











La gestione del rischio può migliorare la qualità dell’investimento. Con 145 anni di esperienza nella gestione patrimoniale, diamo priorità ai rischi di oggi per aiutare gli investitori a conseguire i rendimenti di domani.
Scopri di più su PGIMFunds.com
Riservato agli investitori professionali. Tutti gli investimenti comportano rischi, compresa la possibile perdita di capitale. Nel Regno Unito, le informazioni sono pubblicate da PGIM Limited con sede legale al seguente indirizzo: Grand Buildings, 1-3 Strand, Trafalgar Square, Londra, WC2N 5HR. PGIM Limited è autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority (“FCA”) del Regno Unito (numero di riferimento della società 193418) e, per le operazioni italiane, dalla Consob e dalla Banca d’Italia. © 2024 Prudential Financial, Inc. (PFI) e relative
di Andrea Giacobino giacobino@bfcmedia.com
Fine d’anno e inizio del 2025 interessanti per l’industria italiana del risparmio gestito. Se da un lato le vicende di Anima Holding all’interno di quelle tra BancoBpm e UniCredit hanno catalizzato l’attenzione dei media, un immotivato minor interesse ha riguardato l’indiscrezione secondo la quale le Assicurazioni Generali sarebbero in trattativa per un matrimonio nell’asset management con la francese Natixis IM del gruppo Bpce. Al netto che l’amministratore delegato del Leone di Trieste Philippe Donnet è un francese e che il suo mandato scadrà con la prossima assemblea di bilancio nella primavera del nuovo anno, il “deal” merita qualche osservazione. Anche perché il manager transalpino presenterà il 30 gennaio il nuovo piano triennale (sperando sulla base di questo di essere riconfermato per la terza volta dai soci) che avrà fra i suoi pilastri proprio la crescita nella gestione del risparmio. “In asset management, big is beautiful but not enough”. Ci ha pensato una recente “Lex Column” dell’autorevole Financial Times a smontare la logica e la opportunità della combinazione Generali-Natixis. Vero è che il Leone di Trieste è ancora una pulce nell’industria dominata dai giganti (BlackRock anzitutto con 10,1 trilioni di dollari di masse) perché anche dopo l’acquisizione di Conning negli Usa le sue masse sono di soli 840 miliardi di euro che unite a quelle di Natixis (1,3 trilioni) posizionerebbero il nuovo gruppo fra i primi cinque in Europa. Ma il problema è che il settore è alla ricerca di come tagliare i costi e trovare nuovi prodotti e canali distributivi perché il boom degli Etf ha ridotto le fee dei gestori attivi dai 26 punti base del 2010 a 22. Inoltre Natixis ha avuto un problema reputazionale non da poco quando nel 2022 ha dovuto cedere la controllata H2O di Bruno Crastes, i cui fondi sono crollati sotto il peso di varie speculazioni. Nei primi nove mesi di quest’anno Natixis ha realizzato solo 540 milioni di utili rispetto ai 400 milioni della ben più piccola Generali. “Quando due debolezze si uniscono”, conclude il quotidiano britannico, “ne nasce non una forza ma tutta una serie di problemi”. Basterà a risolverli il fatto che i due “sposi” si ripartiscano egualmente il 50% del capitale della società che nascerà dal “matrimonio” e che alla sua guida vada un manager “terzo” come Woody Bradford, ceo di Conning? Basterà ciò a garantire l’alto rischio di una insufficiente execution di un matrimonio tra due modelli multi boutique in un settore come quello dell’asset management che ha visto tante aggregazioni fallire?
La ventilata aggregazione tra Generali e Natixis IM può rivelarsi una unione di debolezze piuttosto che la somma di due forze
anno 7 - numero 80 - dicembre 2024 mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 24 del 31/01/2018
Editore
BFC Media Spa
Via Melchiorre Gioia, 55 - 20124 Milano
Tel. (+39) 02.30.32.11.1 - Fax (+39) 02.30.32.11.80 info@bfcmedia.com - www.bfcmedia.com
Presidente Maurizio Milan milan@bfcmedia.com
Amministratore delegato
Nicola Formichella formichella@bfcmedia.com
Direttore responsabile
Andrea Giacobino giacobino@bfcmedia.com
Redazione
Andrea Telara telara@bfcmedia.com
redazione@bfcmedia.com
Tel. (+39) 02.30.32.11.72
Matteo Chiamenti chiamenti@bfcmedia.com
Gianluigi Raimondi raimondi@bfcmedia.com
Viola Sturaro sturaro@bfcmedia.com
Hanno collaborato
Matilde Balestra, Andrea Barzaghi, Edoardo Blosi, Alessio Grassi, Mar ta Serbelloni, Riccardo Simone
Graphic design
Paolo Di Stefano distefano@bfcmedia.com
Fotografie a Matteo Villani by Laila Pozzo in coper tina e nell’intervista alle pagine 16-22
Pubblicità
Michele Gamba - Mob. (+39) 393.95.010.95 gamba@bfcmedia.com
Gestione abbonamenti
Direct Channel SpA - via Mondadori 1 20090 Segrate (Milano) - Tel. 02 49572012 abbonamenti.bfc@pressdi.it
Stampa
TEP Arti Grafiche Srl - Piacenza (PC) Strada di Cortemaggiore, 50 - 29100 Tel. (+39) 0523.50.49.18 - Fax (+39) 0523.51.60.45
Distributore esclusivo per l’Italia e per l’estero Press - Di Distribuzione stampa e multimedia srl Via Bianca di Savoia, 12 - 20122 Milano
Il costo di ciascun arretrato è di 10,00 euro
Opinion normative g
Favorire un mercato più concorrenziale
Così si può far ripar tire i piani di risparmio
assimo Fuggetta, fondatore e chief investment officer di Bayes Investments, è tornato su LinkedIn ad affrontare il tema della crisi dei Piani individuali di risparmio (Pir), con alcune proposte per rilanciarli. Ecco, di seguito, una sintesi di cosa ha scritto.
“In questo articolo vorrei presentare due nuove proposte che ritengo possano fornire le basi per una effettiva ripartenza dei Pir”, ha scritto Fuggetta, evidenziando innanzitutto alcuni dati. Il primo è che, malgrado i 2,8 miliardi di riscatti registrati nel 2023, il valore dei Pir ordinari è restato sostanzialmente invariato, grazie all’ottima performance degli indici Mib e Mid Cap. Il secondo è che il valore dei Pir alternativi è cresciuto del 15%, anche in assenza di dati certi di performance. Il terzo è che, mentre il valore delle azioni Mib e mid cap, e anche quello delle small cap quotate su Euronext, è rimasto stabile, il valore delle azioni small cap quotate su Egm è sceso drasticamente da 305 a 176 milioni, segno evidente dell’impatto particolarmente negativo che i riscatti hanno prodotto sui titoli più piccoli. In seguito a tali variazioni, il peso dei titoli small cap sul totale dei Pir ordinari è sceso dal 4,6% al 3,9%, un esiguo 0,4% in più del minimo richiesto, e quello sul totale investito in azioni italiane è sceso dal 9,7% all’8,3% Infine, il valore dei titoli small cap non in mano ad azionisti di controllo è passato da 9,5 miliardi nel 2022 a 8,7 miliardi nel 2023 (6,4 miliardi su Euronext e 2,3 su Egm).
2,8
miliardi di euro
I riscatti registrati nel 2023 dai Pir ordinari in Italia
Le
recenti misure di rilancio approvate o ancora in esame sono inadat te all’obiettivo prefissato perché limitate al supporto dei prodotti esistenti
Di conseguenza, la percentuale del flottante detenuto dai Pir ordinari è passata dal 9% all’8%. La seconda notazione, legata alla prima, è che la performance dei Pir ordinari nel 2023 e nel 2024 è stata decisamente positiva e
che quindi i riscatti iniziati nel 2022, allo scadere dei primi cinque anni necessari ad acquisire il diritto all’esenzione della tassa sui guadagni capitali, non si sono rivelati una buona idea. Chi ha resistito alla tentazione o al malavveduto consiglio
di riscattare, oggi gode dell’esenzione anche sui guadagni successivi. Ciononostante, la terza dolente notazione è che l’ondata dei riscatti è
proseguita anche nel secondo trimestre di quest’anno, per 516 milioni tra fondi Pir azionari, bilanciati e flessibili, di nuovo parzialmente compensati da 266 milioni di sottoscrizioni in fondi Pir obbligazionari e 110 milioni in fondi Pir alternativi. Fuggetta mette inoltre in evidenza l’estrema concentrazione dei Pir ordinari in pochi fondi di grande dimensione.
Inadatte allo scopo
“Per la stessa ragione”, scrive, “credo che le recenti misure di rilancio approvate o attualmente in esame siano, in quanto limitate al supporto dei Pir esistenti, inadatte allo scopo. Un effettivo rilancio dei Pir può realizzarsi, a mio parere, solo attraverso una proliferazione di nuovi fondi di dimensione contenuta, da 50 a 200 milioni, focalizzati su titoli non Mib. Come accade in altre industrie, un’offerta più disaggregata e concorrenziale apporterebbe maggiore flessibilità ed efficienza al sistema. Nello specifico, l’esistenza di più fondi con dimensioni coerenti con quelle delle società in cui investono contribuirebbe ad accrescere l’elemento chiave di un mercato funzionale, la liquidità.
4,6% del por tafoglio
Peso dei titoli small cap nei Pir ordinari all’inizio del 2023
Occorre una proliferazione di nuovi fondi di dimensione contenuta focalizzati su titoli non Mib. Come in altre industrie, un’offerta più disaggregata e concorrenziale appor terebbe maggiore efficienza e maggiore flessibilità all’intero sistema
A questo riguardo, l’Italia è indietro rispetto ad altri paesi, e in particolare nei confronti della Francia, dove a fine 2023 vi erano circa 80 fondi specializzati sulle pmi domestiche, con un patrimonio in gestione di oltre 6 miliardi. Ricordo che, oltre al rilancio dei Pir, le nostre proposte hanno riguardato la creazione di un fondo di fondi per investitori istituzionali, su cui un importante passo avanti è stato fatto lo scorso maggio con l’avvio del progetto Cdp, che non a caso si ispira a simili iniziative da tempo intraprese in Francia”.
3,9% del por tafoglio
Peso dei titoli small cap nei Pir ordinari alla fine del 2023
“Il progetto, poi ufficialmente presentato alla comunità finanziaria a fine settembre e atteso al varo per fine anno”, aggiunge Fuggetta, “prevede la costituzione di nuovi fondi di dimensioni ridotte, prevalentemente investiti in aziende italiane quotate, a esclusione delle maggiori 40 appartenenti all’indice Mib. I nuovi fondi saranno dunque in sintonia con i requisiti sopra delineati, salvo che, diversamente dai Pir, saranno fondi chiusi e riservati, e pertanto inaccessibili a investitori individuali. Sembra inoltre assodato che la gestione dei fondi verrà affidata alle maggiori sgr italiane che già gestiscono la gran parte dei fondi Pir. Da qui le mie due nuove proposte per un effettivo rilancio dei Pir. La prima è la creazione di fondi di fondi Pir aperti simili a quelli previsti dal progetto Cdp. La proposta è rivolta in primis alle sgr che gestiscono i maggiori fondi Pir.
In alternativa all’incremento di fondi
Pir già troppo grandi, esse potrebbero puntare al lancio di nuovi fondi che investono in fondi Pir gestiti da terzi. In tal modo la gestione delle singole posizioni sarebbe demandata ai gestori dei fondi sottostanti (più piccoli e perciò più adatti allo scopo) mentre le sgr a monte effettuerebbero la selezione dei fondi e l’allocazione del patrimonio, a condizioni economiche mutualmente accettabili e comparabili a quelle dei fondi esistenti.
La seconda proposta, legata alla prima, riguarda la capacità dei fondi Pir sottostanti di attrarre investimenti aggiuntivi oltre a quelli delle sgr a monte. Qui la soluzione è già pronta”.
Riscoprire ATFund
“Da anni esiste ATFund, un mercato gestito da Borsa Italiana in cui qualunque investitore può compravendere quote di fondi ivi listati al Nav del giorno. Basterebbe solo che gli intermediari ne
dessero accesso ai loro clienti. Questi possono da tempo agevolmente investire in Etf, ma quando provano ad acquistare un fondo listato su ATFund si sentono rispondere (salvo poche eccezioni) che l’operazione non è consentita”. Fuggetta evidenzia che “sarebbe auspicabile l’esercizio di una buona dose di lungimiranza, che incoraggi l’abbandono di difese di retroguardia e lasci spazio all’ineluttabile evoluzione verso un sistema fee-only”. Qui sotto il
Hanno contribuito maggiormente alle per formance ot tenute alcune società di Piazza Affari a elevata capitalizzazione come le banche nazionali o un colosso energetico del calibro di Enel
Società di gestione
Eurizon Capital Sgr
Codice Isin
IT0005250441
Categoria MorningstarTM Azionari Italia
Indice Morningstar Italy NR EUR
Nome del gestore Francesco De Astis
ltre il 9%-10% annuo di rendimento. È il biglietto da visita con cui si presenta oggi agli investitori un fondo della scuderia di Eurizon, la maggiore casa di gestione italiana che fa capo al gruppo Intesa Sanpaolo. Stiamo parlando di Eurizon Pir Italia Azioni, che nella classe I vanta addirittura una performance annualizzata di oltre il 10% nell’arco di 5 anni (dati Morningstar aggiornati al 6 dicembre). Il prodotto di Eurizon è Pir compliant, cioè rispetta le normative sulla composizione del portafoglio previste per il Piani individuali di risparmio.
Il fondo si distingue dunque rispetto ai suoi omologhi visto che, a causa della sottoperformance della small e mid cap, purtroppo i Pir non hanno certo brillato negli ultimi anni. Nella classifica a tre anni, sempre secondo i dati di Morningstar, ci sono infatti alcuni prodotti pesantemente in negativo. Onore al merito dunque al fondo di Eurizon anche se va fatta una constatazione. Un contributo importante alla performance del gestore è arrivato dai titoli di alcune big cap come le grandi banche Intesa Sanpaolo e UniCredit, il gruppo energetico Enel e una grande compagnia assicurativa del calibro di Generali. Si tratta di azioni che hanno un peso significativo nel portafoglio
di Eurizon Pir Italia Azioni, almeno secondo le statistiche di Morningstar (aggiornate al 6 dicembre). Ma si tratta pure di azioni che, va detto, hanno ben poco a che fare con le small cap di Piazza Affari che dei Pir sono la specialità. Onore comunque al merito dei gestori del fondo di avere puntato su un’asset allocation diversificata che, pur rispettando la normativa sui Pir, non si è preclusa la possibilità di sfruttare il momentum di mercato favorevole alle blue chip di Piazza Affari. Le strategie del fondo, sempre secondo il database di Morningstar, sono curate direttamente da Francesco De Astis, gestore di lungo corso che lavora nell’asset management dal 1992. Nel 2011 è entrato in Sanpaolo Asset Management (poi confluita in Eurizon Capital Sgr) come responsabile dell’azionario Italia.
+ 10 %
Rendimento annuo del fondo dal 2019
Flop Stor y pmi
A cura di Matilde Balestra g
Le piccole imprese faticano sul listino e zavorrano un fondo di Arca
ENel por tafoglio del gestore ci sono aziende eccellenti ma che in Borsa hanno at traversato una fase negativa
xploit nei primi tre anni di vita, seguito però da un bilancio magro nei tre anni successivi. Ecco, in sintesi, le performance degli ultimi 5 anni di Arca Economia Reale Equity Italia Pir, fondo di investimenti della galassia di Arca Fondi Sgr. Il portafoglio è Pir compliant, cioè ha una composizione in linea con la normativa dei Piani individuali di risparmio, prodotti finanziari nati per dare sostegno alle piccole e medie imprese (pmi) italiane. Sono state proprio le pmi a zavorrare le performance del fondo che, nell’arco di tre anni, presenta un rendimento medio annualizzato negativo per oltre l’8% (dati Morningstar aggiornati al 6 dicembre scorso).
A 5 anni, invece, la performance è positiva per il 3,36% medio annualizzato (sempre secondo i dati Morningstar aggiornati al 6 dicembre scorso). In passato. infatti, i rendimenti di Arca Economia Reale Equity Italia Pir hanno viaggiato alla grande mettendo a segno, rispettivamente, un guadagno dell’11,6% nel 2020 e di oltre il 47% nel 2022.
Poi, però: il trend si è invertito: -25,3% nel 2022, +3,6% nel 2023 e una perdita del 5,5% tra gennaio e fine novembre 2024. Si tratta di performance ben più magre rispetto a quelle messe a segno da un altro Piano individuale di risparmio della galassia di Arca Fondi Sgr. Stiamo parlando di Arca Azioni Italia Pir che a 5 anni vanta un rendimento annualizzato positivo per oltre l’8% ogni 12 mesi. A pesare sui risultati di Arca Economia Reale Equity Italia Pir è stato senza dubbio il momento negativo per le small cap, presenti in abbondanza nel suo portafoglio. Tra i titoli con il maggior peso nell’asset allocation del fondo ci sono per esempio la software house Reply i cui prezzi, a inizio dicembre, erano inferiori di oltre il 15% rispetto ai massimi toccati nel 2021. Per non parlare di Amplifon, nota multinazionale degli apparecchi acustici, grande azienda di eccellenza che però ha faticato sul listino. Dai massimi toccati nel dicembre del 2021 ha perso infatti oltre il 45% (dati aggiornati a inizio dicembre 2024).
Rendimento annualizato del fondo in tre anni
Società di gestione Arca Fondi Sgr
Codice Isin IT0005246993
Categoria MorningstarTM Azionari Italia
Indice Morningstar Italy NR EUR
Nomi dei gestori
G. Bortolozzo / M. Mondin / N. Ravina
+ 3 , 3 %
Rendimento annualizato del fondo in cinque anni - 8 %
Villani (Vontobel): “Così sviluppiamo servizi tailor made per i distributori”
Matteo Villani, 56 anni, head of Institutional Clients Italy di Vontobel, nella sua lunga carriera ha cambiato più volte azienda e posizione. Prima in Finanza & Futuro, poi in Franklin Templeton e poi ancora in un grande gruppo assicurativo come Zurich e in una grande casa di gestione internazionale come Dws. Nel 2003, però, i suoi cambi di casacca sono terminati dopo l’ingresso in Vontobel, dove lavora da ben 21 anni, inizialmente come direttore commerciale e successivamente, a partire dal 2012, come responsabile delle attività di asset management nel nostro Paese. I cambi di casacca si sono interrotti perché in Vontobel Villani ha trovato le condizioni giuste per un “matrimonio duraturo” con un gruppo bancario e finanziario che, in questi ultimi 20 anni, ha compiuto molta strada a sud delle Alpi. “Quando sono arrivato”, dice, “partivamo quasi da zero, con un piccolo ufficio appena affittato e con una struttura che operava ancora in gran parte da Zurigo. È in quel momento che mi sono reso conto che valeva la pena accettare la sfida perché c’era molto lavoro da fare ma c’erano soprattutto grandi margini di crescita sul mercato italiano”.
Cosa è cambiato da allora, a distanza di vent’anni?
Direi moltissime cose. Oggi, all’interno del gruppo Vontobel, l’Italia è un mercato di primaria importanza. Con orgoglio posso dire che, fatta eccezione per la madrepatria Svizzera e il Regno Unito dove abbiamo fatto alcune acquisizioni, l’Italia è il Paese più importante in Europa per il nostro gruppo al pari della Germania.
Quali sono i tratti distintivi di Vontobel come casa di gestione?
Innanzitutto l’indipendenza. Apparteniamo a un gruppo finanziario nato nel 1924 e che ha dunque 100 anni di storia alle spalle. In oltre un secolo, la famiglia Vontobel, erede del fondatore, non ha mai ceduto la quota di controllo e detiene oltre il 50% del capitale. La visione e l’orientamento al lungo periodo, insomma, sono presenti nel
In Italia copriamo tut ti i canali, dalle grandi reti di consulenti finanziari fino ai player del private banking, senza dimenticare gli istituzionali, le compagnie assicurative e i fondi di fondi
Dna dell’azienda e ci rendono affidabili nei confronti dei clienti. Cito un dato, che è assai significativo: in più di un secolo di storia, Vontobel non ha chiuso neanche un esercizio con il bilancio in perdita. La seconda caratteristica che ci contraddistingue è quella di essere un gestore attivo, che punta a creare valore per gli investitori seguendo una logica: avendo alle spalle un’azionista forte, vogliamo creare valore in maniera sostenibile nel tempo, senza l’ansia e la necessità di fare tutto e subito.
Torniamo a parlare più nello specifico dell’Italia: qual è il vostro posizionamento e quali sono i canali distributivi che privilegiate? In Italia copriamo tutti i canali. Collaboriamo con tutte le principali piattaforme distributive, dalle grandi reti di consulenti finanziari fino ai player nazionali del private banking. Senza dimenticare i gestori patrimoniali, le compagnie assicurative, i gestori di Unit Linked e di fondi di fondi. Infine, è importante per noi anche il canale degli investitori istituzionali, dalle casse di previdenza e assistenza ai fondi pensione.
Questi ultimi sono una categoria di prodotti che inevitabilmente è destinata a diventare sempre più importante, visto lo scenario che si apre in Italia per la previdenza statale, molto meno generosa di un tempo. Inoltre, per quanto riguarda le nostre attività di distribuzione, tengo a sottolineare un aspetto significativo.
Se c’è per esempio la richiesta di una soluzione che consenta alla clientela di entrare gradualmente sui mercati azionari, bilanciando meglio il rischio, siamo perfettamente in grado di crearla in tempi brevi. Stesso discorso anche per gli investitori istituzionali, per i quali costruiamo, qui nella nostra sede di Milano, le soluzioni migliori in risposta alle loro indicazioni.
Negli ultimi anni, anche in seguito a diversi cambiamenti normativi, la tendenza dei distributori è stata quella di ridurre il numero di controparti con cui lavorano, cioè delle fabbriche prodotto di cui collocano le soluzioni d’investimento. Ebbene, nonostante questo trend, noi abbiamo guadagnato spazi sul mercato, occupando il terreno lasciato libero da altri. Segno evidente che i distributori si fidano di noi, anche per una ragione: noi non siamo soltanto fornitori di prodotti finanziari ma anche di servizi. Siamo cioè capaci di creare soluzioni d’investimento tagliate su misura in base alle specifiche esigenze dei nostri partner commerciali, che a loro volta ci segnalano le esigenze e gli obiettivi dei loro clienti. continua
Come si compone la vostra struttura e il vostro team nella sede italiana?
Nella nostra sede di Milano, in Piazza Affari, opera una squadra di 25 persone che si compone di diverse professionalità, commerciali, nel marketing e anche nella gestione. Ovviamente, gran parte delle attività di gestione si concentra nelle nostre sedi internazionali, a Zurigo, Londra, New York e Fort Lauderdale negli Stati Uniti, oltre a Hong Kong in Asia, in un gruppo che può vantare 250 professionisti degli investimenti, molti dei quali sono veri e propri veterani dei mercati.
Credo che l’esperienza sia una qualità che non va mai trascurata. C’è un aspetto che vorrei sottolineare: un gestore che oggi ha meno di 42-45 anni di età probabilmente non ha mai gestito un patrimonio in prima linea durante una vera crisi finanziaria come quella che abbiamo visto più di 16 anni fa, nel biennio 2008-2009. Ecco perché dico che l’expertise è una qualità fondamentale.
Quali sono le soluzioni d’investimento su cui intendete puntare di più o che ritenete più adatte a soddisfare gli investitori in questa fase?
Come sa bene chi ci conosce, la divisione di asset management di Vontobel ha una struttura composta da sei diverse boutique d’investimento indipendenti che integrano tra loro la nostra offerta: due boutique sull’azionario, due sull’obbligazionario e altre due sul multi asset. In questa fase riteniamo che il 2025 sarà ancora positivo per il settore azionario ma gli investitori dovranno essere molto più selettivi per quel che riguarda le valutazioni e il flusso di utili. Per questa ragione, riteniamo che una strategia indicata sia quella del nostro fondo Global Equity, gestito da New York, che punta sull’azionario di qualità.
Come muoversi invece nel comparto obbligazionario?
In questa asset class riteniamo particolarmente indicate per questa fase due soluzioni. Una è la Strategic Income della nostra boutique d’investimento TwentyFour. È una strategia obbligazionaria flessibile che investe in tutto l’universo del reddito fisso e nel 2024 è andata molto bene. Negli ultimi anni, in particolare nel 2022 che ha visto il settore obbligazionario soffrire, è emersa l’opportunità di dotarsi di strategie flessibili in questa asset class.
Da oltre 50 anni, ci impegniamo a creare e a rendere più forti le relazioni con i nostri Clienti. Lo facciamo attraverso una consulenza finanziaria che svolgiamo con professionalità, riservatezza e continua innovazione. Da sempre, infatti, mettiamo a disposizione di ogni Cliente le nostre migliori competenze.
I nostri Partner di eccellenza
1924
Nascita di Vontobel a Zurigo
1983
Inizio dell’espansione internazionale negli Usa
1991
Approdo in Lussemburgo
E ciò è vero anche oggi che c’è un cambio di orizzonte alle porte: con il nuovo calo dei tassi, quando i bond di breve durata arriveranno a scadenza, gli investitori si troveranno infatti di fronte a titoli di nuova emissione molto meno generosi di prima. Ecco allora l’importanza di affidarsi a un gestore capace, con strategie flessibili, di cogliere al meglio le opportunità che il mercato offre. L’altra asset class che merita attenzione nel mondo obbligazionario è quella del debito emergente, che è stata troppo trascurata e penalizzata negli ultimi mesi.
2002
Espansione sul mercato tedesco
2003
Sbarco della società in Italia
2008
Arrivo in Asia partendo da Hong Kong
Noi crediamo che in questo universo torneranno nuovi flussi e per questo riteniamo indicata la nostra strategia Emerging Market Debt, che punta su titoli del debito emergente in valuta forte. Infine, è tempo anche di riscoprire il mondo del multi asset.
Per quale ragione?
Perché il multi asset ha purtroppo sofferto negli ultimi anni per le condizioni particolari verificatesi sui mercati nel 2022, quando sia l’azionario che l’obbligazionario hanno avuto performance negative.
Ora è il momento di riscoprire davvero queste allocazioni di portafoglio che, con la fine dell’anomalia dei tassi negativi, il ritorno a una normalizzazione dell’inflazione e delle correlazioni possono dare maggiore stabilità ai rendimenti con un’attenta allocazione dei rischi.
Dopo anni di crescita, il risparmio gestito ha avuto negli ultimi anni un andamento altalenante. Cosa bisogna aspettarsi per il prossimo futuro?
Io credo che il risparmio gestito, e in particolare la gestione attiva, manterranno una funzione importantissima in futuro. È finita una lunga fase anomala con tassi sotto zero e bassa inflazione, che ha creato molta liquidità sul mercato.
Ora lo scenario è un po’ più complesso e proprio per questo emergerà l’importanza di avere un portafoglio gestito attivamente con l’esperienza di un asset manager competente. Per quanto riguarda l’Italia, vorrei sottolineare però che il mercato nazionale del risparmio gestito non è affatto indietro rispetto ad altri paesi.
Anzi, è un mercato molto avanzato, a cui i player esteri guardano giustamente con attenzione. Certo, oggi anche il nostro settore si trova davanti alle sfide generate dall’intelligenza artificiale. Io non credo che, nel nostro mestiere, vedremo la macchina sostituire l’uomo. Penso però che l’intelligenza artificiale cambierà il nostro modo di lavorare e ci metterà di fronte a nuove opportunità. Dunque, chi saprà usare l’intelligenza artificiale avrà una marcia in più rispetto a chi non la utilizza.
Vanguard ha annunciato la creazione di una nuova divisione Advice & Wealth Management focalizzata sul potenziamento di una serie di capacità per migliorare i risultati per i propri clienti. Joanna Rotenberg, veterana del settore, entrerà a far parte di Vanguard nel gennaio 2025 per guidare la nuova divisione in qualità di amministratore delegato e membro del senior leadership team dell’azienda. “Per quasi cinque decenni, Vanguard è stata una forza positiva nella democratizzazione degli investimenti, contribuendo a dare a decine di milioni di investitori le migliori possibilità di successo”.
Un approccio focalizzato sulla salute delle aziende.
AB International Health Care Portfolio
In un contesto di mercato incerto, il settore sanitario può offrire interessanti opportunità agli investitori grazie alla sua resilienza.
I mutamenti demografici e l’incremento della domanda a livello globale, infatti, lo hanno reso meno vulnerabile alle condizioni macroeconomiche.
Grazie all’innovazione, a valutazioni favorevoli e a una redditività via via maggiore, inoltre, il comparto presenta anche un buon potenziale di crescita.
Per scovare opportunità occorre un approccio focalizzato. Piuttosto che inseguire le ultime novità in ambito scientifico, il team di AB International Health Care Portfolio punta a scoprire società con un potenziale di rendimento interessante tramite un’approfondita ricerca sulla loro solidità. Seguiamo un approccio concentrato, investendo nelle aziende destinate a nostro avviso a prosperare sia oggi che in futuro.
Per saperne di più
Questa è una comunicazione di marketing. Riservato esclusivamente agli investitori professionali. Il valore di un investimento può diminuire o aumentare e un investitore può anche non riottenere l’intera somma investita. Capitale a rischio.
Le presenti informazioni sono fornite da AllianceBernstein (Luxembourg) S.à r.l. Société à responsabilité limitée, R.C.S. Lussemburgo B 34 305, 2-4, rue Eugène Ruppert, L-2453 Lussemburgo. Autorizzata in Lussemburgo e regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). Il portafoglio è un comparto di AB SICAV I, società di investimento a capitale variabile (société d’investissement à capital variable) di diritto lussemburghese.
La vendita dei Comparti di AB può essere limitata o soggetta a conseguenze fiscali avverse in alcune giurisdizioni. La presente promozione finanziaria è destinata esclusivamente a persone nelle giurisdizioni in cui i fondi e le relative classi di azioni sono registrati o che possono comunque legittimamente riceverla. Prima di investire, gli investitori devono esaminare il Prospetto completo del Comparto, insieme insieme al KIID o KID del Comparto e il bilancio più recente. Le copie di tali documenti, ivi inclusa l’ultima relazione annuale e, se emessa successivamente, l’ultima relazione semestrale, possono essere ottenute gratuitamente da AllianceBernstein (Luxembourg) S.à r.l. visitando il sito www.alliancebernstein.com o www.eifs.lu/alliancebernstein, o in formato cartaceo contattando il distributore locale nelle giurisdizioni in cui la distribuzione dei fondi è autorizzata. ICMA2024242
“Con l’ingresso di Joanna nel nostro team di leadership, il nostro obiettivo è quello di democratizzare ulteriormente le nostre offerte di consulenza e gestione patrimoniale per i nostri clienti attraverso tecnologie e offerte migliorate, con lo stesso zelo verso i clienti per cui Vanguard è nota da tempo”, ha dichiarato Salim Ramji, chief executive officer di Vanguard. Rotenberg ha recentemente ricoperto il ruolo di presidente di Personal Investing di Fidelity, dirigendo le attività di previdenza, intermediazione e gestione patrimoniale della società. In precedenza, ha trascorso oltre un decennio presso
Bmo come membro del comitato esecutivo e ha lavorato come partner
Per guidare le nuove at tività il ceo Ramji ha ingaggiato una top manager in forza a Fidelity
presso McKinsey & Company al servizio dei clienti nella gestione patrimoniale. “Ho sempre ammirato la struttura unica di Vanguard e la sua mentalità incentrata sul cliente. Sono onorata dell’opportunità di guidare il nuovo gruppo Advice & Wealth Management e di ampliare l’offerta di Vanguard per aiutare sempre più persone a raggiungere il successo negli investimenti”, ha dichiarato la manager appena nominata. Oltre alla creazione della divisione Advice & Wealth Management, Vanguard ha annunciato anche una serie di cambiamenti nel team di senior leadership.
Matt Benchener, managing director e responsabile dell’attività Personal Investor di Vanguard, che attualmente comprende l’offerta di gestione patrimoniale dell’azienda, continuerà a svolgere il suo ruolo di assistenza ai milioni di investitori diretti individuali di Vanguard, concentrandosi sull’esperienza digitale del cliente, sulle soluzioni di brokeraggio, di liquidità e di risparmio e sul risparmio scolastico.
John James, attuale managing director dell’Institutional Investor Group, è stato nominato head of Workplace & Advisor Solutions.
Lauren Valente, managing director e chief human resources officer, è stata nominata responsabile dell’Institutional Investor Group. Jon Couture, un affermato chief human resources officer che ha ricoperto diverse posizioni di leadership nel settore dei servizi finanziari, entrerà in Vanguard come managing director e membro del senior leadership team succedendo a Valente.
Top Manager nomine g
A cura di Edoardo Blosi
Doppia riorganizzazione all’interno dell’asset managment e del business assicurativo di Intesa Sanpaolo, che vedono due donne top manager ricoprire ruoli chiave: Maria Luisa Gota e Virginia Borla. È notizia dell’8 novembre scorso che Eurizon Capital diventerà l’unico centro di eccellenza per i fondi italiani del gruppo bancario guidato da
Carlo Messina. In particolare, Eurizon rafforzerà il suo ruolo di fabbrica prodotto della galassia di Intesa Sanpaolo, incorporando il ramo delle gestioni collettive, che includerà i fondi di diritto italiano (inclusi i fondi alternativi) e alcune deleghe di gestione di Fideuram Asset Management Ireland. Sul fronte opposto, Eurizon scinderà a favore di Fideuram il ramo gp private, comprese alcune selezionate gestioni patrimoniali
attualmente distribuite dalla divisione private banking del gruppo. C’è dunque una divisione di ruoli in cui Fideuram si specializzerà nel private banking e nelle attività di gestione patrimoniale mentre Eurizon, sotto la guida dell’amministratore delegato e direttore generale Gota, si dedicherà principalmente alle attività nell’asset management. Quella appena decritta non è l’unica novità apparsa negli ultimi mesi nell’universo di Intesa Sanpaolo.
Nuovo brand
Dal primo dicembre scorso, all’interno del gruppo è nato infatti un nuovo brand. Stiamo parlando di Intesa Sanpaolo Assicurazioni, che ha ereditato le attività di Intesa Sanpaolo Vita, incorporando anche quelle che la banca esercita nel ramo Protezione (danni e salute) attraverso i vecchi brand Intesa Sanpaolo Assicura e Intesa Sanpaolo Rbm Salute. Quest’ultimi sono confluiti in un’unica realtà che si chiama Intesa Sanpaolo Protezione, che a sua volta è controllata al 100% dalla neonata Intesa Sanpaolo Assicurazioni.
A parte i dettagli, c’è da rilevare il ruolo crescente di Borla, manager con una lunga esperienza nel settore bancario. Responsabile della divisione insurance di Intesa Sanpaolo da aprile del 2024, prima della laurea in economia aziendale all’Università di Torino Borla ha iniziato il suo percorso professionale nella rete commerciale, inizialmente come
assistente alla clientela, poi come gestore e infine come direttore di filiale, per passare nel 2010 a lavorare nelle strutture centrali di Intesa Sanpaolo.
Nella Banca dei Territori
Il ruolo iniziale è stato in staff al responsabile della Banca dei Territori, una divisione in cui Borla ha avuto ruoli
di sempre maggiore responsabilità fino a diventare amministratore delegato della neonata Intesa Sanpaolo Assicurazioni.
Un percorso professionale un po’ diverso, ma egualmente in ascesa, è quello di Gota, responsabile della divisione asset management di Intesa
Sanpaolo e amministratore delegato di Eurizon Capital dall’aprile 2024. Dopo la laurea in matematica ottenuta nel 1991 all’Università di Torino e il dottorato di ricerca in matematica applicata all’economia e alla finanza conseguito nel 1995 all’Università di Trieste, Gota ha attraversato un periodo come ricercatrice accademica per poi ricoprire dal 1997 diversi ruoli con crescenti responsabilità nel settore finanziario e assicurativo, principalmente nelle
aree del risk management, asset-liability management, capital management, valutazione, pianificazione e controllo per società di gestione del risparmio e imprese assicurative.
Esperta del rischio
Nel 2011 è entrata in Aviva Italia come chief risk officer, ruolo che ha ricoperto fino al 2014. Dopo un’esperienza come chief risk officer di Poste Vita, nel 2016 Gota ha assunto il ruolo di chief
financial officer di Intesa Sanpaolo Vita e responsabile pianificazione e controllo finanziario della divisione insurance di Intesa Sanpaolo. Nel 2017 è stata nominata amministratore delegato e direttore generale di Fideuram Vita, ruolo che ha ricoperto fino all’aprile 2024, quando ha assunto l’attuale incarico. Ora è nelle sue mani tutto l’asset management di Intesa Sanpaolo, che in Italia è il primo player del settore, un gradino sopra Generali.
Allfunds ha nominato Luis Berruga (nella foto), senior advisor, a supporto delle iniziative strategiche e dello sviluppo dei prodotti. Berruga è un professionista di elevato standing nell’industria dell’asset management con tante expertise accumulate nel tempo.
Franklin Templeton ha annunciato la nomina di Luca Morra (nella foto) a executive director, business development & product specialist e benefit street partners. Il professionista seguirà le relazioni con gli investitori in Italia, Spagna e Portogallo.
Paolo Cerrini (nella foto) è entrato nella squadra di Vontobel come sales and relationship manager presso gli uffici milanesi del gruppo svizzero. Precedentemente ha ricoperto il ruolo di specialist and advisor for private banker and wealth manager per Iccrea Banca.
Meriti una banca che non ti farà mai sentire un numero. Dove verrai accolto da persone speciali, ascoltato in ogni momento e supportato da professionisti attenti. E dove il tuo patrimonio sarà accudito con cura ed attenzione.
Perché sei unico.
Vieni a scoprire il nostro modo di fare private banking su www.credemeuromobiliarepb.it
Generali Investments ha nominato Marco Zanuso (nella foto) nuovo chief sales & marketing officer. Zanuso sarà responsabile della definizione e supervisione delle strategie e dei piani di sviluppo commerciale per rafforzare il posizionamento nei mercati chiave.
Edmond de Rothschild Asset Management ha nominato Vianney Hocquet (nella foto) nel ruolo di portfolio manager del corporate hybrid corporate debt, in vigore dall’11 dicembre 2024. Basato a Parigi, Hocquet entra a far parte del team d’investimento fixed income di Edmond de Rothschild AM guidato da Alain Krief
Capital Group ha nominato GianPaolo Guidi (nella foto) come managing director nel team financial intermediaries in Italia. Guidi supporterà i clienti lavorando a stretto contatto con il team per rafforzare le relazioni con gli intermediari finanziari in tutto il Paese.
Capitale a rischio.
solo considerando un approccio innovativo.
Obbligazionario BNY Investments. Finalmente diverso.
Scopri di più
Promozione finanziaria. Riservato esclusivamente a investitori professionali. I giudizi e le opinioni espresse nel presente documento appartengono al gestore, salvo laddove diversamente specificato e non costituiscono un consiglio di investimento. BNY, BNY Mellon e Bank of New York Mellon sono i marchi aziendali di The Bank of New York Mellon Corporation e delle sue filiali e possono essere utilizzati in riferimento alla società nel suo complesso e/o alle sue varie controllate in generale. Documento emesso in Italia da BNY Mellon Fund Management (Luxembourg) S.A. (BNY MFML), una società per azioni (société anonyme) costituita e operante ai sensi del diritto del Lussemburgo con numero di registrazione B28166 e avente sede legale in 2-4 Rue Eugène Ruppert L-2453 Lussemburgo. BNY MFML è regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). ID 1710579. 01/25. T12684 07/24
Inter view Mor ten Bugge
La view del ceo di Global Evolution sull’emerging market debt
“È una classe d’investimento che ha un potenziale di crescita”
nvestire nel debito dei mercati emergenti e di frontiera è stato difficile negli ultimi anni, poiché il Covid ha lasciato il posto alla più
alta inflazione degli ultimi decenni e al conseguente aumento dei tassi d’interesse globali”. Parola di Morten Bugge, amministratore delegato di Global Evolution, la società specializzata nel debito sovrano e corporate dei mercati emergenti e di frontiera da poco entrata nell’orbita di Generali Investments. “Con l’inizio della riduzione dei tassi globali, in particolare negli Stati Uniti, il debito dei mercati emergenti e di frontiera sta passando da un ciclo vizioso a un ciclo virtuoso, anche perché il periodo di un dollaro Usa sempre più forte sembra ormai alle spalle”, aggiunge Bugge.
Cosa può cambiare con la presidenza Trump?
Con Donald Trump di nuovo alla Casa Bianca la politica statunitense subirà un cambiamento sismico nel 2025. I mercati hanno già anticipato questo cambiamento politico. Se è corretta la nostra opinione che le politiche protezionistiche di Trump si riveleranno meno dannose del previsto, vediamo una grande opportunità di investire nel debito dei mercati emergenti in valuta locale. Allo stesso tempo, l’incertezza e la volatilità rimarranno elevate nel periodo successivo alle elezioni statunitensi.
Come comportarsi dunque da investitori?
Crediamo che gli investitori dovrebbero enfatizzare la flessibilità poiché la capacità di allocare attivamente tra i vari segmenti del debito dei mercati emergenti in strategie miste dovrebbe ridurre il rischio di perdite e la volatilità.
Perché investire nei mercati emergenti e di frontiera?
Crediamo che investire nei mercati emergenti e di frontiera offra numerosi vantaggi strutturali rispetto ai mercati sviluppati. Sono mercati che attuano politiche fiscali sempre più disciplinate, hanno un forte potenziale di crescita e dispongono di abbondanti risorse di materie prime. Il debito dei mercati di frontiera offre benefici in termini di diversificazione e ha dimostrato una maggiore resilienza durante i periodi di recessione. Per gli investitori esperti, questa classe di attivo rappresenta un segmento non correlato, resiliente e con opportunità ad alto rendimento.
Dove consiglierebbe di cercare opportunità?
In termini di crescita economica, non c’è dubbio che l’Asia sia in testa a livello globale. Tuttavia, molte possibilità di investimento in Asia offrono spread molto ridotti, o addirittura negativi, rispetto agli Stati Uniti, limitandone così l’attrattiva. India e Indonesia sono alcune eccezioni, dove gli investitori ottengono esposizione a tassi di crescita elevati e un carry elevato aggiustato per la volatilità. Se il primo mandato presidenziale di Trump può servire da esempio, i timori geopolitici e i rischi paventati dai titoli dei giornali rimarranno elevati sotto la nuova amministrazione statunitense. Questo dovrebbe portare gli indici di rischio geopolitico, come quello evidenziato qui di seguito, a stabilizzarsi al di sopra della loro media storica, evitando però punte estreme come nel 2015 o nel 2022.
I paesi emergenti at tuano politiche fiscali sempre più disciplinate, mentre i mercati di frontiera hanno dimostrato maggiore resilienza nelle fasi di recessione e permettono anche di diversificare meglio il proprio por tafoglio
Dal punto di vista della valutazione, i titoli sovrani dei mercati emergenti in valuta locale sono vicini al loro valore equo da una prospettiva fondamentale. I titoli sovrani dei mercati emergenti in valuta forte, invece, sembrano ancora costosi rispetto ai fondamentali e alla loro storia Nell’universo delle valute locali, i Paesi dell’America Latina e dell’Europa orientale appaiono particolarmente attraenti. Passando al debito in valuta forte, che è più sensibile ai rating creditizi, le prospettive fondamentali si sono stabilizzate e, in alcuni casi, sono diventate sempre più positive grazie a riforme di successo e bilanci rafforzati. Di conseguenza, gli upgrade dei rating creditizi hanno superato i downgrade sia nel 2023 che nel 2024. Tra gli upgrade notevoli ci sono Turchia, Qatar, Egitto, Costa d’Avorio, Brasile, Argentina, Azerbaigian, Kazakistan, Serbia, Croazia, Montenegro, Albania, Pakistan e Mongolia. A fine novembre 2024, El Salvador ha ricevuto un upgrade del rating a B3/outlook stabile da Moody’s, mentre le Filippine sono diventate l’ultimo Paese a ricevere un upgrade dell’outlook a positivo da S&P, lasciandolo a un passo dal raggiungere l’obiettivo del governo di un rating A-. Identifichiamo opportunità selettive tra i crediti ad alto rendimento con solidi fondamentali macroeconomici e un rischio minimo di forti vendite. Esempi di tali investimenti includono Azerbaigian, Guatemala, Oman, Serbia e Vietnam. Questi Paesi non solo offrono un carry attraente, ma sono anche forti candidati per potenziali upgrade allo status di investment grade.
A cura di Mar ta Serbelloni g
La
view sui mercati del responsabile azionario Usa di Bnp Paribas AM
“Non concentrarsi sulle aziende del listino a grande capitalizzazione”
Che piaccia o no, per quanto riguarda il mercato azionario, dalla vittoria di Donald Trump i listini americani stanno segnando ottime performance, spinte dalle politiche pro-business e pro-crescita del presidente eletto. In particolare, il Russell 2000 e il Dow Jones sono gli indici che più hanno beneficiato dopo l’elezione, mentre il Nasdaq, complici i tassi di interesse a lungo in salita, ha leggermente sottoperformato: la fase rialzista è dunque stata piuttosto omogenea, a parte alcuni settori percepiti come particolarmente invisi alla nuova amministrazione, come le energie rinnovabili.
Nessuna fretta per Powell Intanto, sul fronte delle politiche monetarie, vero è che Jerome Hayden Powell ha abbassato il tasso dei Fed Funds di ulteriori 25 punti base e, secondo le previsioni (raccolte quando questo magazine andava in stampa, n.d.r.), farà altrettanto nell’ultimo meeting dell’anno a dicembre. Ma, dalle sue dichiarazioni, emerge come non ci sia alcuna urgenza di tagliare ulteriormente i tassi, visto che l’economia americana continua a mostrare forza e che l’inflazione si sta muovendo verso il
target di equilibrio, senza averlo ancora pienamente raggiunto. Il mercato oggi prezza solo 70 bps da qui alla fine del 2025, aspettandosi pertanto maggior cautela per non ripetere l’errore del 2021 in caso la dinamica dei prezzi tornasse ad alzare la testa. “Una dinamica dei tassi sotto controllo, una prossima deregulation, società domestiche che beneficeranno di incentivi, un’era di reshoring, stanno facendo bene ai listini”.
Ottimismo dopo Trump
“Sebbene al momento siano solo proclami quelli della presidenza Trump, stanno comunque portando ottimismo”, racconta ad ASSET CLASS Geoff Dailey, head of US Equities, senior portfolio manager di Bnp Paribas Asset Management
Continua: “L’entusiasmo per l’IA è stato il principale motore dell’aumento degli utili nel 2024; la maggior parte degli utili è derivata dai titoli che compongono l’indice tecnologico Nasdaq 100, mentre il resto del mercato ha registrato una crescita appena positiva. Nel 2025, la distribuzione dovrebbe essere più equilibrata”.
591
Miliardi di euro di asset in gestione
342
Miliardi di euro di gestioni istituzionali
393
di euro di asset Esg
3 . 200 + Dipendenti in oltre 30 paesi
Anche se la crescita degli utili del Nasdaq sarà probabilmente ancora superiore, i rendimenti positivi arriveranno anche da settori diversi e le small cap saranno da osservare con attenzione dato
che trattano a sconto sulle large cap
“Quindi, ripeto, anche se la crescita degli utili del Nasdaq sarà probabilmente ancora superiore, le performance arriveranno anche da settori diversi e il mondo delle small cap sarà da osservare con attenzione dato che trattano fortemente a sconto rispetto alle large cap. Parliamo di un delta fino al 20%, una percentuale molto poco consueta per il Russell 2000”. Sta di fatto che il posizionamento sull’equity nel mese di novembre è salito al tasso più rapido di sempre dal 2010, in particolare ovviamente sul mercato americano. Il divario in termini di capitalizzazione di borsa tra Stati Uniti e resto del mondo continua ad aumentare in maniera sensibile grazie a una sovraperformance ormai strutturale.
Divario di valutazioni
“Il divario è ben evidente anche in termini di valutazioni”, precisa il gestore, che continuano ad essere decisamente sopra la mediana negli Stati Uniti, in linea con la mediana nell’Eurozona e ben al di sotto in Giappone, nel Regno Unito e in Italia. Del resto, le grandi aziende tecnologiche sono americane e i numeri non lasciano spazio a dubbi. La spesa IT a livello mondiale è prevista a 5,7 trilioni di dollari nel 2025, segnando una crescita del 9,3% rispetto al 2024. La spesa intorno ai sistemi di data center è prevista in crescita di circa il 35% anno su anno nel 2024, che significa un incremento di 50 miliardi di dollari. E la domanda di GenAI contribuirà a triplicare le vendite di server dal 2023 al 2028. Non mancano i rischi. Ora il rischio è che la crescita acceleri troppo e l’economia
statunitense si surriscaldi, oppure che gli ampi tagli alle tasse provochino una reazione negativa da parte del mercato obbligazionario. “Dovremo attendere che ci sia maggiore chiarezza, non solo sulle proposte politiche, ma anche su ciò che potrà essere effettivamente attuato”, tiene a sottolineare Dailey.
Atterraggio morbido
Più in generale, a parte gli sviluppi politici, le banche centrali dei mercati sviluppati stanno riducendo i tassi di riferimento. Ciò dovrebbe favorire sia l’azionario, grazie al calo dei costi di finanziamento a breve termine, sia il reddito fisso, in quanto la componente dei tassi di policy nei rendimenti obbligazionari diminuisce. Naturalmente, anticipare la reazione dei mercati non è così semplice, perché l’altro fattore, probabilmente più importante, che guida i prezzi degli asset è la crescita economica. “L’opinione comune è che gli Stati Uniti vedranno effettivamente un atterraggio morbido: la crescita rallenterà, ma resterà positiva grazie al ritorno dell’inflazione di base verso l’obiettivo del 2% fissato dalla Federal Reserve”, afferma.
Le previsioni di Anima sull’andamento dei listini nel corso del 2025
Ot timismo sul Btp mentre gli Stati Uniti guideranno ancora l’equity
Atteggiamento costruttivo sulla ripresa post-pandemica e, diversamente dal consensus, un moderato ottimismo sul quadro marco-economico in Europa, pur sapendo che continueranno a essere gli Stati Uniti i motori della crescita delle economie avanzate. È questa la traiettoria dell’economia globale tratteggiata da Anima Sgr, che il 28 novembre ha presentato alla stampa il suo outlook sul 2025.
Le prospet tive per le piazze finanziarie globali in vista del prossimo anno sono positive, grazie innanzitutto alla crescita economica che resta ancora resiliente
Uno scenario, quello disegnato dalla casa di gestione italiana, che in materia di costruzione del portafoglio comporta due indicazioni chiave: continuare a investire in equity, soprattutto quello Usa, e lasciare un po’ di spazio per il reddito fisso, attraverso i governativi.
“A livello globale il mercato del lavoro sta ritrovando il suo equilibrio: sia il tasso di disoccupazione sia gli indicatori sul fronte dell’offerta, come le aperture di nuove posizioni e i posti vacanti, sono ormai tornati ai livelli pre-Covid. L’inflazione prosegue lungo il sentiero di decelerazione e avvicinamento ai target dalle banche centrali, molte delle quali hanno avviato un processo di graduale normalizzazione dei tassi di interesse”, ha dichiarato Fabio Fois, head of investment research & advisory di Anima.
“Dopo un anno di performance ancora deludenti, siamo moderatamente più costruttivi sui mercati obbligazionari nel 2025 e ci aspettiamo ritorni migliori che nel 2024. Negli Stati Uniti i rendimenti storicamente elevati rappresenteranno la maggior fonte di reddito, mentre lo spazio per una discesa significativa dei tassi è limitato. In area euro, una ripresa moderata e una crescita che resterà sotto potenziale potrebbero favorire un calo dei rendimenti dai livelli correnti, in particolare nella prima parte dell’anno. Ci aspettiamo una performance positiva dei Btp, almeno nel primo semestre: una Banca centrale europea più accomodante potrebbe essere un fattore di supporto, e non prevediamo un aumento dei rischi idiosincratici che possa alimentare un allargamento significativo dello spread”, ha aggiunto Filippo Di Naro, responsabile direzione investimenti.
Consumi robusti
Le prospettive per i mercati azionari globali nel 2025 restano positive, grazie innanzitutto al traino di una crescita economica resiliente. La solidità dell’economia statunitense, sostenuta da consumi robusti, dovrebbe garantire una crescita degli utili aziendali superiore al 10%, con un impatto favorevole sulle valutazioni. Sebbene i livelli valutativi di partenza siano superiori alla media storica, infatti, le aspettative di crescita e l’adozione di politiche monetarie più espansive da parte delle banche centrali alimenteranno ulteriore ottimismo.
Suggeriamo un’asset allocation orientata ai settori quality e growth, con una preferenza per l’America
+2,3%
Crescita attesa nel 2025 negli Usa
“In questo contesto, suggeriamo un’allocazione orientata verso i settori quality e growth, con una preferenza geografica per gli Stati Uniti, grazie alla maggior solidità macro. Nel 2025, inoltre, più settori saranno protagonisti di dinamiche rialziste e quindi non sarà tutto concentrato nei soli titoli tecnologici come è avvenuto negli ultimi anni”, ha detto Fois.
Incognita Cina
Cautela viene invece in riferimento agli emergenti, poiché “la Cina resta un incognita e l’apprezzamento del dollaro innescato dalle politiche di Trump potrebbe impattare negativamente su questo universo d’investimento”.
Nel 2025 il contesto macroeconomico globale di lieve rallentamento della crescita dovrebbe continuare a supportare il dollaro contro tutte le altre valute, e l’euro in particolare. “Pensiamo infatti che il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, con l’introduzione di dazi doganali prima contro la Cina e poi verso il resto del mondo, avrà come conseguenza principale un rafforzamento del dollaro rispetto alle principali divise. Inoltre, la nuova presidenza americana potrebbe aumentare i rischi di un rallentamento del processo disinflattivo verso la fine del 2025, spingendo la Fed ad adottare un approccio più cauto in tema di taglio dei tassi”, ha sottolineato Di Naro. E ha concluso: “L’avvento dei
Il ritorno di Trump alla Casa Bianca con i dazi doganali avrà come ef fet to un dollaro più for te sulle altre divise
+1%
Crescita attesa nel 2025 nell’Eurozona
repubblicani alla Casa Bianca innescherà nuove guerre commerciali che tenderanno a danneggiare le altre valute. Manteniamo una view costruttiva sullo yen per la seconda parte dell’anno in scia alla possibilità che la Bank of Japan continui ad alzare i tassi. Giudizio moderatamente costruttivo anche per sterlina”.
Rischio di ritorsioni
Sebbene si pensi che sia più probabile che Trump usi lo spettro dei dazi come strumento negoziale anziché come arma economica, non mancano i timori sulla configurazione prossima delle politiche commerciali globali. Durante la sua sanguigna campagna elettorale, il candidato repubblicano ha ventilato
l’ipotesi di una tariffa universale del 10% su tutti i beni importati negli Usa, e del 60% su quelli provenienti dalla Cina. “Se queste proposte fossero implementate, i volumi di interscambio si ridurrebbero, con possibili ripercussioni negative per la profittabilità di molte aziende e per l’inflazione. Queste conseguenze potrebbero venire esacerbate in caso di ritorsioni”, hanno dichiarato gli esperti. Un altro rischio legato alle decisioni della futura presidenza Usa è l’implementazione di misure più stringenti per il controllo e la limitazione dell’immigrazione verso gli Usa, che deprimerebbero l’offerta di forza lavoro, con potenziali riverberi inflazionistici attraverso il canale salariale.
Il dollaro in ascesa dopo l’arrivo di Donald Trump Gli analisti ora si dividono tra rialzisti e ribassisti
Negli ultimi mesi il dollaro Usa ha dimostrato una notevole forza consolidando così la propria posizione di valuta dominante nei mercati internazionali, anche in scia al cosiddetto “effetto Trump”, ovvero all’elezione del tycoon per la seconda volta alla Casa Bianca e alle sue promesse elettorali. I numeri parlano chiaro: il Dollar Index, paniere di riferimento della divisa statunitense rispetto alle altre sei più importanti monete a livello globale, è cresciuto del 6% da inizio ottobre a inizio dicembre.
E rispetto all’euro il biglietto verde si è apprezzato del 6,3% circa, sempre nello stesso periodo di riferimento, tanto da arrivare a muoversi poco lontano dalla parità in area 1,05. Sebbene il rafforzamento del dollaro possa ridurre il costo delle importazioni, attenuando potenzialmente alcuni effetti dei dazi annunciati, il panorama è cambiato: gli Stati Uniti sono ormai, di fatto, un importante esportatore di petrolio e una grande percentuale di beni globali è fatturata in dollari. Ciò significa che un dollaro più forte potrebbe non esercitare sull’inflazione la stessa pressione al ribasso di una volta.
In questo scenario, l’apprezzamento del dollaro rispetto alle altre principali divise ha innescato un acceso dibattito tra gli analisti delle maggiori case d’investimento. Le opinioni spaziano tra chi vede un rally ancora sostenibile e chi, invece, prevede una correzione nel medio termine.
Peter Kinsella, global head of Forex Strategy di Ubp, sottolinea che il dollaro ha beneficiato di una serie di fattori strutturali e ciclici: “Il dollaro sta mostrando una forza che deriva sia dal differenziale dei tassi di interesse sia dal buon andamento dell’economia statunitense. Tuttavia, questa spinta potrebbe attenuarsi. Vediamo segnali di recupero nell’Eurozona, sostenuti da un miglioramento del saldo delle partite correnti e dalla stabilizzazione dei prezzi energetici”.
Secondo l’analista, inoltre, un aspetto da monitorare sarà l’evoluzione dei cosiddetti deficit gemelli degli Stati Uniti (bilancio federale e conto corrente), che nel lungo periodo potrebbero esercitare una pressione negativa sulla valuta americana.
Sarà da monitorare
l’evoluzione dei cosiddetti deficit gemelli negli Usa
esperto di strategie d’investimento di Gam
L’apprezzamento della divisa americana ha un impatto sui paesi emergenti
Carlo Benetti, esperto di strategie d’investimento di Gam, mette invece l’accento sull’impatto globale della forza del dollaro. “L’attuale apprezzamento del dollaro ha creato un contesto sfidante per molte economie emergenti. Valute come il real brasiliano e il rand sudafricano sono sotto pressione, e il costo del debito estero per questi paesi è aumentato significativamente”, spiega Benetti. Tuttavia, l’analista invita a considerare anche le opportunità che questo scenario potrebbe aprire: “Le valutazioni dei mercati emergenti sono ai minimi storici, e questo potrebbe rappresentare un’occasione interessante per gli investitori a lungo termine. Bisogna saper guardare oltre la volatilità di breve periodo”. Il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management è più cauto nelle sue valutazioni. “Il rally del dollaro riflette solidi fondamentali, ma c’è il rischio che sia stato spinto troppo in alto dalle dinamiche di mercato”, affermano gli analisti. Tra i fattori di rischio, evidenziano due principali criticità: “Le valutazioni del Dollar Index sono ormai su livelli storicamente elevati, e questo rende difficile sostenere ulteriori guadagni senza un peggioramento delle condizioni
+6%
Il rialzo del Dollar Index tra ottobre e dicembre 2024 dopo le presidenziali Usa
economiche altrove. Inoltre, eventuali politiche protezionistiche o tensioni geopolitiche potrebbero creare ulteriore volatilità”. Anche Ubs Global Wealth Management adotta un approccio prudente e suggerisce di sfruttare la forza del dollaro come un’opportunità per diversificare: “Riteniamo che il rally del dollaro non sia sostenibile nel lungo termine, soprattutto se la Fed rallenterà i rialzi dei tassi”, dichiarano gli analisti di Ubs.
Per questo motivo, consigliano di “ridurre gradualmente l’esposizione al dollaro, favorendo valute come il franco svizzero o il dollaro australiano, che offrono un profilo rischio/rendimento più bilanciato. Inoltre, l’oro rimane un asset strategico per proteggersi dall’incertezza valutaria e geopolitica”. Filippo Garbarino, strategist di Lemanik, offre una visione complessiva delle dinamiche che circondano il dollaro.
“Il super-dollaro è certamente una forza dominante, ma il contesto globale è
estremamente complesso. La resilienza dell’economia statunitense e il calo dell’inflazione domestica potrebbero continuare a sostenere il biglietto verde.
Tuttavia, le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina rappresentano una variabile cruciale da monitorare: una ripresa più lenta della Cina potrebbe mantenere il dollaro forte, mentre un miglioramento dei flussi commerciali globali potrebbe indebolirlo”.
Piani radicali
Ancora, Ole Hansen, head of Commodity Strategy di BG Saxo afferma che: “Dato il difficile clima macroeconomico e geopolitico, esiste la prospettiva di ulteriori rialzi il prossimo anno: i piani radicali di Trump in materia di tariffe, tagli fiscali e deportazioni evidenziano il rischio che l’inflazione e il debito possano entrambi sorprendere al rialzo, due fattori da cui gli investitori in oro cercano di proteggersi. Nel complesso, manteniamo l’opinione che 3mila dollari potrebbe essere raggiunto nel 2025”.
Le case d’investimento sembrano concordare su un punto: il dollaro è attualmente supportato da fondamentali solidi, ma le prospettive a lungo termine rimangono incerte. I rischi di una correzione sono concreti, soprattutto se l’economia globale riuscirà a trovare un equilibrio più stabile. Insomma, come fa notare infine Benetti di Gam: “Per gli investitori, il messaggio chiave è diversificazione. In un contesto così volatile, mantenere un portafoglio bilanciato sarà fondamentale per navigare le sfide dei prossimi mesi”.
La resilienza dell’economia e il calo dell’inflazione possono sostenere il dollaro
Per
la moneta d’oltreoceano esistono prospettive di ulteriore crescita
L’Ue unifica la vigilanza antiriciclaggio
Le osservazioni dell’Uif di Bankitalia
Operazioni sospette, riciclaggio, finanziamento del terrorismo. Sono le aree di illegalità o di vera e propria economia criminale che spesso vengono alimentate con le criptovalute. Il problema è stato affrontato di recente in una audizione parlamentare di un rappresentante di Bankitalia. Si tratta di Enzo Serata, direttore dall’Unità di informazione finanziaria per l’Italia (Uif), che ha parlato di fronte alle Commissioni Giustizia e Finanze della Camera dei Deputati.
Il nuovo intervento serviva per sentire la voce di un esperto su un nuovo regolamento europeo che ha istituito a livello continentale la nuova Autorità antiriciclaggio (Amla). Quest’ultima coordinerà a sua volta vari organismi nazionali: le Financial intelligence unit (Fiu), di cui fa parte anche l’Uif italiano. Oggetto di vigilanza saranno soprattutto i Casp (Crypto-asset service providers), cioè i prestatori di servizi nel settore delle criptovalute.
Si tratta dei gestori intermediari che operano nei mercati di criptovalute. Ecco, in sintesi cosa ha detto Serata: “Signori Presidenti, Onorevoli Deputati, ringrazio molto per l’invito a questa audizione sullo schema di decreto legislativo per l’adeguamento della normativa nazionale al regolamento (Ue) 2023/1113, riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e determinate cripto-attività (c.d. Transfers of Funds Regulation recast - Tfr). È stata istituita a Francoforte la nuova Autorità Antiriciclaggio europea, la c.d. Amla, che svolgerà il duplice ruolo di supervisore e di meccanismo di supporto e coordinamento delle Financial Intelligence Unit; tra queste rientra l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF). Sono stati già avviati primi contatti per passare alla fase attuativa di questa significativa riforma ed è fondamentale procedere con celerità alle valutazioni utili all’adeguamento delle disposizioni nazionali, nell’ottica di perseguire la massima efficacia consentita dalle norme europee”. Questa unificazione a livello continentale della normativa pone alcuni problemi e fa emergere delle criticità che lo stesso Serata non ha mancato di sottolineare parlando alla Camera. In particolare, per poter operare nel nostro Paese, i provider di criptovalute potranno in teoria essere dotati di un passaporto europeo senza avere una stabile organizzazione a sud delle Alpi. E così, come ha sottolineato il dirigente dell’Uif, alcuni “potranno dunque decidere di non stabilirsi nel nostro Paese (chiudendo gli uffici presenti in Italia), di chiedere
Con le nuove norme europee sono necessarie in Italia forme di controllo e di sanzione
l’autorizzazione a operare in un altro stato membro e di prestare poi servizi in Italia online, attraverso crypto-Atm o altre reti distributive, rimanendo sottratti al controllo diretto delle Autorità italiane. Il rischio di perdita di informazioni rilevanti potrà essere auspicabilmente mitigato grazie ai buoni rapporti di cooperazione che l’Unità intrattiene con le omologhe entità estere, che sono obbligate a inviare alla Uif le eventuali Sos ricevute da Casp stabiliti nel proprio Stato che riguardino l’Italia (c.d. segnalazioni cross-border)”.
Presidio di trasparenza
Di conseguenza, ha aggiunto Serata, “diventa obbligatoria la disponibilità e la verifica di specifiche informazioni inerenti ai trasferimenti di cripto-attività,
in particolare con riguardo all’ordinante e al beneficiario dei trasferimenti stessi. In caso di dati mancanti, i Casp applicano procedure basate sul rischio per stabilire se eseguire, rifiutare, restituire o sospendere il trasferimento di criptoattività; valutano altresì se il trasferimento o altre operazioni correlate siano sospetti e quindi da segnalare alla Fiu.
Gli stessi Casp devono inoltre predisporre politiche, procedure e controlli interni per garantire l’attuazione delle misure restrittive dell’Unione e nazionali nonché assicurare la conservazione dei dati per un periodo di cinque anni, oltre il quale si provvede alla cancellazione. A presidio delle disposizioni per la trasparenza dei trasferimenti di crypto-asset è stabilita l’introduzione di forme di controllo e di adeguate misure sanzionatorie”.
Cr yptoasset collezionismo
A cura di Viola Sturaro g
Il gruppo guidato da Del Fante si apre al mondo digitale Nasce un nuovo prodot to filatelico legato alla Blockchain
Poste Italiane si apre al mondo degli Nft presentando il primo prodotto filatelico tradizionale a cui è associato un suo corrispettivo collezionabile di tipo Token Non Fungibili e relativa Blockchain. Protagonista dell’inedita iniziativa è il cofanetto celebrativo chiamato “Posta prioritaria Collezione gialla”, dedicato all’evoluzione di questo sistema di spedizione rapido ormai parte della quotidianità. Il cofanetto, proposto in versione tradizionale fisica e con un Nft associato, riguarda quindi la storia della Posta Prioritaria dal momento nel suo debutto nel 1999 fino al 2008.
Il collezionabile è stato lanciato in occasione della 139esima edizione della fiera di settore Veronafil, che ogni anno riunisce esponenti appassionati di filatelia e collezionismo. Così come per altre iniziative simili, anche in questo caso, contestualmente all’acquisto del cofanetto, si riceverà gratuitamente il gemello digitale, con l’elemento virtuale che potrà essere riscattato tramite un codice Qr univoco e conservato all’interno di un wallet digitale con certificazione garantita dalla Blockchain. I pacchetti a disposizione sono 400 in totale, disponibili in edizione a tiratura limitata e numerata.
Il Parma Calcio si tuffa nel mondo dei fan token annunciando la collaborazione con Starcks, piattaforma digitale leader in Italia nel mercato dei token sportivi dei calciatori. L’accordo prevede che per l’intera stagione calcistica 2024/25 Starcks sarà official partner della squadra emiliana: in questo modo, l’accordo con il club permetterà ai tifosi crociati di vivere nuove emozioni e seguire, grazie al listing sulla piattaforma, il successo digitale dei talenti gialloblù.
Chiliz Group ha annunciato il lancio del nuovo Wallet Socios.com, dedicato ai suoi utenti per avere controllo completo dei loro fan token comodamente dal proprio smartphone. Oltre a questa funzionalità gli utenti potranno anche accedere alle dApp di giochi fantasy, piattaforme di previsioni sportive, strumenti di bridging crosschain e DEX, con nuove dApp che verranno continuamente aggiunte alla libreria in espansione. Il lancio è previsto in più fasi, partendo con le funzionalità essenziali. 3
g Top Funds classifiche
Gli analisti di Ing delineano gli ef fet ti dei
Inga Fechner, senior economist, global trade e James Knightley, chief international economist, US di Ing, hanno pubblicato un commento sull’impatto del confronto Usa-Cina sul commercio globale e sugli effetti delle barriere doganali.
Ecco un estratto della loro analisi. “I dazi sulle merci cinesi hanno spinto le aziende a cercare alternative, e alcune hanno spostato la produzione in altri paesi per evitare le tariffe. Con il calo degli scambi di merci tra Usa e Cina, entrambe le nazioni
hanno cercato altri mercati, con conseguenti guadagni significativi per alcuni paesi. Tra il 2017 e il 2023, la quota di importazioni negli Stati Uniti da Ue, Messico e Vietnam è aumentata rispettivamente di 2,4 punti percentuali, 2,1 punti e
1,7 punti. Inoltre, anche Taiwan, Canada e Corea del Sud hanno aumentato la loro quota di mercato delle esportazioni verso gli Stati Uniti di 1 punto percentuale. Alcuni cambiamenti sono dovuti ai recenti conflitti commerciali, ma non tutti i
mutamenti possono essere attribuiti all’escalation. Gli adeguamenti della supply chain sono influenzati dalle dinamiche competitive, dalle considerazioni ambientali, dalle preferenze dei consumatori e dagli aspetti normativi.
Sebbene l’inasprimento del contesto commerciale abbia determinato molti cambiamenti, è fondamentale riconoscere che anche la natura sfaccettata delle catene di approvvigionamento svolge un ruolo importante”.
Nome fondo
Isin Rendimento di gestione annualizzato a 12 mesi
Lemanik Lemanik Sicav High Growth Cap Retail Eur LU0284993374 p 28,20%
Anima Anima Italian Sm Md Cp Eq Silver Eur Acc
IE00BZBXFP28 p 27,42%
Anima Anima Iniziativa Italia A IT0005186041 p 27,25%
IMPact SGR World Impact Sicav Imptt Lvr Itl Seuracc LU2398048020 p 26,07%
Bnp Paribas Bnp Paribas Equity Focus Italia Classic FR0013269354 p 25,63%
Bnp Paribas Bnl Azioni Italia IT0000382561 p 24,35%
Eurizon Eurizon Equity Italy Smart Vol R Acc
iShares iShares Ftse Mib Etf Eur Acc
LU0130323438 p 23,77%
IE00B53L4X51 p 22,67%
Xtrackers Xtrackers Ftse Mib Etf 1d LU0274212538 p 22,65%
Amundi Amundi Ftse Mib Etf Dist FR0010010827 p 22,63%
iShares iShares Ftse Mib Etf Eur Dist IE00B1XNH568 p 22,56%
Anima Anima Italia B IT0005158784 p 22,44%
Mediolanum Mediolanum Ch Italian Equity S A IE0004394007 p 22,28%
Goldman Sachs Ing Direct Top Italia Arancio P Inc LU0456302776 p 21,60%
Amundi Amundi Is Italy Mib Esg Etf Dr - Eur C LU1681037518 p 21,57%
Ersel Leadersel P.M.I. B Acc LU1011692438 p 21,51%
Eurizon Eurizon Azioni Italia R IT0001021192 p 21,45%
WisdomTree WisdomTree Ftse Mib Etp XS2427354985 p 21,43%
Eurizon Eurizon Italian Equity Opps Rd Eur Inc LU1980836073 p 21,33%
Fideuram Fonditalia Equity Italy R LU0058495788 p 20,88%
Liquidità in calo
“Con la fine dell’anno osserviamo un calo nella liquidità, influenzato da fattori politici più generali come il conflitto in Medio Oriente e in Ucraina, Donald Trump e la crisi in Francia”. François Rimeu (Crédit Mutuel AM).
Scenari dif ferenti
“Lo scenario resta quello di un soft landing per l’economia e di una normalizzazione dell’inflazione. Sulle politiche monetarie, il percorso di taglio tassi è molto più chiaro per la Bce che per la Fed”. Gianluca Ungari (Vontobel).
Aumenta la possibilità di Scadenza Anticipata con l'Effetto Magnet
Caratteristiche principali:
Emittente: BNP Paribas Issuance B.V.
Garante: BNP Paribas (S&P’s A+ / Moody’s Aa3 / Fitch AA-)
Possibilità di Scadenza Anticipata con Effetto Magnet a partire dal 6° mese
Potenziali premi mensili con Effetto Memoria tra lo 0,80% (9,60% p.a.) e l'1,35% (16,20% p.a.) dell'Importo Nozionale
EFFETTO MAGNET
Sede di Negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana. Il Certi cate è ammesso alla negoziazione alla Data di Emissione.
Scadenza a tre anni (16/09/2027)
Rimborso condizionato dell'Importo Nozionale a scadenza
Il livello Magnet è calcolato come segue: alla prima Data di Valutazione di Scadenza Anticipata (6° mese), il Livello Magnet è pari al 100% del Valore Iniziale del relativo Sottostante. Per ogni Data di Valutazione di Scadenza Anticipata successiva, se il Certi cate non è scaduto anticipatamente, il Livello Magnet è pari al maggiore tra l’85% ( oor) e il Valore del Sottostate con la performance peggiore osservata nella Data di Valutazione di Scadenza anticipata del mese precedente.
Il Certi cate è uno strumento nanziario complesso.
ISIN AZIONI SOTTOSTANTI
NLBNPIT27X30 Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco BPM
NLBNPIT27TW0 Fineco, BPER, BMPS
NLBNPIT27TX8 Mediobanca, Unicredit, BPER, BMPS
NLBNPIT27TY6 ENI, Leonardo, STMicroelectronics, Enel
PREMIO E BARRIERA A
NLBNPIT27TZ3Stellantis, Assicurazioni Generali, Banco BPM, STMicroelectronics55%
NLBNPIT27U09 Diasorin, Stellantis, Tenaris, Pirelli
NLBNPIT27X48 Axa, Elevance Health, Ageas, Centene
NLBNPIT27X55 Repsol, BP, Marathon Petroleum, Equinor
NLBNPIT27X89 Nvidia, Microsoft, Tesla, Uipath
NLBNPIT27XC4 Constellation Energy, Vestas, Canadian Solar
1 Gli importi espressi in percentuale (esempio 0,80%) ovvero espressi in euro (esempio 0,80 €) devono intendersi al lordo delle ritenute scali previste per legge.
(11,04%
(9,84% p.a.)
€ I Certi cate con un sottostante denominato in una valuta diversa dall’Euro sono dotati di opzione Quanto che li rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’Euro e la valuta di denominazione del sottostante, neutralizzando il relativo rischio di cambio.
Per maggiori informazioni
Messaggio pubblicitario con nalità promozionali Prima di adottare una decisione di investimento, al ne di comprenderne appieno i potenziali rischi e bene ci connessi alla decisione di investire nei Certi cate, leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certi cates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 30/05/2024, come aggiornato da successivi supplementi, le Condizioni De nitive (Final Terms) relative ai Certi cate e la Nota di Sintesi e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento scale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID), ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certi cate. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza. in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai ni di una corretta decisione di investimento. L’investimento nei Certi cate comporta, tra gli altri, il rischio di perdita totale o parziale dell’Importo Nozionale, nonché il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante agli strumenti di gestione delle crisi bancarie (bail-in). Ove i Certi cate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certi cate siano acquistati o venduti nel corso della loro durata, il rendimento potrà variare. Le informazioni e i gra ci a contenuto nanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esempli cativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certi cate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.
Amundi Amundi Is Msci Europe Momt Fctr Etf-C LU1681041460 p 25,88%
Natixis Dnca Invest Sri Norden Eur B Eur LU1490785174 p 24,21%
Decalia Decalia-Silver Generation -A2 Eur P LU1426102726 p 23,90%
Bnp Paribas Bnpp E Esg Equity Momentum Europe Etfcap LU1377382012 p 23,78%
iShares iShares Edge Msci Eurp Mltfctr Etf € Acc IE00BZ0PKV06 p 22,88%
Liontrust Liontrust Gf Sust Fut Pan Eur Gr A1 Acc€ IE00BYWSV511 p 22,51%
Union Investment Qfs Sicav - European Eqs Eur A Dis LU0374936432 p 22,38%
Wellington Wellington Strategic Eurp Eq EUR DL Ac IE00BNTJ2352
J. Chahine Capital Digital Stars Europe R
C. Threadneedle Ct (Lux) European Growth & Inc A Inceur LU0515381530 p 21,81%
ABN AMRO Aaf-Liontrust European Sust Eqs A€ LU0849850747 p 21,69%
J.P. Morgan Jpm Europe Equity Plus D Perf (Acc) Eur LU0289214628
21,44% M&G M&G (Lux) Eurp Strat Val B EUR Acc LU2057292679
Fidelity International Fidelity European Div D-Acc-Eur LU2589688675
Fidelity International Fidelity European Growth A-Dis-Eur LU0048578792 p 20,82% Wellington Wellington Focused European Eq Eur Dl Ac IE00BL5GSR26 p 20,80%
Mercer Acadian Sst Eurp Eq C3-I-1.5000-Eur IE0004VYS6K6 p 20,51%
VanEck VanEck Sust Eur Equal Weight Ucits Etf NL0010731816
Prospet tive positive
“Dopo il risultato alle elezioni americane, le prospettive per gli asset rischiosi sono positive, con un soft landing per le economie degli Usa e del mondo nonostante la potenziale volatilità futura”. A dirlo gli esperti di AllianzGI.
Mutamenti e incer tezze
“Le sfide nel 2024 non sono mancate, con il 2025 che si preannuncia un anno caratterizzato da continui mutamenti, in cui la gestione del rischio sarà cruciale per affrontare l’incertezza”. Norman Villamin (Ubp).
Insight
Morgan Stanley Ms Invf Us Growth C
Fineco Morgan Stanley Us Advtg Fam J Eur Acc IE000B83FAH8 p 56,66%
Alger Management Alger American Asset Growth A Us
Baillie Gifford Baillie Gifford Ww Us Equity Gr A Usd IE00BK70YW20 p 55,83%
Banca Generali Lux Im Morgan Stanley Us Hi Convct Dxl LU2344439414
Lord Abbett Lord Abbett Innovation Growth N Usd
Pharus Vitruvius Us Equity B Usd
Efg New Capital Us Growth Usd A Acc IE00BJYJF221
Credito resistente
“Il credito in euro continua ad attirare l’interesse degli investitori, soprattutto grazie a solidi fondamentali societari, un mercato dinamico e un contesto economico favorevole”. Boutaina Deixonne (Axa IM).
49,50%
Nomura American Centur y Us Fcs Innovt Eq A Usd
Nuveen Winslow Us Lrgcapgr Esg Pusd
Rowe Price T. Rowe Price Us Lg Cp Gr Eq A Usd
43,83% Loomis Sayles FCH Loomis Sayles US Gr Eq P EUR C
La forza degli utili
“Le aspettative degli utili aziendali hanno guidato i mercati americani e giapponesi nel 2024, confermando i trend positivi e negativi. Questa forza potrebbe essere ancora più importante nel 2025”. Antonio Tognoli (Cfo Sim).
Sparx Japan Jpy Inst E
Matthews Asia Matthews Japan Fund I Usd Acc
Morgan Stanley Ms Invf Japanese Equity C
J.P. Morgan Jpm Japan Equity D (Acc) Jpy
Goldman Sachs Gs Japan Equity Ptnrs Base Acc Jpy(Snap) LU1217870671 p 23,91%
J.P. Morgan Jpm Japan Strategic Value D (Acc) Jpy LU0329206329 p 23,78%
Xtrackers Xtrackers Msci Japan Esg Etf 1c IE00BG36TC12 p 23,05%
Edm. De Rothschild EdR Japan A FR0010976555 p 22,45%
PineBridge PineBridge Japan Equity A IE00B0VPN609 p 22,33%
Axa IM Axa Im Japan Equity E(‚¬)
Templeton Franklin Japan N(Acc)Usd
21,27% Ubs Csif (Lux) Equity Japan Esg Blue Fb Eur
p 21,27% Rbc Rbc Funds (Lux) Japan Ishin O Usd
Alpha Japan Priviledge - Alpha Japan Jpy Pa Uh
Lazard VisionFund Japan Equity Val I Jpy Acc
Pharus Vitruvius Japanese Equity B Jpy
20,70% AM One Amo Japan Value Equity Jpy Acc
Bnp Paribas Bnpp Sust Japan Mlt-Fac Eq Cl Eur Acc
Criptovalute al top
“Il 2024 è stato un anno straordinario per le criptovalute, con eventi epocali come l’approvazione e il lancio degli Etf spot sul Bitcoin e l’halving. Anche il 2025 sarà cruciale per il panorama cripto”. (21Shares).
Scenario 2025
“Nella nostra view al 2025 preferiamo il settore dei prestiti bancari, l’immobiliare, le commodity, le azioni cicliche e value, lo yen e la sterlina, il tutto puntato su Europa ed emergenti”. Paul Jackson (Invesco).
Schroders Schroder Isf Sust Asn Eq F Acc Sgd LU2158555461 p 24,82%
Eastspring Eastspring Inv Asian Low Vol Eq A LU1522347837 p 24,14%
Ubs Ubs Etf Msci Pac (Exjpn) Imi Sri Usd A-A
IE000BKMMHF9 p 23,93%
Hsbc Hsbc Gif Asean Equity Ec LU0210637467 p 23,71%
Schroders Schroder Isf Asian Eq Impact A Usd Acc LU2537424454 p 23,70%
Wellington Wellington Asia Quality Inc Usd N M4disu LU2636597754 p 23,38%
Fidelity International Fidelity Asean A-Acc-Usd LU0261945553 p 23,38%
Morgan Stanley Ms Invf Sustainable Asia Equity B LU0073229410 p 23,37%
Hsbc Hsbc Gif Asia Pac Ex Jpn Eq Hidiv Ec LU0197775025
23,23% J.P. Morgan Jpm Asean Equity D (Acc) Usd
p 22,83% Man Man Asia (Ex-Japan) Eq Dw C Eur Acc IE000EYASAA2 p 22,83%
Barings Barings Asean Frontiers I Usd Acc IE00B3BC5V13 p 22,78%
Hsbc Hsbc Msci Ac Apacexjpnclmtprsalgndetfusd IE000XFORJ80 p 22,60% Xtrackers Xtrackers Msci Em Asia Esgscr Swp Etf 1c LU0292107991 p 22,55%
Capital Polar Capital Asian Stars R Acc IE00BG43QB90 p 22,33%
“Con l’aumento dei rischi di inflazione è probabile che la Fed possa essere costretta a smorzare l’allentamento della politica monetaria, con l’Europa che invece potrebbe muoversi all’opposto”. Sylvain De Bus (Candriam).
L’impatto di Trump
“La vittoria di Trump si è rivelata favorevole per l’azionario, in particolare per le piccole e medie capitalizzazioni. Al contrario, è meno positiva per le obbligazioni e la curva dei Treasury”. Francesco Lomartire (Spdr Etf).
Pictet-Emerging Mkts High Div Hr
Xtrackers Xtrackers S&P Selec Frontier Swap Etf 1c
Gam Gam Sustainable Emerg Eq Usd Acc IE00B5B44815 p 37,55%
Franklin Templeton Templeton Frontier Markets C(Acc)Usd LU0390137460
Amundi Amundi Azionario Paesi Emergenti B IT0004813975 p 29,72% T. Rowe Price T. Rowe Price Frontier Mkts Eq
Tra corporate e governativi “Dopo una serie di declassamenti in quello che è stato il settore sovrano negli ultimi anni, vediamo che il segmento corporate debt dei mercati emergenti ha iniziato a scollegarsi dal credito sovrano”. Alia Yusuf (Global Evolution).
Schroder Isf Frntr Mkts Eq B Acc Usd
Neuberger Berman Neuberger Berman Em Mkts Eq Usd A Acc IE00B3M56506 p 26,12%
Hsbc Hsbc Gif
Pil e mercati
“I mercati attribuiscono alla vittoria di Trump un effetto taumaturgico che non durerà. Il Tycoon eredita un’economia che dal 2021 produce un deficit di 8 punti di Pil per un Pil nominale di 4 punti”. Maurizio Novelli (Lemanik Invest).
Occhio all’oro
“L’andamento altalenante dell’oro indica un picco di mercato a breve. Esiste però la prospettiva di ulteriori rialzi il prossimo anno, con diversi fattori da cui gli investitori in oro cercano di proteggersi”. Ole Hansen (BG Saxo).
Xtrackers Xtrackers Msci World Momentum Etf 1c
iShares iShares Edge Msci Wld Mom Fctr Etf $ Acc
p 41,36%
Robeco Robeco Qi Global Momentum Equities I € LU0803250884 p 41,19%
Req Capital Req Global Compounders A Nok (Acc)
IE00BMWPZH81 p 40,68%
Morgan Stanley Ms Invf Global Opportunity C LU0552385451 p 40,64%
Ubs Ubs (Lux) Kss Sysmc Allceq(Usd)F-Uk Usd LU1735538545 p 40,02%
Goldman Sachs Gs Globalfutecnmcseceqptfothercurrcy€Acc LU2596604087 p 39,88%
Nomura Nomura Fds Ie Glb Mlt-Thm Eq A Usd Acc IE00BJCW9983 p 39,34%
Nikko AM Nikko Am Global Equity A Usd Acc LU1198275312 p 39,25%
Fisher Investments Fisher Invts Instl Glbl Devconcntreqesg$
IE00BZ4SVD40 p 39,16%
Invesco Invesco Quant Strats Esgglbeqmfetfusdacc IE00BJQRDN15 p 39,10%
Cpr AM Cpr Invest Global Dsrpt Opp U Eur Acc
Crédit Agricole Indosuez Funds Global Trends PE LU1073919752 p 38,87%
Rischi e incer tezze
“Nel 2025 la solidità dei fondamentali societari e i trend nel campo dell’innovazione potrebbero essere controbilanciati dal rischio geopolitico e dalle incertezze politiche”. Melda Mergen (Columbia Threadneedle).
Codice Isin
di gestione annualizzato a 12 mesi
Pharus Pharus Sicav Trend Player A Eur Acc LU1253867508 p 27,98%
Azimut Az Fd1 Az Allc Intl 50%-100% A-Az Cap LU2168558927 p 27,59%
Eurizon Eurizon Investment Sicav Flexible Beta8i LU2015234516 p 26,69%
Eurizon Eurizon Investment Sicav Flexible Beta9i LU2015234607 p 26,40%
Azimut Az Ma Az Allc Technology Bal Azeurret LU2279429596 p 24,20%
Dws Dws Esg Dynamik Tfc DE000DWS2UC7 p 24,16%
Fideuram Ailis Schroder Global Thematic R Eur Acc LU2218727035 p 23,74%
Compass Compam Sb Equity D Eur Inc LU0620020429 p 23,46%
Azimut Az Fd 1 Equity Escalator A-Az Eur Acc LU1867654516 p 23,15%
House Of Wealth How Global Leaders Fund Eur I LI1206123492 p 23,11%
Degroof Petercam Hector Sicav Absolute Return B Cap LU0445640682 p 23,03%
Union Investment Unirak Nachhaltig C LU2338529535 p 22,69%
Fideuram Private Suite Eurizon Ma Crclr Ecoy Geur LU2512193892 p 22,30%
Eurizon EIS Flexible Plus 6 I Cap LU1571038733 p 22,14%
Gam Gam Star Alpha Spectrum Ordinary Eur Acc
IE00B5KMD450 p 22,00%
Generali Gp&G Fund Dinamico Rx LU0364482298 p 21,99%
Eurizon Eis Dynamic 6 R Eur Acc LU2333216641 p 21,89%
Edm. De Rothschild EdR Sicav Equity Us Solve A Eur H FR0013404274 p 21,89%
Investimenti e rischi
“Per investire con successo senza farsi vincolare da un indice di riferimento occorre assumere il giusto rischio, soprattutto nelle condizioni di mercato del 2024, dove prevaleva un numero limitato di società”. Paul Markham (Gam).
Novità in Borsa
Vivenda, società attiva nell’out of home e digital out of home advertising, ha ricevuto da Borsa Italiana il permesso di accedere alle negoziazioni delle proprie azioni sul mercato Euronext Growth Milan, dal 2 dicembre.
Investire in fondi sostenibili significa anche comprendere esattamente in cosa si sta investendo.
Ecco perché in iShares ci stiamo impegnando al massimo per fornirti i dati ESG e sul clima di cui hai bisogno, con l’obiettivo di farti comprendere cosa includono i nostri ETF.
ETF sostenibili. iShares. Aspettati di più.
Investire in fondi sostenibili significa anche comprendere esattamente in cosa si sta investendo.
ETFsostenibili. iShares. Aspettati di più.
Capitale a rischio. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante sono soggetti a oscillazioni al rialzo oal ribasso e non sono garantiti. L’investitore potrebbe non recuperare l’importo inizialmente investito.
Capitale a rischio. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante sono soggetti a oscillazioni al rialzo o al ribasso e non sono garantiti. L’investitore potrebbe non recuperare l’importo inizialmente investito.
Ecco perché in iShares ci stiamo impegnando al massimo per fornirti i dati ESG e sul clima di cui hai bisogno, con l’obiettivo di farti comprendere cosa includono i nostri ETF.
Messaggio Promozionale: Prima dell’adesione leggere il Prospetto e il PRIIPs KID disponibili su http://www.ishares.com/it, che contengono una sintesi dei diritti degli investitori. Informativa di Legge. Pubblicato da BlackRock (Netherlands) B.V. BlackRock (Netherlands) B.V. è autorizzata e disciplinata dall’Autorità per i mercati finanziari olandese. Sede legale: Amstelplein 1, 1096 HA, Amsterdam - Tel.: 020 – 549 5200 - Tel.: 31-20-549-5200. Iscrizione al Registro delle Imprese n. 17068311. A tutela dell’utente le telefonate potranno essere registrate. Per informazioni sui diritti degli investitori e su come presentare reclami, visitare https://www.blackrock.com/corporate/compliance/investor-right disponibile in italiano. © 2023 BlackRock, Inc. Tutti i diritti riservati. 3046038
Amundi Amundi Fds Optimal Yld S/T F Eur C
Contesto favorevole I solidi fondamentali, i rendimenti interessanti e il contesto macroeconomico positivo hanno contribuito a sostenere la forte domanda di obbligazioni societarie investment grade nell’ultimo anno”. Flavio Carpenzano (Capital Group).
Economia in crescita
“Nel 2024 l’economia globale ha mantenuto un ritmo di crescita del 3% e ci aspettiamo che ciò continui nel 2025. Gli Usa guideranno la crescita, anche se il ritmo si attenuerà verso il 2%”. Manuela Maccia (Deutsche Bank).
MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL
BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.
Trumponomics 2.0
“Con il cambio di leadership negli Stati Uniti, la separazione tra vincitori e vinti della Trumponomics 2.0 è al centro dell’attenzione. Ci si chiede come andranno i settori e le aziende specifiche”. Carl Kawaja (Capital Group).
High Yield Bond B1 Acc Usd
Man Man Glg Ri Sust Crdt Opps I H Usd Acc
Man Man Hi Yld Opps Dw Usd Acc H
IE00BFXZFF67 p 17,84%
IE000FNSKYO2 p 17,83%
Wellington Wellington Rsp Val M-S Crdt Usd N Ac LU2198404977 p 17,59%
Amundi Amundi Fds Pio Glb Hy Bd F Eur C LU1883836881 p 17,51%
BlueBay BlueBay Global High Yield Bd C Usd LU0842205741 p 17,37%
Wellington Wellington Multi-Sec Crdt Usd D Q1 Di LU1751698900 p 17,35%
SphereInvest Sphereinvest Global Credit Strategies F IE00BKXBBV70 p 17,19%
Man Man Glg Senior Secured Opps I H Usd Cap IE000QR W6WO4 p 17,12%
Lord Abbett Lord Abbett Global High Yield N Usd Inc IE00BD89JK21 p 17,06%
Amundi Amundi Obbl Globale Hy A Dist B IT0004812464 p 16,93%
Jupiter Jupiter Global Hy Bd N Usd Acc Hsc LU2594164183 p 16,87%
Amundi Amundi Fds Global Hy Bond F2 Usd C LU1162499955 p 16,85%
Ot timismo per il nuovo anno “Atteggiamento costruttivo sulla ripresa post-pandemica e un moderato ottimismo sul quadro marco-economico in Europa, pur sapendo che saranno gli Stati Uniti i motori della crescita”. La view per il 2025 di Anima Sgr.
Nel podcast di J.P. Morgan “Women on the Move” parla Jennifer Openshaw, ceo e fondatrice di Girls With Impact, piattaforma di formazione aziendale per giovani donne, dove racconta la sua storia e come formare la prossima generazione di donne leader.
Allianz ha lanciato Power of Unity, un programma globale per dare potere a individui e organizzazioni di fronte alla crescente polarizzazione. Favorendo ottimismo e una leadership di pensiero, l’obiettivo è quello di arrivare a promuovere solidarietà.
Anima si è associata a Valore D, la prima associazione italiana che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva e che si pone come obiettivo quello di sviluppare ambienti di lavoro privi di discriminazioni e capace di valorizzare tutti.
Con un video pubblicato su Instagram, Amundi si dedica all’educazione finanziaria spiegando come preparare le proprie finanze in vista dell’inverno: iniziare a investire presto, considerando anche i rischi di perdita, per non rimanere a mani vuote.
PIMCO GIS Income Fund: oltre 10 anni di comprovata esperienza nella generazione di rendimenti.
Capitale a rischio. La performance dipende dalla tempistica dell’investimento e può comportare rendimenti negativi. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
Comunicazione di marketing dedicata agli investitori professionali. Questo non è un documento contrattualmente vincolante e la sua emissione non è vincolata da alcuna legge o regolamento dell’Unione Europea o del Regno Unito. Questa comunicazione di marketing non include dettagli sufficienti per consentire al destinatario di prendere una decisione di investimento informata. Il contenuto non costituisce una raccomandazione, né un’offerta di acquisto o vendita di Fondi PIMCO Global Investment Series (GIS). Questo documento si basa su informazioni ottenute da fonti considerate affidabili, ma non comporta responsabilità per PIMCO. Tutti gli investimenti finanziari comportano rischi inclusa la possilibità di perdita di capitale. PIMCO Europe GmbH (società n. 192083) e la filiale italiana di PIMCO Europe GmbH (società n. 10005170963, Via Turati 25/27 (angolo via Cavalieri n. 4), 20121 Milano, Italia)) sono autorizzate e regolamentate dall’Autorità di vigilanza finanziaria federale tedesca (BaFin). La filiale italiana è inoltre soggetta alla supervisione della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB). I prodotti e i servizi offerti da PIMCO Europe GmbH sono sono destinati unicamente a clienti professionali e non agli investitori individuali che non devono fare affidamento a questa comunicazione. Gli investitori individuali devono contattare il loro consulente in caso di richieste sugli investimenti e richieste di assistenza finanziaria, legale e fiscale. Il valore degli investimenti e la redditività possono variare e l’ammontare inizialmente investito potrebbe non essere recuperato. Prima della sottoscrizione leggere il Prospetto e il KID disponibili su www.fundinfo.com o presso i Collocatori. PIMCO GIS Income Fund, comparto di PIMCO GIS Funds: Global Investors Series plc è domiciliato in Irlanda. PIMCO è un marchio di Allianz Asset Management of America LLC negli Stati Uniti e in tutto il mondo. ©2024, PIMCO. Tutti i diritti riservati.