Robb Report Marzo 2024

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Prezzo 10 euro - Principato di Monaco - Costa Azzurra - Corsica: 16,80 euro - Svizzera Italiana: CH CT 20,00 Chf - Anno 4 - Volume 10 - Primavera 2024 - Prima immissione: 01/03/2024 - Trimestrale Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale D. L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 LO/MI

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DEPARTMENTS 12

ED I T OR’S L ET T ER

48

THE ANSWERS WITH...

Guido Martinetti “il re del gelato”

72 G ENI US AT WOR K

L’haute couture della scrittura

130

T HE DUEL

Marathon des Sables vs. Zalaris Norseman Xtreme Triathlon

Pag 56 Il buen retiro

THE GOODS

EXHIBITION 30 Pistoia diventa pop

ANNIVERSARY 14 Marco Polo

DREAM MACHINES

STYLE

WHEELS

98 Belli comodi 102 Eleganza easywear 104 Millerighe

RESTAURANT 34 Il gigante buono

ART DRINK 78 Toro scatenato

WATER 84 Silenzio,

passa The Open

18 Yoko Ono, quando

l’arte diventa un modo di sopravvivere

39 Note di colore

86 Design iconico

e anima sportiva

BEAUTY 109 Ai confini dell’anti-aging

TRAVEL

JEWELRY

WATCHES 22 Eccessi da ammirare

CULT

44 Non il solito diamante

DOMAIN HOME INTERIORS 53 A casa di Karl

REAL ESTATE I N C OP ERT I NA I L LUST RA Z I ONE DI WILL BARRAS

62 Penthouse 24 L’evoluzione della forma

a Fisher Island 66 La collina incantata

TECHNOLOGY 93 Che bella scoperta

PASSIONS TRENDS 94 Fioriscono idee

114 La regina

del Marocco

120 Il fascino discreto di Saint-Paul de Vence

124 A caccia di aurore (e non solo)

R O B B R E P O R T. I T

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Editor’s Letter

Una valigia dice tanto di noi. Racconta il superfluo e l’essenziale, nasconde segreti e desideri. Diventa un trampolino per cambiare scenario, lasciare anche solo per qualche ora o qualche giorno la solita vita che al ritorno apparirà meno scontata. E allora tanto vale tenerla leggera, questa valigia. Imparare dai giapponesi a metterci poche cose fondamentali, come dovrebbe essere nelle case, nel computer, nella mente. Quelle importanti, per capirci. E chissà cosa avrà portato nei suoi bauli Marco Polo, il grande mercante veneziano con cui apriamo questo numero di Robb Report e di cui si festeggia quest’anno il 700esimo anniversario dalla morte.

Di certo è tornato con un carico di esperienze e di suggestioni difficili da spiegare oggi, in tempi di spostamenti mordi e fuggi, dove non si fa a tempo neppure a guardare ciò che si incontra, tutti presi a postare scatti sui social. Per questo abbiamo scelto un binocolo speciale per la sezione Tech, uno strumento certo molto avanzato ma che, proprio grazie all’Intelligenza Artificiale, riesce a identificare qualsiasi genere di uccellino, insetto, animale dando tutte le informazioni necessarie. Ricollegando così alla natura le nuove generazioni di esploratori, spesso giovanissimi. Un’impresa, trovare esemplari rari in territori inesplorati e silenziosi, molto più ardua di chi nel Duecento doveva “solo” percorrere la Via della Seta e attraversare l’Asia per realizzare un sogno, passando per paesi esotici e sconosciuti, che nel Milione ispireranno studiosi e viaggiatori di ogni epoca. Una voglia di ritorno alle cose semplici e naturali che ispira anche i nuovi lussi: come i resort del benessere, alcuni con suite nel bosco, dove accanto al letto si ritaglia uno spazio per lasciare posto alla pianta anziché tagliarla, o il superyacht che vola leggero e silenzioso sull’acqua, completamente elettrico. I lettori, anche i nostri, sanno che non c’è più tempo per gli sprechi, per un consumismo che non tenga conto dei danni all’ambiente e al pianeta. Scegliere il giusto – auto, vacanze, abbigliamento, cibo – per chi ha i mezzi per farlo è certo più facile, ma non sempre si è educati e allenati a capire la differenza. Robb Report cerca di farlo, dando spazio a chi si impegna per salvaguardare la qualità, il lavoro artigianale. Un esempio è senz’altro la storica azienda veneziana che della lavorazione del

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vetro ha fatto una missione, Venini, dando corpo a veri capolavori grazie anche alla collaborazione con grandi artisti e designer. Collezionare gli iconici vasi non è solo un investimento e la dimostrazione di buon gusto, ma un sostegno per chi ha scelto la difesa e il rispetto di una tradizione secolare. Buona lettura

Susanna Tanzi Editor in Chief tanzi@bfcmedia.com


Foto: Ente Turistico dell’Istria – I. Zirojevic

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THE GOODS

W H O , W H AT A N D W H E R E


Marco Polo Ricorrono i 700 anni dalla morte del mercante veneziano che, giovanissimo, partì lungo la Via della Seta per la Cina, dove restò 25 anni e divenne consigliere dell’imperatore. La sua opera letteraria resta una fonte inesauribile di ispirazione per studiosi, esploratori, viaggiatori di ogni epoca. E a lui sono dedicati mostre, convegni, film ed eventi. Fino agli oggetti più esclusivi, per celebrare degnamente lo straordinario esploratore

U

di Alessia Bellan

n viaggiatore antelitteram, uno straordinario esploratore, un ragazzo coraggioso che nel 1254 intraprese un lunghissimo viaggio, da Venezia alla Cina, per accompagnare il padre e lo zio, mercanti di professione. Un percorso via terra attraverso Turchia, Persia, Afghanistan e il Deserto del Gobi. Riuscendo alla fine a guadagnarsi la stima del Gran Khan Kublai, imperatore mongolo che governava la Cina, dove Marco Polo resterà fino ai 40 anni quando, tornato in Italia, scriverà le sue memorie ne “Il Milione”, capolavoro della letteratura di viaggio e tra le prime enciclopedie geografiche. Al

suo genio e alla sua intraprendenza, la sua città, Venezia, a 700 anni dalla scomparsa, dedica un anno di eventi diffusi. Per sapere tutto, ma proprio tutto sull’eroe della Serenissima, da non perdere “I Mondi di Marco Polo, il Viaggio di un mercante veneziano del Duecento” (Palazzo Ducale 6 aprile-29 settembre), oltre 300 opere provenienti dalle collezioni veneziane, dalle maggiori e più importanti istituzioni italiane ed europee, fino a prestiti dei musei dell’Armenia, Cina, Qatar e Canada. Opere d’arte, reperti, manufatti e incursioni nell’opera letteraria del mercante veneziano per ripercorrere la geografia fisica, politica e umana dei suoi incontri in Asia. E per ricordare il valore di inclusività culturale del viaggio, l’apertura, la curiosità verso la conoscenza e verso ciò che è altro da noi.

ALLA SCOPERTA DEL MONDO Marco Polo lascia Venezia, miniatura del XIV secolo


CHITARRA IL MILIONE LIMITED EDITION PAOLETTI GUITARS Oltre 12 mesi di lavorazione per questi 10 esemplari unici, intagliati in legno centenario di castagno italiano da botti di vino del territorio, con manico in acero roasted

HOMAGE TO MARCO POLO LE 69 - MONTBLANC

canadese placcato oro

Un omaggio alla vita lunga 69 anni dell’esploratore per la stilografica che evoca una foresta di

24 carati. Gli intarsi di

bambù scoperta durante il suo passaggio in Tibet. Per la prima volta, l’acciaio Damasco, descritto

autentica madreperla

nel “Milione”, è incorporato da Montblanc nel cappuccio. I lingotti d’oro sul tappo rappresentano il

veneziana, oltre 2.800

viaggio di Marco Polo: 28 tappe da Venezia a Quanzhou, 10 di ritorno in Laguna. I lapislazzuli nel cono

pezzi, sono stati applicati

simboleggiano il globo, mentre un cammello inciso sul pennino d’oro Au750 evoca l’Atlante catalano.

a mano da Fabrizio Paoletti, a formare un disegno che riproduce le miniature nel codice medievale originale.

MOSAICO DI MARCO POLO DI ENRICO PODIO Marco Polo nel mosaico eseguito per Palazzo Doria a Genova nel 1868 da Enrico Podio, riprodotto anche nel volume “The Book of Marco Polo”, nel 1871, di Sir Henry Yule, grande biografo del viaggiatore.

STORIA DI MARCO POLO, 1951 - ZORAN MUSIC Dalla mostra “I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento”, evento di punta delle celebrazioni veneziane a Palazzo Ducale (6 aprile- 29 settembre), il prezioso pannello ricamato.


MARCO POLO METODO CLASSICO IVORY - DOGAL Un omaggio a Marco Polo questo Metodo Classico di Dogal, nuovo brand di lusso veneziano, caratterizzato da profumi fruttati e sentori di miele e salvia. Prodotto da uve Chardonnay e Pinot Nero è di un colore giallo carico brillante. Il sapore è intenso, sapido con sentori di crosta di pane. 50 €

JAKOB, GOSPEL, 1304 HOMAGE TO MARCO POLO LE 1 - MONTBLANC

Palazzo Ducale, antico manoscritto di

Prende spunto dagli anni

330 x 320 mm, dal Mesrop Mashtots

trascorsi da Marco Polo a

Matenadaran di Yerevan.

Ancora dall’esposizione veneziana di

commerciare pietre preziose questa limited edition che si ispira ai paraventi in lacca realizzati dagli artigiani d’Oriente. Il cappuccio rivela un fusto con la mappa del mondo incastonata di diamanti, omaggio ai viaggi di Marco Polo. La clip ha la forma del lasciapassare d’oro donatogli da Kublai Khan, che gli garantiva un passaggio sicuro in tutto il regno. Il disegno del pennino in oro massiccio champagne Au750 mostra il deserto del Gobi.

ABITO LONG YUE XXI SECOLO Dalla mostra “L’asse del Tempo: tessuti per l’abbigliamento in seta di Suzhou”, ospitata al Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia, l’abito fa parte della collezione di creazioni originali, tessuti e repliche di antichi abiti con la millenaria tecnica che ha reso celebre la seta della regione dello Jiangnan, menzionata da Polo.


Yoko Ono con in mano l’opera “Glass Hammer”, 1967. Photo: Clay Perry. A SINISTRA “Add Colour (Refugee Boat)”, 2016. Photo: Musacchio, Ianniello & Pasqualini.

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ART

Yoko Ono, quando l’arte diventa un modo di sopravvivere Concettuale e pacifista, la performer contemporanea più discussa del Novecento è un’icona di stile. Alla straordinaria artista, che grazie alla creatività ha superato anche la morte di John, ora la Tate di Londra dedica una retrospettiva, omaggio alla carriera di Roberta Vanore

“A

bbiamo tutti il potere di cambiare il mondo”. Ne è sempre stata convinta Yoko Ono (Tokyo, 1933), artista poliedrica, pacifista e musa, oltre che moglie di John Lennon. Una donna dall’incredibile personalità che, in oltre 60 anni di carriera, ha lasciato

un segno indelebile nella cultura contemporanea diventando una figura di spicco nell’arte concettuale e nella musica sperimentale. Arte usata come protesta non-violenta contro le guerre. Il suo impegno, fin da bambina a Tokyo, durante la Seconda guerra mondiale e le bombe nucleari su Hiroshima e Nagasaki, è stato poi portato avanti con John, con cui ha condiviso un intenso sodalizio sentimentale,

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The Goods | A R T

artistico e ideologico, sopravvissuto a tutto (“L’arte è un modo per sopravvivere”): alla fine dei Beatles, alle droghe, alle separazioni e perfino all’assassinio del musicista (1980). All’eclettica performer (oggi 91enne) la Tate Modern di Londra dedica la personale “Yoko Ono: Music of the Mind” (fino al 1° settembre) che ripercorre, dagli anni ‘50 a oggi, la vita, la carriera e l’attivismo umanitario dell’artista attraverso 200 opere (installazioni, film, musica e fotografia). Dagli esordi nel movimento artistico d’avanguardia Fluxus (inizio anni ‘60), all’arrivo a Londra nel 1966 quando, all’inaugurazione di una sua mostra, incontrò il leggendario musicista che divenne suo marito. Tra i lavori che colpirono Lennon, una mela con targhetta (“Apple”) opera riproposta oggi alla Tate insieme con altre discusse performance in cui l’artista invitava i visitatori a interagire con le sue opere: “Cut Piece” in cui Yoko si faceva tagliare i vestiti; il censurato “Film No.4 (Bottoms)” che scandalizzò per le immagini del suo sedere; “Add Color (Refugee Boat)” dove il pubblico poteva verniciare una barca; la scacchiera con soli pezzi bianchi, metafora contro la guerra, “White Chess Set”. Tra i temi ricorrenti: il cielo, metafora di pace e libertà, e il femminismo; la sua musica esorta le donne a ribellarsi alla violenza. Il film “Bed Peace” infine documenta gli eventi “bedin” in cui la coppia Ono-Lennon accoglieva la stampa in camera da letto per diffondere un messaggio di amore universale.

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SOPRA “Fly”, 1970-71. A DESTRA Un momento della performance “Cut Piece” del 1964. Photo: Minoru Niizuma. SOTTO L’installazione “Sky Tv”, 1966-2014. Photo: Cathy Carver.


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WAT C H E S

Eccessi da ammirare Con la sua ultima collezione di pezzi unici Les Cabinotiers, Vacheron Constantin propone un’avventura attraverso il mondo e le sue meraviglie

A

circa un’ora dai grattacieli di Dubai, un gruppo selezionato di giornalisti si è riunito al resort Bab Al Shams per toccare con mano l’ultima collezione Les Cabinotiers di Vacheron Constantin. Nel mondo dell’alta orologeria è insolito che la stampa possa avere un’anteprima di pezzi unici prima dei clienti, ma in questo caso la manifattura ginevrina stava cercando di evitare di diventare di nuovo vittima del

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suo stesso successo. L’anno scorso, infatti, ogni orologio è stato prevenduto ai clienti, impedendo così qualsiasi pubblicità. “Siamo sempre felici di vendere orologi costosi, ma l’obiettivo principale è mostrare il nostro know-how in termini di complicazioni, artigianalità e finiture”, dice il ceo Louis Ferla. “Ogni anno alziamo l’asticella di ciò che siamo in grado di realizzare e credo che il livello di artigianalità che abbiamo raggiunto non abbia eguali nell’industria orologiera”.

SOPRA Il quadrante inciso a mano del Les Cabinotiers ripetizione minuti tourbillon Omaggio all’arabesco. PAGINA A FIANCO IN ALTO Pezzi di legno intarsiati a formare il quadrante del Les Cabinotiers ripetizione minuti tourbillon Omaggio all’Art déco.

Si tratta di un’affermazione audace, vista la concorrenza, ma difficile da contestare quando si vedono i pezzi dal vivo. Prendiamo, ad esempio, il lavoro certosino che ci è voluto per incidere a mano i 44 per 13,5 mm del Les Cabinotiers ripetizione minuti tourbillon - Omaggio all’arabesco: gli ornamenti ispirati ai motivi presenti sulle 82 cupole e sui quattro minareti della Grande Moschea Sheikh Zayed di Dubai, la più grande degli Emirati Arabi Uniti, hanno richiesto un mese di lavoro.


Un pezzo particolarmente adatto allo scenario scelto per la presentazione di Les Cabinotiers. Il tema di quest’anno, Récits de Voyages - Storie di viaggio, attraversa i continenti con la collezione di nove pezzi. I grattacieli storici di New York, in particolare il Chrysler Building, sono stati l’ispirazione per LC ripetizione minuti tourbillon - Omaggio all’Art déco, che utilizza lo stesso calibro 2755 TMR dell’Omaggio all’arabesco ma impiega intarsi in legno per realizzare il quadrante a due livelli. Ben 110 minuscole impiallacciature

tagliate con precisione scientifica e smaltate con la tecnica champlevé. C’è voluto un mese di lavoro per realizzare il quadrante e tutta la maestria di un artigiano trentenne, che è con Vacheron Constantin da una decina d’anni, uno dei pochi al mondo in grado di eseguirlo. Non si tratta di orologi per gente con poca personalità. Alcuni sono così grandi ed esagerati che potrebbero essere appesi a una parete e, in effetti, chi li acquista li apprezza quanto i Picasso che probabilmente ha in villa. Il Tourbillon Armillary di 45 mm di

diametro e 20,1 mm di spessore, un altro Omaggio all’Art déco, è il più gagliardo del gruppo, sia in termini di dimensioni sia di fuochi d’artificio tecnici. Per ospitare il tourbillon armillare bi-assiale con spirale sferica a ore nove è stato necessario molto spazio, tanto che per questo componente specifico è stata creata una sezione bombata del vetro zaffiro, per mantenere il resto del segnatempo a un’altezza ragionevole (relativamente parlando). I due carrelli interconnessi ruotano ogni 60 secondi, mentre il carrello del tourbillon ruota quattro volte al minuto. Un’apertura in vetro zaffiro sul lato della cassa in oro giallo 18 carati incisa a mano offre un’altra visione della meraviglia rotante. Non è solo la spavalderia a spingere Vacheron Constantin a creare orologi così costosi e ad alta intensità di lavoro. Ferla spiega che hanno anche lo scopo di aiutare l’azienda con la ricerca e lo sviluppo; i metodi di lavorazione artigianale e di ingegneria sviluppati per i pezzi Les Cabinotiers, che si aggirano intorno alle sette cifre e richiedono circa quattro anni per essere realizzati, diventano spesso un trampolino di lancio per i futuri pezzi di serie. “Quello che vedrete nei prossimi anni in termini di complicazioni e métiers d’art sarà strabiliante”, promette. Paige Reddinger

Belli il doppio Gli orologi bicolore in oro e acciaio, con la loro estetica ad alto contrasto e la loro grande energia anni ’80, stanno vivendo una rinascita. Patek Philippe Nautilus Flyback chronograph 40,5 mm, 72.000 €

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Rolex Cosmograph Daytona 40 mm, 18.000 €

Cartier Santos de Cartier 39,8 mm, 10.700 €

Chopard Alpine Eagle 41 mm, 21.850 €

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C U LT

L’evoluzione della forma Fedele a una tradizione secolare, e grazie ai migliori artisti e designer, da più di un secolo Venini plasma perfezione e magia nell’arte del vetro soffiato e lavorato a mano

S

i ispira alle sfumature artiche la nuova Capsule Collection Iceberg della maison, che ha da poco celebrato il traguardo del 100° anniversario. Gli iconici vasi illuminati con la traslucenza dei paesaggi invernali sono veri capolavori, nati da una maestria frutto di una tradizione secolare che ha portato alla realizzazione di queste opere d’arte dalla bellezza glaciale. La palette della straordinaria azienda, unica nel panorama muranese con i suoi 125 colori, si traduce in tonalità in continua evoluzione. Maestra di stile, artigianalità e ambizione artistica, Venini è considerata l’haute couture della produzione vetraria mondiale. Una lavorazione ineguagliabile, che a fine 2023 le è valsa il premio “Leonardo Qualità”, riconoscimento al Made in Italy e al ruolo delle nostre eccellenze come ambasciatrici dell’immagine italiana nel mondo. A porre la prima pietra della fornace a Venezia, nel 1921, furono Paolo Venini, avvocato milanese, e Giacomo Cappellin, antiquario veneziano. Da allora hanno preso vita, grazie alle abilità artigianali trasmesse di generazione in generazione, i più sofisticati vetri soffiati. Opere in continua evoluzione grazie alla lungimiranza di un’azienda che da sempre affida ad artisti e designer l’interpretazione del vetro.

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I famosi “Fazzoletti” disegnati da Fulvio Bianconi e Paolo Venini nel 1948, ritratti da Lucrezia Roda nell’opera “Red Water Lilies”.


SOPRA La lavorazione del vetro e il Vaso Notturno di Flo Perkins. A SINISTRA

Nomi del calibro di Gio’ Ponti, Tapia Wirkkala, Ettore Sottsass, Michele De Lucchi, Carlo Scarpa e celebri archistar, a cui si deve la realizzazione di pezzi unici, contesi da collezionisti e amanti del bello. Collaborazioni alchemiche generano oggetti d’arte dalla fusione di un elemento naturale come la sabbia di quarzo che, a temperature vicine a quelle di un’eruzione vulcanica, crea una massa incandescente e malleabile, plasmata poi nelle fornaci. Un fascino magnetico che ha conquistato persino i produttori di James Bond; lo scontro finale di “Moonraker” è ambientato nel flagship store di Piazzetta dei Leoncini, con la frantumazione del più grande numero di vetri mai registrato nella storia del cinema (in realtà erano fatti di zucchero). Testimonianza di questo percorso culturale è il Museo Venini aperto nel 2009 a Murano, isola dove la

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Lampade da tavolo Balloton Luce e Deco Luce.


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Serenissima nel 1291 fece trasferire tutte le vetrerie per scongiurare incendi a Venezia. Con decine di migliaia di disegni d’artista, foto d’epoca e 5mila opere, inclusi prototipi mai messi in produzione e prove d’autore, questo archivio di inestimabile valore esprime la passione per il connubio tra vetro, tradizione e arte. I raffinati vetri firmati Venini trovano spazio al Metropolitan Museum di New York, alla Fondazione Cartier di Parigi,

SOPRA Una scenografica vetrata Venini con tessere policrome.

al Victoria and Albert Museum di Londra e in tutte le principali collezioni museali. Recente l’ingresso permanente dell’installazione Venini Universe nelle sale di Villa Reale a Monza. Con l’opera disegnata da Marco Piva, uno chandelier di quattro metri e mezzo e una cascata di quasi 600 Balloton Venini illumina e impreziosisce il suntuoso Guardaroba della Regina, nell’ambito del progetto Reggia Contemporanea. Isabella Ruschena

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CAPOLAVORI DA COLLEZIONE

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Gran bulbo

enini raggiunge ormai quotazioni record. Palma d’Oro al martello di Wright che ha battuto a New York nel 2018 la Sentinella di Venezia di Stearns per 737mila dollari. La stessa casa d’aste ha venduto nel 2023 per 107mila dollari un vaso di Scarpa (usato, era costato 4 dollari). A prezzi più “ragionevoli”, negli store dedicati si possono trovare pezzi esclusivi come questi selezionati da Robb Report. Un investimento sulla bellezza.

Designer Peter Marino, qui nella nuance cristallo con fasce di tè foglia oro. 22.420 €

Fuochi Boreali Designer Giorgio Vigna, in una declinazione di blu marino, bluino, acquamare. 32.800 €

Ando Cosmos Progettato da Tadao Ando, il vaso è composto da tre elementi che si fondono in una scultura. 28.650 €

Circo di lune Scultura in vetro soffiato e metallo battuto firmata Monica Guggisberg e Philip Baldwin. € 11.390

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EXHIBITION

Pistoia diventa pop

A Palazzo Buontalenti 60 opere in mostra, dedicate alla corrente in Italia. Un viaggio che racconta la nascita e la diffusione del movimento artistico, in un itinerario a tappe nelle diverse città di Isabella Ruschena

SOPRA “Viva il consumo”, Antonio Fomez, 1964. A SINISTRA “La mondana con gli ultracorpi”, Enrico Baj, 1959, courtesy Gió Marconi, Milano.

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SOPRA “Mezza bocca per G.D.”, Claudio Cintoli, 1965. A SINISTRA “Un’aureola per John Fitzgerald Kennedy”, Paolo Baratella, 1965. A DESTRA “La Mia Marilyn”, Roberto Crippa, 1964.

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l 2024 si preannuncia decisamente pop. Almeno per la Fondazione Pistoia Musei che a Palazzo Buontalenti, fino al 14 luglio, mette in mostra 60 Pop Art Italia. Curata da Walter Guadagnini, ripercorre lo sviluppo di questa corrente culturale sbocciata nel ’56 contemporaneamente a New York, Los Angeles, Londra e Roma

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e poi diffusa in tutto il mondo come la principale espressione artistica di quel periodo. L’esposizione ripercorre la genesi del movimento in Italia con un itinerario a tappe lungo la Penisola, toccando, oltre a Pistoia, Roma, Torino e Milano che sono state capaci di trasformarsi nelle capitali pop. I visitatori potranno ammirare 60 opere firmate dai maggiori esponenti,

da Mario Schifano a Tano Festa, da Franco Angeli a Pino Pascali fino alla “Scuola di Pistoia”, artisti che hanno ritratto l’Italia del boom economico. A concludere il percorso, le opere realizzate nel 1968, anno che segna la fine della stagione d’oro di questo movimento che ha sfidato la tradizione delle belle arti traendo ispirazione dalle immagini della cultura di massa.




R E STAU R A N T

Il gigante buono Grande per la corporatura certo, ma anche per i suoi piatti e per le performance diventate mitiche in tv e sui social. Antonino Cannavacciuolo da Vico Equense è un vero fenomeno. E vi spieghiamo perché

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di Susanna Tanzi

ulcanico è dire poco. Cuoco e personaggio acclamato non solo dai gourmet, Antonino Cannavacciuolo ha l’energia e la passione di un ventenne. Ed è simpatico, così simpatico da potersi permettere grandi (e severe) pacche sulla schiena a chi ha la sventura di non accontentarlo a Masterchef o nelle cucine dei peggio ristoranti di mezza Italia. E una pacca è il trofeo che vorrebbero postare i clienti che si mettono in coda per provare l’emozione di entrare nella cucina che ha valso allo chef Cannavacciuolo, nel 2022, la terza stella Michelin al ristorante di Villa Crespi (villacrespi.it), il suo regno dal 1999 e tra i 13 ristoranti migliori d’Italia. Un’esperienza, a stretto contatto con la brigata, che vale l’investimento (380 euro a cranio) se si vuole vivere da vicino la strada fatta da Antonino per arrivare a essere un guru della cucina e della comunicazione globale. Dopo aver varcato la soglia nella dimora moresca sulle sponde del lago d’Orta, la regale atmosfera della Villa accoglie gli ospiti, riportandoli a un’epoca

Lo chef tristellato, grande mattatore sui social e in tv. A SINISTRA L’elegante sala da pranzo del suo ristorante a Villa Crespi a Orta San Giulio, dei prestigiosi Relais & Châteaux.

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Immersa nel verde con vista panoramica sul lago d’Orta, l’ottocentesca Villa ha 14 camere di cui ha 8 suite e una Wellness Suite, dove vivere un’esperienza di benessere che abbraccia tutti i sensi. SOPRA Lo scampo alla pizzaiola.

antica di nobili cavalieri e poeti in cerca di ispirazione. Respirerai la stessa aria anche nella cucina. Qui, dalle 9.30 alle 11.30 si assiste alla dimostrazione di 3 ricette stellate: antipasto, primo e dessert. E dopo la degustazione, resterà dell’esperienza il grembiule da cucina realizzato a mano da un piccolo laboratorio artigianale italiano, la scheda tecnica con i segreti delle tre ricette apprese durante la dimostrazione e l’attestato di partecipazione firmato da Cannavacciuolo. Per chi prenota semplicemente un tavolo, non resta che scegliere nella lista delle ricette esclusive pensate dal grande chef a seconda della stagionalità: Tagliatelle di fagioli all’aglio e bottarga, Sogliola alla mugnaia, Scorfano in umido, fino


R E S T A U R A N T | The Goods

al Tiramisù, alla Panna cotta e tanti altri piatti gourmet. Che di comune hanno solo il nome, per il resto sono un’esplosione di sapori e sfumature, un gioco di equilibrismo e bravura di chi non si è mai risparmiato per rispettare, rinnovandola, la migliore cucina italiana. Piatti che si possono definire senza tema di smentite “comfort food”, accompagnati da una carta dei vini pensata con intelligenza e lungimiranza. Proprio per godere fino in fondo la cena, a completare l’esperienza gastronomica c’è la possibilità di scegliere lo speciale pacchetto “Dolce fuga romantica”, che prevede una cena con menu degustazione “Itinerario” nel ristorante tristellato, il pernottamento in una delle sontuose camere o suite, e uno speciale “welcome gift” in camera. E chi prolunga il soggiorno da due notti con il pacchetto “Incanto d’amore” potrà contare anche su un trattamento di coppia come “Persian rose” nell’area benessere del Relais, prima di godere il tramonto sul lago con una barca privata.

Le eleganti sale della struttura ospitano il ristorante tre Stelle Michelin (ottenute nel 2022) dello chef Cannavacciuolo, meta di pellegrinaggio per i gourmet di tutto il mondo. SOTTO Triglia, cavolo nero, provola affumicata.


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Ideas for a better life. Con Bottega d’Arte, Iris Ceramica ritorna alle origini attraverso un viaggio alla scoperta della pasta rossa.

Iris Ceramica A brand of Iris Ceramica Group Via Ghiarola Nuova, 119 - 41042 Fiorano Modenese (MO) Italy info@irisceramica.com - irisceramica.com

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DRINK

Note di colore

Il rum Planteray delle isole Fiji ha note di frutta tropicale e uva

E non solo. Sentori di fiori e frutti esotici conquistano il naso e ammaliano il palato di chi alza i calici all’arrivo della bella stagione. Tra distillati analcolici, spirit premium e liquori aromatici, le ultime novità dal mondo della mixology

sultanina.

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seedlip GARDEN 108

DISTILLATO ANALCOLICO

Bere consapevolmente senza rinunciare al gusto: la primavera è la stagione perfetta per intrattenersi all’aperto all’ora dell’aperitivo e, chi non vuole esagerare, può brindare con Seedlip, tra i primi distillati no-alcol

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di sempre. Nata in Inghilterra nel 2015 dall’intuizione di Ben Branson, la linea è caratterizzata da referenze dalle etichette illustrate che mostrano le botaniche della ricetta. Come nel caso di Garden 108, in cui la freschezza della menta conquista il sorso insieme alle note di timo, rosmarino, fieno, luppolo e piselli. Perfetto da degustare con un Seedlip Garden 108 & Tonic, che in un bicchiere highball unisce 50 ml di distillato analcolico e un top di soda, da decorare con un pisello dolce.


D R I N K | The Goods

sông cái

VIETNAM FLORAL GIN FLOREALE

Nel 2018 il distillatore californiano Daniel Nguyen ha intuito le potenzialità degli ingredienti della tradizione vietnamita e ha dato vita al primo gin nazionale. Sông Cái significa “fiume madre” e rappresenta la forza della natura, racchiusa anche in Vietnam Floral, ricetta che raccoglie cinque essenze legate ai mesi lunari (le stesse impiegate tradizionalmente per profumare le case e cucinare). Fiori di pomelo, artiglio del drago, ylang ylang, gelsomino e magnolia sono distillati separatamente e poi riuniti nella bottiglia dall’etichetta verde.

italicus

ROSOLIO DI BERGAMOTTO

citadelle JARDIN D’ÉTÉ

GIN FLOREALE

LIQUORE

Italicus ha riportato in auge la categoria del rosolio, bevanda conosciuta come l’aperitivo di corte ai tempi del Regno di Savoia. La sua bottiglia turchese con scanalature e dettagli in oro lo rende protagonista nell’angolo bar, mentre la ricetta è un viaggio da nord a sud della penisola italiana e valorizza il bergamotto, pregiato agrume calabrese ricco di oli essenziali. Il perfect serve? Arriva in un bicchiere colmo di ghiaccio in proporzione 50/50 con prosecco e tre olive verdi a decorare e aggiungere una nota salata.

Alexandre Gabriel e Maison Ferrand hanno riportato alla luce lo stile artigianale del Gin di Citadelle, prodotto dalla fine del Settecento a Dunkerque su concessione di Luigi XVI. Oggi, la distilleria nell’area del Cognac, realizza un distillato di ginepro in piccoli alambicchi di rame Charantais dalla caldaia riscaldata a fuoco vivo. Citadelle Jardin d’été è la versione floreale la cui ricetta, composta da 22 botaniche, ha un naso agrumato e di violetta, mentre al palato conquista con note di mandarino, angelica e anice stellato.

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The Goods | D R I N K

akori gin

pomologik

CHERRY BLOSSOM

HANTVERKSCIDER AROMA APPLE

PREMIUM GIN

SIDRO

Lo spettacolo della fioritura dei ciliegi, in Giappone, è uno dei momenti magici dell’anno poiché tinge i parchi e le strade del caratteristico colore rosa delle infiorescenze. A questo momento si ispira Akori Cherry Blossom, premium gin dedicato ai paesaggi e agli ingredienti nipponici. La base è un blend di alcol di grano e di riso, che si unisce al ginepro e botaniche come arancia amara, frutto del dragone, kumquat e zenzero. Fruttato e citrico, la colorazione rosa è legata all’impiego del fiore di ciliegio.

La lunga tradizione produttiva del sidro artigianale si proietta nella contemporaneità con Pomologik, collettivo svedese che lavora con frutta locale. Mettendo la mela al centro, i prodotti racchiusi in eleganti bottiglie dalle etichette illustrate esprimono tutte le potenzialità di aroma, gusto e carattere degli ingredienti selvatici recuperati da coltivazioni abbandonate e da agricoltura biologica. Il risultato è un prodotto frizzante che, nel caso dell’Aroma Apple, emana note di miele e fiori di campo, per un sorso ricco con incursioni di fico.

everleaf FOREST DISTILLATO ANALCOLICO

La mixology no-low alcol è sempre più diffusa nei migliori cocktail bar del mondo e si avvale di prodotti a zero grado alcolico che, con i loro sentori, aiutano a rendere il gusto delle miscele complesso, senza far rimpiangere la mancanza dell’alcol. È il caso di Everleaf Forest, elisir analcolico e rinfrescante ideale all’ora dell’aperitivo, realizzato combinando diverse tecniche di fermentazione, infusione e infine distillazione. Alla base della ricetta c’è la dolcezza della vaniglia del Madagascar, che si abbina al vetiver in arrivo da Haiti, ai fiori d’arancia, alla cassia e al giaggiolo. Lo zafferano conferisce la particolare colorazione dorata, mentre pepe rosa, semi di finocchio e coriandolo aggiungono note speziate. Completano il bouquet di botaniche la cannella, le radici di angelica e genziana e la liquirizia. Un tocco di gomma di acacia del Sahel contribuisce a definire la texture dell’elisir, rendendolo più vellutato al palato.

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ACQUA DI CEDRO LIQUORE

Il gusto del cedro, le cui scorze vengono infuse in alcol di cereali per sprigionare tutta la loro essenza mediterranea, è al centro della ricetta di Acqua di cedro, liquore della distilleria Nardini ideale per la degustazione liscia alla temperatura di -12°C e come ingrediente in mixology. Il consiglio è di inserirne 50 ml all’interno di un bicchiere highball colmo di ghiaccio, aggiungere 150 ml di acqua tonica e decorare con una scorza di limone: il Cedro & Tonic è pronto per il primo brindisi di primavera.

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J EW E L RY

Non il solito diamante Il re delle gemme incontra l’haute couture grazie alla passione di Valerie Messika, figlia d’arte e originale designer delle collezioni di gioielli che spesso illuminano le celebrities

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ondata nel 2005 da Valérie, figlia di André Messika, uno dei più famosi diamantaire di Francia, la maison di gioielli coniuga la bellezza senza tempo del diamante con street style, fashion, haute couture. Nelle creazioni di Valérie la più pura delle pietre prende vita, si muove, danza, muta, gioca, per poi passare alle mani esperte di artigiani, orafi, tagliatori di pietre e incastonatori, sostenuti da un profondo rispetto per i valori tramandati di padre in figlia: valorizzare il diamante, superare i limiti e puntare all’eccellenza. Nuove e sorprendenti forme vengono così studiate e ripensate per esaltare la bellezza femminile e fondere l’intramontabile con il contemporaneo. Tante le super modelle che hanno indossato gioielli Messika, una fra tutte Kate Moss.

IN APERTURA Parure So Move di Messika. IN ALTO Bracciale So Move in oro bianco e pavé di diamanti, 28.000 €. A DESTRA Bracciale Move Uno in oro rosa e pavé di diamanti. 2.250 €; bracciale My Move in pelle e pavé di diamanti, da 1.270 €.

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Tra le celebrities, Beyoncé ha indossato un collier della maison ai Grammy Awards, così come l’attrice Margot Robbie alla première europea del film “Amsterdam”. Dakota Johnson ha regalato un tocco in più di luce al suo look al Met Gala del 2022, mentre Scarlett Johansson si è affidata a Messika per

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la première a Los Angeles del film “Avengers: Infinity War”. E nella campagna pubblicitaria di settembre 2023 protagonista è stata la top model Kendall Jenner, accanto al modello Alton Mason. A fare da sfondo, il deserto di Palm Springs, per una volta illuminato dai diamanti. Alessia Bellan

Anello Fiery Collection in oro bianco e pavé di diamanti, da 3.250 €; collana Fiery Collection, da 2.480 €; orecchini Fiery Collection, da 2.900 €.



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The Answers with . . .

GUIDO MARTINETTI

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inquant’anni da festeggiare nel 2024, torinese, Guido Martinetti è un talentuoso enologo, agricoltore e imprenditore, diventato famoso per essere stato, all’inizio del Duemila, il “re del gelato”. Dopo la laurea in Agraria e un master in Viticoltura ed Enologia, inizia a collezionare importanti esperienze lavorative in Piemonte, Côtes du Rhône e Bordeaux. Poi nel 2003 il colpo di genio: apre a Torino assieme al suo amico d’infanzia Federico Grom il primo punto vendita di gelato Grom, che nel giro di pochi anni conquisterà il mondo arrivando a contare 67 negozi (anche a New York, Dubai, Malibu, Parigi) e un fatturato di oltre 30 milioni di euro. Per Grom, Guido studia le

ricette, viaggia alla ricerca delle migliori materie prime e si prende cura delle diverse varietà di frutta coltivate nell’azienda agricola di Costigliole d’Asti, Mura Mura, fondata nel 2008. Dopo avere ceduto il marchio, insieme con l’inseparabile Federico, nel 2017 inizia la produzione di vini di alta qualità, acquistando vigneti nel Monferrato e in Langa, e costruendo una cantina ipogea dove insiste una delle poche licenze esistenti utili a vinificare Barolo e Barbaresco fuori dalla zona delle rispettive Docg. Nel 2022 inaugura Le Marne, a Costigliole d’Asti: boutique hotel immerso nei vigneti, con 14 stanze ispirate ognuna a una diversa opera d’arte e un ristorante in vigna, Radici, guidato dal giovane chef Marco Massaia.

Fa ancora qualcosa che non sia digitale? Leggere, amare mia moglie Martina.

Quali app usa più spesso? Whatsapp e Calendar.

Il capo del suo guardaroba che indossa più volentieri. Le sneaker.

Dove acquista i suoi abiti? Gli abiti e le camicie dai rispettivi sarti, il fast fashion sul web.

Come descriverebbe il suo look? Casual chic.

Chi è il suo guru? Steve Jobs per la cura dell’estetica, Adriano Olivetti per la visione sociale, Papa Francesco per l’empatia.

Dove e come si rilassa? Sul divano con l’iPad.

Quale canzone ha in testa in questo periodo? Neve di Mina (ma è sempre nella mia testa!).

Un’esperienza recente mai fatta prima. Una lezione sulla storia del conflitto israelo-palestinese.

Qualcosa che si pente di non avere acquistato? Un attico a Noli, in Liguria.

L’ultima aggiunta alla sua collezione di orologi… Un Rolex d’epoca, il cronografo 6238 con tachimetro blu.

Chi è il suo rivenditore preferito e cosa acquista? Nespresso, le capsule del caffè. Geni.

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The Answers with... GUIDO MARTINETTI

Il piatto migliore che sa cucinare? Gli spaghettoni alle morchelle (funghi commestibili N.d.R.).

Che routine segue per tenersi in forma? E quanto spesso? Nuoto 3, 4 volte alla settimana.

L’ultima volta che è stato completamente disconnesso. Sulle Dolomiti, a luglio.

La prima cosa che fa appena sveglio. Abbracciare mia moglie. Poi un bicchiere di latte caldo schiumato con l’Aeroccino. Geni.

Che cosa desidera di più a fine giornata? Chiacchierare con Martina.

Se potesse coltivare un nuovo talento… La negoziazione.

Quanto si fida del suo istinto? Molto, ma desidero sempre ascoltare Martina e il mio socio e amico Federico.

Che cosa farebbe davvero la differenza nella sua vita? Imparare a essere sereno.

I ristoranti del cuore a Milano, Parigi, New York… Trattoria della Pesa in viale Pasubio; Terraces des mestiere, 68 Rue de Ruilly; Zia Maria, 138 Mulberry street.

L’hotel preferito? Dopo il mio amato Le Marne a Costigliole d’Asti… Le Relais Saint German a Parigi.

Che cosa non può mancare nel suo bagaglio a mano? Lo spazzolino da denti Meridol.

L’auto alla quale è più affezionato? La Uno Bianca usata che ho acquistato a 18 anni.

Il posto che sceglie sempre in aereo. Finestrino, possibilmente a fianco dell’uscita di sicurezza. DALL’ALTO Il Relais Le Marne a Costigliole d’Asti, nel Monferrato; il ristorante Zia Maria a New York; l’Antica Trattoria della Pesa a Milano; l’Aeroccino della Nespresso.

Ultimo libro letto e il disco preferito. La biografia di Jan Ullrich; Beautiful Trauma di P!nk.

Per che cosa vale davvero la pena pagare? Per i propri errori.

Se potesse essere in qualsiasi parte del mondo in questo momento, dove sarebbe? In Madagascar.

Chi ammira di più e perché. Il presidente della Repubblica, Mattarella: sa essere saggio senza essere falso.

Il quartiere preferito della sua città preferita. Lungo Po a Torino.

L’ultimo spettacolo dal vivo al quale ha assistito. Giorgia.

Dylan o Bowie? I Maneskin o Lo Stato Sociale? David Bowie. Genio.

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Dove L’Etica incontra l’Estetica.

Più che semplici borse. Un viaggio innovativo nella creazione di bellezza per il bene di tutti. Con creatività e passione dimostriamo ogni giorno che moda, etica e sostenibilità possono incontrarsi in accessori senza tempo, realizzati in Italia con grande maestria, utilizzando materiali cruelty-free di nuova generazione: performanti, bio-based, riciclati ed a basso impatto ambientale. Perché una borsa dalle mele, dal mais, dal cactus e dai funghi è pura innovazione al passo con i tempi. Scopri di più su Miomojo.com


DOMAIN WHERE DESIGN LIVES

A casa di Karl La maison fondata da Lagerfeld, l’eclettico direttore creativo di Chanel, mette in mostra nella boutique milanese quattro sofisticate collezioni di interior design. Prendono il nome dai quartieri di Parigi più amati dallo stilista e coniugano il rigore del Bauhaus all’eleganza francese

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l brand fondato da Karl Lagerfeld, ha dedicato al geniale e visionario “Kaiser” della moda, scomparso nel 2019, la prima linea di mobili di lusso, da ammirare ora nel nuovo showroom milanese in via Passione 8. Karl Lagerfeld Maison comprende quattro lussuose linee di arredamento che prendono il nome dai quartieri parigini amati

dallo stilista. L’eleganza francese si fonde con l’austerità tedesca in una produzione artigianale made in Italy. Arredi audaci e sofisticati in cui convivono design classico e creatività contemporanea, unita all’eclettismo di Lagerfeld. La linea living “SaintGuillaume” (divani, poltrone e tavoli), progettata in collaborazione con il designer Matteo Nunziati, si ispira

SOPRA Divano, collezione living Saint-Guillaume.

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A SINISTRA Lampadario della linea Rue de l’Université. SOTTO Sedia da pranzo della gamma Quai Voltaire. IN BASSO Tavolo da pranzo, linea Quai Voltaire.

all’ufficio parigino dello stilista. Tonalità tenui e morbide silhouette, con un tocco di Art Déco, creano un ambiente raffinato, intimo e confortevole. La gamma “Saint-Germain”, omaggio al rione dove Karl ha vissuto, si ispira alla sua passione per i libri (ne aveva oltre 300mila). Ogni mobile, a partire dal divano, contiene una piccola libreria con mensole integrate per impilare libri orizzontalmente, come faceva il designer. Le cucine e sale da pranzo “Quai Voltaire” si ispirano all’arte amata da Karl: dalle influenze Art Déco al rigore della scuola del Bauhaus. Tradizione e innovazione convivono in un design di forte impatto: un’estetica razionale e maestosa con lussuose superfici in marmo nero e metalli satinati e laccati lucidi. “Rue de l’Université” propone infine lampadari e lampade dal design circolare e futurista, che fluttuano nell’aria come ipnotici dischi luminosi. Roberta Vanore

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HOTELS

Il buen retiro

P H OTO D I ZEB D AEMEN STY LI N G D I ALEX B AD I A

Luce, spazio, privacy totale e servizi di altissimo livello garantiscono una vacanza da sogno sul Lago di Garda. Dove ogni particolare di Eden Reserve Hotel & Villas è stato pensato e studiato da celebri archistar, per un soggiorno in spazi abitativi di ricercato design e linee futuristiche di Susanna Tanzi


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I IN APERTURA Villa Sphere Ovest nell’esclusivo resort con boutique hotel, ville private e appartamenti esclusivi sul Lago di Garda. A FIANCO La piscina privata della Villa David Chipperfield Nord.

l massimo del lusso? Guardare dall’alto il via vai sul Lago di Garda, tra motoscafi e imbarcazioni di tutti i tipi, piccole spiaggette affollate e ristoranti pieni di turisti, dalla propria piscina privata in una delle esclusive residenze dell’Eden Reserve Hotel & Villas di Gardone Riviera (Brescia). Serviti di tutto punto, nel momento in cui si voglia ordinare qualsiasi cosa, dalla colazione alla cena, dagli addetti che, in poco tempo, esaudiscono qualsiasi desiderio dell’ospite. Una meraviglia, è questa la vera vacanza sognata, che da aprile è possibile prenotare modulando la propria richiesta tra gli appartamenti Landmark, le 5 ville private o, più semplicemente, il boutique hotel. Certo, prenotare un appartamento Landmark su due piani con 3 stanze, 3 bagni, una sala meravigliosa e un patio dove si potrebbe giocare a padel ha un costo. Sono 4 queste tipologie di alloggio, vicino alla club house, realizzate da Matteo Thun, 2 delle quali dispongono di piscina all’aperto con vista lago e spa con bagno turco, palestra e tutti gli attrezzi utili per allenarsi, eventualmente seguiti da un istruttore qualificato. La metratura varia dai 185 ai 455 mq e chi le sceglie può usufruire di tutti i servizi dell’hotel, tra cui concierge ed eliporto. Ancora più esclusivo è alloggiare in una delle 5 futuristiche ville private create e realizzate dagli architetti David Chipperfield, Richard Meier e dallo Studio di Architettura ATP Sphere, immerse nel paesaggio collinare mediterraneo. Spazi quasi esagerati, rispecchiano ognuna lo stile degli architetti che le ha disegnate, con la luce che pervade ogni angolo e una privacy pressoché assoluta. Ogni villa è arredata con iconici e pregiati pezzi di design e dispone di una cucina attrezzata, sala da pranzo, maxi bar già completo di vini, Champagne, drink e prodotti locali di eccellenza. In particolare, Villa David Chipperfield Nord, 500 mq, ospita fino a 8 persone, con 4 camere da letto, piscina privata, terrazza di 400 mq vista lago, poolside lounge & outdoor kitchen area; Villa Chipperfield Ovest, 670 mq, ne ospita fino a 8, con 4 camere da letto, area termale privata e pool terrace di 500 mq; Villa Richard Meier, 560 mq, fino a 8 persone, 4 camere da letto, area termale privata con bagni di vapore, cantina privata e terrazza di 360 mq vista lago; Villa Sphere Nord, 540 mq, fino a 8 persone, 4 camere da letto, biblioteca, area termale

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SOPRA Una parte del territorio su cui si sviluppa il resort. A SINISTRA La scenografica vista da uno dei saloni della Villa Richard Meier.

privata con sauna e bagno turco, terrazza di 420 mq; Villa Sphere Ovest, 644 mq, fino a 10 persone, 5 camere da letto, area spa privata con bagno turco, sauna, sala relax, centro fitness Technogym, piscina privata vista lago, terrazza di 500 mq. Tutte le ville sono prenotabili in esclusiva ed è compresa la prima colazione e il pranzo o la cena, parcheggio privato

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direttamente in villa, chef dedicato e maggiordomo su richiesta. A disposizione degli ospiti le golf car con cui muoversi in libertà all’interno del comprensorio. Completa l’offerta, per soggiorni sempre esclusivi, ma certo meno expensive, il boutique hotel dove si trovano la Spa e la piscina principale. Comprende 9 camere

e suite, tutte rivolte verso il lago con terrazza privata e aree living. A fianco, il ristorante La Celeste dove lo chef Marco Carasi, che ha già cucinato per ambasciatori e personalità della politica, propone piatti gourmet sulla terrazza vista lago oppure nella sala da pranzo, dove ogni pezzo è un esercizio di stile. eden-reserve-hotel.com



R E A L E STAT E

Penthouse a Fisher Island Di proprietà di una celebre coppia di sportivi, la residenza super lusso è in vendita nell’isola ultra esclusiva vicino Miami Beach. Accessibile solo ai residenti e ai proprietari, tra privacy e unicità

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pochi passi dal sofisticato glamour di South Beach, raggiungibile in elicottero, idrovolante o yacht, l’isola di Fisher Island è uno dei codici postali più esclusivi degli Stati Uniti, un’oasi composta da residenze di lusso circondate dalle acque cristalline della Baia di Biscayne e dell’Oceano Atlantico. È qui che Douglas Elliman, partner di Knight Frank negli Stati Uniti, ha recentemente proposto sul mercato immobiliare del mondo del lusso l’esclusiva Penthouse di proprietà della tennista Caroline Wozniacki e suo marito, l’ex giocatore dell’Nba David Lee. L’attico, all’interno del lussuoso Palazzo del Sol, è composto da 650 metri quadrati di spazio abitativo e 460 di ampie terrazze con vista strepitosa sul lungomare.


IN ALTO La parete dedicata ai vini e la zona soggiorno. A DESTRA Un angolo della zona soggiorno. A SINISTRA Il living di una delle ampie terrazze.

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A DESTRA Lo spazio living con comode sedute dai colori naturali e ampie vetrate da cui si vede il mare. AL CENTRO Gli attuali proprietari Caroline Wozniacki e suo marito, l’ex giocatore dell’Nba, David Lee. SOTTO L’angolo dedicato all’intrattenimento.

Le finiture sono realizzate con materiali di pregio e gli eleganti arredi, dallo stile classico contemporaneo, hanno ricercati dettagli. Fil rouge per tutti gli spazi indoor e outdoor, la palette di colori chiari scelti sia per gli arredi sia per i pavimenti e rivestimenti. L’appartamento - gestito in totale sicurezza da un sistema audio Bang & Olufsen, la tecnologia all’avanguardia per la casa intelligente che controlla le porte in vetro a scomparsa - è composto da cinque suite, cinque bagni, tutti con pregiati marmi dai colori chiari, una sala multimediale. varie terrazze arredate tra cui una terrazza con caminetto, cucina outdoor. L’ampio foyer si apre su una grande sala con alti soffitti, pavimenti in rovere a spina di pesce e porte a scomparsa in vetro a tutta altezza. Quattro aree sociali glamour includono un salone di accoglienza, un bar sulla baia, una sala Tv e una sala da pranzo formale. Lo spazio della

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SOPRA La piscina sul tetto con vista sulla baia e i grattacieli di Miami A SINISTRA Una delle 5 camere dal letto e la jacuzzi.

cucina, con una grande vetrata sulla terrazza adiacente, è arredato con una cucina Gagganeau composta da un’isola dalle proporzioni importanti, realizzata in marmo bianco, a cui sono abbinati comodi sgabelli, posta di fronte alla parete attrezzata con pensili, armadiature, elettrodomestici da incasso e, sopra il piano di lavoro, l’originale cappa, dalle linee morbide, stile Art déco. Una parete progettata per contenere le bottiglie di vino a vista completa lo spazio pensato per cene conviviali e showcooking. A completare la Penthouse, una scenografica piscina privata sul tetto e la vasca idromassaggio, con vista sullo skyline di Miami. Il prezzo? 42,5 milioni di dollari. Franca Rottola

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a zona di Pieve Santo Stefano è da sempre la collina più ambita nei dintorni Lucca, sia per la sua vicinanza alla città - meno di dieci chilometri dal centro storico - sia per la sua natura incontaminata e i panorami che si estendono fino al Mar Ligure. Non solo: la costa della Versilia con Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta è ad appena 35 km e l’aeroporto internazionale di Pisa a 40. È qui, all’interno di Tenuta Forci, un anfiteatro naturale privilegiato e ricercato, che combina la sensazione di aperta campagna, dove sembra che il tempo si sia fermato, con l’accessibilità a tutti i servizi locali e alle attività culturali, che sono in vendita 11 casali di metrature diverse e con caratteristiche individuali, con diversi ettari di terreno agricolo. Cuore pulsante della tenuta è Villa di Forci: costruita nel XIV secolo, fu inizialmente concepita come residenza di caccia dalla famiglia Buonvisi. Un secolo dopo fu ampliata in una splendida azienda agricola. Negli anni successivi, raggiunse l’apice del suo splendore con l’aggiunta della loggia dell’architetto Vincenzo Civitali. Intorno, circa 360 ettari di terreno con boschi, vigneti, alberi da frutto, orti e vasti uliveti. Tra i casali in vendita, “Segalato”, un’ex casa di caccia che una volta ristrutturata disporrà di un’ampia zona giorno con cucina, cinque camere doppie e otto bagni, per un totale di 650 mq di superficie. E “Sorgente”, la vicina fattoria, che comprenderà una zona giorno, una cucina, quattro camere doppie e cinque bagni per un totale di 560 mq di superficie. Gli edifici sono circondati da circa quattro ettari di terreno con piscina e ampie viste panoramiche.

Cuore della tenuta è Villa di Forci, costruita nel XIV secolo come residenza di caccia fu poi ampliata in una azienda agricola. A FIANCO La zona giorno di uno dei casali in vendita.

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La collina incantata A otto chilometri dal centro di Lucca, sparse tra gli oltre 360, verdissimi, ettari di Tenuta di Forci, ci sono 11 poderi in vendita. Antiche case di caccia, cascine, fattorie e casali pronti per una ristrutturazione chic ed eco-sostenibile

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Vi è inoltre “Palazzina”, una cascina storica circondata da circa un ettaro di terreno con piscina. Una volta ristrutturata, la superficie di 380 mq sarà composta da una zona giorno, una cucina, quattro camere matrimoniali e cinque bagni. La ristrutturazione dei casali avverrà secondo un progetto specifico con requisiti di ecosostenibilità. L’incarico è stato affidato a diversi noti studi di architettura locali, in collaborazione con lo studio londinese. Tra i servizi della tenuta, un ristorante incentrato su prodotti della fattoria e della foresta e su ingredienti di provenienza locale, un negozio di prodotti agricoli, uno spazio artistico, una cappella per concerti ed eventi speciali. Per info, knightfrank.com

Tra gli 11 poderi in vendita anche un’ex casa di caccia (650 mq) e una fattoria (560 mq), circondate da circa 4 ettari di terreno con piscina.

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Morbide seduzioni Non solo divani e poltrone, ma soluzioni straordinarie che mescolano arte e tecnologia in oggetti cult per l’architettura d’interni. Così Edra, azienda toscana della famiglia Mazzei, si proietta al futuro

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on poteva esserci nome più evocativo per questo brand. Il significato di Edra nasce dalla contrazione di esedra, vocabolo che nelle case greche e romane identificava una sala di ritrovo e relax, aperta verso l’esterno. Una scelta calzante per questa azienda toscana che si dedica dal 1987 alla produzione di divani, poltrone e a creazioni diversissime di arredi per interni ed esterni, puntando a realizzare oggetti senza tempo per il comfort assoluto. Un’avventura imprenditoriale che si sviluppa con la collaborazione di nomi noti della progettazione. Hadid, Campana, Foggini, Umeda e Binfaré sono tra gli autori che hanno dato vita a prodotti iconici della casa. Obiettivo della famiglia Mazzei, che da due generazioni porta avanti la tradizione di mobilieri toscani, quella di coniugare benessere e design con realizzazioni che siano un mix tra invenzioni e oggetti d’arte. Risultato perfettamente ottenuto combinando tecnologia

avanzata e alto artigianato, arrivando a creare divani e poltrone che si adattano ad ambienti e persone, assumendo forme diverse a seconda dei desideri. Qualche esempio? On the Rocks, divano che prevede degli schienali separati dalla seduta e che permette posizioni infinite. Un altro cult è la morbidezza avvolgente di Grande Soffice, sofà dalle curve semplici e morbide al punto da sembrare scolpite. Il giusto grado di sostegno è garantito dal Gellyfoam®, schiuma di ultima generazione che rappresenta sul mercato il punto di riferimento più avanzato del comfort. Fiore all’occhiello della maison, il “cuscino intelligente” che permette alle imbottiture di assumere la migliore posizione di relax con una rotazione di 180 gradi, ottenibile senza il minimo sforzo. Il segreto: snodi di materiali speciali nascosti all’interno.

Un capolavoro di ingegneria che si ritrova anche nell’aereo divano Standalto i cui schienali e braccioli possono essere modellati con una lieve pressione. Prestazioni uniche, non raggiungibili con una produzione industriale più adatta a soddisfare mode effimere, questi prodotti nascono con tutt’altra visione: l’intento di oltrepassare i secoli. Questa è la bussola di Edra che si proietta al futuro con uno sguardo alla storia. Isabella Ruschena

A SINISTRA Divano Grande Soffice e poltrone Getsuen e Rose Chair. IN ALTO Getsuen Diamond rivestita con cristalli Swarovski. IN APERTURA La Flowers Collection, progettata da Masanori Umeda, nel Tepidarium G. Roster, a Firenze.

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G e n i u s a t Wo r k

L’haute couture della scrittura Qualità, tradizione e personalizzazione. Ecco come Montegrappa, marchio amato da Ernest Hemingway, realizza le sue famose stilografiche D I J EF F BUC H A N A N F OTO D I M AT T EO D E M AYD A

in quest’epoca di supremazia digitale, è rassicurante sapere che la penna è viva e vegeta. E in nessun altro luogo sta prosperando come a Bassano del Grappa, pittoresco borgo medievale del Veneto che dal 1912 ospita Montegrappa, la più antica azienda di penne d’Italia. L’azienda è specializzata in roller e stilografiche per i più esigenti, e i suoi prodotti sono ancora realizzati nella fabbrica originale sulle rive del Brenta. Attori, atleti, musicisti e persino papi hanno utilizzato i suoi prodotti, ma il seme di

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uno dei più significativi endorsement di Montegrappa è nato quando uno scrittore allora inedito ha incontrato il marchio nel 1918, Ernest Hemingway. All’epoca, appena diciannovenne, stava prestando servizio come autista volontario di ambulanze per la Croce Rossa americana quando fu assegnato a una stazione a un centinaio di metri dalla fabbrica. Il robusto modello Elmo, prodotto ancora oggi da Montegrappa, divenne il suo strumento di scrittura preferito. A distanza di oltre un secolo, le penne Montegrappa

rimangono rinomate per il design e sono ancora in gran parte realizzate a mano secondo l’antico processo produttivo dell’azienda. Attraverso il programma Extra Custom, è possibile commissionare un modello unico dipinto a mano o inciso a bulino in argento sterling o in oro giallo, rosa o bianco e far decorare il bariletto con un’immagine o un motivo scelto dall’acquirente. La realizzazione di questi pezzi può richiedere diverse settimane e i prezzi variano da circa mille a 30mila euro.


IN ALTO A SINISTRA

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Ogni penna richiede almeno 36 componenti realizzati singolarmente a mano: alcuni minuscoli e delicati. IN ALTO A DESTRA

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La clip, forse il componente più visibile, è lucidata a mano a specchio. È possibile scegliere di incastonare un piccolo zircone, come in questo esemplare in argento sterling. A SINISTRA

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L’avorio di mammut, eticamente recuperato dal permafrost siberiano, viene tornito a macchina per creare il tappo. L’azienda utilizza anche celluloide per i tappi e i barili, oltre a legni esotici, marmo, fibra di carbonio, varie leghe metalliche e una resina di produzione propria chiamata Montegrappite.

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Il Piacere del Tempo Ritrovato

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A SINISTRA

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La fascetta del cappuccio è incisa con il logo dell’azienda. È possibile incidere anche il retro con le iniziali del cliente in una selezione di tre caratteri. SOTTO A SINISTRA

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Un bulino viene utilizzato per incidere un motivo a “foglie e volute” sul fusto della penna. Questa tecnica complessa può essere utilizzata anche per riprodurre fotografie o opere d’arte. SOTTO A DESTRA

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Montegrappa utilizza l’ebanite, una gomma vulcanizzata, per realizzare gli alimentatori che collegano il pennino della penna al serbatoio. Il materiale è più poroso della plastica dura e consente un migliore flusso dell’inchiostro. Un artigiano taglia con precisione le alette dell’alimentatore per garantire le migliori prestazioni.

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SUPERCLASSICHE

Più che pezzi di ricambio—pezzi di storia. Matching Number è il primo marketplace online al mondo dedicato interamente al mondo delle auto classiche. Da ricambi certificati di rivenditori autorizzati e memorabilia di ogni marchio—fino a ricerche dedicate di pezzi unici.

Che sia un percorso di restauro, una collezione a cui tieni molto, o se ti stai avvicinando al tuo primo progetto, affidati a noi. Un pezzo alla volta.

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A SINISTRA, IN ALTO

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Il componente alla base del fusto, noto come cappuccio cieco, è tornito in legno di serpente, una varietà estremamente costosa che si trova in Sud America, per un aspetto e una sensazione unici. Ruotandolo si attiva un pistone che, quando il pennino viene immerso nel calamaio, riempie il serbatoio di inchiostro. A SINISTRA, AL CENTRO

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Prima di lasciare la fabbrica, la penna appena prodotta viene sottoposta a un’ispezione approfondita, che comprende due fasi di test di scrittura, sia manuale che robotica. Questo processo verifica che il pennino raggiunga un’adeguata bagnatura e assicura anche che le linee e i tratti rimangano coerenti. A SINISTRA, IN BASSO

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La placca in acciaio inossidabile della scatola in legno di noce è incisa con il nome del cliente, mentre il tappo della boccetta d’inchiostro inclusa riceve le iniziali. SOPRA

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Ogni penna Extra Custom è accompagnata da una Polaroid dello strumento, un dettaglio analogico unico che riflette lo stile old school del marchio.

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DREAM MACHINES A DEVOTION TO MOTION

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Toro scatenato Incredibile ma vero: la nuova Lamborghini Revuelto, uno dei modelli più veloci mai prodotti dalla casa di Sant’Agata Bolognese, è un ibrido plug-in, come la Toyota Prius. Al feroce V12 aspirato affianca 3 motori elettrici, per 1.015 cavalli totali

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ell’interregno tra i motori termici e le auto a emissioni zero, gli ingegneri automobilistici si sono trovati in una posizione privilegiata, con la possibilità di elettrificare i propulsori tradizionali e portarli a livelli di prestazioni inimmaginabili. Nella Revuelt ciò significa un trio di motori elettrici aggiunti al feroce V-12 da 6,5 litri per un totale di 1.015 cavalli, una velocità massima di oltre 350 km/h e uno

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scatto da 0 a 100 di soli 2,5 secondi, il tutto con un’efficienza superiore del 30% rispetto all’Aventador con lo stesso motore V-12. Ma i vantaggi non si limitano ai grandi numeri sulla scheda tecnica: la dinamica di guida trasmette fiducia e un senso di controllo assoluto al volante. La calma e la tranquillità non sono le sensazioni che ci si aspetterebbe sfrecciando a 250 km/h sul rettilineo davanti ai box del circuito di Vallelunga, dove l’abbiamo provata, per poi affrontare

la curva a destra con i 12 cilindri che ruggiscono a pochi centimetri dalla spalla. Eppure è proprio quella la sensazione: totale padronanza. Gli enormi freni in carboceramica, con rotori da 16,1 pollici all’anteriore, sono certamente d’aiuto. Il nuovo sistema brake-by-wire è stato introdotto dopo che i clienti della Aventador si erano lamentati della lunga corsa del pedale prima dell’innesto. Ora il punto di pressione è chirurgicamente preciso, e la Revuelto scarica la velocità con solo


ANDY CASANO

una minima oscillazione al posteriore; quando il cervello registra il fremito, il superbo sistema di torque-vectoring ha già compensato. La straordinaria maneggevolezza dell’auto (da provare al meglio in modalità Corsa) è stata ottenuta in parte dando alla trasmissione una disposizione trasversale rispetto al motore e installando il pacco batterie da 3,8 kWh al centro per abbassare il centro di gravità. Il vero eroe, tuttavia, è il sistema di controllo della coppia che

In termini di emissioni, la Lamborghini Revuelto è più efficiente del 30% rispetto alla Aventador, pur essendo notevolmente più potente.

trasmette l’energia da davanti a dietro e da un lato all’altro, simultaneamente e in pochi millisecondi. In ogni curva vengono effettuate fino a un centinaio di regolazioni impercettibili e rapidissime, che tengono l’auto incollata alla pista; passando alla modalità Sport, la mappatura del software consente un maggiore sottosterzo, anche se ottimizzato per aiutare a controllare le derapate. Con un prezzo che parte da 510mila euro, la Revuelto ha tutte le note

giuste della Lamborghini - grezza, viscerale, esplosivamente atletica - pur inserendosi in una categoria automobilistica introdotta alle masse dalla Toyota Prius e sinonimo di efficienza. È emerso che, invece di essere nemici naturali, la combustione e l’elettrificazione sono compagni fantastici quando si tratta di combinare prestazioni da primato con un’emozione di guida viscerale. Godetevi quest’epoca di mezzo finché dura. Sean Evans

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SCELTO DA ROBB REPORT 82 P R I M AV E R A 2 0 2 4

Tanta verve per le francesi Alpine arricchisce la gamma A110 di auto sportive dal peso piuma e il motore impetuoso e introduce una nuova versione del suo modello di maggior successo, A110 R Turini

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ompatta, leggera, potente e soprattutto divertente. La casa automobilistica Alpine, fondata nel 1955 a Dieppe da Jean Rédélé, oggi parte del Gruppo Renault, si è affermata nel corso degli anni con le sue auto sportive alla francese. E per una filosofia senza compromessi: mettere sempre al primo posto il piacere di guida. Naturalmente, senza rinunciare al comfort. Anche per questo, Alpine ha deciso di rivisitare la gamma A110 aggiungendo più equipaggiamenti di serie alle versioni A110 (l’originale, agile e dinamica in ogni circostanza da 66.300 €), A110 GT (la coupé sportiva Gran Turismo, di rara versatilità ed


A110 R (nelle foto) è il modello più leggero, ribassato, aggressivo e orientato alla pista di Alpine. Con motore da 300 cv e 340 Nm supera i 280 km/h. All’attuale versione, quest’anno si affianca la A110 R Turini, più versatile si adatta perfettamente alla guida su strada.

eleganza è l’auto sportiva per gli spostamenti quotidiani e i lunghi viaggi, da 77.350 €) e A110 S (con il telaio “Sport”, valorizza appieno il potenziale del motore da 300 cv, da 79.050 €). Non solo: il listino 2024 di Alpine si arricchisce si arricchisce con una nuova versione di A110 R, il modello più orientato alla pista della casa francese. A110 R Turini il nome rimanda al famoso Col de Turini, passo montano situato nelle Alpi francesi del Sud, lungo il percorso del Rally di Montecarlo, è dotata di cerchi di cerchi in alluminio GT Race da 18” Nero Mat per una maggiore versatilità su strada. Riprende il Dna di A110 R, con il telaio all’avanguardia e il motore da 300 cv e 340 Nm. A110 R è la più radicale delle A110, più ribassata, più veloce e più dinamica. Offre vertiginose sensazioni di velocità, dato che può superare i 280 km/h su pista. Con l’obiettivo di una maggior leggerezza, A110 R presenta componenti in carbonio, materiale proveniente dal mondo della Formula 1. A110 R Turini a partire da 108.000 € e A110 R da 114.000 €. P.T.

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l produttore tedesco di yacht di lusso Tyde, in collaborazione con Bmw, ha presentato a Dubai “The Open”, il più grande yacht a motore elettrico foiling del mondo. Dopo il lancio, a maggio 2023, dell’aliscafo elettrico “The Icon” (primo progetto nato dalla partnership), i due marchi hanno ideato un’imbarcazione più grande. Con una lunghezza di 14,8 metri e una larghezza di 4,5 metri, The Open ha un design avveniristico che coniuga lusso e innovazione. Il sistema di

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propulsione è affidato a due motori elettrici Bmw da 100 kW e a una batteria di 400 kWh alimentata dagli imponenti pannelli solari installati sul tetto dello yacht, per una mobilità ecosostenibile senza emissioni, che può raggiungere una velocità massima di 30 nodi e una navigazione di crociera a 25 nodi, con autonomia di 50 miglia. Come il modello precedente, anche The Open è dotato di tre ali e sfrutta la tecnologia “foiling” degli aliscafi per sollevarsi al di sopra della superficie dell’acqua riducendo l’attrito e diminuendo il

consumo energetico dell’80%, per una navigazione più fluida e veloce che scivola silenziosamente sulle acque. Il pozzetto aperto rende luminosi gli ambienti interni. Il ponte presenta una postazione di comando a due posti, cucina riparata con ampio salone, doppio prendisole a poppa e zona relax a prua. Sottocoperta, una cabina a prisma offre una spaziosa zona notte con televisore maxi schermo, zona ufficio con scrivania, stiva e un bagno attrezzato. The Open può accogliere otto persone. Le prime consegne avverranno nell’autunno 2024.


WAT E R

Silenzio, passa The Open Nato dalla partnership tra Tyde e Bmw, il più grande yacht elettrico foiling del mondo vola leggero sull’acqua, abbattendo i consumi. Un concentrato ideale di lusso, design e sostenibilità di Roberta Vanore

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Il CAT56 è lungo 17 metri e largo 7 metri, layout spazioso e profilo snello che ne facilita l’ormeggio in porto.

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Design iconico e anima sportiva Dopo l’acquisizione del cantiere ligure da parte di un imprenditore turco, il catamarano CAT56 del cantiere nautico Austin Parker Yachts conquista gli appassionati. È il primo progetto nato dalla collaborazione fra Pininfarina Nautical e Fulvio De Simoni Yacht Design di Roberta Vanore

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P IN BASSO Il salotto esterno sul ponte di poppa. PAGINA A FIANCO, DALL'ALTO L’area prendisole di prua, con lettini e sedute; veduta dei ponti di poppa e prua e del flybridge del catamarano.

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er Austin Parker Yachts, il cantiere ligure fondato da Giovanni Sebastiano Gravagno, è iniziata una nuova era dopo che, lo scorso agosto, il brand è stato acquisito dall’imprenditore turco Baris Nalcaci. Oltre a rafforzare i prodotti esistenti, sono stati introdotti nuovi modelli come i catamarani a motore presentati, in anteprima mondiale, all’ultimo Cannes Yachting Festival. Per realizzarli, Austin Parker si è rivolto a due colossi del design: Pininfarina Nautical e lo studio di architettura navale Fulvio De Simoni Yacht Design. Il primo, il catamarano CAT56, è un’elegante imbarcazione di 17 metri di lunghezza e 7 metri di larghezza, con un layout spazioso, pur mantenendo un profilo snello che ne facilita l’ormeggio in porto. Nato nel segno dell’innovazione, il CAT56 abbina il comfort e lo spazio di un multiscafo di qualità

allo stile elegante e sportivo di uno yacht di categoria superiore. “Nel disegnare questo catamarano ci siamo focalizzati sugli spazi e sull’esperienza a bordo, creando una barca che crei continuità tra interni ed esterni e permetta di navigare in pieno comfort”, dice Daniele Mazzon, head of transportation design in Pininfarina. L’iconico design esterno riflette lo stile raffinato di Pininfarina e De Simoni, con linee pulite e una lunga vetrata a scafo che corre da prua a poppa, in perfetta armonia tra i diversi ambienti dell’imbarcazione. Il pozzetto, con accesso diretto al mare, è arredato con un elegante salotto, mentre il flybridge ospita la postazione di comando, un’area prendisole e un mobile bar. La progettazione “a strati” enfatizza la tuga e permette alla luce solare di illuminare gli spaziosi alloggi della zona living: un open space con salotto e cucina all’americana che si affaccia sulla cabina di pilotaggio. L’interior design è valorizzato da raffinate finiture in materiali ricercati di altissima qualità.


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Lo yacht dispone di vari alloggi: una suite armatoriale a prua, a tutto baglio, con cabina armadio e scrivania, due cabine per gli ospiti con bagno privato e infine una cabina per l’equipaggio. Il CAT56 anticipa una gamma di imbarcazioni che verranno sviluppate nei prossimi anni da Austin Parker sfruttando i finanziamenti di Nalcaci e la collaborazione tra Pininfarina e De Simoni Yacht. “La recente acquisizione segna un’importante pietra miliare per il cantiere - spiega Fulvio De Simoni, ceo di De Simoni Yacht Design - Nalcaci metterà infatti a disposizione nuove risorse finanziarie e garantirà tecnologie all’avanguardia”.

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Viaggi su misura SCELTO DA ROBB REPORT

Con la flotta a disposizione di elicotteri e jet privati, Class One offre trasferimenti e servizi personalizzati che tratteggiano un’inedita esclusività in volo

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e è vero che il bello di viaggiare non sta nella meta ma nel viaggio stesso, c’è chi ha fatto di questa filosofia un business vincente. Fondata nel 2019 da Gerti Stroni un passato nel mondo del luxury e oggi una carriera imprenditoriale di successo - Class One è un’agenzia romana specializzata in trasporti in elicottero e jet privati.

Con un obiettivo: ridefinire il concetto di trasferimento aereo trasformandolo in un’esperienza di piacere a 360 gradi, un lusso da assaporare intensamente, con tutti i sensi. Non più un semplice spostamento quindi, ma un momento di benessere dove comfort, velocità, cura del dettaglio, sicurezza e privacy si incontrano. Una realtà, quella di Class One,


Elicotteri, yacht e jet privati: il gruppo Class One è specializzato in trasporti ed esperienze vip per Hnwi, aziende e governi.

che nasce da un desiderio: rendere ogni volo un viaggio unico e indimenticabile, grazie a un servizio personalizzato che abbraccia ogni aspetto del percorso, dalla prenotazione fino all’arrivo a destinazione. A renderlo possibile è il ventaglio di servizi offerti dall’agenzia: dall’assistenza prevolo alla gestione degli itinerari, passando per l’integrazione dei

servizi con autista a terra, Class One si prende cura di ogni particolare con eleganza e attenzione. Sarà per questo che si è consolidata come punto di riferimento per vip, manager e clienti Hnwi (high net worth individual) che ricercano esperienze di viaggio esclusive: che si tratti di raggiungere un’isola, un resort o un luogo tropicale remoto, Class One mette a disposizione la sua flotta di elicotteri e jet privati garantendo sicurezza e affidabilità, le priorità assolute, oltre a stile e massima confortevolezza. Ma non solo, perché viaggiare con Class One è anche sinonimo di riservatezza, grazie a soluzioni di viaggio intime e disegnate ad hoc per ogni bisogno, pensate per personalità di alto profilo che desiderino viaggiare in tutta privacy. Del resto, si torna al concetto iniziale, la differenza nel muoversi la fanno lo stile, il comfort e un tocco di esclusività. Class One lo sa bene. Valentina Lonati

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CHÂTEAU LAFITE ROTHSCHILD

CHÂTEAU MOUTON ROTHSCHILD

CHÂTEAU CLARKE EDMOND DE ROTHSCHILD


TECHNOLOGY

Che bella scoperta Il binocolo intelligente riconosce ogni animale grazie all’AI

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ttica sportiva ad alte prestazioni e intelligenza digitale. AX Visio 10x32 è l’oggetto del desiderio degli esploratori della natura di tutto il mondo, anche quelli alle prime armi. Il binocolo di Swarovski Optik consente, infatti, non solo di osservare la natura attraverso l’incredibile qualità di Swarovision, ma anche di identificare con assoluta esattezza, grazie all’intelligenza artificiale, ogni uccello o altri animali che si incontrano. Non solo: grazie alla funzionalità “condividi scoperte”, è possibile mostrare immediatamente ad eventuali compagni di osservazione dove avete avvistato l’animale, creare facilmente foto e video e condividerli con la propria community con l’app Swarovski Optik Outdoor. 4.680 ¤ P.T.

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PASSIONS LEISURE. NEW TRENDS

GUCCI Poltrona Le linee sinuose dello schienale di questa elegante poltrona in velluto richiamano il moto delle onde e la forma di una conchiglia, i fiori sul cuscino sono ricamati e applicati a mano. 6.300 €

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Fioriscono idee La voglia di primavera si riverbera su tavola, abbigliamento, accessori. Per uscire dalla banalità e rallegrare, senza esagerare, le prime giornate all’aperto, i suggerimenti di Robb Report di Alessia Bellan

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amelie, giacinti e primule annunciano l’arrivo della bella stagione. Quella intermedia tra gli eccessi di freddo e caldo, la più amata non solo per il clima, anche per le fioriture che regalano armonia e appagano lo sguardo. Come celebrare questa gioia ritrovata? Dando un tocco fiorito alla poltrona del salotto, indossando un prezioso orologio dove sono i petali a dettare le ore, usando l’impastatrice vintage da mettere in mostra tanto è bella… Tutto è concesso per sentirsi in sintonia con il risveglio della natura.

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VAN CLEEF & ARPELS Orologio Lady Arpels Heures Florales In oro bianco, diamanti e madreperla, offre una lettura poetica del tempo. Ispirato all’orologio floreale di Carl Von Linné, ne reinterpreta il concetto: l’ora si legge contando il numero di fiori aperti sul quadrante. Rappresentazione della natura in movimento, questa animazione riproduce il ciclo dei fiori che si aprono e chiudono giorno e notte. 293.000 €

LISA CORTI Camicia unisex Per uno stile disinvolto e attento ai dettagli, la vivace camicia Acapulco in cotone stampato a fiori, con interno del colletto a contrasto, è un capo versatile nel guardaroba primaverile. 220 €

RALPH LAUREN Short Questi boxer da mare con fodera in rete si fanno notare per la vivace stampa a fiori e l’esclusivo pony ricamato. 169 €

RALPH LAUREN Polo Caposaldo dello stile americano dal 1972, la polo è stata imitata e mai eguagliata. Questa versione slim fit con stampa floreale è realizzata in piqué di cotone per un look effetto texture. 139 €

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T R E N D S | Passions

FAZZINI Tovaglietta Fazzini porta la primavera in tavola con i fiori effetto acquerello delle tovagliette Bouquet in polipropilene, stampate in digitale ad altissima risoluzione. Placemat 33x45 cm, € 13,50

COIN CASA Servizio piatti A tavola o per un pic-nic, il set di piatti in ceramica Fiori wave di Coincasa è composto da 18 romantici pezzi. 129,90 €

LISA CORTI Cuscino Dalla collezione per la casa della regina del tessile floreale, il cuscino Arabesque Corolla in cotone con un vivace pattern realizzato a mano con la tecnica del block print da maestri indiani, un mazzo di Dalie arancio su campitura arabascata blu. 30x40, € 67

SMEG Impastatrice Frutto della collaborazione con Dolce & Gabbana, l’impastatrice Sicily is my love dal design anni ’50 non può mancare tra gli elettrodomestici di chi ama sperimentare in cucina senza rinunciare all’estetica. Con sistema di avvio graduale “Smooth Start”, dieci livelli di velocità e movimento rotatorio planetario a garanzia di una perfetta miscelazione. 1.399 €

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Belli comodi Vestirsi con classe in tutta scioltezza? Idee per mettere insieme ufficio e tempo libero F OT O D I J A NEL L E J O N E S S T Y L I N G DEU L ON L E S U R E M A R K E T E D I T OR L U I S C A M P U Z A N O

Giacca LEJ in cotone a spina di pesce, circa 350 €; camicia De Bonne Facture in lino belga lavato, circa 420 €; pantaloni Berluti in lino plissettato, 910 €; espadrillas Tods in pelle scamosciata, 760 €; borsa Hermès Haut à Courroies in pelle e tela, 15.000 €; occhiali da sole Lindberg in titanio, 500 €.

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Polo in cotone Altea, 400 €; pantaloni in lino e seta Canali, 755 €; huarache in pelle conciata al vegetale Chamula, 140 €; occhiali da sole in metallo Persol, 335 €; cappello a secchiello Arc’teryx Veilance, 140 €.

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Passions | S T Y L E

Camicia da lavoro Brioni in pelle scamosciata, 6.900 €; maglia henley in lino Inis Meáin, 345 €; pantaloni Fendi in lino, 710 €; espadrillas Hermès in denim e pelle di vitello con suola in corda, 645 €; borsa Empire Jil Sander in pelle di vitello, prezzo su richiesta; occhiali da sole Tom Ford in acetato, 400 €.

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AZIENDA AGRICOLA SPECOGNA Via Rocca Bernarda, 4 - Corno di Rosazzo (UD) Tel. 0432 755 840 Mail: info@specogna.it

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Passions | S T Y L E

Un capo intramontabile la giacca, che non può mancare nel guardaroba di primavera. Doppiopetto per le occasioni importanti, monopetto tutti i giorni, importante è sceglierla perché duri nel tempo

LANIFICIO COLOMBO La giacca in cashmere e lino è un must have senza tempo, frutto di anni di ricerca del Lanificio di Borgosesia. La morbidezza e la fluidità del tessuto assicurano una confortevole vestibilità. 3.540 €

Eleganza easywear

LUDOVICA MASCHERONI Le giacche doppiopetto di Mascheroni sono un inno all’eleganza sofisticata. Capo passe-partout con tessuti di pregio e dettagli sartoriali: sei bottoni, tasche applicate, taschino per l’ascot. Puro cashmere blu e grigio, 3.400 €; Jersey di cashmere blu e beige, 3.600 €

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asta indossarla per sentirsi subito a posto, anche se abbinata a un paio di pantaloni sportivi e una Polo. Il tessuto, la fattura e l’esperienza di un brand specializzato sono garanzia di una giacca comme il faut, che non deluda e sia perfetta anche con i primi caldi. Leggera il giusto, tagliata perfettamente. Un segno di eleganza e di classe che fa sentire a posto in ogni occasione. Alessia Bellan

SARTORIA LATORRE Ago, filo e ditale sono la ricetta che dal 1965 accompagna il brand nato come piccola sartoria locale, fondata da Michele Latorre. Strumenti per una esperienza su misura, dove il tailor made è non solo una condizione essenziale ma un modo di vivere l’abito. Comfort e fit contraddistinguono tutti i capi della Sartoria. Cappotto doppiopetto in cachemire e seta con doppia impuntura, 1.239 €; giacca due bottoni rever a lancia, in lana di baby alpaca/lana vergine, 879 €; pantalone in velluto a coste, 228 €.

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Passions | S T Y L E

Millerighe Dal surf agli occhiali iconici alle bretelle vintage, la declinazione di un classico intramontabile di Alessia Bellan

TAVOLA DA SURF - GUCCI Una chicca non solo per chi ama cavalcare le onde, ma anche come oggetto da collezione. Il nome della maison è impresso sul retro in poliuretano bianco, mentre il nastro Web blu e rosso, un dettaglio d’archivio, decora la parte anteriore della tavola. 7.500 €

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CALZE - GALLO Immediatamente riconoscibili, queste calze lunghe da uomo sono realizzate in Italia in morbidissimo cotone e lino, si abbinano a ogni look. 48,50 €

SNEAKER SUPERSTAR 82 - ADIDAS Rivisitate in versione deluxe, le iconiche Adidas Superstar sanno cosa significa resistere alla prova del tempo. Indossate da leggende dello sport e della cultura lifestyle, queste sneaker low-top rendono omaggio alla mitica versione del 1982. 140 €

OCCHIALI - PERSOL Dalla collaborazione con lo stilista irlandese JW Anderson, una limited edition

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dei leggendari Persol 649. Il ponte a serratura, la simbolica freccia e il sistema

Indispensabili per le prossime vacanze, questi pantaloncini da bagno realizzati

Meflecto hanno trasformato questo modello in un classico senza tempo, ora

in un tessuto riciclato ad asciugatura rapida presentano un colorato motivo

proposto in quattro combinazioni cromatiche bicolor: rosso, rosa, verde e

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MAGLIA POLO RALPH LAUREN Per creare questa leggera e versatile maglia a righe marinare Ralph Lauren ha reinterpretato il suo classico piqué Polo con un filato di cotone pettinato. 199 €

CAMICIA - MISSONI Quintessenza del look casual da tempo libero, la camicia da uomo a maniche corte trova nel modello bowling la perfetta espressione. Realizzato in un raffinato blend di cotone e viscosa, il capo è interamente animato dallo chevron multicolore. 550 €

BRETELLE - GALLO L’iconica trama a righe multicolor rende le bretelle Gallo perfette per dare un tocco di personalità a qualsiasi outfit. Realizzate secondo tradizione con materiali elastici e resistenti, dettagli in cuoio cuciti con la massima cura e sei pinze d’aggancio. 129 €

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Lusso sostenibile e panorami incantevoli a Milazzo: la tua residenza di prestigio affacciata sulle Eolie

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La splendida piscina a sfioro del Lefay Spa Lago di Garda, la prima struttura di tutto il sud Europa a ottenere il Green Globe. Il Resort è stato realizzato minimizzando l’impatto ambientale, grazie a un’architettura integrata con il territorio e tecnologie che riducono il consumo energetico.

BEAUTY

Ai confini dell’anti-aging Riequilibrare, rinnovare, rimodellare, con uno sguardo tra Oriente e Occidente. Lifestyle, terapie innovative e quasi futuribili, percorsi personalizzati cambiano così la filosofia nelle migliori Spa del Nord Italia. Ecco come Lefay Garda, Villa Eden e Terme Preistoriche declinano il benessere. Perché duri nel tempo

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A DESTRA All’interno della Spa il benessere è ovunque: nella luce che filtra dalle vetrate, nell’acqua delle piscine, nella magica atmosfera che accompagna gli ospiti in ogni momento della giornata. Il resort dispone di 96 suite realizzate con tessuti naturali, pregiati materiali e legno d’ulivo. SOTTO La tavola è parte integrante del percorso di benessere, per questo è stato creato Lefay Vital Gourmet, che fonde la genuinità dei prodotti alla creatività espressa dallo chef Matteo Maenza nel ristorante La Limonaia. La sera, al Gourmet Gramen si esaltano l’elemento vegetale e il pesce, per un’esperienza da veri intenditori.

LEFAY RESORT & SPA LAGO DI GARDA

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e prevenire è meglio che curare, il posto giusto dove mettere al riparo i danni dovuti a inquinamento, stress, stili di vita sbagliati, invecchiamento è senz’altro il Lefay Resort & Spa, vero tempio del benessere e della ritrovata bellezza. Il primo gioiello della collezione è sul Lago di Garda, a Gragnano, nel cuore della Riviera dei Limoni, in un parco naturale di 11 ettari tra dolci colline e terrazze naturali impreziosite da ulivi e boschi. Membro ufficiale del prestigioso network Preferred Hotels & Resorts, categoria Legend, Virtuoso, Fine Hotels & Resorts e Traveller Made, ha aperto le porte l’8 agosto 2008, seguito negli anni da Lefay Dolomiti a Pinzolo, in attesa che apra a breve anche un centro in Toscana, prima che prenda il via un nuovo progetto a Crans-Montana, in Svizzera. Ed è proprio sul Garda che Robb Report ha provato Lefay SPA Method, l’innovativo metodo benessere che nasce dall’unione tra la medicina classica cinese e la ricerca scientifica occidentale, per riportare gli ospiti al completo riequilibrio di corpo, anima e spirito con i trattamenti e i rituali messi a punto dal comitato scientifico. Di cui fa parte il dottor Carlo Barbieri, grande professionista ed esperto di agopuntura, con cui ci si incontra nel primo step, nel check up conoscitivo attraverso macchinari sofisticati e test per sondare lo stato psicofisico e studiare le terapie più adeguate per ogni esigenza. Se si dispone di più tempo, almeno una settimana, si può aggiungere all’attività olistica,

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alla cura dell’insonnia, alle sedute di ginnastica posturale, ai diversi massaggi e alla depurazione dell’organismo anche interventi più risolutivi di chirurgia estetica, per uscire dal Lefay sentendosi sulla pelle - oggettivamente - parecchi anni di meno. Se il soggiorno dura solo lo spazio di un fine settimana, c’è il tempo comunque per esplorare il “Mondo Acqua e Fuoco”, che raggruppa tutte le zone interessate


ACCANTO “La luna nel lago”, esperienza immersiva personalizzata ed esclusiva di totale relax, in cui si sta in acqua salina, cullati dalla musica, nella penombra illuminata dall’astro e dalle stelle, in uno stato di straordinaria armonia interiore.

da piscine, saune, grotte e laghetti; l’area “L’Uomo e la Natura”, formata da ampie aree esterne per attività di movimento e riequilibrio; il Centro Fitness aperto 24h con una palestra dotata di attrezzi Technogym della linea Artis di ultima generazione e un’ampia sala con vista. Nel meraviglioso parco di 11 ettari in cui è immerso il resort, si snodano poi tre percorsi diversi: il “Giardino Energetico-Terapeutico”, con le cinque stazioni energetiche ispirate ai principi della medicina classica cinese; il “Percorso Running” e il “Percorso Sky Fitness” per il movimento all’aria aperta. Due anni fa è inoltre stata inaugurata la nuova area Adults Only Spa, un’oasi di pace dedicata esclusivamente agli adulti, dove rigenerarsi in spazi luminosi dalla vista unica.

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VILLA EDEN THE PRIVATE RETREAT

Il fascino di un Leading Hotel of the World in un ambiente raffinato ed elegante e allo stesso tempo familiare e intimo, con sole 25 suite nella meravigliosa cornice di Merano, con il meglio di ospitalità, arte culinaria, trattamenti benessere e beauty. Tutto inizia al Longevity medical center, sotto la direzione del dottor Emanuele De Nobili, esperto in medicina preventiva e anti-aging. Qui, dopo il checkup, vengono proposti percorsi personalizzati di rinascita per ogni ospite, con consulenze e consigli pratici per ritrovare equilibrio, energia e vitalità, grazie a un approccio olistico che offre risultati visibili e duraturi. Per questo, Villa Eden ha messo a punto terapie innovative performanti, macchinari ad elevato contenuto tecnologico, percorsi di allenamento personalizzati, una cucina stellata che per la prima volta entra in un regime dietetico. Non solo.

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Siccome alcuni aspetti dello stile di vita possono incidere sul benessere dell’organismo, alterandolo - tra questi il cibo, lo stress, i fattori ambientali, l’inquinamento, i metalli pesanti e i campi elettromagnetici - si viene “mappati” con un semplice esame diagnostico digitale S-Drive su quattrocinque capelli. Da qui diagnosi e cura. A garanzia di eccellenza e professionalità, la grande passione di Angelika Schmid, figlia del “re dello Jägermeister”, e del marito Hannes Ilmer, bravi a interpretare le esigenze di una clientela ormai affezionata, che qui ritrova il gusto di un’intramontabile eleganza. Proprio come la splendida coppia dei proprietari.

LIFESTYLE RINNOVATO La villa con il parco, nella cornice delle Dolomiti, offre una filosofia olistica e percorsi personalizzati di rinascita a chi cerca un benessere non effimero, per poi adeguare i propri stili di vita. SOPRA Il bagno turco.


TERME PREISTORICHE RESORT & SPA

TURISMO TERMALE ECOSOSTENIBILE Chi sceglie i Green Lodge sceglie di abbracciare l’ambiente, e il futuro. SOPRA Uno dei cubi, progettati e creati nel 2023 nel parco dell’hotel per volere di Angela Stoppato, anima e cuore delle Terme Preistoriche. In piena sintonia con la natura.

Tra i Colli Euganei, è stato uno dei primi hotel di Montegrotto Terme, dove già gli antichi romani avevano scoperto il piacere delle sorgenti termali. Negli anni l’hotel ha mantenuto il corpo centrale del palazzo di inizio ‘900, dove ancora si trovano le camere, la reception e uno dei ristoranti, a cui via via si sono aggiunte le piscine e la splendida Neró Spa, polifunzionale e dal design sofisticato ed innovativo, fino all’ultimo rivoluzionario tocco: i Green Lodge. Un progetto ispirato al dialogo tra natura e architettura, grazie alle linee sobrie e moderne di questi eremi di pace, che si snodano tra alberi secolari (in una suite ce n’è uno, cui è stato lasciato spazio protetto proprio accanto al letto). Un nuovo modo di vivere le vacanze tra i suoni della natura, l’alternarsi dei colori. Oltre al corpo, ne giova di certo lo spirito. S.T.

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La regina del Marocco

Luogo privilegiato per viaggiatori curiosi, Marrakech ha il giusto mix tra lusso, cultura, tradizione. Sicuri di non annoiarsi tra party, eventi con artisti, cene gourmet dove gli chef fanno miracoli di Penelope Vaglini


La villa blu del Jardin Majorelle © Fondation Jardin Majorelle - photo Nicolas Matheus.

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l vociare ininterrotto della Medina, con il suo disordine organizzato e le botteghe che strabordano di oggetti e spezie, lascia spazio all’eleganza e alla quiete dei resort di lusso distribuiti al di fuori della città vecchia, protesi verso le dune del deserto. Marrakech, che dall’alto si mimetizza con la sabbia finissima che impolvera le strade, è un crocevia di culture e lusso discreto racchiusi nei suoi maestosi giardini, nelle suite degli hotel cinque stelle e nei musei dedicati agli artisti che in lei hanno trovato una musa. Chi è in cerca di relax può alloggiare al Mandarin Oriental Marrakech, oasi di charme con 54 ville private e sette suite dallo stile berbero contemporaneo, distribuite in un giardino di venti ettari. Come degli intimi riad, le ville hanno una piscina privata collegata a una vasca idromassaggio che si affaccia direttamente sulla camera con letto king size. Un’ampia sala da bagno, una zona living interna e i solarium completano lo spazio intimo e lussuoso degli alloggi e una cucina esterna consente di pranzare e cenare

direttamente in villa con la visita di un personal chef. Lasciando la camera, al calar del sole si potrà fare aperitivo al The Tent, wine e cocktail bar con poltrone accomodate sotto a una tenda berbera. La tappa successiva è al ristorante Shirvan che combina sapori mediterranei e marocchini sotto la direzione dello chef stellato Akrame Benallal. Consigliati i tacos con agnello caramellato al miele, il cavolfiore tandoori con salsa tahini e l’orata masala avvolta in foglie di banano con salsa al tamarindo. Con le temperature miti del mattino inizia l’esplorazione della “città rossa”, che si potrebbe anche chiamare “città blu”, poiché a questa cromia - in particolare alla nuance “majorelle” - si lega il ricordo artistico e culturale di chi trascorre qui qualche giorno. Il Jardin Majorelle, con la villa blu dai dettagli ocra e turchesi, è infatti la meta ideale per chi vuole riempirsi gli occhi di bellezza. Acquisito il terreno nel 1923, il pittore francese Jacques Majorelle vi costruì il suo studio all’inizio degli anni ‘30 su progetto dell’architetto Paul Sinoir, collezionando tutto attorno una miriade di piante esotiche e rare di cui,


dopo anni di abbandono, si presero cura Pierre Bergé e Yves Saint Laurent acquistando la proprietà nel 1980. Oggi l’affascinante casa blu ospita il Musée Pierre Bergé des Arts Berberes con una raccolta di oltre 600 oggetti artigianali, un caffè e il giardino conservato in modo impeccabile. A fianco si trova anche il Musée Yves Saint Laurent, un’esibizione permanente dei lavori dello stilista dagli anni Sessanta ai primi Duemila, una galleria fotografica e un auditorium racchiusi dall’architettura firmata da Studio KO, caratterizzata da un pattern di mattoni intrecciati che ricordano le fibre di tessuto. Dopo lo stop a Rue Yves Saint Laurent, gli appassionati di piante grasse possono fare un salto al Cactus Thiemann, giardino botanico fondato negli anni ‘60 dall’artista Hans Thiemann e oggi il più grande di questo genere nel continente africano. Distese di aloe giganti, agavi, fichi d’india e oltre 150 specie di succulente si stagliano ordinatamente sullo sfondo del deserto, creando un magnifico contrasto. Interessante anche Anima Garden, concepito dall’artista André Heller e

SOPRA Il ristorante fine dining del Mandarin Oriental Marrakech. A SINISTRA Scorci di archi moreschi nella Medina e la barbabietola tikki con patate e spezie del ristorante Shirvan dello chef stellato Akrame Benallal.

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distribuito su due ettari, dove la natura si mescola alle opere d’arte. Chi invece preferisce dedicarsi allo shopping, a Marrakech ha l’imbarazzo della scelta. Dopo avere contrattato i migliori prezzi di spezie e generi alimentari tra le bancarelle della Medina, può visitare My Fine Food, shop nel distretto industriale della città che raccoglie prelibatezze locali confezionate in packaging eleganti e un’ampia selezione di tè e caffè. Chi cerca oggetti per la casa deve invece fare tappa da Soufiane Zarib. La bottega artigianale ospita da generazioni tappeti unici prodotti secondo le tecniche tradizionali di differenti regioni marocchine, con un tocco contemporaneo. Tappeti berberi e altri accessori realizzati a mano si trovano da Tribaliste, mentre gli oggetti per la casa più pregiati, come vasi e specchi dalle particolari cornici, fanno bella mostra di sé da Badr. Da Moro ci si può fermare per una pausa caffè e acquistare la linea di cosmetici naturali del brand, insieme a capi di abbigliamento confezionati da designer locali, mentre Marrakshi Life propone abiti ispirati agli

La vista dalle suite del Four Seasons Resort Marrakech SOPRA Madrasa di Ben Youssef, scuola coranica di architettura arabo-andalusa di Marrakech.

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outfit tradizionali marocchini, riletti in una chiave comfort con linee morbide da Randall Bachne, che ha fondato il brand 11 anni fa. Chi vuole portarsi a casa un pezzo unico può infine fare un salto da Le Maître Maroquinier e farsi confezionare dei sandali personalizzati in pelle di altissima qualità. Dopo una giornata di shopping intenso, restando all’interno della Medina, si può cenare da Dar Dharma, riad a pochi passi dalla scuola coranica Madrasa di Ben Youssef. Qui si possono assaggiare i piatti più autentici della tradizione gastronomica del Marocco, come tajine di carne e pollo, vellutate di stagione e briouat (fagottini ripieni di formaggio dalla forma triangolare). Proseguendo verso la Ville Nouvelle, si incontra il Four Seasons Resort Marrakech, rifugio immerso tra giardini moreschi, le cui camere in stile marocchino moderno si declinano delle nuances dei rossi e dell’ocra. Chi alloggia può scegliere

tra suite e camere Pavillon con ampie terrazze, mentre le Patio Suite hanno la loro piscina privata e l’accesso diretto al giardino. La grande pool con solarium permette di concedersi una tintarella e fare una pausa di gusto ad Azzera, ristorante all’ombra di palme e ulivi con specialità grigliate, pesce fresco e gli immancabili club sandwich. Chi invece sente nostalgia di casa, potrà riservare un tavolo a Quattro, ristorante italiano racchiuso in un ambiente dagli archi moreschi e una grande terrazza per cenare all’aperto quando la temperatura non è troppo alta. Tra le specialità dello chef ci sono i paccheri artigianali, il branzino con la fregola e varie tipologie di pizzoli, lievitati da accompagnare a una selezione di vini italiani oppure cocktail classici come Americano e Negroni. Per le meze e il tajine è necessario fermarsi ai tavoli di Inara, da cui godere della vista sulle meraviglie di Marrakech, la città rossa dall’animo blu.

SOTTO Dessert del ristorante Shirvan. IN BASSO Vista esterna della pool villa del Mandarin Oriental Marrakech. PAGINA A FIANCO Scorcio delle botteghe della Medina.

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Il fascino discreto di Saint-Paul de Vence Per sfuggire ai fasti della Costa Azzurra pittori, scultori e musicisti privilegiano il piccolo villaggio medievale immerso nel verde. Oggi sede di storiche fondazioni e collettore di importanti opere d’arte contemporanea

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l pittore Marc Chagall fu grato al destino per averlo portato a vivere qui, mentre divi di Hollywood come Kirk Douglas, Orson Welles e Michael Caine sono stati cullati dal silenzio delle sue stradine strette, lontani dai riflettori del Festival di Cannes. Una quiete tanto importante che, nel 1954, portò il sindaco a rifiutare la generosa offerta di girare qui la scena funebre di “Caccia al ladro” di Alfred Hitchcock, provocando le ire del regista. Saint-Paul de Vence è un piccolo villaggio arroccato su una collina che si protrae verso la campagna e da cui, in lontananza, si scorgono le acque placide del Mediterraneo. Come un museo a cielo aperto, riserva sorprese per gli appassionati di arte che camminano tra i suoi bastioni: dalla Cappella Folon, piccolo gioiello decorato

A SINISTRA Entrata della storica Maison de Parfum Godet, fondata nel 1901 da Julien-Joseph Godet. SOPRA Un affresco della Cappella Folon, courtesy Ufficio del turismo di Saint-Paul de Vence.

dall’artista belga con un mosaico in vetro dai colori brillanti, alla tomba di Chagall nel cimitero cittadino, passando dalla storica Maison de Parfum Godet, dove nel 1925 fu creata la fragranza “Folie Bleue” per la musa di Henri Matisse. Le celebri fondazioni della città raccolgono poi grandi opere contemporanee: la Fondation Cab, ospitata in una residenza degli anni ‘50, conserva la collezione permanente di arte minimalista di Hubert Bonnet, a cui si alternano mostre tematiche, mentre la Fondation Maeght, con un archivio di 13mila opere raccolte da Aimé e Marguerite Maeght, è un altro luogo che vale la visita. A 2024 inoltrato festeggerà i suoi primi 60 anni con un ampliamento dello spazio espositivo e una mostra dedicata all’amicizia tra la famiglia di mecenati e gli artisti Pierre Bonnard e Henri Matisse, a cui si accederà camminando nel giardino costellato di sculture. Per immergersi nei luoghi preferiti dalle star del cinema, imperdibile una tappa alla

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A DESTRA L’ingresso dell’hotel di lusso Château Saint-Martin & Spa, parte di Oetker Collection. SOTTO Le suite di Château Saint-Martin & Spa hanno terrazze che si affacciano sulle colline e sulla riviera francese.

Colombe d’Or, fondata nel 1920 dall’albergatore e artista Paul Roux. Ancora a conduzione familiare, tra gli interni del ristorante, le camere e il giardino ospita sculture e dipinti che gli illustri visitatori del luogo realizzavano in cambio di ospitalità. Da qui sono passati Jacques Prevert, Yves Montand e hanno lasciato il segno Miró, Braque, Calder e César. Dopo un’intensa giornata a contatto con l’arte, lo Château Saint-Martin & Spa, hotel di lusso parte di Oetker Collection, accoglie a Vence chi cerca un rifugio di benessere immerso nel verde. Ospitato in un’antica fortezza romana, dalle sue 40 camere e suite si può osservare la riviera francese. L’infinity pool nel rigoglioso giardino consente di rilassarsi prima di un trattamento nella Spa Saint-Martin firmato La Prairie, mentre le sei ville in stile provenzale, parte della proprietà, dominano la collina.

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A SINISTRA La casa smontabile di 6x6 metri di Jean Prouvé, Fondation Cab (foto di Antoine Lippens). SOTTO La patata dolce del ristorante stellato Le Saint-Martin; Fondation Maeght (foto di Olivier Ansellem courtesy Archives Fondation Maeght).

Le Saint-Martin, ristorante stellato panoramico, è dedicato ai cultori del fine dining e propone ricette in stile francese dell’executive chef Jean-Luc Lefrançois, come il celebre uovo con guscio di brioche, servito con fiori e vegetali. Un’opera armoniosa che porta nel piatto la vocazione artistica di questa affascinante porzione della Provenza. Penelope Vaglini

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A caccia di aurore (e non solo) Certo, quelle splendide luci del Nord, particolarmente spettacolari, sono un buon motivo per visitare la Finlandia. Ma speciali sono anche le attività all’aria aperta o al caldo bollente di una sauna tradizionale. In una natura dal fascino unico. Ecco dove godersi tanta bellezza, senza rinunciare a comfort e benessere di Paolo Tomasini

L’Arctic TreeHouse Hotel di Rovaniemi, la capitale della Lapponia.



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ostiene il “World Happiness Report” delle Nazioni Unite che la Finlandia sia il paese più felice del mondo. Il motivo? Più d’uno, ma certamente un ruolo fondamentale lo gioca la natura. Incontaminata e maestosa. Uno spettacolo che incanta chiunque si avventuri fino a queste latitudini, dalla vastità delle migliaia di laghi al tappeto verde di boschi e foreste secolari che si estende a perdita d’occhio, fino ai colori accesi delle “luci del Nord”. La Finlandia, infatti, è uno dei luoghi migliori al mondo per ammirare le aurore boreali. E anche se molti pensano sia l’inverno il periodo più adatto per avvistarle, in realtà le stagioni più attive sono l’autunno e la primavera, quando l’orientamento

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della terra nei confronti del sole massimizza la possibilità di interazione del vento solare con il campo magnetico del nostro pianeta. Rovaniemi, la città di Babbo Natale capitale della Lapponia, è un punto strategico per catturare l’aurora boreale. Senza rinunciare a comfort e benessere. Qui, come dei piccoli nidi sugli alberi, si nascondono i 5 chalet le 32 suite dell’Arctic TreeHouse Hotel, che con le loro ampie vetrate regalano una straordinaria vista panoramica sui dintorni. In perfetta armonia con l’ambiente naturale in cui si inseriscono, le suite sono caratterizzate da tetti verdi adatti alla gestione dell’acqua piovana e sono realizzate con materiali esclusivamente sostenibili, come il pino finlandese. Altro indirizzo

SOTTO La lounge del ristorante dell’Arctic TreeHouse Hotel. A DESTRA Il Kanava Resort nella regione dei laghi nel sud della Finlandia.


di Rovaniemi ispirato all’ecocompatibilità è l’Apukka Resort. Il concept alla base è quello di raccontare intorno a un falò lo straordinario patrimonio storico, culturale e naturale del Northland. Proprio all’interno del resort, molte residenze in legno costruite a mano e dalla straordinaria valenza storica hanno trovato nuova vita. Le Lappish Kammi Suites sono autentiche ed ecologiche, con un angolo cottura e un comodo letto a due piazze sotto una finestra con vista sul cielo. Più a est, a Ruka-Kuusamo, verso il confine con la Russia, Magical Pond è una collezione di venti esclusivi igloo di lusso arredati in puro stile scandinavo e con una vista impagabile sulla natura selvaggia. Con un po’ di fortuna si può avvistare qualche renna di

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A DESTRA Le Lappish Kamit Suite dell’Apukka Resort a Rovaniemi. SOTTO Uno dei lussuosi igloo di Magical Pond a Ruka-Kuusamo.

passaggio e godersi lo splendore della Via Lattea illuminata dai colori dell’aurora boreale. Il resort, situato a soli 8 km dalla stazione sciistica di Ruka, è anche un punto strategico per gli appassionati. Più a sud, nella regione dei laghi, Kanava Resort è ideale per chi è alla ricerca di avventure outdoor. Escursioni, trekking e viaggi in canoa sono alcune delle attività che si possono svolgere appena fuori dalla propria stanza. E a breve distanza in auto ci sono i parchi nazionali di Linnansaari e Kolovesi, per una totale immersione nella natura, e per chi ama la storia, il famoso castello medievale di Olavinlinna e l’iconico Punkaharju Ridge. Prima di ripartire da Helsinki, la Kämp Spa del lussuoso Kämp Hotel, nel cuore della città, accanto al parco Esplanadi, attira i viaggiatori che vogliano godersi l’ultima, autentica esperienza nordica. Dopo una seduta rigenerante, si può prolungare il proprio stato zen nella Spa Lounge, dove sorseggiare bevande sdraiati su divani riscaldati. E poiché siamo in Finlandia, tutti i trattamenti includono l’accesso alla tradizionale sauna finlandese e al bagno di vapore all’eucalipto.

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THE DUEL Pensavate che la vostra prima 10K post-pandemia fosse stata dura? Nell’arena delle gare di resistenza estrema, i concorrenti si affrontano in condizioni estenuanti in ambienti in cui anche solo camminare sembra una punizione. La Marathon des Sables, in cui i partecipanti corrono l’equivalente di sei maratone nel corso di una settimana nel deserto del Sahara, si definisce la “corsa a piedi più dura della Terra”. Non sopportate il caldo? Andate in Norvegia per il “triathlon più duro del mondo”, lo Zalaris Norseman Xtreme Triathlon, dove le acque sono abbastanza fredde da provocare l’ipotermia ai nuotatori. Dimostrerete il vostro coraggio sudando sulla sabbia o tremando nel fiordo? Adam Morganstern

Marathon des Sables Zalaris Norseman Xtreme Triathlon VS.

COLPA LORO

Hårek Stranheim immaginava un triathlon in cui “l’esperienza sarebbe stata più importante del tempo di arrivo”. Il sogno (o l’incubo) è diventato realtà nel 2003.

Patrick Bauer attraversò in solitaria, nel 1984, oltre 200 miglia di deserto disabitato con tutto il necessario per il viaggio di 12 giorni sulla schiena. La gara è iniziata due anni dopo.

Correre per 240 km nel deserto del Sahara in sei giorni ad aprile.

Nuotare, pedalare e correre per un totale di 226 km in Norvegia il primo sabato di agosto.

GLI AVVERSAR I

Ogni anno oltre 1.000 persone partecipano alla gara. Nel 2019, un cane di nome Diggedy si è unito il secondo giorno e all’arrivo ha ricevuto una medaglia.

Migliaia di persone si contendono un posto e 215 vengono estratte a caso per gareggiare insieme a 75 atleti invitati. Niente cani, però.

FREDDO B OLLENTE

Il caldo del deserto nel sud del Marocco può raggiungere i 50°C, la stessa temperatura a cui l’asfalto inizia a sciogliersi.

Nel giorno della gara le acque dell’Eidfjord hanno fatto registrare i 13°C, una temperatura abbastanza bassa da provocare uno shock termico.

IL MOMENTO PER RI CONSI DERAR E LA VOSTR A SCELTA

Il quarto giorno è la tappa più dura della gara, lunga oltre 80 chilometri.

Il triathlon inizia alle 5 del mattino dopo un viaggio in traghetto. Una volta che si salta dalla nave nel fiordo, non si può più tornare indietro.

TEAM DI SUPPOR TO

Equipe medica, aerei, elicotteri, quad e cammelli sono pronti in caso di emergenza.

I concorrenti hanno una loro squadra composta da una o due persone e un veicolo. Niente cammelli, però.

I RI SCHI

I corridori combattono contro la disidratazione, l’ipertermia, le scottature e le vesciche.

L’ipotermia è un rischio, ma la maggior parte delle persone soffre di “afterdrop”, con la temperatura corporea che può continuare a calare fino a 25 minuti dopo l’uscita dall’acqua.

COME I R I SPETTI VI SI TI WEB PROVOCANO I PAR TECI PANTI

“I tuoi piedi si gonfieranno. Si spaccheranno. Sanguineranno”.

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“Questa gara non fa per te. Niente di personale”.

ZALARIS NORSEMAN: KAI-OTTO MELAU/GETTY IMAGES; HYPOTHERMIA: ALEXANDER KOERNER/GETTY IMAGES; PATRICK BAUER AND HELICOPTER: ERIK SAMPERS/GAMMA-RAPHO/GETTY IMAGES; MARATHON DES SABLES: JEAN-PHILIPPE KSIAZEK/AFP/GETTY IMAGES

LA SFI DA




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