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GIAN MARIA MOSSA

Oltre i target Banca Generali accelera su private banking e imprese

Flessibilità. Convizioni. Potenziale di rendimento.

PIMCO GIS Income Fund: oltre 10 anni di comprovata esperienza nella generazione di rendimenti.

Capitale a rischio. La performance dipende dalla tempistica dell’investimento e può comportare rendimenti negativi. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

Comunicazione di marketing dedicata agli investitori professionali. Questo non è un documento contrattualmente vincolante e la sua emissione non è vincolata da alcuna legge o regolamento dell’Unione Europea o del Regno Unito. Questa comunicazione di marketing non include dettagli sufficienti per consentire al destinatario di prendere una decisione di investimento informata. Il contenuto non costituisce una raccomandazione, né un’offerta di acquisto o vendita di Fondi PIMCO Global Investment Series (GIS). Questo documento si basa su informazioni ottenute da fonti considerate affidabili, ma non comporta responsabilità per PIMCO. Tutti gli investimenti finanziari comportano rischi inclusa la possilibità di perdita di capitale. PIMCO Europe GmbH (società n. 192083) e la filiale italiana di PIMCO Europe GmbH (società n. 10005170963, Via Turati 25/27 (angolo via Cavalieri n. 4), 20121 Milano, Italia)) sono autorizzate e regolamentate dall’Autorità di vigilanza finanziaria federale tedesca (BaFin). La filiale italiana è inoltre soggetta alla supervisione della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB). I prodotti e i servizi offerti da PIMCO Europe GmbH sono sono destinati unicamente a clienti professionali e non agli investitori individuali che non devono fare affidamento a questa comunicazione. Gli investitori individuali devono contattare il loro consulente in caso di richieste sugli investimenti e richieste di assistenza finanziaria, legale e fiscale. Il valore degli investimenti e la redditività possono variare e l’ammontare inizialmente investito potrebbe non essere recuperato. Prima della sottoscrizione leggere il Prospetto e il KID disponibili su www.fundinfo.com o presso i Collocatori. PIMCO GIS Income Fund, comparto di PIMCO GIS Funds: Global Investors Series plc è domiciliato in Irlanda. PIMCO è un marchio di Allianz Asset Management of America LLC negli Stati Uniti e in tutto il mondo. ©2024, PIMCO. Tutti i diritti riservati.

EDITORIAL

Private equity su misura

Negli ultimi decenni gli investitori si sono rivolti ad asset class private, come il private equity, per ottenere vari vantaggi, tra cui maggiore rendimento e diversi cazione. Guardando al futuro, quasi tre dirigenti di fondi pensione su quattro (74%) ritengono che le distribuzioni per il private equity aumenteranno nei prossimi tre anni, e quasi nove su dieci (89%) a ermano che ciò in uenzerà la loro strategia di ritmo, secondo un nuovo studio di Ortec Finance rivolto ai dirigenti senior dei fondi pensione, i cui fondi gestiscono collettivamente un patrimonio di 1.451 trilioni di dollari. Le distribuzioni per il private equity – il mezzo con cui i fondi di private equity restituiscono il capitale agli investitori, che viene pagato quando i gestori dei fondi realizzano i loro investimenti in società o attività sottostanti – sono state basse negli ultimi anni. Ma del 74% che si aspetta che questi aumentino nei prossimi tre anni, quasi la metà (46%) a erma che saranno molto più alti, mentre il 28% a erma che saranno leggermente più alti. Solo l’8% si aspetta che siano inferiori e il 18% si aspetta che rimangano invariati. Ciò suggerisce che i dirigenti pensionistici si aspettano di realizzare i bene ci di rendimento dei loro investimenti in asset privati. Oltre a comprendere le distribuzioni, i dirigenti dei fondi pensione devono elaborare una strategia su quanto investire in private equity e altri asset privati. Quasi nove su dieci (89%) a ermano che le loro opinioni sulle distribuzioni hanno

un impatto sulla loro strategia di ritmo, che è l’approccio coerente per impegnare capitale in investimenti privati con l’obiettivo di raggiungere un’allocazione target a lungo termine. Di questi, circa un terzo (31%) a erma che le loro opinioni sulle distribuzioni avranno un impatto considerevole, con il 58% che a erma che avrà un impatto leggero. Poco più di uno su dieci (11%) a erma che non avrà un impatto sulla loro strategia di ritmo. Per le pensioni, investire in asset privati crea vincoli di liquidità per i loro fondi. Tuttavia, quasi la metà (46%) dei dirigenti dei fondi pensione ha a ermato che la ragione più importante per investire in asset privati erano i loro rendimenti e i premi di illiquidità, ha rilevato il sondaggio.

Ma inoltre, circa due su cinque (37%) hanno identi cato la diversi cazione come la ragione più importante per investire in asset privati, mentre il 17% ha indicato la protezione dall’in azione. Nonostante i vantaggi, i dirigenti pensionistici intervistati vedono diversi livelli di esposizione ottimale. Il gruppo più numeroso di dirigenti, oltre la metà (52%) degli intervistati, ritiene ragionevole un’allocazione massima alle attività private tra il 20% e il 30% per il fondo che gestiscono. Per oltre un terzo (36%) degli intervistati questa era tra il 30% e il 40%, e per oltre un decimo (12%) questa era tra il 40% e il 50%. Meno di un decimo (8%) dei dirigenti pensionistici intervistati ha a ermato che l’allocazione massima del loro fondo alle attività private è tra il 10% e il 20%.

ANDREA GIACOBINO

anno 11 - numero 02 mensile registrato presso il Tribunale di Milano al n°187 dell’11 giugno 2015

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Opinioni

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Foto by Laila Pozzo

08Banca Generali oltre i target

16 Alla scoperta di Bessent

18 Sessanta anni di innovazioni

24 Sofr in pillole

36I cambi di poltrone

20 Nuovo paradigma IA

26 Family office Esg

30Birthing the Impossible

38L’Ue stringe sulla sicurezza informatica

40Cripto, un abbraccio pericoloso

42 Innovazione e regole

50The sismic waves

62 Sfida intergenerazionale

82 Le obiezioni aiutano a crescere

84 Rischi da gestire

34 Citi punta sull’Italia

37 Venture capital oltre il miliardo

44Arte a palazzo

56Houses price accelerate

86Mattone di lusso

67 Hotel vista Alpi

68Cuore cioccolato

72 Bentley firma gli accessori

76 Tocchi di luce

80Smash burger

90Sport-terapia

94 La Paolini per Dove

100 Sfumature di potere

102 Fine spirits

106 Astrologia nel bicchiere

OPINIONISTS & CONTRIBUTORS

PIERGUIDO IEZZI

Consigliere nazionale e coordinatore del cyber think tank di Assintel e presidente dello Sme Isac della European Digital . Da oltre 30 anni si occupa di tecnologia, innovazione e sicurezza. pag. 20

ANTONELLA MASSARI

Laureata all’Università Bocconi, a lungo nell’organico di UniCredit con ruoli di responsabilità crescente, dal 2017 è segretario generale e membro del consiglio di amministrazione di Aipb. pag. 62

MAURO PUPPO

Dottore commercialista, è fondatore e amministratore delegato di Nexta Sa, dove guida anche il dipartimento di passaggi generazionali e protezione del patrimonio. pag. 26

MARIA GRAZIA RINALDI

Laureata in psicologia del benessere e iscritta all’albo degli psicologi. Master in Pnl, ha frequentato corsi e seminari su comunicazione e cace, persuasione e public speaking. Da 10 anni si occupa di selezione dei consulenti nanziari e dei private banker. pag. 82

LORIS COTTONI

Counsel dello studio legale

Advant Nctm. Laureato alla Luiss, dove ha conseguito anche un Master in Regolazione delle attività e dei mercati nanziari, si occupa di diritto del mercato nanziario, diritto bancario e diritto assicurativo. pag. 38

ROBERTO FALZONI

Nome storico della nanza svizzera specializzata nella gestione dei grandi patrimoni, è fondatore e proprietario di Denarius conseils & Gestion SA, multifamily o ce basato a Ginevra. pag. 84

Socio fondatore e componente del consiglio direttivo dell’associazione Duchini-Studio del pensiero economico, è docente di economia politica all’Università di Torino. pag. 40

TONY MICELOTTA

Oste Tuareg, come lui ama de nirsi alla luce della grande esperienza maturata presso alcuni dei bar più prestigiosi al mondo, da questo mese pubblica su PRIVATE degli estratti del suo libro “Da Giove al cocktail” pag. 106

MARCELLO GUALTIERI

Oltre i target

Banca Generali ha superato gli obiettivi ssati nel piano industriale

Mossa (ceo): “Acceleriamo nei segmenti private banking e imprese”

Dopo aver superato i target di raccolta e centrato gli ambiziosi obiettivi del piano triennale elevando il concetto di consulenza non solo al mondo del private banking, ma anche a quello dei family o ce grazie alla versatilità a soluzioni personalizzate e alla visione patrimoniale complessiva, ora Banca Generali si prepara ad alzare ulteriormente l’asticella.

Nuova dimensione

L’obiettivo è duplice: da una parte, mettendo a disposizione del consulente nanziario la tecnologia dell’AI per l’operatività e l’iper-personalizzazione, dall’altra valorizzando il concetto di gruppo bancario per mettere a disposizione dei clienti nuove opportunità di servizio in logica protezione e supporto alle imprese. Una vera e propria “AI private e investment bank” a vantaggio delle prospettive dei banker del Leone che da un decennio risultano sempre protagonisti per crescita pro-capite nei ussi e nei portafogli medi che oggi superano i 44 milioni. Il ruggito di dicembre, con il miglior risultato mensile di raccolta netta

della propria storia ed un dato relativo i servizi di investimento che supera il miliardo di euro, ben fotografa le ambizioni della realtà guidata da Gian Maria Mossa che, oltre alla crescita dei consulenti, ha dalla sua il feeling con il mercato che gli riconosce la capacità di mantenere gli impegni a prescindere dalle complessità esterne. I 6,6 miliardi di ussi del 2024 (+18% su base annuale) seguono infatti gli 11,6 miliardi del biennio precedente, portando a oltre 18 miliardi il saldo del triennio, come stabilito nel target del piano industriale di tre anni fa, alla vigilia dell’esplosione dell’in azione e del conseguente rialzo dei tassi che ha segnato il 2022 come l’anno peggiore per la nanza dal dopoguerra.

Masse a quota 100 Allo stesso modo, come promesso nel triennale, le masse della banca hanno già superato il tetto dei 100 miliardi (103 miliardi), con un grado di diversi cazione unica sul mercato: oltre 23 miliardi in soluzioni di investimento quali advisory e gestioni patrimoniali,

Il titolo è stato tra i migliori del listino nel corso del 2024

Considerando anche il generoso dividendo, è salito di circa il 50%, arrivando a s orare i 5,8 miliardi di capitalizzazione

100 MILIARDI

GLI ASSET IN GESTIONE IN MILIARDI DI EURO

23 MILIARDI

GLI AUM TRA ADVISORY E GESTIONI PATRIMONIALI

2.400 IL NUMERO DI BANKER CHE COMPONGONO LA RETE

un unicum nel settore; oltre 23 miliardi di soluzioni “a la carte” con la forza dell’o erta lussemburghese BGFML e la distribuzione dei migliori asset manager al mondo e 27 miliardi di soluzioni assicurative con le innovative soluzioni ibride che rappresentano il massimo della personalizzazione in ambito assicurativo.

Quotazioni in forte crescita Tutto questo non è sfuggito agli occhi attenti del mercato, tanto che il titolo di Banca Generali è stato tra i migliori dallo scorso anno con un balzo in termini di ritorno totale compreso del generoso dividendo di oltre il 50%, arrivando alla soglia dei 5,8 miliardi di capitalizzazione per quasi 50 euro. All’arrivo di Mossa, circa 11 anni fa, la banca aveva circa 25 miliardi di masse e il titolo viaggiava a 17 euro. “Siamo allo stesso tempo una growth e value company, che riesce a combinare uno sviluppo a doppia cifra con il ritorno per i nostri shareholders”, dichiara l’amministratore delegato. Siamo alla vigilia di una nuova fase di crescita della nostra banca, frutto di scelte strategiche forti fatte in passato: oltre 20 anni fa abbiamo deciso di diventare banca rete, puntando tutto sulla qualità delle persone e sulla relazione con i clienti; la costruzione di una rete forte, di grande qualità e comunione di valori ci ha permesso poi, oltre 10 anni fa, di investire per essere un interlocutore di riferimento nel mondo del private

banking facendo leva su servizi di wealth management, tecnologia e partnership con i migliori operatori di mercato. Così siamo diventati una banca-rete diversa, in grado di competere con i player tradizionali appartenenti ai grandi gruppi bancari”. I risultati sono stati impressionanti: dal sedicesimo posto nella classi ca dei player di mercato per la clientela private di 10 anni fa, Banca Generali si posiziona oggi al terzo posto, subito dietro ai primi due conglomerati italiani ma con una grande di erenza: il focus totale su come fare crescere la professionalità ed i portafogli dei consulenti nanziari.

Più spazio ai dati

“Oggi - prosegue Mossa - ci troviamo in una nuova fase in cui possiamo diventare unici, grazie a una piattaforma data driven, AI based e con un modello di servizio che va anche oltre con ne e che valorizza i nostri clienti imprenditori con l’operazione Intermonte. La nostra visione resta molto chiara: quella di essere la prima banca private per valore del servizio, innovazione e sostenibilità”. Lo scorso anno non ha dato solo un’accelerazione alla crescita nanziaria e di masse della banca, ma anche a livello numerico la rete guidata dal vicedirettore generale Marco Bernardi sta toccando nuovi picchi avvicinandosi ai 2.400 pro li, grazie agli oltre 150 inserimenti e alla forte soddisfazione interna, come

La La torre Hadid sede di Banca Generali

emerge dalle ricerche di settore, che cementa una delizzazione ai vertici dell’industria.

Reclutamenti in corso

“Crediamo nel valore delle persone e nel futuro della professione e per questo investiamo sia sui pro li senior per ampliare l’o erta, sia sempre di più su giovani talenti. Il target è duplice: under 40 con buone esperienze e giovani under 30 da a ancare ai pro li più senior che trovano così il giusto supporto per le crescenti complessità del loro business, guadagnando così tempo e spazio per concentrarsi sullo

sviluppo e cura dei clienti” spiega Mossa. “Per i ragazzi da inserire in struttura abbiamo predisposto dei percorsi guidati su misura, con un mix di formazione ed esperienza sul campo, capitanati da uno dei nostri migliori manager di lungo corso e dall’expertise di una squadra d’eccellenza che porta il plus delle proprie esperienze”. L’evoluzione anco a anco dei banker è uno dei tratti distintivi della banca del Leone che nell’ultimo biennio ha visto aumentare signi cativamente il numero di team di professionisti che coprono ormai oltre quinto delle masse, arrivando ad assumere in

taluni casi la sionomia di strutture sulle orme dei family o ce più evoluti.

Epsansione internazionale

All’impegno per il talento e lo sviluppo della rete, che sono una priorità strategica degli ultimi anni della banca, si sono poi accostate tutta una serie di progettualità che hanno avuto un deciso balzo in avanti negli ultimi mesi. La prima riguarda la Svizzera, con il debutto dalla scorsa primavera di Bg Suisse che nei mesi successivi ha proseguito nella messa a punto degli aspetti operativi e ha iniziato ad attirare

Da sinistra: Marco Bernardi, Gian Maria Mossa e Andrea Ragaini

INTERVIEW

le prime masse e banker portando il business elvetico complessivo a circa 1,4 miliardi. L’o erta ha visto l’a ancamento alle proposte della controllata Bg Valeur di Lugano, anche l’accesso alle esclusive linee di gestioni patrimoniali della banca, dando ancora più possibilità di personalizzazione alla clientela e, a breve, si completerà con il servizio di consulenza evoluta su portafogli amministrati. Allo stesso modo ha preso vita l’innovativo servizio di BG International Advisory che consente ai clienti italiani con risparmi oltrecon ne di poter comodamente gestirli col proprio banker da casa, così da avere maggiore controllo, trasparenza e timing nelle scelte di asset allocation. “Abbiamo voluto - spiega Mossa - dar vita ad un qualcosa di nuovo in Svizzera e il lungo percorso autorizzativo ha richiesto più tempo del previsto, ma i risultati triennali sono stati comunque rispettati anche senza il contributo che ci saremmo aspettati anticipatamente da Bg Suisse. Il servizio di consulenza sulle masse all’estero dall’Italia è un unicum che ci dà un signi cativo vantaggio competitivo per quei 70-80 miliardi di masse stimate dei nostri connazionali oltrecon ne. È un modo per riappropriarci degli assets oggi all’estero, lasciando il deposito in logica multi booking center oltre con ne, ma allo stesso tempo fornendo i servizi di investimento dall’Italia e con banker italiani. In ne, vogliamo anche dare un servizio di qualità ai banker

ticinesi in primis, ai piccoli family o ce ed external asset manager, per un modello di business professionale che ha grande potenzialità”.

Il capitolo Intermonte

Un secondo pillar strategico di quest’anno riguarda lo sviluppo delle sinergie e delle attività di Intermonte a favore delle Pmi, oggetto di grande attenzione e progetti dedicati dalla banca.

L’opa annunciata lo scorso settembre ha dato una scossa al sistema -anticipando la stagione delle grandi

manovre poi seguite da Unicredit in Germania e sul Banco che, a sua volta, ha messo nel mirino Anima e Mps, salita invece alle cronache per le mire su Mediobanca - a conferma dell’istinto da “ rst mover” della banca triestina.

È infatti, la prima volta che una rete di consulenti compie un passo così importante nell’investment banking, e una decina d’anni fa sempre Banca Generali era stata la prima a rivoluzionare il mondo del private nazionale salendo nelle sfere della raccolta e diventando sempre

più protagonista in quel mondo, tanto che il vicedirettore generale Andrea Ragaini è stato nominato alla guida di AIPB. “L’operazione con Intermonte - continua Mossa - spalanca grandi opportunità per i nostri banker e per i loro clienti imprenditori. Pensiamo alle s de legate alla competitività e al mercato dei capitali e al contributo della ricerca e delle competenze che si delineano. Il nostro Paese ha bisogno di player forti che lavorino per valorizzare le imprese e ra orzare il mercato dei capitali anche con percorsi di quotazione. Ma il deal ape anche nuove opportunità nell’ambito della negoziazione, con focus su derivati per protezione e soluzioni strutturate, oltre ovviamente all’advisory sui portafogli con focus piccole e medie imprese”.

Il deal è subito piaciuto anche al mercato come ha dimostrato il rally dell’ultimo trimestre, poiché alle convergenze di attività si sommano anche sinergie industriali in logica di internalizzazione dei margini e l’ampio consenso dagli azionisti al termine dell’Opa a ne gennaio con oltre il 95% di adesioni, parla da solo.

Le partecipazioni strategiche

Con l’acquisizione di Intermonte la galassia del gruppo Banca Generali diventa ancora più corposa, delineando - insieme ad alcune partecipazioni strategiche - un quadro unico non solo per profondità, ma anche per gli

stimoli dalle diverse rami cazioni. Dalla duciaria Gener d nel wealth management alla fabbrica di prodotti BGFML sempre più focalizzata sull’esclusività dei comparti gestiti; passando da Bg Suisse a Intermonte, no alle partecipazioni nella sim Bg Saxo per il trading, Conio nei wallet col sistema più innovativo in Europa nella sicurezza dei portafogli di cripto, o alla holding esclusiva Beyond Investments per le grandi famiglie nel private equity, l’ecosistema assume contorni dalle suggestioni di grande interesse. “Cerchiamo - aggiunge il capo azienda - le migliori professionalità e skills per portare un’esperienza unica. Il contributo delle partecipate non si traduce in un mero valore economico, ma è la condivisione di conoscenze, il confronto sulle best-practice, e la visione comune di valori e ricerca spasmodica della qualità che rendono positivo e costruttivo il modello”.

Spinta all’innovazione

Il trait d’union di questa ragnatela di attività e progetti è garantito dalla tensione al digitale e dalla spinta all’innovazione. Banca Generali è stata anche qua la prima a creare una piattaforma proprietaria per il dialogo sui servizi di wealth management e poi a guidare l’evoluzione del modello “app store” nell’accesso ai servizi per la clientela. Il passo successivo ha visto poi l’integrazione del digitale nei diversi ambiti operativi ed ora il lavoro si

confronta con le opportunità che arrivano dall’AI. Per guidare la grande spinta all’innovazione ed allo sviluppo delle piattaforme, Mossa ha chiamato un talento del digitalntech italiano, Matteo Concas, classe ’87, tra i protagonisti del lancio in Italia e in Europa di N26, poi general manager di Mooney, creata dalla combinazione delle attività ntech di Intesa Sanpaolo ed Enel.

Un pro lo da startupper per accelerare nelle dinamiche sia interne operative, sia nell’interfaccia e nei servizi, da mettere a disposizione ai propri clienti. “Nel nuovo piano che presenteremo all’inizio dell’estate l’intelligenza arti ciale sarà un pilastro importante. Vediamo grandi potenzialità a diversi livelli, nel dialogo, segmentazione e valorizzazione del servizio, no alla gestione interna e nella relazione banca-cliente-banker” conclude Mossa. La determinazione nell’AI della banca è stata notata persino da un gigante come Microsoft che ha scelto BG come primo partner in Italia nel con cui avviare un pilota esclusivo nell’allargamento dei servizi del proprio motore Copilot O ce 360 alla quasi totalità della platea dei dipendenti. Una full immersion nell’AI per accelerare le nuove modalità di lavoro. Un’ulteriore mossa da rst mover che punta a tracciare il solco anche per il prossimo triennio da prima della classe nell’evoluzione del private banking.

SCOTT BESSENT

DONALD TRUMP LO HA SCELTO PER LA CARICA DI SEGRETARIO AL TESORO, DOPO UNA SERIE DI COLLOQUI NEI QUALI IL FINANZIERE HA CONDIVISO L’ORIENTAMENTO DEL NEOPRESIDENTE USA DI INSERIRE DAZI SULL’IMPORT. NEL CORSO DELLE PRIME INTERVISTE CONCESSE DOPO LA SUA DESIGNAZIONE, SCOTT HA SOTTOLINEATO CHE LE TARIFFE POSSONO ESSERE UTILIZZATE PER DIFENDERE INDUSTRIE SPECIFICHE O PER PROTEGGERSI DAGLI AVVERSARI, COME GIÀ AVVIENE NELL’ACCIAIO E NEI RAPPORTI CON LA CINA.

Cresciuto alla corte di George Soros, ai tempi in cui quest’ultimo era tra i principali esponenti del settore degli hedge fund, Bessant è tra i pochi uomini della nanza a guidare il Tesoro Usa. Non si tratta, però, di una novità per Trump, che nel suo primo mandato presidenziale aveva a dato l’incarico a Steven Mnuchin, con una lunga esperienza in Goldman Sachs. Anche Henry Paulson, che è stato Segretario del Tesoro sotto George W. Bush, si è formato in Goldman Sachs, di cui era stato presidente e amministratore delegato.

DI LUIGI DELL’OLIO

Le origini

Nato nel 1962 a Conway (Carolina del Sud), Bessant viene da una famiglia di ugonotti, appellativo dato ai protestanti francesi di confessione calvinista presenti in Francia tra il XVI secolo e il XVII secolo.

Passione

Si è laureato a Yale in Scienze Politiche. Durante gli anni al college, è stato redattore per The Yale Daily News, nonché presidente della Wolf’s Head Society e presidente dello Yale Alumni Fund.

Speculazione

Subito dopo la laurea ha fatto uno stage con Jim Rogers e poi è stato assunto da Brown Brothers Harriman. È entrato a far parte del Soros Fund Management nel 1991 e ne è stato partner per tutti gli anni ‘90, per poi diventare capo dell’ufficio di Londra. È stato tra i grandi protagonisti dell’attacco alla sterlina.

La regola del 3

Tra le sue ricette per sostenere la crescita economica vi è il triplo 3, vale a dire tagliare il deficit di bilancio al 3% del prodotto interno lordo entro il 2028, stimolare la crescita del Pil del 3% attraverso la deregolamentazione e produrre 3 milioni di barili di petrolio o suoi derivati al giorno.

Politica

Nel 2000, Bessent ha organizzato una raccolta fondi per Al Gore nella sua casa di New York. Ha anche fatto donazioni a Hillary Clinton e Barack Obama, prima di abbracciare la causa di Trump, in entrambe le campagne presidenziali. Quest’ultimo lo ha scelto come consigliere economico durante la campagna elettorale.

Hedge fund

Nel 2000, dopo aver lasciato la società di Soros, ha fondato un fondo hedge, che in poco tempo ha raccolto un miliardo di dollari. Il veicolo è stato chiuso nel 2005. Dieci anni dopo ha fondato Key Square Group con Michael Germino, che era stato responsabile globale dei mercati dei capitali al fondo di Soros.

IL SISTEMA IBM/360

CAMBIA LE REGOLE

DEL GIOCO PER SEMPRE

Con questa innovazione, gli utenti non sono più costretti ad acquistare un altro sistema informatico per aggiungere una nuova funzione, ma possono semplicemente procedere per aggiornamenti.

___1965

60 ANNI DI INNOVAZIONI

VIENE EFFETTUATA LA PRIMA TELEFONATA

L‘ingegnere della, Motorola Martin Cooper, effettua la prima chiamata da cellulare per le strade di New York

RIVOLUZIONE GPS

Il Dipartimento della Difesa degli Usa lancia un progetto di radionavigazione satellitare che fornisce segnali di posizionamento e temporizzazione.

LA LEGGE DI MOORE SULLA

POTENZA DI CALCOLO

Il co-fondatore di Intel, Gordon Moore, prevede che il numero di transistor su un circuito integrato raddoppierà ogni due anni, con un aumento minimo dei costi.

___1969

ARPANET PONE LE BASI PER INTERNET

Collegando siti di ricerca presso università e aziende in tutto il paese, utilizza la commutazione di pacchetto per connettere computer geograficamente distanti.

___1974

CODICE A BARRE

Wrigley lancia una confezione di gomme da masticare caratterizzata da una serie insolita di linee nere, l’Universal Product Code.

___1980

BATTERIA AGLI IONI DI LITIO

Il fisico John Bannister Goodenough crea la prima batteria ricaricabile agli ioni di litio, ora un componente essenziale negli smartphone e nei veicoli elettrici.

___1981

RIVOLUZIONE MICROCOMPUTER

Il microcomputer 5150 di Ibm, alimentato dal chip 8088 di Intel e venduto al dettaglio a 1.500 dollari, apre il mondo dell’informatica alle piccole imprese e alle famiglie.

___1984

ARRIVA LA MELA

Apple lancia il computer Macintosh

128K, dispositivo rivoluzionario che garantisce un’esperienza intuitiva con un mouse e offre un’interfaccia utente grafica.

___1990

AL VIA WINDOWS 3.0

Con un’interfaccia innovativa e capacità multitasking migliorate, Windows 3.0 promuove l’adozione diffusa del computer, in particolare nel mondo aziendale.

___1991

ARRIVA

IL WWW

L’informatico britannico Tim Berners-Lee crea il World Wide Web, che debutta con i primi server Web e browser operativi. Questo sviluppo epocale scatena la potenza di Internet, consentendo l’accesso pubblico.

___1997

MACCHINE MEGLIO

DEGLI UMANI

DAI SEMICONDUTTORI AGLI SMARTPHONE, FINO ALL’INTELLIGENZA GENERATIVA CARRELLATA DI TECNOLOGIE CHE HANNO CAMBIATO L’ECONOMIA E LA SOCIETÀ

___2001

L’ERA DEL PENSIERO AGILE

Al termine di un simposio tra noti sviluppatori viene stilato il Manifesto per lo sviluppo agile dei software, che punta a passare da processi isolati a team collaborativi e interfunzionali caratterizzati da collaborazione continua.

___2006

AMAZON SPINGE SUL CLOUD

Il debutto di Amazon Web Services annuncia la nascita del cloud computing, una rivoluzione nella fornitura di servizi IT che elimina la necessità per le aziende di investire in capacità fondamentali come storage e potenza di calcolo.

Trionfando contro il campione mondiale di scacchi in carica, Garry Kasparov, il supercomputer Deep Blue di IBM mostra il potenziale della potenza di per emulare i processi di pensiero umani.

___2012

ALEXNET APRE L’ERA

DEL DEEP LEARNING

AlexNet rivoluziona l’applicazione e l’efficacia delle reti neurali convoluzionali, rendendole altamente efficienti per l’analisi dei dati di immagini.

___2021

CIVILI IN ORBITA

SpaceX lancia la missione Inspiration4: per la prima volta, un equipaggio composto interamente da civili viene inviato in orbita.

TESLA LANCIA LA MODEL S

Tesla Motors sconvolge l’industria automobilistica con il lancio della sua berlina elettrica di lusso. Tra i punti di forza la rete Tesla Supercharger e gli aggiornamenti di automazione over-the-air.

___2007

DEBUTTA L’IPHONE

Il prodotto delle Apple rimodella il panorama degli smartphone, trasformando il dispositivo da un piccolo telefono a un elegante computer portatile in grado di effettuare chiamate e navigare su Internet.

Con questo risultato, la società di Elon Musk stabilisce anche un altro primato: è la prima ad agganciare un veicolo spaziale con equipaggio alla Stazione Spaziale Internazionale.

___2022

ARRIVA L’IA GENERATIVA

OpenAI lancia il suo rivoluzionario chatbot di elaborazione del linguaggio naturale, ChatGpt, che è alimentato dall’intelligenza artificiale generativa e consente conversazioni simili a quelle umane per aiutarci a svolgere innumerevoli attività.

Nuovo paradigma

Intelligenza arti ciale e private banking sono destinate a contaminarsi La formazione sarà sempre più importante per adeguare le competenze

L’intelligenza arti ciale (AI) è destinata a portare grandi trasformazioni nel settore nanziario, in particolare nei servizi di consulenza, analisi dei mercati e interazione con la clientela o erti dalle banche private. Le nuove tecnologie di machine learning, analisi predittiva e gestione automatizzata dei dati stanno rivoluzionando i processi interni e le modalità di servizio, con impatti signi cativi sulle competenze che i professionisti del private banking devono possedere. La formazione si rivela pertanto uno strumento strategico per garantire un’adeguata preparazione di banker e relationship nell’a rontare le nuove s de, capace di mantenere un livello di eccellenza nell’assistenza al cliente.

Il fattore umano resta cruciale Sia chiaro: qui come altrove la AI non sostituirà le persone. Il fattore umano nel private banking è fondamentale: la relazione di ducia tra consulente e cliente costituisce uno dei pilastri fondamentali di questo settore. Al di là delle tecnologie, il cliente fa a damento su un banker di ducia per capire come e perché certe scelte

di investimento siano state proposte. L’empatia e la vicinanza personale non sono replicabili da un algoritmo, e rappresentano il valore aggiunto che il professionista o re al di là di ogni analisi quantitativa. Ma il divario di competenze introdotto dalla di usione di strumenti di AI e data analytics dev’essere colmato per sfruttare appieno il potenziale dell’innovazione. Nel private banking, la capacità di interpretare i risultati prodotti dall’AI e di integrarli in una proposta di consulenza farà infatti la di erenza.

Valorizzare la leva tecnologica

L’obiettivo, dunque, non è addestrare i consulenti a sostituirsi agli analisti di dati, ma fornire loro gli strumenti necessari per saper porre le domande giuste e per valorizzare la componente analitica all’interno di una consulenza cucita su misura. Un banker capace di interpretare gli output di un modello predittivo, confrontarli con la propria esperienza di mercato e personalizzare l’approccio per ogni singolo cliente costituisce un asset preziosissimo. Alla formazione nanziaria dei banker e relationship manager che

operano nel private banking va pertanto a ancata l’acquisizione di competenze di base riguardo gli algoritmi di machine learning, le tecniche di data analysis e la comprensione dei modelli predittivi che li renda in grado di saper leggere e interpretare correttamente i risultati di un modello di AI, nonché comprenderne potenzialità e limiti.

Tra nanza e data service

Utile è anche la creazione di professionalità ibride, a cavallo tra nanza e data science. Questi professionisti sono in grado di dialogare con i team IT e analizzare in modo approfondito i dati a disposizione, o rendo al contempo un inquadramento nanziario complessivo. La collaborazione tra “nuovi” ruoli e consulenti tradizionali permette di generare sinergie, migliorando i servizi di investimento e la personalizzazione delle proposte.

La formazione dei professionisti del private banking nel campo dell’AI richiede un approccio integrato, che tenga conto delle speci cità del settore e delle diverse esigenze dei ruoli coinvolti. È necessaria

DI PIERGUIDO IEZZI

innanzitutto una formazione modulare, capace di graduare il livello di di coltà e consentire a ogni professionista di assimilare nel tempo le competenze desiderate: partendo da un’infarinatura generale sul funzionamento dell’AI, si passa poi a moduli più operativi, dedicati all’analisi dei dati e all’utilizzo di speci ci strumenti software. È opportuno inoltre combinare lezioni online, webinar, casi di studio e workshop pratici per facilitare la comprensione e la messa

in opera dei concetti teorici. I workshop, in particolare, consentono di sperimentare sul campo i vari scenari di utilizzo dell’AI: elaborazione di dati reali, simulazioni di strategie d’investimento basate su modelli predittivi, analisi comparativa tra soluzioni tradizionali e proposte guidate dall’AI. Serve in ne un approccio interdisciplinare, che coinvolga team di data scientist, specialisti IT e gure esperte di risk management in sessioni formative

dedicate al private banking per garantire un apprendimento più incisivo.

Certi cazione delle conoscenze Per assicurare un elevato standard qualitativo, alcune banche private stanno inoltre già adottando programmi di certi cazione interni o collaborano con enti formativi specializzati. Conseguire attestati di competenza nell’ambito dell’AI applicata al settore nanziario non solo motiva i professionisti,

ma contribuisce a de nire le best practice del mercato

Per non rallentare il processo di innovazione e vincere le eventuali resistenze interne, è opportuno adottare anche un’attenta strategia di change management mirata a favorire l’adozione culturale e operativa delle nuove tecnologie e capace di sostenere l’organizzazione dei programmi di formazione.

Patti chiari

Obiettivi e bene ci attesi dall’integrazione dell’AI devono subito essere chiariti ai consulenti, per ridurre le incomprensioni e le paure legate alla perdita di controllo o di autonomia e instaurare un clima di apertura al cambiamento. Per questo motivo è fondamentale l’impegno dei vertici aziendali: se il top management mostra ducia nelle potenzialità dell’AI, l’intera organizzazione sarà più incline a seguirne la strada, esplorando soluzioni innovative e condividendo le best practice. È poi opportuno

introdurre l’AI in modo progressivo per ridurre la complessità e accelerare il processo di apprendimento.

Vantaggi in termini di competitività I vantaggi di un simile processo innovativo sono molteplici e di notevole impatto sulla competitività di una banca. Innanzitutto, viene incrementata la qualità del servizio: professionisti più preparati saranno in grado di o rire consulenze personalizzate e accurate, migliorando la soddisfazione e la delizzazione della clientela. L’AI consente di raccogliere e analizzare un volume di dati maggiore, ma solo un consulente formato potrà interpretare tali informazioni in modo coerente con le esigenze del singolo investitore. In secondo luogo, si ottimizzano tempi e risorse: le tecnologie di AI possono automatizzare diverse attività ripetitive o a basso valore aggiunto, consentendo ai consulenti di concentrarsi sulle interazioni ad alto valore. Ciò si traduce in una

maggiore e cienza operativa e, al contempo, in un miglioramento della qualità del rapporto consulentecliente.

Riduzione dei rischi

Signi cativa inoltre la riduzione del rischio negli investimenti: un professionista adeguatamente formato all’uso dell’AI è in grado di identi care tempestivamente segnali di anomalia o di pericolo in un portafoglio, grazie a una combinazione di analisi avanzate e competenza sul campo. La capacità di intervenire in modo proattivo riduce l’esposizione a rischi imprevisti e preserva il patrimonio del cliente. In ne, si intraprende con il cliente un approccio consulenziale evoluto: i banker adeguatamente formati all’uso dell’AI potranno dedicare più tempo a comprendere a fondo gli obiettivi di vita del cliente, integrando i risultati quantitativi in una visione più ampia che tiene conto anche di fattori emotivi, familiari e strategici. Le banche che non coglieranno nel breve periodo questa opportunità, cavalcando l’onda della nuova tecnologia digitale introdotta dalla intelligenza arti ciale, rischiano pertanto di divenire rapidamente non performanti nella gestione dei portafogli dei propri clienti: un fattore che, sebbene la clientela italiana sia tradizionalmente poco propensa a cambiare banca, può prima o poi portare a un calo signi cativo di competitività. Con conseguenze queste sì poco piacevoli sulla propria forza lavoro.

Pierguido Iezzi

SOFR

GLI IDEATORI

IL SECURED OVERNIGHT FINANCING RATE, PUBBLICATO

DALLA FEDERAL RESERVE BANK DI NEW YORK, È IL TASSO

DI INTERESSE MEDIO PER I PRESTITI GARANTITI EMESSI IN DOLLARI

STATUNITENSI CON SCADENZA A UN GIORNO (OVERNIGHT).

È stato concepito da una cordata di banchieri, investitori e autorità di regolamentazione - l’Alternative Reference Rate Committee - sotto la guida della Fed di New York con l’intento di o rire indicazioni a dabili al mercato.

RISCHIO (QUASI) NULLO

SCADENZE PIÙ LUNGHE

Da qui hanno preso spunto i tassi Cme Term Sofr, introdotti dal Chicago Mercantile Exchange, che forniscono una previsione del tasso SOFR per diverse scadenze, come uno, tre, sei e dodici mesi. Questi tassi vengono utilizzati come riferimento per prestiti in dollari statunitensi con scadenze più lunghe.

Il Sofr è un tasso quasi privo di rischio, data la presenza di una garanzia costituita da titoli del Tesoro Usa. A di erenza del Libor, che è frutto di analisi da parte degli esperti, il Sofr è calcolato alla luce delle transazioni e ettive sul mercato.

ALTERNATIVA AL LIBOR

Il Libor è stato ampiamente utilizzato in buona parte dei Paesi no al 2012, quando è emerso uno scandalo relativo alla manipolazione dal tasso. Da quel momento ha cominciato a crescere il peso del Sofr.

FUNZIONE CONSUNTIVA

A di erenza del Libor, il Sofr si basa sui costi di prestito e ettivi delle banche, anziché su proiezioni sui tassi futuri. In sostanza si passa da un approccio predittivo a un calcolo a consuntivo.

L’ACRONIMO

Family off ice Esg

La struttura che si occupa di gestire patrimoni può favorire una buona governance

La costituzione non è complessa e si adatta anche ai bisogni delle Pmi

Il family o ce, come struttura dedicata alla gestione integrata del patrimonio familiare, rappresenta una risorsa fondamentale per gli interessati. L’obiettivo è preservare e incrementare il valore del patrimonio nel lungo periodo, allineandosi al purpose familiare. Tradizionalmente, questa struttura ha avuto un ruolo preminente nella gestione degli investimenti nanziari, nell’ottimizzazione scale e nella piani cazione della successione. Con il passare degli anni, il suo ambito di intervento si è progressivamente ampliato, includendo funzioni sempre più rilevanti come la lantropia

Verso nuove frontiere

La nuova frontiera del family o ce è il supporto alle famiglie imprenditoriali nella gestione del loro family business che spesso rappresenta il principale asset non sono in termini nanziari, In particolare questa struttura rappresenta una straordinaria opportunità per le realtà imprenditoriali con un proprio family business magari di medie dimensioni (tra i 30 e i 100 milioni di fatturato).

Come evidenziato nel report

2024 dell’Osservatorio sul FO del Politecnico di Milano, il family o ce sta evolvendo rapidamente, adattandosi alle crescenti esigenze imprenditoriali. In questo contesto, uno degli sviluppi più signi cativi riguarda l’ampliamento delle competenze nel campo della governance, sempre più riconosciuta come un elemento cruciale per la stabilità patrimoniale e la continuità delle imprese.

Passaggio generazionale

Una buona governance è infatti non solo per mantenere unito il patrimonio familiare, quale condizione per una sua migliore protezione e crescita, ma anche per garantire la solidità dell’impresa, soprattutto nelle fasi di passaggio generazionale. Le dinamiche familiari, infatti, sono strettamente interconnesse con la gestione dell’impresa: la coesione è un fattore determinante per il successo della realtà imprenditoriale. Tuttavia, l’introduzione di nuove generazioni e l’aumento del numero di stakeholder (compresi collaboratori e partner) possono creare minacce

potenzialmente rischiose per l’integrità dell’impresa. Il passaggio generazionale, in particolare, presenta s de signi cative: non esclusivamente la carenza di competenze o la di coltà nel coinvolgere la next generation, ma anche la gestione dei con itti d’interesse derivanti dalle di erenti visioni strategiche e priorità dei singoli membri della famiglia. In questi contesti , il family o cer professionale può gioca un ruolo cruciale non solo come consulente tecnico, ma anche come facilitatore nella de nizione e formalizzazione dei valori familiari, della visione e della purpose oltre che di processi interni ed esterni, gestendo la complessità dei rapporti familiari e professionali. Il suo ruolo contribuisce alla formazione della next generation, assicurandosi che i membri della famiglia siano totalmente allineati con i valori familiari e preparati ad assumere ruoli di leadership in futuro.

Il coinvolgimento degli stakeholder Il family o cer professionale non si limita però a un lavoro di coordinamento interno, ma ha anche la responsabilità di facilitare

I costi variano signi cativamente in base alla struttura adottata Un Sfo comporta oneri più elevati, giusti cati dalla necessità di fornire servizi su misura Al contrario, un Mfo consente una signi cativa ottimizzazione

il coinvolgimento di tutti gli stakeholder, comprese gure esterne all’impresa, attraverso l’implementazione di una struttura organizzata. La struttura di governance deve essere chiara e trasparente, con ruoli de niti e una politica di remunerazione meritocratica, al ne di ridurre con itti e incentivare la motivazione dei membri. Inoltre deve avere una leadership che sia in grado di conciliare una visione strategica con principi di integrità e trasparenza, assicurando che le decisioni siano orientate unicamente al bene collettivo. Il family o ce garantisce che il purpose e la vision siano di costante orientamento per ogni decisione familiare e aziendale, con trasparenza, responsabilità e un approccio etico alla governance. Un allineamento coerente su questi aspetti è fondamentale per evitare la dispersione dei patrimoni e

preservare la continuità dell’impresa. La struttura organizzativa

Un mito da sfatare è quello per cui il family o ce è di appannaggio esclusivo delle famiglie dinastiche con grandi patrimoni. In realtà costituire questa realtà è molto meno complesso di quanto si pensi. Nella realtà molti family o ce sono strutturati nella forma di una holding di famiglia, con uno statuto costruito su misura, con eventuali patti parasociali, con un Cda nel quale sono presenti membri terzi alla famiglia, il tutto preceduto e coordinato dalla condivisione di una Family Costitution. Non va comunque dimenticato che ogni struttura di questo tipo va creata su misura della speci ca realtà famigliare.

I costi associati a una soluzione di questo tipo variano signi cativamente in base alla struttura adottata. Un Single

family o ce (Sfo), concepito per la gestione esclusiva del patrimonio di una singola famiglia, comporta oneri più elevati, giusti cati dalla necessità di impiegare un team di professionisti altamente specializzati e di fornire servizi su misura, mirati alla massima personalizzazione. Al contrario, un Multi family o ce (Mfo), destinato alla gestione condivisa delle risorse patrimoniali di più famiglie, consente una signi cativa ottimizzazione dei costi, bene ciando di economie di scala pur mantenendo standard elevati di consulenza e gestione.

La declinazione sostenibile

Intanto cresce l’attenzione di queste strutture alle tematiche Esg (Environmental, Social, Governance). Infatti il family o ce può essere il garante della stabilità e sostenibilità della governance familiare e dell’attenzione di questa ai principi di sostenibilità, non solo economica, ma anche sociale e ambientale. La “G” dell’acronimo, infatti, non si limita alla compliance normativa, ma implica una governance in grado sia di attuare strategie ambientali e sociali sostenibili sia di garantire la sostenibilità economica dell’impresa familiare, conciliando gli obiettivi a lungo termine con la missione sociale ed etica della famiglia.

*Amministratore delegato di Nexta Sta

Mauro Puppo

Birthing the Impossible 2

From pure silicon to intricate patterns, the rst half of manufacturing laid the groundwork is column dives into the nal stages, where layers are built, polished, and interconnected

Last time, we concluded the doping steps, a major milestone that transitions us from primarily front-end transistor formation processes into the subsequent layers and interconnect steps. By the end of this column the manufacturing process shall have been dealt with at a, hopefully, su ciently comprehensible yet accurate level.

Many in Layers in Film Deposition is the next stage on the list. Logically, it’s a stage that has the aim of depositing extremely thin layers of materials on the wafers. e layers, as it is easy to guess, are many. In no particular order, insulating layers (isolate components and layers in order to ensure that electrons ow where they must and only when ordered to do so), conducting layers (which serve the exact opposite scope), semiconducting layers (no further details needed), barrier layers (prevent the unwanted di usion of metals used for wiring into the substrate or dielectric layers, ensuring the device’s structural and electrical integrity) or additional photoresist layers. It is worth

going over something that clearly sticks out in the lines above – some of these names have already been mentioned. For example, insulating layers (hello silicon dioxide SiO2, hello oxidation) or photoresist layers. However, the oxidation at this stage di ers from the initial thermal oxidation, which required high temperatures and consumed some of the silicon substrate – both are, now, undesirable. Instead, insulating layers here are typically deposited at lower temperatures, ensuring that no silicon is consumed and that the process remains more controlled. So, the insulating layers that are laid down now still serve the same function but the method(s) in which this is done di er. In the same fashion, there are many repeated cycles of lithography, etching, and deposition steps (and doping is performed whenever the design requires it) resulting in multiple layered patterns. Chips are like cakes – they come in many layers, each with its own design.

Perfectly Smooth Surface Stage seven, planarization. For as precise as the machines can be,

by the end of the Deposition, the surface of the given layer is not exactly smooth. Or, at the very least, is not as smooth as it should be. Ensuring that each layer is perfectly, immaculately smooth is fundamental. Were that not the case, for example, photolithography one oor up might end up being imprecise, with a chain of problems down the line: imprecise patterns lead to imprecise depositions which lead to imprecise electricity conduction and on and on it goes. Planarization addresses this concern. e wafer is put on a rotating polishing pad on which a slurry is applied. e slurry is a semi-liquid mixture of solid particles oating in a liquid – in this case, abrasive particles. When the wafer and the polishing pad start rotating (oftentimes in opposite directions), the chemicals in the slurry react with (softening) the latest layer of the chip, while the abrasive particles eat away the uneven surfaces. When to stop the rotation, that is a whole di erent problem that, as always, has plenty of solutions: optical methods (both re ection as well as laser

(Abbiamo lasciato il testo in inglese per cogliere le sfumature del contenuto, n.d.r.)

measurement), electrical methods but there are others.

Wiring it All Up

Metallisation follows. During this stage, metals are deposited to form the intricate interconnects that link all the individual devices within the chip. ese conductive

pathways connect transistors, resistors, and capacitors within the same functional block, then branch out to nearby and distant blocks, ultimately providing power distribution and enabling signals (such as layer-level clock lines) to travel across the chip and interface with the outside world.

While this may seem similar to earlier in Film Deposition steps, Metallisation is distinct in its focus and timing. in Film Deposition covers a broad range of materials (insulating, semiconducting, photoresists) throughout various stages, shaping diverse structures. Metallisation,

on the other hand, deals exclusively with metals and comes later, building multiple layers of wiring separated by insulators and connected by tiny vias. e careful layering and linking of metal lines turns isolated devices into an integrated circuit. Again, in Film Deposition is a recurrent stage, while Metallisation comes in later in the picture. Proper metallisation ensures signals maintain their integrity, with minimal unintended resistance or capacitance, preserving timing accuracy and preventing excessive heating or power loss.

Every Chip Counts

Second to last stage, Wafer Probe testing. After multiple rounds of photolithography, etching, doping, thin lm deposition, planarization and the nishing with metallisation, the wafer is now full of integrated

circuits ready to be cut o . However, as expected, each of them needs to be tested. Chips are not rubber ducks – a wafer in which, for whatever reason, one stage wasn’t perfect could mean several million dollars of malfunctioning products. us, identifying and discarding defective chips before they go on being packaged signi es massive cost-saving as well as hints at what might be failing in the manufacturing process. e stage begins with the positioning of the wafer in a wafer prober machine, which aligns the wafer’s test pads with the probes. Probes, once in contact with the test pads, emit electric signals that are needed both to check the correct functioning of all the logic gates as well as strictly electrical characteristics (How much is the voltage? Is consumption in line with expectations? How does it deal with electric signals

that change frequently? Are there delays?). Each result is recorded against the benchmark – chips which don’t perform as expected are agged. Of course, testing 100% of the functioning of the chip would be extremely time-consuming so only usually critical functional blocks are tested.

Ready to Ship

Last, but not less important, Packaging and Final Testing. As discussed multiple times, silicon is extremely fragile. Protecting it from external elements is crucial in order to maintain its correct functioning. In addition, the chip needs an interface through which it can interact with the outside world – the packaging allows that as well. Finally, packages help in heat management that, as we have seen throughout the stage, is a front-andcentre concern.

Dies are cut, attached to a substrate through ad-hoc adhesives, wires are drawn between the chip’s contact pads and the packaging leads before the whole cake is encapsulated. As expected, additional tests follow, that ensure that the cake and the packaging are communicating as expected.

With this, the chip is ready for shipping. In the next column, a brief sketch of an actual, speci c chip shall be drawn, bringing the ideas illustrated over these past six columns together to exemplify the indescribable complexity and power that characterize modern chips.

Citi punta sull’Italia

Il gruppo americano vede nel wm un motore della crescita Sieg (head of wealth): “Al anco degli imprenditori italiani”

Il wealth management come motore di crescita del gruppo e l’Italia come uno dei mercati più interessanti. Andy Sieg, head of Wealth di Citi, ha fornito una serie di indicazioni sulle strategie della grande banca statunitense nel corso di un’intervista all’agenzia di stampa Radiocor.

Non più solo Cina e Usa

Sieg vede nel wealth management un ruolo sempre più centrale nell’ambito del settore bancario.

Se in passato Cina e Stati Uniti hanno fatto la parte del leone, ora la partita si gioca su un piano più ampio e anche l’Italia – questo è il suo ragionamento – potrà rivestire un ruolo importante. Anche perché nel nostro paese “si assiste a una interessante creazione di ricchezza”.

“Vogliamo essere al anco degli imprenditori per aiutarli a guidare il cambiamento, il dinamismo che per lungo tempo è stato parte della cultura imprenditoriale italiana rende il Paese molto interessante per Citi”, aggiunge.

Le aziende e le famiglie italiane, sottolinea Sieg, “hanno ambizioni

globali e noi diamo un aiuto perché possano navigare in un panorama in evoluzione. Negli ultimi anni abbiamo ampliato i nostri team, nella gestione patrimoniale e nell’investment banking, e continueremo a farlo perché questa è un’area prioritaria per noi”.

La creazione di nuova ricchezza “Guardando ai servizi nanziari globali”, è l’analisi di Sieg, “nel prossimo decennio ci aspettiamo che il wealth management sarà una delle aree più dinamiche del global banking”. Nei prossimi dieci anni saranno creati 100 mila miliardi di dollari di nuova ricchezza in tutto il mondo, 10 mila miliardi nell’Europa Occidentale”, con un forte focus su alcuni settori, come quello tecnologico e, in particolare, l’intelligenza arti ciale”. Cambiano i motori della crescita ed evolvono anche le geogra e. Sieg ri ette sul fatto che negli ultimi 30 anni vi è stata una crescita esponenziale a livello globale, l’Asia ha creato ricchezza a un passo rapido e lo stesso vale per gli Stati Uniti. “Guardando avanti, non sarà solo una ‘storia americana’, anche se la

nuova amministrazione Trump si focalizzerà sulla deregulation e su altre misure per sostenere il tasso di crescita. Sarà una storia più ampia, con il mercato degli Ultra High Net Worth Individual in forte espansione e alcuni settori che continueranno a essere in luce, come quello tecnologico e dell’intelligenza arti ciale in particolare”, sottolinea Sieg.

Le strategie aziendali

In questo contesto, Citi mira a continuare a ra orzarsi e, dopo avere chiuso il 2024 con ricavi record per l’area Wealth, punta a crescere e proseguire con il processo di sempli cazione: “La ceo, Jane Fraser, ha voluto cambiamenti per rendere le attività più solide, per ottenere i risultati che si sono visti e per meglio servire i nostri clienti, che muovono 5 mila miliardi di dollari al giorno”, sottolinea nel corso dell’intervista. “Vogliamo che questa solidità sia percepita. Abbiamo sempli cato la nostra struttura in modo da poter essere più rapidi ed e caci. Abbiamo grandi ambizioni e intendiamo perseguirle, per creare

valore e ra orzare la ducia che i nostri clienti hanno in noi”, aggiunge.

Consolidamento bancario

L’head of Wealth di Citi parla anche del consolidamento bancario, considerato in generale positivo, al di là delle speci che operazioni: “È stato il test più importante per il settore. È stato positivo per i

Citi perderà la sua global head of Private Banking, Ida Liu (nella foto). “Dopo quasi due decenni in Citi, incluso il privilegio di essere stata global head di Citi Private Bank, ho deciso di lasciare l’azienda e di intraprendere il prossimo capitolo del mio percorso professionale”, ha scritto Liu sul proprio profilo LinkedIn, senza fornire ulteriori informazioni sul prossimo step della sua carriera. La banker, con oltre 25 anni di esperienza, è entrata in Citi nel 2007, dove ha ricoperto incarichi con responsabilità crescenti. “Le grandi carriere sono definite dall’accettazione di nuove sfide e opportunità, e questo è il momento giusto per sfruttare la mia esperienza globale e di leadership”, ha aggiunto nel post.

clienti? Credo che la risposta sia decisamente sì”, è la sua opinione in merito. Quando le banche si sono unite, hanno ra orzato la propria capacità di sviluppare tecnologie che migliorano l’esperienza dei clienti. Hanno reso più facile per i clienti superare i con ni, gestire il proprio denaro in modo conveniente”, evidenzia Sieg, spiegando che ‘la base del sistema nanziario è garantire bilanci molto solidi. E il consolidamento a cui abbiamo assistito ha contribuito a creare una solidità di bilancio che ci consente di servire i clienti, nei tempi buoni e in quelli cattivi”. Quindi dice di attendersi che “il consolidamento continui ad avvenire in modo responsabile, in modo da mettere gli istituti coinvolti in condizione di servire i clienti”.

Andy Sieg
Addio di peso per Citi

MAERKI BAUMANN

PESCA DA UBS

La private bank svizzera Maerki Baumann & Co. ha annunciato l’avvio di una nuova divisione che si occuperà di consulenza avanzata per le imprese, con l’obiettivo di o rire un’o erta distintiva rispetto alla concorrenza. Alla guida è stato chiamato Sascha Näf, proveniente da Ubs.

NOMINE IN CASA MCKINSEY

L’U cio del Mediterraneo di McKinsey & Company, guidato dal managing partner

Marco Piccitto, ha annunciato l’elezione di quattro nuovi senior partner italiani: Marco Catena (consumer e retail), Nunzio Digiacomo (servizi nanziari), Federico Marafante (organizzazione) e Giulio Romanelli (digitale e analytics). In particolare Digiacomo (nella foto), in McKinsey dal 2007, ha assunto un ruolo di leadership a livello globale per Wealth & Asset Management.

ISPB rinnova il wealth

Con l’avvio del 2025, Intesa Sanpaolo Private Banking ha introdotto una serie di modi che nelle responsabilità interne in ambito wealth management aree private. In particolare, Giada Castaldini (nella foto) è stata nominata responsabile della struttura Investment Solutions Hnwi & Family O ce. Alessandro Be umo ha assunto la gestione dell’area Advisory, mentre Fabrizio Ferrario è stato scelto per guidare l’area Advisory Private. Proseguendo negli incarichi, Gianpaolo Malinverni è stato confermato alla responsabilità dell’area Advisory Hnwi, mentre Gabriele Garofalo ha assunto la guida del Client Business Development. Sono stati inoltre nominati nuovi area manager per le diverse zone territoriali: Federica Spada per Milano, Ciro Lupo per l’EmiliaRomagna e Massimo Petirro per il Sud. La riorganizzazione ha coinvolto complessivamente oltre 40 nominativi, chiamati a ricoprire ruoli di responsabilità nelle diverse aree nelle quali opera Intesa Sanpaolo Private Banking, con una particolare valorizzazione dei talenti femminili in posizioni chiave. “Abbiamo sempre posto grande attenzione alla

selezione, formazione e crescita delle nostre risorse, assicurando standard qualitativi di servizio tra i migliori sul mercato”, commenta Cristiana Fiorini (nella foto), direttore generale di Intesa Sanpaolo Private Banking. “Essere leader nel nostro settore comporta una grande responsabilità, e ci impegniamo a ra orzare il nostro ruolo di punto di riferimento per l’intera industry”.

JULIUS BAER PUNTA

SULL’INNOVAZIONE

Rolf Olmesdahl (nella foto a sinistra) è entrato in Julius Baer, con il ruolo di responsabile del programma Core Banking. Esperto di It e innovazione, Olmesdahl ha un’esperienza di oltre 40 anni, prima presso Ubs, quindi in Ra eisen e - da ultimo - in Credit Suisse. Non essendo rientrato nel rimescolamento delle prime linee, conseguente all’acquisizione da parte di Ubs, si è guardato intorno, scegliendo di approdare all’istituto svizzero guidato da Stefan Bollinger (nella foto a destra), che ha archiviato il 2024 con un incremento dell’utile nell’ordine del 125%, raggiungendo 1,02 miliardi di franchi svizzeri.

VC oltre il miliardo

Nel 2024, la raccolta è cresciuta del 7,5% rispetto all’anno precedente

Rispetto agli altri paesi occidentali, il mercato italiano resta piccolo

Cresce, pur restando distante da altri mercati occidentali, il venture capital italiano. Secondo l’analisi annuale di EY, nel corso del 2024 la raccolta dei fondi specializzati negli investimenti in startup e scaleup italiane ha superato per il quarto anno consecutivo il miliardo. In particolare, si è arrivati a 1,127 miliardi di euro, il 7,5% in più rispetto al 2023.

Ticket medio stabile

Le operazioni sono passate da 263 a 292, mentre il ticket medio di raccolta è rimasto stabile a 3,9 milioni di euro. Questi risultati testimoniano un segnale di stabilità del mercato italiano, considerando il di uso rallentamento degli investimenti osservato a livello europeo. Nonostante questa moderata crescita delle risorse destinate a realtà innovative, il mercato del venture capital italiano fatica a intraprendere un percorso di crescita accelerata e si conferma ancora dimensionalmente limitato, con investimenti che rappresentano solo lo 0,06% del PIL a fronte dello 0,20% della Germania, 0,26% della Francia

e 0,12% della Spagna. “Siamo in una fase di stabilità che richiede ri essioni su strumenti e modelli operativi”, commenta Marco Daviddi, strategy and transactions markets leader Europe West di EY. “La riduzione delle startup innovative da 13.393 a ne 2023 a 12.842 nel terzo trimestre del 2024, mitigata dall’aumento delle Pmi innovative, non può essere ignorata. Dobbiamo a rontare barriere strutturali, facilitare sinergie con aziende, università, centri di ricerca e società di consulenza. Solo così trasformeremo il potenziale

del nostro ecosistema in progresso concreto e sostenibile”.

Quindi aggiunge: “Il nuovo Startup Act e l’AI Act rappresentano opportunità per stimolare investitori italiani e internazionali”.

Tra i principali round dello scorso anno spiccano Bending Spoons, con 143 milioni e Medical Microinstruments con 101 milioni. I primi cinque settori per valore degli investimenti sono stati: Health & Life Science, Software & Digital Services, Technology & IoT, Fintech, in ne Energy&Recycling.

Il Nord è leader

A livello macroregionale, il Nord Italia si è confermato leader, con 857 milioni di euro investiti, con il traino costituito dalle performance di Lombardia e Piemonte, seguito dal Centro Italia (227 milioni), grazie soprattutto a Toscana e Lazio, con il Sud in coda (43 milioni), con Abruzzo e Puglia. La Lombardia, ancora una volta, risulta il terreno più fertile e promettente per le startup italiane, sia per numero di operazioni (111) sia per capitali raccolti dalle proprie imprese (62,1% del totale).

Marco Daviddi

Sicurezza informatica

Il Regolamento Ue Dora innova nel campo della cybersecurity nanziaria

Obbligo di strategie che garantiscano sicurezza e a dabilità delle operazioni

Da metà gennaio è applicabile il Regolamento Ue 2022/2554, più noto come Dora (Digital Operational Resilience Act), una delle più importanti innovazioni nel framework della sicurezza informatica in ambito bancario,

nanziario ed assicurativo. Fa parte di un pacchetto di misure più ampio ed articolato che include ulteriori Regolamenti delegati e Regolamenti di esecuzione, nonché misure nazionali di adeguamento ed armonizzazione dell’ordinamento

interno al mutato contesto normativo.

Cresce l’impatto dei rischi It Tra i motivi che hanno indotto il legislatore europeo a varare una riforma così radicale e impattante c’è

DI LORIS COTTONI*

Banca d’Italia ha esternato agli operatori le proprie preliminari “aspettative di vigilanza”

il crescente grado di digitalizzazione dei servizi bancari e nanziari, che ha ampli cato i potenziali impatti dei rischi informatici (sia in termini quantitativi che qualitativi) sull’operatività delle entità nanziarie. In tal senso, le entità nanziarie e i loro provider di servizi Ict saranno obbligati a formalizzare e adottare strategie aziendali che prevedano misure adeguate e idonee a garantire la sicurezza e l’a dabilità delle loro operazioni. Tra le altre cose, le predette strategie aziendali dovranno includere sia misure di sicurezza “preventive” (misure di sicurezza informatica volte a rendere più robusti i sistemi aziendali contro attacchi e minacce esterne) sia “successive” (mitigazione degli impatti, risoluzione dei problemi, gestione degli incidenti, garanzia della continuità aziendale e così via).

Riforma in 5 punti

I pilastri principali su cui poggia la disciplina di Dora sono essenzialmente 5, che possono essere così sintetizzati: la gestione dei rischi Ict, cioè l’obbligo in primo luogo di mappare tutte le funzioni e le attività aziendali che sono supportate da servizi ICT e, in secondo luogo, il dotarsi di strutture di governance interna per la gestione del rischio ICT con un’attribuzione chiara di ruoli e

responsabilità formalizzate in apposite policy interne;

la resilienza operativa digitale: ossia l’obbligo di prevedere un programma di test da eseguire periodicamente per valutare e rimediare eventuali lacune emerse in materia di sicurezza informatica;

la gestione dei rapporti con i fornitori di servizi Ict: la valutazione e il monitoraggio dei rischi dei rapporti con i fornitori esterni (inclusi i subcontractor) per il tramite la redazione di accordi contrattuali che includano certe clausole contrattuali a tutela degli interessi dell’entità nanziaria lungo tutta la catena di fornitura dei servizi;

la gestione degli incidenti: in primo luogo, il dotarsi di griglie interne per la classi cazione degli incidenti e delle minacce informatiche e, in secondo, l’obbligo di informare tempestivamente le autorità competenti in merito ad eventuali incidenti signi cativi e alle misure adottate per a rontarli e mitigarne gli impatti;

la condivisone delle informazioni (“infosharing”): l’istituzione di meccanismi di condivisone delle informazioni in modo tale da incrementare di alertness e readiness degli operatori di mercato a fronte del continuo evolversi dei rischi Ict.

L’impatto di Dora sulle varie tipologie di entità nanziarie non sarà

evidentemente lo stesso per tutte, perché alcune di esse (si pensi al caso delle banche) erano già sottoposte ad un regime regolamentare in materia di rischi Ict particolarmente oneroso, che di fatto già includeva molte delle misure poi successivamente introdotte da Dora.

Impatto diversi cato Nel caso di altre entità nanziarie (si pensi ad esempio ai Ge a), gli impatti di Dora saranno certamente maggiori, poiché tali tipologie di soggetti sono stati sinora sottoposti a un framework regolamentare decisamente più snello rispetto a quello delle banche.

In tal senso, la Banca d’Italia, con le recenti comunicazioni del 23 e del 30 dicembre 2024, ha avuto modo di esternare agli operatori di mercato le proprie preliminari “aspettative di vigilanza” con riferimento ai prossimi passaggi che le entità nanziarie vigilate dall’Istituto di via Nazionale dovranno compiere per adeguarsi al nuovo regolamento comunitario. In ne, si segnala che al momento non tutti i tasselli che compongono il vasto pacchetto Dora sono stati ancora nalizzati. In particolare, mancano ancora all’appello alcune misure di “secondo livello” (regolamenti delegati, regolamenti di esecuzione, etc.) nonché le misure nazionali di adeguamento della normativa domestica.

*Associate dello studio legale Advant Nctm

Abbraccio pericoloso

Non si può restare neutrali di fronte ai rischi insiti nelle crypto attività

Scandali enumerosi illeciti hanno caratterizzato il settore dalla sua nascita

Come preannunciato, il presidente della Sec Gary Gensler, ha presentato le sue dimissioni il giorno stesso dell’insediamento di Donald Trump. Al suo posto è stato nominato ad interim Mark Uyeda. Non è soltanto l’ennesima puntata dello spietato spoil system che caratterizza gli Usa e di cui, ovviamente e giustamente non si scandalizza nessuno. Rappresenta nella percezione comune un importante (e preoccupante) endorsement al mondo delle crypto attività.

Apertura per gradi

Già sotto la presidenza Gensler, la Sec aveva ammesso alle quotazioni strumenti che avevano come sottostante crypto attività, e ciò nonostante il medesimo Gensler avesse ripetutamente reso pubbliche le proprie posizioni fortemente critiche sul mondo crypto. Sotto pressioni

enormi di operatori e politici, Gensler - assumendosi enormi responsabilità - ammettendo tali strumenti alle quotazioni precisava che approvare il listing non equivaleva a sdoganare il Bitcoin. “Pur essendo neutrali sul piano dei meriti - diceva Gensler - vorrei sottolineare, che gli asset sottostanti agli Etp sui metalli hanno usi industriali o di consumo, mentre il bitcoin è un asset speculativo utilizzato anche per attività illecite”. E questo già sembrava decisamente troppo poco e troppo morbido. Si sa che le azioni valgono più delle parole, quindi, alle ne le parole di Gensler sono passate come acqua sotto i ponti, mentre le quotazioni di strumenti basati sul bitcoin sono rimaste.

La spinta di Musk

Adesso l’arrivo di Mark Uyeda, unitamente alla crescente in uenza

di Elon Musk (sostenitore del settore) sembra aprire un vero eldorado alla speculazione più bieca sulle crypto, con crescenti livelli di rischio non solo per gli investitori più sprovveduti, ma anche per la stabilità del sistema globale, atteso che le crypto attività rappresentano il settimo asset mondiale.

Il nuovo Presidente Uyeda era già commissario della Sec dal 2022, ed ha sempre espresso forti critiche nei confronti dell’approccio critico (ma non troppo, come visto) della stessa Sec contro il settore crypto durante la presidenza Gensler.

Il fallimento di FTX a ne 2022 con oltre 11 miliardi di dollari degli investitori ancora in sospeso, sembra già dimenticato, mentre a marzo 2024 il fondatore Sam BankmanFried è stato condannato a 25 anni di carcere.

Innovazione e regole

L’evoluzione tecnologica crea nuove opportunità e pone interrogativi È fondamentale trovare il giusto equilibrio per evitare abusi

Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti: nel mondo dell’IA e delle tecnologie esponenziali in ambito ntech è sempre più di cile distinguere quale ruolo svolga e quali siano i con ni regolamentari dell’innovazione nanziaria rispetto al mercato e

alle disposizioni delle Autorità di vigilanza.

Come cambia la nanza

Il nuovo sistema della nanza digitale, i suoi prodotti, le sue piattaforme, il suo processo di continua evoluzione

rappresentano territori complessi per gli attori del mercato e per i regolatori. che vanno approfonditi soprattutto in termini di valutazione e interazione con gli strumenti tradizionali e di asimmetria informativa rispetto a tutti gli investitori, anche quelli quali cati.

Il tema centrale è quello di procedere a regolamentare tali interazioni e tali asimmetrie in modo equilibrato al ne di compensare le asimmetrie senza, però, appiattire i processi innovativi del sistema. Pensiamo, ad esempio, al tema dei

Come si garantisce la segretezza del dato e l’uso che ne fa l’Autorità di vigilanza, ammesso che riesca ad accedervi?

pagamenti e degli scambi criptati. In questo contesto in evoluzione rapidissima, è ormai di cilissimo distinguere, con certezza tecnica e giuridica, come si posizionino la moneta e i prodotti nanziari perché il mercato usa metriche diverse da quelle della normativa e dei processi delle Autorità di vigilanza. E tali di ormità creano nuovi problemi al funzionamento dei mercati per le relazioni che instaurano con gli strumenti tradizionali.

Dimensione virtuale

Siamo di fronte a un mondo innovativo di produzione di “strumenti” virtuali che i regolatori e le banche centrali non riescono ancora a rendere comprensibile al mercato nel suo complesso. Soprattutto a quello dei clienti/consumatori di base, quelli che sono veramente in asimmetria informativa e più facilmente vittime di processi di mancata comprensione dei parametri di rischio/rendimento, diversi cazione, liquidabilità. Perché il problema è proprio quello dei con ni dell’innovazione Per quanto vogliano e possano, le Autorità di regolazione e vigilanza di cilmente riusciranno a contenerlo perché esso agisce nella sfera della data driven nance con cui si può interagire solo cambiando i protocolli delle piattaforme sottostanti e del

sistema di scambio dei dati che li governa. Una mutazione profonda che impatta in maniera straordinaria il funzionamento di tutto il sistema, che sia tradizionale oppure no.

L’esempio di Bretton Woods

Una trasformazione profonda che pone s de importanti al sistema bancario, ai regolatori e al potere quasi “assoluto” delle banche centrali sulle valute che si perpetuava dalla ne degli accordi di Bretton Woods del 1971. In un mondo decentralizzato e di scambi P2P (peer to peer), il recupero delle informazioni da parte delle autorità solleva il delicato tema di stabilire normativamente chi è autorizzato a essere nel meccanismo decentrato ed entro quali limiti esso può usare i dati di cui viene a conoscenza. In altri termini: come si garantisce la segretezza del dato e l’uso che ne fa l’Autorità di vigilanza, ammesso che riesca ad accedervi? Ma la stessa domanda andrà posta alle Autorità stesse, nonostante l’ipotetica pseudo anonimizzazione dei dati (ma l’IP del wallet sarà sempre quello di ognuno di noi), quando scenderanno in campo le CBDC’s, le Central Bank Digital Currencies, come ad esempio dollaro ed euro digitale. Ecco perché siamo in un mondo innovativo sul quale ci sarà ancora tanto da ri ettere.

L’atrio di Palazzo Bozzi Corso. Courtesy La Fiermontina.

Arte a palazzo

La Fiermontina Family Collection è un omaggio alla pittrice Vissuta agli inizi del ’900, protagonista della scena parigina

Era bellissima Antonia Fiermonte, una talentuosa violinista e pittrice di soli 17 anni, quando incontrò a Roma lo scultore Renè Letourneur, importante esponente dell’Art Déco venuto a Villa Medici per ricevere il “Grand Prix de Rome”. Fu un colpo di fulmine, la donna si innamorò del giovane artista, e lo seguì in Francia dove divenne sua musa, modella e moglie. Antonia a ascinò anche il migliore amico e collega di Renè, l’eclettico artista Jacques Zwobada, che perse la testa per lei. Dopo anni tormentati, Antonia ottenne il divorzio e sposò Zwobada per morire poco dopo, a soli 42 anni. Il racconto appassionato delle vite incrociate di questi artisti tumultuosi e le loro opere d’arte sono il le rouge che caratterizza La Fiermontina Family Collection e tutti i suoi spazi.

Iniziativa della famiglia

Il progetto nasce dal desiderio dei fratelli Fouad Giacomo e Antonia

Yasmina Filali di rendere omaggio alla memoria, all’opera e all’eredità culturale della nonna materna, la pittrice pugliese Antonia Fiermonte e dello zio Enzo Fiermonte. Vissuta agli inizi del ’900 Antonia è stata protagonista della scena artistica parigina tra la nascita del Modernismo, del Dadaismo e del Surrealismo ed ha legato il suo nome alle vite e all’opera di due importanti scultori francesi mentre Enzo Fiermonte, fratello di Antonia, è stato un pugile di successo tra la ne degli anni ’20 e i primi anni ’30 passato poi al cinema hollywoodiano, dove interpretò oltre 100 lm.

La collezione

La Fiermontina Family Collection si snoda tra la Puglia, terra di origine della famiglia, passando per Parigi no ad arrivare al Marocco. A Lecce include La Fiermontina Luxory Home, antica masseria del ’600

DI ALESSIA ZORLONI
Uno scorcio del Rooftop di Palazzo Bozzi Corso. Courtesy La Fiermontina.

con diciannove camere e suite, impreziosite da opere d’arte e un vasto giardino con piscina. A pochi metri, in vico dei Raynò, sorge il nuovo Fiermonte Museum che accoglie opere d’arte della collezione di famiglia e quattro suite dedicate alle arti. La Suite Nocturne è dedicata alla musica e ispirata alla violinista Antonia e al violoncellista

Zwobada; la Suite Peplum è un rimando al cinema e al fratello di Antonia, Enzo Fiermonte; La Suite Avant-garde alla pittura dei tre artisti e la Suite Marbre alla scultura.

Arredi d’artista

Proseguendo verso il centro storico di Lecce, a due passi dalla Basilica di Santa Croce troviamo

Una scultura di Fernand Léger nel parco della Fiermontina Luxory Home. Courtesy La Fiermontina.

Palazzo Bozzi Corso. Costruito nel 1775, questo Boutique Hotel, realizzato all’interno di un palazzo settecentesco è oggi dedicato alla memoria di Enzo Fiermonte, boxer di fama mondiale nonché zio degli attuali proprietari. Con dieci eleganti suite e un ampio Rooftop con piscina, il Palazzo è arredato con pezzi di noti designer tra cui

Sottsass, Gio Ponti, Mackintosh, Le Corbusier e importanti opere della collezione d’arte di famiglia provenienti da Parigi: dalle sculture e dipinti di Jacques Zwobada a quelli di Renè Letourneur, dai bellissimi acquerelli di Fernand Léger ai disegni originali di John Lennon, donati da Yoko Ono, amica della madre dei proprietari. Tra le tante suite a tema artistico possiamo trovare la suite Fernand Léger, omaggio al grande pittore, scultore e ceramista francese, nonché artista preferito di Fouad Giacomo che ne colleziona le opere da più di 25 anni.

Dalla Puglia al Marocco

La Fiermontina Family Collection comprende anche La

Fiermontina Vendôme, un lussuoso appartamento a uso esclusivo, nell’omonima piazza a Parigi e La Fiermontina Ocean, un eco retreat in Marocco, dove il lusso incontra i valori e l’autenticità del territorio. Tutti questi luoghi ricchi di fascino,

cultura e arte raccontano la biogra a a ascinante di una famiglia pugliese che agli inizi del ’900, e attraverso le generazioni, ha raggiunto luoghi lontani (Parigi, Hollywood, Rabat) per poi ritornare dove tutto è cominciato: in Puglia.

Fiermonte Museum. Courtesy La Fiermontina.

The sismic waves

Rising interest rates are having a major impact on investment strategies Technology interactions between clients and banks are becoming the nom

Since our previous edition in 2021, the COVID-19 pandemic has ended, and there has been a resurgence of in ation and increase in geopolitical tensions. Rising interest rates have played a signi cant role in wealth management, in uencing investment strategies, portfolio performance and nancial planning decisions. Several notable bank failures occurred concurrently, causing disruption in the wealth management business. ese failures were mostly due to liquidity mismatches, mishandling of interest rate risks, and broader economic pressures. In such a dynamic and uncertain environment, international wealth management has a crucial role in protecting, preserving and growing client wealth.

As the world changes rapidly, so too must wealth managers. e improving macro environment for wealth generation in 2023 is driving growth levels back to the historical trend, after a setback in 2022. Moreover, the advent of new technologies, particularly generative AI, is opening up new possibilities. Technology-driven interactions between clients and banks are becoming the norm, necessitating costly investments in the digital transformation of businesses. Questions arise about whether these investments in di erentiated propositions and partnerships are being spent wisely, and if they will lead to improved performance – or

whether they are just table stakes. To face these challenges and capture new pockets of growth, international wealth managers are prioritising innovative collaboration models with clients and local partners, more sophisticated product o erings, automation for e ciency, and robust yet exible technological platforms.

New challenges e business environment for International Wealth Management Centres (IWMCs) is challenging. From 2017 to 2021, leading centres saw growth in International Market Volume (IMV). However, IMV declined across the board in 2022, and the recovery from 2023 varies between centres. While global nancial wealth has grown at an annual rate of 4.4% between 2013 and 2023, the international asset volumes have stayed steady over the last decade. In relative terms, the share of international assets (IMV) in total nancial assets has decreased signi cantly, from 5.3% in 2013 to 3.7% in 2023, forcing wealth managers to plan for how to operate in this new normal. One approach is to survive the predatory competition by consolidating and scaling international business by means of mergers and acquisitions, while anticipating that international banking will not di erentiate from local banking in the future, particularly in view of the o ering and revenue potential. Another

strategy would be to focus on local business by expanding the local distribution network and client base. Stability and innovation are crucial for maintaining competitiveness for wealth management centres, especially in the face of rising geopolitical tensions and also the emergence of GenAI. Additionally, in such a ercely competitive environment, regulatory arbitrage has become a key distinguishing factor. Adherence or non-adherence to international regulatory or tax initiatives, such as FATCA or the OECD minimum corporation tax, creates an uneven playing eld. erefore, while commitment to the highest regulatory standards is fundamental, careful evaluation is essential to determine which regulations are necessary and how they can be implemented optimally.

Switzerland still on top Switzerland remains the leading centre in terms of both competitiveness and size. Singapore and the US rank second and third in competitiveness, and the UK and US follow Switzerland in size.

Supported by a signi cant increase in International Market Volume in 2020 and 2021, the leading centres navigated the recent past quite well. However, the share of IMV as a proportion of total nancial assets has continued to fall, highlighting the importance for globally active players to adapt continually to the ever-evolving needs of international

wealth management clients. Increasingly, clients expect wealth managers to be present in their local markets in view of stagnating IMV volumes and increased share of local wealth.

Shifting competitive factors

Competitiveness is a measure of the long-term prospects of a wealth management centre. While wealth managers can overcome adverse business conditions, especially in the short term, providers and clients can be expected to gravitate towards more competitive locations over time. e competitiveness ranking includes only the leading centres, where competition is erce and constant improvement is essential for all centres to avoid falling behind. e market is continually evolving, leading to changes in competitive conditions. is edition adjusts the assessment of international capital ows, cost drivers and bureaucracy costs, and introduces indicators related to AI.

Tight race

e competitiveness ranking of the two leading centres is unchanged from 2021: Switzerland, followed

by Singapore. e US advances to third place ahead of Hong Kong, and the UAE overtakes the UK in fth place.

Switzerland and Singapore leading, US and UAE moving up

•Switzerland scores well for competitiveness. It is strong in fundamentals such as infrastructure, property rights and data privacy. Recent developments, however, threaten to weaken Swiss competitiveness in several areas, such as tax and regulation, as for example in the Credit Suisse bankruptcy and the ongoing regulatory framework review. Consequently, Switzerland needs to shape its strategy to ensure that it remains competitive.

• Singapore is a highly competitive, neutral business hub, with a strong innovation track record and only a few relative weaknesses, mostly relating to in ation and regulation, including anti-moneylaundering.

• e US advances one place up the rating and comes in at third. It bene ts from its excellent wealth management providers,

its leading position in AI, and its dominant capital market. Its non-adherence to some international regulatory and tax agreements o ers regulatory and tax advantages compared to compliant wealth management centres. However, it scores comparatively low for stability.

• Hong Kong also ranks well, with a superior talent pool and broad capital market. However, political stability, bureaucracy costs and data privacy are concerns.

• e UAE advances one place on the back of tax reforms, monetary stability, and the e ciency of nancial service providers. However, the UAE ranks less well when it comes to the judiciary, nancial rights, and government e ectiveness, as well as the availability of talent.

Strategic priorities

Globally active wealth managers must adapt to the evolving needs of local and international clients and understand shifting demographics and preferences. Focusing on wealth creation regions such as North America and Asia Paci c would enhance revenue streams and strengthen market positioning – whereby wealth managers should consider local and international strategies. O ering access to di erentiated investments, such as private market opportunities, is crucial for attracting and retaining Ultra High Net Worth Individuals

(UHNWIs). Additionally, wealth managers should o er alpha generating products, access to private equity or di erentiated real estate investment opportunities, to justify fees and retain clients.

Enablers to succeed

To thrive in competitive international markets, wealth managers should consider ve enablers for success:

• To meet the diverse needs of clients, deliver a hybrid client-advisor

experience by combining digital convenience with personalised advisory services.

• Pursue inorganic growth through M&A to expand market presence and capabilities, enabled by e ective integration. ose players that excel in implementing the other enablers will be best positioned both to a ord acquisitions and to e ectively integrate them, thereby creating superior scale on their platforms.

• Streamline operations, by

HONG KONG
UAE
UK
LUXEMBOURG 8. BAHRAIN
9. PANAMA & THE CARIBBEAN

automating routine tasks and optimising processes to enhance e ciency and service delivery.

• Develop a scalable and agile technology architecture to support growth and adaptability.

• Enhance data management and integrate GenAI to derive actionable insights and personalise client services, to achieve sustained competitive advantage.

e future of global wm e future of global wealth management is poised to be shaped by signi cant technological advancements, regulatory

changes, geopolitical risks, and macroeconomic shifts. As wealth centres navigate these dynamics, countries like the UK may face long-term challenges to their competitiveness, while Singapore, Hong Kong and the US appear positioned to emerge as potential leaders. Switzerland, today’s leader, must focus on enhancing its regulatory frameworks and reestablish trust following the Credit Suisse debacle, and invest in digital transformation and optimising operational e ciencies, to defend its leading status in the global market. Global gross wealth has been

growing consistently between 2010 and (according to our estimates) 2025, with EMEA being an exception from 2010 to 2015.

Overall development

However, the expected growth rates for 2020 to 2025 are well below those achieved between 2010 and 2020. Growth rates in EMEA, the Americas, and APAC are predicted to be one-third lower than those attained in the previous decade. is is a strong sign of mature economies and, as a result, weaker wealth growth is predicted in all regions over the coming years.

GLOBAL GROSS WEALTH (IN US$ TRILLION)
Sources: Deloitte Wealth Management Centre Database (2024), Deloitte analysis (2024), UBS Global Wealth Databook (2023), IMF World Economic Outlook (2024), Other Deloitte estimates

INVESTI NEL REDDITO FISSO

Promozione finanziaria. Riservato esclusivamente a investitori professionali. I giudizi e le opinioni espresse nel presente documento appartengono al gestore, salvo laddove diversamente specificato e non costituiscono un consiglio di investimento. BNY Mellon è il marchio aziendale di The Bank of New York Mellon Corporation e delle sue filiali. Documento emesso in Italia da BNY Mellon Fund Management (Luxembourg) S.A. (BNY MFML), una società per azioni (société anonyme) costituita e operante ai sensi del diritto del Lussemburgo con numero di registrazione B28166 e avente

House prices accelerate

e largest one-year increase is in Turkey. Poland sits in second place Also the Us market continues to show a strong growth on annual basis

BY KNIGHT FRANK* (Abbiamo lasciato il testo in inglese per cogliere le sfumature del contenuto, n.d.r.)

Although the current 3.3% annual growth rate remains below the pre-Covid trend of 4.6%, growth has ticked up since the low reached in Q2 2023. On a quarterly basis, the 1.9% growth is well above the pre-Covid average of 1.1%. is points to overall strengthening in the market, with fully 74% of markets seeing price increases in the past three-month period, the highest reading in two years.

In ation bites Turkey leads our index with 46.4% nominal annual price growth. However, with the economy undergoing a second round of very high in ation, prices are dropping by around 14% annually in real, in ation-adjusted terms. Poland sits in second place with 18% price growth. Strong population growth and the recent “Safe Credit” mortgage subsidy program have helped push prices higher against an ongoing structural undersupply of homes.

e drop in China Hong Kong is at the bottom of our table with prices falling by 12.7%, although prices were at over the last quarter, pointing to the potentially successful impact of

3.3%

AVERAGE GLOBAL HOUSE PRICE GROWTH ACROSS OUR 56COUNTRY BASKET

4.6% LONGRUN AVERAGE ANNUAL

GLOBAL HOUSE PRICE GROWTH

HONG KONG

WEAKEST MARKET IN TERMS OF ANNUAL GROWTH, BUT MIDTABLE ON QUARTERLY GROWTH

74% OF MARKETS

SAW PRICES RISE IN Q2

recent easing of purchase restrictions and stamp duties. Mainland China is struggling to achieve growth, with prices slipping by 5.2% over the past year. is downturn comes despite various support measures from the government.

Some recent market improvements in cities like Shanghai hold out hope for a wider recovery, but this is likely to be gradual at best.

Rate cutting supports the increase e US market continues to deliver strong growth numbers, up 5.5% on an annual basis. Some of this growth is due to falling mortgage rates, but most of it results from strong household formation and limited housing supply. is issue is worsened by the very low longterm rates that existing owners bene t from and the lack of market liquidity this has created across the US. Rates need to fall much further before sales volumes begin to normalise.

“Rate cutting is supporting rising house prices globally. e rate of this growth will be limited by the pace of central bank activity, but also by government intervention, which, as can be seen in China, Hong Kong, and Poland, is becoming a much more active policy area. Regulators are attempting to boost access to markets and increase house building volumes.”

On the left an apartment in Istanbul, Turkey

All in the mind

Wealthy individuals are not immune from struggles with emotional wellbeing

It is essential to help clients better manage their mental burdens

With the largest cost of living crisis of the 21st century and a tragic war at the heart of Europe, rich people’s problems are bottom of the list for most of us.

e role of nancial advisors

Yet nancial advisers and other professionals working with this elite are aware the wealthy may face unique internal struggles. Caring about their emotional wellbeing, helping identify core values and develop their legacy may bene t not only their clients and families, but wider society too. And it also makes business sense for the banks. e wealthy may experience “anxiety, depression, lack of purpose and a sense of guilt, as well as isolation”, explains Pam Lucina, chief duciary o cer of Northern Trust Wealth Management in the US. “ ese are not subjects they readily talk about with their peers, which compounds all these feelings.”

Unprepared at sudden wealth ose most at risk tend to be “unprepared recipients of sudden wealth”, such as next gen inheritors. “Many feel it is a burden they didn’t

ask for and feel the weight of the world on their shoulders for having received something they didn’t earn. If there are existing mental health issues, sudden wealth tends to exacerbate them,” explains Ms Lucina. Wealth impacts all their relationships, often creating trust issues.

It is crucial private bankers help families communicate across generations, highlighting examples of wealth transitioned successfully, and empathetically to inheritors, says Ms Lucina. At the US bank, advisers strive to provide bespoke nancial education for everyone in the family “to normalise discussions around money”, help make family decisions and create healthy attitudes toward wealth and wellbeing. Northern Trust employs psychologists and behavioural scientists as part of the team to support clients. ose “really struggling with family dynamics and governance” are referred on to appropriate therapists.

Partnership with psychotherapists is partnership between private bankers and psychotherapists is a relatively new trend, says Clay

Cockrell, a psychotherapist with more than 25 years’ experience, and founder of the Walk and Talk erapy in New York. Specialised in issues facing ultra-high net worth individuals and families, Mr Cockrell says clients of both boutiques and large private banks, including Goldman Sachs, are referred to him for support, once bankers realise “they are not equipped to deal with clients’ mental health struggles, so they can focus on what they are good at, which is managing money”.

Park life

Strolling in Central Park, clients talk to him about nding a purpose in life, after inheriting money or selling their business. Others struggle with guilt and being judged by their peers, aware of animosity and lack of understanding towards them, which can contribute to isolation. Some worry that wealth may lead to entitled children, a icted by lack of ambition, rejecting the idea of working or attending college. is wide range of issues explains why his clients are across the age spectrum, from late teens to individuals in their 80s.

lasciato il testo in inglese per cogliere le sfumature del contenuto, n.d.r.)

e wealthy are often shamefully aware their issues are “ rst world problems” but it is important to “normalise” their problems and treat them as such. Using cognitive behavioral therapy, Mr Cockrell helps clients develop tools to manage “stressors” in their life and set goals to move them forward. “A big part of happiness is to nd purpose and explore options,” he says. “But they have more resources and more options, which can be challenging.” A quantitative nancial plan must be based on sound qualitative work to be sustainable, believes Jamie TraegerMuney, a PhD in clinical psychology and founder of consulting rm Wealth Legacy Group in Israel. As a coach, she works with wealthy people on their qualitative plan, exploring the emotional impact of money on their lives, helping create their “wealth philosophy”, by de ning the purpose they want the wealth to serve. “I help clients concretise their values, develop and create their legacy for the future and then use the resources in the service of those goals,” she says. Before making Aliyah from the US with her husband 14 years ago, Ms Traeger-Muney worked as a family wealth consultant at Wells Fargo’s Family Wealth Group, serving families with $50m and above in investable assets.

Internal peace

European private banks, however, are not so keen to work with wealth therapists or consultants, with many

in denial about problems their clients may be experiencing. “What I would like to see is family o ces and wealth managers having trained psychotherapists at hand, to talk directly with clients or support their people, especially when issues are more complex than wealth managers or lawyers should expect themselves to be able to deal with,” says Amanda Falkson, a psychotherapist in the City of London for the past 18 years.

Her clients are predominantly wealthy individuals, wrestling with unforeseen consequences of major transitions in their lives, be it the sale of a business, divorce, or inheritance. “ ere is always that belief that money is going to make us happy, and it can make life easier,” says Ms Falkson. “But it can also throw a person o course.”

She focuses on the three concepts of “meaning, purpose and structure” which people need to feel “stable and content”, believing people should strive for contentedness and “internal peace”, rather than happiness, which is more di cult to achieve. Her approach starts with exploring her clients’ dreams and wishes as children, nding many have been “moulded to t a family structure, to meet family’s expectations”, rather than choosing a di erent route. Sometimes, via therapy, clients can change careers or start a new business, more in line with their original wishes. Ms Falkson also acts as a “sounding board for clients in big decision

making”, being completely neutral, “with no axe to grind”, her only objective being to help nd “clarity and peace of mind”.

Surrounded by empathy

At Coutts, private bankers understand the importance of talking to clients about sensitive topics, such as how their family needs to prepare for the impact of wealth. “Clients are really grateful they can have this type of discussion with their banker, it’s a real game changer,” says Greg Kyle-Langley, head of entrepreneurs’ proposition at Coutts. “Many clients just aren’t interested in the basic private banker connection around products and investment returns.” Bankers, on their side, greatly

appreciate the training o ered by their bank, helping them understand what emotional type of client they are dealing with and the best way to service them.

“As a professional adviser, it’s important to be exible, empathetic, and understand your clients’ wealth, and what di erence it will make to their relationship with it. I don’t think you need trained therapists to have empathy,” says Victoria Papworth, philanthropy adviser at Coutts, where bankers do not refer clients to therapeutic services.

At the UK bank, great care is taken to “surround the client” with a bespoke, empathetic team, capable not only of building a philanthropic strategy, but also helping manage anxieties about

wealth with practical and structured conversations about its purpose.

“Creating a shared vision of the future of your wealth with your family is fundamental,” she says, adding that issues around succession planning need to be tactfully discussed, rather than swept under the carpet. “Trying to avoid family con ict by having open and trusting family conversations is the only way to start building that shared vision,” believes Ms Papworth.

Heirs and graces

Yet, Coutts bankers found 52 per cent of their clients have not involved family heirs in discussions about purpose of wealth, and 66 per cent have not had conversations with heirs about managing family

wealth. “ is is a huge, missed opportunity not just to create better social impact, but also to create better, stronger families, knowing how conscious the next generation are about wanting to have a practical and positive impact on the world,” she says. Coaching and mentoring next gen clients is also key to help understand not only the transactional nature of wealth but also emotions around the success of their parents, how their friends might react to them and their own relation to wealth, including questions having an impact on their self-esteem.

Private banks can leverage their position by putting together individuals with similar interests, passions, and issues, where they can also “safely have rich people’s problem conversations, and where they don’t have to keep caveating everything with how privileged they are and how lucky they’ve been,” says Coutts’ Mr Kyle-Langley. Be it through dinners, events, or client networking apps, these initiatives allow clients to share experiences and expertise, learn from others and feel part of the community, according to Coutts. Advisers contribute to clients’ emotional wellbeing, ventures Ms Papworth, by equipping them with tools to manage conversations of honesty and trust, “giving them the comfort that they have agency, and the ability to have a positive impact on their family’s future and the world”.

Sf ida intergenerazionale

In linea con le dinamiche demogra che, cresce l’età media dei private banker

La formazione continua è sempre più cruciale per cavalcare i cambiamenti in atto

Il rapporto del Cnel “Demogra a e lavoro” rende evidente che gli impatti che il cambiamento demogra co sta avendo e avrà nel mondo del lavoro nel nostro Paese non possono essere ignorati.

E questo è tanto più vero quando ci addentriamo nel cuore di settori professionali altamente quali cati, come quello del private banking. La continua evoluzione dell’età della forza lavoro, accentuata da una decrescita demogra ca senza precedenti, comporta s de che necessitano una ri essione approfondita. Oggi più che mai, è essenziale valorizzare il patrimonio di esperienza dei professionisti senior, ra orzando al contempo la formazione continua e la collaborazione intergenerazionale per garantire la competitività e l’evoluzione del settore.

L’invecchiamento della popolazione

In Italia, il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione è ormai una realtà consolidata, con l’età media della forza lavoro che ha raggiunto livelli tra i più alti in Europa. Secondo i dati Istat, l’Italia, insieme alla Bulgaria, detiene il

primato per età media della forza lavoro, che si attesta sui 44 anni. A ciò si aggiunge che, nel 2030, il 32% della forza lavoro italiana sarà composta da lavoratori over 55, un dato che implica ri essioni cruciali sulla gestione di questa forza lavoro matura.

Anche il settore del private banking sta vivendo questa fase di cambiamento demogra co. Tra il 2012 e il 2023, l’età media dei private banker è aumentata da 46 a 52 anni, con la maggior parte dei professionisti (43%) compresa nella fascia d’età tra i 51 e i 60 anni. A testimonianza di questa evoluzione, gli under 40 rappresentano oggi solo il 12% dei professionisti. Tuttavia, assieme alla crescente seniority, il settore sta sperimentando un’evoluzione che abbraccia l’innovazione regolamentare e tecnologica senza precedenti.

Cruciali le soft skill

Questo ci pone davanti a un duplice obiettivo: integrare il valore dell’esperienza con la spinta dell’innovazione, per soddisfare le richieste dei clienti sempre più informati e tecnologicamente evoluti. In questo contesto, la formazione

continua si con gura come un elemento essenziale per garantire un servizio di consulenza aggiornato, informato e preparato. Le s de più urgenti risiedono nella necessità di allinearsi ai temi speci ci come gli aspetti tecnico-legali relativi alla gestione delle famiglie, le dinamiche relazionali e psicologiche con i clienti, la gestione dei prodotti nanziari sostenibili, l’utilizzo di tecnologie come l’intelligenza arti ciale in grado di creare una vera discontinuità nel nostro settore.

Secondo il recente Osservatorio dell’Aipb sui private banker, la necessità di formazione continua è avvertita dagli stessi professionisti, che chiedono ulteriori formazioni specialistiche in questi ambiti, dimostrando come la componente tecnica, legale e relazionale rappresenti una necessità primaria per il loro lavoro quotidiano.

La formazione non è solo una risposta alle necessità del momento, ma una leva strategica per a rontare il futuro con competenza e consapevolezza.

L’esperienza fa la di erenza Un’altra leva strategica è proprio l’esperienza dei professionisti

Per tipo di contratto

senior, che o re un patrimonio di conoscenze inestimabile. La trasmissione del know-how da parte dei più esperti ai più giovani non può essere vista come una semplice “sta etta generazionale”, ma deve diventare un vero e proprio processo di mentoring intergenerazionale, capace di valorizzare le competenze di tutti i professionisti, a prescindere dall’età. Formazione continua sul campo, insomma. La coesistenza tra professionisti senior e junior è un’opportunità. Bisogna favorire la creazione di team eterogenei che possano sfruttare il meglio di entrambe le generazioni. Sempre secondo i dati Aipb, i più junior sono particolarmente motivati dal lavorare al anco di esperti e di apprendere attraverso la loro esperienza, mentre il 45% dei private banker ha dichiarato di essere molto interessato a far parte di team che

includano risorse junior. Questo approccio, che stimola l’integrazione e la collaborazione, è essenziale per preparare il settore ad a rontare il futuro.

Professione poco conosciuta

Un altro elemento di ri essione riguarda l’ingresso delle nuove generazioni nel settore. Nonostante il 71% dei giovani ritenga il settore nanziario un campo lavorativo attraente, solo il 15% è a conoscenza delle opportunità o erte dal private banking. Questo gap informativo rappresenta un’opportunità per il nostro settore, che deve investire maggiormente nella comunicazione e nella promozione della professione, partendo però dalla creazione di un ambiente che risponda alle esigenze dei giovani talenti, desiderosi di crescita professionale e di fare parte di un team quali cato.

In un contesto demogra co che vede l’aumento dell’età media della forza lavoro, insomma, il settore può trovare il proprio spazio per svilupparsi. La formazione continua, il ra orzamento della collaborazione tra generazioni e l’integrazione dell’esperienza dei senior con il dinamismo dei giovani sono le chiavi per a rontare le s de del futuro. L’investimento nella cultura formativa e nella valorizzazione dei talenti, così come la promozione di un ambiente di lavoro che stimoli il confronto intergenerazionale, saranno le s de da vincere per il private banking italiano, garantendo al settore una crescita sostenibile e una sempre maggiore qualità del servizio o erto alla clientela.

Segretario generale di Aipb

LE COLLABORAZIONI DEL PB DEGLI ULTIMI 2 ANNI: ANALISI PER CLUSTER
A lei è capitato negli ultimi 2 anni di lavorare con ….
Base:
Dogma 2023
Tot Campione 2.418

CREDIT LINKED CERTIFICATE FIX TO FLOATER

Rotta verso nuove opportunità

I

Credit Linked Certificate Fix to Floater su singola Entità di Riferimento corrispondono potenziali premi trimestrali fissi per i primi due anni calcolati a un tasso d’interesse fisso annuo compreso tra il 6,15% p.a. e il 9% p.a.1 dell’Importo Nozionale ove non si verifichi un Evento di Credito2 sull’Entità di Riferimento.

I Credit Linked Certificate Fix to Floater su singola Entità di Riferimento corrispondono potenziali premi trimestrali variabili dal terzo all’ottavo anno calcolati a un tasso di interesse annuo pari a Euribor 3M+0,50% p.a., con un minimo dello 0% p.a. e un massimo del 4% p.a. ove non si verifichi un Evento di Credito sull’Entità di Riferimento.

Se si verifica un Evento di Credito sull’Entità di Riferimento durante la vita del Certificate, il Certificate scade anticipatamente. In tal caso, non sono corrisposti premi e il Certificate liquida un importo pari all’Importo Nozionale moltiplicato per il Tasso di Recupero3 , con possibile perdita parziale o totale dell’Importo Nozionale.

Ove non si verifichi un Evento di Credito sull’Entità di Riferimento, a scadenza, il Certificate restituisce l’Importo Nozionale e paga il premio trimestrale.

1 Gli importi espressi in percentuale (esempio 9%), ovvero espressi in euro (esempio 900 €) devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge.

2 Principali Eventi di Credito : Procedura concorsuale/Insolvenza, Mancato pagamento, Ristrutturazione, Intervento governativo, Decadenza dal beneficio del termine, Ripudio/Moratoria, Inadempimento di una obbligazione.

3 Il Tasso di Recupero indica la percentuale, determinata con riferimento ad uno o più titoli di debito emessi dell’Entità di Riferimento, durante un’asta organizzata dal Credit Derivatives Determinations Committee (CDDC) dell’ISDA (International Swaps and Derivatives Association) o in assenza di una determinazione del CDDC, da una società del Gruppo BNP Paribas in qualità di agente di calcolo dei Certificate, a seguito del verificarsi di un Evento di Credito su tale Entità di Riferimento. La data di liquidazione a seguito di un Evento di Credito è la data che cade il terzo giorno lavorativo successivo alla data di determinazione del Tasso di Recupero.

Il Certificate

è uno strumento finanziario complesso

Per maggiori informazioni

Messaggio pubblicitario con finalità promozionali.

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Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno i potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate, leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 30/05/2024, come aggiornato da successivi supplementi, le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e la Nota di Sintesi e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID), ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. L’investimento nei Certificate comporta, tra gli altri, il rischio di perdita totale o parziale dell’Importo Nozionale, nonché il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante agli strumenti di gestione delle crisi bancarie (bail-in). Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della loro durata, il rendimento potrà variare. Le informazioni e i grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.

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Classi che più pagati

HOTEL VISTA ALPI

Il Badrutt’s Palace ha aperto una nuova ala con 25 suites Si rinnova con stile uno degli alberghi più prestigiosi di St. Moritz

CONNESSIONE CON IL PAESAGGIO

Le stanze dell’hotel o rono una vista straordinaria. Da un lato il candore delle Alpi, dall’altro il lago (ghiacciato nei mesi invernali). Per riscaldarsi, è possibile fare un salto nella Spa, ovviamente super-lusso.

Il Badrutt’s Palace ha aperto una nuova ala con 25 suites esclusive per chi è attento a ogni dettaglio. Design moderno e alta tecnologia caratterizzano le stanze che risentono del gusto italiano nel design e nella scelta degli arredi. La camera più grande si estende per 120 metri quadri. Un tunnel ubicato al

piano -1 o re l’accesso a una scala mobile, che a sua volta porta direttamente alle piste da sci di St.Moritz. Un sogno che si rinnova per un albergo che ha ospitato personaggi come Giorgio Armani, Liz Taylor e Alfred Hitchock. badruttspalace.com

CUORE CIOCCOLATO

Armani/Dolci by Guido Gobino propone una limited edition

C’è la possibilità scegliere tra due gusti e altrettanti formati

L’ultima novità di Armani/Dolci by Guido Gobino è una linea di due cioccolatini a forma di cuore e altrettante praline limited edition: al latte con granella croccante di nocciola e al cioccolato bianco con pistacchio di Sicilia e sale. Entrambe le soluzioni sono racchiuse in box quadrate di latta, nelle consuete scatole quadrate da 4 e 9 unità e nella scatola multiprodotto, abbinate a un assortimento di praline nei classici gusti. Sempre disponibili, da regalare e da regalarsi, le box sono da 100 g contenenti cremini, giandujottini e cialdine.

armanidolci.com

Prezzo: n.d.

LA CREATIVITÀ DEL PACKAGING

DELLE BOX IN LATTA, RIPRODOTTA ANCHE

SULLA CARTA CHE AVVOLGE

LE SCATOLE QUADRATE

E LE CLASSICHE TIN BOX, SI DISTINGUE PER IL

TRADIZIONALE COLOR ROSSO

INTENSO CON STAMPA

FASCINO DELLA STORIA

Il mitico Hotel Astoria di Buxelles rinasce con 126 camere e una spa

Situato a breve distanza dal Museo Charlier, è ubicato in un palazzo storico

All’interno di un palazzo storico che è un gioiello della Belle Époque ha preso vita Corinthia Brussels, che ha raccolto il timone dal leggendario Grand Hotel Astoria unendo l’eleganza classica a un marchio artistico di ospitalità. Dopo quattro anni di lavoro, l’hotel oggi combina tradizione e innovazione con le sue 126 camere e suite, una spa, una boutique dove sono vendute opere di artisti locali. Ogni camera rende omaggio al patrimonio architettonico di Bruxelles con una storia tutta sua. Situato a poco più di 10 minuti a piedi dal Museo Charlier, è per molte guide internazionali il place to be 2025 per chi passa da Bruxelles. corinthia.com - Prezzo: da 550 euro

CUCINA

All’interno della struttura ci sono due dei ristoranti più famosi del Belgio guidati da star della cucina come David Martin e Christophe Hardiquest.

SHOPPING

Costruito nel 1909 per l’Esposizione mondiale di Bruxelles del 1910, l’hotel ha ospitato nei decenni re, esponenti delle istituzioni e top manager d’azienda.

ACCESSORI ESCLUSIVI

Il marchio Bentley comprende anche una serie di prodotti da viaggio

Dallo zaino al borsone, alla valigia, ecco le soluzioni a tutta eleganza

Non solo auto. Bentley ha creato una linea di accessori da viaggio che sposano l’eleganza e l’esclusività che da sempre caratterizzano la casa britannica. Come nel caso dello zaino

Bentley Backpack di fabbricazione italiana, realizzato in pelle al 100%, la borsa da toelette e il borsone per i viaggi del ne settimana.

bentleymotors.com

BRAND FOR COMMUNITY

MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL

BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.

JAGUAR ELETTRICA

La casa automobilistica punta su una svolta nel design

Il modello Type 00 combina alimentazione elettrica e linee originali

Nell’ambito del processo di trasformazione del marchio, Jaguar punta su Type 00 (si pronuncia Zero Zero), incarnazione della nuova loso a creativa exuberant modernism. Presentata in anteprima mondiale alla Miami Art Week, con il suo design visionario s da le convenzioni dei veicoli elettrici attraverso un cofano allungato, un’ampia linea del tetto, cerchi in lega da 23 pollici, un pro lo fastback e una coda rastremata che danno vita a una spettacolare silhouette caratterizzata da super ci so sticate. Ha un’autonomia di guida no a 770 km ed è in grado di raggiungere no a 321 km di autonomia in soli 15 minuti attraverso la ricarica rapida. Il pro lo laterale è dominato da proporzioni audaci, con il Jaguar “leaper” inciso al laser in un lingotto di ottone ri nito a mano su ciascun lato della vettura. jaguar.com - Prezzo: da 180mila euro

TOCCO DI LUCE

Una selezione di lampade utilizzabili anche in esterno

Oggetti che abbinano funzionalità a tocchi di design

COLORI E LINEE PER AMANTI DELLO STILE E DEL BUON GUSTO. IL MERCATO PROPONE UNA SERIE DI LUMI ADATTI ANCHE PER L’OUTDOOR.

A SEGUIRE 5 PRODOTTI PER GUSTI E TASCHE DIFFERENTI

LAMPADA E PARALUME

WIRELESS MINI

GRISEWOOD

Elegante esempio del design minimalista di Bell, ispirata alla classica forma a cupola. O re un’illuminazione ambientale so usa, creando un’atmosfera calda e accogliente. 185 sterline Oka.com

CAMPANELLO A LED

Elegante esempio del design minimalista di Bell, ispirata alla classica forma a cupola. O re un’illuminazione ambientale so usa, creando un’atmosfera calda e accogliente. 210.00 sterline tomdixon.net

LANTERNA DA PARETE

PER ESTERNI

Lanterna da parete, sormontata da una decorazione a cupola, ideale per un portico o per illuminare una cena all'aperto in terrazza. 2.415 euro rtemest.com

FANTASMINO VENINI

La forma rimanda all’iconico vaso Fazzoletto di Venini, disegnato nel 1948, espressione dell’esclusività dei vetri di Murano. 655 euro abask.com

LANTERNA DA ESTERNO CLARA

Disegnata dagli artisti italiani Caberlon e Fornicioni, è caratterizzata da un corpo in vetro, avvolto in un rivestimento in resina che ha l’aspetto della paglia veneziana. Prezzo contardi-italia.it

AMPI ORIZZONTI

Harley-Davidson apre l’anno con le novità Grand American Touring I nuovi modelli sono progettati per assicurare comfort e prestazioni

I modelli Grand American Touring sono tra le grandi novità di HarleyDavidson per il 2025. Progettati per portare i motociclisti verso l’orizzonte con comfort, prestazioni e tecnologia all’avanguardia che rendono ogni viaggio spettacolare,

combinano linee aggressive e richiami al passato. I nuovi modelli rappresentano un’opzione interessante per chi cerca la sicurezza e la stabilità di una piattaforma a tre ruote. harley-davidson.com

NUOVE VERNICIATURE

TRA LE NUOVE VERNICIATURE

FIGURA MYSTIC SHIFT, CHE OFFRE UNO SPETTACOLARE EFFETTO CANGIANTE CHE VARIA

DA UN GRIGIO CANNA

DI FUCILE SCURO A VIOLA, BLU E QUASI ARANCIONE.

SMASH BURGER

Torna in auge la tecnica di cottura di inizio Novecento

Una selezione di locali specializzati in giro per il mondo

Da Londra a Hong Kong, viaggio tra 5 locali rinomati per gli smashed burger, dal nome della tecnica usata per cuocere il patty (il disco di carne), che aumenta la super cie della crosticina, rendendola croccante e gustosa.

Supra o re cinque diversi smash burger, tra cui il classico cheeseburger, il tartufo e il barbecue piccante, oltre a patatine fritte e bocconcini di pollo. supra-burger.com

Gastropub coreano, combina la carne di manzo con kimchi, formaggio americano, sottaceti, cipolle e salse varie. honbo.com

Ispirati ai Big Mac di McDonald’s, gli hamburger di 300 Grams si distinguono perché sono tutti preparati freschi su ordinazione. 300grams.com.au

Due locali nella capitale francese, a Pigalle e a Petites Écuries. Poche opzioni, ma grande qualità: polpette, manzo frollato a secco o vegetariano. dumboparis.com

Noto per la specialità a quattro hamburger, Honbo importa la sua carne Double Gold dal Wisconsin, Stati Uniti. nowonusa.com

SUPRA BURGER LONDRA
DUMBO PARIGI
300 GRAMS MELBURNE
NOWON NEW YORK
HONBO SINGAPORE HONG KONG MACAU

Obiezioni per crescere

Nella relazione tra banker e cliente, è fondamentale saper ascoltare Le osservazioni non in linea con il proprio pensiero aiutano a migliorarsi

La parola obiezione deriva dal latino obicere, signi ca “scagliare contro”. L’etimologia richiama immagini di confronto e tensione. Questo signi cato ci porta spesso a vedere l’obiezione come qualcosa di ostile, un atto di s da.

Una nuova prospettiva

Se invece ci fermassimo a osservare con occhi diversi l’obiezione? E se l’obiezione fosse in realtà un segnale di interesse? Le obiezioni non nascono sempre dal disinteresse, spesso si originano dal desiderio di capire meglio. Un cliente che solleva un’obiezione potrebbe voler esplorare un concetto che lo ha colpito, ma che non è ancora completamente chiaro ai suoi occhi. L’obiezione può rivelare, dunque, un bisogno di ulteriori spiegazioni.

È come se il cliente stesse dicendo: “Mi interessa, ma voglio essere sicuro di aver capito”.

Tante volte il cliente ha già deciso ma qualcosa lo trattiene. Sollevando l’obiezione, chiede di essere rassicurato, cerca una conferma per superare i suoi dubbi.

Il modo in cui percepiamo questo comportamento può cambiare tutto. Se lo viviamo come un attacco personale, la nostra reazione sarà guidata dalla difesa o peggio, dall’attacco. Nel momento in cui consideriamo l’obiezione un’opportunità, la nostra risposta sarà orientata all’ascolto e alla comprensione. Come sottolineano le neuroscienze, i nostri pensieri in uenzano direttamente le emozioni e, di conseguenza, le reazioni. Cambiando prospettiva

sull’obiezione, possiamo passare da uno stato di tensione a uno stato di apertura e curiosità. A rontare un’obiezione non signi ca rispondere subito, ma indagare. La vera arte sta nel porre la domanda giusta, quella che permette di svelare ciò che si nasconde dietro le parole del cliente.

Possibilità di connessione

Il segreto per gestire le obiezioni non è eliminare il confronto ma accoglierlo come una possibilità di connessione. Ogni obiezione è un invito ad ascoltare, comprendere e creare un dialogo autentico. Rendere le obiezioni un momento di crescita , sia per noi, che per il cliente, è il primo passo per costruire relazioni solide e autentiche, nelle quali ogni confronto diventa un’opportunità e mai un ostacolo.

DI

Rischio da gestire

Le uttuazioni delle valute possono impattare molto sui margini aziendali

Per mitigare la volatilità, esistono strumenti per coperture passive o attive

Il tessuto imprenditoriale italiano si distingue per la sua marcata vocazione internazionale.

Le imprese, dai grandi colossi industriali alle aziende a conduzione

familiare leader nei rispettivi settori, sono protagoniste sia nell’export che nell’import con clienti e fornitori globali. In questo contesto, il tema delle valute straniere emerge come un elemento strategico cruciale. L’attuale scenario macroeconomico caratterizzato da incertezza e di erenze signi cative nei ritmi di crescita e in azione tra

DI ROBERTO FALZONI E ALESSANDRO TAGLIETTI

le grandi economie, comporterà forti oscillazioni nei tassi di cambio.

L’esempio svizzero

Un esempio concreto arriva dalla Svizzera, dove le multinazionali esportatrici hanno subito delle forti riduzioni dei pro tti a causa dell’apprezzamento del franco svizzero. L’aumento di valore della valuta elvetica ha svalutato le entrate in euro, la principale valuta di pagamento dei clienti, comprimendo i margini di guadagno.

Dollaro e yen nel mirino

Tra le monete con valutazioni più estreme spiccano il dollaro americano, sopravvalutato, e lo yen giapponese, sottovalutato. Il dollaro, trainato dalla resilienza dell’economia statunitense, ha recentemente registrato un trend di forte apprezzamento contro le principali controparti. Tuttavia, questa forza potrebbe trasformarsi in

un rischio per chi esporta verso gli Stati Uniti. La moneta statunitense appare attualmente sopravvalutata: una correzione verso livelli più equilibrati sembra sempre più probabile. Inoltre, un dollaro troppo forte penalizza la competitività dell’export americano, un aspetto già criticato dall’amministrazione Trump, il quale si è apertamente dichiarato a favore di una moneta più debole. Lo yen giapponese, al contrario, si trova in uno stato di signi cativa sottovalutazione. Questo crea le condizioni per un possibile rimbalzo, potenzialmente di vasta portata. Per le aziende che importano dal Giappone, un partner chiave nel settore industriale e tecnologico, la gestione del rischio legato allo yen diventa essenziale. Un’eventuale rivalutazione della moneta nipponica potrebbe far lievitare i costi di approvvigionamento, con un impatto decisamente non trascurabile sulla redditività.

Fortunatamente, i mercati nanziari mettono a disposizione diversi strumenti per mitigare i rischi valutari.

Le strategie più indicate

Una prima possibilità è rappresentata dalle coperture passive, implementate attraverso derivati come forward e opzioni. Questi strumenti consentono di bloccare i tassi di cambio su un orizzonte temporale prestabilito, con la possibilità di rinnovare periodicamente i contratti. Tali soluzioni possono essere personalizzate per trovare il giusto compromesso in base alla tolleranza al rischio dell’azienda: maggiore è il costo, maggiore sarà la possibilità di ssare un tasso speci co; optando invece per un intervallo di uttuazione, il premio sarà più contenuto nel caso delle opzioni. Un’alternativa più so sticata e decisamente e cace si trova nella gestione attiva dei cambi. Strategie di coperture mirate si attiveranno solo nei momenti più appropriati, riducendo così i costi e continuando a bene ciare di tendenze a proprio favore. Sebbene più complesse e chiaramente esposte alla discrezionalità del gestore, queste strategie, se correttamente implementate, permettono di ottimizzare la gestione del rischio valutario. Società specializzate, come il nostro team di Denarius, sono in grado di o rire soluzioni su misura che raggiungono il giusto equilibrio tra approccio attivo e passivo, in base alle caratteristiche del business.

Villa Palladio: iconica dimora nel cuore di Roma

Mattone di lusso

Investitori internazionali focalizzati sulle soluzioni premium Dalle ville in Toscana agli appartamenti storici in città

Il segmento dell’immobiliare di lusso in Italia sta attraversando una fase di sostanziale crescita anti ciclica. Il clima mite della penisola italiana e i tesori storici, artistici e culinari, quali cano l’immobile di pregio nel nostro Paese come investimento alternativo per la clientela internazionale. PRIVATE ha voluto intervistare Andrea Jacopo Fava, responsabile di Wannenes Properties, casa d’aste che tra le altre cose media proprietà in Italia con clienti stranieri. Le analisi da fare in questo campo sono molte, in virtù di una vasta scelta che spazia dagli appartamenti in città alle ville in campagna, passando per le residenze estive o di montagna. I fattori di riferimento sono cambiati, c’è molta più attenzione alle performance energetiche e ai servizi, senza trascurare privacy e tranquillità. In ultima analisi, le opportunità per chi desidera investire in immobili di alto standing sono ampie, a patto di scegliere con attenzione.

Quali sono le tipologie di immobili di lusso più richieste attualmente in Italia? Ville

al mare, casali in campagna, appartamenti nei centri storici o residenze moderne: quali sono i trend principali e da cosa sono guidati? Come stanno in uenzando i cambiamenti economici e sociali le scelte degli acquirenti di alto pro lo? Attualmente, in Italia, le tipologie di immobili di lusso più richieste ri ettono diverse tendenze in uenzate da fattori economici, sociali e culturali.

Le proprietà situate in centri storici di città come Roma, Firenze, Milano e Venezia continuano a essere ambite. Questi immobili o rono non solo un fascino architettonico unico, ma anche la vicinanza a servizi, cultura e intrattenimento. Gli acquirenti spesso cercano appartamenti di lusso con niture di alta qualità e viste mozza ato. Altrettanto le nuove costruzioni di lusso, caratterizzate da design contemporaneo e sostenibilità, stanno attirando l’attenzione di un pubblico più giovane e cosmopolita. Questi immobili sono spesso dotati di tecnologie avanzate e spazi comuni di alta qualità. Una forte attenzione verso

Contemporaneo

appartamento in villa nella precollina di Torino

immobili che rispettano criteri di sostenibilità ambientale con la ricerca e l’utilizzo di materiali ecocompatibili e tecnologie per il risparmio energetico. Un altro criterio di attenzione è sulla privacy: La necessità di privacy e sicurezza ha reso le proprietà in contesti isolati o ben sorvegliati particolarmente attraenti.

Le proprietà al mare in particolare quelle situate in località come la Costa Smeralda, la Costiera Amal tana e le isole (come Capri e Sardegna), continuano a essere molto richieste. Altrettanto gli acquirenti italiani o stranieri cercano rifugi lontani dal caos urbano e qui entrano in gioco le dimore di campagna. In sintesi, ritengo la domanda di immobili di lusso in Italia sia guidata da un mix di desideri emotivi e razionali, con un forte orientamento verso la qualità della vita, la sostenibilità e l’esclusività.

Vorrei inoltre risponderle in modo più chirurgico, rispetto alla nostra esperienza di Wannenes ed alla clientela della casa d’aste. La nostra è una realtà immobiliare che spazia dal Piemonte alla Sicilia passando

per Cortina d’Ampezzo. Si consolida principalmente sugli stranieri, ed una proporzione corretta si orienta su 80% stranieri/20% clientela nazionale.

Il mercato delle città d’arte italiane come Roma, Milano e Firenze sta performando meglio rispetto a quello delle località di mare o campagna?

Il mercato immobiliare delle città d’arte italiane mostra una performance robusta grazie alla sua attrattiva culturale, alle opportunità professionali e agli investimenti. Sebbene il mercato delle località di mare e di campagna stia crescendo, in particolare per le esigenze di spazi più ampi e tranquilli, tende a essere più stagionale e meno costante. Entrambi i mercati hanno i loro punti di forza, ma le città d’arte continuano

a mantenere una posizione di leadership in termini di domanda e prezzi. Gli stranieri che si a dano a noi, guardano in questo momento con grande interesse al mercato della Sicilia che registra certamente, una viva ed assoluta curiosità per questa terra meravigliosa, clientela dalla Norvegia agli Stati Uniti passando per la Francia. Come brand e società siamo quindi “molto attrattivi in tal senso. L’unicità e la bellezza del nostro lavoro risiede anche nella valorizzazione di ogni asset che gestiamo ed in progetti di comunicazione squisitamente su misura .

Il mercato del lusso è in evoluzione, le preferenze degli acquirenti sono sempre più in uenzate da dinamiche globali e locali. Ad esempio, la crescente

attenzione per la sostenibilità, la tecnologia e il work-life balance sta cambiando i criteri di selezione degli immobili?

Gli acquirenti di alto pro lo sono sempre più interessati a stili di vita esclusivi, cercando immobili che o rano esperienze uniche, come accesso a servizi di alta gamma e comunità prestigiose. Gli investitori altrettanto tendono a diversi care i loro portafogli, cercando opportunità in diverse località geogra che e tipologie di immobili, come residenziale, commerciale e leisure.

Gli investitori internazionali continuano a puntare sull’Italia come meta privilegiata per gli immobili di lusso?

Dalle ville in Toscana agli appartamenti storici a Roma, no alla Sicilia, l’Italia è ambita nel mondo per la sua storia, arte e cultura, attirando investitori che cercano non solo un’abitazione, ma anche un angolo di patrimonio storico. Gli immobili di lusso in Italia tendono a mantenere il loro valore e, in molti casi, a rivalutarsi nel tempo, rendendoli un’opzione interessante per gli investitori.

Interesse per il turismo: l’Italia rimane una delle destinazioni turistiche più popolari al mondo, il che rende gli immobili di lusso anche un’opzione per a tti a breve termine, aumentando il potenziale di rendimento.

Gli a tti a breve termine possono generare rendimenti signi cativi, soprattutto in località ad alta domanda turistica. Con la crescente popolarità delle piattaforme di a tto a breve termine certamente la domanda per immobili di lusso in a tto è in crescita!

Tuttavia, è importante considerare anche gli aspetti normativi e scali legati agli a tti a breve termine, poiché le leggi possono variare da città a città. Una piani cazione adeguata e una gestione professionale possono contribuire a massimizzare il rendimento e garantire una gestione quindi e cace.

Quali sono le prospettive del mercato immobiliare di lusso italiano per i prossimi anni? Prevede un consolidamento dei prezzi, nuove aree emergenti o una crescita della domanda in speci che categorie di immobili? A mio giudizio il mercato immobiliare di lusso in Italia si posizionerà per una crescita moderata e sostenibile, con nuove aree emergenti e una domanda diversi cata. Tuttavia, come in ogni mercato, le dinamiche possono variare in base a fattori economici, politici e sociali.

Appartamento di rappresentanza nel cuore di Torino, in alto a destra Andrea Jacopo Fava

Sport-terapia

L’osteoartrite è una patologia degenerativa delle articolazioni

Stretching ed esercizi aerobici aiutano a “gestire” la patologia

Per osteoartrite si intende una patologia degenerativa che a igge le articolazioni, nello speci co la rima di cartilagine che riveste i condili ossei il cui compito è ridurne l’attrito durante il movimento.

Le articolazioni più colpite risultano essere quelle dell’anca, delle ginocchia, schiena e mani.

Dolori solo a uno stadio avanzato Solo negli Stati Uniti, ogni anno quasi 21 milioni di persone vengono colpite da questo problema già dai 45 anni in su, con picchi intorno ai 60/70 anni.

La cartilagine è una struttura non irrorata e non innervata, il cui nutrimento avviene per di usione delle sostanze nutritive prodotte dai tessuti adiacenti. I tessuti capsulari che contengono l’articolazione, a seguito di stimolazione meccanica, rilasciano il liquido sinoviale che ha appunto il compito di lubri care e nutrire l’articolazione, cartilagini comprese.

Essendo non innervata, la degenerazione della cartilagine non provoca dolore no a quando il danno non coinvolge gli altri tessuti o strutture.

L’origine può essere multifattoriale: l’eccessivo utilizzo delle articolazioni, la mancanza di movimento, il sovrappeso, eventuali traumi.

La terapia sica deve prevedere diverse attività, a cominciare dagli allenamenti, che si svolgono attraverso esercizi isometrici per rinforzare la muscolatura senza creare usura articolare.

È importante anche l’attività aerobica in scarico, come il nuoto e la bici. Inoltre, lo stretching è una pratica fondamentale per mantenere la mobilità e la funzionalità delle articolazioni interessate dalla patologia.

Purtroppo lo sport non è risolutivo, ma costituisce un approccio conservativo il cui scopo è ritardare il più possibile la degenerazione articolare.

In ltrazioni intraarticolari di acido ialuronico e/o cellule staminali sonono un valido supporto per la conservazione della cartilagine.

Trapianto come extrema ratio

Un altro approccio farmacologico prevede l’utilizzo di Fans, steroidi, e antin ammatori per ridurre l’in ammazione e tenere sotto controllo il dolore. È evidente che questo approccio non può essere protratto molto a lungo a causa degli e etti collaterali. L’extrema ratio è rappresentata dal trapianto della porzione di articolazione coinvolta con una di sintesi, il che avviene prevalentemente per le ginocchia e la coxofemeorale.

Il movimento moderato e costante e un peso proporzionato aiutano a minimizzare il rischio di essere colpiti da osteoartrite.

universo tness.it

DI ALESSANDRO SCALICI

INTERNAZIONALE

DI

DIOR CAPTURE

Nel 2025 Dior reinventa Capture, la sua iconica linea skincare che da quasi 40 anni è pioniera nella ricerca sulle cellule madri della pelle. La maison ha invitato l’iconica star Charlize Theron a incarnare e rappresentare questa linea e questa femminilità sicura di sé. Nata in Sud Africa e vincitrice di un Oscar, Charlize Theron è una delle attrici più celebrate del nostro tempo, rinomata per la sua capacità di dare vita a personaggi complessi. La sua interpretazione straordinaria in Monster, diretta da Patty Jenkins, le è valsa un Oscar, un Golden Globe, un premio del Screen Actors Guild e un Independent Spirit Award. Charlize ha anche conquistato il pubblico con Bombshell, ottenendo nomination per un Academy Award, un Golden Globe e un premio SAG. Con la sua media venture recentemente ribattezzata Secret Menu, insieme ai soci Beth Kono e AJ Dix,

Theron ha prodotto film acclamati dalla critica come The Old Guard su Netflix, A Private War, che ha fruttato una nomination al Golden Globe per la sua protagonista

Rosamund Pike, e Atomic Blonde. Altri progetti rilevanti includono il dramma nominato agli award Tully, la commedia Long Shot e la serie di competizione Hyperdrive. Tra i suoi lavori più recenti, Theron ha ripreso il suo ruolo di “Cipher” in FAST X, il decimo capitolo di The Fast Saga, e ha recitato in The School for Good and Evil su Netflix. I suoi progetti futuri sotto la sua compagnia includono The Old Guard: Force Multiplied, il sequel di The Old Guard per Netflix, e il tanto atteso seguito di Atomic Blonde, anch’esso per Netflix, con Charlize protagonista in entrambi. ltre al suo successo come attrice e al coinvolgimento principale nella sua società di produzione, Theron ricopre il ruolo di Messaggero di Pace delle Nazioni Unite ed è fondatrice del Charlize Theron Africa Outreach Project (CTAOP), attraverso cui si impegna a migliorare la salute, l’istruzione e la sicurezza dei giovani nell’Africa australe. Dior.it

FASHION

LA THAILANDESE FREEN SAROCHA È LA NUOVA

BRAND AMBASSADOR DELLA

MAISON VALENTINO

Valentino scommette sull’attrice thailandese

Freen Sarocha. La maison di Mayhoola ha scelto la celeb, la prima proveniente dal paese asiatico, come sua brand ambassador. Diventata una delle gure più amate della televisione locale per poi ottenere crescente visibilità a livello internazionale, il nuovo volto del marchio era stata già notata alla s lata di debutto di Alessandro Michele lo scorso ottobre e collaborerà ora per le sue iniziative future. “È per me un onore poter partecipare al nuovo capitolo della storia di maison Valentino, dove arte e tradizione entrano in una nuova era contemporanea sotto la visione del direttore creativo Alessandro Michele”, ha commentato Sarocha, classe 1998, nata e cresciuta a Bangkok e divenuta famosa grazie al suo ruolo nella serie televisiva thailandese Gap: the series (2022). La sua interpretazione le aveva infatti garantito il premio Favorite star ai Nine entertainment awards del 2023. Risalgono allo scorso anno, poi, i ruoli nei lm Uranus 2324 e e loyal pin. E sempre nel 2024, Sarocha aveva partecipato al Festival di Cannes, selezionata da Red sea international lm festival per l’evento Women in cinema, che ha messo in luce la sua crescente popolarità nel panorama globale dell’intrattenimento. Recentemente, in ne, ha dimostrato la sua versatilità con un ruolo nel lm horror-comedy Rider (2024), mentre è prevista a breve l’uscita della serie tv Cranium, in cui l’attrice ricoprirà un ruolo di rilievo. Valentino.com

FREEN SAROCHA

TESTIMONIALS JASMINE PAOLINI PER DOVE, PER PROMUOVERE FORZA E AUTOSTIMA

Dove, brand di Unilever da oltre 20 anni impegnato nella promozione della bellezza autentica e dei valori dell’autostima, ha scelto Jasmine Paolini come sua ambassador per il 2025. Una partnership che si fonda su una profonda comunione di valori tra l’azienda e la campionessa olimpica di tennis, da sempre esempio positivo nel mondo dello sport e tra i giovani, sinonimo di autostima, determinazione e body-con dence. “Sono entusiasta di iniziare questo progetto con Dove e, insieme, siamo pronti per a rontare una nuova stagione ricca di s de e opportunità. Forza!”, ha commentato l’atleta. Unilever.it

CIGARS

ARRIVA IL SIGARO TOSCANO AQUILA. COSÌ MANIFATTURE SIGARO TOSCANO

FESTEGGIA I SUOI 210 ANNI

Per la storica azienda Manifatture Sigaro Toscano (MST) il 2025 si apre con una novità: il Toscano Aquila, un nuovo prodotto avvolto in una fascia di tabacco Kentucky nordamericano, selezionato dalle foglie del Tennessee. Un mix che esalta il gusto, o rendo un’esperienza intensa e appagante. La lunga stagionatura, condotta in ambienti a temperatura controllata, ne favorisce l’a namento, rivelando una complessità aromatica n dal primo istante. MST, custode di antiche tradizioni e dello storico sigaro a marchio Toscano nato nel 1815 e entrato regolarmente in commercio nel 1818, produce il nuovo nato in due formati: Assolo e Robusto, entrambi dalle dimensioni generose. Il primo mantiene la classica forma dei sigari a marchio Toscano, mentre il secondo, noto come l’inammezzabile, è progettato per essere gustato intero, senza possibilità di taglio. Racconta Stefano Mariotti, ceo MST.

“Il Il 2024 si è chiuso con una crescita dell’export del +30% dei ricavi. Siamo proiettati su nuovi mercati, con grandi aspettative. Nell’ultima parte dell’anno, infatti, abbiamo e ettuato la prima spedizione ai duty free cinesi, un mercato in cui crediamo molto”.

Manifatturesigarotoscano.it - Prezzo: 9 euro a confezione

DESIGN

APRE A MILANO

IL PAVILLION DI MOLTENI&C, SETTE PIANI COME

UN VIAGGIO NEL DESIGN

ITALIANO

C’è un nuovo indirizzo a Milano per Molteni&C. Al numero 9 di Via Manzoni, a due passi da Piazza della Scala, il gruppo inaugura un viaggio nel design italiano. Con in uenze Liberty ed elementi neoclassici Palazzo Molteni si sviluppa su sette piani e oltre tremila metri quadri. Firmato da Vincent van Duysen è un labirinto di spazi che rivelano ad ogni passo la sua natura vitale, dinamica e contemporanea. Una nuova casa per il marchio che chiude un anno importante e festeggia 90 anni di storia. Visitarlo è come entrare nella dimora di un collezionista illuminato, dove ogni oggetto è un racconto, un’emozione, un pezzo di vita. È un luogo dove la sperimentazione più audace dialoga con la storia. Non è solo uno showroom, non è solo un negozio. È un luogo vivo, pulsante, che respira. Un ecosistema aperto e essibile dove il design crea un’atmosfera unica, avvolgente. Sarà un punto di riferimento per gli appassionati di design, un luogo dove organizzare eventi, mostre, incontri, un vero e proprio salotto milanese aperto al mondo. Uno spazio per gli amanti del bello, di coloro che cercano l’ispirazione. Un ritrovo dove i grandi maestri e giovani talenti si incontrano e dialogano, dando vita al linguaggio del futuro. Molteni.it

Nasce Mediobanca Premier.

La preparazione dei nostri consulenti per la gestione del risparmio delle famiglie italiane.

HOME

LA COLLEZIONE BUGATTI HOME DEBUTTA A PARIGI

E SI ISPIRA ALLA RAFFINATEZZA FRANCESE

A Parigi si è alzato il velo sulla nuova collezione di Bugatti Home, che si ispira agli elementi estetici più signi cativi del marchio e prosegue l’eredità di eccellenza artigianale di Bugatti. Pezzi iconici come il divano TYPE_3, il divano TYPE_1, la sedia TYPE_5, il tavolo TYPE_4 e lo specchio TYPE_9 ri ettono la ricerca dell’innovazione e dell’arte di Bugatti. Ogni pezzo è una fusione di meticolosa attenzione ai dettagli, ispirato ai valori delle leggendarie auto iper-sportive e alla loso a “beauty and beast” del marchio. E perfezionato da oltre un secolo di tradizione. Bugatti Home reinterpreta, nella sua nuova sede parigina, la visione del suo fondatore, Ettore Bugatti. In omaggio a questo, i clienti potranno anche scoprire una rara Bugatti Baby II - una replica in scala del 75% dell’iconica Type 35, creazione di Ettore e auto da corsa

di maggior successo di sempre, in collaborazione con gli Hedley Studios. Questo pezzo da collezione, con soli 500 esemplari in tutto il mondo, celebra il 100° anniversario della leggendaria Type 35 e la sua eredità sul marchio, un centenario dopo. La presenza di questo capolavoro sottolinea l’eredità duratura di Bugatti e la sua in uenza attraverso le generazioni. C’è poi l’esposizione di collaborazioni esclusive come il Rembrandt Bugatti “Dancing Elephant”, un omaggio al fratello di Ettore, Rembrandt, una scultura originale, un capolavoro in cristallo di Lalique o la scultura La Voiture Noire in argento sterling di Asprey Studio. Catturando l’essenza dell’Art de Vivre di Bugatti, queste creazioni o rono un’esperienza completa nel mondo del lusso del marchio.

Luxurylivinggroup.com

Anchored in Time.

Diverse sfumature di potere

Nella classi ca Forbes delle donne più potenti prevalgono gure istituzionali

Al comando von der Leyen, seguita da Lagarde e dalla premier italiana Meloni

WOMEN

RANKING

Forbes ha pubblicato la sua 21esima classi ca annuale delle 100 donne più potenti al mondo. Ne fanno parte protagoniste della politica, della lantropia, del business, della tecnologia e del mondo dello spettacolo. Donne che, in qualche modo, stanno utilizzando il loro potere per generare un impatto nel proprio settore. Se la top 5 è dominata da nomi della politica e dell’economiatra cui compare anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiana - il resto della lista nasconde qualche curiosità. La prima è rappresentata dalla cestista 23enne Caitlin Clark, seconda sportiva, dopo Serena Williams, a essere mai entrata in questa classi ca. Nella sua prima stagione da professionista, Clark è riuscita ad attirare un interesse inedito sulla WNBA, portando gli introiti della lega femminile del basket a livelli record. Inoltre, secondo Forbes, Clark è stata una gura chiave in un anno di grande cambiamento per lo sport femminile - nel 2024, per dire, è stata raggiunta per la prima volta la parità di genere nel numero di atleti alle Olimpiadi. Un altro aspetto interessante riguarda le donne che Forbes non ha incluso nella lista, ma suggerisce di “tenere d’occhio” nel 2025: tra di loro compaiono un paio di nomi noti, come Selena Gomez e Marine Le Pen. Ecco, di seguito, le prime posizioni della graduatoria 2024, scelte tenendo conto di diversi fattori: ricchezza, impatto, presenza mediatica e sfera d’in uenza.

RANKING

1 URSULA VON DER LEYEN

PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA

ETÀ: 66 ANNI

PAESE IN CUI OPERA: BELGIO

2 CHRISTINE LAGARDE

PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA

ETÀ: 68 ANNI

PAESE IN CUI OPERA: GERMANIA

3 GIORGIA MELONI

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ITALIANO

ETÀ: 47 ANNI

PAESE IN CUI OPERA: ITALIA

4 CLAUDIA SHEINBAUM

PRESIDENTE DEL MESSICO

ETÀ: 62 ANNI

PAESE IN CUI OPERA: MESSICO

5 MARY BARRA

CEO DI GENERAL MOTORS

ETÀ: 63 ANNI

PAESE IN CUI OPERA: USA

DI SARA MORTARINI
CAITLIN
CLARK

FAMILY

CHI È LA NIPOTE

DICIASSETTENNE

DI TRUMP?

Ha fatto il suo “debutto” pubblico a luglio, in occasione della convention repubblicana a Milwaukee, quando è intervenuta per parlare di suo nonno, il nuovo presidente degli Stati Uniti. Stiamo parlando di Kai Trump, prima glia di Donald Trump Jr e prima dei dieci nipoti di Donald Trump. Una ragazza di 17 anni, campionessa di golf e seguitissima sui social, con un canale Youtube in cui parla della sua passione per questo sport. Nell’ultima campagna elettorale ha avuto il ruolo di svelare il lato più “amorevole” e “normale” del suo famoso nonno. “Per me è un nonno come tutti gli altri”, ha detto. “Ci dà caramelle e bibite quando i nostri genitori non guardano. E vuole sempre sapere come andiamo a scuola”. Da quest’estate su di lei si sono accesi i ri ettori. E Kai non sembra esserne dispiaciuta. Del resto, ha spiegato, suo nonno la “incoraggia sempre ad essere la persona di maggior successo possibile”. Ovviamente “alza l’asticella piuttosto in alto, ma chi lo sa, forse un giorno lo raggiungerò”.

GUESS COMPIE 40 ANNI E RIPERCORRE LA SUA STORIA

Guess festeggia in grande stile i suoi 40 anni di storia. E lo fa con una mostra fotogra ca a Milano intitolata “ e creation of a diva”. Ospitata al Mudec dal 17 gennaio al 3 marzo 2025, la mostra è una vera e propria retrospettiva che ripropone le modelle e le campagne pubblicitarie più iconiche del brand. Attraverso fotogra e, installazioni interattive e scenogra e, il percorso espositivo, articolato in sezioni tematiche, accompagna il visitatore nella mente visionaria del designer Paul Marciano, direttore creativo e cofondatore del brand, che ha contribuito a lanciare future dive come Claudia Schi er, Estelle Lefébure, Eva Herzigova, Naomi Campbell e Anna Nicole Smith. Ma la mostra, che evoca il fascino della vecchia Hollywood, è anche una celebrazione dei fotogra dietro l’obiettivo delle campagne più celebrida Ellen Von Unwerth a Wayne Maser, da Bryan Adams a Dewey Nicks.

CELEBRATION
KAI TRUMP

Fine spirits

More and more people are investing in wine, whiskey or cask tequila e goal is to diversify the portfolio and protect against in ation

Whether it is ne wine, whisky or cask tequila, there is a case, so advocates for investing say, to hold these amidst geopolitical troubles. ere will always be arguments about just how correlated these items are when set against equities or bonds. We talk to a few players in the space.

With elections, budgets, trade rows and geopolitical con icts causing heartburn, it is easy to see how the market for luxury goods with an investment angle can attract attention. And if you can occasionally drink the contents (sensibly, of course), even better.

Resistance to oscillations is is the case for investing in ne wine, whisky – as this news service noted recently – and cask tequila. e argument goes that these products o er some shelter against forces such as in ation. It’s up for debate whether they can ride out all or most market gyrations, however. While in ation has been easing in the UK, US and certain other nations since it ared after the pandemic, it hasn’t gone away. An open question, however, is how

well can ne wine or whisky, for example, protect against in ation. With the risk-free rate, as it is called, of government bonds at 4.4 per cent for the 10-year US Treasury bond, for example, that might be decent protection - at least for now - against in ation. Bond dividends attract income tax - although this can be mitigated if they are held in a structure such as a UK Individual Savings Account. ere are funds that hold wine and other luxury investible assets, although speci c details vary on where the fund is registered. e risks involved in ne alcohol investments are idiosyncratic - there are issues to consider such as vintage, purity, provenance, changes in fashion, wastage, etc. With bonds, on the other hand, they tend to be more straightforward.

Listed equity markets have not fared badly so far this year, and it is not immediately obvious whether highend alcohol will necessarily come out in front of stocks. Since January, to give an example, the S&P 500 Index of major US shares has been up 21.5 per cent. e MSCI World Index of developed countries’ shares

(measured in US dollars) is up 13.7 per cent (and it is higher when one adds reinvested dividends).

A hedge against instability How has ne wine and whisky done? e Liv-ex Fine Wine 1000 Index of top-class wines, a broadly based measure, is up just 3.5 per cent this year, although it rose 22.3 per cent over a 12-month period, showing that the early part of 2024 has been di cult, with a large correction.

With whisky, the Whiskystats Whisky Index, which tracks value changes each month of the historically 500 most-traded whiskies, shows that prices fell slightly in 2024, having recovered from a sharp sell-o in June. From 2013 to 2022, the index almost relentlessly rose, then fell for two years before hitting a bottom. In the short-term, then, the verdict isn’t that ne alcohol will always outperform in a rising stock market, but there is some evidence that correlations vary over time.

According to Sam Gordon, cofounder and CEO of GORDON PWC, such goods are a hedge

il testo in inglese per cogliere le sfumature del contenuto, n.d.r.)

against instability and higher in ation.

e comparison with gold “During geopolitical crises, paper investments like stocks, bonds, or currencies are subject to wild uctuations and government interventions, such as capital controls or trade restrictions. In contrast, tangible assets like tequila casks o er more stability, as their value isn’t tied to nancial markets or government policy,” he said in a recent note.

“History shows that tangible assets – whether it’s gold, real estate, art, or casks of aging spirits – maintain their value during political or economic crises. For instance, during the nancial instability of 2008, gold surged in value, o ering protection when stocks plummeted. Similarly, tequila casks can act as a store of value, appreciating as the spirit matures,” Gordon wrote. He argues that cask tequila is not correlated with market swings. His point about gold is also a reminder that the yellow metal – to the possible frustration of sceptics – retains its value as a ballast in a portfolio.

Record prices at auction

e eye-popping prices that can be paid for wines from Burgundy and Bordeaux as well as “New World” wines from Australia and South Africa, for example, sometimes make headlines. With whisky, speci c bottles can fetch fortunes.

For example, the record price for a bottle of whisky was $2.7 million, paid for a bottle of e Macallan Adami 1926 at a Sotheby’s auction in London in November 2023. So it is not surprising that this market attracts investors keen for the thrill of backing a winner as well as hopefully sheltering from nancial trouble. With such goods, investors need to cultivate a knowledge of vintages, regions, particular market tastes and changes – a skill akin to understanding ne art, antiques,

classic cars, and jewellery. Market uncertainties are driving interest in acquiring ne wine investment, Alexander Westgarth, CEO at wine investment rm WineCap, told this publication. “We’ve generally seen enquiries from investors who are looking to diversify their portfolios and hedge against in ation or currency uctuations. is growing interest is manifesting itself in higher demand for top-tier wines, particularly from regions like Bordeaux and

Burgundy, where scarcity and consistent historical performance continue to appeal to those looking for stability in uncertain times.

Shift strategies

“Additionally, we are seeing a shift towards long-term investment strategies, with more investors interested in holding ne wines as part of their broader wealth preservation plans,” he said. “Given ne wine is both a tangible asset and uncorrelated to other asset classes, we are increasingly seeing it held speci cally as a store of value,” Callum Woodcock, founder of WineFi, a UK-based next-gen investment platform, said.

Woodcock said private wealth managers and family o ces are more interested in this area than before. “ is is largely due to incentives – IFAs are highly restricted around the fee-paying products that they can o er to their client base, and are interested in ne wine as an asset class mainly because their own client base are asking about it and they want to be able to deliver recommendations,” he said.

Tangible and uncorrelated

Westgarth said ne wine has always been a “safe haven” asset for investors seeking stability: “It’s an improving asset in diminishing supply – a characteristic unique to ne wine. It is tangible which helps insulate it from some of the risks associated with other investment classes. e fact that ne wine’s

value is driven by global demand, scarcity, and critical reputation rather than economic cycles makes it an attractive hedge against macroeconomic instability.”

ere are potential risks to consider. “When it comes to risks, liquidity can present an issue –while ne wine is a stable asset over the long term, selling during certain periods or market downturns may take longer compared to more liquid assets like stocks. Moreover, while the ne wine market is generally stable, prices can uctuate due to shifts in consumer demand, trends in wine regions, or regulatory changes a ecting international trade,” Westgarth said. “It’s also important for investors to be cautious about proper storage and provenance, as the condition of the wine can signi cantly a ect its value. Investing via a specialised reputable wine investment company, however, eliminates much of these risks.”

Investments of wealth managers

“Wealth managers and private client advisors are increasingly interested in understanding how

ne wine ts into a diversi ed investment strategy. Many of the enquiries we receive revolve around how wine investments can serve as a hedge against market volatility and in ation, while o ering portfolio diversi cation,” Westgarth added. Cru Wine, a UK platform, said interest is in ne wine and cask whisky: “ is reason is partly due to the correction in ne wine markets which has adjusted down by 20 to 25 per cent since their peak in November 2022.” e rm referred to last week’s UK government announcement of higher capital gains tax, from which both wine and whisky are exempt. is has also triggered enquiries.

“Some people have always looked at wine and whisky as a ‘safe haven’ with its low correlation to the mainstream markets and low volatility and currently, with the ne wine market correction, people are seeing this as a great entry point for purchasers. As with all assets, there are risks involved and markets will go up and down,” Cru Wine said. Whether these types of collectable, high-end alcohol achieve all that is claimed is something that only time will tell. At the very least, the owners of it can enjoy the comfort of knowing that if the investment case does not pan out, they can always reach for a glass.

*Assistant editor Tratto da Wealthbrie ng.com

Astrologia nel bicchiere

“Da Giove al cocktail” è il titolo del libro di Tony Micelotta Ogni mese pubblichiamo un estratto relativo al segno zodiacale

“Da Giove al cocktail” è il titolo del libro scritto da Tony Micelotta, “Oste Tuareg”, come egli stesso ama de nirsi alla luce della lunga esperienza presso alcuni dei bar più prestigiosi al mondo. Ogni mese su PRIVATE pubblichiamo un estratto del volume edito dalla Compagnia della Stampa Masetti Rodella, ricco di aneddoti e racconti delle sue esperienza di vita e professionali. Se siete dei Pesci, certamente vi hanno già detto che siete un po’ “pazzerelli”, poiché unite un mix di spiritualità, inso erenza per la quotidianità, arte e sregolatezza… Sapete godere eccome dei piaceri della vita, ma non riuscite a farlo apertamente: dovete sottolineare se vi concedete un piacere, che è un risarcimento, una “consolazione”, per le miserie e le tristezze che avete attorno a voi. Così volete qualcosa di ra nato, ma anche di artisticamente insolito e scapigliato. Badate di non farvi risucchiare nel voluttuoso vortice alcoolico, irresistibile via per raggiungere l’irrealtà che tanto vi attrae.

VANESSA’S SMILE

A ricordo di Vanessa Redgrave (nella foto), in occasione della sua visita all’American Bar del Savoy di Londra nel 1979.

Composto da 60 ml di succo di frutto della passione, 15 ml di succo di limone fresco, 5 ml di sciroppo d’orzata, 10 ml di sciroppo di granatina e un top up di Prosecco Bellussi DOCG (Blue Label). Decorato con mezzo frutto fresco della passione e due amarene al suo interno. Ghiaccio tritato a volontà. Leggero, insolito e sognatore come i Pesci nella loro arte e sregolatezza.

VANESSA’S SMILE )( PESCI

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