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Tina Modotti. La fotografia

Tina Modotti

La fotografia per cercare di cambiare il mondo QUESTA è LA VERSIONE FREE di BIANCOSCURO Rivista d’Arte di FlaVio ennante Trovi la versione completa, “Ogni volta che usano le parole arte o artista in relazione ai miei lavori fotografici, avverto una sensazione sgradevole dovuta senza dubbio al cattivo impiego che si fa di tali termini. Mi considero una fotografa, e niente altro. [...] La fotografia, proiettata solo sul presente e fondandosi su quanto esiste CARTACEA o DIGITALE in abbonamento e nelle migliori fiere d’Arte. Puoi abbonarti o richiedere una copia online: artshop.biancoscuro.it oggettivamente di fronte alla macchina, si afferma come il mezzo più incisivo

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per registrare la vita reale ” in ogni sua manifestazione. Tina Modotti

Palazzo Rasponi a Ravenna ospita la mostra dedicata alla fotografa Tina Modotti: “L’umano fervore” è visitabile fino al 20 febbraio con ingresso gratuito. Tutti possono perciò ammirare le immagini di una delle protagoniste della fotografia della prima parte del Novecento. Commenta l’Assessore alle Politiche giovanili Fabio Sbaraglia: “Il profilo artistico di Tina Modotti è certamente tra i più intensi tra quelli della prima metà del XX secolo; in soli sette anni di attività, Modotti ha lasciato un insieme di opere che hanno tracciato un

solco profondo nell’arte e nella

coscienza collettiva; è stata operaia, artista, attrice teatrale e cinematografica, attivista del Soccorso Rosso Internazionale, militante e rivoluzionaria, donna in grado di affermare un’identità straordinaria, profonda, connessa con alcuni dei

Tina Modotti Calle, Messico, 1924

A destra: Tina Modotti Johan Hagemeyer Tina a San Francisco Stati Uniti, 1921

momenti cruciali e più drammatici della storia del secolo scorso: la Rivoluzione Messicana, la Guerra di Spagna, la Russia di Stalin, l’Europa sulla quale si proiettava la lunga ombra nera della Seconda Guerra Mondiale. Ma soprattutto Tina è stata una grande fotografa, tesa tra il racconto necessario per entrare nella realtà, nella sua bellezza incandescente, senza sovrastrutture e compiacimenti estetici, e l’urgenza

esistenziale e totale di cambiare

il mondo”. La mostra, a cura di Silvia Camporesi e del Comitato Tina Modotti, presenta un nucleo di circa cinquanta opere che documentano il percorso di Modotti, breve e

allo stesso tempo ricco di ope-

re straordinarie. Si parte dalle celebri “Calle” del 1924 e dalla produzione nata dal sodalizio con

TINA MODOTTI L’umano fervore

17 dicembre 2021 - 20 febbraio 2022 (Verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Palazzo Rasponi - Spazio Espositivo PR2, Ravenna

INFO T. +39 0544 485029

Da martedì a domenica 10.00/13.00 - 15.00/19.00

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito

www.palazzorasponi2.com

Edward Weston (di cui sono esposti ritratti e documenti per meglio comprendere Tina) sino ad arrivare alla narrazione poetica delle gesta degli umili, attraversando le immagini raccolte nel ferito Messico. Ora possiamo guardare con sguardo libero le immagini della Modotti, allontanandoci dallo stereotipo che ha spesso messo in secondo piano la sua qualità di artista, la straordinaria dimensio-

ne etica ed insieme estetica del

suo lavoro. s l

Loredana BOLDINI

www.loredanaboldini.it

loredana@loredanaboldini.it l_bold28graphic l_bold28

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