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Efficienze matematiche

NELLA SUA ATTIVITÀ ANDREA PINTO HA COME UNICO OBIETTIVO L’INCLUSIONE SOCIALE.

HA FONDATO UNA FINTECH CHE INNOVA IL PROCESSO DI STRUTTURAZIONE DELLE CARTOLARIZZAZIONI TRAMITE UNA PIATTAFORMA CHE CENTRALIZZA COMPETENZE, DATI E PAGAMENTI

Quando si parla con lui i tecnicismi possono spaventare. Possono, ma non devono. Soprattutto perché tutta l’attività di Andrea Pinto ha un unico obiettivo finale: l’inclusione sociale. Trentenne romano appassionato di finanza strutturata, ha studiato in Bocconi per la triennale e ha completato il suo percorso al Cems conseguendo, con lode, un double degree in international management con sub-major in finance. Ha iniziato a lavorare prima in Commissione europea, poi in una boutique di venture capital, fino ad approdare alla consulenza strategica in Bain. Attualmente è un ricercatore di modalità efficienti di strutturare le cartolarizzazioni. Ha cofondato Eusmes, di cui anche ceo, una fintech che innova il processo di strutturazione delle cartolarizzazioni tramite una piattaforma che centralizza competenze, dati e pagamenti e che permetterà alle banche di integrare le cartolarizzazioni come strumento ricorrente per facilitare l’erogazione del credito ai propri clienti. “La soluzione si basa su due innovazioni, una gestionale e una finanziaria”, spiega. “La prima permette alle banche di strutturare le cartolarizzazioni senza sostenere direttamente alcun costo di advisory, riducendo quindi i costi operativi di oltre 500mila euro ad operazione. La seconda si basa su un’innovativa metodologia per la strutturazione delle operazioni, tradotta in un algoritmo proprietario, che permette di ridurre i costi regolamentari di minimo il 20% e sensibilmente i tempi di modellizzazione”. Parallelamente Pinto è al lavoro anche su un altro progetto. Si chiama Vision ed è un’associazione di promozione sociale che coltiva il talento “indipendentemente dal contesto in cui cresce”. Nel 2021, Vision ha lanciato Paidéia, progetto per favore il confronto tra 30 studenti meritevoli, beneficiari di borse di studio iscritti a lauree magistrali e società interessate a supportarne lo sviluppo, anche per agevolare il riscatto e l’inclusività.

Dopo 18 mesi di lavoro, di cui nove di due diligence da parte di Banca d’Italia, e discussioni proattive con molteplici attori, poche settimane fa Eusmef ha trovato un’importante sgr italiana che sta supportando attivamente lo sviluppo del progetto. “Ho raggiunto tanti traguardi che pensavo impossibili. Dopo oltre tre anni di ricerche, sono riuscito a sviluppare una metodologia innovativa che permette di ottimizzare il ritorno per unità di capitale regolamentare per le banche e le assicurazioni che detengono titoli emessi dalle cartolarizzazioni, incrementandolo di minimo il 25%”.

Pinto spera di pubblicare presto il primo paper che spiega the mathematics of securitization , ovvero la metodologia di come dai flussi di cassa dei diversi sottostanti è possibile strutturare una cartolarizzazione matematicamente robusta. L’obiettivo per il futuro è quello di raccogliere circa 600mila euro per finalizzare la piattaforma gestionale in vista della prima cartolarizzazione pilota. “Quando non sarò impegnato con Eusmef, svilupperò con Vision la Scholarship enabling platform. Tale piattaforma permetterà la ricerca di qualsiasi forma di supporto allo studio - tra cui borse di studio di reddito, di merito o di invalidità -, e sarà resa disponibile gratuitamente agli studenti liceali e universitari di tutta Italia. Stimiamo che lo sviluppo della piattaforma abbia un costo minimo di circa 30mila euro, e per ottenere i fondi necessari, stiamo considerando di lanciare una campagna di social crowdfunding a febbraio”. F

Max Lupi

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