazione dalla realtà o dai problemi della vita quotidiana, che trova conforto in vie più o meno alienanti di svago, divertimento e immaginazione come, appunto, il videogioco ma anche giochi di ruolo, pittura, letteratura, cinema, fumetti e tutto ciò concernente il campo della creatività e della fantasia umana. Spulciando dizionari o manuali scientifici, tale fenomeno viene spesso tacciato e definito con accezioni denigratorie, visto che, in casi estremi o in soggetti psicologicamente labili, può dare vita a numerose conseguenze problematiche come l’apatia, l’allontanamento dalla vita sociale o addirittura la depressione.

ESCAP

I SM O

Osservando il fenomeno dal punto di vista dei videogiochi risulta evidente come, rispetto ad altri media, questi riescano a declinare in una maniera più vigorosa ed

Attenzione: fuggire dalla realtà dura e cruda per cercare riparo nei videogiochi (come in altri media) può anche essere molto pericoloso. È necessario trovare il giusto equilibrio fra una sana vita sociale e il tempo passato nel mondo della fantasia, evitando che quest’ultimo prenda il sopravvento sul resto. Per chi fosse affascinato dall’argomento, vi consigliamo la lettura del romanzo d’avventura premio Pulitzer per la narrativa del 2001 “Le Fantatiche Avventure di Kavalier E Clay” di Michale Chabon, che tratta molti temi legati all’escapismo.

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Pensiamo ad esempio ad un amante dello sport che, a causa di problemi personali, è impossibilitato a svolgere una qualsiasi attività sportiva, anche a livello amatoriale. Grazie al videogioco, invece, chiunque è in grado di entrare nel vivo di una partita di calcio, di tennis o di basket e cimentarsi, anche solo all’interno di un contesto virtuale, nella propria grande passione e ottenere qualche piccola soddisfazione. E si potrebbero fare centinaia di altri esempi. Non è anche questa una fuga dalla realtà ? Una ricerca di momenti di svago o attività altrimenti impossibili? Pur tenendo presente che il videogioco rappresenta una situazione non realmente vissuta in prima persona, va dato il giusto merito alle grandi possibilità espressive ed empatiche che questo medium è in grado di offrire. Dedicarsi ai videogiochi per fuggire, evadere, cercare situazioni, momenti o esistenze differenti, che facciano stare bene o addirittura meglio, soprattutto in ambiti dove il mondo reale può, per sua stessa natura, solo illudere e disincantare, non è un comportamento che va condannato ma, anzi, custodito e portato avanti con la giusta accortezza e cognizione di causa, senza ovviamente sostituire esperienze della Vita, quella VERA, che solo la realtà può e deve veicolare. Va sempre tenuto presente, dunque, il famoso e sempreverde adagio del poeta latino Orazio che recita: “Est modus in rebus, sunt certi denique fines” e cioè : “ C’è una giusta misura nelle cose, ci sono giusti confini”.

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PoLtrona PyraMat S1400

STRATOSFERICA : ) La poltrona Pyramat S1400 offre un audio cristallino attraverso due altoparlanti integrati di alta qualità. Problemi di spazio? La poltrona può essere piegata a metà e riposta facilmente dopo l’uso occupando poco spazio. Pyramat S1400 è compatibile con tutte le console di gioco, iPod, lettori MP3 e altri dispositivi audio. Caratteristiche: - diffusori surround di alta qualità con tessuto in microfibra traspirante - Connette fino a 8 unità in contemporanea - Chienale ripiegabile con blocco di sicurezza - compatibile con tutti i sistemi di console di gioco (pse,ps3, xbob, xbox360,wii,game cube, nitendods, dslite,psp) dispositivi audio e video. Alimentato con 6 batterie AA (non inclusa nella confezione)

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Computer Game Therapy I videogiochi possono fare del bene

Il logopedista Antonio Consorti è uno dei pochi specialisti del settore a sfruttare l’esperienza videoludica per curare i suoi pazienti di Marco Locatelli

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La terapia è adatta ai pazienti di tutte le età visto che, oltre a divertire attraverso la componente ludica del videogioco , non lede in alcun modo la dignità della persona o il suo diritto ad essere curata. Inoltre, come recita il motto della CGT, “non vi è apprendimento se non c’è divertimento”, questo metodo curativo sfrutta le peculiarità dei videogiochi non solo come sistema alternativo per l’apprendimento, ma anche come mezzo d’esperienza, che permetta alla persona disabile di essere coinvolta emozionalmente dall’ambiente e dal contesto virtuale simulato dal videogioco.

La particolare dinamicità e interattività che caratterizza l’esperienza videoludica offre poi uno scenario fortemente mutevole e stimolante, che obbliga la persona con disagi psicomotori a rimanere in costante attenzione. Questo incessante flusso di input ha giocoforza degli importanti e fondamentali risvolti a livello cerebrale e cognitivo: durante le sessioni di gioco, ad ogni cambiamento di situazione, le cellule del cervello si attivano e stabiliscono nuovi collegamenti, sviluppando gruppi neurali che si organizzano successivamente in mappe cerebrali. Le prime sperimentazioni svolte in ambito scolastico nelle scuole del settimo Circolo Didattico di Verona hanno mostrato come l’utilizzo dei videogiochi stimoli la comprensione e l’apprendimento dei giovanissimi alunni. Anche dal punto di vista sociale e relazionale i bambini hanno migliorato i loro comportamenti, imparando a collaborare in gruppo ed abbattere le barriere comunicative che spesso e volentieri si creano quasi automaticamente fra i membri delle diverse classi.

GAME ThERAPy

Nell’immaginario collettivo si è sempre propensi a pensare – erroneamente – che il videogioco sia assolutamente ed esclusivamente deleterio per la salute. Ma esistono caratteristiche uniche che rendono questo medium perfetto e insostituibile per certe dinamiche extra-ludiche. E lo sa molto bene il logopedista Antonio Consorti, che cura le patologie del pensiero, del linguaggio e della relazione dei suoi pazienti attraverso una terapia molto particolare, che si basa proprio sulle grandi potenzialità interattive e pedagogiche del videogioco: la Computer Game Therapy (CGT).

Via Giacinto Gambirasio, 55 24126 Bergamo 392 8983647 - fax 0363 52360 info@progetto-viredis-onlus.org consortiantonio@progetto-viredis-onlus.org

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Senza di lui non esisto La dipendenza affettiva nelle donne

“In un amore dipendente è la paura che prevale sull’amore: paura dell’abbandono, della solitudine, del rifiuto, delle critiche”. Lia Inama

Dott. Maria Chiara Gritti Psicologa Psicoterapeuta Mail: mariachiara.gritti@psicologobergamo.com Sito: www.psicologobergamo.com

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- Come si riconosce una donna che ama troppo? La dipendente affettiva vive costantemente nella paura di non piacere, teme la solitudine come la peste, accetta di fare qualunque cosa per l’altro e questo anche se la richiesta va contro i suoi valori e la sua morale. Questo complesso di inferiorità e questa paura del vuoto la conducono ad asservirsi, talvolta a tollerare l’intollerabile per conservare quel poco di amore che è riuscita a strappare. Nutre una paura viscerale di essere abbandonata e conosce poco il suo valore personale. Le donna che ama “troppo” soffre di un profondo senso di inadeguatezza ed è convinta che per essere amata debba sempre essere diligente, amabile, sacrificarsi per l’altro per poter ricevere il suo amore. Questa donna non riesce assolutamente ad uscire da una relazione anche se ammette che la relazione stessa è senza speranza, insoddisfacente e spesso autodistruttiva. Inoltre sviluppa una vera e propria sintomatologia come ansia generalizzata, depressione, insonnia, inappetenza, malinconia, idee ossessive. Un altro aspetto caratteristico della dipendente affettiva è la sua tendenza a cercare approvazioni in qualsiasi relazione e in qualsiasi ambito. La dipendenza affettiva non si manifesta solo con il partner sentimentale, ma anche con il proprio genitore, i propri figli, un’amicizia, con i colleghi nell’ambito lavorativo. In qualsiasi contesto la dipendente attiva un comportamento proteso alla soddisfazione dei desideri altrui nella speranza di riuscire a placare il suo eccessivo ed insaziabile bisogno d’amore.

- Il percorso di guarigione Per poter guarire occorre riconoscere che la dipendenza affettiva ha preso potere sulla nostra vita e compiere consapevolmente la scelta di riprendere il controllo. Due strumenti possono rivelarsi particolarmente utili per cambattere questo malessere. Il primo è la psicoterapia individuale che consente alla dipendente affettiva di aprire uno spazio nel quale elaborare i propri vissuti. Il secondo sono i gruppi di auto-aiuto. La discussione e il confronto tra persone che vivono lo stesso problema aiuta ad uscire dall’isolamento e dall’ombra in cui spesso si chiudono le donne che soffrono di questo disagio.

PSICOLOGO

La dipendenza affettiva è un quadro serio, a volte molto grave. Si tratta di una forma patologica d’amore (love addiction) nella quale l’individuo, solitamente la donna, dedica completamente tutto il suo corpo e tutta la sua mente all’altro. Il partner scelto si trasforma in una “droga” alla quale la dipendente deve continuamente attingere per riempire un vuoto affettivo presente fin dall’infanzia. Tale condizione di assoluta dedizione all’altro determina una progressiva riduzione dei propri spazi d’indipendenza, implica il disinteresse per tutto quanto non riguardi la relazione con “lui” e la chiusura nel rapporto di coppia. Chi soffre di questa forma di dipendenza vive come “pericolo” ogni altro rapporto ed è ossessionato dall’idea di perdere il partner.

“Riconoscere di dipendere significa iniziare a riportare su di sè la responsabilità della propria vita e del proprio star bene. E’ solo su di noi che possiamo intervenire. Noi sì che possiamo cambiare, se davvero lo vogliamo”. Lia Inama

Bibliografia consigliata Donne che amano troppo di Norwood Robin - Feltrinelli – 2003 Dire basta alla dipendenza affettiva. Imparare a credere in se stessi di Deetjens Marie-Chantal Il Punto d’Incontro – 2009 Un uomo purché sia. Donne in attesa dell’amore di Schelotto Gianna 2009Mondadori

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Il valore delle gemme Viaggio nel mondo della gemmologia per scoprire con il nostro esperto quanto vvalgano le pietre preziose

Roberto Spagnolo Gemmologo

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- Un fattore importante per la determinazione del prezzo di una gemma di colore è la provenienza. Uno smeraldo brasiliano di ottima qualità non potrà competere con uno smeraldo colombiano di Muzo, una tormalina Paraiba (Paraiba è il nome di una località brasiliana dove si trova questa meravigliosa varietà di tormalina azzurra) ha molto più valore e rarità delle tormaline Paraiba recentemente scoperte in Mozambico, che raggiungono dimensioni impensabili per quelle brasiliane. Per i diamanti invece la provenienza non ha nessuna influenza sul prezzo.

GEMMOLOGO

Per rispondere occorre fare delle premesse, forse troppe, per contenerle in una sola pagina, ma proviamo almeno a darne qualche accenno. Innanzitutto qualsiasi paragone deve partire da una base comune quale la caratura ossia il peso espresso in carati (1 CT corrisponde a 0,2 grammi).

Vi sono gemme che in natura non raggiungono carature elevate quindi quando si estrae una gemma fuori dagli standard per dimensione, colore, purezza e lucentezza, chi la possiede sostanzialmente ne decide il prezzo. Il mese scorso eravamo in estremo oriente con un amico Indiano che cercava rubini da 10 CT qualità GEM sangue di piccione ed era disposto a pagare USD $100.000 al CT. Un milione di dollari?!?! Quando vide la nostra faccia sentendo la cifra ci disse: “Cosa volete che sia un milione di dollari per un rubino bello da 10 carati!” Per i diamanti è quasi un altro mondo, lì è tutta scienza e matematica. Esiste una lista mondiale (Rapaport) che in base alla caratura, colore, purezza, taglio e fluorescenza ne determina il prezzo fino a 10 CT oltre è a discrezione di chi possiede la pietra. E’ comunque sicuro che diamanti rari, quali quelli rosa o azzurri (soprattutto se di grosse carature) hanno prezzi tanto alti da risultare irraggiungibili confronto a qualunque altra pietra di colore.

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Licenziamento per uso personale di mezzi informatici aziendali

Tutela dell’attività imprenditoriale e diritto alla privacy del lavoratore: necessità di comporre due legittime esigenze contrastanti.

Avvocato Luca Santinoli Avvocato Via Masone 3 - BERGAMO l.santinoli@studiolegalelms.it

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- Quali sono le possibilità di licenziare entrambi? In materia non sussiste una normativa unitaria, né è possibile un libero accordo tra le parti, e la disciplina si ricava da molteplici norme, spesso contrastanti, con conseguenti incertezze interpretative.

- Diritti dell’azienda In caso di utilizzo di server aziendale, anzitutto, il monitoraggio del traffico telematico appare esigenza organizzativa necessaria e legittima. Il Codice civile consente poi all’impresa, al fine di valorizzare il patrimonio aziendale e la struttura gerarchica, di controllare il corretto svolgimento di ogni attività e, quindi, anche di assicurare un uso del p.c. conforme alle esigenze produttive: infatti abusi per intenti personali comportano un’inefficiente dispersione del tempo retribuito e sfruttamenti fraudolenti possono determinare gravi danni. Normative specifiche permettono infine al datore la verifica delle comunicazioni per tutelare le condizioni di lavoro, evitare il coinvolgimento in illeciti realizzati dal personale, adempiere precetti richiesti per la sicurezza.

ed esauriente informativa per il trattamento corretto e lecito dei dati personali e sensibili del lavoratore, senza peraltro richiederne il rilascio del consenso in merito.

- Direttive specifiche I Garanti della Privacy (italiano ed europeo - G.A. 29) sono più recentemente intervenuti per dettagliare linee guida e accorgimenti pratici in materia. Si è precisato che il controllo a distanza deve rispettare i principi di pertinenza e non eccedenza, con preferenza quindi per verifiche generali e anonime e divieto di accertamenti prolungati e indiscriminati. Le verifiche devono essere quindi lecite, informate, trasparenti, sicure, proporzionate e necessarie, possibilmente concordate con i sindacati, e possono essere intensificate solo a fronte di indizi di condotte illecite. Si è consigliato al datore di utilizzare accorgimenti tecnici per prevenire abusi, quali l’abilitazione solo di determinati p.c. o dipendenti qualificati, la limitazione oraria e qualitativa degli accessi, il blocco di documenti e programmi sospetti. Si è inoltre imposto al datore di predisporre con chiarezza e completezza le regole interne per un corretto uso del p.c. e, anche per farle assumere valenza disciplinare, di pubblicizzarle.

AFFARI LEGALI

“… da due anni ho assunto un responsabile commerciale che prima lavorava in un azienda concorrente: nonostante le sue ottime competenze, non ha portato il previsto incremento della mia attività, anzi ho pure constatato l’anticipazione di alcune nostre iniziative da parte del concorrente. Sospettando l’infedeltà del responsabile, con un programmatore ho ricostruito la sua corrispondenza mail, dove ho scoperto alcune comunicazioni di informazioni riservate all’impresa concorrente. Con l’occasione ho eseguito un controllo generale anche sugli altri dipendenti, e ho riscontrato ripetuti accessi a siti poco seri da parte di un segretaria.”

Ciò premesso, si può ritenere che il lettore, avendo effettuato controlli difensivi legittimi, ossia eseguiti successivamente e conseguentemente al riscontro di indizi di illeciti, avendone acquisito conferma può irrogare il licenziamento per violazione degli obblighi di fedeltà e riservatezza: quanto alla segretaria, invece, per l’assenza di precedenti contestazioni e i dubbi sulla legittimità del tipo di controllo effettuato, il licenziamento appare reazione eccessiva rispetto all’addebito e occorrerà limitarsi a una sanzione minore.

- Diritti del lavoratore Il controllo a distanza è innanzitutto vietato in generale dallo Statuto dei lavoratori, che lo consente solo per scopi specifici e in seguito all’accordo stipulato con le Rappresentanze sindacali o le Commissioni interne o, in mancanza, all’autorizzazione della Direzione del lavoro. Il reato di violazione della corrispondenza prevista dal Codice penale è poi applicabile alla posta elettronica personale, ma non a quella aziendale. Il Codice privacy impone infine di fornire una chiara

Il 75% dei lavoratori italiani dispone ormai di un accesso alla rete sul luogo di lavoro e la maggior parte dei datori ha fissato delle regole per l’uso del p.c. aziendale.

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photo courtesy: Paolo Storti

Eco Rent e Cavagna Il futuro è nella bicicletta di Joseph Procino

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ECORENT

Già da anni l’azienda Eco Rent ha fatto del proprio marchio un sinonimo di qualità ed ecologia nei trasporti, proponendo micro-car elettriche, scooter e biciclette. Oggi Eco Rent unisce l’idea di ecologia nei trasporti con la creatività dell’artista bergamasco Cavagna che propone biciclette dal design unico e inconfondibile. A raccontarci l’arte nota Ivo Enrico e l’artista Luigi Cavagna.

- Come nasce l’idea di Eco Rent? L’idea di Eco Rent nasce in Croazia 6 anni fa. In vacanza con mia moglie notammo la massiccia presenza di biciclette elettriche da noleggio. Tornati in Italia ci venne la brillante idea di proporre biciclette elettriche da noleggio per i turisti di Bergamo.

- Come nasce la collaborazione con l’eclettico artista Cavagna?

Stiamo cercando di riportare in auge alcuni mestieri del passato, utilizzando solamente una bicicletta come mezzo di trasporto. Il maestro Cavagna ha realizzato per me un triciclo con cui mi sposto in città per assistere alcuni clienti della nostra azienda.

- Maestro Cavagna, ci racconti di lei e di questa sua passione per la produzione di biciclette? Beh, la mia è una passione che nasce da quando sono in pensione. Da giovane ho lavorato come fabbro, e poi come carpentiere. In ogni modo, sono sempre stato un creativo, e soltanto ora ho il tempo necessario per realizzare le mie idee, attraverso la produzione di biciclette dal design esclusivo.

- Come ha cominciato a realizzare biciclette? È iniziato tutto per gioco. Ho dapprima realizzato un triciclo, le classiche bici a due ruote e sono finito a progettare e realizzare biciclette da quattro ruote con uno stile semplice e innovativo.

Vorrei che i ragazzi rivalutassero la bicicletta e i tandem. Mi piacerebbe che la bicicletta fosse considerata come efficace mezzo di trasporto per la città, proprio come accade all’estero.

- In che cosa consiste il movimento “Mobilitarci”? Noi di Eco Rent vorremmo istituire il circolo culturale “Mobilitarci”, ossia: “diamoci una mossa”! Il nostro intento è di aiutarci. Metteremo a disposizione i nostri talenti nelle faccende di tutti i giorni, come si faceva in passato. Il circolo consentirebbe gratuitamente di imparare le professioni altrui.

NT

- Quali altri progetti avete in corso?

- Che messaggio lancia ai giovani d’oggi relativamente all’ utilizzo di bici elettriche?

EC O RE

Il nostro incontro risale a 3 anni fa circa. Siamo stati piacevolmente sorpresi nel vedere le biciclette di Cavagna: uno stile unico, ricco di semplicità e di qualità. Biciclette dal design futuristico con rimandi allo stile classico.

O

RE F F

Micro-car elettriche Scooter elettrici Auto elettriche utilizzabili anche in autostrada Biciclette elettriche Website: Eco-rent.it Facebook: Ivo Errico

Piazza Marconi (dietro Urban Center - BG) 95


Made Expo

un laboratorio per ristrutturare casa Incontriamo Laura Adele Feltri che ci accoglie con una battuta sagace:�Le rifatte piacciono - allarga un sorriso e aggiunge: - non sto parlando di donne ma di case, o meglio, di case rifatte�

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- Quali sono i vantaggi? Un minore costo delle bollette gas perchè il caldo non esce dalle abitazioni dalle piccole fessure e un minor consumo di energia elettrica, in quanto i condizionatori di aria saranno accesi meno ore. Il caldo come il fresco rimarranno in casa creando uno stile di vita migliore e sano. Si fa una spesa iniziale, di cui però si beneficia negli anni a venire.

LAURA FELTRI

- Cosa ci propongono i ricercatori e le aziende? Caloriferi a raggi rossi, basta avere una presa di corrente e il gioco è fatto si possono appendere a muro, visivamente sono lastre di vetro in vari colori e di varie grandezze, ed hanno la capacità con un dispendio di corrente pari a 12 euro al mese di riscaldare un ambiente umido o freddo.

- Per chi ha problemi più seri? Esiste La tecnologia Biodry per il prosciugamento naturale e definitivo dei muri umidi funziona senza

E

Oggi giorno è d’obbligo mettere a dieta la casa “energivora” per avere con un notevole risparmio sulle bollette e una qualità di vita domestica migliore. Al di là del sistema fotovoltaico che resta una caposaldo soprattutto nelle nuove costruzioni insieme alla geotermia, esistono nuove tecniche per ottenere cappotti esterni ed interni da applicare alla casa di basso spessore, leggeri, durevoli nel tempo, ecologici, cioè che avranno uno smaltimento tra 20 anni non difficoltoso, che non si sporcano perché permettono un riciclo di aria interno e che oggi hanno una possibile applicazione anche sugli immobili con gli antoni al posto delle attuali tapparelle. I prezzi sono più bassi rispetto agli anni passati perché ci sono più aziende specializzate e c‘è una forte domanda da parte dei proprietari di case che ne hanno fatto inevitabilmente scendere i costi.

I camini, che fungono da caldaie di riscaldamento, stufe a pallet per risparmiare dove si ha il riscaldamento autonomo, ma anche in condomini vetusti dove il riscaldamento centralizzato non è ottimamente funzionante. Camini al bioetanolo da appendere o mettere in centro ad una stanza. elementi che arredano e scaldano creando un ambiente moderno e sofisticato. Sono accessibili a tutte le tasche. partono da un minimo costo. A Bergamo si vedono e vivono case meravigliose di inizio secolo e degli anni 70 che all’interno hanno problemi di umidità, per non parlare dei negozi o di abitazioni al piano terra e all’ultimo piano.

I R LT

AF

- Ci racconta cosa ha visto di interessante nel campo del risparmio energetico?

- Cosa altro consiglia per il risparmio energetico che non implichi un forte esborso di denaro?

LAUR

Partendo dal presupposto che alcuni suoi clienti cercano appartamenti da rifare mentre ad altri consiglia di non vendere ma di recuperarli, Laura Adele Feltri è venuta al Made Expo: un’ottima vetrina per conoscere i nuovi materiali e le nuove tecniche per costruire e ristrutturare un’abitazione. Laura Feltri è una consulente immobiliare da tempo che ha vissuto tante fasi del mondo immobiliare, passando dagli affitti degli anni 80 al boom delle vendite, della speculazione. Ma non parlatele di momento di crisi nelle vendite, ma piuttosto di ” ritorno a considerare la casa come valore ed espressione delle esigenze della famiglia tradizionale; genitori, nonni, figli, cani, gatti, che aprendo la porta di casa si trovano nel loro nido”.

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lavori edili invasivi, senza alimentazione a corrente né a batterie , senza sostanze chimiche e campi magnetici indotti . Si possono prosciugare tutti i tipi di muro , qualsiasi sia il materiale che li componga, anche quelli con presenza di affreschi . Direi non male, se penso anche al patrimonio artistico di affreschi in molte abitazioni non solo in città alta,ma anche in quartieri di città bassa, o al risanamento di alcuni borghi storici di bergamo che si stanno riqualificando in modo da avere un incremento di valore sul mercato immobiliare.

- Per chi deve apportare piccole modifiche estetiche cosa propone il Made Expo? Nella mia esperienza noto che porte e pavimenti sono gli elementi che hanno un grande impatto emotivo su chi ci abita e che anche il miglior pavimento potrebbe non piacere al nuovo proprietario così come le porte.

- Allora cosa fare? sostituire tutto? questo non implica lo scarico delle macerie e lavori invasivi? Oggi è possibile risutrutturare senza bisogno di fare lavori in più. Ci sono pavimenti che non si incollano al vecchio pavimento ma addirittura si appoggiano ad incastro. Non c’è bisogno dunque, di togliere il vecchio pavimento si posiziona quello nuovo che ha uno spessore di 2-3 millimetri, resistente con molte nuance di colore e materiale. Così come ottimo è il recupero dei vecchi parquette non più con acidi, ma con liquidi ecologici a base di olio e acqua .

- Ci sono grandi innovazioni anche nel campo delle porte? Che battente o ad incasso, con il profilo muro e quello che noi chiamiamo battiscopa incassato nel muro . Visivamente nessuna sporgenza,una unica linea continua che da armonia alla casa.

ottenere un luogo più intimo che regali serenità al mattino per iniziare la giornata o alla sera al rientro.

- Cosa si chiede alla casa oggi? Di eliminare le zone di passaggio di sfruttare ogni spazio dal sottoscala agli angoli, strappando centimetri in altezza con soppalchi con strutture appoggiate al pavimento e non fisse a muro che creano un grande impatto visivo, ammortizzando i costi a seconda delle proprie esigenze.

1.

Al Made Expo vengo volentieri perché grazie al contributo di architetti, esperti energetici ricercatori docenti di tecnica delle costruzioni e di molti espositori trovo spunti da indicare ad amici e clienti non solo per vendere casa ma per renderla piacevole e confortevole

2.

Gli spazi sono piccoli, ma la voglia di avere una cucina separata dal living rimane. Niente strutture portanti solo porte scorrevoli che a seconda delle esigenze rimangono aperte o chiuse.

3.

Fiscalmente, l’art.11 del D.L. 83/ 2012 ha introdotto importanti novità sulla detrazione Irperf per la ristrutturazione delle abitazioni. Dal 26-06-2012 al 30-06-2013 la detrazione è aumentata dal 36 al 50% delle spese sostenute per un massimo di spesa di 96mila euro che quindi raddoppia il precedente tetto di 48mila euro. La somma è relativa all immobile, quindi, nel caso di più proprietari va ripartita fra tutti.

- L’ambiente protagonista delle ristrutturazioni? Il bagno, che a volte piccolo, è spesso fonte di problemi di umidità che con pochi accorgimenti di cui ho parlato prima può essere trasformato in un ambiente multi sensoriale: basta una vasca idromassaggio, o luci con cromoterapia per

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Titolare Dell agenzia immobiliare Casafeltri Docente per bergamo formazione Vicepresidente Fimaa assoc di categoria agenti Imm. www.casafeltri.it


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L’appuntamento in 200 secondi

Conoscere nuove persone divertendosi? E’ possibile con Speed Date, la prima agenzia in Italia specializzata nell’organizzazione di feste per single

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AN C A

SPEED DATE

conferma Gambardella.Speed Date organizza feste per single in tutta Italia. Proprio a Bergamo è in programma una serata per il 12 dicembre presso il Dandy Music & Lounge. “Siamo convinti che a Bergamo ci sarà da divertirsi. Il locale e la nostra organizzazione insieme promettono scintille. È da tempo che organizziamo serate in questa città e l’affluenza di spiriti liberi ripaga il nostro impegno ogni volta”, dichiara Giuseppe Gambardella. Inoltre anche a Milano sono previste due serate divertenti: la prima si terrà il 4 dicembre presso il Gioia 69, la seconda, la notte di San Silvestro. Per il capodanno single, Speed Date ha organizzato un cenone presso il ristorante Alchimia, nei pressi dei navigli. Una location indimenticabile per trascorrere la notte del 31 dicembre fra nuove conoscenze, buon cibo e tanta musica. Dall’esperienza degli eventi Speed Date, nel 2007 è nata Speed Vacanze: la prima agenzia in Italia che organizza vacanze di gruppo per single che vogliono condividere la passione per il viaggio e la voglia di divertirsi, stringendo nuove amicizie. Speed Vacanze è stata scelta da più di 16.000 viaggiatori, grazie alla formula inedita e alla vasta scelta di vacanze che propone. Speed Vacanze propone infatti un’animazione specializzata che favorisce la coesione del gruppo, composto da uomini e donne in numero proporzionato, provenienti da ogni parte d’ Italia. Speed Vacanze offre sempre diverse destinazioni e tipologie di viaggio per far sì che ogni viaggiatore trovi all’interno del gruppo persone con le quali condividere gli stessi interessi e passioni.

OF F E R TA

La prima agenzia in Italia per l’organizzazione di feste per single. Nel corso di un evento, infatti, uomini e donne sono chiamati a partecipare in numero proporzionato e interagiscono in tavolini a due. Allo scadere di quei tre minuti e poco più, gli uomini scalano di un posto, avendo così la possibilità di conoscere un’altra donna. “E non è finita – dichiara Giuseppe Gambardella, fondatore di Speed Date e Speed Vacanze – una volta che uomini e donne hanno espresso le loro preferenze, l’organizzazione provvederà a raccogliere le schede di gradimento; coloro che avranno indicato una preferenza reciproca, riceveranno i contatti email della persona ritenuta interessante”. Il sistema e molto semplice e ha origini molto particolari: l’invenzione del gioco è da accreditarsi al Rabbino Yaacov Deyo che, per favorire gli incontri fra correligionari ebrei di Los Angeles, organizzò nel 1998 il primo speed date della storia, al Pete’s Café di Beverly Hills. Il fenomeno ha avuto una espansione mondiale, tanto da interessare il cinema (famose sono le scene di speed dating in Sex and the City e nel nostrano L’Amore è eterno finché dura di Carlo Verdone, girato in collaborazione con Speed Date). Psicologi e sociologi hanno iniziato a studiare il fenomeno, traendo sostanzialmente la stessa conclusione a cui arrivano i partecipanti al gioco. Che favorisce veramente la nascita di nuove relazioni. Pochi minuti, infatti, sono quasi sempre sufficienti per rendersi conto se una persona può essere interessante. Del resto, è difficile negare che la prima impressione condiziona in modo decisivo lo sviluppo di una relazione. Ad oggi più di 500.000 single hanno preso parte allo Speed Date, dando vita a tante amicizie e, in qualche caso, anche a storie d’amore. L’offerta di Speed Date è ampia e comprende, oltre allo Speed Date Classic dove gli uomini possono conoscere le donne sedute di fronte per 200 secondi, prima di passare al tavolino successivo, anche le varianti di Speed Date Dinner e Lock Date Party. Le cene sono rivolte a coloro che desiderano un’atmosfera più raccolta e tranquilla per conoscere nuovi amici. Seduti in tavoli da 6/8 persone (equamente divise tra uomini e donne), all’arrivo di ogni portata (dall’antipasto al dessert), gli uomini cambieranno il loro tavolo con il piacere di scambiare pensieri ed opinioni con nuove “commensali”. La serata Lock, invece, è una grande festa in discoteca. Ogni ragazza ha indosso un lucchetto (a combinazione numerica), ogni ragazzo viene dotato di un tagliando con scritta una combinazione. “È un gioco perfetto per rompere il ghiaccio, socializzare e conoscere nuove persone”,

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Speed Vacanze offre la possibilità di trascorrere un Capodanno speciale in compagnia di nuovi amici. Potrete scegliere una meta “calda” come le Canarie, in un villaggio 4 stelle a partire da 1159€. E per chi sceglie di rimanere in Italia, Capodanno sul Lago di Como in una Villa 4 stelle, da 365€. Info e prenotazioni su:

www.speedvacanze.it

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Integratori e mangimi complementari Quando e perché servono

Negli ultimi anni il sempre maggior interesse per la salute dei nostri animali ha portato allo studio e alla messa in commercio di integratori e mangimi complementari di ogni genere e funzione. Premetto che un animale sano e alimentato con un buon mangime in generale non ha bisogno di integrazioni; anche nel campo dei mangimi l’evoluzione negli ultimi anni è stata imponente e così ora esistono mangimi dedicati ad ogni fase della vita dei nostri animali (cucciolo, adulto, anziano) e già integrati per soddisfare i fabbisogni specifici in base allo stile di vita (ad esempio per i gatti distinzione fra soggetti che vivono solo in casa e soggetti che invece vivono all’aperto), alla tipologia di animale (ad esempio per i cani taglia piccola, media, grande o gigante) o addirittura alla razza (tenendo in questo caso conto delle caratteristiche specifiche dei soggetti e delle predisposizioni di razza a particolari patologie). Detto ciè ci sono comunque condizioni particolari (crescita, vecchiaia, convalescenza) o di malattia in cui i nostri animali possono trarre beneficio dalla somministrazione di integratori, sia da soli che come validi collaboratori dei farmaci, permettendo spesso di accorciare i tempi di somministrazione di questi ultimi e di conseguenza di ridurre il rischio di effetti collaterali. Dott.ssa Annalisa Veneziani Medico Veterinario Ambulatorio veterinatio Merena info@ambulatoriomerena.it

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In caso di malattia il vostro veterinario di fiducia, conoscendo lo stato di salute e le caratteristiche del vostro amico a quattro zampe, saprà consigliarvi sui supplementi nutrizionali da associare alla terapia farmacologia. Esistono prodotti che possono dare un valido aiuto in corso di patologie renali (diversi in base allo stadio raggiunto dalla malattia, che il vostro veterinario potrà valutare con esami specifici), patologie del fegato, del cuore, dell’intestino, della cute e delle articolazioni.

- Integratori nell’animale sano

www.GePcommunication.it

Ci sono momenti particolari della vita dei nostri animali in cui può essere utile ricorrere all’uso di integratori, in particolare nella fase della crescita e nell’animale anziano. Se il vostro amico a quattro zampe è un cucciolo destinato a crescere molto (non importa se di razza o no) sappiate che le sue articolazioni, per tutto il periodo della crescita, saranno sottoposte ad un duro lavoro che può portare a conseguenze che si rendono spesso visibili solo in età avanzata ma che sono “cresciute” con lui: un’integrazione mirata per

le articolazioni potrà essere di valido aiuto, così come lo sarà nell’animale anziano per articolazioni che hanno lavorato per anni. Se invece il nostro amico è un “arzillo vecchietto”, privo di patologie specifiche ma un po’ provato dagli anni che passano, un integratore che contrasti l’invecchiamento cerebrale potrà aiutarlo a mantenere efficienti i suoi neuroni.

VETERINARIO

- Integratori e patologie

- Niente miracoli ma valide azioni Quando iniziate a somministrare al vostro animale un integratore tenete presente che quasi sempre i risultati sono visibili sul lungo periodo, che la loro funzione in genere non è di risolvere un problema ma di prevenirlo o alleviarne i sintomi, o ancora di agire insieme al farmaco per potenziarne l’effetto al fine di risolvere o controllare la patologia.

I pericoli per il tuo cane sono molto più vicini di quello che pensi Un gesto semplice che protegge • Elimina pulci, zecche e pidocchi e ne previene il ritorno sul tuo cane e sul tuo gatto per almeno quattro settimane • Protegge la tua casa dall’infestazione di uova e larve di pulci dopo l’applicazione sull’animale • Per adulti e per cuccioli e gattini dalle 8 settimane • Un’applicazione mensile per tutto l’anno offre un’elevata protezione PARLANE CON IL TUO VETERINARIO

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Leggere attentamente il foglio illustrativo. Tenere fuori dalla portata dei bambini e usare particolare attenzione finché il sito di applicazione non sia asciutto. L’uso scorretto può essere nocivo. È un medicinale veterinario: chiedi consiglio al tuo veterinario. Aut. Pub. N° 69/VET/2011


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www.seilatv.tv

Bergamo ha la sua web tv! La televisione creata da Paolo Cernuschi e Silvio Marini spopola tra gli internauti bergamaschi che ne hanno fatto un punto di riferimento. Un sucesso che premia l’intraprendenza dei suoi ideatori, confermando che professionalità, estro e una tenace determinazione sono armi vincenti. di Francesca Grassi

Cosa accomuna un tacco dodici con la dolcezza di un cioccolatino che languidamente si scioglie in bocca? E le fusa di un gatto con un buon bicchiere di vino rosso? Ancora: una pastiglia di Viagra con uno sciame meteorico? Niente, risponderete voi. Sbagliatissimo signori: tacchi a spillo, cacao, animali, sesso e affini seguono obbedienti le leggi della fisica. A spiegarlo è il piglio accattivante di Monica Marelli, una fisica fuori dal comune che, dopo aver fatto appassionare a una delle materie più ostiche al mondo centinaia di studenti, è atterrata sul canale web www.seiltv. tv e sta incantando migliaia di internauti con la trasmissione “LA FISICA DEL MIAO”, già titolo di uno dei numerosi libri di cui è autrice. Simpaticissima, un po’ Biancaneve e molto Mary Poppins, Monica è uno dei tanti volti di Seiltv, la prima e unica televisione web bergamasca. A tenerle compagnia c’è Gianni Decimo di Mediaset che nel salotto di “Piacere mio” ospita personaggi noti del mondo dello sport, della musica e della televisione disposti a raccontarsi al pubblico di Seilatv. Il palinsesto vede Enrico Brignoli, direttore dell’agenzia Ovet, accompagnare i telespettatori nei luoghi più affascinanti del pianeta con “Sì VIAGGIARE”: deserti infuocati dal sole, paesaggi mozzafiato dell’America latina, mari tropicali le cui acque cristalline sono popolate da creature che sembrano uscite da un libro di fantascienza. Tra le ultime novità del palinsesto spicca “IL BALLO DELLA VITA” che nelle prime quattro settimane di messa in onda ha riscosso un successo al di là delle aspettative, grazie alla conduzione di un personaggio d’eccellenza: Monsignor Giulio Dellavite, il segretario generale della Curia di Bergamo, che ogni settimana legge e commenta il Vangelo della domenica. Grazie al suo stile personalissimo

e coinvolgente ha vinto la sfida di suscitare l’interesse di chi è lontano dal mondo della Chiesa. Per gli appassionati di musica oltre a “LATO B”, la trasmissione ricca di eventi e di ospiti famosi nel panorama musicale italiano e condotta da Marco Daniele Ferri, Seilatv ha preparato un regalo per il 2013 straordinario: “WEBINCANTO” il primo concorso canoro italiano in diretta sul web, al quale partecipano cantanti provenienti da diverse regioni divisi in due gruppi: quello dei brani noti e quello degli inediti. Sarà il pubblico, insieme a una giuria di tecnici, a decretare il vincitore. Un canale dedicato allo SPORT è stato pensato per soddisfare gli sportivi, con particolare attenzione agli appassionati di basket e volley, mentre a breve inizierà una trasmissione ideata PER I Più PICCOLI, che potranno addentrarsi nel mondo a volte magico a volte inquietante dei racconti. Tra le prossime iniziative di Seilatv non perdete SPAZIOSOVERLAND 4x4 il viaggio appassionante di Aldo Facchinetti per l’Europa, 15.000 km a bordo di una storica Land Rover. Con SPAZIOSOVERLAND 4x4 verrà inaugurato un intero canale dedicato al mondo dei motori. Tra i nuovi canali presto ce ne sarà on line anche uno dedicato alla salute. Eventi culturali e manifestazioni benefiche a livello nazionale presentate da personaggi di spicco trasmessi in diretta e poi on-demand arricchiscono l’ampio ventaglio delle trasmissioni prodotte da Seilatv. Il successo che sta ottenendo Seilatv conferma che la professionalità, la passione e l’intraprendenza di PAOLO CERNUSCHI e SILVIO MARINI, ideatori e realizzatori della webtv, sono ingredienti vincenti per chi crede in una televisione nuova, innovativa e di qualità.

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Un premio

per le stelle della ristorazione

Stelle, forchette, bicchieri e bottiglie. Le guide enogastronomiche nazionali abbondano. Ma è un premio internazionale a far gola ai piÚ grandi chef del mondo di Simone Gamba

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Massimo Bottura arriva 5° con l’Osteria Francescana di Modena, nella patria dell’aceto balsamico e del Parmigiano. Un uomo che sa sperimentare fino a raggiungere un delirio di sapori grazie alle perfette qualità del cuoco, che lui stesso sintetizza così, nell’ordine: testa, tecnica, passione, umiltà e sogno. Una delle sue ultime creazioni “lepre nel bosco” è realizzata con lepre frollata e cruda, pane di caffé, foie gras, vaniglia, liquirizia, radici, scorza di limone, alghe e cioccolato. Se vi sembrano combinazioni azzardate, fate conto che per consumarlo non ci sono posate: bisogna leccare il piatto. Per finire il dessert: meno contenti della classifica sono i francesi, i quali hanno 7 ristoranti tra i primi cinquanta ma nessuno di questi figura nelle prime dieci posizioni. Uno stimolo a fare meglio, forse, per gli eterni rivali degli italiani e soprattutto (bisogna riconoscerlo) per coloro che, per primi, con le loro ricette, hanno trasformato i prodotti della terra in beni di lusso.

RISTORANTI STELLATI

Ogni anno le stelle del firmamento enogastronomico si ritrovano per fare valutare se stesse ai propri simili. All’evento, il prestigioso World 50’s Best Restaurants, sponsorizzato da Acqua Panna e San Pellegrino, partecipano infatti solo i massimi operatori del settore: chef, ristoratori e critici, uniti per selezionare e incoronare i 50 migliori ristoranti al mondo. Al di là dell’inserimento nelle guide gastronomiche come la Michelin in Francia o il Gambero Rosso in Italia, questo è il più ambito riconoscimento dell’alta cucina: le ultime edizioni dell’evento hanno visto protagonisti i fautori della cosiddetta “cucina molecolare”. I criteri di selezione hanno meno regole delle guide e sono anche meno restrittive. Una delle poche, ad esempio, è che non si possono votare più di due ristoranti dello stesso Paese. La lista di nomi risultante è sempre fonte di controversie prevedibili, discussioni che non danneggiano l’ambiente della ristorazione, anzi ne danno risalto. Sebbene non si tratti della notte degli Oscar, non possiamo negare che da un po’ di tempo a questa parte, grazie alla televisione, a internet e persino ad alcune trasmissioni radiofoniche, il cuoco non è più l’anonimo lavoratore di materie prime commestibili circondato da padelle e pentoloni, ma un regista dietro le quinte, un architetto del cibo, considerato alla stregua di un vero artista: praticamente una star. Dopo alcune annate di dominio spagnolo, con “El Bulli” di Ferran Adrià al comando (oggi chiuso per volere del suo re) e I suoi discepoli a seguire nei primi posti (“El Celler de Can Roca” 2°, “Mugaritz” 3°) negli ultimi due anni il capolista è stato il Noma di Copenhagen, portatore di una new wave nordica. Il suo chef, René Redzepi, mette d’accordo tutti, con una cucina innovativa fatta di ingredienti locali (il tanto decantato chilometro 0) e presentazioni originali. I suoi assistenti escono in bicicletta tutte le mattine per cercare e raccogliere il necessario per la preparazione dei piatti. Attenzione, niente è come sembra. Può capitare di scambiare per vaso dei fiori quello che in realtà è il primo antipasto del menù da voi ordinato. Si, perché al Noma si degustano muschi e licheni, conchiglie mimetizzate tra cozze decorative, latte condensato con fegato di merluzzo e biscotti fatti con pelle di pollo croccante al segale, poi ribes al profumo di pino e, tenetevi forte: formiche vive in creme fraiche. Chi si sente pronto per l’entomofagia (nutrizione a base di insetti), si faccia avanti. Dicono sia il futuro dell’alimentazione e di certo il coraggio dei pionieri viene premiato. Chi non risica non rosica, no? Ma gli italiani dove sono? Non ci possiamo lamentare.

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dal 23 novembre al 28 febbraio 2013: Covo, Pista di pattinaggio Nel centro sportivo comunale, pista di ghiaccio aperta fino a fine febbraio. Orari: martedì, giovedì e venerdì 15-18, sabato, domenica e festivi 14,30-18 (il sabato anche 21-23). E’ possibile seguire corsi di pattinaggio sul ghiaccio per adulti e bambini e noleggiare pattini.

dal 1 dicembre al 31 dicembre: Ponteranica, Pista di pattinaggio Al centro sportivo comunale di via 8 Marzo, pista di pattinaggio aperta nei giorni feriali dalle 16 alle 18; il sabato dalle 14 alle 18,30 e dalle 20,30 alle 23, la domenica e festivi dalle 14 alle 18,30.

dal 3 dicembre al 6 gennaio: Bergamo, Pista di ghiaccio in Piazza della Libertà Pista di pattinaggio organizzata da Eventi Doc Asd aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12, dalle 14,30 alle 18,30, dalle 21 alle 24 con apertura all night per le notti di Natale e Capodanno. E’ allestito un punto per il noleggio degli attrezzi.

Marcia e camminate: 16 dicembre: 8° Marcia Telethon ricordando “Ilaria e Ivano” Partenza ore 7.30/9.00 a Paladina (Bg)- c/o centro sportivo. Organizzata da Atletica Valbrembo –Amici di Telethon- Via Libertà, 78. Iscrizioni ed informazioni ottenibili c/o sede.

16 dicembre: Staffetta di Telethon Partenza ore 8.00 a Bergamo. Organizzata da U.I.L.D.M. Sezione di Bergamo, Via Leonardo Da Vinci, 9. Iscrizioni e informazioni ottenibili c/o sede.

26 dicembre: 17° Maratonina di Zanica Partenza ore 7.30 a Zanica (Bg) c/o il Centro Sportivo. Organizzata da Gruppo Insieme con Amicizia, Via R.Sanzio, 4. Iscrizioni ed informazioni ottenibili c/o sede.

12 gennaio: Gita a Madonna di Campiglio Partenza c/o Palamonti. Orario, informazioni, costi disponibili c/o sede CAI Bergamo.

News dalla Polisportiva Handicappati Bergamaschi: 1982-2012: Trentanni di Sport con la PHB. 30 anni fa 7 amici paraplegici amanti dello sport fondarono una società sportiva con l’obiettivo di permettere la pratica sportiva anche a persone affette da disabilità. Oggi, nel 2012 quest’obiettivo si dice realizzato e coltivato tanto da rendere la Polisportiva, un’istituzione bergamasca. Grandi congratulazioni da parte di tutto lo staff di Bergamo Magazine per questo traguardo raggiunto!

Appuntamenti BluBasket Treviglio. Ecco qui per i lettori di Bmag il calendario ufficiale della BluBasket Treviglio per il mese di Dicembre, Gennaio.

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News dalla Foppapedretti Pallavolo Bergamo

Mese di Dicembre 2012

Si presenta con sorprendenti sconti la Campagna Abbonamenti Foppapedretti 2012/2013 a tariffe scontate (il 10% in meno e una gara in più).Il Volley Bergamo ha previsto il taglio dei prezzi del 10% per le Tessere d’Abbonamento della nuova stagione che includeranno una gara in più rispetto a quelle del 2011. Ricambiano l’amore che i tifosi rossoblu dimostrano, il grido per la nuova stagione sarà:”We love VolleyBall, We love VolleyBergamo”.

16.12.2012 - 18.00 Co.MarkTreviglio-ArcAnthea Lucca 23.12.2012 - 18.00 Moncada Solar Agrigento -Co.Mark Treviglio 30.12.2012 - 18.00 Co.Mark Treviglio- Viola Reggio Calabria


PUNTO SPORTIVO di Joseph Procino

Mese di Gennaio 2013 13.01.2013 - 18.00 Co.Mark Treviglio-Enoagrimm San Severo 20.01.2013 - 18.00 Co.Mark Treviglio-Benacquista Assic.Lat. 27.01.2013 - 18.00 U.S. Recanati- Co.Mark Treviglio 30.01.2013 - 20.30 Co.Mark Treviglio- BLS Chieti

dal 13 dicembre al 16 dicembre: Corso di sci advance al Passo del Tonale Una vera full immersion di sci ma anche una mini vacanza pre-Natalizia con tre giornate di lezione di gruppo (4 allievi per ogni maestro): tre ore di lavoro intense per ogni lezioni, riprese video da commentare la sera in hotel con il proprio istruttore. Informazioni ed iscrizioni c/o CAI Bergamo.

7 gennaio: Conferenza Christian Salaroli, sul tema pazienti ipotermici Ore 21 c/o Salone Conferenze del Palamonti a Bergamo, organizzata da CAI BERGAMO: Christian Salaroli, medico anestesista rianimatore, referente per i pazienti ipotermici presso gli ospedali Riuniti di Bergamo terrà una conferenza sulla prevenzione dell’Ipotermia. Ingresso libero.

20 gennaio: Escursione Monte Baldo Orario di partenza e tecnicismi c/o CAI Bergamo. Caratteristiche: Quota vetta: 2053 m; Dislivello: 1003 m; Difficoltà: MS;

News dal CAI BERGAMO: News dall’Atalanta Calcio:

Dal 6 Gennaio si aprono ufficialmente i corsi di sci da discesa, sci fuori pista e di snowboard. Per informazioni rivolgersi al CAI di Bergamo attraverso il sito caibergamo.it

Continua il progetto “Neonati Atalantini”. I nati in Bergamo o provincia riceveranno in dono una maglietta dell’Atalanta (dietro iscrizione all’anagrafe atalantino) a sostegno della squadra. “Se sei bergamasco non puoi non amare l’Atalanta, la squadra della tua città”. Da questa dichiarazione del Presidente Percassi è partito il “Progetto Neonati Atalantini”.

Escursioni in montagna: Cai Bergamo organizza degli incontri a tema “Montagna e Cultura” con addetti ai lavori. Incontri aperti al pubblico. Qui sotto vi riportiamo gli appuntamenti per il mese di Dicembre:

Martedì 18 dicembre 2012 ‘Le stagioni nelle Orobie’ (Orobie’s Seasons) immagini, poesie, brevi riflessioni sullo scorrere delle stagioni nelle Orobie con Luca Bonati e Simone Ravasio a cura della Commissione Culturale, ore 21.00 presso il Palamonti

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Un Natale afoso By Nicole from Australia FO N TU

SED “M D” RIA

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50¢

• In Australia, Natale si festeggia in spiaggia. Non ce n’è per lo sci, è piena estate, l’anno scolastico è finito, i ragazzi hanno sei settimane di vacanze e le spiagge sono invase della folla. Il bel tempo e il caldo sono all’ordine del giorno! Nessuna spiaggia è privata e quasi tutte le attività come surf, pallavolo, nuoto, cricket sono gratuite, compresi i barbecue comunali per cucinare il tacchino alla griglia.

La rivoluzione antisessista By Alexander from Sweden FO N TU

SED “M D” RIA

Y

50¢

• Babbo Natale non se le riprenderà! Quest’anno la sua cesta dovrà contenere camioncini per le bimbe e bambolotti per i maschi, una rivoluzione anti-sexista arrivata della Svezia e che ha conquistato il settore dei giocatoli nel mondo anglosassone. Il grande negozio di lusso Harrods ha sostituito i reparti di giochi classificati “femmina o maschio” con un vasto reparto di giochi detti “neutri”.

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POSTED FROM Babbi Natale in gara By Lucas from Lapland

50¢ • In Lapponia, i Babbi Natale si riscaldano prima della distribuzione dei regali. A Gallivare l’atmosfera è gioiosa nella piccola città miniera svedese, a 100 chilometri a nord del cerchio polare: 9 Babbi Natale venuti dai quattro angoli del mondo si affrontano in una competizione inedita, i giochi invernali del Babbo Natale. “Ci mettiamo in forma prima della distribuzione dei regali e fare piacere ai bambini” dichiara un Babbo Natale arrivato dal Giappone. Ha inaugurato il suo costume di lana rossa l’anno scorso e si diverte all’idea di questa nuova competizione. I partecipanti sfilano con loro assistenti, elfi e gnomi, fino al luogo della gara.

L’origine di Babbo Natale By Adrianne from Holland

50¢ • All’origine c’era San Nicolas, vescovo di Myre. Con l’arrivo massiccio dei emigrati olandesi nel XVII secolo, gli Stati Uniti furono influenzati dalle tradizione olandese e Sinter Klaas divenne rapidamente Santa Klaus. Per aderire meglio ai costumi protestanti, questa festa dei bambini fu riavvicinata a quella di Gesu Bambino, che sarebbe a dire Natale! E’ cosi che Santa Klaus fu spostato al 24 dicembre. Per maggiore comodità scambiò la sua mitra con un capellino rosso e ben caldo e il suo bastone divenne un appetitoso bastone di zucchero rosso e bianco. Da allora si cominciò a chiamarlo Babbo Natale.

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CONSIGLI DELLE STELLE

La vita è un sogno Siate audaci, Siate sognatori

Quante volte attendiamo il colpo di fortuna? L’incontro che ti cambia e ti sconvolge la vita? L’amore che rende l’esistenza, una moltitudine di colori ed emozioni? Gli anni passano e ti ritrovi con tante idee mai sogni infranti e treni che non si sono mai fermati alla tua stazione. Dunque, voglio dedicare, con umiltà e amore per la causa, un messaggio di speranza a tutti i giovani lettori di Bergamo Magazine che si trovano ora a “fare i conti” con la crisi dell’economia italiana. di Joseph Procino

La vita sarebbe un sogno sconvolgente, se smettessimo di inseguire chimere impossibili. Mai più aspettare un grande amore, un’opportunità, il prestigio, un colpo di fortuna per cambiare la sorte e comunque non accontentarsi mai. Noi siamo gli unici artefici del nostro destino, rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a modellare con minuziosità quel vaso di creta che contiene i nostri progetti più importanti, per trasformarli in vita vera. Solamente gli audaci trasformano i sogni in vita vera. E gli audaci sono persone normali come me, come te che vivono, ma che si meravigliano quando osservano un sorriso strappato a un bimbo, che gioca in un parco colmo di gente distratta. Gli audaci sono quegli anziani che con aria timida, ma decisa cercano di attraversare da soli la strada, senza incorrere nella necessita di cercare aiuto, per dimostrare a se stessi che ancora possono farcela, ancora possono raggiungere l’altro lato del marciapiede contando

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solo sulla propria volontà. Le audaci sono quelle donne che contano i giorni del calendario con apprensione e desiderio in attesa di riabbracciare un compagno partito sul fronte per difendere il Paese; madri, a cui la vita ha strappato l’unica vera fonte di amore: un figlio, il cui riflesso vive ovunque nelle pareti di casa, in quelle della mente e del cuore. Audaci sono quelle donne che si battono per avere un futuro migliore, senza più mariti violenti o religioni denigranti. Omosessuali ghettizzati, prostitute sulle strade, barboni che hanno perso tutto, anche la dignità, disabili emarginati che smarriscono la strada, chiedono un sogno: la normalità. Cerchiamo di essere coraggiosi e di vivere la normalità come il sogno più grande, senza discriminazioni e differenze. Rispettiamo i diversi sogni del mondo. Abbi il coraggio di essere chi vuoi, solo così la tua vita brillerà della stessa luce intensa di cui vibrano le stelle, a cui vuoi tanto somigliare.


oroscopo Buon compleanno Amore: Buona la seconda parte del mese. Mercurio in aspetto armonico conferisce facilità nella comunicazione col partner e ottima intesa anche sotto le coperte. Venere garantisca per i single incontri romantici e qualche scappatella fuori porta dal 12.Lavoro: Non siate troppo autoritari! Cercate il compromesso con un Mercurio brillante dal 12. Una seconda parte del mese eccellente, per stringere accordi proficui e firmare alleanze vincenti.

Amore: riflettori accesi sulla vita di coppia. Tante soddisfazioni e momenti d’intimità sono attese, grazie ad una Venere armonica e a un Mercurio fautore di facile intesa. I single vivranno le serate del 12 e 13 con quel pizzico di stravaganza in più. Lavoro: Buona la seconda parte del mese. Marte in quadratura al Sole, vi sprona e v’invita ad osare per ottenere traguardi certi, già dai primi dell’anno. Comunicazioni e progetti fermi, ripartiranno dal 12. Amore: Marte nasconde le carte e vi regala un mese in cui tutto sembra andare per il verso giusto. Tante scelte saranno rimandate e l’arte di recitare il copione del tutto ok, la farà da padrone. Gennaio è alle porte e le grosse decisioni arriveranno. Lavoro: È una fase di trasformazione e cambiamento quella che vi vedrà protagonisti nell’ultima parte dell’anno. Forse un trasferimento, un cambio della guardia o una decisione radicale. Senza dubbio, i rami secchi del passato saranno tagliati. Amore: Un mese ricco di pathos. Marte in Capricorno riaccende il desiderio di essere amati e Venere in Sagittario è preludio di nuovi incontri. I single, si preparino a trascorrere le ultime notti dell’anno senza limite. Possibili battibecchi violenti: evitate! Lavoro: Disaccordi con colleghi e superiori. Dalla fine dell’anno, nuovi contratti, nuove formule aziendali porteranno un cambiamento.

Illustrazioni: Rach. Finazzi

Amore: Le acque del vostro mare, iniziano ad agitarsi. I single matureranno il desiderio di condividere le strade della vita, con una persona accanto. Nuovi amori e amicizie sono previsti nei primi giorni del mese, grazie ad una Venere armonica e a un Mercurio, arciere di possibilità. Lavoro: Marte in Settima casa vi benedice e vi spinge a osare di più. Tante sono le possibilità di trovare un piccolo impiego dal 12 in poi. Ottimo mese per ottenere quel denaro che aspettavate. Amore: Piccole tensioni e disarmonie nella famiglia. Attendente la seconda parte del mese, garanzia di coccole, amore e sorprese! I Single potranno beneficiare del transito di Venere in Sagittario dal 19: passione e flirt all’orizzonte. Lavoro: Quanti guai e bocconi amari da mandar giù! Dicembre non promette bene, almeno in fatto di relazione con colleghi e superiori. Di certo, la mole di lavoro ci sarà. Siate più riflessivi.

Amore: Un mese benedetto. Marte in Capricorno vi fa sentire forti come non mai. Sì, questo è il momento per prendere decisioni importanti: un trasferimento, un nuovo figlio, un matrimonio o forse quel viaggio rimandato da tempo. I single vivranno il fuoco di Marte già da inizio mese. Lavoro: Un blocco generale è previsto dal 12. Venere e Mercurio in Sagittario non riconoscono la supremazia di un Sole in Vergine e sarete preda di facili discussioni. Amore: Gli anni bui sono finiti. Ora, Giove dal segno fratello dei Gemelli garantisce equilibrio e diplomazia: armi vincenti. Dalla seconda parte del mese: ottimo il rapporto di coppia, forte intesa e desiderio. Per i single, si avvicina un incontro d’oro: Marte in acquario dal 27 apre lo scrigno del vostro cuore con la chiave giusta. Lavoro: Venere e Mercurio in Sagittario sono presagio di piccole fortune e spirito d’iniziativa. Viaggi, brevi spostamenti e volontà per realizzare piccoli progetti sono attesi dal 12. Amore: Saturno, Venere e Mercurio nel segno sono presagio di maturità. Inizierete ad osservare la realtà che vi circonda con maggior profondità e sarcasmo. Sarà messa in discussione l’amicizia con una donna. Un incontro passionale riaccenderà il fuoco del desiderio. Lavoro: Attenzione alle incomprensioni tra colleghi. Momenti di tensione sono previsti per tutto il mese, in particolare dal 12. Per molti, Dicembre sarà preludio di chiusure professionali a fronte di nuovi inizi nel 2013. Amore: Un mese di rivalse. Tante riconciliazioni, riavvicinamenti e una spinta emotiva per vivere con curiosità e fascino la mondanità. I single, beneficeranno di un incontro speciale. Dal 21, le coppie si preparino a trascorrere week-end da favola con gite e cene romantiche. Lavoro: Si riparte verso nuove avventure. Artisti, scrittori, e creativi troveranno facile strada per raggiungere posizioni di prestigio. Ottimo mese per chi è a contatto con la folla. I precari avranno possibilità di firmare contratti che garantiranno una stabilità. Amore: Amare intensamente? Assolutamente no. Un Dicembre frizzante che accompagna le coppie instabili a possibili separazioni, già dalla fine del mese. Per i single, non è proprio il momento di innamorarsi, a meno che non pensiate di risolvere la vostra caotica interiorità con il nuovo flirt che si profilerà alla fine del mese. Lavoro: Ottimo il passaggio di Venere e Mercurio, in Sagittario dal 12: una chiamata e un piccolo progetto vi daranno quella verve necessaria. Dal 27: tagli col passato. Amore: Il Natale di per sé, rievoca amore e calore. Giove in Gemelli, Venere e Mercurio in Sagittario non perdonano e i single somatizzeranno molto il “mal di vivere”. In ogni modo, la grinta conferitavi da Marte in Capricorno vi condurrà verso una moltitudine di occasioni per espandere la cerchia delle vostre conoscenze. Lavoro: Dalla metà del mese, tante situazioni in stand-by. Non preoccupatevi! Già dalla fine dell’anno, nuovi progetti vi attenderanno. Abbiate fede! Joseph Procino astrologo, specializzato nella lettura dei transiti (tecnica per la previsione di accadimenti futuri attraverso il moto dei pianeti). Per info ed eventi: jossep.84@gmail.com

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