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CRIPTOVALUTE, la Sec drizza le antenne
to una linea di videogiochi in app, tra cui il best seller StrangerThings. E che dire di Disney+ che, grazie a gioielli di famiglia come Star Wars e Marvel, ha condotto una politica aggressiva superando Netflix con oltre 100 milioni di abbonati. Ma il protagonista di questo successo, l’ex ceo Bob Chapek, dopo tre anni di lotta per tale leadership, è stato licenziato. La testa di Chapek è caduta per ragioni estranee a Disney+, ma quel successo non gli ha portato fortuna. E Prime Video? Jeff Bezos - il cui main business resta l’e-commerce - resta in posizione difensiva e sta puntando sulle partite di calcio della Champions League e su grandi titoli come James Bond.
SMARTPHONE Apple e Tsmc intesa sui microchip
La bancarotta di Ftx, fondata da Sam Bankman-Fried (nella foto), è stato uno tsunami che ha investito e fatto vacillare tutto il mercato ipervolatile delle criptovalute. Va letta in questa luce la decisione della Sec, la Consob americana, che chiede alle società in difficoltà quotate in Borsa di informare tempestivamente gli investitori in merito al loro coinvolgimento con le società che emettono criptovalute. Tali aziende potrebbero avere l’obbligo, secondo la Sec, di rivelare tale informazione in base alla legge federale. Con l’occasione, ha anche alzato il livello di attenzione. Le aziende di criptovalute devono delineare in maniera chiara e dettagliata le misure che stanno adottando per “proteggere le risorse crittografiche dei clienti”. E stabilire se l’interruzione del mercato delle crypto ha causato “danni sensibili alla loro reputazione”.
Tim Cook (nella foto), ceo di Apple, ha annunciato che l’azienda di Cupertino comprerà chip di nuova generazione dalla taiwanese Tsmc, che sta investendo ingenti capitali per un nuovo impianto di produzione e ricerca basato a Phoenix, in Arizona, la cui apertura è prevista per il 2024. La difficoltà nel reperimento di chip, che ha investito il mercato dei pc, delle auto e degli smartphone, non ha risparmiato Apple. La versione 14 del suo iPhone ha avuto difficoltà nelle consegne a causa del lunghissimo lockdown del mercato cinese, dove Tsmc ha buona parte delle sue fabbriche e dei centri di ricerca e sviluppo. L’investimento di Phoenix per l’azienda taiwanese vale 40 miliardi di dollari in parte finanziati dal Chips and science act, il piano voluto dal governo per incentivare la produzione domestica di microchip, in collaborazione con i giganti del settore, spesso asiatici, a eccezione di Intel e Qualcomm.
di Enzo Argante