The Lifestyle Journal_nov #8

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N ° 8 N o v e m b r e 2 0 1 1 | D O W N T O W N ® A N D S K O R P I O N M I L A N C O O L D I A RY

SPECIALE ARTIGIANATO E SARTORIALITÀ Gli artigiani del lusso, da Napoli a Milano Sergio Maione: Napoli, su la testa!




N° 8 Novembre 2011 | DOWNTOWN® AND SKORPION MILAN COOL DIARY

9|16 9 DOSSIER NAPOLI La grande tradizione sartoriale. 16 DOSSIER NAPOLI La moda mare: da Capri a Hollywood. 18 STORIE DI FAMIGLIA Cesare Attolini: signori si nasce. 21 IL PERSONAGGIO Sergio Maione: Napoli, su la testa! 27 DOSSIER NAPOLI L’eccellenza orafa partenopea. 28 DOSSIER NAPOLI Shopping: le gioiellerie, gli artigiani, le chicche da “insiders”, le pasticcerie.

è registrato presso il Tribunale di Milano autorizzazione numero 672 del 21 dicembre 2010

ANNO I - NUMERO 8 - Novembre 2011 Edito da: BIBLIOTECA DELLA MODA Corso Colombo, 9 20144 Milano THE LIFESTYLE JOURNAL Via Alessandria, 8 20144 Milano +39 0283311202 redazione@thelifestylejournal.it www.thelifestylejournal.it

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33 DOSSIER NAPOLI Eat&Drink: qualità e tradizione, tra ristoranti e pizzerie. 36 DOSSIER NAPOLI “Cento per cento Napoli”. 38 MODA I canoni d’eleganza del perfetto gentiluomo: la parola al buyer Ugo Cilento. 40 NAPOLI INSIDE-OUT Intervista doppia: i professionisti. 43 EAT & DRINK Napoli a Milano: ristoranti, pizzerie e pasticcerie.

46 SHOPPING Gli artigiani del lusso. 49 WEEKEND FUORI PORTA 4I +W[\QMZI )UITÅ\IVI" PW\MT ZQ[\WZIV\Q M shopping. 54 SPY STORY “The Lifestyle Journal” a Venezia: cocktail alla Peggy Guggenheim Collection 58 INDIRIZZI LIFESTYLE Milano Napoli 61 L’OROSCOPO DELLA GINNY Le “stelle” della TV…

DIRETTORE RESPONSABILE Giovanna Caprioglio

PUBBLICITÀ Milano Fashion Media +39 0258153201 www.milanofashionmedia.it info@milanofashionmedia.it

COLLABORATORI DI REDAZIONE Alessia Giorgia Pagano, Chiara Forte, Chiara Viola, Raffaella Litro, Roberto Bonanomi. SVILUPPO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Silvia Del Vesco. PROGETTO CREATIVO Spazio Younique.

PUBLISHER Marco Poli STAMPA /ZIÅKPM )V\QOI Via delle Industrie, 1 31035 Crocetta del Montello (TV)

In copertina immagine tratta dall’archivio di Biblioteca della Moda: N°128 - Giugno - 1961 - Editrice Novità 1 \M[\Q ZQO]IZLIV\Q TI +W[\QMZI )UITÅ\IVI [WVW [\I\Q \ZI\\Q LIT [Q\W [Q\W ___ Q\ITa\ZI^MTTMZ Q\ Si ringraziano Angela Spinelli e Maria Antonietta Taglialatela della Soprintendenza Archivistica per la Campania Alcune immagini pubblicate su questo numero sono tratte dal volume “La Creatività Sartoriale Campana” - Editrice Artem


MILANO

d’angiò comunicazione &

Via Santa Maria alla Porta, 5

Dal 1914, il gusto dell’eleganza.

NAPOLI

MILANO

TO KYO

LUGANO

LONDR A



The Lifestyle Journal L’ editoriale

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DOSSIER NAPOLI

La grande tradizione sartoriale di Giovanna Caprioglio

Ago, filo, ditali e forbici. L’abilità tra le dita, l’eleganza nel sangue, il cuore e l’estro: è la storia della grande sartoria partenopea.

Napoli il gusto e l’eleganza nel vestire sono qualità quasi innate, in quanto radicate in una tradizione fatta di artigiani meravigliosi, che si sono formati durante secoli di dominazioni straniere, abituandosi a trattare con le corti e l’aristocrazia dell’intera Europa. Tanto che ancora oggi la città è il fulcro indiscusso dell’eleganza maschile nel mondo: un primato mantenuto grazie alla passione, alla tradizione e, soprattutto, all’artigianalità, in grado di vestire manager, capi di stato, personaggi del jet set internazionale e chiunque voglia distinguersi, evitando il conformismo spesso legato ITTI UWLI ÅZUI\I ,I *][P I /WZJIKQW^ LI -L]IZLW LM .QTQXXW I >Q\\WZQW LM ;QKI +TIZS /IJTM M +IZTW ,IXXWZ\W XI[[IVLW XMZ )ZQ[\W\MTM 7VI[[Q[ Q [IZ\Q VIXWTM\IVQ [WVW LQ^MV\I\Q Y]I[Q LMQ KWVNM[[WZQ KPM KWVW[KWVW I UMVILQ\W ¹^QbQº M ¹[ÅbQº LMT KTQMV\M =V KWUXQ\W VWV NIKQTM [^WT\W KWV TI KIXIKQ\o QVVI\I LQ QVLQ^QL]IZM QUUMLQI\IUMV\M Q \ZI\\Q LMTTI XMZ[WVITQ\o IT\Z]Q M LQ KWV[QOTQIZM KWV O][\W ZINÅVI\W M LQ[QV^WT\W IT \MUXW [\M[[W ;QV LITT¼QV^MVbQWVM LMTTI OQIKKI “a mappina” lanciata da Vincenzo Attolini, l’abito napoletano si distingue per la spalla cascante, la manica a camicia e il taschino cucito. Risalendo agli QVQbQ LMT [MKWTW [KWZ[W [Q XW[[WVW KQ\IZM :INNIMTM ;IZLWVMTTQ M .QTQXXW ,M 6QKWTI QT K]Q ÅOTQW ^M[\Q^I >Q\\WZQW -UIV]MTM 111# M IVKWZI )V\WVQW +IOOQ]TI Peppino Miniello e Giuseppe Talarico, che formarono a loro volta Antonio Gallo, Angelo Blasi e Vincenzo Attolini, per molti anni maestro tagliatore della Sartoria “London House” di Gennaro Rubinacci. Oggi sono centinaia le aziende artigiane del settore che fanno parte di un tessuto economico prezioso XMZ TI +IUXIVQI IVKPM XMZKPu ITK]VM LQ M[[M VMOTQ IVVQ PIVVW ^Q[\W KZM[KMZM QT TWZW OQZW L¼INNIZQ ÅVW I LQ^MV\IZM ^MZM M XZWXZQM QVL][\ZQM LMTT¼IZ\QOQIVI\W locale. Il denominatore comune di queste attività resta, comunque, l’aver mantenuto e tramandato le tecniche dei padri fondatori, lavorando ancora oggi KWV IOW ÅTW LQ\ITQ M NWZJQKQ <ZIUIVLI\I LQ OMVMZIbQWVM QV OMVMZIbQWVM LQ XILZM QV ÅOTQW v ]V¼IZ\M [MVbI MO]ITQ VMT UWVLW 8MZKPu XMZ LQZTI KWV 6QVW De Nicola: «gli uomini napoletani hanno un gusto unico, che fa quasi parte del loro patrimonio cromosomico».

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DOSSIER NAPOLI

Angelo Fusco La storia di Angelo Fusco è davvero particolare. Lui è un chirurgo plastico affermato, che si è specializzato nei migliori istituti di Stati Uniti e Brasile, e coltiva per sua natura una spiccata passione per il bello. Le origini napoletane, poi, non fanno che accrescere questa indole, insieme all’attenzione per l’eleganza e la qualità artigianale della produzione sartoriale. Sta di fatto che, non trovando sul mercato ciò che cerca, Fusco chiede a una sartoria partenopea di produrre per lui una piccola quantità di cra^I\\M 4M TWZW KIZI\\MZQ[\QKPM [WVW ÅV LI []JQ\W inequivocabili: solo seta jacquard non stampata e solo sette pieghe, cucite interamente a mano, con l’interno dello stesso tessuto. Angelo Fusco le indossa, poi le regala agli amici, poi ricevendo richieste sempre più numerose dai conoscenti, arriva a vestire con le sue cravatte ciascun membro del Senato e tutti i rappresentanti di stato presenti al G8 di Genova… Insomma, da una passione personale nasce una vera e propria attività professionale, che AngeTW .][KW KWV\QV]I KWU]VY]M IL INÅIVKIZM ITTI professione di chirurgo plastico. Sarà l’apertura della boutique di via Montenapoleone, nel I KWV[IKZIZTW LMÅVQ\Q^IUMV\M KWUM XZWduttore artigianale di eccelsa qualità.

Cesare Attolini La sartoria Attolini nasce a Napoli negli anni 30, quando Vincenzo Attolini inventa uno stile che fa scuola ancora oggi, diventando presto «il Re dei sarti», dopo essere stato soprannominato il “sarto dei Re”, per aver vestito Vittorio Emanuele III. Ma Vincenzo realizza abiti su misura anche per Totò, Vittorio De Sica e molte altre personalità internazionali del cinema, LMTTI XWTQ\QKI M LMTTI ÅVIVbI )VQUI\W LITTI []I [\M[[I XI[[QWVM QT ÅOTQW +M[IZM PI QT UMZQ\W LQ unire le tecniche di lavorazione artigianale e quelle tipicamente seriali, aprendo nella metà degli anni 80 il suo laboratorio a Casalnuovo, KWV QT []XXWZ\W LMQ ÅOTQ 5I[[QUQTQIVW M /Q][MXpe, che lanceranno il marchio sui mercati internazionali. Oggi sono 130 i sarti che, con il solo I][QTQW LQ NWZJQKQ LQ\ITQ IOW M ÅTW ZMITQbbIVW capi al giorno, secondo il paradigma dell’unicità nella lavorazione e nei tessuti, e di lusso inteso come esperienza unica, creata personalmente per ciascun cliente. Per la realizzazione di un capo sono necessarie circa 30 ore e ogni sarto è dedicato a un unico passaggio: solo 10.000 abiti ogni anno raggiungono gli estimatori di Attolini nel mondo, attraverso le boutique più importanti dei 5 continenti.

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E. Marinella Grande appassionato di eleganza e ricercatezza maschili, Eugenio Marinella apre nel 1914 una boutique in piazza Vittoria, che sin dall’inaugurazione diventa un luogo frequentato da per[WVIOOQ VW\Q M ZINÅVI\Q 5I\QTLM ;MZIW [KZQ^M QV proposito su “Il mattino di Napoli”: «i nostri viveurs troveranno articoli inglesi esclusivamente modellati per la casa, come camicie, cravatte, bretelle, fazzoletti, bastoni, tutto di ultimissima moda...». Le cravatte, però, diventano la “specialità della casa” solo ITTI UWZ\M LQ -]OMVQW VMT ! Y]IVLW QT Åglio Luigi incrementa la loro produzione e, per aumentarne la consistenza, attua una lavorazione a “sette pieghe”, con il tessuto ripiegato su se stesso sette volte. Oggi, con la terza generazione rappresentata da Maurizio, le cravatte Marinella sono conosciute e apprezzate in tutto il mondo per l’originalità dei disegni e la qualità delle stoffe, scelte personalmente dallo stesso Maurizio in Inghilterra. Marinella è da sempre un “salotto” e un punto di incontro per persoVIOOQ QTT][\ZQ I TQ^MTTW QV\MZVIbQWVITM# M XZWXZQW il successo anche all’estero ha portato alla recente apertura di tre punti vendita di propietà: Tokyo, Lugano e Londra.

Eddy Monetti

In apertura: Laboratorio dell’azienda Kiton Arzano, Archivio Paone In queste pagine: L’antico negozio di tessuti Isaia a Napoli, archivio azienda Isaia, Abito Cesare Attolini.

In piena Belle Epoque, quando Napoli è anche la capitale dell’eleganza, Eduardo Monetti apre nella prestigiosa via Toledo un negozio di [WTQ KIXXMTTQ /TQ QVQbQ LQNÅKQTQ [WVW []XMZI\Q OZIzie alla visita alla Casa del tenore Enrico Caruso. Eduardo, però, scompare a soli 50 anni e il OQW^IVQ[[QUW ÅOTQW ;IT^I\WZM [Q \ZW^I I OM[\QZM l’azienda in un periodo duro come la Seconda Guerra Mondiale. L’attività si trasferisce in vari X]V\Q LMTTI KQ\\o ÅVW IL IXZQZM KWV [MQ ^M\ZQVM tutte nuove sempre in via Toledo, in cui, oltre ai cappelli, fanno bella mostra di sé anche giacche, cravatte e altri accessori per l’uomo elegante. La svolta arriva negli anni Sessanta con Eddy Monetti, che dà inizio a un processo di modernizzazione, aprendo negozi in vari punti della città e, successivamente, anche a Roma e Milano. Lo stile Monetti si distingue oggi per l’uso dei colori e l’attenzione per la qualità, estesa anche agli accessori e alla linea donna. 1 ÅOTQ LQ -LLa )TM[[QI ;IT^I\WZM :W[[MTTI M Daniele Maria - continuano l’attività con passione, ognuno impiegato in un ramo diverso dell’azienda, mentre il marchio si espande in Oriente e il “guest book” della casa si riempie LQ ÅZUM QTT][\ZQ

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Isaia Nato negli anni Venti da un’intuizione di EnriKW 1[IQI KPM LMKQLM LQ INÅIVKIZM ]V TIJWZI\WZQW di sartoria al già famoso negozio di tessuti pregiati, il marchio Isaia è tra i più affermati nel mondo come rappresentante del concetto di alta sartoria “made in Napoli”. Nel 1957 sposta la sua produzione a Casalnuovo, tempio dei sarti partenopei, e negli anni 60 è distribuito nei più famosi negozi in Italia. È dagli 80 che si apre ai mercati internazionali, con la creazione di un nuovo logo con le iniziali dei nomi dei tre fratelli (Enrico, Rosario, Corrado) e una KIUXIOVI X]JJTQKQ\IZQI ÅZUI\I LI 0MTU]\ Newton. Mantenendo sempre al primo posto il valore della tradizione sartoriale, oggi Isaia propone anche un total look, dagli abiti alle caUQKQM ÅVW ITTI UIOTQMZQI M IOTQ IKKM[[WZQ ,WXW I^MZ QVI]O]ZI\W VMT ! QT XZQUW ¹ÆIO[PQX [\Wre” nel cuore del Quadrilatero milanese, Isaia ha strategicamente moltiplicato i suoi monomarca nel mondo: dopo Russia e Cina, sono in arrivo i negozi di New York e Tokyo. Isaia mantiene tutta la sua produzione a Casalnuovo e può contare su oltre 200 dipendenti, la cui ge[\QWVM v INÅLI\I ITTI \MZbI OMVMZIbQWVM" /QIVT]ca, Enrico, Massimiliano e Alessandra.

Kiton Il marchio Kiton ha una storia relativamente recente, che affonda le sue radici in un’esperienza consolidata nei tessuti e nell’eleganza maschile, con un prestigioso negozio in piazza Mercato. A ereditare l’attività è Ciro Paone, che fonda la CI.PA - Alta Sartoria Maschile nel 1956 e il marchio Kiton nel ’900, il cui nome fa riferimento al “chitone”, la tunica indossata dagli uomini nell’Antica Grecia. Persino in anni poco felici come i primi 70, il brand si afferma velocemente sul mercato italiano e, successivamente, su quelli europeo e nordamericano. Oggi è senza dubbio tra i più conosciuti e apprezzati nel mondo, anche se la produzione è interamente mantenuta ad Arzano, dove nel 2001 è stata fondata anche una scuola di alta formazione sartoriale. I punti vendita di Kiton sono templi dell’eleganza maschile dove possono trovare l’abito adatto manager e uomini politici, scegliendo tra la più giovane linea CI.PA 1956 e l’esclusivo modello K50 (50 ore per produrlo e un’edizione limitata in 50 esemplari). Nonostante le dimensioni e il fatturato, Kiton conserva ancora oggi un’impronta familiare: tra i cinque soci della Ciro Paone SPA, infatti, [Q \ZW^IVW IVKPM TM ÅOTQM LMT NWVLI\WZM

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London House di Mariano Rubinacci I successi della sartoria risalgono agli anni Trenta, ma la famiglia già nell’800 ha un commercio di sete pregiate con l’Oriente e una bottega nei pressi del Maschio Angioino. Il nipote Gennaro, noto in città come “arbiter elegantiarum”, decide a sua volta di aprire una boutique nei primi del 1900, chiamandola “London House”, vista la sua passione per lo stile inglese. Nell’atelier viene assunto il giovane Vincenzo Attolini, che dà un’impronta nuova allo stile sartoriale napoletano e richiama personaggi famosi, quali De Filippo e Vittorio De Sica (questi ne “L’Oro di Napoli” indossa una giacca rimasta tra le più celebri del cinema italiano). Ancora oggi gli atelier di Rubinacci sono frequentati da molte personalità dell’aristocrazia e dell’imprenditoria internazionale, che ne apprezzano il grande stile, l’unicità (solo 1.200 pezzi all’anno) e l’originalità, come pure Q \M[[]\Q ^QV\IOM Q NW]TIZL M[\ZW[Q UI ZINÅVI\Q e i piccoli vezzi per “dandy” contemporanei. 4¼MZMLM LQ /MVVIZW 5IZQIVW INÅIVKI\W WOOQ LIT ÅOTQW 4]KI OQZI QT UWVLW XMZ ZIOOQ]VOMZM Q suoi clienti: dalla boutique londinese di Mount Street a New York, dove sono spesso organizzati dei Trunk Show, passando per Tokio.

In questa pagina, da sinistra a destra: laboratorio Rubinacci; Renato Ciardi con Paolo Carlini; Renato Ciardi con Carlo Dapporto. Nella pagina accanto: 1985, campagna pubblicitaria Kiton; laboratorio dell’azienda Kiton Arzano (Archivio Paone).

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Luigi Borrelli La storia di Borrelli deve le sue origini a una donna, Anna, che nel 1928, dopo una lunga M[XMZQMVbI VMTTI [WÅ[\QKI\I KIUQKMZQI LQ ]VI zia, apre un piccolo atelier per i clienti più affebQWVI\Q IUUQZI\Q LITTI []I XMZQbQI VMTTM ZQÅVQture e dalla ricercatezza dei dettagli. Negli anni 9]IZIV\I TI [QOVWZI )VVI ^QMVM INÅIVKI\I LIT ÅOTQW 4]QOQ KPM KWV ]VW [XQZQ\W XQ QUXZMVLQ\WZQITM QVQbQI I X]V\IZM []TT¼MKKMbQWVITM ZQÅVQtura delle confezioni, con un occhio sempre più attento alla concorrenza. Senza cedere al più facile mondo delle confezioni seriali ma, anzi, andando controcorrente, Luigi apre nel 1957 la Luigi Borrelli Camiceria, che veste Peppino De Filippo e Marcello Mastroianni, Richard Gere, Harrison Ford e Gerard Depardieu, come aveva precedentemente fatto con Benedetto Croce e Giacomo Puccini. Negli anni Novanta è afÅLI\W I .IJQW ZIXXZM[MV\IV\M LMTTI \MZbI OMnerazione, il compito di internazionalizzare il brand di famiglia, trasformato oggi in un “total look” (abiti, pantaloni, maglieria e accessori) distribuito non soltanto in Italia, ma anche in Europa, Stati Uniti e Giappone.

Sartoria Partenopea È un’azienda relativamente giovane, che lavora ogni capo secondo i dettami della tradizione partenopea e di una storia centenaria custodita dalle mani esperte di oltre 70 sarti. La Sartoria Partenopea, infatti, ha solo 20 anni di età, ma garantisce il suo legame con la grande scuola VIXWTM\IVI I\\ZI^MZ[W TM ÅO]ZM LQ )VOMTW *TI[Q M LMT ÅOTQW 5I]ZW MZMLQ LQ ]VI LMTTM NIUQOTQM che hanno reso grande questa storia tutta italiana. Oggi come allora, la grande protagonista dello stile sartoriale è la giacca: un’espressione emblematica della tradizione più autentica, della creatività e, soprattutto, della maestria artigianale. Dai primi anni a oggi, però, le collezioni di Sartoria Partenopea si sono ampliate, per divenire sempre più complete: capispalla, camicie, cravatte, pantaloni, accessori… Ma c’è di più: Sartoria Partenopea incarna anche il connubio tra tradizione e innovazione, con la produzione, per esempio, di abiti sartoriali totalmente tinti in capo e uno stile “vintage” KPM [NZ]\\I TI^IOOQ XIZ\QKWTIZQ =VI [ÅLI Y]MTTI di “ringiovanire” il capo sartoriale, fortemente voluta dal giovane Mauro Blasi, direttore commerciale dell’azienda e motore di questa piccola rivoluzione.

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ANGELO FUSCO www.angelofusco.eu Milano - via Montenapoleone, 25 - +39.02.76318933 Caserta - piazza Nicola Amore,36 - Roccamonfina - +39.0823.920625 CESARE ATTOLINI www.cesareattolini.com Milano - Showroom -via Visconti di Modrone, 19 - +39.02.76316757 Napoli - Via Nazionale delle Puglie, 42, Casalnuovo +39.081.844441 E.MARINELLA www.marinellanapoli.it Milano - via Santa Maria alla Porta, 5 - +39.02.86467036 Napoli - via Riviera di Chiaia, 287 - +39.081.2451182 EDDY MONETTI www.Eddymonetti.com Milano - piazza San Babila,4 - +39.02.784678 Napoli - via dei Mille,45 - +39.081.407064 KITON www.Kiton.it Milano - via GesĂš, 11 - +39.02.76390240 Napoli - viale delle Industrie, Arzano - +39.081.5855272 ISAIA www.Isaia.it Milano - via ,Verri, 8 - +39.02.36696931 Napoli - via Roma,44 - Casalnuovo - +39.081.5210311 LONDON HOUSE MARIANO RUBINACCI www.marianorubinacci.net Milano - via Montenapoleone,18 - +39.02.76001564 Napoli - via Filangieri, 26 - +39.081.403908 LUIGI BORRELLI www.luigiborrelli.com Milano - Hotel Park Hyatt - Via Tommaso Grossi, 1 - +39.02.88211234 Napoli via Filangeri, 68 - +39.081.425162 SARTORIA PARTENOPEA www.sartoriapartenopea.it Milano - Showroom - via Manzoni, 43 - +39.02.29063067 Napoli - via del Campo Santo, 112 - +39.081.431146

Nella Pagina accanto: Collezione Blasi, abito presentato al Festival della Moda Maschile di San Remo. In questa pagina dall’alto: Azienda Sartoria Partenopea; Eddy Monetti veste Sylvester Stallone, giacca vintage Rubinacci anni 30.

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STORIE DI FAMIGLIA

Cesare Attolini: signori si nasce di Alessia Giorgia Pagano

’era una volta un sarto napoletano di nome Vincenzo, che negli anni 30 ebbe il coraggio di sconvolgere la moda britannica tanto in voga all’epoca, anche tra i nobili e i signori a pas[MOOQW XMZ Q ^QKWTQ XIZ\MVWXMQ )UITÅ M TI XQIbbM\\I LQ +IXZQ XMZ KZMIZM Y]ITKW[I LQ V]W^W M QUXMZQ\]ZW 9]ITKW[I LQ \IV\W ZQ^WT]bQWVIZQW LI M[[MZM KWV[QLMZI\W ¹IT\MZVI\Q^Wº ÅVW I \]\\Q gli anni 60, diventare un “must” nei 90 ed entrare di diritto nel guardaroba dell’uomo elegante oggi. «Via le imbottiture, le spalline e la fodera! La giacca deve essere morbida come una camicia!» pensò Vincenzo, mettendo a frutto tutto il suo estro e la sua abilità nel taglio dei tessuti, con la creazione della mitica giaccia destrutturata dal taschino “a barchetta”. Fu così che la storia del “c’era una ^WT\Iº KWV\QV] I XQMVW ZQ\UW XI[[IVLW QV UIVW I +M[IZM ÅOTQW LQ >QVKMVbW M NWVLI\WZM LMTTI [IZ\WZQI KPM IVKWZI WOOQ XWZ\I QT []W VWUM M []KKM[[Q^IUMV\M IQ ÅOTQ LQ Y]M[\¼]T\QUW /Q][MXXM M 5I[[QUQTQIVW che hanno trasformato le fatiche del nonno e del padre in uno dei marchi di riferimento dell’alta sartoria napoletana nel mondo: Attolini. Passato il testimone imprenditoriale, il maestro Cesare si dedica ora all’attività creativa, «girando come una trottola dal reparto taglio a quello stiratura, per seguire personalmente tutte le fasi di produzione del prodotto», come ci racconta Giuseppe, con il fratello a capo dell’etichetta che veste i “signori” di oggi (dal capo di stato al Premio Oscar) come vestì, all’epoca, Vittorio De Sica e Clark Gable, il Re Vittorio Emanuele III, il Duca di Windsor e il Principe De Curtis, in arte Totò…

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CESARE ATTOLINI S.p.A. Via Nazionale delle Puglie, 42 80013 Casalnuovo (Na) www.cesareattolini.com info@cesareattolini.com +39.081.8444411 +39.081.5226792


STORIE DI FAMIGLIA

E sono tanti gli aneddoti, su Totò come sul Re d’Italia, su Marcello Mastroianni come su Robert De Niro e su tutti coloro che, di passaggio per Napoli, non hanno perso l’occasione di farsi cucire un abito su misura. Ma va detto che gli Attolini, un po’ come l’eleganza che rappresentano, sono tipi discreti, LMÅTI\Q KPM VWV IUIVW XI^WVMOOQIZ[Q KWUM dei gagà. «Siamo persone umili e modeste - conferma Giuseppe. «Sappiamo fare un buon prodotto ed essere unici, ma, grazie ai nostri genitori, abbiamo un’educazione basata sui valori “veri”, che comprendono il rispetto, anche della privacy dei nostri clienti». In effetti a casa Attolini, anche se già da bimbi si andava vestiti con la camicetta di lino e il pantalone di cotone, il popelin o lo zephir, si è sempre respirata un’aria di sana, tradizionale, serenità, che viene riconosciuta ancora oggi dai dipendenti dell’azienda, come dal mercato. «Noi - commenta Giuseppe - cerchiamo di “educare” ai canoni della sartoria, apportando il nostro prodotto, che è anche una stoZQI ]VI ÅTW[WÅI ]V UWLW LQ M[[MZM¯. Un fatto di buon gusto, insomma, con giacche, pantaloni e cappotti che si mantengono in equilibrio tra l’elegante e il contemporaneo. «La sartoria non è sinonimo di “vecchio”, bensì di “qualità”. Io e mio fratello siamo entrambi molto giovani e viaggiamo in ogni parte del mondo, con tutto il know-how necessario per stare al passo coi tempi». In effetti i due possono dirsi “uomini immagine” degni della propria azienda, un po’ come lo era il nonno Vincenzo, che però non hanno conosciuto: «so che era un uomo di buon gusto, a partire

dal vestiario. Da bravo viveur, frequentava il teatro San Carlo e collezionava opere d’arte: tutte qualità ereditate poi da mio padre…». Insieme alla personalità forte e alla “capa tosta”, si potrebbe dire… «Mio nonno ha contrastato il dogma della giaccia inglese, dando vita a quella napoletana secondo il suo modo di vedere: un capo destrutturato e leggero come una seconda pelle, che non desse fastidio guidando o lavorando. In modo simile ha agito mio padre, che non è mai stato un tipo “facile”: era (ed è) uno sveglissimo, un vulcano in eruzione! E ha dato ÅTW LI \WZKMZM IVKPM IT VWVVW 1T []W UMZQ\W v LQ I^MZM introdotto il metodo della sartoria nella dinamica delle confezioni industriali, creando il ”ciclo sartoriale” che adoperiamo ancora oggi. E per questo, girando l’Italia, è stato super corteggiato da molte aziende leader nel settore. Eppure ha messo alla porta tutti quelli che hanno cercato di dettare le loro regole…». Tra le righe traspare uno spirito napoletano che nulla ha a che fare con i cliché: «non è facile scrollarsi di dosso questo tipo di “napoletanità”, soprattutto per noi che abbiamo sempre puntato sull’estero e sulle esportazioni. Ma quando ci conoscono, viene fuori la nostra mentalità e la nostra visione atipica, “internazionale”, quasi. E ne siamo UWT\W ÅMZQ». Come lo sono del loro nome, che fa credere loro quanto in una vita di lavoro duro, il vero lusso sia il tempo libero, per stare serenamente insieme alla propria famiglia. A proposito, e gli eredi? «In cuor mio, spero che i VW[\ZQ ÅOTQ LQIVW KWV\QV]Q\o IT VW[\ZW VWUM M IT VW[\ZW lavoro… Ma chi lo sa…». 6WQ [QIUW ÅL]KQW[Q" QT sangue non mente.

In questa pagina, dall’alto: Cesare Attolini; Giuseppe Attolini; Massimiliano Attolini. In apertura: particolare dell’impuntura per il taschino a barchetta.

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MILANO PIAZZA SAN BABILA

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NAPOLI

- ROMA - MILANO - CHANGDU - HARBIN - SHANGHAI

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07/03/11 16.19


IL PERSONAGGIO

Sergio Maione: Napoli, su la testa! di Alessia Giorgia Pagano

“The Lifestyle Journal” a “tu per tu” con il patron dei migliori alberghi partenopei. Un grande imprenditore, un cittadino, un napoletano. Tra preoccupazione, severità e speranza. on la precisione di un ingegnere elvetico (o di un ricercatore nano-tecnologico giapponese, tanto per rendere l’idea), l’assistente dell’Avvocato 5IQWVM KQ KPQIUI QT OQWZVW XZQUI XMZ KPQMLMZM [M v XW[[QJQTM IV\QKQXIZM T¼QV\MZ^Q[\I LQ UQV]\Q 8MZ VWV [OIZZIZM QW LQOQ\W QT V]UMZW LMTT¼]NÅKQW situato “’n coppa” al leggendario Grand Hotel Vesuvio, con vista sul litorale di Santa Lucia, ben 60 secondi prima del previsto. Anche perché la ÅO]ZI LMTT¼)^^WKI\W 5IQWVM KW[z [] L]M XQMLQ ]V XW¼ LQ [WOOMbQWVM TI UM\\M ;IZo KPM T]Q v ]V WUWVM QUXWVMV\M ]V 5IZKIV\WVQW [Q [IZMJJM LM\\W IQ \MUXQ LQ <W\ # [IZo KPM IVKPM UM\INWZQKIUMV\M XIZTIVLW v ]V ¹XMbbW OZW[[Wº UQKI LI ZQLMZM° =VW KPM ITTI UWZ\M LMT XILZM ZQXWVM VMT KI[[M\\W la laurea in Giurisprudenza, prende in mano l’azienda di famiglia, già proprietaria di alcune strutture alberghiere tra Napoli e Positano, e la trasforma in pochi anni nell’impresa leader del settore turistico della Regione Campania. Uno che acquisisce l’albergo più antico del lungomare partenopeo - il Vesuvio, appunto - e lo innalza a un livello di eccellenza europeo, ospitando, durante il G7 del 1994, il Presidente degli Stati Uniti, quello francese e quello italiano: tutti e tre in una botta sola. Uno che di hotel di lusso a Napoli ne possiede altri due (il Majestic e l’Excelsior), oltre a presiedere altre 14 società, per un totale LQ LQXMVLMV\Q QVKT][I TI XQ OZW[[I KI[I LQ LQ[\ZQJ]bQWVM KQVMUI\WOZIÅKI KIUXIVI =VW KPM \ZI ]V¼IbQMVLI M T¼IT\ZI v [\I\W IVKPM >QKM 8ZM[QLMV\M dell’ANICAGIS regionale e Consigliere d’Amministrazione del Teatro San Carlo. Uno che, per tutto questo, è citato tra i fautori del cosiddetto “rinascimento” napoletano. Uno a cui, insomma, il titolo di Cavaliere del Lavoro non poteva portarlo via proprio nessuno… Quella con l’Avvocato Maione sarà una conversazione seria, molto interessante ed esaustiva (precisissimo anche lui come un chirurgo bavarese, l’Avvocato risponderà a ogni singola domanda della nostra lunga lista punto per punto e, per portare a termine l’impegno preso con noi, eviterà persino di tirare su la cornetta del cellulare: «quello tanto squilla di continuo!»).

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IL PERSONAGGIO

È lo sfogo di un imprenditore, di poche parole perché abituato a parlare coi fatti. Ma, soprattutto, è lo sfogo di un napoletano come se ne vedono di rado oggi. Infatti, pur vivendo quotidianamente Napoli “dal di dentro”, oltre che LIT []W ]NÅKQW ¹’n coppa ‘o Vesuvio”, l’Avvocato Maione dice la sua con una capacità critica, una lucidità e un senso di responsabilità di respiro ben più ampio. Nulla di simile alla caricatura LI ¹XZW^QVKQITW\\Wº [XM[[W INÅJJQI\I IQ KQ\\ILQVQ partenopei. Ecco, allora, che la retorica, la risata facile e i “tricchettracche” lasciano il posto alla severità e alle bacchettate. Perché ora Napoli di questo ha bisogno. Per rimettersi in riga, alzare la testa e rinascere davvero. Non è forse questo amore? Albergatore, imprenditore, immobiliarista: avvocato, ma lei ha mai esercitato la professione? L’ho fatto per otto anni dopo la laurea, tra il 1971 e il 1979. Poi ho lasciato alla morte di mio padre, per prendere il suo posto in azienda. Durante il G7 di Napoli, nel 1994, l’Hotel Vesuvio ha ospitato i capi di stato di Stati Uniti e Francia, oltre che quello italiano, ed è stato eletto tra i migliori alberghi europei. È stato un punto di svolta per voi e per l’intera città. Ce lo racconta? Il G7 è stato un momento fondamentale, perché tutti i media vi hanno fatto riferimento e c’è stato un forte rilancio dell’immagine della città a livello mondiale, con enormi conseguenze soprattutto sul settore turistico. È seguito, infatti, un periodo molto positivo, durato circa 13 anni, in cui la città ha goduto di un indice di occupazione degli alberghi eccezionale. Un periodo di splendore che ha coinciso con il cosiddetto “rinascimento napoletano”. Si può dire, quindi, che la scelta di Ciampi di proporre Napoli come città ospite del G7 sia stata determinante, sebbene poi questo “rinascimento” sia stato molto ZMTI\Q^W XMZKPu KWV TI KZQ[Q LMQ ZQÅ]\Q [WVW ^MV]\M fuori tutte le caratteristiche peggiori, che fanno LQ 6IXWTQ ]VI KQ\\o ^MZIUMV\M LQNÅKQTM° Quali sono i difetti di Napoli? Napoli è una città che vive in una totale, assoluta, e continua emergenza: qui non esiste la normali\o VMT \ZINÅKW KWUM VMTTM J]KPM []TT¼I[NIT\W LMTTM strade. Per non parlare dello scarso, se non nullo, senso civico e della collettività che caratterizza i VW[\ZQ KQ\\ILQVQ 7ZI [WVW Q ZQÅ]\Q KWUM XZQUI lo sono stati il colera e il terremoto. Questa non è una città “normale”, che sa vivere nell’ordinario. E mi rivolgo alla società civile ma anche, e soprattutto, alla classe dirigente, che pensa sempre ai grandi progetti stra-ordinari (Bagnoli,

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In questa pagina, dall’alto: terrazza Hotel Excelsior; ritratto di Sergio Maione; ristorante Caruso.


IL PERSONAGGIO

Napoli Est etc.), ma non si dedica alle questioni fondamentali per i cittadini, ovvero gli strumenti per poter vivere bene l’ordinario. Certo, se si fa qualcosa di più grosso, è tanto di guadagnato, ma bisogna partire dalla normalità. Basti pensare che con i tassi di disoccupazione che ci sono qui, la città dovrebbe “esplodere”, e invece nel weekend è deserta, perché sono tutti al mare… Da dove è venuta fuori la questione “monnezza”?… 4I Y]M[\QWVM LMQ ZQÅ]\Q v [\I\I T¼M[XTW[QWVM LQ ]VI situazione già critica da anni. Non si è mai programmato nulla a riguardo, non sono mai stati costruiti dei termovalorizzatori a tempo debito, né sono state aperte nuove discariche. E non si è mai dato inizio a un circolo virtuoso della raccolta differenziata, che ancora oggi si attesta sul 17/18%: una cifra bassissima. Noi nei nostri hotel la facciamo da 4 o 5 anni, ma siamo un’esigua minoranza. Poi bisogna sempre vedere se, una volta differenziata, la raccolta resta \ITM° 1V[WUUI QT XZWJTMUI LMQ ZQÅ]\Q VMT è “solamente” esploso, dopo aver covato sotto la cenere per 15 anni. Ma se dovesse incontrare Umberto Bossi, cosa gli direbbe? Sicuramente non condivido certe estremizzazioni della Lega, ma devo anche dire che una situazione che si trascina da 15 anni non è più un’emergenza, e capisco che continuare a chiedere solidarietà agli altri senza nemmeno prospettare un risoluzione del problema, è un fatto LQNÅKQTM LI IKKM\\IZM° 8WQ [M Q VW[\ZQ ZQÅ]\Q VWV li vogliono nemmeno le altre province campane (Avellino, Benevento, Caserta e Salerno), come si può criticare l’atteggiamento della Lega? Nel 2008 gli altri ci hanno dimostrato solidarietà come noi avevamo fatto in precedenza con alcune regioni settentrionali. Ma nei tre anni dopo cosa è stato fatto a Napoli? Poco o niente… Per questo non mi sento di aggredire Bossi come un bieco “nordista” che ce l’ha con il Sud… Cosa pensa della nuova amministrazione comunale? Il cambio di amministrazione è una grande speranza. Ora è troppo presto per scorgere dei risultati, ma ci auguriamo che questi vengano fuori. Anche perché usciamo da un ventennio di LQ[I[\ZQ M XMOOQW v LQNÅKQTM NIZM° Torniamo al G7 e al Grand Hotel Vesuvio, che si trovò a ospitare Bill Clinton, François Mitterrand e i rappresentanti di Palazzo Chigi… Come avete vissuto l’avvenimento? È stata una situazione un po’ atipica: uno dei po-

chi casi in cui una struttura alberghiera accoglie sia il paese ospitante che altre due delegazioni fondamentali e, soprattutto, i loro capi di stato. Tutto questo, naturalmente, ha potenziato l’immagine del Vesuvio, rendendolo fondamentale in quanto albergo di punta della città. Eppure la parte più intensa è stata non tanto l’evento in sé, della durata di tre giorni, bensì tutta l’organizzazione a monte dell’evento, che ha occupato la bellezza di un anno di lavoro. Già da alcuni mesi prima del G7 hanno iniziato a venire qui funzionari della Presidenza del Consiglio e del Mini[\MZW LMOTQ -[\MZQ# IVKPM QV KQ\\o K¼v [\I\W \]\\W ]V movimento per sistemare servizi e piccole cose “ordinarie”, che sono stati poi fondamentali per Napoli. 4I KZQ[Q QV\MZVIbQWVITM M Y]MTTI LMQ ZQÅ]\Q invece, negli ultimi anni hanno avuto pesanti ripercussioni sul turismo napoletano, tanto che il leggendario ristorante Caruso dell’Hotel Vesuvio è stato chiuso… Sì, i costi erano diventati insostenibili. Ma abbiamo sfruttato questo periodo di “pausa” per una ristrutturazione totale, che lo ha reso oggi uno dei più bei ristoranti d’Italia, oltre che un luogo simbolo della città, da cui sono passati, al di là del tenore Caruso, tutti i grandi della terra, tra attori, registi, cantautori, personalità politiche… All’inaugurazione del settembre 2010, infatti, c’era una coltre di VIP… Lei coltiva molte amicizie nell’ambiente? Sì, c’erano Lucio Dalla, De Gregori e… Ora non li ricordo tutti. Anche perché io, personalmente, non sono un tipo molto mondano. Chiaramente ho conosciuto molti di loro, ci ho parlato e scambiato idee. Ci racconta qualche aneddoto personale legato a qualcuno di questi personaggi? Ne sono passati davvero tanti, anche perché il Vesuvio, nato nel 1882, è l’albergo più antico del lungomare napoletano. Una sensazione un po’ strana l’ho provata proprio durante il G7, nel vedere costantemente a pochi metri dal Presidente degli Stati Uniti, il Colonnello dei Marines con la cosiddetta “valigetta”...Insomma, mi ha impressionato pensare che quell’uomo aveva sempre questo Colonnello a tre o quattro metri da lui… Come diceva sopra, il Vesuvio ha ospitato I T]VOW +IZ][W KPM TW LMÅVz ¹TI []I KI[I napoletana”. Possiede qualche cimelio legato alla storia antica del Grand Hotel? Gli oggetti veri e propri sono spariti nel tempo, UI IJJQIUW UWT\M NW\WOZIÅM LQ +IZ][W KWUM LQ tanti altri personaggi.

In questa pagina, dall’alto: La Vesuvietta; Hotel Majestic; zona relax Echia.

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IL PERSONAGGIO

Lei è il Presidente della Prestige Hotels, la societĂ che riunisce la crema degli hotel partenopei, ma anche l’amministratore di 14 societĂ diverse con oltre 400 dipendenti: come tiene testa a tutte queste responsabilitĂ ? Il mio lavoro è stato bello ed entusiasmante per molti anni, anzi posso dire che una delle cose che piĂš mi appassiona è proprio creare attivitĂ e occupazione. Negli ultimi tre anni, però, tutto si è fatto piĂš penoso e faticoso, perchĂŠ la crisi del settore turistico e convegnistico a Napoli versa oggi in una situazione drammatica, complici, IXX]V\W Q ZQĂ…]\Q M TI XQ„ IUXQI KZQ[Q MKWVWUQKI internazionale. A proposito di turismo, può dirci che tipo di target differenzia l’Hotel Vesuvio, il Majestic e l’Excelsior? Diciamo che il Vesuvio è la punta di diamante, l’albergo simbolo della cittĂ , mentre l’Excelsior, di lusso per sua natura, è l’hotel dei napoletani, tanto che l’80% della borghesia “beneâ€? di Napoli organizza il proprio matrimonio lĂŹ. Il Majestic, invece, si trova in centro, alle spalle di via dei Mille, che è un po’ la via Montenapoleone dei napoletani, e si caratterizza per una natura piĂš commerciale. In aggiunta, prima ancora che scoppiasse la crisi, abbiamo cominciato a realizzare un nuovo hotel, Palazzo Esedra, che dovrebbe inaugurare nella prossima primavera e punterĂ anch’esso su business e convegnistica. Secondo lei le nostre vicende politiche contribuiscono a rendere ulteriormente negativa l’immagine dell’Italia all’estero? +MZ\W \]\\W QVÆ]Q[KM [QI QV VMOI\Q^W KPM QV XW[Qtivo. Ma io non appartengo a quella categoria di persone che scarica tutte le responsabilitĂ sui politici: loro hanno molte colpe di sicuro, ma non tutte le colpe, anche perchĂŠ rispecchiano la societĂ civile. Al Sud, per esempio, a essere carente non è la classe politica, bensĂŹ quella dirigente: la pubblica amministrazione è sovrappopolata, ci sono pochissime societĂ privatizzate e una minoranza esigua di persone che scelgono di rischiare. Molti preferiscono vivere di rendita, come se fossimo ancora negli anni 70, il periodo in cui avvenne il piĂš grosso disimpegno della borghesia napoletana dalla politica e dall’imprenditoria, Y]IVLW Q *7< ZMVLM^IVW QT TÂźQVÆIbQWVM era galoppante e molti chiusero fabbriche e opiĂ…KQ ZQ\QZIVLW[Q I ^Q^MZM LQ ZMVLQ\I -KKW IVKWZI oggi la situazione al Sud è questa: c’è poco amore per il rischio. Lei si occupa anche di cinema e presiede la societĂ di distribuzione Giochi del Me-

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diterraneo: conosce bene il suo concittadino Aurelio De Laurentiis? SĂŹ, oltre a essere stato Vice Presidente dell’ANECAGIS e consigliere del Teatro San Carlo, sono Vice Presidente Vicario dell’Unione Industriali di Napoli. E conosco bene Aurelio De Laurentiis perchĂŠ collaboro con lui da molti anni e ne distribuisco il prodotto in numerose regioni del Sud, attraverso la societĂ di distribuzione cineUI\WOZIĂ…KI KPM XW[[QMLW LI JMV IVVQ Per tutto il suo impegno e i successi ottenuti, lei è stato insignito del titolo di “Cavaliere del Lavoroâ€? dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: cosa ha provato? Una grande emozione: per me era una cosa del tutto inaspettata. Quello è come un â€?premio Oscarâ€? nel mio ambito e ha rappresentato il coronamento di una vita di lavoro.

Nel campo artistico, Eduardo De Filippo, che ha saputo descrivere Napoli e le sue problematiche UIOVQĂ…KIUMV\M IV\QKQXIVLW UWT\Q \MUQ KPM XWQ si sono ineluttabilmente avverati‌ Lei tifa Napoli? Certamente! Una dedica alla sua squadra? L’augurio che possano tornare i tempi di Maradona, quando il calcio nazionale è stato esaltato in Europa e nel Mondo. E una alla sua cittĂ ? Goethe scrisse che ÂŤNapoli è un paradiso abitato da diavoliÂť: io mi auguro che resti un paradiso, ma che i diavoli si trasformino!

Qual è il ricordo “napoletanoâ€? piĂš caro della sua infanzia? Per me è la famiglia. L’unitĂ della famiglia e i miei splendidi fratelli. Se dovesse riassumere la Napoli del presente? Ăˆ una cittĂ tormentata, che deve assolutamente uscire da questa crisi. Spero, appunto, che ne abbia capacitĂ la nuova amministrazione. Peggio di quello che ha fatto la precedente, comunque, non può fare‌ Di cosa hanno bisogno i napoletani per uscire dallo stato di “rassegnazioneâ€? in cui sembrano versare? Di uno scatto di orgoglio: devono pretendere che questa diventi una cittĂ normale. Se dovesse descrivere la “napoletanitĂ â€? piĂš verace, quali parole userebbe? Estro, genialitĂ , arte di arrangiarsi, mancanza di senso civico e collettivo. Non è un caso che il napoletano, fuori dal suo contesto, “funzioniâ€? davvero molto bene, come è accaduto ad almeno il 90% degli amici che si sono laureati con me e si sono poi trasferiti a Milano, visto che magari non avevano alle spalle un’azienda di famiglia da mandare avanti, ottenendo grandi successi. In effetti, sono molte le donne milanesi che vorrebbero “acchiappareâ€? un napoletano DOC‌ Menomale! Quale personaggio, secondo lei, è il piĂš napoletano di tutti?

In questa pagina dall’alto: Hotel Excelsior; la piscina dell’Hotel Vesuvio.


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DOSSIER NAPOLI

L’eccellenza orafa partenopea

È dalla seconda metà del XVIII secolo, quando è istituita una scuola autoctona e viene sanKQ\W QT XZQUW [\I\]\W LMTT¼)Z\M LMOTQ 7ZMÅKQ KPM Napoli si afferma come territorio di pregiata produzione orafa. Quest’ultima nasce inizialmente come arte di corte, per poi svilupparsi nei secoli successivi, con lo sviluppo del commercio e la formazione della classe borghese, aprendosi a un bacino sempre più ampio. Il primo capolavoro riconosciuto della scuola napoletana è il busto di San Gennaro in argento e pietre preziose, conservato nel tesoro del Duomo di Napoli. Ma sono famosissimi anche le opere di foggia greco-romana, lo stile “borbonico” e le realizzazioni in corallo, che dal 1800 vedono in Torre del Greco la loro patria. Da Y]MTT¼MXWKI TWV\IVI ÅVW ITTI ÅVM LMT »! T¼IZtigianato orafo campano resta sostanzialmente concentrato nei tradizionali poli produttivi di <WZZM LMT /ZMKW IXX]V\W M LQ *WZOW 7ZMÅKQ che si trova in pieno centro e continua a essere ancora oggi il punto di riferimento per l’artigianato di alta qualità, con più di 150 aziende artigiane e la presenza di oltre 100 gioiellerie in meno di un chilometro quadrato, che ne fanno un centro commerciale unico al mondo. Tuttavia, circa quindici anni fa, le esigenze produttive e l’espansione del settore hanno richiesto la creazione di un nuovo centro polifunzionale, QT <IZz +WV[WZbQW 7ZIÅ 6IXWTM\IVQ I 6IXWTQ che nasce a Marcianise nel 1996 ed è a tutt’oggi la sede di oltre 200 aziende specializzate nella produzione e nel commercio di preziosi. La tradizione orafa napoletana resta, comunque, un vero e proprio patrimonio storico della città, che viene preservato dal Consorzio Antico *WZOW LMOTQ 7ZMÅKQ M LITTM UWT\M OQWQMTTMZQM LQ grande valore.

Borgo Orefici Via Duca di San Donato, 33 +39.081.260500 www.borgorefici.eu Il Tarì Asi sud, Marcianise (CE) +39.0823.517111 www.tari.it

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DOSSIER NAPOLI

Shopping: le gioiellerie

+IÅMZW /QWQMTTQ 4I LQ\\I +IÅMZW INNWVLI TM []M ZILQKQ VMTT¼WZMÅKMZQI M VMTTI OQWQMTTMZQI VIXWTM\IVI LMOTQ IVVQ OZIbQM ITT¼WXMZI LQ 8QM\ZW +IÅMZW NWVLI\WZM di una delle più antiche botteghe nel cuore del Y]IZ\QMZM WZINW LQ 6IXWTQ" *WZOW LMOTQ 7ZMÅKQ La sua passione, la dedizione e la conoscenza, non solo per la gioielleria ma anche per la gemUWTWOQI [WVW XWQ [\I\M \ZI[UM[[M IQ []WQ \ZM ÅOTQ" Consiglia, Anna Maria e Salvatore che oggi, con altrettanta professionalità, sostengono e coltivaVW T¼IZ\M LMQ XZMbQW[Q +IÅMZW I 6IXWTQ v [QVWVQUW LQ OIZIVbQI M INÅLIJQTQ\o OZIbQM I ]V UIZKPQW rinomato, cresciuto e confermato da ben tre generazioni. Rua Toscana 6,8,10 - +39.080.80808 - www.cafierogioielli.com

Del Porto Da quattro generazioni questa gioielleria proXWVM I ]VI KTQMV\MTI M[QOMV\M ZINÅVI\Q UIV]NI\\Q" cammei incisi a mano, collane di corallo antiche e moderne, parure di corallo rosso o venate da delicate sfumature rosa lavorate artigianalmente, monili, set da toilette in tartaruga e pietre preziose. Ogni oggetto rappresenta un pezzo unico creI\W LI IJQTQ IZ\QOQIVQ TWKITQ LQNÅKQTM LI ZMXTQKIZM e introvabile nelle comuni gioiellerie: un piccolo capolavoro adatto a chi ha il culto delle cose belle e rare. La sua peculiarità restano gli oggetti in \IZ\IZ]OI LMTT¼ M »! VIXWTM\IVW \]\\Q XMbbQ KMZ\QÅKI\Q LQ OZIVLQ[[QUW ^ITWZM Via Santa Lucia, 165 - +39 081.7640093 - www.delportogioielli.it

Monetti Orologeria Il primo Guglielmo Monetti, capostipite e fondatore, apre il suo primo negozio a Napoli agli inizi del 1900. 4I []I ÅTW[WÅI v Y]MTTI LQ UM\\MZM IT XZQUW XW[\W T¼IT\I Y]ITQ\o - IVKWZI WOOQ TI XI[[QWVM M T¼I\\MVbQWVM XMZ TI qualità in tutte le sue declinazioni rimane il presupposto fondamentale di questa famosa orologeria. La grande M ZINÅVI\I ^M\ZQVI VMT K]WZM LMTTI KQ\\o UM\\M QV UW[\ZI Q UIZKPQ KPM PIVVW NI\\W TI [\WZQI" :WTM` 8I\MS 8PQTQXXM Jaeger Le Coultre e molti altri. Ma la passione e la dedizione della famiglia Monetti si esprimono anche con l’apertura di un secondo punto vendita a Napoli e di un terzo a Roma, un ambiente sobrio, prestigioso e di atmosfera, ben presto diventato un punto di riferimento per appassionati e collezionisti internazionali. Tutti e tre i negozi fanno parte dell’Associazione dell’Alta Orologeria del Mondo.

Via dei Mille, 12-14; Via S. Brigida, 60 - +39.081.5518416

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Casa Ascione Nasce nel 1855 a opera di Giovanni Ascione, che, giovanissimo, apre a Torre del Greco un’azienda per la trasformazione del corallo OZMbbW QV XZWLW\\W ÅVQ\W - IVKWZI WOOQ LWXW più di 150 anni, Casa Ascione rappresenta il “non plus ultra” nella manifattura del corallo, con una grandissima tradizione anche nell’arte sacra. Nel 2000 la famiglia Ascione ha inaugurato un grande spazio espositivo nel centro di Napoli, per valorizzare e tramandare la tradizione artigianale e artistica della lavorazione del corallo. I pezzi migliori, tra l’al\ZW [WVW [\I\Q XZM[MV\Q ÅVW IT T]OTQW [KWZ[W nella grande mostra “Regina Margherita” a Palazzo Reale. Angiporto Galleria Umberto I, 19 +39.081.421111 www.ascione.it


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Shopping: gli artigiani

Ceramiche Filippo Felaco Nel cuore della città partenopea vi accoglie Filippo, innamorato, oggi come il primo giorno, della sua professione. Per lui, la ceramica, è molto più di un lavoro: è un’irresistibile passione che lo acKWUXIOVI LI [MUXZM =VI ÅZUI I NWZUI LQ TQ[KI di pesce è il marchio di fabbrica che sigla ogni opera. Sono molti gli artisti napoletani che si avvalgono della sua consulenza e numerosi quelli internazionali passati in bottega per imparare la sua arte. Insomma, questo negozio è una tappa obbligata per gli amanti della ceramica.

Via dei Tribunali, 339

Ferrigno Liuteria Calace I mandolini della Liuteria Calace, simboli classici della musica napoletana, vengono realizzati dalla famiglia Calace dal 1825. Lavorati a mano e spediti in tutto il mondo, rappresentano una delle massime eccellenze dell’artigiano partenopeo, celebrando il mito della musica napoletana. I Calace da generazioni tramandano i segreti dell’arte liutaia, continuando a costruire e perfezionare sempre di più gli strumenti che oggi rappresentano il punto di riferimento per tutti i KWVKMZ\Q[\Q LMT [M\\WZM O]ILIOVIVLW WVWZQÅKMVbM e premi in tutto il mondo. Via San Domenico Maggiore, 9 - +39081.5515983 - www.calace.it

Talarico Ombrelli Dal XIX secolo, Talarico realizza ombrelli fatti a mano per una clientela esigente. In origine l’impresa era specializzata nella creazione di ombrelli in pura seta con manici in avorio, argento e maiolica per clienti quali la famiglia reale italiana. Oggi, Mario Talarico, membro anziano dell’attività a conduzione familiare, mantiene viva l’arte, creando degli ombrelli interamente a mano e con i migliori materiali, quali manici in ciliegio, radice di ginestra, rattan e canna. Ogni ombrello è realizzato su ordinazione e personalizzato in base alle esigenze del cliente.

Vico Due Porte a Toledo, 4/b - +39. 081.401979 - www.mariotalarico.it

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) 6IXWTQ TM ZINÅO]ZIbQWVQ LMT XZM[MXM [WVW più radicate nella tradizione e più importanti dell’albero di Natale. Quest’azienda è nota XMZ TM [KMVM LQ ZINÅVI\I Y]ITQ\o ZMITQbbI\M I mano da circa 200 anni. Giuseppe e Marco Ferrigno impiegano otto collaboratori, che realizzano circa 500 scene all’anno, utilizzando ÅO]ZM QV \MZZIKW\\I M TMOVW LIQ IQ KMV\Qmetri di altezza. Vengono poi apportate delle ÅVQ\]ZM [XMKQITQ Y]ITQ TI [M\I LQ ;IV 4M]KQW una città limitrofa che vanta un’antica tradizione serica.

Via S. Gregorio Armeno, 55 +39.081.5523148 www.arteferrigno.it


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Shopping: le chicche da “insiders”

Gay Odin 4I [\WZQI LQ /Ia 7LQV KWUQVKQI ITTI ÅVM LMTT¼7\tocento, con un piccolo laboratorio che diffonde tra le botteghe e i caffè di via Chiaia un inebriante profumo di cioccolata. Oggi i negozi Gay Odin sono nove, sparsi per tutta Napoli, e producono, con l’artigianalità di un tempo, ogni tipo di cioccolato: al latte, al peperoncino, fondente, al caffè, alla nocciola, all’arancia, a forma di diamante o di ostrica, di noce o di cozza… Ma la produzione tipica di quest’industria dolciaria è il cioccolato “foresta”: tronchetti sottilissimi di pezzi di cioccolato al latte, uniti insieme come fossero il ramo di un albero. Via Cervantes, 32; Via Toledo, 214 e 427; Via V. Colonna, 15/ B ; Via Luca Giordano, 21; Via Cilea, 189; Via Benedetto Croce, 61 ; Via Vetriera,12 - www.gay-odin.it

Caso - “Collezioni senza tempo” Quando la passione per il vintage si unisce alla professionalità e alla competenza di una famiglia di gioiellieri può nascere qualcosa di veramente unico, come il progetto Caso “Collezioni senza tempo”. Si tratta di una selezione prestigiosissima di orologi da polso e pendole, gioielli e - rarità assoluta - bauli Louis Vuitton dei primi del Novecento, un tempo accessori indispensabili per i lunghi viaggi dell’epoca e oggi oggetti di culto per gli appassionati. Caso propone una vasta scelta tra bauli-guardaroba, bauli per esploratori e set da pic-nic, in una costante ricerca per soddisfare e stupire anche i clienti più esigenti. Via Bisignano, 11 - +39.081.422511 - www.caso.it

Tramontano Dal 1865 Tramontano è il marchio portavoce della tradizione artigiana partenopea nella lavorazione della pelle e del cuoio. Dalle borse agli accessori, le collezioni di pelletteria Tramontano sono da sempre realizzate esclusivamente nei laboratori di Napoli e poi distribuite in tutto il mondo sotto un unico marchio, sinonimo di eleganza, fattura italiana e gusto partenopeo. Molti sono gli oggetti griffati Tramontano posseduti da personaggi noti: la valigia 48 ore di Marcello Mastroianni, il fodero in cuoio per il clarinetto di Woody Allen, le fasce per le chitarre di Lou Reed, il marsupio portadocumenti di Lucio Dalla e la borsa con i manici di metallo di Hillary Clinton. Via Chiaia, 143 e 144 +39.081.414837 www.tramontano.it

Tabaccheria Sisimbro )VQ\I ;Q[QUJZW IUI LMÅVQZM QT []W VMOWbQW ]VI »¼\IJIKKPMZQI »¼ XMZKPu VIKY]M KWUM \ITM VMT ! 5I JI[\I spaziare con lo sguardo per capire che si tratta di un luogo in cui trovare gli oggetti più particolari ed esclusivi: IKKMVLQVQ XMVVM M IKKM[[WZQ LQ +IZ\QMZ ,]XWV M 5WV\MOZIXXI# XQXM LMTTM XQ QUXWZ\IV\Q KI[M XZWL]\\ZQKQ M ]V “Walk in humidor” di 20 metri quadrati, dove sono presenti tutti i tipi di Habanos importati in Italia. Fornitissimo è anche lo spazio dedicato al gioco: roulettes professionali, backgammon di altissimo pregio realizzati I UIVW ÅKPM[ M [KIKKPQMZM XZW^MVQMV\Q LI \]\\W QT UWVLW =V ^MZW M XZWXZQW ¹[ITW\\Wº XMZ IXXI[[QWVI\Q LW^M tra l’altro, si alternano lezioni di “lento fumo”, cene con degustazioni di sigari e mostre di oggetti in edizione limitata.

Via San Pasquale, 74 - +39.081.406983

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www.downtownpalestre.it www.facebook.com/downtownpalestre

Corso Vittorio Emanuele, 24 - 20122 Milano tel 02 781424 www.skorpioncenter.it www.facebook.com/skorpioncenter


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SKORPION C.so V. Emanuele, 24 (MI), +39 02781424 - DOWNTOWN

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DOSSIER NAPOLI

Eat&Drink: i dolci e le pasticcerie

La pastiera La leggenda vuole che sia stata creata per estorcere un sorriso a Maria Teresa d’Austria, l’imperatrice che si era guadagnata il soprannome di “regina che non sorride mai”. Sta di fatto che a tutt’oggi la pastiera napoletana resta uno dei dolci imprescindibili dell’antica tradizione pasticcera cittadina. Tipicamente primaverile, non può mancare sulla tavola dei napoletani a Pasqua, ma è presente tutto l’anno anche nel resto della penisola, dove è ormai considerata patrimonio comune. Particolarmente rinomata è la pastiera della famiglia Bellavia, che, pur di origine siciliana, è veracemente nel cuore dei partenopei con la sua pasticceria dal 1925. Vincenzo Bellavia Antica Pasticceria - Via O. Fragnito, 82 - +39.081.5463298 - www.pasticceriabellavia.it

Il babà Forse non tutti sanno che il babà è un dolce di origine polacca… Detto questo, con buona pace LQ \]\\Q Q VIXWTM\IVQ KPM [\WZKMZIVVW QT VI[W ÅO]ra a pieno titolo nella tradizione pasticceria partenopea. Si può trovare sia sotto forma di grosso ciambellone servito con panna montata, sia in una versione più piccola, con crema pasticcera e amarene, sia naturalmente nella sua “foggia” oblunga, a forma di fungo, di varie misure. Se ne può avere un assaggio autentico presso la Pasticceria Moccia che, nata nel lontano 1936, oltre a essere una gastronomia e un apprezzato paniÅKQW v KWVW[KQ]\I QV \]\\I 6IXWTQ XZWXZQW XMZ Q suoi deliziosi babà. Pasticceria Moccia - Via San Pasquale a Chiaia, 21-24 - www.moccia.it

Le sfogliatelle «Napule tre cose tene belle: ‘o mare, ‘o Sole e ‘e sfugliatelle». La sfogliatella è il dolce napoletano per eccellenza e, riccia o frolla che sia, mantiene invariato il suo cuore morbido, che racchiude i sapori della terra napoletana: agrumi della costiera, ricotta locale e aromi della cucina partenopea. È tuttora un classico del napoletano la passeggiata verso il lungomare di Mergellina, con una puntata da Carraturo, il maestro pasticcere che dal 1837 iniziò a specializzarsi in quel tipo di sfogliatella che TI [\WZQI I^ZMJJM XWQ ZQKWVW[KQ]\W ]NÅKQITUMVte come “riccia”. La pasticceria è a tutt’oggi così famosa da ricevere ordinazioni da tutto il mondo. Pasticceria Carraturo Via Casanova, 97 +39.081.5545364 www.carraturo.it

Gli struffoli Gli struffoli sono il tipico dolce di Natale della tradizione napoletana. Secondo alcuni trarrebbero origine dall’Antica Grecia e dalla parola “strongoulos” (arrotondato), ma hanno molti altri segreti, spesso custoditi gelosamente. Uno di questi sta nel miele, che deve essere abbondante, un altro nell’arancia e nel cedro candito, ma la parte del leone la fa la zucca candita, ovvero la famosa “cucuzzata”, presente anche nella pastiera e nelle sfogliatelle. E sono proprio i dolci di Natale, struffoli su tutti, a contraddistinguere l’attività del laboratorio Scaturchio. Istituzione dolciaria dal 1905, la pasticceria Scaturchio è ormai un marchio riconosciuto ben oltre Q KWVÅVQ LMTTI KQ\\o M VWVW[\IV\M OTQ IUXTQIUMV\Q LW^]\Q IT KZM[KMV\M []KKM[[W ^MVLM IVKWZI Q XZWXZQ XZWLW\\Q negli spazi originari di piazza San Domenico.

Scaturchio - Piazza San Domenico Maggiore, 19 - +39.081.5516944 - www.scaturchio.it

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DOSSIER NAPOLI

Eat&Drink: qualità e tradizione

Ristorante Rosiello Cucina tradizionale, ambiente familiare e, soprattutto, una delle viste più spettacolari di Napoli. Questo è Rosiello, dove Salvatore Varriale, insieme alla sorella Carmela, custodisce la storia della gastronomia di Posillipo, una delle zone più belle della città. A offrire un panorama straordinario sul Golfo sono varie terrazze panoramiche su più livelli, coperte da un pergolato di glicine. La specialità della casa è sicuramente il pesce, ma è da segnalare anche che tutti gli ortaggi, la frutta e persino il vino provengono direttamente dagli orti di famiglia: 25.000 metri quadrati che dal ristorante diradano verso la costa. Via S. Strato, 10 - +39.081.7691288 - www.ristoranterosiello.it

Palazzo Petrucci In piazza San Domenico Maggiore, nel cuoZM ^MZIKM M UIOVQÅKW LMTTI 6IXWTQ XQ IV\QKI M popolare, c’è un ristorante elegante, caratterizzato da gran gusto e ottima cucina e ricavato dall’ex-stalla di Palazzo Petrucci. È la scommessa dell’imprenditore Edoardo Trotta e del suo giovane cuoco Lino Scarallo, che in poco tempo è riuscito a conquistare la sua prima “stella Michelin”, esaltando con maestria i sapori e i piatti della tradizione culinaria locale. La carta dei vini v UWT\W I\\MV\I ITTI UIOVQÅKI XZWL]bQWVM KIUpana, con una grande disponibilità di etichette al calice, da abbinare al meglio con ogni piatto. Piazza San Domenico Maggiore, 4 - +39.081.5524068 - www.palazzopetrucci.it

Il Comandante Chiamato così in onore di Achille Lauro, l’armatore che fu Sindaco di Napoli negli anni 50, presidente della [Y]ILZI LQ KITKQW XIZ\MVWXMI VWVKPu XZWXZQM\IZQW LQ ]VI LMTTM XQ XW\MV\Q ÆW\\M Q\ITQIVM LQ \]\\Q Q \MUXQ v QT ristorante dell’Hotel Romeo, un 5 stelle lusso di altissimo design, recentemente realizzato nel cuore di Napoli, [] XZWOM\\W LMTT¼IZKPQ\M\\W 3MVbW <IVOM 4I K]KQVI v INÅLI\I ITTW KPMN )VLZMI )XZMI KPM VWVW[\IV\M TI OQWvane età, ha già maturato importanti esperienze all’estero. La stagionalità dei prodotti e la tradizione regionale reinterpretata in chiave creativa, insieme al servizio accurato e all’ambientazione affascinante ne fanno il luogo ideale per una serata del tutto suggestiva. A rendere il luogo unico anche la “cigar room” e una cantina con oltre 700 etichette selezionate tra vini italiani e internazionali.

Via Cristoforo Colombo, 45 - +39.081.0175001 - www.romeohotel.it

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Sud Situato a Quarto, vicino a Pozzuoli, in una zona quasi periferica della città, questo ristorante è una grandissima scoperta. In cucina c’è la chef Marianna Vitale, che ha abbandonato gli studi e la carriera per dedicarsi alla sua passione, mentre in sala si trova Pino, il marito, che accoglie gli ospiti, consiglia i vini e coordina il personale. Nonostante predomini il bianco, l’ambiente è caldo e arredato con molto gusto, con la cucina a vista in cui si intravedono i collaboratori di Marianna, anche loro giovanissimi. Lo stile di questa chef giovane e coraggiosa è una personale (e molto riuscita) rivisitazione dei più gustosi piatti tradizionali. Via Santi Pietro e Paolo, 8 Quarto (NA) +39.081.0202708 – www.sudristorante.it


DOSSIER NAPOLI

Tra ristoranti e pizzerie.

Pizzeria Da Michele Dal 1870 la famiglia Condurro, giunta alla quinta generazione, prepara una delle migliori pizze napoletane, proprio nel cuore della città. Pur conosciuta in tutto il mondo, ha voluto comunque mantenere la sua genuinità: tavoli di marmo, servizio rapidissimo (bisogna prendere il numero e attendere il proprio turno) e solo due tipi di pizza, la Margherita e la Marinara, senza “papocchie” (“inganni”, altri ingredienti in questo caso, ndr) che ne altererebbero gusto e semplicità. Resta da decidere solo la dimensione della pizza e, al massimo, se la si vuole con più o meno mozzarella. )XZM ITTM LQ UI\\QVI M KPQ]LM Y]IVLW ÅVQ[KM l’impasto. Via Cesare Sersale, 1 - +39.081.5539204 - www.damichele.net

Gino Sorbillo Il giovane Gino, uno dei 21 fratelli della famiglia Sorbillo, l’unica al mondo in cui sono tutti pizzaioli (non a caso ci sono altre due pizzerie Sorbillo nello stesso isolato…), è l’erede designato a condurre questa pizzeria, tra le più famose di Napoli. La pizza è enorme e cotta alla perfezione nel forno a legna “brandizzato”, secondo il sempiterno motto di Gino: «qualità in quantità». Il posto si è mantenuto molto semplice, con tavoli in marmo e travi a vista. Consigliamo di chiudere il pasto con un semifreddo vellutato e di visitare il piano inferiore, dove sono esposte curiose opere d’arte. Preparatevi alle code! Via Tribunali, 32 - +39.081.446643 - www.sorbillo.it

Di Matteo In piedi dal 1936, la pizzeria e friggitoria Di Matteo non è famosa soltanto per la pizza (e per i prezzi davvero economici!), ma anche per i suoi arancini, le crocché, le fritture miste, le melanzane e, non ultima, la pizza fritta. Quest’ultima, con ricotta, mozzarella, pomodoro e ciccioli di maiale, è la rinomata specialità della casa. Il posto è semi-nascosto nella stretta via dei Tribunali, ha numerosi posti a sedere sia al pianterreno che al primo piano e presenta un ambiente molto spartano: luci al neon, servizio un po’ approssimativo e molta confusione. Ma è un’esperienza che nemmeno Bill Clinton, al G7 di Napoli, ha voluto lasciarsi sfuggire. Via dei Tribunali, 94 081.455262 www.pizzeriadimatteo.it

Antica Pizzeria Brandi È un luogo che rasenta la leggenda. Infatti va a Raffaele Esposito, marito di Maria Giovanna Brandi, il merito di aver presentato alla Regina Margherita, nel 1889 in visita a Napoli, tre varietà di pizza: la prima bianca, con olio, formaggio e basilico, la seconda con i “cecenielle” (bianchetti, ndr) e la terza con mozzarella e pomodoro. Come molti sanno, fu quest’ultima a ottenere la preferenza della sovrana, guadagnandosi da quel giorno il suo nome. Inutile dire che la Pizzeria Brandi è una tra le più antiche di Napoli, con una tradizione che risale al 1780, quando si chiamava “Pietro… e basta così” , dal nome di Pietro Colicchio, uno dei fondatori. Non passò molto tempo che la pizzeria venne acquisita dalla famiglia Brandi, ma, nonostante ciò, l’appellativo di “Pietro il pizzaiolo” è lo stesso con cui sono da sempre chiamati tutti i gestori.

Salita S. Anna di Palazzo, 1/2 - 081-416928 - www.brandi.it

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DOSSIER NAPOLI

“Cento per cento Napoli”

Simbolo della nautica napoletana, I Cantieri di Baia hanno deciso di investire ancora una volta sul proprio territorio, con un superyacht di 100 piedi, interamente”Made in Naples”. Il “One Hundred” è stato presentato proprio nel suggestivo Golfo di Baia nel novembre 2010, a dimostrare l’attenzione di Antonio e Roy Capasso per la zona e le maestranze locali, che hanno lavorato a questo progetto tanto innovativo e unico. La modernissima ammiraglia, KPM [Q IOOQ]VOM ITTI OQo ZQKKI ÆW\\I v ]V UI`Q open lungo 31 metri e largo 7,34 che ha già ricevuto molti apprezzamenti dal mondo della nautica internazionale. Nonostante le dimensioni, la Baia One Hundred rimane fedele alla ÅTW[WÅI KPM PI KIZI\\MZQbbI\W T¼IbQMVLI VIXWTM\IVI ÅV LITTI []I NWVLIbQWVM VMT ! W[[QI Y]MTTI LQ ZMITQbbIZM [KIÅ IXMZ\Q T][[]W[Q M ^Mlocissimi, ma dotati delle più ampie comodità e capaci di affrontare ogni mare. È stata, soprattutto, l’estrema attenzione al design, seguito da Carlo Galeazzi, a permettere al cantiere di proporre negli anni soluzioni innovative che stanno diventando un vero marchio di fabbrica. L’accesso alla zona “living”, per esempio, può avvenire tramite le porte laterali, oppure grazie all’innovativa porta di prua e a quella di poppa in cristallo. Anche nell’area di poppa, poi, lo spazio è sfruttato al massimo, con un grande pozzetto in cui è stato realizzato un ampio living coperto dall’hard top e arredato con divani, sedute, tavolo da pranzo e un mobile centrale con televisore a scomparsa. L’ingegnerizzazione, curata da Alberto Ascenzi in collaborazione con il Cantiere, ha portato a soluzioni assolutamente all’avanguardia, tra cui spicca quella della carena. Infatti le numerose ricerche e gli studi sull’architettura navale, sulla statica e sulla galleggiabilità della barca, hanno permesso di realizzare uno scafo stabile e con ]VI ZQLW\\I ZM[Q[\MVbI [XMKQÅKI OIZIV\MVLW ]V elevato comfort durante la navigazione, anche a 50 nodi: una velocità incredibile per una barca di queste dimensioni, garantita da una motorizzazione costituita da due o tre motori Mtu LI KI^ITTQ KWV \ZI[UQ[[QWVM LQ []XMZÅKQM “Arneson drive”. Insomma, si tratta di un vero e proprio gioiello e di un motivo di orgoglio per la nautica campana, che si dimostra ancora una volta capace di essere all’avanguardia, pur mantenendo le sue caratteristiche di unicità.

Cantieri di Baia S.p.A. Via Lucullo 45/A Baia (NA) +39 081 8687231 www.baiayacht.it

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Angelo Fusco - Via Montenapoleone, 25 - Milano - Italy - www.angelofusco.eu - +39 02.763.189.33


MODA

I canoni d’eleganza del perfetto gentiluomo: di Giovanna Caprioglio

Isaia

La camicia Anche la camicia rispetta canoni di M\QKPM\\I JMV LMÅVQ\Q 4I [MZI VWV va mai il “button-down”, perché deve essere rigorosamente bianca. Di giorno, invece, sotto l’abito è meglio prediligere la tinta unita, bianca o azzurra, ma è possibile osare con righe e tinte più forti, se non si porta la cravatta: l’importante è che gli abbinamenti di colore risultino sempre piacevoli. Le iniziali vanno sotto il petto, ma non bisogna esagerare nella dimensione dei caratteri.

Camicie Barba Abito gessato Attolini

Maria Bonita Extra - Schumacher - Blumarine

London House Mariano Rubinacci

Completo Isaia - Camicia Kiton

l dott. Cilento sostiene che oggi la modernità sia spesso confusa con comodità. Si dà troppo spazio a pantaloncini, mezze maniche, camicie mezze aperte e altri modi di vestire XWKW INÅVQ IT KWVKM\\W LQ MTMOIVbI 1V^MKM UWLMZVQ\o XMZ ]V ]WUW LM^M [z [QOVQÅKIZM essere al passo con i tempi e le tendenze, ma senza tralasciare i canoni maschili di classe e gusto. Perciò sì a cravatte fucsia, camicie arancio e tinte forti, ma sempre ben abbinati, per un risultato visivo di piacevole effetto, in cui tutti gli accessori siano in equilibrio tra loro. Prima di vestirsi, poi, è importante stare bene con se stessi e capire cosa nell’abbigliamento ci fa sentire maggiormente a nostro agio, per non deragliare dai binari della propria personalità.

L’ abito L’abito è certamente ancora oggi l’emblema dell’eleganza maschile e, in particolare, quello su misura è in grado di nascondere i piccoli difetti di WOVQ KWZXWZI\]ZI M[IT\IVLW TI ÅO]ZI Ma l’abito maschile richiede stoffe e colori diversi a seconda delle occasioni. Per una giornata di lavoro l’ideale è un gessato, nei colori che vanno dal OZQOQW KPQIZW ÅVW ITTM WZM IT JT] Per la sera, invece, il formale è blu scuro o grigio scuro, eventualmente con un gessato molto sottile.

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MODA

la parola al buyer Ugo Cilento La cravatta

Dal 1780 la sartoria Cilento è il regno del gentiluomo di stile a Napoli. L’abbigliamento, la pelletteria, la calzoleria, i tessuti e gli accessori vestono l’uomo elegante, che non vuole sbagliare mai ed è in cerca di consigli d’autore per lo stile adatto a ciascuna occasione. Per questo l’atelier di via Medina è un museo dell’alta sartoria napoletana, con gli strumenti e gli accessori di una tradizione che ha fatto, e continua a fare, scuola. I banconi, le vetrine, gli espositori, gli arredi, i dipinti, le stampe e gli orologi del negozio raccontano 200 anni di storia. Qui si trovano oggetti rari, ormai dimenticati, oltre a una collezione di abiti, [KIZXM M [\Q^ITQ LQ » M » KPM dialogano con le nuove linee della maison.

Cravatte multicolor Marinella

Completo e pochette Sartoria Partenopea

M. Cilento

La cravatta è un accessorio che simboleggia l’eleganza maschile e risulta tra i pochi vezzi che un uomo si può concedere, mantenendo sempre e comunque sobrietà ed eleganza. Di giorno, le cravatte ideali sono le “regimental” (ma mai con un abito gessato!) sui toni di blu, marrone, bordeaux o verde, oppure una microfantasia blu o verde scuro. La sera, invece, è da prediligere la tinta unita. Vale sempre la regola del sì ai colori forti, purché abbinati in modo sobrio.

M.Cilento dal 1780 - Via Medina, 61 a/b

Le scarpe Le scarpe sono l’accessorio per eccellenza e, se di qualità e pregio, aggiungono eleganza e classe a chi le indossa. Le scarpe classiche da uomo devono vertere su due soli colori, il nero e il classico testa di moro, mentre toni e gradazioni differenti TM ZMVLMZMJJMZW UWT\W XQ LQNÅKQTQ da abbinare. La sera bisogna lasciare poco spazio all’improvvisazione: l’unico colore resta il nero e gli unici modelli “concessi” sono le francesine o le derby.

Francesine Kiton - Derby Gallo

+39.081.5513363 - www.cilento1780.it

La pochette

Angelo Fusco

Cravatte Cilento - Via Medina, 62

Altro vezzo del vestire maschile, la pochette è solitamente di lino o di seta. Va abbinata con la cravatta (ma non deve essere identica!) e ha molti modi di essere ripiegata nel taschino della giacca, a seconda del tessuto e delle occasioni. I più usati sono a quadrato, a triangolo, a sbuffo e con le punte. La piegatura a sbuffo è indicata per i fazzoletti di seta, mentre i primi due si addicono di più al lino. Con gli abiti formali, il fazzoletto deve essere rigorosamente bianco.

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NAPOLI INSIDE-OUT

Intervista doppia:

Stessa età, sangue napoletano: due professionisti a confronto, due modi diversi di vivere la città…

Qual è l’evento napoletano che aspetta con più trepidazione? GC - La bella stagione, per andare al mare. GSV - Un evento corale e simpatico è il capodanno,

quando tutta la città, dalle colline al mare, si accende LQ N]WKPQ L¼IZ\QÅKQW

Il suo vezzo d’eleganza? GC - I vestiti del sarto Michele Toscano. GSV - Cravatte e orologi, da abbinare alle prodezze del mio sarto, il simpaticissimo Michele Toscano.

Quanto si sente napoletano da 1 a10? GC - 10, con sangue siciliano. GSV - 11! Anzi 13, che porta fortuna! Tre aggettivi su Napoli: GC - bellissima, struggente, viva. GSV - bellissima, avvolgente, “casuale”, nel senso che tutto sembra avvenire per caso.

Ci tratteggi la caricatura del napoletano tipico. GC - Intuitivo, divertente, malinconico. GSV - In verità ci sono varie Napoli, ma dovendo

individuare dei caratteri trasversali, direi che il napoletano è individualista, spiritoso, brillante, indisciplinato, sognatore e fatalista.

Un luogo comune da sfatare su Napoli? GC - Che sia una città improduttiva. GSV - Che il napoletano sia indolente: basta saperlo coinvolgere e diviene “vulcanico”.

Qual è il personaggio più napoletano di tutti? GC - Giorgio Napolitano. GSV - Direi che Totò ha incarnato benissimo e simpaticamente molti tratti del napoletano. Attualmente forse il Presidente Napolitano, per altri aspetti.

Ci dica un simbolo di Napoli nel mondo. GC - La pizza, ça va sans dire. GSV - La Pizza.

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GIANLUIGI CONDORELLI Non c’è un Condorelli di questa famiglia che non sia visceralmente napoletano e che non abbia avuto a che fare, ad altissimi livelli, con il campo medico: il nonno, il padre, le sorelle e pure mammà… Così, anche per Gianluigi (ma è proprio il caso di chiamarlo Dottor Condorelli), il sangue non ha mentito: lui, 45 anni, è un luminare della medicina, un cardiologo di nota fama, un ricercatore e un docente. Ma ha dovuto abituarsi presto a stare lontano dalla terra natia, prima per un lungo training negli Stati Uniti e poi per la cattedra presso l’Università Bicocca di Milano, quella presso la University of California e la direzione del Dipartimento di Medicina del CNR (Consiglio nazionale delle Ricerche, Roma). Appena può, però, il Professor Condorelli torna di corsa a passeggiare sotto casa, a via Partenope.

Un luogo da visitare che non esiste sulle guide turistiche? GC - Il quartiere Montedidio a Spaccanapoli. GSV - Forse il mercato della Duchesca, un bazar ca-

otico dove merci originali e contraffatte si mescolano ai motorini che sfrecciano sui marciapiede e al gridare di tutti contemporaneamente. Oppure i circoli del Borgo Marinari… Il fascino di Napoli è soprattutto nei contrasti violenti, ma perfettamente simbiotici, sotto il sole accecante che taglia l’ombra dei vicoli.

Ci può svelare il suo angolo segreto? GC - La collina di San Martino e il suo museo che,

oltre a essere incredibilmente belli, sono un punto di ZQNMZQUMV\W XMZ OTQ IUIV\Q LMTTI XQ\\]ZI LMT » M LMT » GSV - Amo molto fermarmi in alcune curve di via Orazio, sulla collina di Posillipo, a guardare la luna che luccica sul mare.

La passeggiata della domenica mattina: lei dove la fa? GC - Quando sono a Napoli, sotto casa mia, a via Partenope.

GSV - Se resto in città, nella Villa Comunale, il ga-

loppatoio dei Borboni, con i lecci secolari da un lato e il mare dall’altro.

Qual è il luogo più poetico per fare l’amore a Napoli? GC - Dove ti pare: al centro storico, a Posillipo, a via


NAPOLI INSIDE-OUT

i professionisti

Gigi d’Alessio o Pino Daniele? GC - Pino forever! GSV - Daniele, uno dei poeti contemporanei che ha

Caracciolo… Dovunque. GSV - Ovunque. Ma dovendo dire un nome: Marechiaro.

saputo cogliere molti aspetti profondi di questa città.

E il luogo migliore per sfogliare “The Lifestyle Journal”? GC - Il Caffè Gambrinus a piazza Plebiscito o la

Troisi o Benigni? GC - Tutt’e due. Del resto erano amici. GSV - Troisi era simpaticissimo, ma Benigni è molto

Caffettiera a piazza dei Martiri.

GSV - Alla caffettiera, a piazza dei Martiri o su un

più completo.

bel terrazzo con vista sul mare.

Le vacanze: Costiera o Isole? GC - Tutto stupendo! GSV - Un’altra domanda impossibile: suggerirei

La prima cosa che farebbe se fosse eletto sindaco? GC - Mi adopererei per creare il più grande porto

\]ZQ[\QKW L¼-]ZWXI KPQ]LMZMQ IT \ZINÅKW QT T]VOWUIZM M creerei dei percorsi turistici protetti. GSV - Ridurrei la mole dei dipendenti pubblici, XMZ ZQLIZM MNÅKQMVbI ITTI UIKKPQVI KWU]VITM M UQ concentrerei sul recupero del turismo, valorizzando le tante meraviglie della città.

Auto o motorino? GC - Mezzi pubblici e piedi, quando possibile. GSV - Non c’è partita: motorino! Sushi o Pizza? GC - Pizza! GSV - Pizza, ma nella pizzeria giusta. Caprese o parmigiana? GC - Entrambe: la caprese per il “light lunch” e

quanto alla seconda… Si fa presto a dire “parmigiana”! GSV - Impossibile decidere: è come chiedermi a Y]ITM ÅOTQW ZQV]VKMZMQ

Pastiera o babà? GC - Babà. GSV - Babà. De Filippo o Totò? GC - Entrambi: Napoli è un teatro a cielo aperto. GSV - Totò.

GINO SPAGNUOLO VIGORITA Nel sangue ha Napoli e la legge, visto che proviene da una famiglia di noti giuristi. Laureatosi con 110 e lode alla Federico II e conseguiti i dottorati di ricerca e specializzazione in Diritto del Lavoro, Gino Spagnuolo Vigorita lascia presto la sua città. Nel 1995 si trasferisce a Milano, per prendere servizio all’Università dell’Insubria (CO) dove ha vinto il concorso da ricercatore. Nel 1999, però, è di nuovo a Napoli, per dirigere il settore Lavoro del neonato studio legale e tributario della Ernst&Young, del quale resta socio per alcuni anni. Ottiene, inoltre, l’incarico di Professore di Diritto Comunitario del Lavoro alla Seconda Università degli Studi di Napoli. Instancabile, dirige la sede napoletana del suo studio, nel centro “buono” di piazza Amedeo, gestendo i rapporti con gli studi di Milano e Bari.

LQ NIZM JI[M QV KW[\QMZI M XWQ IVKPM [WTW Å\\IVLW ]V gozzetto, spostarsi da Nerano a Capri per un bagno memorabile: si uniranno il fresco delle colline e la varietà dei paesini con lo splendore del mare caprese.

Ci dica un’espressione in dialetto napoletano. GC - «A ssoreta!» (si grida sottovoce agli automobilisti

indisciplinati). GSV - Una divertente è in realtà una ricetta: gli spaghetti alle vongole “fuiute”, ovvero la pasta alle vongole… senza le vongole (“fuiute” cioè “fuggite”). Un espediente della povertà, superata e sdrammatizzata dall’arguzia tipica del napoletano.

Il ricordo napoletano più bello? GC - La vista di Napoli dal mare. GSV - Forse il primo scudetto, quando l’intera città

fu in strada, in un unico abbraccio, e molti portarono con sé le foto dei cari estinti, perché anche loro vivessero la grande festa.

In conclusione, Napoli è una città in cui o da cui scappare? GC ¹1V K]Qº LMÅVQ\MTa GSV - Io sono tornato a Napoli da Milano, dove ho

vissuto 4 anni e con cui tuttora mantengo un contatto, perché lì ho l’altra sede dello studio. La verità è che, seguendo dei percorsi, a Napoli si può vivere davvero molto bene

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EAT & DRINK

Napoli a Milano: i ristoranti

Frijenno Magnanno Aperto dal 1987, Frijenno e Magnanno (“friggendo e mangiandoâ€?) è un ristorante veracemente napoletano, in cui si possono assaggiare tutte le specialitĂ piĂš tipiche: dalla pizza fritta alle crocchette di patate, dagli arancini con mozzarella e pasta cresciuta agli schiaffoni con frutti di mare, passando per “Manfredi con ricottaâ€?, linguine al cartoccio, branzino fritto, babĂ e pastiere‌ PiĂš vivace e “informaleâ€? è il piano superiore, piĂš tranquilla la “tavernetta di Totòâ€? a quello inferiore. Si tratta, comunque, di un ambiente semplice e “veraceâ€? anche nel servizio (a buon intenditor poche parole‌). La cucina è aperta Ă…VW ITTM Via Benedetto Marcello, 93 - +39.02.29403654 - www.frijennomagnanno.it

A Santa Lucia Dal 1929 è il ristorante napoletano per eccellenza a Milano. Sin dagli esordi, tra i clienti spiccano personaggi illustri: D’Annunzio, Yves Montand, Sergio Tofano, Paolo Stoppa, Eduardo De Filippo, Totò, la Osiris. E, ancora, Gassman, Mastroianni e tutti i grandi nomi dello spettacolo, che elessero “A Santa Luciaâ€? il loro cenacolo post-palcoscenico, riempiendolo delle immagini autografate che ancora oggi fanno da cornice a questo locale d’antan, appartenente all’Associazione Locali Storici d’Italia. Capisaldi del menu sono i “rigatoni strascicatiâ€? saltati con pomodorini di montagna, basilico e peperoncino: una ricetta di Franco Parenti. Via San Pietro all’Orto, 3 - +39.02.76023155 - www.asantalucia.it

Gattò Il nome “gattòâ€? deriva da una storpiatura del termine francese “gateauâ€? e indica uno dei piatti tipici della tradizione napoletana. Ăˆ proprio questo mix di gusto partenopeo e d’Oltralpe che si respira entrando al ristorante Gattò, diviso in due aree contigue, una per mangiare e l’altra per fare shopping. Si accede dal negozio, a metĂ tra un bazar e un atelier e, salendo i gradini di fronte all’ingresso, si entra nella cucina: un piccolo bistrot da 40 coperti, dove nulla è lasciato al caso, ma tutto è fuori dell’ordinario. A cominciare dal menu: potete trovarci dal polpettone “Sex and the Cityâ€? IT š8WTXW ^QVKMV\MÂş Ă…VW IT \IJW]Tv š4I UQI Africaâ€?‌ Via Castel Morrone,10 +39.02.70006870 www.gattomilano.com

Ristorante Nisida Nisida è una piccola isola affacciata sul Golfo di Posillipo dove, secondo il mito, vivevano le sirene che tentarono Ulisse. Durante l’Impero Romano, Lucio Licino Lucullo vi costruĂŹ una villa divenuta famosa per le cene che vi si celebravano (da cui l’aggettivo “lucullianoâ€?). Non stupisce, quindi, che sia stato scelto questo nome per QVKIZVIZM TI \ZILQbQWVM MVWOI[\ZWVWUQKI XIZ\MVWXMI I 5QTIVW )T :Q[\WZIV\M 6Q[QLI IV\QKPM ZQKM\\M [Q INĂ…IVKIVW ITTI NZM[KPQ[[QUI [KMT\I LQ TI\\QKQVQ XZW^MVQMV\Q LIT KI[MQĂ…KQW LQ NIUQOTQI VWVKPu ITTI š[QOVWZI XQbbIÂş [NWZVI\I secondo la tradizione dei forni di Capodimonte. Il peperoncino, simbolo del calore e della verve napoletane, è presente sia nel logo che nei colori del locale, tappezzato da suggestive immagini in bianco e nero che raccontano tradizioni, personaggi e luoghi della storia di Napoli.

Via Porro Lambertenghi, 19 - +39.02.97378447 - www.nisidaverace.it

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EAT & DRINK

Napoli a Milano: le pizzerie

La Sibilla Nonostante si trovi nel centro dell’elegante Brera, la Pizzeria Sibilla è molto spartana, con spazi abbastanza “compressi”, tanto che potrebbe capitarvi di dovere dividere uno dei rustici tavoli in legno con altri commensali. Qui, però, si può assaporare la vera pizza napoletana, proposta in diverse varianti, tra cui svetta il “super calzone”: una specialità del locale, con uova, ricotta e salame. I prezzi sono abbastanza modici per la zona, anche se il servizio risulta piuttosto sbrigativo.

Piccola Ischia

Via Mercato, 14 - +39.02.86464567

La Coccinella In piena zona Isola, questa piccola pizzeria, costituita da due sole vetrine o, in estate, da uno sparuto gruppo di tavoli esterni sovrastati da una [XIZ\IVI QV[MOVI KPM ZINÅO]ZI ]VI KWKKQVMTTI v certamente una garanzia per chi desideri mangiare una buona pizza napoletana. Complice anche l’atmosfera semplice e familiare, il posto è sempre affollato (e il mitico patron Martino non perde occasione per redarguire chi non abbia prenotato). Da provare la “Pizzaiolo”, arricchita con un’ottima mozzarella di bufala. Prezzi “di una volta”.

Piazza Tito Minniti 8 - +39.02.6080407

La Taverna È una delle più conosciute pizzerie della città, forse perché qui è possibile assaggiare la vera pizza napoletana con il “cornicione”. A pochi passi da corso XXII Marzo, La Taverna è un’istituzione per gli appassionati del genere. Bordo alto, pasta morbida e mozzarella nella giusta quantità sono la base imprescindibile di ogni pizza. Tra le numerose versioni spicca la “Totonna”, con bufala, pomodorini freschi e olio extravergine a crudo: eccezionale. Ma ci sono anche i latticini freschi, gli affettati e i frarielli, solitamente introvabili a Milano, se non in qualche banco dei mercati rionali. Passando ai dolci, vale la pena di testare la golosissima torta alla caprese, con cioccolato e panna, per poi concludere con il limoncello di rigore. Da poco questi due piani veraci e affollati hanno appena raddoppiato con l’Altra Taverna in via Cadore, 8.

La Taverna - Via Anzani, 3 - +39.02.59900793; l’Altra Taverna - Via Cadore, 8.

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È un locale molto “alla buona” e un po’ caotico, con camerieri veracemente napoletani e sale sempre stipate di estimatori, ma serve una pizza davvero ottima. Proposta in diversi tipi (compreso il raro calzone fritto) e in varie taglie (piccola, media, grande), si propone in innumerevoli versioni sulla lista, dove in realtà VWV UIVKIVW IVKPM IT\ZM ¹[ÅbQW[Q\oº LIT [Ipore partenopeo, come i panini al forno, gli arancini, le crocchette, le bruschette e fritti vari. L’originale Piccola Ischia si trova in una via parallela a corso Buenos Aires, ma, visto il successo, ne sono state aperte altre in varie zone della città. Più che mai consigliata la prenotazione. Via Morgagni,7 - +39.02.2047613 Viale Umbria, 60 - +39.02.54107410; Viale Abruzzi, 62 - +39.02.29412420 Via Cenisio, 77 - +39.02.33601523 www.piccolaischia.it


EAT & DRINK

Napoli a Milano: le pasticcerie

Caffè Cimmino Un pezzo della tradizione pasticcera napoletana dal 2008 si è trasferito anche a Milano, a pochi passi dal Duomo. Lo storico Caffè Cimmino di Napoli, con più di 100 anni di tradizione alle spalle, infatti, ha aperto con successo una sua “casa” milanese, dove poter gustare il meglio della pasticceria e gastronomia partenopea: il babà e l’aranKQVW LQ ZQ[W KWV TI UWbbIZMTTI KPM ÅTI TI NZQ\\I\QVI di maccheroni e la sfogliatella, la pizzetta e la pa[\QMZI XZWN]UI\I LQ ÅWZQ L¼IZIVKQW ;MUXZM UWT\W affollato in pausa pranzo, propone una carta di piatti veloci ma di qualità. Più il caffè shakerato preparato secondo la ricetta di Emilio Parrella. Via Larga, 2 - +39.02.861714 - www.caffecimmino.com

Pasticceria DiVioleDiLiquirizia Pasticceria Napoletana Ciulla Un negozietto di una sola vetrina un po’ in periferia, tra la Bovisa e Dergano, con un banco che straripa dei dolci napoletani più tradizionali: pastiera, zeppole, babà, struffoli e, soprattutto, sfogliatelle, piccole, con una pasta friabile e un morbido ripieno di ricotta fresca e frutta candita… Si mormora che siano le più buone della città. Perciò poco importa se il pasticcere Luigi Ciulla sia di origini siciliane o se la pasticceria sia un po’ distante dai “soliti giri”: la sfogliatella fatta ad arte vale la pena.

Via Camillo Ugoni, 1 - +39.02.39313643 - www.pasticcerianapoletana.com

Una boutique/pasticceria nata dalla passione LQ 8QVI -[XW[Q\W M LMTTI ÅOTQI 4]KQI +W\]OVW entrambe allieve della grande tradizione pasticcera partenopea. In un ambiente curato nei minimi dettagli, con scaffali bianchi, molti specchi e grandi vasi di cristallo, fantastici dolci napoletani come pastiera e struffoli si alternano a sacher, cheese cake e macarones. Non mancano, poi, altri prodotti gastronomici d’eccellenza come il sale di Cervia, le marmellate di Moreno Cedroni, i mieli Thun e varie leccornie di cioccolato. In questo angolo della delizia nulla è lasciato al caso: dalle vetrine coloratissime al packaging che non smentisce l’originale scelta del nome. Via della Madonnina, 10 +39.02.89092201 www.diviolediliquirizia.it

Babà Napoli Se volete assaggiare un babà napoletano fatto ad arte, dovete fare un salto da Babà Napoli. Il piccolo negozio di Laura e Generoso, salernitani DOC, vi farà venire l’acquolina in bocca già dalla vetrina… Basti sapere che per farcire il classico babà ci sono ben 16 ripieni diversi: crema e fragoline, panna e fragoline, panna e cioccolato, gianduia, cioccolato e cocco, limoncello, caffè, nocciola, bacio, cioccolato bianco, kinderone, cassata, ricotta e pere, delizia al limone, pistacchio e fondente… Ma da Babà Napoli potete trovare molte altre specialità dolciarie napoletane: dalla pastiera alla caprese, dalla delizia al limone alla torta ricotta e pere. Tutte le prelibatezze, poi, arrivano fresche ogni giorno da una pasticceria artigianale di Salerno. Non è un caso che Babà Napoli abbia fatto il bis in via Sciesa, vicino a Piazza V Giornate.

Via Giuseppe Prina, 4 - +39.02.29531513; Via Amatore Sciesa, 1 - +39.02.55196392 - www.babanapoli.com

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Gli artigiani del lusso

Stivaleria Savoia Mobili antichi e boiserie di quercia, un vecchio tavolo da ciabattino e il blasone dei Savoia: poco è cambiato dal 1870, quando il maestro stivalaio del Reggimento Savoia Cavalleria produceva stivali su misura e scarpe fatte a mano. La sua maestria è stata poi tramandata ad altri, ma ha mantenuto sempre l’altissima qualitĂ nella fattura e nella scelta dei pellami. Ancora oggi la Stivaleria Savoia veste eleganti cavalieri e amazzoni moderne, giocatori di polo, sportivi e countrymen. L’offerta è arricchita da calzature di marchi inglesi, scarpe sportive da donna, articoli di selleria e pelletteria. Via Petrarca, 7 - +39.02.4634240 - www.stivaleriasavoia.it

Leu Locati Camiceria Ambrosiana Sorta durante la Seconda Guerra Mondiale con il nome di “Manifattura Lombardaâ€? per produrre le camicie per l’Esercito Italiano, la Camiceria Ambrosiana è ancora oggi un laboratorio artigiaVITM QV K]Q [Q ZMITQbbIVW KIUQKQM LQ IT\I Y]ITQ\o# ]V punto di riferimento per chi ama vestire in modo MTMOIV\M M ZINĂ…VI\W 5WT\W IUXQI v TI [KMT\I LQ tessuti, inclusi il vero lino irlandese e il voile, per accontentare anche i clienti piĂš esigenti. Bottega storica dal 1854, è portata avanti con passione da Alessandro Agostini con l’aiuto della mamma e della zia, che creano camicie in cui anche i dettagli, dalle asole ai ricami, sono eseguiti a mano. Via Soncino, 1 - +39.02.72001818 - www.camiceriaambrosiana.com

Calzoleria Rivolta Nata nel 1883 in via GesĂš con Enrico Rivolta, la Calzoleria ha rappresentato per moltissimi anni il “non plus ultraâ€? della produzione artigianale di scarpe per uomo e donna fatte a mano e su misura. Il successo continua IVKPM Y]IVLW TÂźI\\Q^Q\o [Q [XW[\I QV ^QI >MZZQ XMZ ^WTMZM LQ .ZIVKW Ă…OTQW LQ -VZQKW KPM VMT ! XMZ LMKQLM LQ chiudere. Circa 30 anni dopo è Fabrizio Rivolta a riprendere in mano la bottega di famiglia, aprendo un nuovo negozio in via della Spiga, con un concetto totalmente all’avanguardia: creare una scarpa completamente su misura, sfruttando al meglio le moderne tecnologie. CosĂŹ, grazie a un algoritmo sviluppato dal Politecnico di 5QTIVW M I ]V KWVĂ…O]ZI\WZM LQOQ\ITM VMT VMOWbQW :Q^WT\I v XW[[QJQTM ZQKZMIZM []T KWUX]\MZ ]V UWLMTTW QV , del piede di ciascuno, per poi realizzare la scarpa che calzi alla perfezione.

Via Spiga, 17 - +39.02.598751 - www.calzoleriarivolta.com

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PiÚ di cent’anni fa, nel cuore della Vecchia Milano, Luigi Locati aprÏ una piccola bottega artigiana per la decorazione delle copertine in pelle dei libri sacri. Presto a questa attività [Q INÅIVK IVKPM TI ZMITQbbIbQWVM LQ XZMbQW[Q sacchettini in piccolo punto, ricamati con maestria, che le donne della nobiltà milanese apprezzarono cosÏ tanto da spingere Locati a dedicarsi unicamente alla lavorazione di pelli e tessuti per la creazione di borse e accessori per signora. Ancora oggi la Leu Locati crea meravigliose borse, lavorate a piccolo punto W KWV ÅVQ\]ZM XZMbQW[M LQ XQM\ZM M IZOMV\W I cui si sono aggiunte ultimamente anche le calzature. Via Cosimo del Fante, 13 www.leulocati.com


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Ombrelli Maglia Ăˆ dal 1876 che la famiglia Maglia, giunta alla quinta generazione, realizza ombrelli richiesti e apprezzati in tutto il mondo per la loro unicitĂ e la caratteristica di essere montati su un bastone intero di legno naturale (frassino, melo, nocciolo, bamboo etc.). Le linee e i motivi si mantengono sul classico (“pin stirpeâ€?, regimental, country), mentre la ricerca di nuovi tessuti non si ferma mai. Negli ultimi anni la crescente richiesta dei mercati giapponese e americano ha portato anKPM ITTI XZWL]bQWVM LQ ZINĂ…VI\Q XIZI[WTM NMUUQVQTQ QV XQbbW Ă…JZM VI\]ZITQ M IT\ZQ \M[[]\Q KWV ZQKMZcate impugnature in bamboo, argento e corno. Via Ripamonti, 194 - +39.02.55219333 - www.ombrellimaglia.it

Legatoria Conti Borbone Ăˆ una vera e propria bottega d’arte quella che la famiglia Marchesi porta avanti dalla metĂ del 1850, quando Domenico Conti Borbone fondò quella che è a oggi una delle legatorie piĂš antiche d’Europa. Nel suo laboratorio si rilegano libri e album di pregio, ancora rigorosamente a mano: carta marmorizzata, pelli pregiate, stampa al torchio, fregi d’oro e titoli in rilievo. Un mestiere d’arte tramandato di generazione in generazione e apprezzato da molti personaggi illustri, le cui Ă…ZUM \IXXMbbIVW TM XIZM\Q" LIT XIXI I /IJZQMTM d’Annunzio. Gli attuali discendenti della bottega sono i Marchesi della rinomata pasticceria di corso Magenta. Corso Magenta, 31 - +39.02.86450090 - www.contiborbone.com

Gallia e Peter Il motto di famiglia è “a testa altaâ€?, e non poteva essere altrimenti per la piĂš antica modisteria di Milano, la cui storia inizia nei primi LMT Âť! I <WZQVW M VMT ! QV ^QI 5WV\Mnapoleone, dove Mariuccia Gallia apre il suo I\MTQMZ KWV QT UIZQ\W Ă…OTQW LMTTI NIUW[I UWdista Cornelia Peter. Da allora Gallia e Peter copre le teste delle signore bene di Milano, ma anche di molte modelle sulle passerelle dei grandi stilisti che si appoggiano alla lunga esperienza del marchio. Oggi l’attività è condotta da Laura Marelli, pronipote della fondatrice. Nella nuova sede di via Moscova tutto si crea ancora come una volta: dai cappelli piĂš stravaganti alle classiche cloche. Via Moscova, 60 +39.02.76002628 www.galliaepeter.it

Al PasciĂ Da oltre un secolo all’interno di un meraviglioso palazzo cinquecentesco in via Torino, Al PasciĂ vende pipe e accessori per il fumatore, sia di produzione propria che dei piĂš rinomati marchi del settore (alcuni persino con articoli in esclusiva nazionale). Da Axel Reichert, Cornelius Maenz ed Erik Nielsen a Former & Eltang, Hiroyuki Tokutomi, Joao Reis, Kent Rasmussen, Manduela,Tom Richard e molti altri. Una vera e propria mecca per gli appassionati, insignita anche dal Comune di Milano del riconoscimento di “Bottega Storicaâ€? per la sua lunghissima tradizione. Negli anni la costante ricerca di articoli di alta qualitĂ ha portato ad ampliare la tipologia di prodotto, dal piccolo accessorio alla borsa, ma il tutto è realizzato con grande attenzione nella [MTMbQWVM LMQ XMTTIUQ KWUM VMTTM ZQĂ…VQ\]ZM XMZ OIZIV\QZM WOOM\\Q LM[\QVI\Q I L]ZIZM VMT \MUXW

Via Torino, 61 - +39.02.86450597 - www.alpascia.com

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www.panama1924.it


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4I +W[\QMZI )UITÅ\IVI" PW\MT ZQ[\WZIV\Q M [PWXXQVO

Dove dormire

www.italytraveller.it

Hotel Caruso È un palazzo dell’XI secolo, sul punto più alto della meravigliosa Ravello. Con ancora gli affreschi originali e la struttura dell’epoca, ha camere arredate con mobili creati in esclusiva per l’hotel nello stile napoletano di inizio Novecento. La pisciVI I K]Q [Q IKKMLM I\\ZI^MZ[W ]V [MV\QMZW LQ ZW[M v I [ÅWZW [] un terrazzo dalla vista incomparabile, dove montagne, mare e KQMTW [Q NWVLWVW QV ]V XIVWZIUI UWbbIÅI\W 1VKIV\I\Q IVKPM i giardini terrazzati, di cui è possibile fare un tour privato con Gaetano, il capo giardiniere. Piazza San Giovanni del Toro, 2 - Ravello (SA) - +39.089.858801 – www.hotelcaruso.com

Il San Pietro di Positano Da sempre considerato un emblema del lusso mediterraneo, sembra scolpito nelle rocce e ha davanti a sé solo lo spettacolare panorama sul mare di Positano, in un’atmosfera di quiete quasi irreale che pervade la hall, i giardini e le sale. Tutte dotate di balcone vista mare, le camere sono autentici gioielli in stile mediterraneo. Sulla terrazza panoramica si trovano la piscina e il solarium, mentre un ascensore conduce alla spiaggia privata ai piedi della scogliera, per un tuffo o un pranzo in riva al mare al ristorante Carlino. Via Laurito, 2 - Positano (SA) - +39.089.875455 - www.ilsanpietro.com

Hotel Santa Caterina È un 5 stelle lusso con una vista incomparabile sulla Divina Costiera. Le camere e le suite, spesso con giardino o terrazza, omaggiano le classiche dimore mediterranee, grazie ai mobili LMT XZQUW »! M ITTM UIQWTQKPM LQ >QM\ZQ .IUW[Q [WVW IVKPM il Ristorante A Mare, situato nel beach club con piscina di acY]I UIZQVI [WTIZQ]U M Å\VM[[ KMV\MZ M QT ;IV\I +I\MZQVI 8MZ Q XQ ZWUIV\QKQ KQ [WVW TI []Q\M ¹.WTTQI )UITÅ\IVIº QUUMZ[I nei profumi del limoneto, e la “Romeo e Giulietta”, uno chalet intimo su due piani a picco sul mare.

LA COSTIERA AMALFITANA La Costiera Amalfitana ha sempre esercitato un forte fascino sui suoi visitatori. I rilievi verdeggianti che si tuffano nel mare azzurro, i paesaggi pittoreschi, la cucina basata sulla freschezza dei prodotti locali, uniti alle ottime strutture ricettive e alla cortese ospitalità della gente, fanno oggi della “nostra terra” una delle mete turistiche più esclusive e conosciute nel mondo, non a caso dichiarata Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO. Difficile descriverla a parole: bisogna vederla con i propri occhi e, poi, continuare a sognarla. Aperto, cristallino, di un azzurro splendido è il mare incontaminato del Cilento e di Amalfi e Positano, che si fa immenso dove i golfi di Napoli e Salerno si uniscono e mescolano. Qui ogni paese è come un grande balcone inondato da un sole abbagliante, con giardini fioriti che raggiungono la strada, incorniciando le perle della Costiera Amalfitana. Ma è l’intera via che da Vietri corre fino ad accostarsi alla penisola sorrentina a essere costellata da piccole, preziose perle: a ogni curva un nuovo scenario, una nuova emozione, un nuovo museo a cielo aperto, ricco di storia e suggestione.

S.S. Amalfitana, 9 - Amalfi (SA) - +39.089.871012 - www.hotelsantacaterina.it

Grand Hotel Convento Nel XII secolo era un monastero, oggi è un albergo contemporaneo con un’anima antica. Infatti ha mantenuto le caratteristiche architettoniche della Costiera, reinterpretandole secondo una concezione moderna di ospitalità. Le camere sono un’esplosione di bianco, con giochi di ombre e di luci che si rincorrono tra archi d’ispirazione araba, volte, piccoli balconi e terrazzi che si affacciano sul mare. La piscina, rubata alle rocce a picco sul mare, è il luogo ideale dove rilassarsi e godere LMTTI UIOVQÅKMVbI LMT XIM[IOOQW Via Annunziatella, 46 - Amalfi (SA) - +39.089.8736711 - www.ghconventodiamalfi.it

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Dove dormire

Relais Don Alfonso 1890 Sin dal 1890, la residenza d’epoca di Don Alfonso ha ospitato letterati, artisti e politici. Ma anche oggi Alfonso e Livia Iaccarino hanno voluto portare avanti la tradizione con un albergo di pregio. Un po’ dimora d’epoca e un po’ “boutique hotel”, il relais è un piccolo gioiello di eleganza: 4 junior suite, 4 suite e un appartamento, in cui il lusso è declinato nelle forme classiche dello stile mediterraneo. Non mancano neppure i corsi di cucina: per portare con sé un po’ della tradizione di questo ristorante famoso nel mondo. Corso Sant’Agata, 11/13 - Sant’Agata sui due Golfi (NA) - +39.081.8780026 - www.donalfonso.com

Hotel Villa San Michele L’atmosfera è quella di una tipica casa mediterranea, così come l’ospitalità, fatta di buona cucina e allegria. Le camere sono arredate sobriamente, nella migliore tradizione della zona, e TM U]ZI PIVVW TI[KQI\W [XIbQW I ÅVM[\ZM M JITKWVQ INNIKKQI\Q []T UIZM LMTTI +W[\I L¼)UITÅ =V [MV\QMZW XZQ^I\W XMZUM\\M LQ raggiungere la riva in pochi minuti, attraverso le terrazze. Ma l’olfatto e la vista sono deliziati anche dalla fragranza e dai colori di limoni e bouganville. Un luogo ideale per assaporare i veri piaceri della Costiera. Via Carusiello 2 - Ravello, frazione Castiglione - (SA) - +39.089.872237

Villa La Tartana Affacciato sulla Spiaggia Grande di Positano, questo B&B è senza dubbio la scelta ideale per chi è in cerca di una vera e propria casa al mare. Si trova, infatti, in una posizione strategica per chi voglia trascorre una vacanza a contatto con le acque LMTTI +W[\QMZI )UITÅ\IVI M IT \MUXW [\M[[W [WOOQWZVIZM VMT cuore di Positano. L’architettura è piacevolmente essenziale, con le bianche volte a croce che creano un suggestivo contrasto con il blu intenso e il verde acqua dei caratteristici pavimenti in maiolica di Vietri. Via Vicolo Vito Savino, 4/6/8 - Positano (SA) - +39 089 812193 - www.villalatartana.it

Ca’ Pa’ - Casa Privata Una vecchia casa di pescatori in rovina, trasformata in una residenza da sogno, con i giardini curati dal paesaggista belga Jacques Wirtz, dove perdersi tra fontane, siepi, alberi da frutto e spezie, e le terrazze a picco sul mare, dove godere della privaKa XQ I[[WT]\I 4I +I[I 8ZQ^I\I [Q \ZW^I I 8ZIQIVW \ZI )UITÅ e Positano, e ha solamente sei stanze, ognuna personalizzata con una libreria di un centinaio di volumi, per assicurare una vacanza di quiete e relax totali. Via Rezzola 41 - Praiano (SA) - +39.089.874078 - www.casaprivata.it

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SORRENTO Lungo il versante meridionale del golfo di Napoli, in una splendida posizione panoramica, sorge Sorrento, il cui nome, secondo la tradizione, deriverebbe da quello delle sirene, le mitiche creature che ammaliavano i naviganti con il loro canto. Luogo di villeggiatura prediletto già dall’aristocrazia romana, che vi costruì grandiose ville delle quali è ancora possibile scorgere i resti, Sorrento beneficiò nel ‘700 dell’azione riformatrice di Carlo III di Borbone, divenendo nel secolo successivo la meta prediletta di artisti, letterati e musicisti provenienti da tutto il mondo, che trassero ispirazione dalla bellezza dei suoi panorami e dall’amenità dei suoi paesaggi. È conosciuta nel mondo anche per l’antica tradizione artigianale del merletto, l’intarsio del legno e la produzione di agrumi e, in particolar modo, dei limoni con cui si realizza il tradizionale limoncello. Oltre al reticolo ippodameo del centro storico, Sorrento offre ai visitatori splendidi abitati e piccolo centri che ancora conservano i tratti di un passato ormai lontano: i borghi marinari di Marina Grande e Marina Piccola, la frazione “agricola” del Capo di Sorrento, con le splendide rovine della Villa Romana di Pollio Felice e i Bagni della Regina Giovanna e, ancora, le frazioni collinari di Priora, Cesarano e Casarlano, immerse negli splendidi uliveti. POSITANO La leggenda vuole che Positano sia stata fondata da Poseidone (nome greco del dio del mare) per amore della ninfa Pasitea da lui amata. La località deve la sua fama al suggestivo impianto urbanistico che ne fa un paese in verticale: un susseguirsi ininterrotto di case adagiate sulle pendici dei Monti Lattari. Protetta da numerose cime, Positano gode di un clima invidiabile. Fu dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale che pittori, registi e scrittori, ammaliati dalla magica atmosfera, dalla sensuale bellezza del paesaggio, e dallo stile di vita dei pescatori, ristrutturarono casupole e conventi e costruirono ville, creando rifugi dorati. Oggi Positano basa la propria economia su alcune manifatture di ceramiche artistiche e, soprattutto. sul turismo di lusso, che l’ha resa una meta universalmente conosciuta. Il centro di Positano si trova a ridosso della spiaggia “grande”: da qui la vista si apre verso i tre isolotti di Li Galli (Gallo Lungo, Castelluccio e Rotonda) conosciuti anche come “Sirenuse”, in quanto leggendaria dimora delle sirene. Sono da visitare anche le grotte preistoriche, le ville romane, i relitti subacquei e le innumerevoli boutique che, coi loro tipici e coloratissimi abiti, dominano strade e vicoletti. AMALFI La leggenda narra che l’eroe Ercole amasse una ninfa di nome Amalfi, ma fu un amore breve perché lei morì. Sepolta nel luogo più bello del mondo, diede poi il suo nome alla città che vi sorse. Amalfi,


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Dove mangiare

Maxi All’interno dello splendido Hotel Capo La Gala, a picco sul mare cristallino del golfo di Napoli, questo ristorante, che ha conquistato la prima “stella Michelin” nel 2009, è una celebrazione della cucina partenopea. Ingredienti semplici e genuini, frutti del mare e della terra e prodotti di stagione si mescolano sapientemente grazie all’arte dello chef Danilo Di Vuolo. L’arredamento è in stile marinaro rivisitato con tocchi di design e una \MZZIbbI KWV ^Q[\I UWbbIÅI\W .QWZM ITT¼WKKPQMTTW TI KIV\QVI KWV oltre mille etichette. Via Luigi Serio, 8 - Vico Equense (NA) - +39.0818015758 - www.hotelcapolagala.com

Ristorante Maria Grazia Questo ristorantino sulla spiaggia di Nerano è conosciuto e recensito da tutte le guide per la sua pasta con le zucchine, creata con ingredienti sempre freschissimi, secondo una ricetta squisita, che resta a tutt’oggi segreta. È un piatto la cui storia risale a più di 50 anni fa e a un tentativo culinario effettuato quasi per scherzo dal principe Pupetto Sirignano, un habitué del posto, e dall’allora padrona nonna Rosa. Il ristorante è tuttora apprezzato dal “bel mondo” per la sua genuinità e per gli squisiti piatti di pesce. Spiaggia di Nerano - Marina del Cantone - Massa Lubrense - +39.081.8081011

Torre del Saracino È una torre vecchia di 1.300 anni il luogo scelto dal noto chef Gennaro Esposito per creare il suo ristorante. La bravura di Esposito è cresciuta negli anni, con importanti esperienze che gli hanno permesso di mettere in pratica quello sognava sin da giovane: una cucina fatta non solo di estro, ma anche di molto impegno, pescando dal territorio per creare piatti come la “parmigiana di pesce bandiera” o “la zuppetta di ricotta di fuscella con le triglie”, che gli hanno permesso di ottenere la seconda “stella Michelin” nel 2008. Via Torretta, 9 - Vico Equense (NA) - +39.081.8028555 - www.torredelsaracino.it

Ristorante Eolo 6MT []OOM[\Q^W \ZI\\W LQ KW[\I KPM LI )UITÅ ^I ^MZ[W 8W[Q\IVW e Punta Campanella, il Ristorante Eolo deve la sua notorietà VWV [WTW ITTI UIOVQÅKI \MZZIbbI KWV ^Q[\I UWbbIÅI\W UI IVche alla qualità delle proposte gastronomiche, che rivisitano in KPQI^M UWLMZVI Q XQI\\Q LMTTI \ZILQbQWVM IUITÅ\IVI 4I KIV\QVI offre una importante scelta di vini locali, nazionali ed esteri e gli arredi sono eleganti, ma molto semplici, con le note di blu cobalto delle tipiche ceramiche di Vietri, che riprendono le tonalità del mare e del cielo.

antica repubblica marinara, è il cuore di tutta la costiera, la meta di un turismo internazionale attratto principalmente dal suo mare, unico nei colori. Anche le numerose tradizioni locali offrono al visitatore un altro valido motivo di visita: la discesa della stella cometa dal Monte Tabor, la Festa di San Giuseppe e quella di Sant’Antonio, la Regata Storica di tutte le repubbliche marinare, la sagra del limone, il giorno di Sant’Andrea protettore di Amalfi e il Natale, con la processione subacquea alla Grotta dello Smeraldo, i fuochi d’artificio di Capodanno e la tradizionale Via Crucis con suggestive processioni liturgiche. Da visitare, in particolare, sono la Chiesa di Sant’Antonio, il Convento di San Francesco, il Museo della Carta, la Cappella di San Giuseppe del Castrista e la maestosa Cattedrale. Tra le tradizioni artigianali, spicca quella della lavorazione della carta, che avviene manualmente dal 1700. RAVELLO La suggestiva quiete di Ravello fu ben gradita da poeti e letterati di tutte le epoche. Ricca è anche la tradizione artistica, che si ritrova nei numerosi monumenti religiosi, quali la Cattedrale di San Pantaleone, patrono della città, che colpisce per la sua ricchezza di marmi, l’adiacente campanile alto 35 metri, e le chiese della Santissima Annunziata, di San Francesco, di Santa Chiara, di San Martino, di Sant’Angelo e di San Giovanni del Toro. Cuore di Ravello è piazza Vescovado, con le rovine del Castello, la Cattedrale e il Palazzo Rufolo. Imperdibili sono anche Villa Cimbrone e Villa Rufolo, capitale dell’arte e della natura ravellese, nonché sede di numerosi eventi musicali e culturali. PRAIANO La Costiera Amalfitana è un angolo di mondo da scoprire, perché oltre al suo mare apprezzato dai turisti di tutto il mondo, offre anche piccoli insediamenti che conservano culture e tradizioni antichissime. Tra questi si trova Praiano, un borgo di pescatori immerso nella natura e scelto fin dai secoli scorsi quale meta di riposo dei dogi. Fiorente è l’artigianato antico, che va dall’arte della seta a quella del filato finissimo lavorato dalle donne del paese. Praiano si trova tra il Monte Sant’Angelo a Tre Pizzi e il Capo Sottile, un piccolo angolo dagli spettacolari scorci panoramici. Da visitare è la Chiesa Parrocchiale di San Luca Evangelista, che conserva opere d’arte di pregevole interesse come le tele cinquecentesche di Bernardo Lama, una reliquia del Santo e un busto d’argento del 1694. Adiacente alla chiesa, si erge il campanile a tre piani che domina il paese. CONCA DEI MARINI Tra Capo di Conca e la Grotta dello Smeraldo, Conca dei Marini si offre al turista in tutta la sua bellezza fatta di case in stile mediterraneo, con cupole e muri in calce bianca, immerse tra i limoneti e gli ulivi tipici delle colline di San Pancrazio e Sant’Antonio. Un

Via Mauro Comite, 3 - Amalfi (SA) - +39.089.871241 - www.eoloamalfi.it

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Dove acquistare

Stinga Tarsia =VI OZIVLM \ZILQbQWVM LMTTI +W[\QMZI )UITÅ\IVI M QV XIZ\Qcolare di Sorrento, è l’intarsio del legno. Un’arte antica che la famiglia Stinga porta avanti con passione da tre generazioni, producendo meravigliose scatole, cornici, tavoli e altri prodotti intarsiati a mano, con decori e colori originali, che mescolano disegni più classici e forme più moderne e geometriche, così come legni tipici della Costiera (arancio e noce) e specie più esotiche quali ebano e mogano. Non è un caso che le creazioni di Stinga Tarsia siano ormai rinomate anche Oltreoceano. Via L. de Maio, 16 - Sorrento (NA)- +39.818.781130 - www.stingatarsia.com

Safari Nati negli anni 50 come comode ed economiche calzature estive, i sandali di Positano sono poi diventati la passione di tutto il jet-set che in quegli anni iniziò a frequentare la zona. Tra le JW\\MOPM IZ\QOQIVM LMT OMVMZM XQ NIUW[M ÅO]ZI Y]MTTI LQ ;Ifari che, vista la fama raggiunta, si è organizzata anche per la vendita on line. Moltissime le varianti di colore e modello: dai KTI[[QKQ [IVLITQ I QVNZILQ\W I NZI\QVW W I ZIOVW ÅVW ITTM XQ UWdaiole variazioni sul tema (alla schiava o con strass, pietre dure o perline). Il “su misura” dei tempi moderni. Via della Tartana, 2 - Positano (NA)- www.safaripositano.com

Louise Positano È dal 1961 che Luisa Barba, nella sua boutique sulla strada KPM XWZ\I IT UIZM XZWXWVM ]VW [\QTM ÆWZMITM M KWTWZI\W NI\\W di abiti fascinosi, solari e inconfondibilmente ispirati a Positano, ai suoi colori e alla sua energia. Dall’attiguo laboratorio nascono anche costumi da bagno, bermuda, t-shirt. Ma anche camicie e pantaloni, tutti nello stile assolutamente unico che la signora Luisa, con la sua lunga esperienza, propone a turisti WKKI[QWVITQ M KTQMV\Q INNMbQWVI\Q ÅO]ZIVLW LI IVVQ \ZI Q KIXQsaldi della “moda Positano” famosa in tutto il mondo. Via Dei Mulini, 22 - Positano (NA) - +39.089.875192 - www.louisepositano.it

Ceramica Artistica Solimene Una visita qui è consigliata non solo perché Solimene è tra i produttori di ceramica più famosi della Costiera e di Vietri, UI IVKPM XMZ TI [\Z]\\]ZI LMTTI NIJJZQKI KWUUQ[[QWVI\I VMT » all’architetto Paolo Soleri. Si tratta di uno stabilimento davvero unico e ancora attuale, che, oltre al forno tuttora attivo, ospita una collezione davvero interessante di ceramiche. In vendita non solo le famose e coloratissime stoviglie, ma anche pavimenti e rivestimenti interamente decorati a mano e realizzati con antiche tecniche aggiornate ai tempi moderni. Madonna degli Angeli, 7 - Vietri sul Mare (SA) - +39.089.210243 - www.solimene.com

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paesaggio che ha da sempre affascinato molti VIP, tra cui la principessa Margaret d’Inghilterra, assidua habitué del luogo. Conca dei Marini è un paese di pescatori legato a un’antica tradizione marinara, da cui nascono storie e leggende tramandate ancora oggi. Conosciuta per la sua tonnara, un sistema di pesca dei tonni e dei pesci in transito, ha fatto del mare la sua economia principale. Da vedere sono la vicina Grotta dello Smeraldo, un meraviglioso monumento naturale fatto di luci e stalattiti, la chiesa di San Pancrazio, il Convento di Santa Rosa e la Torre di Conca. Tradizione antica è la Festa di Santa Rosa, dove le suore dell’omonimo convento distribuiscono alle famiglie del paese la nota Sfogliatella Santa Rosa, che qui è nata, proprio dalle loro mani, nel 1700. MINORI Ciò che più colpisce il turista di Minori è la sua struttura architettonica, insieme alla piccola spiaggia su cui il paese domina. Adatta per “disintossicarsi” dallo stress e dai rumori della città, Minori offre alla vista anche le sue case tipiche, fatte con caratteristiche pareti policromatiche in tufo e laterizi in cotto. In passato la cittadina è stata anche un ottimo centro industriale di pelli, tele e carni, oltre a un cantiere di navi e galere. A farla da padrone è il tufo grigio di Sarno e Nocera, noto per la sua malleabilità e la sua leggerezza, e usato anche per le decorazioni d’arte presenti nelle chiese. Meritano una visita la Cattedrale di Minori, dove sono seppelliti molti dogi della Repubblica, e le chiese di San Gennaro, di San Giuliano, della Madonna delle Grazie (o Santa Maria del Rosario), di San Giovanni Battista presso la Marina e di San Nicola. Caratteristico è il Campanile dell’Annunziata, ma è da non perdere anche la Grotta dell’Annunziata che, a poca distanza dal mare, era un tempo la sede di un ospedale. VIETRI SUL MARE Affacciata sul mare e sovrastata dal Monte San Liberatore e dal Falerio, Vietri sul Mare è una località ben nota per la sua produzione di ceramiche antiche, una tradizione di epoca medievale che costituisce ancora oggi la principale attività economica locale e ha un proprio marchio a tutela dell’originalità dei manufatti. Ma Vietri è anche una località turistica, con la frazione balneare Marina, la Torre Saracena e gli altri piccoli centri: Molina, Albori, Raito. Verso la montagna, ci sono Benincasa e Dragonea, da cui partono sentieri montani ideali per chi ama le escursioni. Non può mancare una visita al più importante monumento cittadino: la seicentesca Chiesa Madre di San Giovanni Battista, con la sua cupola maiolicata che domina tutto il paese. Bella anche l’adiacente Valle di Albori, in cui, tra l’altro, cresce la pianta carnivora endemica Pinguicola Hirtifolia.



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“The Lifestyle Journal” a Venezia: ph Monica de Mas e Diego Selmin

EDIZIONE VENEZIA Volevamo condividere con i nostri lettori il successo della presentazione dell’edizione speciale su Venezia celebrata lo scorso 11 settembre con un cocktail presso la Collezione Peggy Guggenheim. Il meraviglioso setting e le molte persone che hanno voluto festeggiare con noi hanno reso la serata davvero magica.

Professor Gianfranco Mossetto e Signora con il Dottor Caprioglio

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Giovanna Caprioglio

Giuliana Poggi


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cocktail alla Peggy Guggenheim Collection

Gabriella Contro

Michele Calvani

Christian PerdonĂ

Barbara e Virginia Preo

Marco Poli con Sophie Micol Fabiani

Tommaso Scola Gagliardi

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Cesare Attolini presenta la nuova collezione ph Gabriele Di Mola

DESIGN MON AMOUR Il 19 giugno, in occasione della Settimana della Moda Maschile, Cesare Attolini ha presentato la nuova collezione P/E 2012 con un cocktail presso la Biblioteca della Moda. Molti gli ospiti e gli amici presenti che hanno potuto sfogliare anche la nuova pubblicazione “Design Mon Amour�. www.cesareattolini.com

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GLI INDIRIZZI LIFESTYLE

MILANO

HOTEL

BOSCOLO EXEDRA MILANO Corso Matteotti, 4 +39.02.77679611 www.boscolohotels.com BULGARI HOTELS & RESORTS Via Privata Fratelli Gabba, 7/b +39.02.8058051 www.bulgarihotels.com CARLTON HOTEL BAGLIONI Via Senato, 5 +39.02.77077 www.baglionihotels.com GRAND HOTEL ET DE MILAN Via Manzoni, 29 +39.02.723141 www.grandhoteletdemilan.it GRAND VISCONTI PALACE Viale Isonzo, 14 +39.02.540341 wwwgrandviscontipalace.com HOTEL CAVOUR Via Fatebenefratelli, 21 +39.02.620001 www.hotelcavour.it HOTEL DEI CAVALIERI Via Missoni, 1 +39.02.88571 www. hoteldeicavalieri.com HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA Piazza della Repubblica, 17 +39.02.62301 www.hotelprincipedisavoia.com MAISON MOSCHINO Viale Monte Grappa, 12 +39.02.29009858 www.hotelphilosophy.net NHOW MILANO Via Tortona, 35 +39.02.4898861 www.nh-hotels.it PARK HYATT MILANO Via Tommaso Grossi, 1 +39.02.88211234 www.milano.park.hyatt.it SHERATON DIANA MAJESTIC Viale Piave, 42 +39.02.20581 www.sheratondianamajestic.it STAR HOTEL ROSA GRAND Piazza Fontana, 3 +39.02.88311 www.starhotels.com STRAF HOTEL Via San Raffaele, 3 +39.02.805081 www.straf.it THE WESTIN PALACE Piazza della Repubblica, 20 +39.02.63361 www.westinpalacemilano.com TOWN HOUSE 31 Via C. Goldoni, 31 +39.02.70156 www.townhouse.it TOWN HOUSE GALLERIA SEVEN STARS Via Silvio Pellico, 8 +39.02.89058297 www.towhousegalleria.it Watt 13 Via Watt, 13 +39.02.45449100 www.ideahotel.it 56

LOCALI

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RISTORANTI

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MILANO SHOPPING CLUB

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GLI INDIRIZZI LIFESTYLE

NAPOLI

HOTEL

CASA RUBINACCI Viale Maria Cristina di Savoia n. 2, Napoli +39 081 660030 www.casarubinacci.it COSTANTINOPOLI 104 B&B V. Santa Maria di Costantinopoli 104 Napoli +39 081 571035 www.costantinopoli104.com GRAND HOTEL PARKER’S C.so Vittorio Emanuele 135 Napoli +39 081 7612474 www.grandhotelparkers.it GRAND HOTEL SANT’ANGELO P.zza Garibaldi 60/63 Napoli +39 081 201645 www.grandhotelsantangelo.com GRAN HOTEL SANTA LUCIA V. Partenope 46 Napoli +39 081 7640666 www.santalucia.it GRAND HOTEL VESUVIO - Via Partenope, 44 - Napoli- +39.081.7640044 - www.vesuvio.it HOTEL BRITANNIQUE C.so Vittorio Emanuele 133 Napoli +39 081 7614145 www.hotelbritannique.it HOTEL EXCELSIOR V. Partenope 48 Napoli +39 081 7640111 www.excelsior.it HOTEL MAJESTIC - Largo Vasto a Chiaia, 68 - Napoli - +39.081.416500 HOTEL ROYAL CONTINENTAL V. Partenope 38/44 Napoli +39 081 2452068 www.royalcontinental.it MIRAMARE V. Nazario Sauro 24 Napoli +39 081 7647589 www.miramare.com PIAZZA BELLINI V. Santa Maria di Costantinopoli 101 Napoli +39 081 451732 www.hotelpiazzabellini.it SAN FRANCESCO AL MONTE C.so Vittorio Emanuele 328 Napoli +39 081 4239111 www.sanfrancescoalmonte.it TERMINUS HOTEL P.zza Garibaldi 91 Napoli +39 081 7793111 www.strahotel.com/terminus ROMEO HOTEL V. Cristofolo Colombo 45 Napoli +39 081 0175001 www.romeohotel.it

RISTORANTI

A’ FENESTELLA Calata Ponticello a Marechiaro 27 Napoli +39 081 7690020 www.afenestella.it AMICI MIEI V. Monte di Dio 77 Napoli +39 081 7646063 www.ristoranteamicimiei.com CIRO A MERGELLINA V. Mergellina 18 Napoli +39 081 667046 www.ciroamerginella.it CIRO A STANTA BRIGIDA V. Santa Brigida 71 Napoli +39 081 5524072 www.cirosantabrigida.com DAL DELICATO Largo Sermoneta 34 Napoli +39 081 667047 www.daldelicato.it IL COMANDANTE (HOTEL ROMEO) V. Cristoforo Colombo 45 Napoli +39 081 0175001 www.romeohotel.it KUKAI NIBU V. Carlo De Cesare 52 Napoli +39 081 411905 www.kukai.it LA CANTINELLA A SANTA LUCIA V. Cuma 42 Napoli +39 081 7648684 www.lacantinella.it PALAZZO PETRUCCI P.zza San Domenico Maggiore 4 Napoli +39 081 5524068 www.palazzopetrucci.it ROSIELLO V. Santo Strato 10 Napoli +39 081 15752341 www.ristoranterosiello. it SANTA LUCIA (GRAND HOTEL SANTA LUCIA) V. Partenope 46 Napoli +39 081 7640666 www.santalucia.it/ristorante SUD V. Santi Pietro e Paolo 8-Quarto Napoli +39 081 10202708 www.ristorantesud.it TERRAZZA CALABRITTO P.zza Vittoria 1 Napoli +39 081 2150432 www.terrazzacalabritto.it TERRAZZE DON ALFONSO V. S. Gennaro Agnano 86 Napoli www.terrazzedonalfonso.it ZI TERESA V. Borgo Marinari 1 Napoli +39 081 7642565 www.ziteresa.it

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L’OROSCOPO DELLA GINNY

Le “stelle” della TV… www.unaparolabuonapertutti.it

TORO ARIETE (Dharma di Dharma & Greg) (Dana Scully di X Files) Che voi siate quasi uguali Questo mese tutto d’oro È una caccia al tuo tesoro Perché ormai avrai imparato Che ogni passo va sudato E per ogni tua conquista Devi dar risposta giusta! Anche Dana è di opinione Che ogni dubbio ha soluzione Ma il quesito più sincero È “che vuoi tu per davvero?”. Chiudi gli occhi, senti il cuore Sole escon le parole Che ti guidan senza freno ,W^M ÅVQ[KM T¼IZKWJITMVW

Come un paio di stivali O dissimili d’aspetto Come chiave e il suo lucchetto Non lasciatevi scappare Chi vi possa completare… Che nessuno anche vicino Si intrometta col ditino: ogni muro può sfondare quell’incastro celestiale tra il tuo bacio da civetta e la sua metà perfetta.

VERGINE LEONE (Bree Van De Kamp

(Joan di Mad Man) di Desperate Housewives)

Dentro un circo il tuo mestiere Ð LWUI\WZM LMTTM ÅMZM" ogni gesto con la frusta fa scattar la mossa giusta. Ma a settembre gli elefanti Fan pernacchia ai tuoi comandi. Nulla stringe la tua rabbia Che li chiude nella gabbia Solo armata di dolcezza Potrai trarne una ricchezza: chi conduce per davvero Ha un elastico pensiero!

Grande cuoca del destino Hai di tutto un pezzettino Ma nessuno ha la ricetta Con la dose già perfetta. le tue mani con coraggio troveranno il giusto assaggio: serve un pizzico di ardore per guardare in fondo al cuore e provare ad accostare gorgonzola e bacche amare!

GEMELLI

CANCRO

(Susan Mayer (Rachel di Friends) di Desperate Housewives) Quando Sali per la scala Di fatica ci si ammala Ma se gli occhi son puntati Sol sui piedi tuoi ammaccati Perdi intorno ogni piacere Di veder chi ti sostiene: tutto intorno a te c’è vita, può allietarti la salita! Sai l’amore ad ogni evento È un sostegno di cemento: tienlo allora stretto stretto come un tappo il suo tubetto!

Susan Mayer “disperata” Torna nuova a ogni puntata Single, sposa o abbandonata Il “the end” mai l’ha fermata E a ogni sigla che comincia Susan vuol la sua rivincita! Sei un cucciolo innocente Che sorride dolcemente Ma se il cucciolo è di tigre Quando serve attacca brighe: non toccategli i suoi affetti che di voi farà pezzetti!

SCORPIONE BILANCIA (Zeeva di N.C.I.S.)

(Elliot di Scrubs)

L’energia della tua testa Basta a illuminar la festa E a spedir chi t’importuna Solo andata sulla luna… Se lo guardi all’incontrario Tutto è un nuovo scenario: basta accendere un lampione che di notte splende il sole e se il prato ha mille stelle “m’ama non m’ama” fai con quelle… Ma hanno tutte cinque punte: sul verdetto son congiunte!

Da centaura è il tuo ruggito Tiene a bada ogni bandito: chi non parla con rispetto subirà il tuo sgambetto, verrà chiuso in un tombino chi si avvicina al tuo giardino. Sai difender con gli spari I tuoi amori ed i tuoi affari Ma talvolta è il tuo pensiero A far di un topo l’uomo nero Perché ogni polverone Scaccia noia dal tuo umore!

CAPRICORNO

SAGITTARIO (Ally McBeal)

(Phoebe di Friends)

Sulla luna tu sonnecchi Dondolando il piede aspetti Che una stella più brillante Ti sorprenda nella mente, penetrandoti la pelle ti solletichi le ascelle! Questa stella è l’ambizione Che ti scuote dal torpore E ti fa mettere in gioco Ogni bene al suo scopo E rischiar sulla tua pelle Per un posto tra le stelle!

Fino ad ora ti sei issato Re indiscusso del tuo Stato: quanto è bello bagordare senza limiti ballare poi decidere che basta e a nessun dare risposta! Perché tu sia più gioiosa Manca solo un’altra cosa: chi perdutamente amare che ti possa completare, come a un Lord il suo cappello o a Batman il mantello…

PESCI ACQUARIO (Sex And The City)

(Lily di How I Met Your Mother)

Cenerentola cittadina Un lampione è la fatina La metrò il tuo castello Ed il taxi un buon cavallo… Ma con l’aria che ora tira Sai la favola non gira, le statistiche son chiare: Biancaneve fa la fame! Questa è l’ora Cenerella Che ritorni sulla Terra E ti godi la mattana Consapevole che è umana…

Tra cicala e la formica Non si gioca la partita: avrà pur qualche rimorso ma il piacere non ha costo e cicala soddisfatta squattrinata ha il sole in faccia, mille amici e un grande cuore: non ha prezzo questo amore! E’ cosi che qui si balla Tutto il mese si saltella E ogni piano più concreto Slitta al prossimo mesetto…

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