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Corpus domini. Dal “corpo glorioso” al “corpo del contemporaneo”
Corpus domini
Dal “corpo glorioso” al “corpo del contemporaneo”
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di daniela Malabaila
Installazioni, sculture, disegni, dipinti, videoinstallazioni e fotografie: sono le 111 opere di 34 artisti riconosciuti a livello internazionale (alcuni vere icone del contemporaneo), esposte per la prima volta in Italia a Palazzo Reale di Milano per la mostra “Corpus
Domini. Dal corpo glorioso alle
rovine dell’anima”. La rassegna, curata da Francesca Alfano Miglietti, è promossa e prodotta da Palazzo Reale, Comune di Milano-Cultura in collaborazione con Marsilio Arte e con Tenderstories, e sarà visitabile sino al 30 gennaio. Il titolo si riferisce alla scompar-
sa del “corpo vero” a favore del
“corpo dello spettacolo”: “Il confine tra reale e immaginario è sempre meno riconoscibile, tanto da
assorbire la realtà dentro uno
schermo, come dimostra l’ossessiva presenza degli schermi nella nostra vita: schermi piatti delle televisioni e dei computer, dei videogiochi, degli smartphone - afferma la curatrice, che prosegue - Lo schermo annulla la distanza tra lo spettatore e la scena, lo invita a immergersi dentro, gli offre una realtà a por-
tata di mano, ma su cui la mano
non ha alcuna presa”. Il percorso espositivo analizza l’insorgere di nuove forme di rappresentazione, ponendo l’attenzione sullo storico passaggio dal
“corpo vivo” (protagonista della Body Art) al “corpo rifatto” dell’Iperrealismo.
In mostra possiamo ammirare le opere di: AES+F, Janine Antoni, Yael Bartana, Zharko Basheski, Joseph Beuys, Christian Boltanski, Vlassis Caniaris, Chen Zhen, John DeAndrea, Gino de Dominicis, Carole A. Feuerman, Franko B, Robert Gober, Antony Gormley, Duane Hanson, Alfredo Jaar, Kimsooja, Joseph Kosuth, Charles LeDray, Robert Longo, Urs Lüthi, Ibrahim Mahama, Fabio Mauri, Oscar Muñoz, Gina Pane, Marc Quinn, Carol Rama, Michal Rovner, Andres Serrano, Chiharu Shiota, Marc Sijan, Dayanita Singh, Sun Yuan & Peng Yu, Gavin Turk. Dalle opere di iperrealisti storici alle altre tipologie narrative, dove il corpo è evocato più che rappre-
Tre immagini dell’allestimento della mostra “Corpus Domini”: Duane Hanson - Turisti, 1988 Ph. Edoardo Valle Janine Antoni - Slumber, 1993 Ph. Edoardo Valle Installazione, telaio in acero, filo di lana, letto, camicia da notte, coperta, lettura della fase REM dell’artista su carta da computer, polisonnografo dimensioni variabili. Collezione del National Museum of Contemporary Art Athens (EMST), donata da “The Dakis Joannou Collection” SunYuan&PengYu - Shiota Ph. Edoardo Valle Sullo sfondo: Sun Yuan e Peng Yu I am here 2006-2010, vetroresina, gel di silice 200x130 cm. Edizione 3 di 3 Collezione privata
sentato. L’essere umano viene Un’immagine dell’allestimento della mostra evocato attraverso i suoi abiti, og- “Corpus Domini”: Zharko Basheski - Out of… getti del suo lavoro, i frammenti 2018, resina poliestere, silicone, capelli veri, corporei e la sua mutazione. Un racconto molto attuale, que280x195x74 cm. Courtesy l’artista Ph. Edoardo Valle sto, che vuole riflettere sulla crisi
CORPUS DOMINI
Dal corpo glorioso alle rovine dell’anima 27 ottobre 2021 - 30 gennaio 2022 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Palazzo Reale, Milano dell’esperienza sensoriale provocata dall’avvento di una cultuQUESTA è LA VERSIONE FREE di ra che propone corpi perfetti, BIANCOSCURO Rivista d’Arte modificati, ripensati, prodotti e ri-prodotti ed essenzialmente, in Trovi la versione completa, una parola, finti. s l CARTACEA o DIGITALE
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