Biancoscuro Art Magazine #3

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biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Numero 3 - 2014 - Arte, Cultura e Informazione - Biancoscuro Editore

In questo numero Johannes Vermeer

Il mito della Golden Age

Vassily Kandinsky

La collezione del Centre Pompidou

Van Gogh Alive

Un nuovo modo per ammirare l’arte

Camille Pissarro

L’anima dell’Impressionismo

Robert Doisneau Paris en liberté

Maxtin

Creatore della Wine Art & GeomArt



biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Arte, Cultura e Informazione

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L’Editoriale di Vincenzo Chetta Van Gogh Alive Un nuovo modo di ammirare l’Arte Johannes Vermeer e l’arte olandese Camille Pissarro Il primo degli Impressionisti Vassily Kandinsky Dal Centre Pompidou Art Karlsruhe 250 Gallerie da tutto il mondo Angolo Poetico Le poesie di... Genova, la Dominante Repubblica dei Magnifici Art Fair Fiere, manifestazioni ed esposizioni internazionali

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Robert Doisneau Sbarca a Genova 18ª ART Innsbruck Un ottimo risultato Patrizia Croce Il Verismo introspettivo Il Liberty a Forlì Musei di S.Domenico Affordable Art Fair 2014 Arte per tutte le tasche Speciale Vernice Art Fair Alcuni tra gli artisti in esposizione Arte Genova in Blu La 10ª edizione L’Ossessione Nordica Böcklin, Klimt, Munch Angolo Narrativo Il racconto di...

in copertina:

“Wine Art” di Maxtin, “Limited Edition” coniugazione sapiente di arte con la migliore tradizione vinicola e orafa. Massimo Basile, in arte Maxtin, nasce a Torino nel 1975. Il suo animo cosmopolita lo spingera’ a superare i confini e lo porterà in Inghilterra, in Francia, in Spagna, alla ricerca di stimoli da studiare, da approfondire e da applicare alla sua Arte. Attualmente vive in Svizzera dove e’ possibile visionare le sue opere in esposizione permanente ...

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il servizio a pag. 36

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biancoscuro

biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Arte, Cultura e Informazione

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Doppio Sogno, l’Arte al Polo Reale di Torino

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Josef Kotar, a PaviArt il 12 e 13 Aprile 2014

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Lussorio Serra ed il nuovo Realismo

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Ezio Ranaldi, la costante ricerca

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Samanta Valente / Kev Stifler

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BIANCOSCURO Art Magazine 3 ISSUE ARTS, CULTURE AND INFORMATION

Step Art Fair, Arte & Ecologia

EDITOR IN CHIEF

Ignazio Fresu

Vincenzo Chetta

Frank Paradisi

PUBLISHING MANAGER

Flora Castaldi

Mariarosaria Belgiovine

Amalia Borin / Lorena Totolo

EDITORSHIP & GRAPHIC Liberementi

Giovanna Cherchi / Josefina Temin

viale Indipendenza, 26

Biennale d’Arte Principato di Monaco La prima edizione di un evento ArtExpò

27100 - Pavia

NUMERO 3 ARTE, CULTURA E INFORMAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Vincenzo Chetta DIRETTORE EDITORIALE Mariarosaria Belgiovine REDAZIONE & GRAFICA Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 - Pavia www.liberementi.it

www.liberementi.it PUBLISHER

Inihcoor, pittura tradizionale e arte digitale

Biancoscuro viale Indipendenza, 26

Scoprire la carta è stata una delle più grandi esperienze della mia vita. Josefina Temìn

27100 Pavia www.biancoscuro.it CONTRIBUTORS

Il poeta dei colori: Vincenzo Bison

Oxana Albot, Mariarosaria Belgiovine, Daniele Bongiovanni, Aras C.,

Kelly A.Kopacz, l’arte come evasione

Vincenzo Chetta, Pino Carcelli, Agatha Monti, Daniela Malabaila, Rebecca Maniti, Angela Natrone, Federica

Giuliana Maddalena Fusari

Pasini, Claudio Raccagni, Ana Maria Stibilj Shajn, Ottavio Taranto.

Easypop, l’artista tra gli artisti

PHOTOGRAPHERS

Maristella Angeli / Giulia Cantelli

Andrea Di Giacinto, Vincenzo

Assunta Cassa / Francesco Donadei

Chetta, F. Stipari per 24ORE-Cultura,

EDITORE Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it COLLABORATORI Oxana Albot, Mariarosaria Belgiovine, Daniele Bongiovanni, Aras C., Vincenzo Chetta, Pino Carcelli, Agatha Monti, Daniela Malabaila, Rebecca Maniti, Angela Natrone, Federica Pasini, Claudio Raccagni, Ana Maria Stibilj Shajn, Ottavio Taranto. FOTOGRAFI Andrea Di Giacinto, Vincenzo Chetta, F. Stipari per 24ORE-Cultura, Liberementi, Antonio C., Scuderie del Castello Pavia, MNAM-CCI.

Liberementi, Antonio C., Scuderie del

Enrico Gherardi / Pierpaolo Lazzarini

Castello Pavia, MNAM-CCI.

Pierpaolo Mancinelli / Eugenio Morganti Giorgia Napoletano / Fabrizio Pia

L’obiettivo cattura ciò che gli occhi vogliono vedere: Luigi Caracappa

The publisher is available for persons entitled for any iconographic sources.

Andrea di Giacinto, photographer

In addition to the signed articles, texts published on Biancoscuro Art Magazine

Impressioni cittadine di Enrico Mangano 062

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are taken from the mentioned sources or

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text available under the creative commons l license. s

Manuscripts, photos or other materials even if unpublished are not given back. © biancoscuro 2014. Reserved artistic and literary copyright. Reproduction in whole or parts is forbidden save with the written permission of the publisher. The publisher would like to thank “liberementi” and “ArtExpo Promotion” for courtesy and availability.

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BIANCOSCURO Rivista d’Arte

L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate. Oltre agli articoli firmati, i testi pubblicati su Biancoscuro Rivista d’Arte sono tratti dalle fonti citate oppure da testi disponibili l secondo le licenze creative commons. s Manoscritti, foto o altri materiali inviati alla redazione anche se non utilizzati non verranno restituiti. © biancoscuro 2014. Tutti i diritti di produzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta dell’Associazione Culturale Biancoscuro. L’editore ringrazia “liberementi” e “Artexpò Promotion” per la disponibilità e le opportunità offerte.


16 th contemporary art Fair 17 – 19 october 2014 Vernissage: 16 october Kongresshaus zurich, switzerland

IONE INFOR MA ZIONE / PA RTECIPAZ info@art-zu rich.com tion ww w. art-zu rich.com /applica

www.art-zurich.com/it | twitter.com/artFairzurich | youtube.com/artzurich


June 19–22, 2014 www.artbasel.com/en/Basel

PRESS RELEASE BASEL | FEBRUARY | 6 | 2014

Premier line-up of galleries at

Art Basel today announced d place June 19 to June 22, 201 present works ranging from t most contemporary artists of will present a geographically year Statements, Art Basel's s alongside the Galleries secto placement within the show.

With Statements being located December 4–7, 2014 renowned Basel architects Herz www.artbasel.com/en/Miami-Beach

for the Magazines sector and th

While galleries from Europe will exhibitors and artists from acros PRESSselection RELEASE strong of exhibitors wi MIAMI BEACH | DECEMBER The participating galleries have| Chile, Colombia, Denmark, Fran Japan, Lebanon, China, Mexico Art Basel in Miami Beach succ Singapore, Slovenia, South Afri extensive programming aroun United Kingdom and the United artbasel.com/basel/galleries. The 2013 edition of Art Basel Sunday, 8, 2013 Galleries,December the main sector of–thd and visitors. With an expande quality of painting, sculpture, dr talks, performances film s works. A strong list of and returning matched by the show's progra Fine Art (New York), while a nu observers the strongest-ev time, havingaspreviously shown i leading (Rio international galleries Carioca de Janeiro), Galer positioning as the leading art Leighton (Berlin), Proyectos Mo sector at Art Basel’s show in May 15–18, 2014 York) and GallerySKE (BangaloM from both new and long-time www.artbasel.com/en/Hong-Kong

The Feature sector presents ga Art Basel in Miami Beach, whos historical and contemporary wo over the five show days, a seven countries, out of which 15 galler institution groups from across th include aRELEASE presentation by KOW PRESS Americas, Europe, Asia and em some of which never been | JANUARY | 23 HONG KONG have appropriation of minimalism. Ta Participating galleries spoke hig Memory’ series (2012) by Shinr artists, providing a window into


biancoscuro

l’Editoriale di Vincenzo Chetta

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i lamentiamo, e da troppo tempo ci nascondiamo, dando la colpa di fievoli successi al tempo moderno. Fuori dai confini del Bel Paese l’Arte e la Cultura hanno il loro peso: si compra, si vende, si studia. Noi discutiamo su quante opere eccelse e fondamentali per la nostra storia siano abbandonate dalle istituzioni, strepitiamo se si parla di eliminare l’insegnamento della Storia dell’Arte dalle scuole pubbliche, ma storciamo il naso davanti al biglietto d’ingresso di un museo (da turista in un’altra città, perché i musei della nostra non li conosciamo neppure), e se ci mettiamo in fila per visitare una mostra è solo per il fascino di un grande nome, per dire che ci siamo stati, ma non leggiamo neanche il titolo delle opere esposte. L’ultima esperienza estera avuta mi ha fatto riflettere molto sulla mentalità italiana e su quanto potenziale abbiano il nostro paese ed i nostri artisti, ma soprattutto su quanto poco sappiamo sfruttarle. Il pensiero di un’organizzazione espositiva fieristica completa di controlli di sicurezza ed orari definiti è spesso un miraggio, non perché chi organizza un evento in Italia non lo disponga, ma perché chi dovrebbe rispettarli non lo fa, vanificando il duro lavoro di grandi enti e facendoli lentamente decadere dalla prelidizione estera che da sempre ha considerato l’Italia la nazione dell’Arte e della Cultura per eccellenza. E come ci comportiamo quando andiamo all’estero? I miei occhi hanno visto solo italiani “sgomberare” gli spazi espositivi ore prima della chiusura di una rinomata fiera d’Arte Contemporanea, in mezzo ai visitatori che osservavano increduli e venivano addirittura urtati nelle manovre di imballaggio... Senza fare di tutta l’erba un fascio, facciamoci un esame di coscienza e ricordiamoci che un sorriso a volte vale più di mille parole.

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ARTE

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C ATA LO G H I s to r i c o i c o n o g r a f i c o c u lt u r a l e MONOGRAFIE LIBRI d’ARTE a c a r at t e r e c r i t i c oa cura did diat t i c o francesco chetta

Edizione aggiornata Settembre 2011

EDIzIONI pER L’ARTE

Via Vittorio Emanuele, 32 26841 Casalpusterlengo (LO) Arte e Collezionismo 2011 PAg. 3 340.5820407 - francesco.chetta@yahoo.it www.artecollezionismo.it - P.IVA 06494940965

a cura di

francesco chetta

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Johannes Vermeer e l’arte olandese “La ragazza con l’orecchino di perla” a Bologna

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ologna, regina dell’arte dall’8 febbraio al 25 maggio 2014, con la presenza nella città del dipinto “vivente” di Vermeer: “La ragazza con l’orecchino di perla” e la grande arte olandese. Per più di un secolo la ragazza col turbante è stata appesa sulle pareti del museo Mauritshuis, a L’Aja insieme a dipinti di Rem-

brandt, Rubens e altri maestri di altissimo livello dell’età d’oro olandese e fiamminga. La giovincella dal viso semplice, timoroso, che ha stregato milioni di persone, proprio con la sua semplice espressione. Il suo spiarci dalla tela ha sicuramente affascinato il mondo. Intrapreso il suo tour mondiale tra Asia e America, durante i lavori di ristrutturazione del museo

Mauritshuis, “La ragazza con l’orecchino di perla” farà la sua ultima tappa proprio in Italia, a Bologna, prima di ritornare, forse per sempre, nel museo stesso. Bologna sarà quindi la regina italiana indiscussa della grande arte. Una manifestazione eccezionale in quanto irripetibile, che si svolgerà, nella sede di Palazzo Fava. La ragazza con l’orecchino di perla di Johannes Vermeer, sarà

Pieter Claesz, Natura morta con candela accesa, 1627, olio su tavola, 26,1 x 37,3 cm. L’Aia, Gabinetto Reale di pitture Mauritshuis - acquisito nel 1961 (Inv. n. 947) © L’Aia, Gabinetto Reale di pitture Mauritshuis

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Johannes Vermeer, La ragazza con l’orecchino di perla, 1665 circa, olio su tela, 44,5 x 39 cm. L’Aia, Gabinetto Reale di pitture Mauritshuis - lascito di Arnoldus Andries des Tombe, L’Aia, 1903 (Inv. n. 670) © L’Aia, Gabinetto Reale di pitture Mauritshuis

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la madrina di tutti i capolavori presenti, da Rembrandt a Hals, da Steen a Ter Borch e anche un secondo Vermeer. Tutto il grande Seicento olandese in un’unica mostra. Il personaggio immaginario di Vermeer continua un ritorno alla grande dell’arte mondiale anche verso i nostri giovani e non solo nella pittura, ma nello spettacolo tutto. Ricordiamo infatti la rappresentazione teatrale prodotta dal critico e curatore d’arte, saggista, docente, Marco Goldin, la quale porta lo stesso nome dell’opera di Vermeer e che è nata proprio in suo onore, per questa sua rara presenza in Italia. Opera teatrale che vede la partecipazione artistica del grande Franco Battiato e della giovane Francesca Michielin.

L’Italia può oggi abbracciare la grande arte mondiale grazie alla collaborazione tra lo stesso Marco Goldin e varie istituzioni quali la Fondazione Carisbo ed il suo Presidente Dott. Leone Sibani; Genus Bononiae Musei nella città ed il suo Presidente Prof. Fabio Roversi-Monaco; lo sponsor istituzionale Intesa Sanpaolo. Con la partecipazione dello sponsor fondamentale il Gruppo Segafredo Zanetti. Dobbiamo sicuramente ringraziare il restauro del Mauritshuis se in questi mesi potremo vedere queste opere meravigliose. Ricordiamo che il Mauritshuis ci presterà ben trentasette dipinti della Golden Age olandese: Rembrandt; Frans Hals; Van Honthorst; De Hooch; Johannes Vermeer e altri ancora.

La Golden Age, il periodo in cui l’occhio voleva la sua parte e l’arte non era solo nei dipinti da incorniciare, ma in tutto ciò che meritava di essere visto: ...stampe nei libri, sui tessuti, sugli indumenti, sugli oggetti. L’Olanda vive un periodo colorato, un’epoca straordinaria, che oggi ci regala. Basta questa vibrazione a meritare la presenza a Palazzo Fava, per assorbire tutte queste emozioni. Claudio Raccagni

Il Mito della Golden Age. Da Vermeer a Rembrandt. Capolavori dal Mauritshuis. Bologna - Palazzo Fava 08 febbraio - 25 maggio 2014. Per informazioni ed orari: www.lineadombra.it

Jan van Goyen, Veduta del Reno vicino a Hochelten, 1653, olio su tela, 81 x 152 cm. L’Aia, Gabinetto Reale di pitture Mauritshuis - acquisito nel 1975 (Inv. n. 838) © L’Aia, Gabinetto Reale di pitture Mauritshuis

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16a edizione

24.25.26.27 ottobre 2014 Arte Moderna e Contemporanea

www.immaginafiera.it Organizzazione ROMAGNA FIERE tel. 0543 798466 - 777420 fax 0543 778482 - 778510 francesca@romagnafiere.it cell. 346.5050521


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Van Gogh Alive, the experience Un nuovo modo di ammirare l’arte

I Una vista della sala dedicata a “Notte stellata”, olio su tela, 92x73 cm, 1889. Il dipinto è conservato al Museum of Modern Art di New York e rappresenta un paesaggio stellato sopra la città di Saint-Rémy-de-Provence in Francia.

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l 16 marzo 2014 si è conclusa a Milano, presso la Fabbrica del Vapore, quella che è stata una vera e propria esperienza multimediale per tutta la famiglia, un’esposizione in grado di far avvicinare al mondo dell’arte anche i ragazzi che spesso trovano musei e mostre luoghi ed eventi noiosi. Troviamo nelle parole dell’ Assessore Filippo Del Corno l’essenza di questa esposizione straordinaria: “Questa iniziativa è un’esperienza visiva e divulgativa inedita per avvicinare il pubblico meno abituato a frequentare le sale di mostre e musei al mondo di Van Gogh, al suo immaginario e alle sue opere, e costituisce anche un prologo spettacolare della grande mostra che Milano dedi-

cherà al grande artista olandese nel 2014.” Van Gogh Alive è stata promossa dal Comune di Milano e prodotta e realizzata con Grande Exhibitions e Perlage Grandi Eventi, patrocinata dalla Provincia di Milano, Assessorato all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica. Nel corso della serata inaugurale del 5 dicembre 2013, gli studenti del II anno dei corsi Triennali di Illustrazione, Video, Media e Sound Design hanno presentato un progetto di video mapping: suoni, immagini e video-animazioni ispirati all’opera di Van Gogh: è questo progetto ad aprire simbolicamente il ciclo di eventi, workshop ed i laboratori Van Gogh Alive LAB, realizzati grazie alla sponsorship di


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Winsor & Newton, patrocinati dalla Regione Lombardia e dall’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro. Dal 6 dicembre il grande pubblico ha potuto meravigliarsi non solo delle grandi opere dell’artista olandese e del suo percorso lavorativo e creativo, ma di tutto il sistema espositivo: assenti le opere originali, è grazie all’ausilio del sistema Sensory 4 che si entra nell’arte di Van Gogh. Sensory 4 è un sistema che incorpora quaranta proiettori ad alta definizione, una grafica multicanale ed un suono surround come quello delle moderne sale cinematografiche. Le immagini sono state proiettate su schermi e superfici realizzati su misura per

“Le delicate animazioni applicate su alcuni quadri rendono la visita più viva emotivamente e permettono ai quadri di entrare in maniera diversa nell’Io dell’osservatore che sta guardando” il curatore Fabio Di Gioia lo spazio della Fabbrica del Vapore, che è stato definito uno dei più coinvolgenti ambienti multi screen del mondo: 3000 immagini enormi e nitide, così reali da ingannare la mente e far desiderare di allungare una mano e sfiorare i girasoli o da far rimanere in attesa che una stella cada per esprimere un desiderio. Dagli esordi nei Paesi Bassi, alla Parigi

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“Il Girasole, in un certo senso, mi appartiene.” Vincent Van Gogh

Una vista del percorso espositivo con le proiezioni dedicate ai dipinti con soggetto I Girasoli (1888-1889)

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degli Impressionisti, fino alla permanenza ad Arles, Saint Remy e Auvers-sur-Oise, Van Gogh Alive ha offerto al pubblico un’immersione totale nella pittura geniale e controversa dell’artista: i Mangiatori di Patate, i celebri Girasoli, le Notti Stellate, sino allo struggente, ultimo quadro: Campo di Grano con Corvi. Le proiezioni sono state suddivise come una partitura musicale, arricchite dai disegni delle opere del grande Maestro per permettere di conoscere la genesi di questi dipinti meravigliosi. A rendere l’atmosfera ancora più intima, alcuni brani tratti dalle lettere personali di Van Gogh, in grado così di far emergere anche le idee ed il tormento interiore dell’artista. Le missive indirizzate al fratello Theo o ad i

suoi amici, parlano infatti delle fonti d’ispirazione e del dramma cupo della follia contro cui lottò. Come anticipato dalle parole dell’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, ad ottobre arriveranno a Milano dipinti e disegni creati dal tormentato Vincent Van Gogh, di proprietà del Museo Kroller-Muller di Otterlo. Dopo questa fantastica esposizione multimediale a La Fabbrica del Vapore, siamo ancora più impazienti di poter visitare un’altra grande mostra dedicata all’artista olandese, anche se probabilmente in forma “classica”, siamo sicuri che dopo questa bellissima esperienza anche i meno avvezzi alle esposizioni museali non mancheranno un’occasione così unica. Vincenzo Chetta

VAN GOGH ALIVE Milano Fabbrica del Vapore Via Procaccini 4 – 20154 www.vangoghalive.it


LaLacollezione collezione del delCentre Centre Pompidou Pompidou

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ORARI DI APERTURA: ORARI DI APERTURA: 14:30 - 19:30 lunedì 14:30 19:30da lunedì 9:30 --19:30 martedì a domenica 9:30 19:30 da martedì a domenica 9:30 - 22:30 giovedì e sabato 9:30 22:30 giovedì e sabato Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura

INFOLINE INFOLINEEEPREVENDITA: PREVENDITA:

02 54916 ticket.it/kandinsky 02 54916 ticket.it/kandinsky kandinskymilano.it kandinskymilano.it comune.milano.it/palazzoreale comune.milano.it/palazzoreale

Vassily Kandinsky, Azzurro cielo, 1940, dono di Madame Nina Kandinsky © Centre Pompidou, MNAM-CCI, Parigi, fotografia di MNAM / Dist. RMN-GP © Vassily Kandinsky by SIAE 2013

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Vassily Kandinsky, Azzurro cielo, 1940, dono di Madame Nina Kandinsky © Centre Pompidou, MNAM-CCI, Parigi, fotografia di MNAM / Dist. RMN-GP © Vassily Kandinsky by SIAE 2013

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Pissarro: il primo degli Impressionisti Alle Scuderie del Visconteo un’altra grande mostra

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n grande evento dopo l’altro alle Scuderie del Castello Visconteo; dopo i record di visitatori accorsi per ammirare le opere di Renoir e Monet, dal 21 febbraio al 2 giugno 2014 sarà in scena un grande dell’Impressionismo: Camille Pissarro.

stra vanta il patrocinio di Regione Lombardia e la consulenza scientifica di Philippe Cros, nonché una partnership con Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi. In un clima in cui le istituzioni fanno gara a risparmiare sui bilanci, tagliando le spese a partire dalla storia dell’arte, siamo

“Attraverso questo percorso il visitatore potrà conoscere le tappe cruciali dell’evoluzione artistica di Pissarro...” Continua la collaborazione tra i Comune di Pavia e Alef - cultural projet management che segue la produzione e l’organizzazione di “Camille Pissarro, l’anima dell’Impressionismo”. La mo-

felici di sentire da Matteo Mognaschi, Assessore alla Cultura, Turismo e Marketing territoriale, queste parole: “Pavia continua con gli eventi di grande respiro internazionale, per confermare ancora una

Una sala del percorso espositivo

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volta il suo ruolo centrale di polo d’attrazione culturale. Monet cede il passo ad un altro importante protagonista della pittura en plein air: Camille Pissarro. Il pittore francese sarà ospite nelle Scuderie del Castello, a dimostrazione del fatto che, nonostante le risorse economiche siano in continua diminuzione, le idee crescono, si sviluppano e da potenza diventano atto”. Figura centrale all’interno del gruppo degli Impressionisti, con un forte temperamento e sempre prodigo di saggi consigli, Pissarro divenne presto una punto di riferimento per artisti del calibro di Cèzanne, Gaugin, Van Gogh. A testimonianza dell’importanza degli insegnamenti e degli incoraggiamenti che Pissarro ha saputo infondere ai suoi colleghi la mostra vanta “Tète de jeune paysan” (Ritratto di giovane contadino) di Paul Gauguin, il quale definì Pissarro il suo “cher professeur” e al cui fianco lavorò per circa cinque anni, e “Portrait d’un vieil homme” (Ritratto di vecchio) di Vincent Van Gogh al quale Pissarro dette diversi consigli sullo stile pittorico delle sue prime tele. Chi ha visitato la precedente rassegna dedicata a Monet, potrà trovare anche in questa mostra un percorso espositivo innovativo, dove i contenuti oggettivi storico-artistici e l’emotività si intrecciano con l’utilizzo di tecnologie visive, sonore ed effetti speciali olfattivi per creare un contesto sinestetico che sap-


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pia catturare e coinvolgere tutti i sensi. Il presidente di Alef-cultural projet management, Pietro Allegretti, così afferma: “Quello che per noi una mostra dev’essere è esattamente questo: raccontare l’artista, l’uomo prima che il “pittore” perché crediamo che comprendendo un po’ di più di quell’uomo o di quella donna sia possibile capire un po’ di più e avvicinarsi un po’ di più a quell’assoluto che la sua arte è capace di generare” Attraverso questo percorso il visitatore potrà conoscere le tappe cruciali dell’evoluzione artistica di Pissarro, quei momen-

ti che fanno comprendere quanto sia stato fondamentale per la nascita e lo sviluppo del movimento impressionista, non solo attraverso il contatto visivo con le opere, ma guidati dalla “voce” del grande artista che con un racconto in prima persona accoglierà e accompagnerà i visitatori. Indiscusse protagoniste le opere dunque, soprattutto nel loro animarsi attraverso le parole di Pissarro, con le immagini proiettate all’interno dello spazio espositivo, con le fragranze selezionate in base ai temi trattati: vista, udito e olfatto a creare un’emozione unica in ciascuna

Camille Pissarro Place du Theatre Francais , 1898 olio su tela 73 x 92 cm. National Museum of Belgrade

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Camille Pissarro La Verger ˆ Eragny , 1896 olio su tela 54,6 x 65,4 cm. Carmen Thyssen-Bornemisza Collection, on loan at the Thyssen-Bornemisza Museum, Madrid

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persona, un coinvolgimento che manderà in estasi anche il più scettico. Il racconto inizia fin dalla nascita nel 1830 di Camille nelle Antille danesi, la gioventù e le prime esperienze che lo hanno avvicinato al mondo dell’arte, l’incontro con il pittore Melbye con il quale partì nel 1852 alla volta di Parigi per studiare all’ Ecole des Beaux-Arts. Otto anni dopo Pissarro si fidanza e si stabilisce con l’amata compagna in una casa in campagna, mantenendo però un piccolo appartamento a Parigi. Inizia un momento d’oro per il lavoro, le riunioni con Manet, Renoir, Monet ed altri, il suo stile prende forma, purtroppo gran parte di questa produzione dovrà abbandonarla a causa della guer-

ra e del trasferimento obbligato a Londra, i prussiani distrussero molti dei suoi lavori e questo intenso dolore è molto ben rappresentato da una proiezione suggestiva che contorna le parole del racconto dell’artista. Dal 1871, nel dopoguerra, la ripresa ed un grande entusiasmo che porta il pittore a produrre nuove meravigliose opere. Una sala della mostra è interamente dedicata alla pittura en plein air, infatti Pissarro amava la natura e si concentrava soprattutto sulla campagna umile, i campi coltivati e la semplicità rustica senza cercare di abbellire il paesaggio. Grazie ai suoni ed ai profumi di questa sala ci si sente immersi nei paesaggi dipinti con sapienza, in opere come “La


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Verger à Eragny” (Frutteto a Eragny) del 1896. L’esposizione termina con le opere dipinte da una stanza in un hotel di Parigi in cui il pittore si dovette ritirare a causa di un’infezione agli occhi, e con le parole toccanti dell’artista che descrivono questi suoi ultimi anni di vita. La visita può proseguire nella Quadreria dell’Ottocento, Collezione Morone dei Musei Civici di Pavia, in cui l’arte di Camille è messa a confronto con quella di un artista italiano suo contemporaneo, legato anch’esso al tema della vita rurale: Giuseppe Pellizza da Volpedo. Camille Pissarro, l’anima dell’Impressionismo, sarà visitabile tutti i giorni della settimana fino al 2 giugno 2014, un percorso espositivo imperdibile! Aras C.

After such big names as Degas, Renoir and the record number of visitors -75,344 – to the Monet exhibition, another leading artist of the French movement will be presented to the public: Camille Pissarro. Through a number of important works by Camille Pissarro from museums around the world, visitors will be able to explore the fundamental steps in his artistic evolution that led him to become an indispensable figure in the birth and growth of the impressionist movement. The exhibition is transformed into a sensorial show in which the works, the event’s undoubted stars, are brought to life through Pissarro’s words, through images projected within the rooms and thanks also to fragrances selected on the basis of the themes explored in order to offer a completely immersive experience and a total fruition of the work of art.

The video screenings not only highlight the emotive component of the paintings themselves but also provide the visitor with a series of text-based analyses of the principal pictures on display, supplying a useful, dynamic didactic support. The visit can continue in a section of the 19th-century Paintings Gallery, Morone Collection of the Musei Civici di Pavia in which Pissarro’s art may be compared with that of a contemporary Italian artist who was himself profoundly linked to the soil and rural life: Giuseppe Pellizza da Volpedo. For the entire duration of the exhibition, a series of educational activities and creative workshops will be offered, curated by educational Alef, enabling even the youngest visitors to discover Camille Pissarro’s artistic evolution and splendid paintings.

OPENING TIMES From Monday to Friday 9.00 am > 7.00 pm Saturday, Sunday and holidays: 9:00 am > 8:00 pm (the ticket office closes one hour earlier) FREE children 6 and under, journalists, helper schools/groups, handicappeds and their helpers. Information www.scuderiepavia.com Scuderie del Castello Visconteo Piazza Castello, 27100 Pavia info@scuderiepavia.com Sopra e nella pagina precedente in basso a sinistra due viste delle installazioni a contorno delle grandi opere di Camille Pissarro

booking www.vivaticket.it

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artroom21 è uno spazio espositivo disponibile per mostre collettive, mostre personali oppure affitto temporaneo a gallerie che vogliono avere la possibilità di presentarsi nel capoluogo del Tirolo. artroom21 è un progetto in collaborazione con ART Innsbruck, approfitta dell’enorme potenziale di artroom21 grazie alla collaborazione con l’importante fiera internazionale offre numerosi contatti con gallerie, artisti, appassionati d’arte e collezionisti. La superficie espositiva è di 45m² con 14,5 metri di spazio per appendere le opere tramite sistema di aggancio boesner. Contattaci subito!

art room 21 - Gutenbergstraße 3, 6020 Innsbruck (A) tel. +43.512.567101 e-mail: artroom21@art-innsbruck.at web: www.artroom21.at Per richiesta informazioni e contatti in italiano: biancoscuro tel 0382.1902778 e-mail: info@biancoscuro.it

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biancoscuro P a r t n e r



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L’arte astratta secondo Vassily Kandinsky La collezione del Centre Pompidou a Milano

D In alto: l’esterno di Palazzo Reale la sera dell’inaugurazione. Ph. F.Stipari per 24OreCultura

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opo la mostra collettiva dedicata all’astrattismo nel 2007, Vassily Kandinsky è nuovamente protagonista a Palazzo Reale con una monografia che ne racconta l’intero viaggio verso la sua compiuta maturità artistica. Dal dicembre 2013 e fino al 27 aprile 2014 è possibile visitare una grande mostra che racconta il percorso artistico e spirituale di uno dei pionieri dell’arte astratta: Vassily Kandinsky. La collezione del Centre Pompidou. Le parole del sindaco di Milano Giuliano Pisapia accolgo l’arte di

questo grande artista: “Kandinsky è il benvenuto a Milano: la sua arte è vita, colore, sorpresa. Kandinsky è un compositore: la sua leggerezza nasce dallo studio, dall’indagine attenta delle potenzialità del colore, della linea, della forma. In lui c’è continua evoluzione, continuo spostamento del traguardo un po’ più in là. Kandinsky è un viaggio che va oltre lui stesso, e ci raggiunge oggi per portarci avanti.” Promossa e prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, Palazzo Reale, Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group, l’esposizione è


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a cura di Angela Lampe (storica dell’arte nonchè curatrice e conservatrice del Centre Pompidou di Parigi) e in collaborazione per l’Italia con Ada Masoero. Una grande retrospettiva monografica che presenta oltre 80 opere fondamentali dell’arte di Kandinsky in ordine cronologico, quattro sezioni che si sviluppano lungo otto sale. Le sezioni sono organizzate secondo i periodi principali della vita dell’artista, ma si inizia il percorso espositivo in una sala in cui il pittore restauratore Jean Vidal ha ricreato nel 1977 delle pitture parietali, concepite rispettando fedelmente i cinque guazzi originali eseguiti da Kandinsky per decorare un salone della Juryfreie Kunstausstellung

“Tutto mi mostra il suo volto, il suo essere profondo, la sua anima segreta che tace più spesso che non parli. Fu così che ogni punto, ogni linea immota o animata diventavano vive per me e mi offrivano la loro anima.” Vassilly Kandinsky (mostra senza giuria che si svolse annualmente tra il 1911 ed il 1930). Quattro pannelli principali e quattro angolari, per un totale di 145 mq dipinti con acrilico su tela. Seguendo il percorso museale abbiamo modo di ammirare i Vassily Kandinsky

Une Fète intime (Una festa privata) 1942 Tempera su cartone, 49,2 x 49,6 cm. Lascito Nina Kandinsky, 1981 Service de la documentation photographique du MNAM Centre Pompidou, MNAM-CCI © Centre Pompidou, MNAM-CCI / Service de la documentation photographique du MNAM / Dist. RMNGP © Vassily Kandinsky by SIAE 2013

paesaggi tardo-impressionisti risalenti ai primi del 1900, in cui a stento riconosciamo lo stile astratto così famoso che si iniziò a delineare solo nel 1914 dopo molti studi e collaborazioni. Il quadro simbolo di questi anni in cui crea opere totalmente svincolate dal reale è “Quadro con macchia rossa”, 25 febbraio 1914, il suo mondo interiore tradotto in immagini astratte. Nella sezione seguente vediamo come lo scoppio della Prima guerra mondiale costringa Kandinsky a rientrare a Mosca; seguirà un breve periodo figurativo dato forse dal matrimonio con una giovanissima ragazza russa, ma con lo scoppio della Rivoluzione d’Ottobre Kandinsky sarà coinvolto dai rivoluzionari nelle nuove istituzioni culturali, dove fino al 1920 occuperà ruoli di prestigio. Gli incarichi istituzionali assorbiranno la sua produzione artistica, ma trovò il modo di ribadire la sua scelta definitiva per l’astrazione. L’avanguardia costruttivista più giovane e radicale lo ostacolerà, e così nel 1921 ritornò in Germania. Nella terza sezione troviamo gli anni della Bauhaus; l’artista,celebre anche per i suoi scritti, venne infatti invitato da Walter Gropius

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a insegnare alla Bauhaus, prestigiosa scuola di architettura e arte, dove dal 1922 sarà docente di Decorazione murale e concepirà e realizzerà con i suoi studenti la grandiosa decorazione per l’atrio della Juryfreie di Berlino, proposta all’inizio del percorso museale. Questi anni al Bauhaus sono caratterizzati dall’amicizia con il vecchio amico Paul Klee e dalla pubblicazione dell’altro suo principale saggio “Punto e linea sul piano” (1926). L’ultima sezione è dedicata alla Parigi degli anni ‘30, capitale dell’arte, ma anche città devota ai soli suoi artisti, poco interessata all’astrazione pura di un artista russo di nazionalità tedesca. L’influsso di Jean Arp e di Joan Mirò lo porterà a modificare le sue forme, fissando su tela amebe, creature degli abissi e insetti: un microcosmo in cui cercò di rifugiarsi per contrastare l’angoscia di una nuova guerra di cui non vedrà la fine. Daniela Malabaila

The show opening at Palazzo Reale on 17 December recounts the artistic and spiritual journey of Vassily Kandinsky, one of the pioneers of abstract art. Promoted and produced by the Milan department of culture, Palazzo Reale, the Centre Pompidou, 24 ORE Cultura Gruppo 24 ORE and Arthemisia Group, this major exhibition presenting over 80 key works by Kandinsky in chronological order is curated by art historian Angela Lampe of the Centre Pompidou and, for Italy, by Ada Masoero. Deeply impressed by Monet’s Haystacks series at the Impressionist exhibition of 1896 in Moscow, Kandinsky abandoned a university career to become a painter. In addition to undertaking the classic course of studies under the guidance of masters such as Anton Azbé and Franz von Stuck in Munich, he stayed at Sèvres near Paris from 1906 to 1907 (Park of Saint-Cloud, 1906). He thus developed and artistic vision encompassing nu-

merous fields, from painting to music and theatre, in which he sought and defended what he defined in his well-known text as “the spiritual in art”. The show is organized in sections corresponding to the major periods in Kandinsky’s life, from the early years in Germany to those in Russia and then France, providing an opportunity to discover a host of crucial works such as Old Town (1902), Windmill in Holland (1904), In Grey (1919), Yellow-Red-Blue (1925), Colourful Ensemble (1938) and Sky Blue (1940). The exhibition opens with a surprise, plunging visitors into an environment endowed with “the power to transport them outside space and time”. The exhibition develops in chronological order in four sections over eight rooms. OPENING TIMES Monday 2.30 pm > 7.30 pm Tuesdays, Wednesdays, Fridays and Sundays 9.30 am > 7.30 pm Thursday and Saturday 9.30 am > 10.30 pm FREE With coupon Vivi Milano del Corriere della Sera, Children under 6 years old; journalists with press card (after accreditation no accrediting of the press on Saturday and Sunday (for emergencies +39 349 6108183); tourist guides with license; guides with group (1 each group); associates ICOM (with card); helper of disabled people; teachers with group of students (2 each group).

Una sala dell’esposizione dedicata a Kandisky Ph. F.Stipari per 24OreCultura

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Information and booking www.ticket.it/kandinsky


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Vassily Kandinsky Bild mit rotem Fleck (Quadro con macchia rossa) 25 febbraio 1914 Olio su tela, 130 x 130 cm. Donazione Nina Kandinsky, 1976 Adam Rzepka - Centre Pompidou, MNAM-CCI © Centre Pompidou, MNAM-CCI / Adam Rzepka / Dist. RMN-GP © Vassily Kandinsky by SIAE 2013

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L’Ossessione Nordica Böcklin, Klimt, Munch e la pittura italiana

Arnold Böcklin, Ruine am Meer (Rovina sul mare), 1880. olio su tela.

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ovigo, un piccolo centro storico e una provincia con un territorio tutto da scoprire. Palazzi che testimoniano le diverse influenze a cui la città è stata sottoposta, un castello con le caratteristiche torri, i quartieri medievali e le dimore nobiliari. E ancora, allontanandosi dalla città: paesini silenziosi dove il tempo sembra essersi fermato. É in questo contesto che il 21 febbraio alle 17.45 si è tenuta la presentazione della mostra “L’Ossessione Nordica” al teatro sociale di Rovigo, con presenti insieme al curatore della mostra Giando-

menico Romanelli, il Sindaco Bruno Piva, Antonio Finotti (Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), Giovanni Costa (Vice Presidente del Consiglio di Gestione Intesa San Paolo e Presidente della Cassa di Risparmio del Veneto) e la scrittrice Melania Mazzucco. La mostra, allestita in Palazzo Roverella a Rovigo dal 22 febbraio al 21 giugno 2014, è curata da Giandomenico Romanelli con la collaborazione di Alessandra Tiddia ed è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi.


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Richard Edward Miller, Vecchia olandese, La vecchia, olio su tela.

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Il perché di questa interessantissima esposizione è da ricercare nelle intuizioni di Vittorio Pica, critico italiano che nel 1901 affermò quanto gli artisti italiani fossero presi da una sorta di “ossessione nordica”, in particolare al riguardo della sezione italiana della quarta Biennale di Venezia. Partendo da questa intuizione di Pica, che fu anche Segretario generale della Biennale, per la prima volta una grande mostra intende documentare quanto i “nordici”, intesi nel senso più ampio del termine secondo le intenzioni del critico, Boecklin, Hodler, Klimt, Klinger, von Stuck, Khnopff e gli Scandinavi di varie tendenze come Zorn, Larsson o addirittura Munch, abbiano influenzato gli italiani, che ne hanno subìto il fascino o che ne hanno abbracciato con convinzione ed efficacia le suggestioni. Partendo dal racconto delle prime Biennali e della loro evoluzione, soffermandosi sul “momento svizzero” della cultura tedesca con Boecklin, Hodler, Klimt e Klinger impegnati tra evocazioni mitologiche e dense interpretazioni simboliste non meno che della vita e dell’anima della belle èpoque mitteleuropea. Paesaggi inquieti e silenziosi, distese innevate e fiordi, interni domestici raffinati, ritratti in cui la figura umana è carica di quei nuovi strumenti di conoscenza e descrizione della psiche. La mostra propone un percorso più intellettuale che artistico, ricco di fascino e seducente nelle sue molteplici sfaccettature. Rebecca Maniti

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Sopra: Vilhelm Hammershøi, Interiør med siddende kvinde, 1908, olio su tela. Sotto: Felice Casorati, Le due bambine, 1912, tempera su cartone.


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milano fabbrica del vapore venerdĂŹ 28 marzo dalle ore 17 alle 23 Sabato 29 marzo dalle ore 11 alle 22 domenica 30 marzo dalle ore 11 alle 19 ingresso gratuito

Comitato Promotore Step Via Magolfa 32 20143 Milano, Italia www.stepartfair.com

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Doppio Sogno

L’Arte nei nuovi locali del Polo Reale di Torino

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l 31 gennaio sono stati inaugurati i nuovi locali espositivi del Polo Reale di Torino a Palazzo Chiablese, quale evento migliore se non la seconda parte di Doppio Sogno? Questa interessantissima mostra ha avuto un’anteprima nel novembre dello scorso anno, esponendo quattordici sculture negli spazi antistanti il Polo Reale.

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Ora è possibile visitare i nuovi locali e questo fantastico percorso nella pittura e nella scultura del Novecento, accedendo da piazzetta Reale. Mille i metri che un tempo ospitavano la collezione e la biblioteca dell’ex Museo del Cinema e che oggi sono parte integrante del complesso e continueranno ad essere dedicati alla cultura artistica anche dopo il 30 aprile, giorno di chiusura dell’esposizione curata


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Sopra: Antonio Nunziante, Interno-Percorsi, 2013 A sinistra: Giorgio De Chirico, Autoritratto, 1940/1945.

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da Luca Beatrice e Arnaldo Colasanti. Il Direttore Generale per i Beni Culturali e Paessagistici del Piemonte, Mario Turetta, conferma queste parole: “All’interno dei nuovi spazi polifunzionali del Polo Reale a piano terra di Palazzo Chiablese, con accesso da piazzetta Reale, si inaugura un nuovo spazio che nei mesi prossimi sarà destinato ad accogliere i visitatori del Polo con mostre temporanee. Si consegna così a Torino un altro luogo d’arte, cultura e aggregazione”. “Doppio Sogno” (tributo al racconto di Arthur Schnitzler, scrittore viennese) è una mostra che indaga immagini con-

Nicola Bolla, Orpheus’s Dream, 2009

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trapposte e complementari, linguaggi e simboli in relazione e opposizione: pittura e scultura, interno ed esterno, modernità e reminiscenza del classico, realismo e onirico, figurazione e astrattismo, immagine e parola scritta. Seguendo il percorso espositivo è possibile ammirare circa cinquanta opere che spaziano dal Novecento alla contemporaneità: De Chirico, Warhol, Hirst, Rotella, Botero solo per citarne alcuni. Le opere scultoree sono allestite già da novembre in varie zone del complesso barocco, e anche per queste stili, ispirazioni


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e materiali sono ognuna diversa ma comunicante con le altre. La comunicazione che se ne fa è sicuramente una novità nel campo dell’arte e della cultura in Piemonte, è stato dato grande spazio ai social network con Facebook, Twitter e Flickr continuamente aggiornati e collegati ai musei del complesso di Polo Reale. Con Doppio Sogno i curatori vogliono rendere l’arte in forma di mostra letteraria, ordinare le opere come in un racconto per restituire al pubblico un’ipotesi differente, onirica, sospesa nel tempo e nello spazio. Mariarosaria Belgiovine

Sopra: Alberto Savinio, Autoritratto in forma di gufo, 1936 Sotto: Andrea Chiesi, Ombra 6, 2009

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Massimo Basile, in arte Maxtin Creatore della Wine Art e della GeomArt

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ondra, Parigi, Barcellona, Strasburgo, sono solo alcune delle prestigiose mete degli itinerari di Massimo Basile, in arte Maxtin, artista che ha molto viaggiato, facendo tesoro delle esperienze maturate durante la perma-

Un modus operandi che traduce la pulsione artistica in uno stile, una tecnica unica e nella sua novità inconfondibile; riconoscibile sotto l’aspetto visivo e tattile. nenza nelle principali metropoli europee, e che ha saputo “aprirsi” e lasciarsi “contaminare” dalle più disparate culture con cui è venuto in contatto. La “GeomArt”, così Maxtin ama racchiudere e definire le caratteristiche della sua produzione artistica, si distingue per le geometrie nitide, lineari e brillanti, per le forme solide e tridimensionali che sembrano trasformare le tele in opere scultoree, in quadri-bassorilievi “...che suggeriscono un concetto di multi-dimensione che, in un primo momento, vuole provocare una percezione visiva, mentre in un secondo

tempo si trasforma in una riflessione sulla nostra percezione dell’Universo”. Le geometrie che compongono e inquadrano i dipinti di Maxtin sono definite nello sfondo da colori neutri (bianco/ nero) e riempite da altri più vivaci, allegri che rivelano il desiderio di allontanare l’inquietudine, l’impazienza del quotidiano. Perfetta fusione di colori caldi e forme geometriche sembra “animare l’acrilico”, dar vita ai soggetti delle pitture che “si fanno notare per la gioia con cui sono realizzate, che urlano la loro presenza, ma lo fanno in maniera composta e non chiassosa, che sono eccentriche, ma non disturbano perché restano eleganti” (L.Caricato). È così che con Maxtin l’arte torna a essere “le Bonheur de vivre, in un modus operandi che traduce la pulsione artistica in uno stile, una tecnica unici, nuovi e che nella loro novità sono inconfondibili e riconoscibili sotto l’aspetto visivo e tattile” (D.Giusino). Ma la personale interpretazione e l’originale rielaborazione di canoni estetici standardizzati e di tecniche artistiche realizzate attraverso la “GeomArt” non è solo dinamico e coraggioso accostamento di colori ed essenziali forme geometriche. È anche reinterpretazione, mai irriverente, dei temi affrontati alla luce della visione della realtà e degli interessi molteplici della mano che ha dato loro forma e li ha resi vivi. Questo il leit motiv che ha ispirato Maxtin creatore della “Wine Art”, edizione limitata di 100 Esemplari, che coniugano sapientemente l’arte con la migliore tradizione vinicola e orafa. Notevole il il successo otteuto all’International Art Exhibition, al Carrousel Du Louvre

a sinistra: The Rubik’s Cube, acrilico smaltato lucido su tela, anno 2013, 120x120 cm.

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“Wine Art” di Maxtin, “Limited Edition” coniugazione sapiente di arte con la migliore tradizione vinicola e orafa. Dopo il successo ottenuto a Parigi è stata fortemente voluta dal Presidente del Museo del vino, Pierre Schulthess, in esposizione permanente nel castello di Aigle, in Svizzera, accanto alle bottiglie di vino più pregiate al mondo. [www.museeduvin.ch]

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de Paris, fortemente voluta dal Presidente Pierre Schulthess in esposizione permanente nel Museo del vino, nel castello di Aigle (Svizzera), accanto alle Bottiglie di vino più pregiate al mondo. Del resto da sempre Dioniso ha affidato la propria immortalità all’arte. Non è forse l’ebbrezza delle Baccanti a originare quella forma di arte chiamata teatro? Dunque non c’è da stupirsi se anche vino e pittura nella loro storia abbiano avuto numerosi incontri. Ma Maxtin creatore della “Wine Art” è riuscito ad andare oltre il topos artistico-letterario, in virtù della personale rilettura-rivisitazio-

ne dei soggetti che rendono la sua arte unica e inconfondibile non solo sul piano della “forma”, ma anche del contenuto e che, lungi

Dioniso ha affidato la propria immortalità all’arte. Non è forse l’ebbrezza delle Baccanti a originare quella forma di arte chiamata teatro? dall’essere stereotipi, ogni volta ci sorprendono, ci affascinano, ci parlano... ci emozionano. Infatti il vino non è per lui semplice fonte d’ispirazione, sogget-

Harlequin’s Ace, acrilico smaltato lucido su tela, 2014, 50x70 cm.

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to di una tela, ma la bottiglia diventa essa stessa un’opera d’arte, una tela su cui la mano dell’artista incide un cuore dalle

forme nitide, lineari, precise, ma prezioso e caldo. Prezioso come gli Swarovski che lo incorniciano e lo rendono gioiello, al pari dei prestigiosi e rari gioielli accanto a cui la “Wine Art” è esposta nella vetrina di una delle più celebri gioiellerie di Lugano, gioielleria “La Spica”, da sempre specializzata in gioielli antichi, ricercati e di notevole valore. Caldo come il suo colore, il rosso, caldo come il sentimento irrazionale a cui rimanda, filo conduttore che lega tutte le sue opere, attraverso la simbologia del cuore che ricorre nella “Wine Art” come nelle tele. Qualsiasi opera venga plasmata e prenda vita al tocco delle mani di Maxtin, “non è mai solo pura e semplice pittura”, ma travalica i confini dell’arte in senso stretto, si apre a ogni forma e manifestazione dell’arte e si schiude vitale e gioiosa al mondo. Diventa globale e “fa vibrare le corde” di un vasto pubblico diverso per lingua, cultura, tradizioni, ma che si dimostra capace di abbattere ogni barriera grazie alla “GeomArt” che riesce a parlare e conquistare tutti, che riesce a unire al di là delle diversità, e che fa diventare ricchezza, la diversità stessa. “GeomArt” creazione con cui l’artista in breve tempo è riuscito ad


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sopra: Maya Warriors, acrilico smaltato lucido su tela, 2013, 80x60 cm. sotto: Maxtin @ Carrousel du Louvre, Paris.

affermarsi nel mondo dell’ arte contemporanea e a conquistare il favore di un pubblico raffinato ed elegante, capace di apprezzarne l’unicità della tecnica e di coglierne l’essenza profonda della produzione. Ecco spiegato il motivo per il quale la “GeomArt” ha suscitato

grande interesse in mondi così apparentemente diversi dal nostro, gli Emirati e l’Asia, dove sono previste esposizioni già nel 2014. Ecco spiegato il motivo per il quale grandi marchi e aziende, così apparentemente lontane dal mondo dell’arte in senso stretto,

“STARS ON ART” Mercedes-Benz and Maxtin

Maxtin Mostra Personale Mercedes-Benz - Lugano Pazzallo (CH) 4 Aprile 2014 ore 18,30 Ingresso solo su invito “Wine Art” & “GeomArt”, 4 aprile 2014 a Lugano, “le stelle” di Maxtin brilleranno accanto a quelle della Mercedes, una tra le case automobilistiche più all’avanguardia nel settore, che, come l’arte di Maxtin, unisce la precisione della tecnica allo stile elegante e raffinato, con infinita cura dei particolari.

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si stanno avvicinando con grande interesse e curiosità alla produzione artistica di Maxtin. Ecco spiegato il successo degli eventi di respiro internazionale a cui Maxtin ha partecipato, per citarne solo alcuni: Maxtin Personal Exhibition “GeomArt”, Finter Bank, Lugano (Swiss) “Italian Art International Exhibition”, Vibe Art Gallery, London (England) “Awesome Expo” international exhibition, Crisolart Gallery, Barcellona (Spain) “Art Shopping” Carrousel du Louvre, Paris (France) www.maxtinart.com è il sito ufficiale di Maxtin dove è possibile osservare concretamente quanto sia poliedrico l’artista creatore della “Wine Art & GeomArt”. Per chi volesse vedere dal vivo e “toccare con mano” la “Wine Art & GeomArt”, l’appuntamento è il 4 aprile 2014, a Lugano, dove “le stelle” di Maxtin brilleranno accanto a quelle della Mercedes, una tra le case automobilistiche più all’avanguardia nel settore, che, come l’arte di Maxtin, unisce la precisione della tecnica allo stile elegante e raffinato, con infinita cura dei particolari. Angela Natrone

Avvicina lo smartphone e accedi alla versione mobile del sito dell’artista Maxtin

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Sunshine City, acrilico smaltato lucido su tela, 2013, 80x60 cm. English info

Maxtin (Massimo Basile) was born in Turin, 1975. After a short period in Turin, he moved to Lucania where he has spend most of his youth. But soon, his cosmopolitan spirit has pushed him to overcome the narrow border of his region and those of Italy and it brought Maxtin first in London, where he has spent five years, to Strasbourg and than to Spain in search of stimulus to study, to extend and to apply his Art. In fact, staying in major European cities has influenced the Art of Maxtin, which formation has not been occurred in art acadenies or schools of painting that could effect his artistic production, forcing him into shapes and techniques already existing and well definied, but rather an autodidact . That Autodidattism, instead, gave a personal Art conception that is expressed in Maxtin “uniqueness” of the techinique, which is bringing his paintings to the attention of the people . “GeomArt”, is how Maxtin loves to enclose and define the characteristics of his art, “GeomArt” is characterized by geometric lines, shininess and 3D forms, that seems to transform the painting in sculptures and what makes his style unique, unmistakable and simply unambiguous . The perfect fusion of geometric shapes and warm colors are animating the acrylic enamel. It gives life to the subjects of the painting, which ispiration the artist has found, in the classic mithology (Zeus & Hera), from the sport (Regata), and from the feeling (Heart in a Cage), reflecting the vision of the reality, moods and interests “of the Hand” that are giving from “the Hand” that shaped them and made them alive. Actually Maxtin lives in Switzerland, where he is exposing his works at permanent exhibitions and where he is taking care personally of the selection of the events in the most famous Capitals of Art. More information: www.maxtinart.com


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Colonia

11. - 13. Aprile 2014 (:+ 41 (0)79 757 10 06

Freitag, 11. - Sonntag, 13. April 2014

Lichtstraße 43, 50825 Köln 20. Vulkan-Halle, - 23. Februar 2014

www.cologne-paper-rt.de info@cologne-paper-rt.de Freitag, 11.4.2014, 11:00 - 20:00 Uhr

(:+ 41 (0)79 75712.4.2014, 10 06 11:00 - 20:00 Uhr Samstag, Sonntag, 13.4.2014, 11:00 - 19:00 Uhr

Laué Ruth E.

Flamingo in Aventicum 2013 Malerei auf Siebdruck cm. 60 x 50

2014 Lo studio d`arte mainArt sarà presente alla fiera "Cologne Paper Art" che si terrà dal 11 al 13 Aprile 2014 a Colonia. Presenzierà con un`ampio Stand e presenterà i seguenti artisti: Mainardi Salvatore Innere Planet 2014 Papier und Karton cm. 59 x 42

Laué Ruth E. (CH) Mainardi Salvatore (CH) Vogel-Ducroux Monique (F) Nel caso in quel periodo, doveste trovarvi a Colonia, saremo ben lieti di potervi ospitare presso questa importante fiera internazionale. Cordiali Saluti

mainArt Team Vogel-Ducroux Monique

Wasser, Erde und Himmel 2000 Collage cm. 40 x 30

Segelhof 1 CH-5405 Baden-DättwilAG (:+ 41 (0)79 757 10 06 E-mail: info@mainart.ch www.mainart.ch

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Il Liberty è di scena a Forlì

Fino al 15 giugno l’Art Nouveau ai Musei di S.Domenico

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Liberty

a mostra “Liberty. Uno stile per l’Italia Moderna” è stata inaugurata il 1 febbraio ai Musei di S. Domenico e rimarrà aperta fino al 15 giugno a Forlì. Promossa dalla Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì, propone quella lunga stagione artistica che invase tutto il mondo, anche se con nomi differenti. Non solo dipinti e sculture celebri prestati da tantissime realtà museali e da collezioni private di tutta Italia e Francia, ma anche manifesti pubblicitari, illustrazioni, ceramiche, merletti, arazzi e mobili, tutto a avvolgere il visitatore e ad immergerlo in quello che era un vero e proprio stile di vita, non solo un movimento artistico. Due i piani del percorso espositivo progettato dallo studio Lucchi e Liberty, Art Nouveau, Jugendstill o Modern Style. Qualunque sia il nome con cui lo si identifica, si riconosce sempre il linguaggio artistico comune usato per rappresentare il progresso e la modernità, con una rara bellezza anche nell’interpretare il mondo trasformato dallo sviluppo tecnologico. Paolucci (Presidente del Comitato Scientifico della mostra dedicata al liberty a Forlì) sostiene che il carattere distintivo del Liberty è il primato della linea, ora sinuosa e capricciosa ora nervosa e sferzante, dobbiamo però ammettere vari antecedenti nella storia dell’arte; basti ricordare il michelangiolismo eroico di Giulio Aristide Sartorio nel monumentale fregio di Montecitorio o l’influsso di Sandro Botticella, nume ispiratore di Previati nella Madonna dei Gigli.

Biserni: al piano terra i preraffaelliti ed il racconto dell’Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna del 1902 a Torino, blu e bianco a farla da padroni. Prima di salire il grande scalone sarà una sala verde oceano ad attirare l’attenzione e a riempire di emozione il visitatore. Al primo piano tante sale dedicate al mito ed alle allegorie, dipinti e sculture in un allestimento meraviglioso. A concludere la visita è la sezione “Il destino e la gloria, nel segno di Michelangelo”, con opere di Sartorio, De Carolis, Previati ed una copia dell’originale “Lo schiavo morente” di Michelangelo Buonarroti. Una mostra raffinata ed elegante, assolutamente da non perdere per riuscire invece a perdersi in quella fascinazione totalmente attuale. Aras C.

Il Liberty è sicuramente uno stile molto elegante, ma non dimentichiamo che sotto la bellezza si nascondeva il malessere sociale del tempo, che si tuffò poco dopo nella Prima Guerra Mondiale.

Il Liberty è un movimento estetico che si caratterizza per la sua internazionalità e la sua universalità. È uno stile universale perché coinvolge le arti maggiori e quelle minori, l’architettura, l’arredo, la moda. In questo senso può essere paragonato solo al Barocco, stile internazionale. Il Liberty viene accolto come un vento innovatore che con semplice impazienza spazza da un capo all’altro l’Italia di Francesco Crispi e di Giovanni Giolitti. Estetismo e simbolismo, esotismo ed edonismo, una idea del mondo visibile come colorato prodigio di stupore ed eleganza, il fiore e la linea insinuante e rampicante della vita vegetale assunti a cifra stilistica di riferimento, una società abitata da uomini e donne di squisita eleganza e di inusuali costumi. Federica Pasini

Giorgio Kienerk - L’enigma umano: il dolore, il silenzio, il piacere (part. del trittico), post 1900, olio su tela. Courtesy of Musei Civici Pavia

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Art Karlsruhe 250 Gallerie d’Arte da tutto il mondo

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rt KARLSRUHE è arrivata all’undicesima edizione e si riconferma come fiera d’eccellenza per l’arte moderna e contemporanea. (Karlsruhe è una città del Baden-Württemberg, in Germania; dopo Stoccarda, è la seconda città più grande del Land). Soddisfatti sia gli espositori che i visitatori, riceve consensi da parte dei media, non c’è da stupirsi che l’evento attiri artisti di ogni tipo, che aumentano di anno in anno. Saranno presenti grandi gallerie dalla Germania ovviamente, ma anche dall’Italia, Austria, Spagna, Svizzera, Olanda, Francia, Liechtenstein, Lussemburgo, Inghilterra, Israele, Korea e Giappone, per un totale di oltre 250 gallerie a conferma dei riscontri positivi. Saranno presenti con grandi nomi dell’arte moderna e contemporanea e numerose saranno le figure di spicco della scena culturale che si potranno trovare tra i visitatori di “art KARLSRUHE”. Alla conferenza stampa era presente Peter Raue che ha risposto alle domande dei giornalisti. Peter Raue, avvocato e specialista in diritto dell’arte è una delle personalità più eminenti della vita culturale: nel 2004 ha portato la collezione del MoMA di New York a Berlino. La sua opinione ha un peso notevole, sia nelle dispute per questioni legali che sulla politica culturale. Il vernissage di “art KARLSRUHE” si tenuto il 12 Marzo 2014 alle 17. Eranno presenti

Jürgen Walter, segretario di Stato presso il Ministero della Scienza, il sindaco di Karlsruhe, Frank Mentrup . Elogi dal direttore del ZKM: Peter Weibel. Peter Weibel noto artista e teorico è una delle forze trainanti della vita culturale di Karlsruhe, con la sua istituzione, contribuisce alla reputazione internazionale di Karlsruhe come città d’arte. Altri due opinion maker hanno dato il loro parere venerdì 14 marzo: l’ex gallerista e appassionato collezionista Paul Maenz e l’organizzatore fieristico dinamico, critico e docente Roger M. Buergel, direttore artistico di Documenta 12, ora direttore del Johann Jacobs Museum di Zurigo. Ha concluso il discorso sull’andamento della pittura Franz Ackermann, artista e docente di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Karlsruhe. Vincenzo Chetta

Classical Modern and Contemporary Art 13 – 16 MarchArea2014 espositiva 35,000 m² Numero di visitatori Karlsruhe Trade Fair Centre www.art-karlsruhe.de

50.000 (stimati) Messe Karlsruhe Messeallee 1

76287 Rheinstetten (DE) Per maggiori informazioni: www.art-karlsruhe.de

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Arte Genova in Blu La 10ª edizione nel padiglione di Jean Nouvel

Patrick Moya con il suo avatar “stampato” in 3D. La statuina fa parte di un gruppo di statuine che scioperano contro l’egocentrismo dell’artista.

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l polo fieristico di Genova ha accolto nel migliore dei modi l’Arte. Dal 14 al 17 febbraio 2014, il primo piano del padiglione Blu (progettato dall’architetto francese Jean Nouvel, entrato in funzione nel 2008 in occasione del Salone Nautico) è stato colorato dalla decima edizione di Arte Genova, mostra mercato d’Arte moderna e contemporanea. Moltissimi i visitatori accorsi, tra loro non solo appassionati, ma critici, esperti e collezionisti. Tante le lingue sentite parlare lungo il percorso espositivo, a conferma di quanto sia internazionale questa vetrina. Il giovedì l’inaugurazione su invito alle 18, come sempre molti gli intervenuti del settore, e dal giorno degli innamorati per eccellenza a lunedì 17 febbraio

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la fiera è stata aperta a tutto il pubblico. Opere di artisti del calibro di Schifano, Rotella, Burri e Fontana, ma anche tanti artisti che si sono presentati nella sezione di CATS (Contemporary Art Talent Show), in cui i veri intenditori hanno potuto ammirare e investire in opere con una caratterista comune: il costo accessibile, inferiore ai 5.000 €. Il direttore artistico Nicola Rossi si esprime così riguardo a questa sezione dell’esposizione: “Con CATS vogliamo portare avanti un’azione culturale che spinga gli appassionati verso il nuovo non tradendo la filosofia della mostra, strettamente legata al mercato e alle opere di artisti fortemente storicizzati. La nostra è una scommessa sul futuro ed è la stessa che fanno collezionisti e mercanti che puntano su talenti sconosciuti al mercato


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e può assumere risvolti economici interessanti. Inutile ricordare quando gli attuali grandi nomi venivano acquistati per pochi milioni di lire”. Sotto il contro-soffitto futuristico e riflettente del Padiglione Blu non solo opere in esposizione (fantastiche e davvero interessanti), ma anche tante iniziative culturali ed artistiche hanno movimentato Arte Genova 2014. Si è iniziato con “Real Game”, spettacolo della compagnia di improvvisazione teatrale Maniman, messo in scena venerdì alle 17,00. Sabato 15 l’Action Painting della Compagnia Artisti e Autori di Torino, che hanno dipinto con tecnica spray un camper, opera completata poi con i sapienti tratti a pennello del grande Patrick Moya. L’armonia tra la creatività della Compagnia ed i personaggi di Moya Land è stata una vera sorpresa! Sempre sabato, presso la sala conferenze, si è potuto ascoltare l’amato critico d’arte Dott. Giorgio Grasso approfondire la tematica “La seduzione dell’Arte”. Subito dopo non ha mancato di visitare gli stand e congratularsi con gli intervenuti. Momento di grande orgoglio anche per Biancoscuro che, presentando il nuovo numero della ononima rivista, ha potuto omaggiarne una copia proprio al Dott. Grasso che l’ha accettata con piacere. Il direttore non ha mancato di esprimere quanto l’attenzione di un critico d’Arte del calibro del Dott.Grasso sia importante per gli artisti che si promuovono sulla rivista. Domenica sera è andato in scena “Ambiente Dickinson”, letture e brani musicali dedicati ad una delle poetesse americane più amate, proposti da Openlab Artisti Oggi. Il lunedì mattina giornata per artisti e galleristi che hanno potuto approfondire e confrontarsi a vicenda. Modalità di partecipazione attiva è la possibilità di ammirare l’originalità di altri artisti, per crescere, per ampliare gli spunti creativi e per creare nuove collaborazioni che durante i giorni di maggiore afflusso del pubblico è impossibile intrecciare. I complimenti vanno a tutta l’organizzazione di NEF, ancora una volta hanno centrato l’obiettivo! Daniela Malabaila

Dall’alto verso il basso: “Black Esse”, 2012, Stefano Pilato, Pesce Fresco; “EKO500 Project”, 2013, Gianni Depaoli, tecnica mista su Fiat 500; Francesco Chetta, l’artista Giorgio Gost ed il critico Dott. Giorgio Grasso; “Polvere”, installazione di Ignazio Fresu.

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Special - art innsbruck 2014 18th International Contemporary Art Fair - Innsbruck (Austria) February 20- 23, 2014 - Pavillion D + E (hall 4)

18ª Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea - Innsbruck (Austria) 20 - 23 febbraio 2014 - Padiglione D + E

English info

18th ART Innsbruck excellent sales figures

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espite the spring-like weather on the last day of the trade fair, visitors numbers at this year’s ART Innsbruck, which came to an end on Sunday evening, significantly exceeded last year’s record levels with close to 18,000 visitors. The approx. 70 exhibitors at ART Innsbruck reported high levels of interest in their works and excellent sales with most gallery owners also expecting repeat business after the event. “The trade fair has rarely been as relaxed as it was this year,” says Johanna Penz, the founder and Director of ART Innsbruck, of the past four days of the trade fair. “The fair actually seems to have grown up,” she smiles, having received excellent feedback about the success and course of the fair from the approx. 70 exhibitors on Sunday after-

noon. “Our first exhibitors in particular were very impressed by the openness and keen interest shown by the ART visitors. Most of our exhibitors are also expecting to sell some more works to interested customers after the event”. In general, art sales are not made as spontaneously as they were a few years ago, something Penz suspects is related to the general economic situation. “Most buyers now take significantly more time over their purchase decision. People are more deliberate and probably more cautious overall in making their purchases now,” says Penz. Artists exhibiting at an art fair today therefore need to build up a longer-lasting relationship with the interested parties and customers, Penz explains. It is no coincidence that ART Innsbruck has an above-average number of regular exhibitors.

This year, the fair again stayed true to its motto of offering the public an art fair which “cannot be lumped together with all the others and instead strives to cover the widest range possible”. The founder and Director of ART Innsbruck has always pursued a clear strategy in this respect from the outset: “We feel committed to our audience and our exhibitors. They should feel good and want to return because they have experienced something special and unique here. Starting with the stimulating discussion right through to the magic moment of purchasing an art object”. It’s quite simple: “When we see lots of smiling people in the corridors of the trade fair, we know we have done our job properly,” says the enthusiastic trade fair organiser who is already thinking about the next art fair following the completion of the 18th ART Innsbruck. The date has already been fixed: february 19 22, 2015.

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da sinistra: 1ª Madrina, Patrizia Zoller Frischauf, Johanna Penz, Markus Spatzier, Uschi Schwarzl, 2ª Madrina 1.Con il neo-impressionista russo Vladimir Valentsov (Special Exhibition by M-Video) 2.Brigitta Loch, courtesy of MainArt Gallery - Baden Dättwil (CH) 3.Nadja El Manchi, courtesy of artroom21 - Innsbruck (A) 4.Courtesy of Suisse ARTE - Basel (CH) 5. Ararat Sarkissian, courtesy of Gallery 25 - Gyumri (AM) 6.Chen Zhiguang, courtesy of HF Contemporary Art - London (ENG) 7. Work of James Francis Gill, courtesy of Premium Modern Art - Heilbron (D) 8.Ela Reitinger, courtesy of Juke Art Gallery - Berlin (D) 9.Hypnagogic Light Experience, courtesy of Light Attendance Innsbruck (A) 10.Ante Potocnjak, courtesy of Taste of Istria 11.Con Salvatore Mainardi, courtesy of MainArt Gallery - Baden Dättwil (CH) 12.Courtesy of up.ART.ig - Ottnang (A) 13.L’artista Maria Fischbacher-Jaehner 14.Con l’artista Bernhard Witsch

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Special - art innsbruck 2014 18th International Contemporary Art Fair - Innsbruck (Austria) February 20- 23, 2014 - Pavillion D + E (hall 4)

18ª Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea - Innsbruck (Austria) 20 - 23 febbraio 2014 - Padiglione D + E

18ª ART Innsbruck ottimi risultati di vendite

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RT Innsbruck, si è conclusa domenica 23 febbraio e quest’anno ha raggiunto la cifra record di quasi 18.000 visitatori. Un numero decisamente superiore al risultato dello scorso anno. I circa 70 espositori della 18ª ART Innsbruck hanno riscontrato grande interesse e ottime vendite. La maggior parte dei galleristi conta inoltre sul business post-fiera. “Raramente la fiera è stata gratificante come quest’anno” così Johanna Penz, fondatrice e direttrice di ART Innsbruck, riassume i quattro giorni di fiera trascorsi. “La fiera ha raggiunto una propria maturità”, sorride Johanna Penz, che domenica pomeriggio ha ottenuto dai circa 70 espositori presenti un feedback del tutto positivo sulla risonanza e lo svolgimento dell’evento. “Soprattutto gli espositori presenti per la prima volta sono rimasti colpiti dall’apertura e dal vivace interesse del pubblico di ART Innsbruck. Inoltre, la maggior parte dei nostri espositori è riuscita a vendere alcune opere agli interessati

anche nella fase post-fiera”. “In generale, l’acquisto di opere d’arte non avviene in modo spontaneo come accadeva fino ad alcuni anni fa” - Johanna Penz pensa che ciò sia anche dovuto alla generale situazione economica - “La maggior parte degli acquirenti pondera la propria decisione, si lascia tempo per decidere, compera in modo consapevole e in generale è più prudente”, afferma Johanna Penz. Coloro che oggi espongono ad una fiera d’arte sono perciò chiamati a instaurare una relazione a lungo termine con gli interessati e i clienti, dichiara la Penz. Non è un caso che ART Innsbruck abbia un’elevata quota di espositori “affezionati” da anni superiore alla media. Naturalmente anche quest’anno si è rimasti fedeli al proprio credo: quello di offrire al pubblico una fiera d’arte che non punta sull’omogeneità artistica, ma si impegna a fornire un’offerta il più ampia possibile. La fondatrice e direttrice di ART Innsbruck segue fin

dall’inizio una chiara linea: “Ci sentiamo in obbligo solo nei confronti del nostro pubblico e degli espositori, che si devono sentire a proprio agio nell’ambito della fiera, devono tornare perché hanno provato e vissuto un’esperienza particolare e unica. A partire da una conversazione stimolante e interessante fino al magico momento della compravendita dell’opera d’arte.” In realtà è molto semplice: “Abbiamo svolto il nostro lavoro al meglio se nei giorni di fiera vediamo persone raggianti camminare nei corridoi”, afferma la fondatrice della fiera che, sempre con entusiasmo, dopo lo smantellamento della 18ª ART Innsbruck già pensa alla prossima fiera. L’appuntamento è già fissato: 19ª ART Innsbruck, 19-22 febbraio 2015. Se interessato a partecipare, sia come visitatore che espositore, chiedici informazioni via mail info@biancoscuro.it, saremo a tua disposizione per darti la possibilità ed essere presente.

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Con l’organizzatrice di ART Innsbruck, Johanna Penz

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Affordable Art Fair 2014

Arte per tutte le tasche a Milano

È In alto: Rudi Sgarbi - Courtesy of SACI! (Niteroi - Brazil) Al suo fianco le opere: “Optical Art Monalisa”e “Optical Art Marilyn Monroe”, e le opere in MDF, chiodi in acciaio e fili vari rappresentanti il David di Donatello e la Venere di Milo. A destra lo stand NEW WORK GALLERY (Berlin - DE)

In basso lo stand di Giorgio Gost

stata inaugurata mercoledì 5 marzo la quarta edizione milanese di Affordable Art Fair, negli spazi di Superstudio Più, in via Tortona, 5ª in Italia. Gli appassionati e addetti ai lavori invitati hanno potuto ammirare in anteprima i capolavori allietati dal dj set, a cura di Reset Radio, e dal wine tasting offerto dall’Azienda Bisol. La possibilità di richiedere una macchina fotografica usa&getta all’ingresso della fiera ha divertito molte persone, che hanno immortalato la propria Affordable Art Fair. Fino al 9 Marzo la collaudata formula “Affordable” ha attirato visitatori e appassionati, con artisti da ogni parte del mondo, molti italiani, ma anche tedeschi, francesi, svizzeri, austriaci, australiani, giapponesi, americani, coreani del nord e coreani del sud. In esposizione opere per tutte le tasche con quotazioni da 70 € per ottime stampe della Bleach Box Gallery (London) fino a opere dal valore massimo di 5000 €. Format espositivo collaudato in tutta Europa, presente in 12 città nel mondo con 15 eventi, 210.000 visitatori e 1.150 galleria. Formula vincente anche in Italia. Rebecca Maniti Giorgio Gost ad Affordable Art Fair 2014 Fra gli artisti presenti il fenomenale Giorgio Gost, che con le sue opere come sempre attira tantissimi sguardi e anche tante domande sul suo operato e sulla sua filosofia del “salvare” gli oggetti del quotidiano dal tempo che passa. Monete e banconote “resinate su tela”, poichè, come anche l’artista fa notare, i contanti a breve spariranno. Pasta, biscotti, bottigliette e lattine, bolle e pillole, tutte “sotto resina” per preservarle dal logorio del tempo e far sì che possano arrivare ai posteri intatti. Bisogna rallentare per vivere il presente e poter lasciare una traccia indelebile nel futuro. Vincenzo Chetta

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Step Art Fair 2014 La fiera d’arte che sensibilizza sul tema dell’ecologia

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n palcoscenico di 1.600 mq, per scoprire i talenti emergenti dell’arte e non solo. Oltre 20.000 visitatori in quattro anni, Step Art Fair si conferma anello di congiunzione tra mostre, performance, video-arte ed eventi speciali. L’edizione 2014 (28-30 marzo) è caratterizzata da una propria identità, orientata al contemporaneo emergente, privilegiando le proposte relative ad artisti giovani. Step Art Fair porrà un’attenzione particolare al tema dell’ecologia. In collaborazione con alcune realtà che sviluppano in maniera eccellente il rapporto tra arte e ambiente, Step Art Fair espone una serie di artisti sensibili a queste tematiche, le cui opere saranno ospitate in una sezione appositamente creata all’interno della Fabbrica del Vapore. Il fine è quello di creare una grande mostra ambientale, un progetto curatoriale di grande respiro. Inoltre Step Art Fair partecipa con la Scuola di Pittura di Brera al progetto “Arte e scienza”. Valerio Dehò, critico d’arte tra i più apprezzati del panorama italiano e direttore di Kunst Merano, museo membro di AMACI, sarà anche per il 2014 direttore artistico insieme a Ilaria Centola e Paolo Brazzoli, ed havenerdì curato la selezione delle gallerie par28 marzo tecipanti. dalle ore 17 alle 23 Allo stesso modo, in linea di continuità con la precedente edizione, la fiera 29 è ospitata dalla Fabbrica Sabato marzo del Vapore, nel suggestivo spazio della Cattedrale, dalle ore 11 alle 22 inseun esempio unico di archeologia industriale, rito nel cuore di uno dei quartieri più interessanti e domenica 30 marzo vivaci di Milano. dalle ore 11 alle 19 Maniti Rebecca

milano fabbrica del vapore

ingresso gratuito 49


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Speciale Vernice Art Fair 12a edizione

21-22-23 marzo 2014 L’arte al di fuori delle righe! TRA GLI EVENTI COLLATERALI... CENERE Installazione di Ignazio Fresu PROTAGONISTI a cura di Rodolfo Bertozzi QUATTROX.QUATTRO.COM a cura di Oscar Dominguez 10, 100, 1000 LIBRI concorso d’arte per scuole primarie e secondarie a cura di C. Irmi, G. Maldini e L. Medri

www.verniceartfair.it Organizzazione ROMAGNA FIERE tel. 0543 798466 - 777420 - fax 0543 778482 - 778510 francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521

L’On. Prof. Vittorio Sgarbi insieme al patron di Vernice Gilberto Tedaldi

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21-22-23 Marzo 2014 - Forlì

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ernice art fair 2014 è una fiera d’arte ideata e creata per la crescita e la valorizzazione degli artisti e delle associazioni culturali. Di anno in anno sempre più attenta alla scoperta di nuove forme espressive, offre la possibilità agli artisti già affermati di consolidare i propri successi e a quelli emergenti di affacciarsi sulle scene dell’arte nazionale, con l’opportunità di stabilire contatti e scambi culturali con critici d’arte, collezionisti, galleristi, alla ricerca di nuovi talenti su cui investire. Sabato 22 e domenica 23 la presenza dell’On. Prof. Vittorio Sgarbi e del Dott. Giorgio Grasso ha dato la conferma dell’importanza di questa vetrina.


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Speciale Vernice Art Fair

Cenere - Installazione di Ignazio Fresu

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osa succede quando un tronco di legno brucia? Si distrugge e al suo posto rimane un cumulo di cenere. L’idea che una cosa che è, che esiste, possa d’un tratto scomparire nel nulla, applicata agli esseri umani, riempie la vita di terrore per il niente che li aspetterebbe dopo la morte. La risposta al trauma del divenire sta nel fatto che la scomparsa delle cose non può contraddire la legge fondamentale dell’ontologia: l’impossibilità che l’essere diventi nulla. Lo svanire del tronco sotto il lavorio delle fiamme, piuttosto, determinerà il suo trasferirsi altrove, poiché la legna, che non è cenere, non può diventarlo. La visione nichilista dell’Occidente, connessa al divenire, è la disperazione dell'uomo che nella precarietà e nell’effimero, vive la sua esistenza. Il divenire inteso come nichilismo pesa sulla nostra esistenza e sulla nostra coscienza come un macigno, influenza il nostro agire, il nostro pensiero, celando l’essenza della vera Bellezza. Il senso di questo mio lavoro s'incentra nel riconoscimento dell'intrinseca “bellezza” di ciò che è effimero, nel momento in cui non è più al vertice del suo apparire. Esiste una bellezza che si manifesta sia negli equilibri precari, sia nell'apparenza delle cose. È una bellezza interiore, non nichilistica, è l'anima delle cose che si svela al di là del loro apparire. Di quell'apparire che, nel pensiero Occidentale, attraverso la fede nel divenire, è nascondimento del volto autentico di ciò che è, nell'indiscussa convinzione che il divenire sia un uscire dal nulla e un ritornarvi. La bellezza che esiste nelle cose è ciò che permane come sostrato del divenire, non solo come manifestazione di ciò che è mutato, ma nell'atto stesso del mutare. E, se pur incapace di riconoscere un principio e una fine per ogni cosa, appartengo a questo moto dove ogni cosa si mostra soggetta al tempo e alla trasformazione, così che il Divenire s'impone come la sostanza stessa dell'Essere e nel mio agire artistico diventa forma. Così anche quello che sembra statico alla percezione sensoriale, lo identifico come dinamico e in continuo cambiamento. In questa particolare bellezza è possibile trovare una chiave di decodifica del divenire come somma di opposti che convivono nelle cose e continuano ad esistere anche una volta che non sono più percepibili. Cenere ripercorre i ricordi, gli oggetti e le persone che mi sono appartenute, sono state parte della mia infanzia e che ora sono cenere nell’illusione del mondo a cui apparteniamo. È la ricerca di una consapevolezza che le cose che non vediamo più non sono improvvisamente entrate nel nulla, sono semplicemente scomparse dall'orizzonte degli eventi, e continuano ad esistere in una dimensione che non è quella apparente. Ed è in questo divenire che risiede l'eternità di tutto. Ignazio Fresu

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Frank Paradisi Frank Paradisi, nato a Livorno nel 1977. Appassionato di arte e disegno, durante gli studi superiori presso l’Istituto Tecnico per Geometri Buontalenti, nel 1993 comincia il suo percorso artistico a “bottega” dal Maestro Marc Sardelli, pittore ufficiale della Marina Militare Italiana, dal quale apprende varie tecniche specializzandosi, poi, in quella dell’acquarello. Da oltre 10 anni è richiesto a partecipare in qualità di segretario di giuria e revisore degli elaborati, sotto la presidenza del Maestro Sardelli, pittore di Marina, al concorso annuale del Tan “Il mare, le vele”, in Accademia Navale. Via dell’Ulivo 18 57128 Livorno 349 2650876 frankparadisi@yahoo.it

Cantiere di barche Vada acquerello, 2013, 53x66 cm. English version

Cantiere di barche Vada acquerello, 2013, 53x66 cm.

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Frank Paradisi was born in Livorno in 1977. As a child he was fascinated by all forms art, particularly painting and drawing. He began his formal art training as a high school student under the expert instruction of Marc Sardelli “bottega”(Studio). Paradisi studied a variety of techniques, but the one he gained a passion for was water color. In 2008, Sardelli was commissioned to create a 65 sq. foot paint mural for the Grand Hotel Palazzo in Livorno and Paradisi worked with him. Since then Paradisi’s work has been showcased in numerous exhibitions throughout the region. In 2009, thirty two of his landscape paintings of Tuscany and Livorno were exhibited at the Rocca of Carruglio in Montecarlo of Lucca. In 2010 his works were featured and honored at the Livorno Contemporary Italian Art Awards. He was the selected artist by the Lega Italiana Fibrosi Cistica (Italian League for Cystic Fibrosis) for his expose of the “Arte al Castello-Dono per la vita” (Castles in Art- Gift for Life). Additionally, in 2010 he had an exhibition in Marina di Castagneto at the Sala Della Cultura (Room Culture) and in Castilioncello at the Torre Medicea (Medicean Tower).


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Flora Castaldi

A tire d’ailes, acrylique sur toile, 80 x 80 cm.

Flora pittrice francese, nata in Italia vive e lavora a Saubens Haute-Garonne. Flora appare in collezioni pubbliche e private, espone in Europa, Giappone, Canada, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti d'America, Svizzera. "Avevo bisogno di trasmettere la costruzione poetica dei miei pensieri, un vettore che somigliasse a me. Ecco perché ho ​​sviluppato la mia tecnica di Soccorso. Mi permette di esprimere la vita e scrivo come i racconti poetici, le storie che mi racconto. Composto da infinite particelle, il mio lavoro sta vivendo insieme i suoi strati, l'erosione, e dà fondi colorati strutturati, questi fondi, io li lavoro con il movimento e la luce per creare ‘effetti’ che daranno al lavoro, la sua atmosfera e la sua identità.” Flora

English info

Flora creates and presents her Relief Technique that she gathers under the generic term “cosmogeologie©”. Made up of infinite particles, the work lives in Relief with its stratum, erosions, and moving particles aud takes marine, celestial, and earth sedimentation shapes. Flora exhibits in Europe, Japan, Cannada, United Arab Emirates, and United States of America. Creator of a technique, one style, Flora theorizes her work as a painter and applies it in a method (in her artist’s notebooks). In harmony with her paintings, Flora composes her texts, poetries, legends, quotations... and confides them through a Poetic and philosophical thought. She says: “In the expressive sensitivity of my Being, Painting and Poetry are linked. From this union work comes to life, work which I entrust to the sight and the listening of the witness.” Made up of infinite particles, the work lives in Relief with its stratum, erosions and moving particles and takes marine, celestial, and earth sedimentation shapes. Flora

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Amalia Borin

Spirale evolutiva, terracotta dipinta, 2013, 50x63x45 cm.

Una vera e propria danza cromatica questa opera di Amalia Borin. Una danza che arriva a ridefinire l'armonia del segno. Una scultura dall'acceso simbolismo. Una scultura che traccia su un corpo gli infiniti misteri della vita. Ad un significato esplicito si lega un significato che invece va ricercato. L'artista porta l'astante in un nuovo labirinto segnico in cui a sciogliere l'enigma non è Teseo bensÏ la mente geniale dell'artista. Salvatore Russo An out-and-out material dance, this artwork by Amalia Borin. A dance that can redefine the harmony of the sign. A sculpture characterized by a vivid symbolism. A sculpture that trace on a body the infinitive mysteries of life. To an explicit meaning is linked another unknown meaning. The artist brings the observer in a new labyrinth in which to solve the enigma there is not Theseus but the brilliant mind of the Artist. Salvatore Russo

Lorena Totolo

"...bien qu'on ait du coeur a' l'ovrage, l'art est long et le temps est court." "... io lavoro,si, e con impegno, ma l'arte è lunga e il tempo vola."

cell.3385276072 mail: lorena.t@email.it sito: www.lorenatotolo.com Impalpabili S.M., acrilico su tela, 2013, 80x100 cm.

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Giovanna Cherchi

Dare emozioni attraverso le mie opere. Dipingendo con passione, riesco a caricarmi di un'energia che mi avvolge e mi dona un senso di benessere, cullandomi in un mondo meraviglioso, dimenticando tutti i problemi, i malumori, i dolori e le ansie che normalmente sono insite in noi. Vorrei che tutte le emozioni positive che io sento, le possiate percepire attraverso una visione delle mie opere.

Santa Teresa Gallura via Carlo Felice n° 65. web: www.giocherarte.com e-mail: giocher61@gmail.com Momento di Malinconia, acrilico su tela, 2013, 50 x 50 cm.

Josefina Temin “La carta é un materiale che mi permette di esprimermi liberamente senza sorprese. È diventata la mia seconda pelle. È un materiale che funziona, è nobile, femminile, morbido e caldo al tatto.”

Hacienda de Rancho Seco 221 - Colonia Echegaray Naucalpan, Edo. de Méx. C.P. 53310 - e-mail: jtemin@hotmail.com

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Biennale d’Arte by ArtExpò Gallery Principato di Monaco

La prima edizione di un grande evento ArtExpò

L Per l’elenco completo degli artisti in mostra inquadra con il tuo smartphone il codice QR e collegati al sito web www.artexpo-gallery.it

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a Biennale d’Arte, quella organizzata da ArtExpò Gallery di Casalpusterlengo, tenutasi a Monte-Carlo nel Principato di Monaco, presso il lussuoso Hotel de Paris, dal 27 febbraio al 3 marzo del 2014 ha avuto modo di esporre il mondo artistico in una vetrina internazionale dove l’arte entra in una dimensione parallela: quella di una “città simbolo di lusso e prestigio”, punto focale del mercato su cui mirano gli artisti per confrontarsi con una realtà fuori dagli schemi. Gli artisti selezionati da ArtExpò Gallery hanno esposto le loro opere, ognuno di essi, cercando di comunicare qualcosa, sia attraverso l’iperrealismo di Lorenzo Grande che il figurativo di Patrizia Croce, sia dall’uso del colore di Massimo Panfili che l’uso della forma di Andrea Recchia Rizzardi. Dai cavalli con la caratteristica “Spaccatura” del Maestro Rott (Luigi Rottonara) al superamento della bidimensionalità di Marco

Carletto che inserendo motivi spazialistici va oltre la tela, OLTRE L’ARTE. L’esposizione è come un tessuto che ha la funzione di raccogliere in un unico luogo opere d’arte di diversi artisti e diverse nazionalità, permettendo allo stesso tempo un confronto non solo con il pubblico, ma anche tra le diverse tecniche. Scorgere il quadro con cui si identifica il collezionista sin dal primo istante significa riappropriarsi dei contenuti, del concetto oppure del pensiero dell’artista e riconoscerne il valore, anche quello tecnico. Le onoreficenze sono state consegnate dai critici presenti: Jean Charles Spina, Monique Thibaudin, Francesco Chetta editore di Artecollezionismo, Mariarosaria Belgiovine titolare di ArtExpò Gallery ed il direttore di Biancoscuro Vincenzo Chetta. Ospite d’onore assente “giustificato” ma presente con il suo spirito e con la sua “Dolly” il nizzardo Patrick Moya. Da spettatore il pubblico di Monte-Carlo


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ha avuto l’opportunità di entrare in una sorta di tessuto figurativo artistico e policromico, trovando la propria intimità con ciò che si guarda, provando le proprie emozioni di fronte a l’opera di seguito compresa, desiderata e infine magari acquistata. Non importa la tecnica che realizza l’arte, importa che l’arte realizzata comunichi qualcosa, tutto questo perché persino l’ultimo degli oggetti può essere un’opera d’arte. Bisogna solo imparare a vedere l’invisibile nel visibile, e forse si potrà comprendere perché l’artista ha bisogno dell’arte e l’arte degli artisti. Oxana Albot

Nelle foto alcune delle opere esposte: a destra Contesina Spatariu e Roberta Pelone; sopra Gian Genta e Mirko Roncelli, sotto Luigi Rottonara “ROTT”, Simona Adela Burta, Josefina Temìn e Graziano Cecchini.

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Il verismo introspettivo di Patrizia Croce

Sopra: Sahar, olio su tela, 105x75 cm.

L

e opere di Patrizia Croce nascono da un talento naturale dove ricerca e cura di particolari ne stimolano continuamente la vena pittorica. La sua maturazione artistica è essenzialmente concentrata dall’esperienza acquisita dopo ogni dipinto. Si esprime con la tecnica della pittura a olio mescolando i colori alla ricerca della sfumatura giusta fino a raggiungere ciò che vede con la mente.

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A destra: Swami, olio su tela, 80x120 cm.

Il suo stile è incentrato prevalentemente sul realismo, che emerge principalmente dalla raffigurazione di personaggi i cui volti trasmettono a chi li osserva, l’espressione viva e intensa del soggetto raffigurato. Da un percorso interiore personale affiora talvolta il desiderio vivo di proiettare i propri stati d’animo attraverso forme astratte tridimensionali su tela con tecniche miste. L’intento rimane comunque la ri-

cerca di diffondere emozioni con l’eleganza dei tratti e la lucentezza dei colori. Sahar, opera qui sopra, realizzata dall’artista nel 2013. Il volto della ragazza cupamente abbigliata, con un pesante chador nero e una tunica grigia, raffigurata in Sahar, ha un’espressione colma di malinconia e preoccupazione. Gli occhi lucidi e la mano con cui si sostiene la testa ci parlano della sua triste condizione


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esistenziale, dettata sicuramente da condizionamenti imposti da altri. E’ seduta, appoggiata contro una incannucciata raffigurata dettagliatamente dall’artista. In realtà non sappiamo se si tratta di

Il Verismo introspettivo

di Patrizia Croce

(estratto della critica di Cinzia Folcarelli membro del direttivo UCAI)

È un Verismo nato dall’introspezione quello che impronta le opere di Patrizia Croce, caratterizzate da una forte componente emozionale che coinvolge il fruitore catturando la sua attenzione. Utilizzando sapientemente la pittura ad olio, l’artista riesce a dare vita a volti e corpi, ma anche a paesaggi ed oggetti, concentrandosi soprattutto sulla resa della luce che mette in risalto dettagli e particolari. Nei ritratti la pittrice è in grado di rivelare con naturalezza gli stati d’animo dei personaggi raffigurati, siano reali o immaginati nella sua mente, le loro espressioni rivestono un ruolo fondamentale. L’artista riesce a cogliere la psicologia del personaggio ritratto e a trasmettercela con molta naturalezza. Sebbene la tecnica principale usata sia l’olio su tela, ultimamente l’artista ha realizzato anche opere a tecnica mista, che segnano un ulteriore arricchimento nel suo percorso stilistico, anche perché sono orientate verso l’astratto. In alcune sue opere la luce investe prepotentemente tutto, avvicinando i lavori di Patrizia Croce a quelli dell’artista dell’Ottocento inglese William Turner, conosciuto anche con il soprannome di “pittore della luce”. Non sappiamo se Patrizia Croce, in futuro, continuerà su questa nuova strada verso l’astrattismo o tornerà definitivamente al figurativo, o se sceglierà di esprimersi con entrambi, ma certo è che l’artista che continua a sperimentare, mettendo continuamente in gioco le sue possibilità, pur rimanendo fedele alla propria cifra stilistica, è colui che continuerà a creare all’infinito, arricchendo sempre più la sua produzione. Cinzia Folcarelli

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un interno o, più probabilmente di un esterno per la presenza dei riflessi di luce, ma in entrambi i casi la sensazione che ci raggiunge è di inquietudine e mancanza di libertà. In questa opera come in altre, la luce accarezza l’incarnato modellando i volumi del viso e impreziosendo i tessuti dell’abbigliamento e lo sfondo vegetale. Swami, opera nella pagina precedente, realizzata dall’artista tra il 2009 e 2010. In Swami, il profilo di una donna africana, ornata delle tradizioni del suo popolo, guarda lontano, mentre stringe tra le braccia il suo bambino. Entrambi sono avvolti da un manto purpureo panneggiato ed annodato sul davanti, che nasconde parzialmente il volto del bambino, strettamente ancorato al corpo della mamma. E’ un’immagine che rapisce il nostro sguardo, che si sposta continuamente dal volto della donna al rosso del manto, dagli ornamenti al bambino. Questo è possibile perché l’artista è riuscita a creare molteplici punti focali grazie alla resa coloristica e soprattutto all’incidenza della luce sui volti e sulla stoffa, che, pur soffermandosi sul particolare, lascia al nostro sguardo e alla nostra mente la libertà di muoversi all’interno della composizione. Alaska, opera qui a destra, realizzata dall’artista nel 2012. Nel freddo dell’Alaska è ambientata l’omonima opera, che raffigura anch’essa una maternità. Anche qui il volto della donna è rivolto verso un non precisato orizzonte mentre il bambino ci guarda intensamente con i suoi occhi penetranti. Entrambi sono avvolti in pellicce per difendersi dai rigori del clima, che l’artista ha raffigurato con estrema attenzione. Anche in questo caso la luce dà risalto ai l volti, modellandone le superfici. s web: www.patriziacroce.com email: info@patriziacroce.com A destra: Alaska, olio su tela, 100x120 cm.


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Josef Kotar e l’arte slovena “Fashion Painting” a PaviArt il 12 e 13 Aprile 2014

English info

N

H

L’autore è alla ricerca di storie di attualità, un tema eterno di sanzioni, diritti, premi e la propria verità creativa. Caratteri espressivi ruotano attorno alla vita dell’artista e al dramma della sua vita. La storia è soltanto un quadro però. Per raggiungere tale espressività delle figure e stabilire una tale atmosfera, l’autore si occupa con l’immagine stessa come con un problema. L’autore controlla la potenza visiva e il ruolo sostanziale della linea, il colore, la composizione, lo spazio e la luce attraverso i tradizionali strumenti formali e sofisticate tecniche artistiche di verbalizzazione. Tutte queste espressioni e tutti questi movimenti non lo descrivono abbastanza, importante sottolineare e cercare il messaggio dell’autore. Ana Maria Stibilj Shajn

The author is looking for actuality and topical stories, an eternal theme of penalties, rights, rewards and his own creative truth. Character expressive figures play artist’s story and the drama of his life. The story is only a framework though. To achieve such expressiveness of the figures and establish such an atmosphere, the author deals with the image itself as an artistic problem. The author checks the visual power and substantive role of line, color, composition, space and light through formal traditional tools and sophisticated artistic techniques of verbalization. All these expressions and all these movements do not describe, but more importantly emphasize and expose the author’s message. Ana Maria Stibilj Shajn

ato il 23 marzo 1952 a Novo Mesto, Slovenia, frequenta la Scuola d'Arte F.Roba come allievo del prof. Milano Butina e dello scultore Dubi Sombolac. Su consiglio dello scultore Vladimir Stovička nel 1979 andò a Parigi e fu ammesso alla Parigi Jar Hilbert. dove vi rimase per tre anni. Si trasferì poi a Basilea e successivamente a Regensburg. Ha realizzato dipinti su commissione tra cui il collezionista Theodor Goetze. Nel 1980 si trasferisce a Lens in Francia, dove rimane fino al 1982. Dal 1990 frequenta gli studi nelle principali città europee (Roma, Cracovia, Amsterdam, Bologna, Udine, Milano, Aix-en-Provence ecc.) La “Provenza Francese” diventa sua ispirazione dal 2000. Ha vinto numerosi premi in Slovenia e all'estero. Nel 1992 ha ricevuto il premio Trdina per la pittura e ha guadagnato lo status di artista indipendente. Dopo il suo lungo girovagare torna in Slovenia, nella sua città natale Novo mesto.

Fashion Day III, 2012, 80x130cm.

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e was born on 23 March 1952 in Novo Mesto, Slovenia. Between 1975 and 1979 he attended the F.Roba Art School as a student of prof. Milan Butina and sculptor Dubi Sombolac . By the recommendation of sculptor Vladimir Stovička in 1979 he first went to Paris and was admitted to the Paris Jar Hilbert. He went to Basel and later to Regensburg due to commision he received. He painted for a private collector Theodor Göetze. He moved to Lens in France between 1980 and 1982. Since 1990 he attended studies in major European cities (Roma, Krakow, Amsterdam, Bologne, Udine, Milan, Douai, Aix-en-Provence, etc.) After 2000 his work was inspired mostly by “French Provence”. He has won numerous awards at home and abroad. In 1992 he received the Trdina award for achievements in painting and gained the independent artist status. He lives and creates in Novo mesto, Slovenia.

Kotar's Art Studio


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Nude, acrilcan, 2011, 80 x 60cm.

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Inihccor, la vera fusione tra pittura tradizionale e arte digitale

I

nihccor, nato a Pavia dove tuttora vive e lavora. Laureato in Ingegneria Elettronica, ha intrapreso una carriera professionale coerente con i suoi studi. Da sempre affascinato dall’indagine sull’energia in termini scientifici e fisici, ha sempre cercato di identificarne il punto di congiunzione con l’essenza piu’ intima della materia e dell’esistenza; tale interesse, lo ha stimolato ad analizzare molte discipline scientifico-spirituali, legate alla ricerca del senso più profondo del proprio essere interiore, delle cose e della vita. L’autore si è così avvicinato alla Psicocibernetica, disciplina finalizzata ad attivare le innate energie mentali, alla Teosofia ed alla Antroposofia. In tale contesto, e grazie a tali approfondimenti, Inihccor ha deciso di seguire e di dare corpo sulla tela a quegli impulsi artistici, in particolare pittorici, che spesso gli si erano presentati impetuosi in gioventù, ma mai, razionalmente, assecondati. Fondamentale, soprattutto per il profondo legame con l’aspetto artistico, è l’incontro con l’Antroposofia di Rudolf

Sensazioni Marine 28, acrilico su tela, 2010, 60x80 cm.

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Steiner, filosofia basata sul concetto della consapevolezza umana come cardine del divenire cosmico, che ha costituito ‘l’anello di congiunzione’ tra i due mondi in cui l’artista si era dibattuto fino ad allora, quello materiale della fisica e dell’elettronica e quello invece spirituale delle “energie sottili”. Le opere dell’autore, che ora dipinge con regolarità e cosciente passione, richiamano influenze provenienti da maestri quali Chagall, Klee ma soprattutto Kandinsky, anche per la base filosofica della sua arte, manifestazione esplicita della correlazione tra il mondo spirituale e quello artistico. Nelle tele di Inihccor forme e colori vivono in perfetta armonia: i colori vivaci, stesi tramite fluide pennellate, vanno dall’arancione al rosso - colori dell’energia - fino ai verdi e ai blu, mentre le forme sono geometriche, ondulate o fluenti. Un bell’esempio di come l’artista segua prettamente le pulsazioni che provengono dal suo mondo interiore, è il quadro intitolato “Composizione Blu” che dà vita a composizioni libere da ogni regola prospettica e dove forme astratte e geometriche si librano leggere nel campo della tela, dall’affascinante ed intensa predominanza della tonalità blu. Con la sua pittura, l’autore dirige la propria ricerca verso il terreno della raffigurazione di una realtà soprasensibile: “il filo conduttore dei miei dipinti è legato al tentativo di rappresentare la realtà soprasensibile delle cose immateriali, dei sentimenti, delle sensazioni, delle intuizioni e degli esseri superiori ed inferiori che non siamo in grado di percepire con i sensi fisici”. Inihccor si rivela un artista creativo, sensibile e ricettivo verso ogni tipo di stimolo che riguardi l’energia, sia quella fisica che quella spirituale ed il risultato artistico di questa congiunzione è lo svelarsi di una realtà interiore davvero singol lare, libera, leggera ed armonica. s


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L’immagine è il procedimento, il pennello, il modo con cui il quadro è fatto. La grandezza, lo spessore, il tipo di colore diventano immagine quando viene appeso alla parete, e diventa oggetto.” Robert Ryman

Sopra: Sensazioni Marine 5, acrilico su tela, 2009, 70x100 cm.

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito web dell’artista www.inihccor.com

Sotto: Sensazioni Marine 30, acrilico su tela, 2010, 80 x 80 cm.

Linee che vagano nella tela… …inquietudine, forza, irriverenza… realtà. Per il nostro artista il mestiere è dipingere. Gli unici elementi necessari sono il supporto e il colore, la cui stesura deve essere fisicamente visibile. I colori creano una loro illusione, mettono in evidenza le pennellate e il processo della pittura in quanto tale. Lo scolpo è quello di evidenziare solo la pura essenza e il solo atto di dipingere. Il valore del bicromatico, o il significato del bicromatico vengono azzerati. Noi siamo chiamati a guardare solo il fatto che qualcuno abbia eseguito la maniera di dipingere una tela.

Federica Pasini

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Scoprire la carta è stata una delle più grandi esperienze della mia vita. Josefina Temín

Hacienda de Rancho Seco 221 Colonia Echegaray Naucalpan, Edo. de Méx. C.P. 53310

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www.josefinatemin.com 67


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Lussorio Serra, ed il nuovo Realismo

O

pera ad Alghero, ha conseguito il diploma di Laurea presso l’Accademia delle Belle Arti ed ha frequentato il laboratorio artistico del maestro Elio Pulli. I viaggi a Parigi e a Roma gli hanno permesso di venire a contatto con nuove esperienze pittoriche ed importanti personalità nel campo dell’Arte. Le sue esposizioni partono dal 1982 con la Biennale di Pittura di Bortigali (2°premo nazionale), sino al arrivare al 2013 con la manifestazionie svoltasi a “Ca’ Zanardi”, Venezia, ArtBrescia, alla Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea a Bari. Segnalato e recensito da numerosi esperti d’arte, continua la produzione artistica con sempre rinnovata creatività e passione.

cell. 3206943367 e-mail: lussorio.serra@gmail.com Cambio di scena

Olio su tela 50x60cm, 2013.

Lo sguardo perso, stanco e malinconico di una ballerina, intenta a sciogliere i lacci delle punte, perfide amiche che l’aiutano ad essere così aggraziata sul palcoscenico, ma che in egual modo la fanno soffrire. Lussorio la illumina da due fari, creando un gioco d’ombre efficace e sensuale che dà profondità all’opera e risalto al soggetto. Atmosfere e colori denotano una solida formazione artistica, e pervadono l’animo di chi l’osserva; è così forte di significato lo sguardo della danzatrice da far dimenticare quanto essa si esponga e sia fragile nell’offrirsi semi nuda allo sguardo dell’artista. Sentimenti ed emozioni contrastanti nascosti nei colori: il freddo blu del fondale spicca cromaticamente sugli abiti di scena della ballerina, la cupa solitudine di una danzantrice appassionata. Mariarosaria Belgiovine

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Il poeta dei colori: Vincenzo Bison

Fantasia di colori, olio su tela, 40 x 50 cm.

V

incenzo Bison “il poeta dei colori” si è formato a Milano, dove ha frequentato un corso per designer e collaborato con noti architetti. Espone in numerose personali a Scaldasole, S. Angelo Lomellina, Valeggio, Vigevano, Dorno, Garlasco, Roma, Zerbolò, San Giorgio, Ferrera Erbognone e in altre località. Ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti, nel 2013 il Premio Biennale Arti Visive Leone dei Dogi a Venezia e il Premio e Diploma Comune di Foggia al XLV Premio Primavera. Sempre nel 2013 ha ricevuto l’Oscar per le arti visive a Monte-Carlo (MC). Alcune sue opere sono in collezioni private ed enti pubblici, fra cui i comuni di Dorno e Zerbolò. tel. 3389874010 vincenzobis@alice.it www.lelite.it/bison.htm www.ioarte.org

mondo pittorico naturale, attraversato “Un da molteplici realtà, con il ritmo del colore

cadenzato dalla sensibile narrazione. Le immagini sublimano emozioni evocative, con forme e cromie che fluiscono con impressioniste prospettive di efficaci luminosità. Mariarosaria Belgiovine

composizione pittorica analizza la “Un’ottima realtà, con sfumature cromatiche di grande

spessore contenutistico. I soggetti valorizzano il paesaggio, ispirandosi alle luminosità emozionali, suggerite da istintivi ed evocativi percezioni sensoriali. Jean Charles Spina

” 69


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Kelly A.Kopacz, l’arte come evasione

“L

a passione per la pittura cominciò vincendo un concorso artistico a scuola. Da allora, l’arte è diventata parte di me. L’Arte mi realizza ed è il modo migliore per tradurre concretamente la mia visione della realtà. Appena la creatività mi colpisce ho un sussulto, corro per non lasciarmela scappare. Io lavoro consapevolmente sia tecniche tradizionali che con tecniche innovative e con un tocco di simmetria. Il fluire naturale nel creare opere d’arte libera la mia immaginazione e offre molte possibilità di felici “incidenti”. Ho vissuto così tutta la mia vita, e ora lo considero molto importante e appagante più che mai. Continuerò ad esplorare i miei talenti artistici per vedere dove mi porteranno.

Fairy, inchiostro su carta, 2012, 27.9x38.1cm.

English version

“W

inning a City of Berwyn art contest in grade school began my passion. Since then, art has become a part of who I am. Art fills me with a sense of accomplishment and has proven a most amenable vehicle for translating my vision to reality. As creativity hits me with a jolt, I grab on and ride it out. I work consciously employing both traditional and innovative techniques with a hint of symmetry. The free flowing nature in creating art work frees my imagination and provides many opportunities for happy accidents. I have been drawing my whole life, and as I age, I find it to be more important and fulfilling than ever. As time goes on, I continue to explore my artistic talents to see which direction it will take me.

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Fill Me Up, acrilico su tela, 2012, 22,8x30,4 cm

web: www.kopaczonlinestudio.com e-mail: myart79@yahoo.com


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Ezio Ranaldi. La costante ricerca di espressioni che evadono e offrono spunti creativi

“Una figurazione prospettica che affascina l’intelletto umano. Un tipo di arte davvero molto complessa, quella di Ezio Ranaldi. Un artista capace di creare una sua linguistica espressiva con la quale mostrare quelle che sono le sue grandi tematiche legate all’essere umano. Le sue composizioni si caratterizzano dunque, per una geometria del segno estremamente dotta, legata ad una cromia davvero ricercata”. Salvatore Russo

Nudo Stilizzato, smalto su tela, 2014, 50 x 70 cm. Ezio Ranaldi - Photographer and Painter Via Cerignola, 25 76012 Canosa di Puglia - BAT mobile: 338/2562352 e-mail: info@ezioranaldi.com web: www.ezioranaldi.com

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Giuliana Maddalena Fusari

Autoritratto con ciglia umane Selfportrait with human eyelashes Acrilici su raso viola, cuciture in lana mohair, ciglia umane dell’artista. Anno 2012, 70x100 cm. INFO: giulianammfusari@alice.it www.artexpo-gallery.it www.napolinostra.com www.interartex.org www.isegnalatidisalvatorerusso.com www.theartistofmaecenas.com

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Nel 2012 l’opera con autoritratto “Ciglia Umane” è stata insignita del “Premio Le Louvre“, presso la galleria Thuillier a Parigi. L’opera è stata realizzata con le ciglia personali dell’artista applicate in rilievo sul contorno dell’occhio.


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Easypop

L’artista tra gli artisti Cos’è EASYOP? è il risultato della società contemporanea vittima di migliaia di immagini. L’elaborazione di tutte queste informazioni produce un risultato inaspettato. Come un virus sul web, immagini già note al pubblico, vengono assemblate come un collage per diventare un oggetto unico e distinguibile. Le immagini nei suoi dipinti sono familiari, Il testo ironico e a volte cinico. Il logo EASYPOP, un sorridente “smile” sempre presente, è il fine ultimo per diventare lui stesso icona ed essere riconosciuto, come lo è la bibita tra le bibite, il fast food tra i fast food e di conseguenza l’artista tra gli artisti. Oggi nasce EASYPOP!

EASYPOP Viale Vasco de Gama, 271 pal.C sc. A 00121 Roma Tel. 3927280454 e-mail: easypopart@gmail.com web: www.gigarte.com/easypop

Dall’alto verso il basso: - metaphysical experience acrilico su tela, 2013, 80x70x4cm. - Meeting Schifano acrilico su tela, 120x90x5 cm. - Update Edition acrilico su tela, 90x70x4 cm.

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Maristella Angeli maris50@alice.it

L’albero della saggezza Tecnica mista

2013, 100x80 cm.

Giulia Cantelli giulia.cantelli@unimore.it

Nato per cantare Ritratto del cantautore Marco Mengoni matita e pastelli su carta da disegno, 2014, 38x48cm.

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Assunta Cassa info@assuntacassa.it

Tango on the street Olio su tela

2013, 90x70 cm.

Francesco Donadei f.donadei@yahoo.it

Emozione Acrilico e tecnica mista con applicazione di foglie d’oro su tela 100x150 cm.

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Enrico Gherardi enrico.gherardi@gmail.com

Piccoletta su piccoletta - Eros et vorax Matita ed acrilici su tela 2014, 70x50x2 cm.

Pierpaolo Lazzarini pierpaolo.lazzarini@libero.it

Crescita Acrilico su tela con stampa fotografica 2013, 50x70cm.

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Pierpaolo Mancinelli info@segniesogniarte.it

End of the game Stampa digitale su tela

110x110 cm.

Eugenio Morganti morgantieugenio@gmail.com

Qui c’è un tulipano Arancio Olio su tela, 80x120 cm.

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Giorgia Napoletano blekotakra@yahoo.it

Furore Fotografia in lunga esposizione

50x50 cm.

Fabrizio Pia fprz@live.it

Paesaggio marino/acquatico Olio su tela 2012, 60x40 cm

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Samanta Valente samantavalente@hotmail.it

Charlize Acrilico, inchiostro su cartoncino

2013, 50x50 cm.

Kev Stifler info@kev.it

Chess Fotografia 300mm, Ć’ 5,6, t.1/200, ISO 1600, 2014.

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Art Fair

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Fiere, manifestazioni ed esposizioni internazionali

Italia

BERGAMO Bergamo Arte Fiera gennaio 2015 www.bergamoartefiera.it

MILANO MiArt 28-30 marzo 2014 www.miart.it

Europe

REGGIO EMILIA Immagina Arte 24-27 ottobre 2014 www.immaginafiera.it

BARCELONA (E) Loop Fair june 5-7, 2014 www.loop-barcelona.com

Affordable Art Fair: 6-9 Marzo 2014 www.affordableartfair.com BOLOGNA Arte Fiera 23-26 gennaio 2015 artefiera.bolognafiere.it

StepArtFair 28-30 marzo 2014 www.stepartfair.com

CREMONA ArteCremona 15-17 marzo 2014 www.artecremona.it

LONGARONE (BL) Arte in fiera Dolomiti 26-29 settembre 2014 www.arteinfiera.it

AMSTERDAM (NL) Affordable Art Fair october 30 - november 2, 2014 www.affordableartfair.com

TORINO Artissima 7-9 novembre 2014 www.artissima.it

BASEL (CH) ART Basel june 19-22, 2014 www.artbasel.com BERLIN (D) Art Berlin Contemporary september 18-21, 2014 artberlincontemporary.com

FORLI’ Vernice ArtFair 21-23 marzo 2014 www.verniceartfair.it

Contemporanea 7-10 novembre 2014 www.fieracontemporanea.it

PADOVA Arte Padova 14-17 novembre 2014 www.artepadova.com

VENEZIA La Biennale di Venezia 9 maggio - 22 novembre 2015 www.labiennale.org

PAVIA PaviArt 12-13 Aprile 2014 www.deaservizi.it GENOVA Arte Genova febbraio 2015 www.artegenova.org

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PIACENZA ArtePiacenza 6-8 dicembre 2014 www.artepiacenza.it

BRUXELLES (B) Art Brussels april 25-27, 2014 www.artbrussels.com Affordable Art Fair: Bruxelles 7-10 Febbraio www.affordableartfair.com

VERONA ArtVerona 9-13 ottobre 2014 www.artverona.it

COLOGNE (D) Cologne Paper Art april 11-13, 2014 www.cologne-paper-art.de


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MONTE-CARLO (MC) Art Monaco april 24-27, 2014 www.artemonaco.com

Art Cologne april 10-13, 2014 www.artcologne.com KARLSRUHE (D) Art Karlsruhe march 13-16, 2014 www.art-karlsruhe.de INNSBRUCK (A) Art Innsbruck www.art-innsbruck.at february 19-22, 2015

MOSCOW (RUS) Art Moscow september 17-21, 2014 www.art-moscow.ru Moscow Contemporary november 28 - december 1, 2014 moscowcontemporary.com PARIS (F) Fiac october 23-26,2014 www.fiac.com

World BARRANQUILLA (CO) BarranquillARTE april 3-7, 2014 www.barranquillarte.com

ISTANBUL (TR) 20-23 feb 2014 CI contemporary istanbul november 13-16, 2014 contemporaryistanbul.com edizione 18 | 18th edition

fiera internazionale d’arte contemporanea 70 gallerie da 10 paesi · 700 artisti international fine art 20/21 century 70 galleries from 10 nations · 700 artists member of ...

padiglione | fair hall d + e · Innsbruck online tickets · www.art-innsbruck.at

ART biancoscuro 210 x 297 mm.indd 1

30.01.14 14:45

LONDON (ENG) Frieze London october 16–19, 2014 www.friezelondon.com London Art Fair january 21-25, 2015 www.londonartfair.co.uk Affordable Art Fair march 13-16, 2014 june 12–15, 2014 www.affordableartfair.com MADRID (E) Art Madrid february 19-23, 2014 www.art-madrid.com

NEW YORK (USA) ArtExpo NewYork april 4-6, 2014 www.artexponewyork.com

CHICAGO (USA) Expo Chicago september 18-21, 2014 www.expochicago.com DUBAI (UAE) Art Dubai march 19-22, 2014 www.artdubai.ae

Affordable Art Fair april 3-6, 2014 www.affordableartfair.com SHANGHAI (CN)

Shanghai Art Fair

november 13-16, 2014

www.sartfair.com HONG KONG (CN) ART Basel may 15–18, 2014 www.artbasel.com

la fiera internazionale d’arte contemporanea international fair for contemporary art

NEW DELHI (IND) january 2015 www.indiaartfair.in

Art Paris march 27-30, 2014 www.artparis.com

SINGAPORE (SGP) Affordable Art Fair may 22-25, 2014 www.affordableartfair.com

Communiqué de pre TOKYO (J) Art Fair Tokyo march 7-9, 2014 La 39 édition de la FIAC s’est déroulée du 18 au 21 Art Shopping artfairtokyo.com au Grand Palais et Hors les murs Carrousel du Louvre MIAMI BEACH (USA) 182 galeries, 25 pays représentés, may 17-18, 2014 ART Basel october 25-26, 2014 december 4–7, 2014 étrangères et 66 galeries français 116 galeries www.salon-artshopping.com www.artbasel.com

Affordable Art Fair march 20-23, 2014 www.affordableartfair.com e

La FIAC 2012 affiche une vitalité sans précédent

ROTTERDAM (NL) Art Rotterdam TORONTO (CDN) Le public february 2015 au rendez-vous : à la fermeture dimanche Art Toronto 21 octobre, la FIAC entrées en 5 jours soit une hausse de 3,7% par rapport à l’édition précéd www.artrotterdam.com MEXICO CITY (MEX) october 24-27, 2014 Zona MACO www.tiafair.com VIENNA 4-8, 2015 Comme(A) l’an passé,february collectionneurs et professionnels, français Vienna Fair www.zonamaco.com Affordable Art Fair particulièrement nombreux à la journée d’inauguration de la FIAC : 1 october 2-5, 2014 Love Art Toronto comptabilisées lors de la journée d’inauguration au Grand Palais le m www.viennafair.at may 8-11, 2014 www.affordableartfair.com La FIAC ZURICH (CH)se félicite d’avoir accueilli de nombreux collectionneurs Art International Zurich venus du monde entier : Allemagne, Argentine, Australie, Autri october 17-19, 2014 Bulgarie, Canada, Chine, Corée du Sud, Danemark, Emirats arabes unis www.art-zurich.com

Grèce, Inde, Irlande, Israël, Italie, Japon, Liban, Luxembourg, Mar Norvège, Pays-Bas, Portugal, Pologne, Royaume-Uni, Russie, Suède, S Ukraine… 81


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etropoli cosmopolita al centro di un processo di profonda trasformazione sociale ed urbanistica, alla ricerca di un’ identità tra i fasti di un passato ormai molto lontano e le sfide dei tempi moderni. Una città in grado di guardare al futuro senza scordare il proprio passato. La sua storia è legata alla marineria ed al commercio, in epoca di dominanze i genovesi riuscirono a creare una loro repubblica, la Repubblica di Genova: una politica basata sul dominio regionale, sulla diplomazia e sulla neutralità, la costruzione di un’imponente flotta navale, sia militare che mercantile per renderli Signori del Mare. Il centro storico è uno tra i più densamente abitati d’Europa, unisce una dimensione medioevale a successivi interventi cinquecenteschi e barocchi. Le zone più antiche sono articolate da un labirinto di piazzette e stretti caruggi. I numerosi palazzi del centro storico, nel loro insieme chiamati Palazzi dei Rolli, sono stati dichiarati dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Simboli della

Superba e Repubblica dei Magnifici.

Genova, la Dominante dei mari.

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città sono la Lanterna, antico e svettante faro visibile in distanza dal mare, e la monumentale fontana di piazza De Ferrari, recentemente restaurata, e come non nominare l’antico borgo marinaro di Boccadasse, con le pittoresche barche multicolori. Fra le realizzazioni dei tempi moderni l’Acquario, situato al porto antico, e proprio lì fuori “la sfera” in metallo e vetro di Renzo Piano, inaugurata nel 2001 e che ora ospita al suo interno la ricostruzione di un ambiente tropicale. Sempre di Renzo Piano “il Bigo”, una struttura architettonica con ascensore panoramico. Il nome ed il design si ispirano al bigo, ovvero la gru usata per movimentazioni mercantili. Una città di grande fascino, che ha dato i natali a personaggi come Mameli, Colombo, Mazzini, l’indimenticato e indimenticabile De Andrè, un groviglio urbano che cambia con l’avanzare delle ore, zone ancora oscure e altre riqualificate, visitatele tutte, Genova vi ammalierà. Daniela Malabaila

Fabrizio De Andrè

“Ti sveglierai nell’indaco del mattino, quando la luce ha un piede in terra e l’altro in mare...”

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La leggenda metropolitana più famosa è quella che riguarda la cosiddetta “vecchina di Vico dei Librai”, un’anziana donna che rimase uccisa durante i bombardamenti sulla città della Seconda Guerra Mondiale mentre si recava a fare la spesa. Vico dei Librai non esiste più, ma lo spirito della vecchina compare per chiedere ai passanti che incontra la direzione per tornare casa, scomparendo poi nel nulla. Si narra che un giovane a passeggio con il cane chiese alla vecchina degli spiccioli, trovandosi poi fra le mani una banconota da 100 lire del 1943. Giratosi indietro la vide svanire nel nulla.

Leggenda metroplitana

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“Genuesis, ergo mercator”, ossia “Genovese, quindi mercante”. Questa frase sintetizza alla perfezione la qualità che contraddistingue l’abilità al commercio che ha reso famosa questa grande città ligure.

Il detto

Francesco Petrarca

“Vedrai una città, in atto d’imperio assisa su alpestri colline, per uomini e per mura superba, il cui solo aspetto ti dice essere sortita al dominio dei mari”

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Robert Doisneau sbarca a Genova Gli scatti parigini del grande fotografo francese

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l più illustre rappresentante della fotografia “umanista” in Francia, le cui opere sono conservate nelle più importanti collezioni non solo francesi, ma anche americane e inglesi, ha dovuto attendere a lungo il giusto riconoscimento alla sua arte. Dopo essersi diplomato alla Ècole Estienne, scopre la fotografia da giovane, mentre lavora in uno studio di

“Il fotografo tira per la manica l’uomo frettoloso dallo sguardo perso nel vuoto e gli mostra lo spettacolo gratuito e permanente della strada.” Robert Doisneau

Un momento dell’inaugurazione della rassegna: “Robert Doisneau - Paris en liberté” © Palazzo Ducale Genova

pubblicità. Nel 1934 è fotografo per le officine Renault, divenendo poi fotografo-illustratore free-lance. Sarà solo nel 1974 che la Galleria Chateau d’Eau di Toulouse espone le sue opere e, a partire proprio dagli anni Settanta, ottiene i primi importanti riconoscimenti. Anche se raramente ha varcato i confini nazionali, da allora le sue fotografie vengono pubblicate, riprodotte e vendute in tutto il mondo. Il Palazzo Ducale di Genova è stato la sede conclusiva della grande rassegna a lui dedicata: “Paris en libertè”, esposizione resa possibile grazie all’iniziativa di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Civita e Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia, con il patrocinio della Ville de Paris. Aperta al pubblico dal 29 settembre 2013 sino al 26 gennaio 2014, nel Sottoporticato di Palazzo Ducale si son potute ammirare ben 200 fotografie originali, scat-

tate da Doisneau tra il 1934 ed il 1991 a Parigi. Il percorso espositivo si è rivelato molto interessante, percorrendolo si è potuto volare con l’immaginazione e lasciarsi condurre in un’emozionante passeggiata nella Ville Lumière, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, nei bistrot, negli atelier e nelle gallerie d’arte della capitale francese. Non solo panorami in sottofondo, sono infatti protagonisti i parigini: uomini, donne, animali avvolti nel fascino di questa città senza tempo. Robert Doisneau con i suoi obiettivi fissava gli istanti di vita quotidiana, rappresentando una Parigi umanista e generosa, straordinaria anche nel quotidiano di chi la vive e la rende viva. Non fa distinzioni di classi sociali, nella sua produzione troviamo nomi come Le Corbusier, Andrè Lurcat, Jean Nouvel, ma tante sono A destra: La ballata di Pierrette d’Orient, 1953 © atelier Robert Doisneau English info

Robert Doisneau (French, April 14, 1912 - April 1, 1994) was a French photographer. In the 1930s he used a Leica on the streets of Paris. He and Henri Cartier-Bresson were pioneers of photojournalism. He is renowned for his 1950 image Le baiser de l'hôtel de ville (Kiss by the Town Hall), a photograph of a couple kissing in the busy streets of Paris. Doisneau was appointed a Chevalier (Knight) of the Legion of Honour in 1984. Doisneau was known for his modest, playful, and ironic images of amusing juxtapositions, mingling social classes, and eccentrics in contemporary Paris streets and cafes. Influenced by the work of André Kertész, Eugène Atget, and Henri Cartier-Bresson, in more than twenty books he presented a charming vision of human frailty and life as a series of quiet, incongruous moments. “The marvels of daily life read more >

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Sopra: Le baiser de l’hôtel de ville, Paris 1950 © atelier Robert Doisneau

le immagini di gente comune, artigiani, zingari o turisti. Qualunque fosse il soggetto, il grande Doisneau riusciva a trarne una poeticità strabiliante. Quando morì nell’aprile del 1994, lasciò circa 450.000 negativi a raccontare il suo tempo con un approccio divertente, amorevole e premuroso, approccio che non deve oscurare la profondità della riflessione, l’insolenza reale contro il potere e l’autorità e lo spirito irriducibile di indipendenza. Daniela Malabaila

< from previous page

are so exciting; no movie director can arrange the unexpected that you find in the street. - Robert Doisneau” Doisneau's work gives unusual prominence and dignity to children's street culture; returning again and again to the theme of children at play in the city, unfettered by parents. His work treats their play with seriousness and respect. In his honour, and owing to this, there are several Ecole Primaire (primary schools) named after him. An example is at Véretz (Indre-et-Loire). Doisneau’s father, a plumber, died in active service in World War I when Robert was about four. His mother died when he was seven. He then was raised by an unloving aunt. At thirteen he enrolled at the École Estienne, a craft school from which he graduated in 1929 with diplomas in engraving and lithography. There he had his first contact with the arts, taking classes in figure drawing and still life. When he was 16 he took up amateur photography, but was reportedly so shy that he started by photographing cobble-stones before progressing to children and then adults. At the end of the 1920s Doisneau found work as a draughtsman (lettering artist) in the advertising industry at Atelier Ullmann (Ullmann Studio), a creative graphics studio that specialised in the pharmaceutical industry. Here he took an opportunity to change career by also acting as camera assistant in the studio and then becoming a staff photographer. s l References: en.wikipedia.org/wiki/Robert_Doisneau

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GR Art Gallery Inc. 191 Hillside Avenue, New York 10703 USA tel. +1.914.434.1906 fax +1.718.708.4767 www.grartgallery.com Per richiesta informazioni e contatti in italiano: biancoscuro tel 0382.1902778 e-mail: info@biancoscuro.it

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L’obiettivo cattura ciò che gli occhi vogliono vedere: Luigi Caracappa

Unicredit Tower Milano

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Andrea Di Giacinto Photographer

Rosso a Milano

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Le impressioni cittadine di Enrico Mangano

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Squarcio nel cielo di Pavia

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14 - 17 NOVEMBRE 2014

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Angolo poetico, le poesie di... Agatha Monti

Classe 1964, moglie, madre, ma soprattutto poetessa e scrittrice di grande talento. È molto amata in Italia, ma soprattutto all’estero, dove spesso viene invitata ad eventi di grande rilievo. Partecipa a serate di lettura e critica di testi inediti di giovani emergenti. Nonostante sia un punto di riferimento per tanti scrittori, non smette di studiare e fare ricerca, per avere sempre nuovi spunti creativi.

Vorrei Vorrei essere un gabbiano per sorvolare il mare, accarezzare la spuma vorrei essere aria per abbracciare il vento e correre lontano, vorrei essere Luna per sentirmi regina della notte, vorrei essere amore per cacciare via il male e ritrovare la serenità... Agatha Monti

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Daniele Bongiovanni

Pittore Accademico, illustratore e poeta, opera sul territorio nazionale ed internazionale. Dal 2000 ad oggi ha interagito e esposto in numerose mostre ed eventi internazionali, in particolare a Parigi e a New York. Di lui possiamo leggere la raccolta di poesie ’’L’incerto’’ (poesie dal 19982003) pubblicato dal Centro Studi “Giulio Pastore” e sponsorizzato dall’ Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione e “L’anatomia dei particolari”, pubblicato nel 2005, in cui si incontrano le sue due passioni: la poetica e l’arte visiva.

Qui sopra: Il Creatore, olio su tavola, 2012

Marea Perché se la linea precipita non cala il sipario. La rete libera la materia misera. Un momento è oggi, dove fa riva il mio sordo tenore. Il sale è una neve ferma, corpo nudo, veste tra la carta da parati. Non fare gioia immotivata; immacolato e immaturo pudore, olio che scivola attento. La corrente è un fiore a infinire, su tuo innalzare sapiente, io di te perfeziono i capelli. “Che dai vita da sempre’’ Ora, sul mare liberi i doni del vento, come me che rotolo bambino ferito, o bambino guarito, scaltro e volante. Tra il buio udire il cigolio dei balocchi, e l’età non piove. Ora sei Regina del mondo. Chi mi nasconde è dietro di me. Alta e Marea, accarezza di cuore i cuccioli passanti. Daniele Bongiovanni

DANIELE BONGIOVANNI www.artebongiovanni.altervista.org

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Angolo narrativo, il racconto di... Manuela Paric’

“Scrivo dall’età di sei anni, non ero quindi una bimba precoce, ma volenterosa. Fortunatamente, nonostante abbia sempre odiato alzarmi presto la mattina, sono riuscita a terminare gli studi, a lavorare, a sopravvivere. Ora mi occupo di pubblicità e comunicazione (vago?) e cerco di avere sempre una storia da raccontare. Mi piacciono le commedie anni ‘50, i giochi di parole e cucinare. Apprezzo l’ironia tagliente, cruda, quel buon vecchio cinismo nato da animi intelligenti e sensibili. Credo nel potere dell’immaginazione e per questo scrivo. Sopra ogni cosa amo mia figlia.” La copertina a cura di Ottavio Taranto Pittore e scrittore classe 1988, vive ed opera a Palermo, la sua città natale. Da anni

si dedica alle arti visive consolidando uno stile personalizzato basato sull’importanza della struttura e sulla costruzione degli elementi con segni decisi.

La prefazione a cura di Vera Q. C’è un uomo. Un bell’uomo. Un bell’uomo alto e vichingo. Un tipo curioso, bizzarro come i suoi mocassini. E poi ci sono una strega madrina, una fanciulla dalle gote delicate, il lupo cattivo, un principe azzurro, più simile a un cianotico ranocchio che al sogno romantico di ogni donna, un pezzo di formaggio andato a male, sassi levigati, pioggia inopportuna, grasse matrone d’Oltralpe e chiacchiere. Tante chiacchiere. Pettegolezzi di provincia. Sinuosi, serpeggianti, sussurrati con il sorriso. Infine, cullata dalla calura estiva, c’è una piccola città scossa da efferati delitti. Questa è la ricetta che Manuela Paric’ propone ai suoi lettori. Una discesa genuina nella piccineria umana, dove la violenza gioca a rimpiattino mescolandosi, subdola, tra le pigre pieghe grigie di un borgo dormiente. Non chiamatelo giallo, nessun protagonista di questa storia soffre di ittero. Non definitelo noir, a meno che i temporali non vi oscurino lo schermo del Kindle. Non bollatelo come thriller, questa non è adrenalina. È puro veleno. E nessuna fiaba, sia chiaro, bensì una densa bruma che, come un sudario, vi avvolge. Dunque auguratevi che il signor Mocha indaghi per voi. E qualora vi salvasse la vita, offritegli una tazzina di arabica purissima.

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L’enigma delle anime perdute CAPITOLO 01. SPAZIO LIBERO

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’infermiera svoltò l’angolo lasciando solo la luce fredda del giorno a occupare il lungo corridoio. Nella grande sala, un anziano vestito di blu era seduto accanto alla finestra;; guardava fuori e muoveva la mano come se stesse dirigendo un’orchestra. Avanti e indietro, giocava con il vento, comandava le foglie. Le labbra rimanevano serrate, senza poesia, senza accenti, e gli occhi, sbiaditi e sudati, erano perduti. Non sarebbe stato un impiccio.

Un ometto non particolarmente alto, decisamente non bello ma inaspettatamente agile, stava facendo scivolare fuori dalle doghe del vecchio divano un camice bianco. Con le mani abili da prestigiatore lo dispiegò in fretta e, in un unico gesto, se lo mise addosso. Nelle maniche non nascondeva colombe ma due mocassini marroni e un paio di occhialini tondi e seri. Accarezzò la punta delle scarpe e allineò i bottoni chiudendoli tutti con grande cura. Faceva scorrere le dita sull’asola e tirava la stoffa. Era pronto. Si diede un contegno, inspirò tre volte e, frugando tra le pieghe della poltrona, raccolse una cartelletta da diagnosi e una biro nera. Con passo tranquillo, cominciò a guadagnare l’uscita. Si ritrovò davanti alle camere dei reietti e, come spesso accadeva, gli parve di sentire urla, imprecazioni e formule occulte. Andò oltre, era necessario. Incrociò un inserviente intento a scrostare dalla parete qualcosa di organico e marrone. Lo salutò alzando appena le dita della mano che teneva lungo i fianchi, e questi rispose abbassando ancora di più lo sguardo: era evidente che non era una gran giornata per lui, figlio di partigiani, condottiero nello spirito e spalatore di merda nella cruda realtà. “Mendoza” lo chiamavano i dottori per via della pelle ambrata e dura e per quei lunghi baffi neri che gli imbrattavano il volto con garbo. Doveva ancora attraversare il cortile quando una giovane volontaria lo afferrò per un braccio. Un breve sussulto, una modesta paura, subito abbandonata. «Quale scala bisogna prendere per raggiungere l’ala est, quella dei pazzi?» L’ala est, quella dei pazzi, proprio così l’aveva chiamata quella sgraziata donnina. Una magliettina infeltrita, scarpette comode e un sorrisetto di cortesia: erano abbastanza per disgustarlo. Frenò gli istinti, ancora una volta, e indicò a quella piccola cosa la via. Doveva fare in fretta. Avrebbero notato la sua assenza. Avrebbero capito. Il sole bruciava, bruno. Si sentiva ormai addosso il caldo di un’estate da vivere, la bramava. Non poteva correre. Non ora. Non poteva indugiare. Non lo avrebbe fatto. La libertà era a tre panchine, due matti e un gabbiotto da lui. Dribblò con successo una signora con i capelli gialli e le calze viola. Sembrava un missile: sfrecciava roboante nella sua direzione. Le caviglie grosse e le braccia tese, nella bocca il violento desiderio di una sigaretta: una questuante. Una folle panciuta che mendicava tabacco, vendeva storie, spacciava medicine e parlava con i piccioni. Disegnate sui denti macchiati aveva le prove della sofferenza e dei baratti. Come se non bastasse, un sorriso né triste né gentile, un sorriso sproporzionato le spezzava il volto. Che orrore, pensò. L’ennesimo sporco accattone, un avanzo, un essere goffo da allontanare. Che repulsione! Finalmente inserì la tessera magnetica, firmò il registro, ricambiò il rapido sguardo della guardia che oziava incantata dal televisore e fuggì, leggero.

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR. La versione formato Kindle è disponibile su amazon. Presto anche in cartaceo.

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Arte&Artisti

Annunci gratuiti per vendere o comprare, per ricerca contatti o proporre il proprio sito, mostra o manifestazione Da: Gianni Sutera <giannisutera@virgilio.it> The artist Gianni Sutera will exhibit in Berlin, Germany, at the Gallery Vierraumladen, Cranachstrasse, 46. From February to March 2014. Da: Francesco Del Negro <thebodymount@live.com> “the body mount” è una nuova esperienza grafica, una forma di espressione teatrale in fotografia realizzata con la tecnica del fotomontaggio. (nella foto sopra Molta gente, l’altra mattina, al caffè in piazza S. Marco)

Da: Maria Pia Rella <spaziofficina@gmail.com> “Riflessi Di Emozione” dal 2 al 30 Marzo 2014 Mostra Personale “Opere e Creazioni Ceramiche di Rella Maria Pia” nel Museo Ceramico Rocca Flea a Gualdo Tadino, Perugia. Da: Maristella Angeli <maris50@alice.it> Maristella Angeli Pittrice. nata a Foligno (PG), risiede a Macerata. Fra i premi conseguiti: Premio Biennale Oscar dell’Arte e Gran Premio Oslo 2014. www.lelite.it/angeli.html

Ai lettori

Da: Annamaria Rosa Scotti <artistanomade@yahoo.it> Studio Sitael in Vicolo dei Lavandai 4, Milano. Atelier aperto al pubbico e spazio espositivo dell’artista Annamaria Rosa Scotti. www.annamariascotti-sitael.it (nella foto sopra Oceano lombardo) Da: Vincenzo Vavuso <vincenzovavuso@vincenzovavuso.it> Rabbia e Silenzio è l’ultimo volume artistico-concettuale del maestro Vincenzo Vavuso. Teorizza la recente mostra dell’artista. www.vincenzovavuso.it

Biancoscuro, rivista d’arte, ti da la possibilità di pubblicare gratuitamente un annuncio d’arte in questa rubrica “Arte&Artisti”. Vai sul sito www.biancoscuro.it, oppure inquadra con il tuo smartphone il codice QR qui sopra, inserisci il tuo annuncio gratuito di massimo 160 caratteri (esclusi contatti), verrà esaminato e successivamente pubblicato!

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Da: ArtExpò Gallery <info@artexpo-gallery.it> Oggetto: Biennale Gondola dell’Arte - Venezia 26 Aprile 2014 Si informano gli artisti che sono aperte le selezioni a invito per la Biennale. Il termine per iscriversi è il 13 Aprile 2014. Le opere degli artisti selezionati saranno video proiettate durante la premiazione ed in contemporanea sul web sarà possibile vedere in live streaming la cerimonia. Alcune delle opere saranno selezionate per la pubblicazione sul catalogo ufficiale del premio Biennale Gondola dell’Arte. Maggiori informazioni sul sito www.artexpo-gallery.it.

Da: Manetta Ciano <graziano2008@libero.it> Invito i lettori di BIANCOSCURO a conoscere la mia arte astratta moderna visitando il sito: www.gigarte.com/ manetta (nella foto sopra Artikstreet)

Da: Toya Mastrostefano <toiamilano@hotmail.it> Sono un'artista, vivo a Milano vorrei promuovere i miei lavori e dare il mio contributo per la divulgazione dell’arte degli artisti e di tutti coloro che hanno qualcosa da dire o da far vedere. Se ci sono possibilità di farlo ci sono. www.letoyeditoya.it Antonio Buttitta Ballata di un Treno Lento Ballad of a Slow Train

Da: Metello Aquila <metelloaquilamusic@live.it> Sono un cantautore e un ritrattista italiano. Visitate la mia pagina www.premioceleste.it/metello.aquila (nella foto sotto Bambino) Interventi di Mauro Conciatori, Paolo Levi, Roberto Malfagia -1-

Da: Butitta Antonio <antoniobuttitta@hotmail.it> Disponibile su ordinazione in libreria o internet il libro fotografico d’artista “Ballata di un Treno Lento”, di Antonio Buttitta. Tra i critici, Paolo Levi. (nella foto sopra Copertina - Ballata di un treno lento)


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CATALOGHI d’ARTE Da: Davide Lazzarini <davide.lazzarini@alice.it> Officina del Riciclo come dire in nomen omen. Davide Lazzarini, questo al secolo il nome dell’artista che utilizza come pseudonimo o brand che dir si voglia la parola “Officina”. Lui che oltre al fare artistico lavora come operaio interiorizza e trascende la sua conoscenza diretta e continua di materiali come ferro, plastica, legno sia in forma di scarti sia come oggetti della produzione come tubi, rondelle, viti, fasce elastiche, gomma, griglie, molle. Tutto quello che prodotto finito o scarto, appunto, è oggetto di uso quotidiano o parte di oggetti che fanno parte della nostra vita. Il suo sguardo sceglie e legge l’oggetto non come object trouvè ma come frammento di una possibile nuova storia. Ma non è solo la forma o il materiale a diventare ingrediente dell’arte di Davide ma anche le loro caratteristiche tattili e cromatiche che diventano fattualmente “colore” e storia e in definitiva vita. www.officinadelriciclo.it (nella foto sotto Tree of life)

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a Casa editrice EFFECI EDIZIONI oltre alle sue note pubblicazioni specializzate, offre un servizio adeguato ed opportuno all'immagine promozionale dell'artista e del gallerista. Siamo specializzati per soddisfare le esigenze personali. I nostri progetti e prodotti editoriali, godono della migliore qualità e la nostra carriera è la migliore garanzia della nostra eccellenza. Le pubblicazioni realizzate saranno visibili anche on-line ed in eBook. Servizi redazionali a cura di comprovati critici d'arte, recensioni accurate a 360° del tuo operato, per una QUALIFICATA IMMAGINE PROFESSIONALE.

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ARTE Padova, intervista Sky TV a Athos Faccincani e Andrea Diprè

L’editore con il Maestro Antonio Nunziante

Arte Genova con l’artista Gianmaria Potenza

Con Lallo e Pepe dei DIK DIK e Mariarosaria Belgiovine

Redazione: Via Vittorio Emanuele, 32 - 26841 Casalpusterlengo (LO) www.artecollezionismo.com - 3405820407 - francesco.chetta@yahoo.it 101


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biancoscuro Perché associarsi e come farlo I soci “BIANCOSCURO” condividono una visione intelligente e costruttiva dell’arte moderna e contemporanea, sono attenti al patrimonio culturale e godono dei vantaggi qui sotto. Con la tessera associativa “BIANCOSCURO 2014” riceverai a casa la rivista d’arte Biancoscuro, consigli su visite guidate a musei e mostre temporanee, offre sconti e facilitazioni nella realizzazione di materiale pubblicitario sia cartaceo che web. BIANCOSCURO è un’associazione culturale nata nel 2013 elastica, agile, ma anche riflessiva e giudiziosa, paziente e precisa. Il suo progetto di diffusione culturale è l’omonima Rivista d’Arte diffusa gratuitamente su internet al sito www.biancoscuro.it e distribuita in Italia e all’estero in importanti manifestazioni artistiche e fiere internazionali.

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