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Di Sturco ed il Gange

Dieci anni lungo il fiume sacro indiano

di ettore tiretto

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Fino al 19 settembre, all’Università Bocconi di Milano, si può visitare la personale di Giulio Di Sturco, titolata “Ganga Ma” (Madre Gange), in partnership con la Podbielski Contemporary gallery, progetto di collaborazione tra MIA Fair e BAG-Bocconi Art Gallery. Le immagini proposte sono il risultato di una ricerca fotografica durata dieci anni sul fiume Gange, nel quale Giulio Di Sturco ha docu-

mentato gli effetti dell’inquinamento, dell’industrializzazione e dei cambia-

menti climatici: 2.500 miglia, dalla fonte nell’Himalaya in India, al delta nella Baia di Bengal in Bangladesh, raccontando come si trovi sospeso tra crisi umanitaria e disastro ecologico. Una mostra che oggi più che mai troviamo attuale anche alle nostre latitudini. “Ho pensato a un progetto espositivo per l’Università Bocconi - afferma Fabio Castelli, ideatore e direttore di MIA Fair - che coniughi a uno standard altissimo di qualità, una profonda riflessione su un tema fondamentale: gli effetti dell’inquinamento sulla sopravvivenza del pianeta”. Le fotografie di Ganga Ma spaziano dalla banalità del quotidiano a una condizione quasi surreale, che dobbiamo tutti comprendere per limitare i danni. s l

Giulio di Sturco - Ganga Ma @ Podbielski Contemporary

Giulio di Sturco - Bhairab Railway Bridge, Bangladesh @ Podbielski Contemporary

GIULIO DI STURCO Ganga Ma

11 aprile – 19 settembre 2022 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Università Bocconi, Milano

Da lunedì a venerdì 09.00 - 20.00 Sabato 10.00 - 18.00

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.miafair.it

” “Se Ganga vive, vive anche l’India. Se Ganga muore, muore anche l’India. Vandana Shiva

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