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L’altro Robert Capa

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Gli scatti rubati

Gli scatti rubati

Fotografie oltre la guerra di FlaVio ennante

Èuna mostra originale e diversa, quella in scena a Villa Bassi Rathgeb fino al 5 giugno prossimo: soffermati i registi di questa rassegna, annunciata da Federico Barbierato e Cristina Pollazzi, rispettivamente Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di

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“Robert Capa. Fotografie oltre

la guerra”. Già dal titolo possiamo capire su quali scatti si siano Abano Terme. Curata da Marco Minuz, prodotta e organizzata da Suazes con

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il supporto organizzativo di Coartshop.biancoscuro.it opculture, questa mostra vuole far uscire Capa dallo stereotipo di

“miglior fotoreporter di guerra

del mondo”, come ebbe a definirlo nel 1938 la prestigiosa rivista inglese Picture Post. L’obiettivo è puntare tutta l’attenzione su quei

reportage meno noti, ma non

meno importanti e potenti, semplicemente sopraffatti dall’immagine di lui come straordinario interprete dei grandi conflitti. “Non vi è dubbio – riconosce il curatore – che l’esperienza belli-

ca sia stata al centro della sua

attività di fotografo: la guerra civile spagnola, la resistenza cinese di fronte all’invasione del Giappone, la seconda guerra mondiale e quella francese in Indocina (1954), durante il quale morì, ucciso da una mina antiuomo, a soli 40 anni. Acquisendo, in queste azioni, una fama che gli permise di pubblica-

re nelle più importanti riviste

internazionali, fra le quali Life e Picture Post, con quello stile di fotografare potente e toccante allo stesso tempo, senza alcuna retori-

A sinistra: Pablo Picasso with Françoise Gilot and his nephew Javier Vilato. Golfe-Juan, France, August 1948 © Robert Capa © International Center of Photography / Magnum Photos

A destra: Ingrid Bergman in a scene from “Arch of Triumph”, Hollywood, USA, 1946 © Robert Capa © International Center of Photography / Magnum Photos

ca e con un’urgenza tale da spingersi a scattare a pochi metri dai campi di

battaglia, fin dentro il cuore dei conflitti; celebre, in tal senso, la sua dichiarazione:

«Se non hai fatto una buona fotografia, vuol dire che non ti sei avvicinato

a sufficienza alla realtà». Queste sue fotografie sono ormai patrimonio della cultura iconografica del secolo scorso”.

Ma il lavoro di Robert Capa non si limitò solo esclusivamente a testi-

moniare questi eventi drammatici. L’originale progetto espositivo di cui parliamo, esplora quella parte del suo percorso lontana dai vari reportage di guerra, per dare una nuova dimensione, più ampia e completa, al suo lavoro. In mostra i ritratti di celebri personaggi come Picasso, Hemingway e Matisse, che mostrano la sua capacità di vedere nell’anima e nella vita delle persone immortalate; interessante anche le immagini dedicate ai film d’epoca, come “Notorius” di Alfred Hitchcock, dove si cimentò per la prima volta in veste di fotografo di scena. E ancora, il celebre “Diario Russo”, creato in collaborazione con John Steinbeck, e il reportage dedicato al pubblico del Tour de France nel 1938. Una mostra che ci

apre gli occhi, oltre lo stereotipo, un

altro Capa. s l

Dall’alto: Robert Capa photographed by Ruth Orkin. Paris, France, 1951 © Ruth Orkin, courtesy Magnum Photos

Henri Matisse in his studio, Nice, France, August 1949 © Robert Capa © International Center of Photography / Magnum Photos

ROBERT CAPA Fotografie oltre la guerra

15 gennaio - 05 giugno 2022 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Villa Bassi Rathgeb, Abano Terme

INFO T. +39 041 8627167

Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì 14.30 - 19.00 Sabato e domenica 10.00/13.00 - 14.30/19.00

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.museovillabassiabano.it

Giuseppe Grieco

EditorDreams

PAPAVERI SURREASTRATTI 2019, acrilico su tela, 30x20 cm. astratto formale

Il recondito messaggio che ho inteso formulare relativamente alle mie rappresentazioni pittoriche: L’arte dell’Assoluto e dell’indefinito “Altrove” che si compendia nella “Realtà dell’Irrealtà e nella Irrealtà della Realtà” come principale ed indefettibile legame dicotomico che unisce i comuni destini delle materiali ed immateriali creazioni, in modo da poter esprimere e documentare tutta la bellezza, lo splendore e la magnificenza di Architravi dell’Universo Oniricamente e Futuristicamente ancora non definibili. G.C.

Presenza in Volumi e Riviste di Arte Contemporanea, opere in collezioni sia Pubbliche che Private. Premi, Attestati, Riconoscimenti e Critiche Nazionali ed Internazionali tra cui anche Mondadori, Vittorio Sgarbi, Diego Fusaro, Rino Lucia, Maria Araceli Meluzzi, Franco Bulfarini, Angelo Crespi, Sandro Serradifalco, Lucia La Sorsa, Carla d’Aquino Mineo. Come indicato da eminenti Critici d’Arte un “Nuovo ponte di congiunzione tra Picasso e Kandinsky”.

CIELO DI PRIMAVERA 2019, acrilico su tela, 40x40 cm. surreale formale

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