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Marisa e Mario Merz. Tre nuovi lavori si aggiungono all’esposizione

Marisa e Mario Merz

Tre nuovi lavori si aggiungono all’esposizione

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di rebecca Maniti

Per la prima volta negli spazi della Fondazione, l’opera di Marisa e

quella di Mario Merz si incon-

trano in un percorso unitario, per ricreare la dimensione dialogica, lo scambio intenso e profondo sulle reciproche pratiche che non ha mai annullato i punti di vista individuali. La mostra “Marisa e Mario Merz. La

punta della matita può eseguire un

sorpasso di coscienza”, è un progetto espositivo inedito, a cura di Mariano Boggia, che illustra il loro lavoro nella particolare luce del nostro tempo. Il titolo della mostra è una esplicita citazione di una frase di Mario Merz che ricon-

duce al terreno comune della pratica artistica come punto di inizio per la

prefigurazione di mondi sconosciuti. Nella loro lunga attività Marisa e Mario hanno incontrato e intrecciato rapporti con altri artisti, con alcuni si è trattato di un dialogo a distanza, ripreso in occasione di nuove esposizioni comuni, con altri dopo il primo incontro si è sviluppata una consuetudine talvolta trasformata in amicizia. Per questo il percorso espo-

sitivo si è arricchito dal 2 novembre scorso delle opere di Richard Long,

Giulio Paolini e Remo Salvadori. Queste danno origine a triangolazioni di sguardi e di sensi e si inseriscono in maniera discreta nel dialogo presente negli ambienti della mostra. Al visitatore, il percorso espositivo dà l’opportunità di una riflessione anche sulla loro considerazione del tempo e dello spazio. s l

Due vedute della mostra. Courtesy Fondazione Merz. Ph. Renato Ghiazza

MARISA E MARIO MERZ La punta della matita può eseguire un sorpasso di coscienza

27 aprile 2021 - 09 gennaio 2022 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Fondazione Merz, Torino

INFO T. +39 011 19719437 info@fondazionemerz.org

Da martedì a domenica 11.00 - 19.00

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.fondazionemerz.org

Alberto FORNAI

Alberto Fornai albertofornai@gmail.com

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