5 minute read

Piet Mondrian al Mudec

L’evoluzione del suo percorso artistico

di daniela Malabaila

Advertisement

Per la prima volta a Milano un progetto espositivo interamente dedicato a Piet Mondrian: stiamo parlando della mostra, in scena al MUDEC fino al 27 marzo, intitolata “Piet

Mondrian. Dalla figurazione

all’astrazione”. La rassegna nasce con l’intento, sì di esporre finalmente in Italia un buon corpo di opere dell’artista olandese, ma soprattutto di farlo mettendo in

luce il processo evolutivo artistico che lo portò dalla figura-

zione all’astrazione, dalla tradizione del paesaggio olandese allo sviluppo del suo stile unico che l’ha reso inconfondibile.

Giuseppe Sala, Sindaco di Mila-

no, così si è espresso: “Mondrian è un artista dalla fama universale: chiunque sa collegare immediatamente il suo nome al suo stile inconfondibile. Il Mudec ci mette a diretto contatto con la sua opera grazie alla feconda collaborazione tra realtà diverse: il Comune, 24 ORE Cultura, il Kunstmuseum Den Haag e altri musei che hanno prestato opere di Mondrian e di altri artisti coevi. Contemplare i capolavori esposti al Mudec è un modo per avvicinarsi in modo consapevole a quel processo di scom-

posizione e ricomposizione della realtà che Mondrian ha affinato

negli anni con rigore quasi matematico, in un costante percorso di ricerca di equilibrio e perfezione, formale e cromatica, che rende unica e inimitabile la sua opera.”

Come ha anticipato Sala, è soprattutto grazie al grande prestito del Kunstmuseum Den Haag (detentore della più importante collezione di opere di Mondrian al mondo) che si è potuto realizzare questo grande progetto; dal museo arrivano infatti sessanta opere, scelte tra quelle di Mondrian, degli artisti della Scuola dell’Aja e dei designer De Stijl. Anche Edoardo Garrone, Presidente Gruppo 24 Ore, ha speso qualche parola per questa rassegna esclusiva: “Quella di poter ammirare opere di Mondrian in Italia è un’occasione che capita di rado. Nei musei italiani d’arte moderna e contemporanea è scarso il numero delle opere dell’artista che pure è >>>

A sinistra: Piet Mondrian (1872-1944) Fosso vicino alla fattoria Landzicht c. 1900, olio su tela Kunstmuseum Den Haag 0333221 Sopra: Piet Mondrian (1872-1944) Composizione II 1929, olio su tela The National Museum in Belgrade Inv. 34-43 Sotto: Piet Mondrian (1872-1944) Mulino Oostzijdse con cielo blu, giallo e viola c. 1907-1908, olio su tela Kunstmuseum Den Haag 0334233

“L’aspetto delle forme naturali si modifica ” , mentre la realtà rimane costante. Piet Mondrian

stato una figura centrale dell’ar-

te internazionale del XX secolo,

contribuendo a farne la storia. Ancora di più quindi si apprezza l’opportunità che questa mostra offre di visitare in Italia e a Milano un intero percorso monografico su questo artista.” Le poche opere del maestro olandese conservate in Italia si contano facilmente: “Faro a Westkapelle” del Museo del Novecento a Milano; “Composizione A” della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a Roma; “Impalcatura”, “Oceano 5” e

“Composizione con grigio e ros-

so” della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia. Il percorso prende vita e si snoda attraverso sezioni tematiche studiate dal Direttore del Kunstmusem, Benno Tempel con la curatela di Daniel Koep (Head of Exhibitions) e di Doede Hardeman (Head of Collections). La chiave di lettura visuale, e dunque immediata, dell’evoluzione stilistica dell’artista, è utile anche alla comprensione delle stesse opere interamente astratte del suo ultimo periodo, come l’iconica “Composizione II” del 1929, la cui banalizzazione nell’uso commerciale ha reso Mondrian conosciuto anche ai non appas-

A sinistra e sopra: alcune immagini della mostra "Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione" Mudec, Milano Ph. Carlotta Coppo

A destra: [1] Piet Mondrian (1872-1944) Autoritratto 1918, olio su tela Kunstmuseum Den Haag

[2] Piet Mondrian (1872-1944) Tableau n. 4 / Composizione n. VIII / Composizione 3 1913, olio su tela Kunstmuseum Den Haag

[3] Piet Mondrian (1872-1944) Composizione con linee e colore III 1937, olio su tela Kunstmuseum Den Haag

sionati d’arte, segno indiretto della sua potenza espressiva. Le opere astratte sono in realtà il risultato di una lunga ricerca di equilibrio e di perfezione formale, partita dal naturalismo e dall’impressionismo, passata poi via via attraverso il post-impressionismo, i fauves, il simbolismo ed il cubismo. I dipinti di paesaggio sono il fulcro di tutto ciò, e in mostra possiamo trovarne molti, addirittura possiamo comprenderne il cambiamento stilistico (l’in-

fluenza dei vari movimenti artistici, ma anche la sua ricerca di

un’espressione personale) grazie al percorso espositivo progettato con cura. L’arrivo all’astratto è effetto dell’esplorazione della possibilità di ridurre il mondo che lo circondava alla sua essen-

za assoluta: un ritmo di piani,

colori e linee. La vita quotidiana influenzò il suo stile, infatti quando si trasferì a Parigi creò sotto l’influenza di Picasso e Braque, e questo lo condusse a ridurre il suo linguaggio espressivo a nient’altro che linee rette, colori primari e

piani rettilinei: il Neoplastici-

smo. Una sezione della mostra è dedicata a “De Stijl”, importante movimento sorto nei Paesi Bassi nel 1917 su iniziativa dello stesso Mondrian e di Theo van Doesburg, che innovò arte, architettura e design. L’influenza che Mondrian ha avuto sul mondo del design (grazie a produttori e pensatori del Made in Italy) spazia in diversi campi:

dall’arredo alla grafica, dall’interior all’exhibition design, fino

ad arrivare alla moda (pensiamo alla collezione-tributo di Yves Saint Laurent del 1965). La video installazione presente in mostra, a cura di Storyville, illustra in maniera suggestiva il rap-

porto tra le opere neoplastiche

di Mondrian e la musica (amante del jazz, tornò a Parigi anche per il ritmo libero su cui le note danzavano): le possibili chiavi di let-

tura della poetica di Mondrian

si moltiplicano, inserendo così anche la dimensione musicale. s l

QUESTA è LA VERSIONE FREE di BIANCOSCURO Rivista d’Arte Trovi la versione completa, CARTACEA o DIGITALE

in abbonamento e nelle migliori fiere d’Arte. Puoi abbonarti o richiedere una copia online:

artshop.biancoscuro.it [1]

[2] [2]

PIET MONDRIAN Dalla figurazione all’astrazione

24 novembre 2021 – 27 marzo 2022 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Mudec, Milano

INFO T. +39 02 54917

Lunedì 14.30 - 19.30 Da martedì a domenica 09.30 - 19.30 Giovedì e sabato 09.30 - 22.30

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.mudec.it

This article is from: