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Francesco Vezzoli. Il contemporaneo nella culla del Rinascimento

Francesco Vezzoli

Il contemporaneo nella culla del Rinascimento

Advertisement

di daniela Malabaila

Dopo gli interventi di Jan Fabre, Urs Fisher e Jeff Koons e la presentazione di un’opera di Giuseppe Penone, con Francesco Vezzoli

Piazza della Signoria a Firenze torna ad accogliere l’arte contemporanea

grazie alla mostra “Francesco Vezzoli in Florence”. A cura di Cristiana Perrella e Sergio Risaliti, il progetto (presentato dal Museo Novecento di Firenze e dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, realizzato con il patrocinio del Comune di Firenze e l’organizzazione di Mus.e) mette in dialogo arte con-

temporanea e patrimonio storico ar-

tistico della città. Fino al 2 febbraio possiamo dunque ammirare due nuove sculture in Piaz-

za della Signoria e a Palazzo Vec-

chio: nella prima è installata l’opera “Pietà”, un monumentale leone rampante novecentesco installato su un basamento antico, stritola tra le fauci una

FRANCESCO VEZZOLI in Florence

02 ottobre 2021 – 2 febbraio 2022 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Piazza Signoria e Palazzo Vecchio, Firenze

INFO T. +39 055 2768224

Da venerdì a mercoledì 09.00 - 19.00 Giovedì 9.00 - 14.40

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.museonovecento.it

testa romana del II secolo d.C., opera site-specific che fa di Vezzoli il primo

artista italiano vivente a creare appositamente per Piazza della Signoria

; mentre all’interno dello Studiolo di Francesco I de’ Medici a Palazzo Vecchio (che per la prima volta in assolu-

to ospita un’opera di arte contempo-

ranea) possiamo ammirare “La musa dell’archeologia piange” che vede una figura di togato romana sulla quale è innestata una testa “metafisica” di bronzo, citazione de Gli archeologi di De Chirico, una delle opere che meglio rappresenta il recupero della classicità in epoca moderna. Dopo l’intervento di Francesco Vezzoli nello spazio pubblico di Firenze, il Centro Pecci di Prato dedicherà all’artista una mostra personale da febbraio 2022. s l

Sotto: Francesco Vezzoli - Pietà (2021) Piazza della Signoria © Ph. Ela Bialkowska OKNO studio

Francesco Vezzoli - La musa dell’archeologia piange (2021) Studiolo di Francesco I de’ Medici © Ph. Ela Bialkowska OKNO studio

Giuseppe Grieco EditorDreams

www.editordreams.it

binxyarte@virgilio.it

Al di là del muro

A. R. Penck in una grande mostra personale al Museo d’Arte di Mendrisio

di Mario GaMbatesa

Dal 24 ottobre scorso, il Museo d’Arte di Mendrisio celebra il pittore Ralf Winkler

conosciuto con il nome di A.R.

Penck. Nato a Dresda nel 1939, comincia a dipingere all’età di 12 anni e successivamente seguirà i corsi all’Accademia di Dresda. La mostra mette in evidenza, con un’importante retrospettiva, le

tappe fondamentali della sua carriera, spaziando tra i vari elementi di una produzione

poliedrica che parte da opere su tela e su carta di grandi e piccole dimensioni, fino ad arrivare a sculture che testimoniano la sperimentazioni di differenti materiali come bronzo e cartone. L’esposizione, aperta fino al 13 febbraio 2022 nella città svizzera, tira le fila di un racconto a tratti

tormentato, ma affascinante e visionario in cui Penck diventa l’esponente più significativo

nel sistema dell’arte degli anni ‘70 e ‘80 del ‘900. A.R. Penck ha

incarnato la natura contraddittoria e che ha definito la Germania durante la seconda metà

del XX secolo. Il suo nome è entrato a far parte dei grandi artisti in grado di animare e saper

esprimere lo spirito combattuto

di un popolo diviso, fisicamente e mentalmente prima ancora che ideologicamente. L’avanguardia storica che conosciamo e il lavoro di artisti come Malevich, Picasso e Duchamp rimangono elemento fondamentale per

A.R. Penck Standart 1969 colori a dispersione su tela 127,5x98,5 cm. © 2021, ProLitteris, Zurich

A.R. Penck Ich 88 (Io 88) 1988 tecnica mista su cartone 200x150 cm. © 2021, ProLitteris, Zurich

“Il lettore che legge questo articolo desidera certamente QUESTA è LA VERSIONE FREE di sapere qualcosa su di me e BIANCOSCURO Rivista d’Arte sulla mia vita, sui miei pensieri e Trovi la versione completa, motivazioni. Dopo tutto, i miei CARTACEA o DIGITALE in abbonamento e lavori possono essere considerati nelle migliori fiere d’Arte. come una specie di ritratto ed è Puoi abbonarti o richiedere una copia online: comprensibile che sia così. [...] Il artshop.biancoscuro.it lettore può osservare i miei dipinti per scoprire chi sono, visto che io

”non sono in grado di dirlo. A. R. Penck

la sua forte e dissoluta ricerca. Il trasferimento ad Ovest determina il raggiungimento della dimen-

sione monumentale concepita come medium adeguato alla fruizione collettiva del frutto

del lavoro artistico. Fin dalla giovinezza si occupa anche di scultura, il suo primo gruppo plastico è costituito dai modelli realizzati

con materiali poveri nell’ambi-

to del progetto StandArt; a metà degli anni Settanta realizza a colpi d’ascia sculture in legno. A partire dal 1984 si concentra sulla tecnica di fusione in bronzo, lavorando a diversi formati fino a giungere alla dimensione monumentale, con un percorso analogo a quello già seguito in pittura. Attraverso una ricerca originale, contraddistinta da uno stile unico, A.R. Penck esplora i

linguaggi tipici della tradizione

A.R. Penck Cosmic Blues 1981 olio su tela 95x90 cm. © 2021, ProLitteris, Zurich e porta avanti un’analisi approfondita del segno e dei simbo-

li ancestrali, giungendo ad una sintesi che ha saputo affascinare il mondo dell’arte, superando ogni polarizzazione politica. L’esposizione, curata da Simone

Soldini, Ulf Jensen e Barbara

Paltenghi Malacrida, presenta una delle raccolte più complete di un artista che è riuscito a lasciare il segno e a determinare una conversione delle tendenze grazie alla sua carica innovativa, >>>

A.R. PENCK

anche se sempre accompagnata 24 ottobre 2021 - 13 febbraio 2022 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) da un grande rispetto per l’ere- Museo d’arte Mendrisio, Mendrisio dità del passato. Il Museo d’arte di Mendrisio si pone l’obiettivo di presentare il percorso creativo di INFO T. +41 058 688 3350 Penck (per la prima volta in am- Da martedì a venerdì 10.00/12.00 - 14.00/17.00 bito culturale italofono) attraverso Sabato, domenica e festivi 10.00 - 18.00 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito

www.mendrisio.ch/museo

le sue espressioni multiformi, cercando di fornire al pubblico gli strumenti per poter comprendere

la struttura complessa e profon-

da di questo grande protagonista dell’arte contemporanea. Una mostra che diventa un racconto unico, una parte di storia A.R. Penck The Battlefield (Il campo di battaglia) che non va dimenticata e che, gra1989 zie ad artisti del calibro di Penck,

acrilico su tela 340x1022 cm. continua a raccontare e a raccon-

© 2021, ProLitteris, Zurich tarsi attraverso le immagini. s l

QUESTA è LA VERSIONE FREE di BIANCOSCURO Rivista d’Arte Trovi la versione completa, CARTACEA o DIGITALE in abbonamento e nelle migliori fiere d’Arte. Puoi abbonarti o richiedere una copia online: artshop.biancoscuro.it

ANTONIO GALLINA

togallin@yahoo.it

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