3 minute read

FINANZA

Next Article
Strumenti digitali

Strumenti digitali

Come la tecnologia ha inflluenzato la nostra quotidianità ai tempi del Covid-19 e del lockdown

stato possibile senza infrastrutture e tecnologie duttili e immediate che hanno consentito a parecchie persone di lavorare riducendo gli spostamenti. Vale anche per il commercio elettronico, che durante la pandemia ha raggiunto tassi di utilizzo e diffusione tali da fare prevedere scenari e opportunità molto interessanti anche per l’economia. iL 92% dell’e-commerce si riferisce a scambi tra imprese (il cosiddetto B2B), mentre il restante 8% si riferisce all’e-commerce dei consumatori finali (o B2C). Si stima che nel periodo marzogiugno 2020, il volume delle vendite via e-commerce sia salito del 25% rispetto allo spesso periodo del 2019. Tale andamento è particolarmente significativo nel difficile contesto del secondo trimestre 2020, in cui il PIL in Italia, crolla del 15,8% rispetto al primo. In chiave merceologica, i prodotti maggiormente acquistati on line sono abiti, prodotti alimentari, articoli sportivi, articoli per la casa, attrezzature elettroniche. Tra i

Advertisement

Strumenti digitali

Durante il periodo d’isolamento i cittadini e le aziende hanno avuto l’occasione di capire quanto la tecnologia digitale possa fare per modificare la nostra routine quotidiana di vita e di lavoro. Come per lo smart working che non sarebbe

servizi, film, musica e servizi di comunicazione. Nel corso dell’emergenza sanitaria anche le piccole imprese hanno decisamente aumentato l’utilizzo del canale digitale per comunicare con clienti, fornitori e colleghi di altre unità produttive. Oltre la metà delle aziende ha implementato l’utilizzo di una o più tecnologie digitali tra le quali sito web, social network, piattaforme di videoconferenze, formazione online ed e-commerce. In particolare, oltre il 70% di queste aziende ha aumentato l’utilizzo di uno o più strumenti digitali, il 30% ne ha accresciuto le funzionalità e il 21% ha introdotto uno o più strumenti digitali non presenti in azienda prima della pandemia. Il tasso di crescita delle PMI attive nell’e-commerce è decisamente aumentato salendo al 20%, un ritmo doppio del tasso di trend del 10% medio annuo. Nonostante ciò il tasso di utilizzo delle tecnologie digitali rimane molto sotto la media. L’accelerazione causata dalla crisi ha consentito a molti imprenditori di superare resistenze e a mettere l’attenzione alla tecnologia digitale e all’innovazione in cima alle priorità: sarà fondamentale lavorare per ridurre al massimo i costi di transazione della trasformazione digitale delle imprese, in particolare delle micro e piccole. I costi della tecnologia, sono in costante discesa; oggi è possibile costruire il proprio negozio virtuale ed essere presenti sulle principali piattaforme a costi molto bassi, ampiamente ripagabili dalle prime vendite on line. Servono professionalità competenti che affianchino le imprese con metodo aiutandole a individuare le soluzioni più adatte, i percorsi evolutivi, le strategie vincenti. In questo modo sarà possibile traghettare le nostre imprese verso una nuova normalità che le veda più solide e innovative, ma ancora in grado di produrre soprattutto qualità. Francesco Megna

Commerciale settore banking

This article is from: