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Il vero lusso seguire i ritmi della natura
FOOD & DRINK
Perché conviene investire sulla terra
Naturalmente designata dal padre a presidente del settore vitivinicolo del gruppo dopo una lunga esperienza da enologa, Francesca Moretti svela il suo rapporto privilegiato con le diverse zone di produzione. Dalla Franciacorta del Bellavista alla Sardegna dei grandi bianchi
Francesca Moretti. presidente di Terra Moretti Vino.
Èpassato un anno dall’investitura di Francesca Moretti a presidente di Terra Moretti Vino, un anno da quando Vittorio Moretti ha deciso di affidare alla sua secondogenita le redini del comparto vitivinicolo del gruppo. Confucio diceva: «Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita», e per Francesca è veramente così. La sua esperienza professionale si colloca sulla Franciacorta delle bollicine di Bellavista e Contadi Castaldi; la Toscana di Petra (Suvereto, Teruzzi), San Gimignano e Acquagiusta (Tenuta la Badiola a Castiglione della Pescaia); e Sella&Mosca ad Alghero. «La terra è il vero bene sul quale investire, se vogliamo trasformare il mondo e riportarlo a un’armonia che generi un benessere diffuso», spiega Moretti. «Voglio lavorare per consegnare ai miei figli e alle prossime generazioni i fondamenti di un’agricoltura rigenerativa». In Franciacorta Francesca vive sulla collina Bellavista, ama correre e camminare fra le vigne, ha un orto quasi “professionale” e un allevamento di galline, polli e conigli. Due figli in età scolare e una grande passione per la vita campestre. «Non amo troppo la mondanità, mi piace cucinare e ricevere a casa gli amici con le loro famiglie. Mi sento green da sempre, anche quando non era di moda, se non avessi fatto l’enologa sarei veterinaria. Sento una grande responsabilità sociale verso il mondo e la salute del nostro pianeta. Insegno ai miei figli la fatica della terra, la bellezza delle piccole cose, il piacere della cucina casalinga. Il vero lusso? Avere il tempo di fermarmi a osservare ciò che mi circonda e immaginare il futuro». In Toscana Francesca è spesso a Petra, la cantina di Mario Botta, incastonata sulla Collina San Lorenzo a Suvereto. «Qui abbiamo una casa che mio padre ha progettato e costruito per me. Mi sono trasferita dopo la laurea e riservo per questo
posto l’amore degli inizi di ogni relazione. Abbiamo una foresteria per gli ospiti e stiamo pensando di implementare il numero di stanze per creare un wine resort. Mi piace che le persone possano risvegliarsi nella bellezza di un paesaggio incontaminato. Dalle nostre finestre si vedono l’Isola d’Elba e del Giglio, si sente la brezza marina che lambisce le vigne, è come stare dentro un quadro ed esserne protagonisti». Ad Alghero, la tenuta è circondata da un vero e proprio “mare di vigne”. Un piccolo universo che racchiude l’essenza della terra più antica d’Italia. Cinquecento ettari di vigneti, la più grande cantina con vigneto a corpo unico d’Europa, un territorio con una biodiversità straordinaria
IN ALTO Le vigne di Bellavista in Franciacorta. NELLA PAGINA A FIANCO La Cantina Petra, in Toscana, disegnata da Mario Botta. ove le rocce testimoniano epoche geologiche che non trovano un equivalente nel territorio italiano. Una terra di una potenza ancestrale, bagnata dal mare e dai venti che portano in dote la sapidità e la mineralità che rendono eccezionali i vini di Sella&Mosca. «Qui c’è un B&B nato da poco: Casa Villa Marina. Un gioiellino incastonato in un borgo che è stato immaginato dai fondatori come la “città ideale”. Una chiesetta, le case dove abitavano i dipendenti, la vecchia bottaia che ha più di 120 anni, e persone sorridenti e cordiali ad accogliere gli ospiti. E poi spiagge bellissime, calette incontaminate. La nostra famiglia ha una casa in Costa Smeralda, dove vengo fin da piccola, ma è a Sella&Mosca che mi sento al centro della terra. Mi piace andare a correre nei vigneti, il mattino presto. L’aria è pura e si sentono solo i rumori della natura. A volte mi chiedo se sia il Paradiso…». Tre regioni e sei tenute. Un mondo del vino che spazia tra le bollicine dei brindisi, i rossi da meditazioni e i bianchi del mare. Un viaggio nell’Italia dell’eccellenza, luoghi in cui declinare il concetto di lusso, con il concetto di tempo. «Perché le viti si allevano come i bambini: si nutrono e si crescono. Il mio concetto di viticultura risiede nello stretto legame fra uomo e pianta. Il resto del tempo lo si passa nel silenzio delle nostre cantine, dove i giorni, i mesi e gli anni, decretano il valore e il successo di ogni vino». Olivia Fusi